24.11.2015 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 306/31 |
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/2119 DELLA COMMISSIONE
del 20 novembre 2015
che stabilisce le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT) concernenti la produzione di pannelli a base di legno, ai sensi della direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio
[notificata con il numero C(2015) 8062]
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
vista la direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento) (1), in particolare l'articolo 13, paragrafo 5,
considerando quanto segue:
(1) |
Con decisione del 16 maggio 2011 che istituisce un forum per lo scambio di informazioni ai sensi dell'articolo 13 della direttiva 2010/75/UE in materia di emissioni industriali (2), la Commissione ha istituito un forum composto da rappresentanti degli Stati membri, delle industrie interessate e delle organizzazioni non governative che promuovono la protezione ambientale. |
(2) |
A norma dell'articolo 13, paragrafo 4, della direttiva 2010/75/UE, il 24 settembre 2014 la Commissione ha ottenuto il parere del predetto forum in merito al contenuto proposto del documento di riferimento sulle BAT per la produzione di pannelli a base di legno e lo ha reso pubblico. |
(3) |
Le conclusioni sulle BAT, definite all'allegato della presente direttiva, sono l'elemento fondamentale di detto documento di riferimento sulle BAT e stabiliscono le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili, la loro descrizione, le informazioni per valutarne l'applicabilità, i livelli di emissione associati alle migliori tecniche disponibili, il monitoraggio e i livelli di consumo associati e, se del caso, le pertinenti misure di bonifica del sito. |
(4) |
Le conclusioni sulle BAT fungono da riferimento per stabilire le condizioni di autorizzazione per le installazioni di cui al capo II della direttiva 2010/75/UE e le autorità competenti fissano valori limite di emissione tali da garantire che, in condizioni di esercizio normali, non si superino i livelli di emissione associati alle migliori tecniche disponibili indicati nelle conclusioni sulle BAT. |
(5) |
Le misure previste dalla presente decisione sono conformi al parere del comitato di cui all'articolo 75, paragrafo 1, della direttiva 2010/75/UE, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Sono adottate le conclusioni sulle BAT concernenti la produzione di pannelli a base di legno riportate in allegato.
Articolo 2
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 20 novembre 2015
Per la Commissione
Karmenu VELLA
Membro della Commissione
(1) GU L 334 del 17.12.2010, pag. 17.
(2) GU C 146 del 17.5.2011, pag. 3.
ALLEGATO
CONCLUSIONI SULLE BAT CONCERNENTI LA PRODUZIONE DI PANNELLI A BASE DI LEGNO
AMBITO DI APPLICAZIONE | 32 |
CONSIDERAZIONI GENERALI | 33 |
DEFINIZIONI E SIGLE | 34 |
1.1. |
CONCLUSIONI GENERALI SULLE BAT | 36 |
1.1.1. |
Sistema di gestione ambientale | 36 |
1.1.2. |
Buona gestione | 37 |
1.1.3. |
Rumore | 38 |
1.1.4. |
Emissioni nel suolo e nelle acque sotterranee | 38 |
1.1.5. |
Gestione dell'energia ed efficienza energetica | 39 |
1.1.6. |
Odori | 40 |
1.1.7. |
Gestione dei rifiuti e dei residui | 40 |
1.1.8. |
Monitoraggio | 41 |
1.2. |
EMISSIONI ATMOSFERICHE | 43 |
1.2.1. |
Emissioni convogliate | 43 |
1.2.2. |
Emissioni diffuse | 47 |
1.3. |
EMISSIONI NELL'ACQUA | 48 |
1.4. |
DESCRIZIONE DELLE TECNICHE | 49 |
1.4.1. |
Emissioni atmosferiche | 49 |
1.4.2. |
Emissioni nell'acqua | 51 |
AMBITO DI APPLICAZIONE
Le presenti conclusioni relative alle migliori tecniche disponibili (BAT — Best Available Techniques) concernono alcune attività industriali indicate alla sezione 6.1 c) dell'allegato I della direttiva 2010/75/UE, ovvero:
— |
fabbricazione in installazioni industriali di uno o più dei seguenti pannelli a base di legno: pannelli di lamelle orientate, pannelli truciolari o pannelli di fibra, con una capacità di produzione superiore a 600 m3 al giorno. |
