27.1.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 20/16


DECISIONE DEL CONSIGLIO

del 22 gennaio 2007

relativa ai principi, alle priorità e alle condizioni contenuti nel partenariato europeo con il Montenegro

(2007/49/CE)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 533/2004 del Consiglio, del 22 marzo 2004, relativo all'istituzione di partenariati nell'ambito del processo di stabilizzazione e di associazione (1), in particolare l'articolo 2,

vista la proposta della Commissione,

considerando quanto segue:

(1)

Il Consiglio europeo di Salonicco del 19 e 20 giugno 2003 ha approvato l’introduzione dei partenariati europei quali strumenti utili per appoggiare la prospettiva europea dei paesi dei Balcani occidentali.

(2)

Il regolamento (CE) n. 533/2004 stabilisce che il Consiglio decida i principi, le priorità e le condizioni da inserire nei partenariati europei, nonché qualsiasi successivo adeguamento.

(3)

Il regolamento (CE) n. 533/2004 stabilisce inoltre che il controllo dei partenariati europei sia assicurato nell'ambito dei meccanismi istituiti in virtù del processo di stabilizzazione e di associazione, segnatamente le relazioni annuali sui progressi compiuti.

(4)

Il 14 giugno 2004 il Consiglio ha adottato un primo partenariato europeo con la Serbia e Montenegro incluso il Kosovo quale definito dalla risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (2). Il 30 gennaio 2006 il Consiglio ha deciso di aggiornare detto partenariato europeo (3).

(5)

Il Montenegro si è proclamato Stato indipendente il 3 giugno 2006 a seguito di un referendum che si è svolto il 21 maggio 2006.

(6)

In occasione del Consiglio Affari generali e relazioni esterne del 12 giugno 2006, l'Unione europea e i suoi Stati membri hanno deciso che svilupperanno le loro relazioni con la Repubblica del Montenegro quale Stato sovrano e indipendente.

(7)

È pertanto opportuno elaborare un nuovo partenariato europeo con il Montenegro, basato sulla parte relativa al Montenegro del partenariato europeo con la Serbia e Montenegro adottato nel gennaio del 2006, aggiornata sia sulla base dei risultati illustrati nella relazione sui progressi compiuti nel 2006, sia con l'inserimento di priorità che si riferiscono alle sfide che dovrà affrontare il Montenegro in quanto nuovo Stato indipendente.

(8)

Al fine di prepararsi all’ulteriore integrazione nell’Unione europea, le autorità competenti del Montenegro dovrebbero mettere a punto un programma che indichi i tempi e le misure specifiche con cui realizzare le priorità stabilite dal presente partenariato europeo,

DECIDE:

Articolo 1

A norma dell'articolo 1 del regolamento (CE) n. 533/2004, i principi, le priorità e le condizioni contenuti nel partenariato europeo con il Montenegro sono definiti nell'allegato della presente decisione, che costituisce parte integrante di quest'ultima e che sostituisce, per quel che riguarda il Montenegro, l'allegato della decisione 2006/56/CE.

Articolo 2

L'attuazione del partenariato europeo con il Montenegro è monitorata tramite i meccanismi istituiti nell'ambito del processo di stabilizzazione e di associazione, segnatamente le relazioni annuali sui progressi compiuti presentate dalla Commissione.

Articolo 3

La presente decisione entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Fatto a Bruxelles, addì 22 gennaio 2007.

Per il Consiglio

Il presidente

F.-W. STEINMEIER


(1)  GU L 86 del 24.3.2004, pag. 1. Regolamento modificato dal regolamento (CE) n. 269/2006 (GU L 47 del 17.2.2006, pag. 7).

(2)  Decisione 2004/520/CE del Consiglio, del 14 giugno 2004, relativa ai principi, alle priorità e alle condizioni contenuti nel partenariato europeo con la Serbia e Montenegro incluso il Kosovo quale definito dalla risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, del 10 giugno 1999 (GU L 227 del 26.6.2004, pag. 21).

(3)  Decisione 2006/56/CE del Consiglio, del 30 gennaio 2006, relativa ai principi, alle priorità e alle condizioni contenuti nel partenariato europeo con la Serbia e Montenegro incluso il Kosovo quale definito dalla risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 10 giugno 1999 e che abroga la decisione 2004/520/CE (GU L 35 del 7.2.2006, pag. 32).


ALLEGATO

MONTENEGRO: PARTENARIATO EUROPEO 2006

1.   INTRODUZIONE

Il Consiglio europeo ha approvato l’introduzione dei partenariati europei quali strumenti utili per appoggiare la prospettiva europea dei paesi dei Balcani occidentali.

Il 30 gennaio 2006 il Consiglio dell'Unione europea ha adottato un partenariato europeo con la Serbia e Montenegro incluso il Kosovo quale definito dalla risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 10 giugno 1999. Il Montenegro si è proclamato Stato indipendente il 3 giugno 2006 a seguito di un referendum che si è svolto il 21 maggio dello stesso anno. Alla proclamazione di indipendenza ha poi fatto seguito il riconoscimento da parte dell'UE e dei suoi Stati membri. Di conseguenza, esso ritiene opportuno adottare un partenariato europeo aggiornato per il solo Montenegro. Tale partenariato aggiornato è basato sulle parti relative al Montenegro del partenariato europeo precedentemente in vigore per la Serbia e Montenegro (incluso il Kosovo), con l'aggiunta di elementi che riflettono le nuove competenze del paese e le sfide che dovrà affrontare in quanto nuovo Stato indipendente.

Le autorità competenti del Montenegro devono elaborare un programma che indichi i tempi e le misure specifiche con cui il paese intende realizzare le priorità stabilite dal partenariato europeo.

2.   PRINCIPI

Il processo di stabilizzazione e di associazione rimane il quadro generale entro cui si inscrive il percorso europeo dei paesi dei Balcani occidentali fino alla loro futura adesione.

