21.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 68/1


PARERE DEL CONSIGLIO

del 10 marzo 2009

sul programma di stabilità aggiornato della Finlandia, 2008-2012

(2009/C 68/01)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 5, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione,

sentito il comitato economico e finanziario,

HA ESPRESSO IL SEGUENTE PARERE:

(1)

Il 10 marzo 2009 il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità aggiornato della Finlandia, relativo al periodo 2008-2012.

(2)

Mentre i fondamentali dell'economia finlandese e il settore finanziario interno sono sani, la crisi globale ha inciso profondamente sui risultati dei settori più orientati all'esportazione dell'industria del paese. Mentre le famiglie potranno beneficiare nel 2009 e 2010 di forti aumenti salariali, riduzioni fiscali e minore inflazione, la fiducia dei consumatori e delle imprese è invece crollata, frenando i consumi privati e gli investimenti. Le previsioni del gennaio 2009 dei servizi della Commissione prevedono una contrazione del PIL superiore all'1 % nel 2009 seguita da un graduale recupero nel 2010 in concomitanza con la attesa stabilizzazione dei mercati globali. Nonostante l'economia stia entrando rapidamente in una fase di recessione, le entrate fiscali nel 2008 si sono mantenute complessivamente allo stesso livello, rispecchiando la resistenza del mercato del lavoro, in particolare durante i primi sei mesi dell'anno e una solida crescita del reddito personale. Nel 2008 l'avanzo delle amministrazioni pubbliche dovrebbe raggiungere il 4 % del PIL. Dato che nel 2009 la causa della recessione economica è costituita da un collasso della domanda esterna e della fiducia, mentre i fondamentali dell'economica finlandese dovrebbero mantenersi complessivamente robusti, il programma prevede un importante incentivo fiscale nel 2009, orientato a sostenere la domanda interna allo scopo di salvaguardare l'occupazione per tutta la durata della recessione.

(3)

Lo scenario macroeconomico sotteso al programma prevede che la crescita del PIL reale rallenti passando dal 2,6 % nel 2008 allo 0,6 % nel 2009, prima di recuperare tornando a poco sopra il 2 % durante il resto del periodo oggetto del programma. Dato il rapido deterioramento delle prospettive macroeconomiche negli ultimi mesi (2), questo scenario, che è stato messo a punto nel novembre 2008 (3), appare ora basato su ipotesi di crescita decisamente ottimiste, in particolare per quanto riguarda il 2009. Secondo le ultime stime del governo, incluse nel pacchetto di stimolo e nella proposta di bilancio suppletivo collegata del 30 gennaio 2009, il PIL dovrebbe registrare una contrazione superiore al 2 % nel 2009. Le proiezioni contenute nel programma relative all'andamento dell'inflazione sono nel complesso realistiche.

(4)

Per il 2008, i servizi della Commissione stimano un avanzo pubblico del 4,5 % del PIL, rispetto ad un obiettivo del 3,7 % del PIL, fissato nel precedente aggiornamento del programma di stabilità. Il risultato migliore del previsto si spiega in larga misura con un riporto dall'esercizio precedente durante il quale la crescita economica e le entrate fiscali hanno superato le aspettative. Inoltre, una modifica nel sistema di registrazione delle entrate da immobili provenienti dalle attività del sistema di previdenza sociale ha contribuito a correggere verso l'alto l'avanzo di quasi lo 0,4 % del PIL.

(5)

Il programma prevede nel 2009 un calo dell'avanzo delle pubbliche amministrazioni da 2,3 punti percentuali a 2,1 punti percentuali del PIL, ampiamente in linea con le previsioni intermedie dei servizi della Commissione (2,0 % del PIL). Misurato alla luce del calo su base annua nel saldo strutturale, ricalcolato dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nel programma, l'orientamento di bilancio è considerato espansionista ad un ritmo di circa l'1 % del PIL. Nel 2009 si stima che l'impatto degli stabilizzatori automatici ridurrà l'avanzo di bilancio di un ulteriore 1,5 % del PIL. Le previsioni sull'orientamento di bilancio corrispondono sostanzialmente al volume del pacchetto di incentivi del governo annunciato nel programma, per un totale dell'1,2 % del PIL nel 2009. Più di tre quarti del suddetto pacchetto consiste in tagli fiscali a sostegno del potere di acquisto dei consumatori. Tali tagli perseguono inoltre l'obiettivo di lungo termine di ridurre l'attuale onere fiscale sulla mano d'opera relativamente elevato e aumentare gli incentivi all'occupazione. Le dimensioni delle altre misure di stimolo incluse nel programma aggiornato sono relativamente limitate, pari a circa lo 0,3 % del PIL, consistendo in spese in vari investimenti in infrastrutture e in garanzie di finanziamenti per le imprese. Il 30 gennaio 2009, il governo ha annunciato un ulteriore pacchetto di incentivi che comprende un'ampia gamma di misure che stimolano gli investimenti nelle infrastrutture e nell'edilizia con l'obiettivo in particolare di salvaguardare l'occupazione, aumentare i finanziamenti all'istruzione e la ricerca e abbassare il costo del lavoro riducendo i contributi previdenziali dei datori di lavoro. Il costo di bilancio di queste misure addizionali è stimato allo 0,5 % del PIL nel 2009, che ovviamente non si riflette nell'obiettivo del programma (4).

