|
22.5.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 152/32 |
DECISIONE DELLA COMMISSIONE
del 15 maggio 2013
relativa all'aiuto di Stato SA.33728(12/C) al quale la Danimarca intende dare esecuzione per il finanziamento di un nuovo spazio polifunzionale a Copenaghen
[notificata con il numero C(2013) 2740]
(Il testo in lingua inglese è il solo facente fede)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2014/297/UE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 108, paragrafo 2, primo comma,
visto l'accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l'articolo 62, paragrafo 1, lettera a),
dopo aver invitato gli interessati a presentare osservazioni conformemente ai detti articoli (1) e viste le osservazioni trasmesse,
considerando quanto segue:
1. PROCEDIMENTO
|
(1) |
Il 7 dicembre 2011 le autorità danesi hanno notificato alla Commissione europea una misura di aiuto per il finanziamento di un nuovo spazio polifunzionale a Copenaghen in seguito alla fase di pre-notificazione. La Commissione ha ricevuto due denunce in merito alla misura proposta e il 21 dicembre 2011 ha invitato le autorità danesi, mediante una richiesta di informazioni, a chiarire le questioni sollevate nelle denunce. Le autorità danesi hanno risposto in data 6 febbraio 2012. |
|
(2) |
Con lettera del 22 marzo 2012, la Commissione ha informato la Danimarca della propria decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del trattato riguardo alla misura di aiuto in oggetto. |
|
(3) |
La decisione della Commissione di avviare il procedimento è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (2). La Commissione ha invitato gli interessati a presentare osservazioni. |
|
(4) |
La Commissione ha ricevuto osservazioni in merito da parte di sei interessati. Essa le ha trasmesse alla Danimarca, offrendole la possibilità di commentarle e ha ricevuto i relativi commenti con lettere del 26 luglio e del 15 agosto 2012. |
|
(5) |
Le autorità danesi hanno presentato ulteriori chiarimenti nel dicembre 2012 e nel gennaio 2013. Anche l'operatore selezionato ha presentato ulteriori chiarimenti nel gennaio 2013. Inoltre le autorità danesi, su richiesta, hanno chiarito le questioni sollevate da un articolo pubblicato su un giornale danese in merito allo spazio polifunzionale. |
|
(6) |
Le autorità danesi hanno ritirato la sovvenzione concessa dalla Regione Hovedstaden (ossia la regione della capitale della Danimarca/regione della capitale di Copenaghen) dalla notifica (3) con lettera del 6 marzo 2013. |
|
(7) |
Le autorità danesi hanno presentato una rinuncia linguistica e hanno acconsentito all'adozione della decisione in inglese quale lingua facente fede. |
2. DESCRIZIONE DELLA MISURA
|
(8) |
La città di Copenaghen prevede di costruire uno spazio polifunzionale di standard internazionale che offra strutture per la musica, la cultura e lo sport di alto livello internazionale. Tale spazio avrà una capacità massima di 15 000 posti. |
|
(9) |
A Copenaghen esistono altri spazi di questo tipo, progettati soprattutto per il calcio, ma secondo le autorità danesi non sarebbero sufficientemente flessibili né adattabili per attrarre nella città eventi sportivi, musicali e d'intrattenimento di livello internazionale. Va menzionato in particolare «Parken», impianto sito nel centro di Copenaghen (stadio del Football Club København, utilizzato anche per grandi spettacoli o concerti, che può contenere fino a 45 000 spettatori). Nei dintorni ci sono anche altri impianti, per esempio a Malmö, in Svezia. |
|
(10) |
I principali partecipanti (in appresso «le parti») al progetto di spazio polifunzionale sono la città di Copenaghen e Realdania (una fondazione privata) (4). Un terzo partecipante, By & Havn (che appartiene per il 55 % alla città di Copenaghen e per il 45 % allo Stato danese) fornirà gratuitamente il diritto di utilizzare il terreno su cui costruire lo spazio polifunzionale. |
|
(11) |
Secondo le autorità danesi, il fallimento dei precedenti tentativi di costruire spazi analoghi, promossi esclusivamente dall'iniziativa privata, dimostra chiaramente che nessuno spazio polifunzionale verrà costruito a Copenaghen senza un cofinanziamento pubblico. |
2.1. FINANZIAMENTO DELLA COSTRUZIONE DELLO SPAZIO POLIFUNZIONALE
|
(12) |
Le parti costituiranno un'impresa comune, la «Arena Company», che avrà lo scopo di costruire ed essere titolare dello spazio polifunzionale e gestire il contratto dell'operatore (mentre la gestione dello spazio polifunzionale sarà affidata a un operatore distinto, come spiegato di seguito). L'effettivo lavoro di costruzione verrà assegnato mediante una procedura d'appalto aperta. |
|
(13) |
Secondo le stime, i costi totali per la progettazione e la costruzione dello spazio polifunzionale ammonteranno a circa 1 100 milioni di DKK (148 milioni di EUR) (5). Il progetto di spazio polifunzionale sarà finanziato mediante capitale proprio delle parti e da finanziamenti esterni (prestiti bancari). Ciascuna delle parti contribuirà con 325 milioni di DKK (43,7 milioni di EUR) al capitale di Arena Company (per un totale di 650 milioni di DKK) e possiederà il 50 % delle quote di proprietà. I finanziamenti esterni pari a 345 milioni di DKK (46,4 milioni di EUR) saranno coperti da prestiti a condizioni di mercato con un periodo di rimborso di 30 anni. Anche Elitefacilitetsudvalget (6) contribuirà con 15 milioni di DKK (2 milioni di EUR) al finanziamento della costruzione dello spazio polifunzionale. |
|
(14) |
By & Havn cederà gratuitamente per i primi 40 anni il diritto di utilizzare il terreno su cui verrà costruito lo spazio polifunzionale. Dopo 40 anni Arena Company pagherà un canone. |
2.2. FUNZIONAMENTO E UTILIZZO DELLO SPAZIO
|
(15) |
Arena Company gestirà il contratto dell'operatore; tuttavia, un operatore distinto scelto mediante una procedura d'appalto aperta e trasparente sarà responsabile dell'effettivo funzionamento dello spazio polifunzionale (7). L'operatore sarà tenuto a garantire che l'accesso allo spazio polifunzionale sia aperto a tutti a condizioni non discriminatorie a prezzi di mercato. |
|
(16) |
