31999D0690

1999/690/CE: Decisione della Commissione, del 3 febbraio 1999, relativa ad un aiuto di Stato che la Germania intende concedere a favore della «Graphischer Maschinenbau GmbH" di Berlino [notificata con il numero C(1999) 327] (Testo rilevante ai fini del SEE) (Il testo in lingua tedesca è il solo facente fede)

Gazzetta ufficiale n. L 272 del 22/10/1999 pag. 0016 - 0025


DECISIONE DELLA COMMISSIONE

del 3 febbraio 1999

relativa ad un aiuto di Stato che la Germania intende concedere a favore della "Graphischer Maschinenbau GmbH" di Berlino

[notificata con il numero C(1999) 327]

(Il testo in lingua tedesca è il solo facente fede)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(1999/690/CE)

LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 93, paragrafo 2, primo comma,

visto l'accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l'articolo 62, paragrafo 1, lettera a),

dopo aver invitato gli interessati a presentare osservazioni conformemente alle disposizioni dei suddetti articoli,

considerando quanto segue:

1. Procedimento

Con lettera del 21 gennaio 1998 le autorità tedesche hanno notificato alla Commissione l'intenzione di concedere un aiuto alla ristrutturazione a favore della "Graphischer Maschinenbau GmbH" di Berlino (in appresso: "GMB"). Informazioni supplementari sono pervenute alla Commissione con lettere del 17 marzo, 30 aprile e 18 giugno 1998.

Con lettera del 17 agosto 1998 la Commissione ha informato le autorità tedesche della sua decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 93, paragrafo 2, del trattato riguardo a detto aiuto.

La decisione della Commissione di avviare il procedimento è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee(1); la Commissione ha invitato le parti interessate ad inviare le proprie osservazioni.

Alla Commissione non sono pervenute osservazioni dalle parti interessate.

2. Descrizione particolareggiata delle misure

Il "Land" Berlino intende concedere a GMB un aiuto alla ristrutturazione sotto forma di sovvenzione per un importo di 9,31 milioni di DEM (4,76 milioni di EUR) ripartiti sul periodo 1998-2000. Il costo totale del processo di ristrutturazione viene stimato a 22,93 milioni di DEM (11,72 milioni di EUR) e comprende anche interventi in materia di riqualificazione, ristrutturazione della produzione in termini di planimetria ed organizzazione, modifica della gamma dei prodotti ed incremento del grado di integrazione verticale, nonché il ripianamento delle perdite pregresse e di quelle previste per i prossimi anni.

GMB è un'impresa produttrice di componenti per macchine da stampa dei giornali con sede a Berlino-Spandau (Ovest), in una regione assistita ai sensi dell'articolo 92, paragrafo 3, lettera c), del trattato CE. L'organico attuale è pari a 99 persone (rispetto alle 144 del 1996). GMB è una controllata della "Koenig & Bauer-Albert, AG" di Würzburg (in appresso: "KBA"), attiva prevalentemente nel settore della produzione di macchine da stampa. KBA è una grande impresa ai sensi della raccomandazione della Commissione del 3 aprile 1996 relativa alla definizione delle piccole e medie imprese(2). Per tale motivo anche GMB deve essere considerata una grande impresa, in quanto non soddisfa il criterio di indipendenza di cui all'articolo 1, paragrafo 3, dell'allegato della suddetta raccomandazione.

Dai dati forniti che confermano la costante tendenza alla diminuzione del fatturato e le perdite di esercizio negli anni 1996 e 1997, emerge chiaramente che l'impresa si trova in difficoltà. Il piano di ristrutturazione messo a punto da KBA il 24 febbraio 1997 e perfezionato il 1o settembre 1997 copre il periodo 1998-2000. Durante questo periodo le misure previste dovrebbero consentire di portare l'impresa a dimensioni ottimali, migliorando l'organizzazione e riducendo i costi, e soprattutto, attraverso la ristrutturazione di GMB, di dotare il gruppo KBA della capacità necessaria per la produzione interna di componenti speciali (supporti per bobine) in precedenza acquistati da terzi. Poiché GMB non dispone di un proprio reparto di ricerca, la progettazione e lo sviluppo di questi componenti avverranno presso l'impresa madre di Würzburg. La concessione di un aiuto alla ristrutturazione è inoltre subordinata all'obbligo da parte di GMB di mantenere invariato l'organico attuale (99 persone) fino al 2006.

KBA parteciperà al piano di ristrutturazione con fondi propri pari a 12,25 milioni di DEM, in particolare attraverso l'assunzione a proprio carico delle perdite di esercizio di GMB, sia di quelle pregresse sia di quelle previste per il 1998 ed il 1999, tra le quali rientrano anche le spese legate al piano speciale per il 1997, la rettifica dovuta ad un aggiustamento del valore delle scorte ed i costi sostenuti durante la chiusura parziale del 1997. Con questi interventi di ristrutturazione è prevista una diminuzione delle perdite negli anni 1998 e 1999, mentre per il 2000 ci si attende un utile di 520000 milioni di DEM. Inoltre dovrebbe essere raggiunto, a partire dal 2000, un incremento del fatturato annuo a 36 milioni di DEM.

In sede di esame dell'aiuto sulla base della notificazione, la Commissione ha espresso dubbi in merito alla conformità dell'aiuto proposto con le disposizioni che consentono una deroga in forza dell'articolo 92, paragrafo 3, del trattato. In quel momento non era chiaro se gli orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà(3) potessero essere applicati nei confronti di GMB per i motivi che seguono.

- L'ipotesi che si possa ripristinare l'efficienza economico-finanziaria a lungo termine non è sufficientemente supportata dai bilanci provvisori di GMB fino all'anno 2000 né da chiare prospettive di vendita nel settore interessato.

- I costi preventivati da KBA a Würzburg per lo sviluppo di componenti speciali sono estremamente elevati e non appaiono giustificati rispetto al fatturato annuo previsto per GMB a partire dal 2000.

- La controllante KBA è interessata essenzialmente alla produzione dei componenti speciali per i propri macchinari all'interno del gruppo e non risulta pertanto necessario vendere il "know-how" a GMB che potrebbe realizzare i nuovi prodotti - come normalmente avviene all'interno di un gruppo - sulla base di una licenza.

- Non è stata fornita alcuna prova del fatto che lo sviluppo di nuovi prodotti sia assolutamente necessario per la ristrutturazione di GMB.