(6)

Come nel precedente programma, l'obiettivo di medio termine (OMT) della Finlandia per la posizione di bilancio consiste in un saldo attivo delle pubbliche amministrazioni del 2 % del PIL in termini strutturali, ovvero corretto per il ciclo, al netto di misure una tantum e di altre misure temporanee. Il programma prevede un drastico calo degli avanzi nominale, primario e strutturale nel 2009 e 2010, destinati però a stabilizzarsi successivamente. Il programma prevede che l'avanzo strutturale, calcolato conformemente alla metodologia concordata, rimanga invariato all'1,5 % del PIL negli anni successivi del programma, il che è leggermente inferiore all'obiettivo di medio termine. La riduzione del saldo nominale nel periodo 2008-2012 è dovuta ad una combinazione di un calo del rapporto entrate/PIL di circa il 2 %, che riflette in larga misura i tagli fiscali programmati e di un aumento del rapporto spesa/PIL dell'1,5 %. L'aggiornamento del programma non comprende misure per un consolidamento fiscale negli anni successivi al rallentamento dell'economia.

(7)

I risultati di bilancio previsti nel programma sono soggetti al rischio di un peggioramento in quanto lo scenario macroeconomico si basa su ipotesi di crescita decisamente ottimiste. Tuttavia, i rischi negativi per le previsioni di bilancio sono in una certa misura mitigati in quanto alcune delle principali basi di imposizione (cioè i consumi privati e i redditi delle famiglie) dovrebbero mostrare una maggiore resistenza in una situazione di contrazione economica provocata da un crollo della domanda esterna.

(8)

Benché l'impatto a lungo termine dell'invecchiamento demografico sul bilancio sia in Finlandia superiore alla media UE, le misure di riforma del sistema pensionistico già attuate hanno contribuito a contenere gli aumenti previsti per la spesa pensionistica nei prossimi decenni. La posizione di bilancio del 2008, stimata dal programma, caratterizzata da un ampio avanzo strutturale, contribuisce in misura significativa a riequilibrare l'impatto di lungo termine sulle finanze pubbliche dell'invecchiamento della popolazione mentre i cospicui attivi accumulati dai regimi pensionistici pubblici permetteranno di finanziare in parte gli aumenti della spesa per le pensioni. Tuttavia, dagli sviluppi di bilancio previsti nel programma, emergerebbe un divario di sostenibilità. Il mantenimento di avanzi primari elevati nel medio termine e l'attuazione di riforme strutturali appropriate contribuirebbero a contenere i rischi per la sostenibilità delle finanze pubbliche, che sono attualmente limitati.

(9)

Nel corso degli ultimi anni, la disciplina di bilancio vigente per l'amministrazione centrale si è dimostrata uno strumento affidabile nell'evitare sforamenti di spesa. La Finlandia ha inoltre perseguito, nel corso degli ultimi anni, varie riforme strutturali rivolte a migliorare la qualità delle finanze pubbliche e a ridurre le pressioni sulla spesa nel lungo termine.

(10)

In risposta alla crisi finanziaria il governo finlandese ha adottato misure dirette a stabilizzare i mercati finanziari. Queste misure permettono alle banche commerciali di accedere a importanti garanzie di credito (per un importo massimo di circa il 25 % del PIL) e a investimenti di capitale da parte dello Stato (per un importo massimo di circa il 3 % del PIL). Inoltre, il massimale della garanzia per i depositanti è stato raddoppiato portandolo a 50 000 EUR. Tuttavia, dato che il settore finanziario finlandese sembra essere relativamente meno colpito dalla crisi globale, l'effettivo utilizzo di fondi statali potrebbe risultare limitato.

