12.12.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 328/20 |
DECISIONE (PESC) 2017/2283 DEL CONSIGLIO
dell'11 dicembre 2017
a sostegno di un meccanismo mondiale di segnalazione sulle armi leggere e di piccolo calibro e su altre armi e munizioni convenzionali illegali volto a ridurre il rischio del loro commercio illegale («iTrace III»)
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 28, paragrafo 1, e l'articolo 31, paragrafo 1,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
(1) |
La strategia globale dell'UE per la politica estera e di sicurezza dell'Unione europea del 2016 («strategia globale dell'UE») mette in evidenza che l'Unione promuoverà la pace e garantirà la sicurezza dei propri cittadini e del proprio territorio e intensificherà il contributo alla sicurezza collettiva. |
(2) |
La produzione, il trasferimento e la circolazione illegali delle armi convenzionali, incluse le armi leggere e di piccolo calibro («SALW»), e la loro accumulazione eccessiva e diffusione incontrollata sono al centro di questa sfida, in Europa come anche all'estero. Queste attività illegali alimentano l'insicurezza in Europa e nel suo vicinato nonché in molte altre regioni del mondo, esacerbando il conflitto e minacciando la rappacificazione postbellica, ponendo in tal modo una grave minaccia per la pace e la sicurezza europee. |
(3) |
La strategia dell'UE del 16 dicembre 2005 volta a combattere l'accumulazione e il traffico illeciti di SALW e relative munizioni («strategia dell'UE sulle SALW»), che stabilisce gli orientamenti per l'azione dell'Unione nel settore delle SALW, sottolinea che le SALW contribuiscono ad aggravare il terrorismo e la criminalità organizzata e costituiscono un fattore rilevante nello scoppio e nella diffusione dei conflitti, nonché nel crollo delle strutture statali. |
(4) |
La strategia dell'UE sulle SALW asserisce inoltre che l'Unione rafforza e appoggia i meccanismi di sorveglianza delle sanzioni e sostiene il rafforzamento dei controlli delle esportazioni, nonché la promozione della posizione comune 2008/944/PESC del Consiglio (1) attraverso, tra l'altro, la promozione di misure sulla trasparenza. |
(5) |
Con il programma di azione dell'ONU per prevenire, combattere e sradicare il commercio illegale di SALW in tutti i suoi aspetti («programma di azione dell'ONU»), adottato il 20 luglio 2001, tutti gli Stati membri dell'ONU si sono impegnati, all'atto di valutare le domande di autorizzazioni di esportazione, a prevenire il traffico illegale di SALW o la loro diversione verso destinatari non autorizzati e, in particolare, a tener conto del rischio di diversione di SALW verso il commercio illegale. |
(6) |
L'8 dicembre 2005 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato uno strumento internazionale volto a consentire agli Stati di identificare e rintracciare, in modo tempestivo e affidabile, SALW illegali. |
(7) |
Nella seconda conferenza di riesame del 2012 del programma di azione dell'ONU, tutti gli Stati membri dell'ONU hanno ribadito l'impegno a prevenire il traffico illegale di SALW, e la loro diversione verso destinatari non autorizzati, nonché gli impegni contenuti nel programma di azione dell'ONU concernenti la valutazione delle domande di autorizzazioni di esportazione. |
(8) |
Il 24 dicembre 2014 è entrato in vigore il trattato sul commercio delle armi (ATT). L'obiettivo dell'ATT è stabilire norme internazionali comuni del più alto standard possibile per disciplinare o migliorare la regolamentazione del commercio internazionale di armi convenzionali, prevenire e sradicare il commercio illegale di armi convenzionali e impedirne la diversione. L'Unione dovrebbe sostenere tutti gli Stati membri dell'ONU nell'esecuzione di controlli efficaci sul trasferimento di armi al fine di assicurare che l'ATT sia quanto più possibile efficace, in particolare riguardo all'attuazione del suo articolo 11. |
(9) |
L'Unione ha già sostenuto Conflict Armament Research Ltd. (CAR) con le decisioni 2013/698/PESC (2) e (PESC)2015/1908 (3) del Consiglio (iTrace I e II). |
(10) |
L'Unione intende finanziare iTrace III, la terza fase del meccanismo mondiale di segnalazione sulle SALW e su altre armi e munizioni convenzionali illegali. Si ridurrà in tal modo il rischio del loro commercio illegale e si contribuirà al conseguimento degli obiettivi di cui sopra, anche fornendo alle autorità nazionali competenti in materia di esportazione di armi informazioni pertinenti e tempestive sul traffico illecito di armi al fine di contribuire alla sicurezza collettiva dell'Europa, come richiesto nella strategia globale dell'UE, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
In vista dell'attuazione della strategia globale dell'UE e della strategia dell'UE sulle SALW e della promozione della pace e della sicurezza, le attività di progetto che devono essere sostenute dall'Unione si prefiggono i seguenti obiettivi specifici:
— |
prosecuzione del funzionamento di un sistema mondiale di gestione delle informazioni di facile impiego sulle SALW e su altre armi e munizioni convenzionali oggetto di diversione o traffico («iTrace») che siano state documentate in zone colpite da conflitti al fine di fornire ai responsabili delle politiche, agli esperti del controllo delle armi convenzionali e ai funzionari incaricati del controllo delle esportazioni di armi convenzionali le informazioni pertinenti per sviluppare strategie e progetti efficaci e basati su elementi concreti contro la diffusione illegale di SALW e di altre armi e munizioni convenzionali, |
— |