- La partecipazione di KBA, controllante, consiste sostanzialmente nell'assunzione a proprio carico delle perdite pregresse a partire dal 1996 e fino al raggiungimento della soglia di redditività da parte di GMB nel 2000. KBA è pertanto obbligata, in virtù dell'accordo di controllo e di trasferimento degli utili, a farsi carico delle perdite di GMB; pertanto le perdite già ripianate da KBA e verificatesi prima della notifica non possono essere riconosciute come contributo della controllante alla ristrutturazione di GMB. Inoltre, la prevista sovvenzione alla ristrutturazione a concorrenza di 9,31 milioni di DEM non è proporzionale ai costi ammissibili e potrebbe non risultare esclusivamente a vantaggio di un'impresa in difficoltà, quale definita negli orientamenti comunitari ma anche alla controllante.

3. Osservazioni delle autorità tedesche

Con lettera del 25 settembre 1998 le autorità tedesche hanno presentato osservazioni sulle motivazioni addotte per l'avvio del procedimento.

Prima della ristrutturazione di GMB tale controllata serviva anche da "banco di lavoro" ampliato per il gruppo KBA e per le sue diverse unità produttive (Frankenthal, Radebeul, Trennfeld e Kusel)(4) e nessun prodotto veniva fabbricato esclusivamente a Berlino, ma anche in altri stabilimenti KBA. La capacità parallela esistente all'interno del gruppo KBA ha trasformato GMB in un'impresa destinata ad entrare in crisi fin dal 1993 quando si è registrato un calo netto della domanda all'interno del settore delle macchine da stampa. Gli esuberi di personale e il calo della domanda hanno provocato perdite in rapido aumento minacciando quindi la sopravvivenza di GMB. Nel novembre 1996 KBA aveva già l'intenzione di chiudere GMB in data 30 giugno 1997, ma all'ultimo momento ha deciso di mantenere in attività una parte degli impianti di produzione a Berlino a condizione che venisse concesso un aiuto di Stato.

Il punto chiave del piano di ristrutturazione è la creazione delle conoscenze tecniche necessarie per la fabbricazione di determinati componenti (supporti per bobine, cilindri di raffreddamento, cilindri di alimentazione). I componenti indicati sono moduli indipendenti di tutte le macchine offset e rappresentano meno del 10 % del prezzo totale della macchina da stampa. I supporti per bobine, i cilindri di raffreddamento ed i cilindri di alimentazione sarebbero in diretta concorrenza con i prodotti di altre imprese ed eventualmente anche con quelli distribuiti da KBA.

La condizione essenziale per la riuscita del piano è costituita dalla messa a punto di prodotti concorrenziali, economici ed innovativi seguita da una rapida introduzione sul mercato. Con la struttura attuale GMB non è in grado di sviluppare tali prodotti a breve termine. Pertanto il piano di ristrutturazione prevede anche di far ricorso a capacità di sviluppo e costruzione di KBA a Würzburg, ma di affidare le modifiche future e gli adattamenti di precisione a Berlino. Tuttavia, le autorità tedesche sottolineano che in assenza di adeguate capacità a Berlino le attività di sviluppo effettuate a Würzburg andrebbero esclusivamente a vantaggio di GMB come centro autonomo di profitto e fornitore indipendente dei moduli summenzionati. A partire dal 1999 GMB fabbricherà esclusivamente prodotti ancor più perfezionati, sospendendo la realizzazione di tutti i prodotti fabbricati fino al momento della ristrutturazione dell'impresa.

Oltre ai conti profitti e perdite provvisori già presentati fino al 2000, le autorità tedesche hanno trasmesso nell'ambito del procedimento i bilanci preventivi di GMB dal 1997 al 2000. I dati ivi contenuti indicano una leggera diminuzione del valore di bilancio e nel complesso una solida base finanziaria.

A sostegno di tale ipotesi le autorità tedesche hanno presentato studi di mercato per gli anni 1997, 1998, 1999 e 2000 in termini di quote di mercato di KBA e GMB a livello mondiale per le macchine offset per la stampa dei giornali, le macchine commerciali offset per la stampa da bobina, le rotative calcografiche e le macchine offset alimentate da bobine. I dati indicano un costante aumento del fatturato di GMB in relazione ai supporti per bobine, pari a 85 milioni di DEM nel 1997, 110 milioni di DEM nel 1998, 140 milioni di DEM nel 1999 e 160 milioni di DEM nel 2000. In percentuale la produzione totale di GMB all'interno di KBA risulterà pari al 61 % nel 1997, a più del 74 % nel 1998, all'87,5 % nel 1999, per arrivare al 90 % nel 2000.

Non esistono previsioni di vendita per gli altri due moduli, ossia il cilindro di alimentazione ed il cilindro di raffreddamento, che GMB continuerà a produrre ed a perfezionare presso il suo stabilimento.

Per quanto riguarda il valore stimato a 6,075 milioni di DEM per la messa a punto di prodotti più concorrenziali, le autorità tedesche ritengono infondati i dubbi della Commissione in merito al rapporto tra costi e fatturato annuo previsto per GMB, ossia 36 milioni di DEM a partire dal 2000. L'esperienza insegna che la durata di vita dei nuovi prodotti è normalmente di sette anni. Le spese devono pertanto essere ripartite su tale periodo di tempo con conseguente onere annuo di 868000 DEM e, rispetto al fatturato previsto per l'anno 2000, una quota annua del 2,4 % o del 3,5 % qualora venisse aggiunto alla precedente stima di costo il costo di una rielaborazione analitica. Tale rapporto è considerato estremamente basso in relazione a detto settore della costruzione meccanica.

Malgrado la "creazione di nuovi prodotti" come comunicato in precedenza alla Commissione, le attività svolte a Würzburg non corrispondono alle definizioni di ricerca applicata, attività di sviluppo e ricerca industriale di base precisate all'allegato I della disciplina comunitaria per gli aiuti di Stato alla ricerca e allo sviluppo(5). L'attività è basata sul livello di conoscenza tecnica esistente all'interno di KBA in relazione soprattutto all'impiego di bobine di dimensioni standard per rulli di carta di varie larghezze, nonché all'uso di componenti nuovi, economici e facilmente maneggevoli.

