31999D0850

1999/850/CE: Decisione del Consiglio, del 6 dicembre 1999, relativa ai principi, alle priorità, agli obiettivi intermedi e alle condizioni specificati nel partenariato per l'adesione della Repubblica di Ungheria

Gazzetta ufficiale n. L 335 del 28/12/1999 pag. 0001 - 0007


DECISIONE DEL CONSIGLIO

del 6 dicembre 1999

relativa ai principi, alle priorità, agli obiettivi intermedi e alle condizioni specificati nel partenariato per l'adesione della Repubblica di Ungheria

(1999/850/CE)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 622/98 del Consiglio, del 16 marzo 1998, relativo all'assistenza in favore degli Stati candidati nell'ambito della strategia di preadesione, e in particolare all'istituzione di partenariati per l'adesione(1), in particolare l'articolo 2,

vista la proposta della Commissione,

considerando quanto segue:

(1) il Consiglio europeo di Lussemburgo ha stabilito che il partenariato per l'adesione è un nuovo strumento che costituisce l'asse fondamentale della strategia rafforzata di preadesione;

(2) il regolamento (CE) n. 622/98 prevede che il Consiglio decida, a maggioranza qualificata e su proposta della Commissione, in merito ai principi, alle priorità, agli obiettivi intermedi e alle condizioni contenuti nei singoli partenariati per l'adesione man mano che questi sono presentati ai singoli Stati candidati, nonché su successivi adeguamenti sostanziali ad essi applicabili;

(3) l'assistenza comunitaria è subordinata alla realizzazione degli elementi essenziali, in particolare al rispetto degli impegni previsti dagli accordi europei e ai progressi compiuti verso il raggiungimento dei criteri di Copenaghen; in mancanza di un elemento essenziale, il Consiglio, a maggioranza qualificata e su proposta della Commissione, può fare i passi opportuni in merito a qualsiasi aiuto di preadesione;

(4) il Consiglio europeo di Lussemburgo ha deciso che l'attuazione del partenariato per l'adesione e i progressi compiuti nel recepimento dell' "acquis" siano esaminati dagli organi dell'accordo europeo;

(5) la relazione periodica del 1999 della Commissione ha presentato un'analisi obiettiva dei preparativi della Repubblica di Ungheria per l'adesione e ha individuato una serie di aree prioritarie di ulteriore intervento;

(6) per prepararsi all'adesione, la Repubblica di Ungheria dovrebbe aggiornare il suo programma nazionale per l'adozione dell' "acquis"; tale programma dovrebbe prevedere un calendario per realizzare le priorità e gli obiettivi intermedi fissati nel partenariato per l'adesione,

DECIDE:

Articolo 1

A norma dell'articolo 2 del regolamento (CE) n. 622/98, i principi, le priorità, gli obiettivi intermedi e le condizioni contenuti nel partenariato per l'adesione della Repubblica di Ungheria sono riportati nell'allegato, che costituisce parte integrante della presente decisione.

Articolo 2

L'attuazione del partenariato per l'adesione è esaminata dagli organi dell'accordo europeo e attraverso gli appropriati organi del Consiglio, ai quali la Commissione riferisce regolarmente.

Articolo 3

La presente decisione diviene efficace il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee.

Fatto a Bruxelles, addì 6 dicembre 1999.

Per il Consiglio

Il Presidente

T. HALONEN

(1) GU L 85 del 20.3.1998, pag. 1.

ALLEGATO

UNGHERIA: PARTENARIATO PER L'ADESIONE 1999

1. OBIETTIVI

L'obiettivo del partenariato per l'adesione è definire in un unico quadro le aree prioritarie di ulteriore intervento individuate nella relazione periodica della Commissione del 1999 sui progressi conseguiti dall'Ungheria in vista dell'adesione all'Unione europea, gli strumenti finanziari disponibili per consentire al paese di realizzare tali priorità e le condizioni cui è subordinata tale assistenza. Il presente partenariato per l'adesione costituisce la base per una serie di strumenti politici che verranno utilizzati per aiutare i paesi candidati durante i preparativi all'adesione. Tali strumenti comprendono, tra l'altro, il programma nazionale riveduto per l'applicazione dell' "acquis", la valutazione comune delle priorità di politica economica a medio termine, il patto contro la criminalità organizzata, nonché i piani di sviluppo nazionale e altri piani settoriali necessari per la partecipazione ai Fondi strutturali dopo l'adesione e per l'attuazione di ISPA e Sapard prima dell'adesione. Poiché questi strumenti sono tutti di natura differente, ciascuno di essi verrà approntato e attuato secondo procedure specifiche. I suddetti strumenti, pur non costituendo parte integrante del presente partenariato, includono priorità che saranno compatibili con esso.