In particolare, le presenti conclusioni sulle BAT riguardano quanto segue:
— |
la fabbricazione di pannelli a base di legno; |
— |
gli impianti di combustione (compresi i motori) in situ che generano gas caldi per gli essiccatoi diretti; |
— |
la fabbricazione di carta impregnata con resine. |
Le presenti conclusioni sulle BAT non riguardano le seguenti attività e i seguenti processi:
— |
gli impianti di combustione (compresi i motori) in situ che non generano gas caldi per gli essiccatoi diretti; |
— |
la laminazione, la laccatura o la verniciatura di pannelli grezzi. |
Altri documenti di riferimento pertinenti ai fini delle attività contemplate dalle presenti BAT:
Documento di riferimento |
Oggetto |
Monitoraggio delle emissioni nell'atmosfera e nell'acqua da impianti IED (ROM) |
Monitoraggio delle emissioni nell'atmosfera e nell'acqua |
Grandi Impianti di combustione (Large Combustion Plants — LCP) |
Tecniche di combustione |
Incenerimento dei rifiuti (Waste Incineration — WI) |
Incenerimento dei rifiuti |
Efficienza energetica (Energy Efficiency — ENE) |
Efficienza energetica |
Trattamento dei rifiuti (Waste Treatments Industries — WT) |
Trattamento dei rifiuti |
Emissioni prodotte dallo stoccaggio (Emissions from storage — EFS) |
Stoccaggio e movimentazione dei materiali |
Effetti economici e incrociati (Economic and Cross-MEDIA Effects — ECM) |
Aspetti economici ed effetti incrociati delle tecniche |
Sostanze chimiche organiche prodotte in grandi quantità (LVOC) |
Produzione di melammina, resine di urea-formaldeide di metilen difenil diisocianato |
CONSIDERAZIONI GENERALI
MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI
Le tecniche elencate e descritte nelle presenti conclusioni sulle BAT non sono prescrittive né esaustive. È possibile avvalersi di altre tecniche che garantiscano un livello almeno equivalente di protezione dell'ambiente.
Salvo diversa indicazione, le conclusioni sulle BAT sono di applicabilità generale.
LIVELLI DI EMISSIONE ASSOCIATI ALLE MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI (BAT-AEL) PER LE EMISSIONI NELL'ATMOSFERA
Salvo diversa indicazione, i livelli di emissione associati alle BAT per le emissioni nell'atmosfera illustrati nelle presenti BAT fanno riferimento a concentrazioni espresse in massa di sostanze emesse per volume di gas di scarico in condizioni standard (273,15 K, 101,3 kPa) e su base secca, espresse nell'unità mg/Nm.
I livelli dell'ossigeno di riferimento sono i seguenti:
Sorgente di emissione |
Livelli dell'ossigeno di riferimento |
Essiccatoi diretti per PB o essiccatoi diretti per OSB da soli o in combinazione con la pressa |
18 % ossigeno in volume |
Tutte le altre sorgenti |
Nessuna correzione per l'ossigeno |
La formula per calcolare la concentrazione delle emissioni al livello dell'ossigeno di riferimento è:
dove: |
|
I BAT-AEL per le emissioni nell'atmosfera fanno riferimento alla media nel periodo di campionamento, ossia:
Valore medio di tre misurazioni consecutive di almeno 30 minuti ciascuna. (1)
LIVELLI DI EMISSIONE ASSOCIATI ALLE MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI (BAT-AEL) PER LE EMISSIONI NELL'ACQUA
I livelli di emissione relativi alle emissioni nell'acqua riportati nelle presenti conclusioni sulle BAT fanno riferimento a valori di concentrazione (massa delle sostanze emesse per volume d'acqua) espressi in mg/l.
Tali BAT-AEL fanno riferimento alla media dei campioni ottenuta durante un anno, ossia la media ponderata in base al flusso di tutti i campioni compositi su 24 ore proporzionali al flusso, raccolti in un anno con la frequenza minima prevista per il parametro pertinente e in condizioni operative normali.
La formula per calcolare la media ponderata in base al flusso di tutti i campioni compositi proporzionali al flusso su 24 ore è:
dove: |
|
Si può usare il campionamento proporzionale al tempo a condizione di poter dimostrare una sufficiente stabilità del flusso.
Tutti i BAT-AEL per le emissioni nell'acqua si applicano al punto in cui l'emissione fuoriesce dall'installazione.
