02002A0430(04) — IT — 01.11.2020 — 006.001
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ACCORDO tra la Comunità Europea e la Confederazione Svizzera sul commercio di prodotti agricoli (GU L 114 del 30.4.2002, pag. 132) |
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ACCORDO
tra la Comunità Europea e la Confederazione Svizzera sul commercio di prodotti agricoli
LA COMUNITÀ EUROPEA,
di seguito denominata «la Comunità», da un lato,
e
LA CONFEDERAZIONE ELVETICA,
di seguito denominata «la Svizzera», dall'altro,
di seguito denominate «le Parti»,
RISOLUTE ad eliminare gradualmente gli ostacoli alla parte essenziale dei loro scambi, conformemente alle disposizioni dell'Accordo che istituisce l'Organizzazione mondiale del commercio concernenti la creazione di zone di libero scambio,
CONSIDERANDO che, all'articolo 15 dell'Accordo di libero scambio del 22 luglio 1972, le Parti si sono dichiarate pronte a favorire, nel rispetto delle loro politiche agricole, l'armonioso sviluppo degli scambi dei prodotti agricoli ai quali non si applica l'Accordo,
HANNO CONVENUTO QUANTO SEGUE:
Articolo 1
Obiettivo
1. Il presente Accordo ha come scopo di consolidare le relazioni di libero scambio tra le Parti attraverso un migliore accesso al mercato dei prodotti agricoli di ciascuna di esse.
2. Per «prodotti agricoli» si intende i prodotti elencati ai capitoli 1-24 della Convenzione internazionale sul sistema armonizzato di designazione e di codificazione delle merci. Ai fini dell'applicazione degli allegati 1-3 del presente Accordo, sono esclusi i prodotti del capitolo 3 e delle voci 16.04 e 16.05 del sistema armonizzato, nonché i prodotti dei codici NC 0511 91 10 , 0511 91 90 , 1902 20 10 e 2301 20 00 .
3. Il presente Accordo non si applica alle materie contemplate dal Protocollo n. 2 dell'Accordo di libero scambio, eccetto le relative concessioni di cui agli allegati 1 e 2.
Articolo 2
Concessioni tariffarie
1. Nell'Allegato 1 del presente Accordo figurano le concessioni tariffarie che la Svizzera accorda alla Comunità, fatte salve quelle contenute nell'Allegato 3.
2. Nell'Allegato 2 del presente Accordo figurano le concessioni tariffarie che la Comunità accorda alla Svizzera, fatte salve quelle contenute nell'Allegato 3.
Articolo 3
Concessioni relative ai formaggi
L'Allegato 3 del presente Accordo contiene disposizioni specifiche applicabili agli scambi di formaggi.
Articolo 4
Regole di origine
Le regole di origine reciproche applicabili ai fini degli allegati da 1 a 3 del presente Accordo sono quelle contenute nel Protocollo n. 3 dell'Accordo di libero scambio.
Articolo 5
Riduzione degli ostacoli tecnici al commercio
1. ►M19 Gli allegati da 4 a 12 del presente accordo disciplinano la riduzione degli ostacoli tecnici al commercio di prodotti agricoli nei seguenti settori: ◄
2. L'articolo 1, paragrafi 2 e 3 e gli articoli da 6 a 8 e da 10 a 13 del presente Accordo non si applicano all'Allegato 11.
Articolo 6
Comitato misto per l'agricoltura
1. E' istituito un Comitato misto per l'agricoltura (di seguito denominato «il Comitato»), composto di rappresentanti delle Parti.
2. Il Comitato è incaricato di gestire l'Accordo e di curarne la corretta esecuzione.
3. Il Comitato dispone di un potere decisionale nei casi previsti dal presente Accordo e dai relativi allegati. Le sue decisioni sono applicate dalle Parti secondo le rispettive norme.
4. Il Comitato adotta il proprio regolamento interno.
5. Il Comitato delibera all'unanimità.
6. Ai fini della corretta esecuzione dell'Accordo, le Parti, a richiesta di una di esse, si consultano in sede di Comitato.
7. Il Comitato costituisce i gruppi di lavoro necessari per gestire gli allegati dell'Accordo. Nel proprio regolamento interno esso definisce, tra l'altro, la composizione ed il funzionamento di detti gruppi di lavoro.
8. Il Comitato può approvare versioni autentiche dell'accordo nelle nuove lingue.
Articolo 7
Composizione delle controversie
In caso di controversia sull'interpretazione o sull'applicazione dell'Accordo, ciascuna delle Parti può adire il Comitato, il quale si adopera per dirimere la controversia. Le Parti forniscono al Comitato tutti gli elementi d'informazione utili ai fini di un esame approfondito della situazione che consenta di addivenire ad una soluzione accettabile. Il Comitato esamina tutte le possibilità atte a salvaguardare il buon funzionamento dell'Accordo.
Articolo 8
Scambi di informazioni
1. Le Parti scambiano ogni informazione utile in merito all'attuazione e all'applicazione del presente Accordo.
2. Ciascuna delle Parti informa l'altra circa le modifiche che intende apportare alle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative concernenti l'oggetto dell'Accordo e comunica nel più breve tempo le nuove disposizioni all'altra Parte.
Articolo 9
Riservatezza
I rappresentanti, esperti ed altri agenti delle Parti sono tenuti, anche dopo la cessazione delle loro funzioni, a non divulgare le informazioni ottenute nel quadro dell'Accordo e coperte dal segreto professionale.
Articolo 10
Misure di salvaguardia
1. Qualora, nell'applicazione degli allegati 1-3 del presente Accordo e in considerazione della particolare sensibilità dei mercati agricoli delle Parti, le importazioni di prodotti originari di una delle Parti provochino una grave perturbazione del mercato dell'altra Parte, le Parti si consultano immediatamente per trovare una soluzione adeguata. Nell'attesa di tale soluzione, la Parte interessata può prendere le misure che giudica necessarie.
2. In caso di applicazione di misure di salvaguardia ai sensi del paragrafo 1 o degli altri allegati:
in mancanza di disposizioni specifiche, si applicano le seguenti procedure:
devono essere scelte di preferenza le misure che recano minori perturbazioni al funzionamento dell'Accordo.
Articolo 11
Modifiche
Il Comitato può decidere di modificare gli allegati e le appendici degli allegati dell'Accordo.
Articolo 12
Revisione
1. Se una delle Parti desidera una revisione dell'Accordo, essa trasmette all'altra Parte una domanda motivata.
2. Le Parti possono incaricare il Comitato di esaminare la domanda e di formulare eventuali raccomandazioni, in particolare allo scopo di avviare negoziati.
3. Gli accordi scaturiti dai negoziati di cui al paragrafo 2 sono sottoposti alla ratifica o all'approvazione delle Parti secondo le rispettive procedure.
Articolo 13
Clausola evolutiva
1. Le Parti si impegnano a proseguire gli sforzi finalizzati ad una progressiva e crescente liberalizzazione degli scambi reciproci di prodotti agricoli.
2. A tale fine, le Parti procedono regolarmente, in sede di Comitato, all'esame delle condizioni in cui si svolgono i loro scambi di prodotti agricoli.
3. Alla luce dei risultati di questo esame, le Parti, nell'ambito delle rispettive politiche agrarie e in considerazione della sensibilità dei loro mercati agricoli, possono avviare negoziati, nel quadro del presente Accordo, per addivenire ad ulteriori riduzioni degli ostacoli agli scambi nel settore agricolo, su una base reciprocamente preferenziale e vantaggiosa per entrambe.
4. Gli accordi scaturiti dai negoziati di cui al paragrafo 2 sono sottoposti alla ratifica o all'approvazione delle Parti secondo le rispettive procedure.
Articolo 14
Attuazione dell'Accordo
1. Le Parti adottano tutte le disposizioni generali o particolari atte a garantire l'adempimento degli obblighi derivanti dal presente Accordo.
2. Esse si astengono da qualsiasi provvedimento che possa compromettere la realizzazione degli obiettivi dell'Accordo.
Articolo 15
Allegati
Gli allegati dell'Accordo, comprese le relative appendici, formano parte integrante di quest'ultimo.
Articolo 16
Sfera di applicazione territoriale
L'Accordo si applica, da un lato, ai territori in cui è in applicazione il trattato che istituisce la Comunità economica europea, nei modi previsti dal trattato stesso e, dall'altro, al territorio della Svizzera.
Articolo 17
Entrata in vigore e durata
1. Il presente Accordo è ratificato o approvato dalle Parti secondo le rispettive procedure. Esso entra in vigore il primo giorno del secondo mese successivo all'ultima notifica del deposito degli strumenti di ratifica o di approvazione dei sette accordi seguenti:
2. Il presente Accordo è concluso per un periodo iniziale di sette anni. Esso è rinnovato per un periodo indeterminato, salvo notifica contraria della Comunità europea o della Svizzera all'altra Parte prima dello scadere del periodo iniziale. In caso di notifica, si applicano le disposizioni del paragrafo 4.
3. Sia la Comunità europea che la Svizzera possono denunciare il presente Accordo notificandolo all'altra Parte. In caso di notifica, si applicano le disposizioni del paragrafo 4.
4. I sette accordi di cui al paragrafo 1 cessano di applicarsi dopo sei mesi dal ricevimento della notifica relativa al mancato rinnovo di cui al paragrafo 2 o alla denuncia di cui al paragrafo 3.
Hecho en Luxemburgo, el veintiuno de junio de mil novecientos noventa y nueve, en dos ejemplares en las lenguas alemana, danesa, española, finesa, francesa, griega, inglesa, italiana, neerlandesa, portuguesa y sueca, siendo cada uno de estos textos igualmente auténtico.
Udfærdiget i Luxembourg, den enogtyvende juni nitten hundrede og nioghalvfems ito eksemplarer på dansk, engelsk, finsk, fransk, græsk, italiensk, nederlandsk, portugisisk, spansk, svensk og tysk, idet hver af disse tekster har samme gyldighed.
Geschehen zu Luxemburg am einundzwanzigsten Juni neunzehnhundertneunundneunzig in zweifacher Ausfertigung in dänischer, deutscher, englischer, finnischer, französischer, griechischer, italienischer, niederländischer, portugiesischer, spanischer und schwedischer Sprache, wobei jeder dieser Wortlaute gleichermaßen verbindlich ist.
Έγινε στο Λουξεμβούργο, στις είκοσι μία Ιουνίου χίλια εννιακόσια ενενήντα εννέα, σε δύο ατνίτυπα στην αγγλική, γαλλική, γερμανική, δανική, ελληνική, ισπανική, ιταλική, ολλανδική, πορτογαλική, σουηδική και φινλανδική γλώσσα, όλα δε τα κείμενα αυτά είναι εξίσου αυθεντικά.
Done at Luxembourg on the twenty-first day of June in the year one thousand nine hundred and ninety-nine, in duplicate in the Spanish, Danish, German, Greek, English, French, Italian, Dutch, Portuguese, Finnish and Swedish languages, each text being equally authentic.
Fait à Luxembourg, le vingt-et-un juin mil neuf cent quatre-vingt dix-neuf, en double exemplaire, en langues allemande, anglaise, danoise, espagnole, finnoise, française, grecque, italienne, néerlandaise, portugaise et suédoise, chacun de ces textes faisant également foi.
Fatto a Lussemburgo, addì ventuno giugno millenovecentonovantanove, in duplice esemplare, in lingua danese, finnica, francese, greca, inglese, italiana, olandese, portoghese, spagnola, svedese e tedesca. Ciascuna delle versioni linguistiche fa parimenti fede.
Gedaan te Luxemburg, de eenentwintigste juni negentienhonderd negenennegentig, in twevoud, in de Deense, de Duitse, de Engelse, de Finse, de Franse, de Griekse, de Italiaanse, de Nederlandse, de Portugese, de Spaanse en de Zweedse taal, zijnde alle talen gelijkelijk authentiek.
Feito no Luxemburgo, em vinte e um de Junho de mil novecentos e noventa e nove, em dois exemplares, nas línguas alemã, dinamarquesa, espanhola, finlandesa, francesa, grega, inglesa, italiana, neerlandesa, portuguesa e sueca, fazendo igualmente fé qualquer dos textos.
Tehty Luxemburgissa kahdentenakymmenentenäensimmäisenä päivänä kesäkuuta vuonna tuhatyhdeksänsataayhdeksänkymmentäyhdeksän kahtena kappaleena englannin, espanjan, hollannin, italian, kreikan, portugalin, ranskan, ruotsin, saksan, suomen ja tanskan kielellä, ja jokainen teksti on yhtä todistusvoimainen.
Utfärdat i Luxemburg den tjugoförsta juni nittonhundranittionio i två exemplar på det danska, engelska, finska, franska, grekiska, italienska, nederländska, portugisiska, spanska, svenska och tyska språket, vilka samtliga texter är giltiga.
Por la Comunidad Europea
For Det Europæiske Fællesskab
Für die Europäische Gemeinschaft
Για την Ευρωπαϊκή Κοινότητα
For the European Community
Pour la Communauté européenne
Per la Comunità europea
Voor de Europese Gemeenschap
Pela Comunidade Europeia
Euroopan yhteisön puolesta
På Europeiska gemenskapens vägnar
Por la Confederación Suiza
For Det Schweiziske Edsforbund
Für der Schweizerischen Eidgenossenschaft
Για την Ελβετική Συνομοσπονδία
For the Swiss Confederation
Pour la Confédération suisse
Per la Confederazione svizzera
Voor de Zwitserse Bondsstaat
Pela Confederação Suíça
Sveitsin valaliiton puolesta
På Schweiziska Edsförbundets vägnar
INDICE
|
ALLEGATO 1 |
Concessioni della Svizzera |
|
ALLEGATO 2 |
Concessioni della Comunità |
|
ALLEGATO 3 |
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ALLEGATO 4 |
relativo al settore fitosanitario |
|
Appendice 1: |
Vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti |
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Appendice 2: |
Disposizioni legislative |
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Appendice 3: |
Autorità tenute a fornire su richiesta un elenco degli organismi ufficiali responsabili della preparazione dei passaporti fitosanitari |
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Appendice 4: |
Zone di cui all’articolo 4 e relative prescrizioni speciali |
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Appendice 5: |
Scambi di informazioni |
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ALLEGATO 5 |
concernente l'alimentazione degli animali |
|
Appendice 1 |
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|
Appendice 2: |
Disposizioni legislative di cui all'articolo 9 |
|
ALLEGATO 6 |
relativo al settore delle sementi |
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Appendice 1: |
Legislazioni |
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Appendice 2: |
Organismi di controllo e di certificazione delle sementi |
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Appendice 3: |
Deroghe comunitarie ammesse dalla Svizzera |
|
Appendice 4: |
Elenco dei paesi terzi |
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ALLEGATO 7 |
relativo al commercio dei prodotti vitivinicoli |
|
Appendice 1: |
Prodotti vitivinicoli di cui all’articolo 2 |
|
Appendice 2: |
Disposizioni particolari di cui all’articolo 3, lettere a) e b) |
|
Appendice 3: |
Elenco degli atti e delle disposizioni tecniche di cui all’articolo 4, relativi ai prodotti vitivinicoli |
|
Appendice 4: |
Denominazioni protette di cui all’articolo 5 |
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Appendice 5: |
Condizioni e modalità di cui all’articolo 8, paragrafo 9, e all’articolo 25, paragrafo 1, lettera b) |
|
ALLEGATO 8 |
concernente il riconoscimento reciproco e la protezione delle denominazioni nel settore delle bevande spiritose e delle bevande aromatizzate a base di vino |
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Appendice 1: |
Indicazioni geografiche relative alle bevande spiritose originarie dell’unione europea |
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Appendice 2: |
Denominazioni protette per le bevande spiritose originarie della Svizzera |
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Appendice 3: |
Denominazioni protette per le bevande aromatizzate originarie della Comunità |
|
Appendice 4: |
Denominazioni protette per le bevande aromatizzate originarie della Svizzera |
|
Appendice 5: |
Elenco degli atti di cui all’articolo 2, relativi alle bevande spiritose, ai vini aromatizzati e alle bevande aromatizzate |
|
ALLEGATO 9 |
relativo ai prodotti agricoli e alimentari ottenuti con il metodo di produzione biologico |
|
Appendice 1: |
Elenco degli atti di cui all'articolo 3 relativi ai prodotti agricoli e alle derrate alimentari ottenuti con il metodo di produzione biologico |
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Appendice 2: |
Modalità di applicazione |
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ALLEGATO 10 |
Relativo al riconoscimento dei controlli di conformità alle norme di commercializzazione per I prodotti ortofrutticoli freschi |
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Appendice 1: |
Organismi di controllo svizzeri autorizzati a rilasciare il certificato di controllo di cui all'articolo 3 dell'allegato 10 |
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Appendice 2 |
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ALLEGATO 11 |
relativo alle misure sanitarie e zootecniche applicabili agli scambi di animali vivi e di prodotti di origine animale |
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Appendice 1: |
Misure di lotta/notifica delle malattie |
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Appendice 2: |
Polizia sanitaria: scambi e immissione sul mercato |
|
Appendice 3: |
Importazioni di animali vivi, dei loro sperma, ovuli ed embrioni dai paesi terzi |
|
Appendice 4: |
Zootecnia, ivi compresa l’importazione da paesi terzi |
|
Appendice 5: |
Animali vivi, sperma, ovuli ed embrioni: controlli alle frontiere e canoni |
|
Appendice 6: |
Prodotti di origine animale |
|
Appendice 7: |
Autorità competenti |
|
Appendice 8: |
Adeguamento alle condizioni regionali |
|
Appendice 9: |
Elementi procedurali per l'esecuzione delle verifiche |
|
Appendice 10: |
Prodotti animali: controlli alle frontiere e canoni |
|
Appendice 11: |
Punti di contatto |
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ALLEGATO 12 |
Relativo alla protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei prodotti agricoli e alimentari |
|
Appendice 1: |
Elenco delle rispettive ig oggetto di protezione dall'altra parte |
|
Appendice 2: |
Legislazione delle parti |
ALLEGATO 1
Concessioni della Svizzera
La Svizzera accorda, per i prodotti originari della Comunità sotto indicati, le seguenti concessioni tariffarie, eventualmente entro i limiti di un quantitativo annuo stabilito:
|
Voce della tariffa svizzera |
Designazione della merce |
Dazio doganale applicabile (FS/100 kg peso lordo) |
Quantitativo annuo in peso netto (t) |
|
0101 90 95 |
Cavalli vivi (esclusi i riproduttori di razza pura e gli animali destinati alla macellazione) (in numero di capi) |
0 |
100 capi |
|
0204 50 10 |
Carni caprine, fresche, refrigerate o congelate |
40 |
100 |
|
0207 14 81 |
Petti di galli e di galline delle specie domestiche, congelati |
15 |
2 100 |
|
0207 14 91 |
Pezzi e frattaglie commestibili di galli e di galline delle specie domestiche, compresi i fegati (esclusi i petti), congelati |
15 |
1 200 |
|
0207 27 81 |
Petti di tacchini e di tacchine delle specie domestiche, congelati |
15 |
800 |
|
0207 27 91 |
Pezzi e frattaglie commestibili di tacchini e di tacchine delle specie domestiche, compresi i fegati (esclusi i petti), congelati |
15 |
600 |
|
0207 33 11 |
Anatre delle specie domestiche, intere, congelate |
15 |
700 |
|
0207 34 00 |
Fegati grassi di anatre, di oche o di faraone delle specie domestiche, freschi o refrigerati |
9,5 |
20 |
|
0207 36 91 |
Pezzi e frattaglie commestibili di anatre, di oche o di faraone delle specie domestiche, congelati (esclusi i fegati grassi) |
15 |
100 |
|
0208 10 00 |
Carni e frattaglie commestibili di conigli o di lepri, fresche, refrigerate o congelate |
11 |
1 700 |
|
0208 90 10 |
Carni e frattaglie commestibili di selvaggina, fresche, refrigerate o congelate (escluse quelle di lepri e di cinghiali) |
0 |
100 |
|
ex 0210 11 91 |
Prosciutti e loro pezzi, non disossati, della specie suina (non di cinghiale), salati o in salamoia, secchi o affumicati |
esente |
1 000 (1) |
|
ex 0210 19 91 |
Pezzo di cotoletta disossato, in salamoia e affumicato |
esente |
|
|
0210 20 10 |
Carni secche della specie bovina |
esente |
200 (2) |
|
ex 0407 00 10 |
Uova di volatili, in guscio, fresche, conservate o cotte |
47 |
150 |
|
ex 0409 00 00 |
Miele naturale di acacia |
8 |
200 |
|
ex 0409 00 00 |
Miele naturale diverso da quello di acacia |
26 |
50 |
|
0602 10 00 |
Talee senza radici e marze |
esente |
illimitato |
|
|
Piantimi in forma di portinnesto di frutta a granella (ottenuti da semi o da moltiplicazione vegetativa): |
esente |
|
|
0602 20 11 |
— innestati, con radici nude |
||
|
0602 20 19 |
— innestati, con zolla |
||
|
0602 20 21 |
— non innestati, con radici nude |
||
|
0602 20 29 |
— non innestati, con zolla |
||
|
|
Piantimi in forma di portinnesto di frutta a nocciolo (ottenuti da semi o da moltiplicazione vegetativa): |
esente |
|
|
0602 20 31 |
— innestati, con radici nude |
||
|
0602 20 39 |
— innestati, con zolla |
||
|
0602 20 41 |
— non innestati, con radici nude |
||
|
0602 20 49 |
— non innestati, con zolla |
||
|
|
Piantimi diversi da quelli in forma di portinnesto di frutta a granella o a nocciolo (ottenuti da semi o da moltiplicazione vegetativa), da frutta commestibile: |
esente |
illimitato |
|
0602 20 51 |
— con radici nude |
||
|
0602 20 59 |
— altri |
||
|
|
Alberi, arbusti, arboscelli e cespugli, da frutta commestibile, con radici nude: |
esente |
|
|
0602 20 71 |
— di frutta a granella |
||
|
0602 20 72 |
— di frutta a nocciolo |
||
|
0602 20 79 |
— altri |
esente |
illimitato |
|
|
Alberi, arbusti, arboscelli e cespugli, da frutta commestibile, con zolla: |
esente |
|
|
0602 20 81 |
— di frutta a granella |
||
|
0602 20 82 |
— di frutta a nocciolo |
||
|
0602 20 89 |
— altri |
esente |
illimitato |
|
0602 30 00 |
Rododendri e azalee, anche innestati |
esente |
illimitato |
|
|
Rosai, anche innestati: |
esente |
illimitato |
|
0602 40 10 |
— rosai silvestri e alberetti di rosai selvatici |
||
|
|
— altri: |
||
|
0602 40 91 |
— con radici nude |
||
|
0602 40 99 |
— altri, con zolla |
||
|
|
Piantimi (ottenuti da semi o da moltiplicazione vegetativa) di vegetali d’utilità; bianco di funghi (micelio): |
esente |
illimitato |
|
0602 90 11 |
— piantimi di ortaggi e manti erbosi in rotoli |
||
|
0602 90 12 |
— bianco di funghi (micelio) |
||
|
0602 90 19 |
— altri |
||
|
|
Altre piante vive (comprese le loro radici): |
esente |
illimitato |
|
0602 90 91 |
— con radici nude |
||
|
0602 90 99 |
— altre, con zolla |
||
|
0603 11 10 |
Rose, recise, per mazzi o per ornamento, fresche, dal 1o maggio al 25 ottobre |
esente |
1 000 |
|
0603 12 10 |
Garofani, recisi, per mazzi o per ornamento, freschi, dal 1o maggio al 25 ottobre |
||
|
0603 13 10 |
Orchidee, recise, per mazzi o per ornamento, fresche, dal 1o maggio al 25 ottobre |
||
|
0603 14 10 |
Crisantemi, recisi, per mazzi o per ornamento, freschi, dal 1o maggio al 25 ottobre |
||
|
|
Fiori e boccioli di fiori (diversi da garofani, rose, orchidee e crisantemi), recisi, per mazzi o per ornamento, freschi, dal 1o maggio al 25 ottobre: |
||
|
0603 19 11 |
— legnosi |
||
|
0603 19 19 |
— altri |
||
|
0603 12 30 |
Garofani, recisi, per mazzi o per ornamento, freschi, dal 26 ottobre al 30 aprile |
esente |
illimitato |
|
0603 13 30 |
Orchidee, recise, per mazzi o per ornamento, fresche, dal 26 ottobre al 30 aprile |
||
|
0603 14 30 |
Crisantemi, recisi, per mazzi o per ornamento, freschi, dal 26 ottobre al 30 aprile |
||
|
0603 19 30 |
Tulipani, recisi, per mazzi o per ornamento, freschi, dal 26 ottobre al 30 aprile |
||
|
|
Altri fiori e boccioli di fiori, recisi, per mazzi o per ornamento, freschi, dal 26 ottobre al 30 aprile: |
esente |
illimitato |
|
0603 19 31 |
— legnosi |
||
|
0603 19 39 |
— altri |
||
|
|
Pomodori, freschi o refrigerati: |
esente |
10 000 |
|
|
— pomodori ciliegia: |
||
|
0702 00 10 |
— dal 21 ottobre al 30 aprile |
||
|
|
— pomodori Peretti (di forma allungata): |
||
|
0702 00 20 |
— dal 21 ottobre al 30 aprile |
||
|
|
— altri pomodori, con diametro di 80 mm o più (pomodori carnosi): |
||
|
0702 00 30 |
— dal 21 ottobre al 30 aprile |
||
|
|
— altri: |
||
|
0702 00 90 |
— dal 21 ottobre al 30 aprile |
||
|
|
Lattuga iceberg, senza corona: |
esente |
2 000 |
|
0705 11 11 |
— dal 1o gennaio alla fine di febbraio |
||
|
|
Cicorie Witloofs, fresche o refrigerate: |
esente |
2 000 |
|
0705 21 10 |
— dal 21 maggio al 30 settembre |
||
|
0707 00 10 |
Cetrioli e cetriolini, dal 21 ottobre al 14 aprile |
5 |
200 |
|
0707 00 30 |
Cetrioli per conserva, di lunghezza > 6 cm ma ≤ 12 cm, freschi o refrigerati, dal 21 ottobre al 14 aprile |
5 |
100 |
|
0707 00 31 |
Cetrioli per conserva, di lunghezza > 6 cm ma ≤ 12 cm, freschi o refrigerati, dal 15 aprile al 20 ottobre |
5 |
2 100 |
|
0707 00 50 |
Cetriolini, freschi o refrigerati |
3,5 |
800 |
|
|
Melanzane, fresche o refrigerate: |
esente |
1 000 |
|
0709 30 10 |
— dal 16 ottobre al 31 maggio |
||
|
0709 51 00 0709 59 00 |
Funghi, freschi o refrigerati, del genere Agaricus o altri, esclusi i tartufi |
esente |
illimitato |
|
|
Peperoni, freschi o refrigerati: |
2,5 |
illimitato |
|
0709 60 11 |
— dal 1o novembre al 31 marzo |
||
|
0709 60 12 |
Peperoni, freschi o refrigerati, dal 1o aprile al 31 ottobre |
5 |
1 300 |
|
|
Zucchine (incluse le zucchine con fiore), fresche o refrigerate: |
esente |
2 000 |
|
0709 90 50 |
— dal 31 ottobre al 19 aprile |
||
|
ex 0710 80 90 |
Funghi, anche cotti in acqua o al vapore, congelati |
esente |
illimitato |
|
0711 90 90 |
Ortaggi o legumi e miscele di ortaggi o di legumi, temporaneamente conservati (per esempio, con anidride solforosa o in acqua salata, solforata o addizionata di altre sostanze atte ad assicurarne temporaneamente la conservazione), ma non atti per l’alimentazione nello stato in cui sono presentati |
0 |
150 |
|
0712 20 00 |
Cipolle, secche, anche tagliate in pezzi o a fette oppure tritate o polverizzate, ma non altrimenti preparate |
0 |
100 |
|
0713 10 11 |
Piselli (Pisum sativum), secchi, sgranati, in grani interi, non lavorati, per l’alimentazione di animali |
Riduzione di 0,9 sul dazio applicato |
1 000 |
|
0713 10 19 |
Piselli (Pisum sativum), secchi, sgranati, in grani interi, non lavorati (esclusi quelli per l’alimentazione di animali, per usi tecnici o per la fabbricazione della birra) |
0 |
1 000 |
|
|
Nocciole (Corylus spp.), fresche o secche: |
esente |
illimitato |
|
0802 21 90 |
— con guscio, diverse da quelle per l’alimentazione di animali o per la fabbricazione di oli |
||
|
0802 22 90 |
— con guscio, diverse da quelle per l’alimentazione di animali o per la fabbricazione di oli |
||
|
0802 32 90 |
Noci |
esente |
100 |
|
ex 0802 90 90 |
Pinoli, freschi o secchi |
esente |
illimitato |
|
0805 10 00 |
Arance, fresche o secche |
esente |
illimitato |
|
0805 20 00 |
Mandarini (compresi i tangerini e i satsuma); clementine, wilkings e simili ibridi di agrumi, freschi o secchi |
esente |
illimitato |
|
0807 11 00 |
Cocomeri, freschi |
esente |
illimitato |
|
0807 19 00 |
Meloni, freschi, diversi dai cocomeri |
esente |
illimitato |
|
|
Albicocche, fresche, in imballaggio aperto: |
esente |
2 100 |
|
0809 10 11 |
— dal 1o settembre al 30 giugno |
||
|
|
in altro imballaggio: |
||
|
0809 10 91 |
— dal 1o settembre al 30 giugno |
||
|
0809 40 13 |
Prugne fresche, in imballaggio aperto, dal 1o luglio al 30 settembre |
0 |
600 |
|
0810 10 10 |
Fragole, fresche, dal 1o settembre al 14 maggio |
esente |
10 000 |
|
0810 10 11 |
Fragole, fresche, dal 15 maggio al 31 agosto |
0 |
200 |
|
0810 20 11 |
Lamponi, freschi, dal 1o giugno al 14 settembre |
0 |
250 |
|
0810 50 00 |
Kiwi, freschi |
esente |
illimitato |
|
ex 0811 10 00 |
Fragole, anche cotte in acqua o al vapore, congelate, senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti, non presentate in imballaggi per la vendita al minuto, destinate alla lavorazione industriale |
10 |
1 000 |
|
ex 0811 20 90 |
Lamponi, more di rovo o di gelso, more-lamponi, ribes a grappoli e uva spina, anche cotti in acqua o al vapore, congelati, senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti, non presentati in imballaggi per la vendita al minuto, destinati alla lavorazione industriale |
10 |
1 200 |
|
0811 90 10 |
Mirtilli, anche cotti in acqua o al vapore, congelati, anche con aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti |
0 |
200 |
|
0811 90 90 |
Frutta commestibili, anche cotte in acqua o al vapore, congelate, anche con aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti (esclusi fragole, lamponi, more di rovo o di gelso, more-lamponi, ribes a grappoli, uva spina, mirtilli e frutta tropicali) |
0 |
1 000 |
|
0904 20 90 |
Pimenti del genere Capsicum o del genere Pimenta, essiccati, tritati o polverizzati, lavorati |
0 |
150 |
|
0910 20 00 |
Zafferano |
esente |
illimitato |
|
1001 90 60 |
Frumento e frumento segalato (escluso il frumento duro), denaturati, per l’alimentazione animale |
Riduzione di 0,6 sul dazio applicato |
50 000 |
|
1005 90 30 |
Granturco per l’alimentazione animale |
Riduzione di 0,5 sul dazio applicato |
13 000 |
|
|
Olio d’oliva, vergine, non per l’alimentazione animale: |
|
|
|
1509 10 91 |
— in recipienti di vetro di capacità non eccedente 2 l |
60,60 (4) |
illimitato |
|
1509 10 99 |
— in recipienti di vetro di capacità eccedente 2 l, o in altri recipienti |
86,70 (4) |
illimitato |
|
|
Olio di oliva e sue frazioni, anche raffinati, ma non modificati chimicamente, non per l’alimentazione animale: |
|
|
|
1509 90 91 |
— in recipienti di vetro di capacità non eccedente 2 l |
60,60 (4) |
illimitato |
|
1509 90 99 |
— in recipienti di vetro di capacità eccedente 2 l, o in altri recipienti |
86,70 (4) |
illimitato |
|
ex 0210 19 91 |
Prosciutti, in salamoia, disossati, insaccati in vescica o in budello artificiale |
esente |
3 715 |
|
ex 0210 19 91 |
Pezzo di cotoletta disossato, affumicato |
||
|
1601 00 11 1601 00 21 |
Salsicce, salami e prodotti simili, di carne, di frattaglie o di sangue; preparazioni alimentari a base di tali prodotti di animali delle rubriche da 0101 a 0104 , esclusi i cinghiali |
||
|
ex 0210 19 91 ex 1602 49 10 |
Collo di maiale, seccato all’aria, insaporito o non, intero, in pezzi o a fette sottili |
||
|
|
Pomodori, interi o in pezzi, preparati o conservati, ma non nell’aceto o nell’acido acetico: |
|
|
|
2002 10 10 |
— in recipienti eccedenti 5 kg |
2,50 |
illimitato |
|
2002 10 20 |
— in recipienti non eccedenti 5 kg |
4,50 |
illimitato |
|
|
Pomodori preparati o conservati, ma non nell’aceto o nell’acido acetico, diversi da quelli interi o in pezzi: |
esente |
illimitato |
|
2002 90 10 |
— in recipienti eccedenti 5 kg |
||
|
2002 90 21 |
Polpe, puree e concentrati di pomodori, in recipienti ermeticamente chiusi, aventi tenore, in peso, di estratto secco di 25 % o più, composti di pomodori e acqua, con o senza aggiunta di sale o altre sostanze di condimento, in recipienti non eccedenti 5 kg |
esente |
illimitato |
|
2002 90 29 |
Pomodori preparati o conservati, ma non nell’aceto o nell’acido acetico, diversi da quelli interi o in pezzi e diversi da polpe, puree e concentrati di pomodori: — in recipienti non eccedenti 5 kg |
esente |
illimitato |
|
2003 10 00 |
Funghi del genere Agaricus, preparati o conservati ma non nell’aceto o acido acetico |
0 |
1 700 |
|
|
Carciofi preparati o conservati, ma non nell’aceto o nell’acido acetico, congelati, diversi dai prodotti della voce 2006 : |
|
|
|
ex 2004 90 18 |
— in recipienti eccedenti 5 kg |
17,5 |
illimitato |
|
ex 2004 90 49 |
— in recipienti non eccedenti 5 kg |
24,5 |
illimitato |
|
|
Asparagi preparati o conservati, ma non nell’aceto o nell’acido acetico, non congelati, diversi dai prodotti della voce 2006 : |
esente |
illimitato |
|
2005 60 10 |
— in recipienti eccedenti 5 kg |
||
|
2005 60 90 |
— in recipienti non eccedenti 5 kg |
||
|
|
Olive preparate o conservate, ma non nell’aceto o nell’acido acetico, non congelate, diverse dai prodotti della voce 2006 : |
esente |
illimitato |
|
2005 70 10 |
— in recipienti eccedenti 5 kg |
||
|
2005 70 90 |
— in recipienti non eccedenti 5 kg |
||
|
|
Capperi e carciofi preparati o conservati, ma non nell’aceto o nell’acido acetico, non congelati, diversi dai prodotti della voce 2006 : |
|
|
|
ex 2005 99 11 |
— in recipienti eccedenti 5 kg |
17,5 |
illimitato |
|
ex 2005 99 41 |
— in recipienti non eccedenti 5 kg |
24,5 |
illimitato |
|
2008 30 90 |
Agrumi, altrimenti preparati o conservati, con o senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti o di alcole, non nominati né compresi altrove |
esente |
illimitato |
|
