24.7.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 219/61


RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

del 10 luglio 2012

sul programma nazionale di riforma 2012 di Malta e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità di Malta 2012-2015

2012/C 219/18

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 121, paragrafo 2, e l’articolo 148, paragrafo 4,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l’articolo 5, paragrafo 2,

vista la raccomandazione della Commissione europea,

viste le conclusioni del Consiglio europeo,

visto il parere del Comitato per l’occupazione,

sentito il Comitato economico e finanziario,

considerando quanto segue:

(1)

Il 26 marzo 2010 il Consiglio europeo ha approvato la proposta della Commissione di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per l’occupazione e la crescita basata su un maggiore coordinamento delle politiche economiche e incentrata sui settori chiave in cui occorre intervenire per rafforzare il potenziale di crescita sostenibile e di competitività dell’Europa.

(2)

Il Consiglio ha adottato, il 13 luglio 2010, una raccomandazione sugli orientamenti di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell’Unione (2010-2014) e, il 21 ottobre 2010, una decisione sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione (2), che insieme formano gli «orientamenti integrati». Gli Stati membri sono stati invitati a tener conto degli orientamenti integrati nelle politiche nazionali in materia economica e occupazionale.

(3)

Il 12 luglio 2011 il Consiglio ha adottato una raccomandazione (3) sul programma nazionale di riforma 2011 di Malta e ha formulato il suo parere sul programma di stabilità aggiornato di Malta 2011-2014.

(4)

Il 23 novembre 2011 la Commissione ha adottato la seconda analisi annuale della crescita, segnando l’inizio del secondo semestre europeo di coordinamento integrato ed ex ante delle politiche, che è parte integrante della strategia Europa 2020. Il 14 febbraio 2012 la Commissione ha adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici (4), la relazione sul meccanismo di allerta, in cui non annoverava Malta tra gli Stati membri che sarebbero stati oggetto di un esame approfondito.

(5)

Il 1o dicembre 2011 il Consiglio ha adottato conclusioni che invitavano il Comitato per la protezione sociale, di concerto con il Comitato per l’occupazione e altri comitati, a presentare le sue opinioni sulle azioni raccomandate nell’ambito del ciclo politico di Europa 2020. Tali opinioni sono incluse nel parere del Comitato per l’occupazione.

(6)

Il Parlamento europeo è stato debitamente coinvolto nel Semestre europeo ai sensi del regolamento (CE) n. 1466/97 e il 15 febbraio 2012 ha adottato una risoluzione sull’occupazione e gli aspetti sociali nell’analisi annuale della crescita 2012 e una risoluzione sul contributo all’analisi annuale della crescita per il 2012.

(7)

Il 2 marzo 2012 il Consiglio europeo ha approvato le priorità per garantire la stabilità finanziaria, il risanamento di bilancio e le azioni volte a promuovere la crescita, sottolineando la necessità di portare avanti un risanamento di bilancio differenziato e favorevole alla crescita, di ripristinare normali condizioni per l’erogazione di prestiti all’economia, di promuovere la crescita e la competitività, di contrastare la disoccupazione e le conseguenze sociali della crisi e di modernizzare la pubblica amministrazione.

(8)

Il 2 marzo 2012 il Consiglio europeo ha inoltre invitato gli Stati membri che partecipano al Patto Euro plus a presentare i loro impegni in tempo utile perché possano essere inseriti nei rispettivi programmi di stabilità o di convergenza e nei rispettivi programmi nazionali di riforma.

(9)

Malta ha presentato il 30 aprile 2012 il suo programma di stabilità 2012 relativo al periodo 2012-2015 e il 23 aprile 2012 il suo programma nazionale di riforma 2012. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente onde tener conto delle loro correlazioni.

