5.9.2019   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 301/80


RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

del 9 luglio 2019

sul programma nazionale di riforma 2019 di Cipro e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2019 di Cipro

(2019/C 301/13)

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 121, paragrafo 2, e l’articolo 148, paragrafo 4,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l’articolo 5, paragrafo 2,

visto il regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici (2), in particolare l’articolo 6, paragrafo 1,

vista la raccomandazione della Commissione europea,

viste le risoluzioni del Parlamento europeo,

viste le conclusioni del Consiglio europeo,

visto il parere del comitato per l’occupazione,

visto il parere del comitato economico e finanziario,

visto il parere del comitato per la protezione sociale,

visto il parere del comitato di politica economica,

considerando quanto segue:

(1)

Il 21 novembre 2018 la Commissione ha adottato l’analisi annuale della crescita, segnando l’inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2019. Essa ha tenuto debitamente conto del pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione il 17 novembre 2017. Il Consiglio europeo del 21 marzo 2019 ha approvato le priorità indicate nell’analisi annuale della crescita. Il 21 novembre 2018 la Commissione ha anche adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011, la relazione sul meccanismo di allerta, in cui Cipro è stata annoverata tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito. Lo stesso giorno la Commissione ha altresì adottato una raccomandazione di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro, che è stata approvata dal Consiglio europeo del 21 marzo 2019. Il 9 aprile 2019 il Consiglio ha adottato la raccomandazione sulla politica economica della zona euro (3) («raccomandazione del 2019 per la zona euro»), che formula cinque raccomandazioni per la zona euro («raccomandazioni per la zona euro»).

(2)

In quanto Stato membro la cui moneta è l’euro e considerate le strette correlazioni fra le economie nell’Unione economica e monetaria, Cipro dovrebbe assicurare l’attuazione piena e tempestiva della raccomandazione del 2019 per la zona euro, come riflessa nelle raccomandazioni di cui ai punti da 1 a 5. In particolare, le misure intese a ridurre l’onere amministrativo serviranno a dare seguito alla prima raccomandazione per la zona euro riferita al clima imprenditoriale e al miglioramento della produttività per il riequilibrio della zona euro; una politica economica più mirata per quanto riguarda gli investimenti nei settori specificati contribuirà a conformarsi alla seconda raccomandazione per la zona euro con riferimento al sostegno agli investimenti; le misure fiscali e le misure volte a migliorare le competenze aiuteranno a soddisfare la terza raccomandazione per la zona euro per quanto riguarda il contrasto della pianificazione fiscale aggressiva e il funzionamento del mercato del lavoro; infine, le misure volte a migliorare il funzionamento della società di gestione del patrimonio pubblico contribuiranno a mettere in pratica la quarta raccomandazione per la zona euro in materia di riduzione dei crediti deteriorati.

(3)

Il 27 febbraio 2019 è stata pubblicata la relazione per paese relativa a Cipro 2019, nella quale sono valutati i progressi compiuti dal paese nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio il 13 luglio 2018 (4), il seguito dato alle raccomandazioni specifiche per paese adottate negli anni precedenti e i progressi verso il conseguimento degli obiettivi nazionali di Europa 2020. La relazione per paese comprende altresì l’esame approfondito a norma dell’articolo 5 del regolamento (UE) n. 1176/2011, i cui risultati sono stati pubblicati il 27 febbraio 2019. L’analisi ha portato la Commissione a concludere che Cipro presenta squilibri macroeconomici eccessivi. In particolare, è fondamentale che lo Stato membro affronti gli ingenti stock di debito privato, pubblico ed estero e l’elevato livello dei crediti deteriorati.

(4)

Cipro ha presentato il programma nazionale di riforma 2019 il 15 aprile 2019 e il programma di stabilità 2019 il 30 aprile 2019. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente onde tener conto delle loro correlazioni.