2008 50 10 |
Polpe di albicocche, altrimenti preparate o conservate, senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti, non nominate né comprese altrove |
10 |
illimitato |
|
2008 50 90 |
Albicocche, altrimenti preparate o conservate, con o senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti o di alcole, non nominate né comprese altrove |
15 |
illimitato |
|
2008 70 10 |
Polpe di pesche, altrimenti preparate o conservate, senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti, non nominate né comprese altrove |
esente |
illimitato |
|
2008 70 90 |
Pesche, altrimenti preparate o conservate, con o senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti o di alcole, non nominate né comprese altrove |
esente |
illimitato |
|
|
Succhi di agrumi diversi dall’arancia e dal pompelmo o dal pomelo, non fermentati, senza aggiunta di alcole: |
|
|
|
ex 2009 39 19 |
— senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti, concentrati |
6 |
illimitato |
|
ex 2009 39 20 |
— con aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti, concentrati |
14 |
illimitato |
|
|
Vini dolci, specialità e mistelle, in recipienti di capacità: |
|
|
|
2204 21 50 |
— non eccedente 2 l (5) |
8,5 |
illimitato |
|
2204 29 50 |
— eccedente 2 l (5) |
8,5 |
illimitato |
|
ex 2204 21 50 |
Vino di Porto, in recipienti di capacità non eccedente 2 l, secondo la descrizione (6) |
esente |
1 000 hl |
|
ex 2204 21 21 |
Retsina (vino bianco greco), in recipienti di capacità non eccedente 2 l, secondo la descrizione (7) |
esente |
500 hl |
|
|
Retsina (vino bianco greco), in recipienti di capacità eccedente 2 l, secondo la descrizione (7), con titolo alcolometrico volumico: |
||
|
ex 2204 29 21 |
— eccedente 13 % vol. |
||
|
ex 2204 29 22 |
— non eccedente 13 % vol. |
||
|
(1) Ivi comprese 480 t per i prosciutti di Parma e di San Daniele, in base allo scambio di lettere tra la Svizzera e la CE del 25 gennaio 1972. (2) Ivi comprese 170 t di Bresaola, in base allo scambio di lettere tra la Svizzera e la CE del 25 gennaio 1972. (3) Entro i limiti di un contingente annuo globale di 60 000 piante. (4) Ivi compreso il contributo al fondo di garanzia per lo stoccaggio obbligatorio. (5) Riguarda solo i prodotti ai sensi dell’allegato 7 dell’accordo. (6) Descrizione: per «vino di Porto» si intende un vino di qualità prodotto nella regione determinata portoghese che reca tale nome ai sensi del regolamento (CE) n. 1493/1999. (7) Descrizione: per «Retsina» si intende un vino da tavola ai sensi delle disposizioni comunitarie di cui all’allegato VII, sezione A, punto 2, del regolamento (CE) n. 1493/1999. |
|||
ALLEGATO 2
Concessioni della Comunità
La Comunità accorda, per i prodotti originari della Svizzera sotto indicati, le seguenti concessioni tariffarie, eventualmente entro i limiti di un quantitativo annuo stabilito:
|
Codice NC |
Designazione della merce |
Dazio doganale applicabile (EUR/100 kg peso netto) |
Quantitativo annuo in peso netto (t) |
|
0102 90 41 0102 90 49 0102 90 51 0102 90 59 0102 90 61 0102 90 69 0102 90 71 0102 90 79 |
Animali vivi della specie bovina di peso superiore a 160 kg |
0 |
4 600 capi |
|
ex 0210 20 90 |
Carni della specie bovina, disossate, secche |
esente |
1 200 |
|
ex 0401 30 |
Crema di latte, avente tenore, in peso, di materie grasse superiore a 6 % |
esente |
2 000 |
|
0403 10 |
Iogurt |
||
|
0402 29 11 ex 0404 90 83 |
Latte speciale, detto «per l’alimentazione dei bambini lattanti», in recipienti ermeticamente chiusi di contenuto netto inferiore o uguale a 500 g, avente tenore, in peso, di materie grasse superiore a 10 % (1) |
43,8 |
illimitato |
|
0602 |
Altre piante vive (comprese le loro radici), talee e marze; bianco di funghi (micelio) |
esente |
illimitato |
|
0603 11 00 0603 12 00 0603 13 00 0603 14 00 0603 19 |
Fiori e boccioli di fiori, recisi, per mazzi o per ornamento, freschi |
esente |
illimitato |
|
0701 10 00 |
Patate da semina, fresche o refrigerate |
esente |
4 000 |
|
0702 00 00 |
Pomodori, freschi o refrigerati: |
esente (2) |
1 000 |
|
0703 10 19 0703 90 00 |
Cipolle, non da semina, porri e altri ortaggi agliacei, freschi o refrigerati |
esente |
5 000 |
|
0704 10 00 0704 90 |
Cavoli, cavolfiori, cavoli ricci, cavoli rapa e simili prodotti commestibili, ad eccezione dei cavoletti di Bruxelles, freschi o refrigerati |
esente |
5 500 |
|
0705 |
Lattughe (Latuca sativa) e cicorie (Cichorium spp.), fresche o refrigerate |
esente |
3 000 |
|
0706 10 00 |
Carote e navoni, freschi o refrigerati |
esente |
5 000 |
|
0706 90 10 0706 90 90 |
Barbabietola da insalata, salsefrica o barba di becco, sedani-rapa, ravanelli e simili radici commestibili, ad eccezione del rafano (Cochlearia armoracia), freschi o refrigerati |
esente |
3 000 |
|
0707 00 05 |
Cetrioli, freschi o refrigerati |
esente (2) |
1 000 |
|
0708 20 00 |
Fagioli (Vigna spp., Phaseolus spp.), freschi o refrigerati |
esente |
1 000 |
|
0709 30 00 |
Melanzane, fresche o refrigerate |
esente |
500 |
|
0709 40 00 |
Sedani, esclusi i sedani-rapa, freschi o refrigerati |
esente |
500 |
|
0709 51 00 0709 59 |
Funghi e tartufi, freschi o refrigerati |
esente |
illimitato |
|
0709 70 00 |
Spinaci, tetragonie (spinaci della Nuova Zelanda) e atreplici (bietoloni rossi o dei giardini), freschi o refrigerati |
esente |
1 000 |
|
0709 90 10 |
Insalate, fresche o refrigerate, diverse dalle lattughe (Lactuca sativa) e dalle cicorie (Cichorium spp.) |
esente |
1 000 |
|
0709 90 20 |
Bietole da costa e cardi |
esente |
300 |
|
0709 90 50 |
Finocchi, freschi o refrigerati |
esente |
1 000 |
|
0709 90 70 |
Zucchine, fresche o refrigerate |
esente (2) |
1 000 |
|
0709 90 90 |
Altri ortaggi, freschi o refrigerati |
esente |
1 000 |
|
0710 80 61 0710 80 69 |
Funghi, anche cotti in acqua o al vapore, congelati |
esente |
illimitato |
|
0712 90 |
Ortaggi o legumi, secchi, anche tagliati in pezzi o a fette, oppure tritati o polverizzati, anche ottenuti da ortaggi o legumi precedentemente cotti, ma non altrimenti preparati, esclusi cipolle, funghi e tartufi |
esente |
illimitato |
|
ex 0808 10 80 |
Mele, diverse dalle mele da sidro, fresche |
esente (2) |
3 000 |
|
0808 20 |
Pere e cotogne, fresche |
esente (2) |
3 000 |
|
0809 10 00 |
Albicocche, fresche |
esente (2) |
500 |
|
0809 20 95 |
Ciliegie, diverse dalle ciliegie acide (Prunus cerasus), fresche |
esente (2) |
1 500 (2) |
|
0809 40 |
Prugne e prugnole, fresche |
esente (2) |
1 000 |
|
0810 10 00 |
Fragole |
esente |
200 |
|
0810 20 10 |
Lamponi, freschi |
esente |
100 |
|
0810 20 90 |
More di rovo o di gelso e more-lamponi, fresche |
esente |
100 |
|
1106 30 10 |
Farine, semolini e polveri di banane |
esente |
5 |
|
1106 30 90 |
Farine, semolini e polveri di altre frutta del capitolo 8 |
esente |
illimitato |
|
ex 0210 19 50 |
Prosciutti, in salamoia, disossati, insaccati in vescica o in budello artificiale |
esente |
1 900 |
|
ex 0210 19 81 |
Pezzo di cotoletta disossato, affumicato |
||
|
ex 1601 00 |
Salsicce, salami e prodotti simili, di carne, di frattaglie o di sangue; preparazioni alimentari a base di tali prodotti di animali delle rubriche da 0101 a 0104 , esclusi i cinghiali |
||
|
ex 0210 19 81 ex 1602 49 19 |
Collo di maiale, seccato all’aria, insaporito o non, intero, in pezzi o a fette sottili |
||
|
ex 2002 90 91 ex 2002 90 99 |
Polveri di pomodori, con o senza aggiunta di zuccheri, di altri dolcificanti o di amido (4) |
esente |
illimitato |
|
2003 90 00 |
Funghi, esclusi quelli del genere Agaricus, preparati o conservati ma non nell’aceto o acido acetico |
esente |
illimitato |
|
0710 10 00 |
Patate, anche cotte in acqua o al vapore, congelate |
esente |
3 000 |
|
2004 10 10 2004 10 99 |
Patate preparate o conservate ma non nell’aceto o acido acetico, congelate, diverse dai prodotti della voce 2006 , ad eccezione della farina, semolino o fiocchi |
||
|
2005 20 80 |
Patate preparate o conservate, ma non nell’aceto o nell’acido acetico, non congelate, diverse dai prodotti della voce 2006 , escluse le preparazioni sotto forma di farina, semolino o fiocchi e le preparazioni sotto forma di fette sottili, fritte, anche salate o aromatizzate, in imballaggi ermeticamente chiusi, atte per l’alimentazione nello stato in cui sono presentate |
||
|
ex 2005 91 00 ex 2005 99 |
Polveri preparate di ortaggi e legumi e delle relative miscele, con o senza aggiunta di zuccheri, di altri dolcificanti o di amido (4) |
esente |
illimitato |
|
ex 2008 30 |
Fiocchi e polveri di agrumi, con o senza aggiunta di zuccheri, di altri dolcificanti o di amido (4) |
esente |
illimitato |
|
ex 2008 40 |
Fiocchi e polveri di pere, con o senza aggiunta di zuccheri, di altri dolcificanti o di amido (4) |
esente |
illimitato |
|
ex 2008 50 |
Fiocchi e polveri di albicocche, con o senza aggiunta di zuccheri, di altri dolcificanti o di amido (4) |
esente |
illimitato |
|
2008 60 |
Ciliegie, diversamente preparate o conservate, anche con aggiunta di zuccheri o altri dolcificanti o di alcole, non nominate né comprese altrove |
esente |
500 |
|
ex 0811 90 19 ex 0811 90 39 |
Ciliegie, anche cotte in acqua o al vapore, congelate, con aggiunta di zuccheri o altri dolcificanti |
||
|
0811 90 80 |
Ciliegie dolci, anche cotte in acqua o al vapore, congelate, senza aggiunta di zuccheri o altri dolcificanti |
||
|
ex 2008 70 |
Fiocchi e polveri di pesche, con o senza aggiunta di zuccheri, di altri dolcificanti o di amido (4) |
esente |
illimitato |
|
ex 2008 80 |
Fiocchi e polveri di fragole, con o senza aggiunta di zuccheri, di altri dolcificanti o di amido (4) |
esente |
illimitato |
|
ex 2008 99 |
Fiocchi e polveri di altre frutta, con o senza aggiunta di zuccheri, di altri dolcificanti o di amido (4) |
esente |
illimitato |
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ex 2009 19 |
Polveri di succhi d’arancia, con o senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti |
esente |
illimitato |
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ex 2009 21 00 ex 2009 29 |
Polveri di succhi di pompelmo, con o senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti |
esente |
illimitato |
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ex 2009 31 ex 2009 39 |
Polveri di succhi di altri agrumi, con o senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti |
esente |
illimitato |
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ex 2009 41 ex 2009 49 |
Polveri di succhi di ananasso, con o senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti |
esente |
illimitato |
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ex 2009 71 ex 2009 79 |
Polveri di succhi di mela, con o senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti |
esente |
illimitato |
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ex 2009 80 |
Polveri di succhi di altre frutta od ortaggi o legumi, con o senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti |
esente |
illimitato |
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(1) Ai fini dell’applicazione di questa sottovoce, per latte speciale detto «per l’alimentazione dei bambini lattanti» si intendono i prodotti esenti da germi patogeni e tossicogeni e che contengono meno di 10 000 batteri aerobi aventi la possibilità di riprendere la loro attività biologica e meno di 2 batteri coliformi per grammo. (2) Se del caso, si applica il dazio specifico diverso dal dazio minimo. (3) Comprese le 1 000 t previste dallo scambio di lettere del 14 luglio 1986. (4) Si veda la dichiarazione comune relativa alla classificazione tariffaria delle polveri di ortaggi e delle polveri di frutta. |
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ALLEGATO 3
1. Gli scambi bilaterali di tutti i prodotti di cui al codice 0406 del sistema armonizzato sono pienamente liberalizzati a decorrere dal 1o giugno 2007, con la soppressione dei dazi doganali e dei contingenti.
2. L’Unione europea non applica restituzioni all’esportazione per i formaggi esportati in Svizzera. La Svizzera non applica sovvenzioni all’esportazione ( 1 ) per i formaggi esportati nell’Unione europea.
3. Tutti i prodotti di cui al codice NC 0406 originari dell’Unione europea o della Svizzera e oggetto di scambi tra queste due parti sono esentati dalla presentazione di un titolo di importazione.
4. L’Unione europea e la Svizzera provvedono affinché i vantaggi reciprocamente concessi non siano compromessi da altre misure relative alle importazioni e alle esportazioni.
5. Se in una della parti dovessero manifestarsi perturbazioni dei mercati sotto forma di un’evoluzione dei prezzi e/o del flusso di importazioni, su richiesta di una delle parti si procede quanto prima all’avvio di consultazioni, nell’ambito del comitato di cui all’articolo 6 dell’accordo, al fine di trovare adeguate soluzioni. A questo proposito, le parti convengono di scambiarsi periodicamente notizie sulle quotazioni e ogni altra informazione utile sul mercato dei formaggi autoctoni e importati.
ALLEGATO 4
RELATIVO AL SETTORE FITOSANITARIO
Articolo 1
Oggetto
►M14 1. ◄ Il presente Allegato riguarda l'agevolazione degli scambi tra le Parti di vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti sottoposti a misure fitosanitarie originari del loro territorio o importati da paesi terzi, menzionati in un'appendice 1 che il Comitato deve redigere conformemente all'articolo 11 dell'Accordo.
2. In deroga all'articolo 1 dell'Accordo, il presente allegato si applica a tutti i vegetali, i prodotti vegetali e gli altri oggetti menzionati nell'appendice 1, secondo quanto indicato al paragrafo 1.
Articolo 2
Principi
1. Le Parti riconoscono di avere legislazioni simili in materia di misure di protezione contro l'introduzione e la propagazione di organismi nocivi ai vegetali, ai prodotti vegetali o ad altri oggetti, le quali esplicano effetti equivalenti in termini di protezione contro l'introduzione e la propagazione di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali menzionati nell'appendice 1 di cui all'articolo 1. Questo riconoscimento si estende anche alle misure fitosanitarie applicate ai vegetali, ai prodotti vegetali e ad altri oggetti provenienti da paesi terzi.
2. Le legislazioni di cui al paragrafo 1 sono citate in un'appendice 2 che il Comitato deve redigere conformemente all'articolo 11 dell'Accordo.
3. Le Parti riconoscono reciprocamente i passaporti fitosanitari rilasciati dagli organismi che sono stati riconosciuti dalle rispettive autorità. Un elenco di questi organismi, regolarmente aggiornato, può essere ottenuto presso le autorità elencate nell'appendice 3. Detti passaporti attestano la conformità alle rispettive legislazioni che figurano nell'appendice 2 di cui al paragrafo 2 e sono considerati rispondenti ai requisiti documentali prescritti dalle medesime per la circolazione, nel territorio delle Parti, di vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti che figurano nell'appendice 1 di cui all'articolo 1.
4. I vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti menzionati nell'appendice 1 di cui all'articolo 1, che non sono sottoposti al regime del passaporto fitosanitario per gli scambi nel territorio delle Parti, vengono scambiati tra le Parti senza passaporto fitosanitario, fatti salvi gli altri eventuali documenti richiesti dalle rispettive legislazioni, in particolare quelli introdotti dai sistemi che permettono di risalire all'origine dei vegetali, prodotti vegetali o altri oggetti.
Articolo 3
1. I vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti che non figurano espressamente nell'appendice 1 di cui all'articolo 1 e non sono soggetti a misure fitosanitarie in alcuna delle due Parti possono essere scambiati tra le Parti senza controlli relativi a misure fitosanitarie (controlli documentali, controlli d'identità, controlli fitosanitari).
2. Qualora una delle Parti abbia l'intenzione di adottare una misura fitosanitaria applicabile ai vegetali, prodotti vegetali o altri oggetti di cui al paragrafo 1, essa ne informa l'altra Parte.
3. In virtù dell'articolo 10, paragrafo 2, il gruppo di lavoro «fitosanitario» valuta le conseguenze delle misure adottate ai sensi del paragrafo 2 sul presente Allegato e propone un'eventuale modifica delle appendici corrispondenti.
Articolo 4
Esigenze regionali
1. Ciascuna delle Parti può stabilire, secondo criteri simili, specifiche esigenze per i movimenti di vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti, indipendentemente dall'origine, da e verso una determinata zona del suo territorio, qualora lo giustifichi la situazione fitosanitaria ivi esistente.
2. L'appendice 4, che il Comitato deve redigere conformemente all'articolo 11 dell'Accordo, definisce le zone di cui al paragrafo 1 e le esigenze specifiche ad esse applicabili.
Articolo 5
Controllo all'importazione
1. Ciascuna delle Parti effettua controlli fitosanitari per sondaggio e su campione, in proporzione non superiore ad una determinata percentuale delle spedizioni di vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti che figurano nell'appendice 1 di cui all'articolo 1. Detta percentuale, proposta dal gruppo di lavoro «fitosanitario» e stabilita dal Comitato, è determinata per ciascun vegetale, prodotto vegetale o altro oggetto secondo il rischio fitosanitario che esso presenta. All'atto dell'entrata in vigore del presente Allegato, la percentuale in parola è fissata al 10 %.
2. In virtù dell'articolo 10, paragrafo 2 del presente Allegato, il Comitato può decidere, su proposta del gruppo di lavoro «fitosanitario», di ridurre la proporzione dei controlli di cui al paragrafo 1.
3. Le disposizioni dei paragrafi 1 e 2 si applicano soltanto ai controlli fitosanitari effettuati sugli scambi di vegetali, di prodotti vegetali o di altri oggetti tra le Parti.
4. Le disposizioni dei paragrafi 1 e 2 si applicano compatibilmente con l'articolo 11 dell'Accordo e con gli articoli 6 e 7 del presente Allegato.
Articolo 6
Misure di salvaguardia
Le misure di salvaguardia sono adottate conformemente alle procedure di cui all'articolo 10, paragrafo 2 dell'Accordo.
Articolo 7
Deroghe
1. Se una delle Parti intende applicare deroghe nei riguardi dell'insieme o di una porzione del territorio dell'altra Parte, essa ne informa preventivamente quest'ultima motivando la propria decisione. Ferma restando la possibilità di esecuzione immediata delle deroghe progettate, le Parti si consultano nel più breve termine per trovare soluzioni adeguate.
2. Se una delle Parti applica deroghe nei confronti di una parte del proprio territorio o di un paese terzo, essa ne informa quanto prima l'altra Parte. Ferma restando la possibilità di esecuzione immediata delle deroghe progettate, le Parti si consultano nel più breve termine per trovare soluzioni adeguate.
Articolo 8
Controllo congiunto
1. Ciascuna delle Parti acconsente all'esecuzione di un controllo congiunto, su richiesta dell'altra Parte, allo scopo di valutare la situazione fitosanitaria e le misure aventi effetti equivalenti ai sensi dell'articolo 2.
2. Per controllo congiunto si intende la verifica, condotta alla frontiera, della conformità di una spedizione proveniente da una delle Parti con i requisiti fitosanitari vigenti.
3. Il suddetto controllo viene effettuato secondo la procedura stabilita dal Comitato, su proposta del gruppo di lavoro «fitosanitario».
Articolo 9
Scambi di informazioni
1. In applicazione dell'articolo 8 dell'Accordo, le Parti provvedono a scambiarsi tutte le informazioni utili circa l'attuazione e l'applicazione delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative attinenti all'oggetto del presente Allegato, nonché le informazioni di cui all'appendice 5.
2. Al fine di garantire l'applicazione equivalente delle modalità di esecuzione delle legislazioni contemplate dal presente Allegato, ciascuna delle Parti acconsente a ricevere, su istanza dell'altra, visite di esperti dell'altra Parte sul proprio territorio, le quali si svolgono in collaborazione con l'organismo fitosanitario ufficiale territorialmente competente.
Articolo 10
Gruppo di lavoro «fitosanitario»
1. Il gruppo di lavoro «fitosanitario», denominato gruppo di lavoro, istituito a norma dell'articolo 6, paragrafo 7 dell'Accordo, esamina le questioni relative al presente Allegato e alla sua applicazione.
2. Il gruppo di lavoro esamina periodicamente l'evoluzione delle disposizioni legislative e regolamentari interne delle Parti nelle materie disciplinate dal presente Allegato. In particolare, esso formula proposte che sottopone al Comitato al fine di adeguare e aggiornare le appendici del presente Allegato.
Appendice 1
VEGETALI, PRODOTTI VEGETALI E ALTRI OGGETTI
A. Vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti, provenienti dal territorio delle parti, in relazione ai quali le parti hanno normative simili che comportano risultati equivalenti e in relazione ai quali le parti riconoscono il passaporto fitosanitario
1. Vegetali e prodotti vegetali
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1.1. |
Vegetali, dei generi Amelanchier Med., Chaenomeles Lindl., Crataegus L., Cydonia Mill., Eriobotrya Lindl., Malus Mill., Mespilus L., Prunus L., ad eccezione di Prunus laurocerasus L. e Prunus lusitanica L., Pyracantha Roem., Pyrus L. et Sorbus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi. |
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1.2. |
Vegetali delle specie Beta vulgaris L. e Humulus lupulus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi. |
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1.3. |
Vegetali delle specie stolonifere o tuberose di Solanum L. e relativi ibridi, destinati alla piantagione. |
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1.4. |
Vegetali di Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, e di Casimiroa La Llave, Clausena Burm. f., Vepris Comm., Zanthoxylum L. e Vitis L., ad eccezione dei frutti e delle sementi. |
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1.5. |
Fatto salvo il punto 1.6, vegetali di Citrus L. e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi. |
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1.6. |
Frutti di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, con foglie e peduncoli |
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1.7. |
Legno proveniente dall'Unione che ha conservato in tutto o in parte la superficie rotonda naturale, con o senza corteccia, o ridotto in piccole placche, particelle, segatura, avanzi o cascami di legno
a)
ottenuto interamente o parzialmente da Platanus L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, e
b)
corrispondente a una delle descrizioni riportate nell'allegato I, parte seconda, del regolamento (CEE) n. 2658/87 ( 2 ), di cui alla tabella seguente:
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2. |
Vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti ottenuti da operatori autorizzati a produrre per la vendita ai professionisti della produzione vegetale, esclusi i vegetali, i prodotti vegetali e altri oggetti preparati e pronti per la vendita al consumatore finale e per i quali gli organismi ufficiali responsabili degli Stati membri dell'Unione o della Svizzera garantiscono che la relativa produzione è nettamente separata da quella degli altri prodotti.
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3. |
Bulbi, cormi, tuberi e rizomi di Camassia Lindl., Chionodoxa Boiss., Crocus flavus Weston «Golden Yellow», Dahlia spp., Galanthus L., Galtonia candicans (Baker) Decne., Gladiolus Tourn. ex L. (cultivar nane e relativi ibridi del genere Gladiolus callianthus Marais, Gladiolus colvillei Sweet, Gladiolus nanus hort., Gladiolus ramosus hort. et Gladiolus tubergenii hort.), Hyacinthus L., Iris L., Ismene Herbert, Lilium spp., Muscari Miller, Narcissus L., Ornithogalum L., Puschkinia Adams, Scilla L., Tigridia Juss. et Tulipa L., destinati alla piantagione, prodotti da operatori autorizzati a produrre per la vendita a professionisti della produzione vegetali, esclusi i vegetali, i prodotti vegetali e altri oggetti preparati e pronti per la vendita al consumatore finale, per i quali gli organismi ufficiali responsabili degli Stati membri dell'Unione o della Svizzera garantiscono che la loro produzione è nettamente separata da quella di altri prodotti. |
B. Vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti, provenienti da territori diversi da quelli delle parti, per i quali le disposizioni fitosanitarie relative all'importazione delle due parti hanno effetti equivalenti e che possono essere scambiati tra le parti con un passaporto fitosanitario se figurano nella lettera A della presente appendice oppure liberamente se non vi figurano
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1. |
Fatti salvi i vegetali di cui alla lettera C della presente appendice, tutti i vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi, ma comprese le sementi di: Cruciferae, Graminae e Trifolium spp., originarie di Argentina, Australia, Bolivia, Cile, Nuova Zelanda e Uruguay, dei generi Triticum, Secale e X Triticosecale originarie di Afghanistan, India, Iran, Iraq, Messico, Nepal, Pakistan, Sud Africa e USA, Citrus L., Fortunella Swingle e Poncirus Raf., e relativi ibridi, Capsicum spp., Helianthus annuus L., Solanum lycopersicum L., Medicago sativa L., Prunus L., Rubus L., Oryza spp., Zea mais L., Allium ascalonicum L., Allium cepa L., Allium porrum L., Allium schoenoprasum L. e Phaseolus L. |
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2. |
Parti di vegetali (ad eccezione dei frutti e delle sementi) di:
—
Castanea Mill., Dendranthema (DC) Des Moul., Dianthus L., Gypsophila L., Pelargonium l'Hérit. ex Ait, Phoenix spp., Populus L., Quercus L., Solidago L., e fiori recisi di Orchidiacee,
—
conifere (Coniferales),
—
Acer saccharum Marsh., originari di USA e Canada,
—
Prunus L., originari di paesi extraeuropei,
—
fiori recisi di Aster spp., Eryngium L., Hypericum L., Lisianthus L., Rosa L. et Trachelium L., originari di paesi extraeuropei,
—
ortaggi a foglia di Apium graveolens L. e Ocimum L., Limnophila L. e Eryngium L.,
—
foglie di Manihot esculenta Crantz,
—
rami recisi di Betula L., con o senza foglie,
—
rami di Fraxinus L., Juglans ailantifolia Carr., Juglans mandshurica Maxim., Ulmus davidiana Planch. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc., con o senza foglie, originari di Canada, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica democratica popolare di Corea, Repubblica di Corea, Russia, Taiwan e USA,
—
Amiris P. Browne, Casimiroa La Llave, Citropsis Swingle & Kellerman, Eremocitrus Swingle, Esenbeckia Kunth., Glycosmis Corrêa, Merrillia Swingle, Naringi Adans., Tetradium Lour., Toddalia Juss. et Zanthoxylum L.
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3. |
Frutti di:
—
Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf. e relativi ibridi, Momordica L. e Solanum melongena L.
—
Annona L., Cydonia Mill. Diospyros L., Malus Mill., Mangifera L., Passiflora L., Prunus L., Psidium L., Pyrus L., Ribes L. Syzygium Gaertn., e Vaccinium L., originari di paesi extraeuropei.
—
Capsicum L.
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|
4. |
Tuberi di Solanum tuberosum L. |
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5. |
Corteccia, separata dal tronco, di:
—
conifere (Coniferales) originarie di paesi extraeuropei,
—
Acer saccharum Marsh, Populus L., e Quercus L., ad eccezione di Quercus suber L.,
—
Fraxinus L., Juglans ailantifolia Carr., Juglans mandshurica Maxim., Ulmus davidiana Planch. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc., originari di Canada, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica democratica popolare di Corea, Repubblica di Corea, Russia, Taiwan e USA,
—
Betula L., originaria di Canada e USA.
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6. |
Legname ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 2, primo comma, della direttiva 2000/29/CE del Consiglio ( 3 ), che:
a)
è stato ottenuto interamente o parzialmente da uno dei seguenti ordini, generi o specie, ad eccezione del materiale da imballaggio in legno di cui all'allegato IV, parte A, sezione I, punto 2, della direttiva 2000/29/CE:
—
Quercus L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario degli USA, escluso il legname conforme alla descrizione di cui alla lettera b) del codice NC 4416 00 00 , e purché dalla documentazione risulti provato che il legname è stato trattato o trasformato mediante un trattamento termico che ha consentito di raggiungere una temperatura minima di 176 °C per 20 minuti,
—
Platanus, L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario degli USA e dell'Armenia;
—
Populus L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario di paesi del continente americano;
—
Acer saccharum Marsh., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario di Canada e USA,
—
conifere (Coniferales), compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario di paesi extraeuropei, Kazakistan, Russia e Turchia,
—
Fraxinus L., Juglans ailantifolia Carr., Juglans mandshurica Maxim., Ulmus davidiana Planch. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario di Canada, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica democratica popolare di Corea, Repubblica di Corea, Russia, Taiwan e USA,
—
Betula L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario di Stati Uniti e Canada; e
b)
corrisponde a una delle descrizioni riportate nell'allegato I, parte seconda, del regolamento (CEE) n. 2658/87, di cui alla tabella seguente:
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7. |
Terra e mezzo di coltura
a)
Terra e mezzo di coltura in quanto tale, costituito interamente o parzialmente da terra o da sostanze organiche solide, quali parti di vegetali, humus contenente torba o corteccia, ma non composto interamente di torba,
b)
terra e mezzo di coltura, aderente o associato ai vegetali, costituito interamente o parzialmente da materiali indicati alla lettera a) oppure costituito parzialmente da sostanze solide inorganiche, destinato a rafforzare la vitalità dei vegetali, originari dei seguenti paesi:
—
Turchia,
—
Bielorussia, Georgia, Moldova, Russia e Ucraina,
—
paesi extraeuropei ad eccezione di Algeria, Egitto, Israele, Libia, Marocco e Tunisia.
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8. |
Semi dei generi Triticum, Secale e X Triticosecale originari dell'Afghanistan, dell'India, dell'Iran, dell'Iraq, del Messico, del Nepal, del Pakistan, del Sud Africa e degli USA. |
C. Vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti, provenienti da una delle parti, per i quali queste non dispongono di legislazioni simili e in relazione ai quali queste non riconoscono il passaporto fitosanitario
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1. |
Vegetali e prodotti vegetali provenienti dalla Svizzera che devono essere accompagnati da un certificato fitosanitario all'atto dell'importazione da parte di uno Stato membro dell'Unione
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2. |
Vegetali e prodotti vegetali provenienti da uno Stato membro dell'Unione che devono essere accompagnati da un certificato fitosanitario all'atto dell'importazione in Svizzera nessuno; |
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3. |
Vegetali e prodotti vegetali provenienti dalla Svizzera di cui è vietata l'importazione in uno Stato membro dell'Unione Vegetali, esclusi frutti e sementi nessuno; |
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4. |
Vegetali e prodotti vegetali provenienti da uno Stato membro dell'Unione di cui è vietata l'importazione in Svizzera Vegetali del genere:
Cotoneaster Ehrh.
Photinia davidiana (Dcne.) Cardot (
4
)
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Appendice 2
LEGISLAZIONE ( 5 )
Disposizioni dell'Unione
Disposizioni della Svizzera
Appendice 3
Autorità tenute a fornire su richiesta un elenco degli organismi ufficiali responsabili della preparazione dei passaporti fitosanitari
A. Comunità europea:
autorità unica di ciascuno Stato membro, secondo quanto indicato all'articolo 1, paragrafo 4, della direttiva 2000/29/CE del Consiglio dell'8 maggio 2000 ( 6 ).