formazione e tutoraggio delle autorità nazionali negli Stati colpiti da conflitti nella prospettiva di sviluppare capacità nazionali sostenibili per l'identificazione e il rintracciamento di armi illegali, di incoraggiare un'assidua cooperazione con il progetto iTrace, di individuare meglio le priorità in materia di sicurezza fisica e gestione delle scorte, di definire i requisiti nazionali in termini di assistenza nelle attività di controllo delle armi e di contrasto (in particolare, le iniziative finanziate dall'UE, quali iARMS) e di rafforzare il dialogo con le missioni e le iniziative dell'UE, |
— |
aumento della frequenza e durata delle ricerche sul campo relativamente alle SALW e ad altre armi e munizioni convenzionali che circolano illegalmente in zone colpite da conflitti allo scopo di generare dati iTrace, in risposta a precise richieste formulate dagli Stati membri e dalle delegazioni dell'Unione, |
— |
sostegno diretto alle autorità incaricate del controllo delle esportazioni di armi e ai responsabili delle politiche in materia di controllo delle armi degli Stati membri, fra cui ripetute visite consultive da parte del personale del progetto iTrace nelle capitali degli Stati membri, un help desk che fornisca 24 ore su 24 consulenza immediata sulle strategie di valutazione dei rischi e di lotta alla diversione, lo sviluppo di applicazioni sicure per dashboard su desktop e dispositivi mobili che forniscano notifiche istantanee di diversioni successive all'esportazione e la realizzazione da parte del personale del progetto iTrace di verifiche successive alla spedizione su richiesta degli Stati membri, |
— |
aumento della sensibilizzazione, tramite attività di divulgazione, sui risultati del progetto, promozione della finalità e delle funzioni disponibili di iTrace presso i responsabili delle politiche internazionali e nazionali, gli esperti del controllo delle armi convenzionali e le autorità incaricate del rilascio delle licenze di esportazione e rafforzamento della capacità internazionale di monitorare la diffusione illegale di SALW e di altre armi e munizioni convenzionali nonché di assistere i responsabili delle politiche nell'individuazione dei settori prioritari per l'assistenza e la cooperazione internazionali e di ridurre il rischio di diversione delle SALW e di altre armi e munizioni convenzionali, |
— |
stesura di relazioni su questioni politiche fondamentali, ricavate dai dati prodotti dalle indagini sul campo e presentate nel sistema iTrace, concernenti settori specifici che meritano attenzione internazionale, tra cui i principali modelli di traffico di SALW e di altre armi e munizioni convenzionali e la distribuzione regionale delle armi e munizioni oggetto di traffico. |
L'Unione finanzia il progetto, descritto in dettaglio nell'allegato della presente decisione.
Articolo 2
1. L'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza («AR») è responsabile dell'attuazione della presente decisione.
2. L'esecuzione tecnica del progetto di cui all'articolo 1 è realizzata da Conflict Armament Research Ltd. («CAR»).
3. CAR svolge i suoi compiti sotto la responsabilità dell'AR. A tal fine l'AR stabilisce le necessarie modalità con CAR.
Articolo 3
1. L'importo di riferimento finanziario per l'esecuzione del progetto di cui all'articolo 1 è pari a 3 474 322,77 EUR. Il bilancio totale stimato per l'intero progetto è pari a 3 993 676,97 EUR, messi a disposizione attraverso il cofinanziamento con CAR e il ministero federale tedesco degli Affari esteri.
2. Le spese finanziate con l'importo di cui al paragrafo 1 sono gestite secondo le procedure e le norme applicabili al bilancio generale dell'Unione.
3. La Commissione vigila sulla corretta gestione dell'importo di riferimento finanziario di cui al paragrafo 1. A tal fine, conclude il necessario accordo con CAR. L'accordo stabilisce che CAR deve assicurare la visibilità del contributo dell'Unione in funzione della sua entità.
4. La Commissione si adopera per concludere l'accordo di cui al paragrafo 3 non appena possibile dopo l'entrata in vigore della presente decisione. Essa informa il Consiglio di ogni difficoltà in tale procedimento e della data di conclusione dell'accordo.
Articolo 4
1. L'AR riferisce al Consiglio in merito all'attuazione della presente decisione sulla base di relazioni periodiche trimestrali descrittive preparate da CAR. Su tali relazioni si basa la valutazione del Consiglio. Al fine di assistere il Consiglio nella sua valutazione dei risultati della presente decisione del Consiglio, il progetto è valutato da un organismo esterno.
2. La Commissione riferisce sugli aspetti finanziari del progetto di cui all'articolo 1.
Articolo 5
1. La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
2. La presente decisione cessa di produrre effetti 24 mesi dopo la data di conclusione dell'accordo di cui all'articolo 3, paragrafo 3. Tuttavia, essa cessa di produrre effetti sei mesi dopo la data della sua entrata in vigore se non è stato concluso alcun accordo entro tale termine.
Fatto a Bruxelles, l'11 dicembre 2017
Per il Consiglio
La presidente
F. MOGHERINI
(1) Posizione comune 2008/944/PESC del Consiglio, dell'8 dicembre 2008, che definisce norme comuni per il controllo delle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari (GU L 335 del 13.12.2008, pag. 99).
(2) Decisione 2013/698/PESC del Consiglio, del 25 novembre 2013, a sostegno di un meccanismo mondiale di segnalazione sulle armi leggere e di piccolo calibro e su altre armi e munizioni convenzionali illegali volto a ridurre il rischio del loro commercio illegale (GU L 320 del 30.11.2013, pag. 34).
(3) Decisione (PESC) 2015/1908 del Consiglio, del 22 ottobre 2015, a sostegno di un meccanismo mondiale di segnalazione sulle armi leggere e di piccolo calibro e su altre armi e munizioni convenzionali illegali volto a ridurre il rischio del loro commercio illegale («iTrace II») (GU L 278 del 23.10.2015, pag. 15).