(11)

In linea con l'EERP approvato in dicembre dal Consiglio europeo, la Finlandia ha adottato diverse misure di stimolo fiscale per il 2009, che vengono considerate una risposta ampiamente adeguata al rallentamento economico. Vista la forte posizione di bilancio iniziale e i solidi fondamentali dell'economia, le misure di incentivazione incluse nel programma e le ultime misure annunciate nel gennaio 2009, appaiono adeguate, a condizione che vengano prese iniziative per un irrigidimento fiscale nel medio termine al fine di assicurare la sostenibilità di lungo termine. Il pacchetto di misure di stimolo è ampiamente conforme ai principi generali contenuti nel Piano europeo di ripresa economica. Queste misure arrivano con tempestività, entrando ampiamente in vigore fin dall'inizio del 2009 e appaiono essere mirate ad affrontare le sfide economiche interne. Contrariamente ai principi generali, il grosso delle misure di stimolo fiscale prevede tagli permanenti delle tasse senza che sia previsto successivamente un cambiamento di politica fiscale. Ciò si può considerare in parte giustificato, dato il margine notevole consentito dalle finanze pubbliche e gli obiettivi di politica fiscale di lungo termine del governo. Le misure che affrontano la attuale crisi economica sono concentrate sul sostegno della domanda aggregata e dell'occupazione, nonché sul rafforzamento della competitività. Le misure sono collegate al piano di riforme a medio termine per la Finlandia riveduto dalla Commissione il 28 gennaio 2009. In particolare, le misure di stimolo agli investimenti mirano anche a migliorare l'efficienza energetica e i tagli fiscali stimolano sia la domanda che l'offerta di mano d'opera.

(12)

L'orientamento di bilancio nel 2009 e 2010 appare espansionista se misurato alla luce del calo annuale di circa 1 punto percentuale del saldo strutturale registrato durante questi due esercizi. Successivamente, il programma prevede un orientamento di bilancio neutrale. L'orientamento di bilancio contenuto nel programma appare ampiamente coerente con il Patto di stabilità e di crescita, permettendo uno stimolo adeguato sul piano fiscale durante un periodo di recessione e un orientamento neutrale una volta che si ritenga che l'economia sia tornata a tassi di crescita vicini al potenziale stimato. L'orientamento di bilancio alla fine del periodo di riferimento del programma dovrebbe permettere un ampio margine di sicurezza per quanto riguarda il rispetto della soglia del 3 % del rapporto deficit/PIL.

(13)

Per quanto riguarda i requisiti relativi ai dati specificati nel codice di condotta per i programmi di stabilità e di convergenza, il programma presenta delle lacune sotto il profilo dei dati obbligatori e facoltativi (5).

Nel complesso si può concludere che il programma prevede un sostanziale calo degli avanzi di bilancio attualmente elevati. Vista la situazione di bilancio, le misure di stimolo contenute nell'aggiornamento del programma e le ultime misure annunciate nel gennaio 2009 appaiono appropriate e sono benvenute. Il pacchetto di misure di stimolo è ampiamente conforme ai principi generali contenuti nel Piano europeo di ripresa economica. I risultati di bilancio previsti nel programma sono soggetti al rischio di un peggioramento e dovrebbero essere prese in considerazione iniziative dirette a garantire la sostenibilità nel lungo termine.

Sulla base della valutazione che precede, la Finlandia è invitata:

i)

ad attuare la politica di bilancio 2009, come programmato, in linea con l'EERP e nel quadro del PSC;

ii)

ad invertire quindi l'impatto di bilancio negativo delle misure di stimolo fiscale ritornando all'obiettivo a medio termine ed attuando riforme strutturali appropriate allo scopo di mantenere la sostenibilità di lungo termine delle finanze pubbliche.

Confronto tra le principali proiezioni macroeconomiche e di bilancio

 

 

2007

2008

2009

2010

2011

2012

PIL reale

(variazione in %)

PS gen. 2009

4,5

2,6

0,6

1,8

2,4

2,2

COM gen. 2009

4,5

1,5

– 1,2

1,2

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

4,4

3,3

3,0

2,5

2,1

n.d.

Inflazione IAPC

(%)

PS gen. 2009

1,6

4,0

2,3

1,9

2,0

2,0

COM gen. 2009

1,6

3,9

1,8

1,8

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

2,4

2,4

2,2

2,0

2

n.d.

Divario tra prodotto effettivo e potenziale (6)

(in % del PIL potenziale)

PS gen. 2009

1,7

1,3

– 0,6

– 1,0

– 1,2

– 1,3

COM gen. 2009 (7)

2,9

1,7

– 1,4

– 2,1

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

0,6

0,7

0,5

– 0,1

– 0,7

n.d.

Accreditamento/indebitamento netto nei confronti del resto del mondo

(in % del PIL)

PS gen. 2009

5,4

4,0

3,6

3,7

3,9

3,9

COM gen. 2009

6,4

5,2

3,7

3,3

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

4,9

4,6

5,0

5,0

4,8

n.d.