Le principali priorità identificate riguardano la capacità del Montenegro di soddisfare i criteri stabiliti dal Consiglio europeo di Copenaghen del 1993 e le condizioni fissate per il processo di stabilizzazione e di associazione, segnatamente quelle definite dal Consiglio nelle sue conclusioni del 29 aprile 1997 e del 21-22 giugno 1999, dal contenuto della dichiarazione finale del vertice di Zagabria del 24 novembre 2000 e dall’Agenda di Salonicco.

3.   PRIORITÀ

Le priorità del presente partenariato europeo sono state individuate sulla base dell'ipotesi realistica che il Montenegro possa realizzarle o conseguire sostanziali progressi nei prossimi anni. Esse si distinguono in priorità a breve termine, il cui conseguimento è previsto entro uno o due anni, e priorità a medio termine, il cui conseguimento è previsto entro tre o quattro anni. Le priorità riguardano tanto la legislazione quanto l'attuazione di quest'ultima.

Considerati i notevoli costi che comporta il rispetto dei requisiti stabiliti dall’UE, come pure la complessità di tali requisiti in determinati settori, il presente partenariato non fornisce, a questo stadio, un elenco esaustivo delle azioni essenziali. I partenariati futuri comprenderanno altre priorità, stabilite a seconda dei progressi realizzati dal Montenegro.

Per quanto concerne le priorità a breve termine, le priorità fondamentali sono elencate e raggruppate all’inizio della sezione 3.1. Tali priorità non sono presentate in ordine di importanza.

3.1.   PRIORITÀ A BREVE TERMINE

Priorità fondamentali

Adottare una nuova Costituzione nata da un vasto consenso e che risponda a criteri e norme dell'Unione europea, segnatamente nei settori dei diritti umani e dei diritti delle minoranze, dell'organizzazione del sistema giudiziario, della revisione contabile e delle strutture di difesa e di sicurezza.

Completare gli ordinamenti giuridici e istituzionali di cui deve disporre uno Stato indipendente, segnatamente la firma e la ratifica degli strumenti internazionali ai quali aveva aderito l'Unione statale di Serbia e Montenegro.

Proseguire l'azione già avviata per attuare la riforma della pubblica amministrazione, compreso il sistema retributivo, onde garantire procedure di assunzione trasparenti, professionalità e responsabilità; in particolare, continuare a rafforzare le strutture per l'integrazione europea ad ogni livello (anche per quanto riguarda i ministeri competenti e il Parlamento) e migliorare i meccanismi di coordinamento in materia di questioni comunitarie.

Ultimare i programmi di riforma del sistema giudiziario; sottrarre al Parlamento le competenze sulla gestione delle assunzioni e delle carriere e introdurre procedure trasparenti ispirate a criteri obiettivi e professionali per le assunzioni e le promozioni; razionalizzare i tribunali, ammodernare i procedimenti e rafforzare l'amministrazione; fornire risorse finanziarie adeguate e sostenibili al sistema giudiziario.

Rafforzare il controllo esercitato dal parlamento sulle strutture di difesa e di sicurezza.

Rafforzare la lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione a tutti i livelli, istituendo efficaci meccanismi istituzionali per la cooperazione fra agenzie e rafforzando la capacità operativa degli organismi preposti all'applicazione della legge.

Continuare ad assicurare la più completa collaborazione con il Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia (TPIJ).

Rafforzare le capacità onde adottare e attuare misure intese a realizzare gli impegni negoziati nel quadro dell’accordo di stabilizzazione e di associazione, in particolare modernizzare le capacità delle dogane di applicare correttamente le norme di origine e i metodi di cooperazione amministrativa.

Criteri politici

Democrazia e stato di diritto

Elezioni

Conformemente alle raccomandazioni dell'Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti dell'uomo, spoliticizzare l'amministrazione elettorale, migliorarne il funzionamento soprattutto per quanto riguarda l'annuncio dei risultati delle elezioni, codificare la legislazione in materia elettorale, definire regole di condotta per l'informazione e i mass media nelle campagne elettorali e introdurre norme di garanzia della trasparenza nella ripartizione dei seggi in linea con le norme europee; creare un quadro trasparente per il finanziamento delle campagne elettorali.

Parlamento

Potenziare le capacità legislative e di controllo complessive del Parlamento, in particolare con l'applicazione del nuovo regolamento interno recentemente adottato.

Rafforzare le capacità del Parlamento nei nuovi settori di competenza.

Migliorare il funzionamento del comitato per l’integrazione europea offrendogli un adeguato sostegno amministrativo e l'assistenza di consulenti.

Pubblica amministrazione

Continuare il processo di depoliticizzazione della pubblica amministrazione.

Rafforzare la capacità amministrativa dell’ufficio del difensore civico; garantire che venga dato correttamente seguito alle raccomandazioni formulate dal difensore civico.

Proseguire l'attuazione del processo di decentramento e rafforzare le capacità dei comuni.

Sistema giudiziario

Garantire l'attuazione della normativa in materia di formazione obbligatoria, sia ad inizio carriera che continua, dei giudici, dei pubblici ministeri e del personale giudiziario, e continuare a potenziare il Centro di formazione giudiziaria.

Ultimare i programmi di riforma del sistema giudiziario; sottrarre al Parlamento le competenze sul controllo delle assunzioni e sulla gestione delle carriere e introdurre procedure trasparenti ispirate a criteri obiettivi e professionali per le assunzioni e le promozioni; razionalizzare i tribunali, ammodernare i procedimenti e rafforzare l'amministrazione; fornire risorse finanziarie adeguate e sostenibili al sistema giudiziario.

Offrire garanzie di maggiore autonomia ed efficienza delle procure, soprattutto per quanto riguarda le questioni di bilancio. Rafforzare l'ufficio della procura competente per la criminalità organizzata e migliorare le capacità nel settore della lotta contro la corruzione.

Potenziare le capacità del ministero della Giustizia nel campo della cooperazione giudiziaria internazionale.