(5)

La programmazione dei fondi strutturali e d’investimento europei («fondi SIE») per il periodo 2014-2020 ha tenuto conto delle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese. Come previsto dall’articolo 23 del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (5), ove necessario per sostenere l’attuazione delle raccomandazioni pertinenti del Consiglio la Commissione può chiedere allo Stato membro di rivedere e proporre di modificare il suo accordo di partenariato e i programmi rilevanti. La Commissione ha precisato i modi in cui conta di valersi di tale possibilità negli orientamenti sull’applicazione delle misure per collegare l’efficacia dei fondi SIE a una sana governance economica.

(6)

Cipro è attualmente nel braccio preventivo del patto di stabilità e crescita. Nel programma di stabilità 2019 le proiezioni indicano che il saldo delle amministrazioni pubbliche, che nel 2018 ha registrato un disavanzo pari al 4,8 % del prodotto interno lordo (PIL) e ha quindi superato il valore di riferimento del 3 % del PIL stabilito dal trattato, conseguirà un avanzo in termini nominali del 3,0 % del PIL nel 2019 e superiore al 2,0 % del PIL nel periodo di riferimento del programma. In base al saldo strutturale ricalcolato (6), si prevede che l’obiettivo di bilancio a medio termine, ossia il pareggio di bilancio in termini strutturali, sarà raggiunto nel periodo 2019-2022. Secondo il programma di stabilità 2019 si stima che, dopo essere salito al 102,5 % circa del PIL nel 2018, il rapporto debito pubblico/PIL scenda al 95,7 % nel 2019 e continui a diminuire costantemente in seguito, raggiungendo il 77,5 % entro il 2022. Lo scenario macroeconomico su cui si fondano tali proiezioni di bilancio è plausibile. I rischi associati alle ipotesi macroeconomiche e di bilancio presentate nel programma di stabilità sono orientati verso il basso e connessi principalmente a sviluppi esterni, così come al potenziale impatto sul bilancio delle sentenze della Corte sulle passate riforme di bilancio e al fabbisogno di finanziamento degli ospedali pubblici durante i primi anni del sistema sanitario nazionale. Le previsioni di primavera 2019 della Commissione indicano che il saldo delle amministrazioni pubbliche registrerà un avanzo del 3,0 % del PIL nel 2019 e del 2,8 % del PIL nel 2020. Le proiezioni contenute nelle previsioni di primavera 2019 della Commissione indicano che il saldo strutturale di bilancio si attesterà all’1,1 % del PIL nel 2019 e allo 0,7 % del PIL nel 2020, rimanendo al di sopra dell’obiettivo di bilancio a medio termine. Si prevede che Cipro rispetterà la regola del debito nel 2019 e nel 2020. Complessivamente il Consiglio ritiene che, stando alle proiezioni, Cipro si conformerà alle disposizioni del patto di stabilità e crescita nel 2019 e nel 2020.

(7)

Il 5 giugno 2019 la Commissione ha pubblicato una relazione elaborata a norma dell’articolo 126, paragrafo 3, del trattato in quanto, sulla base dei dati notificati, nel 2018 il disavanzo nominale superava il valore di riferimento del 3 % del PIL previsto dal trattato. In tale relazione la Commissione ha concluso che non dovevano essere adottate ulteriori misure che portassero a una decisione sull’esistenza di un disavanzo eccessivo. L’inefficienza della pubblica amministrazione e delle amministrazioni locali resta problematica, nonostante alcuni progressi registrati nei servizi di e-government, e incide sull’ambiente in cui operano le imprese. In proposito non sono ancora state adottate proposte legislative significative, compresi progetti di legge sulla riforma della pubblica amministrazione e delle amministrazioni locali. Carenze del quadro di governance degli enti pubblici potrebbero facilitare l’accumulo delle sopravvenienze passive pubbliche e ostacolare la capacità di investimento nei principali servizi pubblici, quali le telecomunicazioni e l’energia. È necessario proseguire sulla strada del contenimento delle retribuzioni del settore pubblico, che è stato un fattore determinante per il risanamento di bilancio di Cipro.