ALLEGATO
Meccanismo mondiale di segnalazione sulle SALW e su altre armi e munizioni convenzionali iTrace
1. Contesto e motivazione del sostegno alla politica estera e di sicurezza comune (PESC)
1.1. |
La presente decisione si basa sulle successive decisioni del Consiglio per combattere l'impatto destabilizzante della diversione e del traffico delle SALW e di altre armi convenzionali, segnatamente la decisione 2013/698/PESC del Consiglio, del 25 novembre 2013 (1), e la decisione (PESC) 2015/1908 del Consiglio, del 22 ottobre 2015 (2), che hanno istituito e potenziato il meccanismo mondiale di segnalazione sulle SALW e su altre armi e munizioni convenzionali illegali iTrace. La proliferazione illegale di SALW e di altre armi e munizioni convenzionali è un importante fattore che compromette la stabilità degli Stati ed esacerba i conflitti, costituendo in tal modo una grave minaccia per la pace e la sicurezza. Come indicato nella strategia dell'UE volta a combattere l'accumulazione e il traffico illeciti di armi leggere e di piccolo calibro (SALW) e relative munizioni («strategia dell'UE sulle SALW»), le armi e munizioni illegali contribuiscono ad aggravare il terrorismo e la criminalità organizzata e costituiscono un fattore rilevante nello scoppio e nella diffusione dei conflitti nonché nel crollo delle strutture statali. Quanto afferma la strategia dell'UE sulle SALW è confermato dai recenti risultati del progetto iTrace in Iraq, Libia, Siria e in altri complessi conflitti in prossimità delle frontiere esterne dell'UE. Le attività svolte ai sensi della decisione (PESC) 2015/1908 hanno portato alla creazione di iTrace, un'iniziativa mondiale di monitoraggio delle armi utilizzate nei conflitti. Esso opera in 27 Stati colpiti da conflitti, compreso in Africa, in Medio Oriente, in Asia meridionale e orientale e ultimamente in America latina. iTrace è il più grande registro pubblico al mondo di armi convenzionali oggetto di diversione per sostenere gli Stati che si adoperano per individuare e contrastare la diversione, in linea con gli impegni assunti ai sensi dell'articolo 11 del trattato internazionale sul commercio di armi («ATT») e del criterio 7 della posizione comune 2008/944/PESC del Consiglio (3). iTrace fornisce una rendicontazione precisa delle forniture di armi e munizioni alle forze ribelli armate e ai gruppi terroristici che costituiscono una minaccia per la sicurezza dell'Unione, fra cui Al Qaeda nel Maghreb islamico e Daesh o Stato islamico; provvede alla segnalazione rapida e in forma riservata alle autorità incaricate del controllo delle esportazioni degli Stati membri circa i rischi di diversione successiva all'esportazione; trasmette, alle delegazioni dell'Unione e alle missioni diplomatiche degli Stati membri nelle regioni colpite da conflitti, informazioni essenziali in tempo reale sul traffico di armi e sulle dinamiche dei conflitti; e effettua attività di sensibilizzazione sulle misure di controllo delle armi e di lotta alla diversione attraverso un intenso coinvolgimento mediatico ad elevato impatto a livello mondiale. |
1.2. |
Il progetto iTrace registra tuttavia un numero crescente di richieste da parte degli Stati membri affinché siano organizzate riunioni informative dirette, faccia a faccia, con le autorità nazionali incaricate del rilascio delle licenze di esportazione di armi (comprese frequenti visite nelle capitali) e sia offerta una gamma più ampia di risorse ai responsabili delle politiche in materia di controllo delle esportazioni di armi. La presente decisione mira pertanto a proseguire e a potenziare le attività del progetto ai sensi della decisione (PESC) 2015/1908, continuando a fornire ai responsabili delle politiche dell'Unione, agli esperti del controllo delle armi e ai funzionari incaricati del controllo delle esportazioni di armi informazioni pertinenti raccolte sistematicamente, che li aiuteranno a sviluppare strategie efficaci, basate su elementi concreti, contro la diversione e la diffusione illegale di armi convenzionali e relative munizioni per migliorare la sicurezza internazionale e regionale. La decisione continuerà quindi ad aiutarli a combinare una strategia di risposta efficace con un'azione preventiva adeguata per contrastare l'offerta e la domanda illegali e assicurare l'effettivo controllo delle armi convenzionali nei paesi terzi. |
1.3. |
La presente decisione prevede la prosecuzione del funzionamento e l'ulteriore potenziamento del sistema in linea iTrace accessibile al pubblico. I progetti elencati nella decisione (PESC) 2015/1908 saranno rafforzati mediante: 1) l'aumento della frequenza e durata delle missioni per raccogliere dati sulle forniture di armi convenzionaliillegali a destinazione di regioni colpite da conflitti, 2) programmi di sostegno su misura destinati agli Stati membri comprendenti consultazioni dirette, dati e relazioni ad hoc, un help desk 24 ore su 24 e compiti di verifica successivamente alla spedizione e 3) la formazione e il tutoraggio delle autorità nazionali negli Stati colpiti da conflitti per sviluppare capacità di lotta alla diversione, potenziare la gestione delle armi e rafforzare la raccolta di dati iTrace. |
2. Obiettivi generali
L'azione descritta in appresso continuerà a sostenere la comunità internazionale nel contrasto all'impatto destabilizzante della diversione e del traffico di SALW e di altre armi e munizioni convenzionali. Continuerà a fornire - ai responsabili delle politiche, agli esperti del controllo delle armi e ai funzionari incaricati del controllo delle esportazioni di armi - informazioni pertinenti che li aiuteranno a sviluppare strategie efficaci, basate su elementi concreti, contro la diversione e la diffusione illegale di SALW e di altre armi e munizioni convenzionali per migliorare la sicurezza internazionale e regionale. In particolare l'azione:
a) |
fornirà informazioni concrete sul traffico di SALW e di altre armi convenzionali necessarie per monitorare più efficacemente l'attuazione del programma di azione dell'ONU sul commercio illegale di SALW; |
b) |
rafforzerà l'attuazione dello strumento internazionale per il rintracciamento; |
c) |
rivelerà le principali rotte ed entità coinvolte nella diversione di armi e munizioni convenzionali verso regioni colpite da conflitti o organizzazioni terroristiche internazionali e fornirà prove dell'implicazione di gruppi e persone nel commercio illegale a sostegno dei procedimenti giudiziari nazionali; |
d) |
