32002D0836

2002/836/CE: Decisione del Consiglio del 30 settembre 2002 che adotta un programma specifico di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione da attuare mediante azioni dirette dal Centro comune di ricerca (2002-2006)

Gazzetta ufficiale n. L 294 del 29/10/2002 pag. 0060 - 0073


Decisione del Consiglio

del 30 settembre 2002

che adotta un programma specifico di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione da attuare mediante azioni dirette dal Centro comune di ricerca (2002-2006)

(2002/836/EG)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 166, paragrafo 4,

vista la proposta della Commissione(1),

visto il parere del Parlamento europeo(2),

visto il parere del Comitato economico e sociale(3),

considerando quanto segue:

(1) Conformemente all'articolo 166, paragrafo 3 del trattato, la decisione n. 1513/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al sesto programma quadro pluriennale di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione volto a contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca e all'innovazione (2002-2006)(4) (denominato in appresso "programma quadro") deve essere attuata mediante programmi specifici che ne precisano le modalità di realizzazione, ne fissano la durata e prevedono i mezzi ritenuti necessari.

(2) Il programma quadro è strutturato in tre grandi blocchi di azioni: "Concentrare e integrare la ricerca comunitaria", "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca", e "Rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricerca"; all'interno del primo blocco, le azioni dirette svolte dal Centro comune di ricerca (CCR) dovrebbero essere attuate dal presente programma specifico, pur contribuendo in parte agli obiettivi degli altri due blocchi.

(3) Nell'adempimento della sua missione di sostegno scientifico e tecnico delle politiche della Comunità, il CCR contribuirà attivamente alla creazione di un sistema comunitario di riferimento scientifico e tecnico, in particolare partecipando alle reti costituite dalle istituzioni nazionali competenti.

(4) Nell'attuazione del presente programma in conformità della sua missione, il CCR porrà particolare accento sulla sicurezza dei cittadini, in termini, ad esempio, di protezione ambientale, assistenza sanitaria o misure antifrode.

(5) Per quanto concerne la diffusione dei risultati di ricerca nell'ambito del presente programma specifico, dovrebbero applicarsi le regole del programma quadro relative alla partecipazione di imprese, centri di ricerca e università e alla diffusione dei risultati di ricerca (denominate in appresso "regole di partecipazione e diffusione").

(6) Nell'attuazione del presente programma particolare enfasi dovrebbe essere posta sulla promozione della mobilità e della formazione dei ricercatori e sull'innovazione nella Comunità.

(7) Ai fini dell'attuazione del presente programma può essere opportuno intraprendere, in aggiunta alla cooperazione contemplata nell'accordo sullo Spazio economico europeo o in eventuali accordi di associazione, altre attività di cooperazione internazionale, in particolare sulla base dell'articolo 170 del trattato, con paesi terzi e con organizzazioni internazionali.

(8) Nell'attuazione del presente programma un'attenzione particolare dovrebbe essere conferita ai paesi candidati. Il CCR contribuirà attivamente al trasferimento dell'acquis comunitario in relazione alle varie politiche della Comunità.

(9) Le attività di ricerca svolte nell'ambito del presente programma dovrebbero rispettare i principi etici fondamentali, compresi quelli che figurano nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

(10) A seguito della comunicazione della Commissione "Donne e scienza", della risoluzione del Consiglio del 20 maggio 1999 su donne e scienza(5) e della risoluzione del Parlamento europeo del 3 febbraio 2000, è in corso di attuazione un piano di azione volto a rafforzare e potenziare il ruolo delle donne nella scienza e nella ricerca ed occorre un ulteriore potenziamento delle azioni.

(11) Il presente programma dovrebbe essere attuato secondo criteri di flessibilità, efficienza e trasparenza, nel rispetto delle esigenze degli utilizzatori del CCR e delle politiche comunitarie, dell'obiettivo generale e degli interessi finanziari della Comunità. Le attività di ricerca svolte nell'ambito del programma dovrebbero essere eventualmente adattate in funzione di queste esigenze e degli sviluppi scientifici e tecnologici.

(12) Il CCR continuerà a soddisfare le esigenze delle politiche comunitarie quali avvertita dai suoi utilizzatori. Per farlo efficacemente, esso manterrà un opportuno equilibrio con le attività di ricerca necessarie per conseguire l'eccellenza scientifica.

(13) Il CCR dovrebbe svolgere attivamente le sue attività in materia di innovazione e trasferimento tecnologico.

(14) Nell'attuazione del presente programma la Commissione dovrebbe consultare il Consiglio di amministrazione del CCR, conformemente alle disposizioni pertinenti della decisione 96/282/Euratom della Commissione, del 10 aprile 1996, che riorganizza il Centro comune di ricerca(6).

(15) La Commissione dovrebbe predisporre in tempo utile una valutazione indipendente delle azioni svolte nei settori contemplati dal presente programma.

(16) Il consiglio di amministrazione del CCR è stato consultato in merito ai contenuti scientifici e tecnologici del presente programma specifico,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

1. Conformemente alla decisione n. 1513/2002/CE sul programma quadro (in appresso denominato "programma quadro"), è adottato un programma specifico di azioni dirette di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione da attuare a cura del Centro comune di ricerca (denominato in appresso "programma specifico") nel periodo compreso fra il 30 settembre 2002 e il 31 dicembre 2006.

2. Gli obiettivi e le priorità tecnico-scientifiche del programma specifico sono definiti all'allegato I.

Articolo 2

Conformemente all'allegato II del programma quadro, l'importo ritenuto necessario per l'esecuzione del programma specifico è di 760 milioni EUR. Una ripartizione indicativa di questo importo figura nell'allegato II alla presente decisione.

Articolo 3

1. La Commissione è responsabile dell'attuazione del programma specifico.

2. Il programma specifico è attuato mediante gli strumenti di cui agli allegati I e III del programma quadro e all'allegato III della presente decisione.

3. Per quanto concerne la diffusione dei risultati di ricerca nell'ambito del presente programma specifico, si applicano le regole di partecipazione delle imprese, dei centri di ricerca e delle università nonché le regole di diffusione dei risultati della ricerca (denominate in appresso "regole di partecipazione e diffusione").

Articolo 4

1. Per l'attuazione del programma specifico la Commissione elabora un programma di lavoro, di cui all'allegato I, che viene messo a disposizione di tutte le parti interessate e che descrive in modo particolareggiato gli obiettivi e le priorità tecnico-scientifiche, e stabilisce il calendario e le modalità di attuazione.