(8)

Come indicato nella raccomandazione del 2019 per la zona euro, la lotta contro la pianificazione fiscale aggressiva è fondamentale per rendere i sistemi fiscali più efficienti ed equi. Gli effetti di ricaduta delle strategie di pianificazione fiscale aggressiva dei contribuenti tra Stati membri richiedono un’azione coordinata delle politiche nazionali a integrazione della legislazione dell’Unione. Cipro ha adottato misure per far fronte a tale fenomeno, ma i livelli elevati (rispetto al PIL) dei dividendi e interessi versati indicano che le norme fiscali cipriote possono essere sfruttate da imprese che praticano una pianificazione fiscale aggressiva. L’assenza di ritenute alla fonte su dividendi, interessi e, in molti casi, pagamenti di royalty in uscita (cioè da parte di residenti nell’Unione a residenti in paesi terzi) da parte di società stabilite a Cipro a favore di persone residenti in un paese terzo può comportare che, se non sono tassati nemmeno nella giurisdizione di riscossione, tali pagamenti in uscita sfuggano in toto all’imposizione fiscale. L’assenza di tali imposte, combinata alle norme in materia di residenza fiscale delle società, può facilitare la pianificazione fiscale aggressiva. Il regime di detrazione degli interessi nozionali deve essere attentamente monitorato per evitare qualsiasi abuso a fini di pianificazione fiscale aggressiva. Infine, il regime di naturalizzazione degli investitori a Cipro tramite eccezione e il regime di residenza cipriota tramite investimenti consentono di applicare un’aliquota fiscale bassa sul reddito personale derivante da attività finanziarie estere e non obbligano il beneficiario a trascorrere un congruo periodo di tempo nella giurisdizione che offre tali regimi. Essi sono stati inseriti dall’OCSE nell’elenco dei regimi che presentano un rischio potenzialmente molto alto di uso improprio finalizzato ad aggirare lo scambio automatico di conti finanziari.

(9)

Nel contesto di una strategia globale per affrontare la questione dei crediti deteriorati sono state attuate misure significative. Ne è conseguita una netta riduzione dei crediti deteriorati nel settore bancario, determinata principalmente dalla vendita e dalla liquidazione della Cyprus Cooperative Bank e dal trasferimento del suo portafoglio di crediti deteriorati a una società di gestione del patrimonio pubblico. Inoltre, è stata migliorata la legge sulla vendita dei crediti ed è stata adottata una legge sulla cartolarizzazione dei crediti. Per massimizzare i proventi della vendita degli attivi e contribuire in ultima analisi alla riduzione del debito privato, è essenziale che la società di gestione del patrimonio pubblico possa vantare una struttura di governance efficace, una gestione altamente specializzata, un’indipendenza operativa dallo Stato cipriota e persegua obiettivi ben definiti, in linea con gli impegni assunti dal governo nel contesto della decisione in materia di aiuti di Stato sulla vendita della Cyprus Cooperative Bank, approvata dalla Commissione europea. Inoltre, è importante istituire un quadro di vigilanza adeguato per le società che acquistano crediti, giacché il loro numero è in aumento, compresa la società di gestione del patrimonio pubblico, e in futuro sono programmate ulteriori vendite di portafoglio di crediti deteriorati. La governance e la capacità amministrativa in materia di vigilanza dei fondi assicurativi e pensionistici rimangono deboli. L’integrazione di queste autorità di vigilanza dovrebbe essere completata rapidamente. Più in generale, il quadro di vigilanza dei mercati dei capitali deve essere rafforzato, in considerazione delle attività transfrontaliere relativamente consistenti delle società di servizi finanziari non bancari e della crescita esponenziale delle imprese autorizzate negli ultimi anni.