Il punto centrale del programma di ristrutturazione riguarda la futura competenza autonoma di GMB all'interno del gruppo KBA per la produzione di supporti per bobine, cilindri di alimentazione e cilindri di raffreddamento. Le spese per questi prodotti di nuova concezione, in particolare i supporti per bobine, vanno esclusivamente a favore di GMB che acquisterà il know-how corrispondente da KBA. Le autorità tedesche ritengono irrilevante stabilire se il know-how debba essere acquistato oppure se i nuovi prodotti debbano essere fabbricati su licenza, pur sostenendo che in quest'ultimo caso dovrebbero essere calcolati i diritti di licenza al fine di comprendere tutti i costi sostenuti nella fase di sviluppo e costruzione e di tener conto di una durata di vita realistica dei prodotti. Qualsiasi dubbio in merito alla liquidità di GMB viene confutato con l'argomentazione che l'aiuto notificato non intende risolvere i problemi di liquidità, bensì facilitare la ristrutturazione dell'impresa.

Per quanto riguarda la partecipazione di KBA con risorse proprie ed in particolare l'assunzione a proprio carico delle perdite pregresse del 1996 e 1997, l'accordo di controllo e di trasferimento degli utili esistente tra KBA e GMB obbliga la controllante a farsi carico delle perdite di GMB. Tuttavia tale accordo non stabilisce alcun periodo di preavviso e quindi KBA avrebbe potuto porre fine in anticipo all'accordo a partire dalla riunione tenutasi nel febbraio 1996 a causa della crisi in atto. Inoltre le norme in materia di ripianamento delle perdite possono essere fatte valere al momento della presentazione del bilancio. Il bilancio per l'anno 1996 è stato presentato il 22 aprile 1997 e quindi ben dopo la definizione del piano di ristrutturazione nel quadro del "Patto in materia di lavoro" firmato nel febbraio 1997.

Le autorità tedesche partono dal presupposto che la questione relativa alla motivazione e alla portata delle perdite verificatesi all'interno dell'impresa debba prevalere sull'esistenza dell'obbligo di assunzione delle perdite. Qualora GMB fosse stata chiusa in data 30 giugno 1997 come originariamente previsto e fosse stato quindi posto termine all'accordo di controllo e di trasferimento degli utili tra KBA e GMB, la controllante non avrebbe dovuto assumere a proprio carico tutte le perdite verificatesi nel 1996 e 1997, ossia i costi sociali e la chiusura. La massa dei costi è derivata dalla ristrutturazione e dal periodo di inattività degli impianti dovuto alla conversione della produzione. Tali costi superano notevolmente quelli che si sarebbero dovuti sostenere per la chiusura di GMB prevista per il 30 giugno 1997(6).

In sede di valutazione dell'aiuto previsto di 9,31 milioni di DEM a favore di GMB e della proporzionalità nei confronti dei costi ammissibili dovrebbe essere presa in considerazione la partecipazione dell'impresa con fondi propri, nonché la situazione specifica di Berlino Ovest. In considerazione della decisione di chiudere GMB e tenuto conto dei costi elevati di ristrutturazione, da un lato, nonché della situazione regionale specifica di Berlino Ovest, in particolare per quanto riguarda il settore di produzione, dall'altro, le autorità tedesche ritengono che il contributo di KBA sia proporzionale ai costi di ristrutturazione. Inoltre l'aiuto previsto alla ristrutturazione non andrebbe a favore della stessa KBA. In assenza della promessa di concedere un aiuto alla ristrutturazione, GMB sarebbe stata oggetto di chiusura al 30 giugno 1997. In seguito alla decisione di proseguire le attività di GMB malgrado le sue perdite consistenti, KBA si è fatta carico di un rischio notevole ed ha assunto a proprio carico costi superiori all'importo dell'aiuto alla ristrutturazione. Dal punto di vista di KBA non era assolutamente necessario mantenere a Berlino una piccola unità produttiva con una competenza specifica all'interno del gruppo. Qualsiasi stabilimento del gruppo KBA sarebbe stato in grado di conseguire le capacità necessarie per la fabbricazione dei prodotti in questione. Inoltre le spese necessarie sarebbero risultate notevolmente inferiori rispetto ai costi di ristrutturazione sostenuti per GMB.

È confermata l'esistenza di una garanzia mediante debito fondiario di importo pari a 9,31 milioni di DEM e la documentazione notarile comprovante detta garanzia è allegata alla comunicazione delle autorità tedesche.

In base a detta comunicazione il previsto aiuto alla ristrutturazione non può in ogni caso incidere minimamente sugli scambi e non dovrebbe provocare una distorsione della concorrenza contraria all'interesse comune. GMB sarà di gran lunga il più piccolo fornitore di supporti per bobine. Gli altri fornitori fanno parte di gruppi internazionali, solidi sotto il profilo finanziario. Il principale concorrente nel settore dei supporti per bobine, Stork-Contiweb, è una controllata di RWE attraverso Heidelberger Druckmaschinen AG. Un altro concorrente, Vits Maschinenbau GmbH, Langenfeld, appartiene a Deutsche Babcock AG.

La concessione dell'aiuto alla ristrutturazione consentirebbe a GMB di operare come fornitore competente e concorrenziale sul mercato dei supporti per bobine, cilindri di alimentazione e cilindri di raffreddamento. La posizione di mercato di GMB consentirebbe di intensificare la concorrenza nel segmento di mercato in questione in cui non esistono sovraccapacità. L'aiuto alla ristrutturazione notificato intende ripristinare l'efficienza economico-finanziaria di GMB e non creerà sovraccapacità nell'ambito di GMB o di KBA.

4. Valutazione dell'aiuto

L'aiuto alla ristrutturazione a favore di GMB viene finanziato mediante risorse statali e serve a mantenere sul mercato un'impresa in difficoltà; potrebbe quindi risultare pregiudizievole per la posizione dei concorrenti di altri Stati membri operanti sul mercato delle macchine da stampa. Il mercato in questione riveste carattere internazionale ed i produttori comunitari sono in concorrenza tra loro per assicurarsi i clienti sia all'interno che all'esterno della Comunità. Di conseguenza, l'aiuto di Stato può falsare o minacciare di falsare la concorrenza ed incidere sugli scambi tra Stati membri. Pertanto l'aiuto previsto costituisce un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 92, paragrafo 1, del trattato in quanto consente all'impresa beneficiaria di effettuare una ristrutturazione senza dover sostenere la totalità dei costi relativi come dovrebbe fare qualsiasi altra impresa operante alle normali condizioni di mercato.

L'aiuto di Stato non si basa su un regime preventivamente autorizzato o già esistente e deve pertanto essere notificato individualmente a norma dell'articolo 93, paragrafo 3, del trattato. Le autorità tedesche si sono conformate a tale obbligo di notificazione.