rafforzerà la cooperazione tra competenti organi e missioni dell'ONU e altre organizzazioni internazionali, per quanto riguarda il rintracciamento delle SALW e di altre armi convenzionali e la fornitura di informazioni a diretto sostegno dei meccanismi di monitoraggio esistenti, incluso il sistema di INTERPOL per la registrazione e la tracciabilità delle armi da fuoco illegali (iARMS), che è complementare a iTrace e con il quale sarà garantito il coordinamento; |
e) |
fornirà informazioni pertinenti per individuare i settori prioritari della cooperazione e dell'assistenza internazionali al fine di combattere efficacemente la diversione e il traffico di SALW e di altre armi e munizioni convenzionali, quali il finanziamento di progetti in relazione alla sicurezza delle scorte o alla gestione delle frontiere; |
f) |
offrirà un meccanismo di sostegno al monitoraggio dell'attuazione dell'ATT, in particolare per individuare la diversione di armi convenzionali trasferite, nonché per assistere i governi nella valutazione del rischio di diversione prima dell'esportazione di armi convenzionali, segnatamente il rischio di diversione all'interno del paese destinatario o di riesportazione a condizioni non ammissibili e |
g) |
fornirà un sostegno su misura per assistere gli Stati membri nella valutazione e nella mitigazione dei rischi di diversione. |
3. Sostenibilità e risultati del progetto a lungo termine
L'azione offrirà un quadro stabile per il monitoraggio durevole della diffusione illegale di SALW e di altre armi e munizioni convenzionali. Si prevede che aumenterà considerevolmente le informazioni esistenti connesse alle armi e sosterrà in modo significativo lo sviluppo mirato di efficaci politiche sul controllo delle armi convenzionali e sul controllo delle esportazioni di armi. In particolare il progetto:
a) |
alimenterà ulteriormente il sistema di gestione delle informazioni iTrace che assicurerà la raccolta e l'analisi a lungo termine dei dati sulle armi convenzionali illegali; |
b) |
fornirà ai responsabili delle politiche e agli esperti in materia di controllo delle armi convenzionali uno strumento per definire strategie più efficaci e settori prioritari per l'assistenza e la cooperazione (ad esempio individuando meccanismi subregionali o regionali di cooperazione, di coordinamento e di condivisione di informazioni che occorre istituire o rafforzare, nonché scorte nazionali insicure, gestione non adeguata degli inventari, rotte dei trasferimenti illegali, controlli carenti alle frontiere e capacità di contrasto insufficienti); |
c) |
comporterà la flessibilità intrinseca necessaria per generare informazioni di rilevanza strategica, indipendentemente dalla rapidità di evoluzione delle esigenze strategiche; |
d) |
accrescerà sostanzialmente l'efficacia di persone e organizzazioni internazionali attive nel monitoraggio delle armi mettendo a disposizione un meccanismo di condivisione delle informazioni di portata sempre più ampia e |
e) |
svilupperà capacità nazionali sostenibili negli Stati colpiti da conflitti per identificare e rintracciare armi illegali e partecipare in modo più efficace alle attività internazionali di controllo delle armi e di contrasto. |
4. Descrizione dell'azione
4.1. Progetto 1: formazione e tutoraggio delle autorità nazionali negli Stati colpiti da conflitti ai fini dell'identificazione e del rintracciamento internazionale delle armi
4.1.1. Obiettivo del progetto
Il progetto offrirà, ai partner locali e, ove necessario, al personale di sostegno della pace (fra cui le missioni ONU e dell'Unione e i gruppi di sorveglianza delle sanzioni), formazioni su richiesta in materia di identificazione, rintracciamento e gestione delle armi. Questa formazione si avvarrà di una serie di servizi offerti da CAR dal 2014 - benché iscritti al di fuori del bilancio previsto per i progetti iTrace I e II - che si sono rivelati essenziali per facilitare la realizzazione dei progetti.
4.1.2. Attività di progetto
Il progetto dispiegherà membri appartenenti alle proprie squadre investigative sul campo affinché impartiscano formazioni di livello progressivamente più tecnico comprendenti:
a) |
un'introduzione alla raccolta di dati sulle armi, facendo riferimento a casi specifici; |
b) |
le tecniche elementari di identificazione delle armi e di documentazione efficace al loro riguardo; |
c) |
le procedure operative standard di raccolta delle prove e relativa catena di custodia; |
d) |
i requisiti relativi a indagini di ampia portata, regionali e internazionali; |
e) |
l'attuazione dello strumento internazionale per il rintracciamento; |
f) |
il rintracciamento internazionale delle armi e i sistemi di rintracciamento delle armi (in particolare Interpol ed Europol); |
g) |
l'uso dei «big data» e l'analisi delle tendenze e |
h) |
le possibilità concernenti l'assistenza tecnica (internazionale) e l'intervento delle autorità di contrasto. |
Queste attività saranno svolte parallelamente alle indagini sul campo iTrace, comprese indagini congiunte (tutoraggio) condotte con le autorità pubbliche nazionali.
4.1.3. Risultati del progetto
Il progetto mirerà a:
a) |
incoraggiare le autorità nazionali a concedere alle squadre investigative sul campo iTrace un accesso più ampio, rispondendo così ai reiterati inviti affinché le squadre iTrace forniscano assistenza tecnica e capacità investigative comuni e determinando un aumento dei dati iTrace; |
b) |
fornire un'assistenza concreta in termini di capacità ai governi nazionali che, pur subendo le conseguenze della diversione delle armi, non dispongono degli strumenti atti ad individuare e segnalare le armi utilizzate nei conflitti oggetto di diversione - questa misura spesso apre la via a una più efficace gestione delle armi a livello nazionale e, come tale, sostiene l'attuazione dell'ATT, dello strumento internazionale per il rintracciamento e del programma di azione dell'ONU, nonché la programmazione della sicurezza fisica e della gestione delle scorte e i contatti con i servizi di contrasto internazionali, fra cui Interpol (iARMS) ed Europol; |
c) |
sostenere il rafforzamento del dialogo, in particolare individuando gli interlocutori essenziali per altre iniziative sostenute dall'Unione (ad esempio, le relazioni delle missioni dell'Unione con i governi ospitanti) e avviando iniziative, quali la programmazione della sicurezza fisica e della gestione delle scorte (ad esempio, progetti sostenuti dall'Unione in materia di gestione delle scorte). |
4.1.4. Indicatori di esecuzione del progetto
Fino a 30 visite di formazione e tutoraggio sul campo, dando particolare risalto alla ripetizione delle visite per sostenere le autorità nazionali nello sviluppo di capacità di rintracciamento.