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Belgio: |
Federal Public Service of Public Health Food Chain Security and Environment DG for Animals, Plants and Foodstuffs Sanitary Policy regarding Animals and Plants Division Plant Protection Euro station II (7o floor) Place Victor Horta 40 box 10 B-1060 BRUSSELS |
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Bulgaria: |
NSPP National Service for Plant Protection 17, Hristo Botev, blvd., floor 5 BG — SOFIA 1040 |
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Repubblica ceca: |
State Phytosanitary Administration Bubenská 1477/1 CZ — 170 00 PRAHA 7 |
|
Danimarca: |
Ministry of Food, Agriculture and Fisheries The Danish Plant Directorate Skovbrynet 20 DK — 2800 Kgs. LYNGBY |
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Germania: |
Julius Kühn-Institut — Institut für nationale und internationale Angelegenheiten der Pflanzengesundheit — Messeweg 11/12 D-38104 Braunschweig |
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Estonia: |
Plant Production Inspectorate Teaduse 2 EE — 75501 SAKU HARJU MAAKOND |
|
Irlanda: |
Department of Agriculture and Food Maynooth Business Campus Co Kildare IRL |
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Grecia: |
Ministry of Agriculture General Directorate of Plant Produce Directorate of Plant Produce Protection Division of Phytosanitary Control 150 Sygrou Avenue GR — 176 71 ATHENS |
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Spagna: |
Subdirectora General de Agricultura Integrada y Sanidad Vegetal Ministerio de Agricultura, Pesca y Alimentación Dirección General de Agricultura Subdirección General de Agricultura Integrada y Sanidad Vegetal c/Alfonso XII, no 62 — 2a planta E — 28071 MADRID |
|
Francia: |
Ministère de l'Agriculture et la Pêche Sous-direction de la Protection des Végétaux 251, rue de Vaugirard F — 75732 PARIS CEDEX 15 |
|
Italia: |
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF) Servizio Fitosanitario Via XX Settembre 20 I — 00187 ROMA |
|
Cipro: |
Ministry of Agriculture, Natural Resources and Environment Department of Agriculture Loukis Akritas Ave. CY — 1412 LEFKOSIA |
|
Lettonia: |
State Plant Protection Service Republikas laukums 2 LV — 1981 RIGA |
|
Lituania: |
State Plant Protection Service Kalvariju str. 62 LT — 2005 VILNIUS |
|
Lussemburgo: |
Ministère de l'Agriculture Adm. des Services Techniques de l'Agriculture Service de la Protection des Végétaux 16, route d'Esch — BP 1904 L — 1019 LUXEMBOURG |
|
Ungheria: |
Ministry of Agriculture and Rural Development Department for Plant Protection and Soil Conservation Kossuth tér 11 HU — 1860 BUDAPEST 55 Pf. 1 |
|
Malta: |
Plant Health Department Plant Biotechnology Center Annibale Preca Street MT — LIJA, LJA 1915 |
|
Paesi Bassi: |
Plantenziektenkundige Dienst Geertjesweg 15/Postbus 9102 NL — 6700 HC WAGENINGEN |
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Austria: |
Bundesministerium für Land- und Forstwirtschaft, Umwelt und Wasserwirtschaft Referat III 9 a Stubenring 1 A — 1012 WIEN |
|
Polonia: |
The State Plant Health and Seed Inspection Service Main Inspectorate of Plant Health and Seed Inspection 42, Mlynarska Street PL — 01-171 WARSAW |
|
Portogallo: |
Direcção-Geral de Agricultura e Desenvolvimento Rural (DGADR) Avenida Afonso Costa, 3 PT — 1949-002 LISBOA |
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Romania: |
Phytosanitary Direction Ministry of Agriculture, Forests and Rural Development 24th Carol I Blvd. Sector 3 RO — BUCHAREST |
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Slovenia: |
MAFF — Phytosanitary Administration of the Republic of Slovenia Plant Health Division Einspielerjeva 6 SI — 1000 LJUBLJANA |
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Slovacchia: |
Ministry of Agriculture Department of plant commodities Dobrovicova 12 SK — 812 66 BRATISLAVA |
|
Finlandia: |
Ministry of Agriculture and Forestry Unit for Plant Production and Animal Nutrition Department of Food and Health Mariankatu 23 P.O. Box 30 FI — 00023 GOVERNMENT FINLAND |
|
Svezia: |
Jordbruks verket Swedish Board of Agriculture Plant Protection Service S — 55182 JÖNKÖPING |
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Regno Unito: |
Department for Environment, Food and Rural Affairs Plant Health Division Foss House King's Pool Peasholme Green UK — YORK YO1 7PX |
B. Svizzera:
Ufficio federale dell'agricoltura
CH-3003 BERNA
Appendice 4 ( *1 )
ZONE DI CUI ALL'ARTICOLO 4 E RELATIVE PRESCRIZIONI SPECIALI
Le zone di cui all'articolo 4 e le relative prescrizioni speciali che le due parti devono rispettare sono definite nelle disposizioni legislative e amministrative delle due parti qui di seguito indicate.
Disposizioni dell'Unione
Disposizioni della Svizzera
Appendice 5
Scambi di informazioni
Le informazioni di cui all'articolo 9, paragrafo 1, sono le seguenti:
ALLEGATO 5
CONCERNENTE L'ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI
Articolo 1
Oggetto
1. Le Parti si impegnano a ravvicinare le rispettive legislazioni in materia di alimentazione animale al fine di agevolare gli scambi in tale settore.
2. In un'appendice 1, che il Comitato deve redigere conformemente all'articolo 11 dell'Accordo, sono elencati i prodotti o i gruppi di prodotti per i quali le disposizioni legislative delle Parti sono giudicate di effetto equivalente e, se del caso, le disposizioni legislative rispettive delle Parti i cui requisiti sono giudicati di effetto equivalente.
2 bis. In deroga all'articolo 1 dell'Accordo, il presente allegato si applica a tutti i prodotti contemplati dalle disposizioni legislative di cui all'appendice 1, secondo quanto indicato al paragrafo 2.
3. Le Parti aboliscono i controlli alle frontiere sui prodotti o i gruppi di prodotti elencati nell'appendice 1 di cui al paragrafo 2.
Articolo 2
Definizioni
Ai fini del presente Allegato si intende per
«prodotto», l'alimento per animali o qualsiasi sostanza utilizzata nell'alimentazione degli animali;
«stabilimento», qualsiasi unità di produzione o di fabbricazione di un prodotto o che lo detiene in una fase intermedia prima della sua immissione in commercio, ivi inclusa quella della trasformazione e dell'imballaggio, o che mette in commercio tale prodotto;
«autorità competente», l'autorità in ciascuna delle Parti incaricata di effettuare i controlli ufficiali nel settore dell'alimentazione animale.
Articolo 3
Scambi di informazioni
In applicazione dell'articolo 8 dell'Accordo, le Parti comunicano reciprocamente:
I programmi di cui al quarto trattino devono tenere conto della situazione peculiare di ciascuna delle Parti e specificare segnatamente il tipo e la frequenza dei controlli da effettuarsi periodicamente.
Articolo 4
Disposizioni generali in materia di controlli
Ciascuna delle Parti prende tutte le misure utili affinché i prodotti destinati ad essere spediti verso l'altra Parte siano controllati con la stessa scrupolosità di quelli destinati ad essere messi in circolazione sul proprio territorio; in particolare, le Parti provvedono affinché i controlli:
Articolo 5
Controllo all'origine
1. Le Parti provvedono affinché l'autorità competente proceda ad un controllo degli stabilimenti per garantire che essi adempiano agli obblighi loro incombenti e che i prodotti destinati ad essere messi in circolazione rispondano ai requisiti previsti dalle disposizioni legislative elencate nell'appendice 1 di cui all'articolo 1, applicabili sul territorio d'origine.
2. In caso di sospetto di inosservanza di tali requisiti, l'autorità competente procede a controlli supplementari e, qualora tale sospetto venga confermato, prende le misure adeguate.
Articolo 6
Controllo a destinazione
1. L'autorità competente della Parte di destinazione può verificare, nei luoghi di destinazione, la conformità dei prodotti alle disposizioni del presente Allegato mediante controlli per campione e in modo non discriminatorio.
2. Tuttavia, qualora l'autorità competente della Parte di destinazione disponga di informazioni tali da far presumere un'infrazione, possono essere effettuati controlli anche durante il trasporto dei prodotti sul proprio territorio.
3. Se, in caso di un controllo effettuato nel luogo di destinazione o durante il trasporto, l'autorità competente della Parte interessata constata la non conformità dei prodotti alle disposizioni del presente Allegato, essa prende le disposizioni adeguate ed intima allo speditore, al destinatario o a qualsiasi altro soggetto responsabile di effettuare una delle seguenti operazioni:
Articolo 7
Controllo dei prodotti provenienti da territori non appartenenti alle Parti
1. In deroga all'articolo 4, primo trattino, le Parti prendono tutte le misure utili affinché, al momento dell'introduzione nei propri territori doganali di prodotti provenienti da un territorio diverso da quelli definiti all'articolo 16 dell'Accordo, le autorità competenti effettuino un controllo documentale di ciascuna partita e un controllo d'identità per campione allo scopo di accertarne
in modo da determinare il regime doganale loro applicabile.
2. Le Parti prendono tutte le misure utili per verificare la conformità dei prodotti, mediante un controllo fisico per campione, prima dell'immissione in libera pratica.
Articolo 8
Collaborazione in caso d'infrazione
1. Le Parti si prestano assistenza reciproca nei modi e alle condizioni specificati nel presente Allegato. Esse garantiscono la corretta applicazione della normativa concernente i prodotti per l'alimentazione animale, soprattutto attraverso l'assistenza reciproca, l'individuazione delle infrazioni e lo svolgimento di indagini in proposito.
2. L'assistenza prevista nel presente articolo non pregiudica le norme che disciplinano la procedura penale o l'assistenza giudiziaria reciproca tra le Parti in materia penale.
Articolo 9
Prodotti soggetti ad autorizzazione preventiva
1. Le Parti si adoperano per rendere identici i rispettivi elenchi di prodotti disciplinati dalle disposizioni legislative di cui all'appendice 2.
2. Le Parti si informano mutuamente sulle domande di autorizzazione dei prodotti di cui al paragrafo 1.
Articolo 10
Consultazioni e clausola di salvaguardia
1. Le Parti si consultano ogniqualvolta una di esse ritenga che l'altra Parte sia venuta meno ad un obbligo derivante dal presente Allegato.
2. La Parte che chiede le consultazioni comunica all'altra Parte tutte le informazioni necessarie per un esame approfondito del caso in questione.
3. Le misure di salvaguardia previste da una delle disposizioni legislative riguardanti i prodotti e i gruppi di prodotti elencati nell'appendice 1 di cui all'articolo 1 sono adottate conformemente alle procedure di cui all'articolo 10, paragrafo 2 dell'Accordo.
4. Se, al termine delle consultazioni di cui al paragrafo 1 e all'articolo 10, paragrafo 2, lettera a), terzo trattino dell'Accordo, le Parti non sono addivenute ad un Accordo, la Parte che ha chiesto le consultazioni o che ha adottato le misure di cui al paragrafo 3 può prendere le opportune misure conservative per garantire l'applicazione del presente Allegato.
Articolo 11
Gruppo di lavoro per l'alimentazione animale
1. Il gruppo di lavoro per l'alimentazione animale, denominato «gruppo di lavoro», istituito in base all'articolo 6, paragrafo 7 dell'Accordo, esamina qualsiasi questione relativa al presente Allegato e alla sua applicazione. Assume inoltre tutte le funzioni previste dal presente Allegato.
2. Il gruppo di lavoro esamina periodicamente l'evoluzione delle normative interne delle Parti nelle materie che formano oggetto del presente Allegato. In particolare, esso formula proposte da presentare al Comitato ai fini dell'aggiornamento delle appendici del presente Allegato.
Articolo 12
Obbligo di riservatezza
1. Qualsiasi informazione comunicata, in qualunque forma, in esecuzione del presente Allegato, riveste carattere riservato, è coperta dal segreto professionale e gode della stessa protezione conferita ad informazioni simili dalla legge applicabile in materia nell'ordinamento interno della Parte che ha ricevuto l'informazione.
2. Il principio di riservatezza di cui al paragrafo 1 non si applica alle informazioni di cui all'articolo 3.
3. Il presente Allegato non obbliga una delle Parti, la cui legislazione o i cui usi amministrativi impongono, per la tutela del segreto industriale e commerciale, limiti più rigorosi di quelli stabiliti dal presente Allegato, a comunicare informazioni all'altra Parte se questa non si conforma ai suddetti limiti più rigorosi.
4. Le informazioni ricevute devono essere utilizzate esclusivamente ai fini del presente Allegato; esse possono essere utilizzate dalle Parti ad altri fini soltanto previa autorizzazione scritta dell'autorità amministrativa da cui emana l'informazione, con le restrizioni imposte da detta autorità.
Il disposto del paragrafo 1 non osta all'utilizzazione delle informazioni nell'ambito di azioni giudiziarie o amministrative intentate per infrazioni al diritto penale, a condizione che tali informazioni siano state ottenute nel quadro di un'assistenza giuridica internazionale.
5. Le Parti possono, nei processi verbali, nei rapporti e nelle testimonianze, nonché nel corso di procedimenti e azioni a carattere giudiziario, addurre come prova informazioni ricevute e documenti consultati conformemente alle disposizioni del presente articolo.
Appendice 1
Disposizioni della comunità
Disposizioni della Svizzera
Appendice 2
ELENCO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE DI CUI ALL'ARTICOLO 9
Disposizioni della Comunità
Disposizioni della Svizzera
ALLEGATO 6
RELATIVO AL SETTORE DELLE SEMENTI
Articolo 1
Oggetto
1. Il presente Allegato riguarda le sementi delle specie agricole, orticole e frutticole, delle piante ornamentali e della vite.
2. Ai sensi del presente Allegato s'intendono per «sementi» tutti i materiali di moltiplicazione o destinati alla piantagione.
Articolo 2
Riconoscimento della conformità delle legislazioni
1. Le Parti riconoscono che i requisiti previsti dalle legislazioni di cui all'appendice 1, prima sezione, sono equivalenti in termini di risultati.
2. Fatte salve le disposizioni degli articoli 5 e 6, le sementi delle specie definite nelle legislazioni di cui al paragrafo 1 possono essere scambiate tra le Parti e commercializzate liberamente sui rispettivi territori, fornendo come unica prova della conformità alle legislazioni delle Parti l'etichetta o qualunque altro documento richiesto per la commercializzazione ai sensi di dette legislazioni.
3. Gli organismi responsabili del controllo di conformità figurano nell'appendice 2.
Articolo 3
Riconoscimento reciproco dei certificati
1. Ciascuna Parte riconosce, per le sementi delle specie definite nelle legislazioni di cui all'appendice 1, seconda sezione, i certificati di cui al paragrafo 2, redatti conformemente alla legislazione dell'altra Parte dagli organismi indicati nell'appendice 2.
2. Per «certificato» ai sensi del paragrafo 1 s'intende la documentazione richiesta dalla legislazione di ciascuna delle Parti, applicabile alle importazioni di sementi e definita nell'appendice 1, seconda sezione.
Articolo 4
Armonizzazione delle legislazioni
1. Le Parti si sforzano di armonizzare le proprie legislazioni in materia di commercializzazione delle sementi per le specie contemplate dalle legislazioni di cui all'appendice 1, seconda sezione, e per le specie non contemplate dalle legislazioni di cui all'appendice 1, prima e seconda sezione.
2. Qualora una nuova disposizione legislativa venga adottata da una delle Parti, esse s'impegnano a considerare la possibilità di assoggettare il nuovo settore al presente Allegato secondo la procedura prevista agli articoli 11 e 12 dell'Accordo.
3. In caso di modifica di una disposizione legislativa relativa a un settore soggetto alle disposizioni del presente Allegato, le Parti s'impegnano a valutarne le conseguenze secondo la procedura prevista agli articoli 11 e 12 dell'Accordo.
Articolo 5
Varietà
1. Fatto salvo il paragrafo 3, la Svizzera ammette la commercializzazione sul proprio territorio di sementi delle varietà ammesse nella Comunità per le specie menzionate nella legislazione di cui all'appendice 1, prima sezione.
2. Fatto salvo il paragrafo 3, la Comunità ammette la commercializzazione sul proprio territorio di sementi delle varietà ammesse in Svizzera per le specie menzionate nella legislazione di cui all'appendice 1, prima sezione.
3. Le Parti redigono congiuntamente un catalogo delle varietà per le specie menzionate nella legislazione di cui all'appendice 1, prima sezione, nei casi in cui la Comunità prevede un catalogo comune. Le parti autorizzano la commercializzazione sul loro territorio di sementi delle varietà elencate in questo catalogo redatto congiuntamente.
4. Le disposizioni dei paragrafi 1, 2 e 3 non si applicano alle varietà geneticamente modificate.
5. Le Parti si informano reciprocamente in merito alle domande di ammissione o ai ritiri di tali domande, alle iscrizioni in un catalogo nazionale nonché ad eventuali modifiche di quest'ultimo. Su richiesta, esse si comunicano reciprocamente una breve descrizione delle principali caratteristiche concernenti l'utilizzazione di ogni nuova varietà e degli aspetti che consentono di distinguerla dalle altre varietà conosciute. Ciascuna delle Parti tiene inoltre a disposizione dell'altra i fascicoli contenenti, per ogni varietà ammessa, una descrizione della stessa e una sintesi chiara di tutti gli elementi su cui è fondata l'ammissione. Nel caso delle varietà geneticamente modificate, le Parti si comunicano reciprocamente i risultati della valutazione dei rischi connessi alla loro immissione nell'ambiente.
6. Le Parti possono procedere a consultazioni tecniche al fine di valutare gli elementi in base ai quali una varietà è stata ammessa in una di esse. Ove del caso, il gruppo di lavoro «Sementi» è tenuto al corrente degli esiti di queste consultazioni.
7. Al fine di agevolare gli scambi di informazioni di cui al paragrafo 5, le Parti utilizzano i sistemi informatici per lo scambio di informazioni esistenti o in corso di elaborazione.
Articolo 6
Deroghe
1. Le deroghe della Comunità e della Svizzera di cui all'appendice 3 sono ammesse rispettivamente dalla Svizzera e dalla Comunità nel quadro degli scambi di sementi delle specie contemplate dalla legislazione di cui all'appendice 1, prima sezione.
2. Le Parti si informano reciprocamente di eventuali deroghe relative alla commercializzazione delle sementi che esse intendono applicare sul proprio territorio o su parte di esso. Nel caso di deroghe di breve durata, o che richiedono un'entrata in vigore immediata, è sufficiente una notifica a posteriori.
3. In deroga alle disposizioni dell'articolo 5, paragrafi 1 e 3, la Svizzera può decidere di vietare la commercializzazione sul proprio territorio di sementi di una varietà ammessa nel catalogo comune della Comunità.
4. In deroga alle disposizioni dell'articolo 5, paragrafi 2 e 3, la Comunità può decidere di vietare la commercializzazione sul proprio territorio di sementi di una varietà ammessa nel catalogo nazionale svizzero.
5. Le disposizioni di cui ai paragrafi 3 e 4 si applicano nei casi previsti dalla legislazione delle Parti che figura all'appendice 1, prima sezione.
6. Le Parti possono ricorrere alle disposizioni di cui ai paragrafi 3 e 4:
7. Le disposizioni di cui al paragrafo 6 si applicano per analogia alle varietà delle specie disciplinate da disposizioni che, in virtù dell'articolo 4, potrebbero figurare nell'appendice 1, prima sezione, successivamente all'entrata in vigore del presente allegato.
8. Le Parti possono procedere a consultazioni tecniche al fine di valutare le conseguenze, ai fini del presente allegato, delle deroghe di cui ai paragrafi da 1 a 4.
9. Le disposizioni del paragrafo 8 non si applicano nei casi in cui la decisione in materia di deroghe sia di competenza degli Stati membri della Comunità in virtù delle disposizioni legislative che figurano nell'appendice 1, prima sezione. Le disposizioni dello stesso paragrafo non si applicano alle deroghe adottate dalla Svizzera in casi analoghi.
Articolo 7
Paesi terzi
1. Fatto salvo l'articolo 10, le disposizioni del presente Allegato si applicano altresì alle sementi commercializzate sul territorio delle Parti e provenienti da un paese diverso dagli Stati membri della Comunità e dalla Svizzera e da essi riconosciuto.
2. L'elenco dei paesi di cui al paragrafo 1, nonché le specie e la portata del riconoscimento, figurano nell'appendice 4.
Articolo 8
Prove comparative
1. Prove comparative vengono effettuate al fine di controllare a posteriori campioni di sementi prelevati dalla partite commercializzate sul territorio delle Parti. La Svizzera partecipa alle prove comparative comunitarie.
2. L'organizzazione delle prove comparative nelle Parti è soggetta all'approvazione del gruppo di lavoro «Sementi».
Articolo 9
Gruppo di lavoro «Sementi»
1. Il gruppo di lavoro «Sementi» (denominato «gruppo di lavoro»), istituito ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 7 dell'Accordo, esamina le questioni relative al presente Allegato e alla sua applicazione.
2. Il gruppo di lavoro esamina periodicamente l'evoluzione delle disposizioni legislative e regolamentari interne delle Parti nei settori disciplinati dal presente Allegato. In particolare, esso formula proposte che sottopone al Comitato al fine di adeguare e aggiornare le appendici del presente Allegato.
Articolo 10
Accordo con altri paesi
Salvo Accordo formale tra le Parti, queste ultime convengono che gli accordi di riconoscimento reciproco conclusi da ciascuna di esse con un paese terzo non possono in alcun caso vincolare l'altra Parte all'accettazione di relazioni, certificati, autorizzazioni e marchi rilasciati da organismi di valutazione della conformità di detto paese terzo.
Appendice 1
Legislazioni
Prima sezione (riconoscimento della conformità delle legislazioni)
A. DISPOSIZIONI DELLA COMUNITÀ EUROPEA
1. Testi di base
2. Testi di applicazione (7)
B. DISPOSIZIONI DELLA SVIZZERA ( 8 )
Seconda sezione (riconoscimento reciproco dei certificati)
A. DISPOSIZIONI DELLA COMUNITÀ EUROPEA
1. Testi di base
2. Testi di applicazione ( 10 )
B. DISPOSIZIONI DELLA SVIZZERA
C. CERTIFICATI RICHIESTI ALL'ATTO DELLE IMPORTAZIONI
Dalla Comunità europea:
Dalla Svizzera:
Appendice 2
Organismi di controllo e di certificazione delle sementi
|
A. Comunità europea |
||
|
Belgio |
Ministère des Classes Moyennes et de l'Agriculture Service Matériel de Reproduction Bruxelles |
|
|
Danimarca |
Ministeriet for Fødevarer, Landbrug og Fiskeri (Ministry of Food, Agriculture and Fisheries) Plantedirektoratet (Danish Plant Directorate) Lyngby |
|
|
Germania |
Senatsverwaltung für Wirtschaft und Betriebe Referat Ernährung und Landwirtschaft — Abteilung IV E 3 — Berlin |
B |
|
Der Direktor der Landwirtschaftskammer Rheinland als Landesbeauftragter Saatenanerkennungsstelle Bonn |
BN |
|
|
Regierungspräsidium Freiburg — Abt. III, Referat 34 — Freiburg i. Br. |
FR |
|
|
Bayerische Landesanstalt für Bodenkultur und Pflanzenbau — Amtliche Saatenanerkennung für landwirtsch. Saatgut- Freising |
FS |
|
|
Landwirtschaftskammer Hannover Referat 32 Hannover |
H |
|
|
Regierungspräsidium Halle Abteilung 5, Dezernat 51 Samenprüf- und Anerkennungsstelle Halle |
HAL |
|
|
Der Senator für Frauen, Gesundheit, Jugend, Soziales und Umweltschutz Referat 33 Bremen |
HB |
|
|
Wirtschaftsbehörde,Amt Wirtschaft u. LandwirtschaftAbt. Land- und Ernährungswirtschaft Hamburg |
HH |
|
|
Landesforschungsanstalt für Landwirtschaft und Fischerei Mecklenburg-Vorpommern Landesanerkennungsstelle für Saat- und Pflanzgut Rostock |
HRO |
|
|
Thüringer Landesanstalt für Landwirtschaft Sachgebiet 270 Jena |
J |
|
|
Regierungspräsidium Karlsruhe — Referat 34 — Karlsruhe |
KA |
|
|
Landwirtschaftskammer Rheinland-Pfalz — Amtliche Saatanerkennung — Bad Kreuznach |
KH |
|
|
Landwirtschaftskammer Schleswig-Holstein LUFA-ITL Kiel |
KI |
|
|
Hessisches Landesamt für Regionalentwicklung und Landwirtschaft Dez. 23 Kassel |
KS |
|
|
Sächsisches Landesamt für Landwirtschaft Fachbereich 5, Sortenprüfung und Feldversuchswesen Saatenanerkennung Nossen |
MEI |
|
|
Der Direktor der Landwirtschaftskammer Westfalen-Lippe als Landesbeauftragter Gruppe 31 Landbau Münster |
MS |
|
|
Landwirtschaftskammer Weser-Ems Institut für Pflanzenbau und Pflanzenschutz Referet P4 Oldenburg |
OL |
|
|
Landesamt für Ernährung, Landwirtschaft und Flurneuordnung Saatenanerkennungsstelle Potsdam Potsdam |
P |
|
|
Regierungspräsidium Stuttgart Referat 34 a Stuttgart |
S |
|
|
Landwirtschaftskammer für das Saarland Saarbrücken |
SB |
|
|
Regierungspräsidium Tübingen Referat 34 Tübingen |
TÜ |
|
|
Regierung von Unterfranken — Anerkennungs- und Nachkontrollstelle für Gemüsesaatgut in Bayern — Würzburg |
WÜ |
|
|
Regierung von Unterfranken Abteilung Landwirtschaft — Sachgebiet Weinbau — Würzburg |
WÜ |
|
|
Grecia |
Ministry of Agriculture Directorate of Inputs of Crop Production Athens |
|
|
Spagna |
Ministerio de Agricultura, Pesca y Alimentación Dirección General de Producciones y Mercados Agrícolas Subdirección General de Semillas y Plantas de Vivero Madrid Generalidad de Cataluña Departamento de Agricultura, Ganadería y Pesca Barcelona Comunidad Autónoma del País Vasco Departamento de Industria Agricultura y Pesca Vitoria Junta de Galicia Consejería de Agricultura, Ganadería y Montes Santiago de Compostela Diputación Regional de Cantabria Consejería de Ganadería, Agricultura y Pesca Santander Principado de Asturias Consejería de Agricultura Oviedo Junta de Andalucía Consejería de Agricultura y Pesca Sevilla Comunidad Autónoma de la Región de Murcia Consejería de Medio Ambiente, Agricultura y Pesca Murcia Diputación General de Aragón Consejería de Agricultura y Medio Ambiente Zaragoza Junta de Comunidades de Castilla-La Mancha Consejería de Agricultura y Medio Ambiente Toledo Generalidad Valenciana Consejería de Agricultura y Medio Ambiente Valencia Comunidad Autónoma de La Rioja Consejería de Agricultura, Ganadería y Desarrollo Rural Logroño Junta de Extremadura Consejería de Agricultura y Comercio Mérida Comunidad Autónoma de las Canarias Consejería de Agricultura, Pesca y Alimentación Santa Cruz de Tenerife Junta de Castilla y León Consejería de Agricultura y Ganadería,Valladolid Comunidad Autónoma de las Islas Baleares Consejería de Agricultura, Comercio e Industria Palma de Mallorca Comunidad de Madrid Consejería de Economía y Empleo Madrid Diputación Foral de Navarra Departamento de Agricultura, Ganadería y Alimentación Pamplona |
|
|
Francia |
Ministère de l'Agriculture, de la Pêche et de l'Alimentation Service Officiel de Contrôle et de Certification (SOC) Paris |
|
|
Irlanda |
The Department of Agriculture, Food and Forestry Agriculture House Dublin |
|
|
Italia |
Ente Nazionale Sementi Elette (ENSE) Milano |
|
|
Lussemburgo |
L'Administration des Services Techniques de l'Agriculture (ASTA) Service de la Production Végétale Luxembourg |
|
|
Austria |
Bundesamt und Forschungszentrum für Landwirtschaft Wien Bundesamt für Agrarbiologie Linz |
|
|
Paesi bassi |
Nederlandse Algemene Keuringsdienst voor zaaizaad en pootgoed van landbouwgewassen (NAK) Ede |
|
|
Portogallo |
Ministério da Agricultura, do Desenvolvimento Rural e das Pescas Direcção Geral de Protecção das Culturas Lisboa |
|
|
Finlandia |
Kasvintuotannon tarkastuskeskus (KTTK) / Kontroll-centralen för växtproduktion Siementarkastusosasto / Frökontrollavdelingen Loimaa |
|
|
Svezia |
a) Sementi, ad eccezione dei tuberi-seme di patate: —
Statens utsädeskontroll (SUK) (Swedish Seed Testing and Certification Institute) Svalöv —
Frökontrollen Mellansverige AB Linköping —
Frökontrollen Mellansverige AB Örebro b) Tuberi-seme di patate Statens utsädeskontroll (SUK) (Swedish Seed Testing and Certification Institute) Svalöv |
|
|
Regno Unito |
England and Wales a) Sementi, ad eccezione dei tuberi-seme di patate: Ministry of Agriculture, Fisheries and Food Seeds Branch Cambridge b) Tuberi-seme di patate Ministry of Agriculture, Fisheries and Food Plant Health Division York Scotland: Scottish Office Agriculture Fisheries and Environment Department Edinburgh Northern Ireland: Department of Agriculture for Northern Ireland Seeds Branch Belfast |
|
|
B. Svizzera |
Service des Semences et Plants RAC Changins Nyon Dienst für Saat- unf Pflanzgut FAL Reckenholz Zürich |
|
Appendice 3
Deroghe comunitarie ammesse dalla Svizzera ( 11 )
che dispensano taluni Stati membri dall'obbligo di applicare, ad alcune specie, le disposizioni della direttiva 66/402/CEE del Consiglio relativa alla commercializzazione delle sementi di cereali:
Che autorizzano taluni Stati membri a limitare la commercializzazione delle sementi di alcune varietà di cereali o dei materiali di moltiplicazione di alcune varietà di patate (Catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole, ventesima edizione integrale, colonna 4, GU L 264 A del 30.8.1997, pag. 1).
Che autorizzano alcuni Stati membri ad adottare disposizioni più restrittive per quanto riguarda la presenza di Avena fatua nelle sementi di cereali:
Che autorizzano, per la commercializzazione di tuberi-seme di patate nella totalità o in parte del territorio di taluni Stati membri, l'adozione di misure più rigorose di quelle previste negli allegati I e II della direttiva 66/403/CEE del Consiglio contro alcune malattie:
Appendice 4
Elenco dei paesi terzi ( 13 )
ALLEGATO 7
RELATIVO AL COMMERCIO DEI PRODOTTI VITIVINICOLI
Articolo 1
Obiettivi
Le parti convengono, sulla base dei principi di non discriminazione e di reciprocità, di agevolare e di favorire i rispettivi flussi commerciali di prodotti vitivinicoli originari dei loro territori alle condizioni stabilite nel presente allegato.
Articolo 2
Campo d’applicazione
Il presente allegato si applica ai prodotti vitivinicoli quali definiti dalle disposizioni legislative citate nell’appendice 1.
Articolo 3
Definizioni
Ai fini del presente allegato e fatte salve disposizioni contrarie previste dall’allegato, si intende per:
«prodotto vitivinicolo originario di», se tale dicitura è seguita dal nome di una delle parti: un prodotto ai sensi dell’articolo 2, elaborato nel territorio della suddetta parte ed ottenuto da uve raccolte esclusivamente su tale territorio o su un territorio definito all’appendice 2, in conformità alle disposizioni del presente allegato;
«indicazione geografica», un’indicazione, inclusa la denominazione d’origine, ai sensi dell’articolo 22 dell’accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale che interessano il commercio, allegato all’accordo che istituisce l’Organizzazione mondiale del commercio (denominato in appresso «accordo ADPIC»), che è riconosciuta dalle disposizioni legislative o regolamentari di una delle parti per la designazione e la presentazione di un prodotto vitivinicolo di cui all’articolo 2, originario del suo territorio o di un territorio definito all’appendice 2;
«menzione tradizionale», una denominazione di uso tradizionale, che si riferisce in particolare al metodo di produzione o alla qualità, al colore o al tipo di un prodotto vitivinicolo di cui all’articolo 2 e che è riconosciuta dalle disposizioni legislative e regolamentari di una parte per la designazione e la presentazione di tale prodotto originario del territorio di detta parte;
«denominazione protetta», un’indicazione geografica o una menzione tradizionale di cui, rispettivamente, alle lettere b) e c), protetta in virtù del presente allegato;
«designazione», le denominazioni utilizzate sull’etichetta, sui documenti che scortano il trasporto di un prodotto vitivinicolo di cui all’articolo 2, sui documenti commerciali, in particolare sulle fatture e sulle bollette di consegna e nella pubblicità;
«etichettatura», il complesso delle designazioni e altre diciture, contrassegni, illustrazioni o marchi che caratterizzano un prodotto vitivinicolo di cui all’articolo 2 e che sono apposti sul medesimo recipiente, incluso il dispositivo di chiusura o sul pendaglio appeso al recipiente o sul rivestimento del collo delle bottiglie;
«presentazione», le denominazioni utilizzate sui recipienti e sui dispositivi di chiusura, sulle etichette e sull’imballaggio;
«imballaggio», gli involucri protettivi, come la carta o involucri di paglia di ogni genere, cartoni e casse, utilizzati per il trasporto di uno o più recipienti e/o la loro presentazione ai fini della vendita al consumatore finale;
«normativa relativa al commercio dei prodotti vitivinicoli», tutte le disposizioni previste dal presente allegato;
«autorità competente», ciascuna delle autorità o ciascuno dei servizi designati da una parte per provvedere all’applicazione della normativa sulla produzione e sul commercio di prodotti vitivinicoli;
«autorità di contatto», l’organismo o l’autorità competente designati da una parte per garantire gli opportuni contatti con l’autorità omologa dell’altra parte;
«autorità richiedente», l’autorità competente, all’uopo designata da una parte, che presenta una domanda di assistenza in uno dei settori contemplati dal presente titolo;
«autorità interpellata», un organismo o un’autorità competente, all’uopo designati da una parte, che riceve una richiesta di assistenza in uno dei settori contemplati dal presente titolo;
«infrazione», qualsiasi violazione della normativa sulla produzione e sul commercio di prodotti vitivinicoli e qualsiasi tentativo di violazione di tale normativa.
TITOLO I
DISPOSIZIONI APPLICABILI ALL’IMPORTAZIONE E ALLA COMMERCIALIZZAZIONE
Articolo 4
Etichettatura, presentazione e documenti di accompagnamento
1. Gli scambi tra le parti di prodotti vitivinicoli di cui all’articolo 2, originari dei territori rispettivi, si effettuano conformemente alle disposizioni tecniche previste dal presente allegato. Per disposizioni tecniche si intendono tutte le disposizioni di cui all’appendice 3, relative alla definizione dei prodotti vitivinicoli, alle pratiche enologiche, alla composizione di tali prodotti, ai loro documenti di accompagnamento e alle modalità di trasporto e di commercializzazione degli stessi.
2. Il Comitato può decidere di modificare la definizione di «disposizioni tecniche» di cui al paragrafo 1.
3. Le disposizioni degli atti di cui all’appendice 3, relative all’entrata in vigore di tali atti o alla loro applicazione, non si applicano ai fini del presente allegato.
4. Il presente allegato non pregiudica l’applicazione delle norme nazionali o unionali concernenti la fiscalità, né le relative misure di controllo.
TITOLO II
PROTEZIONE RECIPROCA DELLE DENOMINAZIONI DEI PRODOTTI VITIVINICOLI DI CUI ALL’ARTICOLO 2
Articolo 5
Denominazioni protette
Per i prodotti vitivinicoli originari dell’Unione europea e della Svizzera, sono protette le seguenti denominazioni, figuranti nell’appendice 4:
il nome o i riferimenti allo Stato membro dell’Unione europea o alla Svizzera di cui il vino è originario;
i termini specifici;
le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche;
le menzioni tradizionali.