Politica di lotta contro la corruzione

Modificare e dare attuazione alla legge sul conflitto d’interessi con l'obiettivo di eliminare qualsiasi eventuale conflitto di interessi dei funzionari pubblici.

Intensificare gli sforzi volti all'attuazione della strategia di lotta contro la corruzione, segnatamente fornendo agli organi preposti all'applicazione della legge le risorse umane e finanziarie necessarie per realizzarla.

Elaborare e dare piena attuazione a normative che disciplinino il funzionamento dei partiti politici e il loro finanziamento garantendo la massima trasparenza e la precisione delle regole.

Diritti umani e tutela delle minoranze

Garantire meccanismi efficaci di adempimento degli obblighi che discendono dagli strumenti internazionali, segnatamente per quanto concerne la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e la Convenzione europea per la prevenzione della tortura.

Prendere provvedimenti globali e trasparenti in tutti i casi di presunto maltrattamento. Potenziare i servizi di controllo interno competenti per i casi di maltrattamento ad opera delle forze dell'ordine.

Migliorare le condizioni carcerarie, in particolare per quanto riguarda i gruppi vulnerabili, come gli imputati minorenni e quelli che necessitano di assistenza psichiatrica; assicurare un’adeguata sorveglianza delle condizioni carcerarie dei detenuti che scontano lunghe pene e di quelli condannati per reati legati alla criminalità organizzata; garantire una maggiore formazione del personale penitenziario e un miglioramento delle strutture di accoglienza per persone con esigenze specifiche.

Adottare una normativa generale contro la discriminazione.

Garantire l'attuazione della normativa in materia di accesso all’informazione pubblica. Proseguire la trasformazione della Radio Televisione del Montenegro in un'emittente di servizio pubblico e dotarla delle risorse appropriate.

Dare attuazione al memorandum sulla cooperazione tra ONG e organismi governativi.

Seguitare a dare attuazione alla normativa sulla restituzione delle proprietà.

Introdurre un quadro adeguato, soprattutto a livello costituzionale, in materia di tutela dei diritti delle minoranze. Attuare il piano strategico e d'azione relativo all'integrazione dei Rom, con particolare riguardo ai rifugiati.

Questioni regionali e obblighi in campo internazionale

Continuare a intensificare la cooperazione regionale e le relazioni di buon vicinato, con la prospettiva fra l'altro di promuovere la riconciliazione. Attuare accordi di libero scambio con i paesi limitrofi, segnatamente nel quadro dell'accordo centroeuropeo di libero scambio (Central European Free Trade Agreement — CEFTA). Intensificare la cooperazione transfrontaliera nel campo della lotta alla criminalità organizzata, traffici illegali e contrabbando, cooperazione giudiziaria, gestione delle frontiere, ambiente, trasporti ed energia.

Garantire l'effettiva tutela dei diritti dei rifugiati e degli sfollati interni. Abrogare tutte le disposizioni discriminatorie nei settori del mercato del lavoro, dell'accesso ai diritti di proprietà, delle possibilità di ricorso ai mezzi giudiziari e dell'accesso alla cittadinanza; assicurare il libero accesso all'assistenza sanitaria e ai documenti personali. Garantire il diritto di scelta effettiva tra ritorno sostenibile e integrazione e, per chi sceglie quest'ultima, assicurare condizioni che la agevolino.

Allineare la legislazione nazionale e le pratiche in uso nel paese alle norme internazionali e agli accordi internazionali in materia tramite la firma e la ratifica dei pertinenti strumenti internazionali previsti dal Consiglio d'Europa e dalla Nazioni Unite relativi alla lotta alla criminalità organizzata e alla criminalità finanziaria, con particolare riguardo alla lotta contro la corruzione.

Criteri economici

Sostenere la stabilità macroeconomica seguitando ad applicare le misure di adeguamento e consolidamento fiscale necessarie.

Sviluppare le capacità istituzionali e di analisi necessarie per elaborare e dare attuazione al «Programma economico e fiscale» proposto dalla Commissione delle Comunità europee.

Attuare un sistema di gestione della spesa pubblica, segnatamente la programmazione di bilancio, la formazione di bilancio a medio termine e l'introduzione di elementi della contabilità per competenza.

Integrare pienamente il bilancio degli investimenti di capitale nel bilancio centrale dello Stato, incluse le spese in conto capitale delle amministrazioni locali.

Portare avanti il processo di ristrutturazione e di privatizzazione delle imprese di proprietà pubblica.

Adottare e attuare la normativa in materia di vigilanza nel settore assicurativo.

Proseguire nelle iniziative volte a promuovere la flessibilità e a rafforzare le qualifiche della forza lavoro, assicurando la piena collaborazione dei datori di lavoro e dei sindacati in tale processo.

Continuare ad apportare i necessari adeguamenti al regime commerciale del Montenegro per renderlo compatibile con le misure commerciali autonome e le disposizioni del futuro accordo di stabilizzazione e di associazione (ASA).

Norme europee

Mercato interno

Libera circolazione delle merci

Completare gli ordinamenti giuridici e istituzionali in materia di normazione, sorveglianza del mercato, certificazione, metrologia, accreditamento e valutazione della conformità, in linea con l'acquis comunitario, al fine di creare un contesto favorevole agli scambi. Avviare l'adozione delle norme europee.

Istituire meccanismi di consultazione interna e notifica per i nuovi regolamenti tecnici prima della loro adozione per quanto concerne le misure che incidono sugli scambi.

Creare un quadro normativo e la capacità amministrativa necessari per garantire una tutela attiva dei consumatori e della salute conformemente alla politica dell’UE nel settore.

Proseguire le riforme necessarie per garantire il rispetto delle norme e degli obblighi dell’OMC onde accelerare il processo di adesione a tale organizzazione.

