10.6.2005   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 141/1


Risoluzione del Consiglio e dei Rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio concernente il bilancio delle azioni condotte nel quadro della cooperazione europea in materia di gioventù

(2005/C 141/01)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA E I RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI DEGLI STATI MEMBRI RIUNITI IN SEDE DI CONSIGLIO,

considerando quanto segue:

1.

Il Libro bianco della Commissione europea intitolato «Un nuovo impulso per la gioventù europea» (1), presentato il 21 novembre 2001, prevede un nuovo quadro per la cooperazione europea in materia di gioventù.

2.

Nelle conclusioni del 14 febbraio 2002 (2) il Consiglio ha riconosciuto che il Libro bianco costituisce il punto di partenza per definire, a livello europeo, un quadro di cooperazione in materia di gioventù.

3.

Nella risoluzione del 27 giugno 2002 (3) il Consiglio

a)

ha adottato il metodo di coordinamento aperto quale nuovo quadro per la cooperazione in materia di gioventù e ha approvato quattro priorità tematiche, ossia la partecipazione, l'informazione, le attività di volontariato nonché una migliore comprensione e conoscenza dei giovani;

b)

ha invitato la Commissione a elaborare e sottoporre all'esame del Consiglio, entro la fine del primo esercizio di attuazione delle quattro priorità tematiche e in associazione con gli Stati membri, una relazione di valutazione del quadro di cooperazione, che comporterà in particolare una valutazione del metodo di coordinamento aperto e eventuali proposte di modifica di detto metodo.

4.

Nella risoluzione del 25 novembre 2003 (4) il Consiglio ha ricordato che l'attuazione deve essere flessibile, progressiva e adeguata al contesto giovanile e deve rispettare le competenze degli Stati membri e il principio di sussidiarietà.

5.

La Commissione ha presentato al Consiglio del 15 novembre 2004 una comunicazione sul bilancio delle azioni condotte nel quadro della cooperazione europea in materia di gioventù (5).

6.

Il 21 febbraio 2005 il Consiglio ha adottato un contributo al Consiglio europeo di primavera basato sulla comunicazione della Commissione («Lavorare insieme per la crescita e l'occupazione. Un nuovo impulso per la strategia di Lisbona») sulla revisione intermedia della strategia di Lisbona, in cui si constata che «occorre costruire un concetto di società in grado di integrare sia le popolazioni in via di invecchiamento sia le giovani generazioni».

7.

Il Consiglio europeo di primavera del 22 e 23 marzo 2005 ha adottato il patto europeo per la gioventù come uno degli strumenti che contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi di Lisbona.

SOTTOLINEANO che la gioventù è in costante evoluzione e che è opportuno adattare periodicamente le priorità della politica in materia di gioventù.

RILEVANO CON SODDISFAZIONE che il bilancio fatto dalla Commissione nella comunicazione intitolata «Seguito del Libro bianco» Un nuovo impulso per la gioventù europea: «bilancio delle azioni condotte nel quadro della cooperazione europea in materia di gioventù», che rientra nella cooperazione politica, ha permesso:

una maggiore consultazione e partecipazione dei giovani e delle loro organizzazioni ai dibattiti politici a tutti i livelli;

lo sviluppo di un dialogo regolare e strutturato fra i giovani e le loro organizzazioni, le amministrazioni e i responsabili politici;

il diretto coinvolgimento dei giovani e delle loro organizzazioni nei dibattiti sulla costituzione europea;

una maggiore visibilità delle azioni condotte a favore dei giovani;

lo scambio di esempi di buona prassi;

l'apertura del portale europeo della gioventù.

CONDIVIDONO L'OPINIONE della Commissione che, nella comunicazione del 27 ottobre 2004, riconosce che meritano particolare riflessione i punti seguenti:

priorità future nel quadro della cooperazione europea in materia di politica della gioventù;

efficacia del metodo di coordinamento aperto in materia di gioventù;

nuova valutazione dell'equilibrio fra flessibilità e efficacia del metodo di coordinamento aperto in materia di gioventù;

processo di consultazione dei giovani e delle loro organizzazioni, che deve essere permanente e strutturato, a livello sia nazionale che europeo;

necessità di comprendere meglio la situazione dei giovani per poter tener conto della dimensione giovanile nelle altre politiche e per influire su queste;

necessità di mobilitare tutti i responsabili (politici, organizzazioni giovanili) a tutti i livelli (locale, nazionale ed europeo) per ottenere un'efficacia reale.

CONVENGONO di

sviluppare ulteriormente le modalità di attuazione del metodo di coordinamento aperto appena saranno stati decisi obiettivi comuni per una determinata priorità, eventualmente mediante:

una constatazione della situazione nazionale rispetto a tali obiettivi secondo una metodologia che dovrà essere definita da ciascuno Stato membro;

la definizione delle linee d'azione prioritarie;

un'analisi dei progressi compiuti rispetto alla constatazione iniziale;

una consultazione appropriata dei giovani nelle varie fasi della procedura;

assicurare la coerenza fra il metodo di coordinamento aperto e il patto europeo per la gioventù.

INVITANO LA COMMISSIONE

a proporre modalità di attuazione, prendendo in considerazione i summenzionati principi concordati nella prospettiva di una futura attuazione da parte degli Stati membri, tenendo presenti le conclusioni del Consiglio europeo di primavera e le relazioni nazionali inerenti agli obiettivi comuni relativi alla partecipazione e all'informazione e tenendo conto delle opinioni dei giovani e delle loro organizzazioni.


(1)  Doc. 14441/01 - COM(2001) 681 def.

(2)  GU C 119 del 22.5.2002, pag. 6.

(3)  GU C 168 del 13.7.2002, pag. 2.

(4)  GU C 295 del 5.12.2003, pag. 6.

(5)  Doc. 13856/04 - COM(2004) 694 def.