21999P0924(24)

Assemblea paritetica della Convenzione fra gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico e la Comunità europea (ACP-UE) - Risoluzione sulla dimensione culturale della cooperazione allo sviluppo, soprattutto sotto il profilo del patrimonio culturale e del turismo (ACP-UE 2750/99/def.)

Gazzetta ufficiale n. 271 del 24/09/1999 pag. 0073 - 0075


RISOLUZIONE(1)

sulla dimensione culturale della cooperazione allo sviluppo, soprattutto sotto il profilo del patrimonio culturale e del turismo

L'Assemblea paritetica ACP-UE,

- riunitasi a Strasburgo (Francia) da 29 marzo al 1o aprile 1999,

- vista la comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo dal titolo "Una strategia di sostegno allo sviluppo di un turismo sostenibile nei PVS per la Comunità europea" (COM(98)563),

- vista la comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo dal titolo "Strategia della Comunità europea per lo sviluppo del settore privato nei paesi ACP" (COM(98)667),

- visto il regolamento 2836/98 del Consiglio, del 22 dicembre 1998, relativo all'integrazione delle questioni di "genere" nella cooperazione allo sviluppo,

- viste le risoluzioni approvate dall'Assemblea paritetica ACP-UE sull'istruzione e la formazione,

- viste le risoluzioni approvate dall'Assemblea paritetica ACP-UE sullo sviluppo rurale e urbano sostenibile,

- viste le risoluzioni approvate dall'Assemblea paritetica ACP-UE sulla prevenzione dei conflitti,

- vista la relazione dal titolo "Our Creative Diversity" che la Commissione mondiale per la cultura e lo sviluppo ha elaborato per le Nazioni Unite e l'Unesco, pubblicato nel novembre 1995 e trasmesso alle Nazioni Unite nell'autunno 1996,

- visto il piano d'azione dell'Unesco approvato durante la Conferenza intergovernativa sulla politica culturale a favore dello sviluppo, svoltasi a Stoccolma dal 30 marzo al 2 aprile 1998,

A. considerando che la cooperazione culturale è uno degli strumenti principali per promuovere la comprensione reciproca dei popoli dell'Africa, dei Caraibi, del Pacifico e dell'Europa, come pure una migliore conoscenza delle civiltà di questi diversi paesi,

B. considerando che le azioni culturali rivestono un'importanza particolare per lo sviluppo sostenibile sul piano locale, regionale e nazionale e che la cultura e i progetti culturali sono soprattutto portatori, nel quadro delle azioni locali di sviluppo, di uno sviluppo socioeconomico positivo,

C. considerando che occorre aver cura dei beni culturali che dal punto di vista storico, artistico, educativo, sociale ed economico hanno un grande valore spesso strettamente associato all'interesse turistico di una regione, tant'è vero che un patrimonio culturale ben preservato e di alta qualità attrae i visitatori, i turisti e gli investitori,

D. ritenendo che il rispetto delle identità culturali e la tolleranza nei confronti delle diversità culturali e d'altro tipo sotto il segno dei valori del pluralismo democratico sono alcuni dei requisiti fondamentali per una pace duratura e giusta,

E. consapevole che la salvaguardia di tradizioni e attività culturali viventi è tale da rafforzare nelle popolazioni l'autostima e la fiducia in se stessi e che la partecipazione attiva di queste popolazioni all'animazione culturale può contribuire a prevenire i conflitti,

F. sottolineando il fatto che il numero dei viaggiatori che si recano nei paesi ACP è in crescita e che ciò costituisce un'importante occasione di arricchimento economico e culturale dei popoli dell'Africa, dei Caraibi, del Pacifico e dell'Europa,

G. considerando la necessità che la prossima Convenzione ACP-UE agevoli gli scambi culturali e politici tra i paesi firmatari,

1. ribadisce che la dimensione culturale, che è una delle principali componenti di una cooperazione allo sviluppo approfondita e duratura, deve rivestire, congiuntamente ad altri aspetti della cooperazione con i paesi ACP, un'importanza notevolmente accresciuta;

2. invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere gli sforzi compiuti dai paesi ACP per promuovere un turismo ecologicamente e socialmente accettabile, a conservare e ad aver cura del loro patrimonio culturale che può essere costituito da beni immateriali o beni materiali, nonché a tener debitamente conto di questa esigenza nella futura Convenzione con i paesi ACP e a contribuire a ridurre i danneggiamenti dei beni culturali ACP;

