02014D0709 — IT — 03.02.2018 — 033.001


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►B

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE

del 9 ottobre 2014

recante misure di protezione contro la peste suina africana in taluni Stati membri e che abroga la decisione di esecuzione 2014/178/UE della Commissione

[notificata con il numero C(2014) 7222]

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2014/709/UE)

(GU L 295 dell'11.10.2014, pag. 63)

Modificato da:

 

 

Gazzetta ufficiale

  n.

pag.

data

►M1

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/251 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 13 febbraio 2015

  L 41

46

17.2.2015

►M2

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/558 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 1o aprile 2015

  L 92

109

8.4.2015

 M3

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/820 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 22 maggio 2015

  L 129

41

27.5.2015

 M4

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/1169 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 14 luglio 2015

  L 188

45

16.7.2015

 M5

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/1318 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 29 luglio 2015

  L 203

14

31.7.2015

 M6

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/1372 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 7 agosto 2015

  L 211

34

8.8.2015

 M7

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/1405 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 18 agosto 2015

  L 218

16

19.8.2015

 M8

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/1432 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 25 agosto 2015

  L 224

39

27.8.2015

 M9

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/1783 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 1o ottobre 2015

  L 259

27

6.10.2015

►M10

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/2433 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 18 dicembre 2015

  L 334

46

22.12.2015

 M11

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2016/180 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 9 febbraio 2016

  L 35

12

11.2.2016

 M12

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2016/464 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 29 marzo 2016

  L 80

36

31.3.2016

 M13

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2016/857 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 27 maggio 2016

  L 142

14

31.5.2016

 M14

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2016/1236 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 27 luglio 2016

  L 202

45

28.7.2016

 M15

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2016/1372 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 10 agosto 2016

  L 217

38

12.8.2016

 M16

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2016/1405 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 22 agosto 2016

  L 228

33

23.8.2016

 M17

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2016/1441 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 30 agosto 2016

  L 234

12

31.8.2016

 M18

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2016/1771 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 30 settembre 2016

  L 270

17

5.10.2016

 M19

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2016/1900 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 26 ottobre 2016

  L 293

46

28.10.2016

 M20

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2016/2218 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 7 dicembre 2016

  L 334

40

9.12.2016

 M21

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/205 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 3 febbraio 2017

  L 32

40

7.2.2017

 M22

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/351 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 24 febbraio 2017

  L 50

82

28.2.2017

 M23

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/564 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 23 marzo 2017

  L 80

35

25.3.2017

 M24

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/767 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 28 aprile 2017

  L 114

26

3.5.2017

►M25

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/1196 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 3 luglio 2017

  L 172

16

5.7.2017

 M26

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/1265 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE dell'11 luglio 2017

  L 182

42

13.7.2017

 M27

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/1481 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 14 agosto 2017

  L 211

46

17.8.2017

 M28

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/1521 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 1o settembre 2017

  L 229

1

5.9.2017

►M29

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/1850 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE dell'11 ottobre 2017

  L 264

7

13.10.2017

 M30

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/2166 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 17 novembre 2017

  L 304

57

21.11.2017

 M31

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/2267 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 7 dicembre 2017

  L 324

57

8.12.2017

 M32

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/2411 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 20 dicembre 2017

  L 342

17

21.12.2017

►M33

DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2018/169 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 1o febbraio 2018

  L 31

88

3.2.2018




▼B

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE

del 9 ottobre 2014

recante misure di protezione contro la peste suina africana in taluni Stati membri e che abroga la decisione di esecuzione 2014/178/UE della Commissione

[notificata con il numero C(2014) 7222]

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2014/709/UE)



Articolo 1

Oggetto e campo di applicazione

La presente decisione stabilisce misure di protezione contro la peste suina africana negli Stati membri o nelle zone di cui all'allegato (gli Stati membri interessati).

Essa si applica fatti salvi i programmi di eradicazione della peste suina africana in popolazioni di suini selvatici nello Stato membro interessato, approvati dalla Commissione conformemente all'articolo 16 della direttiva 2002/60/CE.

Articolo 2

Divieto di spedizione di suini vivi, sperma, ovuli ed embrioni di suini, carni suine, preparati e prodotti a base di carni suine e di tutti gli altri prodotti contenenti carni suine nonché di partite di sottoprodotti di origine suina da alcune zone elencate nell'allegato

Gli Stati membri interessati vietano:

a) la spedizione di suini vivi dalle zone elencate nelle parti II, III e IV dell'allegato;

b) la spedizione di partite di sperma, ovuli ed embrioni di suini dalle zone elencate nelle parti III e IV dell'allegato;

c) la spedizione di partite di carni suine, preparati e prodotti a base di carni suine e di tutti gli altri prodotti contenenti tali carni dalle zone elencate nelle parti III e IV dell'allegato;

d) la spedizione di partite di sottoprodotti di origine suina dalle zone elencate nelle parti III e IV dell'allegato.

Articolo 3

Deroga al divieto di spedizione di suini vivi dalle zone elencate nella parte II dell'allegato

▼M10

In deroga al divieto di cui all'articolo 2, lettera a), gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione di suini vivi originari di aziende situate in una zona elencata nella parte II dell'allegato verso altre zone nel territorio dello stesso Stato membro, o verso zone di un altro Stato membro elencate nelle parti II o III dell'allegato, purché:

▼M25

1. i suini siano rimasti nell'azienda per almeno 30 giorni o dalla nascita e, durante un periodo di almeno 30 giorni precedente alla data di spostamento, nessun suino vivo originario di una delle zone elencate nelle parti II, III e IV dell'allegato sia stato introdotto:

a) in tale azienda; o

b) nell'unità di produzione in cui sono tenuti i suini destinati alla spedizione a norma del presente articolo; l'unità di produzione può essere definita solo dall'autorità competente, purché il veterinario ufficiale confermi che la struttura, le dimensioni delle unità di produzione e la distanza tra le stesse, nonché le operazioni che vi sono effettuate sono tali che, dal punto di vista della stabulazione, del governo e dell'alimentazione, le unità di produzione sono completamente distinte, tanto da rendere impossibile la propagazione del virus da un'unità di produzione all'altra e

▼B

2. i suini siano stati sottoposti a esami di laboratorio per la peste suina africana effettuati con esito negativo su campioni prelevati secondo le procedure di campionamento previste dal programma di eradicazione della peste suina africana di cui all'articolo 1, secondo comma, della presente decisione, entro un periodo di 15 giorni precedente alla data della movimentazione e a un esame clinico per la peste suina africana effettuato alla data di spedizione da un veterinario ufficiale conformemente alle procedure di esame e campionamento di cui al capitolo IV, parte A, dell'allegato della decisione 2003/422/CE della Commissione ( 1 ), oppure

3. i suini provengano da un'azienda:

a) che, almeno due volte all'anno, con un intervallo di almeno 4 mesi, sia stata sottoposta da parte dell'autorità veterinaria competente ad ispezioni:

i) conformi agli orientamenti e alle procedure di cui al capitolo IV dell'allegato della decisione 2003/422/CE,

ii) comprendenti un esame clinico e un campionamento in cui i suini di età superiore a 60 giorni siano stati sottoposti a prove di laboratorio conformemente alle procedure di esame e campionamento di cui al capitolo IV, parte A, dell'allegato della decisione 2003/422/CE;

iii) finalizzate al controllo dell'effettiva applicazione delle misure di cui all'articolo 15, paragrafo 2, lettera b), secondo trattino e trattini dal quarto al settimo, della direttiva 2002/60/CE;

b) che attua i requisiti di biosicurezza per la peste suina africana stabiliti dall'autorità competente,

▼M10

4. ai suini vivi spediti in zone di un altro Stato membro elencate nelle parti II e III dell'allegato si applichino i seguenti requisiti supplementari:

a) i suini soddisfano altre adeguate garanzie in materia di salute animale in base all'esito positivo di una valutazione dei rischi relativa alle misure contro la propagazione della peste suina africana richieste dall'autorità competente dello Stato membro del luogo d'origine e autorizzate dall'autorità competente dello Stato membro del luogo di transito nonché da quella del luogo di destinazione prima della movimentazione di tali animali;

b) lo Stato membro d'origine informa immediatamente la Commissione e gli altri Stati membri delle garanzie in materia di salute animale e dell'approvazione da parte delle autorità competenti di cui alla lettera a);

c) è predisposta una procedura di incanalamento a norma dell'articolo 16 bis sotto il controllo delle autorità competenti degli Stati membri d'origine, di transito e di destinazione, al fine di provvedere affinché gli animali spostati conformemente ai requisiti supplementari di cui alla lettera a) siano trasportati in modo sicuro, senza essere successivamente trasferiti in un altro Stato membro;

d) per i suini vivi che soddisfano i requisiti supplementari di cui al punto 4 del presente articolo, è aggiunta la seguente dicitura nei corrispondenti certificati sanitari per animali della specie suina di cui all'articolo 5, paragrafo 1, della direttiva 64/432/CEE:

«Suini conformi all'articolo 3 della decisione di esecuzione 2014/709/UE della Commissione.»