2. Il programma di lavoro tiene conto delle pertinenti attività di ricerca svolte dagli Stati membri, dagli Stati associati e dalle organizzazioni europee e internazionali. Esso è aggiornato in funzione delle necessità.

Articolo 5

Ai fini dell'attuazione del programma specifico la Commissione consulta il consiglio di amministrazione del CCR conformemente alla decisione della Commissione 96/282/Euratom.

La Commissione informa regolarmente il consiglio di amministrazione dell'attuazione del presente programma specifico.

Articolo 6

1. Conformemente all'articolo 4 del programma quadro, la Commissione riferisce periodicamente circa l'andamento generale dell'attuazione del programma specifico, fornendo anche informazioni concernenti gli aspetti finanziari.

2. La Commissione predispone la valutazione indipendente di cui all'articolo 6 del programma quadro relativamente alle attività svolte nei settori contemplati dal programma specifico.

Articolo 7

Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, addì 30 settembre 2002.

Per il Consiglio

Il Presidente

B. Bendtsen

(1) GU C 181 E del 30.7.2002, pag. 94.

(2) Parere reso il 12 giugno 2002 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale).

(3) GU C 221 del 17.9.2002, pag. 97.

(4) GU L 232 del 29.8.2002, pag. 1.

(5) GU C 201 del 16.7.1999, pag. 1.

(6) GU L 107 del 30.4.1996, pag. 12.

ALLEGATO I

OBIETTIVI TECNICO-SCIENTIFICI E GRANDI LINEE DELL'AZIONE

1. INTRODUZIONE

Il CCR svolge il uso programma di lavoro con il compito di fornire un supporto scientifico e tecnico personalizzato alla concezione, all'attuazione e al controllo delle politiche dell'Unione europea. Essendo libero da interessi particolari, privati o nazionali, il CCR agisce nell'interesse comune degli Stati membri e quindi fornisce un ausilio quando è necessario un intervento su scala europea.

Il contributo del CCR al programma quadro integra ad un tempo le raccomandazioni formulate nell'ambito delle recenti valutazioni del CCR e gli obblighi derivanti dalla riforma della Commissione. Esso prevede in particolare:

- un più spiccato orientamento agli utenti;

- attività di interconnessione per creare una vasta base di conoscenze e, nello spirito dello Spazio europeo della ricerca (European Research Area - ERA), mettere in più stretto rapporto i laboratori, l'industria e le autorità di regolamentazione degli Stati membri e degli Stati candidati all'adesione per quanto riguarda il supporto scientifico e tecnologico fornito alle politiche dell'UE;

- la concentrazione delle attività su alcuni temi prescelti; la formazione dei ricercatori svolta, in particolare, nei grandi impianti e nei laboratori specializzati.

Il contributo risponde alle esigenze e alle richieste individuate dai servizi della Commissione, e da questi chiaramente espresse, che vengono aggiornate mediante contatti sistematici e regolari(1).

Nei suoi settori di competenza, il CCR punterà a creare sinergie con le priorità tematiche previste da altri programmi specifici, segnatamente cercando la complementarità tra azioni indirette e dirette partecipando ad azioni indirette, onde apportare un eventuale valore aggiunto ai lavori svolti in quegli ambiti (ad es. tramite la comparazione e la convalida di test e metodi o l'integrazione dei risultati per il processo di concezione politica).

Il contesto politico e istituzionale in cui opera il CCR ha subito notevoli mutamenti negli ultimi anni: i rapidi progressi tecnologici, in particolare nelle biotecnologie e nella società dell'informazione, trasformano la nostra società e pongono nuove sfide ai responsabili del processo decisionale, chiamati ad un tempo a tutelare i cittadini e garantire la competitività nell'economia globale. Le crisi di fiducia dei consumatori e il crescente impatto delle tecnologie sulla vita quotidiana impongono oggi ai responsabili politici dell'Europa e del mondo di avvalersi di dati scientifici affidabili lungo tutto il processo di elaborazione politica. Ciò comprende la capacità di reagire rapidamente in circostanze impreviste e adottare un atteggiamento più responsabile sul potenziale impatto a lungo termine degli sviluppi scientifici e tecnologici. La messa a punto di sistemi europei comuni di riferimento tecnico-scientifico prevista dallo Spazio europeo della ricerca costituisce un importante passo in questa direzione.

Con la realizzazione della rinnovata missione del CCR sempre più orientata al supporto delle politiche dell'UE(2), il programma quadro rappresenta un nuovo capitolo nell'esecuzione delle attività del CCR. Il CCR non può, da solo, coprire l'intera gamma del supporto tecnico-scientifico necessario in questo contesto. Il programma di lavoro proposto per il CCR è improntato su tre aspetti: i) concentrazione, ii) apertura e interconnessione e iii) orientamento agli utenti. Saranno predisposti strumenti idonei a raggiungere questi obiettivi e sarà dedicata un'attenzione particolare al raggruppamento (clustering) di progetti che contribuiscono a settori di azione specifici (cfr. allegato III).

Il CCR, in qualità di servizio di RST interno alla Commissione,

- fornirà un supporto scientifico e tecnologico, in funzione della domanda e nei settori di sua competenza, alla formulazione, allo sviluppo, all'attuazione e al controllo delle politiche europee;

- contribuirà all'istituzione di sistemi comuni di riferimento scientifico e tecnico nel quadro dello ERA.

Il supporto tecnico del CCR alle politiche dell'UE verte essenzialmente sulle questioni concernenti la tutela dell'ambiente, la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo sostenibile, che comprendono a loro volta: determinazione dei rischi, prove, convalida e perfezionamento di metodi, materiali e tecnologie a sostegno di varie politiche - dalla sicurezza dei prodotti alimentari, sostanze chimiche, qualità idrica e atmosferica, sicurezza nucleare, alle misure antifrode. La quasi totalità di queste attività sarà svolta in stretta collaborazione con laboratori e centri di ricerca degli Stati membri e dei paesi terzi. A tal fine il CCR ha riorientato le sue attività non nucleari in due settori principali, sostenuti da interconnessioni orizzontali:

- prodotti alimentari, prodotti chimici e salute,

- ambiente e sostenibilità.

Questi nuclei principali saranno integrati da attività orizzontali:

- prospettive tecnologiche,

- materiali e misure di riferimento,

- sicurezza pubblica e misure antifrode.