In seguito alla procedura d'appalto, la divisione danese del gruppo Live Nation Entertainment si è aggiudicata il diritto di gestire lo spazio polifunzionale per 30 anni. Il gruppo Live Nation Entertainment è la principale azienda, a livello mondiale, nel campo dell'intrattenimento e della musica dal vivo e opera attraverso imprese locali in ciascun territorio. |
|
(17) |
L'operatore è tenuto a pagare un canone annuale fisso di (*1)[…] (8) per il diritto di gestire lo spazio (pagamento fisso indipendentemente dal numero di eventi ospitati) ad Arena Company e un canone variabile […]. Inoltre, l'operatore deve pagare […], cifra dovuta in forza della locazione, e quindi l'operatore paga effettivamente tutti i costi variabili dello spazio. |
|
(18) |
Inoltre, Arena Company godrà degli introiti di un parcheggio e le autorità danesi hanno garantito che tutti gli accordi concernenti il parcheggio sono stati negoziati e conclusi su base commerciale. Si prevede che il rapporto tra il finanziamento esterno e il canone pagato dall'operatore sia tale da consentire che gli introiti ottenuti ripaghino il finanziamento esterno. |
|
(19) |
Per i primi 10 anni di attività, anche la federazione sportiva nazionale DIF (9) fornirà una sovvenzione al funzionamento pari a 5 milioni di DKK (672 000 EUR) ogni anno, in cambio del diritto di utilizzare lo spazio polifunzionale per campionati sportivi internazionali e altre manifestazioni sportive. Secondo le autorità danesi, DIF pagherà un canone di mercato all'operatore ogniqualvolta utilizzerà lo spazio. |
2.3. MOTIVI CHE HANNO INDOTTO ALL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO
|
(20) |
Nella decisione di avviare il procedimento d'indagine formale, la Commissione ha constatato che non si poteva escludere un vantaggio economico selettivo ad alcun livello (costruzione, funzionamento e uso); di conseguenza il progetto costituirebbe un aiuto di Stato. Inoltre, il cofinanziamento pubblico dello spazio polifunzionale assai probabilmente falserebbe o quanto meno rischierebbe di falsare la concorrenza e di avere effetti sulla concorrenza e gli scambi tra gli Stati membri. In quella fase inoltre la Commissione dubitava che il progetto proposto potesse essere considerato compatibile ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato, per quanto riguarda tutti e tre i livelli dell'eventuale aiuto (costruzione, funzionamento e uso). |
3. OSSERVAZIONI DEGLI INTERESSATI
|
(21) |
Come si è detto, la Commissione ha ricevuto due denunce in merito alla misura proposta, secondo le quali il progetto dello spazio polifunzionale falserebbe o rischierebbe di falsare la concorrenza nel settore degli eventi, in particolare per quanto riguarda il mercato di eventi di tipo commerciale con intrattenimento dal vivo su media e larga scala, con effetti sugli scambi tra gli Stati membri, giacché l'operatore si troverebbe a competere con gli operatori di spazi di questo tipo in altri Stati membri. |
|
(22) |
Osservazioni favorevoli allo spazio polifunzionale sono giunte dalle parti interessate nella regione di Copenaghen: (i) Sport Event Denmark (organizzazione senza scopo di lucro); (ii) Team Danmark (un'istituzione pubblica indipendente responsabile dello sviluppo generale dello sport danese ad alto livello); e (iii) Horesta e Wonderful Copenhagen (organizzazioni turistiche). |
|
(23) |
Uno dei denuncianti compie una valutazione più approfondita del progetto dichiarando che quest'ultimo costituirebbe un aiuto di Stato incompatibile con il mercato interno a causa del suo effetto distorsivo sulla concorrenza tra impianti destinati a ospitare eventi di tipo commerciale con intrattenimento dal vivo su media e larga scala (anche nelle vicine regioni della Svezia e perfino in Germania), che sarebbe aggravato da una minaccia di esclusione verticale […]. Il denunciante mette inoltre in dubbio la dichiarazione delle autorità danesi secondo le quali vi sarà soltanto una limitata sovrapposizione con le strutture esistenti e lo spazio polifunzionale attirerà a Copenaghen soprattutto eventi che attualmente non possono essere ospitati nelle strutture esistenti. |
|
(24) |
Anche l'altro denunciante sottolinea gli effetti negativi sulla concorrenza per il mercato degli eventi nella regione di Öresund, soprattutto per quanto riguarda i concerti di artisti internazionali, e mette in discussione anche la procedura d'appalto per il funzionamento dello spazio polifunzionale. |
|
(25) |
In seguito a un articolo dedicato da un quotidiano danese allo spazio polifunzionale, sono pervenute altre osservazioni. |
4. COMMENTI DELLA DANIMARCA
|
(26) |
Le autorità danesi sostengono che la misura proposta non costituisce un aiuto di Stato, facendo riferimento alla precedente prassi della Commissione secondo cui, a determinate condizioni, il sostegno alle infrastrutture potrebbe non essere interpretato come una misura che costituisce un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del trattato, e che la questione dell'aiuto di Stato deve essere valutata separatamente per ciascuno dei diversi livelli interessati (proprietario, operatore e utenti). |
|
(27) |
Le autorità danesi concentrano le proprie argomentazioni su quella che, a loro avviso, è la mancanza di vantaggio economico, e affermano che nessuna delle parti coinvolte nel progetto ottiene un vantaggio finanziario, né direttamente né indirettamente, dal cofinanziamento pubblico. |
|
(28) |
Se si constatasse che il progetto dello spazio polifunzionale costituisce un aiuto di Stato, a giudizio delle autorità danesi esso dovrebbe essere considerato compatibile con il mercato interno ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato. In particolare, esse giudicano necessario tener conto di quanto segue:
|
|
(29) |
Le autorità danesi hanno altresì presentato una relazione, redatta dal consulente economico indipendente Copenhagen Economics, sugli effetti positivi e negativi che lo spazio polifunzionale avrebbe sulla concorrenza e sugli scambi; in sintesi la relazione conclude che il cofinanziamento pubblico porta con sé considerevoli vantaggi in termini di benessere economico ed effetti anticoncorrenziali modesti o addirittura trascurabili. |
|
(30) |
Inoltre, le autorità danesi hanno chiarito, su specifica richiesta, le questioni sollevate da un articolo pubblicato in un quotidiano danese in merito allo spazio polifunzionale. |
5. VALUTAZIONE DELL'AIUTO
