51999AG0311(03)

PARERE DEL CONSIGLIO dell'8 febbraio 1999 sul programma di convergenza della Svezia, 1998/2001

Gazzetta ufficiale n. C 068 del 11/03/1999 pag. 0004 - 0004


PARERE DEL CONSIGLIO dell'8 febbraio 1999 sul programma di convergenza della Svezia, 1998/2001 (1999/C 68/03)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 9, paragrafi 1 e 2,

vista la raccomandazione della Commissione,

previa consultazione del Comitato economico e finanziario,

HA ESPRESSO IL PRESENTE PARERE:

In data 8 febbraio 1999 il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità della Svezia per il periodo 1998/2001. Il programma prevede saldi attivi di bilancio per tutto il periodo fino al 2001, che riflettono il progressivo avvicinamento del paese all'obiettivo fissato dalle autorità nazionali per il medio termine e consistente in un avanzo di bilancio del 2 % del PIL nell'arco dell'intero ciclo. Il Consiglio considera adeguato tale obiettivo, in particolar modo in previsione dell'invecchiamento demografico ed esprime apprezzamento per l'importanza che il programma attribuisce all'esigenza di assicurare la stabilità macroeconomica. Nel contempo il Consiglio ritiene che il programma sia conforme agli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri approvati dal Consiglio europeo di Cardiff.

Nello scenario macroeconomico del programma si prevede una crescita del PIL del 2,4 % annuo. Benché la proiezione relativa alla crescita presentata nel programma di stabilità implichi un aumento del tasso di crescita potenziale dell'economia svedese, il Consiglio ritiene che si tratti di un obiettivo realistico e realizzabile alla luce dell'andamento economico degli ultimi anni.

Attualmente, la Svezia soddisfa con un ampio margine il criterio di convergenza relativo all'inflazione. Le prospettive a tale riguardo rimangono buone e le previsioni di inflazione sono da molti anni in linea con la stabilità dei prezzi. Vista la tradizionale politica salariale della Svezia, il Consiglio raccomanda prudenza nel settore degli aumenti salariali. Il Consiglio incoraggia altresì la Svezia a continuare a perseguire l'obiettivo dell'inflazione in modo tale da assicurare la coerenza con l'obiettivo di stabilità dei prezzi della BCE.

Da qualche tempo, la Svezia ottempera anche al criterio di convergenza relativo ai tassi di interesse a lungo termine. Tale risultato rispecchia i progressi realizzati in termini di maggiore stabilità dell'economia svedese e l'accettazione di una politica macroeconomica orientata alla stabilità, nonché il recente successo nel risanamento di bilancio. Tuttavia, la maggiore credibilità del quadro di politica economica non si è ancora tradotta in stabilità del tasso di cambio. Inoltre, il Consiglio osserva che la qualificazione per l'adesione all'UEM imporrà alla Svezia di dimostrare di essere in grado di mantenere una adeguata parità tra la corona svedese e l'euro nel corso di un ragionevole periodo di tempo, senza eccessive tensioni. Il Consiglio confida che la Svezia, a tempo debito, decida di aderire al nuovo meccanismo di cambio (ERM2).

Il Consiglio esprime apprezzamento per l'obiettivo fissato nel programma di convergenza consistente nel proseguire l'opera di risanamento di bilancio attraverso crescenti avanzi di bilancio. Gli obiettivi di bilancio forniscono un margine di sicurezza atto a garantire che il disavanzo delle amministrazioni pubbliche non superi la soglia di riferimento del 3 % del PIL in circostanze normali. Pertanto, il Consiglio ritiene che la Svezia rispetti le disposizioni del patto di stabilità e crescita. Il Consiglio approva le misure intraprese per migliorare il controllo della spesa pubblica, come raccomandato negli Indirizzi di massima per le politiche economiche. Il Consiglio apprezza altresì il recente calo del rapporto debito/PIL e prende atto che, secondo le previsioni, il rapporto tra debito lordo e PIL dovrebbe scendere al di sotto del 60 % nel 2001.

Il Consiglio accoglie positivamente il fatto che il programma si prefigga di incrementare il tasso di occupazione, soprattutto perché questo dovrebbe contribuire ad ampliare la base contributiva ed aumentare in tal modo il margine per ridurre la pressione fiscale. Inoltre, il Consiglio, nell'approvare l'obiettivo della crescita occupazionale, sollecita le autorità a perseguire tale obiettivo privilegiando la creazione di occupazione nel settore privato. Il Consiglio osserva che il programma non descrive in dettaglio le misure recentemente adottate nel campo delle riforme strutturali, né fornisce particolari in merito agli orientamenti futuri delle riforme strutturali ed anche le priorità e le strategie del governo in materia di investimenti non sono illustrate approfonditamente. Il Consiglio raccomanda alla Svezia di consolidare il processo di riforma strutturale avviato negli anni passati e apprezza in particolar modo la proposta di riforma del sistema pensionistico che, alla luce dell'atteso invecchiamento demografico, incide sulla stabilità a lungo termine delle finanze pubbliche.

(1) GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.