31.5.2016   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 193/10


RISOLUZIONE (1)

dell'Assemblea parlamentare Euronest sulle prospettive finanziarie pluriennali dell'UE e il loro impatto sulla cooperazione economica tra i paesi del partenariato orientale

(2016/C 193/02)

L'ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURONEST,

visti lo sviluppo della politica europea di vicinato (PEV) dal 2004 e, in particolare, le relazioni intermedie della Commissione sulla sua attuazione,

viste la comunicazione congiunta della Commissione e del vicepresidente/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza del 18 novembre 2015 dal titolo «Revisione della politica europea di vicinato (PEV)» e le conclusioni del Consiglio sulla revisione della politica europea di vicinato del 14 dicembre 2015,

viste le dichiarazioni comuni del vertice del partenariato orientale successivo e nello specifico l'ultima approvata a Riga il 22 maggio 2015,

vista la risoluzione del Parlamento europeo del 9 luglio 2015 sulla revisione della politica europea di vicinato (2),

visti gli accordi di associazione bilaterali conclusi tra l'Unione europea e, rispettivamente, Ucraina, Georgia e la Repubblica di Moldova e la loro applicazione provvisoria,

visto il regolamento (UE) n. 232/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2014, che istituisce uno strumento europeo di vicinato,

visto il suo regolamento,

A.

considerando che il partenariato orientale ha creato un quadro significativo per approfondire le relazioni, accelerare l'associazione politica e promuovere una maggiore integrazione economica tra l'UE e i partner orientali, sostenendo le riforme politiche e socio-economiche e facilitando il ravvicinamento con la normativa e le politiche dell'UE;

B.

considerando che il partenariato orientale rafforza altresì le relazioni tra i partner stessi, contribuendo allo scambio di informazioni e di esperienze relative a una serie di settori di riforma e all'approvazione di norme comuni;

C.

considerando che ogni paese partner ha il diritto sovrano di scegliere liberamente il livello di ambizione e gli obiettivi a cui aspirare nell'ambito delle relazioni con l'Unione europea e con altre organizzazioni regionali ed internazionali;

D.

considerando che quattro dei sei partner orientali fanno parte dell'Organizzazione mondiale del commercio (Repubblica d'Armenia, Georgia, Repubblica di Moldova e Ucraina);

E.

considerando che molte parti del vicinato continuano a risentire degli effetti negativi dei conflitti armati o congelati che ostacolano la trasformazione economica, sociale e politica nonché la cooperazione regionale, la stabilità e la sicurezza;

F.

considerando che, nell'ambito dello strumento europeo di vicinato 2014-2020, sono stati stanziati tra i 741 e i 906 milioni di EUR per progetti regionali del vicinato orientale, su un totale di 15,4 miliardi di EUR dell'intero strumento; che gli altri fondi disponibili nell'ambito dello strumento coprono la cooperazione bilaterale tra l'UE e i paesi del vicinato, nonché i progetti regionali del vicinato meridionale e la cooperazione transfrontaliera;

G.

considerando che la Commissione ha annunciato, nella sua comunicazione relativa al riesame della PEV del 18 novembre 2015, che intende condurre una valutazione approfondita al fine di sviluppare opzioni, compreso uno strumento, che potrebbero affrontare in maniera migliore e più efficiente le necessità finanziarie dei paesi del vicinato;

Migliorare la cooperazione economica intraregionale tra i partner orientali

1.

sottolinea che i paesi del partenariato orientale sono strettamente connessi, a livello storico e culturale, tra loro stessi e con l'Unione europea, condividendo un patrimonio europeo e valori europei;

2.

evidenzia che il livello di integrazione economica tra i paesi del partenariato orientale è attualmente relativamente basso; sottolinea che una più profonda integrazione del mercato tra i paesi del partenariato orientale non solo consentirebbe di stimolare la crescita economica di tale area ma apporterebbe anche benefici politici e contribuirebbe al rafforzamento della fiducia e alla riconciliazione nella regione;

3.

