31999E0414

1999/414/PESC: Strategia comune dell'Unione europea del 4 giugno 1999 sulla Russia

Gazzetta ufficiale n. L 157 del 24/06/1999 pag. 0001 - 0010


STRATEGIA COMUNE DELL'UNIONE EUROPEA

del 4 giugno 1999

sulla Russia

(1999/414/PESC)

IL CONSIGLIO EUROPEO,

visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 13,

considerando che tra le Comunità europee, i loro Stati membri e la Russia è entrato in vigore il 1o dicembre 1997 l'accordo di partenariato e cooperazione (APC),

HA ADOTTATO LA PRESENTE STRATEGIA COMUNE:

PARTE I

VISIONE DELL'UE CIRCA IL PARTENARIATO CON LA RUSSIA

Una Russia stabile, democratica e prospera, saldamente ancorata ad un'Europa unita e libera da nuove linee divisorie, è essenziale per una pace duratura nel continente. I problemi cui l'intero continente è confrontato possono essere risolti soltanto con una cooperazione sempre più stretta fra la Russia e l'Unione europea. L'Unione europea si rallegra che la Russia sia tornata ad occupare il posto che di diritto le spetta nella famiglia europea, in uno spirito di amicizia, di cooperazione, di giusta conciliazione degli interessi, e poggiando sui valori condivisi incarnati nel retaggio comune della civiltà europea.

Gli obiettivi strategici dell'Unione europea sono chiari:

- democrazia stabile, aperta e pluralistica in Russia, che si fondi sullo Stato di diritto e a sua volta sorregga una prospera economia di mercato da cui traggano uguale beneficio tutti i popoli della Russia e dell'Unione europea;

- salvaguardia della stabilità in Europa, promozione della sicurezza globale e risposta alle sfide comuni che si pongono al continente attraverso una cooperazione più intensa con la Russia.

L'Unione prosegue nel suo fermo impegno a lavorare con la Russia, a livello federale, regionale e locale, per darle un valido sostegno nella sua trasformazione politica ed economica. L'Unione e i suoi Stati membri si offrono di condividere con la Russia il vasto bagaglio di esperienze da essi acquisito nell'erigere strutture politiche, economiche, sociali ed amministrative moderne, sempre riconoscendo appieno che il principale artefice del futuro della Russia è la Russia stessa.

Il Consiglio europeo adotta quindi la presente strategia comune per rafforzare il partenariato strategico fra l'Unione e la Russia agli albori del nuovo secolo. È convinzione del Consiglio europeo che il futuro della Russia sia un elemento essenziale per il futuro del continente e rappresenti per l'Unione europea un interesse strategico. Le relazioni rafforzate proposte, basate su valori democratici condivisi, agevoleranno la Russia nell'affermazione della sua identità europea e apriranno nuove opportunità a tutti i popoli del continente. L'allargamento dell'Unione determinerà un ulteriore sviluppo di tali benefici e opportunità.

La presente strategia comune delinea gli obiettivi e i mezzi di cui l'Unione si varrà per far progredire il partenariato. Il nucleo delle relazioni tra l'Unione e la Russia resta l'accordo di partenariato e cooperazione (APC), volto a promuovere l'integrazione della Russia in una più ampia area di cooperazione in Europa e ad instaurare le condizioni necessarie per creare in futuro una zona di libero scambio tra la Comunità europea e la Russia. Dal canto loro, l'Unione europea ed i suoi Stati membri svilupperanno il coordinamento, la coerenza e la complementarità di tutti gli aspetti delle loro politiche nei confronti della Russia. Inoltre, l'Unione, la Comunità e gli Stati membri collaboreranno con organizzazioni regionali e di altro tipo, e al loro interno, nonché con i partner che perseguono gli stessi scopi, per realizzare gli obiettivi delineati nella presente strategia. Le posizioni che gli Stati membri prenderanno in tutte le sedi pertinenti si conformeranno alla presente strategia comune. Il Consiglio europeo invita la Russia a collaborare con l'Unione in base alla presente strategia comune, per il reciproco beneficio.

OBIETTIVI PRINCIPALI

Il Consiglio europeo ha individuato i seguenti obiettivi principali.

1) Consolidamento della democrazia, dello Stato di diritto e delle istituzioni pubbliche in Russia

Il varo di istituzioni pubbliche efficienti e trasparenti è uno dei presupposti per ottenere la fiducia e una maggiore adesione agli orientamenti democratici e per assicurare il funzionamento dello stato di diritto. Esso costituisce il necessario fondamento dello sviluppo economico e sociale. La situazione esistente in Russia impone l'impiego di meccanismi e mezzi adeguati per rafforzare tali istituzioni in termini di efficienza e di responsabilità.

