30.3.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 83/13


DECISIONE DEL CONSIGLIO

del 16 febbraio 2010

che intima alla Grecia di adottare le misure per la riduzione del disavanzo ritenute necessarie per correggere la situazione di disavanzo eccessivo

(2010/182/UE)

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 126, paragrafo 9, in combinato disposto con l’articolo 136,

vista la raccomandazione della Commissione,

considerando quanto segue:

(1)

A norma dell’articolo 126, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), gli Stati membri devono evitare disavanzi pubblici eccessivi.

(2)

Il patto di stabilità e crescita si fonda sull’obiettivo di finanze pubbliche sane come mezzo per rafforzare le condizioni per la stabilità dei prezzi e per una crescita forte e sostenibile che favorisca la creazione di posti di lavoro.

(3)

La riforma del 2005 del patto di stabilità e crescita ha inteso rafforzarne l’efficacia e i fondamenti economici e garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche a lungo termine. Essa mirava ad assicurare in particolare che le condizioni economiche e di bilancio fossero sempre prese pienamente in considerazione in tutte le fasi della procedura per i disavanzi eccessivi. In tal modo, il patto di stabilità e crescita costituisce il quadro a sostegno delle politiche dei governi per tornare rapidamente a posizioni di bilancio sane, tenendo conto della situazione economica.

(4)

Il 27 aprile 2009 il Consiglio ha deciso, in conformità dell’articolo 104, paragrafo 6, del trattato che istituisce la Comunità europea (TCE), che in Grecia esisteva un disavanzo eccessivo e ha emanato raccomandazioni per correggerlo entro il 2010, conformemente all’articolo 104, paragrafo 7, TCE e all’articolo 3, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1467/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per l’accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi (1). Il Consiglio ha inoltre fissato al 27 ottobre 2009 il termine per l’adozione di misure efficaci.

(5)

Il disavanzo pubblico, effettivo e previsto, e i dati sul debito comunicati nell’aprile 2009 dalla Grecia sono stati sostanzialmente rivisti al rialzo nella notifica di ottobre 2009. Il disavanzo del 2008 è salito al 7¾ % del PIL (dal 5 % del PIL comunicato in aprile 2009), mentre il rapporto debito/PIL ha raggiunto, secondo i dati comunicati, il 99 % del PIL alla fine del 2008 (rispetto al 97,6 % indicato in aprile 2009). Conformemente all’articolo 15, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2009 del Consiglio, del 25 maggio 2009, relativo all’applicazione del protocollo sulla procedura per i disavanzi eccessivi, allegato al trattato che istituisce la Comunità europea (2), la Commissione (Eurostat) ha espresso una riserva generale sulla qualità dei dati effettivi comunicati dalla Grecia a causa di «notevoli incertezze» sulle cifre trasmesse. Dato che la riserva della Commissione (Eurostat) sulle statistiche di bilancio della Grecia non è ancora stata sciolta, tali statistiche non sono state ancora convalidate e possono essere quindi rivedute. In base alle previsioni dell’autunno 2009 dei servizi della Commissione e all’aggiornamento del programma di stabilità greco di gennaio 2010 («l’aggiornamento di gennaio 2010»), il disavanzo dell’amministrazione pubblica nel 2009 ha toccato il 12¾ % del PIL, discostandosi dall’obiettivo del 3,7 % del PIL stabilito nell’aggiornamento di gennaio 2010. In base alle previsioni ufficiali che danno la crescita reale del PIL nel 2010 pari a – ¼ %, l’obiettivo di bilancio per il 2010 si attesta a 8,7 % del PIL, ossia molto al di sopra del valore di riferimento del 3 % del PIL.

(6)

Il 2 dicembre 2009 il Consiglio ha stabilito, in conformità dell’articolo 126, paragrafo 8, TFUE, che la Grecia non aveva dato seguito effettivo alla raccomandazione del Consiglio ai sensi dell’articolo 104, paragrafo 7, TCE del 27 aprile 2009 («la raccomandazione del Consiglio del 27 aprile 2009»).