DEFINIZIONI E SIGLE
Ai fini delle presenti conclusioni sulle BAT, si applicano le definizioni che seguono:
Termine |
Definizione |
COD |
Domanda chimica di ossigeno; la quantità di ossigeno necessaria per l'ossidazione completa della materia organica a diossido di carbonio (di norma riferito all'analisi con ossidazione del dicromato) |
Misura in continuo |
Determinazione continua di un misurando tramite un sistema di «misurazione automatica» (AMS) o di un «sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni» (SME) |
Pressa continua |
Pressa per produzione di pannelli a partire da un materasso continuo |
Emissioni diffuse |
Emissioni non convogliate che non sono rilasciate attraverso specifici punti di emissione come i camini |
Essiccatoio diretto |
Essiccatoio in cui i gas caldi provenienti da un impianto di combustione o da un'altra sorgente sono a contatto diretto con le particelle, le lamelle o la fibra da essiccare. L'essiccazione è realizzata per convezione |
Polveri |
Particolato totale |
Impianto esistente |
Un impianto che non è un nuovo impianto |
Fibra |
Componenti lignocellulosici del legno o di altri materiali in pasta ottenuti mediante trattamento meccanico o termomeccanico con un raffinatore. La fibra è usata come materiale di partenza per la produzione di pannelli di fibra |
Pannello di fibra |
Secondo la definizione della norma EN 316, ossia pannelli avente spessore nominale di almeno 1,5 mm, fabbricato a partire da fibre lignocellulosiche con l'applicazione di calore e/o pressione. I pannelli di fibra includono i pannelli ottenuti mediante lavorazione a umido (pannelli duri, medi e softboard) e pannelli di fibra ottenuti mediante lavorazione a secco (MDF) |
Latifoglie |
Gruppo di specie legnose che comprendono pioppo tremulo, faggio, betulla ed eucalipto. L'espressione si contrappone a «conifere» |
Essiccatoio indiretto |
Essiccatoio in cui l'essiccazione avviene esclusivamente per radiazione e conduzione termica |
Formazione del materasso |
Processo di distribuzione delle particelle, delle lamelle o delle fibre per creare il materasso destinato alla pressa |
Pressa multivano |
Pressa per pannelli per uno o più pannelli formati singolarmente |
Impianto nuovo |
Impianto autorizzato per la prima volta sul sito dell'installazione successivamente alla pubblicazione delle presenti conclusioni sulle BAT o sostituzione integrale di un impianto successivamente alla pubblicazione delle presenti conclusioni sulle BAT |
NOX |
La somma dell'ossido di azoto (NO) e del diossido di azoto (NO2), espressa come NO2 |
OSB |
Pannelli di lamelle orientate secondo la definizione della norma EN 300, ossia pannello multistrato composto principalmente da lamelle di legno insieme a un legante. Le lamelle dello strato esterno sono allineate e parallele al pannello nel senso della lunghezza o della larghezza. Le lamelle dello o degli strati interni possono essere orientate casualmente o allineate, di norma ad angoli retti sulle lamelle degli strati esterni |
PB |
Pannello di particelle secondo la definizione della norma EN 309, ossia pannello fabbricato mediante l'applicazione di pressione e calore, ottenuto da particelle di legno (sciaveri, trucioli, segatura e simili) e/o altri materiali lignocellulosici sotto forma di fibre (capecchi di lino e canapa, frammenti di bagassa e simili), con l'aggiunta di un adesivo |
PCDD/F |
Dibenzo-diossine e dibenzo-furani policlorurati |
Misura periodica |
Misurazione a intervalli temporali specificati con metodi di riferimento manuali o automatici |
Acqua di processo |
Acque reflue da processi e attività che avvengono all'interno dell'impianto di produzione, escluse le acque di dilavamento superficiale |
Legno di recupero |
Materiale che contiene prevalentemente legno. Il legno di recupero può consistere in «legno riciclato» e in «residui di legno». Il legno riciclato è un materiale che contiene prevalentemente legno derivato da legno riciclato post-consumo |
Raffinazione |
Trasformazione dei chips di legno in fibre per mezzo di un raffinatore |
Tronchi |
Tronco |
Conifere |
Legno di conifere, compresi pino e abete. L'espressione si contrappone a «latifoglie» |
Acque di dilavamento superficiale |
Acque meteoriche di dilavamento e drenaggio, raccolte sul piazzale di deposito del legname, comprese le zone esterne di lavorazione |
TSS |
Solidi sospesi totali (nelle acque reflue); concentrazione in massa di tutti i solidi sospesi misurati per filtrazione mediante filtri in fibra di vetro e gravimetria |
TVOC |
Composti organici volatili totali, espressi come C (in aria) |
Lavorazioni del legno a monte e a valle |
Ogni lavorazione e manipolazione, stoccaggio o trasporto di particelle, trucioli, lamelle o fibre di legno o di pannelli pressati. Le lavorazioni a monte comprendono tutta la lavorazione del legno dal momento in cui il materiale ligneo grezzo esce dal deposito. Le lavorazioni a valle comprendono tutti i processi successivi al momento in cui il pannello grezzo esce dalla pressa e fino a quando il pannello grezzo o il pannello a valore aggiunto sarà collocato in magazzino. Le lavorazioni a monte e a valle non comprendono il processo di essiccazione né la pressatura dei pannelli |
1.1. CONCLUSIONI GENERALI SULLE BAT
1.1.1. Sistema di gestione ambientale
BAT 1. |
Per migliorare la prestazione ambientale complessiva, la BAT prevede l'attuazione e il rispetto di un sistema di gestione ambientale avente tutte le seguenti caratteristiche:
In alcuni casi, i seguenti elementi fanno parte del sistema di gestione ambientale:
|
L'ambito di applicazione (per esempio livello di dettaglio) e la natura del sistema di gestione ambientale (standardizzato o non standardizzato) saranno di norma adeguati alla natura, alle dimensioni e alla complessità dell'installazione e alla gamma dei suoi possibili effetti sull'ambiente.