L'articolo 92, paragrafo 1, del trattato stabilisce in linea di massima che gli aiuti aventi le caratteristiche ivi specificate sono incompatibili con il mercato comune. All'articolo 92, paragrafi 2 e 3, del trattato vengono elencate le deroghe in base alle quali gli aiuti possono considerarsi compatibili con il mercato comune.

Le deroghe di cui all'articolo 92, paragrafo 2, non possono essere applicate al caso in esame in quanto non si tratta di un aiuto a carattere sociale concesso ai singoli consumatori, l'aiuto non è destinato ad ovviare ai danni arrecati dalle calamità naturali e non è concesso all'economia di determinate regioni della Repubblica federale di Germania che risentono della divisione della Germania.

Analogamente non può essere applicata la deroga di cui all'articolo 92, paragrafo 3, lettera a), in quanto l'aiuto non è destinato a favorire lo sviluppo economico di regioni ove il tenore di vita è anormalmente basso oppure si ha una grave forma di sottoccupazione. Anche la deroga prevista all'articolo 92, paragrafo 3, lettera b), non può essere presa in considerazione in questo caso in quanto l'aiuto non è destinato a promuovere la realizzazione di un importante progetto di comune interesse europeo oppure a porre rimedio ad un grave turbamento dell'economia di uno Stato membro. Lo stesso vale per la deroga di cui all'articolo 92, paragrafo 3, lettera d), poiché l'aiuto non è destinato a promuovere la cultura e la conservazione del patrimonio culturale.

Gli aiuti alla ristrutturazione possono essere considerati compatibili con il mercato comune soltanto ai sensi delle disposizioni di cui all'articolo 92, paragrafo 3, lettera c), del trattato, ossia quando tali aiuti sono destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche, sempreché non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse e purché siano soddisfatte le condizioni definite dagli orientamenti comunitari. Conformemente a tali disposizioni l'applicazione delle deroghe deve essere considerata sulla base delle discipline e degli orientamenti con cui la Commissione ha chiaramente espresso la propria interpretazione delle deroghe in questione.

Pertinenti nel caso in esame sono gli orientamenti comunitari nei quali vengono definite le condizioni alle quali gli aiuti alla ristrutturazione possono essere considerati compatibili con il mercato comune. Conformemente a tali orientamenti la ristrutturazione deve essere parte integrante di un piano realizzabile, coerente e di ampia portata volto a ripristinare l'efficienza economico-finanziaria a lungo termine di un'impresa entro un lasso di tempo ragionevole e sulla base di ipotesi realistiche circa le condizioni operative future. I piani di ristrutturazione tengono conto tra l'altro dei fattori che hanno determinato le difficoltà dell'impresa, della domanda e dell'offerta sul mercato dei prodotti di cui trattasi, nonché delle loro prospettive di sviluppo e degli specifici punti di forza e di debolezza dell'impresa. Essi consentono a quest'ultima di assumere gradualmente una nuova struttura che apra prospettive di redditività a lungo termine capaci di consentirle di mantenersi grazie alle sue risorse senza bisogno di ulteriore assistenza da parte dello Stato.

Di norma, ristrutturazione significa riorganizzazione e razionalizzazione delle attività aziendali su basi di maggiore efficienza, con l'abbandono, in linea di massima, di quei settori operativi che non sono più redditizi o già fonte di perdite, risanamento delle attività settoriali che possono essere riportate a livelli competitivi e, ove possibile, sviluppo e diversificazione verso nuove attività redditizie. La ristrutturazione materiale deve essere in genere accompagnata da quella finanziaria.

In conformità del punto 3 degli orientamenti comunitari la Commissione deve esaminare se la ristrutturazione rispetta le condizioni seguenti: dapprima, deve portare al ripristino dell'efficienza economico-finanziaria e della redditività entro un lasso di tempo ragionevole. Secondariamente, deve prevenire indebite distorsioni della concorrenza indotte dall'aiuto. In terzo luogo, l'aiuto deve essere proporzionale ai costi ed ai benefici della ristrutturazione. Quarto, il programma di ristrutturazione deve essere pienamente attuato e, quinto, alla Commissione deve pervenire ogni anno una relazione circostanziata sulla base della quale poter seguire l'attuazione del piano di ristrutturazione nei singoli elementi e risultati.

4.1. Ripristino dell'efficienza economico-finanziaria

Con lettera del 21 gennaio 1998 le autorità tedesche hanno presentato un piano di ristrutturazione elaborato da KBA per poter tenere in attività GMB. Con lettere del 17 marzo e del 30 aprile 1998 le autorità tedesche hanno completato la notificazione fornendo in particolare i conti profitti e perdite provvisori e i bilanci per gli anni 1996 e 1997. Nel quadro del procedimento avviato le autorità tedesche hanno presentato i bilanci previsionali per gli anni dal 1997 al 2000. Il piano di ristrutturazione tiene conto dei fattori all'origine delle difficoltà dell'impresa e precisamente la sua dimensione operativa e struttura dei costi inadeguate, una situazione finanziaria precaria e la sovrapposizione di capacità produttive nell'ambito del gruppo KBA per la gamma dei prodotti fabbricati da GMB e in altri stabilimenti di KBA. La Commissione rileva quindi che l'impresa si è impegnata nell'attuazione del piano di ristrutturazione.

Al fine di modificare la struttura dei costi, GMB doveva in primo luogo ridurre le spese di personale. Nel 1996 queste risultavano pari a quasi il 35 % del fatturato. Nell'ambito della chiusura parziale avvenuta verso la metà del 1997 sono stati eliminati 45 posti di lavoro con conseguente riduzione dell'organico da 144 a 99 unità. Come previsto nel piano di ristrutturazione, i dipendenti di GMB si sono dichiarati d'accordo a rinunciare nel 1997 agli aumenti salariali dell'1,5 % previsti dal contratto e nel quadro del "Patto in materia di lavoro" ad accettare riduzioni salariali, rinunciando nel contempo alle agevolazioni sociali: ciò ha consentito una diminuzione permanente dei costi di 150000 DEM all'anno. Dal confronto dei conti profitti e perdite del 1996 e 1997 emerge una riduzione dei costi del personale per un totale di 3,991 milioni di DEM, corrispondente ad un 33 %. Sulla base dei bilanci provvisori si rileva un ulteriore calo dei costi di 1,148 milioni di DEM nel 1998 e nel 1999 rispetto al 1997, per poi raggiungere nell'anno 2000 lo stesso livello del 1997.