(7)

L’11 febbraio 2010 il Consiglio europeo ha esaminato la situazione di bilancio della Grecia, sostenendo gli sforzi e l’impegno del governo greco ad intraprendere quanto necessario, ivi inclusa l’adozione di misure supplementari, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi ambiziosi stabiliti nel programma di stabilità, ed ha invitato la Grecia ad attuare in maniera rigorosa e determinata tutti i provvedimenti volti a ridurre efficacemente il disavanzo di bilancio di 4 punti percentuali del PIL nel 2010.

(8)

Conformemente all’articolo 126, paragrafo 9, TFUE, qualora uno Stato membro persista nel disattendere le raccomandazioni del Consiglio, quest’ultimo può decidere di intimare allo Stato membro in questione di prendere, entro un termine stabilito, le misure volte alla riduzione del disavanzo. Questa non è la prima volta che il Consiglio decide di agire a norma dell’articolo 126, paragrafo 9, TFUE nei confronti della Grecia. Il 17 febbraio 2005 il Consiglio ha deciso di intimare alla Grecia, ai sensi dell’articolo 104, paragrafo 9, TCE, di prendere le misure volte alla riduzione del disavanzo ritenute necessarie per correggere la situazione di disavanzo eccessivo.

(9)

Nel determinare il contenuto dell’intimazione a norma dell’articolo 126, paragrafo 9, TFUE, i seguenti fattori dovrebbero essere presi in considerazione, ivi compreso il termine per la correzione del disavanzo eccessivo. In primo luogo, la stima del disavanzo effettivo per il 2009 era molto più alta di quella prevista quando è stata adottata la raccomandazione del Consiglio del 27 aprile 2009 e gli sforamenti della spesa e la diminuzione delle entrate hanno più che vanificato le misure di risanamento di bilancio attuate nel corso del 2009. L’adeguamento totale necessario a correggere il disavanzo eccessivo è superiore a 9¾ punti percentuali del PIL. In secondo luogo, l’aggiustamento di bilancio nominale previsto nell’aggiornamento di gennaio 2010 è pari a 4 punti percentuali del PIL, due terzi dei quali, secondo le autorità greche, risultano da misure permanenti.

(10)

Alla luce di questi fattori e considerato il profondo bisogno di risanamento, pare necessario prorogare di due anni il termine fissato dalla raccomandazione del Consiglio del 27 aprile 2009 per la correzione del disavanzo eccessivo in Grecia, fissando il nuovo termine al 2012, in linea con l’aggiornamento di gennaio 2010.

(11)

Il 16 febbraio 2010 il Consiglio ha adottato la raccomandazione alla Grecia (3), intesa a porre fine alla mancanza di coerenza delle politiche economiche della Grecia con gli indirizzi di massima e a scongiurare il rischio di compromettere il buon funzionamento dell’unione economica e monetaria («la raccomandazione del Consiglio del 16 febbraio 2010»).

(12)

In base ai tassi di crescita del PIL reale di – ¼ % e ¾ %, secondo quanto previsto per il 2010 e 2011 nelle previsioni dell’autunno 2009 dei servizi della Commissione e considerati i rischi per le prospettive di bilancio, sarà di fondamentale importanza che il bilancio 2010 sia attuato con rigore per riportare i conti pubblici sulla via della correzione del disavanzo eccessivo entro il 2012. Affinché il disavanzo non superi il 5,6 % del PIL nel 2011 e il 2,8 % nel 2012, occorre che nel 2011 e nel 2012 siano adottate concrete misure permanenti. La correzione di bilancio, misurata in termini strutturali, necessaria per avviare tale percorso di riduzione del disavanzo dovrebbe essere pari ad almeno 3½ % del PIL nel 2010 e nel 2011 e a 2½ % nel 2012.