1.1.2. Buona gestione
BAT 2. |
Per minimizzare l'impatto ambientale del processo di produzione, la BAT prevede di attenersi a principi di buona gestione mediante l'applicazione di tutte le tecniche riportate di seguito.
|
BAT 3. |
Per ridurre le emissioni nell'atmosfera, la BAT prevede di utilizzare sistemi di trattamento dei gas di scarico con una alta disponibilità di utilizzo e alla capacità ottimale durante le condizioni operative normali. |
Per condizioni di funzionamento diverse da quelle normali è possibile definire procedure speciali, in particolare:
i) |
durante le operazioni di avvio e di arresto; |
ii) |
in altre circostanze particolari che potrebbero compromettere il corretto funzionamento dei sistemi (per esempio lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, operazioni di pulizia dell'impianto di combustione e/o del sistema di trattamento dei gas di scarico). |
1.1.3. Rumore
BAT 4. |
Per prevenire o, laddove ciò non sia fattibile, ridurre le emissioni di rumore e vibrazioni, la BAT consiste nell'applicare una delle seguenti tecniche o una loro combinazione.
|
1.1.4. Emissioni nel suolo e nelle acque sotterranee
BAT 5. |
Per prevenire le emissioni nel suolo e nelle acque sotterranee, la BAT consiste nell'applicare le tecniche riportate di seguito.
|
1.1.5. Gestione dell'energia ed efficienza energetica
BAT 6. |
Per ridurre il consumo energetico, la BAT consiste nell'adottare un piano di gestione energetica che include tutte le tecniche riportate di seguito.
|
BAT 7. |
Per aumentare l'efficienza energetica, la BAT consiste nell'ottimizzare il funzionamento dell'impianto di combustione mediante il monitoraggio e il controllo dei principali parametri di combustione (per esempio O2, CO, NOx) e nell'applicare una delle tecniche riportate di seguito o una loro combinazione.
|
BAT 8. |
Per usare in modo efficiente l'energia per la preparazione delle fibre umide per la produzione dei pannelli di fibra, la BAT consiste nell'utilizzare una delle tecniche riportate di seguito o una loro combinazione.
|
1.1.6. Odori
BAT 9. |
Per prevenire o, se ciò non è possibile, ridurre gli odori provenienti dall'installazione, la BAT consiste nel predisporre, attuare e riesaminare regolarmente un piano di gestione degli odori, nell'ambito del piano di gestione ambientale (cfr. BAT 1), che include tutti gli elementi riportati di seguito:
|
L'applicabilità è ristretta ai casi cui siano prevedibili e/o siano stati segnalati odori molesti in zone residenziali o in altre zone sensibili (per esempio aree adibite al tempo libero).
BAT 10. |
Per prevenire e ridurre gli odori, la BAT consiste nel trattamento dei gas di scarico provenienti dall'essiccatoio e dalla pressa, conformemente alle BAT 17 e 19. |
1.1.7. Gestione dei rifiuti e dei residui
BAT 11. |
Per prevenire o, se ciò non è praticabile, ridurre la quantità di rifiuti da smaltire, la BAT consiste nell'adottare e attuare un piano di gestione dei rifiuti nell'ambito del piano di gestione ambientale (cfr. BAT 1), che assicura, in ordine di priorità, che i rifiuti siano evitati, preparati per il riutilizzo, riciclati o altrimenti recuperati. |
BAT 12. |
Per ridurre la quantità di rifiuti solidi da smaltire, la BAT consiste nell'usare una delle tecniche riportate di seguito o una loro combinazione.
|
BAT 13. |
Per garantire la gestione sicura e il riutilizzo delle ceneri pesanti e delle scorie generate dalla combustione della biomassa, la BAT consiste nell'usare tutte le tecniche riportate di seguito.
|
1.1.8. Monitoraggio
BAT 14. |
La BAT consiste nel monitorare le emissioni atmosferiche e nell'acqua e nel monitorare i gas di scarico dei processi conformemente alle norme EN almeno con la frequenza indicata sotto. Qualora non siano disponibili norme EN, la BAT consiste nell'applicare le norme ISO, le norme nazionali o altre norme internazionali che assicurino la disponibilità di dati di qualità scientifica equivalente.