Una riduzione dei costi del 10 % circa deve essere conseguita anche nel campo del montaggio e della costruzione attraverso l'ottimizzazione del processo di produzione e della semplificazione tecnica. È prevista una diminuzione anche in relazione agli interessi e ad altri costi. Nel contempo è necessario ottenere ulteriori risparmi del 2 % per l'acquisto di materiali sulla base di prezzi più vantaggiosi. I conti profitti e perdite provvisori indicano tuttavia un costante aumento di queste spese tra il 1997 e il 2000 in linea con l'incremento previsto del fatturato. La ristrutturazione deve quindi essere realizzata in gran parte attraverso la riduzione delle spese di personale già attuata e mediante alcuni miglioramenti da apportare al processo di produzione.

Infine la ristrutturazione si focalizza sullo sviluppo di prodotti migliorati ed innovativi e sulla loro rapida introduzione sul mercato. Questi prodotti devono essere fabbricati esclusivamente da GMB, evitando quindi l'attuale sovrapposizione di capacità nell'ambito del gruppo KBA.

Il risanamento economico dell'impresa viene finanziato in prima linea dalla società madre in quanto essa assume a proprio carico le perdite pregresse di GMB dal 1996 fino al raggiungimento della soglia di redditività prevista per il 2000. A partire da tale data viene stimato un aumento degli utili a 520000 DEM.

La Commissione ha esaminato i bilanci previsionali presentati fino all'anno 2000, i conti profitti e perdite e i dati sul "cash flow" per poter valutare se le misure di ristrutturazione consentono il ripristino dell'efficienza economico-finanziaria di GMB. La Commissione rileva che le previsioni sono presentate in dettaglio con l'indicazione delle ipotesi prese come base. L'attuazione del progetto di ristrutturazione ha richiesto una disposizione planimetrica completamente nuova della fabbrica, orientata verso criteri moderni di produzione per i tre aggregati. Con l'introduzione prevista in un secondo tempo del lavoro di gruppo è possibile prevedere un ulteriore aumento della produttività.

Secondo la Commissione, l'intervento fondamentale in materia di ristrutturazione riguarda la concentrazione da parte di GMB sulla fabbricazione di tre soli componenti, ossia i supporti per bobine, i cilindri di raffreddamento ed i cilindri di alimentazione e soprattutto l'introduzione di supporti per bobine modificati e concorrenziali per macchine da stampa calcografica, offset e rotative, sviluppate da KBA. La Commissione prende atto della decisione di abbandonare i prodotti all'origine delle perdite. La distribuzione di componenti perfezionati attraverso l'impresa madre, abbinata alla diminuzione delle capacità di produzione per tali componenti in altri stabilimenti di KBA e al montaggio di detti componenti nelle macchine da stampa di KBA, garantisce uno sbocco sicuro a GMB.

Sulla base dei dati forniti dalle autorità tedesche, l'indispensabile introduzione tempestiva sul mercato di prodotti innovativi può avvenire esclusivamente facendo ricorso alle capacità di sviluppo e costruzione di KBA presenti a Würzburg.

In base alle stime, GMB prevede un aumento del fatturato del 30,9 % per il 1998, del 15,8 % per il 1999 e del 4,7 % per il 2000. La Commissione rileva che il consistente incremento di fatturato nel 1998 rispetto al 1997 deve essere attribuito alle perdite verificatesi nel 1997 durante il periodo di chiusura parziale dello stabilimento per la conversione dei processi di produzione.

La Commissione considera tali ipotesi ottimistiche, ma comunque realizzabili. Rileva inoltre che KBA ha fornito una ripartizione geografica particolareggiata del fatturato per gli anni 1997, 1998, 1999 e 2000 nei settori di attività rispettivi di KBA e GMB. La Commissione prende anche nota del fatto che la quota di GMB all'interno del gruppo KBA per i supporti per bobine di nuova progettazione aumenterà costantemente dal 61 % del 1997 al 90 % nel 2000, con conseguente incremento del fatturato che passerà da 85 milioni di DEM nel 1997 a 140 milioni di DEM nel 2000.

Il bilancio di GMB per il 1997, come pure i bilanci previsionali fino al 2000, indicano un capitale proprio pari a 6 milioni di DEM. Ad ogni modo, sulla base dell'accordo di controllo e di trasferimento degli utili esistente tra KBA e GMB, l'impresa madre era obbligata a farsi carico delle perdite di GMB e tale elemento ha consentito di non intaccare il capitale proprio.

A prescindere dai costi per lo sviluppo e il perfezionamento dei prodotti fabbricati da GMB e per la creazione di adeguati impianti di produzione per questi componenti a Berlino nonché da ulteriori costi di ristrutturazione, GMB non prevede investimenti di maggiore entità né nel piano di ristrutturazione né nei bilanci previsionali fino al 2000. GMB dovrebbe pertanto essere in grado di conseguire una solida posizione finanziaria nel 2000.

Nelle tabelle seguenti vengono riassunti gli aspetti più importanti dell'analisi effettuata dalla Commissione:

>SPAZIO PER TABELLA>

>SPAZIO PER TABELLA>

Secondo il parere della Commissione i conti previsionali indicano che GMB ha buone prospettive di redditività a lungo termine e sarà in grado di operare autonomamente senza bisogno di far ricorso ad ulteriori aiuti di Stato.

4.2. Prevenzione di indebite distorsioni della concorrenza indotte dall'aiuto

La Commissione ha verificato se sono state adottate misure in grado di controbilanciare le ripercussioni negative degli aiuti alla ristrutturazione sui concorrenti e se l'aiuto può essere considerato ammissibile in virtù della deroga di cui all'articolo 92, paragrafo 3, lettera c), del trattato. Dapprima è opportuno rilevare che GMB ha sede a Berlino-Spandau (Ovest), una regione assistita in forza dell'articolo 92, paragrafo 3, lettera c), del trattato.

L'aiuto alla ristrutturazione sotto forma di sovvenzione da parte delle autorità berlinesi può provocare una distorsione della concorrenza in quanto GMB continua ad essere in attività.

La Commissione ha analizzato i dati di mercato disponibili e le relazioni sul mercato in questione trasmesse dalle autorità tedesche per poter valutare l'esistenza di una situazione di sovraccapacità produttiva strutturale nel mercato di cui trattasi.