Dogane e fiscalità

Procedere ad un ulteriore allineamento della normativa e delle procedure doganali con l’acquis. Continuare ad ammodernare le amministrazioni doganali per garantire un’elevata capacità amministrativa e combattere la corruzione, la criminalità transfrontaliera e l’evasione fiscale.

Modificare e dare attuazione alla legislazione in materia di norme di origine onde disporre di una base giuridica per l'applicazione delle norme comunitarie di origine ai fini delle misure commerciali autonome: a tale scopo, occorrerà realizzare azioni di informazione e di formazione degli operatori e dei funzionari delle dogane.

Allineare ulteriormente la normativa fiscale all’acquis. Migliorare l'attuazione della normativa fiscale, rivolgendo particolare attenzione alla riscossione e al controllo delle entrate per ridurre le frodi fiscali.

Applicare i principi del codice di condotta in materia di tassazione delle società e assicurare che le nuove misure fiscali siano conformi a tali principi.

Concorrenza

Istituire un'autorità per la concorrenza dotata di piena indipendenza di funzionamento e delle risorse adeguate per garantirlo.

Rafforzare il quadro normativo sugli aiuti di Stato e aumentare la trasparenza nel settore come primo passo verso il controllo degli aiuti di Stato, conformemente ai requisiti previsti dall'accordo di stabilizzazione e di associazione.

Appalti pubblici

Attuare un meccanismo efficace in materia di appalti pubblici in conformità con i principi comunitari, con particolare riguardo ai mezzi di ricorso. Garantire la completa trasparenza delle procedure, indipendentemente dal valore del contratto in questione, e la non discriminazione tra imprese montenegrine e dell'Unione europea.

Assicurare l'istituzione e l'operatività dell'agenzia per gli appalti pubblici e dell'organismo di controllo degli appalti pubblici e rafforzarne la capacità amministrativa; assicurare una formazione adeguata al personale degli enti aggiudicatari preposti all'applicazione delle norme in materia di appalti.

Normativa sulla proprietà intellettuale

Rafforzare in misura significativa il livello di tutela dei diritti di proprietà intellettuale, segnatamente con l'adozione di un quadro normativo globale per il settore che comprenda anche disposizioni legislative per l'effettiva protezione di tali diritti, nonché istituendo un Ufficio per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale.

Potenziare le capacità di attuazione e di effettiva applicazione della normativa in materia, soprattutto da parte dei servizi di controllo alle frontiere, degli enti preposti all'applicazione della legge e del sistema giudiziario.

Confermare formalmente l'adesione del Montenegro ai principali accordi internazionali in materia di legislazione sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale.

Servizi finanziari

Rafforzare il quadro di disciplina e di vigilanza degli istituti e dei mercati finanziari rendendolo conforme alle pratiche correnti nell'Unione europea, soprattutto per quel che riguarda il settore bancario.

Rafforzare la cooperazione con gli ispettori operanti in loco di banche straniere con filiali importanti in Montenegro, segnatamente concludendo accordi di cooperazione.

Diritto societario

Rafforzare l'effettiva applicazione delle norme sull’informazione finanziaria, soprattutto da parte degli istituti finanziari e delle società quotate in borsa.

Occupazione e politiche sociali

Potenziare e ammodernare le capacità del ministero del Lavoro e della previdenza sociale in materia di formulazione e controllo dell'attuazione delle politiche, ponendo l'accento sull'inserimento nel mercato del lavoro di giovani, donne e gruppi vulnerabili; migliorare la gestione dei risultati delle misure di politica attiva dell'occupazione attuate dai servizi montenegrini di collocamento.

Potenziare l'attività degli ispettorati del lavoro in modo da garantire il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro.

Intensificare le iniziative di promozione della qualità nel sistema dell'istruzione e nella formazione permanente.

Proseguire l'azione di miglioramento della qualità, efficienza e pertinenza del sistema di insegnamento superiore e promuoverne l'integrazione nello Spazio europeo dell'istruzione superiore.

Politiche settoriali

Industria e PMI

Continuare ad attuare la Carta europea delle piccole imprese.

Potenziare l'agenzia per la promozione degli investimenti. Migliorare la rappresentazione e la consultazione delle imprese.

Adottare una normativa sull'armonizzazione e l'accelerazione dei sistemi di rilascio di licenze e di autorizzazioni e attuarla in stretta cooperazione con enti e amministrazioni locali; adottare e attuare un programma d'azione sull'eliminazione degli ostacoli alle attività d'impresa.

Accelerare i preparativi per l'istituzione e l'attuazione del fondo nazionale di garanzia per le PMI.

Agricoltura e pesca

Continuare a rafforzare la capacità amministrativa per la formulazione e l'attuazione della politica agricola e di sviluppo rurale.

Adottare normative in materia di sicurezza alimentare e di benessere degli animali e una nuova legge per il settore veterinario; potenziare inoltre i servizi veterinari e fitosanitari, in particolare le capacità di controllo e dei laboratori.

Proseguire gli sforzi per allineare la normativa con l’acquis comunitario nei settori veterinario e fitosanitario, segnatamente con la creazione di un sistema integrato nel campo della sicurezza alimentare destinato a evitare la sovrapposizione delle azioni e a rafforzare il livello di sicurezza alimentare. Predisporre un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini conforme ai requisiti previsti dall'UE.

Completare la strategia nel settore della pesca e migliorare le capacità del Montenegro di attuare una politica della pesca conforme alle norme comunitarie, incluse quelle riguardanti la cooperazione internazionale.

Garantire la protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine registrate nella Comunità a norma del regolamento (CE) n. 510/2006 (1).

Ambiente

Continuare il ravvicinamento della normativa del Montenegro alla legislazione e alle norme dell’UE, in particolare la normativa quadro sulla tutela ambientale. Rafforzare la capacità amministrativa per l'attuazione e l'effettiva applicazione della legislazione adottata.