2. PRINCIPI

Le aree prioritarie principali definite per gli Stati candidati riguardano la capacità di ciascuno di soddisfare i criteri stabiliti a Copenaghen, in base ai quali l'adesione all'Unione richiede:

- che lo Stato candidato abbia raggiunto una stabilità istituzionale che garantisca la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani, il rispetto e la protezione delle minoranze;

- l'esistenza di un'economia di mercato funzionante nonché la capacità di far fronte alle pressioni concorrenziali e alle forze di mercato all'interno dell'Unione;

- la capacità di assumersi gli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione, inclusa l'adesione agli obiettivi dell'unione politica, economica e monetaria.

Nell'incontro di Madrid, il Consiglio europeo ha insistito sulla necessità che gli Stati candidati adeguino le proprie strutture amministrative per assicurare l'armonica attuazione delle politiche comunitarie dopo l'adesione, mentre a Lussemburgo ha sottolineato che l'inserimento dell' "acquis" nella legislazione è necessario ma non sufficiente, in quanto occorre assicurarne l'effettiva applicazione.

3. PRIORITÀ E OBIETTIVI INTERMEDI

Le relazioni periodiche della Commissione hanno posto l'accento sull'entità degli sforzi che devono essere ancora compiuti in taluni settori da parte dei paesi candidati per prepararsi all'adesione. Tale situazione richiede la fissazione di tappe intermedie in termini di priorità con obiettivi precisi definiti insieme agli Stati interessati e la cui realizzazione condizionerà l'entità dell'assistenza, i progressi dei negoziati in corso con gli uni e l'apertura di nuovi negoziati con gli altri. Le priorità e gli obiettivi intermedi contenuti nei partenariati per l'adesione riveduti sono a loro volta suddivisi in due gruppi: a breve e a medio termine. Quelli del primo gruppo sono stati selezionati in base al criterio che è realistico prevedere che l'Ungheria sia in grado di conseguirli o di ottenere risultati sostanziali entro la fine del 2000. La realizzazione delle priorità a medio termine richiederà probabilmente più di un anno, anche se talune azioni dovrebbero, ove possibile, essere avviate già nel corso del 2000. I progressi fatti nel realizzare le priorità indicate nel partenariato per l'adesione del 1998 sono valutati nella relazione periodica del 1999. Tale valutazione è stata utilizzata per formulare le priorità del presente partenariato.

Il 6 luglio 1999 l'Ungheria ha presentato una versione riveduta del suo programma nazionale per l'adozione dell' "acquis" (PNAA). Tale programma riporta un calendario per il conseguimento delle priorità e degli obiettivi intermedi, sulla base del primo partenariato per l'adesione, e indica le strutture amministrative e le risorse finanziarie necessarie.

Il partenariato per l'adesione indica i settori prioritari dei preparativi dell'Ungheria per l'adesione. L'Ungheria dovrà tuttavia affrontare tutte le questioni individuate nella relazione periodica. È importante inoltre che l'Ungheria rispetti gli impegni in materia di ravvicinamento delle disposizioni legislative e di applicazione dell' "acquis", in base agli obblighi assunti nel quadro dell'accordo europeo, della procedura di screening e del processo negoziale. Va ricordato che l'inserimento dell' "acquis" nella legislazione non è di per sé sufficiente, in quanto occorre altresì assicurare che esso venga effettivamente applicato secondo gli stessi criteri adottati all'interno dell'Unione. In tutti i settori sottoelencati sono necessarie un'attuazione e un'applicazione effettive e credibili dell' "acquis".

