22.7.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 216/1 |
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO
del 12 luglio 2011
sul programma nazionale di riforma 2011 del Portogallo
2011/C 216/01
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 121, paragrafo 2, e l’articolo 148, paragrafo 4,
vista la raccomandazione della Commissione europea,
viste le conclusioni del Consiglio europeo,
visto il parere del comitato per l’occupazione,
considerando quanto segue:
(1) |
Il 26 marzo 2010 il Consiglio europeo ha approvato la proposta della Commissione di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per l'occupazione e la crescita basata su un maggior coordinamento delle politiche economiche e incentrata sui settori chiave in cui occorre intervenire per incentivare il potenziale di crescita sostenibile e di competitività dell'Europa. |
(2) |
Il Consiglio ha adottato il 13 luglio 2010 una raccomandazione sugli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell’Unione (per il periodo 2010-2014) e il 21 ottobre 2010 una decisione sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione (1), che insieme formano gli «orientamenti integrati». Gli Stati membri sono stati invitati a tener conto degli orientamenti integrati nelle proprie politiche nazionali in materia economica e di occupazione. |
(3) |
Il 12 gennaio 2011 la Commissione ha adottato la prima Analisi annuale della crescita, che segna l’inizio di un nuovo ciclo di governance economica nell’UE e del primo semestre europeo di coordinamento integrato e ex-ante delle politiche, che si fonda sulla strategia Europa 2020. |
(4) |
Il 25 marzo 2011 il Consiglio europeo ha approvato le priorità per il risanamento finanziario e le riforme strutturali (in linea con le conclusioni del Consiglio del 15 febbraio e del 7 marzo 2011 e in seguito all’Analisi annuale della crescita della Commissione). Il Consiglio europeo ha rilevato che occorre attribuire priorità al ripristino di bilanci sani e alla sostenibilità dei conti pubblici, alla riduzione della disoccupazione attraverso riforme del mercato del lavoro e a nuovi sforzi intesi ad aumentare la crescita. Esso ha invitato gli Stati membri a tradurre tali priorità in misure concrete che saranno inserite nei rispettivi programmi di stabilità o di convergenza e nei programmi nazionali di riforma. |
(5) |
Il 25 marzo 2011 il Consiglio europeo ha inoltre invitato gli Stati membri che partecipano al patto Euro Plus a presentare i loro impegni in tempo utile perché possano essere inseriti nei rispettivi programmi di stabilità o di convergenza e nei programmi nazionali di riforma. Il programma nazionale di riforma portoghese non indica esplicitamente gli impegni e le azioni specifici per il 2011, che dovrebbero essere presentati al Consiglio europeo. |
(6) |
Il 23 marzo 2011 il governo portoghese ha presentato un programma di stabilità per il 2011-2014 al parlamento nazionale, che l'ha respinto. Il 19 aprile 2011 il governo portoghese ha presentato un programma nazionale di riforma. Gli scenari macroeconomici e di bilancio proposti e le raccomandazioni politiche ivi contenute sono stati sostituiti dal memorandum d'intesa sottoscritto il 17 maggio 2011. |
(7) |
Il 17 maggio 2011 il Consiglio ha adottato la decisione di esecuzione 2010/344/UE, che mette a disposizione del Portogallo un'assistenza finanziaria a medio termine per il triennio 2011-2014 a norma del regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio, dell'11 maggio 2010, che istituisce un meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (2). Il memorandum d’intesa firmato lo stesso giorno e le successive integrazioni definiscono le condizioni di politica economica cui è subordinata l'erogazione dell'assistenza finanziaria. |
(8) |
Nel 2010 il PIL del Portogallo è cresciuto dell’1,3 %. Unitamente alla forte crescita delle esportazioni, questo andamento di crescita positiva è dovuto anche a fattori eccezionali che hanno incrementato i consumi privati. L'andamento dei prezzi e dei costi non erano chiaramente sufficienti ad incrementare la competitività a un ritmo sufficiente per riassorbire il disavanzo delle partite correnti, pari al 10 % del PIL nel 2010. La debolezza generale dell'economia e il forte aumento della disoccupazione (11,2 % alla fine del 2010) hanno determinato disavanzi pubblici consistenti, che hanno superato il 10 % del PIL nel 2009 e il 9 % nel 2010, contro il 3,5 % nel 2008. Gli sviluppi sfavorevoli delle finanze pubbliche, associati ad una pallida prospettiva di crescita economica, hanno condotto recentemente, ad un deterioramento della fiducia ed a pressioni crescenti sui mercati dei titoli sovrani, il che desta preoccupazioni circa la sostenibilità delle sue finanze pubbliche. A seguito di ribassi consecutivi del rating dei titoli di Stato portoghesi da parte delle agenzie di rating, il paese non è più stato in grado di rifinanziarsi a tassi che siano compatibili con la sostenibilità delle finanze pubbliche a lungo termine. In parallelo il settore bancario, che è fortemente dipendente dai finanziamenti esterni, in particolare nell'area dell'euro, si è visto sempre più preclusa la possibilità di finanziarsi sui mercati. |
(9) |
Il Portogallo si è impegnato ad attuare il programma di aggiustamento economico e finanziario al fine di ristabilire la fiducia nel suo debito sovrano e nel settore bancario e di sostenere la crescita e l'occupazione. Il programma prevede un’azione globale su tre fronti: i) una strategia di risanamento di bilancio credibile ed equilibrata, sostenuta da misure di bilancio strutturali e da un miglior controllo di bilancio; ii) profonde e prioritarie riforme strutturali, anche dei mercati del lavoro e dei prodotti; iii) l'impegno a proteggere il settore finanziario da una riduzione sregolata della leva finanziaria utilizzando meccanismi di mercato supportati da dispositivi di sostegno. |
(10) |
La Commissione ha valutato il programma nazionale di riforma tenendo conto non solo della sua pertinenza per la sostenibilità della politica socioeconomica e di bilancio in Portogallo, ma anche della sua conformità con le norme e gli orientamenti dell'UE, vista la necessità di rafforzare la governance economica globale dell'UE fornendo, a livello di Unione, un contributo alle future decisioni nazionali. In tale contesto, la Commissione sottolinea l'urgenza di attuare le misure programmate per conformarsi alla decisione di esecuzione 2011/344/UE, |
RACCOMANDA che il Portogallo:
attui le misure indicate nella decisione di esecuzione 2011/344/UE e ulteriormente specificate nel memorandum d'intesa del 17 maggio 2011 e successive integrazioni.
Fatto a Bruxelles, addì 12 luglio 2011.
Per il Consiglio
Il presidente
J. VINCENT-ROSTOWSKI
(1) Mantenuti per il 2011 mediante decisione 2011/308/UE del Consiglio, del 19 maggio 2011, sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione (GU L 138 del 26.5.2011, pag. 56).
(2) GU L 118 del 12.5.2010, pag. 1.