19.7.2005   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 177/13


PARERE DEL CONSIGLIO

dell'8 marzo 2005

sul programma di convergenza aggiornato dell'Ungheria, 2004-2008

(2005/C 177/05)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 9, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione,

previa consultazione del Comitato economico e finanziario,

HA ESPRESSO IL SEGUENTE PARERE:

l'8 marzo 2005 il Consiglio ha esaminato il programma di convergenza aggiornato dell'Ungheria, relativo al periodo 2004-2008. Detto programma è conforme ai requisiti in materia di dati fissati nel «codice di condotta sul contenuto e la presentazione dei programmi di stabilità e convergenza» e contiene tutti i dati obbligatori, (2) ma manca un dato facoltativo (la spesa sanitaria a lungo termine).

Lo scenario macroeconomico che sottende l'aggiornamento prevede un graduale aumento della crescita del PIL reale, che passerà dal 3,9 % nel 2004 al 4,6 % entro la fine del periodo di riferimento del programma. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, tale scenario sembra rispecchiare ipotesi di crescita abbastanza favorevoli. I tassi d'inflazione indicati nelle proiezioni del programma aggiornato appaiono sostanzialmente realistici.

Il 5 luglio 2004 il Consiglio ha deciso che esiste in Ungheria un disavanzo eccessivo e ne ha raccomandato la correzione entro il 2008. L'aggiornamento prevede il seguente andamento per il disavanzo: 4,4 % del PIL nel 2004, 3,6 % nel 2005, 2,9 % nel 2006, 2,2 % nel 2007 e 1,6 % nel 2008. Questi dati sono in linea con la decisione di Eurostat del 23 settembre 2004, che consente una temporanea riclassificazione, fino alla comunicazione dei dati di bilancio del marzo 2007, dei fondi pensione del secondo pilastro all'interno del settore delle pubbliche amministrazioni. Le autorità ungheresi hanno deciso di avvalersi di questa facoltà e nel presentare i dati relativi al disavanzo delle amministrazioni pubbliche hanno dedotto gli oneri relativi al secondo pilastro determinati dalla riforma pensionistica del 1998. (3) L'aggiornamento mantiene pertanto invariato il termine per la correzione del disavanzo eccessivo. Dopo un miglioramento stimato pari a 0,9 punti percentuali del PIL nel 2004, l'aggiornamento prevede un aggiustamento annuale di circa 0,6-0,7 punti percentuali per gli anni restanti. L'aggiornamento basa la sua strategia di risanamento sulla riduzione del rapporto spesa/PIL, sostenuta da riforme strutturali ed accompagnata da una riduzione più contenuta del rapporto entrate/PIL. La riduzione più significativa della spesa dovrebbe intervenire nel 2005, sulla base principalmente di una diminuzione di 0,5 punti percentuali dell'onere per interessi e di una riduzione di 1,7 punti percentuali della spesa per investimenti pubblici. La diminuzione della spesa per investimenti pubblici sarebbe compensata dall'aumento del ricorso a progetti di partenariato pubblico-privato. Non sono sufficientemente precisati né i tempi, né la portata quantitativa delle misure di riduzione della spesa previste per gli ultimi anni del periodo. Il disavanzo primario dovrebbe seguire un percorso di risanamento simile a quello per la riduzione del disavanzo delle amministrazioni pubbliche e trasformarsi in un leggero avanzo nel 2008 (inclusi gli oneri derivanti dalla riforma pensionistica).

Il percorso di risanamento descritto nel programma ed in particolare l'obiettivo di un disavanzo per il 2005 seguito da un ulteriore aggiustamento di 2 punti percentuali del PIL, può essere considerato adeguato per permettere la correzione del disavanzo eccessivo entro il 2008, a condizione che sia sostenuto da misure sufficienti. Tuttavia, l'obiettivo finale di un disavanzo pari al 2,8 % del PIL (inclusi gli oneri derivanti dalla riforma pensionistica) lascia solo un piccolo margine di sicurezza, che potrebbe ulteriormente ridursi a seguito di una modifica della situazione di partenza, considerato che sussistono ancora delle incertezze legate al risultato di bilancio 2004. (4) Le proiezioni di bilancio contenute nel programma sembrano ottimistiche: (i) come ipotizzato dalle previsioni d'autunno 2004 elaborate dai servizi della Commissione, gli obiettivi di disavanzo per il 2005 e il 2006 rischiano di dover essere rivisti al rialzo. Per il 2005 questa proiezione tiene conto del fatto che il governo ha previsto una riserva «d'emergenza» pari allo 0,5 % del PIL a fronte di un eventuale sforamento dell'obiettivo fissato per il 2005. Pur apprezzando l'esistenza di tale riserva, si rileva che la sua entità sembra insufficiente dati i rischi che gravano sul bilancio 2005. Si teme inoltre che queste riserve possano essere sbloccate troppo presto nel corso dell'anno, riducendo in tal modo gli incentivi a dare esecuzione al bilancio 2005 in maniera rigorosa. La mancata realizzazione degli obiettivi per il 2005 e il 2006 farebbe crescere la pressione sull'aggiustamento negli anni 2007 e 2008. (ii) I tagli alla spesa sono incerti, in quanto i provvedimenti di riforma inclusi nel bilancio 2005 non sono integrati in una strategia di riforma globale. (iii) Anche il raggiungimento degli obiettivi relativi alla spesa e alle entrate suscita delle perplessità, in quanto gli obiettivi fissati negli anni scorsi sono stati ben lungi dall'essere realizzati. Inoltre, un'eventuale riduzione delle aliquote IVA nel quadro delle riforme fiscali in corso potrebbe aumentare il rischio per le entrate, nonostante vi sia l'intenzione di compensarla mediante un aumento di altre aliquote. I tempi di tali riduzioni dovrebbero pertanto essere oggetto di un'attenta riflessione e la loro attuazione dovrebbe essere subordinata al pieno raggiungimento degli obiettivi relativi al disavanzo. (iv) Un ulteriore elemento di rischio potrebbe essere legato al rinvio dei rimborsi dell'IVA relativi ad attività economiche condotte nel 2004, ma le autorità si sono impegnate ad accelerare i pagamenti affinché non gravino sul bilancio 2005. D'altro canto, questo rafforzamento del controllo sui rimborsi dell'IVA avviato alla fine del 2004 potrebbe anche contribuire ad attenuare la prevista diminuzione del gettito IVA, il che rappresenta un'eventualità positiva.