Sulla scorta dell'analisi sviluppata nelle relazioni periodiche della Commissione, per l'Ungheria sono stati individuati i seguenti obiettivi intermedi e le seguenti priorità a breve e medio termine.

3.1. Priorità a breve termine (2000)

Criteri politici

- avviare l'attuazione del programma d'azione a medio termine per i Rom, stanziando tra l'altro il sostegno finanziario necessario a livello nazionale e locale; mettere in atto misure volte a combattere la discriminazione (anche all'interno dei servizi di polizia); promuovere opportunità di impiego e migliorare l'accesso all'istruzione.

Criteri economici

- accelerare la ristrutturazione delle finanze pubbliche, anche per quanto riguarda la riforma del sistema sanitario;

- introdurre un piano per la ristrutturazione del settore siderurgico conforme ai requisiti dell'Unione europea;

- dar vita a un mercato fondiario funzionante; completare il catasto fondiario e immobiliare.

Mercato interno

- libera circolazione delle merci: accelerare l'allineamento degli standard europei della certificazione e valutazione della conformità, adottare la legislazione applicativa relativa ai farmaceutici, rafforzare le strutture esistenti di vigilanza sul mercato e di valutazione della conformità tramite corsi di formazione e dotandole di attrezzature;

- libera circolazione dei servizi: modificare le norme sull'attività bancaria per vietare l'apertura di nuovi conti anonimi;

- concorrenza: abilitare l'autorità per il monitoraggio degli aiuti di Stato a controllare tutte le misure di aiuto; allineare l'inventario degli aiuti di Stato;

- telecomunicazioni: assicurare la totale indipendenza dell'autorità preposta alla regolamentazione entro il giugno del 2000;

- audiovisivi: portare a termine l'allineamento della legislazione, ivi compresa l'introduzione di un sistema di monitoraggio per le trasmissioni via satellite;

- imposte: allineare ulteriormente la legislazione IVA in particolare per quanto riguarda i casi di riduzione delle aliquote e di esenzione; eliminare le accise discriminatorie sugli alcolici; confermare l'accettazione dei principi del Codice di condotta in materia di tassazione delle imprese e fare in modo che le nuove misure fiscali siano conformi a detti principi;

- dogane: allineare ulteriormente la legislazione, in particolare per quanto riguarda la riforma del Codice doganale, la tariffa integrata e il sistema delle informazioni tariffarie vincolanti.

Unione economica e monetaria

- consolidare l'indipendenza della Banca nazionale, soprattutto per quanto riguarda i titoli di Stato.

Agricoltura

- settore veterinario e fitosanitario: portare avanti l'allineamento e potenziare i dispositivi di ispezione, soprattutto alle future frontiere esterne, all'aeroporto di Budapest e sulle vie navigabili internazionali;

- portare avanti l'ammodernamento degli stabilimenti per la lavorazione della carne e dei prodotti del latte per adeguarli agli standard di igiene e sanità pubblica dell'Unione europea;

- istituire uno schedario viticolo.

Occupazione e affari sociali

- elaborare una strategia nazionale dell'occupazione nella prospettiva di una futura partecipazione alla Strategia europea per l'occupazione, con l'aiuto della revisione comune delle politiche sull'occupazione;

- sostenere gli sforzi di potenziamento delle capacità delle parti sociali volti a sviluppare e applicare l' "acquis", in particolare tramite il dialogo sociale bilaterale.

Ambiente

- allinearsi alla direttiva sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento;

- accelerare il recepimento e l'attuazione concreta della legislazione quadro sulla gestione dei rifiuti; allineare ulteriormente gli standard di sicurezza in materia di radioprotezione;

- elaborare e iniziare ad attuare un piano di finanziamento degli investimenti (specifico per questa direttiva), basato su stime dei costi dell'allineamento e su un calcolo realistico delle fonti di finanziamento pubbliche e private, anno per anno;

- portare a termine il recepimento e l'applicazione della direttiva sulla valutazione d'impatto ambientale.