L'Unione intende sostenere la Russia nel processo di consolidamento delle istituzioni pubbliche - specialmente gli organi del potere esecutivo, legislativo e giudiziario e le forze di polizia - secondo principi democratici. Le istituzioni indispensabili per il funzionamento dell'economia costituiscono il secondo aspetto di questo obiettivo. L'Unione europea attribuirà particolare importanza alle amministrazioni regionali e locali, nell'ambito delle rispettive sfere di competenza. Le interrelazioni fra le autorità centrali, regionali e locali rappresentano un fattore essenziale per il futuro della Federazione.

L'emergere della società civile in tutti i campi è indispensabile per il consolidamento della democrazia in Russia. L'Unione europea intende appoggiare tale processo, in particolare instaurando scambi diretti fra esponenti della società civile delle due parti.

2) Integrazione della Russia in uno spazio economico e sociale europeo comune

Tanto l'Unione quanto la Russia hanno interesse a che la Russia sia messa in condizione di integrarsi in uno spazio economico e sociale comune in Europa. Già ora l'Unione è il principale partner commerciale della Russia, dalla quale riceve a sua volta una parte consistente delle sue forniture energetiche. Inoltre, le imprese europee hanno investito e investono ingenti somme in Russia.

Occorre anzitutto realizzare un'economia di mercato funzionante. La crisi che ha recentemente colpito la Russia ha dimostrato la necessità di perseguire energicamente quest'obiettivo. Spetta certo alla Russia compiere lo sforzo maggiore nel quadro di un programma economico globale e sostenibile approvato dall'FMI. Questo deve affrontare, tra l'altro, i problemi legati alla ristrutturazione delle imprese, alle finanze pubbliche, al sistema bancario e alla "corporate governance". L'Unione è pronta a offrire sostegno a tal fine.

L'Unione europea considera lo Stato di diritto una condizione preliminare per lo sviluppo di un'economia di mercato che offra opportunità e benefici a tutti i cittadini russi. Lo sviluppo e la prosperità futura della Russia deriveranno anzitutto da politiche interne e da una gestione economica sane, per le quali essenziale è il varo di un quadro normativo e regolamentare equo e trasparente, corredato da quello delle necessarie istituzioni. La capacità di attirare l'investimento nazionale ed estero, che sarà notevolmente rafforzata dall'accesso della Russia ai mercati finanziari internazionali, rappresenterà un fattore chiave di sviluppo. L'Unione sosterrà quindi la Russia nel mettere a punto e adottare le politiche economiche necessarie a rafforzare quella fiducia indispensabile per incrementare l'investimento nazionale ed estero e a soddisfare i requisiti fissati dagli organismi di prestito internazionali.

L'Unione si impegna per l'integrazione della Russia nell'economia europea e mondiale. In questo contesto, essa la sosterrà nello sforzo volto a soddisfare i requisiti per l'adesione all'OMC. Valuterà inoltre come si possano instaurare le condizioni necessarie - oltre all'adesione all'OMC - per la futura creazione di una zona di libero scambio fra l'UE e la Russia. Il graduale ravvicinamento delle legislazioni e delle norme fra la Russia e l'Unione europea, previsto dall'APC, faciliterà la creazione di spazi economici comuni.

Infine, l'instaurazione dell'economia di mercato deve tener presenti i risvolti sociali della transizione e i bisogni della popolazione, in particolare degli strati più deboli. L'Unione è pronta a fornire consulenza e ad intensificare gli scambi in quest'ambito.

3) Cooperazione per rafforzare la stabilità e la sicurezza in Europa e altrove

La Russia e l'Unione hanno interessi strategici ed esercitano responsabilità particolari nel mantenimento della stabilità e della sicurezza in Europa e in altre parti del mondo.

L'Unione considera la Russia un partner essenziale verso il conseguimento di quest'obiettivo ed è determinata a cooperare con essa. Propone di far evolvere il partenariato strategico in un quadro permanente di dialogo politico e di sicurezza, inteso ad avvicinare gli interessi e a dare risposte comuni ad alcune delle sfide che si pongono alla sicurezza del continente europeo. Questo tipo di dialogo permetterà una migliore concertazione in tutti i pertinenti consessi cui partecipano sia la Russia che gli Stati membri, in particolare l'ONU e l'OSCE.

4) Sfide comuni nel continente europeo

La prossimità geografica così come l'approfondimento delle relazioni e lo sviluppo degli scambi fra l'Unione e la Russia stanno creando un'interdipendenza sempre maggiore in una vasta gamma di settori. Soltanto con risposte comuni si potranno superare le sfide che sempre più spesso accomunano le due parti.

È nell'interesse comune dell'Unione e della Russia imprimere alle loro politiche energetiche un'evoluzione che permetta di migliorare lo sfruttamento e la gestione delle risorse e la sicurezza dell'approvvigionamento in Russia e in Europa.

La sicurezza nucleare è questione d'importanza fondamentale. L'Unione è pronta a continuare a fornire consulenza e sostegno al riguardo.