Elaborare una strategia globale di tutela ambientale (acque, rifiuti, aria). Adottare il piano relativo all’uso del territorio. Adottare la strategia di sviluppo sostenibile e strategie settoriali (gestione integrata delle zone costiere, biodiversità, cambiamento climatico). Potenziare le capacità amministrative in materia di gestione dell'ambiente.

Politica dei trasporti

Proseguire l'allineamento all'acquis della legislazione nel settore dell'aviazione, compreso il controllo del traffico aereo, in conformità degli impegni assunti con la firma dell'accordo sullo Spazio aereo comune europeo.

Rafforzare l’autorità competente per l’aviazione civile e designare un organismo d'indagine indipendente sugli incidenti aerei, un organo nazionale di controllo dei fornitori di servizi di navigazione aerea e un organo competente per l'osservanza dei diritti dei passeggeri del trasporto aereo.

Continuare ad attuare il memorandum di intesa sullo sviluppo della rete principale di trasporto regionale dell’Europa sudorientale, inclusa la cooperazione ai lavori dell’Osservatorio dei trasporti dell’Europa sudorientale.

Attuare la normativa in materia di trasporto su strada (compresa la creazione delle relative strutture esecutive). Garantire risorse sufficienti per la manutenzione delle infrastrutture di trasporto e per il mantenimento delle istituzioni del settore.

Energia

Ratificare gli impegni assunti all'atto della firma del trattato che istituisce la Comunità dell’energia e proseguirne l'attuazione.

Completare e attuare la strategia per lo sviluppo energetico e la strategia in materia di efficienza energetica; potenziare la capacità amministrativa del ministero dell’Economia nel settore dell’energia.

Istituire un'autorità di regolamentazione e adottare normative adeguate nei settori della sicurezza nucleare e della radioprotezione.

Garantire l'applicazione della legge e la trasparenza nel mercato dell'energia.

Società dell'informazione e media

Rafforzare l’Agenzia per le telecomunicazioni onde incentivare la concorrenza sul mercato tramite l'effettiva applicazione delle normative in materia, in particolare per quanto riguarda l’introduzione delle necessarie misure di salvaguardia della concorrenza nel mercato.

Migliorare la capacità amministrativa del ministero dell'Economia nel settore delle comunicazioni elettroniche. Prendere ulteriori provvedimenti onde garantire un equilibrio delle tariffe, risolvere la questione delle condizioni delle tariffe di interconnessione e dei canoni per le concessioni.

Garantire l’indipendenza di funzionamento del Consiglio radiotelevisivo.

Facilitare la trasformazione della Radio Televisione del Montenegro in un'emittente di servizio pubblico e garantirle mezzi e risorse per un funzionamento efficiente.

Controllo finanziario

Migliorare la strategia di controllo finanziario pubblico interno con riferimenti agli obiettivi a breve e medio termine e mediante il corrispondente sostegno di sistemi informatici; potenziare le capacità di audit interno.

Potenziare ulteriormente la Corte dei conti e definire per tale istituzione le opportune garanzie costituzionali.

Statistiche

Raccolta e trasmissione di dati statistici nel rispetto delle norme in materia di statistiche per i settori economico, commerciale, monetario e finanziario, in conformità con le pratiche attualmente in uso nell'UE.

Rivedere e adottare il piano generale in materia di statistiche per migliorare la qualità delle statistiche ed estenderne la portata. Potenziare la raccolta e l'elaborazione delle statistiche nel settore agricolo in conformità con le norme e i metodi comunitari; applicare la nomenclatura SA 2007.

Giustizia, libertà e sicurezza

Visti, controlli alle frontiere, asilo e migrazione

Sviluppare capacità istituzionali in materia di politica dei visti e ravvicinare quest'ultima alle norme in vigore nell'UE.

Rafforzare la gestione integrata delle frontiere e garantirne un'attuazione coerente da parte di tutti gli organismi competenti, inclusi i servizi di controllo civile delle frontiere.

Adottare la normativa in materia di asilo e portare a termine la costruzione dei centri di accoglienza progettati per i richiedenti asilo e i rifugiati.

Riciclaggio di denaro

Garantire un’attuazione e un coordinamento efficaci della normativa antiriciclaggio e rafforzare l'unità di intelligence finanziaria.

Lotta antidroga

Rafforzare ulteriormente la capacità di cooperazione internazionale del Centro per la lotta contro la droga e il contrabbando e migliorare le capacità di analisi operativa, in particolare con la creazione di banche dati nel settore.

Elaborare una strategia nazionale di lotta contro la tossicodipendenza e il narcotraffico in conformità con la strategia di lotta antidroga dell'UE (2005-2012) e con il piano d'azione dell'UE in materia di lotta contro la droga (2005-2008); elaborare campagne di sensibilizzazione sulla tossicodipendenza.

Definire delle norme relative alla prevenzione dell'utilizzazione abusiva di precursori chimici e di altre sostanze chimiche essenziali per la produzione di droghe illegali.

Rafforzare le capacità delle autorità competenti preposte all'effettiva applicazione della legge in materia di lotta contro la tossicodipendenza e il narcotraffico.

Forze di polizia

Potenziare ulteriormente le capacità professionali delle forze di polizia mediante una formazione specializzata e la messa a punto di strumenti di intelligence e di analisi dei rischi.

Garantire il corretto funzionamento dell'Accademia di polizia.

Lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo

Creare meccanismi istituzionali efficienti per la cooperazione tra agenzie in materia di lotta alla criminalità organizzata e rafforzare la capacità del dipartimento delle forze di polizia responsabile in questo settore.

Migliorare le capacità di ricorrere a strumenti speciali d'indagine, nel rispetto delle opportune garanzie, e potenziare i servizi di intelligence sulla criminalità.

Adottare la normativa e sviluppare la capacità in materia di sequestro dei beni e dei proventi di reato.

Rendere più efficace la cooperazione internazionale e l'attuazione delle convenzioni internazionali pertinenti in materia di terrorismo e di repressione e lotta alla criminalità organizzata; migliorare la cooperazione e lo scambio di informazioni tra tutti i dipartimenti dei servizi di sicurezza e con altri Stati; impedire il finanziamento e la preparazione di atti terroristici.