2. CONTENUTI DEL PROGRAMMA

2.1. Prodotti alimentari, prodotti chimici e salute

La protezione della salute dei consumatori, soprattutto dagli effetti potenzialmente nocivi degli agenti contaminanti presenti negli alimenti e nei prodotti chimici, è un obiettivo fondamentale nell'ambito delle iniziative comunitarie, che trova riscontro nell'istituzione dell'Autorità europea per gli alimenti e nell'elaborazione di una nuova politica comunitaria in materia di prodotti chimici.

Nel contesto del programma quadro 2002-2006 il CCR interverrà su una serie di problematiche specifiche connesse:

- alla rapida evoluzione delle politiche comunitarie nel settore dei prodotti alimentari e delle sostanze chimiche,

- agli obiettivi del principio di precauzione,

- alle preoccupazioni dei cittadini in materia di salute.

Inoltre rafforzerà il proprio ruolo di centro di riferimento scientifico e di convalida in settori specifici, tra cui la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari, la sicurezza dei prodotti chimici, l'operatività a livello europeo delle infrastrutture comunitarie per le misurazioni e la metrologia nel settore chimico, nonché l'informazione su questioni sanitarie. Le attività del CCR dipendono fortemente dalla solidità e dall'intensità dei collegamenti con i laboratori degli Stati membri e si concentrano sulla gestione di sistemi analitici avanzati, sullo sviluppo di misure e sulla produzione di materiali di riferimento e sull'approfondimento delle conoscenze nel campo delle scienze biologiche, comprese la proteomica e la bioinformatica. Il CCR fornirà servizi di gestione dei sistemi di informazione o banche dati (ad es. registro molecolare) a sostegno delle politiche dell'UE. Considerato il carattere innovativo delle attività da svolgere oltre che la complessità del quadro normativo, occorrerà puntare anche sulla formazione. I lavori si concentreranno sulle priorità seguenti:

- sicurezza e qualità dei prodotti alimentari,

- organismi geneticamente modificati,

- prodotti chimici,

- applicazioni biomediche.

Sicurezza e qualità dei prodotti alimentari

L'accento sarà posto sullo sviluppo e sulla convalida di metodi e materiali di riferimento affidabili per il rilevamento di agenti contaminanti, sia naturali (come le micotossine) che artificiali (come i PCB), di residui (ad es. pesticidi, ormoni della crescita e medicinali veterinari), di ingredienti e additivi nei prodotti alimentari e nei mangimi. Il principale ruolo del CCR consisterà nel coordinamento della verifica di metodi e materiali e nella conferma di dati elaborati per la valutazione e la gestione dei rischi (in stretta collaborazione con i laboratori di riferimento della Comunità europea per i residui di medicinali veterinari). Dato che la maggior parte delle malattie veicolate dagli alimenti deriva da una contaminazione microbiologica (ad es. virale), le attività si concentreranno sulla valutazione di nuovi metodi di detezione rapida e di monitoraggio degli agenti patogeni. La ricerca nel campo della genomica e della proteomica studierà le cause di molti problemi correlati all'alimentazione, tra cui le allergie e la natura delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE). Il CCR manterrà la flessibilità necessaria per affrontare eventuali tematiche in materia sanitaria e intensificherà le proprie attività nel settore della microbiologia.

La normalizzazione dei test e la valutazione di nuovi metodi estremamente sensibili per la diagnosi di BSE e TSE richiederanno l'applicazione di sistemi di controllo della qualità dei test da effettuare a tappeto sui capi macellati, e ciò in collaborazione con le DG di competenza, il comitato scientifico ad hoc sulle TSE e i principali laboratori di ricerca del settore. Il CCR studierà il destino di determinati materiali a rischio specifico. Particolare attenzione verrà data agli aspetti della sicurezza nel settore dell'alimentazione animale che è la base dell'intera filiera alimentare.

La qualità dei prodotti alimentari assumerà un significato sempre più importante nel contesto del binomio salute-alimentazione. Oltre alla verifica della veridicità delle etichettature (rilevamento di frodi e adulterazioni) è assolutamente necessario valutare l'efficacia e/o gli effetti collaterali dei complementi alimentari e degli alimenti funzionali. Data la crescente popolarità degli alimenti biologici, occorrono metodi adeguati per valutarne l'autenticità. Il CCR si dedicherà in particolare allo studio della genuinità dei prodotti alimentari, puntando soprattutto sull'efficacia dei prodotti cosiddetti "nutraceutici".

Saranno svolte ricerche tecnologicamente innovative per lo sviluppo di prodotti alimentari, metodi agricoli sostenibili e processi di produzione alimentare e altre sull'impatto delle politiche in materia di sicurezza alimentare sul settore agroalimentare.

Organismi geneticamente modificati (OGM)

Il CCR apporterà un sostegno scientifico e tecnico considerevole in tema di OGM presenti nell'alimentazione e nell'ambiente, utilizzando la rete di laboratori europei che studiano le problematiche degli OGM, coordinati dal CCR su richiesta degli Stati membri. Le attività comprendono: sviluppo e convalida di metodi di rilevamento, individuazione e quantificazione degli OGM, aumento del numero di materiali di riferimento certificati (nuove specie, alimenti lavorati), sviluppo di basi di dati biomolecolari e formazione. Saranno svolte anche attività di ricerca (ad es. sulla campionatura e la tracciabilità) su nuove varietà di prodotti alimentari e mangimi o sul problema di varietà o specie non autorizzate nell'UE per fornire dati utili a scopi normativi e in vista di un'armonizzazione a livello europeo.

Lo studio degli OGM presenti nell'ambiente richiederà lo sviluppo di nuove conoscenze per affrontare le implicazioni dell'introduzione di nuovi organismi nell'ambiente sul piano genetico, agronomico e della biodiversità.

Prodotti chimici

La nuova politica comunitaria in materia di prodotti chimici inciderà profondamente sulle attività di supporto richieste al CCR(3) nell'ambito dell'intero programma quadro. Il CCR sarà chiamato a gestire un sistema più complesso di regolamentazione delle sostanze chimiche e dunque a rafforzare i rapporti, peraltro già solidi ed intensi, con le autorità competenti degli Stati membri, l'industria ed organismi internazionali come l'OCSE. L'esperienza nella valutazione dei rischi e le competenze dell'ECB forniranno anche solide basi per attività di ricerca in questo campo.