Entrate delle pubbliche amministrazioni

(in % del PIL)

PS gen. 2009

52,6

51,4

50,3

49,7

49,4

49,4

COM gen. 2009

52,6

52,3

52,0

51,3

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

51,9

51,0

50,6

49,8

49,6

n.d.

Spese delle pubbliche amministrazioni

(in % del PIL)

PS gen. 2009

47,3

47,0

48,2

48,6

48,4

48,5

COM gen. 2009

47,3

47,8

50,1

50,9

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

47,4

47,3

47,0

47,0

47,2

n.d.

Saldo delle pubbliche amministrazioni

(in % del PIL)

PS gen. 2009

5,3

4,4

2,1

1,1

1,0

0,9

COM gen. 2009

5,3

4,5

2,0

0,5

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

4,5

3,7

3,6

2,8

2,4

n.d.

Saldo primario

(in % del PIL)

PS gen. 2009

6,8

5,8

3,4

2,4

2,2

2,3

COM gen. 2009

6,8

6,0

3,3

1,8

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

6,0

5,2

5,0

4,1

3,6

n.d.

Saldo corretto per il ciclo (6)

(in % del PIL)

PS gen. 2009

4,5

3,7

2,4

1,7

1,6

1,6

COM gen. 2009

3,9

3,6

2,7

1,5

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

4,2

3,3

3,3

2,8

2,8

n.d.

Saldo strutturale (8)

(in % del PIL)

PS gen. 2009

4,5

3,7

2,4

1,7

1,6

1,6

COM gen. 2009

3,9

3,6

2,7

1,7

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

4,2

3,3

3,3

2,8

2,8

n.d.

Debito pubblico lordo

(in % del PIL)

PS gen. 2009

35,1

32,4

33,0

33,7

34,1

34,6

COM gen. 2009

35,1

32,8

34,5

36,1

n.d.

n.d.

PS nov. 2007

35,3

32,8

30,4

29,0

27,9

n.d.

Programma di stabilità (PS); previsioni di gennaio 2009 dei servizi della Commissione (COM); calcoli dei servizi della Commissione.


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1. I documenti menzionati nel presente testo sono disponibili su Internet al seguente indirizzo:

http://ec.europa.eu/economy_finance/about/activities/sgp/main_en.htm

(2)  Questa valutazione tiene conto in particolare delle previsioni del gennaio 2009 dei servizi della Commissione, ma anche di altri dati trasmessi dalla Finlandia.

(3)  Dopo la presentazione del programma, ai servizi della Commissione non è stato inviato alcun programma.

(4)  Assieme alle misure annunciate il 30 gennaio 2009, il livello totale del pacchetto di stimolo ammonta all'1,7 % del PIL. Le stime del governo in materia di bilancio, incluse nel pacchetto di stimolo e nella proposta di bilancio suppletivo collegata del 30 gennaio 2009, prevedono un disavanzo delle finanze della pubblica amministrazione dello 0,4 % del PIL nel 2009. Questa cifra comprende l'impatto delle misure di stimolo.

(5)  In particolare, il programma contiene una ripartizione leggermente diversa dei componenti della spesa che non coincide del tutto con i data standard della tabella 2. Inoltre, nelle tabelle non figurano espressamente i dati obbligatori sulle misure una tantum e altre misure temporanee. Non sono fornite le ipotesi esterne per gli anni più lontani. I dati facoltativi «attività finanziarie liquide» specificati nel codice di condotta, allegato 2, tabella 4, punto 6, non sono indicati per il periodo 2007-2011 nel programma di stabilità.

(6)  Divari tra prodotto effettivo e potenziale e saldi corretti per il ciclo dei programmi ricalcolati dai servizi della Commissione sulla base delle informazioni contenute nei programmi.

(7)  Sulla base di una crescita potenziale stimata del 2,8 %, del 2,6 %, del 2,0 % e dell' 1,9 % rispettivamente nel periodo 2007-2010.

(8)  Saldo corretto per il ciclo al netto delle misure una tantum e di altre misure temporanee. Secondo il programma più recente non sono previste misure una tantum e altre misure temporanee in nessun esercizio del periodo di riferimento. Tuttavia, secondo le previsioni intermedie di gennaio dei servizi della Commissione va registrata una misura una tantum di incremento del deficit dello 0,2 % del PIL nel 2010, derivante da una perdita temporanea di entrate IVA dovuta a modifiche introdotte nei criteri di riscossione delle imposte.

Fonte:

Programma di stabilità (PS); previsioni di gennaio 2009 dei servizi della Commissione (COM); calcoli dei servizi della Commissione.