Tratta degli esseri umani

Continuare a potenziare la lotta contro la tratta degli esseri umani, tra l’altro garantendo alle vittime un’assistenza e una tutela adeguate.

Protezione dei dati personali

Adottare una normativa sulla protezione dei dati personali e istituire un'Autorità indipendente di vigilanza in questo settore.

Adottare le misure necessarie per preparare la conclusione di un accordo di cooperazione con Europol.

3.2.   PRIORITÀ A MEDIO TERMINE

Criteri politici

Democrazia e stato di diritto

Questioni costituzionali

Dare piena attuazione alla nuova Costituzione, adottata nel rispetto di criteri e norme dell'Unione europea.

Elezioni

Continuare a rispettare standard elevati per quanto riguarda l'organizzazione delle elezioni; dare applicazione ad un quadro trasparente per il finanziamento delle campagne elettorali.

Parlamento

Continuare a rafforzare le capacità del Parlamento in tutti i settori, segnatamente per quanto riguarda l'adozione dell'acquis comunitario.

Pubblica amministrazione

Rafforzare ulteriormente le unità per l’integrazione europea presso i ministeri competenti e i meccanismi di coordinamento in materia di questioni comunitarie, con particolare riguardo all'ASA e all'IPA.

Elaborare principi, procedure e la necessaria capacità amministrativa per istituire un sistema di attuazione decentrato per la gestione dell'assistenza comunitaria, in conformità con i requisiti previsti dall'UE.

Potenziare ulteriormente l'Autorità per la gestione delle risorse umane. Rafforzare il processo di elaborazione delle politiche. Continuare il processo di riforma in materia di decentramento.

Insistere ulteriormente sull'adozione di procedure di assunzione trasparenti e sui principi di professionalità e responsabilità, tra l'altro applicando i codici deontologici e gli orientamenti in materia.

Portare avanti il processo di ristrutturazione e riforma delle forze armate, procedendo per quanto necessario a ridurne il numero.

Sistema giudiziario

Garantire l’adeguato funzionamento del Centro di formazione giudiziaria. Attuare la strategia di informatizzazione del settore giudiziario.

Ultimare l'elaborazione del quadro strategico per la riforma del settore giudiziario; attuare i programmi di riforma; adottare procedure trasparenti di assunzione e di gestione delle carriere; continuare a incrementare e migliorare le risorse del sistema giudiziario.

Continuare a migliorare l'efficienza delle procure.

Continuare a rafforzare le capacità del ministero della Giustizia nel campo della cooperazione giudiziaria internazionale.

Politica di lotta contro la corruzione

Portare avanti con determinazione le azioni di prevenzione e di lotta contro la corruzione a tutti i livelli e potenziare strumenti e risorse per la prevenzione e la repressione in questo campo. Garantire il pieno rispetto tanto della Convenzione dell’ONU relativa alla lotta contro la corruzione quanto delle pertinenti convenzioni del Consiglio d'Europa.

Istituire procedure efficaci per l’individuazione, il trattamento e il monitoraggio dei casi di sospette frodi e altre irregolarità che hanno ripercussioni sui finanziamenti nazionali e internazionali, compresi i fondi UE.

Diritti umani e tutela delle minoranze

Attuare le normative antidiscriminazione e sulla tutela dei diritti delle minoranze.

Continuare a migliorare le condizioni dei detenuti nelle carceri.

Prevenire e affrontare i casi di maltrattamento ad opera delle forze dell'ordine.

Garantire l’inserimento di bambini disabili o appartenenti a minoranze nel sistema scolastico ordinario; riformare il sistema di assistenza all'infanzia.

Continuare a favorire l’integrazione delle minoranze e a promuovere buone relazioni interetniche.

Portare avanti la cooperazione con le ONG a livello governativo e di enti locali.

Questioni regionali e obblighi in campo internazionale

Agevolare l’integrazione dei rifugiati che scelgono di non rientrare. Attuare la strategia nazionale per i rifugiati nel quadro di una strategia globale in materia di inserimento e integrazione sociale.

Proseguire l'attuazione degli accordi di cooperazione regionale.

Criteri economici

Rafforzare la stabilità macroeconomica proseguendo nell'applicazione di misure di adeguamento e consolidamento fiscale per ridurre ulteriormente gli squilibri esterni.

Rendere più efficiente la spesa pubblica, soprattutto migliorando la procedura di bilancio e la gestione finanziaria a livello di amministrazione centrale dello Stato e di amministrazioni locali. Rafforzare le capacità necessarie per consentire l’elaborazione e l’esecuzione del bilancio in funzione delle priorità.

Liberalizzare gradualmente il mercato del lavoro al fine di garantirne una maggiore flessibilità.

Rafforzare il contesto di attività delle imprese per promuovere lo sviluppo del settore privato e dell'occupazione; occorre soprattutto semplificare le procedure giudiziarie in campo commerciale, specie le procedure fallimentari.

Concepire e avviare l’applicazione di una politica di ricerca integrata destinata a sostenere le attività di ricerca e sviluppo.

Norme europee

Mercato interno

Libera circolazione dei capitali

Completare il processo di liberalizzazione dei movimenti di capitali e dei pagamenti in conformità con i principi dell'UE.

Libera circolazione delle merci

Intensificare ulteriormente la standardizzazione, in particolare attraverso l’adozione delle norme europee. Proseguire il recepimento delle direttive «nuovo approccio» e «approccio globale» nonché delle direttive «vecchio approccio». Instaurare la struttura di vigilanza del mercato prevista dall’acquis.

Dogane e fiscalità

Adozione di misure che garantiscano la prosecuzione dell’allineamento all’acquis della legislazione doganale e fiscale del Montenegro e potenziare ulteriormente la capacità dell’amministrazione di attuare la normativa doganale e di contrastare la corruzione, la criminalità transfrontaliera e l'evasione fiscale.