(13)

La correzione del disavanzo eccessivo, oltre a richiedere una serie di tagli specifici della spesa pubblica (in particolare, la riduzione dei costi salariali, dei trasferimenti sociali e del numero di dipendenti pubblici) e un aumento del gettito (in particolare, mediante una riforma fiscale e l’aumento delle accise e delle imposte sui beni immobili), passa attraverso vari miglioramenti del quadro di bilancio della Grecia (quali una programmazione di bilancio a medio termine, l’adozione di regole di bilancio e qualche cambiamento istituzionale). Gran parte di queste misure sono state delineate dalle stesse autorità greche nell’aggiornamento di gennaio 2010. È opportuno chiedere esplicitamente la completa attuazione di tutte le misure necessarie entro termini ben precisi, poiché sembra essere la via ineludibile per risanare le finanze pubbliche in Grecia in maniera credibile e sostenibile. Dati i rischi legati al percorso di risanamento di bilancio programmato, la Grecia deve essere pronta ad adottare misure supplementari, come annunciato nel programma di stabilità, e ad attuarle per garantire il rispetto del percorso verso la correzione del disavanzo.

(14)

Poiché nella compilazione delle statistiche di bilancio della Grecia si osservano lacune gravi e ricorrenti e affinché sia possibile controllare a dovere la situazione delle finanze pubbliche in questo paese, serve un maggiore impegno per migliorare la raccolta e il trattamento dei dati delle amministrazioni pubbliche prescritti dalla legislazione in vigore, rafforzando, in particolare, i meccanismi che ne assicurano una trasmissione corretta e rapida. Ciò riguarda in particolare la compilazione trimestrale e annuale delle statistiche sulle finanze pubbliche conformemente ai regolamenti (CE) n. 2223/96 (4), (CE) n. 264/2000 (5), (CE) n. 1221/2002 (6), (CE) n. 501/2004 (7), (CE) n. 1222/2004 (8), (CE) n. 1161/2005 (9) e (CE) n. 479/2009, come pure la pubblicazione mensile dei dati sull’esecuzione del bilancio dello Stato e la rapida disponibilità dei dati finanziari relativi alla sicurezza sociale, agli enti locali e ai fondi fuori bilancio. Pur tuttavia, tenuto conto del tempo che può richiedere l’introduzione delle modifiche amministrative necessarie a produrre statistiche di bilancio attendibili, è importante controllare regolarmente l’evoluzione del debito pubblico e definire obiettivi strategici sia per il disavanzo sia per l’evoluzione del livello del debito.

(15)

Secondo le stime alla fine del 2009 il debito pubblico lordo era superiore al 113 % del PIL. Nettamente al di sopra del valore di riferimento del 60 % stabilito dal TFUE, si tratta di uno dei rapporti debito/PIL più alti dell’Unione che, accompagnato agli sviluppi del mercato e all’implicito riprezzamento del rischio, non solo rende più costoso il finanziamento di ogni emissione aggiuntiva, ma aumenta anche il costo del rifinanziamento del debito pubblico attuale. A far variare il livello del debito hanno inoltre ampiamente contribuito fattori diversi dall’indebitamento netto. È necessario che la Grecia si impegni in un’azione ulteriore per tenere sotto controllo tali fattori al fine di ridurre il rapporto debito/PIL a un ritmo soddisfacente, conforme alle proiezioni del saldo dell’amministrazione pubblica e alla crescita nominale del PIL. La variazione annuale dei livelli nominali del debito pubblico nel periodo 2010-2012 dovrebbe concordare con gli obiettivi di disavanzo e con un aggiustamento complessivo stock/flussi pari a ¼ % di PIL all’anno nel 2010, 2011 e 2012.