(10)

Sulla base della valutazione del programma di stabilità a norma del regolamento (CE) n. 1466/97, il Consiglio ritiene che lo scenario macroeconomico su cui si fondano le proiezioni di bilancio sia ottimistico, in particolare per gli ultimi anni del periodo di riferimento del programma, rispetto al potenziale di crescita stimato dalla Commissione. Obiettivo della strategia di bilancio delineata nel programma di stabilità è ridurre progressivamente il disavanzo, portandolo allo 0,3 % del PIL nel 2015, dopo la prevista correzione del disavanzo eccessivo nel 2011. Il programma di stabilità conferma il precedente obiettivo di bilancio a medio termine (OMT) di un pareggio in termini strutturali, da raggiungere oltre il periodo di riferimento del programma. L’OMT riflette adeguatamente i requisiti del patto di stabilità e crescita. Vi è qualche rischio che i risultati in termini di disavanzo possano essere peggiori del previsto, a causa: i) di minori entrate, dato lo scenario macroeconomico leggermente ottimistico; ii) di possibili eccedenze della spesa primaria corrente; e iii) del processo di ristrutturazione della compagnia aerea nazionale (Air Malta) attualmente in corso e della situazione finanziaria del fornitore di energia (Enemalta). Sulla base del saldo di bilancio strutturale (ricalcolato) (5), i progressi annuali verso l’OMT dovrebbero essere in linea con il parametro di riferimento dello 0,5 % del PIL previsto dal patto di stabilità e crescita.

In base alle constatazioni della Commissione, le misure una tantum incluse negli obiettivi di bilancio permetteranno progressi verso l’OMT in media leggermente più elevati (¾ % del PIL), ma ripartiti in modo molto disomogeneo, con un’assenza di progressi nel 2012 e uno sforzo di risanamento del bilancio dell’1¼ % nel 2013. In base alle informazioni fornite nel programma di stabilità, il tasso di crescita della spesa pubblica, tenendo conto delle misure discrezionali sul lato delle entrate, sarebbe in linea con il parametro di riferimento per la spesa previsto nel patto di stabilità e crescita per l’intero periodo di riferimento del programma. Il fatto che gli obiettivi di bilancio siano esposti a rischi implica, tuttavia, che l’aggiustamento medio verso l’OMT potrebbe essere più lento di quanto auspicabile. Il programma di stabilità prevede che, dopo aver registrato un picco intorno al 72 % del PIL nel 2011, il rapporto debito lordo della pubblica amministrazione/PIL inizi a diminuire fino a raggiungere il 65,3 % del PIL nel 2015 (vale a dire comunque al di sopra del valore di riferimento del 60 % previsto dal trattato).

Secondo i piani del programma di stabilità, Malta sta compiendo sufficienti progressi verso il raggiungimento, entro il termine del periodo di transizione (2015), del parametro di riferimento per la riduzione del debito previsto dal patto di stabilità e crescita, ma questa valutazione è esposta a rischi poiché il rapporto debito/PIL potrebbe risultare più elevato del previsto, data la possibilità di disavanzi e di aggiustamenti stock/flussi più elevati. Il quadro di bilancio a medio termine di Malta resta non vincolante, il che implica un orizzonte di programmazione di bilancio relativamente breve. Il programma di stabilità annuncia che il governo sta valutando l’eventualità di riformare la procedura annuale di bilancio, incluse le scadenze, e di inserire nella Costituzione una norma di bilancio, comprensiva di meccanismi di monitoraggio e correttivi, in linea con le recenti modifiche al quadro di governance dell’area dell’euro.

(11)

Per quanto riguarda la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche, Malta dovrebbe far registrare un aumento a lungo termine della spesa connessa all’invecchiamento della popolazione notevolmente superiore alla media dell’UE. Un tasso di attività dei lavoratori anziani, in particolare di donne anziane, molto basso, un’età di uscita dal lavoro relativamente giovane e il ricorso a misure di prepensionamento ampliano la portata della sfida. Un gruppo di lavoro indipendente in materia di pensioni ha presentato, nel dicembre 2010, alcune proposte per un’ulteriore riforma delle pensioni, ipotizzando tra l’altro un collegamento tra il tasso di pensionamento e la speranza di vita, nonché l’introduzione di pilastri supplementari al sistema pensionistico. Tali proposte sono state oggetto di consultazioni con i portatori di interesse, ma il governo non ha ancora annunciato la propria posizione. Inoltre, il programma nazionale di riforma non propone una strategia globale di invecchiamento attivo. Pur prendendo atto delle misure adottate da Malta per combattere il lavoro sommerso, l’incidenza di tale realtà rischia di esercitare una pressione eccessiva sulla sostenibilità delle finanze pubbliche.