Articolo 3 bis

Deroga al divieto di spedizione di suini vivi dalle zone elencate nella parte III dell'allegato

In deroga al divieto di cui all'articolo 2, lettera a), gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione di suini vivi originari delle zone elencate nella parte III dell'allegato verso altre zone nel territorio dello stesso Stato membro elencate nella parte II o verso zone di un altro Stato membro elencate nelle parti II o III dell'allegato, purché:

1) i suini siano originari di un'azienda sotto la sorveglianza dell'autorità competente e con un adeguato livello di biosicurezza approvato da detta autorità e soddisfino i requisiti di cui all'articolo 3, punto 1, nonché punto 2 o 3;

2) i suini si trovino al centro di una zona con un raggio di almeno tre km nella quale tutti gli animali nelle aziende sono conformi ai requisiti di cui all'articolo 3, punto 1, nonché punto 2 o 3;

3) l'autorità competente dell'azienda di spedizione sia tenuta a informare in tempo utile l'autorità competente dell'azienda di destinazione dell'intenzione di inviarvi i suini e quest'ultima sia tenuta a informare l'autorità competente dell'azienda di spedizione in merito all'arrivo dei suini;

4) il trasporto dei suini attraverso o all'interno di zone situate al di fuori delle zone elencate nella parte III dell'allegato sia effettuato lungo rotte di trasporto predefinite e i veicoli utilizzati per il trasporto siano puliti, se del caso disinfestati e disinfettati il più presto possibile dopo lo scarico;

5) ai suini vivi spediti in zone di un altro Stato membro elencate nelle parti II e III dell'allegato si applichino i seguenti requisiti supplementari:

a) i suini soddisfano altre adeguate garanzie in materia di salute animale in base all'esito positivo di una valutazione dei rischi relativa alle misure contro la propagazione della peste suina africana richieste dall'autorità competente dello Stato membro d'origine e autorizzate dall'autorità competente dello Stato membro del luogo di transito nonché da quella del luogo di destinazione prima della movimentazione di tali animali;

b) lo Stato membro del luogo d'origine informa immediatamente la Commissione e gli altri Stati membri delle garanzie in materia di salute animale e dell'approvazione da parte delle autorità competenti di cui alla lettera a) e autorizza un elenco di aziende conformi a dette garanzie;

c) è predisposta una procedura di incanalamento a norma dell'articolo 16 bis sotto il controllo delle autorità competenti degli Stati membri d'origine, di transito e di destinazione, al fine di provvedere affinché gli animali spostati conformemente ai requisiti supplementari di cui alla lettera a) siano trasportati in modo sicuro, senza essere successivamente trasferiti in un altro Stato membro;

d) per i suini vivi che soddisfano tutte le condizioni di cui al presente articolo, è aggiunta la seguente dicitura nei corrispondenti certificati sanitari per animali della specie suina di cui all'articolo 5, paragrafo 1, della direttiva 64/432/CEE:

«Suini conformi all'articolo 3 bis della decisione di esecuzione 2014/709/UE della Commissione.»

▼M29

Articolo 3 ter

Deroga al divieto di spedizione di suini vivi dalle zone elencate nella parte II dell'allegato se destinati alla macellazione immediata

In deroga al divieto di cui all'articolo 2, lettera a), gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione di suini vivi destinati alla macellazione immediata da aziende situate nelle zone elencate nella parte II dell'allegato (l'azienda di spedizione) verso altre zone nel territorio dello stesso Stato membro, purché:

a) prima della spedizione, i suini siano rimasti nell'azienda di spedizione per almeno 30 giorni o dalla nascita;

b) i suini siano conformi alle prescrizioni di cui all'articolo 3, paragrafo 2 o paragrafo 3;

c) tutti i suini presenti nell'azienda di spedizione provengano unicamente da una singola azienda da riproduzione situata nelle zone elencate nella parte I o II dell'allegato nel territorio dello stesso Stato membro (l'azienda da riproduzione);

d) l'autorità competente abbia concesso l'autorizzazione preventiva per il trasferimento dei suini dall'azienda da riproduzione all'azienda di spedizione, sulla base di una valutazione dei rischi connessa alle misure di attenuazione dei rischi in vigore nell'azienda da riproduzione e nell'azienda di spedizione;

e) l'azienda da riproduzione e l'azienda di spedizione dispongano entrambe di un programma comune di biosicurezza preventivamente approvato dall'autorità competente;

f) l'autorità competente verifichi periodicamente, e almeno una volta ogni tre mesi, l'attuazione del programma comune di biosicurezza di cui alla lettera e);

g) la partita di suini destinati alla macellazione immediata sia trasportata direttamente, senza operazioni di scarico o soste, a un macello riconosciuto a norma dell'articolo 12 e specificamente designato a tal fine dall'autorità competente;

h) l'autorità competente sia stata informata in anticipo dell'intenzione di inviare la partita di suini vivi al macello per la macellazione immediata;

i) il trasporto della partita di suini vivi verso il macello all'interno e attraverso zone situate al di fuori delle zone elencate nella parte II dell'allegato sia effettuato lungo rotte di trasporto specificate in anticipo e i veicoli utilizzati per il trasporto siano puliti, disinfettati e, se necessario, disinfestati il più presto possibile dopo lo scarico;

j) gli autocarri e gli altri veicoli utilizzati per il trasporto della partita di suini vivi siano stati individualmente registrati presso l'autorità competente a tale scopo;

k) l'autorità competente sia sistematicamente informata di qualsiasi spedizione e arrivo di partite di suini vivi dalle aziende da riproduzione all'azienda di spedizione;

l) la sorveglianza nell'azienda di spedizione e nell'azienda da riproduzione sia rafforzata dall'applicazione, a tutti i suini di più di quattro mesi, delle procedure di cui al capitolo IV, parte A, punto 4 dell'allegato della decisione 2003/422/CE.

▼B

Articolo 4

Deroga al divieto di spedizione di partite di suini vivi destinati alla macellazione immediata provenienti dalle zone elencate nella parte III dell'allegato e di partite di carni suine, preparati e prodotti a base di carni suine ottenuti da tali suini

▼M10

In deroga ai divieti di cui all'articolo 2, lettere a) e c), gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione di suini vivi destinati alla macellazione immediata originari delle zone elencate nella parte III dell'allegato verso altre zone nel territorio dello stesso Stato membro o verso zone di un altro Stato membro elencate nelle parti II o III dell'allegato, qualora sussistano limiti logistici alla capacità di macellazione dei macelli riconosciuti dall'autorità competente a norma dell'articolo 12 e situati nelle zone elencate nella parte III dell'allegato, purché:

▼B

1. i suini siano rimasti nell'azienda per almeno 30 giorni o dalla nascita e nessun suino vivo originario di una delle zone elencate nelle parti II, III e IV dell'allegato sia stato introdotto in tale azienda durante un periodo di almeno 30 giorni precedente alla data di spedizione, e

2. i suini soddisfino i requisiti di cui ai paragrafi 1, 2 o 3 dell'articolo 3;

3. i suini destinati alla macellazione immediata siano trasportati direttamente, senza operazioni di scarico o soste, a un macello riconosciuto a norma dell'articolo 12 e specificamente designato a tal fine dall'autorità competente;

4. l'autorità competente responsabile del macello sia stata informata dall'autorità competente di spedizione dell'intenzione di trasportare i suini e notifichi l'arrivo degli animali a quest'ultima;

▼M25

5. all'arrivo al macello i suini siano tenuti e macellati separatamente dagli altri suini e siano macellati in un giorno specifico, dedicato esclusivamente alla macellazione dei suini provenienti dalle zone elencate nella parte III dell'allegato, o al termine di un giorno di macellazione in cui non verranno successivamente macellati altri suini;

▼B

6. il trasporto dei suini verso il macello all'interno e attraverso aree situate al di fuori delle zone elencate nella parte III dell'allegato sia effettuata lungo rotte di trasporto predefinite e i veicoli utilizzati per il trasporto di detti suini siano puliti, disinfestati, se del caso, e disinfettati il più presto possibile dopo lo scarico;

7. gli Stati membri interessati assicurino che le carni suine fresche, le preparazioni e i prodotti a base di carni suine ottenuti da tali suini:

a) siano prodotti, immagazzinati e trasformati in stabilimenti riconosciuti a norma dell'articolo 12;

b) siano stati bollati a norma dell'articolo 16;

c) siano commercializzati solo sul territorio di detto Stato membro;

8. gli Stati membri interessati assicurino che i sottoprodotti di origine animale ottenuti da tali suini siano sottoposti ad un trattamento in un sistema separato approvato dall'autorità competente, che garantisca che i prodotti derivati ottenuti da tali suini non presentano rischi per quanto riguarda la peste suina africana;

9. gli Stati membri interessati informino immediatamente la Commissione della concessione della deroga a norma del presente articolo e comunichino i nomi e gli indirizzi dei macelli riconosciuti ai sensi del presente articolo;

▼M10

10. ai suini vivi spediti in zone di un altro Stato membro elencate nelle parti II e III dell'allegato si applichino i seguenti requisiti supplementari:

a) i suini soddisfano altre adeguate garanzie in materia di salute animale in base all'esito positivo di una valutazione dei rischi relativa alle misure contro la propagazione della peste suina africana richieste dall'autorità competente dello Stato membro d'origine e autorizzate dall'autorità competente dello Stato membro del luogo di transito nonché da quella del luogo di destinazione prima della movimentazione di tali animali;

b) lo Stato membro del luogo d'origine informa immediatamente la Commissione e gli altri Stati membri delle garanzie in materia di salute animale e dell'approvazione da parte delle autorità competenti di cui alla lettera a) e autorizza un elenco di aziende conformi a dette garanzie;

c) è predisposta una procedura di incanalamento a norma dell'articolo 16 bis sotto il controllo delle autorità competenti degli Stati membri d'origine, di transito e di destinazione, al fine di provvedere affinché gli animali spostati conformemente ai requisiti supplementari di cui alla lettera a) siano trasportati in modo sicuro, senza essere successivamente trasferiti in un altro Stato membro;

d) per i suini vivi che soddisfano tutte le condizioni di cui al presente articolo, è aggiunta la seguente dicitura nei corrispondenti certificati sanitari per animali della specie suina di cui all'articolo 5, paragrafo 1, della direttiva 64/432/CEE:

«Suini conformi all'articolo 4 della decisione di esecuzione 2014/709/UE della Commissione.»

▼B

Articolo 5

Deroga al divieto di spedizione dalle zone elencate nella parte III dell'allegato di partite di carni suine, di preparati e prodotti a base di carni suine e di tutti gli altri prodotti costituiti da o contenenti carni suine

In deroga al divieto di cui all'articolo 2, lettera c), gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione dalle zone elencate nella parte III dell'allegato di carni suine, di preparati e prodotti a base di carni suine e di tutti gli altri prodotti costituiti da o contenenti carni suine, purché:

a) siano ottenuti da suini rimasti sin dalla nascita in aziende situate al di fuori delle zone elencate nelle parti II, III o IV dell'allegato, e che le carni suine, i preparati e i prodotti a base di carni suine costituiti da o contenenti tali carni siano stati prodotti, immagazzinati e trasformati in stabilimenti riconosciuti a norma dell'articolo 12; oppure

b) siano ottenuti da suini che soddisfano i requisiti di cui all'articolo 3, paragrafo 1 e paragrafo 2 o 3, e che le carni suine, i preparati e i prodotti a base di carni suine costituiti da o contenenti tali carni siano stati prodotti, immagazzinati e trasformati in stabilimenti riconosciuti a norma dell'articolo 12; oppure

c) siano stati prodotti e trasformati in conformità all'articolo 4, paragrafo 1, della direttiva 2002/99/CE in stabilimenti riconosciuti a norma dell'articolo 12.