(16)

La Grecia dovrebbe presentare entro il 16 marzo 2010 una relazione in cui annuncia le misure per raggiungere gli obiettivi di bilancio per il 2010 e il calendario in base al quale attuarle. La Grecia dovrebbe inoltre presentare regolarmente una relazione al Consiglio e alla Commissione, per riferire in che modo sono attuate le misure definite nella presente decisione. Data la gravità della situazione di bilancio della Grecia, a partire dal 15 maggio 2010 tali relazioni dovrebbero essere presentate a cadenza periodica e rese pubbliche. Esse dovrebbero in particolare contenere una descrizione delle misure attuate e di quelle da attuarsi nel 2010 al fine di consolidare le finanze pubbliche e migliorarne la sostenibilità a lungo termine. Poiché il risanamento del bilancio va necessariamente di pari passo con la necessaria realizzazione di riforme strutturali e con il miglioramento della competitività, la Grecia dovrebbe altresì indicare nelle suddette relazioni le misure adottate in risposta alla raccomandazione del Consiglio del 16 febbraio 2010. Inoltre, le relazioni dovrebbero infine contenere informazioni sull’esecuzione mensile del bilancio dello Stato; sull’esecuzione del bilancio della sicurezza sociale e dei comuni; sull’emissione di debito; sull’andamento dell’occupazione nel settore pubblico; sulle spese in attesa di pagamento e, a cadenza almeno annuale, sulla situazione finanziaria delle aziende pubbliche. Poiché il risanamento del bilancio va necessariamente di pari passo con la necessaria realizzazione di riforme strutturali e con il miglioramento della competitività, il Consiglio ha invitato la Grecia a riferire sulle misure adottate in risposta alla raccomandazione del Consiglio del 16 febbraio 2010 nell’ambito delle relazioni trimestrali previste dalla presente decisione. La Commissione e il Consiglio esamineranno le relazioni per valutare i progressi compiuti nella correzione del disavanzo eccessivo.

(17)

Nella dichiarazione dell’11 febbraio 2010 i capi di Stato o di governo dell’Unione europea hanno invitato la Commissione a sorvegliare strettamente l’attuazione della presente decisione di concerto con la BCE e a proporre le misure supplementari necessarie.

(18)

Dopo aver corretto il disavanzo eccessivo, la Grecia adotta le misure opportune per raggiungere il più rapidamente possibile l’obiettivo a medio termine (OMT) di un bilancio in pareggio in termini strutturali. A tal fine, le autorità greche dovrebbero continuare ad assicurare l’attuazione di misure permanenti finalizzate al controllo della spesa primaria corrente, in particolare i costi salariali, i trasferimenti sociali, i sussidi ed altri trasferimenti. La Grecia dovrebbe inoltre far sì che il risanamento del bilancio sia anche teso a migliorare la qualità delle finanze pubbliche e contribuisca a far recuperare competitività alla propria economia, nell’ambito di un programma globale di riforme, attuando rapidamente le politiche concepite per proseguire la riforma dell’amministrazione tributaria. In considerazione dell’aumento del debito e della prevista crescita della spesa legata all’invecchiamento della popolazione, le autorità greche dovrebbero continuare a migliorare la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

1.   La Grecia pone fine alla presente situazione di disavanzo eccessivo il più rapidamente possibile e al più tardi entro il 2012.

2.   Il percorso di aggiustamento alla correzione del disavanzo eccessivo prevede un aggiustamento strutturale annuo di almeno 3½ punti percentuali del PIL nel 2010 e nel 2011, e di almeno 2½ punti percentuali del PIL nel 2012.

3.   Il percorso di aggiustamento di cui al paragrafo 2 prevede che il disavanzo dell’amministrazione pubblica non superi 21 270 milioni di EUR nel 2010, 14 170 milioni di EUR nel 2011 e 7 360 milioni di EUR nel 2012.

4.   Il percorso di aggiustamento di cui al paragrafo 2 prevede che la variazione annuale del debito lordo consolidato delle amministrazioni pubbliche non superi 21 760 milioni di EUR nel 2010, 14 680 milioni di EUR nel 2011 e 7 880 milioni di EUR nel 2012.

5.   La riduzione del disavanzo dovrebbe essere accelerata qualora le condizioni economiche o di bilancio si dovessero rivelare migliori di quanto previsto.