(12)

La ristrutturazione dell’economia di Malta ha determinato tra la domanda e l’offerta di competenze uno squilibrio reso ancor più grave dai bassi livelli di completamento dell’istruzione terziaria e da un’alta percentuale di abbandono scolastico. Per garantire effetti durevoli, occorre che sia mantenuto costante il livello di impegno volto a migliorare il collegamento tra il sistema dell’istruzione e le esigenze del mercato del lavoro. Entro la fine del 2012 Malta dovrebbe presentare una strategia volta a combattere l’abbandono scolastico. Inoltre, non esiste un sistema generale di raccolta e analisi delle informazioni sul fenomeno.

(13)

Malta presenta ancora un basso tasso di partecipazione al mercato del lavoro da parte delle donne e dei lavoratori anziani. Il paese sta adoperandosi per riportare le donne nella forza lavoro riconoscendo le difficoltà connesse alle donne anziane. Tuttavia, il divario occupazionale tra i generi gioca fortemente a sfavore delle donne, principalmente per la mancanza di un numero sufficiente di servizi per l’infanzia a costi accessibili e di strutture di doposcuola e la limitata diffusione di misure a tutela delle famiglie, come orario flessibile e telelavoro.

(14)

Malta resta uno dei pochi Stati membri con un sistema di indicizzazione dei salari generalizzato. Pur presentando caratteristiche che potenzialmente ne mitigano le conseguenze, il meccanismo comporta un rischio di spirali salari-prezzi, soprattutto perché i prezzi dei beni importati, non essendo esclusi dall’indice, rischiano di ostacolare la competitività, specialmente nei settori ad alta intensità di lavoro. Le autorità hanno intrapreso un processo di revisione, ma i risultati non sono ancora disponibili e non è ancora stata avviata una discussione su proposte concrete di riforma.

(15)

L’approvvigionamento energetico di Malta rimane quasi totalmente dipendente dalle importazioni di petrolio, mentre il contributo delle energie rinnovabili è tuttora marginale. Le elevate tariffe sull’energia elettrica rischiano di ostacolare la competitività delle piccole e medie imprese del paese. Portare una risposta alla scarsa efficienza energetica potrebbe avere il doppio benefico effetto di migliorare la competitività e di raggiungere gli obiettivi in materia di energia e di clima. In questo settore sono state intraprese numerose iniziative, tra cui quella di incentivare la produzione di energia fotovoltaica e lo sviluppo di centrali eoliche, quella di costruire un interconnettore elettrico con la Sicilia e quella di promuovere l’uso di automobili a basso consumo. Tuttavia, è ancora presto per vedere l’impatto ultimo di queste iniziative ed occorre dunque che la loro attuazione sia monitorata con attenzione.

(16)

Il sistema bancario di Malta è molto vasto rispetto alle dimensioni dell’economia, con un attivo totale pari a circa 800 % del PIL. Le dimensioni del settore, già di per sé, fanno sì che eventuali perturbazioni della stabilità finanziaria rischino di avere un impatto sproporzionato sull’economia nazionale. La crisi economica mondiale ha comportato un aumento dei prestiti problematici, non accompagnato però da un aumento della copertura. In particolare, la forte esposizione al mercato immobiliare, che interessa oltre la metà di tutti i prestiti a residenti a livello nazionale, è fonte di vulnerabilità, soprattutto perché non è esclusa un’ulteriore revisione al ribasso dei prezzi degli immobili in un momento come quello attuale in cui l’offerta di unità abitative potrebbe risultare eccessiva.

(17)

Malta ha assunto una serie di impegni nell’ambito del Patto Euro plus. Tali impegni, così come l’attuazione degli impegni presentati nel 2011, sono connessi al miglioramento della competitività, alla promozione dell’occupazione e all’aumento della sostenibilità delle finanze pubbliche. La Commissione ha valutato l’attuazione degli impegni assunti nell’ambito del Patto Euro plus. Nelle raccomandazioni si è tenuto conto dei risultati di tale valutazione.