5.1. SUSSISTENZA DELL'AIUTO AI SENSI DELL'ARTICOLO 107, PARAGRAFO 1, DEL TRATTATO
|
(31) |
Ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del trattato, «sono incompatibili con il mercato interno, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza.» |
|
(32) |
Per poter essere qualificato come aiuto di Stato, il progetto notificato deve soddisfare cumulativamente le seguenti condizioni: 1) la misura deve essere concessa mediante risorse statali; 2) deve conferire un vantaggio economico alle imprese; 3) tale vantaggio dev'essere selettivo e falsare o minacciare di falsare la concorrenza; e 4) la misura deve avere un'incidenza sugli scambi fra gli Stati membri. |
|
(33) |
Per quanto riguarda la condizione che la misura sia concessa mediante risorse statali e attribuibile allo Stato, tale criterio è evidentemente soddisfatto in questo caso, giacché la città di Copenaghen e altre autorità pubbliche (cfr. di seguito) contribuiranno con una sovvenzione diretta e forniranno il terreno su cui verrà costruito lo spazio polifunzionale. Tali autorità pubbliche facenti parte dello Stato e le relative risorse sono quindi considerate attribuibili allo Stato. |
|
(34) |
Il finanziamento statale della costruzione dello spazio polifunzionale potrebbe costituire un aiuto se conferisce un vantaggio selettivo a specifiche attività economiche. In tale contesto, il finanziamento della costruzione di un'infrastruttura per attività commerciali costituisce un aiuto di Stato, conformemente alla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea concernente l'aeroporto di Lipsia-Halle (10), se sono soddisfatti tutti i requisiti dell'articolo 107, paragrafo 1. Sulla base della valutazione della Corte, il carattere economico del successivo utilizzo dell'infrastruttura determinerebbe la natura della costruzione. In questo caso, lo spazio sarà usato per fornire servizi in un mercato, quindi per un'attività economica. Di conseguenza, è necessario valutare se sussista un aiuto di Stato a favore dei diversi attori coinvolti nel progetto. |
Costruzione dello spazio polifunzionale
|
(35) |
Le autorità danesi riconoscono che il progetto relativo allo spazio polifunzionale non sarebbe realizzabile con le sole forze del mercato e che il cofinanziamento pubblico è necessario per la sua attuazione, come dimostra il tentativo di costruire uno spazio polifunzionale nel 2009 fallito per mancanza dei finanziamenti necessari (11). |
|
(36) |
Per quanto riguarda la condizione che la misura sia concessa mediante risorse statali e attribuibile allo Stato, tale criterio è evidentemente soddisfatto in relazione al finanziamento da parte della città di Copenaghen e in relazione alla concessione del terreno da parte di By & Havn (di proprietà della città di Copenaghen e dello Stato danese). La città di Copenaghen e lo Stato danese sono evidentemente autorità pubbliche che utilizzano risorse appartenenti allo Stato e/o da questo controllate. |
|
(37) |
Anche la sovvenzione (per la costruzione dello spazio polifunzionale) da parte di Elitefacilitetsudvalget (comitato che ha lo scopo di ammodernare le strutture sportive per adeguarle agli standard internazionali, al fine di ospitare eventi sportivi a livello internazionale), che è, almeno in parte, finanziato dallo Stato danese, è costituita da risorse statali. Lo statuto di Elitefacilitetsudvalget è determinato dal ministero della Cultura, che dispone anche di un contratto di esecuzione con Elitefacilitetsudvalget durante il periodo di finanziamento. Quindi, per quanto riguarda il finanziamento che esso riceve dallo Stato danese, e che a sua volta utilizzerebbe/concederebbe nell'adempimento dei propri compiti, i suoi interventi sono ritenuti attribuibili allo Stato. |
|
(38) |
Il contributo dello Stato alla costruzione dello spazio polifunzionale, che comprende la concessione del terreno e la sovvenzione da parte di Elitefacilitetsudvalget, conferisce un vantaggio economico ad Arena Company (il proprietario dello spazio polifunzionale), giacché è necessario per la costruzione dello spazio che non sarebbe stato costruito a condizioni di mercato. Poiché i fondi coinvolti sono ovviamente risorse statali e la decisione di concedere la sovvenzione è attribuibile allo Stato, tutti gli altri criteri dell'aiuto di Stato sono soddisfatti (cfr. di seguito l'esame della distorsione della concorrenza e l'incidenza sugli scambi fra Stati membri). Di conseguenza, il contributo statale costituisce un aiuto di Stato ad Arena Company. |
|
(39) |
Tuttavia, per quanto riguarda le sovvenzioni del DIF, secondo le autorità danesi questi pagamenti non sono risorse statali. Il DIF ottiene gran parte del proprio reddito da sovvenzioni annuali dello Stato danese (dagli introiti del mercato del gioco d'azzardo in Danimarca) ma anche da altre fonti (non pubbliche). In conformità del regolamento del DIF, gli organi direttivi vengono eletti senza che le autorità pubbliche esercitino alcuna influenza e senza influire sulle singole decisioni adottate dagli organi direttivi del DIF. Quindi né lo Stato danese né alcun altro ente pubblico esercita alcuna influenza sulle decisioni adottate dal DIF. Inoltre, l'importo annuale che il DIF deve pagare viene corrisposto per poter esercitare il diritto di riservare lo spazio per usi specifici che sono nell'interesse del DIF, conformemente alla decisione del DIF di sottoscrivere un accordo volto ad assicurarsi dietro corrispettivo il diritto di prenotare lo spazio polifunzionale. Di conseguenza, secondo il parere delle autorità danesi, i pagamenti del DIF non possono essere imputati allo Stato e non si possono quindi considerare aiuti ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del trattato. |
Funzionamento dello spazio
|
(40) |
Il funzionamento dello spazio polifunzionale è stato offerto in appalto, secondo le autorità danesi, tenendo pienamente conto dei principi dell'UE per quanto riguarda le norme sugli appalti pubblici e l'operatore è stato selezionato in una procedura d'appalto aperta, trasparente e non discriminatoria nella quale al prezzo (condizioni finanziarie e commerciali) è stato attribuito un peso relativo del 75 % circa. Tutte le parti interessate hanno avuto pari possibilità di presentare un'offerta per il contratto dell'operatore e il contratto è stato aggiudicato al migliore offerente. |