Articolo 6

Deroga al divieto di spedizione dalle zone elencate nella parte IV dell'allegato di partite di carni suine, di preparati e prodotti a base di carni suine e di tutti gli altri prodotti costituiti da o contenenti carni suine

In deroga al divieto di cui all'articolo 2, lettera c), gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione dalle zone elencate nella parte IV dell'allegato di carni suine, di preparati e prodotti a base di carni suine e di tutti gli altri prodotti costituiti da o contenenti carni suine, purché:

a) siano ottenuti da suini rimasti sin dalla nascita in aziende situate al di fuori delle zone elencate nell'allegato, e che le carni suine, i preparati e i prodotti a base di carni suine costituiti da o contenenti tali carni siano stati prodotti, immagazzinati e trasformati in stabilimenti riconosciuti a norma dell'articolo 12; oppure

b) siano stati prodotti e trasformati in conformità all'articolo 4, paragrafo 1, della direttiva 2002/99/CE in stabilimenti riconosciuti a norma dell'articolo 12.

Articolo 7

Deroga al divieto di spedizione dalle zone elencate nelle parti III e IV dell'allegato di partite di sottoprodotti di origine suina

1.  In deroga al divieto di cui all'articolo 2, lettera d), gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione dalle zone elencate nelle parti III e IV dell'allegato di prodotti derivati di cui all'articolo 3, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 2 ), ottenuti da sottoprodotti di origine suina, purché tali sottoprodotti siano stati sottoposti a un trattamento che garantisca che i prodotti derivati non presentano rischi relativamente alla peste suina africana.

▼M2

2.  In deroga al divieto di cui all'articolo 2, lettera d), gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione di sottoprodotti di origine suina, esclusi i suini selvatici, compresi i corpi non trasformati di animali morti provenienti da aziende o le carcasse provenienti da macelli riconosciuti a norma del regolamento (CE) n. 853/2004 situati nelle zone elencate nella parte III dell'allegato, verso impianti di trasformazione, incenerimento o coincenerimento di cui all'articolo 24, paragrafo 1, lettere a), b) e c), del regolamento (CE) 1069/2009 situati all'esterno delle zone elencate nella parte III dell'allegato, purché:

▼B

a) i sottoprodotti di origine animale provengano da aziende o macelli situati all'interno delle zone elencate nella parte III dell'allegato, nelle quali non vi siano stati focolai di peste suina africana durante almeno un periodo di 40 giorni precedente alla spedizione;

b) gli autocarri e gli altri veicoli utilizzati per il trasporto di tali sottoprodotti di origine animale siano stati registrati individualmente dall'autorità competente in conformità dell'articolo 23 del regolamento (CE) n. 1069/2009, e:

i) il compartimento coperto a tenuta stagna per il trasporto di tali sottoprodotti di origine animale sia costruito in modo da consentire una pulizia e una disinfezione efficaci e la costruzione dei pavimenti faciliti l'evacuazione e la raccolta dei liquidi;

ii) la domanda di immatricolazione dell'autocarro e degli altri veicoli contenga la prova che il veicolo è stato oggetto di controlli tecnici regolari;

iii) ogni autocarro sia accompagnato da un sistema di navigazione satellitare per determinare la sua posizione in tempo reale. L'operatore responsabile del trasporto deve consentire all'autorità competente di controllare in tempo reale gli spostamenti dell'autocarro e di conservare i registri elettronici di tali spostamenti per almeno 2 mesi;

c) in seguito al carico il compartimento destinato al trasporto di tali sottoprodotti di origine animale sia sigillato dal veterinario ufficiale. Solo il veterinario ufficiale può togliere il sigillo e sostituirlo con uno nuovo. Ciascun carico o sostituzione di sigillo deve essere notificato all'autorità competente;

d) sia vietato qualsiasi ingresso di autocarri o veicoli nelle aziende suinicole e l'autorità competente garantisca una raccolta sicura delle carcasse di suini;

e) il trasporto verso gli impianti di cui sopra sia diretto, senza soste, e conforme alla rotta autorizzata dall'autorità competente a partire dal punto designato di disinfezione all'uscita dalla zona elencata nella parte III dell'allegato. Al punto designato di disinfezione gli autocarri e i veicoli devono essere sottoposti a una pulizia e disinfezione appropriate sotto controllo del veterinario ufficiale;

f) ogni partita di sottoprodotti di origine animale sia corredata di un documento commerciale, debitamente compilato, di cui al capo III dell'allegato VIII del regolamento (UE) n. 142/2011 della Commissione ( 3 ). Il veterinario ufficiale competente per lo stabilimento di trasformazione di destinazione deve confermare all'autorità competente ogni arrivo di cui alla lettera b), punto iii);

g) dopo lo scarico dei sottoprodotti di origine animale, l'autocarro o il veicolo e qualsiasi altra attrezzatura utilizzata per il trasporto di sottoprodotti di origine animale che potrebbe essere contaminata, siano completamente puliti, disinfettati e se necessario disinfestati all'interno dell'area chiusa dell'impianto di trasformazione, sotto la supervisione del veterinario ufficiale. Si applica l'articolo 12, lettera a), della direttiva 2002/60/CE;

h) i sottoprodotti di origine animale siano trasformati senza indugio. È vietato qualsiasi stoccaggio nell'impianto di trasformazione;

i) l'autorità competente provveda affinché la spedizione di sottoprodotti di origine animale non superi la capacità giornaliera di trasformazione dell'impianto di trasformazione;

j) precedentemente alla prima spedizione dalla zona elencata nella parte III dell'allegato, le autorità competenti prendano gli accordi necessari con le autorità pertinenti a norma dell'allegato VI, lettera c), della direttiva 2002/60/CE al fine di garantire il piano di emergenza, la catena di comando e la piena collaborazione dei servizi in caso di incidenti durante il trasporto, avarie importanti dell'autocarro o del veicolo o qualsiasi azione fraudolenta dell'operatore. Gli operatori degli autocarri informano immediatamente l'autorità competente di qualsiasi infortunio o avaria dell'autocarro o del veicolo.

Articolo 8

Divieto di spedizione di suini vivi dalle zone elencate nell'allegato in altri Stati membri e in paesi terzi

▼M10

1.  Fatte salve le disposizioni di cui all'articolo 3, all'articolo 3 bis e all'articolo 4, gli Stati membri interessati garantiscono che i suini vivi non siano spediti dal loro territorio in altri Stati membri e in paesi terzi, salvo nel caso in cui tali suini vivi provengano da:

▼B

a) zone non comprese fra quelle elencate nell'allegato;

b) un'azienda in cui, nel corso di un periodo di almeno 30 giorni immediatamente precedente alla data di spedizione, non siano stati introdotti suini vivi provenienti dalle zone elencate nell'allegato.

2.  In deroga al paragrafo 1, gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione di suini vivi provenienti da un'azienda situata nelle zone elencate nella parte I dell'allegato, purché tali suini vivi soddisfino le seguenti condizioni:

▼M25

a) siano rimasti ininterrottamente nell'azienda per almeno 30 giorni prima della spedizione o dalla nascita e nessun suino vivo proveniente dalle zone elencate nelle parti II, III e IV dell'allegato sia stato introdotto in tale azienda durante un periodo di almeno 30 giorni precedente alla data di spedizione;

▼B

b) provengano da un'azienda che attua i requisiti di biosicurezza per la peste suina africana stabiliti dall'autorità competente;

c) siano stati sottoposti ad esami di laboratorio per la peste suina africana effettuati con esito negativo su campioni prelevati secondo le procedure di campionamento previste dal programma di eradicazione della peste suina africana di cui all'articolo 1, secondo comma, della presente decisione, entro un periodo di 15 giorni precedente alla data della movimentazione e ad un esame clinico per la peste suina africana effettuato alla data di spedizione da un veterinario ufficiale conformemente alle procedure di esame e campionamento di cui al capitolo IV, parte A, dell'allegato della decisione 2003/422/CE; oppure

d) provengano da un'azienda che, almeno due volte all'anno, con un intervallo di almeno 4 mesi, sia stata sottoposta dall'autorità veterinaria competente ad ispezioni:

i) conformi agli orientamenti e alle procedure di cui al capitolo IV dell'allegato della decisione 2003/422/CE,

ii) comprendenti un esame clinico e un campionamento in cui i suini di età superiore a 60 giorni siano stati sottoposti a prove di laboratorio conformemente alle procedure di esame e campionamento di cui al capitolo IV, parte A, dell'allegato della decisione 2003/422/CE;

iii) finalizzate al controllo dell'effettiva applicazione delle misure di cui all'articolo 15, paragrafo 2, lettera b), secondo trattino e trattini dal quarto al settimo, della direttiva 2002/60/CE.

3.  Per le spedizioni di suini vivi che soddisfano le condizioni della deroga di cui al paragrafo 2, è aggiunta la seguente dicitura ai relativi documenti veterinari e/o certificati sanitari di cui all'articolo 5, paragrafo 1, della direttiva 64/432/CEE e all'articolo 3, paragrafo 1, della decisione 93/444/CEE:

«Suini conformi all'articolo 8, paragrafo 2, della decisione di esecuzione 2014/709/UE della Commissione ( *1 ).

▼M10

Articolo 9

Divieto di spedizione in altri Stati membri e in paesi terzi di partite di sperma, ovuli ed embrioni prelevati da suini originari delle zone elencate nell'allegato

1.  Lo Stato membro interessato provvede affinché nessuna partita dei seguenti prodotti sia spedita dal proprio territorio in altri Stati membri e in paesi terzi:

a) sperma suino, salvo se prelevato da verri donatori tenuti presso un centro di raccolta dello sperma riconosciuto in conformità all'articolo 3, lettera a), della direttiva 90/429/CEE del Consiglio ( 4 ) e situato al di fuori delle zone elencate nelle parti II, III e IV dell'allegato della presente decisione;

b) ovuli ed embrioni di suini, salvo se provenienti da donatrici della specie suina allevate in aziende conformi all'articolo 8, paragrafo 2, situate al di fuori delle zone elencate nelle parti II, III e IV dell'allegato, e — per gli embrioni — se concepiti in vivo mediante inseminazione artificiale o prodotti mediante fecondazione in vitro, utilizzando sperma conforme alle condizioni di cui alla lettera a) del presente paragrafo.