(18)

Nell’ambito del semestre europeo la Commissione ha effettuato un’analisi completa della politica economica di Malta e ha valutato il programma di stabilità e il programma nazionale di riforma. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilità della politica di bilancio e della politica socioeconomica di Malta, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell’UE, alla luce dell’esigenza di rafforzare la governance economica dell’Unione nel suo insieme, offrendo un contributo a livello dell’UE per le future decisioni nazionali. Le sue raccomandazioni nell’ambito del semestre europeo trovano riscontro nelle raccomandazioni di cui ai punti da 1 a 6.

(19)

Alla luce di tale valutazione, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità e il suo parere (6) trova riscontro, in particolare, nella raccomandazione di cui al punto 1,

RACCOMANDA che Malta adotti provvedimenti nel periodo 2012-2013 al fine di:

1)

rafforzare la strategia di bilancio nel 2012 con ulteriori misure permanenti in modo da assicurare progressi adeguati verso l’OMT e mantenere il disavanzo al di sotto del 3 % del PIL senza ricorrere ad una tantum. Proseguire il risanamento del bilancio con un ritmo adeguato, in modo da compiere progressi sufficienti verso l’OMT, raggiungendo tra l’altro il parametro di riferimento stabilito per la spesa, e verso il raggiungimento del parametro di riferimento stabilito per la riduzione del debito, specificando le misure concrete atte a sostenere gli obiettivi di disavanzo dal 2013 e preparandosi al tempo stesso ad adottare ulteriori misure in caso di scostamenti. Attuare, entro la fine del 2012, un quadro pluriennale di bilancio vincolante e basato su regole precise. Migliorare l’adempimento degli obblighi tributari, contrastare l’evasione fiscale e ridurre gli incentivi all’indebitamento nel settore della fiscalità delle imprese;

2)

agire, senza ulteriori indugi, al fine di garantire la sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico e, a tal fine, aumentare l’età pensionabile effettiva, anche accelerando in modo significativo il progressivo aumento dell’età pensionabile prevista per legge rispetto alle norme vigenti e stabilendo un collegamento chiaro fra età pensionabile prevista per legge e speranza di vita, e adottare misure volte a incoraggiare risparmi privati a fini pensionistici. Adottare misure tese ad accrescere la partecipazione dei lavoratori più anziani alla forza lavoro e a scoraggiare il ricorso a misure di prepensionamento;

3)

adottare misure volte a ridurre l’elevato tasso di abbandono scolastico. Perseguire nel sistema scolastico-formativo politiche che permettano l’acquisizione delle competenze richieste dal mercato del lavoro. Migliorare la disponibilità di servizi per l’infanzia a costi accessibili e di centri di doposcuola, al fine di ridurre il divario occupazionale tra i generi;

4)

in consultazione con le parti sociali e in conformità alle pratiche nazionali, adottare le ulteriori misure necessarie per attuare una riforma del sistema di contrattazione salariale e del sistema di indicizzazione salariale, così da rispecchiare meglio gli sviluppi della produttività del lavoro e ridurre l’incidenza dei prezzi delle importazioni sull’indice;

5)

al fine di ridurre la dipendenza di Malta dalle importazioni di petrolio, intensificare gli sforzi volti a promuovere l’efficienza energetica e aumentare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, con un attento monitoraggio dei meccanismi di incentivazione esistenti e con la priorizzazione di un ulteriore sviluppo di infrastrutture, compreso il completamento del collegamento elettrico con la Sicilia;

6)

per rafforzare il settore bancario, adottare misure volte ad attenuare i rischi potenziali derivanti dalla forte esposizione al mercato immobiliare. Adottare misure destinate a rafforzare ulteriormente le previsioni relative alle perdite da svalutazione dei crediti.

Fatto a Bruxelles, il 10 luglio 2012

Per il Consiglio

Il presidente

V. SHIARLY


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.

(2)  Mantenuti per il 2012 dalla decisione 2012/238/UE del Consiglio, del 26 aprile 2012, sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione (GU L 119 del 4.5.2012, pag. 47).

(3)  GU C 215 del 21.7.2011, pag. 10.

(4)  GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25.

(5)  Saldo di bilancio corretto per il ciclo al netto delle misure temporanee e una tantum, ricalcolato dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nel programma, secondo la metodologia concordata.

(6)  A norma dell’articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97.