Il mercato delle macchine da stampa è strettamente legato al settore dell'editoria e dei giornali. Questo settore ha vissuto una fase di espansione fino alla fine degli anni '80, raggiungendo quindi il limite di saturazione, e dall'inizio degli anni '90 registra un costante rallentamento della produzione. Anche le forme tradizionali di riproduzione rappresentano un mercato ormai maturo con un moderato potenziale di crescita. Il settore si trova attualmente in una fase di ristrutturazione permanente, in quanto risulta indispensabile adeguarsi allo sviluppo delle tecnologie nel campo dell'informazione e delle telecomunicazioni che minacciano il futuro del settore legato alla stampa su carta. Il consumo apparente e la produzione nella Comunità tra il 1985 e il 1994 sono aumentati del 67-68 % (prezzi correnti). La crescita in termini di consumo mondiale è diminuita dell'1 % circa nel 1992 circa e di un ulteriore 2,7 % nel 1993, mentre nel 1994 si è registrato nuovamente un incremento del 2 %. L'andamento della produzione ha mostrato una tendenza analoga, ma la fase di recupero rilevata nel 1994 si è conclusa nel 1995 e da allora i dati sulla produzione tendono a ristagnare(7).

I dati forniti dalle autorità tedesche indicano che la domanda sul mercato tedesco di macchine da stampa è diminuita tra il 1993 e il 1995. In questo periodo il fatturato dei tre più importanti fabbricanti si è ridotto del 13 % con conseguente contrazione dei prezzi e perdita di numerosi posti di lavoro (2500 esuberi pari al 9,3 %). Tuttavia, dati più recenti indicano che la produzione in questo settore è aumentata nuovamente nel 1995 rispetto al 1996 del 4,9 % e dell'11,2 % nel 1996 rispetto al 1997. Il grado di utilizzazione degli impianti in tale settore ha raggiunto un livello dell'89,1 % nel 1996 e dell'89,4 % al giugno 1997(8).

Nelle sue previsioni di mercato per il periodo 1998-2000 KBA si basa su un costante aumento della produzione sul mercato mondiale per i segmenti in questione. Inoltre le autorità tedesche riferiscono che non esistono sovraccapacità su tale mercato.

In conformità del punto 3.2.ii), degli orientamenti comunitari il piano di ristrutturazione deve contribuire, in misura proporzionale all'importo dell'aiuto ricevuto, alla ristrutturazione del settore interessato attraverso una riduzione irreversibile della capacità o la chiusura di impianti. Una riduzione o una chiusura è da ritenersi irreversibile nel momento in cui comporta lo smantellamento degli impianti interessati, la loro trasformazione permanente in modo che non possano più produrre ai livelli precedenti o la loro conversione permanente in altro uso.

La Commissione rileva che il piano di ristrutturazione di GMB è basato essenzialmente su una nuova e più efficiente organizzazione del percorso produttivo, nonché su una modifica della gamma di prodotti. La fabbricazione e il montaggio di componenti dei prodotti attuali vengono ridotti oppure abbandonati, se sono all'origine delle perdite. I componenti eliminati da GMB vengono fabbricati in misura crescente presso gli stabilimenti dell'impresa madre situati a Würzburg e Frankenthal al fine di aumentare il grado di utilizzazione degli impianti.

La Commissione prende nota inoltre del fatto che GMB si concentrerà sulla fabbricazione esclusiva di tre componenti da montare nelle macchine da stampa di KBA, sostituendo quindi in gran parte i prodotti che venivano forniti in precedenza da fabbricanti esterni al gruppo. Comunque esisterà sempre una situazione di concorrenza con questi fabbricanti. I componenti menzionati vengono utilizzati nelle macchine da stampa calcografica offset alimentate da bobina e rotative e rappresentano nel complesso meno del 10 % del valore globale di una macchina da stampa. Nel 1997 la quota sul mercato mondiale di KBA nei due segmenti delle macchine risultava pari rispettivamente al 9 % e al 20 %.

La Commissione riconosce che sul mercato di cui trattasi non esiste alcuna sovraccapacità produttiva strutturale. La Commissione rileva anche che GMB ha abbandonato determinate attività ed ha ridotto la propria gamma di prodotti. Inoltre i fatturati previsti per i prodotti migliorati aumentano di pari passo con le prospettive di vendita sul mercato mondiale. La Commissione tiene conto altresì del fatto che GMB è il più piccolo fornitore di supporti per bobine e che gli altri fornitori appartengono a gruppi internazionali, solidi sotto il profilo finanziario. In conformità degli orientamenti comunitari, punto 3.2.ii), se uno specifico mercato comunitario dove opera il beneficiario dell'aiuto non è caratterizzato da una situazione di sovraccapacità produttiva strutturale, la Commissione non richiede di regola una riduzione della capacità a fronte dell'aiuto.

Poiché non esistono prove di una sovraccapacità e poiché le quote di mercato di GMB sono relativamente basse e la fabbricazione di questi prodotti viene ridistribuita all'interno del gruppo senza aumentare di conseguenza la capacità di produzione, la Commissione non ritiene necessario dover adottare misure in grado di controbilanciare le ripercussioni negative dell'aiuto sui concorrenti.

4.3. Aiuto proporzionale ai costi e ai benefici della ristrutturazione

La Commissione ha esaminato se l'aiuto viene limitato al minimo strettamente necessario per consentire la ristrutturazione dell'impresa.

La Commissione tiene conto del fatto che l'aiuto alla ristrutturazione pari a 9,31 milioni di DEM è stato accompagnato da un grosso contributo dell'ordine di 12,25 milioni di DEM da parte di KBA destinato ad azzerare le perdite d'esercizio registrate da GMB dal 1996 e quelle future previste fino al raggiungimento del punto di pareggio nel 2000.

In primo luogo la Commissione ha riassunto la partecipazione di KBA con fondi propri al piano di ristrutturazione: [...](9).

In considerazione dei fondi propri messi a disposizione da KBA quale contributo dell'impresa al piano di ristrutturazione, la Commissione rileva che le perdite degli anni 1996 e 1997, così come i costi per la chiusura parziale verso la metà del 1997 dell'ordine di 9,091 milioni di DEM, si erano registrati prima del 21 gennaio 1998, ossia prima della data di notificazione dell'aiuto alla ristrutturazione.