Il progetto sarà attuato nell'intero periodo del progetto iTrace della durata di due anni.
4.1.5. Beneficiari del progetto
Le attività di formazione e tutoraggio iTrace produrranno benefici diretti per le parti interessate negli Stati colpiti da conflitti, compresi i servizi di contrasto e i procuratori. Il programma fornirà sostegno indiretto ai dialoghi nazionali con iniziative finanziate dall'Unione e iniziative di altro tipo sul controllo delle armi, incoraggiando il ricorso a meccanismi di rintracciamento internazionali (compresi il sistema iARMS di Interpol ed Europol) e facilitando la partecipazione a progetti di gestione delle scorte sostenuti dall'Unione e ad altri progetti di controllo delle SALW.
4.2. Progetto 2: Aumento delle indagini sul campo necessarie ad alimentare ulteriormente il sistema iTrace con prove documentali in tempo reale relative a diversione e traffico di SALW e di altre armi e munizioni convenzionali e con altre informazioni pertinenti
4.2.1. Obiettivo del progetto
Il progetto aumenterà la frequenza e la durata delle ricerche sul campo relativamente alle SALW e ad altre armi e munizioni convenzionali in circolazione in zone colpite da conflitti. Il progetto accorderà la priorità a paesi che destano particolari preoccupazioni negli Stati membri, inclusi, tra gli altri, Iraq, Libia, Mali, Siria, Somalia, Sud Sudan e Yemen.
La definizione di accordi formali in materia di condivisione delle informazioni con le missioni dell'Unione e dell'ONU e con una serie di organizzazioni agevolerà il progetto, come anche l'invio selettivo di richieste formali di rintracciamento ai governi nazionali. Il progetto continuerà inoltre a svolgere ricerche documentali e a verificare (tramite indagini sul campo) le informazioni esistenti sui trasferimenti pertinenti raccolte da organizzazioni diverse da CAR a fini di inserimento nel sistema iTrace.
4.2.2. Attività di progetto
Nel quadro del progetto saranno intraprese le attività seguenti:
a) |
invio di esperti di armi qualificati per la conduzione di analisi sul campo relative a SALW e ad altre armi, munizioni e materiale correlato convenzionali e illegali recuperati da Stati colpiti da conflitti; |
b) |
analisi, riesame e verifica di prove documentate sulle SALW illegali e su altre armi e munizioni illegali e sui relativi utilizzatori, compresi, tra gli altri: fotografie di armi, di loro componenti e di marchiature interne ed esterne, imballaggi, documenti di spedizione associati e i risultati delle indagini sul campo (utilizzatori, fornitori e rotte dei trasferimenti); |
c) |
riesame e verifica delle prove aggiuntive recenti sulle SALW illegali e altre armi e munizioni convenzionali illegali raccolte da organizzazioni diverse da CAR, comprese le relazioni dei gruppi di sorveglianza delle sanzioni dell'ONU, delle organizzazioni della società civile e dei media internazionali; |
d) |
inserimento di tutte le prove raccolte e riesaminate nel sistema di gestione delle informazioni e portale di mappatura in linea iTrace; |
e) |
individuazione e sostegno dei partner locali al fine di garantire la prosecuzione della raccolta dati a sostegno di iTrace per tutta la durata dell'azione proposta e oltre; |
f) |
prosecuzione dei contatti con i governi nazionali volti a predefinire punti di contatto nazionali, e un meccanismo di coordinamento, al fine di chiarire il raggio d'azione delle indagini di CAR e di attenuare possibili conflitti di interesse, prima delle suddette indagini. |
Il progetto sarà attuato in modo graduale nell'intero periodo del progetto iTrace della durata di due anni.
4.2.3. Risultati del progetto
Il progetto mirerà a:
a) |
documentare, in loco, le prove materiali di armi e munizioni convenzionali oggetto di diversione o traffico nelle regioni colpite da conflitti; |
b) |
verificare e documentare i casi di traffico illegale sulla base delle prove raccolte da CAR, da organizzazioni con cui vigono accordi in materia di condivisione di informazioni con CAR e, se del caso, da altre organizzazioni in merito a armi e munizioni convenzionali oggetto di diversione o traffico in tutte le regioni; |
c) |
fornire prove visive concrete di armi e munizioni convenzionali oggetto di diversione o traffico, comprese fotografie di articoli, numeri di serie, marchi di fabbrica, contenitori, distinte di colli, documenti di spedizione e certificazione degli utenti finali; |
d) |
produrre resoconti testuali di attività illegali, comprendenti le rotte del traffico, gli attori coinvolti nella diversione o nel trasferimento illegale e valutazioni dei fattori concorrenti (tra cui gestione e sicurezza inefficienti delle scorte e reti di approvvigionamento illegali, deliberatamente orchestrate dallo Stato); |
e) |
inserimento delle suddette prove nel sistema di gestione delle informazioni e portale di mappatura in linea iTrace ai fini di una piena divulgazione al pubblico e agli Stati membri attraverso piattaforme desktop e mobili sicure. |
4.2.4. Indicatori di esecuzione del progetto
Fino a 50 presenze sul campo (se necessario prorogate) nell'intero periodo di due anni per ottenere elementi di prova da inserire nel sistema di gestione delle informazioni e portale di mappatura in linea iTrace.
Il progetto sarà attuato nell'intero periodo del progetto iTrace della durata di due anni.