Garantire una maggiore trasparenza e migliorare lo scambio di informazioni con gli Stati membri dell’Unione europea per agevolare l’applicazione di misure di prevenzione contro l’elusione e l’evasione fiscale.

Realizzare un sistema trasparente di scambio di informazioni con gli Stati membri dell'Unione europea e con la Commissione delle Comunità europee allo scopo di rafforzare l'efficacia delle misure di repressione delle frodi fiscali nonché dell'evasione e dell'elusione fiscale.

Concorrenza

Continuare a rafforzare l'autorità garante della concorrenza e garantirne il funzionamento indipendente.

Proseguire il consolidamento del quadro normativo sugli aiuti di Stato e garantire il controllo di tali aiuti, conformemente ai requisiti previsti dall'accordo di stabilizzazione e di associazione.

Appalti pubblici

Continuare a consolidare il sistema degli appalti pubblici, soprattutto per quanto riguarda i servizi pubblici e le concessioni, intensificando l'allineamento all'acquis della legislazione nazionale e migliorando la capacità amministrativa dell'agenzia per gli appalti pubblici, dell'organismo di controllo degli appalti pubblici e degli enti aggiudicatari.

Seguitare a garantire la completa trasparenza delle procedure, indipendentemente dal valore del contratto in questione, e la non discriminazione tra imprese montenegrine e dell'Unione europea.

Normativa sulla proprietà intellettuale

Garantire un livello di tutela di questi diritti analogo a quello previsto dalle norme comunitarie, grazie all'allineamento integrale della legislazione nazionale all'acquis sui diritti di proprietà intellettuale e al potenziamento permanente della capacità amministrativa e dell'effettiva applicazione delle normative da parte di tutte le autorità pubbliche competenti, in particolare i servizi di controllo alle frontiere, gli enti preposti all'applicazione della legge e il sistema giudiziario.

Servizi finanziari

Definire un quadro globale di disciplina e di vigilanza degli istituti e dei mercati finanziari conforme ai principi dell'UE.

Diritto societario

Avviare il ravvicinamento legislativo all'acquis delle norme sull’informazione finanziaria e garantirne l'osservanza effettiva.

Occupazione e politiche sociali

Potenziare e ammodernare ulteriormente le capacità del ministero del Lavoro e della previdenza sociale in materia di formulazione e controllo dell'attuazione delle politiche, ponendo l'accento sull'inserimento nel mercato del lavoro di giovani, donne e gruppi vulnerabili e sull'aggiornamento delle politiche sociali; migliorare ulteriormente la gestione dei risultati delle misure di politica attiva dell'occupazione attuate dai servizi montenegrini di collocamento.

Politiche settoriali

Industria e PMI

Attuare integralmente la Carta europea delle piccole imprese.

Avviare l'introduzione di valutazioni dell'impatto delle normative. Migliorare ulteriormente l’accesso ai finanziamenti e creare strutture di sostegno alle imprese (raggruppamenti, incubatori di aziende, parchi commerciali e tecnologici).

Agricoltura e pesca

Potenziare ulteriormente le capacità amministrative nel settore dell'agricoltura e dello sviluppo rurale per l'elaborazione e l’attuazione delle politiche. Definire una politica di sviluppo rurale e avviarne l’attuazione.

Potenziare la capacità istituzionale in materia di sicurezza alimentare. Elaborare un programma di ammodernamento degli stabilimenti agroalimentari al fine di renderli conformi ai requisiti dell’UE. Adottare provvedimenti per l’identificazione di ovini e caprini e la registrazione dei loro movimenti. Prendere misure volte a garantire un controllo efficace della produzione vegetale nel paese, segnatamente per i prodotti soggetti a requisiti comunitari specifici.

Adottare misure intese a garantire l'allineamento della politica della pesca alle norme dell’UE, soprattutto per quanto concerne la gestione delle risorse, le ispezioni e i controlli, e le politiche di mercato e strutturali.

Continuare a proteggere le indicazioni geografiche e le denominazioni d'origine registrate nella Comunità a norma del regolamento (CE) n. 510/2006 e successive modificazioni. Aggiornare l'elenco delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine protette in linea con gli sviluppi dell'acquis comunitario in questo settore.

Ambiente

Proseguire il ravvicinamento della normativa del Montenegro alla legislazione e alle norme dell’UE, in particolare la legislazione comunitaria in materia di inquinamento atmosferico, qualità delle acque e prodotti chimici.

Avviare l’attuazione del piano relativo all’uso del territorio e della strategia globale di tutela ambientale. Avviare l’attuazione della strategia di sviluppo sostenibile e di altre strategie settoriali (gestione integrata delle zone costiere, biodiversità, cambiamento climatico). Garantire un quadro finanziario sostenibile per l'attuazione di una politica di tutela ambientale a medio-lungo termine.

Ratificare il protocollo di Kyoto e avviarne l'attuazione.

Potenziare ulteriormente la capacità amministrativa dei ministeri e degli organismi competenti in materia di pianificazione ambientale, autorizzazioni, ispezioni, applicazione delle normative e monitoraggio, nonché in materia di gestione dei progetti.

Politica dei trasporti

Incrementare lo sviluppo delle capacità, compresa la preparazione di progetti per investimenti di vasta portata. Continuare a stanziare risorse sufficienti per la manutenzione delle infrastrutture di trasporto e per il mantenimento delle istituzioni del settore.

Rispettare gli impegni internazionali assunti nell’ambito delle convenzioni dell’Organizzazione marittima internazionale e migliorare le condizioni di sicurezza marittima della flotta alla luce del memorandum d’intesa di Parigi.

Energia

Adottare e attuare una strategia a lungo termine per una politica energetica sostenibile sotto il profilo ambientale.

Continuare a rispettare gli impegni assunti a livello regionale e internazionale nel settore, in vista della creazione di un mercato regionale competitivo dell’energia.

