18.8.2015   

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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 272/36


RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

del 14 luglio 2015

sul programma nazionale di riforma 2015 della Danimarca e che formula un parere del Consiglio sul programma di convergenza 2015 della Danimarca

(2015/C 272/10)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121, paragrafo 2, e l'articolo 148, paragrafo 4,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 9, paragrafo 2,

vista la raccomandazione della Commissione europea,

viste le risoluzioni del Parlamento europeo,

viste le conclusioni del Consiglio europeo,

visto il parere del comitato per l'occupazione,

visto il parere del comitato economico e finanziario,

visto il parere del comitato per la protezione sociale,

visto il parere del comitato di politica economica,

considerando quanto segue:

(1)

Il 26 marzo 2010 il Consiglio europeo ha approvato la proposta della Commissione di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per l'occupazione e la crescita basata su un maggiore coordinamento delle politiche economiche e incentrata sui settori chiave in cui occorre intervenire per rafforzare il potenziale di crescita sostenibile e di competitività dell'Europa.

(2)

Il 14 luglio 2015 il Consiglio ha adottato, sulla base delle proposte della Commissione, una raccomandazione sugli orientamenti di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell’Unione e, il 21 ottobre 2010, una decisione sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione (2), che insieme formano gli «orientamenti integrati». Gli Stati membri sono stati invitati a tenerne conto nelle proprie politiche nazionali in materia economica e di occupazione.

(3)

L'8 luglio 2014 il Consiglio ha adottato una raccomandazione (3) sul programma nazionale di riforma 2014 della Danimarca e ha formulato il suo parere sul programma di convergenza 2014 aggiornato della Danimarca.

(4)

Il 28 novembre 2014 la Commissione ha adottato l'analisi annuale della crescita, segnando l'inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2015. Lo stesso giorno la Commissione ha adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio (4), la relazione sul meccanismo di allerta, in cui la Danimarca non è stata annoverata tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito.

(5)

Il 18 dicembre 2014 il Consiglio europeo ha approvato le priorità per la promozione degli investimenti, l'intensificazione delle riforme strutturali e il proseguimento di un risanamento di bilancio responsabile e propizio alla crescita.

(6)

Il 26 febbraio 2015 la Commissione ha pubblicato la relazione per paese relativa alla Danimarca 2015, nella quale valuta i progressi compiuti dalla Danimarca nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese adottate l'8 luglio 2014.

(7)

Il 27 marzo 2015 la Danimarca ha presentato il suo programma nazionale di riforma 2015 e il suo programma di convergenza 2015. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente onde tener conto delle loro correlazioni.

(8)

La Danimarca è attualmente soggetta al braccio preventivo del patto di stabilità e crescita. Nel suo programma di convergenza 2015 il governo prevede un aumento del disavanzo nominale dall'1,6 % del PIL nel 2015 (forte del sostegno di ingenti entrate impreviste) al 2,6 % del PIL nel 2016. Successivamente il governo intende ridurre il disavanzo in modo da conseguire una posizione di bilancio in pareggio nel 2020. Stando al programma di convergenza, il governo intende conseguire l'obiettivo a medio termine, ossia un disavanzo strutturale dello 0,5 % del PIL, a partire dal 2016. Sempre sulla base del programma di convergenza, il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe diminuire progressivamente dal 39,8 % nel 2015 al 36,7 % nel 2020. Lo scenario macroeconomico su cui si fondano tali proiezioni di bilancio è plausibile. Sulla base delle previsioni di primavera 2015 della Commissione, il saldo strutturale dovrebbe raggiungere l'obiettivo a medio termine nel 2015. Tuttavia, dalle previsioni emerge il rischio di una qualche deviazione dall'obiettivo a medio termine nel 2016, con una crescita della spesa netta che supera dello 0,3 % del PIL il parametro di riferimento. Benché si preveda che tale deviazione sia temporanea, dato che la crescita della spesa netta nel 2016 sarà influenzata dalla progressiva abolizione delle misure una tantum relative alla tassazione sui risparmi pensionistici, potrebbero essere necessarie ulteriori misure per il 2016. Sulla base della sua valutazione del programma di convergenza e tenendo conto delle previsioni di primavera 2015 della Commissione, il Consiglio ritiene che la Danimarca riuscirà in linea di massima a rispettare le disposizioni del patto di stabilità e crescita.