L'ambiente è patrimonio comune dei popoli della Russia e dell'Unione europea. In quest'ambito hanno carattere prioritario lo sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, la gestione delle scorie nucleari e la lotta all'inquinamento atmosferico e idrico, specialmente attraverso le frontiere.

È nell'interesse comune della Russia e dell'Unione intensificare la cooperazione nella lotta a flagelli comuni quali la criminalità organizzata, il riciclaggio dei capitali, la tratta degli esseri umani e il traffico di droga. Altro tema di primo piano è la lotta contro l'immigrazione clandestina. L'Unione propone di instaurare una maggiore cooperazione in questi settori dotando gli organismi competenti degli strumenti e delle forme di cooperazione necessari e intensificando gli scambi di esperti. E' inoltre pronta a fornire consulenza, in particolare per la definizione della normativa e lo sviluppo delle istituzioni competenti.

La cooperazione regionale, in particolare nell'ambito delle organizzazioni regionali esistenti, è uno strumento utile per instaurare una cooperazione pratica che permetta di dare una risposta locale a queste sfide.

STRUMENTI E MEZZI

1) Disposizioni generali

La presente strategia comune è attuata secondo le procedure applicabili previste dai trattati. Il Consiglio europeo chiede al Consiglio e alla Commissione, secondo le competenze definite agli articoli 3 e 13 del trattato sull'Unione europea, di assicurare l'unitarietà, la coerenza e l'efficacia delle iniziative che l'Unione intraprende per attuare la presente strategia comune.

L'Unione europea si adopererà per realizzare gli obiettivi della presente strategia comune facendo adeguato ricorso a tutti i pertinenti strumenti e mezzi di cui l'Unione, la Comunità e gli Stati membri dispongono.

Il Segretario generale del Consiglio, Alto Rappresentante per la PESC, assiste il Consiglio nell'attuazione della presente strategia comune nel quadro degli obblighi derivantigli dai trattati. La Commissione è pienamente associata, a norma degli articoli 18 e 27 del trattato sull'Unione europea.

2) Consiglio, Commissione, Stati membri

Il Consiglio europeo chiede al Consiglio, alla Commissione e agli Stati membri di:

- riesaminare, in base alle rispettive competenze e capacità, le azioni, i programmi, gli strumenti e le politiche esistenti al fine di assicurarne la coerenza con la presente strategia e, qualora si ravvisino incongruenze, apportarvi i necessari adeguamenti alla prima data di riesame;

- sfruttare appieno e opportunamente gli strumenti e i mezzi esistenti, in particolare l'APC, oltre a tutti gli strumenti pertinenti dell'UE e degli Stati membri e ai programmi degli Stati membri, nonché stendere e tenere aggiornato, a tal fine, un inventario indicativo delle risorse dell'Unione, della Comunità e degli Stati membri mediante le quali sarà attuata la presente strategia comune.

3) Coordinamento

Gli Stati membri si impegneranno ulteriormente per coordinare le loro iniziative nei confronti della Russia, anche nell'ambito di organizzazioni regionali e internazionali quali il Consiglio d'Europa, l'ONU, l'OSCE e gli IFI, compreso il coordinamento con la Comunità nei casi di sua competenza.

Va inoltre consolidato il coordinamento tra gli Stati membri e la Commissione, anche tramite consultazioni periodiche tra i rispettivi rappresentanti in Russia.

Il Consiglio, la Commissione e gli Stati membri si adopereranno per una cooperazione più efficace con le organizzazioni regionali e internazionali e cercheranno di realizzare gli obiettivi della strategia insieme ad altri paesi che perseguono gli stessi scopi.

L'Unione europea inviterà i paesi candidati ad associarsi alle iniziative che rientrano nella presente strategia comune.

4) Attuazione e riesame

Il Consiglio europeo chiede al Consiglio di:

- assicurare che la prossima presidenza presenti al Consiglio, nell'ambito del suo programma generale, un piano operativo per l'attuazione della presente strategia comune, che si ispiri ai settori d'azione di cui alla parte II e tenga conto delle iniziative specifiche di cui alla parte III;

- riesaminare e valutare le iniziative lanciate dall'Unione sulla base della presente strategia e riferire al Consiglio europeo, almeno annualmente, sui progressi compiuti verso il conseguimento degli obiettivi in essa previsti;

- riesaminare la situazione regnante in Russia e l'andamento della cooperazione russa nell'attuazione della presente strategia, anche mediante rapporti periodici dei capimissione, e inserire una valutazione al riguardo nella relazione destinata al Consiglio europeo;

- se necessario, raccomandare al Consiglio europeo modifiche delle parti II e III della presente strategia.

La Commissione, nell'ambito delle sue competenze, contribuirà a tale attuazione e riesame.