|
(41) |
La procedura d'appalto è stata avviata nell'aprile 2011 ed è stata ampiamente pubblicizzata (12). Al progetto è stata anche dedicata una giornata a porte aperte a Copenaghen rivolta a tutte le parti interessate. |
|
(42) |
A tutte le parti interessate sono stati rilasciati un memorandum informativo e un questionario di preselezione («PQQ») (13). Tutte le parti che avevano risposto al PQQ soddisfacevano i requisiti relativi ai partner del progetto, e sono state quindi invitate a passare alla fase 1 della gara d'appalto nel giugno 2011. Nella fase 1 sono state presentate tre candidature; per la fase 2 sono stati selezionati due offerenti che successivamente hanno presentato offerte. La valutazione di queste due offerte ha condotto al contratto con Danish Venue Enterprise (che fa parte di Live Nation Entertainment) (14). La valutazione comprendeva la forza dell'offerta finanziaria, le condizioni giuridiche, i requisiti delle strutture, i servizi, la capacità di realizzare il progetto e il grado di rischio. Entrambe le offerte erano valide, ma l'operatore selezionato ha ottenuto più punti nella maggior parte delle categorie, e in particolare ha offerto un canone fisso sensibilmente più alto rispetto all'altro offerente. |
|
(43) |
L'operatore selezionato pagherà un canone che consiste in un canone fisso annuo di […] e un canone variabile […]. L'operatore deve anche pagare […], cifra dovuta in forza della locazione, e quindi l'operatore paga effettivamente tutti i costi variabili nel quadro della locazione, tra cui anche i costi di manutenzione. Il contratto di locazione viene sottoscritto per […] anni (tutte le offerte dovevano prevedere una durata di almeno 25 anni e l'operatore ha spiegato che i contratti di lungo periodo di 20-30 anni non sono insoliti in questa attività). |
|
(44) |
Benché questi accordi riducano il vantaggio per l'operatore selezionato al minimo indispensabile per garantire il funzionamento dell'infrastruttura, non si può escludere un vantaggio per l'operatore di questo nuovo spazio. Tuttavia, dal momento che un simile aiuto sarebbe compatibile con il mercato interno, come si dimostra in seguito, non è necessario accertare definitivamente la sussistenza dell'aiuto. |
Uso dello spazio
|
(45) |
Secondo il contratto di locazione, l'operatore deve assicurare l'accesso allo spazio polifunzionale a vari gruppi di utenti e a diverse attività (si insiste soprattutto sull'intrattenimento dal vivo, la cultura e lo sport) e non può accordare un trattamento preferenziale ad alcuna attività specifica per garantire l'uso polifunzionale dello spazio. Per assicurare che gli utenti paghino un corrispettivo a condizioni di mercato, il contratto di locazione afferma che «le tariffe imposte per l'uso dello spazio saranno fissate sempre alle condizioni di mercato ragionevolmente applicabili nel mercato aperto per quell'uso specifico» (15). Anche la disponibilità oraria dello spazio polifunzionale non può essere assegnata prevalentemente a determinati utenti «dedicati». Lo spazio quindi è polifunzionale e aperto a tutti senza alcun utente che lo monopolizzi. |
|
(46) |
Nel contratto di locazione si legge che le tariffe imposte per l'uso dello spazio saranno fissate alle condizioni di mercato ragionevolmente applicabili nel mercato aperto per quell'uso specifico. L'operatore, inoltre, è un'azienda privata che ha la necessità di coprire i costi e di generare utili, ed è libera di fissare i prezzi su base commerciale, ma non può operare discriminazioni tra gli utenti. |
|
(47) |
L'affitto dello spazio può costituire un aiuto per gli utenti, se questi possono essere considerati imprese ai sensi dell'articolo 107 del trattato e se l'affitto che essi pagano è inferiore al canone per l'uso di infrastrutture comparabili a condizioni normali di mercato. Gli utenti non professionisti non sono considerati imprese ai sensi dell'articolo 107 del trattato. In questo caso però, dal momento che tale aiuto sarebbe compatibile con il mercato interno, come si dimostra in seguito, non è necessario accertare definitivamente la sussistenza dell'aiuto. |
Ripercussioni sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri
|
(48) |
Lo spazio è stato progettato come uno spazio polifunzionale destinato a ospitare diversi tipi di eventi (musicali, culturali e sportivi) di alto livello internazionale. Dal momento che il mercato per l'organizzazione di eventi internazionali di questo tipo è aperto alla concorrenza tra coloro che provvedono a procurare sedi e gli organizzatori di eventi, si può supporre che vi siano ripercussioni sulla concorrenza e sugli scambi tra gli Stati membri, tenendo conto dell'ubicazione dello spazio polifunzionale progettato (facilmente raggiungibile dalla Svezia meridionale sia in auto che in treno) e del fatto che esistono altri spazi sia a Copenaghen che nelle città vicine (anche in altri Stati membri). |
|
(49) |
Il Tribunale ha inoltre dichiarato, nell'ordinanza concernente il complesso Ahoy nei Paesi Bassi, che non c'era motivo di limitare il mercato al territorio di quello Stato membro (16). Come nella decisione di avvio del procedimento, la Commissione ritiene quindi che l'aiuto allo spazio polifunzionale falsi la concorrenza e abbia ripercussioni sugli scambi tra gli Stati membri. |
5.2. COMPATIBILITÀ
|
(50) |
Secondo le autorità danesi, se si accertasse che la misura costituisce un aiuto di Stato, essa dovrebbe essere dichiarata compatibile ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato. Perché una misura proposta possa essere dichiarata compatibile con il mercato interno in virtù di tale deroga, la Commissione verifica se essa persegua un obiettivo politico di interesse comune, nonché se sia necessaria e proporzionata e se non falsi indebitamente la concorrenza. |
|
(51) |
Per quanto riguarda il perseguimento di un obiettivo politico di interesse comune, si osserva che la costruzione di impianti per eventi sportivi e altri eventi pubblici e il sostegno offerto a diversi tipi di attività che vanno a vantaggio della cittadinanza in generale possono essere considerati come facenti parte delle responsabilità statali, in particolare alla luce della dichiarazione di Amsterdam relativa allo sport e dell'articolo 165 del trattato: «L'Unione contribuisce alla promozione dei profili europei dello sport, tenendo conto delle sue specificità, delle sue strutture fondate sul volontariato e della sua funzione sociale ed educativa». |
