17.12.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 368/7


PARERE DEL CONSIGLIO

del 10 dicembre 2013

sul programma di partenariato economico della Slovenia

2013/C 368/03

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 473/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2013, sulle disposizioni comuni per il monitoraggio e la valutazione dei documenti programmatici di bilancio e per la correzione dei disavanzi eccessivi negli Stati membri della zona euro (1), in particolare l'articolo 9, paragrafo 4,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)

Il patto di stabilità e crescita (PSC) è volto a garantire la disciplina di bilancio in tutta l'Unione e stabilisce il quadro per la prevenzione e la correzione dei disavanzi pubblici eccessivi. Esso si fonda sull'obiettivo della solidità delle finanze pubbliche in quanto strumento atto a rafforzare le condizioni per la stabilità dei prezzi e per una crescita forte e sostenibile supportata dalla stabilità finanziaria e, quindi, a sostenere il conseguimento delle finalità dell'Unione in materia di crescita sostenibile e occupazione.

(2)

Il regolamento (UE) n. 473/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, stabilisce le disposizioni di monitoraggio rafforzato delle politiche di bilancio nella zona euro e di garanzia della coerenza dei bilanci nazionali con gli indirizzi di politica economica emanati nel contesto del patto di stabilità e crescita e del semestre europeo. Poiché le misure esclusivamente di bilancio potrebbero essere insufficienti ad assicurare una correzione duratura del disavanzo eccessivo, possono essere necessarie misure strategiche e riforme strutturali supplementari.

(3)

L'articolo 9 del regolamento (UE) n. 473/2013 definisce le modalità dettagliate dei programmi di partenariato economico che devono essere presentati dagli Stati membri che hanno come valuta l'euro soggetti alla procedura per i disavanzi eccessivi. Stabilendo una tabella di marcia per le misure volte a contribuire a una correzione effettiva e duratura del disavanzo eccessivo, il programma di partenariato economico dovrebbe specificare in particolare le principali riforme strutturali di bilancio, segnatamente quelle riguardanti i sistemi impositivi, pensionistici e sanitari e i quadri di bilancio.

(4)

Il 2 dicembre 2009 il Consiglio ha adottato una decisione a norma dell'articolo 126, paragrafo 6, del trattato, con la quale ha aperto una procedura per i disavanzi eccessivi nei confronti della Slovenia. Il 21 giugno 2013 il Consiglio ha adottato una raccomandazione rivista a norma dell'articolo 126, paragrafo 7, del trattato nel contesto di una procedura per i disavanzi eccessivi avviata prima dell'entrata in vigore del regolamento (UE) n. 473/2013. In questo contesto, è stato chiesto alla Slovenia di presentare un programma di partenariato economico entro il 1o ottobre 2013, indicando le riforme strutturali di bilancio volte a garantire una correzione effettiva e duratura del disavanzo eccessivo.

(5)

Il programma di partenariato economico presentato dalla Slovenia il 1o ottobre comprende misure intese a: rafforzare la strategia di bilancio per una correzione duratura del disavanzo eccessivo «(raccomandazione specifica per paese (di seguito «raccomandazione») 1)»; rinsaldare la sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico e contenere i costi relativi all'invecchiamento della popolazione (raccomandazione 2); riformare il mercato del lavoro (raccomandazione 3); effettuare un esame della qualità delle attività del sistema bancario (raccomandazione 4); migliorare il quadro normativo delle banche e le capacità di vigilanza (raccomandazione 5); riformare le professioni regolamentate (raccomandazione 6); ridurre la durata dei procedimenti giudiziari (raccomandazione 7); rafforzare il governo societario delle imprese di proprietà dello Stato e la privatizzazione (raccomandazione 8); ristrutturare le imprese e migliorare il contesto in cui esse operano (raccomandazione 9).

(6)

Le misure e riforme strutturali di bilancio che la Slovenia intende attuare riguardano: i) il sistema fiscale e il rispetto dell'obbligo tributario; ii) il quadro di bilancio; iii) il sistema pensionistico; iv) le cure di lunga durata. Il pacchetto di misure è parzialmente adeguato e potrebbe contribuire a una correzione effettiva e duratura della situazione di disavanzo eccessivo. Sono tuttavia necessari ulteriori sforzi e occorre accelerare l'attuazione delle misure in alcune aree.

(7)

Le recenti misure strutturali per aumentare le entrate, in particolare l'applicazione di aliquote IVA più elevate e di una nuova imposta sugli immobili, dovrebbero contribuire sensibilmente (circa l'1,3 % del PIL) al risanamento delle finanze pubbliche. Questi provvedimenti non sono però accompagnati da misure strutturali sul fronte della spesa, anch'esse fondamentali per conseguire una situazione di pareggio o di eccedenza di bilancio. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, risulta prematuro effettuare una valutazione di diverse misure amministrative volte a rafforzare il rispetto dell'obbligo tributario che comunque, se applicate in modo efficace, contribuirebbero a rafforzare la sostenibilità delle finanze pubbliche.

