32003A0318(01)

Parere del Consiglio del 7 marzo 2003 sul programma di stabilità aggiornato del Lussemburgo, 2001-2005

Gazzetta ufficiale n. C 064 del 18/03/2003 pag. 0001 - 0002


Parere del Consiglio

del 7 marzo 2003

sul programma di stabilità aggiornato del Lussemburgo, 2001-2005

(2003/C 64/01)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche(1), in particolare l'articolo 5, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione,

previa consultazione del Comitato economico e finanziario,

HA ADOTTATO IL PRESENTE PARERE:

Il 7 marzo 2003 il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità aggiornato del Lussemburgo, relativo al periodo 2001-2005. Il programma non è del tutto conforme alle disposizioni del codice di condotta sul contenuto e la presentazione dei programmi approvato dal Consiglio Ecofin il 10 luglio 2001; in particolare esso è stato trasmesso con sei settimane di ritardo. Il programma è parzialmente conforme alle raccomandazioni degli indirizzi di massima per le politiche economiche.

Nel 2002 la crescita del PIL reale è ulteriormente rallentata, dall'1,0 % del 2001 ad un valore stimato dello 0,5 %, nettamente inferiore a quello delle proiezioni contenute nel programma di stabilità del 2001. Il rallentamento è dovuto in larga misura all'evoluzione sfavorevole nel settore dei servizi finanziari, al quale è riconducibile circa un quarto del totale del valore aggiunto. Secondo il cauto scenario macroeconomico, che ipotizza una ripresa della crescita del PIL reale un pò meno dinamica di quella indicata nelle previsioni della Commissione dell'autunno 2002, la crescita del PIL reale dovrebbe riprendere slancio solo gradualmente, per toccare il 3 % circa nel 2005.

Il Consiglio rileva che nel 2002 vi è stato un netto deterioramento delle finanze pubbliche in quanto si è registrata una decelerazione delle entrate a seguito dell'impatto combinato della riforma fiscale e del rallentamento dell'economia, mentre la spesa ha continuato a crescere ad un ritmo molto sostenuto. Di conseguenza il saldo delle amministrazioni pubbliche dovrebbe registrare un disavanzo dello 0,3 % del PIL nel 2002, un netto peggioramento rispetto al largo avanzo del 6,1 % del PIL del 2001(2). Ci si attende che nel 2003 il disavanzo delle amministrazioni pubbliche rimanga allo 0,3 % del PIL prima di peggiorare leggermente nel 2004, toccando lo 0,7 % del PIL, per poi registrare una posizione prossima al pareggio nel 2005, con un lieve disavanzo nominale dello 0,1 % del PIL. Ci si attende che il saldo di bilancio sottostante delle amministrazioni pubbliche rimanga positivo per tutto l'arco del periodo di riferimento del programma di stabilità. Di conseguenza il Consiglio ritiene che il Lussemburgo continui a rispettare le disposizioni del patto di stabilità e crescita che prescrivono di conseguire un saldo di bilancio prossimo al pareggio o positivo a medio termine.

Il Consiglio rileva che la sana gestione delle finanze pubbliche rimane il principio ispiratore del programma aggiornato del 2002; il Consiglio approva i principali elementi del quadro di bilancio attuale, che comprende tra l'altro l'impiego di proiezioni macroeconomiche prudenti come base della politica di bilancio, il mantenimento di un accreditamento netto del settore pubblico, il conseguimento dell'equilibrio del bilancio dell'amministrazione centrale e il contenimento della crescita della spesa corrente entro il limite della crescita della spesa totale. Il Consiglio accoglie con soddisfazione la riduzione della pressione fiscale attraverso l'attuazione della riforma tributaria, pur continuando a mirare ad una posizione di bilancio sana a medio termine; in questo contesto incoraggia il futuro governo ad attenersi a massimali per la spesa reale che siano compatibili con il conseguimento di una posizione di bilancio prossima al pareggio o positiva a medio termine.

Il Consiglio esprime tuttavia la sua preoccupazione per il rapido deterioramento del saldo dell'amministrazione centrale, che costituisce soltanto una parte del settore delle amministrazioni pubbliche. Il saldo dell'amministrazione centrale nel 2001 registrava ancora un avanzo del 2,6 % del PIL ma dovrebbe segnare, secondo le proiezioni, un disavanzo del 2,2 % del PIL nel 2002 e del 2,1 % del PIL nel 2003, peggiorando ancora fino a toccare il 2,8 % del PIL nel 2004 e nel 2005. Il Consiglio rileva che questo andamento è da attribuire in parte a entrate minori del previsto a causa del rallentamento dell'economia, mentre la spesa dell'amministrazione centrale è stimata in rapido aumento. Anche se la posizione di partenza delle finanze pubbliche lussemburghesi è molto solida, il protrarsi del rapido incremento della spesa corrente potrebbe diventare un fattore di rischio se la crescita economica dovesse rallentare sensibilmente a medio termine.

In base alle politiche attuali, il Consiglio ritiene che le finanze pubbliche del Lussemburgo siano in buona posizione per far fronte ai costi di bilancio preventivati di un invecchiamento demografico. Tuttavia il Consiglio rileva che la sostenibilità delle finanze pubbliche lussemburghesi è molto sensibile all'andamento del numero dei lavoratori transfrontalieri. Il Consiglio considera che l'impegno a mantenere in equilibrio il bilancio nei prossimi anni sia in generale adeguato a far fronte al previsto impatto sul bilancio dell'invecchiamento demografico e accoglie con favore le misure intese a rendere più attraenti le pensioni private del terzo pilastro.

(1) GU L 209 del 2.8.1997.

(2) Dati più recenti contenuti nella comunicazione al 1o marzo rivelano che il disavanzo del governo centrale si è limitato, nel 2002, a - 0,1 % del PIL, con un conseguente surplus di + 2,6 % del PIL per il governo federale nel 2002. Tuttavia, ciò non poteva ancora rispecchiarsi nella valutazione della Commissione.