3. sottolinea la necessità di incoraggiare, attraverso una politica generale, regionale e locale, il potenziale di creatività degli individui e di utilizzarlo al servizio di iniziative locali che riflettano la diversità culturale ed eventualmente offrano alle minoranze etniche, religiose o d'altro tipo la possibilità di salvaguardare le loro forme di espressione e le loro abitudini culturali tradizionali;

4. ritiene che occorra prestare una particolare attenzione al legame tra la cultura e l'istruzione e accordare un posto appropriato allo sviluppo delle capacità artistiche e creatrici in tutti i gradi dell'insegnamento, fermo restando che la musica e i lavori manuali devono far parte dell'istruzione di base fornita alle ragazze e ai ragazzi;

5. propone che dei programmi di scambio tra le università ACP-UE diventino una priorità nel quadro della cooperazione ACP-UE, soprattutto attraverso esperienze di gemellaggio tra le università, per favorire in tal modo la mobilità degli studenti ACP-UE;

6. reputa indispensabile associare direttamente la popolazione locale e quanti hanno potere decisionale negli enti locali ai programmi di conservazione del patrimonio culturale e di promozione del turismo, in modo che essi siano ampiamente accettati e che le popolazioni siano disposte a far proprie le azioni che vengono portate avanti e la loro dimensione storica, e sottolinea soprattutto la necessità di assicurare e favorire la partecipazione delle donne in condizioni di parità;

7. ritiene che nel settore della cultura sia indispensabile la collaborazione tra i governi, il settore privato e le organizzazioni della società civile, il che comporta la necessità di istituire un quadro giuridico appropriato;

8. ritiene che l'incoraggiamento delle piccole e medie imprese nei settori connessi direttamente o indirettamente al turismo, alla salvaguardia del patrimonio culturale e alle manifestazioni culturali, come musei, monumenti commemorativi, alberghi, ristoranti, la gestione dei parchi naturali, le agenzie di viaggio, il commercio e la piccola industria possa svolgere un ruolo chiave per creare nuovi posti di lavoro e dare impulso all'attività economica;

9. sottolinea la necessità di creare strutture di formazione professionale e di insegnamento nel settore del restauro e della manutenzione del patrimonio culturale e naturale, soprattutto per quanto riguarda la trasmissione dei metodi tradizionali e l'impiego dei materiali tradizionali;

10. sottolinea altresì che la salvaguardia e la riattivazione della cultura "classica", come il canto, la danza, la pittura, il teatro e la musica, presuppongono un insegnamento nelle discipline in questione, da cui la necessità di favorire lo sviluppo di mezzi di formazione appropriati nelle arti rappresentative;

11. invita la Commissione, gli Stati membri e gli Stati ACP a destinare, nel rispetto delle priorità e degli obiettivi generali si sviluppo, una congrua parte degli stanziamenti agli investimenti nel settore culturale e alla promozione di un turismo ecologicamente e socialmente accettabile;

12. sottolinea al riguardo la necessità di analizzare, inventariare, registrare e catalogare il patrimonio culturale, comprese le tradizioni orali, nonché di proteggere, nel quadro della pianificazione dello sviluppo urbano e rurale, gli edifici, i siti di interesse culturale e i paesaggi;

13. è convinta che il turismo sia uno degli strumenti più importanti per promuovere la conoscenza della Convenzione da parte dei popoli ed auspica che nel quadro della cooperazione culturale ACP-UE, l'accento sia posto sul sostegno di un turismo responsabile e sostenibile sul piano culturale e sociale, attraverso soprattutto la promozione dei programmi di viaggio che abbiano per scopo quello di approfondire la conoscenza della dimensione culturale dei paesi ACP-UE;

14. ritiene che occorra vigilare a che il turismo non arrechi danno alla cultura e all'ambiente ed invita gli Stati membri dell'Unione europea, gli Stati ACP, la Commissione e la BEI a fare in modo che soprattutto nei paesi con tanto turismo sia varata una politica turistica e culturale equilibrata, rispettosa dello sviluppo sostenibile, il che comporta la necessità di procedere a stime, definire campi d'azione e coordinare il dialogo tra i principali attori;

15. invita i paesi ACP a prevedere di ricorrere, ai fini dell'integrazione e della cooperazione regionale, alla partecipazione di reti e alle possibilità di cofinanziamento con iniziative e organizzazioni culturali;

16. incarica i suoi copresidenti di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio ACP-UE, alla Commissione e all'Unesco.

(1) Approvata dall'Assemblea paritetica ACP-UE il 1o aprile 1999 a Strasburgo (Francia).