(10)

L’occupazione è in aumento e la disoccupazione è in calo. La capacità a breve termine dei servizi pubblici per l’impiego di favorire un sostegno attivo all’occupazione è stata migliorata, ma la sostenibilità a lungo termine di tale capacità rimane problematica, in quanto il personale ausiliario è stato assunto per soli due anni. Nel 2018 la percentuale di giovani senza lavoro che non seguono un percorso scolastico né formativo era tra le più elevate dell’Unione. La scarsa efficienza dei servizi pubblici per l’impiego, la loro limitata diffusione e partecipazione alle misure di attivazione volte ad aiutare le persone a trovare lavoro rimangono problematiche. Esiste pertanto margine per rafforzare le misure di sensibilizzazione e il sostegno all’attivazione per l’accesso all’occupazione, in particolare per i giovani e i disoccupati di lunga durata. Ciò comprende la promozione del lavoro autonomo e dell’economia sociale così come la modernizzazione delle istituzioni e dei servizi del mercato del lavoro per aiutare le persone ad acquisire competenze che corrispondano meglio alle esigenze del mercato del lavoro.

(11)

Le carenze e gli squilibri tra domanda e offerta di competenze sono tra i principali ostacoli agli investimenti delle imprese e mettono in evidenza la necessità di investire di più nella formazione della potenziale forza lavoro non utilizzata e sottoutilizzata, di allineare meglio i programmi di istruzione alle esigenze del mercato del lavoro e di investire nell’adeguamento delle infrastrutture per la formazione professionale. I progressi relativi alle essenziali riforme in materia di istruzione e formazione, quali il miglioramento delle nomine e la valutazione degli insegnanti, non sono uniformi. I risultati scolastici restano limitati, così come la partecipazione ai servizi di educazione e cura della prima infanzia, che sono diventati più costosi per le famiglie in quanto durante la crisi il loro reddito è diminuito a un ritmo più rapido della flessione dei costi dei servizi di assistenza all’infanzia. Il proseguimento degli sforzi per modernizzare il sistema di istruzione e formazione a tutti i livelli contribuirà a migliorare i risultati scolastici e ad aumentare il potenziale di crescita sostenibile a Cipro. La revisione dei programmi di formazione professionale e di tirocinio costituisce una misura promettente per ridurre lo squilibrio tra domanda e offerta di competenze nel mercato del lavoro. I manifesti squilibri tra domanda e offerta delle competenze dei laureati e la scarsa partecipazione all’apprendimento degli adulti, in particolare i meno qualificati, indicano la necessità di misure volte alla riqualificazione e al miglioramento del livello delle competenze.

(12)

Cipro ha compiuto progressi in materia di assistenza sanitaria adottando la legislazione che istituisce il nuovo sistema sanitario nazionale. Il nuovo sistema intende migliorare l’accesso, introdurre la copertura sanitaria universale, ridurre l’elevato livello di prestazioni non rimborsabili e aumentare l’efficienza dei servizi sanitari nel settore pubblico. Si prevede che il sistema diventi pienamente operativo nel 2020, ma rimangono gravi problemi da risolvere per quanto riguarda la sua attuazione e il fabbisogno di investimenti. Preservare la sostenibilità a lungo termine del sistema, garantendo tra l’altro l’autonomia finanziaria e operativa degli ospedali pubblici, come programmato, rimane fondamentale. Per rafforzare il sistema sanitario occorrono misure intese a modernizzare e migliorare l’efficienza dei prestatori di assistenza sanitaria, compresa l’assistenza sanitaria di base, introdurre servizi sanitari online e istituire un’Organizzazione nazionale dei farmaci. Il livello dei servizi di assistenza a lungo termine è basso e rimane problematico a motivo dell’invecchiamento della popolazione.

(13)

La modesta performance ambientale di Cipro è fonte di grande preoccupazione e il paese rimane vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici. Cipro deve migliorare significativamente il proprio sistema di gestione dei rifiuti e l’economia circolare. La produzione di rifiuti rimane notevolmente più elevata rispetto alla media dell’Unione ed è aumentata dal 2014. Le attuali strutture per il trattamento dei rifiuti non consentono di raggiungere elevati tassi di riciclaggio e la mancanza di strumenti economici, quali le tasse sul conferimento in discarica dei rifiuti, rende il riciclaggio poco attraente sotto il profilo economico. La gestione delle risorse idriche, in particolare nelle aree urbane, è caratterizzata da inefficienze. La scarsità d’acqua, in combinazione con l’eccessiva estrazione di acque sotterranee, rappresenta la sfida principale per Cipro. Una quantità considerevole di acque reflue urbane viene ancora scaricata senza raccolta né trattamento, mentre solo la metà circa di tutte le acque reflue subisce un trattamento secondario. La siccità e la scarsità d’acqua suscitano gravi preoccupazioni e una risposta politica insufficiente potrebbe ripercuotersi sull’economia rurale e sul turismo di Cipro. Una gestione sostenibile e un uso efficiente delle sue risorse naturali, insieme a una più rigorosa applicazione della legislazione in materia di ambiente e clima, sono pertanto essenziali affinché Cipro possa mitigare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, preservare e ripristinare il suo ambiente naturale e garantire una crescita economica sostenibile a lungo termine.