Aderire alle convenzioni internazionali in materia di sicurezza nucleare di cui l'EURATOM è già parte contraente.

Società dell'informazione e media

Portare a termine il recepimento nella legislazione nazionale del quadro comunitario del 2002 in materia di comunicazioni elettroniche.

Realizzare un mercato competitivo delle comunicazioni elettroniche grazie alla graduale attuazione delle normative, all'applicazione delle necessarie misure di salvaguardia della concorrenza e all'eliminazione di eventuali ostacoli all'ingresso sul mercato.

Preservare l'indipendenza delle autorità di regolamentazione del settore e garantire che dispongano di risorse e competenze sufficienti per svolgere i loro compiti.

Allineare integralmente la legislazione nazionale all'acquis comunitario per il settore audiovisivo.

Controllo finanziario

Elaborazione e applicazione di principi relativi alla responsabilità decentrata della gestione e a una revisione contabile interna funzionalmente indipendente, conformemente alle norme riconosciute a livello internazionale e alle migliori pratiche dell’Unione europea.

Rafforzare la capacità operativa e l’indipendenza funzionale e finanziaria della Corte dei conti.

Elaborare procedure e sviluppare capacità amministrative che garantiscano l’effettiva protezione degli interessi finanziari dell’UE.

Statistiche

Continuare a elaborare statistiche economiche attendibili. Rafforzare la capacità istituzionale necessaria per produrre e pubblicare dati statistici di base conformi alle norme europee nei settori delle statistiche commerciali, delle statistiche sul mercato del lavoro e dei conti nazionali.

Integrare pienamente i dati sulle amministrazioni locali nel bilancio centrale dello Stato.

Giustizia, libertà e sicurezza

Visti, controlli alle frontiere, asilo e migrazione

Sviluppare l’infrastruttura tecnica e le capacità in termini di risorse umane necessarie per attuare la politica di gestione integrata delle frontiere, compreso il potenziamento della polizia di frontiera e dei servizi doganali. Migliorare i servizi transfrontalieri creando nuovi posti di controllo alle frontiere.

Allineare ulteriormente la politica dei visti alla legislazione comunitaria e alle pratiche in vigore nell'UE.

Lotta antidroga

Potenziare la cooperazione tra agenzie e la cooperazione internazionale; rafforzare ulteriormente le capacità delle autorità competenti preposte all'effettiva applicazione della legge in materia di lotta contro il narcotraffico.

Forze di polizia

Portare avanti la riforma delle forze di polizia; garantirne l'assunzione di responsabilità; riformare le attività di formazione impartite alle forze di polizia; assicurare la cooperazione tra le agenzie preposte all’applicazione della legge.

Lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo

Mettere a punto un sistema efficace di protezione dei testimoni che preveda anche strumenti regionali.

Rafforzare la lotta contro la criminalità economica e finanziaria (compresi riciclaggio e falsificazione del denaro), la lotta contro la frode e la corruzione e migliorare la normativa in materia.

Agevolare l’inserimento di funzionari di collegamento distaccati dagli Stati membri dell’UE presso gli organismi statali competenti in materia di lotta alla criminalità organizzata. Attuare la convenzione di Palermo e i relativi protocolli contro la criminalità organizzata transnazionale, come pure le norme internazionali applicabili alla lotta contro la criminalità economica e finanziaria.

Accrescere la capacità dell'amministrazione e del sistema giudiziario di applicare il codice penale per contrastare la criminalità organizzata. Rafforzare ulteriormente l'unità del ministero dell'Interno preposta alla lotta contro la criminalità organizzata e assicurare il coordinamento tra tutti gli organi responsabili dell'applicazione della legge, in particolare potenziando le adeguate capacità in materia di intelligence sulla criminalità.

Rafforzare la lotta contro la criminalità economica e finanziaria (in particolare la lotta contro le falsificazioni dei mezzi di pagamento sia in contanti che diversi dai contanti) e migliorare le capacità istituzionali e amministrative per far fronte alle sfide in questo campo.

Protezione dei dati personali

Garantire il buon funzionamento dell'Autorità di vigilanza per la protezione dei dati personali.

Garantire che le autorità pubbliche, in particolare gli organi preposti all'applicazione della legge, dispongano delle capacità necessarie per dare attuazione alla normativa sulla protezione dei dati personali.

4.   PROGRAMMAZIONE

L'assistenza comunitaria destinata ai paesi dei Balcani occidentali nel quadro del processo di stabilizzazione e di associazione sarà erogata mediante gli strumenti finanziari in vigore, in particolare il regolamento (CE) n. 1085/2006 del Consiglio, del 17 luglio 2006, che istituisce uno strumento di assistenza di preadesione (IPA) (2). Il Montenegro può quindi accedere a finanziamenti nel quadro di programmi multinazionali e orizzontali.

5.   CONDIZIONI

L'assistenza comunitaria ai paesi dei Balcani occidentali è subordinata alla realizzazione di progressi in materia di conformità ai criteri di Copenaghen e di progressi nel conseguimento delle priorità specifiche previste dal presente partenariato europeo. Qualora tali condizioni non dovessero essere rispettate, il Consiglio potrebbe adottare misure adeguate ai sensi dell'articolo 21 del regolamento (CE) n. 1085/2006. L'assistenza comunitaria è subordinata altresì alle condizioni definite dal Consiglio nelle conclusioni del 29 aprile 1997, in particolare per quanto riguarda l'impegno dei beneficiari ad attuare riforme democratiche, economiche e istituzionali.

6.   MONITORAGGIO

L'attuazione del partenariato europeo è monitorata tramite i meccanismi istituiti nell'ambito del processo di stabilizzazione e di associazione, segnatamente le relazioni annuali presentate dalla Commissione delle Comunità europee.


(1)  Regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, del 20 marzo 2006, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari (GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12).

(2)  GU L 210 del 31.7.2006, pag. 82.