4.2.5. Beneficiari del progetto
iTrace continuerà a fornire informazioni sempre più complete destinate esplicitamente, in primo luogo, ai responsabili degli Stati membri sul controllo delle armi e alle autorità del rilascio delle licenze di esportazione di armi, nonché alle istituzioni, agenzie e missioni dell'Unione. Tali beneficiari dell'Unione avranno anche accesso a informazioni riservate attraverso piattaforme desktop e mobili sicure fornite da iTrace.
Le informazioni pubbliche continueranno ad essere accessibili a tutti i beneficiari dell'Unione, come pure ai beneficiari non dell'Unione, in particolare ai responsabili delle politiche sul controllo delle armi e alle autorità incaricate del rilascio delle licenze di esportazione di armi nei paesi terzi. Tuttavia, delle informazioni pubblicate da iTrace beneficeranno anche le organizzazioni regionali e internazionali (compresi i gruppi di sorveglianza delle sanzioni dell'ONU, le missioni ONU di mantenimento della pace, UNODC, UNODA e INTERPOL), le organizzazioni non governative di ricerca (compresi il Centro internazionale di Bonn per la riconversione (BICC), il Gruppo di ricerca e d'informazione sulla pace (GRIP), l'Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (SIPRI) e la Small Arms Survey (Inchiesta sulle armi di piccolo calibro)) e le organizzazioni impegnate nella causa (tra esse Amnesty International e Human Rights Watch) e i media internazionali.
4.3. Progetto 3: Sostegno diretto alle autorità incaricate del controllo delle esportazioni di armi e ai responsabili delle politiche in materia di controllo delle armi degli Stati membri
4.3.1. Obiettivo del progetto
Il personale del progetto iTrace lavorerà in stretta cooperazione con le autorità nazionali degli Stati membri incaricate del rilascio delle licenze di esportazione di armi. Le informazioni fornite dalle autorità nazionali degli Stati membri incaricate del rilascio delle licenze di esportazione di armi saranno trattate con il rispetto e la riservatezza del caso. iTrace continuerà inoltre ad essere in contatto con una serie di autorità incaricate del rilascio delle licenze di esportazione di armi nei paesi terzi. Tali rapporti contribuiranno a diversi aspetti critici degli sforzi internazionali volti ad affrontare la diversione e il traffico di armi convenzionali e a potenziare le misure internazionali di lotta alla diversione, tra cui:
a) |
la messa a disposizione delle autorità incaricate del rilascio delle licenze di esportazione di armi, di prove e dati precisi su casi di diversione documentati; |
b) |
la messa a disposizione degli Stati membri dell'Unione della capacità di effettuare verifiche successive alla spedizione o alla consegna, o il sostegno a detta capacità, su richiesta ufficiale delle autorità nazionali degli Stati membri incaricate del rilascio delle licenze di esportazione di armi. |
4.3.2. Attività di progetto
Nel quadro del progetto saranno intraprese le attività seguenti:
a) |
l'invio di squadre iTrace che visitino ripetutamente le autorità competenti nelle capitali degli Stati membri dell'Unione per ragguagliarle su questioni attinenti alla lotta alla diversione e riferire in merito a indagini internazionali; |
b) |
un helpdesk che fornisca, 24 ore su 24, consulenza immediata sulla lotta alla diversione o su accuse potenzialmente negative mosse dalla stampa sulla base di segnalazioni di terzi non verificate; |
c) |
lo sviluppo ad hoc, per le autorità degli Stati membri incaricate del rilascio delle licenze di esportazione, di dashboard online che trasmettano dati sicuri dal sistema iTrace, segnalando le parti con precedenti di diversione di armi, tracciando un profilo delle destinazioni ad alto rischio e fornendo informazioni in tempo reale sulla diversione di armi di fabbricazione nazionale; e |
d) |
la messa a disposizione degli Stati membri di controlli (verifiche) sull'uso finale successivi alla consegna, o il sostegno a detti controlli, da parte delle squadre iTrace di indagine sul campo e su richiesta ufficiale delle autorità nazionali incaricate del rilascio delle licenze di esportazione di armi. |
Il progetto sarà attuato nell'intero periodo del progetto iTrace della durata di due anni.
4.3.3. Risultati del progetto
Il progetto mirerà a:
a) |
assistere, su loro richiesta, le autorità degli Stati membri incaricate del rilascio delle licenze di esportazione di armi nell'individuazione dei casi di diversione successivi all'esportazione; |
b) |
fornire informazioni a sostegno di una completa analisi del rischio di diversione da parte delle autorità degli Stati membri incaricate del rilascio delle licenze di esportazione di armi (in linea con l'ATT e con la posizione comune 2008/944/PESC), prima del rilascio delle licenze di esportazione; |
c) |
fornire, su loro richiesta, alle autorità degli Stati membri incaricate del rilascio delle licenze di esportazione di armi una capacità di verifica successiva alla spedizione; |
d) |
sostenere i responsabili delle politiche in materia di controllo delle armi degli Stati membri con informazioni in tempo reale sulle tendenze di diversione e traffico a supporto dell'impegno nazionale nei processi strategici internazionali; e |
e) |
assistere, se del caso e su loro richiesta, i servizi di contrasto nazionali degli Stati membri nelle indagini penali. |
4.3.4. Indicatori di esecuzione del progetto
La progettazione e lo sviluppo, da parte dei progettisti dell'attuale sistema iTrace, di dashboard personalizzati per desktop e dispositivi mobili, che trasmettano alle autorità nazionali degli Stati membri informazioni di attualità a partire da partizioni sicure del sistema iTrace. Un helpdesk gestito dal personale del progetto iTrace che fornisca pieno sostegno alle autorità incaricate del controllo delle esportazioni di armi e ai responsabili delle politiche in materia di controllo delle armi degli Stati membri. Su richiesta, fino a 30 visite nelle capitali degli Stati membri.
Il progetto sarà attuato nell'intero periodo del progetto iTrace della durata di due anni.
4.3.5. Beneficiari del progetto
Tutti gli Stati membri interessati, con lo svolgimento, su richiesta, di visite nelle capitali e di missioni di verifica successive alla spedizione.