Alla luce di questa valutazione, c'è il rischio che i risultati di bilancio possano risultare più sfavorevoli di quanto ipotizzato nell'aggiornamento. Per tale ragione, sebbene il percorso di risanamento contenuto nel programma ed in particolare l'obiettivo di un disavanzo per il 2005 seguito da un ulteriore risanamento di 2 punti percentuali del PIL possa essere considerato adeguato per permettere la correzione del disavanzo eccessivo entro il 2008, gli orientamenti di bilancio del programma non appaiono sufficienti per l'attuazione di tale percorso e non possono pertanto garantire la riduzione del disavanzo al di sotto del 3 % del PIL entro il 2008. Perché il percorso di risanamento sia credibile sarebbero necessarie ulteriori misure. In particolare, appare fondamentale il conseguimento del nuovo obiettivo di bilancio per il 2005. Alla luce della valutazione precedente, sarebbe opportuno adottare misure supplementari pari ad almeno Formula punto percentuale del PIL.

Il rapporto debito/PIL è stimato pari al 56,7 % nel 2004 (il 59,9 % se si includono gli oneri derivanti dalla riforma pensionistica, appena al di sotto quindi del valore di riferimento del 60 % del PIL fissato dal trattato). Secondo le proiezioni del programma, nell'arco del suo periodo di riferimento il rapporto debito/PIL dovrebbe ridursi di circa 7 punti percentuali. I rischi relativi al rapporto debito/PIL corrispondono a quelli riguardanti le proiezioni del disavanzo.

Per quanto riguarda la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche, sull'Ungheria pesano i rischi legati ai previsti costi a carico del bilancio dell'invecchiamento demografico. Tali rischi sono in parte legati all'incertezza relativa all'andamento del bilancio a lungo termine a causa della mancanza di informazioni sulle proiezioni della spesa sanitaria. La strategia delineata nel programma si basa essenzialmente sul risanamento di bilancio nei prossimi anni e su ulteriori riforme da attuare in futuro. Il sistema pensionistico uscito dalla riforma, con l'introduzione del secondo pilastro a capitalizzazione, contribuisce in maniera significativa alla riduzione dell'incidenza finanziaria dell'invecchiamento e alla riduzione del rischio di una non sostenibilità delle finanze pubbliche. È tuttavia importante portare avanti altre riforme, in particolare nel settore dell'assistenza sanitaria, nonché procedere con determinazione al previsto risanamento di bilancio a medio termine.

Le politiche economiche delineate nel programma sono in parte coerenti con gli indirizzi di massima per le politiche economiche specifici per il paese nel settore delle finanze pubbliche. Il disavanzo delle amministrazioni pubbliche doveva essere ridotto in modo credibile e sostenibile, in un quadro pluriennale in linea con le decisioni che deve adottare il Consiglio nel contesto dell'esercizio di sorveglianza di bilancio. Come constatato dal Consiglio nella decisione del 18 gennaio 2005 a norma dell'articolo 104, paragrafo 8 del trattato, l'Ungheria, pur avendo proceduto ad un aggiustamento del bilancio nel 2004, non si è tuttavia conformata alle raccomandazioni formulate il 5 luglio 2004 dal Consiglio a norma dell'articolo 104, paragrafo 7 nell'ambito della procedura per i disavanzi eccessivi.