L'esigenza di convalidare metodi alternativi alla sperimentazione su animali sarà sempre più sentita in vista del programma di test previsto dalla nuova strategia comunitaria sulle sostanze chimiche. Saranno anche svolti lavori di ricerca sulla sicurezza dei vaccini e sugli effetti a lungo termine dell'esposizione a sostanze potenzialmente pericolose a dosi basse e ripetute.

Un altro settore di attività riguarderà lo scambio di informazioni convalidate sulla salute e sui medicinali tra gli organismi di regolamentazione dei paesi candidati all'adesione per il tramite delle moderne tecnologie telematiche, oltre che la loro diffusione presso tutti i gruppi di utenti, compresi i consumatori e i pazienti.

Il CCR contribuirà alla valutazione dei rischi delle sostanze pericolose esistenti, con particolare enfasi sul problema della migrazione di composti nocivi di materiale a contatto con le persone e con gli alimenti (ad es. plastificanti nei giocattoli) e degli effetti nocivi dei cosmetici; saranno anche svolte analisi prospettiche delle dinamiche che intercorrono tra le politiche comunitarie da un lato e l'innovazione e la competitività dell'industria chimica europea dall'altro lato.

Applicazioni biomediche

L'invecchiamento della popolazione modificherà inevitabilmente il profilo della domanda di servizi in campo sanitario in tutta l'UE. Il CCR prevede di applicare la propria esperienza nel settore delle scienze biologiche e dei materiali alla biocompatibilità e alla tenuta a lungo termine degli impianti (protesici), nonché all'uso di tecniche ottiche per dispositivi medici poco invasivi. Questi lavori non possono prescindere dall'allacciamento di stretti rapporti con i laboratori di ricerca, gli ospedali, l'industria e le autorità di regolamentazione. Il CCR intende anche mettere a punto un sistema di misurazione delle diagnosi cliniche riconosciuto su scala internazionale, in collaborazione con la Federazione internazionale della chimica clinica (direttive sulla diagnostica in vitro e sui dispositivi medici).

Le strutture nucleari e isotopiche del CCR e le sue competenze nel campo della produzione e dell'uso di isotopi radioattivi e stabili saranno utilizzate anche a scopi medici, ad esempio per lo studio di nuovi tipi di terapie antitumorali (a-immunoterapia, terapia a cattura di neutroni di boro) e dei materiali clinici di riferimento.

2.2. Ambiente e sostenibilità

La qualità e l'impiego di acqua, aria e suolo, l'uso sostenibile dell'energia e la minaccia del riscaldamento planetario sono temi che suscitano una crescente attenzione a livello politico. L'evoluzione delle politiche comunitarie in questi settori richiede l'acquisizione di conoscenze avanzate sulle cause, i processi, l'impatto e le tendenze di tutti gli elementi in gioco. Il CCR definisce il suo programma in modo da tenere conto direttamente di questi aspetti e intende consolidare il proprio ruolo di centro di conoscenze e di riferimento sulle questioni ambientali con un'importante dimensione europea. Il CCR parteciperà sempre più attivamente alla realizzazione di reti di riferimento tra gli Stati membri e a livello internazionale, in particolare nei paesi canditati. Saranno intensificati i contributi forniti sul piano decisionale grazie ad una partnership più stretta con i servizi competenti della Commissione e tramite ricerche prospettiche transettoriali in campi tecnico-economici. Sarà altresì rafforzata la sinergia con l'Agenzia europea dell'ambiente, con particolare attenzione per la diffusione dei risultati scientifici. Il programma coprirà gli aspetti seguenti:

- valutazione e prevenzione degli effetti negativi del cambiamento planetario;

- protezione dell'ambiente europeo (aria, acqua e risorse terrestri);

- contributi allo sviluppo sostenibile (fonti energetiche nuove e rinnovabili, valutazione ambientale);

- supporto al GMES (Global Monitoring for Environment and Security).

Valutazione e prevenzione degli effetti negativi del cambiamento planetario

Il CCR contribuirà allo sviluppo della strategia dell'UE per la lotta al riscaldamento del pianeta sfruttando le sue competenze multisettoriali in campo tecnico, socioeconomico, della modellazione e della ricerca. Per attuare il protocollo di Kyoto bisogna comprendere le cause e i meccanismi alla base dei cicli dei gas serra. Una delle priorità del CCR sarà fornire un supporto diretto alle operazioni di monitoraggio delle emissioni dei gas serra nell'ambito del sistema europeo (decisione del Consiglio 1999/296/CE)(4). In questo contesto una parte essenziale dei lavori del CCR consisterà nel colmare le lacune conoscitive ancora esistenti avviando ricerche specifiche. I lavori si concentreranno sulla messa a punto di un sistema di riferimento per migliorare la qualità dei dati e ridurre l'inattendibilità dei valori rilevati. Una parte importante di questo compito è il monitoraggio dei cambiamenti relativi al manto forestale, all'uso del terreno e alla silvicoltura a vari livelli (cfr. anche il GMES). I probabili scenari futuri nel settore energetico e le previsioni sulle emissioni di carbonio sono determinanti per ottenere dati allo scopo di adottare opportune misure. Saranno anche studiate le alternative politiche per ridurre le emissioni in modo efficace anche sul piano dei costi. Per massimizzare i propri sforzi il CCR svolgerà le attività di studio sul cambiamento climatico del pianeta nell'ambito di un gruppo specifico. Potranno anche essere studiati aspetti concernenti l'attuazione delle politiche sul clima, il sequestro del carbonio, misure concernenti la qualità dell'atmosfera, la dinamica dell'ozono e le radiazioni UV in Europa.

Protezione dell'ambiente europeo

- Tutelare la qualità dell'aria

L'inquinamento dell'aria desta notevoli preoccupazioni presso i cittadini europei ed è anche oggetto di tutta una serie di strumenti di regolamentazione (ad es. il programma Clean Air for Europe). Gli sforzi del CCR si concentreranno sugli aspetti seguenti:

- determinazione del livello di emissioni prodotte dai veicoli e dalle fonti fisse (nuove direttive sulle emissioni, norme per il diesel e la benzina, nuovi combustibili, emissioni di particelle e diossina, armonizzazione/normalizzazione dei cicli di test di riferimento e dei metodi di misura delle emissioni industriali a livello mondiale);

- indicazione di orientamenti per l'attuazione e l'elaborazione di direttive sulla qualità dell'aria (analisi quantitativa dell'inquinamento atmosferico, tecniche di monitoraggio, lavori prenormativi, metodi di valutazione dell'impatto delle politiche concernenti la qualità dell'aria sui livelli di esposizione di soggetti umani, strumenti di modellazione per l'analisi dei dati e raffronto di scenari di abbattimento dei valori);

- Valutazione dell'impatto sulla sanità pubblica dell'inquinamento atmosferico, in particolare nelle aree urbane.