Monitoraggio delle emissioni atmosferiche provenienti dall'essiccatoio e del trattamento delle emissioni combinate provenienti dall'essiccatoio e dalla pressa
Monitoraggio delle emissioni convogliate nell'atmosfera generate dalle lavorazioni a monte e a valle
Monitoraggio dei gas di scarico del processo di combustione successivamente usati negli essiccatoi diretti (12)
Monitoraggio delle emissioni in acqua provenienti dalla produzione di fibre di legno
Monitoraggio delle emissioni in acqua provenienti dalle acque di dilavamento superficiale
|
BAT 15. |
Per garantire la stabilità e l'efficienza delle tecniche usate per prevenire e ridurre le emissioni, la BAT consiste nel monitoraggio degli opportuni parametri sostitutivi. |
I parametri sostitutivi monitorati possono includere: portata dei gas di scarico; temperatura dei gas di scarico; aspetto visivo delle emissioni; portata e temperatura dell'acqua degli scrubber; calo di tensione dei precipitatori elettrostatici; velocità dei ventilatori e perdita di carico nei filtri a maniche. La scelta dei parametri sostitutivi dipende dalle tecniche attuate per prevenire e ridurre le emissioni.
BAT 16. |
La BAT consiste nel monitorare i principali parametri di processo relativi alle emissioni in acqua provenienti dal processo di produzione, compresi la portata, il pH e la temperatura delle acque reflue. |
1.2. EMISSIONI ATMOSFERICHE
1.2.1. Emissioni convogliate
BAT 17. |
Per prevenire o ridurre le emissioni atmosferiche provenienti dall'essiccatoio, la BAT consiste nella realizzazione e nella gestione di un funzionamento equilibrato del processo di essiccazione e nell'uso di una delle tecniche riportate di seguito o una loro combinazione.
Tabella 1 Livelli di emissione associati alla BAT (BAT-AEL) delle emissioni atmosferiche provenienti dall'essiccatoio e del trattamento delle emissioni combinate provenienti dall'essiccatoio e dalla pressa
Il monitoraggio associato è contenuto nella BAT 14. |
BAT 18. |
Per prevenire o ridurre le emissioni atmosferiche di NOx provenienti dagli essiccatoi diretti, la BAT consiste nel ricorso alla tecnica a) o alla tecnica a) in combinazione con la tecnica b).
Tabella 2 Livelli di emissione associati alle BAT per le emissioni di NOx nell'atmosfera da un essiccatoio diretto
Il monitoraggio associato è contenuto nella BAT 14. |
BAT 19. |
Per prevenire o ridurre le emissioni atmosferiche provenienti dalla pressa, la BAT prevede il lavaggio (quenching) in linea dei gas di scarico captati dalla fase di pressatura nonché un'idonea combinazione delle tecniche riportate di seguito.
Tabella 3 Livelli di emissione associati alle BAT per le emissioni atmosferiche provenienti dalla pressa
Il monitoraggio associato è contenuto nella BAT 14. |
BAT 20. |
Per ridurre le emissioni atmosferiche di polveri generate dalle lavorazioni del legno a monte e a valle, dal trasporto dei materiali lignei e dalla formazione del materasso, la BAT consiste nell'usare un filtro a maniche o un filtrociclone. |
Per motivi di sicurezza, il filtro a maniche o il filtrociclone può non essere applicabile se si usa legno di recupero come materia prima. In tal caso è possibile usare una tecnica di abbattimento a umido (per esempio scrubber).
Tabella 4
Livelli di emissione associati alle BAT per le emissioni atmosferiche convogliate provenienti dalle lavorazioni del legno a monte e a valle, dal trasporto dei materiali lignei e dalla formazione del materasso
Parametro |
Unità |
BAT-AEL (media del periodo di campionamento) |
Polveri |
mg/Nm3 |
< 3–5 (21) |
Il monitoraggio associato è contenuto nella BAT 14.
BAT 21. |
Per ridurre le emissioni nell'atmosfera di composti organici volatili provenienti dai forni di essiccazione della carta impregnata, la BAT consiste nell'applicare una delle tecniche tra quelle riportate di seguito o una loro combinazione.