|
(52) |
Oltre agli eventi sportivi, lo spazio verrà usato anche per eventi culturali (concerti, spettacoli), e in questo senso contribuirà alla promozione della diversità culturale ai sensi dell'articolo 167, paragrafo 4, del trattato. Contribuirà inoltre al benessere generale aumentando l'offerta culturale ed esercitando un effetto positivo sulla crescita economica e sull'occupazione. |
|
(53) |
Poiché lo spazio polifunzionale garantirà un maggiore accesso del pubblico agli eventi culturali e una più ampia diffusione della pratica sportiva, soprattutto in considerazione del carattere polifunzionale dello spazio e della ridotta capacità e/o carenza di altre strutture adeguate per eventi sportivi e culturali a Copenaghen, la città di Copenaghen farà fronte così alla propria responsabilità nei confronti della cittadinanza rendendo possibile il progetto dello spazio polifunzionale e facendo di Copenaghen un polo di attrazione per eventi culturali, musicali e sportivi. Si deve quindi concludere che la realizzazione dello spazio soddisfa obiettivi politici di interesse comune. |
|
(54) |
Durante il procedimento, le autorità danesi hanno ritirato la sovvenzione della Regione Hovedstaden dalla notifica. Quanto alla necessità e alla proporzionalità della misura proposta, durante il procedimento le autorità danesi hanno anche dimostrato sia la necessità della capacità supplementare offerta dallo spazio polifunzionale, sia la ridotta capacità degli spazi esistenti, che sarebbero inadeguati per alcuni tipi di eventi (per esempio gli altri spazi esistenti a Copenaghen non sono sufficientemente flessibili o adattabili per attrarre eventi sportivi, musicali e d'intrattenimento di livello internazionale a Copenaghen). Il nuovo spazio polifunzionale si troverebbe quindi a competere soltanto in misura assai limitata per eventi che presumibilmente avrebbero luogo in altri impianti a Copenaghen, perché esso offrirebbe strutture diverse e vi si terrebbe una serie di nuovi eventi che attualmente non possono tenersi a Copenaghen, aumentando così il numero di eventi come si illustra più dettagliatamente di seguito. |
|
(55) |
Benché sia a Copenaghen che in città vicine (anche in altri Stati membri) esistano altri spazi, la Commissione ritiene che la Danimarca abbia dimostrato una carenza di capacità, almeno per alcuni tipi di eventi, e abbia confermato che il nuovo spazio andrà a integrare piuttosto che a sostituire gli spazi già esistenti. Le autorità danesi hanno anche spiegato che il nuovo spazio probabilmente aumenterà l'offerta di eventi culturali, musicali e sportivi e non si limiterà a una semplice sostituzione di impianti. |
|
(56) |
Lo spazio polifunzionale verrà usato per eventi culturali, musicali e sportivi su larga scala da tenersi al coperto. Le sue strutture flessibili saranno adatte a ospitare eventi sportivi, campionati, concerti, spettacoli, eventi culturali, congressi, mostre, eccetera, con una capacità di 12 500 persone per gli eventi sportivi e di 15 000 per gli eventi musicali. Lo spazio polifunzionale non può ospitare le partite di calcio. |
|
(57) |
Tra gli altri impianti di Copenaghen ricordiamo in modo particolare Parken, lo stadio nazionale di calcio situato nel centro di Copenaghen (stadio del Football Club København, utilizzato anche per grandi spettacoli o concerti, che può contenere circa 45 000-50 000 spettatori) e Forum Copenhagen (uno spazio coperto) ubicato a Copenaghen e utilizzato soprattutto per congressi e mostre. |
|
(58) |
Parken è essenzialmente uno stadio di calcio e in quanto tale non è in concorrenza con il nuovo spazio polifunzionale al coperto che non è predisposto per ospitare partite di calcio. Ancorché in misura minore, Parken ospita anche concerti, ma considerando la sua capacità attrae soprattutto tournée rivolte a grandi stadi, che siano in grado di accogliere 40 000-50 000 spettatori. Si può anche trasformare in uno spazio riscaldato al coperto, ma solitamente viene usato per le partite di calcio. In passato Parken ha ospitato 19 concerti tra il 2007 e il 2011 (le migliori stime segnalano per questi 19 eventi circa 34 000 spettatori). È perciò ragionevole concludere che i concerti tenuti a Parken abbiano attirato in media oltre il doppio della capacità massima di spettatori prevista per lo spazio polifunzionale. Inoltre, secondo Live Nation Denmark, per il 2013 sono previsti al Parken […] concerti di artisti in tour, […] dei quali sono tour da stadio pensati per un pubblico molto numeroso, spesso intorno ai 40 000-50 000 spettatori, che superano di gran lunga la capacità dello spazio polifunzionale. È improbabile che i tour da stadio includano questo tipo di spazi nei loro programmi, perché essi dispongono di un più basso potenziale in termini di biglietti venduti, e anche la possibilità di ripetere l'evento più volte in uno spazio polifunzionale invece di un'unica rappresentazione nello stadio non viene ritenuta interessante. |
|
(59) |
L'altra sede ubicata nel centro di Copenaghen è Forum, uno spazio (al coperto) più vecchio utilizzato per concerti e mostre. Per i concerti Forum può ospitare 8 500 spettatori seduti o 10 000 spettatori in piedi, e molti eventi che sono estremamente adatti per Forum sarebbero meno attraenti per il nuovo spazio polifunzionale perché la capacità dello spazio non sarebbe sfruttata adeguatamente. Anche le caratteristiche fisiche sono diverse: Forum è stato costruito negli anni '20 e dispone essenzialmente di una vasta superficie, assai adatta per congressi e mostre in cui il pubblico deve muoversi, ma meno adatta per i concerti e soprattutto per gli eventi sportivi. |
|
(60) |
Quindi il nuovo spazio polifunzionale, Forum e Parken differiscono sensibilmente per quanto riguarda la capacità e la flessibilità, e di conseguenza i tre impianti si possono considerare alternativi solo in misura limitata. Viste le caratteristiche così diverse, l'effetto del nuovo spazio polifunzionale, in termini di concorrenza, sugli impianti già esistenti a Copenaghen, e il potere di attrazione di tali impianti per nuovi eventi, sono probabilmente esigui. |