Sarà effettuata un'analisi transettoriale integrata delle varie politiche in materia di trasporti, energia, salute e imprese per determinarne gli effetti sulle emissioni e sui livelli di inquinamento ambientale. I lavori saranno svolti con la partecipazione di numerosi esperti provenienti dai settori dell'industria automobilistica e di quella energetica.

Qualità dell'acqua

L'acqua è una risorsa essenziale per il futuro; pertanto è di fondamentale importanza conservare le sorgenti idriche naturali e garantire la qualità dell'acqua potabile. Nei prossimi sei anni la direttiva quadro sulle acque imporrà il coordinamento e l'armonizzazione delle procedure di monitoraggio e di reporting dei dati in relazione a tutti gli strumenti normativi comunitari. Saranno anche effettuate ricerche sull'armonizzazione di un database comune contenente i dati riportati dagli Stati membri sull'attuazione delle varie direttive connesse alla gestione delle acque (ad es. acque urbane reflue, nitrati, acque di superficie ecc.). Il CCR si occuperà inoltre della determinazione di parametri ecologici della qualità dell'acqua (anche nell'ambito del sostegno all'infrastruttura europea di metrologia esistente), dell'individuazione dei principali inquinanti e degli indicatori della qualità delle acque interne e costiere, dell'individuazione dei rischi microbiologici, soprattutto nelle acque reflue, ed infine delle implicazioni socioeconomiche del nuovo quadro normativo. In tale contesto le attività del CCR dovrebbero contribuire alla ricerca volta ad integrare i miglioramenti realizzati in materia di qualità dell'acqua, di trattamento delle acque reflue e di qualità del suolo nonché il loro impatto sulla salute. Le questioni attinenti alla salute verranno trattate nel capitolo "Sicurezza e qualità dei prodotti alimentari" nella sezione 2.1 del presente programma. Continueranno le ricerche sulla gestione integrata delle zone costiere per fornire metodi di riferimento a livello comunitario.

Risorse terrestri

La maggior parte delle attività umane comporta interventi su suoli e paesaggi, le cui caratteristiche sono dunque determinate dalle pratiche di gestione. La componente ambientale della politica agricola e numerosi elementi della normativa comunitaria (ad es. direttive sulle acque, prospettiva di sviluppo del territorio europeo, politica urbana, cambiamento climatico ecc.) tengono conto di questa dimensione. Il CCR sosterrà lo sviluppo di una piattaforma comune per l'analisi spaziale integrata che servirà da base per l'elaborazione e la valutazione delle strategie politiche. I bacini idrografici serviranno come unità di studio per valutare i vari processi avviati e il loro impatto. La consistente base di dati gestita dall'Ufficio europeo per il suolo (European Soils Bureau) sarà ampliata grazie ad un rafforzamento dei collegamenti e degli scambi di informazioni; sarà anche intensificata la collaborazione in corso con l'Eurostat. Lo sviluppo di strumenti e i dati sui paesaggi naturali nel contesto della silvicoltura, dell'uso dei terreni e della conservazione della biodiversità rappresenteranno ulteriori elementi di spicco. Il supporto alla componente ambientale della politica agricola comune sarà fornito in termini di analisi del paesaggio e di applicazione degli indicatori. Saranno prodotti dati sulla situazione statica ed evolutiva dell'ambiente urbano e regionale. I lavori si baseranno su tecniche di rilevamento avanzate, sistemi di informazione geografica e modellazione di processi spaziali.

Contributi allo sviluppo sostenibile

La dinamica dello sviluppo sostenibile permea l'intero programma del CCR che punta in particolare all'integrazione della dimensione economica, sociale ed ambientale. I lavori di integrazione riguarderanno in particolare lo sviluppo sostenibile e il ruolo che i diversi attori sono chiamati a svolgere.

Il CCR svilupperà in particolare un programma attivo volto alla diffusione delle conoscenze e delle informazioni (inclusa la capacità di sostenere i ricercatori e gli operatori sul campo) sulle pratiche efficaci per l'attuazione dello sviluppo sostenibile. Si terrà conto della messa a punto di metodologie e strumenti per l'integrazione dello sviluppo e della biodiversità e/o della conservazione del paesaggio.

Il CCR attingerà alla sua esperienza per sviluppare ulteriormente una rete europea dei diversi ecositi creati in vari Stati membri negli ultimi anni.

- Energia e risparmi energetici

Il protocollo di Kyoto ha influito in misura critica sul dibattito concernente l'energia dato che l'uso e il trasporto di energia - essenziali per le attività economiche - determinano i livelli di emissione dei gas serra. Il ruolo delle fonti energetiche nuove e rinnovabili, dell'efficienza energetica e delle tecnologie del settore ai fini della sicurezza dell'approvvigionamento energetico è stato sottolineato in un recente Libro verde e in una comunicazione sulle "Fonti energetiche rinnovabili".

Il CCR sfrutterà la sua esperienza nel settore delle fonti energetiche rinnovabili, della politica e delle tecnologie energetiche per fornire indicazioni sui problemi emergenti a livello comunitario in un mercato deregolamentato. I lavori dovrebbero concentrarsi sui settori seguenti:

- sviluppo di sistemi di riferimento - attraverso laboratori accreditati e sistemi di certificazione - nel settore della produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili (soprattutto elettricità prodotta con energia solare), stoccaggio e uso dell'energia negli edifici;

- valutazione tecnologica, opzioni di risparmio energetico, attività di convalida e modellazione di tecnologie energetiche nuove e convenzionali, con particolare riferimento alla sicurezza, efficienza, risparmi energetici, tecniche di produzione di energia dai rifiuti e dalla biomassa nonché incenerimento dei rifiuti;

- scenari energetici e previsioni in materia di emissioni di gas serra e studi di mercato in riferimento alle tecnologie sulle fonti energetiche nuove e rinnovabili, nell'ottica della competitività del settore energetico.