Inoltre la Commissione sottolinea che sulla base dell'accordo di controllo e di trasferimento degli utili esistente tra GMB e KBA, quest'ultima è obbligata ad assumere a proprio carico le perdite registrate da GMB. La Commissione rileva tuttavia che KBA, dopo la riunione di "crisi" del febbraio 1996, avrebbe potuto porre termine all'accordo menzionato che non prevede alcun periodo di preavviso. La Commissione prende inoltre nota del fatto che nel novembre 1996 KBA aveva proposto di chiudere GMB in data 30 giugno 1997: in quest'ultimo caso l'accordo sarebbe stato sciolto in anticipo prima della chiusura e GMB non avrebbe avuto alcun diritto di chiedere a KBA il ripianamento delle perdite di esercizio registrate nel 1996 e 1997, nonché l'assunzione dei costi provocati dalla chiusura.

Inoltre la Commissione ha preso atto del "Patto in materia di lavoro" firmato nel febbraio 1997 sulla base del piano di ristrutturazione. Infine la Commissione ha tenuto conto del fatto che i costi sostenuti in ultima analisi nel 1997 devono essere ascritti alla ristrutturazione e al periodo di sospensione temporanea della produzione per la conversione dei percorsi produttivi e della gamma di prodotti.

In considerazione del fatto che KBA non aveva alcun obbligo effettivo di assumere a proprio carico le perdite di esercizio verificatesi nel 1996(10) e 1997 e che i costi di ristrutturazione risultano superiori alle spese che sarebbero state originate dalla chiusura prevista di GMB, la Commissione è del parere che KBA abbia fornito un contributo pari a 12,25 milioni di DEM per la ristrutturazione di GMB.

Dalla tabella seguente è possibile ricavare i contributi totali a favore della ristrutturazione:

>SPAZIO PER TABELLA>

Inoltre la Commissione ha messo a raffronto la partecipazione dell'impresa mediante fondi propri con i costi stimati della ristrutturazione nella tabella seguente:

>SPAZIO PER TABELLA>

La Commissione rileva che il costo totale della ristrutturazione dell'impresa ammonta a 22,93 milioni di DEM (11,72 milioni di EUR), di cui 12,25 milioni di DEM per perdite di esercizio assunte da KBA, spese legate al piano sociale e alla rettifica dei valori delle scorte e 10,68 milioni di DEM per l'introduzione di prodotti migliorati e la conversione dei percorsi produttivi. La Commissione prende atto inoltre dei mezzi impiegati sia a Berlino che a Würzburg per la concezione e lo sviluppo di nuovi prodotti, nonché per il miglioramento analitico dei prodotti esistenti. Infine la Commissione tiene conto del fatto che la controllante venderà a GMB il know-how dei prodotti innovativi concepiti e sviluppati a Würzburg per la loro esclusiva fabbricazione a Berlino. In tale contesto la Commissione considera che non è possibile applicare alle attività svolte a Würzburg né la definizione di ricerca applicata e di sviluppo né quella di ricerca industriale di base precisate all'allegato I della disciplina comunitaria per gli aiuti di Stato alla ricerca e allo sviluppo.

La Commissione prende inoltre nota della ripartizione dettagliata dei costi per le attività svolte a Würzburg, così come della descrizione tecnica particolareggiata di dette attività e dei dati relativi che le autorità tedesche hanno fornito con i propri commenti. La Commissione rileva altresì che le spese per lo sviluppo dei nuovi prodotti sono ripartite su una durata di vita di sette anni, come è consuetudine nel settore della costruzione meccanica, con conseguente onere annuo di 868000 DEM ed una quota del 2,4 % all'anno rapportata al fatturato previsto di 36 milioni di DEM nel 2000. La Commissione tiene conto dell'impegno assunto dalle autorità tedesche affinché le attività della controllante corrispondenti a 15000 uomini/ora alla tariffa di 175 DEM (2,625 milioni di DEM) destinate allo sviluppo nonché ad altri 500 DEM per la realizzazione del prototipo di supporto per bobine (macchine offset), così come 10000 uomini/ora alla tariffa di 175 DEM (1,75 milioni di DEM) per la revisione e normalizzazione dei supporti per bobine (rotative calcografiche) vadano esclusivamente a vantaggio di GMB.

Le autorità tedesche non hanno fornito un calendario preciso dal quale sia possibile desumere se i costi di sviluppo si siano verificati successivamente alla notifica dell'aiuto alla ristrutturazione. La Commissione ha tuttavia preso nota del fatto che il supporto per bobina migliorato (tipo "Pastomat RC") viene prodotto in serie da GMB fin dalla fine del 1997 e si è tradotto in un primo successo commerciale nell'ambito del piano di ristrutturazione. Si può pertanto concludere che una parte importante delle spese di sviluppo è stata stanziata prima del gennaio 1998.

Inoltre l'80 % circa dei costi di concezione e sviluppo dei nuovi prodotti è stato sostenuto presso i reparti di sviluppo e di costruzione della controllante a Würzburg (e in base alla lettera del 25 settembre 1998, anche a Frankenthal). In tale contesto si deve notare che né Würzburg né Frankenthal sono regioni assistite ai sensi dell'articolo 92, paragrafo 3, lettera c), del trattato. La Commissione rileva che le capacità di GMB non avrebbero consentito di sviluppare a breve termine i prodotti innovativi e concorrenziali richiesti e che GMB avrebbe pertanto dovuto fare ricorso alle capacità di KBA. Tuttavia la Commissione ritiene che l'impresa madre fosse in ogni caso interessata alla messa a punto di componenti migliorati da assemblare nelle proprie macchine da stampa. È pertanto necessario partire dal presupposto che i costi di sviluppo sostenuti a Würzburg/Frankenthal, pari a 4,875 milioni di DEM e già stanziati in gran parte prima della notifica, sono da ritenersi a favore del gruppo KBA, anche se i prodotti di nuova concezione sono fabbricati da GMB e quest'ultima ottiene quindi un proprio settore di competenza all'interno del gruppo KBA. Infine la Commissione sottolinea che il prezzo di acquisto che GMB deve corrispondere per il know-how di questi prodotti e che secondo le autorità tedesche "è stato calcolato in modo da comprendere tutti i costi sostenuti durante lo sviluppo e la costruzione", andrà a compensare in una certa misura i costi di sviluppo sostenuti da KBA.