Articolo 6
Nomi o riferimenti utilizzati per designare gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera
1. Ai fini dell’identificazione dell’origine dei vini in Svizzera, i nomi o i riferimenti agli Stati membri dell’Unione che servono a designare tali prodotti:
sono riservati ai vini originari dello Stato membro interessato;
possono essere utilizzati esclusivamente per prodotti vitivinicoli originari dell’Unione europea e alle condizioni previste dalla legislazione e dalla regolamentazione dell’Unione europea.
2. Ai fini dell’identificazione dell’origine dei vini nell’Unione europea, il nome o i riferimenti alla Svizzera che servono a designare tali prodotti:
sono riservati ai vini originari della Svizzera;
possono essere utilizzati esclusivamente per prodotti vitivinicoli originari della Svizzera e alle condizioni previste dalla legislazione e dalla regolamentazione dell’Unione europea.
Articolo 7
Altri termini
1. I termini «denominazione di origine protetta», «indicazione geografica protetta» e le relative sigle «DOP» e «IGP», e i termini «Sekt» e «crémant», di cui al regolamento (CE) n. 607/2009 della Commissione ( 14 ), sono riservati ai vini originari dello Stato membro interessato e possono essere utilizzati esclusivamente alle condizioni previste dalla legislazione e dalla regolamentazione dell’Unione europea.
2. Fatto salvo l’articolo 10, i termini «denominazione d’origine controllata», e la relativa sigla «DOC» e «vino con indicazione geografica tipica», di cui all’articolo 63 della legge federale sull’Agricoltura, sono riservati ai vini originari della Svizzera e possono essere utilizzati esclusivamente alle condizioni previste dalla legislazione svizzera.
Il termine «vino da tavola» di cui all’articolo 63 della legge federale sull’agricoltura, è riservato ai vini originari della Svizzera e può essere utilizzato esclusivamente alle condizioni previste dalla legislazione svizzera.
Articolo 8
Protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche
1. In Svizzera, le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche dell’Unione europea elencate nell’appendice 4, parte A:
sono protette e riservate ai vini originari dell’Unione europea;
possono essere utilizzate esclusivamente per prodotti vitivinicoli dell’Unione europea e alle condizioni previste dalla legislazione e dalla regolamentazione dell’Unione europea.
Nell’Unione europea, le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche della Svizzera elencate nell’appendice 4, parte B:
sono protette e riservate ai vini originari della Svizzera;
possono essere utilizzate esclusivamente per prodotti vitivinicoli della Svizzera e alle condizioni previste dalla legislazione e dalla regolamentazione svizzere.
2. Le parti adottano le misure necessarie, in conformità al presente allegato, per la protezione reciproca delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche elencate nell’appendice 4, utilizzate per la designazione e la presentazione dei vini originari del territorio delle parti medesime. Ciascuna parte predispone i mezzi legali adeguati per garantire una protezione efficace e per impedire l’uso di una denominazione di origine o di un’indicazione geografica elencate nell’appendice 4 per designare un vino non originario del luogo indicato da tale denominazione di origine o indicazione geografica.
3. La protezione di cui al paragrafo 1 si applica anche qualora:
sia indicata la vera origine del vino;
la denominazione di origine o l’indicazione geografica sia tradotta o trascritta o traslitterata; oppure
le indicazioni utilizzate siano accompagnate da espressioni quali «genere», «tipo», «stile», «imitazione», «metodo» o altre espressioni simili.
4. In caso di omonimia tra denominazioni di origine o indicazioni geografiche elencate nell’appendice 4, la protezione è concessa a ciascuna di esse, a condizione che siano usate in buona fede e che sia garantito un trattamento equo dei produttori interessati, nel rispetto delle condizioni pratiche d’uso fissate dalle parti nell’ambito del Comitato, e che il consumatore non sia indotto in errore.
5. Se un’indicazione geografica di cui all’appendice 4 è omonima di un’indicazione geografica di un paese terzo, si applica l’articolo 23, paragrafo 3, dell’accordo ADPIC.
6. Le disposizioni del presente allegato non pregiudicano in alcun modo il diritto di qualsiasi persona di utilizzare, nel commercio, il proprio nome o il nome del proprio predecessore nell’attività commerciale, purché tale nome non sia utilizzato in modo da indurre in errore i consumatori.
7. Nessuna disposizione del presente allegato obbliga una parte a proteggere una denominazione di origine o un’indicazione geografica dell’altra parte elencata nell’appendice 4, ma che non è, o non è più, protetta nello Stato di origine o è caduta in disuso in tale Stato.
8. Le parti dichiarano che i diritti e gli obblighi istituiti in virtù del presente allegato non valgono per denominazioni di origine o indicazioni geografiche diverse da quelle elencate nell’appendice 4.
9. Fatto salvo l’accordo ADPIC, il presente allegato completa e precisa i diritti e gli obblighi che si applicano alla protezione delle indicazioni geografiche di ciascuna parte.
Tuttavia, ciascuna delle parti rinuncia ad avvalersi delle disposizioni stabilite dall’articolo 24, paragrafi 4, 6 e 7, dell’accordo ADPIC, per rifiutare la concessione della protezione a una denominazione dell’altra parte, salvo nei casi previsti nell’appendice 5 del presente allegato.
10. La protezione esclusiva prevista dal presente articolo si applica alla denominazione «Champagne» figurante nell’elenco dell’Unione europea di cui all’appendice 4 del presente allegato.
Articolo 9
Relazioni fra denominazioni di origine, indicazioni geografiche e marchi
1. Le parti non hanno l’obbligo di proteggere una denominazione di origine o un’indicazione geografica se, a causa della notorietà e della reputazione di un marchio anteriore, la protezione potrebbe indurre in errore il consumatore quanto alla vera identità del vino.
2. La registrazione di un marchio commerciale per un prodotto vitivinicolo di cui all’articolo 2, che contenga o consista in una denominazione di origine o un’indicazione geografica elencata all’appendice 4, è interamente o parzialmente rifiutata, in conformità alla legislazione di ciascuna parte, d’ufficio o a richiesta di un soggetto interessato, se il prodotto non è originario del luogo indicato dalla denominazione di origine o dall’indicazione geografica.
3. Un marchio commerciale registrato per un prodotto vitivinicolo di cui all’articolo 2, che contenga o consista in una denominazione di origine o un’indicazione geografica elencata all’appendice 4, è interamente o parzialmente invalidato, in conformità alla legislazione di ciascuna parte, d’ufficio o a richiesta di un soggetto interessato, se si riferisce a un prodotto non conforme alle condizioni richieste per la denominazione di origine o l’indicazione geografica.
4. Un marchio il cui uso corrisponda alla situazione di cui al paragrafo precedente, che è stato depositato e registrato in buona fede o acquisito con l’uso in buona fede in una delle parti (compresi gli Stati membri dell’Unione europea), se questa possibilità è prevista nella rispettiva legislazione, prima della data di decorrenza della protezione della denominazione di origine o dell’indicazione geografica dell’altra parte ai sensi del presente allegato, può continuare ad essere utilizzato nonostante la protezione concessa alla denominazione di origine o all’indicazione geografica, purché nella legislazione della parte interessata non esista alcun motivo di annullamento del marchio.
Articolo 10
Protezione delle menzioni tradizionali
1. In Svizzera, le menzioni tradizionali dell’Unione europea elencate nell’appendice 4, parte A:
non sono utilizzate per la designazione o la presentazione di vini originari della Svizzera;
possono essere utilizzate per la designazione o la presentazione di vini originari dell’Unione europea esclusivamente per i vini la cui origine e la cui categoria sono elencate nell’appendice, nella lingua ivi indicata e alle condizioni stabilite dalle disposizioni legislative e regolamentari vigenti nell’Unione europea.
Nell’Unione europea, le menzioni tradizionali della Svizzera elencate nell’appendice 4, parte B:
non sono utilizzate per la designazione o la presentazione di vini originari dell’Unione europea;
possono essere utilizzate per la designazione o la presentazione di vini originari della Svizzera esclusivamente per i vini la cui origine e la cui categoria sono elencate nell’appendice, nella lingua ivi indicata e alle condizioni stabilite dalle disposizioni legislative e regolamentari svizzere.
2. Le parti adottano le misure necessarie, in conformità al presente accordo, per la protezione a norma del presente articolo delle menzioni tradizionali elencate nell’appendice 4 e utilizzate per la designazione e la presentazione dei vini originari del territorio delle parti rispettive. A tal fine, le parti garantiscono una protezione giuridica efficace per impedire l’uso di tali menzioni tradizionali per designare un vino che non può fregiarsi di tali menzioni, anche qualora esse siano accompagnate da espressioni quali «genere», «tipo», «stile», «imitazione», «metodo» o altre espressioni simili.
3. La protezione di una menzione tradizionale riguarda soltanto:
la lingua o le lingue in cui essa figura nell’appendice 4;
la categoria di vino per la quale è protetta a favore dell’Unione europea, o la classe di vino per la quale è protetta a favore della Svizzera, come indicata nell’appendice 4.
4. In caso di omonimia tra menzioni tradizionali figuranti nell’appendice 4, la protezione è concessa a ciascuna di esse, a condizione che siano usate in buona fede e che sia garantito un trattamento equo dei produttori interessati, nel rispetto delle condizioni pratiche d’uso fissate dalle parti nell’ambito del Comitato, e che il consumatore non sia indotto in errore.
5. In caso di omonimia tra una menzione tradizionale figurante nell’appendice 4 e una denominazione utilizzata per un prodotto vitivinicolo non originario del territorio di una delle parti, tale denominazione può essere utilizzata per designare e presentare un prodotto vitivinicolo, a condizione che il suo uso sia tradizionale e costante, che il suo uso a tale scopo sia regolamentato dal paese di origine e che il consumatore non sia indotto in errore circa la vera origine del vino.
6. Il presente allegato non pregiudica in alcun modo il diritto di qualsiasi persona di utilizzare, nel commercio, il proprio nome o il nome del proprio predecessore nell’attività commerciale, a condizione che tale nome non sia utilizzato in modo tale da indurre in errore il consumatore.
7. La registrazione di un marchio commerciale per un prodotto vitivinicolo di cui all’articolo 2, che contenga o consista in una menzione tradizionale indicata all’appendice 4, è interamente o parzialmente rifiutata, in conformità alla legislazione di ciascuna parte, d’ufficio o a richiesta di un soggetto interessato, se tale marchio non riguarda prodotti vitivinicoli originari della zona geografica legata a detta menzione tradizionale.
Un marchio commerciale registrato per un prodotto vitivinicolo di cui all’articolo 2, che contenga o consista in una menzione tradizionale indicata all’appendice 4, è interamente o parzialmente invalidato, in conformità alla legislazione di ciascuna parte, d’ufficio o a richiesta di un soggetto interessato, se non riguarda prodotti vitivinicoli originari della zona geografica legata a detta menzione tradizionale.
Un marchio il cui uso corrisponda alla situazione di cui al comma precedente, che è stato depositato e registrato in buona fede o acquisito con l’uso in buona fede in una delle parti (compresi gli Stati membri dell’Unione) prima della data di decorrenza della protezione della menzione tradizionale dell’altra parte a norma del presente allegato, può continuare ad essere utilizzato purché questa possibilità sia prevista nella pertinente legislazione della parte interessata.
8. Nessuna disposizione del presente allegato obbliga le parti a proteggere una menzione tradizionale indicata nell’appendice 4 che non è, o non è più, protetta nel suo paese di origine o è caduta in disuso in tale paese.
Articolo 11
Attuazione della protezione
1. Le parti adottano tutte le misure necessarie per garantire che, in caso di esportazione e di commercializzazione di prodotti vitivinicoli originari delle parti al di fuori dei territori di queste ultime, le denominazioni protette di una parte a norma del presente allegato non siano utilizzate per designare e presentare prodotti vitivinicoli originari dell’altra parte.
2. Nella misura in cui la legislazione pertinente delle parti lo consente, la protezione conferita dal presente allegato si estende alle persone fisiche e giuridiche nonché alle federazioni, associazioni e organizzazioni di produttori, di commercianti o di consumatori che hanno sede nel territorio dell’altra parte.
3. Se la designazione o la presentazione di un prodotto vitivinicolo, in particolare sull’etichetta o sui documenti ufficiali o commerciali, oppure nella pubblicità, lede i diritti derivanti dal presente allegato, le parti applicano le misure amministrative o intentano le azioni legali opportune, in particolare per combattere la concorrenza sleale o impedire qualsiasi altra forma di impiego abusivo della denominazione protetta.
4. Le misure e le azioni di cui al paragrafo 3 sono adottate in particolare nei seguenti casi:
se la traduzione delle designazioni previste dalla legislazione dell’Unione europea o della Confederazione svizzera in una delle lingue dell’altra parte comporta un termine che potrebbe indurre in errore quanto all’origine del prodotto vitivinicolo così designato o presentato;
se sui contenitori o sull’imballaggio, nella pubblicità o in documenti ufficiali o commerciali relativi a un prodotto la cui denominazione è protetta in virtù del presente allegato, figurano indicazioni, marchi commerciali, denominazioni, iscrizioni o illustrazioni che direttamente o indirettamente danno un’informazione errata o falsa o tale da indurre in errore sulla provenienza, l’origine, la natura o le proprietà essenziali del prodotto;
se è utilizzato un confezionamento o un imballaggio tale da indurre in errore quanto all’origine del prodotto vitivinicolo.
5. L’applicazione del presente allegato non pregiudica una protezione più estesa accordata dalle parti alle denominazioni protette dal presente allegato in virtù della rispettiva legislazione interna o di altri accordi internazionali.
TITOLO III
CONTROLLO E RECIPROCA ASSISTENZA TRA GLI ORGANISMI DI CONTROLLO
Articolo 12
Oggetto e limitazioni
1. Le parti si prestano assistenza reciproca nei modi e alle condizioni specificati nel presente titolo. Esse garantiscono la corretta applicazione della normativa sugli scambi di prodotti vitivinicoli, soprattutto attraverso l’assistenza reciproca, l’individuazione delle infrazioni e lo svolgimento di indagini in proposito.
2. L’assistenza prevista dal presente titolo non pregiudica le disposizioni che disciplinano la procedura penale o l’assistenza giudiziaria reciproca tra le parti in materia penale.
3. Il presente titolo non pregiudica le disposizioni nazionali relative al segreto dell’istruttoria giudiziaria.
SOTTOTITOLO I
Autorità e destinatari del controllo e della reciproca assistenza
Articolo 13
Autorità di contatto
1. Una parte che designa diverse autorità competenti garantisce il coordinamento delle loro attività.
2. Ciascuna delle parti designa un’unica autorità di contatto. Tale autorità:
Articolo 14
Autorità e laboratori
Le parti:
si comunicano reciprocamente gli elenchi seguenti, da esse aggiornati regolarmente:
si consultano e si informano in merito alle misure adottate da ciascuna di esse ai fini dell’applicazione del presente allegato; in particolare, si comunicano reciprocamente le rispettive disposizioni e una sintesi delle decisioni amministrative e giudiziarie di particolare importanza ai fini della corretta applicazione del presente allegato.
Articolo 15
Destinatari dei controlli
Le persone fisiche o giuridiche, nonché le associazioni di tali persone, le cui attività professionali possono essere oggetto dei controlli di cui al presente titolo, non possono ostacolare tali controlli e sono tenute ad agevolarli in qualsiasi momento.
SOTTOTITOLO II
Misure di controllo
Articolo 16
Misure di controllo
1. Le parti adottano le misure necessarie per garantire l’assistenza di cui all’articolo 12 mediante opportuni provvedimenti di controllo.
2. Tali controlli sono eseguiti sistematicamente o per sondaggio. In caso di controlli per sondaggio, le parti si accertano che tali controlli siano rappresentativi per numero, natura e frequenza.
3. Le parti adottano le misure adeguate per agevolare il lavoro dei funzionari delle loro autorità competenti, soprattutto affinché questi ultimi:
Articolo 17
Campioni
1. L’autorità competente di una parte può chiedere a un’autorità competente dell’altra parte che proceda al prelievo di campioni in conformità alle pertinenti disposizioni di tale parte.
2. L’autorità interpellata conserva i campioni prelevati conformemente al paragrafo 1 e designa, in particolare, il laboratorio al quale devono essere presentati per essere esaminati. L’autorità richiedente può designare un altro laboratorio per un’analisi parallela dei campioni. A tal fine, l’autorità interpellata trasmette un numero adeguato di campioni all’autorità richiedente.
3. In caso di disaccordo tra l’autorità richiedente e l’autorità interpellata a proposito dei risultati dell’esame di cui al paragrafo 2, è effettuata un’analisi arbitrale da un laboratorio designato di comune accordo.
SOTTOTITOLO III
Procedure
Articolo 18
Fatto generatore
Se un’autorità competente di una delle parti ha motivo di sospettare o venga a conoscenza del fatto:
Articolo 19
Domande di reciproca assistenza
1. Le domande formulate in virtù del presente titolo sono redatte per iscritto. Esse sono corredate dei documenti necessari per consentire di rispondervi. Qualora l’urgenza della situazione lo richieda, possono essere accettate domande orali le quali, tuttavia, devono essere immediatamente confermate per iscritto.
2. Le domande presentate conformemente al paragrafo 1 sono corredate delle seguenti informazioni:
3. Le domande sono redatte in una delle lingue ufficiali delle parti.
4. Se una domanda non è conforme alle condizioni formali, è possibile richiedere che sia corretta o completata; si possono tuttavia decidere provvedimenti cautelari.
Articolo 20
Procedura
1. Su domanda dell’autorità richiedente, l’autorità interpellata fornisce tutte le informazioni pertinenti che consentono all’autorità richiedente di accertare che la normativa sugli scambi di prodotti vitivinicoli sia correttamente applicata, in particolare le informazioni riguardanti le operazioni constatate o programmate che violino o possano violare detta normativa.
2. Su domanda motivata dell’autorità richiedente, l’autorità interpellata esercita — o assume le iniziative necessarie per farlo — una sorveglianza speciale o controlli che permettano di conseguire gli obiettivi previsti.
3. L’autorità interpellata di cui ai paragrafi 1 e 2 procede come se agisse per proprio conto o su domanda di un’autorità del proprio paese.
4. D’accordo con l’autorità interpellata, l’autorità richiedente può designare funzionari al suo servizio o al servizio di un’altra autorità competente della parte che rappresenta,
Le copie di cui al primo trattino possono essere effettuate soltanto con l’accordo dell’autorità interpellata.
5. L’autorità richiedente che desidera inviare nell’altra parte un funzionario designato conformemente al paragrafo 4, primo comma, per assistere alle operazioni di controllo di cui al secondo trattino di tale comma, avverte l’autorità interpellata in tempo utile prima dell’inizio di tali operazioni. La direzione delle operazioni di controllo è esercitata in ogni momento dai funzionari dell’autorità interpellata.
I funzionari dell’autorità richiedente:
6. Le domande motivate di cui al presente articolo sono trasmesse all’autorità interpellata della parte interessata tramite l’autorità di contatto di tale parte. Lo stesso vale per:
In deroga al primo comma, per rendere più efficace e più rapida la collaborazione tra le parti, queste possono, in casi opportuni, permettere che un’autorità competente:
In questi casi, le autorità in questione informano immediatamente l’autorità di contatto della parte interessata.
7. Le informazioni che figurano nella banca di dati analitici di ciascuna delle parti, contenente i dati ottenuti analizzando i propri prodotti vitivinicoli rispettivi, sono messe a disposizione dei laboratori a tal fine designati dalle parti quando essi ne fanno richiesta. La comunicazione di informazioni riguarda esclusivamente i pertinenti dati analitici necessari per interpretare un’analisi fatta su un campione con caratteristiche e origine simili.
Articolo 21
Decisione sull’assistenza reciproca
1. La parte da cui dipende l’autorità interpellata può rifiutare di prestare assistenza a norma del presente titolo se tale assistenza può recare pregiudizio alla sovranità, all’ordine pubblico, alla sicurezza o ad altri interessi essenziali di detta parte.
2. Se l’autorità richiedente domanda un’assistenza che essa stessa non sarebbe in grado di fornire se le venisse richiesta, lo fa presente nella sua domanda. Spetta quindi all’autorità interpellata decidere come rispondere a tale domanda.
3. Se l’assistenza è rifiutata, la decisione e le sue motivazioni devono essere notificate senza indugio all’autorità richiedente.
Articolo 22
Informazioni e documentazione
1. L’autorità interpellata comunica i risultati delle indagini all’autorità richiedente sotto forma di documenti, di copie autenticate, di relazioni e di testi simili.
2. I documenti di cui al paragrafo 1 possono essere sostituiti da dati informatizzati prodotti, sotto qualsiasi forma, agli stessi fini.
3. Le informazioni fornite a norma degli articoli 18 e 20 sono corredate di documenti o di altre prove utili, nonché dell’indicazione delle eventuali misure amministrative o azioni legali, e riguardano in particolare:
4. Le autorità di contatto interessate dalla questione per cui è stato avviato il processo di reciproca assistenza di cui agli articoli 18 e 20 si informano reciprocamente e senza indugio:
Articolo 23
Spese
Le spese di viaggio sostenute ai fini dell’applicazione del presente titolo sono assunte a carico dalla parte che ha designato un funzionario per le misure di cui all’articolo 20, paragrafi 2 e 4.
Articolo 24
Riservatezza
1. Tutte le informazioni comunicate, in qualsiasi forma, a norma del presente titolo sono di natura riservata. Esse sono coperte dal segreto d’ufficio e beneficiano della tutela accordata a informazioni analoghe dalle rispettive leggi applicabili nel territorio della parte che le ha ricevute, oppure, secondo il caso, dalle corrispondenti disposizioni cui devono conformarsi le autorità dell’Unione.
2. Il presente titolo non obbliga una parte la cui legislazione o le cui pratiche amministrative impongono, per la protezione dei segreti industriali e commerciali, limiti più rigorosi di quelli previsti dal presente titolo, a fornire informazioni, se la parte richiedente non prende disposizioni per conformarsi a tali limiti più rigorosi.
3. Le informazioni raccolte sono utilizzate esclusivamente ai fini del presente titolo; esse possono essere utilizzate ad altri fini sul territorio di una parte soltanto con l’accordo scritto preliminare dell’autorità amministrativa che le ha fornite e sono inoltre soggette alle restrizioni imposte da detta autorità.
4. Il paragrafo 1 non osta all’uso delle informazioni nell’ambito di azioni legali o amministrative in seguito avviate per violazioni del diritto penale comune, purché siano state ottenute nell’ambito di un’assistenza legale internazionale.
5. Le parti possono, nei loro verbali, nelle loro relazioni e nelle loro testimonianze, come pure nel corso delle azioni e dei procedimenti di fronte a tribunali, invocare a titolo di prova le informazioni raccolte e i documenti consultati conformemente alle disposizioni del presente titolo.
TITOLO IV
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 25
Eccezioni
1. I titoli I e II non si applicano ai prodotti vitivinicoli di cui all’articolo 2:
in transito sul territorio di una delle parti; o
originari del territorio di una delle parti e oggetto di scambi in piccoli quantitativi tra dette parti alle condizioni e secondo le modalità di cui all’appendice 5 del presente allegato.
2. L’applicazione dello scambio di lettere tra la Comunità e la Svizzera relativo alla cooperazione in materia di controllo ufficiale dei vini, firmato il 15 ottobre 1984 a Bruxelles, è sospesa finché sarà in vigore il presente allegato.
Articolo 26
Consultazioni
1. Le parti si consultano se una di esse ritiene che l’altra non abbia onorato un obbligo contemplato nel presente allegato.
2. La parte che chiede la consultazione comunica all’altra parte tutte le informazioni necessarie per un esame approfondito del caso di cui trattasi.
3. Qualora un ritardo dovesse comportare un rischio per la salute dell’uomo o compromettere l’efficacia delle misure di repressione delle frodi, possono essere adottate misure di salvaguardia provvisorie senza consultazione preliminare, a condizione che si proceda ad una consultazione immediatamente dopo l’adozione delle misure in parola.
4. Se, in seguito alla consultazione di cui ai paragrafi 1 e 3, le parti non hanno raggiunto un accordo, la parte che ha chiesto la consultazione o che ha adottato le misure di cui al paragrafo 3 può adottare gli opportuni provvedimenti cautelari per consentire l’applicazione del presente allegato.
Articolo 27
Gruppo di lavoro
1. Il gruppo di lavoro «prodotti vitivinicoli», di seguito denominato «il gruppo di lavoro», istituito a norma dell’articolo 6, paragrafo 7 dell’accordo, esamina qualsiasi questione relativa al presente allegato e alla sua applicazione.
2. Il gruppo di lavoro esamina periodicamente l’evoluzione delle disposizioni legislative e regolamentari interne delle parti nei settori contemplati dal presente allegato. Esso formula in particolare proposte che presenta al Comitato al fine di adattare il presente allegato e di aggiornarne le appendici.
Articolo 28
Disposizioni transitorie
1. Fatto salvo l’articolo 8, paragrafo 10, i prodotti vitivinicoli che, al momento dell’entrata in vigore del presente allegato, sono stati prodotti, elaborati, designati e presentati in un modo conforme alla legge o alla regolamentazione interna delle parti, ma vietato dal presente allegato, possono essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte.
2. Fatte salve disposizioni contrarie adottate dal Comitato, la commercializzazione dei prodotti vitivinicoli prodotti, elaborati, designati e presentati a norma del presente allegato, ma la cui produzione, elaborazione, designazione e presentazione non sono più conformi in seguito a una modifica del medesimo allegato, può essere proseguita fino ad esaurimento delle scorte.
Appendice 1
Prodotti vitivinicoli di cui all’articolo 2
Per l’Unione europea:
regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) (GU L 299 del 16.11.2007, pag. 1), modificato da ultimo dal regolamento (UE) n. 1234/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 dicembre 2010 (GU L 346 del 30.12.2010, pag. 11). Prodotti dei codici NC 2009 61 , 2009 69 e 2204 (GU L 256 del 7.9.1987, pag. 1.).
Per la Svizzera:
capitolo 2 dell’ordinanza del Dipartimento federale dell’interno (DFI) del 23 novembre 2005 sulle bevande alcoliche, modificata da ultimo il 15 dicembre 2010 (RU 2010 6391). Prodotti di cui ai numeri della tariffa doganale svizzera 2009.60 e 2204 .
Appendice 2
Disposizioni particolari di cui all’articolo 3, lettere a) e b)
Denominazione di origine controllata Genève (DOC Genève)
1. Zona geografica
La zona geografica della «DOC Genève» comprende:
descritte nelle disposizioni della DOC Genève.
2. Zona di produzione delle uve
La zona di produzione delle uve comprende:
sul territorio ginevrino: le superfici incluse nello schedario viticolo ai sensi dell’articolo 61 della legge federale sull’agricoltura (RS 910.1) e la cui produzione è destinata alla vinificazione;
sul territorio francese: le superfici dei comuni o delle parti dei comuni di cui al punto 1, coltivate a vite o che possono beneficiare di diritti di reimpianto per un massimo di 140 ettari.
3. Zona di vinificazione del vino
La zona di vinificazione del vino è limitata al territorio svizzero.
4. Declassamento
L’utilizzazione della DOC Genève non impedisce quella delle denominazioni «vino con indicazione geografica tipica» e «vino da tavola svizzero» per designare vini prodotti da uve provenienti dalla zona di produzione definita al punto 2, lettera b) e declassati.
5. Controllo delle disposizioni della DOC Genève
I controlli in Svizzera competono alle autorità svizzere, in particolare a quelle ginevrine.
Per quanto attiene ai controlli fisici effettuati sul territorio francese, l’autorità svizzera competente incarica un organismo di controllo francese approvato dalle autorità francesi.
6. Disposizioni transitorie
I produttori che possiedono superfici coltivate a vite non comprese nella zona di produzione delle uve di cui al punto 2, lettera b), ma che precedentemente hanno utilizzato legittimamente la «DOC Genève» possono continuare a farlo fino alla vendemmia 2013 e i prodotti in questione possono essere commercializzati fino all’esaurimento delle scorte.
Appendice 3
Elenco degli atti e delle disposizioni tecniche di cui all’articolo 4, relativi ai prodotti vitivinicoli
A. Atti applicabili all’importazione e alla commercializzazione in Svizzera di prodotti vitivinicoli originari dell’Unione europea
Testi legislativi di riferimento e disposizioni specifiche
Direttiva 2007/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 settembre 2007, che reca disposizioni sulle quantità nominali dei prodotti preconfezionati, abroga le direttive del Consiglio 75/106/CEE e 80/232/CEE e modifica la direttiva 76/211/CEE del Consiglio (GU L 247 del 21.9.2007, pag. 17).
Direttiva 2008/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2008, sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d’impresa (versione codificata) (GU L 299 dell’8.11.2008, pag. 25).
Direttiva 89/396/CEE del Consiglio, del 14 giugno 1989, relativa alle diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare (GU L 186 del 30.6.1989, pag. 21), modificata da ultimo dalla direttiva 92/11/CEE dell’11 marzo 1992 (GU L 65 dell’11.3.1992, pag. 32).
Direttiva 94/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 1994, sulle sostanze coloranti destinate ad essere utilizzate nei prodotti alimentari (GU L 237 del 10.9.1994, pag. 13), rettificata nella GU L 259 del 7.10.1994, pag. 33, nella GU L 252 del 4.10.1996, pag. 23 e nella GU L 124 del 25.5.2000, pag. 66.
Direttiva 95/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 febbraio 1995, relativa agli additivi alimentari diversi dai coloranti e dagli edulcoranti (GU L 61 del 18.3.1995, pag. 1), rettificata nella GU L 248 del 14.10.1995, pag. 60, e modificata da ultimo dalla direttiva 2010/69/UE della Commissione del 22 ottobre 2010 (GU L 279 del 23.10.2010, pag. 22).
Direttiva 2000/13/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 marzo 2000, relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti l’etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari, nonché la relativa pubblicità (GU L 109 del 6.5.2000, pag. 29), modificata da ultimo dal regolamento (CE) n. 596/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, che adegua alla decisione 1999/468/CE del Consiglio determinati atti soggetti alla procedura di cui all’articolo 251 del trattato, per quanto riguarda la procedura di regolamentazione con controllo — Adeguamento alla procedura di regolamentazione con controllo — Quarta parte (GU L 188 del 18.7.2009, pag. 14).
Direttiva 2002/63/CE della Commissione, dell’11 luglio 2002, che stabilisce metodi comunitari di campionamento ai fini del controllo ufficiale dei residui di antiparassitari sui e nei prodotti di origine vegetale e animale e che abroga la direttiva 79/700/CEE (GU L 187 del 16.7.2002, pag. 30).
Regolamento (CE) n. 1935/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 ottobre 2004, riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e che abroga le direttive 80/590/CEE e 89/109/CEE (GU L 338 del 13.11.2004, pag. 4), modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 596/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, che adegua alla decisione 1999/468/CE del Consiglio determinati atti soggetti alla procedura di cui all’articolo 251 del trattato, per quanto riguarda la procedura di regolamentazione con controllo — Adeguamento alla procedura di regolamentazione con controllo — Quarta parte (GU L 188 del 18.7.2009, pag. 14).
Regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 febbraio 2005, concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio (GU L 70 del 16.3.2005, pag. 1), modificato da ultimo dal regolamento (UE) n. 813/2011 della Commissione dell’11 agosto 2011 (GU L 208 del 13.8.2011, pag. 23).
Regolamento (CE) n. 315/93 del Consiglio, dell’8 febbraio 1993, che stabilisce procedure comunitarie relative ai contaminanti nei prodotti alimentari (GU L 37 del 13.2.1993, pag. 1), modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 596/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, che adegua alla decisione 1999/468/CE del Consiglio determinati atti soggetti alla procedura di cui all’articolo 251 del trattato, per quanto riguarda la procedura di regolamentazione con controllo — Adeguamento alla procedura di regolamentazione con controllo — Quarta parte (GU L 188 del 18.7.2009, pag. 14).
Regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) (GU L 299 del 16.11.2007, pag. 1), modificato da ultimo dal regolamento (UE) n. 1234/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 dicembre 2010 (GU L 346 del 30.12.2010, pag. 11).
Regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione, del 27 giugno 2008, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo (GU L 170 del 30.6.2008, pag. 1), modificato da ultimo dal regolamento (UE) n. 772/2010 della Commissione del 1o settembre 2010 (GU L 232 del 2.9.2010, pag. 1).
Regolamento (CE) n. 436/2009 della Commissione, del 26 maggio 2009, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio in ordine allo schedario viticolo, alle dichiarazioni obbligatorie e alle informazioni per il controllo del mercato, ai documenti che scortano il trasporto dei prodotti e alla tenuta dei registri nel settore vitivinicolo (GU L 128 del 27.5.2009, pag. 15), modificato da ultimo dal regolamento (UE) n. 173/2011 della Commissione del 23 febbraio 2011 (GU L 49 del 24.2.2011, pag. 16).
Fatte salve le disposizioni dell’articolo 24, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 436/2009, qualsiasi importazione in Svizzera di prodotti vitivinicoli originari dell’Unione europea è soggetta alla presentazione del documento di accompagnamento di cui all’articolo 24, paragrafo 1, lettera a), dello stesso regolamento.
Regolamento (CE) n. 606/2009 della Commissione, del 10 luglio 2009, recante alcune modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio per quanto riguarda le categorie di prodotti vitivinicoli, le pratiche enologiche e le relative restrizioni (GU L 193 del 24.7.2009, pag. 1), modificato da ultimo dal regolamento (UE) n. 53/2011 della Commissione del 21 gennaio 2011 (GU L 19 del 22.1.2011, pag. 1).
Regolamento (CE) n. 607/2009 della Commissione, del 14 luglio 2009, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio per quanto riguarda le denominazioni di origine protette e le indicazioni geografiche protette, le menzioni tradizionali, l’etichettatura e la presentazione di determinati prodotti vitivinicoli (GU L 193 del 24.7.2009, pag. 60), modificato da ultimo dal regolamento (UE) n. 670/2011 della Commissione del 12 luglio 2011 (GU L 183 del 13.7.2011, pag. 6).
B. Atti applicabili all’importazione e alla commercializzazione nell’Unione europea di prodotti vitivinicoli originari della Svizzera
Atti ai quali si fa riferimento
Legge federale del 29 aprile 1998 sull’agricoltura, modificata da ultimo il 18 giugno 2010 [RU (Raccolta ufficiale) 2010 5851].
Ordinanza del 14 novembre 2007 concernente la viticoltura e l’importazione di vino (Ordinanza sul vino), modificata da ultimo il 4 novembre 2009 (RU 2010 733).
Ordinanza dell’UFAG (Ufficio federale dell’Agricoltura) del 17 gennaio 2007, concernente il catalogo delle varietà di viti per la certificazione e la produzione di materiale standard nonché l’elenco dei vitigni, modificata da ultimo il 6 maggio 2011 (RU 2011 2169).