Giustizia e affari interni

- gestione delle frontiere: potenziare i posti di frontiera e il controllo delle zone prive di posti di frontiera ("frontiere verdi"); migliorare le infrastrutture per la trasmissione dei dati e per le telecomunicazioni per consentire una piena partecipazione al sistema informativo di Schengen;

- assicurare la disponibilità di personale sufficiente e adeguatamente preparato per esaminare le richieste di asilo e il coordinamento tra i responsabili in materia di asilo ai vari stadi della procedura;

- ratificare la Convenzione europea sul riciclaggio dei proventi di reato e la Convenzione penale europea sulla corruzione;

- lotta alla criminalità organizzata: sviluppare ulteriormente la rete degli ufficiali di collegamento; istituire laboratori legali regionali (per gli stupefacenti); sviluppare corsi di formazione specialistici per il personale responsabile dei settori prioritari nella lotta alla criminalità organizzata.

Consolidamento della capacità amministrativa e giudiziaria, anche per quanto riguarda la gestione e il controllo dei finanziamenti dell'Unione europea

- Phare(1), ISPA(2) e Sapard(3): portare avanti l'elaborazione del piano nazionale di sviluppo e il piano per lo sviluppo rurale; adottare il quadro giuridico, finanziario e amministrativo (manuale di revisione e percorso di controllo) per la programmazione di ISPA e Sapard, ivi compresi un meccanismo per la valutazione di impatto ambientale, e norme sugli appalti pubblici compatibili con quelle dell'Unione europea per i progetti cofinanziati con fondi comunitari e la creazione di un organismo di pagamento efficiente per lo strumento Sapard;

- migliorare la capacità di programmazione, esecuzione e monitoraggio dei progetti di assistenza Phare;

- rafforzare il controllo finanziario interno ed esterno; creare un sistema informatico globale; tracciare una chiara distinzione tra le funzioni di revisione dei conti interna e di controllo tecnico; rafforzare ulteriormente l'indipendenza funzionale dei revisori dei conti/addetti al controllo interno nazionali a livello centrale e decentrato e del controllo finanziario preventivo;

- rafforzare le capacità di combattere il riciclaggio del denaro.

3.2. Priorità a medio termine

Criteri politici

- portare avanti l'attuazione del programma d'azione a medio termine per i Rom.

Criteri economici

- portare a termine la ristrutturazione delle finanze pubbliche, anche per quanto riguarda la riforma del sistema sanitario;

- istituire una procedura annuale di sorveglianza fiscale finalizzata ad allineare alle procedure dell'Unione europea le relazioni, il monitoraggio e il controllo delle finanze pubbliche, e in particolare le posizioni fiscali;

- portare avanti gli sforzi volti a migliorare le condizioni per la creazione e lo sviluppo delle imprese private, in particolare per quanto riguarda le piccole e medie imprese.

Mercato interno

- appalti pubblici: allineare entro la fine del 2001 i valori di soglia, le scadenze per la presentazione delle offerte, la definizione di opere pubbliche e le procedure di attuazione e di ricorso nel settore delle imprese di pubblica utilità; abolire entro la fine del 2002 la clausola di preferenza nazionale per gli appalti pubblici, introducendo l'accesso alle procedure di aggiudicazione in Ungheria per tutte le imprese comunitarie;

- libera circolazione delle merci: portare a termine l'allineamento degli standard, della certificazione e della valutazione della conformità;

- libera circolazione dei capitali: abolire le residue restrizioni sulle operazioni a breve e medio termine in conto capitale;

- libera circolazione delle persone: portare a termine l'allineamento del reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali e dei diplomi;

- libera circolazione dei servizi: eliminare i conti bancari anonimi;

- concorrenza: assicurare la piena attuazione delle norme sulla concorrenza e sugli aiuti di Stato, rafforzare le autorità competenti in materia di antitrust e aiuti di Stato, potenziare la formazione a tutti i livelli dell'amministrazione;

- imposte: portare a termine l'allineamento con le disposizioni comuni sull'IVA, introducendo disposizioni speciali (per i viaggi, i prodotti d'occasione e l'oro) e disposizioni transitorie; aumentare le aliquote delle accise sulle bevande alcoliche e sulle sigarette, portandole ai livelli minimi dell'Unione europea. Riesaminare le leggi esistenti e renderle compatibili con il codice di condotta in materia di tassazione delle imprese; rafforzare la cooperazione amministrativa e l'assistenza reciproca; rendere più efficienti i controlli fiscali;

- dogane: portare a termine l'allineamento, in particolare per quanto riguarda le zone franche, le procedure semplificate e la tariffa integrata; rafforzare la capacità amministrativa e operativa, anche tramite la computerizzazione; sviluppare posti di frontiera efficienti.