Articolo 2

Per porre fine alla situazione di disavanzo eccessivo e rispettare il percorso di aggiustamento, la Grecia attua una serie di misure di risanamento del bilancio, tra le quali rientrano quelle illustrate nel programma di stabilità, in particolare:

A.   MISURE DI BILANCIO URGENTI DA ADOTTARE ENTRO IL 15 MAGGIO 2010

Come delineato nel programma di stabilità, compresi i provvedimenti di bilancio annunciati il 2 febbraio 2010, la Grecia provvede a:

Spesa

a)

trasferire in una riserva per imprevisti il 10 % degli stanziamenti di bilancio destinati ai ministeri (all’infuori di salari e pensioni) iscritti nel bilancio 2010, in attesa di ripartire nuovamente tali stanziamenti tra i ministeri e individuare i programmi di spesa da razionalizzare, nell’ottica di una riduzione sostanziale e permanente della spesa;

b)

ridurre i costi salariali, in particolare congelando i salari nominali dell’amministrazione centrale, degli enti locali, delle agenzie dello Stato e di altre istituzioni pubbliche ed effettuando tagli all’occupazione; bloccare nuove assunzioni nel 2010 e sopprimere i posti vacanti nell’amministrazione pubblica, compresi i contratti temporanei, in particolare non sostituendo i funzionari di ruolo che vanno in pensione;

c)

ridurre le indennità speciali versate ai dipendenti pubblici (anche quelle provenienti da conti fuori bilancio), con la conseguente riduzione delle retribuzioni complessive nel settore pubblico, come primo passo per migliorare il sistema salariale dell’amministrazione pubblica e razionalizzare la griglia dei salari in questo settore;

d)

effettuare tagli nominali dei trasferimenti versati dalla sicurezza sociale, anche mediante misure volte a limitare l’indicizzazione delle prestazioni e dei diritti;

Entrate

e)

mettere in atto un sistema d’imposizione progressiva per tutte le fonti di reddito ed un trattamento orizzontalmente unificato per i redditi da lavoro e da capitale;

f)

abrogare tutte le esenzioni e le disposizioni di tassazione autonoma vigenti nel sistema fiscale, compreso il reddito da prestazioni speciali dei dipendenti pubblici;

g)

introdurre un sistema d’imposizione presuntiva per i lavoratori autonomi;

h)

introdurre imposte permanenti per gli immobili e aumentare le aliquote dell’imposta sugli immobili rispetto a quelle applicate al 31 dicembre 2009;

i)

aumentare le accise sul tabacco, sull’alcool e sui carburanti rispetto a quelle applicate al 31 dicembre 2009;

j)

definire nel dettaglio e attuare entro la fine di marzo 2010 le riforme del sistema fiscale attualmente in programma, utilizzando i guadagni potenziali d’efficienza per ridurre ancor più il disavanzo.

B.   MISURE DI SOSTEGNO PER SALVAGUARDARE GLI OBIETTIVI DI BILANCIO 2010

a)

Nella misura in cui una serie di rischi connessi ai massimali di disavanzo e di debito fissati dall’articolo 1, paragrafi 3 e 4, si realizzano, nella relazione da presentare entro il 16 marzo 2010 la Grecia annuncia misure supplementari rispetto a quelle previste dall’articolo 2, sezione A, per garantire il raggiungimento dell’obiettivo di bilancio del 2010. Le misure supplementari in linea di principio dovrebbero consistere in tagli della spesa (ad esempio, tagli a ulteriori spese correnti e in conto capitale, tra l’altro annullando assegnazioni di bilancio alla riserva per imprevisti), ma potrebbero anche essere dirette ad incrementare le entrate (ad esempio, incrementando le entrate IVA, introducendo accise sugli articoli di lusso, tra cui le automobili ad uso privato, aumentando ulteriormente le accise sui prodotti connessi all’energia). La prima valutazione a tal riguardo avrà luogo in occasione del primo rapporto il 16 marzo 2010.