5) Cooperazione con la Russia

L'Unione europea e gli Stati membri lavoreranno in stretta collaborazione con la Russia per attuare la presente strategia comune, in particolare attraverso I'APC e le istituzioni ivi previste.

6) Iniziative specifiche

L'Unione perseguirà le iniziative specifiche elencate nella parte III della presente strategia comune, che si basano sui settori d'azione individuati nella parte II. Queste iniziative saranno adattate, ove necessario, e non precluderanno eventuali nuove iniziative nel corso dell'attuazione della presente strategia comune. Il Consiglio, la Commissione e gli Stati membri, nell'ambito delle rispettive competenze e funzioni, sosterranno e opereranno per il raggiungimento di tali iniziative specifiche.

PARTE II

SETTORI D'AZIONE

L'Unione europea si concentrerà sui seguenti settori d'azione per l'attuazione della presente strategia comune.

1) Consolidamento della democrazia, dello Stato di diritto e delle istituzioni pubbliche in Russia

Per rafforzare la democrazia, l'edificazione delle istituzioni e lo Stato di diritto in Russia, che sono condizioni preliminari per lo sviluppo di un'economia di mercato, l'Unione si adoprerà al fine di:

a) rafforzare lo Stato di diritto e le istituzioni pubbliche,

- incoraggiando le necessarie riforme istituzionali che condurranno ad un'amministrazione moderna ed efficiente nell'ambito dei poteri esecutivo, legislativo e giudiziario in Russia, a livello federale, regionale e locale e fornendo il relativo sostegno, in particolare sviluppando, attraverso la promozione di contatti tra le autorità giudiziarie e gli organi di applicazione della legge degli Stati membri dell'UE e quelli della Russia, un sistema giudiziario e una pubblica amministrazione indipendenti e strutture di applicazione della legge tenute a rispondere del loro operato;

- sviluppando programmi di formazione per giovani politici e pubblici dipendenti;

- esplorando, in risposta ad una richiesta della Russia, le possibilità di un'azione dell'UE, in cooperazione con organizzazioni internazionali come l'OSCE, a sostegno dello svolgimento efficiente di elezioni, per la Duma e presidenziali, libere e regolari nel 1999 e nel 2000;

- sostenendo l'impegno della Russia per adempiere i propri obblighi internazionali in materia di diritti dell'uomo, fra l'altro nell'ambito del Consiglio d'Europa, dell'ONU e dell'OSCE, e promuovendo le attività comuni dell'UE e del Consiglio d'Europa relative alla Russia nei settori dello Stato di diritto e dei diritti dell'uomo, nonché fornendo assistenza per quanto attiene alla salvaguardia dei diritti dell'uomo, nonché delle donne, dei minori e delle minoranze e potenziando i programmi volti a promuovere l'abolizione della pena di morte;

b) rafforzare la società civile,

- potenziando i contatti tra esponenti politici della Russia e dell'UE a livello federale, regionale e locale, comprese le Assemblee a tutti i livelli;

- promuovendo scambi culturali e educativi più numerosi tra la Russia e l'UE, nonché contatti più profondi tra le due società basandosi sulla lunga tradizione del contributo della Russia alla formazione della civilizzazione europea, in particolare riesaminando e potenziando, ove necessario, i programmi di borse di studio ed i contatti tra studenti;

- dando sostegno alle ONG indipendenti;

- cooperando con la Russia per rafforzare il sostegno ai rifugiati e agli sfollati all'interno del paese;

- contribuendo alla libertà di stampa;

- promuovendo pari opportunità per uomini e donne.

2) Integrazione della Russia in uno spazio economico e sociale europeo comune

L'UE:

a) consoliderà il processo di riforme economiche in Russia,

- intensificando l'impatto della consulenza in materia di politica economica, anche mediante un dialogo politico ad alto livello, in modo da promuovere lo sviluppo di un'economia di mercato, tenendo pienamente conto dei problemi transitori risultanti dalle necessarie modifiche strutturali;

- impegnandosi ulteriormente, in seno agli organismi competenti, per coordinare la politica dell'UE nell'ambito di istituti finanziari internazionali;

- fornendo assistenza affinché sia istituito e realizzato in Russia un quadro legislativo e regolamentare trasparente e stabile, destinato a promuovere l'attività economica e maggiori investimenti nazionali ed esteri;

- promuovendo la creazione del quadro legislativo e istituzionale necessario a politiche fiscali sostenibili (ad es. fiscalità, contabilità e controllo della spesa);

- promuovendo riforme credibili nel settore bancario con condizioni eque per le banche estere ed un efficace coordinamento dei donatori con la piena partecipazione dell'UE;

- incoraggiando ulteriori riforme strutturali, economiche e amministrative, tra cui un'ulteriore privatizzazione, la ristrutturazione delle imprese e la crescita delle PME russe;

- contribuendo a rendere più competitivi in Russia i settori dell'industria, dell'agricoltura e dell'energia;