(9)

Un'offerta di manodopera adeguatamente preparata sul lungo periodo è un prerequisito per la crescita sostenibile in Danimarca. Con la riforma della politica attiva del mercato del lavoro del 2014 la Danimarca ha migliorato le opportunità occupazionali delle persone ai margini del mercato del lavoro. L'attuazione della riforma è ancora nella fase iniziale e i suoi risultati devono essere monitorati. Sono ancora necessarie misure supplementari a favore dei soggetti maggiormente esclusi dal mercato del lavoro, in linea con le raccomandazioni del gruppo di esperti di Carsten-Koch II. A tale proposito sono considerati fattori determinanti il basso livello di istruzione, l'esperienza lavorativa limitata, la giovane età e l'appartenenza a un contesto migratorio. In linea generale, il potenziale del mercato del lavoro dei soggetti migranti non è pienamente sfruttato. Nonostante in Danimarca la spesa per l'istruzione sia elevata, i risultati scolastici si collocano nella media, soprattutto per quanto riguarda gli alunni provenienti da un contesto migratorio. La riforma dell'istruzione primaria e secondaria inferiore e dei sistemi di istruzione e formazione professionale vuole rispondere a questa sfida. La piena attuazione di queste riforme è necessaria per migliorare i risultati nell'istruzione.

(10)

Per rafforzare la ripresa economica danese è essenziale migliorare la competitività. Negli ultimi vent'anni la crescita della produttività, che è vitale in questo senso, è stata generalmente fiacca ed è stata ostacolata da barriere all'ingresso e da oneri normativi nei settori dei servizi orientati al mercato interno. Secondo la commissione «Produttività», i settori edile e del commercio al dettaglio sono quelli in cui la produttività potrebbe essere migliorata. La normativa sul commercio al dettaglio è molto rigida e non è stato fatto nulla per snellirla. Il settore edile è caratterizzato da una normativa esigente e da un gran numero di sistemi di certificazione. A novembre 2014 il governo ha presentato una strategia per il settore edile che prevedeva ad esempio la semplificazione delle regole, la razionalizzazione dei requisiti tecnici per le domande di concessione edilizia, l'introduzione di norme internazionali e l'armonizzazione di quelle nazionali, la riduzione dei tempi di attesa per il rilascio delle licenze edilizie. Questa strategia deve però essere ancora pienamente tradotta in misure concrete. Sussiste ancora una sovrapposizione dei sistemi di autorizzazione e certificazione, che in alcuni casi si applicano anche alla fornitura temporanea di servizi transfrontalieri. Inoltre, non sempre le autorizzazioni e le certificazioni rilasciate in altri Stati membri sono accettate nel caso di fornitori di servizi che vogliono stabilirsi in Danimarca.

(11)

Nell'ambito del semestre europeo la Commissione ha effettuato un'analisi completa della politica economica della Danimarca che ha pubblicato nella relazione per paese 2015. Ha altresì valutato il programma di convergenza e il programma nazionale di riforma, nonché il seguito dato alle raccomandazioni rivolte alla Danimarca negli anni precedenti. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilità della politica di bilancio e della politica socioeconomica della Danimarca, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell'UE, alla luce della necessità di rafforzare la governance economica dell'Unione nel suo insieme, offrendo un contributo a livello UE per le future decisioni nazionali. Le raccomandazioni nell'ambito del semestre europeo trovano riscontro nelle raccomandazioni di cui ai punti da 1 a 2.

(12)

Alla luce della valutazione di cui sopra, il Consiglio ha esaminato il programma di convergenza e il suo parere (5) trova riscontro, in particolare, nella raccomandazione di cui al punto 1.

RACCOMANDA che la Danimarca adotti provvedimenti nel 2015 e nel 2016 al fine di:

1.

evitare lo scostamento dall'obiettivo a medio termine nel 2016;

2.

aumentare la produttività, in particolare nei settori dei servizi orientati al mercato interno, inclusi i settori del commercio al dettaglio e dell'edilizia; allentare le restrizioni relative al commercio al dettaglio e prendere ulteriori misure volte a eliminare le barriere imposte dai sistemi di autorizzazione e certificazione nel settore dell'edilizia.

Fatto a Bruxelles, il 14 luglio 2015

Per il Consiglio

Il presidente

P. GRAMEGNA


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.

(2)  Mantenuta mediante decisione 2014/322/UE del Consiglio, del 6 maggio 2014, sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione per il 2014 (GU L 165 del 4.6.2014, pag. 49).

(3)  Raccomandazione del Consiglio, dell'8 luglio 2014, sul programma nazionale di riforma 2014 della Danimarca e che formula un parere del Consiglio sul programma di convergenza 2014 della Danimarca (GU C 247 del 29.7.2014, pag. 17).

(4)  Regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici (GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25).

(5)  A norma dell'articolo 9, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97.