2.  In deroga ai divieti di cui al paragrafo 1, lettera a), del presente articolo e all'articolo 2, punto b), gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione, da zone elencate nelle parti II e III dell'allegato della presente decisione, verso zone dello stesso Stato membro o di un altro Stato membro elencate nelle parti II e III dell'allegato, di partite di sperma suino prelevato da verri donatori tenuti presso un centro di raccolta dello sperma riconosciuto in conformità all'articolo 3, lettera a), della direttiva 90/429/CEE, che applica tutte le norme di biosicurezza pertinenti per la peste suina africana, purché:

a) le partite di sperma suino soddisfino altre adeguate garanzie in materia di salute animale in base all'esito positivo di una valutazione dei rischi relativa alle misure contro la propagazione della peste suina africana richieste dall'autorità competente dello Stato membro d'origine e autorizzate dall'autorità competente dello Stato membro di destinazione prima della spedizione di tali partite;

b) lo Stato membro d'origine informi immediatamente la Commissione e gli altri Stati membri delle garanzie in materia di salute animale di cui alla lettera a);

c) i verri donatori siano conformi alle prescrizioni di cui all'articolo 3, punto 1, nonché punto 2 o 3;

▼M29 —————

▼M10

e) il seguente attestato supplementare sia aggiunto nei certificati sanitari di cui all'articolo 6, paragrafo 1, della direttiva 90/429/CEE:

«Sperma suino conforme all'articolo 9 della decisione di esecuzione 2014/709/UE della Commissione, del 9 ottobre 2014, recante misure di protezione contro la peste suina africana in taluni Stati membri e che abroga la decisione di esecuzione 2014/178/UE della Commissione.»

▼B

Articolo 10

Divieto di spedizione di partite di sottoprodotti di origine suina dalle zone elencate nell'allegato in altri Stati membri e in paesi terzi

1.  Gli Stati membri interessati provvedono affinché nessuna partita di sottoprodotti animali di origine suina sia spedita dal proprio territorio in altri Stati membri e in paesi terzi, salvo che tali sottoprodotti suini siano ottenuti da suini originari e provenienti da aziende situate al di fuori delle zone elencate nelle parti II, III e IV dell'allegato.

2.  In deroga al paragrafo 1, gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione in altri Stati membri e in paesi terzi di prodotti derivati ottenuti da sottoprodotti di origine animale di suini provenienti dalle zone elencate nelle parti II, III e IV dell'allegato, purché:

a) tali sottoprodotti siano stati sottoposti ad un trattamento che garantisca che i prodotti derivati ottenuti da suini non presentino rischi relativamente alla peste suina africana;

b) le partite di prodotti derivati siano corredate di un documento commerciale rilasciato in conformità al capo III dell'allegato VIII del regolamento (UE) n. 142/2011.

Articolo 11

Divieto di spedizione di carni suine fresche e di taluni preparati e prodotti a base di carni suine dalle zone elencate nell'allegato in altri Stati membri e in paesi terzi

1.  Gli Stati membri interessati provvedono affinché nessuna partita di carni suine fresche provenienti da aziende situate nelle zone elencate nell'allegato, nonché di preparati e prodotti a base di carni suine, costituiti da o contenenti carni di tali suini sia spedita in altri Stati membri e in paesi terzi, salvo che tali carni suine siano state ottenute da suini originari e provenienti da aziende situate al di fuori delle zone elencate nelle parti II, III e IV dell'allegato.

▼M1

2.  In deroga al paragrafo 1, gli Stati membri interessati con riferimento alle zone elencate nelle parti II, III e IV dell'allegato possono autorizzare la spedizione in altri Stati membri e in paesi terzi di carni suine fresche di cui al paragrafo 1 e di preparati e prodotti a base di carni suine, costituiti da o contenenti tali carni suine, purché tali preparati e prodotti a base di carni suine siano ottenuti da suini allevati sin dalla nascita in aziende situate al di fuori delle zone elencate nelle parti II, III e IV dell'allegato, e le carni suine fresche, i preparati e i prodotti a base di carni suine siano prodotti, immagazzinati e trasformati in stabilimenti riconosciuti a norma dell'articolo 12.

3.  In deroga al paragrafo 1, gli Stati membri interessati con riferimento alle zone elencate nella parte II dell'allegato possono autorizzare la spedizione in altri Stati membri e in paesi terzi di carni suine fresche di cui al paragrafo 1 e di preparati e prodotti a base di carni suine, costituiti da o contenenti tali carni suine, a condizione che tali preparati e prodotti a base di carni suine siano ottenuti da suini conformi ai requisiti di cui all'articolo 3, paragrafo 1 e paragrafo 2 o paragrafo 3.

▼M29

4.  In deroga al paragrafo 1, gli Stati membri interessati comprendenti zone elencate nella parte II dell'allegato possono autorizzare la spedizione in altri Stati membri e in paesi terzi di carni suine fresche di cui al paragrafo 1 e di preparati e prodotti a base di carni suine, costituiti da o contenenti tali carni suine, a condizione che tali preparati e prodotti a base di carni suine siano ottenuti da suini conformi alle prescrizioni di cui all'articolo 3 ter.

▼B

Articolo 12

Riconoscimento di macelli, laboratori di sezionamento e stabilimenti di trasformazione delle carni ai fini degli articoli 4, 5 e 6 e dell'articolo 11, paragrafo 2

L'autorità competente degli Stati membri interessati approva solo i macelli, i laboratori di sezionamento e gli stabilimenti di trasformazione delle carni ai fini degli articoli 4, 5 e 6 e dell'articolo 11, paragrafo 2, presso i quali la produzione, l'immagazzinamento e la trasformazione delle carni suine fresche e dei preparati e prodotti a base di carni suine, costituiti da o contenenti tali carni suine di cui è autorizzata la spedizione in altri Stati membri e in paesi terzi conformemente alle deroghe previste degli articoli da 4 a 6 e dall'articolo 11, paragrafo 2, siano realizzati separatamente dalla produzione, dall'immagazzinamento e dalla trasformazione di altri prodotti costituiti da o contenenti carni fresche suine e preparati e prodotti a base di carni ottenute da suini originari o provenienti da aziende situate nelle zone elencate nell'allegato, diversi da quelli riconosciuti a norma del presente articolo.

▼M25

Articolo 12 bis

Deroga per i macelli, i laboratori di sezionamento e gli stabilimenti di trasformazione delle carni situati nelle zone di protezione e di sorveglianza

Fatti salvi gli articoli 4, 5 e 6 nonché gli articoli 11, 12 e 13 della presente decisione, e in deroga al divieto di cui all'articolo 3, paragrafo 3, lettera a), della direttiva 2002/99/CE, gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione di carni suine, preparati e prodotti a base di carni suine e di tutti gli altri prodotti costituiti da o contenenti carni suine da macelli, laboratori di sezionamento e stabilimenti di trasformazione delle carni situati nelle zone di protezione e di sorveglianza stabilite dalla direttiva 2002/60/CE, purché tali prodotti:

a) siano stati prodotti, immagazzinati e trasformati in stabilimenti situati nelle zone elencate nelle parti I, II o III dell'allegato e riconosciuti in conformità dell'articolo 12; e

b) siano ottenuti da suini originari e provenienti da aziende non situate nelle zone elencate nelle parti II, III o IV dell'allegato o da suini originari e provenienti da aziende situate nelle zone elencate nella parte II dell'allegato, purché soddisfino le prescrizioni stabilite all'articolo 3, punto 1, e punto 2 o 3; e

c) siano stati bollati a norma dell'articolo 16.

▼B

Articolo 13

Deroga al divieto di spedizione di carni suine fresche e di taluni preparati e prodotti a base di carni suine dalle zone elencate nell'allegato

In deroga all'articolo 11, gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione in altri Stati membri e in paesi terzi di carni suine fresche, di preparati e prodotti a base di carni suine, costituiti da o contenenti tali carni provenienti dalle zone elencate nelle parti II, III o IV dell'allegato, purché tali prodotti:

a) siano stati prodotti e trasformati in conformità all'articolo 4, paragrafo 1, della direttiva 2002/99/CE;

b) siano soggetti a certificazione veterinaria in conformità all'articolo 5 della direttiva 2002/99/CE;

c) siano corredati del certificato sanitario richiesto nel quadro degli scambi intra-UE di cui al regolamento (CE) n. 599/2004, la cui parte II va completata come segue:

«Prodotto conforme alla decisione di esecuzione 2014/709/UE della Commissione, del 9 ottobre 2014, recante misure di protezione contro la peste suina africana in taluni Stati membri ( *2 ).

Articolo 14

Informazioni relative agli articoli 11, 12 e 13

Ogni sei mesi, a partire dalla data della presente decisione, gli Stati membri comunicano alla Commissione e agli altri Stati membri l'elenco aggiornato degli stabilimenti riconosciuti di cui all'articolo 12 ed eventuali informazioni pertinenti per l'applicazione degli articoli 11, 12 e 13.

Articolo 15

Misure riguardanti i suini selvatici vivi, le carni fresche, i preparati e i prodotti a base di carni, costituiti da o contenenti carni di suini selvatici

1.  Gli Stati membri interessati provvedono affinché:

▼M25

a) nessun suino selvatico vivo viene spedito dagli Stati membri figuranti nell'allegato, fatta eccezione per le zone indenni dalla peste suina africana separate da barriere geografiche efficaci dalle zone incluse nell'allegato, verso altri Stati membri o dalle zone elencate nell'allegato verso altre zone, elencate o no nell'allegato, nel territorio dello stesso Stato membro;

▼B

b) dalle zone elencate nell'allegato non vengano spedite carni di suini selvatici, preparati e prodotti a base di carni, costituiti da o contenenti tali carni in altri Stati membri o in altre zone del territorio dello stesso Stato membro.

2.  In deroga al paragrafo 1, lettera b), gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione in altre zone nel territorio dello stesso Stato membro, non elencate nell'allegato, di partite di carni di suini selvatici, preparati e prodotti a base di carni, costituiti da o contenenti tali carni provenienti dalle zone elencate nella parte I dell'allegato, purché i suini selvatici siano stati sottoposti ad un test per la peste suina africana con esito negativo in conformità alle procedure diagnostiche di cui al capitolo VI, parti C e D, dell'allegato della decisione 2003/422/CE.