C.   ALTRE MISURE DA ADOTTARE ENTRO LA FINE DEL 2010

Spesa

a)

Intraprendere le riforme necessarie per ridurre in modo significativo l’incidenza dell’invecchiamento della popolazione sul bilancio, intervenendo nel sistema sanitario e in quello pensionistico, riforme che devono essere convalidate mediante la procedura di verifica inter pares nell’ambito del comitato di politica economica; in particolare, adottare una riforma parametrica del sistema pensionistico per assicurare la sostenibilità finanziaria di detto sistema di fronte all’invecchiamento della popolazione; a tal fine, la riforma dovrebbe contemplare la diminuzione dei limiti massimi delle pensioni, l’aumento progressivo dell’età pensionabile, sia delle donne che degli uomini, una nuova formula per l’erogazione delle prestazioni pensionistiche che rispecchi meglio i contributi versati durante l’intera vita professionale e favorisca l’equità intergenerazionale, e una razionalizzazione del sistema delle prestazioni speciali a sostegno delle pensioni più basse;

b)

ridurre il numero dei dipendenti pubblici, con ulteriori tagli dei contratti temporanei e attenendosi alla regola di un’assunzione ogni cinque pensionamenti;

c)

riformare il sistema di pagamento dei salari dei dipendenti diretti dell’amministrazione pubblica, istituendo principi unificati per la determinazione e la pianificazione dei salari; razionalizzare la griglia salariale, mirando a ridurre i costi salariali; è altresì necessario risparmiare sui costi salariali a livello locale; applicare agli enti locali e a varie altre agenzie la nuova griglia salariale unificata del settore pubblico, dopo averla perfezionata, avendo altresì cura di non perdere i funzionari migliori;

Entrate

d)

intensificare con determinazione la lotta contro la frode e l’evasione fiscale (in particolare per quanto riguarda l’IVA, l’imposta sul reddito delle società e il regime fiscale per i titolari di reddito da lavoro autonomo), anche facendo rispettare più rigorosamente le disposizioni in materia di pagamento delle imposte, ed utilizzare i potenziali proventi per ridurre ancor più il disavanzo;

e)

proseguire l’ammodernamento dell’amministrazione tributaria, in particolare attraverso la creazione di un ufficio preposto alla riscossione delle imposte, con dovere di rendicontazione, che dovrebbe stabilire obiettivi annuali e applicare sistemi di valutazione per il controllo delle prestazioni degli uffici tributari; stanziare le risorse necessarie per personale di alto livello, infrastrutture e attrezzature, organizzazione della gestione e sistemi di condivisione delle informazioni, che dovrebbero disporre di garanzie sufficienti contro un’ingerenza politica;

Quadro di bilancio

f)

illustrare nel dettaglio le misure da attuare nel 2011 e nel 2012, per rispettare gli obiettivi dell’aggiornamento di gennaio 2010;

g)

rafforzare la posizione del ministero delle Finanze rispetto agli altri ministri nell’ambito dell’elaborazione della legge finanziaria annuale e consolidare i meccanismi di controllo a sua disposizione durante l’esecuzione del bilancio; assicurare, inoltre, che il bilancio venga effettivamente eseguito in base ai programmi;

h)

perseguire la riforma della Ragioneria generale dello Stato, anche nei modi seguenti: istituendo un ufficio preposto al bilancio, con dovere di rendicontazione, con il compito di stabilire obiettivi di spesa pluriennali e avvalersi di sistemi di valutazione per il controllo delle prestazioni; stanziare le risorse necessarie per coprire i costi di personale di alto livello, infrastrutture e attrezzature, organizzazione della gestione e sistemi di condivisione delle informazioni, che dovrebbero disporre di garanzie sufficienti contro un’ingerenza politica;

i)

adottare un quadro di bilancio a medio termine, che preveda massimali di spesa obbligatori vincolati ad una regola di spesa pluriennale, e creare un’agenzia indipendente per la politica di bilancio che puntualmente renda pubblici i dati riguardanti i piani e l’esecuzione del bilancio di tutti gli organismi dell’amministrazione pubblica;

j)