Tabella 5 Livelli di emissione associati alle BAT per le emissioni atmosferiche di TVOC e formaldeide provenienti daun forno di essiccazione della carta impregnata
Il monitoraggio associato è contenuto nella BAT 14. |
1.2.2. Emissioni diffuse
BAT 22. |
Per prevenire o, se ciò non è praticabile, ridurre le emissioni diffuse provenienti dalla pressa, la BAT consiste nell'ottimizzare l'efficienza della raccolta dei gas di scarico e di convogliare tali gas affinché siano trattati. |
Raccolta e trattamento efficaci dei gas di scarico (cfr. BAT 19) sia all'uscita della pressa che lungo la linea di pressa per le presse continue. Per le presse multivano esistenti l'applicabilità della segregazione della pressa può essere limitata per motivi di sicurezza.
BAT 23. |
Per ridurre le emissioni diffuse di polveri provenienti dal trasporto, dalla manipolazione e dallo stoccaggio di materiali lignei, la BAT consiste nell'adottare e attuare un piano di gestione delle polveri nell'ambito del sistema di gestione ambientale (cfr. BAT 1), e di applicare una delle tecniche tra quelle riportate di seguito o una loro combinazione.
|
1.3. EMISSIONI NELL'ACQUA
BAT 24. |
Per ridurre il carico inquinante delle acque reflue raccolte, la BAT consiste nell'usare entrambe le tecniche riportate di seguito.
|
BAT 25. |
Per ridurre le emissioni in acqua derivate dalle acque di dilavamento superficiale, la BAT consiste nell'usare una combinazione delle tecniche riportate di seguito.
Tabella 6 Livelli di emissione associati alle BAT dei TSS per lo scarico diretto delle acque di dilavamento superficiale verso un corpo idrico recettore
Il monitoraggio associato è contenuto nella BAT 14. |
BAT 26. |
Per prevenire o ridurre la generazione di acque reflue provenienti dalla produzione di fibra di legno, la BAT consiste nel massimizzare il riciclaggio dell'acqua di processo. |
Riciclaggio dell'acqua di processo generata dal lavaggio dalla cottura e/o dalla raffinazione in circuiti chiusi o aperti dei chips di legno, mediante trattamento dell'acqua a livello di impianto di raffinazione con rimozione meccanica dei solidi, nel modo più adeguato, o per evaporazione.
BAT 27. |
Per ridurre le emissioni in acqua derivate dal processo di produzione di fibra di legno, la BAT consiste nell'usare una combinazione delle tecniche riportate di seguito.
Tabella 7 Livelli di emissione associati alla BAT per lo scarico diretto delle acque di processo provenienti dalla produzione di fibra di legno verso un corpo idrico recettore
Il monitoraggio associato è contenuto nella BAT 14. |
BAT 28. |
Per prevenire o ridurre la produzione di acque reflue provenienti dai sistemi di abbattimento ad umido delle emissioni in atmosfera che necessitano di trattamento prima dello scarico, la BAT consiste nell'utilizzare una delle tecniche riportate di seguito o una loro combinazione.
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1.4. DESCRIZIONE DELLE TECNICHE
1.4.1. Emissioni atmosferiche
Tecnica |
Descrizione |
Biofiltro |
Un biofiltro degrada i componenti organici per ossidazione biologica. Un flusso di gas di scarico è convogliato attraverso un letto di materiali inerti (per esempio plastica o ceramica) sul quale i composti organici sono ossidati dai microorganismi naturalmente presenti. Il biofiltro è sensibile alla polvere, alle temperature elevate o a forti variazioni della temperatura del gas di scarico in ingresso. |
Bioscrubber |
Un bioscrubber è un biofiltro combinato con uno scrubber a umido che prepara il gas di scarico rimuovendo le polveri e abbassando la temperatura d'ingresso. L'acqua è riciclata in continuo, entrando dall'alto della colonna in cui è racchiuso il letto e sgocciolando verso il basso. L'acqua è raccolta in un serbatoio di sedimentazione in cui avviene un'ulteriore degradazione. L'adeguamento del pH e l'aggiunta di nutrienti possono ottimizzare la degradazione. |
Ciclone |
Un ciclone si avvale dell'inerzia per rimuovere le polveri dai flussi di gas di scarico imprimendo forze centrifughe, di norma in una camera conica. I cicloni sono impiegati come pretrattamento prima del successivo abbattimento delle polveri o dei composti organici. I cicloni possono essere applicati individualmente o come multicicloni. |
Filtrociclone |
Un filtrociclone si avvale di una combinazione della tecnologia ciclonica (per separare le polveri più grossolane) e di filtri a maniche (per catturare le polveri più fini). |
Precipitatore elettrostatico (ESP) |
I precipitatori elettrostatici funzionano caricando e separando le particelle per mezzo di un campo elettrico. L'ESP può funzionare in condizioni molto diverse. |