4.4. Progetto 4: Sensibilizzazione dei soggetti interessati e coordinamento internazionale
4.4.1. Obiettivo del progetto
Il progetto illustrerà i vantaggi di iTrace ai responsabili delle politiche internazionali e nazionali, agli esperti del controllo delle armi convenzionali e alle autorità incaricate del rilascio delle licenze di esportazione di armi. Saranno inoltre ideate iniziative volte a coordinare ulteriormente la condivisione delle informazioni e a creare partenariati sostenibili con persone e organizzazioni in grado di produrre informazioni che possano essere inserite nel sistema iTrace.
4.4.2. Attività di progetto
Prestando la dovuta attenzione per evitare sovrapposizioni con altri compiti, per esempio in materia di sensibilizzazione sull'ATT, nel quadro del progetto saranno intraprese le seguenti attività:
a) |
presentazioni a cura del personale del progetto iTrace in occasione di conferenze internazionali pertinenti dedicate al commercio illegale di armi convenzionali in tutti i suoi aspetti. Le presentazioni saranno concepite per illustrare iTrace con un accento sui seguenti aspetti: 1) vantaggi concreti per l'assistenza nel monitoraggio dell'attuazione del programma di azione dell'ONU, dell'ATT e di altri strumenti internazionali pertinenti; 2) utilità nell'individuare i settori prioritari per la cooperazione e l'assistenza internazionali; 3) utilità in quanto meccanismo di definizione e valutazione dei rischi per le autorità incaricate del rilascio delle licenze di esportazione; |
b) |
presentazioni a cura del personale del progetto iTrace ai governi nazionali e alle operazioni di mantenimento della pace. Le presentazioni saranno concepite per illustrare iTrace ai dipartimenti preposti alle missioni, incoraggiare e sviluppare accordi formali in materia di condivisione delle informazioni in grado di produrre informazioni che possono essere inserite nel sistema iTrace, nonché assistere i responsabili delle politiche nell'individuazione dei settori prioritari per l'assistenza e la cooperazione internazionali. |
Il progetto sarà attuato nell'intero periodo del progetto iTrace della durata di due anni.
4.4.3. Risultati del progetto
Il progetto mirerà a:
a) |
dimostrare l'utilità di iTrace e del concetto di documentazione, compilazione e condivisione di dati sulla diversione ai responsabili delle politiche internazionali e nazionali impegnati nell'attuazione degli accordi in materia di controllo delle armi convenzionali e di controllo delle esportazioni di armi (programma di azione dell'ONU, ATT e altri strumenti internazionali pertinenti), e nella valutazione dell'attuazione stessa; |
b) |
fornire le informazioni pertinenti per assistere i responsabili delle politiche e gli esperti del controllo delle armi convenzionali nell'individuazione dei settori prioritari per l'assistenza e la cooperazione internazionali e nell'elaborazione di efficaci strategie di lotta alla diversione; |
c) |
fornire, alle autorità incaricate del rilascio delle licenze di esportazione di armi, informazioni approfondite su iTrace e la sua utilità nella valutazione del rischio, prevedendo anche ulteriori modalità di riscontro e potenziamento del sistema; |
d) |
agevolare la condivisione di informazioni tra i governi nazionali e le operazioni ONU di mantenimento della pace, ivi inclusi il trattamento e l'analisi dei dati con l'ausilio del sistema iTrace; |
e) |
facilitare il collegamento in rete di un gruppo crescente di esperti del controllo delle armi convenzionali impegnati in indagini in loco sulla diversione e il traffico di armi e munizioni convenzionali; |
f) |
rafforzare il profilo pubblico del rintracciamento delle armi e munizioni convenzionali quale mezzo per assistere nel monitoraggio dell'attuazione del programma di azione dell'ONU, dello strumento internazionale per il rintracciamento, dell'ATT e di altri strumenti internazionali e regionali di controllo delle armi e di controllo delle esportazioni di armi. |
4.4.4. Indicatori di esecuzione del progetto
Un massimo di 20 conferenze di sensibilizzazione con la presenza di personale iTrace. In tutte le conferenze sarà prevista la presentazione di iTrace. La relazione finale conterrà gli ordini del giorno e brevi sintesi delle conferenze.
Il progetto sarà attuato nell'intero periodo del progetto iTrace della durata di due anni.
4.4.5. Beneficiari del progetto
Per l'elenco completo dei beneficiari, che è identico a quello dei beneficiari del presente progetto, si veda il punto 4.2.5.
4.5. Progetto 5: Relazioni strategiche di iTrace
4.5.1. Obiettivo del progetto
Il progetto fornirà relazioni su questioni strategiche fondamentali, ricavate dai dati prodotti dalle indagini sul campo e presentate nel sistema iTrace. Le relazioni saranno concepite in modo da mettere in evidenza aspetti specifici di interesse internazionale, tra cui i principali modelli di traffico di armi e munizioni convenzionali, la distribuzione regionale di armi e munizioni oggetto di traffico e i settori prioritari che meritano attenzione a livello internazionale.
4.5.2. Attività di progetto
Analisi approfondita che terminerà con la stesura, la revisione, la compilazione e la pubblicazione di un massimo di 10 relazioni strategiche di iTrace.
4.5.3. Risultati del progetto
Il progetto mirerà a:
a) |
produrre un massimo di 10 relazioni, ognuna delle quali delineerà un diverso aspetto di interesse internazionale; |
b) |
assicurare la distribuzione delle relazioni strategiche di iTrace a tutti gli Stati membri; |
c) |
delineare una strategia di sensibilizzazione mirata per assicurare la massima copertura globale; |
d) |
sostenere la visibilità dell'azione sulla scena politica e nei media internazionali, presentando tra l'altro informazioni sulle armi illegali concernenti temi di attualità, fornendo analisi di rilevanza politica a corredo delle procedure in corso di controllo delle armi e dando alle relazioni un taglio che susciti il massimo interesse dei media internazionali. |
4.5.4. Indicatori di esecuzione del progetto
Un massimo di 10 relazioni strategiche di iTrace pubblicate in linea per l'intera durata dell'azione proposta e distribuite su scala globale.