ritiene che, poiché l'obiettivo principale del partenariato orientale è l'integrazione politica ed economica dei partner con l'Unione europea, l'Assemblea parlamentare Euronest dovrebbe intensificare gli sforzi al fine di promuovere il potenziamento dei legami tra i paesi partner stessi; accoglie con favore il fatto che la comunicazione congiunta del 18 novembre 2015 relativa al riesame della PEV metta in evidenza la necessità di rafforzare le relazioni tra vicini, ma si rammarica che la dimensione multilaterale del partenariato orientale sia scarsamente trattata;

4.

chiede all'UE e ai partner dell'Europa orientale di impegnarsi fermamente a elaborare misure concrete volte a incoraggiare la cooperazione economica regionale; ritiene che ciò dovrebbe essere fatto sulla base di un'analisi dei fattori che impediscono lo sviluppo dell'integrazione economica intraregionale, degli interessi comuni e dei settori che potrebbero trarre un maggior beneficio da tale sviluppo;

5.

sottolinea che l'istituzione di zone di libero scambio globali e approfondite (DCFTA) bilaterali con Ucraina, Georgia e la Repubblica di Moldova costituisce uno strumento fondamentale per un commercio moderno, trasparente e prevedibile e per un ravvicinamento normativo, nonché per gli investimenti diretti esteri, che portano alla creazione di posti di lavoro e crescita a lungo termine; ritiene che l'UE e i tre partner orientali associati potrebbero prevedere la creazione di una dimensione multilaterale tra i paesi stessi della zona di libero scambio globale e approfondita, con l'obiettivo finale di creare un'area economica basata sulle norme dell'OMC e sulle decisioni sovrane, come dichiarato nella comunicazione del riesame della PEV del 18 novembre 2015;

6.

riconosce che i paesi partner possono seguire percorsi diversi per sviluppare le relazioni economiche e commerciali con l'UE e i loro vicini; ritiene che vi sia tuttavia ancora margine per un'ulteriore cooperazione tra l'UE e i partner che non hanno cercato di rientrare negli accordi di associazione e nella zona di libero scambio globale e approfondita, nel pieno rispetto degli obblighi internazionali di ciascuna parte; sottolinea che l'approvazione di norme internazionali, basate tra l'altro sulle norme dell'OMC, potrebbe consentire di superare gli ostacoli tecnici in modo efficace; accoglie con favore, a tale riguardo, la proposta contenuta nella comunicazione del riesame della PEV del 18 novembre 2015 di sottoscrivere Accordi sulla valutazione della conformità e l'accettazione (ACAA), che consentono la libera circolazione di prodotti industriali in settori specifici;

7.

richiama l'attenzione sugli esempi positivi di integrazione economica tra paesi dell'Europa centrale e orientale, nonché tra i Balcani occidentali, che potrebbero in larga misura essere presi a modello per approfondire l'integrazione economica tra i paesi del partenariato orientale;

8.

sottolinea che uno scenario di questo tipo richiede una volontà politica comune da parte dei partner orientali; chiede pertanto ai partner orientali di riflettere sulle rispettive relazioni reciproche al fine di rinvigorire ulteriormente la cooperazione, e all'UE di offrire assistenza e competenze per aiutare i suoi partner a esplorare nuove opportunità per uno sviluppo economico congiunto; ritiene che un aumento della convergenza e della cooperazione, in particolare in materia di misure sanitarie e fitosanitarie, regolamentazioni tecniche e valutazioni di conformità, assistenza amministrativa reciproca in materia doganale, armonizzazione del mercato digitale, appalti pubblici, trasporto, visti e scambi per soggiorni di studio, presenti il grande potenziale di apportare miglioramenti in termini di benessere a beneficio della popolazione di tutti i paesi partner e di rafforzare notevolmente il clima imprenditoriale e la capacità degli operatori economici di partecipare alla catena di valore in tutta la regione;

9.

sottolinea l'importanza di garantire strade libere e aperte; evidenzia la liberalizzazione dei mezzi di trasporto per i paesi che non dispongono di accesso diretto a porti e terminali marittimi;

Strumenti finanziari dell'UE per migliorare l'integrazione economica intraregionale

10.

osserva che l'UE sostiene finanziariamente l'integrazione regionale mediante un ravvicinamento comune alle norme e alle migliori pratiche dell'UE, in particolare attraverso lo strumento europeo di vicinato; richiama l'attenzione sul fatto che la maggior parte del suo bilancio è dedicata alle relazioni bilaterali tra UE e partner orientali, ma che alcuni degli strumenti sostengono progetti a livello di PEV ovvero, più nello specifico, la dimensione regionale del partenariato orientale;