Valutazione ambientale

La necessità di una valutazione "integrata" della qualità dell'ambiente è sempre più sentita. Il CCR intende allinearsi alla strategia di sviluppo sostenibile dell'UE elaborando adeguati strumenti di valutazione integrata delle politiche e continuando attività volte ad integrare la dimensione ambientale nelle politiche dell'UE. L'ufficio europeo per la prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento (Integrated Pollution Prevention and Control Bureau) continuerà, nel quadro della direttiva IPPC, i suoi lavori di valutazione delle migliori tecnologie disponibili per ridurre l'inquinamento in determinati settori industriali. Sono necessari scenari complessi sulle emissioni per fornire dati sul nesso tra inquinamento atmosferico e cambiamento climatico. La gestione dei rifiuti è un importante settore che richiede un'analisi integrata a partire dalla produzione dei rifiuti fino al loro trattamento e smaltimento. L'integrità dell'ambiente e la salute umana sono un altro filone di studi collegati cui contribuirà il CCR. Saranno messi a punto nuovi strumenti di valutazione e nuovi metodi di analisi ecotossicologiche per trattare argomenti come l'inquinamento dell'aria e i contaminanti nell'acqua (sostanze che alterano il sistema endocrino, biocidi e prodotti farmaceutici). Il CCR fornirà anche un supporto metodologico per l'integrazione della dimensione ambientale negli aiuti allo sviluppo.

Il CCR contribuirà all'applicazione della legislazione comunitaria fornendo dati sul monitoraggio ambientale (compresa la radioattività) e informazioni (attraverso la comparazione incrociata di modelli) in condizioni normali e di emergenza.

Il CCR continuerà a seguire i rapporti di interconnessione e l'impatto delle politiche comunitarie a titolo di contributo specifico all'attuazione di pratiche di sviluppo sostenibile nell'UE.

Supporto al GMES

La necessità di fornire informazioni indipendenti sui principali problemi che riguardano l'ambiente mondiale e la sicurezza dei cittadini è indiscutibile. GMES (Global Monitoring for Environmental Security) è un'iniziativa europea per la gestione di servizi operativi di raccolta, analisi e diffusione di una serie di informazioni in materia di cambiamento della qualità dell'ambiente, disponibilità e gestione delle risorse, rischi naturali. La realizzazione del GMES risponde ad un duplice obiettivo: tutelare l'ambiente del pianeta e ridurre o prevenire i problemi che minacciano la sicurezza dei cittadini. Il sistema è basato essenzialmente sull'uso di tecniche di osservazione della Terra per mantenere un'adeguata sorveglianza a lungo termine dei principali parametri attinenti al paesaggio (manto vegetale, uso del suolo, degrado o esaurimento delle risorse ecc.) a vari livelli geografici. Esso necessiterà anche di tecniche particolari per la valutazione dei rischi naturali e per la gestione delle catastrofi. Il CCR si concentrerà sullo sviluppo di applicazioni utili per la politica dell'UE integrandosi nel concetto alla base del GMES, in particolare in materia di accordi internazionali sull'ambiente, valutazione dei rischi e valutazione della pressione esercitata sull'ambiente.

2.3. Prospettive tecnologiche

La definizione delle politiche dell'UE è dettata in misura sempre più determinante dall'anticipazione e dalla comprensione dei progressi scientifico-tecnologici e socioeconomici. Le competenze del CCR nell'analisi delle interrelazioni tra tecnologia e società e la sua esperienza nel coordinamento delle ricerche prospettiche transettoriali e pluridisciplinari su scala internazionale contribuiranno ad attuare gli obiettivi dello ERA. In tutto il programma quadro 2002-2006 le attività del CCR in questo settore di ricerca saranno basate su una stretta collaborazione con la DG "Ricerca" e altre DG correlate. Le attività saranno incentrate sugli aspetti seguenti:

- Prospettive tecno-economiche,

- Forum di cooperazione internazionale in materia di prospettive.

Prospettive tecno-economiche

Il CCR svolgerà studi prospettici a medio e lungo termine sugli sviluppi tecnologici importanti per l'UE e sul loro impatto su crescita, sviluppo sostenibile, occupazione, coesione sociale e competitività. Tali studi forniranno dati analitici fondamentali e informazioni che saranno utili per l'esecuzione dei lavori del CCR nei suoi campi specifici di competenza. Verrà effettuata anche un'analisi prospettica per individuare le carenze così come le opportunità sul piano tecnologico, per fare stime quantitative, individuare le tecnologie più promettenti e definire le condizioni necessarie per poter adottare tali tecnologie.

Forum di cooperazione internazionale in materia di prospettive

Il CCR rafforzerà i propri rapporti di collaborazione con i principali centri di esperti internazionali e con consulenti ad alto livello, traendo spunto dalle esperienze positive del passato (ad es. la rete dell'Osservatorio europeo delle scienze e della tecnologia; il Gruppo di economisti ad alto livello) e mirando a costituire una piattaforma di cooperazione internazionale per lo sviluppo di prospettive. L'esistenza di un sistema per lo scambio di dati analitici sulle grandi sfide emergenti sarà particolarmente utile per promuovere il ruolo dell'Europa nell'ambito dei dibattiti internazionali sulla scienza e la governance. Verrà adottato un sistema di riferimento comune per l'analisi prospettica in supporto alle decisioni politiche riferite a determinate realtà regionali, con particolare attenzione per i paesi candidati all'adesione.

2.4. Materiali e misure di riferimento

Il riconoscimento di norme e misure nei prodotti è un importante componente dell'attuazione delle politiche comunitarie in materia di sicurezza dei consumatori, libero scambio, competitività dell'industria europea e relazioni esterne. Il CCR continuerà a sostenere l'infrastruttura metrologica europea esistente o in corso di sviluppo al fine di produrre risultati di qualità dimostrata, sviluppare misure di riferimento specifiche, produrre materiali di riferimento certificati (CRM), migliorarne l'accettazione su scala internazionale ed organizzare programmi internazionali di valutazione; istituirà inoltre basi di dati transnazionali a sostegno delle politiche dell'UE. In tutto il programma di lavoro del CCR, che si tratti dell'ambiente, della sicurezza alimentare, della salute pubblica o dell'industria nucleare, vi è la necessità di metodi e materiali di riferimento riconosciuti. Oltre a quanto già descritto nelle sezioni precedenti, il CCR intende sostenere la creazione di un sistema europeo di materiali di riferimento certificati: sarà così in grado di fornire ai servizi della Commissione una valida consulenza in connessione alla normativa e alle pratiche europee. Queste attività riguarderanno:

- BCR(5) e materiali di riferimento certificati industriali,

- Metrologia chimica e fisica.