Elettrofiltro a umido (WESP) |
L'elettrofiltro a umido consiste in una fase di scrubber a umido che lava e condensa il gas di scarico e in un precipitatore elettrostatico con funzionamento a umido, in cui il materiale raccolto è rimosso dalle placche del collettore mediante risciacquo con acqua. Di norma è presente un meccanismo per rimuovere le gocce d'acqua prima dello scarico dei gas di scarico (per esempio un separatore di gocce). Le polveri raccolte sono separate dalla fase acquosa. |
Filtro a maniche |
I filtri a maniche consistono in un tessuto poroso o infeltrito attraverso cui passano i gas per rimuovere le particelle. L'uso di un filtro a maniche richiede la scelta di un tessuto adatto alle caratteristiche del gas di scarico e alla temperatura massima di esercizio. |
Sistema di ossidazione termocatalitico (CTO) |
I sistemi di ossidazione termocatalitici distruggono per catalisi i composti organici su una superficie metallica e mediante un processo termico in una camera di combustione in cui una fiamma generata dalla combustione di un combustibile, di norma gas naturale, e i VOC presenti nel gas di scarico, scaldano il flusso di gas di scarico da trattare. La temperatura d'incenerimento è compresa fra 400 °C e 700 °C. Il calore può essere recuperato dal gas di scarico trattato prima del rilascio. |
Sistema di ossidazione termorigenerativo (RTO) |
I sistemi di ossidazione termici distruggono mediante un processo termico i composti organici in una camera di combustione in cui una fiamma generata dalla combustione di un combustibile, di norma gas naturale, e i COV presenti nel gas di scarico, scaldano il flusso di gas di scarico da trattare. La temperatura d'incenerimento è compresa fra 800 °C e 1 100 °C. I sistemi di ossidazione termorigenerativi sono muniti di due o più camere con letti impaccati rivestiti di ceramica in cui il calore della combustione generato da un ciclo di incenerimento nella prima camera è usato per preriscaldare il letto impaccato della seconda camera. Il calore può essere recuperato dal gas di scarico trattato prima del rilascio. |
Essiccatoio UTWS e combustione con scambiatore di calore e trattamento termico dei gas di scarico provenienti dall'essiccatoio |
UTWS è una sigla tedesca: «Umluft» (ricircolo del gas di scarico dell'essiccatoio), «Teilstromverbrennung» (post combustione del flusso parzialmente diretto del gas di scarico dell'essiccatoio), «Wärmerückgewinnung» (recupero di calore del gas di scarico dell'essiccatoio), «Staubabscheidung» (trattamento delle polveri degli scarichi di emissioni in atmosfera dell'impianto di combustione). Il sistema UTWS è una combinazione di essiccatoio rotativo con uno scambiatore di calore e un impianto di combustione con ricircolo del gas di scarico dell'essiccatoio. Il gas di scarico dell'essiccatoio rimesso in circolo è un flusso di vapore caldo che permette un processo di asciugatura a vapore. Il gas di scarico dell'essiccatoio è riscaldato in uno scambiatore di calore scaldato dai gas di scarico della combustione e reimmesso in essiccatoio. Parte del gas di scarico dell'essiccatoio è immessa in continuo nella camera di combustione per la post combustione. Gli inquinanti emessi dall'essiccazione del legno sono distrutti nello scambiatore di calore e mediante post combustione. I gas di scarico emessi dall'impianto di combustione sono trattati in un filtro a maniche o in un precipitatore elettrostatico. |
Scrubber a umido |
Gli scrubber a umido catturano ed eliminano le polveri mediante impatto inerziale, intercettazione diretta e assorbimento nella fase acquosa. Gli scrubber a umido possono avere diverse configurazioni e principi operativi, per esempio scrubber a spruzzo, scrubber a piatti filtranti o scrubber Venturi, e possono essere usati per il pretrattamento delle polveri o come tecnica a sé stante. È possibile realizzare parzialmente e incrementare in seguito la rimozione dei composti organici mediante l'uso di sostanze chimiche nell'acqua di lavaggio (per ossidazione chimica o altra conversione). Il liquido che risulta deve essere trattato separando le polveri raccolte per sedimentazione o filtrazione. |
1.4.2. Emissioni nell'acqua
Tecnica |
Descrizione |
Trattamento biologico |
Ossidazione biologica delle sostanze organiche disciolte mediante metabolismo microorganico o degradazione del contenuto organico in acque reflue grazie all'azione dei microorganismi in assenza d'aria. L'azione biologica è di norma seguita dalla rimozione dei solidi in sospensione, per esempio per sedimentazione. |