Agricoltura

- rafforzare i meccanismi di gestione e le strutture amministrative della Politica agricola comune (monitoraggio dei mercati agricoli e introduzione di misure strutturali e di sviluppo rurale, creazione di organismi e meccanismi di controllo);

- portare avanti la ristrutturazione del settore agroalimentare; rafforzare l'amministrazione preposta al controllo degli alimenti;

- settore veterinario e fitosanitario: portare a termine il sistema per l'identificazione degli animali; introdurre il sistema di controllo della qualità (analisi dei rischi e dei punti critici di controllo), smaltimento dei rifiuti di origine animale, ammodernamento dei programmi per il controllo dei residui e delle zoonosi degli stabilimenti per la lavorazione della carne e del latte; completare la creazione dei sistemi di ispezione alle future frontiere esterne.

Energia

- prepararsi per il mercato interno dell'energia, in particolare per quanto riguarda le direttive sull'elettricità e sul gas (ivi compresi l'adeguamento dei prezzi dell'energia al livello dei costi e la creazione di un organismo regolatore);

- migliorare l'efficienza energetica;

- continuare ad assicurare livelli elevati di sicurezza nucleare presso la centrale nucleare di Paks;

- rafforzare le strutture regolamentari per la sicurezza nucleare e la radioprotezione.

Trasporti

- portare a termine l'allineamento nei settori dei trasporti su strada (accesso al mercato, norme sulle merci pericolose e sulle tasse di circolazione), delle ferrovie, dei trasporti aerei (in particolare sicurezza e gestione del traffico aereo) e delle vie navigabili interne (requisiti tecnici per le imbarcazioni).

Occupazione e affari sociali

- recepire e applicare la legislazione dell'Unione europea nei settori della salute e sicurezza sul lavoro, del diritto del lavoro, della parità di trattamento tra donne e uomini, e della sanità, ivi compreso il consolidamento delle strutture amministrative connesse e di quelle necessarie per il coordinamento della previdenza sociale.

Coesione economica e sociale

- sviluppare la politica nazionale di coesione economica e sociale; prepararsi all'applicazione dei programmi regionali di sviluppo e delle iniziative comunitarie; migliorare le strutture e le procedure amministrative, in particolare il coordinamento interministeriale per i fondi strutturali, e chiarire la suddivisione delle responsabilità in materia di politica regionale; migliorare il sistema per l'elaborazione dei bilanci preventivi e le relative procedure per permettere il ricorso a stanziamenti e a una gestione pluriennali conformemente agli standard dell'Unione europea, anche per quanto riguarda l'analisi e la valutazione.

Ambiente

- portare a termine il recepimento e rendere operativa la legislazione nei settori della tutela della natura, della qualità delle acque, del controllo e della gestione dei rischi relativi all'inquinamento industriale, delle emissioni sonore, dei prodotti chimici e degli organismi geneticamente modificati, della gestione dei rifiuti e della radioprotezione, anche tramite programmi specifici;

- sviluppare la rete di monitoraggio della qualità dell'aria e rafforzare i laboratori autorizzati (responsabili dell'attuazione della legislazione);

- integrare i principi dello sviluppo sostenibile nella definizione e nell'applicazione di tutte le altre politiche settoriali.

Giustizia e affari interni

- potenziare ulteriormente gli organi di polizia (organico, formazione e attrezzature), portare avanti la lotta alla criminalità organizzata, al traffico di donne e bambini, al traffico di stupefacenti e alla corruzione; assicurare un migliore coordinamento tra organi di polizia;

- portare avanti il progressivo allineamento della legislazione in materia di visti con quella dell'Unione europea;

- creare nuovi centri di accoglienza per i candidati all'asilo.