Sulla base della valutazione che precede e alla luce delle raccomandazioni formulate dal Consiglio l'8 marzo 2005 ai sensi dell'articolo 104, paragrafo 7, il Consiglio reputa opportuno che l'Ungheria:

i)

adotti provvedimenti a medio termine per portare il disavanzo, inclusi gli oneri derivanti dalla riforma pensionistica, al di sotto del 3 % del PIL entro il 2008 in modo credibile e sostenibile, in particolare attraverso misure supplementari per conseguire l'obiettivo relativo al disavanzo per il 2005 e un successivo aggiustamento di 2 punti percentuali del PIL ai fini della correzione del disavanzo eccessivo entro il 2008 e utilizzando tutte le opportunità per accelerare l'aggiustamento di bilancio;

ii)

subordini i tempi e l'attuazione di eventuali riduzioni fiscali al conseguimento degli obiettivi relativi al disavanzo contenuti nel programma di convergenza aggiornato presentato nel dicembre 2004;

iii)

prosegua le previste riforme della pubblica amministrazione e dei sistemi dell'istruzione e della sanità secondo gli impegni assunti anche al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche.

Confronto tra le principali proiezioni macroeconomiche e di bilancio

 

2004

2005

2006

2007

2008

PIL reale

(variazione in %)

PC dicembre 2004

3,9

4,0

4,2

4,3

4,6

COM

3,9

3,7

3,8

n.d.

n.d.

PC maggio 2004

3,3-3,5

3,5-4,0

ca.4

4-4,5

4,5-5,0

Inflazione (IAPC)

(%)

PC dicembre 2004

6,8

4,5

4,0

3,5

3,0

COM

6,9

4,6

4,2

n.d.

n.d.

PC maggio 2004

ca.6,5

ca.4,5

ca.4

ca.3,5

ca.3

Saldo di bilancio delle amministrazioni pubbliche

(in % del PIL)

PC dicembre 2004 (5)

– 4,4

– 3,6

– 2,9

– 2,2

– 1,6

Con riforma pensionistica (6)

– 5,3

– 4,7

– 4,1

– 3,4

– 2,8

COM (7)

– 5,5

– 5,2

– 4,7

n.d.

n.d.

PC maggio 2004 (8)

– 4,6

– 4,1

– 3,6

– 3,1

– 2,7

Saldo primario

(in % del PIL)

PC dicembre 2004 (5)

– 0,4

0,0

0,2

0,6

1,0

Con riforma pensionistica (6)

– 1,1

– 0,9

– 0,7

– 0,3

0,1

COM (7)

– 1,1

– 1,2

– 1,1

n.d.

n.d.

PC maggio 2004 (8)

– 0,5

– 0,2

0,1

0,3

0,4

Debito pubblico lordo

(in % del PIL)

PC dicembre 2004 (5)

56,7

55,5

53,0

50,6

48,3

Con riforma pensionistica (6)

59,9

58,6

56,8

54,9

53,2

COM (7)

59,7

59,5

58,9

n.d.

n.d.

PC maggio 2004 (8)

59,4

57,9

56,8

55,6

53,7

Programma di convergenza (PC); Previsioni economiche dell'autunno 2004 elaborate dai servizi della Commissione (COM); Calcoli effettuati dai servizi della Commissione.


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.

(2)  Il saldo primario non è calcolato conformemente alla definizione convenzionale.

(3)  Se si includono gli oneri derivanti dalla riforma pensionistica il percorso di risanamento del disavanzo delle amministrazioni pubbliche sarebbe il seguente: 5,3 %, 4,7 %, 4,1 %, 3,4 % e 2,8 % del PIL tra il 2004 e il 2008.

(4)  Permangono incertezze contabili legate al pagamento di sovvenzioni all'agricoltura che potrebbero ridurre la differenza tra il disavanzo in termini di cassa e in termini di competenza, determinando un aumento del disavanzo del 2004 in termini di competenza. L'accelerazione dei rimborsi dell'IVA, quale annunciata dalle autorità ungheresi, potrebbe far aumentare il disavanzo per il 2004 di quasi 0,7 punti percentuali.

(5)  Le autorità ungheresi hanno deciso di usare il periodo transitorio accordato da Eurostat per classificare i fondi pensione del secondo pilastro nel settore pubblico. Rispetto al programma del maggio 2004, questo determina una riduzione di 0,9-1,2 punti percentuali dei dati annuali relativi al disavanzo pubblico tra il 2004 e il 2008. Il periodo transitorio termina con la comunicazione del marzo 2007.

(6)  Tali cifre non sono state corrette, comprendono cioè gli oneri derivanti dalla riforma pensionistica. Esse sono indicate ai fini del raffronto con il precedente programma e con le previsioni dell'autunno 2004 elaborate dai servizi della Commissione e in quanto gli obiettivi relativi al 2007 e al 2008 non beneficeranno della riclassificazione dei fondi pensione del secondo pilastro.

(7)  Le cifre delle previsioni della Commissione non sono corrette, comprendono cioè gli oneri derivanti dalla riforma pensionistica.

(8)  Le cifre incluse nel programma di convergenza dell'Ungheria del maggio 2004 comprendono gli oneri derivanti dalla riforma pensionistica.

Fonti:

Programma di convergenza (PC); Previsioni economiche dell'autunno 2004 elaborate dai servizi della Commissione (COM); Calcoli effettuati dai servizi della Commissione.