4.5.5. Beneficiari del progetto
Per l'elenco completo dei beneficiari, che è identico a quello dei beneficiari del presente progetto, si veda il punto 4.2.5.
5. Sedi
Per i progetti 1 e 2 sarà richiesto il dispiegamento sul campo di un numero elevato di esperti di armi convenzionali nelle regioni colpite da conflitti. I dispiegamenti saranno valutati caso per caso, sotto il profilo della sicurezza, dell'accesso e della disponibilità di informazioni. CAR ha già stabilito contatti o avviato progetti in molti paesi interessati. Il progetto 3 sarà realizzato nelle capitali degli Stati membri (con ulteriori spostamenti interni ai paesi in funzione delle esigenze degli Stati membri). Il progetto 4 sarà condotto in conferenze internazionali e, in coordinamento con i governi nazionali e le organizzazioni pertinenti, su scala mondiale per assicurarne la massima visibilità. Le relazioni del progetto 5 saranno compilate in Belgio, Italia, Francia e Regno Unito.
6. Durata
La durata totale stimata dei progetti combinati è di 24 mesi.
7. Organismo di esecuzione e visibilità Unione
CAR comprende piccole squadre di indagine sul campo unite a forze di difesa e sicurezza locali o personale di mantenimento o sostegno della pace e altri attori dotati di mandati nel settore della sicurezza. Ogniqualvolta tali forze o missioni mettano in sicurezza armi o siti di raccolta di prove, le squadre CAR recuperano tutte le prove disponibili su armi, materiale connesso e gruppi di utilizzatori. Successivamente, CAR procede a rintracciare tutti gli oggetti identificabili in modo univoco ed effettua indagini ad ampio spettro sui trasferimenti di armi, la fornitura di materiale militare e il sostegno a parti che minacciano la pace e la stabilità.
In collaborazione con le autorità nazionali incaricate del rilascio delle licenze di esportazione, CAR ricostruisce le catene di approvvigionamento responsabili della fornitura di armi nei conflitti armati, individuando attività illecite e diversioni di armi da mercati legali a mercati illegali. CAR registra tutte le informazioni nel proprio sistema iTrace di monitoraggio delle armi a livello mondiale, il quale, con oltre 100 000 voci relative ad armi utilizzate nei conflitti, costituisce il più vasto registro al mondo di dati sulle armi utilizzate nei conflitti.
CAR utilizza queste informazioni per a) avvertire gli Stati membri della diversione di armi e munizioni e b) favorire iniziative mirate di lotta alla diversione, tra cui la modifica delle misure di controllo delle esportazioni e azioni diplomatiche internazionali.
Tale metodologia si è dimostrata efficace nell'individuare quasi immediatamente casi di diversione grazie alle squadre CAR sul campo che hanno avvisato gli Stati membri della diversione di armi mentre erano ancora dispiegate in zone colpite da conflitti (ad esempio in loco a Mosul, Iraq). In alcuni casi, le squadre CAR hanno scoperto ritrasferimenti non autorizzati di armi nei due mesi successivi alla loro uscita dalla fabbrica di produzione.
Il 22 ottobre 2015 la decisione (PESC) 2015/1908 ha fornito un sostegno a CAR per il proseguimento e il potenziamento del progetto iTrace creato dalla decisione 2013/698/PESC. I progetti, noti rispettivamente come iTrace I e II, hanno affermato iTrace quale importante iniziativa per il monitoraggio delle armi utilizzate nei conflitti a livello mondiale e ha fornito un sostegno diretto alle autorità incaricate del rilascio delle licenze di esportazione di armi e ai responsabili delle politiche in materia di controllo delle armi degli Stati membri.
Inoltre, il 2 dicembre 2015 il piano d'azione dell'Unione contro il traffico e l'uso illecito di armi da fuoco ed esplosivi ha chiesto di «ampliare l'uso di iTrace» e ha raccomandato che le autorità di contrasto nazionali che individuano casi di diversione di armi e munizioni controllino i risultati avvalendosi delle voci contenute in iTrace.
CAR adotterà tutte le misure opportune a pubblicizzare il fatto che l'azione è stata finanziata dall'Unione. Tali misure saranno attuate in linea con il Manuale di comunicazione e visibilità per le azioni esterne dell'Unione europea elaborato e pubblicato dalla Commissione europea.
CAR garantirà così la visibilità del contributo dell'Unione con un'opportuna strategia di marchio e pubblicità che metta in risalto il ruolo dell'Unione, assicuri la trasparenza delle sue azioni e aumenti la consapevolezza quanto ai motivi della decisione, nonché al sostegno dell'Unione alla decisione stessa e ai risultati di tale sostegno. Sul materiale prodotto dal progetto figurerà in modo evidente la bandiera dell'Unione, conformemente agli orientamenti dell'Unione per l'uso corretto e la riproduzione corretta della bandiera.
8. Presentazione di relazioni
CAR redigerà periodicamente relazioni descrittive trimestrali.
(1) Decisione 2013/698/PESC del Consiglio, del 25 novembre 2013, a sostegno di un meccanismo mondiale di segnalazione sulle armi leggere e di piccolo calibro e su altre armi e munizioni convenzionali illegali volto a ridurre il rischio del loro commercio illegale (GU L 320 del 30.11.2013, pag. 34).
(2) Decisione (PESC) 2015/1908 del Consiglio, del 22 ottobre 2015, a sostegno di un meccanismo mondiale di segnalazione sulle armi leggere e di piccolo calibro e su altre armi e munizioni convenzionali illegali volto a ridurre il rischio del loro commercio illegale («iTrace II») (GU L 278 del 23.10.2015, pag. 15).
(3) Posizione comune 2008/944/PESC del Consiglio, dell'8 dicembre 2008, che definisce norme comuni per il controllo delle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari (GU L 335 del 13.12.2008, pag. 99).