Consolidamento della capacità amministrativa e giudiziaria, anche per quanto riguarda la gestione e il controllo dei finanziamenti dell'Unione europea

- sviluppare la capacità della pubblica amministrazione di applicare e gestire l' "acquis", in particolare assicurando un organico adeguato;

- continuare a migliorare il funzionamento del sistema giudiziario formando i giudici in diritto comunitario;

- rafforzare le funzioni di lotta alla frode e di controllo sulle finanze pubbliche mettendo a disposizione un personale adeguato, formazione e attrezzature;

- rafforzare le capacità statistiche.

4. PROGRAMMAZIONE

Nel periodo 1995-1999 Phare ha stanziato complessivamente 497 milioni di EUR. A seguito dell'accordo del Consiglio europeo di Berlino del 24 e 25 marzo 1999, l'assistenza finanziaria ai paesi candidati nel periodo 2000-2006 comprenderà anche un sostegno alle misure di preadesione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale tramite lo strumento di preadesione Sapard [regolamento (CE) n. 1268/1999 del Consiglio (GU L 161 del 26.9.1999, pag. 87)] e uno strumento strutturale ISPA [regolamento (CE) n. 1267/1999 del Consiglio (GU L 161 del 26.6.1999, pag. 73)], che darà la priorità a misure analoghe al fondo di coesione nel periodo preadesione. Nel quadro dei suddetti stanziamenti nazionali, l'Ungheria può anche finanziare parte della sua partecipazione ai programmi comunitari, ivi compreso il quinto programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (GU L 26 dell'1.2.1999, pag. 1). L'Ungheria avrà inoltre accesso ai finanziamenti di programmi destinati a più Stati direttamente attinenti all'acquis. Per tutti i progetti di investimento sarà sistematicamente richiesto un cofinanziamento da parte dei paesi candidati. La Commissione collabora dal 1998 con la Banca europea per gli investimenti e con le istituzioni finanziarie internazionali, in particolare la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e la Banca mondiale, per facilitare il cofinanziamento dei progetti relativi alle priorità di preadesione.

5. CONDIZIONALITÀ

L'assistenza comunitaria per il finanziamento dei progetti mediante i tre strumenti di preadesione Phare, ISPA e Sapard è subordinata al rispetto da parte dell'Ungheria degli impegni previsti dall'accordo europeo, al conseguimento di ulteriori progressi nell'adempimento dei criteri di Copenaghen e in particolare ai progressi nella realizzazione delle priorità specifiche contenute nel partenariato per l'adesione nel 2000. Qualora tali condizioni generali non dovessero essere rispettate, il Consiglio potrebbe decidere di sospendere l'assistenza finanziaria ai sensi dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 622/98.

6. SORVEGLIANZA

L'attuazione del partenariato per l'adesione è monitorata nel quadro dell'accordo europeo. Come sottolineato dal Consiglio europeo di Lussemburgo, è importante che le istituzioni dell'accordo europeo continuino a costituire l'ambito entro il quale potrà essere valutata l'adozione dell' "acquis", secondo le stesse modalità e indipendentemente dal fatto che i negoziati siano stati o meno avviati. Le pertinenti sezioni del partenariato per l'adesione sono discusse nell'ambito del competente sottocomitato. Il comitato di associazione esamina gli sviluppi complessivi, i progressi compiuti e i problemi incontrati nel conseguimento delle priorità e degli obiettivi intermedi, nonché questioni più specifiche proposte dai sottocomitati.

Il comitato di gestione Phare assicura che le decisioni di finanziamento adottate nel quadro di tutti e tre gli strumenti di preadesione (Phare, ISPA e Sapard) risultino compatibili tra di loro e con i partenariati per l'adesione, secondo quanto previsto dal regolamento di coordinamento [regolamento (CE) n. 1266/1999 del Consiglio (GU L 161 del 26.6.1999, pag. 68)].

Il partenariato per l'adesione continuerà ad essere modificato secondo le necessità, a norma dell'articolo 2 del regolamento (CE) n. 622/98.

(1) Phare: piano d'azione per un aiuto coordinato alla Polonia e all'Ungheria.

(2) Sapard: programma speciale per l'agricoltura e lo sviluppo rurale nella prospettiva dell'adesione.

(3) ISPA: strumento per le politiche strutturali di preadesione.