▼M29

In deroga al paragrafo 1, lettera b), gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione di carni ottenute da suini selvatici dalle zone elencate nelle parti I e II dell'allegato verso altre zone nel territorio dello stesso Stato membro o verso altri Stati membri, a condizione che tali carni:

a) siano state prodotte e trasformate in conformità all'articolo 4, paragrafo 1, della direttiva 2002/99/CE e sottoposte a trattamento termico come prescritto dalla lettera a) o d) dell'allegato III di tale direttiva;

b) siano soggette a certificazione veterinaria conformemente all'articolo 5 della direttiva 2002/99/CE;

c) siano corredate del certificato sanitario richiesto nel quadro degli scambi intracomunitari di cui all'allegato del regolamento (CE) n. 599/2004, la cui parte II va completata come segue: «Prodotti conformi alla decisione di esecuzione 2014/709/UE della Commissione.»

▼M25

3.  In deroga al paragrafo 1, lettera a), gli Stati membri interessati possono autorizzare la spedizione di suini selvatici vivi dalle zone non elencate nell'allegato verso altre zone nel territorio dello stesso Stato membro non elencate nell'allegato e verso altri Stati membri, purché:

a) gli ex suini selvatici siano rimasti nell'azienda per almeno 30 giorni e nessun suino vivo sia stato introdotto in tale azienda durante un periodo di almeno 30 giorni prima della data di spostamento;

b) l'azienda attui misure di biosicurezza;

c) gli ex suini selvatici soddisfino le prescrizioni di cui all'articolo 3, punto 1, e punto 2 o 3.

4.  Per le partite di suini selvatici vivi che soddisfano le condizioni della deroga di cui al paragrafo 3, è aggiunta la seguente dicitura ai relativi documenti veterinari e/o certificati sanitari di cui all'articolo 5, paragrafo 1, della direttiva 64/432/CEE e all'articolo 3, paragrafo 1, della decisione 93/444/CEE: «Suini conformi all'articolo 15, paragrafo 3, della decisione di esecuzione 2014/709/UE della Commissione».

Articolo 15 bis

Informazioni che gli operatori del settore del trasporto passeggeri e i servizi postali sono tenuti a fornire

Gli operatori del settore del trasporto passeggeri, compresi gli operatori portuali ed aeroportuali, le agenzie di viaggio e i servizi postali richiamano l'attenzione dei loro clienti sulle norme stabilite dalla presente decisione, in particolare fornendo in modo adeguato informazioni sulle norme di cui agli articoli 2 e 15 ai viaggiatori che si spostano dal territorio di uno qualsiasi degli Stati membri interessati e ai clienti dei servizi postali.

▼B

Articolo 16

Bolli sanitari particolari e requisiti in materia di certificazione per carni fresche, preparati e prodotti a base di carni soggetti ai divieti di cui all'articolo 2, all'articolo 11, paragrafo 1, e all'articolo 15, paragrafo 1

Gli Stati membri interessati garantiscono che le carni fresche e i preparati e i prodotti a base di carni oggetto dei divieti di cui all'articolo 2, all'articolo 11, paragrafo 1, e all'articolo 15, paragrafo 1, siano contrassegnati da un particolare bollo sanitario che non ha forma ovale e che non può essere confuso con:

a) il marchio di identificazione per i preparati e i prodotti a base di carni, costituiti da o contenenti carni di suini, di cui alla sezione I dell'allegato II del regolamento (CE) n. 853/2004;

b) il bollo sanitario per le carni suine fresche di cui alla sezione I, capo III, dell'allegato I del regolamento (CE) n. 854/2004.

▼M10

Articolo 16 bis

Procedura di incanalamento

L'autorità competente provvede affinché la procedura di incanalamento sia conforme ai seguenti requisiti:

1) gli autocarri e gli altri veicoli utilizzati per il trasporto di suini vivi sono stati:

a) registrati individualmente dall'autorità competente dello Stato membro di spedizione ai fini del trasporto dei suini vivi utilizzando la procedura di incanalamento;

b) sigillati dal veterinario ufficiale in seguito al carico; solo il funzionario dell'autorità competente può togliere il sigillo e sostituirlo con uno nuovo; ogni carico o sostituzione di sigillo deve essere notificato all'autorità competente;

2) il trasporto è:

a) diretto, senza soste;

b) effettuato seguendo la rotta autorizzata dall'autorità competente;

3) il veterinario ufficiale responsabile dell'azienda di destinazione deve confermare ciascun arrivo all'autorità competente del luogo di origine;

4) dopo lo scarico dei suini vivi, l'autocarro o il veicolo e qualsiasi altra attrezzatura utilizzata per il trasporto di tali suini sono completamente puliti e disinfettati all'interno dell'area chiusa del luogo di destinazione sotto la supervisione del veterinario ufficiale. Si applica l'articolo 12, lettera a), della direttiva 2002/60/CE;

5) precedentemente alla prima spedizione dalle zone elencate nella parte III dell'allegato, le autorità competenti del luogo d'origine provvedono affinché siano predisposti gli accordi necessari con le autorità pertinenti ai sensi dell'allegato VI, lettera c), della direttiva 2002/60/CE al fine di garantire il piano di emergenza, la catena di comando e la piena collaborazione dei servizi in caso di incidenti durante il trasporto, una grave avaria dell'autocarro o del veicolo o qualsiasi azione fraudolenta dell'operatore. Gli operatori degli autocarri informano immediatamente l'autorità competente di qualsiasi infortunio o avaria importante dell'autocarro o del veicolo.

▼B

Articolo 17

Requisiti relativi alle aziende e ai veicoli utilizzati per il trasporto nelle zone elencate nell'allegato

Gli Stati membri interessati provvedono affinché:

a) le condizioni di cui all'articolo 15, paragrafo 2, lettera b), secondo trattino e trattini dal quarto al settimo, della direttiva 2002/60/CE siano applicate nelle aziende suinicole situate all'interno delle zone elencate nell'allegato della presente decisione;

b) i veicoli utilizzati per il trasporto di suini o di sottoprodotti di origine suina provenienti da aziende situate nelle zone elencate nell'allegato della presente decisione vengano puliti e disinfettati immediatamente dopo ogni operazione e il trasportatore fornisca e conservi all'interno del veicolo la prova dell'avvenuta pulizia e disinfezione.

Articolo 18

Requisiti in materia di informazione per gli Stati membri interessati

Gli Stati membri interessati informano la Commissione e gli altri Stati membri, nell'ambito del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi, dei risultati della sorveglianza della peste suina africana relativa alle zone elencate nell'allegato, conformemente ai programmi di eradicazione della peste suina africana dalle popolazioni di suini selvatici, approvati dalla Commissione in conformità all'articolo 16 della direttiva 2002/60/CE e di cui all'articolo 1, secondo comma, della presente decisione.

Articolo 19

Conformità

Gli Stati membri modificano le misure applicate agli scambi per renderle conformi alla presente decisione e rendono immediatamente pubbliche nel modo adeguato le misure adottate. Essi comunicano immediatamente alla Commissione il testo di tali disposizioni.

Articolo 20

Abrogazione

La decisione di esecuzione 2014/178/UE è abrogata.

Articolo 21

Applicabilità

La presente decisione si applica fino al ►M10  31 dicembre 2019 ◄ .

Articolo 22

Destinatari

Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.

▼M33




ALLEGATO

PARTE I

1.    Repubblica ceca

Le seguenti zone della Repubblica ceca:

 okres Uherské Hradiště,

 okres Kroměříž,

 okres Vsetín,

 katastrální území obcí v okrese Zlín:

 

 Bělov,

 Biskupice u Luhačovic,

 Bohuslavice nad Vláří,

 Bohuslavice u Zlína,

 Brumov,

 Březůvky,

 Bylnice,

 Divnice,

 Dobrkovice,

 Dolní Lhota u Luhačovic,

 Doubravy,

 Drnovice u Valašských Klobouk,

 Halenkovice,

 Haluzice,

 Horní Lhota u Luhačovic,

 Hrádek na Vlárské dráze,

 Hřivínův Újezd,

 Jestřabí nad Vláří,

 Kaňovice u Luhačovic,

 Karlovice u Zlína,

 Kelníky,

 Kladná-Žilín,

 Kochavec,

 Komárov u Napajedel,

 Křekov,

 Kvítkovice u Otrokovic,

 Lhota u Zlína,

 Lipina,

 Lipová u Slavičína,

 Loučka I,

 Loučka II,

 Ludkovice,

 Luhačovice,

 Machová,

 Mirošov u Valašských Klobouk,

 Mysločovice,

 Napajedla,

 Návojná,

 Nedašov,

 Nedašova Lhota,

 Nevšová,

 Oldřichovice u Napajedel,

 Otrokovice,

 Petrůvka u Slavičína,

 Podhradí u Luhačovic,

 Pohořelice u Napajedel,

 Polichno,

 Popov nad Vláří,

 Poteč,

 Pozlovice,

 Provodov na Moravě,

 Rokytnice u Slavičína,

 Rudimov,

 Řetechov,

 Salaš u Zlína,

 Sazovice,

 Sehradice,

 Sidonie,

 Slavičín,

 Slopné,

 Smolina,

 Spytihněv,

 Svatý Štěpán,

 Šanov,

 Šarovy,

 Štítná nad Vláří,

 Tichov,

 Tlumačov na Moravě,

 Újezd u Valašských Klobouk,

 Valašské Klobouky,

 Velký Ořechov,

 Vlachova Lhota,

 Vlachovice,

 Vrbětice,

 Vysoké Pole,

 Žlutava.

2.    Estonia

Le seguenti zone dell'Estonia:

 Hiiu maakond.

3.    Lettonia

Le seguenti zone della Lettonia:

 Aizputes novads,

 Alsungas novads,

 Auces novada Vecauces un Ukru pagasts, Auces pilsēta,

 Jelgavas novada Platones, Vircavas, Jaunsvirlaukas, Vilces, Lielplatones, Elejas un Sesavas pagasts,

 Kuldīgas novada Gudenieku, Turlavas, Snēpeles un Laidu pagasts,

 Pāvilostas novada Sakas pagasts un Pāvilostas pilsēta,

 republikas pilsēta Jelgava,

 Saldus novada Ezeres, Kursīšu, Novadnieku, Pampāļu, Saldus, Zaņas un Zirņu pagasts, Saldus pilsēta,

 Skrundas novads,

 Stopiņu novada daļa, kas atrodas uz rietumiem no autoceļa V36, P4 un P5, Acones ielas, Dauguļupes ielas un Dauguļupītes,

 Tērvetes novads,

 Ventspils novada Jūrkalnes pagasts.