nel quadro di bilancio a medio termine di cui alla lettera i) annunciare tempestivamente le misure supplementari permanenti che s’intendono adottare per ridurre la spesa nel medio termine;

k)

intensificare con determinazione la lotta contro la corruzione nell’amministrazione pubblica, in particolare per quanto riguarda i salari e le indennità, gli appalti pubblici, l’accertamento e la riscossione delle imposte;

l)

adottare le misure necessarie per evitare una riduzione della durata media del debito pubblico;

m)

continuare ad adoperarsi per controllare i fattori diversi dall’indebitamento netto, che contribuiscono alla variazione dei livelli del debito.

D.   ALTRE MISURE DI BILANCIO DA ADOTTARE ENTRO IL 2012

Spesa

a)

Attuare nel 2011 e nel 2012 misure d’aggiustamento di natura permanente, incentrate soprattutto sulle spese correnti; più precisamente, procedere a tagli della spesa per ottenere risparmi permanenti nella spesa dei consumi dell’amministrazione pubblica, in particolare i costi salariali, i trasferimenti sociali e il numero dei dipendenti pubblici;

Entrate

b)

in un quadro di bilancio a medio termine, continuare ad attuare con rigore la riforma dell’amministrazione tributaria, destinando le entrate potenziali alla riduzione del disavanzo;

Quadro di bilancio

c)

rafforzare i meccanismi istituzionali necessari a fornire previsioni di bilancio ufficiali affidabili e plausibili, che tengano conto dei dati disponibili sugli sviluppi e sulle tendenze recenti dell’esecuzione; a tal fine, le previsioni macroeconomiche ufficiali dovrebbero essere riesaminate da esperti esterni; le previsioni dei servizi della Commissione fungono da punto di riferimento;

d)

evitare di includere negli obiettivi di bilancio misure una tantum di riduzione del disavanzo;

e)

nel quadro di bilancio a medio termine, adottare misure supplementari permanenti di riduzione della spesa volte a raggiungere l’OMT di un saldo vicino al pareggio o positivo.

Articolo 3

Affinché la spesa e le entrate siano controllate in modo tempestivo ed efficace e gli sviluppi di bilancio debitamente seguiti, la Grecia dovrebbe:

a)

entro il 15 maggio 2010, adottare disposizioni di legge che rendano obbligatoria la pubblicazione dell’esecuzione di bilancio a cadenza mensile, entro e non oltre 10 giorni dalla fine di ogni mese;

b)

far rispettare il vigente obbligo che impone agli enti di previdenza e assistenza sociale e agli ospedali di pubblicare i conti e i bilanci annuali ufficiali;

c)

continuare ad adoperarsi per migliorare la raccolta e il trattamento dei dati dell’amministrazione pubblica, in particolare rafforzando i meccanismi di controllo delle autorità competenti in materia di statistica e della ragioneria di Stato e garantendo che vi sia responsabilità personale effettiva in caso di comunicazione di informazioni inesatte, per assicurare la trasmissione tempestiva di dati di alta qualità sulle amministrazioni pubbliche in conformità dei regolamenti (CE) n. 2223/96, (CE) n. 264/2000, (CE) n. 1221/2002, (CE) n. 501/2004, (CE) n. 1222/2004, (CE) n. 1161/2005, (CE) n. 223/2009 (10) e (CE) n. 479/2009;

d)

collaborare con la Commissione (Eurostat) in modo da concordare rapidamente un piano d’azione per colmare le lacune statistiche, istituzionali e di governance;

e)

collaborare con la Commissione (Eurostat) e ricevere l’opportuna assistenza tecnica in loco per la compilazione delle statistiche di bilancio e di altre statistiche macroeconomiche.

Articolo 4

1.   Entro il 16 marzo 2010 la Grecia presenta al Consiglio e alla Commissione e rende pubblica una relazione in cui illustra il calendario d’attuazione delle misure adottate a norma dell’articolo 2 della presente decisione intese a raggiungere gli obiettivi di bilancio per il 2010, comprese, se del caso, le misure necessarie di cui all’articolo 2, sezione B.