BCR e materiali di riferimento certificati industriali

Si tratta dello sviluppo di concetti e tecniche per la produzione e la certificazione di materiali di riferimento al fine di migliorarne l'accettazione mondiale nel quadro dell'accordo di riconoscimento reciproco tra l'Unione europea e gli Stati Uniti; questa attività è svolta dal CCR per conto della DG "Commercio". I lavori del CCR si incentreranno sulla produzione di materiali di riferimento certificati per il controllo di processi e prodotti industriali. A sostegno della DG "Ricerca", ove possibile il CCR estenderà le sua responsabilità di stoccaggio e distribuzione di materiali di riferimento certificati del BCR alla gestione della produzione e alla certificazione di nuovi materiali di riferimento certificati derivanti da azioni indirette. I materiali di riferimento nucleari usati per i controlli di sicurezza e la contabilità delle materie nucleari saranno estesi all'ambiente.

Metrologia chimica e fisica

Le informazioni tratte dallo studio delle interazioni tra i neutroni e la materia sono fondamentali per numerose settori di applicazione. Le infrastrutture saranno mantenute per svolgere ricerche sistematiche di metrologia di base nel campo della fisica per un'ampia gamma di energie, ponendo in evidenza l'interesse di queste ricerche ai fini della formazione. L'attività "metrologia dei radionucleidi" contribuisce alla sicurezza alimentare, chimica ed ambientale Il CCR continuerà a rappresentare la Commissione presso gli organismi internazionali responsabili dello sviluppo di un sistema mondiale di misure chimiche. Tra i suoi compiti strategici vi saranno lo sviluppo di tecniche di misura primarie, la produzione e certificazione di materiali isotopici di riferimento e l'organizzazione di programmi internazionali di valutazione delle misure. I temi trattati dipendono dalle esigenze politiche dell'UE e le valutazioni poggiano fortemente sul contributo di numerosi laboratori, soprattutto quelli che fungono da riferimento in un settore o in una regione. Con l'istituzione di apposite reti (PECOMet-Network e MetMED), sarà dato ausilio ai paesi candidati all'adesione e ai paesi mediterranei per elaborare un sistema strutturato di misure chimiche.

2.5. Sicurezza pubblica e misure antifrode

Le questioni di pubblica sicurezza - proliferazione delle armi di distruzione di massa, mondializzazione dell'economia, violazioni della privacy e vulnerabilità di Internet, rischi di catastrofi naturali o tecnologiche - richiedono un approccio coordinato su scala internazionale. Il quadro generale è fornito mediante una serie di meccanismi dall'UE, che allo stesso tempo ha dichiarato "tolleranza zero" in materia di frodi. Un impegno politico di questo tipo presuppone un sostegno tecnico-scientifico e il CCR sta impostando il proprio programma in modo da dare risposte dirette a specifiche esigenze. Il CCR dispone di una competenza riconosciuta nel settore generale della sicurezza e della lotta alle frodi, nella gestione di grandi infrastrutture di informazione e nella gestione di sistemi complessi, competenze di cui nel programma quadro 2002-2006 le istituzioni europee potranno avvalersi in funzione delle loro priorità e necessità. Sarà data crescente importanza allo sfruttamento delle reti con altri istituti di ricerca e soggetti interessati onde approfondire e ampliare il sostegno fornito. Il CCR si concentrerà sugli aspetti seguenti:

- questioni umanitarie internazionali,

- rischi ed emergenze naturali e tecnologici,

- sicurezza informatica,

- controllo dell'ottemperanza alle norme UE e controllo antifrode.

Questioni umanitarie internazionali

Il CCR continuerà ad occuparsi degli aspetti tecnici degli interventi UE di sminamento, innanzitutto per migliorare le conoscenze della tecnologia esistente in materia di rilevamenti e individuazione dei campi minati mediante prove e benchmarking, in secondo luogo per esaminare le nuove tecnologie e in terzo luogo per aumentare il risalto, la trasparenza e l'efficienza delle operazioni di sminamento dell'UE.

Inoltre con l'iniziativa GMES il CCR contribuirà a sviluppare un potenziale europeo che consentirà di fornire in tempo utile alle politiche europee di sicurezza, anche nel campo dell'aiuto umanitario, dati integrati dallo spazio, dati ambientali e dati socioeconomici.

Rischi ed emergenze naturali e tecnologici

Il CCR intende continuare la sua opera a sostegno della creazione di un quadro europeo di previsione, valutazione, gestione e riduzione dei rischi nella Comunità. Nel programma quadro 2002-2006, il CCR perfezionerà un approccio sistemico alla gestione dei rischi naturali e tecnologici. Per i rischi tecnologici - incidenti aerei e rischi industriali - il CCR si concentrerà sul funzionamento e sul miglioramento dei sistemi di monitoraggio europei armonizzati (ECCAIRS(6), MAHB(7), EPERC(8), che saranno estesi ai paesi candidati all'adesione. Per i rischi naturali, il CCR si adopererà per dotare l'Europa di uno strumentario analogo. Continueranno altresì gli sforzi intesi a sviluppare un approccio europeo comune alle inondazioni e agli incendi forestali, con particolare enfasi sull'integrazione di modellazione avanzata, dati tradizionali e dati ottenuti dallo spazio. Sarà sviluppata un'interrelazione con l'iniziativa GMES. Varie reti, come la rete europea dei laboratori sismici, saranno ampliate su scala internazionale. Analogamente, in collaborazione con partner europei, il CCR realizzerà una rete di strutture sperimentali per sviluppare un'iniziativa integrata comune per la sicurezza strutturale.

Il CCR utilizzerà il potenziale scientifico interno e le relazioni con le reti scientifiche per contribuire alla creazione di un meccanismo di sostegno al processo decisionale in materia di gestione del rischio.