Legge federale del 9 ottobre 1992 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (Legge sulle derrate alimentari, LDerr), modificata da ultimo il 5 ottobre 2008 (RU 2008 785).
Ordinanza del 23 novembre 2005 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (ODerr), modificata da ultimo il 13 ottobre 2010 (RU 2010 4611).
Ordinanza del Dipartimento federale dell’interno (DFI) del 23 novembre 2005 sulle bevande alcoliche, modificata da ultimo il 15 dicembre 2010 (RU 2010 6391).
In deroga all’articolo 10 dell’ordinanza, le norme che regolano la designazione e la presentazione sono quelle applicabili ai prodotti importati dai paesi terzi di cui ai regolamenti seguenti:
regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) (GU L 299 del 16.11.2007, pag. 1), modificato da ultimo dal regolamento (UE) n. 1234/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 dicembre 2010 (GU L 346 del 30.12.2010, pag. 11).
Ai fini dell’applicazione del presente allegato, il regolamento è adattato come segue:
in deroga all’articolo 118 sexvicies, paragrafo 1, lettera a), le denominazioni della categoria sono sostituite dalle denominazioni specifiche previste dall’articolo 9 dell’ordinanza del DFI sulle bevande alcoliche;
in deroga all’articolo 118 sexvicies, paragrafo 1, lettera b) punto i), i termini «denominazione di origine protetta» e «indicazione geografica protetta» sono sostituiti rispettivamente da «denominazione di origine controllata» e «vino con indicazione geografica tipica» (vino tipico);
in deroga all’articolo 118 sexvicies, paragrafo 1, lettera f), l’indicazione dell’importatore può essere sostituita da quella del produttore, del cantiniere, del negoziante o dell’imbottigliatore svizzero;
regolamento (CE) n. 607/2009 della Commissione, del 14 luglio 2009, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio per quanto riguarda le denominazioni di origine protette e le indicazioni geografiche protette, le menzioni tradizionali, l’etichettatura e la presentazione di determinati prodotti vitivinicoli (GU L 193 del 24.7.2009, pag. 60), modificato da ultimo dal regolamento (UE) n. 670/2011 della Commissione del 12 luglio 2011 (GU L 183 del 13.7.2011, pag. 6).
Ai fini dell’applicazione del presente allegato, il regolamento è adattato come segue:
in deroga all’articolo 54, paragrafo 1, del regolamento, il titolo alcolometrico può essere indicato in decimi di unità percentuale in volume;
in deroga all’articolo 64, paragrafo 1, e all’allegato XIV, parte B, i termini «demi-sec» (abboccato) e «moelleux» (amabile) possono essere sostituiti rispettivamente da «légèrement doux» (leggermente dolce) e «demi-doux» (semidolce);
in deroga all’articolo 62 del regolamento, l’indicazione di una o più varietà di viti è ammessa se il vino svizzero è ottenuto per l’85 % almeno dalla o dalle varietà indicate.
Ordinanza del Dipartimento federale dell’interno (DFI) del 23 novembre 2005 sulla caratterizzazione e la pubblicità delle derrate alimentari (OCDerr), modificata da ultimo il 13 ottobre 2010 (RU 2010 4649).
Ordinanza del Dipartimento federale dell’interno (DFI) del 22 giugno 2007 sugli additivi ammessi nelle derrate alimentari (Ordinanza sugli additivi, OAdd), modificata da ultimo l’11 maggio 2009 (RU 2009 2047).
Ordinanza del Dipartimento federale dell’interno (DFI) del 26 giugno 1995 sulle sostanze estranee e sui componenti presenti negli alimenti (Ordinanza sulle sostanze estranee e sui componenti, OSoE), modificata da ultimo il 16 maggio 2011 (RU 2011 1985).
Direttiva 2007/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 settembre 2007, che reca disposizioni sulle quantità nominali dei prodotti preconfezionati, abroga le direttive del Consiglio 75/106/CEE e 80/232/CEE e modifica la direttiva 76/211/CEE del Consiglio (GU L 247 del 21.9.2007, pag. 17).
Regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione, del 27 giugno 2008, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo (GU L 170 del 30.6.2008, pag. 1), modificato da ultimo dal regolamento (UE) n. 772/2010 della Commissione del 1o settembre 2010 (GU L 232 del 2.9.2010, pag. 1).
Ai fini dell’applicazione del presente allegato, il regolamento è adattato come segue:
tutte le importazioni nell’Unione europea di prodotti vitivinicoli originari della Svizzera sono soggette alla presentazione del documento di accompagnamento che segue, redatto conformemente alla decisione 2005/9/CE della Commissione del 29 dicembre 2004 (GU L 4 del 6.1.2005, pag. 12);
tale documento di accompagnamento sostituisce il documento VI 1 di cui al regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione, del 27 giugno 2008, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo (GU L 170 del 30.6.2008, pag. 1), modificato da ultimo dal regolamento (UE) n. 772/2010 della Commissione del 1o settembre 2010 (GU L 232 del 2.9.2010, pag. 1);
laddove il regolamento contenga i termini «Stato membro» o «Stati membri», o «disposizioni comunitarie o nazionali» (o «norme comunitarie o nazionali»), tali termini si considerano riferiti anche alla Svizzera o alla legislazione svizzera;
i vini originari della Svizzera, assimilabili ai vini a indicazione geografica, aventi un tenore di acidità totale, espresso in acido tartarico, inferiore a 3,5 g/l, ma non inferiore a 3 g/l, possono essere importati se sono designati da un’indicazione geografica e sono ottenuti, per l’85 % almeno, da uve di una o più delle seguenti varietà di vite: Chasselas, Mueller-Thurgau, Sylvaner, Pinot noir o Merlot.
Documento di accompagnamento ( 15 )per il trasporto di prodotti vitivinicoli provenienti dalla Svizzera ( 16 )
Appendice 4
Denominazioni protette di cui all’articolo 5
PARTE A
Denominazioni protette per i prodotti vitivinicoli originari dell’Unione europea
BELGIO
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Côtes de Sambre et Meuse |
||
|
Crémant de Wallonie |
||
|
Hagelandse wijn |
||
|
Haspengouwse Wijn |
||
|
Heuvellandse Wijn |
||
|
Vin mousseux de qualité de Wallonie |
||
|
Vlaamse mousserende kwaliteitswijn |
||
|
Vini a indicazione geografica protetta |
||
|
Vin de pays des Jardins de Wallonie |
||
|
Vlaamse landwijn |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
appellation d’origine contrôlée |
DOP |
francese |
|
gecontroleerde oorsprongsbenaming |
DOP |
neerlandese |
|
Vin de pays |
IGP |
francese |
|
Landwijn |
IGP |
neerlandese |
BULGARIA
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Асеновград seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Asenovgrad |
||
|
Болярово seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Bolyarovo |
||
|
Брестник seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Brestnik |
||
|
Варна seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Varna |
||
|
Велики Преслав seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Veliki Preslav |
||
|
Видин seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Vidin |
||
|
Враца seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Vratsa |
||
|
Върбица seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Varbitsa |
||
|
Долината на Струма seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Struma valley |
||
|
Драгоево seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Dragoevo |
||
|
Евксиноград seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Evksinograd |
||
|
Ивайловград seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Ivaylovgrad |
||
|
Карлово seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Karlovo |
||
|
Карнобат seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Karnobat |
||
|
Ловеч seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Lovech |
||
|
Лозицa seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Lozitsa |
||
|
Лом seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Lom |
||
|
Любимец seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Lyubimets |
||
|
Лясковец seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Lyaskovets |
||
|
Мелник seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Melnik |
||
|
Монтана seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Montana |
||
|
Нова Загора seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Nova Zagora |
||
|
Нови Пазар seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Novi Pazar |
||
|
Ново село seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Novo Selo |
||
|
Оряховица seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Oryahovitsa |
||
|
Павликени seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Pavlikeni |
||
|
Пазарджик seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Pazardjik |
||
|
Перущица seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Perushtitsa |
||
|
Плевен seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Pleven |
||
|
Пловдив seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Plovdiv |
||
|
Поморие seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Pomorie |
||
|
Русе seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Ruse |
||
|
Сакар seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Sakar |
||
|
Сандански seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Sandanski |
||
|
Свищов seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Svishtov |
||
|
Септември seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Septemvri |
||
|
Славянци seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Slavyantsi |
||
|
Сливен seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Sliven |
||
|
Стамболово seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Stambolovo |
||
|
Стара Загора seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Stara Zagora |
||
|
Сунгурларе seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Sungurlare |
||
|
Сухиндол seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Suhindol |
||
|
Търговище seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Targovishte |
||
|
Хан Крум seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Han Krum |
||
|
Хасково seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Haskovo |
||
|
Хисаря seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Hisarya |
||
|
Хърсово seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Harsovo |
||
|
Черноморски район seguita o no da Южно Черноморие Termine equivalente: Southern Black Sea Coast |
||
|
Черноморски район - Северен seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Northen Black Sea Region |
||
|
Шивачево seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Shivachevo |
||
|
Шумен seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Shumen |
||
|
Ямбол seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Yambol |
||
|
Vini a indicazione geografica protetta |
||
|
Дунавска равнина Termine equivalente: Danube Plain |
||
|
Тракийска низина Termine equivalente: Thracian Lowlands |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Благородно сладко вино (БСВ) |
DOP |
bulgaro |
|
Гарантирано и контролирано наименование за произход (ГКНП) |
DOP |
bulgaro |
|
Гарантирано наименование за произход (ГНП) |
DOP |
bulgaro |
|
Регионално вино (Regional wine) |
IGP |
bulgaro |
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Колекционно (collection) |
DOP |
bulgaro |
|
Ново (young) |
DOP/IGP |
bulgaro |
|
Премиум (premium) |
IGP |
bulgaro |
|
Премиум оук, или първо зареждане в бъчва (premium oak) |
DOP |
bulgaro |
|
Премиум резерва (premium reserve) |
IGP |
bulgaro |
|
Резерва (reserve) |
DOP/IGP |
bulgaro |
|
Розенталер (Rosenthaler) |
DOP |
bulgaro |
|
Специална селекция (special selection) |
DOP |
bulgaro |
|
Специална резерва (special reserve) |
DOP |
bulgaro |
REPUBBLICA CECA
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Čechy seguita o no da Litoměřická |
||
|
Čechy seguita o no da Mělnická |
||
|
Morava seguita o no da Mikulovská |
||
|
Morava seguita o no da Slovácká |
||
|
Morava seguita o no da Velkopavlovická |
||
|
Morava seguita o no da Znojemská |
||
|
Vini a indicazione geografica protetta |
||
|
České |
||
|
Moravské |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
aromatické jakostní šumivé víno stanovené oblasti |
DOP |
ceco |
|
aromatický sekt s.o. |
DOP |
ceco |
|
jakostní likérové víno |
DOP |
ceco |
|
jakostní perlivé víno |
DOP |
ceco |
|
jakostní šumivé víno stanovené oblasti |
DOP |
ceco |
|
jakostní víno |
DOP |
ceco |
|
jakostní víno odrůdové |
DOP |
ceco |
|
jakostní víno s přívlastkem |
DOP |
ceco |
|
jakostní víno známkové |
DOP |
ceco |
|
V.O.C |
DOP |
ceco |
|
víno originální certifikace |
DOP |
ceco |
|
víno s přívlastkem kabinetní víno |
DOP |
ceco |
|
víno s přívlastkem ledové víno |
DOP |
ceco |
|
víno s přívlastkem pozdní sběr |
DOP |
ceco |
|
víno s přívlastkem slámové víno |
DOP |
ceco |
|
víno s přívlastkem výběr z bobulí |
DOP |
ceco |
|
víno s přívlastkem výběr z cibéb |
DOP |
ceco |
|
víno s přívlastkem výběr z hroznů |
DOP |
ceco |
|
Víno origininální certifikace (VOC o V.O.C.) |
IGP |
ceco |
|
zemské víno |
IGP |
ceco |
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Archivní víno |
DOP |
ceco |
|
Burčák |
DOP |
ceco |
|
Klaret |
DOP |
ceco |
|
Košer, Košer víno |
DOP |
ceco |
|
Labín |
DOP |
ceco |
|
Mladé víno |
DOP |
ceco |
|
Mešní víno |
DOP |
ceco |
|
Panenské víno, Panenská sklizeň |
DOP |
ceco |
|
Pěstitelský sekt (*) |
DOP |
ceco |
|
Pozdní sběr |
DOP |
ceco |
|
Premium |
DOP |
ceco |
|
Rezerva |
DOP |
ceco |
|
Růžák, Ryšák |
DOP |
ceco |
|
Zrálo na kvasnicích, Krášleno na kvasnicích, Školeno na kvasnicích |
DOP |
ceco |
GERMANIA
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Ahr seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Baden seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Franken seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Hessische Bergstraße seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Mittelrhein seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Mosel seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Nahe seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Pfalz seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Rheingau seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Rheinhessen seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Saale-Unstrut seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Sachsen seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Württemberg seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Vini a indicazione geografica protetta |
||
|
Ahrtaler |
||
|
Badischer |
||
|
Bayerischer Bodensee |
||
|
Brandenburger |
||
|
Mosel |
||
|
Ruwer |
||
|
Saar |
||
|
Main |
||
|
Mecklenburger |
||
|
Mitteldeutscher |
||
|
Nahegauer |
||
|
Neckar |
||
|
Oberrhein |
||
|
Pfälzer |
||
|
Regensburger |
||
|
Rhein |
||
|
Rhein-Necker |
||
|
Rheinburgen |
||
|
Rheingauer |
||
|
Rheinischer |
||
|
Saarländischer |
||
|
Sächsischer |
||
|
Schleswig-Holsteinischer |
||
|
Schwäbischer |
||
|
Starkenburger |
||
|
Taubertäler |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Prädikatswein [Qualitätswein mit Prädikat(*)], seguita da: — Kabinett — Spätlese — Auslese — Beerenauslese — Trockenbeerenauslese — Eiswein |
DOP |
tedesco |
|
Qualitätswein, seguita o no da b.A. (Qualitätswein bestimmter Anbaugebiete) |
DOP |
tedesco |
|
Qualitätslikörwein, seguita o no da b.A. (Qualitätslikörwein bestimmter Anbaugebiete) |
DOP |
tedesco |
|
Qualitätsperlwein, seguita o no da b.A. (Qualitätsperlwein bestimmter Anbaugebiete) |
DOP |
tedesco |
|
Sekt b.A. (Sekt bestimmter Anbaugebiete) |
DOP |
tedesco |
|
Landwein |
IGP |
tedesco |
|
Winzersekt |
DOP |
tedesco |
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Affentaler |
DOP |
tedesco |
|
Badisch Rotgold |
DOP |
tedesco |
|
Ehrentrudis |
DOP |
tedesco |
|
Hock |
DOP |
tedesco |
|
Klassik/Classic |
DOP |
tedesco |
|
Liebfrau(en)milch |
DOP |
tedesco |
|
Riesling-Hochgewächs |
DOP |
tedesco |
|
Schillerwein |
DOP |
tedesco |
|
Weißherbst |
DOP |
tedesco |
GRECIA
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Αγχίαλος Termine equivalente: Anchialos |
||
|
Αμύνταιο Termine equivalente: Amynteo |
||
|
Αρχάνες Termine equivalente: Archanes |
||
|
Γουμένισσα Termine equivalente: Goumenissa |
||
|
Δαφνές Termine equivalente: Dafnes |
||
|
Ζίτσα Termine equivalente: Zitsa |
||
|
Λήμνος Termine equivalente: Lemnos |
||
|
Μαντινεία Termine equivalente: Mantinia |
||
|
Μαυροδάφνη Κεφαλληνίας Termine equivalente: Mavrodafne of Cephalonia |
||
|
Μαυροδάφνη Πατρών Termine equivalente: Mavrodaphne of Patras |
||
|
Μεσενικόλα Termine equivalente: Messenikola |
||
|
Μοσχάτος Κεφαλληνίας Termine equivalente: Cephalonia Muscatel |
||
|
Μοσχάτος Λήμνου Termine equivalente: Lemnos Muscatel |
||
|
Μοσχάτος Πατρών Termine equivalente: Patras Muscatel |
||
|
Μοσχάτος Ρίου Πατρών Termine equivalente: Rio Patron Muscatel |
||
|
Μοσχάτος Ρόδου Termine equivalente: Rhodes Muscatel |
||
|
Νάουσα Termine equivalente: Naoussa |
||
|
Νεμέα Termine equivalente: Nemea |
||
|
Πάρος Termine equivalente: Paros |
||
|
Πάτρα Termine equivalente: Patras |
||
|
Πεζά Termine equivalente: Peza |
||
|
Πλαγιές Μελίτωνα Termine equivalente: Cotes de Meliton |
||
|
Ραψάνη Termine equivalente: Rapsani |
||
|
Ρόδος Termine equivalente: Rhodes |
||
|
Ρομπόλα Κεφαλληνίας Termine equivalente: Robola of Cephalonia |
||
|
Σάμος Termine equivalente: Samos |
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|
Σαντορίνη Termine equivalente: Santorini |
||
|
Σητεία Termine equivalente: Sitia |
||
|
Vini a indicazione geografica protetta |
||
|
Tοπικός Οίνος Κω Termine equivalente: Regional wine of Κοѕ |
||
|
Tοπικός Οίνος Μαγνησίας Termine equivalente: Regional wine of Magnissia |
||
|
Αιγαιοπελαγίτικος Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Aegean Sea |
||
|
Αττικός Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Attiki-Attikos |
||
|
Αχαϊκός Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Αсhaia |
||
|
Βερντέα Ονομασία κατά παράδοση Ζακύνθου Termine equivalente: Verdea Onomasia kata paradosi Zakinthou |
||
|
Ηπειρωτικός Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Epirus-Epirotikos |
||
|
Ηρακλειώτικος Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Heraklion-Herakliotikos |
||
|
Θεσσαλικός Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Thessalia-Thessalikos |
||
|
Θηβαϊκός Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Thebes-Thivaikos |
||
|
Θρακικός Τοπικός Οίνος oppure Τοπικός Οίνος Θράκης Termine equivalente: Regional wine of Thrace-Thrakikos oppure Regional wine of Thrakis |
||
|
Ισμαρικός Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Ismaros-Ismarikos |
||
|
Κορινθιακός Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Korinthos-Korinthiakos |
||
|
Κρητικός Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Crete-Kritikos |
||
|
Λακωνικός Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Lakonia-Lakonikos |
||
|
Μακεδονικός Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Macedonia-Macedonikos |
||
|
Μεσημβριώτικος Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Nea Messimvria |
||
|
Μεσσηνιακός Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Messinia-Messiniakos |
||
|
Μετσοβίτικος Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Metsovo-Metsovitikos |
||
|
Μονεμβάσιος Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Monemvasia-Monemvasios |
||
|
Παιανίτικος Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Peanea |
||
|
Παλληνιώτικος Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Pallini-Palliniotikos |
||
|
Πελοποννησιακός Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Peloponnese-Peloponnesiakos |
||
|
Ρετσίνα Αττικής può essere accompagnata dal nome di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Retsina of Attiki |
||
|
Ρετσίνα Βοιωτίας può essere accompagnata dal nome di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Retsina of Viotia |
||
|
Ρετσίνα Γιάλτρων accompagnata o no da Evvia Termine equivalente: Retsina of Gialtra |
||
|
Ρετσίνα Ευβοίας può essere accompagnata dal nome di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Retsina of Evvia |
||
|
Ρετσίνα Θηβών accompagnata o no da Viotia Termine equivalente: Retsina of Thebes |
||
|
Ρετσίνα Καρύστου accompagnata o no da Evvia Termine equivalente: Retsina of Karystos |
||
|
Ρετσίνα Κρωπίας oppure Ρετσίνα Κορωπίου accompagnata o no da Attika Termine equivalente: Retsina of Kropia oppure Retsina of Koropi |
||
|
Ρετσίνα Μαρκοπούλου accompagnata o no da Attika Termine equivalente: Retsina of Markopoulo |
||
|
Ρετσίνα Μεγάρων accompagnata o no da Attika Termine equivalente: Retsina of Megara |
||
|
Ρετσίνα Μεσογείων accompagnata o no da Attika Termine equivalente: Retsina of Mesogia |
||
|
Ρετσίνα Παιανίας oppure Ρετσίνα Λιοπεσίου accompagnata o no da Attika Termine equivalente: Retsina of Peania oppure Retsina of Liopesi |
||
|
Ρετσίνα Παλλήνης accompagnata o no da Attika Termine equivalente: Retsina of Pallini |
||
|
Ρετσίνα Πικερμίου accompagnata o no da Attika Termine equivalente: Retsina of Pikermi |
||
|
Ρετσίνα Σπάτων accompagnata o no da Attika Termine equivalente: Retsina of Spata |
||
|
Ρετσίνα Χαλκίδας accompagnata o no da Evvia Termine equivalente: Retsina of Halkida |
||
|
Συριανός Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Syros-Syrianos |
||
|
Τοπικός Οίνος Αβδήρων Termine equivalente: Regional wine of Avdira |
||
|
Τοπικός Οίνος Αγίου Όρους, Αγιορείτικος Τοπικός Οίνος Termine equivalente: Regional wine of Mount Athos — Regional wine of Holly Mountain |
||
|
Τοπικός Οίνος Αγοράς Termine equivalente: Regional wine of Agora |
||
|
Τοπικός Οίνος Αδριανής Termine equivalente: Regional wine of Adriani |
||
|
Τοπικός Οίνος Αναβύσσου Termine equivalente: Regional wine of Anavyssos |
||
|
Τοπικός Οίνος Αργολίδας Termine equivalente: Regional wine of Argolida |
||
|
Τοπικός Οίνος Αρκαδίας Termine equivalente: Regional wine of Arkadia |
||
|
Τοπικός Οίνος Βελβεντού Termine equivalente: Regional wine of Velventos |
||
|
Τοπικός Οίνος Βίλιτσας Termine equivalente: Regional wine of Vilitsa |
||
|
Τοπικός Οίνος Γερανείων Termine equivalente: Regional wine of Gerania |
||
|
Τοπικός Οίνος Γρεβενών Termine equivalente: Regional wine of Grevena |
||
|
Τοπικός Οίνος Δράμας Termine equivalente: Regional wine of Drama |
||
|
Τοπικός Οίνος Δωδεκανήσου Termine equivalente: Regional wine of Dodekanese |
||
|
Τοπικός Οίνος Επανομής Termine equivalente: Regional wine of Epanomi |
||
|
Τοπικός Οίνος Εύβοιας Termine equivalente: Regional wine of Evia |
||
|
Τοπικός Οίνος Ηλιείας Termine equivalente: Regional wine of Ilia |
||
|
Τοπικός Οίνος Ημαθίας Termine equivalente: Regional wine of Imathia |
||
|
Τοπικός Οίνος Θαψανών Termine equivalente: Regional wine of Thapsana |
||
|
Τοπικός Οίνος Θεσσαλονίκης Termine equivalente: Regional wine of Thessaloniki |
||
|
Τοπικός Οίνος Ικαρίας Termine equivalente: Regional wine of Ikaria |
||
|
Τοπικός Οίνος Ιλίου Termine equivalente: Regional wine of Ilion |
||
|
Τοπικός Οίνος Ιωαννίνων Termine equivalente: Regional wine of Ioannina |
||
|
Τοπικός Οίνος Καρδίτσας Termine equivalente: Regional wine of Karditsa |
||
|
Τοπικός Οίνος Καρύστου Termine equivalente: Regional wine of Karystos |
||
|
Τοπικός Οίνος Καστοριάς Termine equivalente: Regional wine of Kastoria |
||
|
Τοπικός Οίνος Κέρκυρας Termine equivalente: Regional wine of Corfu |
||
|
Τοπικός Οίνος Κισάμου Termine equivalente: Regional wine of Kissamos |
||
|
Τοπικός Οίνος Κλημέντι Termine equivalente: Regional wine of Klimenti |
||
|
Τοπικός Οίνος Κοζάνης Termine equivalente: Regional wine of Kozani |
||
|
Τοπικός Οίνος Κοιλάδας Αταλάντης Termine equivalente: Regional wine of Valley of Atalanti |
||
|
Τοπικός Οίνος Κορωπίου Termine equivalente: Regional wine of Koropi |
||
|
Τοπικός Οίνος Κρανιάς Termine equivalente: Regional wine of Krania |
||
|
Τοπικός Οίνος Κραννώνος Termine equivalente: Regional wine of Krannona |
||
|
Τοπικός Οίνος Κυκλάδων Termine equivalente: Regional wine of Cyclades |
||
|
Τοπικός Οίνος Λασιθίου Termine equivalente: Regional wine of Lasithi |
||
|
Τοπικός Οίνος Λετρίνων Termine equivalente: Regional wine of Letrines |
||
|
Τοπικός Οίνος Λευκάδας Termine equivalente: Regional wine of Lefkada |
||
|
Τοπικός Οίνος Ληλάντιου Πεδίου Termine equivalente: Regional wine of Lilantio Pedio |
||
|
Τοπικός Οίνος Μαντζαβινάτων Termine equivalente: Regional wine of Mantzavinata |
||
|
Τοπικός Οίνος Μαρκόπουλου Termine equivalente: Regional wine of Markopoulo |
||
|
Τοπικός Οίνος Μαρτίνου Termine equivаlente: Regionаl wine of Μаrtino |
||
|
Τοπικός Οίνος Μεταξάτων Termine equivalente: Regional wine of Metaxata |
||
|
Τοπικός Οίνος Μετεώρων Termine equivalente: Regional wine of Meteora |
||
|
Τοπικός Οίνος Οπούντια Λοκρίδος Termine equivalente: Regional wine of Opountia Lokridos |
||
|
Τοπικός Οίνος Παγγαίου Termine equivalente: Regional wine of Pangeon |
||
|
Τοπικός Οίνος Παρνασσού Termine equivalente: Regional wine of Parnasos |
||
|
Τοπικός Οίνος Πέλλας Termine equivalente: Regional wine of Pella |
||
|
Τοπικός Οίνος Πιερίας Termine equivalente: Regional wine of Pieria |
||
|
Τοπικός Οίνος Πισάτιδος Termine equivalente: Regional wine of Pisatis |
||
|
Τοπικός Οίνος Πλαγιές Αιγιαλείας Termine equivalente: Regional wine of Slopes of Egialia |
||
|
Τοπικός Οίνος Πλαγιές Αμπέλου Termine equivalente: Regional wine of Slopes of Ambelos |
||
|
Τοπικός Οίνος Πλαγιές Βερτίσκου Termine equivalente: Regional wine of Slopes of Vertiskos |
||
|
Τοπικός Οίνος Πλαγίες Πάικου Termine equivalente: Regional wine of Slopes of Paiko |
||
|
Τοπικός Οίνος Πλαγιές του Αίνου Termine equivalente: Regional wine of Slopes of Enos |
||
|
Τοπικός Οίνος Πλαγιών Κιθαιρώνα Termine equivalente: Regional wine of Slopes of Kitherona |
||
|
Τοπικός Οίνος Πλαγιών Κνημίδος Termine equivalente: Regional wine of Slopes of Knimida |
||
|
Τοπικός Οίνος Πλαγιών Πάρνηθας Termine equivalente: Regional wine of Slopes of Parnitha |
||
|
Τοπικός Οίνος Πλαγιών Πεντελικού Termine equivalente: Regional wine of Slopes of Pendeliko |
||
|
Τοπικός Οίνος Πλαγιών Πετρωτού Termine equivalente: Regional wine of Slopes of Petroto |
||
|
Τοπικός Οίνος Πυλίας Termine equivalente: Regional wine of Pylia |
||
|
Τοπικός Οίνος Ριτσώνας Termine equivalente: Regional wine of Ritsona |
||
|
Τοπικός Οίνος Σερρών Termine equivalente: Regional wine of Serres |
||
|
Τοπικός Οίνος Σιάτιστας Termine equivalente: Regional wine of Siatista |
||
|
Τοπικός Οίνος Σιθωνίας Termine equivalente: Regional wine of Sithonia |
||
|
Τοπικός Οίνος Σπάτων Termine equivalente: Regional wine of Spata |
||
|
Τοπικός Οίνος Στερεάς Ελλάδας Termine equivalente: Regional wine of Sterea Ellada |
||
|
Τοπικός Οίνος Τεγέας Termine equivalente: Regional wine of Tegea |
||
|
Τοπικός Οίνος Τριφυλίας Termine equivalente: Regional wine of Trifilia |
||
|
Τοπικός Οίνος Τυρνάβου Termine equivalente: Regional wine of Tyrnavos |
||
|
Τοπικός Οίνος Φλώρινας Termine equivalente: Regional wine of Florina |
||
|
Τοπικός Οίνος Χαλικούνας Termine equivalente: Regional wine of Halikouna |
||
|
Τοπικός Οίνος Χαλκιδικής Termine equivalente: Regional wine of Halkidiki |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Ονομασία Προέλευσης Ανωτέρας Ποιότητας (ΟΠΑΠ) (denominazione di origine di qualità superiore) |
DOP |
greco |
|
Ονομασία Προέλευσης Ελεγχόμενη (ΟΠΕ) (denominazione di origine controllata) |
DOP |
greco |
|
Οίνος γλυκός φυσικός (vin doux naturel) |
DOP |
greco |
|
Οίνος φυσικώς γλυκύς (vin naturellement doux) |
DOP |
greco |
|
ονομασία κατά παράδοση (appellation traditionnelle) |
IGP |
greco |
|
τοπικός οίνος (vin de pays) |
IGP |
greco |
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Αγρέπαυλη (Agrepavlis) |
DOP/IGP |
greco |
|
Αμπέλι (Ampeli) |
DOP/IGP |
greco |
|
Αμπελώνας(ες) (Ampelonas (-ès)] |
DOP/IGP |
greco |
|
Αρχοντικό (Archontiko) |
DOP/IGP |
greco |
|
Κάβα (Cava) |
IGP |
greco |
|
Από διαλεκτούς αμπελώνες (Grand Cru) |
DOP |
greco |
|
Ειδικά Επιλεγμένος (Grande réserve) |
DOP |
greco |
|
Κάστρο (Kastro) |
DOP/IGP |
greco |
|
Κτήμα (Ktima) |
DOP/IGP |
greco |
|
Λιαστός (Liastos) |
DOP/IGP |
greco |
|
Μετόχι (Metochi) |
DOP/IGP |
greco |
|
Μοναστήρι (Monastiri) |
DOP/IGP |
greco |
|
Νάμα (Nama) |
DOP/IGP |
greco |
|
Νυχτέρι (Nychteri) |
DOP |
greco |
|
Ορεινό κτήμα (Orino Ktima) |
DOP/IGP |
greco |
|
Ορεινός αμπελώνας (Orinos Ampelonas) |
DOP/IGP |
greco |
|
Πύργος (Pyrgos) |
DOP/IGP |
greco |
|
Επιλογή ή Επιλεγμένος (Réserve) |
DOP |
greco |
|
Παλαιωθείς επιλεγμένος (Vieille réserve) |
DOP |
greco |
|
Βερντέα (Verntea) |
IGP |
greco |
|
Vinsanto |
DOP |
latino |
SPAGNA
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Abona |
||
|
Alella |
||
|
Alicante seguita o no da Marina Alta |
||
|
Almansa |
||
|
Arabako Txakolina Termine equivalente: Txakolí de Álava |
||
|
Arlanza |
||
|
Arribes |
||
|
Bierzo |
||
|
Binissalem |
||
|
Bizkaiko Txakolina Termine equivalente: Chacolí de Bizkaia |
||
|
Bullas |
||
|
Calatayud |
||
|
Campo de Borja |
||
|
Campo de la Guardia |
||
|
Cangas |
||
|
Cariñena |
||
|
Cataluña |
||
|
Cava |
||
|
Chacolí de Bizkaia Termine equivalente: Bizkaiko Txakolina |
||
|
Chacolí de Getaria Termine equivalente: Getariako Txakolina |
||
|
Cigales |
||
|
Conca de Barberá |
||
|
Condado de Huelva |
||
|
Costers del Segre seguita o no da Artesa |
||
|
Costers del Segre seguita o no da Les Garrigues |
||
|
Costers del Segre seguita o no da Raimat |
||
|
Costers del Segre seguita o no da Valls de Riu Corb |
||
|
Dehesa del Carrizal |
||
|
Dominio de Valdepusa |
||
|
El Hierro |
||
|
Empordà |
||
|
Finca Élez |
||
|
Getariako Txakolina Termine equivalente: Chacolí de Getaria |
||
|
Gran Canaria |
||
|
Granada |
||
|
Guijoso |
||
|
Jerez-Xérès-Sherry |
||
|
Jumilla |
||
|
La Gomera |
||
|
La Mancha |
||
|
La Palma seguita o no da Fuencaliente |
||
|
La Palma seguita o no da Hoyo de Mazo |
||
|
La Palma seguita o no da Norte de la Palma |
||
|
Lanzarote |
||
|
Lebrija |
||
|
Málaga |
||
|
Manchuela |
||
|
Manzanilla Sanlúcar de Barrameda Termine equivalente: Manzanilla |
||
|
Méntrida |
||
|
Mondéjar |
||
|
Monterrei seguita o no da Ladera de Monterrei |
||
|
Monterrei seguita o no da Val de Monterrei |
||
|
Montilla-Moriles |
||
|
Montsant |
||
|
Navarra seguita o no da Baja Montaña |
||
|
Navarra seguita o no da Ribera Alta |
||
|
Navarra seguita o no da Ribera Baja |
||
|
Navarra seguita o no da Tierra Estella |
||
|
Navarra seguita o no da Valdizarbe |
||
|
Pago de Arínzano Termine equivalente: Vino de pago de Arinzano |
||
|
Pago de Otazu |
||
|
Pago Florentino |
||
|
Penedés |
||
|
Pla de Bages |
||
|
Pla i Llevant |
||
|
Prado de Irache |
||
|
Priorat |
||
|
Rías Baixas seguita o no da Condado do Tea |
||
|
Rías Baixas seguita o no da O Rosal |
||
|
Rías Baixas seguita o no da Ribeira do Ulla |
||
|
Rías Baixas seguita o no da Soutomaior |
||
|
Rías Baixas seguita o no da Val do Salnés |
||
|
Ribeira Sacra seguita o no da Amandi |
||
|
Ribeira Sacra seguita o no da Chantada |
||
|
Ribeira Sacra seguita o no da Quiroga-Bibei |
||
|
Ribeira Sacra seguita o no da Ribeiras do Miño |
||
|
Ribeira Sacra seguita o no da Ribeiras do Sil |
||
|
Ribeiro |
||
|
Ribera del Duero |
||
|
Ribera del Guadiana seguita o no da Cañamero |
||
|
Ribera del Guadiana seguita o no da Matanegra |
||
|
Ribera del Guadiana seguita o no da Montánchez |
||
|
Ribera del Guadiana seguita o no da Ribera Alta |
||
|
Ribera del Guadiana seguita o no da Ribera Baja |
||
|
Ribera del Guadiana seguita o no da Tierra de Barros |
||
|
Ribera del Júcar |
||
|
Rioja seguita o no da Rioja Alavesa |
||
|
Rioja seguita o no da Rioja Alta |
||
|
Rioja seguita o no da Rioja Baja |
||
|
Rueda |
||
|
Sierras de Málaga seguita o no da Serranía de Ronda |
||
|
Somontano |
||
|
Tacoronte-Acentejo |
||
|
Tarragona |
||
|
Terra Alta |
||
|
Tierra de León |
||
|
Tierra del Vino de Zamora |
||
|
Toro |
||
|
Txakolí de Álava Termine equivalente: Arabako Txakolina |
||