(14)

Cipro può fare un uso molto migliore delle sue fonti energetiche rinnovabili, in particolare dell’energia solare, e dovrebbe affrontare le attuali inefficienze energetiche. Nel 2017 la quota delle energie rinnovabili a Cipro era pari al 9,72 %, mentre l’obiettivo per il 2020 è del 13 %. Gli edifici residenziali e commerciali dotati di scarso o nessun isolamento termico, in particolare in ambiente urbano, costituiscono una notevole fonte di inefficienza energetica. Sono migliorate le condizioni quadro per gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili e sono state introdotte diverse misure, tra cui installazioni di sistemi fotovoltaici e regimi di sostegno per le piccole e medie imprese (PMI) e le famiglie. Tuttavia, Cipro non ha ancora sfruttato del tutto il suo notevole potenziale di produzione di energia rinnovabile, in particolare da fonti di energia solare. La dipendenza dal trasporto terrestre su strada dà luogo a una serie di sfide strategiche, soprattutto la riduzione dell’inquinamento atmosferico e delle emissioni di gas a effetto serra, oltre a provocare una grave congestione nelle aree urbane nelle ore di punta e sulle strade di collegamento ai porti. Con una quota del 2,7 % nel 2016, Cipro accusa ritardi anche nell’uso delle fonti di energia rinnovabili nel settore dei trasporti e potrebbe incontrare difficoltà a raggiungere l’obiettivo vincolante del 10 % entro il 2020.

(15)

Investire nell’economia digitale e migliorare le competenze digitali dei lavoratori è essenziale per il rafforzamento della produttività. Cipro si colloca al limite inferiore dell’indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI) della Commissione europea (2019). Solo il 50 % dei ciprioti tra i 16 e i 74 anni dispone di competenze digitali di base e gli specialisti delle TIC rappresentano ancora una percentuale della forza lavoro inferiore a quella dell’insieme dell’Unione (il 2,3 % contro il 3,7 %), il che ostacola il potenziale dell’economia digitale. Il livello di interazione online tra le autorità pubbliche e i cittadini è basso e riguarda solo il 50 % dei ciprioti. Il commercio elettronico sta migliorando, ma è ancora al di sotto della media dell’Unione.

(16)

Cipro rimane un innovatore moderato, i cui risultati in materia di innovazione sono diminuiti dal 2010. I livelli di spesa per la ricerca e lo sviluppo, sia pubblici che privati, sono tra i più bassi dell’Unione: ciò frena la capacità di innovazione dei centri di ricerca e delle imprese. Anche l’interazione tra il mondo accademico e le imprese è molto limitata. Aumentare la capacità del settore imprenditoriale di innovare e stimolare l’accesso ai finanziamenti e agli investimenti incentrati su aree ben definite di specializzazione intelligente è essenziale per migliorare la competitività di Cipro e in particolare delle sue PMI.

(17)

L’onere amministrativo è elevato, in particolare per l’avvio di investimenti strategici. Esiste un notevole margine di semplificazione delle procedure autorizzative per gli investimenti strategici e la legislazione pertinente non è ancora stata adottata.