- contribuendo a gettare le basi per un'efficace riforma agraria in Russia, che consenta l'introduzione della proprietà privata, e fornendo assistenza tecnica per questo processo (per esempio mediante un catasto funzionante);

b) appoggerà l'integrazione della Russia in un'area più vasta di cooperazione economica in Europa,

- promuovendo il progressivo ravvicinamento delle legislazioni, in particolare nel settore doganale, nonché in materia di norme e certificazione, di politica della concorrenza e di ambiente;

- incoraggiando l'ulteriore integrazione della Russia nel sistema commerciale multilaterale e appoggiando lo sforzo della Russia volto a soddisfare i requisiti per l'adesione all'OMC, inclusa la riforma legislativa e istituzionale;

- valutando come si possano instaurare le condizioni necessarie, oltre all'adesione della Russia all'OMC, per la futura creazione di una zona di libero scambio UE-Russia;

- incoraggiando la Russia a rimuovere gli ostacoli agli scambi commerciali e agli investimenti, in particolare migliorando le procedure e le strutture di transito doganale, e esaminando, secondo le norme e le procedure UE, le preoccupazioni della Russia per quanto riguarda l'accesso al mercato dell'UE;

- esplorando più concretamente le possibilità di cooperazione in settori in cui le conoscenze specialistiche russe sono consolidate (per esempio scienza, aeronautica, settore spaziale e energia);

- promuovendo il partenariato allo scopo di favorire lo sviluppo dell'industria culturale in Russia, anche nel settore della gestione del patrimonio artistico;

- coordinando in modo migliore e, se necessario, espandendo gli attuali programmi europei intesi a formare dirigenti e imprenditori russi;

c) porrà le basi per un'economica di mercato sociale,

- favorendo il dialogo sociale tramite il sostegno alla costituzione di sindacati e di organizzazioni dei datori di lavoro di tipo moderno;

- incoraggiando una maggiore adesione alle norme fondamentali dell'OIL in materia di lavoro;

- cercando di assicurare la tutela sociale di tutti i cittadini russi, in particolare delle categorie vulnerabili, mediante il sostegno tecnico alla riforma amministrativa dei servizi sociali e dei sistemi di assistenza sanitaria in Russia.

3) Cooperazione per rafforzare la stabilità e la sicurezza in Europa e altrove

L'UE desidera approfondire ed estendere la cooperazione con la Russia e individuare risposte comuni alle sfide in materia di sicurezza in Europa e altrove mediante:

a) un rafforzamento del dialogo politico,

- valutando le possibilità di imprimere maggiore continuità all'attuale dialogo politico e di renderlo più operativo, avvalendosi tra l'altro dell'importante ruolo che sarà svolto dal Segretario generale del Consiglio, Alto Rappresentante della PESC;

- collaborando con la Russia per sviluppare iniziative di politica estera comuni a sostegno di obiettivi di politica estera comuni;

b) la collocazione della Russia nell'ambito dell'architettura europea di sicurezza,

- sviluppando ulteriormente la cooperazione con la Russia nell'ambito della nuova architettura europea di sicurezza nel contesto dell'OSCE, in particolare, nella preparazione del vertice di Istanbul;

- proseguendo la cooperazione con la Russia nell'elaborazione di alcuni aspetti della Carta della sicurezza europea;

- esaminando la possibilità di agevolare la partecipazione della Russia qualora l'Unione europea si avvalga dell'UEO per missioni nel contesto dei compiti di Petersberg;

c) la diplomazia preventiva,

- potenziando la cooperazione tra l'Unione europea e la Russia per contribuire a prevenire e a risolvere i conflitti nonché a gestire le crisi, anche nell'ambito dell'OSCE e dell'ONU;

- favorendo il controllo degli armamenti e il disarmo e l'attuazione degli accordi esistenti, rafforzando i controlli sulle esportazioni, riducendo la proliferazione delle armi di distruzione di massa (WMD) e appoggiando il disarmo nucleare e la distruzione delle armi chimiche.

4) Sfide comuni sul continente europeo

L'Unione europea coopererà, in particolare, con la Russia in materia di:

a) energia e sicurezza nucleare,

- potenziando l'impegno della Russia nella riforma del settore energetico, inclusa la sicurezza nucleare e la tutela dell'ambiente, ad esempio collaborando con la Russia per migliorare l'efficienza e fornendo assistenza tecnica in materia di conservazione dell'energia, in Russia; migliorando la sicurezza delle centrali nucleari e cooperando su questioni relative alle scorie nucleari e al combustibile esaurito nella Russia nordoccidentale;

- promuovendo l'impegno russo per la sicurezza nucleare nel quadro della Convenzione sulla sicurezza nucleare, tramite l'accordo sul conto "sicurezza nucleare" e nel contesto di iniziative internazionali e contribuendo a rafforzare l'autorità di regolamentazione russa per la sicurezza nucleare (GAN);