Sicurezza informatica

Il CCR si baserà sul lavoro già svolto in ausilio all'iniziativa dell'UE sull'affidabilità, ai meccanismi di composizione stragiudiziale delle controversie e all'osservatorio sui sistemi di pagamento elettronico. In stretta collaborazione con i servizi della Commissione e gli organismi competenti degli Stati membri, promuoverà lo sviluppo di un'idonea risposta europea alla minaccia della criminalità informatica, alle questioni di privacy e alla vulnerabilità di Internet; si concentrerà in particolare sui metodi per una miglior determinazione di tali rischi, sui criteri per la valutazione delle contromisure tecniche e per il loro collaudo in strutture del CCR, nonché sullo sviluppo di misure, indicazioni e statistiche appropriate e armonizzate, in consultazione con altre parti interessate tra cui l'Europol. Il CCR terrà anche un sito Internet relativo al problema del crimine informatico e riferirà in merito al forum dell'UE istituito nel quadro della comunicazione della Commissione intitolata "Creare una società dell'informazione sicura migliorando la sicurezza delle infrastrutture dell'informazione e mediante la lotta alla criminalità informatica".

Controllo dell'ottemperanza alle norme UE e controllo antifrode

Il CCR è di ausilio alla Commissione nell'aumentare l'efficacia delle misure antifrode in quanto fornisce sia tecnologie avanzate agli enti che operano a livello UE, sia aiuto agli Stati membri nell'applicazione delle più moderne tecnologie. In stretta collaborazione con i servizi della Commissione competenti, esso continuerà ad offrire opportuno supporto alla politica agricola comune, alla politica comune della pesca e all'Ufficio europeo antifrode (OLAF). Oltre ad esplorare l'applicazione delle nuove tecnologie (analisi del DNA per l'identificazione del bestiame, interpretazione delle immagini satellitari per il controllo delle superfici coltivate o l'identificazione delle navi da pesca, correlazione incrociata dell'analisi isotopica di bevande e alimenti per determinarne ingredienti e origine, raccolta di informazioni da fonti di pubblico accesso, tecnologia linguistica per l'analisi di documenti multilingue), il CCR continuerà a fornire agli utenti informazioni integrate, cioè che abbracciano l'intero ciclo della conoscenza, dall'acquisizione dei dati alla loro fusione ed estrapolazione attraverso la visualizzazione e la valutazione.

Inoltre il CCR attingerà dalla sua esperienza metodologica per fornire ai responsabili politici informazioni tempestive, affidabili e fondate dal punto di vista sociale; per le statistiche ufficiali si avvarrà, attraverso il coordinamento con l'Eurostat, delle reti di ricerca tematiche, con enfasi sugli indicatori a breve termine, l'analisi finanziaria e di ciclo economico, e svilupperà un metodo di garanzia di qualità relativo al contributo scientifico alla governance.

Sarà dedicata maggior attenzione ai sistemi di preallarme e di individuazione dei trend, nonché alla divulgazione, alla sensibilizzazione e alla condivisione di conoscenze con i laboratori partner degli Stati membri. Il problema delle frodi non sarà affrontato su base individuale ma a livello sistemico: sviluppando procedure e regolamentazioni più scevre di burocrazia ed intrinsecamente meno prone alle frodi.

(1) Workshop annuali degli utenti, gruppo interservizi delle DG fruitrici, accordi bilaterali, in associazione con il gruppo di utilizzatori ad alto livello.

(2) La missione del CCR nello Spazio europeo della ricerca. Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo COM(2001) 215 del 22.4.2001.

(3) Ivi comprese le attività dell'Ufficio europeo delle sostanze chimiche del CCR.

(4) GU L 117 del 5.5.1999, pag. 35.

(5) Bureau Communautaire de Référence (Ufficio comunitario di riferimento).

(6) European Coordination Centre for Aircraft mandatory accident Reporting Systems (Centro europeo di coordinamento dei sistemi di notifica di incidenti nella navigazione aerea).

(7) Major Accidents Hazard Bureau (Ufficio dei rischi e dei grandi incidenti).

(8) European Pressure Equipment Research Council (Consiglio europeo della ricerca sulle apparecchiature a pressione).

ALLEGATO II

RIPARTIZIONE INDICATIVA DELL'IMPORTO RITENUTO NECESSARIO PER L'ESECUZIONE DEL PROGRAMMA SPECIFICO

>SPAZIO PER TABELLA>

ALLEGATO III

REGOLE SPECIFICHE DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

1. La Commissione, previa consultazione del consiglio di amministrazione del CCR, applica l'azione diretta in base agli obiettivi scientifici e ai contenuti di cui all'allegato I. Le attività connesse a questa azione sono svolte negli istituti competenti del CCR.

2. Nello svolgimento delle sue attività, e se opportuno e fattibile, il CCR parteciperà a od organizzerà reti di laboratori pubblici e privati presso gli Stati membri o presso i consorzi di ricerca europea a supporto del processo decisionale europeo. Particolare attenzione sarà dedicata alla cooperazione con l'industria, soprattutto le piccole e medie imprese. Anche gli enti di ricerca stabiliti in paesi terzi potranno collaborare ai progetti, conformemente alle pertinenti disposizioni dell'articolo 6 del programma quadro e degli eventuali accordi di cooperazione scientifica e tecnologica fra la Comunità e i paesi terzi in questione. Sarà dedicata particolare attenzione alla cooperazione con i laboratori e gli istituti di ricerca dei paesi candidati all'adesione, dei paesi dell'Europa centrale e orientale e dell'ex Unione Sovietica.

Inoltre il CCR si avvarrà di meccanismi atti a tenere sotto continua osservazione le esigenze e i fabbisogni dei suoi clienti ed utenti e a darne riscontro nelle relative attività.

Le conoscenze acquisite nell'attuazione dei progetti saranno divulgate dal CCR stesso (nel rispetto dei possibili vincoli di riservatezza).

3. Tra le misure di accompagnamento deve essere prevista:

- l'organizzazione di visite del personale del CCR a laboratori nazionali, laboratori industriali e università;

- la promozione della mobilità dei giovani ricercatori, soprattutto provenienti dai paesi candidati all'adesione, con particolare attenzione nei confronti della partecipazione femminile;

- la formazione specializzata a supporto dell'elaborazione e/o dell'attuazione delle politiche europee, con enfasi sulla pluridisciplinarietà;

- l'organizzazione di visite a istituti del CCR da parte di ricercatori ed esperti nazionali distaccati, soprattutto di provenienza dai paesi candidati all'adesione, con particolare attenzione nei confronti della partecipazione femminile;

- scambio sistematico di informazioni attraverso, inter alia, l'organizzazione di seminari, workshop, simposi nonché pubblicazioni scientifiche;

- la valutazione scientifica e strategica indipendente dei risultati dei progetti e dei programmi.