4.    Lituania

Le seguenti zone della Lituania:

 Akmenės rajono savivaldybė: Kruopių ir Papilės seniūnijos,

 Joniškio rajono savivaldybė,

 Jurbarko rajono savivaldybė: Eržvilko, Smalininkų ir Viešvilės seniūnijos,

 Kalvarijos savivaldybė,

 Kazlų Rūdos savivaldybė,

 Kelmės rajono savivaldybė,

 Marijampolės savivaldybė,

 Mažeikių rajono savivaldybė: Sedos, Šerkšnėnų, Tirkšlių ir Židikų seniūnijos,

 Pagėgių savivaldybė,

 Raseinių rajono savivaldybė: Girkalnio ir Kalnūjų seniūnijos dalis į šiaurę nuo kelio Nr A1, Nemakščių, Paliepių, Raseinių, Raseinių miesto ir Viduklės seniūnijos,

 Šakių rajono savivaldybė,

 Šiaulių miesto savivaldybė,

 Šiaulių rajono savivaldybė,

 Tauragės rajono savivaldybė,

 Telšių rajono savivaldybė: Nevarėnų ir Tryškių seniūnijos.

5.    Polonia

Le seguenti zone della Polonia:

w województwie warmińsko-mazurskim:

 gminy Stare Juchy i gmina wiejska Ełk w powiecie ełckim,

 gminy Biała Piska, Orzysz i Pisz w powiecie piskim,

 gminy Miłki i Wydminy w powiecie giżyckim,

 gminy Olecko, Świętajno i Wieliczki w powiecie oleckim,

 gminy Bartoszyce z miastem Bartoszyce w powiecie bartoszyckim,

 gminy Lidzbark Warmiński z miastem Lidzbark Warmiński, Orneta i Kiwity w powiecie lidzbarskim,

 gminy Wilczęta i Frombork w powiecie braniewskim,

 gmina Młynary w powiecie elbląskim.

w województwie podlaskim:

 gmina Brańsk z miastem Brańsk, gminy Boćki, Rudka, Wyszki, część gminy Bielsk Podlaski położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 19 (w kierunku północnym od miasta Bielsk Podlaski) i przedłużonej przez wschodnią granicę miasta Bielsk Podlaski i drogę nr 66 (w kierunku południowym od miasta Bielsk Podlaski), miasto Bielsk Podlaski, część gminy Orla położona na zachód od drogi nr 66 w powiecie bielskim,

 gminy Dziadkowice, Grodzisk i Perlejewo w powiecie siemiatyckim,

 gminy Kolno z miastem Kolno, Mały Płock i Turośl w powiecie kolneńskim,

 gminy Juchnowiec Kościelny, Suraż, Turośń Kościelna, Łapy i Poświętne w powiecie białostockim,

 powiat zambrowski,

 gminy Bakałarzewo, Jeleniewo, Raczki, Rutka-Tartak, i część gminy Suwałki położona na zachód od linii wyznaczonej przez Drogę Wojewódzką nr 662 i drogę nr 8 w kierunku północnym w powiecie suwalskim,

 gminy Sokoły, Kulesze Kościelne, Nowe Piekuty, Szepietowo, Klukowo, Ciechanowiec, Wysokie Mazowieckie z miastem Wysokie Mazowieckie, Czyżew w powiecie wysokomazowieckim,

 gminy Łomża, Miastkowo, Nowogród, Piątnica, Śniadowo i Zbójna w powiecie łomżyńskim,

 powiat miejski Białystok,

 powiat miejski Łomża,

 powiat miejski Suwałki.

w województwie mazowieckim:

 gminy Bielany, Ceranów, Jabłonna Lacka, Sabnie, Sterdyń i gmina wiejska Sokołów Podlaski w powiecie sokołowskim,

 gminy Domanice, Kotuń, Mokobody, Skórzec, Suchożebry, część gminy Mordy położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 698 biegnącej od zachodniej granicy gminy do miejscowości Mordy i następnie wzdłuż linii wyznaczonej przez drogę łącząca miejscowości Mordy, Sosenki-Jajki i Ptaszki do granicy gminy, Siedlce, Wiśniew, Wodynie i Zbuczyn w powiecie siedleckim,

 powiat miejski Siedlce,

 gminy Rzekuń, Troszyn, Czerwin i Goworowo w powiecie ostrołęckim,

 gminy Olszanka i Łosice w powiecie łosickim,

 powiat ostrowski,

 gmina Wyszogród w powiecie płockim,

 gminy Czerwińsk nad Wisłą i Załuski w powiecie płońskim,

 gminy Pomiechówek, Zakroczym i część miasta Nowy Dwór Mazowiecki położona na północ od rzeki Wisły w powiecie nowodworskim,

 gmina Pokrzywnica i Zatory w powiecie pułtuskim,

 gmina Serock w powiecie legionowskim,

 gmina Somianka w powiecie wyszkowskim,

 gminy Dąbrówka, Klembów, Kobyłka, Poświętne, Radzymin, Wołomin, Zielonka w powiecie wołomińskim,

 gminy Halinów, Siennica, Sulejówek, część gminy Dębe Wielkie położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 2, a następnie przez drogę nr 92 i część gminy wiejskiej Mińsk Mazowiecki położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 92 i na zachód od linii wyznaczonej przez drogę nr 802 z wyłączeniem położonej w tym obszarze części miasta Mińsk Mazowiecki w powiecie mińskim,

 gminy Osieck i Sobienie-Jeziory w powiecie otwockim,

 gmina Garwolin z miastem Garwolin, Parysów, Pilawa i Wilga w powiecie garwolińskim,

 gminy Lesznowola i Tarczyn w powiecie piaseczyńskim,

 gminy Grójec, Jasieniec i Warka w powiecie grójeckim,

 gminy Grabów nad Pilicą i Magnuszew w powiecie kozienickim,

 gminy Brwinów, Michałowice, Nadarzyn, Piastów, Pruszków i Raszyn w powiecie pruszkowskim,

 gminy Baranów, Grodzisk Mazowiecki, Milanówek i Podkowa Leśna w powiecie grodziskim,

 gminy Iłów, Młodzieszyn, Sochaczew z miastem Sochaczew i Teresin w powiecie sochaczewskim.

w województwie lubelskim:

 gminy Cyców, Ludwin, Puchaczów i Spiczyn w powiecie łęczyńskim,

 gminy Borki, Czemierniki i miasto Radzyń Podlaski w powiecie radzyńskim,

 gmina Adamów, Krzywda, Serokomla, Stanin, Stoczek Łukowski z miastem Stoczek Łukowski, część gminy Trzebieszów położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 806 i Wojcieszków w powiecie łukowskim,

 gminy Dębowa Kłoda i Sosnowica w powiecie parczewskim,

 gminy Dorohusk, Kamień, Chełm, Ruda – Huta, część gminy Sawin położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę łącząca miejscowość Chutcze z miejscowością Sawin, wzdłuż ulic Brzeska, Wygon i Podgrabowa w miejscowości Sawin, a dalej wzdłuż drogi stanowiącej przedłużenie ulicy Podgrabowa w kierunku wschodnim do granicy gminy, Siedliszcze, Rejowiec, Rejowiec Fabryczny z miastem Rejowiec Fabryczny i Wierzbica w powiecie chełmskim,

 powiat miejski Chełm,

 gminy Firlej, Kock, Lubartów z miastem Lubartów, Serniki, Niedźwiada, Ostrówek, Ostrów Lubelski i Uścimów w powiecie lubartowskim.

PARTE II

1.    Repubblica ceca

Le seguenti zone della Repubblica ceca:

 katastrální území obcí v okrese Zlín:

 

 Bratřejov u Vizovic,

 Březnice u Zlína,

 Březová u Zlína,

 Dešná u Zlína,

 Dolní Ves,

 Držková,

 Fryšták,

 Horní Ves u Fryštáku,

 Hostišová,

 Hrobice na Moravě,

 Hvozdná,

 Chrastěšov,

 Jaroslavice u Zlína,

 Jasenná na Moravě,

 Kašava,

 Klečůvka,

 Kostelec u Zlína,

 Kudlov,

 Lhotka u Zlína,

 Lhotsko,

 Lípa nad Dřevnicí,

 Louky nad Dřevnicí,

 Lukov u Zlína,

 Lukoveček,

 Lutonina,

 Lužkovice,

 Malenovice u Zlína,

 Mladcová,

 Neubuz,

 Ostrata,

 Podkopná Lhota,

 Prštné,

 Příluky u Zlína,

 Racková,

 Raková,

 Slušovice,

 Štípa,

 Tečovice,

 Trnava u Zlína,

 Ublo,

 Velíková,

 Veselá u Zlína,

 Vítová,

 Vizovice,

 Vlčková,

 Všemina,

 Zádveřice,

 Zlín,

 Želechovice nad Dřevnicí.

2.    Estonia

Le seguenti zone dell'Estonia:

 Haapsalu linn,

 Hanila vald,

 Harju maakond,

 IDA-Viru maakond,

 Jõgeva maakond,

 Järva maakond,

 Kihelkonna vald,

 Kullamaa vald,

 Kuressaare linn,

 Lääne-Viru maakond,

 Lääne-Saare vald,

 osa Leisi vallast, mis asub lääne pool Kuressaare-Leisi maanteest (maanatee nr 79),

 Lihula vald,

 Martna vald,

 Muhu vald,

 Mustjala vald,

 Osa Noarootsi vallast, mis asub põhja pool maanteest nr 230,

 Nõva vald,

 Pihtla vald,

 Pärnu maakond (välja arvatud Audru ja Tõstamaa vald),

 Põlva maakond,

 Rapla maakond,

 Osa Ridala vallast, mis asub edela pool maanteest nr 31,

 Ruhnu vald,

 Salme vald,

 Tartu maakond,

 Torgu vald,

 Valga maakond,

 Viljandi maakond,

 Vormsi vald,

 Võru maakond.

