DECISIONE DEL CONSIGLIO

del 28 maggio 1996

relativa alla riscossione a posteriori dell'obbligazione doganale

(96/C 170/01)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 152,

considerando che i regimi preferenziali sono un elemento della politica commerciale comune e, se del caso, della politica di cooperazione allo sviluppo;

considerando che in materia doganale i regimi preferenziali si basano sulla fiducia reciproca delle autorità delle parti interessate;

consideranto che nel quadro di tali regimi può accadere che atti delle autorità dei paesi terzi siano all'origine di irregolarità, le quali, allo stato attuale del diritto, possono essere rettificate soltanto imputando l'obbligazione doganale agli operatori comunitari;

considerando che questa situazione è iniqua per gli operatori comunitari, che non hanno sufficienti possibilità di individuare l'irregolarità degli atti delle autorità dei paesi terzi;

considerando che il Parlamento europeo e il Consiglio hanno all'esame una proposta di regolamento che modifica il regolamento (CEE) n. 2913/92 del Consiglio, del 12 ottobre 1992, che istituisce un codice doganale comunitario (1), il quale all'articolo 12 prevede la possibilità per gli operatori comunitari di ottenere informazioni vincolanti in materia di origine, delle quali possono avvalersi per un periodo di tempo determinato;

considerando che questa nuova possibilità migliora la situazione degli operatori comunitari, ma non risolve tutti i problemi,

CHIEDE alla Commissione di procedere a uno studio al fine di trovare una soluzione globale ai problemi di riscossione di cui sopra e di presentargli, anteriormente al 31 dicembre 1996, adeguate proposte relative sia alle situazioni passate sia a quelle future.

Fatto a Bruxelles, addì 28 maggio 1996.

Per il Consiglio

Il Presidente

G. BOGI

(1) GU n. L 302 del 19. 10. 1992, pag. 1. Regolamento modificato dall'atto di adesione del 1994.