- promuovendo la ratifica da parte della Russia del trattato sulla Carta europea dell'energia e proseguendo le consultazioni su un accordo quadro multilaterale di transito che rafforzerà la cooperazione tra la Russia e i suoi vicini sull'accesso al sistema russo di oleodotti;

b) ambiente e sanità,

- incoraggiando e sostenendo lo stoccaggio in condizioni di sicurezza di scorie nucleari e rifiuti chimici e la gestione sicura di combustibile esaurito, soprattutto nella Russia nord occidentale;

- sostenendo l'integrazione di considerazioni ambientali nella riforma economica e fornendo assistenza per la creazione di sistemi efficaci per controllare e assicurare la conformità con accordi multilaterali in materia di ambiente e sostenendo la Russia per rafforzare l'applicazione della legislazione nazionale sull'ambiente;

- collaborando con la Russia, specialmente nelle zone vicine ad una futura Unione allargata per ridurre l'inquinamento atmosferico e idrico, migliorare la protezione dell'ambiente e cooperare alla promozione dell'uso sostenibile delle risorse naturali, in particolare nelle varie sedi di cooperazione regionale;

- cooperando con la Russia per migliorare la prevenzione contro le malattie infettive, anche sostenendo dei programmi di vaccinazione;

- cooperando anche per un rafforzamento dei controlli fitosanitari;

c) lotta contro la criminalità organizzata, il riciclaggio di denaro, la tratta di esseri umani e il traffico di droga; cooperazione giudiziaria,

- rafforzando lo stato di diritto e fornendo aiuto allo sviluppo dell'ordinamento giuridico, anche incitando la Russia a firmare, ratificare e applicare le convenzioni fondamentali, specialmente nel settore della cooperazione civile, penale e giudiziaria;

- proseguendo, sulla base delle posizioni comuni esistenti, un dialogo appropriato con la Russia nei negoziati in corso a Vienna sulla Convenzione delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato transnazionale;

- incrementando la cooperazione e lo scambio di esperti tra gli Stati membri e la Russia nel contesto della lotta alla criminalità organizzata, anche nel settore del trattamento e del reinserimento sociale dei tossicodipendenti nonché in quello della prevenzione della tossicodipendenza. Ciò può essere conseguito in collaborazione con l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze;

- organizzando seminari sui vari tipi e metodi di riciclaggio del denaro;

- sviluppando la cooperazione dell'Europol con le competenti autorità russe, come previsto dalla Convenzione Europol, in particolare per rendere più efficace la lotta contro la tratta di esseri umani e il traffico di droga nonché l'immigrazione clandestina;

- intensificando la cooperazione degli ufficiali di collegamento degli Stati membri a Mosca, entro i limiti delle rispettive legislazioni nazionali;

- sviluppando meccanismi di cooperazione per combattere la criminalità transnazionale connessa con la droga e il coinvolgimento della Russia nel processo di concertazione del Gruppo di Dublino;

- attuando campagne di informazione in collaborazione con le agenzie russe al fine di impedire la tratta degli esseri umani;

- migliorando la cooperazione relativa alla riammissione dei propri cittadini, degli apolidi e dei cittadini dei paesi terzi, compresa la conclusione di un accordo di riammissione; combattendo l'immigrazione clandestina anche tramite la prosecuzione dei corsi di addestramento di base e di perfezionamento per il personale delle autorità di frontiera e di immigrazione;

- intensificando il dialogo con la Russia sull'adeguamento della politica di questo paese concernente i visti rispetto all'Unione europea, attraverso l'introduzione di requisiti in materia in base alle disposizioni CE nonché di documenti di viaggio che siano sufficientemente a prova di contraffazione;

- cooperando con la Russia affinché quest'ultima introduca sanzioni nei confronti di vettori che forniscono trasporti transfrontalieri a passeggeri non provvisti di documenti idonei e sanzioni penali per combattere le organizzazioni clandestine di immigrazione;

d) cooperazione regionale e transfrontaliera e infrastruttura

- collaborando maggiormente con la Russia nelle varie sedi della cooperazione regionale (CSMB, CEM, Consiglio euro-artico di Barents) e stimolando la cooperazione transfrontaliera con le regioni russe limitrofe (compresa Kaliningrad), specialmente in vista dell'allargamento dell'Unione europea, anche nel quadro della dimensione settentrionale;

- potenziando la cooperazione e l'assistenza tecnica nel settore della gestione delle frontiere e in quello doganale;

- esplorando la possibilità di collaborare per collegare i sistemi di trasporto russi (su strada e per ferrovia) con i corridoi transeuropei e cercare modi reciprocamente soddisfacenti per studiare i problemi dei trasporti.

PARTE III

INIZIATIVE SPECIFICHE

Verranno perseguite le seguenti iniziative specifiche, ferma restando la possibilità di introdurne altre nuove.