Coagulazione e flocculazione |
La coagulazione e la flocculazione sono usate per separare i solidi in sospensione dalle acque reflue e spesso avvengono in fasi successive. La coagulazione si effettua aggiungendo coagulanti a cariche opposte a quelle dei solidi in sospensione. La flocculazione si effettua aggiungendo polimeri affinché le collisioni tra particelle di microflocculi li aggreghino per ottenere flocculi di maggiori dimensioni. |
Flottazione |
Separazione dei flocculi di grandi dimensioni e delle particelle flottanti dall'effluente facendole affiorare alla superficie della sospensione. |
Flottazione ad aria disciolta |
Tecniche di flottazione che si avvalgono dell'aria dissolta per realizzare la separazione dei materiali coagulati e flocculati. |
Filtrazione |
Separazione dei solidi da acque reflue con passaggio attraverso un mezzo poroso. Comprende diversi tipi di tecniche, per esempio filtrazione a sabbia, microfiltrazione e ultrafiltrazione. |
Separazione olio-acqua |
Separazione ed estrazione degli idrocarburi insolubili, in base al principio della differenza di densità fra le fasi (liquido-liquido o solido-liquido). La frazione a maggior densità sedimenta e la frazione a minor densità galleggia in superficie. |
Bacini di contenimento |
Area con bacini ad ampia superficie per la sedimentazione passiva per gravità dei solidi. |
Sedimentazione |
Separazione delle particelle sospese e dei materiali mediante sedimentazione per gravità. |
(1) Si può usare un periodo di campionamento più idoneo per qualsiasi parametro per cui non è adeguata, a causa di limitazioni di campionamento o di analisi, una misurazione di 30 minuti.
(2) La norma EN 14961-1:2010 può essere usata per classificare i biocombustibili solidi.
(3) Il metano monitorato conformemente alla norma EN ISO 25140 o EN ISO 25139 è sottratto dal risultato quando si usa come combustibile gas naturale, GPL ecc.
(4) Non pertinente se si usano come combustibile prevalentemente combustibili derivati dal legno, gas naturale, GPL ecc.
(5) Compresi As, Cd, Co, Cr, Cu, Hg, Mn, Ni, Pb, Sb, Tl e V.
(6) Pertinente se si usa come combustibile legno di recupero contaminato.
(7) Pertinente se si applicano tecniche di riduzione non catalitica selettiva (SNCR).
(8) In assenza di norma EN, il metodo privilegiato consiste nel campionamento isocinetico in una soluzione di gorgogliamento mediante sonda e filtro riscaldati e senza lavaggio della sonda, per esempio sulla base del metodo US EPA M316.
(9) Il metano monitorato conformemente alla norma EN ISO 25140 o EN ISO 25139 è sottratto dal risultato quando si usa come combustibile gas naturale, GPL ecc.
(10) In assenza di norma EN, il metodo privilegiato consiste nel campionamento isocinetico in una soluzione di gorgogliamento mediante sonda e filtro riscaldati e senza lavaggio della sonda, per esempio sulla base del metodo US EPA M316.
(11) Il campionamento dei filtri a maniche e dei filtrocicloni può essere sostituito dal monitoraggio continuo della perdita di carico nel filtro come parametro sostitutivo indicativo.
(12) Il punto di misurazione si situa prima della miscelazione del gas di scarico con altri flussi d'aria e solo se praticabile sotto il profilo tecnico.
(13) Per motivi economici e ambientali si registra una tendenza a sostituire il parametro COD con il parametro TOC. È necessario stabilire una correlazione fra i due parametri in base a ciascun sito specifico.
(14) Compresi As, Cr, Cu, Ni, Pb e Zn.
(15) Il campionamento proporzionale al flusso può essere sostituito con un'altra procedura di campionamento normalizzata se il flusso è insufficiente per ottenere un campione rappresentativo.
(16) Descrizioni delle tecniche alla sezione 1.4.1.
(17) Questo BAT-AEL non si applica se si usa pino come materia prima principale.
(18) Mediante il ricorso a un essiccatoio UTWS è possibile conseguire emissioni inferiori a 30 mg/Nm3.
(19) Se si fa un uso quasi esclusivo di legno di recupero, l'estremità superiore dell'intervallo può raggiungere 15 mg/Nm3.
(20) Descrizioni delle tecniche alla sezione 1.4.1.
(21) Se non sono applicabili i filtri a maniche o i filtrocicloni, l'estremità superiore dell'intervallo può raggiungere 10 mg/Nm3.
(22) Descrizione della tecnica alla sezione 1.4.1.
(23) Un pezzo esteriore di legno, con o senza corteccia, proveniente dalle prime fasi del processo di taglio inteso a trasformare il tronco in legname (legno da costruzione).
(24) Descrizioni delle tecniche alla sezione 1.4.2.
(25) Descrizioni delle tecniche alla sezione 1.4.2.
(26) Descrizioni delle tecniche alla sezione 1.4.2.