3.    Lettonia

Le seguenti zone della Lettonia:

 Ādažu novads,

 Aglonas novada Kastuļinas, Grāveru un Šķeltovas pagasts,

 Aizkraukles novads,

 Aknīstes novads,

 Alojas novads,

 Alūksnes novads,

 Amatas novads,

 Apes novads,

 Auces novada Bēnes, Lielauces un Īles pagasts,

 Babītes novads,

 Baldones novads,

 Baltinavas novads,

 Balvu novads,

 Bauskas novads,

 Beverīnas novads,

 Brocēnu novads,

 Burtnieku novads,

 Carnikavas novads,

 Cēsu novads,

 Cesvaines novads,

 Ciblas novads,

 Dagdas novads,

 Daugavpils novada Vaboles, Līksnas, Sventes, Medumu, Demenas, Kalkūnes, Laucesas, Tabores, Maļinovas, Ambeļu, Biķernieku, Naujenes, Vecsalienas, Salienas un Skrudalienas pagasts,

 Dobeles novads,

 Dundagas novads,

 Engures novads,

 Ērgļu novads,

 Garkalnes novada daļa, kas atrodas uz ziemeļrietumiem no autoceļa A2,

 Gulbenes novads,

 Iecavas novads,

 Ikšķiles novada Tīnūžu pagasta daļa, kas atrodas uz dienvidaustrumiem no autoceļa P10, Ikšķiles pilsēta,

 Ilūkstes novads,

 Jaunjelgavas novads,

 Jaunpiebalgas novads,

 Jaunpils novads,

 Jēkabpils novads,

 Jelgavas novada Glūdas, Zaļenieku, Svētes, Kalnciema, Līvbērzes un Valgundes pagasts,

 Kandavas novads,

 Kārsavas novads,

 Ķeguma novads,

 Ķekavas novads,

 Kocēnu novads,

 Kokneses novads,

 Krāslavas novads,

 Krimuldas novada Krimuldas pagasta daļa, kas atrodas uz ziemeļaustrumiem no autoceļa V89 un V81, un Lēdurgas pagasta daļa, kas atrodas uz ziemeļaustrumiem no autoceļa V81 un V128,

 Krustpils novads,

 Kuldīgas novada Ēdoles, Īvandes, Kurmāles, Padures, Pelču, Rumbas, Rendas, Kalibes un Vārmes pagasts, Kuldīgas pilsēta,

 Lielvārdes novads,

 Līgatnes novads,

 Limbažu novada Skultes, Limbažu, Umurgas, Katvaru, Pāles un Viļķenes pagasts, Limbažu pilsēta,

 Līvānu novads,

 Lubānas novads,

 Ludzas novads,

 Madonas novads,

 Mālpils novads,

 Mārupes novads,

 Mazsalacas novads,

 Mērsraga novads,

 Naukšēnu novads,

 Neretas novada Mazzalves pagasta daļa, kas atrodas uz ziemeļaustrumiem no autoceļa P73 un uz rietumiem no autoceļa 932,

 Ogres novads,

 Olaines novads,

 Ozolnieku novads,

 Pārgaujas novads,

 Pļaviņu novads,

 Preiļu novada Saunas pagasts,

 Priekuļu novada Veselavas pagasts un Priekuļu pagasta daļa, kas atrodas uz dienvidiem no autoceļa P28 un rietumiem no autoceļa P20,

 Raunas novada Drustu pagasts un Raunas pagasta daļa, kas atrodas uz dienvidiem no autoceļa A2,

 republikas pilsēta Daugavpils,

 republikas pilsēta Jēkabpils,

 republikas pilsēta Jūrmala,

 republikas pilsēta Rēzekne,

 republikas pilsēta Valmiera,

 Rēzeknes novada Audriņu, Bērzgales, Čornajas, Dricānu, Gaigalavas, Griškānu, Ilzeskalna, Kantinieku, Kaunatas, Lendžu, Lūznavas, Maltas, Mākoņkalna, Nagļu, Ozolaines, Ozolmuižas, Rikavas, Nautrēnu, Sakstagala, Silmalas, Stoļerovas, Stružānu un Vērēmu pagasts un Feimaņu pagasta daļa, kas atrodas uz ziemeļiem no autoceļa V577 un Pušas pagasta daļa, kas atrodas uz ziemeļaustrumiem no autoceļa V577 un V597,

 Riebiņu novada Sīļukalna, Stabulnieku, Galēnu un Silajāņu pagasts,

 Rojas novads,

 Ropažu novada daļa, kas atrodas uz austrumiem no autoceļa P10,

 Rugāju novads,

 Rundāles novads,

 Rūjienas novads,

 Salacgrīvas novads,

 Salas novads,

 Saldus novada Jaunlutriņu, Lutriņu un Šķēdes pagasts,

 Saulkrastu novads,

 Siguldas novada Mores pagasts un Allažu pagasta daļa, kas atrodas uz dienvidiem no autoceļa P3,

 Skrīveru novads,

 Smiltenes novads,

 Strenču novads,

 Talsu novads,

 Tukuma novads,

 Valkas novads,

 Varakļānu novads,

 Vecpiebalgas novads,

 Vecumnieku novads,

 Ventspils novada Ances, Tārgales, Popes, Vārves, Užavas, Piltenes, Puzes, Ziru, Ugāles, Usmas un Zlēku pagasts, Piltenes pilsēta,

 Viesītes novada Elkšņu un Viesītes pagasts, Viesītes pilsēta,

 Viļakas novads,

 Viļānu novads,

 Zilupes novads.

4.    Lituania

Le seguenti zone della Lituania:

 Akmenės rajono savivaldybė: Akmenės, Naujosios Akmenės kaimiškoji, Naujosios Akmenės miesto ir Ventos seniūnijos,

 Alytaus miesto savivaldybė,

 Alytaus rajono savivaldybė,

 Anykščių rajono savivaldybė: Andrioniškio, Anykščių, Debeikių, Kavarsko seniūnijos dalis į šiaurės rytus nuo kelio Nr. 1205 ir į šiaurę rytus nuo kelio Nr. 1218, Kurklių, Skiemonių, Svėdasų, Troškūnų ir Viešintų seniūnijos,

 Birštono savivaldybė,

 Biržų miesto savivaldybė,

 Biržų rajono savivaldybė: Nemunėlio Radviliškio, Pabiržės, Pačeriaukštės ir Parovėjos seniūnijos,

 Elektrėnų savivaldybė,

 Ignalinos rajono savivaldybė,

 Jonavos rajono savivaldybė,

 Jurbarko rajono savivaldybė: Girdžių, Jurbarko miesto, Jurbarkų, Juodaičių, Raudonės, Seredžiaus, Veliuonos,Skirsnemunės ir Šimkaičių seniūnijos,

 Kaišiadorių miesto savivaldybė,

 Kaišiadorių rajono savivaldybė,

 Kauno miesto savivaldybė,

 Kauno rajono savivaldybės: Akademijos, Alšėnų, Batniavos, Domeikavos, Ežerėlio, Garliavos apylinkių, Garliavos, Karmėlavos, Kačerginės, Kulautuvos, Lapių, Linksmakalnio, Neveronių, Raudondvario, Ringaudų, Rokų, Samylų, Taurakiemio, Užliedžių, Vilkijos apylinkių, Vilkijos, Zapyškio seniūnijos,

 Kėdainių rajono savivaldybė savivaldybės: Dotnuvos, Gudžiūnų, Josvainių seniūnijos dalis į šiaurę nuo kelio Nr 3514 ir Nr 229, Krakių, Kėdainių miesto, Surviliškio, Truskavos, Vilainių ir Šėtos seniūnijos,

 Kupiškio rajono savivaldybė: Noriūnų, Skapiškio, Subačiaus ir Šimonių seniūnijos,

 Mažeikių rajono savivaldybės: Laižuvos, Mažeikių apylinkės, Mažeikių, Reivyčių ir Viekšnių seniūnijos,

 Molėtų rajono savivaldybė,

 Pakruojo rajono savivaldybė: Klovainių, Rozalimo, Lygumų, Pakruojo, Žeimelio, Linkuvos ir Pašvitinio seniūnijos,

 Panevėžio rajono savivaldybė: Krekenavos seninūnijos dalis į vakarus nuo Nevėžio upės ir į pietus nuo kelio Nr. 3004,

 Pasvalio rajono savivaldybė: Joniškėlio apylinkių, Joniškėlio miesto, Saločių ir Pušaloto seniūnijos,

 Radviliškio rajono savivaldybė,

 Raseinių rajono savivaldybė: Ariogalos, Betygalos, Pagojukų ir Šiluvos seniūnijos ir Kalnūjų ir Girkalnio seniūnijų dalisį pietus nuo kelio Nr. A1,

 Prienų miesto savivaldybė,

 Prienų rajono savivaldybė,

 Rokiškio rajono savivaldybė,

 Širvintų rajono savivaldybė,

 Švenčionių rajono savivaldybė,

 Trakų rajono savivaldybė,

 Utenos rajono savivaldybė,

 Vilniaus miesto savivaldybė,

 Vilniaus rajono savivaldybė,

 Vilkaviškio rajono savivaldybė,

 Visagino savivaldybė,

 Zarasų rajono savivaldybė.