Dialogo politico e in materia di sicurezza

L'Unione studierà i modi per conferire maggiore continuità, flessibilità e concretezza all'attuale dialogo politico, come stabilito dall'APC, e per renderlo più operativo ed efficace:

- il Consiglio esaminerà la possibilità di istituire un meccanismo permanente UE/Russia ai fini di un dialogo politico e in materia di sicurezza, tenendo presente l'importante ruolo che dovrà svolgere il Segretario generale del Consiglio quale Alto Rappresentante della PESC. Uno degli obiettivi consisterebbe nel lavorare con la Russia per sviluppare iniziative congiunte di politica estera per quanto riguarda determinati paesi terzi e regioni, la prevenzione dei conflitti e la gestione delle crisi, specialmente nelle zone confinanti con la Russia, nonché nei Balcani e in Medio Oriente;

- il Consiglio valuterà la possibilità di affiancare ai colloqui della troika a livello di esperti, attualmente previsti, un meccanismo di consultazione con la Russia in materia di non proliferazione, coinvolgendo eventualmente i paesi terzi nonché intensificando gli sforzi, anche attraverso attività comuni e di coordinamento con i paesi terzi, per appoggiare la distruzione delle armi chimiche della Russia;

- il Consiglio esaminerà inoltre la possibilità di azioni e posizioni comuni riguardo alla sicura gestione di materiali biologici e chimici, nonché di materie fissili russi soggetti al controllo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) che sono indicati come non più necessari per scopi di difesa, in particolare in base a convenzioni internazionali. Particolare attenzione sarà prestata al Centro internazionale di scienza e tecnologia di Mosca.

I lavori relativi alle suddette azioni inizieranno entro la fine del 1999.

Dialogo relativo alle questioni economiche

La situazione macroeconomica della Russia, l'esperienza dell'integrazione europea, l'introduzione dell'euro e il processo di allargamento accrescono l'importanza delle consultazioni specifiche tra l'Unione e la Russia sulle questioni economiche.

L'Unione prenderà in considerazione l'avvio di un dialogo specifico ad alto livello UE/Russia a sostegno dello sviluppo da parte del Governo russo di misure in grado di promuovere una ripresa economica sostenibile sulla base di un programma economico globale, approvato dall'FMI, che porti all'instaurazione di un'economia di mercato funzionante. L'Unione prenderà altresì in considerazione la prestazione di consulenza ad alto livello al Governo russo in materia di politica economica, con il coinvolgimento di eminenti esperti dell'UE.

Gli Stati membri rafforzeranno, se necessario, il loro coordinamento nelle pertinenti organizzazioni e sedi internazionali.

Una relazione congiunta della presidenza e della Commissione riguardo a queste proposte dovrebbe essere messa a punto dagli organi competenti entro la fine del 1999.

Scambi e investimenti

Tenuto conto dell'avvio di nuovi negoziati multilaterali nell'ambito dell'OMC, nonché del fatto che la Comunità ha avanzato proposte circa la maniera in cui la Russia può proseguire i negoziati riguardanti la sua adesione alla suddetta organizzazione, la Comunità ribadisce la sua disponibilità a mantenere e, se del caso, a potenziare il suo attuale sostegno agli sforzi intrapresi dalla Russia per conformarsi nel più breve tempo possibile ai requisiti previsti per l'adesione all'OMC.

Inoltre, la Commissione esaminerà la maniera di approfondire il dialogo sugli investimenti in atto con la Russia nel quadro dell'APC, al fine di migliorare il clima degli scambi e degli investimenti in Russia e agevolare l'espansione del commercio e degli investimenti nei due sensi. Essa presenterà al Consiglio una relazione al riguardo entro la fine del 1999.

Lotta alla criminalità organizzata

L'Unione europea e la Russia sono fortemente interessate all'instaurazione di un'efficace e duratura cooperazione nel settore della giustizia e degli affari interni, in particolare come mezzo per promuovere il rispetto dei diritti dell'uomo e dello stato di diritto. In tale ambito, la lotta alla criminalità organizzata costituisce naturalmente una priorità.

L'Unione europea propone perciò un piano d'azione che si concentra su un'azione comune con la Russia per combattere la criminalità organizzata, comprese le azioni intese a contrastare la corruzione, il riciclaggio dei capitali, il traffico di droghe, la tratta degli esseri umani e l'immigrazione clandestina. L'Unione propone di coprire tra l'altro i seguenti settori:

- l'assistenza nella formazione di base del personale delle autorità di polizia e giudiziarie, con particolare riguardo alle tecniche investigative e d'intervento;

- lo sviluppo del necessario quadro legale, istituzionale e giudiziario per perseguire efficacemente il crimine organizzato, in particolare nel settore del riciclaggio di denaro, dell'attività economica illecita e della tratta di esseri umani;

- lo sviluppo di efficaci meccanismi di cooperazione per combattere la criminalità legata al traffico transfrontaliero di droghe;

- lo sviluppo della cooperazione tra l'Europol e le competenti autorità russe come previsto dalla convenzione Europol.