La tabella seguente riassume i costi ammissibili totali, l'importo dei contributi dai fondi propri dell'impresa e confronta i costi ammissibili per l'aiuto alla ristrutturazione con l'importo dell'aiuto di Stato:

>SPAZIO PER TABELLA>

Sulla base dei calcoli precedenti, GMB otterrebbe chiaramente un importo di 22,93 milioni di DEM, di cui 13,62 milioni di DEM da fondi propri e 9,31 milioni di DEM da risorse pubbliche. Per limitare l'aiuto al minimo strettamente necessario per consentire la ristrutturazione dell'impresa, il contributo previsto fornito da risorse pubbliche per 9,31 milioni di DEM dovrebbe essere decurtato dei costi di sviluppo dell'ordine di 4,875 milioni di DEM, ossia dell'importo che supera i costi di ristrutturazione ammissibili di 18,055 milioni di DEM. La redditività di GMB non sarà influenzata da tale riduzione se si considera che l'importo è già stato in gran parte impegnato e che KBA, impresa che non si trova in difficoltà, rappresenta la principale beneficiaria delle attività svolte nel proprio sito produttivo. Pertanto questa misura non contiene un ulteriore incentivo, in quanto i costi summenzionati sono indipendenti dalla ristrutturazione di GMB e la misura serve alla ristrutturazione del gruppo KBA.

Di conseguenza, la Commissione ritiene che sia strettamente necessario soltanto l'importo di 4,435 milioni di DEM come aiuto minimo richiesto anche in relazione ai costi ammissibili di ristrutturazione di 18,055 milioni di DEM e alla partecipazione con fondi propri di 13,62 milioni di DEM.

4.4. Piena attuazione del programma di ristrutturazione ed osservanza delle condizioni

In conformità del punto 3.2.iv) degli orientamenti comunitari l'impresa deve attuare pienamente il piano di ristrutturazione presentato ed accolto dalla Commissione, assolvendo qualunque altro obbligo previsto nella decisione della Commissione.

La Commissione rileva che l'aiuto alla ristrutturazione viene concesso per un periodo di tre anni (1998-2000) e che i pagamenti vengono ripartiti su questo arco di tempo. La Commissione considera inoltre che la sovvenzione prevista deve essere rimborsata nel caso in cui le misure di ristrutturazione non ottengano piena attuazione. La Commissione ha quindi preso nota del fatto che GMB è vincolata da un debito fondiario di importo pari a 9,31 milioni di DEM, come da atto notarile n. 568/1997 del 13 novembre 1997.

4.5. Controllo e relazione annuale

La Commissione ha preso atto dell'impegno da parte delle autorità tedesche a presentare una relazione annuale.

5. Conclusioni

In conformità del disposto dell'articolo 93, paragrafo 3, del trattato, le autorità tedesche hanno notificato l'intenzione di concedere un aiuto di Stato ed hanno pertanto rispettato l'obbligo di notificazione di singoli aiuti che non rientrino in un regime preventivamente autorizzato. La Commissione prende inoltre nota del fatto che GMB, impresa in difficoltà, chiede per la prima volta un aiuto alla ristrutturazione.

La Commissione tiene conto del fatto che il previsto aiuto di Stato sotto forma di sovvenzione soddisfa in parte le condizioni stabilite dagli orientamenti comunitari per le imprese in difficoltà, in particolare in quanto l'aiuto alla ristrutturazione consente di ripristinare la redditività a lungo termine dell'impresa entro un lasso di tempo ragionevole e non provoca indebite distorsioni della concorrenza. L'aiuto tuttavia non è limitato al minimo strettamente necessario per consentire la ristrutturazione dell'impresa in quanto l'intervento previsto supera i costi ammissibili di 4,875 milioni di DEM. La Commissione è del parere che vengano soddisfatte le condizioni di cui al punto 3.2.iii) degli orientamenti comunitari soltanto qualora la sovvenzione risulti pari a 4,435 milioni di DEM e non a 9,31 milioni di DEM.

La Commissione è giunta alla conclusione che gli interventi consentiti dall'aiuto di Stato contribuiscono alla promozione dello sviluppo di determinati settori economici od aree economiche e che le condizioni degli scambi non vengono alterate in misura contraria all'interesse comune. Il contributo per l'importo summenzionato è pertanto compatibile con il mercato comune.

Di conseguenza, le autorità tedesche sono autorizzate a concedere una sovvenzione di importo pari a 4,435 milioni di DEM (2,268 milioni di EUR),

HA ADOTTATO LA SEGUENTE DECISIONE:

Articolo 1

L'aiuto di Stato che la Germania intende concedere a favore dell'impresa "Graphischer Maschinenbau GmbH" di Berlino, sotto forma di sovvenzione di importo pari a 9,31 milioni di DEM è compatibile con il mercato comune soltanto fino a concorrenza di 4,435 milioni di DEM in conformità dell'articolo 92, paragrafo 3, lettera c), del trattato CE e dell'articolo 61, paragrafo 3, lettera c), dell'accordo SEE.

L'importo eccedente 4,435 milioni di DEM non può pertanto essere concesso nell'ambito dell'aiuto previsto.

Articolo 2

La Germania presenta ogni anno alla Commissione una relazione circostanziata per comprovare l'effettiva esecuzione del piano di ristrutturazione.

Articolo 3

La Germania comunica alla Commissione entro due mesi dalla notificazione della presente decisione le misure adottate per conformarvisi.

Articolo 4

La Repubblica federale di Germania è destinataria della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 3 febbraio 1999.

Per la Commissione

Karel VAN MIERT

Membro della Commissione

(1) GU C 336 del 4.11.1998, pag. 13.

(2) GU L 107 del 30.4.1996, pag. 4.

(3) GU C 283 del 19.9.1997, pag. 2.

(4) KBA in cifre, htpp://.kba-print.de.

(5) GU C 45 del 17.2.1996, pag. 5.

(6) Come indicato nel bilancio 1997, i costi sostenuti per la chiusura parziale ammontano a 2,518 milioni di DEM ed i costi sociali a 1,5 milioni di DEM.

(7) Panorama dell'industria comunitaria, Commissione europea, volume 2, 1997.

(8) VDMA (Verband Deutscher Maschinen- und Anlagenbau e. V.), 9 luglio 1998.

(9) Le parentesi quadre seguite da asterisco indicano le parti della presente decisione soppresse o adattate al fine di non divulgare informazioni riservate.

(10) Il bilancio per il 1996 è stato presentato come di consueto in aprile (1997), ossia dopo aver concluso il patto in materia di lavoro sulla base del piano di ristrutturazione del febbraio 1997.