|
(61) |
Gli impianti esistenti con caratteristiche simili al nuovo spazio polifunzionale sono piuttosto Malmö Arena in Svezia e Jyske Bank Boxen a Herning, nello Jutland, in Danimarca (a circa 200 chilometri da Copenaghen). Secondo le autorità danesi, l'amministratore delegato di quest'ultimo impianto ritiene che vi siano nuove opportunità per attrarre eventi importanti in Danimarca grazie alla cooperazione con il nuovo spazio polifunzionale. |
|
(62) |
Per quanto riguarda l'effetto del nuovo spazio polifunzionale in termini di concorrenza su Malmö Arena, si è tenuto conto di quanto segue. Benché Malmö sia geograficamente vicina è situata in un paese diverso, e dalla Danimarca la separa il mare che si attraversa su un ponte a pedaggio. Malmö Arena è uno spazio polifunzionale (anche se è stato progettato in primo luogo come impianto sportivo) capace di ospitare fino a 13 000 spettatori per eventi sportivi e circa 15 500 per concerti, con una capacità simile a quella del nuovo spazio polifunzionale di Copenaghen. |
|
(63) |
Tuttavia, per quanto riguarda gli eventi tenuti o da tenere presso Malmö Arena, sulla base della programmazione per il 2012 e 2013 si può affermare che una percentuale significativa di tali eventi ha un'impronta svedese o locale. In primo luogo, Malmö Arena ospita la squadra locale di hockey su ghiaccio, con circa 25 partite all'anno. In secondo luogo, dalla programmazione dello scorso anno (autunno 2012), si deduce che la maggior parte dei concerti e degli spettacoli ospitati a Malmö Arena è rivolta a un pubblico svedese, come risulta anche dal fatto che la versione danese del suo sito pubblicizza soltanto un numero assai limitato di eventi (ossia quattro dei 14 eventi per il programma autunnale del 2012 con cifre simili). A loro volta, tre dei quattro eventi pubblicizzati sul sito danese facevano parte di tour di concerti che comprendevano anche sedi danesi. Ciò dimostra che i promotori non considerano necessariamente un impianto di Copenaghen un sostituto di Malmö Arena, ma anzi, che potrebbe essere auspicabile tenere il concerto in entrambe le città. |
|
(64) |
Anche la programmazione del 2013 mostra caratteristiche simili, con 48 eventi in calendario, e di questi 6 spettacoli/concerti sono pubblicizzati sulla versione danese del sito di Malmö Arena (uno spettacolo si terrà anche a Copenaghen, due dei concerti si sono già tenuti a Copenaghen nella prima parte dei rispettivi tour, e un altro di questi spettacoli è l'Eurovision Song Contest che in ogni caso si terrà in Svezia perché la Svezia ha vinto il concorso nel 2012). Inoltre, le vendite dei biglietti per gli eventi organizzati da Live Nation Entertainment a Malmö Arena mostrano che la percentuale di danesi che partecipa a concerti internazionali in tour a Malmö è bassa. |
|
(65) |
Quindi, considerando che Malmö Arena è ubicata in un altro paese con alcuni ostacoli quali un ponte a pedaggio, la lingua diversa, differenze di valuta e di cultura insieme all'uso monopolistico di Malmö Arena e il fatto che molti eventi hanno una specifica impronta locale o svedese, è molto improbabile che le attività che si tengono a Malmö Arena si svolgano in un impianto non svedese e quindi soltanto una piccolissima quota degli eventi sarebbe potenzialmente esposta alla concorrenza del nuovo spazio polifunzionale di Copenaghen. Perciò, il rischio che Malmö Arena si trovi in concorrenza con il nuovo spazio polifunzionale di Copenaghen, o possa perdere eventi a favore di quest'ultimo, dev'essere considerato piuttosto basso; anche l'effetto del nuovo spazio polifunzionale in termini di concorrenza su Malmö Arena è da ritenersi esiguo. |
|
(66) |
Al contrario, secondo le autorità danesi, il nuovo spazio polifunzionale dovrebbe attrarre nuovi eventi che altrimenti non si terrebbero a Copenaghen né nella regione, e questo potrebbe anche andare a vantaggio, per esempio, di Parken, Jyske Bank Boxen e Malmö Arena. Eventi sportivi su larga scala come campionati mondiali di nuoto, hockey su ghiaccio e pallamano hanno bisogno di sedi multiple, e con il nuovo spazio polifunzionale la Danimarca e la regione sono destinate probabilmente a diventare candidate assai più forti per eventi sportivi come questi organizzati congiuntamente o per altri eventi che sarebbero redditizi a livello commerciale, o per altri motivi (per esempio, diversi bacini di utenza), solo se si tenessero in due impianti danesi. |
|
(67) |
L'operatore selezionato, Live Nation Denmark, ha inoltre confermato che continuerà a utilizzare altri impianti nella zona per gli eventi che organizza, tenendo conto sia delle esigenze del cliente in relazione a un tipo specifico di impianto sia delle proprie esigenze — ossia rendere gli eventi finanziariamente redditizi — e quindi non potrà favorire i propri impianti. Per esempio, Live Nation è uno dei principali fornitori di contenuti di O2 Arena a Londra, che è gestito da un altro operatore. Nel suo ruolo di operatore di impianto, l'operatore selezionato fa affidamento sul fatto che il proprio impianto venga utilizzato per il massimo numero di giorni possibile per generare reddito e come tale sfrutta ogni incentivo per mettere i propri impianti a disposizione di altri promotori di eventi. Sulla base del contratto di esercizio, l'operatore non può rifiutare agli altri promotori l'accesso allo spazio polifunzionale ed è obbligato a metterlo a disposizione a una varietà di utenti a un tasso di mercato senza favorire alcuna impresa specifica. |
|
(68) |