Una discussione con la Russia nell'ambito dell'accordo ACP e un costante dialogo tra i competenti organi russi e gli ufficiali di collegamento degli Stati membri dell'Unione europea di stanza a Mosca permetterà di analizzare esattamente le esigenze della Russia in questo settore. A tale riguardo, rivestirà particolare importanza la Conferenza UE-Russia sulla criminalità organizzata che si terrà nel dicembre 1999. Una relazione sarà presentata al Consiglio nel primo semestre del 2000.

Programmi di gemellaggio

Il duplice obiettivo di rafforzare le istituzioni pubbliche russe e ravvicinare le società civili implica un incremento nello sviluppo degli scambi tra Russia e Stati membri a tutti i livelli.

A tal fine, l'Unione desidera istituire programmi di gemellaggio con la Russia:

- per rafforzare le istituzioni: nelle amministrazioni regionali e locali;

- per ravvicinare le società civili: tra le associazioni professionali e le organizzazioni sindacali, le università, le ONG e i mass-media. La Commissione esaminerà la possibilità di utilizzare i programmi comunitari a tal fine (TACIS, TEMPUS e DEMOCRATIE). Saranno altresì utilizzati gli strumenti bilaterali degli Stati membri. Questi ultimi e la Commissione coordineranno i loro programmi e potranno beneficiare, al riguardo, del programma istituito dall'Unione per formare i quadri russi.

Sulla scorta di un inventario degli strumenti esistenti (che la Commissione dovrà redigere in collegamento con il Segretariato generale del Consiglio) e di una missione di identificazione in Russia, la Commissione sottoporrà una relazione al Consiglio entro la fine del 1999 e, successivamente deciderà in merito alle opzioni e presenterà proposte concrete.

Programmi di scambio per studenti e giovani ricercatori

L'Unione esaminerà la possibilità di elaborare programmi UE di scambio per studenti, facenti parte integrante del loro corso di studi, e per giovani ricercatori che lavorino in base a contratti del Centro di scienza e tecnologia. Ciò comporterà in particolare:

- l'invito alla Commissione a redigere un inventario dei programmi CE e degli Stati membri esistenti;

- l'invito alla Commissione a presentare, entro il primo semestre del 2000, una relazione sulla maniera di migliorare la complementarità tra i programmi europei esistenti in questo settore, nonché sulle possibilità e modalità di programmi comunitari di scambio rafforzati.

Istituzione di un sistema sanitario e previdenziale sostenibile

Gli Stati membri e la Commissione riesamineranno i loro programmi destinati, in generale, ad incoraggiare gli sforzi che la Russia compie per creare un sistema di previdenza e sicurezza sociale e, in particolare, a sostenere la riforma dei sistemi di sanità pubblica in Russia e migliorare il coordinamento, l'efficienza e la complementarità di tali programmi, in vista di una relazione della Commissione entro il giugno 2000.

Cooperazione transfrontaliera e regionale

L'Unione appoggerà il rafforzamento della cooperazione transfrontaliera e regionale e preparerà un inventario di tutti i pertinenti strumenti ed azioni della CE e degli Stati membri finalizzati a programmi rafforzati UE di coinvolgimento nelle regioni russe che rivestono un particolare interesse per l'UE. In tale contesto, il Consiglio e la Commissione accelereranno i lavori preparatori della Conferenza di Helsinki sulla dimensione settentrionale per le politiche dell'Unione che si svolgerà nel novembre 1999.

PARTE IV

DURATA

La presente strategia comune si applica a decorrere dalla data della sua pubblicazione per un periodo iniziale di quattro anni. Essa può essere prorogata, riveduta e, se del caso, adeguata dal Consiglio europeo su raccomandazione del Consiglio.

PUBBLICAZIONE

La presente strategia comune è pubblicata nella Gazzetta ufficiale.

Fatto a Colonia, addì4 giugno 1999.

Per il Consiglio europeo

Il Presidente

G. SCHRÖDER

DICHIARAZIONE DEL CONSIGLIO EUROPEO

relativa alla strategia comune sulla Russia

Il Consiglio delibera a maggioranza qualificata nell'adottare le azioni comuni, le posizioni comuni e tutte le altre decisioni che rientrano nell'ambito di applicazione del titolo V del trattato sull'Unione europea (Politica estera e di sicurezza comune) in base alla strategia comune.

Gli atti che non rientrano nel campo di applicazione del titolo V del trattato sull'Unione europea continuano ad essere adottati secondo le procedure decisionali appropriate previste dalle pertinenti disposizioni dei trattati, ivi compresi il trattato che istutuisce la Comunità europea e il titolo VI del trattato sull'Unione europea.