|
Uclés |
||
|
Utiel-Requena |
||
|
Valdeorras |
||
|
Valdepeñas |
||
|
Valencia seguita o no da Alto Turia |
||
|
Valencia seguita o no da Clariano |
||
|
Valencia seguita o no da Moscatel de Valencia |
||
|
Valencia seguita o no da Valentino |
||
|
Valle de Güímar |
||
|
Valle de la Orotava |
||
|
Valles de Benavente |
||
|
Valtiendas |
||
|
Vinos de Madrid seguita o no da Arganda |
||
|
Vinos de Madrid seguita o no da Navalcarnero |
||
|
Vinos de Madrid seguita o no da San Martín de Valdeiglesias |
||
|
Ycoden-Daute-Isora |
||
|
Yecla |
||
|
Vini a indicazione geografica protetta |
||
|
3 Riberas |
||
|
Abanilla |
||
|
Altiplano de Sierra Nevada |
||
|
Bailén |
||
|
Bajo Aragón |
||
|
Barbanza e Iria |
||
|
Betanzos |
||
|
Cádiz |
||
|
Campo de Cartagena |
||
|
Castelló |
||
|
Castilla |
||
|
Castilla y León |
||
|
Contraviesa-Alpujarra |
||
|
Córdoba |
||
|
Costa de Cantabria |
||
|
Cumbres del Guadalfeo |
||
|
Desierto de Almería |
||
|
El Terrerazo |
||
|
Extremadura |
||
|
Formentera |
||
|
Ibiza |
||
|
Illes Balears |
||
|
Isla de Menorca |
||
|
Laujar-Alpujarra |
||
|
Lederas del Genil |
||
|
Liébana |
||
|
Los Palacios |
||
|
Mallorca |
||
|
Murcia |
||
|
Norte de Almería |
||
|
Ribera del Andarax |
||
|
Ribera del Gállego-Cinco Villas |
||
|
Ribera del Jiloca |
||
|
Ribera del Queiles |
||
|
Serra de Tramuntana-Costa Nord |
||
|
Sierra Norte de Sevilla |
||
|
Sierra Sur de Jaén |
||
|
Sierras de Las Estancias y Los Filabres |
||
|
Torreperogil |
||
|
Valdejalón |
||
|
Valle del Cinca |
||
|
Valle del Miño-Ourense |
||
|
Valles de Sadacia |
||
|
Villaviciosa de Córdoba |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
D.O |
DOP |
spagnolo |
|
D.O.Ca |
DOP |
spagnolo |
|
Denominacion de origen |
DOP |
spagnolo |
|
Denominacion de origen calificada |
DOP |
spagnolo |
|
vino de calidad con indicación geográfica |
DOP |
spagnolo |
|
vino de pago |
DOP |
spagnolo |
|
vino de pago calificado |
DOP |
spagnolo |
|
Vino dulce natural |
DOP |
spagnolo |
|
Vino generoso |
DOP |
spagnolo |
|
Vino generoso de licor |
DOP |
spagnolo |
|
Vino de la Tierra |
IGP |
spagnolo |
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Amontillado |
DOP |
spagnolo |
|
Añejo |
DOP/IGP |
spagnolo |
|
Chacolí-Txakolina |
DOP |
spagnolo |
|
Clásico |
DOP |
spagnolo |
|
Cream |
DOP |
spagnolo |
|
Criadera |
DOP |
spagnolo |
|
Criaderas y Soleras |
DOP |
spagnolo |
|
Crianza |
DOP |
spagnolo |
|
Dorado |
DOP |
spagnolo |
|
Fino |
DOP |
spagnolo |
|
Fondillón |
DOP |
spagnolo |
|
Gran reserva |
DOP |
spagnolo |
|
Lágrima |
DOP |
spagnolo |
|
Noble |
DOP/IGP |
spagnolo |
|
Oloroso |
DOP |
spagnolo |
|
Pajarete |
DOP |
spagnolo |
|
Pálido |
DOP |
spagnolo |
|
Palo Cortado |
DOP |
spagnolo |
|
Primero de Cosecha |
DOP |
spagnolo |
|
Rancio |
DOP |
spagnolo |
|
Raya |
DOP |
spagnolo |
|
Reserva |
DOP |
spagnolo |
|
Sobremadre |
DOP |
spagnolo |
|
Solera |
DOP |
spagnolo |
|
Superior |
DOP |
spagnolo |
|
Trasañejo |
DOP |
spagnolo |
|
Vino Maestro |
DOP |
spagnolo |
|
Vendimia Inicial |
DOP |
spagnolo |
|
Viejo |
DOP/IGP |
spagnolo |
|
Vino de Tea |
DOP |
spagnolo |
FRANCIA
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Ajaccio |
||
|
Aloxe-Corton |
||
|
Alsace seguita o no dal nome di una varietà di vite e/o dal nome di un’unità geografica più piccola Termine equivalente: Vin d’Alsace |
||
|
Alsace Grand Cru preceduta da Rosacker |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Altenberg de Bergbieten |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Altenberg de Bergheim |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Altenberg de Wolxheim |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Brand |
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|
Alsace Grand Cru seguita da Bruderthal |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Eichberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Engelberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Florimont |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Frankstein |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Froehn |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Furstentum |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Geisberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Gloeckelberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Goldert |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Hatschbourg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Hengst |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Kanzlerberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Kastelberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Kessler |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Kirchberg de Barr |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Kirchberg de Ribeauvillé |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Kitterlé |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Mambourg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Mandelberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Marckrain |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Moenchberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Muenchberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Ollwiller |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Osterberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Pfersigberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Pfingstberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Praelatenberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Rangen |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Saering |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Schlossberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Schoenenbourg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Sommerberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Sonnenglanz |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Spiegel |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Sporen |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Steinen |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Steingrubler |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Steinklotz |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Vorbourg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Wiebelsberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Wineck-Schlossberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Winzenberg |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Zinnkoepflé |
||
|
Alsace Grand Cru seguita da Zotzenberg |
||
|
Anjou seguita o no da Val de Loire |
||
|
Anjou Coteaux de la Loire seguita o no da Val de Loire |
||
|
Anjou-Villages Brissac seguita o no da Val de Loire |
||
|
Arbois seguita o no da Pupillin seguita o no da«mousseux» |
||
|
Auxey-Duresses seguita o no da«Côte de Beaune»o da«Côte de Beaune-Villages» |
||
|
Bandol Termine equivalente: Vin de Bandol |
||
|
Banyuls seguita o no da«Grand Crù»e/o«Rancio» |
||
|
Barsac |
||
|
Bâtard-Montrachet |
||
|
Béarn seguita o no da Bellocq |
||
|
Beaujolais seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola, seguita o no da«Villages», seguita o no da«Supérieur» |
||
|
Beaune |
||
|
Bellet Termine equivalente: Vin de Bellet |
||
|
Bergerac seguita o no da«sec» |
||
|
Bienvenues-Bâtard-Montrachet |
||
|
Blagny seguita o no da Côte de Beaune/Côte de Beaune-Villages |
||
|
Blanquette de Limoux |
||
|
Blanquette méthode ancestrale |
||
|
Blaye |
||
|
Bonnes-mares |
||
|
Bonnezeaux seguita o no da Val de Loire |
||
|
Bordeaux seguita o no da«Clairet», «Rosé», «Mousseux»o«supérieur» |
||
|
Bordeaux Côtes de Francs |
||
|
Bordeaux Haut-Benauge |
||
|
Bourg Termine equivalente: Côtes de Bourg/Bourgeais |
||
|
Bourgogne seguita o no da«Clairet», «Rosé»o dal nome di un’unità geografica più piccola Chitry |
||
|
Bourgogne seguita o no da«Clairet», «Rosé»o dal nome di un’unità geografica più piccola Côte Chalonnaise |
||
|
Bourgogne seguita o no da«Clairet», «Rosé»o dal nome di un’unità geografica più piccola Côte Saint-Jacques |
||
|
Bourgogne seguita o no da«Clairet», «Rosé»o dal nome di un’unità geografica più piccola Côtes d’Auxerre |
||
|
Bourgogne seguita o no da«Clairet», «Rosé»o dal nome di un’unità geografica più piccola Côtes du Couchois |
||
|
Bourgogne seguita o no da«Clairet», «Rosé»o dal nome di un’unità geografica più piccola Coulanges-la-Vineuse |
||
|
Bourgogne seguita o no da«Clairet», «Rosé»o dal nome di un’unità geografica più piccola Épineuil |
||
|
Bourgogne seguita o no da«Clairet», «Rosé»o dal nome di un’unità geografica più piccola Hautes Côtes de Beaune |
||
|
Bourgogne seguita o no da«Clairet», «Rosé»o dal nome di un’unità geografica più piccola Hautes Côtes de Nuits |
||
|
Bourgogne seguita o no da«Clairet», «Rosé»o dal nome di un’unità geografica più piccola La Chapelle Notre-Dame |
||
|
Bourgogne seguita o no da«Clairet», «Rosé»o dal nome di un’unità geografica più piccola Le Chapitre |
||
|
Bourgogne seguita o no da«Clairet», «Rosé»o dal nome di un’unità geografica più piccola Montrecul/Montre-cul/En Montre-Cul |
||
|
Bourgogne seguita o no da«Clairet», «Rosé»o dal nome di un’unità geografica più piccola Vézelay |
||
|
Bourgogne seguita o no da«Clairet», «Rosé», «ordinaire»o«grand ordinaire» |
||
|
Bourgogne aligoté |
||
|
Bourgogne passe-tout-grains |
||
|
Bourgueil |
||
|
Bouzeron |
||
|
Brouilly |
||
|
Bugey seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola, preceduta o no da ‘Vins dù, ‘Mousseux dù, «Pétillant»o ‘Roussette dù, o seguita o no da«Mousseux»o«Pétillant», seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Buzet |
||
|
Cabardès |
||
|
Cabernet d’Anjou seguita o no da Val de Loire |
||
|
Cabernet de Saumur seguita o no da Val de Loire |
||
|
Cadillac |
||
|
Cahors |
||
|
Cassis |
||
|
Cérons |
||
|
Chablis seguita o no da Beauroy seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Berdiot seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Beugnons |
||
|
Chablis seguita o no da Butteaux seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Chapelot seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Chatains seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Chaume de Talvat seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Côte de Bréchain seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Côte de Cuissy |
||
|
Chablis seguita o no da Côte de Fontenay seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Côte de Jouan seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Côte de Léchet seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Côte de Savant seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Côte de Vaubarousse seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Côte des Prés Girots seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Forêts seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Fourchaume seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da L’Homme mort seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Les Beauregards seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Les Épinottes seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Les Fourneaux seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Les Lys seguita o no da ‘premier crù |
||
|
Chablis seguita o no da Mélinots seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Mont de Milieu seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Montée de Tonnerre |
||
|
Chablis seguita o no da Montmains seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Morein seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Pied d’Aloup seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Roncières seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Sécher seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Troesmes seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Vaillons seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Vau de Vey seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Vau Ligneau seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Vaucoupin seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Vaugiraut seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Vaulorent seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Vaupulent seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Vaux-Ragons seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis seguita o no da Vosgros seguita o no da«premier crù» |
||
|
Chablis |
||
|
Chablis grand cru seguita o no da Blanchot |
||
|
Chablis grand cru seguita o no da Bougros |
||
|
Chablis grand cru seguita o no da Grenouilles |
||
|
Chablis grand cru seguita o no da Les Clos |
||
|
Chablis grand cru seguita o no da Preuses |
||
|
Chablis grand cru seguita o no da Valmur |
||
|
Chablis grand cru seguita o no da Vaudésir |
||
|
Chambertin |
||
|
Chambertin-Clos-de-Bèze |
||
|
Chambolle-Musigny |
||
|
Champagne |
||
|
Chapelle-Chambertin |
||
|
Charlemagne |
||
|
Charmes-Chambertin |
||
|
Chassagne-Montrachet seguita o no da Côte de Beaune/Côtes de Beaune-Villages |
||
|
Château Grillet |
||
|
Château-Chalon |
||
|
Châteaumeillant |
||
|
Châteauneuf-du-Pape |
||
|
Châtillon-en-Diois |
||
|
Chaume - Premier Cru des coteaux du Layon |
||
|
Chenas |
||
|
Chevalier-Montrachet |
||
|
Cheverny |
||
|
Chinon |
||
|
Chiroubles |
||
|
Chorey-les-Beaune seguita o no da Côte de Beaune/Côte de Beaune-Villages |
||
|
Clairette de Bellegarde |
||
|
Clairette de Die |
||
|
Clairette de Languedoc seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Clos de la Roche |
||
|
Clos de Tart |
||
|
Clos de Vougeot |
||
|
Clos des Lambrays |
||
|
Clos Saint-Denis |
||
|
Collioure |
||
|
Condrieu |
||
|
Corbières |
||
|
Cornas |
||
|
Corse preceduta o no da«Vin de» |
||
|
Corse seguita o no da Calvi preceduta o no da«Vin de» |
||
|
Corse seguita o no da Coteaux du Cap Corse preceduta o no da«Vin de» |
||
|
Corse seguita o no da Figari preceduta o no da«Vin de» |
||
|
Corse seguita o no da Porto-Vecchio preceduta o no da«Vin de» |
||
|
Corse seguita o no da Sartène preceduta o no da«Vin de» |
||
|
Corton |
||
|
Corton-Charlemagne |
||
|
Costières de Nîmes |
||
|
Côte de Beaune preceduta dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Côte de Beaune-Villages |
||
|
Côte de Brouilly |
||
|
Côte de Nuits-villages |
||
|
Côte roannaise |
||
|
Côte Rôtie |
||
|
Coteaux champenois seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Coteaux d’Aix-en-Provence |
||
|
Coteaux d’Ancenis seguita dal nome della varietà di vite |
||
|
Coteaux de Die |
||
|
Coteaux de l’Aubance seguita o no da Val de Loire |
||
|
Coteaux de Pierrevert |
||
|
Coteaux de Saumur seguita o no da Val de Loire |
||
|
Coteaux du Giennois |
||
|
Coteaux du Languedoc seguita o no da Cabrières |
||
|
Coteaux du Languedoc seguita o no da Coteaux de la Méjanelle/La Méjanelle |
||
|
Coteaux du Languedoc seguita o no da Coteaux de Saint-Christol/Saint-Christol |
||
|
Coteaux du Languedoc seguita o no da Coteaux de Vérargues/Vérargues |
||
|
Coteaux du Languedoc seguita o no da Montpeyroux |
||
|
Coteaux du Languedoc seguita o no da Quatourze |
||
|
Coteaux du Languedoc seguita o no da Saint-Drézéry |
||
|
Coteaux du Languedoc seguita o no da Saint-Georges-d’Orques |
||
|
Coteaux du Languedoc seguita o no da Saint-Saturnin |
||
|
Coteaux du Languedoc seguita o no da Pic-Saint-Loup |
||
|
Coteaux du Layon seguita o no da Val de Loire seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Coteaux du Layon Chaume seguita o no da Val de Loire |
||
|
Coteaux du Loir seguita o no da Val de Loire |
||
|
Coteaux du Lyonnais |
||
|
Coteaux du Quercy |
||
|
Coteaux du Tricastin |
||
|
Coteaux du Vendômois seguita o no da Val de Loire |
||
|
Coteaux Varois en Provence |
||
|
Côtes Canon Fronsac Termine equivalente: Canon Fronsac |
||
|
Côtes d’Auvergne seguita o no da Boudes |
||
|
Côtes d’Auvergne seguita o no da Chanturgue |
||
|
Côtes d’Auvergne seguita o no da Châteaugay |
||
|
Côtes d’Auvergne seguita o no da Corent |
||
|
Côtes d’Auvergne seguita o no da Madargue |
||
|
Côtes de Bergerac |
||
|
Côtes de Blaye |
||
|
Côtes de Bordeaux Saint-Macaire |
||
|
Côtes de Castillon |
||
|
Côtes de Duras |
||
|
Côtes de Millau |
||
|
Côtes de Montravel |
||
|
Côtes de Provence |
||
|
Côtes de Toul |
||
|
Côtes du Brulhois |
||
|
Côtes du Forez |
||
|
Côtes du Frontonnais seguita o no da Fronton |
||
|
Côtes du Frontonnais seguita o no da Villaudric |
||
|
Côtes du Jura seguita o no da«mousseux» |
||
|
Côtes du Lubéron |
||
|
Côtes du Marmandais |
||
|
Côtes du Rhône |
||
|
Côtes du Roussillon seguita o no da Les Aspres |
||
|
Côtes du Roussillon Villages seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Côtes du Ventoux |
||
|
Côtes du Vivarais |
||
|
Cour-Cheverny seguita o no da Val de Loire |
||
|
Crémant d’Alsace |
||
|
Crémant de Bordeaux |
||
|
Crémant de Bourgogne |
||
|
Crémant de Die |
||
|
Crémant de Limoux |
||
|
Crémant de Loire |
||
|
Crémant du Jura |
||
|
Crépy |
||
|
Criots-Bâtard-Montrachet |
||
|
Crozes-Hermitage Termine equivalente: Crozes-Ermitage |
||
|
Échezeaux |
||
|
Entre-Deux-Mers |
||
|
Entre-Deux-Mers-Haut-Benauge |
||
|
Faugères |
||
|
Fiefs Vendéens seguita o no da Brem |
||
|
Fiefs Vendéens seguita o no da Mareuil |
||
|
Fiefs Vendéens seguita o no da Pissotte |
||
|
Fiefs Vendéens seguita o no da Vix |
||
|
Fitou |
||
|
Fixin |
||
|
Fleurie |
||
|
Floc de Gascogne |
||
|
Fronsac |
||
|
Frontignan preceduta o no da«Muscat de» |
||
|
Fronton |
||
|
Gaillac seguita o no da«mousseux» |
||
|
Gaillac premières côtes |
||
|
Gevrey-Chambertin |
||
|
Gigondas |
||
|
Givry |
||
|
Grand Roussillon seguita o no da«Rancio» |
||
|
Grand-Échezeaux |
||
|
Graves seguita o no da«supérieures» |
||
|
Graves de Vayres |
||
|
Griotte-Chambertin |
||
|
Gros plant du Pays nantais |
||
|
Haut-Médoc |
||
|
Haut-Montravel |
||
|
Haut-Poitou |
||
|
Hermitage Termine equivalente: l’Hermitage/Ermitage/l’Ermitage |
||
|
Irancy |
||
|
Irouléguy |
||
|
Jasnières seguita o no da Val de Loire |
||
|
Juliénas |
||
|
Jurançon seguita o no da«sec» |
||
|
L’Étoile seguita o no da«mousseux» |
||
|
La Grande Rue |
||
|
Ladoix seguita o no da«Côte de Beaune»o«Côte de Beaune-Villages» |
||
|
Lalande de Pomerol |
||
|
Languedoc seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Languedoc Grès de Montpellier |
||
|
Languedoc La Clape |
||
|
Languedoc Picpoul-de-Pinet |
||
|
Languedoc Terrasses du Larzac |
||
|
Languedoc-Pézénas |
||
|
Latricières-Chambertin |
||
|
Lavilledieu |
||
|
Les Baux de Provence |
||
|
Limoux |
||
|
Lirac |
||
|
Listrac-Médoc |
||
|
Loupiac |
||
|
Lussac-Saint-Émilion |
||
|
Mâcon seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola, seguita o no da«Supérieur»o«Villages» Termine equivalente: Pinot-Chardonnay-Mâcon |
||
|
Macvin du Jura |
||
|
Madiran |
||
|
Malepère |
||
|
Maranges seguita o no da Clos de la Boutière |
||
|
Maranges seguita o no da La Croix Moines |
||
|
Maranges seguita o no da La Fussière |
||
|
Maranges seguita o no da Le Clos des Loyères |
||
|
Maranges seguita o no da Le Clos des Rois |
||
|
Maranges seguita o no da Les Clos Roussots |
||
|
Maranges seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola, seguita o no da«Côte de Beaune»o«Côte de Beaune-Villages» |
||
|
Marcillac |
||
|
Margaux |
||
|
Marsannay seguita o no da«Rosé» |
||
|
Maury seguita o no da«Rancio» |
||
|
Mazis-Chambertin |
||
|
Mazoyères-Chambertin |
||
|
Médoc |
||
|
Menetou-Salon seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola, seguita o no da Val de Loire |
||
|
Mercurey |
||
|
Meursault seguita o no da«Côte de Beaune»o«Côte de Beaune-Villages» |
||
|
Minervois |
||
|
Minervois-La-Livinière |
||
|
Monbazillac |
||
|
Montagne Saint-Émilion |
||
|
Montagny |
||
|
Monthélie seguita o no da«Côte de Beaune»o«Côte de Beaune-Villages» |
||
|
Montlouis-sur-Loire seguita o no da Val de Loire seguita o no da«mousseux»o«pétillant» |
||
|
Montrachet |
||
|
Montravel |
||
|
Morey-Saint-Denis |
||
|
Morgon |
||
|
Moselle |
||
|
Moulin-à-Vent |
||
|
Moulis Termine equivalente: Moulis-en-Médoc |
||
|
Muscadet seguita o no da Val de Loire |
||
|
Muscadet-Coteaux de la Loire seguita o no da Val de Loire |
||
|
Muscadet-Côtes de Grandlieu seguita o no da Val de Loire |
||
|
Muscadet-Sèvre et Maine seguita o no da Val de Loire |
||
|
Muscat de Beaumes-de-Venise |
||
|
Muscat de Lunel |
||
|
Muscat de Mireval |
||
|
Muscat de Saint-Jean-de-Minvervois |
||
|
Muscat du Cap Corse |
||
|
Musigny |
||
|
Néac |
||
|
Nuits Termine equivalente: Nuits-Saint-Georges |
||
|
Orléans seguita o no da Cléry |
||
|
Pacherenc du Vic-Bilh seguita o no da«sec» |
||
|
Palette |
||
|
Patrimonio |
||
|
Pauillac |
||
|
Pécharmant |
||
|
Pernand-Vergelesses seguita o no da«Côte de Beaune»o«Côte de Beaune-Villages» |
||
|
Pessac-Léognan |
||
|
Petit Chablis seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Pineau des Charentes Termine equivalente: Pineau Charentais |
||
|
Pomerol |
||
|
Pommard |
||
|
Pouilly-Fuissé |
||
|
Pouilly-Loché |
||
|
Pouilly-sur-Loire seguita o no da Val de Loire Termine equivalente: Blanc Fumé de Pouilly/Pouilly-Fumé |
||
|
Pouilly-Vinzelles |
||
|
Premières Côtes de Blaye |
||
|
Premières Côtes de Bordeaux seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Puisseguin-Saint-Emilion |
||
|
Puligny-Montrachet seguita o no da«Côte de Beaune»o«Côte de Beaune-Villages» |
||
|
Quarts de Chaume seguita o no da Val de Loire |
||
|
Quincy seguita o no da Val de Loire |
||
|
Rasteau seguita o no da«Rancio» |
||
|
Régnié |
||
|
Reuilly seguita o no da Val de Loire |
||
|
Richebourg |
||
|
Rivesaltes seguita o no da«Rancio»preceduta o no da«Muscat de» |
||
|
Romanée (La) |
||
|
Romanée Contie |
||
|
Romanée Saint-Vivant |
||
|
Rosé d’Anjou |
||
|
Rosé de Loire seguita o no da Val de Loire |
||
|
Rosé des Riceys |
||
|
Rosette |
||
|
Roussette de Savoie seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Ruchottes-Chambertin |
||
|
Rully |
||
|
Saint Sardos |
||
|
Saint-Amour |
||
|
Saint-Aubin seguita o no da«Côte de Beaune»o«Côte de Beaune-Villages» |
||
|
Saint-Bris |
||
|
Saint-Chinian |
||
|
Saint-Émilion |
||
|
Saint-Émilion Grand Cru |
||
|
Saint-Estèphe |
||
|
Saint-Georges-Saint-Émilion |
||
|
Saint-Joseph |
||
|
Saint-Julien |
||
|
Saint-Mont |
||
|
Saint-Nicolas-de-Bourgueil seguita o no da Val de Loire |
||
|
Saint-Péray seguita o no da«mousseux» |
||
|
Saint-Pourçain |
||
|
Saint-Romain seguita o no da«Côte de Beaune»o«Côte de Beaune-Villages» |
||
|
Saint-Véran |
||
|
Sainte-Croix du Mont |
||
|
Sainte-Foy Bordeaux |
||
|
Sancerre |
||
|
Santenay seguita o no da«Côte de Beaune»o«Côte de Beaune-Villages» |
||
|
Saumur seguita o no da Val de Loire seguita o no da«mousseux»o«pétillant» |
||
|
Saumur-Champigny seguita o no da Val de Loire |
||
|
Saussignac |
||
|
Sauternes |
||
|
Savennières seguita o no da Val de Loire |
||
|
Savennières-Coulée de Serrant seguita o no da Val de Loire |
||
|
Savennières-Roche-aux-Moines seguita o no da Val de Loire |
||
|
Savigny-les-Beaune seguita o no da«Côte de Beaune»o«Côte de Beaune-Villages» Termine equivalente: Savigny |
||
|
Seyssel seguita o no da«mousseux» |
||
|
Tâche (La) |
||
|
Tavel |
||
|
Touraine seguita o no da Val de Loire seguita o no da«mousseux»o«pétillant» |
||
|
Touraine Amboise seguita o no da Val de Loire |
||
|
Touraine Azay-le-Rideau seguita o no da Val de Loire |
||
|
Touraine Mestand seguita o no da Val de Loire |
||
|
Touraine Noble Joué seguita o no da Val de Loire |
||
|
Tursan |
||
|
Vacqueyras |
||
|
Valençay |
||
|
Vin d’Entraygues et du Fel |
||
|
Vin d’Estaing |
||
|
Vin de Savoie seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola, seguita o no da«mousseux»o«pétillant» |
||
|
Vins du Thouarsais |
||
|
Vins Fins de la Côte de Nuits |
||
|
Viré-Clessé |
||
|
Volnay |
||
|
Volnay Santenots |
||
|
Vosnes Romanée |
||
|
Vougeot |
||
|
Vouvray seguita o no da Val de Loire seguita o no da«mousseux»o«pétillant» |
||
|
Vini a indicazione geografica protetta |
||
|
Agenais |
||
|
Aigues |
||
|
Ain |
||
|
Allier |
||
|
Allobrogie |
||
|
Alpes de Haute Provence |
||
|
Alpes Maritimes |
||
|
Alpilles |
||
|
Ardèche |
||
|
Argens |
||
|
Ariège |
||
|
Aude |
||
|
Aveyron |
||
|
Balmes Dauphinoises |
||
|
Bénovie |
||
|
Bérange |
||
|
Bessan |
||
|
Bigorre |
||
|
Bouches du Rhône |
||
|
Bourbonnais |
||
|
Calvados |
||
|
Cassan |
||
|
Cathare |
||
|
Caux |
||
|
Cessenon |
||
|
Cévennes seguita o no da Mont Bouquet |
||
|
Charentais seguita o no da Ile d’Oléron |
||
|
Charentais seguita o no da Ile de Ré |
||
|
Charentais seguita o no da Saint Sornin |
||
|
Charente |
||
|
Charentes Maritimes |
||
|
Cher |
||
|
Cité de Carcassonne |
||
|
Collines de la Moure |
||
|
Collines Rhodaniennes |
||
|
Comté de Grignan |
||
|
Comté Tolosan |
||
|
Comtés Rhodaniens |
||
|
Corrèze |
||
|
Côte Vermeille |
||
|
Coteaux Charitois |
||
|
Coteaux de Bessilles |
||
|
Coteaux de Cèze |
||
|
Coteaux de Coiffy |
||
|
Coteaux de Fontcaude |
||
|
Coteaux de Glanes |
||
|
Coteaux de l’Ardèche |
||
|
Coteaux de la Cabrerisse |
||
|
Coteaux de Laurens |
||
|
Coteaux de l’Auxois |
||
|
Coteaux de Miramont |
||
|
Coteaux de Montélimar |
||
|
Coteaux de Murviel |
||
|
Coteaux de Narbonne |
||
|
Coteaux de Peyriac |
||
|
Coteaux de Tannay |
||
|
Coteaux des Baronnies |
||
|
Coteaux du Cher et de l’Arnon |
||
|
Coteaux du Grésivaudan |
||
|
Coteaux du Libron |
||
|
Coteaux du Littoral Audois |
||
|
Coteaux du Pont du Gard |
||
|
Coteaux du Salagou |
||
|
Coteaux du Verdon |
||
|
Coteaux d’Enserune |
||
|
Coteaux et Terrasses de Montauban |
||
|
Coteaux Flaviens |
||
|
Côtes Catalanes |
||
|
Côtes de Ceressou |
||
|
Côtes de Gascogne |
||
|
Côtes de Lastours |
||
|
Côtes de Meuse |
||
|
Côtes de Montestruc |
||
|
Côtes de Pérignan |
||
|
Côtes de Prouilhe |
||
|
Côtes de Thau |
||
|
Côtes de Thongue |
||
|
Côtes du Brian |
||
|
Côtes du Condomois |
||
|
Côtes du Tarn |
||
|
Côtes du Vidourle |
||
|
Creuse |
||
|
Cucugnan |
||
|
Deux-Sèvres |
||
|
Dordogne |
||
|
Doubs |
||
|
Drôme |
||
|
Duché d’Uzès |
||
|
Franche-Comté seguita o no da Coteaux de Champlitte |
||
|
Gard |
||
|
Gers |
||
|
Haute Vallée de l’Orb |
||
|
Haute Vallée de l’Aude |
||
|
Haute-Garonne |
||
|
Haute-Marne |
||
|
Haute-Saône |
||
|
Haute-Vienne |
||
|
Hauterive seguita o no da Coteaux du Termenès |
||
|
Hauterive seguita o no da Côtes de Lézignan |
||
|
Hauterive seguita o no da Val d’Orbieu |
||
|
Hautes-Alpes |
||
|
Hautes-Pyrénées |
||
|
Hauts de Badens |
||
|
Hérault |
||
|
Île de Beauté |
||
|
Indre |
||
|
Indre et Loire |
||
|
Isère |
||
|
Jardin de la France seguita o no da Marches de Bretagne |
||
|
Jardin de la France seguita o no da Pays de Retz |
||
|
Landes |
||
|
Loir et Cher |
||
|
Loire-Atlantique |
||
|
Loiret |
||
|
Lot |
||
|
Lot et Garonne |
||
|
Maine et Loire |
||
|
Maures |
||
|
Méditerranée |
||
|
Meuse |
||
|
Mont Baudile |
||
|
Mont-Caume |
||
|
Monts de la Grage |
||
|
Nièvre |
||
|
Oc |
||
|
Périgord seguita o no da Vin de Domme |
||
|
Petite Crau |
||
|
Principauté d’Orange |
||
|
Puy de Dôme |
||
|
Pyrénées Orientales |
||
|
Pyrénées-Atlantiques |
||
|
Sables du Golfe du Lion |
||
|
Saint-Guilhem-le-Désert |
||
|
Saint-Sardos |
||
|
Sainte Baume |
||
|
Sainte Marie la Blanche |
||
|
Saône et Loire |
||
|
Sarthe |
||
|
Seine et Marne |
||
|
Tarn |
||
|
Tarn et Garonne |
||
|
Terroirs Landais seguita o no da Coteaux de Chalosse |
||
|
Terroirs Landais seguita o no da Côtes de L’Adour |
||
|
Terroirs Landais seguita o no da Sables de l’Océan |
||
|
Terroirs Landais seguita o no da Sables Fauves |
||
|
Thézac-Perricard |
||
|
Torgan |
||
|
Urfé |
||
|
Val de Cesse |
||
|
Val de Dagne |
||
|
Val de Loire |
||
|
Val de Montferrand |
||
|
Vallée du Paradis |
||
|
Var |
||
|
Vaucluse |
||
|
Vaunage |
||
|
Vendée |
||
|
Vicomté d’Aumelas |
||
|
Vienne |
||
|
Vistrenque |
||
|
Yonne |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Appellation contrôlée |
DOP |
francese |
|
Appellation d’origine contrôlée |
DOP |
francese |
|
Appellation d’origine Vin Délimité de qualité supérieure |
DOP |
francese |
|
Vin doux naturel |
DOP |
francese |
|
Vin de pays |
IGP |
francese |
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Ambré |
DOP |
francese |
|
Clairet |
DOP |
francese |
|
Claret |
DOP |
francese |
|
Tuilé |
DOP |
francese |
|
Vin jaune |
DOP |
francese |
|
Château |
DOP |
francese |
|
Clos |
DOP |
francese |
|
Cru artisan |
DOP |
francese |
|
Cru bourgeois |
DOP |
francese |
|
Cru classé, seguita o no da Grand, Premier Grand, Deuxième, Troisième, Quatrième, Cinquième |
DOP |
francese |
|
Edelzwicker |
DOP |
francese |
|
Grand cru |
DOP |
francese |
|
Hors d’âge |
DOP |
francese |
|
Passe-tout-grains |
DOP |
francese |
|
Premier cru |
DOP |
francese |
|
Primeur |
DOP/IGP |
francese |
|
Rancio |
DOP |
francese |
|
Sélection de grains nobles |
DOP |
francese |
|
Sur lie |
DOP/IGP |
francese |
|
Vendanges tardives |
DOP |
francese |
|
Villages |
DOP |
francese |
|
Vin de paille |
DOP |
francese |
ITALIA
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Aglianico del Taburno Termine equivalente: Taburno |
||
|
Aglianico del Vulture |
||
|
Albana di Romagna |
||
|
Albugnano |
||
|
Alcamo |
||
|
Aleatico di Gradoli |
||
|
Aleatico di Puglia |
||
|
Alezio |
||
|
Alghero |
||
|
Alta Langa |
||
|
Alto Adige seguita da Colli di Bolzano Termine equivalente: Südtiroler Bozner Leiten |
||
|
Alto Adige seguita da Meranese di collina Termine equivalente: Alto Adige Meranese/Südtirol Meraner Hügel/Südtirol Meraner |
||
|
Alto Adige seguita da Santa Maddalena Termine equivalente: Südtiroler St.Magdalener |
||
|
Alto Adige seguita da Terlano Termine equivalente: Südtirol Terlaner |
||
|
Alto Adige seguita da Valle Isarco Termine equivalente: Südtiroler Eisacktal/Eisacktaler |
||
|
Alto Adige seguita da Valle Venosta Termine equivalente: Südtirol Vinschgau |
||
|
Alto Adige Termine equivalente: dell’Alto Adige/Südtirol/Südtiroler |
||
|
Alto Adigeo dell’Alto Adige seguita o no da Bressanone Termine equivalente: dell’Alto Adige Südtirol/Südtiroler Brixner |
||
|
Alto Adige/dell’Alto Adige seguita o no da Burgraviato Termine equivalente: dell’Alto Adige Südtirol/Südtiroler Buggrafler |
||
|
Ansonica Costa dell’Argentario |
||
|
Aprilia |
||
|
Arborea |
||
|
Arcole |
||
|
Assisi |
||
|
Asti seguita o no da«spumante»o preceduta o no da«Moscato di» |
||
|
Atina |
||
|
Aversa |
||
|
Bagnoli di Sopra Termine equivalente: Bagnoli |
||
|
Barbaresco |
||
|
Barbera d’Alba |
||
|
Barbera d’Asti seguita o no da Colli Astiani o Astiano |
||
|
Barbera d’Asti seguita o no da Nizza |
||
|
Barbera d’Asti seguita o no da Tinella |
||
|
Barbera del Monferrato |
||
|
Barbera del Monferrato Superiore |
||
|
Barco Reale di Carmignano Termine equivalente: Rosato di Carmignano/Vin santo di Carmignano/Vin Santo di Carmignano occhio di pernice |
||
|
Bardolino |
||
|
Bardolino Superiore |
||
|
Barolo |
||
|
Bianchello del Metauro |
||
|
Bianco Capena |
||
|
Bianco dell’Empolese |
||
|
Bianco della Valdinievole |
||
|
Bianco di Custoza Termine equivalente: Custoza |
||
|
Bianco di Pitigliano |
||
|
Bianco Pisano di San Torpè |
||
|
Biferno |
||
|
Bivongi |
||
|
Boca |
||
|
Bolgheri seguita o no da Sassicaia |
||
|
Bosco Eliceo |
||
|
Botticino |
||
|
Brachetto d’Acqui Termine equivalente: Acqui |
||
|
Bramaterra |
||
|
Breganze |
||
|
Brindisi |
||
|
Brunello di Montalcino |
||
|
Cacc’e Mmitte di Lucera |
||
|
Cagnina di Romagna |
||
|
Campi Flegrei |
||
|
Campidano di Terralba Termine equivalente: Terralba |
||
|
Canavese |
||
|
Candia dei Colli Apuani |
||
|
Cannonau di Sardegna seguita o no da Capo Ferrato |
||
|
Cannonau di Sardegna seguita o no da Jerzu |
||
|
Cannonau di Sardegna seguita o no da Oliena/Nepente di Oliena |
||
|
Capalbio |
||
|
Capri |
||
|
Capriano del Colle |
||
|
Carema |
||
|
Carignano del Sulcis |
||
|
Carmignano |
||