5.    Polonia

Le seguenti zone della Polonia:

w województwie warmińsko-mazurskim:

 gmina Kalinowo i Prostki w powiecie ełckim,

 gmina Górowo Iławeckie z miastem Górowo Iławeckie w powiecie bartoszyckim,

 gminy Braniewo z miastem Braniewo, Lelkowo, Pieniężno i Płoskinia w powiecie braniewskim.

w województwie podlaskim:

 część gminy Wizna położona na zachód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Jedwabne i Wizna oraz na południe od linii wyznaczoną przez drogę nr 64 (od skrzyżowania w miejscowości Wizna w kierunku wschodnim do granicy gminy) w powiecie łomżyńskim,

 gmina Dubicze Cerkiewne, Czyże, Białowieża, Hajnówka z miastem Hajnówka, Narew, Narewka i części gmin Kleszczele i Czeremcha położone na wschód od drogi nr 66 w powiecie hajnowskim,

 gmina Kobylin-Borzymy w powiecie wysokomazowieckim,

 gminy Grabowo i Stawiski w powiecie kolneńskim,

 gminy Czarna Białostocka, Dobrzyniewo Duże, Gródek, Michałowo, Supraśl, Tykocin, Wasilków, Zabłudów, Zawady i Choroszcz w powiecie białostockim,

 część gminy Bielsk Podlaski położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę nr 19 (w kierunku północnym od miasta Bielsk Podlaski) i przedłużonej przez wschodnią granicę miasta Bielsk Podlaski i drogę nr 66 (w kierunku południowym od miasta Bielsk Podlaski), część gminy Orla położona na wschód od drogi nr 66 w powiecie bielskim,

 powiat sejneński,

 gmina Szypliszki i część gminy Suwałki, położona na wschód od linii wyznaczonej przez Drogę Wojewódzką nr 662 oraz drogę nr 8 w kierunku północnym w powiecie suwalskim,

 gminy Augustów z miastem Augustów, Bargłów Kościelny, Nowinka, Płaska i Sztabin w powiecie augustowskim,

 powiat sokólski,

w województwie mazowieckim:

 gmina Przesmyki i część gminy Mordy położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę nr 698 biegnącą od zachodniej granicy gminy do miejscowości Mordy i następnie wzdłuż linii wyznaczonej przez drogę łącząca miejscowości Mordy, Sosenki-Jajki i Ptaszki do granicy gminy w powiecie siedleckim,

 gmina Repki w powiecie sokołowskim,

 gmina Brochów w powiecie sochaczewskim,

 gminy Czosnów, Leoncin i część miasta Nowy Dwór Mazowiecki ograniczona od północy rzeką Narew i od południa rzeką Wisła w powiecie nowodworskim,

 gminy Marki i Ząbki w powiecie wołomińskim,

 powiat warszawski zachodni,

 gminy Jabłonna, Nieporęt, Wieliszew i Legionowo w powiecie legionowskim,

 gminy Celestynów, Józefów, Karczew, Kołbiel, Otwock i Wiązowna w powiecie otwockim,

 gminy Konstancin – Jeziorna, Piaseczno, Prażmów i Góra Kalwaria w powiecie piaseczyńskim,

 gmina Chynów w powiecie grójeckim,

 powiat miejski Warszawa.

w województwie lubelskim:

 gminy Wohyń i Ulan-Majorat w powiecie radzyńskim,

 gmina wiejska Łuków z miastem Łuków i część gminy Trzebieszów położona na południe od linii wyznaczonej przez drogę nr 806 w powiecie łukowskim,

 gminy Stary Brus i Urszulin w powiecie włodawskim,

 gminy Rossosz, Wisznice, Sławatycze, Sosnówka, Tuczna i Łomazy w powiecie bialskim,

 gminy Jabłoń, Milanów, Parczew i Siemień w powiecie parczewskim,

 część gminy Sawin położona na północ od linii wyznaczonej przez drogę łącząca miejscowość Chutcze z miejscowością Sawin, wzdłuż ulic Brzeska, Wygon i Podgrabowa w miejscowości Sawin, a dalej wzdłuż drogi stanowiącej przedłużenie ulicy Podgrabowa w kierunku wschodnim do granicy gminy w powiecie chełmskim.

PARTE III

1.    Estonia

Le seguenti zone dell'Estonia:

 Audru vald,

 Lääne-Nigula vald,

 Laimjala vald,

 osa Leisi vallast, mis asub ida pool Kuressaare-Leisi maanteest (maantee nr 79),

 Osa Noarootsi vallast, mis asub lõuna pool maanteest nr 230,

 Orissaare vald,

 Pöide vald,

 Osa Ridala vallast, mis asub kirde pool maanteest nr 31,

 Tõstamaa vald,

 Valjala vald.

2.    Lettonia

Le seguenti zone della Lettonia:

 Aglonas novada Aglonas pagasts,

 Auces novada Vītiņu pagasts,

 Daugavpils novada Nīcgales, Kalupes, Dubnas un Višķu pagasts,

 Garkalnes novada daļa, kas atrodas uz dienvidaustrumiem no autoceļa A2,

 Ikšķiles novada Tīnūžu pagasta daļa, kas atrodas uz ziemeļrietumiem no autoceļa P10,

 Inčukalna novads,

 Krimuldas novada Krimuldas pagasta daļa, kas atrodas uz dienvidrietumiem no autoceļa V89 un V81, un Lēdurgas pagasta daļa, kas atrodas uz dienvidrietumiem no autoceļa V81 un V128,

 Limbažu novada Vidrižu pagasts,

 Neretas novada Neretas, Pilskalnes, Zalves pagasts un Mazzalves pagasta daļa, kas atrodas uz dienvidrietumiem no autoceļa P73 un uz austrumiem no autoceļa 932,

 Priekuļu novada Liepas un Mārsēnu pagasts un Priekuļu pagasta daļa, kas atrodas uz ziemeļiem no autoceļa P28 un austrumiem no autoceļa P20,

 Preiļu novada Preiļu, Aizkalnes un Pelēču pagasts un Preiļu pilsēta,

 Raunas novada Raunas pagasta daļa, kas atrodas uz ziemeļiem no autoceļa A2,

 Rēzeknes novada Feimaņu pagasta daļa, kas atrodas uz dienvidiem no autoceļa V577 un Pušas pagasta daļa, kas atrodas uz dienvidrietumiem no autoceļa V577 un V597,

 Riebiņu novada Riebiņu un Rušonas pagasts,

 Ropažu novada daļa, kas atrodas uz rietumiem no autoceļa P10,

 Salaspils novads,

 Saldus novada Jaunauces, Rubas, Vadakstes un Zvārdes pagasts,

 Sējas novads,

 Siguldas novada Siguldas pagasts un Allažu pagasta daļa, kas atrodas uz ziemeļiem no autoceļa P3, un Siguldas pilsēta,

 Stopiņu novada daļa, kas atrodas uz austrumiem no autoceļa V36, P4 un P5, Acones ielas, Dauguļupes ielas un Dauguļupītes,

 Vārkavas novads,

 Viesītes novada Rites un Saukas pagasts.

3.    Lituania

Le seguenti zone della Lituania:

 Anykščių rajono savivaldybė: Kavarsko seniūnijos dalis į vakarus nuo kelio Nr. 1205 ir į pietus nuo kelio Nr. 1218 ir Traupio seniūnija,

 Biržų rajono savivaldybė: Vabalninko, Papilio ir Širvenos seniūnijos,

 Druskininkų savivaldybė,

 Kauno rajono savivaldybė: Babtų, Čekiškės ir Vandžiogalos seniūnijos,

 Kėdainių rajono savivaldybė: Pelėdnagių, Pernaravos seniūnijos ir Josvainių seniūnijos dalis į pietus nuo kelio Nr 3514 ir Nr 229,

 Kupiškio rajono savivaldybė: Alizavos ir Kupiškio seniūnijos,

 Lazdijų rajono savivaldybė,

 Pakruojo rajono savivaldybė: Guostagalio seniūnija,

 Panevėžio miesto savivaldybė,

 Panevėžio rajono savivaldybė: Karsakiškio, Miežiškių, Naujamiesčio, Paįstrio, Raguvos, Ramygalos, Smilgių, Upytės, Vadoklių, Velžio seniūnijos ir Krekenavos seniūnijos dalis į rytus nuo Nevėžio upės ir į šiaurę nuo kelio Nr. 3004,

 Pasvalio rajono savivaldybė: Daujėnų, Krinčino, Namišių, Pasvalio apylinkių, Pasvalio miesto, Pumpėnų ir Vaškų seniūnijos,

 Šalčininkų rajono savivaldybė,

 Ukmergės rajono savivaldybė,

 Varėnos rajono savivaldybė.

4.    Polonia

Le seguenti zone della Polonia:

w województwie podlaskim:

 powiat grajewski,

 powiat moniecki,

 gminy Jedwabne i Przytuły oraz część gminy Wizna, położona na wschód od linii wyznaczonej przez drogę łączącą miejscowości Jedwabne i Wizna oraz na północ od linii wyznaczonej przez drogę 64 (od skrzyżowania w miejscowości Wizna w kierunku wschodnim do granicy gminy) w powiecie łomżyńskim,

 gmina Lipsk w powiecie augustowskim,

 części gminy Czeremcha i Kleszczele położone na zachód od drogi nr 66 w powiecie hajnowskim,

 gminy Drohiczyn, Mielnik, Milejczyce, Nurzec-Stacja, Siemiatycze z miastem Siemiatycze w powiecie siemiatyckim.

w województwie mazowieckim:

 gminy Platerów, Sarnaki, Stara Kornica i Huszlew w powiecie łosickim,

 gminy Korczew i Paprotnia w powiecie siedleckim.

w województwie lubelskim:

 gminy Kodeń, Konstantynów, Janów Podlaski, Leśna Podlaska, Piszczac, Rokitno, Biała Podlaska, Zalesie i Terespol z miastem Terespol, Drelów, Międzyrzec Podlaski z miastem Międzyrzec Podlaski w powiecie bialskim,

 powiat miejski Biała Podlaska,

 gminy Radzyń Podlaski, Komarówka Podlaska i Kąkolewnica w powiecie radzyńskim,

 gminy Hanna, Hańsk, Wola Uhruska, Wyryki i gmina wiejska Włodawa w powiecie włodawskim,

 gmina Podedwórze w powiecie parczewskim.

PARTE IV

Italia

Le seguenti zone dell'Italia:

 tutto il territorio della Sardegna.



( 1 ) Decisione 2003/422/CE della Commissione, del 26 maggio 2003, recante approvazione di un manuale di diagnostica della peste suina africana (GU L 143 dell'11.6.2003, pag. 35).

( 2 ) Regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano e che abroga il regolamento (CE) n. 1774/2002 (GU L 300 del 14.11.2009, pag. 1).

( 3 ) Regolamento (UE) n. 142/2011 della Commissione, del 25 febbraio 2011, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano, e della direttiva 97/78/CE del Consiglio per quanto riguarda taluni campioni e articoli non sottoposti a controlli veterinari alla frontiera (GU L 54 del 26.2.2011, pag. 1).

( *1 ) GU L 295 dell'11.10.2014, pag. 63.».

( 4 ) Direttiva 90/429/CEE del Consiglio, del 26 giugno 1990, che stabilisce le esigenze di polizia sanitaria applicabili agli scambi intracomunitari ed alle importazioni di sperma di animali della specie suina (GU L 224, del 18.8.1990, pag. 62).

( *2 ) GU L 295 dell'11.10.2014, pag. 63.»