(8)

Le autorità elaborano al momento una revisione approfondita della legislazione su cui si fonda il quadro di bilancio conformemente al trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'Unione economica e monetaria (UEM) e agli altri atti giuridici dell'Unione. L'iscrizione nella costituzione di una regola relativa al pareggio o all'eccedenza di bilancio e l'adozione prevista delle modalità di applicazione di tale regola, in particolare la nuova legge sulla regola di bilancio e la legge modificata sulle finanze pubbliche, dovrebbero contribuire ad ancorare la disciplina di bilancio nella legislazione nazionale.

(9)

In seguito all'attuazione della riforma pensionistica del dicembre 2012, i dati mensili relativi al numero di nuovi pensionati indicano un ritmo di crescita più contenuto. Sarebbe tuttavia prematuro valutare l'attuazione della seconda raccomandazione del Consiglio relativa al rafforzamento della sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico. Un gruppo di lavoro composto di esponenti del mondo accademico e funzionari della pubblica amministrazione effettua attualmente una valutazione delle conseguenze della riforma. Sulla base delle conclusioni di questa valutazione, il governo intende presentare proposte per ulteriori adeguamenti del sistema pensionistico onde garantirne la sostenibilità al di là del 2020.

(10)

Al fine di affrontare meglio il problema dei crescenti costi legati all'invecchiamento della popolazione, il governo ha approvato un progetto di legge sulle cure di lunga durata e sull'assistenza alla persona, istituendo un nuovo sistema di tipo assicurativo. L'adozione della nuova legge è prevista per il primo semestre del 2014. Il finanziamento del sistema obbligatorio di tipo assicurativo deve essere chiarito, ma è probabile che esso sarà alimentato da contributi obbligatori versati dalla popolazione attiva e non attiva, e non dovrebbe aumentare il tasso globale dei contributi previdenziali e assistenziali.

(11)

Negli ultimi mesi la Slovenia ha accelerato il ritmo delle riforme strutturali non di bilancio necessarie per l'aggiustamento degli squilibri macroeconomici. Progressi fondamentali sono in via di realizzazione nell'ambito del settore bancario. Tuttavia, le riforme fondamentali per favorire l'aggiustamento e la crescita sono ancora in fase di elaborazione e la loro applicazione subirà un ritardo significativo, in particolare per quanto riguarda le misure relative alla ristrutturazione delle imprese in sede extragiudiziale e all'istituzione di una classificazione dei beni di proprietà dello Stato.

(12)

Sono in corso di attuazione misure volte a stabilizzare il settore bancario, tra cui un esame approfondito della qualità delle attività e prove di stress che riguardano quasi il 70 % delle banche, che dovrebbero essere portati a termine entro la fine del 2013. A questa valutazione dovrebbe seguire una strategia globale di ristrutturazione, consolidamento e ricapitalizzazione del settore bancario, che dovrebbe comprendere anche piani per il disinvestimento delle partecipazioni dirette e indirette operate dal settore pubblico nelle banche nazionali. Un tale disinvestimento ridurrebbe notevolmente i rischi di ricomparsa di passività potenziali nei prossimi anni.

(13)

La riforma in corso della legge slovena sulle partecipazioni pubbliche, se ben strutturata e attuata integralmente — il che comporta rapidi progressi nella privatizzazione di alcune imprese pubbliche — potrebbe, da un lato, generare entrate e ridurre le passività potenziali delle amministrazioni pubbliche e, dall'altro, contribuire a migliorare e rendere più efficiente la gestione strategica dei beni di proprietà dello Stato, in particolare per quanto riguarda la possibilità di attrarre investitori stranieri,

HA ADOTTATO IL SEGUENTE PARERE:

Il programma di partenariato economico che la Slovenia ha presentato alla Commissione e al Consiglio il 1o ottobre 2013 comprende una serie di riforme strutturali di bilancio che sono in parte adeguate a sostenere una correzione efficace e duratura del disavanzo eccessivo e che devono essere attuate fedelmente e integralmente per produrre i risultati previsti. Nello specifico, il programma di partenariato economico illustra alcuni progressi compiuti per rispettare gli impegni presi dalla Slovenia nel quadro del programma di stabilità e del programma nazionale di riforma, al fine di attuare la riforma fiscale, rafforzare il rispetto dell'obbligo tributario e la governance di bilancio e risanare il settore bancario. La ristrutturazione del settore bancario e del settore delle imprese e la strategia di risanamento che faranno seguito alla pubblicazione dei risultati dell'esame della qualità delle attività e delle prove di stress per le banche sono misure fondamentali per infondere fiducia e attrarre investimenti esteri in Slovenia, inclusi investimenti in obbligazioni sovrane. Solo di recente sono iniziati i lavori su nuovi possibili adeguamenti del sistema pensionistico e non sono ancora disponibili informazioni sulle misure concrete previste e sul loro calendario di attuazione. Poiché quasi tutte le riforme sono ancora in corso di elaborazione, la loro rapida adozione e piena attuazione sono in generale di capitale importanza. La Slovenia è pertanto invitata a presentare ulteriori dettagli circa le riforme previste fornendo ulteriori informazioni nel quadro dei prossimi programma nazionale di riforma e programma di stabilità, che saranno oggetto di una valutazione approfondita da parte della Commissione e del Consiglio nel contesto del semestre europeo.

Fatto a Bruxelles, il 10 dicembre 2013

Per il Consiglio

Il presidente

R. ŠADŽIUS


(1)  GU L 140 del 27.5.2013, pag. 11.