Di conseguenza, la Commissione ritiene che la Danimarca abbia dimostrato la necessità di una capacità supplementare a Copenaghen e che il nuovo spazio polifunzionale integrerà gli spazi già esistenti sia fornendo una capacità supplementare, sia aumentando i tipi di eventi che possono aver luogo a Copenaghen, con un considerevole vantaggio per l'accesso del pubblico a tali eventi nella zona. Anche la sovrapposizione tra gli impianti esistenti nella regione e il nuovo spazio polifunzionale dev'essere considerata limitata e quindi il rischio che il nuovo spazio provochi l'eliminazione di uno spazio già esistente nella regione è improbabile, dal momento che il nuovo spazio polifunzionale è un'integrazione piuttosto che una sostituzione degli impianti già esistenti. Anche il rischio dell'esclusione verticale, e degli incentivi a falsare la concorrenza fissando prezzi bassi e anticoncorrenziali, sembra molto improbabile. Per quanto riguarda eventuali esclusioni verticali, come si è detto in precedenza, l'operatore dello spazio polifunzionale è obbligato per contratto a garantire che l'accesso sia aperto a tutti, né può rifiutare ad altri promotori l'accesso allo spazio, giacché tale comportamento sacrificherebbe la sua redditività finanziaria. |
|
(69) |
Senza il cofinanziamento pubblico il progetto non sarebbe realizzato, poiché senza il contributo statale non ci sarebbero fondi sufficienti per finanziare il progetto dello spazio polifunzionale, come hanno ammesso le stesse autorità danesi e come dimostrano i tentativi precedenti compiuti dalla città di Copenaghen per costruire lo spazio in questione. I progetti esistevano già da un decennio, e la città di Copenaghen avrebbe accolto qualsiasi investitore privato che avesse accettato di costruire lo spazio esclusivamente a condizioni di mercato, ma nessun investitore di questo tipo si è fatto avanti, come dimostra il tentativo del 2009 descritto in precedenza. |
|
(70) |
Il contributo statale si limita al deficit di finanziamento, ossia al finanziamento che non è reperibile sul mercato, e tale contributo di 325 milioni di DKK (43,7 milioni di EUR) corrisponde a circa il 30 % dei costi totali legati alla progettazione e alla costruzione dello spazio polifunzionale. In cambio, lo Stato possiederà il 50 % di Arena Company, la società che avrà lo scopo di costruire e possedere lo spazio polifunzionale e gestire il contratto dell'operatore; tuttavia, come si è detto in precedenza, il funzionamento dello spazio polifunzionale sarà gestito da un operatore distinto. |
|
(71) |
Per quanto riguarda le possibili alternative allo spazio polifunzionale, come uno spazio più piccolo o meno costoso con la stessa capacità, esse non sarebbero in grado di raggiungere gli obiettivi perseguiti dal progetto. Uno spazio più piccolo non potrebbe offrire la capacità e la flessibilità previste per lo spazio polifunzionale. Il nuovo spazio polifunzionale quindi colma una carenza che rimarrebbe insoddisfatta se si costruisse invece uno spazio più piccolo di capacità inferiore. È ugualmente probabile che gli effetti sulla concorrenza sarebbero maggiori con uno spazio più piccolo dal momento che la differenza rispetto agli impianti già esistenti sarebbe più limitata. |
|
(72) |
Per quanto riguarda uno spazio più economico e meno completo, è opportuno notare che il finanziamento da parte di Realdania dipende dalle alte aspirazioni architettoniche per lo spazio. Anche la città di Copenaghen nutre profonde aspirazioni architettoniche ed estetiche per i nuovi sviluppi nella zona in cui si dovrà costruire lo spazio. Inoltre, il sito su cui dovrà sorgere lo spazio è ubicato in una zona che dovrà diventare un'area residenziale, e questo impone requisiti specifici e costosi per quanto riguarda la progettazione e l'isolamento acustico. |
|
(73) |
È stato quindi dimostrato che l'impegno dello Stato a favore del progetto è essenziale per la sua realizzazione. Il cofinanziamento pubblico dello spazio polifunzionale è altresì necessario, giacché senza il contributo dello Stato non vi sarebbero fondi sufficienti per finanziare il progetto dello spazio polifunzionale. Sulla base di quanto sopra, è stato altresì garantito che il contributo dello Stato si limiterà allo stretto indispensabile. |
|
(74) |
In ogni caso, sia la procedura di selezione dell'operatore che il contratto di locazione, insieme agli altri motivi di cui si è detto in precedenza, garantiscono che vengano soddisfatti sia i requisiti di necessità che quelli di proporzionalità. |
|
(75) |
Per quanto riguarda l'uso dello spazio polifunzionale, è stato dimostrato che esso sarà regolato da condizioni non discriminatorie senza favorire alcuna impresa specifica. Quindi si tratterà di uno spazio polifunzionale, aperto a tutti, non monopolizzato da alcun cliente. |
|
(76) |
Il nuovo spazio andrà perciò a integrare gli impianti già esistenti sia fornendo una capacità supplementare, sia aumentando i tipi di eventi che possono aver luogo a Copenaghen. L'aiuto deve quindi essere considerato mirato e giustificato. |
|
(77) |
Sulla base dei motivi sopra esposti, è stato dimostrato che il coinvolgimento dello Stato nel progetto dello spazio polifunzionale è necessario e proporzionato e non provoca un'indebita distorsione della concorrenza. Inoltre, eventuali effetti diffusivi di tale aiuto all'operatore e agli utenti sarebbero compatibili con il mercato interno. |
6. CONCLUSIONE
|
(78) |
Il contributo statale per la costruzione dello spazio polifunzionale a Copenaghen costituisce un aiuto di Stato ad Arena Company, ed eventualmente all'operatore e agli utenti dello spazio polifunzionale. È stato dimostrato che il cofinanziamento pubblico dello spazio polifunzionale è necessario e proporzionato per la realizzazione del progetto, e sufficientemente aperto a tutti a condizioni non discriminatorie senza favorire alcuna impresa specifica. L'esito della valutazione comparata è quindi positivo. |
|
(79) |
La Commissione ritiene quindi che il finanziamento dello spazio polifunzionale sia compatibile con il mercato interno ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato. |
|
(80) |
La Commissione osserva che la Danimarca ha convenuto che la decisione venga adottata in inglese quale lingua facente fede, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La misura alla quale la Danimarca intende dare esecuzione per lo spazio polifunzionale di Copenaghen, che consiste nella partecipazione della città di Copenaghen con un contributo di 325 milioni di DKK, in una sovvenzione di 15 milioni di DKK da parte di Elitefacilitetsudvalget, e nel diritto di utilizzare gratuitamente per i primi 40 anni il terreno su cui verrà costruito lo spazio polifunzionale, è compatibile con il mercato interno ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. L'esecuzione di detta misura è di conseguenza autorizzata.