11.

prende atto dei progetti in corso nell'ambito dei «programmi regionali per i paesi orientali»; osserva che non è chiaro in che misura tali programmi contribuiscano all'approfondimento dell'integrazione intraregionale; esorta pertanto la Commissione a includere tale dimensione nella sua relazione;

12.

si compiace del fatto che diversi programmi dell'UE intendano migliorare il livello delle norme regolamentari e delle norme tecniche nei paesi del partenariato orientale, un aspetto necessario per poter approfondire la cooperazione economica sia tra i paesi del partenariato orientale, sia tra questi e gli Stati membri dell'UE; attende con interesse la presentazione di proposte più concrete da parte della Commissione e del Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) in materia di modernizzazione e allineamento strategico degli strumenti di assistenza tecnica dell'UE (TAIEX e gemellaggio), come annunciato nella comunicazione congiunta del 18 novembre 2015; ritiene che l'assistenza tecnica dell'UE dovrebbe essere fornita non soltanto su base bilaterale ma anche multilaterale, al fine di garantire il coordinamento e contribuire alla creazione di norme regolamentari comuni in tutta la regione;

13.

accoglie con favore l'avvio, previsto per il prossimo anno, della struttura per le piccole e medie imprese (PMI) della zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA), che erogherà circa 200 milioni di EUR di sovvenzioni a carico del bilancio dell'UE nell'arco dei prossimi 10 anni; osserva che la struttura dovrebbe sbloccare nuovi investimenti per un valore di almeno 2 miliardi di EUR per le PMI nei tre paesi del partenariato orientale che dispongono di DCFTA con l'UE; ritiene che l'accesso insufficiente ai finanziamenti sia una delle principali sfide per le PMI; esorta l'UE a garantire che i fondi siano ricevuti rapidamente dalle PMI, ad assicurare che il sostegno dell'UE sia chiaramente visibile per i suoi beneficiari e che le PMI siano ben a conoscenza di tale iniziativa; chiede alla Commissione di considerare la possibilità di prevedere sovvenzioni per la cooperazione regionale nel quadro della struttura;

14.

ritiene che l'assistenza dell'UE da sola non sia sufficiente, dal momento le istituzioni dell'UE — e in particolare la Banca europea per gli investimenti — devono avvalersi di banche partner nei mercati finanziari locali per erogare i prestiti; esorta i paesi partner a portare a termine le riforme sostanziali necessarie al fine di garantire condizioni di mercato adeguate per le PMI;

15.

si compiace degli sforzi della piattaforma 2 del partenariato orientale in materia di integrazione economica e convergenza con le politiche dell'UE, coordinata dalla Commissione, che offre una possibilità di dialogo volto a contribuire allo sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo dell'economia di libero mercato nei paesi partner; chiede alla Commissione di adottare i provvedimenti necessari per rafforzare il mandato della piattaforma e trasformarla in un organo più strategico che definisca i settori nei quali lo scambio di migliori pratiche e il ravvicinamento delle norme apporterebbero un maggiore beneficio all'integrazione economica non soltanto con l'UE ma anche a livello intraregionale;

16.

accoglie con favore la proposta secondo cui l'UE dovrebbe sostenere i suoi partner nell'ammodernamento delle loro economie per conseguire una crescita sostenibile, come annunciato nella comunicazione congiunta del 18 novembre 2015; suggerisce che la cooperazione efficace sia promossa e sostenuta nel quadro della politica europea di vicinato nel contesto dei progetti bilaterali sull'attuazione dell'accordo di associazione, con l'assistenza di esperti provenienti dagli Stati membri;

17.

ritiene che i parlamenti dei partner orientali e il Parlamento europeo dovrebbero essere coinvolti in tale approccio maggiormente strategico e che l'assemblea parlamentare Euronest possa fornire contributi preziosi;

18.

incarica i suoi co-presidenti di trasmettere la presente risoluzione al presidente del Parlamento europeo, al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al SEAE, nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e dei paesi del partenariato orientale.


(1)  Approvata il 22 marzo 2016 a Bruxelles, Belgio

(2)  Testi approvati, P8_TA-PROV(2015)0272.