(18)

L’attuazione del piano d’azione per la crescita ha portato ad alcuni progressi in materia di imprenditorialità e di accesso ai finanziamenti delle PMI. Tuttavia, le misure di sostegno finanziario alle PMI sono ancora basate principalmente sulle sovvenzioni e sui finanziamenti bancari sostenuti da fondi dell’Unione e/o nazionali. Fonti alternative di finanziamento quali il capitale di rischio, il finanziamento con capitale proprio e il finanziamento partecipativo rimangono marginali per le imprese cipriote. Un migliore coordinamento del sostegno alle imprese potrebbe migliorarne l’adozione. Gli sforzi di privatizzazione per attirare investimenti stranieri in grado di migliorare la produttività sono stati sospesi in molti casi e solo pochi progetti di privatizzazione stanno gradualmente procedendo.

(19)

Le persistenti inefficienze nel sistema giudiziario continuano a pregiudicare l’esecuzione dei contratti e ostacolano la rapida risoluzione delle controversie in materia civile e commerciale nonché le indagini sui reati gravi. Norme di procedura civile complesse e superate e lo scarso livello di esecuzione delle decisioni giudiziarie incidono negativamente sulla propensione delle banche ad avvalersi dei quadri normativi in materia di escussione delle garanzie e insolvenza per ridurre il loro stock di crediti deteriorati. Una serie di riforme è stata avviata per affrontare i problemi più critici del sistema giudiziario, in particolare le superate norme di procedura civile, la scarsa specializzazione e informatizzazione dei tribunali, lo smaltimento del grande arretrato di procedimenti giudiziari e la mancanza di una formazione continua per i giudici, ma i progressi sono lenti. La riforma dovrebbe essere in linea con gli impegni assunti dal governo nel contesto della decisione in materia di aiuti di Stato sulla vendita della Cyprus Cooperative Bank, approvata dalla Commissione europea. Nel 2018 sono stati adottati quadri più rigorosi in materia di escussione delle garanzie e insolvenza. Una risoluta attuazione delle nuove leggi, un sistema giudiziario efficiente e un’applicazione più rigorosa delle sentenze dovrebbero contribuire a migliorare la disciplina di rimborso del debito. Dal dicembre 2017 esiste una strategia nazionale anticorruzione, rafforzata da un piano d’azione orizzontale nazionale di lotta alla corruzione approvato dal Consiglio dei ministri nel maggio 2019. Sono stati presentati al parlamento progetti di legge per l’istituzione di una nuova agenzia anticorruzione indipendente e la protezione degli informatori, che però non sono stati ancora adottati. Queste leggi contribuirebbero a rafforzare il quadro nazionale anticorruzione. Le riforme anticorruzione dovrebbero essere accelerate mediante la rapida attuazione del piano d’azione di lotta alla corruzione. L’indipendenza dei pubblici ministeri deve essere salvaguardata e la capacità di contrasto dovrebbe essere rafforzata.

(20)

Benché siano stati fatti sforzi per ridurne il volume, l’arretrato nel rilascio dei titoli di proprietà rimane consistente. Manca ancora una soluzione strutturale per eliminare le carenze del sistema delle transazioni immobiliari (vale a dire il rilascio e il trasferimento dei titoli di proprietà), che è essenziale per agevolare le procedure di pignoramento e consentire la liquidazione delle garanzie.

(21)

La programmazione dei fondi dell’Unione per il periodo 2021-2027 potrebbe contribuire a colmare alcune delle lacune individuate nelle raccomandazioni, in particolare nei settori di cui all’allegato D della relazione per paese 2019, consentendo a Cipro di impiegare al meglio tali fondi per i settori individuati, tenendo conto delle disparità territoriali. Rafforzare la capacità amministrativa del paese per la gestione di questi fondi è un fattore importante per il successo dell’investimento.

(22)

Nell’ambito del semestre europeo 2019 la Commissione ha effettuato un’analisi completa della politica economica di Cipro, che ha pubblicato nella relazione per paese 2019. Ha altresì valutato il programma di stabilità 2019, il programma nazionale di riforma 2019 e il seguito dato alle raccomandazioni rivolte a Cipro negli anni precedenti. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilità della politica di bilancio e della politica socioeconomica di Cipro, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell’Unione, data la necessità di rafforzare la governance economica dell’Unione nel suo insieme offrendo un contributo a livello dell’Unione per le future decisioni nazionali.