2.   Entro il 15 maggio 2010 la Grecia presenta al Consiglio e alla Commissione e rende pubblica una relazione in cui illustra le misure strategiche necessarie per conformarsi alla presente decisione. In seguito, la Grecia presenta e rende pubbliche tali relazioni a cadenza trimestrale.

3.   Le relazioni di cui al paragrafo 2 dovrebbero contenere informazioni dettagliate sui seguenti aspetti:

a)

misure concrete attuate alla data della relazione per conformarsi alla presente decisione, compreso il loro impatto di bilancio quantificato;

b)

misure concrete programmate per conformarsi alla presente decisione, la cui attuazione è prevista dopo la data della relazione, il relativo calendario d’attuazione e la stima del loro impatto di bilancio;

c)

esecuzione mensile del bilancio dello Stato;

d)

l’esecuzione del bilancio infra-annuale relativamente alla sicurezza sociale, agli enti locali e ai fondi fuori bilancio;

e)

emissione e rimborso del debito pubblico;

f)

sviluppi permanenti e temporanei dell’occupazione nel settore pubblico;

g)

spesa pubblica in attesa di pagamento (arretrati accumulati);

h)

situazione finanziaria delle imprese pubbliche e di altri organismi pubblici (tali informazioni dovrebbero essere fornite con frequenza annuale).

4.   La Commissione e il Consiglio valutano le relazioni al fine di accertare se la Grecia si è conformata alla presente decisione.

Nell’ambito di tale valutazione la Commissione può indicare le misure necessarie per conformarsi al percorso di aggiustamento stabilito dalla presente decisione per la correzione del disavanzo eccessivo.

Articolo 5

La Grecia dà seguito effettivo alla presente decisione entro il 15 maggio 2010.

Articolo 6

Gli effetti della presente decisione decorrono dalla data della notificazione.

Articolo 7

La Repubblica ellenica è destinataria della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, addì 16 febbraio 2010.

Per il Consiglio

La presidente

E. SALGADO


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 6.

(2)  GU L 145 del 10.6.2009, pag. 1.

(3)  Cfr. pag. 65 della presente Gazzetta ufficiale.

(4)  Regolamento (CE) n. 2223/96 del Consiglio, del 25 giugno 1996, relativo al Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nella Comunità (GU L 310 del 30.11.1996, pag. 1).

(5)  Regolamento (CE) n. 264/2000 della Commissione, del 3 febbraio 2000, relativo all’attuazione del regolamento (CE) n. 2223/96 del Consiglio con riferimento alle statistiche congiunturali della finanza pubblica (GU L 29 del 4.2.2000, pag. 4).

(6)  Regolamento (CE) n. 1221/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 giugno 2002, per quanto riguarda i conti trimestrali non finanziari delle amministrazioni pubbliche (GU L 179 del 9.7.2002, pag. 1).

(7)  Regolamento (CE) n. 501/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2004, relativo ai conti finanziari trimestrali delle amministrazioni pubbliche (GU L 81 del 19.3.2004, pag. 1).

(8)  Regolamento (CE) n. 1222/2004 del Consiglio, del 28 giugno 2004, relativo all’elaborazione e alla comunicazione di dati sul debito pubblico su base trimestrale (GU L 233 del 2.7.2004, pag. 1).

(9)  Regolamento (CE) n. 1161/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 luglio 2005, relativo alla compilazione di conti trimestrali non finanziari per settore istituzionale (GU L 191 del 22.7.2005, pag. 22).

(10)  Regolamento (CE) n. 223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 marzo 2009, relativo alle statistiche europee e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1101/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alla trasmissione all’Istituto statistico delle Comunità europee di dati statistici protetti dal segreto, il regolamento (CE) n. 322/97 del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie, e la decisione 89/382/CEE, Euratom del Consiglio, che istituisce un comitato del programma statistico delle Comunità europee (GU L 87 del 31.3.2009, pag. 164).