Articolo 2
Il Regno di Danimarca è destinatario della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 15 maggio 2013
Per la Commissione
Joaquín ALMUNIA
Vicepresidente
(1) GU C 152 del 30.5.2012, pag. 12.
(2) Cfr. nota 1.
(3) Cfr. paragrafo 13 della decisione di avviare il procedimento, GU C 152 del 30.5.2012, pag. 12.
(4) Benché intenda garantirsi un rendimento sulle proprie operazioni, Realdania non è un'azienda tesa a massimizzare i profitti ma una fondazione filantropica la cui missione è quella di «migliorare la qualità della vita per il bene comune attraverso l'ambiente edificato», cfr. www.realdania.dk
(5) I costi totali di 1 100 milioni di DKK comprendono gli interessi sui prestiti e l'indicizzazione dei prezzi e dei salari prevista fino al 2015.
(6) Elitefacilitetsudvalget è un comitato che ha lo scopo di ammodernare le strutture sportive per adeguarle agli standard internazionali, al fine di ospitare eventi sportivi a livello internazionale. È finanziato in parte dallo Stato danese.
(7) Le autorità danesi confermano che la procedura d'appalto per il contratto di gestione si basa su condizioni e requisiti trasparenti, obiettivi e non discriminatori, dopo aver fissato preventivamente il peso relativo di ciascuno dei sottocriteri, e che il prezzo rappresenta un criterio importante nella valutazione generale.
(*1) […]: le informazioni nelle parentesi sono coperte da segreto professionale.
(8) Il canone annuale nel primo anno di contratto è […] o qualsiasi altro importo determinato applicando la formula specifica indicata nel contratto di locazione (cfr. clausola 1.1, il canone annuale nel primo anno di contratto è pari a […] all'anno e successivamente il canone annuale viene rivisto conformemente all'indice, cfr. clausola 8 del contratto di locazione.
(9) DIF è l'organismo di coordinamento di 61 federazioni sportive che contano in totale più di 1,6 milioni di membri in circa 10 700 associazioni sportive. Oltre a essere responsabile sia degli sport di alto livello che di quelli amatoriali, DIF funge da comitato nazionale olimpico danese ed è quindi responsabile della partecipazione della Danimarca ai Giochi olimpici.
(10) Sentenza del 19 dicembre 2012 nella causa C-288/11 Mitteldeutsche Flughafen AG e Flughafen Leipzig-Halle GmbH contro Commissione europea.
(11) Nel 2009, in una procedura d'appalto, la città di Copenaghen ha offerto un prestito a condizioni favorevoli ai privati che avessero costruito uno spazio polifunzionale. L'aggiudicatario non è riuscito a ottenere i fondi supplementari necessari e quindi nel marzo 2010 l'appalto è stato annullato.
(12) La procedura è cominciata con annunci sui principali mezzi di comunicazione internazionali e danesi: The New York Times, The Times, Børsen, Licitation, Byggeriets Dagblad, Berlingske Tidende e Politiken.
(13) Tutti i potenziali operatori locali come Tivoli, Bella Center, Malmö Arena e Parken sono stati invitati a partecipare alla gara, ma hanno declinato l'invito.
(14) Il gruppo Live Nation Entertainment è la principale azienda, a livello mondiale, nel campo dell'intrattenimento e della musica dal vivo. Le sue attività consistono essenzialmente nella promozione degli spettacoli, nella gestione e nel funzionamento degli impianti e nella fornitura di servizi di biglietteria. Live Nation Entertainment opera attraverso imprese locali in ciascun territorio. In Danimarca l'attività è gestita attraverso Live Nation Denmark ApS.
(15) Da questo punto di vista, benché sia possibile offrire vantaggi a qualsiasi soggetto che sia un utente o un locatario abituale o frequente dello spazio, o a qualsiasi soggetto che sia uno sponsor o un partner commerciale dello spazio, tali vantaggi vengono offerti, per esempio, […] e devono essere forniti a tutti gli utenti analoghi dello spazio a condizioni trasparenti, paritarie e non discriminatorie; ciò non significa quindi che un utente specifico possa ricevere un trattamento di favore.
(16) Causa T-90/09 Mojo Concerts BV e Amsterdam Music Dome Exploitatie BV contro Commissione europea, ordinanza del Tribunale del 26.1.2012, punto 45.