|
Carso |
||
|
Castel del Monte |
||
|
Castel San Lorenzo |
||
|
Casteller |
||
|
Castelli Romani |
||
|
Cellatica |
||
|
Cerasuolo di Vittoria |
||
|
Cerveteri |
||
|
Cesanese del Piglio Termine equivalente: Piglio |
||
|
Cesanese di Affile Termine equivalente: Affile |
||
|
Cesanese di Olevano Romano Termine equivalente: Olevano Romano |
||
|
Chianti seguita o no da Colli Aretini |
||
|
Chianti seguita o no da Colli Fiorentini |
||
|
Chianti seguita o no da Colli Senesi |
||
|
Chianti seguita o no da Colline Pisane |
||
|
Chianti seguita o no da Montalbano |
||
|
Chianti seguita o no da Montespertoli |
||
|
Chianti seguita o no da Rufina |
||
|
Chianti Classico |
||
|
Cilento |
||
|
Cinque Terre seguita o no da Costa da Posa Termine equivalente: Cinque Terre Sciacchetrà |
||
|
Cinque Terre seguita o no da Costa de Campu Termine equivalente: Cinque Terre Sciacchetrà |
||
|
Cinque Terre seguita o no da Costa de Sera Termine equivalente: Cinque Terre Sciacchetrà |
||
|
Circeo |
||
|
Cirò |
||
|
Cisterna d’Asti |
||
|
Colli Albani |
||
|
Colli Altotiberini |
||
|
Colli Amerini |
||
|
Colli Asolani — Prosecco Termine equivalente: Asolo — Prosecco |
||
|
Colli Berici |
||
|
Colli Bolognesi seguita o no da Colline di Oliveto |
||
|
Colli Bolognesi seguita o no da Colline di Riosto |
||
|
Colli Bolognesi seguita o no da Colline Marconiane |
||
|
Colli Bolognesi seguita o no da Monte San Pietro |
||
|
Colli Bolognesi seguita o no da Serravalle |
||
|
Colli Bolognesi seguita o no da Terre di Montebudello |
||
|
Colli Bolognesi seguita o no da Zola Predosa |
||
|
Colli Bolognesi seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Colli Bolognesi Classico — Pignoletto |
||
|
Colli d’Imola |
||
|
Colli del Trasimeno Termine equivalente: Trasimeno |
||
|
Colli dell’Etruria Centrale |
||
|
Colli della Sabina |
||
|
Colli di Conegliano seguita o no da Fregona |
||
|
Colli di Conegliano seguita o no da Refrontolo |
||
|
Colli di Faenza |
||
|
Colli di Luni |
||
|
Colli di Parma |
||
|
Colli di Rimini |
||
|
Colli di Scandiano e di Canossa |
||
|
Colli Etruschi Viterbesi |
||
|
Colli Euganei |
||
|
Colli Lanuvini |
||
|
Colli Maceratesi |
||
|
Colli Martani |
||
|
Colli Orientali del Friuli seguita o no da Cialla |
||
|
Colli Orientali del Friuli seguita o no da Rosazzo |
||
|
Colli Orientali del Friuli seguita o no da Schiopettino di Prepotto |
||
|
Colli Orientali del Friuli Picolit seguita o no da Cialla |
||
|
Colli Perugini |
||
|
Colli Pesaresi seguita o no da Focara |
||
|
Colli Pesaresi seguita o no da Roncaglia |
||
|
Colli Piacentini seguita o no da Gutturnio |
||
|
Colli Piacentini seguita o no da Monterosso Val d’Arda |
||
|
Colli Piacentini seguita o no da Val Trebbia |
||
|
Colli Piacentini seguita o no da Valnure |
||
|
Colli Piacentini seguita o no da Vigoleno |
||
|
Colli Romagna centrale |
||
|
Colli Tortonesi |
||
|
Collina Torinese |
||
|
Colline di Levanto |
||
|
Colline Joniche Taratine |
||
|
Colline Lucchesi |
||
|
Colline Novaresi |
||
|
Colline Saluzzesi |
||
|
Collio Goriziano Termine equivalente: Collio |
||
|
Conegliano — Valdobbiadene — Prosecco |
||
|
Cònero |
||
|
Contea di Sclafani |
||
|
Contessa Entellina |
||
|
Controguerra |
||
|
Copertino |
||
|
Cori |
||
|
Cortese dell’Alto Monferrato |
||
|
Corti Benedettine del Padovano |
||
|
Cortona |
||
|
Costa d’Amalfi seguita o no da Furore |
||
|
Costa d’Amalfi seguita o no da Ravello |
||
|
Costa d’Amalfi seguita o no da Tramonti |
||
|
Coste della Sesia |
||
|
Curtefranca |
||
|
Delia Nivolelli |
||
|
Dolcetto d’Acqui |
||
|
Dolcetto d’Alba |
||
|
Dolcetto d’Asti |
||
|
Dolcetto delle Langhe Monregalesi |
||
|
Dolcetto di Diano d’Alba Termine equivalente: Diano d’Alba |
||
|
Dolcetto di Dogliani |
||
|
Dolcetto di Dogliani Superiore Termine equivalente: Dogliani |
||
|
Dolcetto di Ovada Termine equivalente: Dolcetto d’Ovada |
||
|
Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada |
||
|
Donnici |
||
|
Elba |
||
|
Eloro seguita o no da Pachino |
||
|
Erbaluce di Caluso Termine equivalente: Caluso |
||
|
Erice |
||
|
Esino |
||
|
Est!Est!!Est!!! di Montefiascone |
||
|
Etna |
||
|
Falerio dei Colli Ascolani Termine equivalente: Falerio |
||
|
Falerno del Massico |
||
|
Fara |
||
|
Faro |
||
|
Fiano di Avellino |
||
|
Franciacorta |
||
|
Frascati |
||
|
Freisa d’Asti |
||
|
Freisa di Chieri |
||
|
Friuli Annia |
||
|
Friuli Aquileia |
||
|
Friuli Grave |
||
|
Friuli Isonzo Termine equivalente: Isonzo del Friuli |
||
|
Friuli Latisana |
||
|
Gabiano |
||
|
Galatina |
||
|
Galluccio |
||
|
Gambellara |
||
|
Garda |
||
|
Garda Colli Mantovani |
||
|
Gattinara |
||
|
Gavi Termine equivalente: Cortese di Gavi |
||
|
Genazzano |
||
|
Ghemme |
||
|
Gioia del Colle |
||
|
Girò di Cagliari |
||
|
Golfo del Tigullio |
||
|
Gravina |
||
|
Greco di Bianco |
||
|
Greco di Tufo |
||
|
Grignolino d’Asti |
||
|
Grignolino del Monferrato Casalese |
||
|
Guardia Sanframondi Termine equivalente: Guardiolo |
||
|
I Terreni di San Severino |
||
|
Irpinia seguita o no da Campi Taurasini |
||
|
Ischia |
||
|
Lacrima di Morro Termine equivalente: Lacrima di Morro d’Alba |
||
|
Lago di Caldaro Termine equivalente: Caldaro/Kalterer/Kalterersee |
||
|
Lago di Corbara |
||
|
Lambrusco di Sorbara |
||
|
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro |
||
|
Lambrusco Mantovano seguita o no da Oltre Po Mantovano |
||
|
Lambrusco Mantovano seguita o no da Viadanese-Sabbionetano |
||
|
Lambrusco Salamino di Santa Croce |
||
|
Lamezia |
||
|
Langhe |
||
|
Lessona |
||
|
Leverano |
||
|
Lison-Pramaggiore |
||
|
Lizzano |
||
|
Loazzolo |
||
|
Locorotondo |
||
|
Lugana |
||
|
Malvasia delle Lipari |
||
|
Malvasia di Bosa |
||
|
Malvasia di Cagliari |
||
|
Malvasia di Casorzo d’Asti Termine equivalente: Cosorzo/Malvasia di Cosorzo |
||
|
Malvasia di Castelnuovo Don Bosco |
||
|
Mamertino di Milazzo Termine equivalente: Mamertino |
||
|
Mandrolisai |
||
|
Marino |
||
|
Marsala |
||
|
Martina Termine equivalente: Martina Franca |
||
|
Matino |
||
|
Melissa |
||
|
Menfi seguita o no da Bonera |
||
|
Menfi seguita o no da Feudo dei Fiori |
||
|
Merlara |
||
|
Molise Termine equivalente: del Molise |
||
|
Monferrato seguita o no da Casalese |
||
|
Monica di Cagliari |
||
|
Monica di Sardegna |
||
|
Monreale |
||
|
Montecarlo |
||
|
Montecompatri-Colonna Termine equivalente: Montecompatri/Colonna |
||
|
Montecucco |
||
|
Montefalco |
||
|
Montefalco Sagrantino |
||
|
Montello e Colli Asolani |
||
|
Montepulciano d’Abruzzo accompagnata o no da Casauria/Terre di Casauria |
||
|
Montepulciano d’Abruzzo accompagnata o no da Terre dei Vestini |
||
|
Montepulciano d’Abruzzo seguita o no da Colline Teramane |
||
|
Monteregio di Massa Marittima |
||
|
Montescudaio |
||
|
Monti Lessini Termine equivalente: Lessini |
||
|
Morellino di Scansano |
||
|
Moscadello di Montalcino |
||
|
Moscato di Cagliari |
||
|
Moscato di Pantelleria Termine equivalente: Passito di Pantelleria/Pantelleria |
||
|
Moscato di Sardegna seguita o no da Gallura |
||
|
Moscato di Sardegna seguita o no da Tempio Pausania |
||
|
Moscato di Sardegna seguita o no da Tempo |
||
|
Moscato di Siracusa |
||
|
Moscato di Sorso-Sennori Termine equivalente: Moscato di Sorso/Moscato di Sennori |
||
|
Moscato di Trani |
||
|
Nardò |
||
|
Nasco di Cagliari |
||
|
Nebbiolo d’Alba |
||
|
Nettuno |
||
|
Noto |
||
|
Nuragus di Cagliari |
||
|
Offida |
||
|
Oltrepò Pavese |
||
|
Orcia |
||
|
Orta Nova |
||
|
Orvieto |
||
|
Ostuni |
||
|
Pagadebit di Romagna seguita o no da Bertinoro |
||
|
Parrina |
||
|
Penisola Sorrentina seguita o no da Gragnano |
||
|
Penisola Sorrentina seguita o no da Lettere |
||
|
Penisola Sorrentina seguita o no da Sorrento |
||
|
Pentro di Isernia Termine equivalente: Pentro |
||
|
Pergola |
||
|
Piemonte |
||
|
Pietraviva |
||
|
Pinerolese |
||
|
Pollino |
||
|
Pomino |
||
|
Pornassio Termine equivalente: Ormeasco di Pornassio |
||
|
Primitivo di Manduria |
||
|
Prosecco |
||
|
Ramandolo |
||
|
Recioto di Gambellara |
||
|
Recioto di Soave |
||
|
Reggiano |
||
|
Reno |
||
|
Riesi |
||
|
Riviera del Brenta |
||
|
Riviera del Garda Bresciano Termine equivalente: Garda Bresciano |
||
|
Riviera ligure di ponente seguita o no da Albenga/Albengalese |
||
|
Riviera ligure di ponente seguita o no da Finale/Finalese |
||
|
Riviera ligure di ponente seguita o no da Riviera dei Fiori |
||
|
Roero |
||
|
Romagna Albana spumante |
||
|
Rossese di Dolceacqua Termine equivalente: Dolceacqua |
||
|
Rosso Barletta |
||
|
Rosso Canosa seguita o no da Canusium |
||
|
Rosso Conero |
||
|
Rosso di Cerignola |
||
|
Rosso di Montalcino |
||
|
Rosso di Montepulciano |
||
|
Rosso Orvietano Termine equivalente: Orvietano Rosso |
||
|
Rosso Piceno |
||
|
Rubino di Cantavenna |
||
|
Ruché di Castagnole Monferrato |
||
|
Salaparuta |
||
|
Salice Salentino |
||
|
Sambuca di Sicilia |
||
|
San Colombano al Lambro Termine equivalente: San Colombano |
||
|
San Gimignano |
||
|
San Ginesio |
||
|
San Martino della Battaglia |
||
|
San Severo |
||
|
San Vito di Luzzi |
||
|
Sangiovese di Romagna |
||
|
Sannio |
||
|
Sant’Agata de’ Goti Termine equivalente: Sant’Agata dei Goti |
||
|
Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto |
||
|
Sant’Antimo |
||
|
Santa Margherita di Belice |
||
|
Sardegna Semidano seguita o no da Mogoro |
||
|
Savuto |
||
|
Scanzo Termine equivalente: Moscato di Scanzo |
||
|
Scavigna |
||
|
Sciacca |
||
|
Serrapetrona |
||
|
Sforzato di Valtellina Termine equivalente: Sfursat di Valtellina |
||
|
Sizzano |
||
|
Soave seguita o no da Colli Scaligeri |
||
|
Soave Superiore |
||
|
Solopaca |
||
|
Sovana |
||
|
Squinzano |
||
|
Strevi |
||
|
Tarquinia |
||
|
Taurasi |
||
|
Teroldego Rotaliano |
||
|
Terracina Termine equivalente: Moscato di Terracina |
||
|
Terratico di Bibbona seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Terre dell’Alta Val d’Agri |
||
|
Terre di Casole |
||
|
Terre Tollesi Termine equivalente: Tullum |
||
|
Torgiano |
||
|
Torgiano rosso riserva |
||
|
Trebbiano d’Abruzzo |
||
|
Trebbiano di Romagna |
||
|
Trentino seguita o no da Isera/d’Isera |
||
|
Trentino seguita o no da Sorni |
||
|
Trentino seguita o no da Ziresi/dei Ziresi |
||
|
Trento |
||
|
Val d’Arbia |
||
|
Val di Cornia seguita o no da Suvereto |
||
|
Val Polcèvera seguita o no da Coronata |
||
|
Valcalepio |
||
|
Valdadige seguita o no da Terra dei Forti Termine equivalente: Etschtaler |
||
|
Valdadige Terradeiforti Termine equivalente: Terradeiforti Valdadige |
||
|
Valdichiana |
||
|
Valle d’Aosta seguita o no da Arnad-Montjovet Termine equivalente: Vallée d’Aoste |
||
|
Valle d’Aosta seguita o no da Blanc de Morgex et de la Salle Termine equivalente: Vallée d’Aoste |
||
|
Valle d’Aosta seguita o no da Chambave Termine equivalente: Vallée d’Aoste |
||
|
Valle d’Aosta seguita o no da Donnas Termine equivalente: Vallée d’Aoste |
||
|
Valle d’Aosta seguita o no da Enfer d’Arvier Termine equivalente: Vallée d’Aoste |
||
|
Valle d’Aosta seguita o no da Nus Termine equivalente: Vallée d’Aoste |
||
|
Valle d’Aosta seguita o no da Torrette Termine equivalente: Vallée d’Aoste |
||
|
Valpolicella accompagnata o no da Valpantena |
||
|
Valsusa |
||
|
Valtellina Superiore seguita o no da Grumello |
||
|
Valtellina Superiore seguita o no da Inferno |
||
|
Valtellina Superiore seguita o no da Maroggia |
||
|
Valtellina Superiore seguita o no da Sassella |
||
|
Valtellina Superiore seguita o no da Valgella |
||
|
Velletri |
||
|
Verbicaro |
||
|
Verdicchio dei Castelli di Jesi |
||
|
Verdicchio di Matelica |
||
|
Verduno Pelaverga Termine equivalente: Verduno |
||
|
Vermentino di Gallura |
||
|
Vermentino di Sardegna |
||
|
Vernaccia di Oristano |
||
|
Vernaccia di San Gimignano |
||
|
Vernaccia di Serrapetrona |
||
|
Vesuvio |
||
|
Vicenza |
||
|
Vignanello |
||
|
Vin Santo del Chianti |
||
|
Vin Santo del Chianti Classico |
||
|
Vin Santo di Montepulciano |
||
|
Vini del Piave Termine equivalente: Piave |
||
|
Vino Nobile di Montepulciano |
||
|
Vittoria |
||
|
Zagarolo |
||
|
Vini a indicazione geografica protetta |
||
|
Allerona |
||
|
Alta Valle della Greve |
||
|
Alto Livenza |
||
|
Alto Mincio |
||
|
Alto Tirino |
||
|
Arghillà |
||
|
Barbagia |
||
|
Basilicata |
||
|
Benaco bresciano |
||
|
Beneventano |
||
|
Bergamasca |
||
|
Bettona |
||
|
Bianco del Sillaro Termine equivalente: Sillaro |
||
|
Bianco di Castelfranco Emilia |
||
|
Calabria |
||
|
Camarro |
||
|
Campania |
||
|
Cannara |
||
|
Civitella d’Agliano |
||
|
Colli Aprutini |
||
|
Colli Cimini |
||
|
Colli del Limbara |
||
|
Colli del Sangro |
||
|
Colli della Toscana centrale |
||
|
Colli di Salerno |
||
|
Colli Trevigiani |
||
|
Collina del Milanese |
||
|
Colline di Genovesato |
||
|
Colline Frentane |
||
|
Colline Pescaresi |
||
|
Colline Savonesi |
||
|
Colline Teatine |
||
|
Condoleo |
||
|
Conselvano |
||
|
Costa Viola |
||
|
Daunia |
||
|
Del Vastese Termine equivalente: Histonium |
||
|
Delle Venezie |
||
|
Dugenta |
||
|
Emilia Termine equivalente: Dell’Emilia |
||
|
Epomeo |
||
|
Esaro |
||
|
Fontanarossa di Cerda |
||
|
Forlì |
||
|
Fortana del Taro |
||
|
Frusinate Termine equivalente: del Frusinate |
||
|
Golfo dei Poeti La Spezia Termine equivalente: Golfo dei Poeti |
||
|
Grottino di Roccanova |
||
|
Isola dei Nuraghi |
||
|
Lazio |
||
|
Lipuda |
||
|
Locride |
||
|
Marca Trevigiana |
||
|
Marche |
||
|
Maremma Toscana |
||
|
Marmilla |
||
|
Mitterberg tra Cauria e Tel Termine equivalente: Mitterberg/Mitterberg zwischen Gfrill und Toll |
||
|
Modena Termine equivalente: Provincia di Modena/di Modena |
||
|
Montecastelli |
||
|
Montenetto di Brescia |
||
|
Murgia |
||
|
Narni |
||
|
Nurra |
||
|
Ogliastra |
||
|
Osco Termine equivalente: Terre degli Osci |
||
|
Paestum |
||
|
Palizzi |
||
|
Parteolla |
||
|
Pellaro |
||
|
Planargia |
||
|
Pompeiano |
||
|
Provincia di Mantova |
||
|
Provincia di Nuoro |
||
|
Provincia di Pavia |
||
|
Provincia di Verona Termine equivalente: Veronese |
||
|
Puglia |
||
|
Quistello |
||
|
Ravenna |
||
|
Roccamonfina |
||
|
Romangia |
||
|
Ronchi di Brescia |
||
|
Ronchi Varesini |
||
|
Rotae |
||
|
Rubicone |
||
|
Sabbioneta |
||
|
Salemi |
||
|
Salento |
||
|
Salina |
||
|
Scilla |
||
|
Sebino |
||
|
Sibiola |
||
|
Sicilia |
||
|
Spello |
||
|
Tarantino |
||
|
Terrazze Retiche di Sondrio |
||
|
Terre Aquilane Termine equivalente: Terre dell’Aquila |
||
|
Terre del Volturno |
||
|
Terre di Chieti |
||
|
Terre di Veleja |
||
|
Terre Lariane |
||
|
Tharros |
||
|
Toscano Termine equivalente: Toscana |
||
|
Trexenta |
||
|
Umbria |
||
|
Val di Magra |
||
|
Val di Neto |
||
|
Val Tidone |
||
|
Valcamonica |
||
|
Valdamato |
||
|
Vallagarina |
||
|
Valle Belice |
||
|
Valle d’Itria |
||
|
Valle del Crati |
||
|
Valle del Tirso |
||
|
Valle Peligna |
||
|
Valli di Porto Pino |
||
|
Veneto |
||
|
Veneto Orientale |
||
|
Venezia Giulia |
||
|
Vigneti delle Dolomiti Termine equivalente: Weinberg Dolomiten |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
D.O.C |
DOP |
italiano |
|
D.O.C.G. |
DOP |
italiano |
|
Denominazione di Origine Controllata e Garantita |
DOP |
italiano |
|
Denominazione di Origine Controllata. |
DOP |
italiano |
|
Kontrollierte und garantierte Ursprungsbezeichnung |
DOP |
tedesco |
|
Kontrollierte Ursprungsbezeichnung |
DOP |
tedesco |
|
Vino Dolce Naturale |
DOP |
italiano |
|
Inticazione geografica tipica (IGT) |
IGP |
italiano |
|
Landwein |
IGP |
tedesco |
|
Vin de pays |
IGP |
francese |
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Alberata o vigneti ad alberata |
DOP |
italiano |
|
Amarone |
DOP |
italiano |
|
Ambra |
DOP |
italiano |
|
Ambrato |
DOP |
italiano |
|
Annoso |
DOP |
italiano |
|
Apianum |
DOP |
italiano |
|
Auslese |
DOP |
italiano |
|
Buttafuoco |
DOP |
italiano |
|
Cannellino |
DOP |
italiano |
|
Cerasuolo |
DOP |
italiano |
|
Chiaretto |
DOP/IGP |
italiano |
|
Ciaret |
DOP |
italiano |
|
Château |
DOP |
francese |
|
Classico |
DOP |
italiano |
|
Dunkel |
DOP |
tedesco |
|
Fine |
DOP |
italiano |
|
Fior d’Arancio |
DOP |
italiano |
|
Flétri |
DOP |
francese |
|
Garibaldi Dolce (o GD) |
DOP |
italiano |
|
Governo all’uso toscano |
DOP/IGP |
italiano |
|
Gutturnio |
DOP |
italiano |
|
Italia Particolare (o IP) |
DOP |
italiano |
|
Klassisch/Klassisches Ursprungsgebiet |
DOP |
tedesco |
|
Kretzer |
DOP |
tedesco |
|
Lacrima |
DOP |
italiano |
|
Lacryma Christi |
DOP |
italiano |
|
Lambiccato |
DOP |
italiano |
|
London Particolar (o LP o Inghilterra) |
DOP |
italiano |
|
Occhio di Pernice |
DOP |
italiano |
|
Oro |
DOP |
italiano |
|
Passito o Vino passito o Vino Passito Liquoroso |
DOP/IGP |
italiano |
|
Ramie |
DOP |
italiano |
|
Rebola |
DOP |
italiano |
|
Recioto |
DOP |
italiano |
|
Riserva |
DOP |
italiano |
|
Rubino |
DOP |
italiano |
|
Sangue di Giuda |
DOP |
italiano |
|
Scelto |
DOP |
italiano |
|
Sciacchetrà |
DOP |
italiano |
|
Sciac-trà |
DOP |
italiano |
|
Spätlese |
DOP/IGP |
tedesco |
|
Soleras |
DOP |
italiano |
|
Stravecchio |
DOP |
italiano |
|
Strohwein |
DOP/IGP |
tedesco |
|
Superiore |
DOP |
italiano |
|
Superiore Old Marsala |
DOP |
italiano |
|
Torchiato |
DOP |
italiano |
|
Torcolato |
DOP |
italiano |
|
Vecchio |
DOP |
italiano |
|
Vendemmia Tardiva |
DOP/IGP |
italiano |
|
Verdolino |
DOP |
italiano |
|
Vergine |
DOP |
italiano |
|
Vermiglio |
DOP |
italiano |
|
Vino Fiore |
DOP |
italiano |
|
Vino Novello o Novello |
DOP/IGP |
italiano |
|
Vin Santo o Vino Santo o Vinsanto |
DOP |
italiano |
|
Vivace |
DOP/IGP |
italiano |
CIPRO
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Βουνί Παναγιάς — Αμπελίτη Termine equivalente: Vouni Panayias — Ampelitis |
||
|
Κουμανδαρία Termine equivalente: Commandaria |
||
|
Κρασοχώρια Λεμεσού seguita o no da Αφάμης Termine equivalente: Krasohoria Lemesou — Afames |
||
|
Κρασοχώρια Λεμεσού seguita o no da Λαόνα Termine equivalente: Krasohoria Lemesou — Laona |
||
|
Λαόνα Ακάμα Termine equivalente: Laona Akama |
||
|
Πιτσιλιά Termine equivalente: Pitsilia |
||
|
Vini a indicazione geografica protetta |
||
|
Λάρνακα Termine equivalente: Larnaka |
||
|
Λεμεσός Termine equivalente: Lemesos |
||
|
Λευκωσία Termine equivalente: Lefkosia |
||
|
Πάφος Termine equivalente: Pafos |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Οίνος γλυκύς φυσικός |
DOP |
greco |
|
Οίνος Ελεγχόμενης Ονομασίας Προέλευσης (ΟΕΟΠ) |
DOP |
greco |
|
Τοπικός Οίνος |
IGP |
greco |
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Αμπελώνας (-ες) [Ampelonas (-es)] [Vineyard(-s)] |
DOP/IGP |
greco |
|
Κτήμα (Ktima) (Domain) |
DOP/IGP |
greco |
|
Μοναστήρι (Monastiri) (Monastery) |
DOP/IGP |
greco |
|
Μονή (Moni) (Monastery) |
DOP/IGP |
greco |
LUSSEMBURGO
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Crémant du Luxemboug |
||
|
Moselle Luxembourgeoise seguita da Ahn/Assel/Bech-Kleinmacher/Born/Bous/Bumerange/Canach/Ehnen/Ellingen/Elvange/Erpeldingen/Gostingen/Greveldingen/Grevenmacher seguita da Appellation contrôlée |
||
|
Moselle Luxembourgeoise seguita da Lenningen/Machtum/Mechtert/Moersdorf/Mondorf/Niederdonven/Oberdonven/Oberwormelding/Remich/Rolling/Rosport/Stadtbredimus seguita da Appellation contrôlée |
||
|
Moselle Luxembourgeoise seguita da Remerschen/Remich/Schengen/Schwebsingen/Stadtbredimus/Trintingen/Wasserbillig/Wellenstein/Wintringen or Wormeldingen seguita da Appellation contrôlée |
||
|
Moselle Luxembourgeoise seguita dal nome della varietà di vite seguita da Appellation contrôlée |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Crémant de Luxembourg |
DOP |
francese |
|
Marque nationale, seguita da: — appellation contrôlée — appellation d’origine contrôlée |
DOP |
francese |
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Château |
DOP |
francese |
|
Grand premier cru Premier cru Vin classé |
DOP |
francese |
|
Vendanges tardives |
DOP |
francese |
|
Vin de glace |
DOP |
francese |
|
Vin de paille |
DOP |
francese |
UNGHERIA
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Badacsony seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Balaton |
||
|
Balaton-felvidék seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Balatonboglár seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Balatonfüred-Csopak seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Balatoni |
||
|
Bükk seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Csongrád seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Debrői Hárslevelű |
||
|
Duna |
||
|
Eger seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Egerszóláti Olaszrizling |
||
|
Egri Bikavér |
||
|
Egri Bikavér Superior |
||
|
Etyek-Buda seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Hajós-Baja seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Izsáki Arany Sárfehér |
||
|
Káli |
||
|
Kunság seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Mátra seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Mór seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Nagy-Somló seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Neszmély seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Pannon |
||
|
Pannonhalma seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Pécs seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Somlói |
||
|
Somlói Arany |
||
|
Somlói Nászéjszakák bora |
||
|
Sopron seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Szekszárd seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Tihany |
||
|
Tokaj seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Tolna seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Villány seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Villányi védett eredetű classicus |
||
|
Zala seguita o no dal nome della sottoregione, del comune o della località |
||
|
Vini a indicazione geografica protetta |
||
|
Alföldi seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Balatonmelléki seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Dél-alföldi |
||
|
Dél-dunántúli |
||
|
Duna melléki |
||
|
Duna-Tisza-közi |
||
|
Dunántúli |
||
|
Észak-dunántúli |
||
|
Felső-magyarországi |
||
|
Nyugat-dunántúli |
||
|
Tisza melléki |
||
|
Tisza völgyi |
||
|
Zempléni |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
minőségi bor |
DOP |
ungherese |
|
védett eredetű bor |
DOP |
ungherese |
|
Tájbor |
IGP |
ungherese |
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Aszú (3)(4)(5)(6) puttonyos |
DOP |
ungherese |
|
Aszúeszencia |
DOP |
ungherese |
|
Bikavér |
DOP |
ungherese |
|
Eszencia |
DOP |
ungherese |
|
Fordítás |
DOP |
ungherese |
|
Máslás |
DOP |
ungherese |
|
Késői szüretelésű bor |
DOP/IGP |
ungherese |
|
Válogatott szüretelésű bor |
DOP/IGP |
ungherese |
|
Muzeális bor |
DOP/IGP |
ungherese |
|
Siller |
DOP/IGP |
ungherese |
|
Szamorodni |
DOP |
ungherese |
MALTA
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Gozo |
||
|
Malta |
||
|
Vini a indicazione geografica protetta |
||
|
Maltese Islands |
||
|
Menzioni tradizionali (articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio) |
||
|
Denominazzjoni ta’ Oriġini Kontrollata (D.O.K.) |
DOP |
maltese |
|
Indikazzjoni Ġeografika Tipika (I.Ġ.T.) |
IGP |
maltese |
PAESI BASSI
|
Vini a indicazione geografica protetta |
||
|
Drenthe |
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|
Flevoland |
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|
Friesland |
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|
Gelderland |
||
|
Groningen |
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|
Limburg |
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|
Noord Brabant |
||
|
Noord Holland |
||
|
Overijssel |
||
|
Utrecht |
||
|
Zeeland |
||
|
Zuid Holland |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Landwijn |
IGP |
Neerlandese |
AUSTRIA
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Burgenland seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Carnuntum seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Kamptal seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Kärnten seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Kremstal seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Leithaberg seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Mittelburgenland seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Neusiedlersee seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Neusiedlersee-Hügelland seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Niederösterreich seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Oberösterreich seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Salzburg seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Steirermark seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Süd-Oststeiermark seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Südburgenland seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Südsteiermark seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Thermenregion seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Tirol seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Traisental seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Vorarlberg seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Wachau seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Wagram seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Weinviertel seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Weststeiermark seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Wien seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola |
||
|
Vini a indicazione geografica protetta |
||
|
Bergland |
||
|
Steierland |
||
|
Weinland |
||
|
Wien |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Prädikatswein o Qualitätswein besonderer Reife und Leseart, seguita o no da: — Ausbruch/Ausbruchwein — Auslese/Auslesewein — Beerenauslese/Beerenauslesewein — Kabinett/Kabinettwein — Schilfwein — Spätlese/Spätlesewein — Strohwein — Trockenbeerenauslese — Eiswein |
DOP |
tedesco |
|
DAC |
DOP |
latino |
|
Districtus Austriae Controllatus |
DOP |
latino |
|
Qualitätswein o Qualitätswein mit staatlicher Prüfnummer |
DOP |
tedesco |
|
Landwein |
IGP |
tedesco |
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Ausstich |
DOP/IGP |
tedesco |
|
Auswahl |
DOP/IGP |
tedesco |
|
Bergwein |
DOP/IGP |
tedesco |
|
Klassik/Classic |
DOP |
tedesco |
|
Heuriger |
DOP/IGP |
tedesco |
|
Gemischter Satz |
DOP/IGP |
tedesco |
|
Jubiläumswein |
DOP/IGP |
tedesco |
|
Reserve |
DOP |
tedesco |
|
Schilcher |
DOP/IGP |
tedesco |
|
Sturm |
IGP |
tedesco |
PORTOGALLO
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Alenquer |
||
|
Alentejo seguita o no da Borba |
||
|
Alentejo seguita o no da Évora |
||
|
Alentejo seguita o no da Granja-Amareleja |
||
|
Alentejo seguita o no da Moura |
||
|
Alentejo seguita o no da Portalegre |
||
|
Alentejo seguita o no da Redondo |
||
|
Alentejo seguita o no da Reguengos |
||
|
Alentejo seguita o no da Vidigueira |
||
|
Arruda |
||
|
Bairrada |
||
|
Beira Interior seguita o no da Castelo Rodrigo |
||
|
Beira Interior seguita o no da Cova da Beira |
||
|
Beira Interior seguita o no da Pinhel |
||
|
Biscoitos |
||
|
Bucelas |
||
|
Carcavelos |
||
|
Colares |
||
|
Dão seguita o no da Alva |
||
|
Dão seguita o no da Besteiros |
||
|
Dão seguita o no da Castendo |
||
|
Dão seguita o no da Serra da Estrela |
||
|
Dão seguita o no da Silgueiros |
||
|
Dão seguita o no da Terras de Azurara |
||
|
Dão seguita o no da Terras de Senhorim |
||
|
Dão Nobre |
||
|
Douro seguita o no da Baixo Corgo Termine equivalente: Vinho do Douro |
||
|
Douro seguita o no da Cima Corgo Termine equivalente: Vinho do Douro |
||
|
Douro seguita o no da Douro Superior Termine equivalente: Vinho do Douro |
||
|
Encostas d’Aire seguita o no da Alcobaça |
||
|
Encostas d’Aire seguita o no da Ourém |
||
|
Graciosa |
||
|
Lafões |
||
|
Lagoa |
||
|
Lagos |
||
|
Madera Termine equivalente: Madera/Vinho da Madera/Madera Weine/Madera Wine/Vin de Madère/Vino di Madera/Madera Wijn |
||
|
Madeirense |
||
|
Moscatel de Setúbal |
||
|
Moscatel do Douro |
||
|
Óbidos |
||
|
Palmela |
||
|
Pico |
||
|
Portimão |
||
|
Porto Termine equivalente: Oporto/Vinho do Porto/Vin de Porto/Port/Port Wine/Portwein/Portvin/Portwijn |
||
|
Ribatejo seguita o no da Almeirim |
||
|
Ribatejo seguita o no da Cartaxo |
||
|
Ribatejo seguita o no da Chamusca |
||
|
Ribatejo seguita o no da Coruche |
||
|
Ribatejo seguita o no da Santarém |
||
|
Ribatejo seguita o no da Tomar |
||
|
Setúbal |
||
|
Setúbal Roxo |
||
|
Tavira |
||
|
Távora-Varosa |
||
|
Torres Vedras |
||
|
Trás-os-Montes seguita o no da Chaves |
||
|
Trás-os-Montes seguita o no da Planalto Mirandês |
||
|
Trás-os-Montes seguita o no da Valpaços |
||
|
Vinho do Douro seguita o no da Baixo Corgo Termine equivalente: Douro |
||
|
Vinho do Douro seguita o no da Cima Corgo Termine equivalente: Douro |
||
|
Vinho do Douro seguita o no da Douro Superior Termine equivalente: Douro |
||
|
Vinho Verde seguita o no da Amarante |
||
|
Vinho Verde seguita o no da Ave |
||
|
Vinho Verde seguita o no da Baião |
||
|
Vinho Verde seguita o no da Basto |
||
|
Vinho Verde seguita o no da Cávado |
||
|
Vinho Verde seguita o no da Lima |
||
|
Vinho Verde seguita o no da Monção e Melgaço |
||
|
Vinho Verde seguita o no da Paiva |
||
|
Vinho Verde seguita o no da Sousa |
||
|
Vinho Verde Alvarinho |
||
|
Vinho Verde Alvarinho Espumante |
||
|
Vini a indicazione geografica protetta |
||
|
Lisboa seguita o no da Alta Estremadura |
||
|
Lisboa seguita o no da Estremadura |
||
|
Península de Setúbal |
||
|
Tejo |
||
|
Vinho Espumante Beiras seguita o no da Beira Alta |
||
|
Vinho Espumante Beiras seguita o no da Beira Litoral |
||
|
Vinho Espumante Beiras seguita o no da Terras de Sicó |
||
|
Vinho Licoroso Algarve |
||
|
Vinho Regional Açores |
||
|
Vinho Regional Alentejano |
||
|
Vinho Regional Algarve |
||
|
Vinho Regional Beiras seguita o no da Beira Alta |
||
|
Vinho Regional Beiras seguita o no da Beira Litoral |
||
|
Vinho Regional Beiras seguita o no da Terras de Sicó |
||
|
Vinho Regional Duriense |
||
|
Vinho Regional Minho |
||
|
Vinho Regional Terras Madeirenses |
||
|
Vinho Regional Transmontano |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Denominação de origem |
DOP |
portoghese |
|
Denominação de origem controlada |
DOP |
portoghese |
|
DO |
DOP |
portoghese |
|
DOC |
DOP |
portoghese |
|
Indicação de proveniência regulamentada |
IGP |
portoghese |
|
IPR |
IGP |
portoghese |
|
Vinho doce natural |
DOP |
portoghese |
|
Vinho generoso |
DOP |
portoghese |
|
Vinho regional |
IGP |
portoghese |
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Canteiro |
DOP |
portoghese |
|
Colheita Seleccionada |
DOP |
portoghese |
|
Crusted/Crusting |
DOP |
inglese |
|
Escolha |
DOP |
portoghese |
|
Escuro |
DOP |
portoghese |
|
Fino |
DOP |
portoghese |
|
Frasqueira |
DOP |
portoghese |
|
Garrafeira |
DOP/IGP |
portoghese |
|
Lágrima |
DOP |
portoghese |
|
Leve |
DOP |
portoghese |
|
Nobre |
DOP |
portoghese |
|
Reserva |
DOP |
portoghese |
|
Velha reserva (ou grande reserva) |
DOP |
portoghese |
|
Ruby |
DOP |
inglese |
|
Solera |
DOP |
portoghese |
|
Super reserva |
DOP |
portoghese |
|
Superior |
DOP |
portoghese |
|
Tawny |
DOP |
inglese |
|
Vintage, seguita o no da Late Bottle (LBV) o Character |
DOP |
inglese |
|
Vintage |
DOP |
inglese |
ROMANIA
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Aiud seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Alba Iulia seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Babadag seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Banat seguita o no da Dealurile Tirolului |
||
|
Banat seguita o no da Moldova Nouă |
||
|
Banat seguita o no da Silagiu |
||
|
Banu Mărăcine seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Bohotin seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Cernătești — Podgoria seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Cotești seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Cotnari |