(23)

Alla luce di tale valutazione, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità 2019 ed è del parere (7) che Cipro rispetterà il patto di stabilità e crescita.

(24)

Alla luce dell’esame approfondito della Commissione e della citata valutazione, il Consiglio ha esaminato il programma nazionale di riforma 2019 e il programma di stabilità 2019. Le sue raccomandazioni a norma dell’articolo 6 del regolamento (UE) n. 1176/2011 trovano riscontro nelle raccomandazioni di cui ai punti da 1 a 5. Tali raccomandazioni contribuiscono anche all’attuazione della raccomandazione del 2019 per la zona euro, in particolare la prima, la terza e la quarta raccomandazione per la zona euro,

RACCOMANDA che Cipro adotti provvedimenti nel 2019 e nel 2020 al fine di:

1.   

adottare riforme legislative incisive volte a migliorare l’efficienza nel settore pubblico, in particolare per quanto riguarda il funzionamento della pubblica amministrazione e la governance degli enti pubblici e delle amministrazioni locali; mettere mano agli aspetti del sistema fiscale che possono agevolare la pianificazione fiscale aggressiva da parte delle persone fisiche e delle multinazionali, in particolare mediante pagamenti in uscita da parte delle multinazionali;

2.   

agevolare la riduzione dei crediti deteriorati, anche attraverso l’istituzione di una struttura di governance efficace per la società di gestione del patrimonio pubblico, adottando misure per migliorare la disciplina di pagamento e rafforzando la vigilanza delle società che acquistano crediti; rafforzare le capacità di supervisione nel settore finanziario non bancario, anche integrando pienamente le autorità di vigilanza dei fondi pensione e assicurativi;

3.   

completare le riforme volte ad aumentare l’efficacia dei servizi pubblici per l’impiego e rafforzare le misure di sensibilizzazione e il sostegno all’attivazione a favore dei giovani; realizzare la riforma del sistema di istruzione e formazione, compresa la valutazione degli insegnanti, aumentare il coinvolgimento dei datori di lavoro, il numero di partecipanti all’istruzione e alla formazione professionale e offrire un maggiore accesso ai servizi di educazione e cura della prima infanzia a prezzi accessibili; adottare misure per assicurare che il sistema sanitario nazionale diventi operativo nel 2020, come previsto, garantendone al contempo la sostenibilità a lungo termine;

4.   

incentrare la politica economica connessa agli investimenti sui seguenti settori: i trasporti sostenibili, l’ambiente, in particolare la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, la digitalizzazione, comprese le competenze digitali, nonché la ricerca e l’innovazione, tenendo conto delle disparità territoriali all’interno di Cipro; adottare una normativa volta a semplificare le procedure che gli investitori strategici devono espletare per ottenere i permessi e le licenze necessari; migliorare l’accesso ai finanziamenti delle PMI e riprendere l’attuazione dei progetti di privatizzazione;

5.   

intensificare gli sforzi per migliorare l’efficienza del sistema giudiziario, compresi il funzionamento della giustizia amministrativa e la revisione delle procedure di diritto civile, grazie a una maggiore specializzazione dei tribunali e all’istituzione di un sistema di giustizia elettronica operativo; adottare misure per rafforzare l’esecuzione legale dei crediti e assicurare sistemi affidabili e veloci per il rilascio e il trasferimento di titoli di proprietà e di diritti immobiliari; accelerare le riforme anticorruzione, salvaguardare l’indipendenza dei pubblici ministeri e rafforzare la capacità delle autorità di contrasto.

Fatto a Bruxelles, il 9 luglio 2019

Per il Consiglio

Il presidente

M. LINTILÄ


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.

(2)  GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25.

(3)  GU C 136 del 12.4.2019, pag. 1.

(4)  GU C 320 del 10.9.2018, pag. 55.

(5)  Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320).

(6)  Saldo corretto per il ciclo al netto delle misure una tantum e temporanee, ricalcolato dalla Commissione utilizzando la metodologia concordata.

(7)  A norma dell’articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97.