||
|
Crișana seguita o no da Biharia |
||
|
Crișana seguita o no da Diosig |
||
|
Crișana seguita o no da Șimleu Silvaniei |
||
|
Dealu Bujorului seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Dealu Mare seguita o no da Boldești |
||
|
Dealu Mare seguita o no da Breaza |
||
|
Dealu Mare seguita o no da Ceptura |
||
|
Dealu Mare seguita o no da Merei |
||
|
Dealu Mare seguita o no da Tohani |
||
|
Dealu Mare seguita o no da Urlați |
||
|
Dealu Mare seguita o no da Valea Călugărească |
||
|
Dealu Mare seguita o no da Zorești |
||
|
Drăgășani seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Huși seguita o no da Vutcani |
||
|
Iana seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Iași seguita o no da Bucium |
||
|
Iași seguita o no da Copou |
||
|
Iași seguita o no da Uricani |
||
|
Lechința seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Mehedinți seguita o no da Corcova |
||
|
Mehedinți seguita o no da Golul Drâncei |
||
|
Mehedinți seguita o no da Orevița |
||
|
Mehedinți seguita o no da Severin |
||
|
Mehedinți seguita o no da Vânju Mare |
||
|
Miniș seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Murfatlar seguita o no da Cernavodă |
||
|
Murfatlar seguita o no da Medgidia |
||
|
Nicorești seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Odobești seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Oltina seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Panciu seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Pietroasa seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Recaș seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Sâmburești seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Sarica Niculițel seguita o no da Tulcea |
||
|
Sebeș — Apold seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Segarcea seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Ștefănești seguita o no da Costești |
||
|
Târnave seguita o no da Blaj |
||
|
Târnave seguita o no da Jidvei |
||
|
Târnave seguita o no da Mediaș |
||
|
Vini a indicazione geografica protetta |
||
|
Colinele Dobrogei seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Dealurile Crișanei seguita o no dal nome della sottoregione |
||
|
Dealurile Moldovei o, secondo il caso, Dealurile Covurluiului |
||
|
Dealurile Moldovei o, secondo il caso, Dealurile Hârlăului |
||
|
Dealurile Moldovei o, secondo il caso, Dealurile Hușilor |
||
|
Dealurile Moldovei o, secondo il caso, Dealurile Iașilor |
||
|
Dealurile Moldovei o, secondo il caso, Dealurile Tutovei |
||
|
Dealurile Moldovei o, secondo il caso, Terasele Siretului |
||
|
Dealurile Moldovei |
||
|
Dealurile Munteniei |
||
|
Dealurile Olteniei |
||
|
Dealurile Sătmarului |
||
|
Dealurile Transilvaniei |
||
|
Dealurile Vrancei |
||
|
Dealurile Zarandului |
||
|
Terasele Dunării |
||
|
Viile Carașului |
||
|
Viile Timișului |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Vin cu denumire de origine controlată (D.O.C.), seguito da: — Cules la maturitate deplină — C.M.D. — Cules târziu — C.T. — Cules la înnobilarea boabelor — C.I.B. |
DOP |
rumeno |
|
Vin spumant cu denumire de origine controlată — D.O.C. |
DOP |
rumeno |
|
Vin cu indicație geografică |
IGP |
rumeno |
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Rezervă |
DOP/IGP |
rumeno |
|
Vin de vinotecă |
DOP |
rumeno |
SLOVENIA
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Bela krajina seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola e/o dal nome di un vigneto |
||
|
Belokranjec seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola e/o dal nome di un vigneto |
||
|
Bizeljčan seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola e/o dal nome di un vigneto |
||
|
Bizeljsko-Sremič seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola e/o dal nome di un vigneto Termine equivalente: Sremič-Bizeljsko |
||
|
Cviček, Dolenjska seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola e/o dal nome di un vigneto |
||
|
Dolenjska seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola e/o dal nome di un vigneto |
||
|
Goriška Brda seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola e/o dal nome di un vigneto Termine equivalente: Brda |
||
|
Kras seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola e/o dal nome di un vigneto |
||
|
Metliška črnina seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola e/o dal nome di un vigneto |
||
|
Prekmurje seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola e/o dal nome di un vigneto Termine equivalente: Prekmurčan |
||
|
Slovenska Istra seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola e/o dal nome di un vigneto |
||
|
Štajerska Slovenija seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola e/o dal nome di un vigneto |
||
|
Teran, Kras seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola e/o dal nome di un vigneto |
||
|
Vipavska dolina seguita o no dal nome di un’unità geografica più piccola e/o dal nome di un vigneto Termine equivalente: Vipava, Vipavec, Vipavčan |
||
|
Vini a indicazione geografica |
||
|
Podravje eventualmente seguita dall’espressione «mlado vino», le denominazioni possono essere usate anche in forma aggettivale |
||
|
Posavje eventualmente seguita dall’espressione «mlado vino», le denominazioni possono essere usate anche in forma aggettivale |
||
|
Primorska eventualmente seguita dall’espressione «mlado vino», le denominazioni possono essere usate anche in forma aggettivale |
||
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Kakovostno vino z zaščitenim geografskim poreklom (kakovostno vino ZGP), seguita o no da Mlado vino |
DOP |
sloveno |
|
Kakovostno peneče vino z zaščitenim geografskim poreklom (Kakovostno vino ZGP) |
DOP |
sloveno |
|
Penina |
DOP |
sloveno |
|
Vino s priznanim tradicionalnim poimenovanjem (vino PTP) |
DOP |
sloveno |
|
Renome |
DOP |
sloveno |
|
Vrhunsko vino z zaščitenim geografskim poreklom (vrhunsko vino ZGP), seguita o no da: — Pozna trgatev — Izbor — Jagodni izbor — Suhi jagodni izbor — Ledeno vino — Arhivsko vino (Arhiva) — Slamnovino (vino iz sušenega grozdja) |
DOP |
sloveno |
|
Vrhunsko peneče vino z zaščitenim geografskim poreklom (Vrhunsko peneče vino ZGP) |
IGP |
sloveno |
|
Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
||
|
Mlado vino |
DOP/IGP |
sloveno |
SLOVACCHIA
|
Vini a denominazione di origine protetta |
||
|
Južnoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola |
||
|
Južnoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Dunajskostredský vinohradnícky rajón |
||
|
Južnoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Galantský vinohradnícky rajón |
||
|
Južnoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Hurbanovský vinohradnícky rajón |
||
|
Južnoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Komárňanský vinohradnícky rajón |
||
|
Južnoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Palárikovský vinohradnícky rajón |
||
|
Južnoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Šamorínsky vinohradnícky rajón |
||
|
Južnoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Strekovský vinohradnícky rajón |
||
|
Južnoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Štúrovský vinohradnícky rajón |
||
|
Malokarpatská vinohradnícka oblasť seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola |
||
|
Malokarpatská vinohradnícka oblasť seguita o no da Bratislavský vinohradnícky rajón |
||
|
Malokarpatská vinohradnícka oblasť seguita o no da Doľanský vinohradnícky rajón |
||
|
Malokarpatská vinohradnícka oblasť seguita o no da Hlohovecký vinohradnícky rajón |
||
|
Malokarpatská vinohradnícka oblasť seguita o no da Modranský vinohradnícky rajón |
||
|
Malokarpatská vinohradnícka oblasť seguita o no da Orešanský vinohradnícky rajón |
||
|
Malokarpatská vinohradnícka oblasť seguita o no da Pezinský vinohradnícky rajón |
||
|
Malokarpatská vinohradnícka oblasť seguita o no da Senecký vinohradnícky rajón |
||
|
Malokarpatská vinohradnícka oblasť seguita o no da Skalický vinohradnícky rajón |
||
|
Malokarpatská vinohradnícka oblasť seguita o no da Stupavský vinohradnícky rajón |
||
|
Malokarpatská vinohradnícka oblasť seguita o no da Trnavský vinohradnícky rajón |
||
|
Malokarpatská vinohradnícka oblasť seguita o no da Vrbovský vinohradnícky rajón |
||
|
Malokarpatská vinohradnícka oblasť seguita o no da Záhorský vinohradnícky rajón |
||
|
Nitrianska vinohradnícka oblasť seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola |
||
|
Nitrianska vinohradnícka oblasť seguita o no da Nitriansky vinohradnícky rajón |
||
|
Nitrianska vinohradnícka oblasť seguita o no da Pukanecký vinohradnícky rajón |
||
|
Nitrianska vinohradnícka oblasť seguita o no da Radošinský vinohradnícky rajón |
||
|
Nitrianska vinohradnícka oblasť seguita o no da Šintavský vinohradnícky rajón |
||
|
Nitrianska vinohradnícka oblasť seguita o no da Tekovský vinohradnícky rajón |
||
|
Nitrianska vinohradnícka oblasť seguita o no da Vrábeľský vinohradnícky rajón |
||
|
Nitrianska vinohradnícka oblasť seguita o no da Želiezovský vinohradnícky rajón |
||
|
Nitrianska vinohradnícka oblasť seguita o no da Žitavský vinohradnícky rajón |
||
|
Nitrianska vinohradnícka oblasť seguita o no da Zlatomoravecký vinohradnícky rajón |
||
|
Stredoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola |
||
|
Stredoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Fil’akovský vinohradnícky rajón |
||
|
Stredoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Gemerský vinohradnícky rajón |
||
|
Stredoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Hontiansky vinohradnícky rajón |
||
|
Stredoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Ipeľský vinohradnícky rajón |
||
|
Stredoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Modrokamencký vinohradnícky rajón |
||
|
Stredoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Tornaľský vinohradnícky rajón |
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Stredoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Vinický vinohradnícky rajón |
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Vinohradnícka oblasť Tokaj seguita o no da una delle seguenti unità geografiche più piccole: Bara/Čerhov/Černochov/Malá Tŕňa/Slovenské Nové Mesto/Veľká Tŕňa/Viničky |
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Východoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no dal nome della sottoregione e/o di un’unità geografica più piccola |
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Východoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Kráľovskochlmecký vinohradnícky rajón |
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Východoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Michalovský vinohradnícky rajón |
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Východoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Moldavský vinohradnícky rajón |
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Východoslovenská vinohradnícka oblasť seguita o no da Sobranecký vinohradnícky rajón |
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Vini a indicazione geografica protetta |
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Južnoslovenská vinohradnícka oblasť eventualmente accompagnata dall’espressione«oblastné vino» |
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Malokarpatská vinohradnícka oblasť eventualmente accompagnata dall’espressione«oblastné vino» |
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Nitrianska vinohradnícka oblasť eventualmente accompagnata dall’espressione«oblastné vino» |
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Stredoslovenská vinohradnícka oblasť eventualmente accompagnata dall’espressione«oblastné vino» |
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Východoslovenská vinohradnícka oblasť eventualmente accompagnata dall’espressione«oblastné vino» |
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Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
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Akostné víno |
DOP |
slovacco |
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Akostné víno s prívlastkom, seguita da: — Kabinetné — Neskorý zber — Výber z hrozna — Bobuľový výber — Hrozienkový výber — Cibébový výber — L’adový zber — Slamové víno |
DOP |
slovacco |
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Esencia |
DOP |
slovacco |
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Forditáš |
DOP |
slovacco |
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Mášláš |
DOP |
slovacco |
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Pestovateľský sekt |
DOP |
slovacco |
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Samorodné |
DOP |
slovacco |
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Sekt vinohradníckej oblasti |
DOP |
slovacco |
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Výber (3)(4)(5)(6) putňový |
DOP |
slovacco |
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Výberová esencia |
DOP |
slovacco |
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Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
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Mladé víno |
DOP |
slovacco |
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Archívne víno |
DOP |
slovacco |
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Panenská úroda |
DOP |
slovacco |
REGNO UNITO
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Vini a denominazione di origine protetta |
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English Vineyards |
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Welsh Vineyards |
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Vini a indicazione geografica protetta |
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England sostituita o no da Berkshire |
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England sostituita o no da Buckinghamshire |
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England sostituita o no da Cheshire |
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England sostituita o no da Cornwall |
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England sostituita o no da Derbyshire |
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England sostituita o no da Devon |
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|
England sostituita o no da Dorset |
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|
England sostituita o no da East Anglia |
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|
England sostituita o no da Gloucestershire |
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England sostituita o no da Hampshire |
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|
England sostituita o no da Herefordshire |
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England sostituita o no da Isle of Wight |
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|
England sostituita o no da Isles of Scilly |
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|
England sostituita o no da Kent |
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|
England sostituita o no da Lancashire |
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|
England sostituita o no da Leicestershire |
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|
England sostituita o no da Lincolnshire |
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|
England sostituita o no da Northamptonshire |
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|
England sostituita o no da Nottinghamshire |
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England sostituita o no da Oxfordshire |
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England sostituita o no da Rutland |
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|
England sostituita o no da Shropshire |
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|
England sostituita o no da Somerset |
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|
England sostituita o no da Staffordshire |
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England sostituita o no da Surrey |
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England sostituita o no da Sussex |
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|
England sostituita o no da Warwickshire |
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|
England sostituita o no da West Midlands |
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|
England sostituita o no da Wiltshire |
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England sostituita o no da Worcestershire |
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|
England sostituita o no da Yorkshire |
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Wales sostituita o no da Cardiff |
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Wales sostituita o no da Cardiganshire |
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Wales sostituita o no da Carmarthenshire |
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Wales sostituita o no da Denbighshire |
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|
Wales sostituita o no da Gwynedd |
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Wales sostituita o no da Monmouthshire |
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|
Wales sostituita o no da Newport |
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|
Wales sostituita o no da Pembrokeshire |
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Wales sostituita o no da Rhondda Cynon Taf |
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|
Wales sostituita o no da Swansea |
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Wales sostituita o no da The Vale of Glamorgan |
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|
Wales sostituita o no da Wrexham |
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Menzioni tradizionali [articolo 118 duovicies, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio] |
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quality (sparkling) wine |
DOP |
inglese |
|
Regional vine |
IGP |
inglese |
NB: I termini in corsivo sono indicati solo a titolo informativo o esplicativo e non sono quindi soggetti alle disposizioni in materia di protezione di cui al presente allegato.
PARTE B
Denominazioni protette per i prodotti vitivinicoli originari della Svizzera
Vini a denominazione di origine controllata
Auvernier
Basel-Landschaft
Basel-Stadt
Bern/Berne
Bevaix
Bielersee/Lac de Bienne
Bôle
Bonvillars
Boudry
Chablais
Champréveyres
Château de Choully
Château de Collex
Château du CREST
Cheyres
Chez-le-Bart
Colombier
Corcelles-Cormondrèche
Cornaux
Cortaillod
Coteau de Bossy
Coteau de Bourdigny
Coteau de Chevrens
Coteau de Choulex
Coteau de Choully
Coteau de Genthod
Coteau de la vigne blanche
Coteau de Lully
Coteau de Peissy
Coteau des Baillets
Coteaux de Dardagny
Coteaux de Peney
Côtes de Landecy
Côtes de Russin
Côtes-de-l’Orbe
Cressier
Domaine de l’Abbaye
Entre-deux-Lacs
Fresens
Genève
Glarus
Gorgier
Grand Carraz
Graubünden/Grigioni
Hauterive
La Béroche
La Côte
La Coudre
La Feuillée
Lavaux
Le Landeron
Luzern
Mandement de Jussy
Neuchâtel
Nidwalden
Obwalden
Peseux
Rougemont
Saint-Aubin-Sauges
Saint-Blaise
Schaffhausen
Schwyz
Solothurn
St.Gallen
Thunersee
Thurgau
Ticino preceduto o no da«Rosso del», «Bianco del»o«Rosato del»
Uri
Valais/Wallis
Vaud
Vaumarcus
Ville de Neuchâtel
Vully
Zürich
Zürichsee
Zug
Menzioni tradizionali
Auslese/Sélection/Selezione
Appellation d’origine
Appellation d’origine contrôlée (AOC)
Attestierter Winzerwy
Beerenauslese/Sélection de grains nobles
Beerli/Beerliwein
Château/Schloss/Castello ( 17 )
Cru
Denominazione di origine
Denominazione di origine controllata (DOC)
Eiswein/vin de glace
Federweiss/Weissherbst ( 18 )
Flétri/Flétri sur souche
Gletscherwein/Vin des Glaciers
Grand Cru
Indicazione geografica tipica (IGT)
Kontrollierte Ursprungsbezeichnung (KUB/AOC)
La Gerle
Landwein
Œil-de-Perdrix ( 19 )
Passerillé/Strohwein/Sforzato ( 20 )
Premier Cru
Pressé doux/Süssdruck
Primeur/Vin nouveau/Novello
Riserva
Schiller
Spätlese/Vendange tardive/Vendemmia tardiva ( 21 )
Sur lie(s)/auf der Hefe ausgebaut
Tafelwein
Terravin
Trockenbeerenauslese
Ursprungsbezeichnung
Village(s)
Vin de pays
Vin de table
Vin doux naturel ( 22 )
Vinatura
Vino da tavola
VITI
Winzerwy
Denominazioni tradizionali
Dôle
Dorin
Ermitage du Valais ou Hermitage du Valais
Fendant
Goron
Johannisberg du Valais
Malvoisie du Valais
Nostrano
Salvagnin
Païen ou Heida
Appendice 5
Condizioni e modalità di cui all’articolo 8, paragrafo 9, e all’articolo 25, paragrafo 1, lettera b)
I. La protezione delle denominazioni di cui all’articolo 8 dell’allegato non impedisce l’uso dei seguenti nomi di varietà di vite per vini originari della Svizzera, a condizione che siano utilizzati conformemente alla legislazione svizzera e in combinazione con una denominazione geografica che indichi chiaramente l’origine del vino:
II. Conformemente all’articolo 25, paragrafo 1, lettera b), e fatte salve disposizioni particolari applicabili al regime dei documenti che scortano il trasporto, l’allegato non si applica ai prodotti vitivinicoli:
contenuti nei bagagli personali dei viaggiatori a fini di consumo privato;
oggetto di spedizioni fra privati a fini di consumo privato;
compresi tra gli effetti personali in occasione di un trasloco di privati o in caso di successione;
importati per sperimentazioni scientifiche o tecniche, nel limite di un ettolitro;
destinati alle rappresentanze diplomatiche, a consolati e corpi assimilati, importati nel quadro delle franchigie autorizzate per i predetti destinatari;
che costituiscono l’approvvigionamento dei mezzi di trasporto internazionali.
Dichiarazione della Commissione sull’articolo 7
L’Unione europea dichiara che non si opporrà all’uso, da parte della Svizzera, delle espressioni «denominazione di origine protetta» e «indicazione geografica protetta», e delle relative sigle «DOP» e «IGP», di cui all’articolo 7, paragrafo 1, dell’allegato 7, dell’accordo tra la Comunità europea e la Confederazione svizzera sul commercio di prodotti agricoli, dal momento in cui il sistema legislativo svizzero in materia di indicazioni geografiche dei prodotti agricoli e vitivinicoli sarà armonizzato col sistema dell’Unione europea.
ALLEGATO 8
CONCERNENTE IL RICONOSCIMENTO RECIPROCO E LA PROTEZIONE DELLE DENOMINAZIONI NEL SETTORE DELLE BEVANDE SPIRITOSE E DELLE BEVANDE AROMATIZZATE A BASE DI VINO
Articolo 1
Le Parti convengono, sulla base dei principi di non discriminazione e di reciprocità, di agevolare e di favorire i rispettivi flussi commerciali di bevande spiritose e di bevande aromatizzate a base di vino.
Articolo 2
Il presente allegato si applica alle bevande spiritose e alle bevande aromatizzate (vini aromatizzati, bevande aromatizzate a base di vino e cocktail aromatizzati di prodotti vitivinicoli) quali definiti nella legislazione di cui all'appendice 5.
Articolo 3
Ai fini del presente Allegato, si intende per
«bevanda spiritosa originaria di», se tale dicitura è seguita dal nome di una delle Parti: una bevanda spiritosa che figura nelle appendici 1 e 2, elaborata sul territorio della suddetta Parte;
«bevanda aromatizzata originaria di», se tale dicitura è seguita dal nome di una delle Parti: una bevanda aromatizzata che figura nelle appendici 3 e 4, elaborata sul territorio della suddetta Parte;
«designazione»: le denominazioni utilizzate sull'etichetta, sui documenti che scortano il trasporto delle bevande spiritose o delle bevande aromatizzate, sui documenti commerciali, in particolare sulle fatture e sulle bollette di consegna nonché nella pubblicità;
«etichettatura»: il complesso delle diciture ed altri riferimenti, contrassegni, illustrazioni o marchi che caratterizzano la bevanda spiritosa o la bevanda aromatizzata e che sono apposti sul medesimo recipiente, incluso il dispositivo di chiusura, o sul pendaglio appeso al recipiente o sul rivestimento del collo delle bottiglie;
«presentazione»: le denominazioni utilizzate sui recipienti e sui dispositivi di chiusura, sulle etichette e sull'imballaggio;
«imballaggio»: gli involucri protettivi come la carta o involucri di paglia di ogni genere, cartoni e casse, utilizzati per il trasporto di uno o più recipienti.
Articolo 4
1. Sono protette le seguenti denominazioni:
per quanto concerne le bevande spiritose originarie della Comunità, quelle che figurano nell'appendice 1;
per quanto concerne le bevande spiritose originarie della Svizzera, quelle che figurano nell'appendice 2;
per quanto concerne le bevande aromatizzate originarie della Comunità, quelle che figurano nell'appendice 3;
per quanto riguarda le bevande aromatizzate originarie della Svizzera, quelle che figurano nell'appendice 4.
2. La denominazione «marc» o «acquavite di vinaccia» può essere sostituita dalla denominazione «Grappa» per le bevande spiritose prodotte nelle regioni svizzere di lingua italiana, con uve ottenute in tali regioni, elencate nell'appendice 2, conformemente al regolamento di cui all'appendice 5, lettera a), primo trattino.
Articolo 5
1. In Svizzera, le denominazioni comunitarie protette:
2. Nella Comunità, le denominazioni svizzere protette:
3. Fatti salvi gli articoli 22 e 23 dell'Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale che riguardano gli scambi, di cui all'Allegato 1C dell'Accordo che istituisce l'Organizzazione mondiale del commercio (denominato in appresso Accordo ADPIC), le Parti adottano tutte le misure necessarie, a norma del presente Allegato, per garantire la protezione reciproca delle denominazioni di cui all'articolo 4 utilizzate per designare le bevande spiritose o le bevande aromatizzate originarie del territorio delle Parti. Ogni Parte fornisce alle Parti interessate i mezzi giuridici per impedire l'impiego di una denominazione per designare bevande spiritose o bevande aromatizzate non originarie del luogo indicato dalla suddetta denominazione o del luogo in cui è stata tradizionalmente utilizzata la suddetta denominazione.
4. Ciascuna delle Parti rinuncia ad avvalersi delle disposizioni dell'articolo 24, paragrafi 4, 6 e 7 dell'Accordo ADPIC per rifiutare la protezione di una denominazione dell'altra Parte.
Articolo 6
La protezione di cui all’articolo 5 si applica anche nei casi in cui la vera origine della bevanda spiritosa o della bevanda aromatizzata è indicata e anche nel caso in cui la denominazione è tradotta, trascritta o traslitterata o è accompagnata da espressioni quali «genere», «tipo», «stile», «modo», «imitazione», «metodo» o altre espressioni analoghe, comprendenti simboli grafici che possono generare un rischio di confusione.
Articolo 7
In caso di denominazioni omonime per le bevande spiritose o per le bevande aromatizzate, la protezione è accordata ad entrambe le denominazioni. Le Parti fissano le condizioni pratiche per differenziare le denominazioni omonime di cui trattasi, tenuto conto della necessità di garantire un trattamento equo dei produttori interessati e di fare in modo che i consumatori non siano indotti in errore.
Articolo 8
Le disposizioni del presente Accordo non devono in alcun caso pregiudicare il diritto di una terza persona di utilizzare per fini commerciali il proprio nome o il nome del suo predecessore nell'attività commerciale, a condizione che tale nome non sia utilizzato in modo tale da indurre in errore il pubblico.
Articolo 9
Nessuna disposizione del presente Allegato obbliga una Parte a proteggere una denominazione dell'altra Parte che non è protetta o che non è più protetta nel paese d'origine o che è caduta in disuso in tale paese.
Articolo 10
Le Parti adottano tutte le misure necessarie per garantire che, in caso di esportazione e di commercializzazione di bevande spiritose o di bevande aromatizzate originarie delle Parti al di fuori del territorio di queste ultime, le denominazioni protette di una Parte a norma del presente Allegato non siano utilizzate per designare e presentare una bevanda spiritosa o una bevanda aromatizzata originaria dell'altra Parte.
Articolo 11
Qualora la legislazione pertinente delle Parti lo consenta, la protezione conferita dal presente Accordo si estende alle persone fisiche e giuridiche nonché alle federazioni, associazioni e organizzazioni di produttori, di commercianti o di consumatori che hanno sede sul territorio dell'altra Parte.
Articolo 12
Se la designazione o la presentazione di una bevanda spiritosa o di una bevanda aromatizzata, in particolare sull'etichetta o sui documenti ufficiali o commerciali, oppure nella pubblicità, è contraria al presente Accordo, le Parti applicano le misure amministrative o intentano le azioni legali opportune per combattere la concorrenza sleale o impedire qualsiasi altra forma di impiego abusivo dell'indicazione protetta.
Articolo 13
Il presente Allegato non si applica alle bevande spiritose e alle bevande aromatizzate:
in transito sul territorio di una delle Parti; o
originarie del territorio di una delle Parti e oggetto di spedizioni in piccoli quantitativi, secondo le seguenti modalità:
contenute nei bagagli personali dei viaggiatori a fini di consumo privato;
oggetto di spedizioni fra privati a fini di consumo privato;
comprese tra gli effetti personali in occasione di un trasloco di privati o in caso di successione;
importate per sperimentazioni scientifiche o tecniche, nel limite di un ettolitro;
destinate alle rappresentanze diplomatiche, a consolati e corpi assimilati, importate nel quadro delle franchigie autorizzate per i predetti destinatari;
che costituiscono l'approvvigionamento dei mezzi di trasporto internazionali.
Articolo 14
1. Ciascuna delle Parti designa gli organismi responsabili per il controllo dell'applicazione del presente Allegato.
2. Le Parti si notificano reciprocamente le indicazioni e gli indirizzi di tali organismi entro e non oltre due mesi dall'entrata in vigore del presente Allegato. Detti organismi collaborano strettamente e direttamente.
Articolo 15
1. Se uno degli organismi di cui all'articolo 14 ha motivo di sospettare che:
una bevanda spiritosa o una bevanda aromatizzata di cui all'articolo 2, che è o che è stata oggetto di scambi tra la Svizzera e la Comunità, non rispetta le disposizioni del presente Allegato o la legislazione comunitaria o svizzera applicabile al settore delle bevande spiritose o delle bevande aromatizzate e
tale inosservanza riveste interesse particolare per una Parte e potrebbe comportare il ricorso a misure amministrative o ad azioni legali;
l'organismo in questione ne informa immediatamente la Commissione e l'organismo o gli organismi competenti dell'altra Parte.
2. Le informazioni fornite a norma del paragrafo 1 devono essere corredate di documenti ufficiali, commerciali o di altri documenti appropriati, nonché dell'indicazione delle misure amministrative o delle eventuali azioni legali. Tali informazioni includono in particolare, per quanto concerne la bevanda spiritosa o la bevanda aromatizzata di cui trattasi:
il produttore e la persona che detiene la bevanda spiritosa o la bevanda aromatizzata;
la composizione di tale bevanda;
la designazione e la presentazione;
la natura dell'infrazione alle norme di produzione e di commercializzazione.
Articolo 16
1. Le Parti si consultano se una di esse ritiene che l'altra non abbia onorato un impegno contemplato nel presente Allegato.
2. La Parte che chiede la consultazione comunica all'altra Parte tutte le informazioni necessarie per un esame approfondito del caso di cui trattasi.
3. Qualora un ritardo dovesse comportare un rischio per la salute dell'uomo o compromettere l'efficacia delle misure di repressione delle frodi, possono essere adottate misure di salvaguardia provvisorie senza consultazione preventiva, a condizione che si proceda a una consultazione immediatamente dopo l'adozione delle misure in parola.
4. Se, in seguito alla consultazione di cui al paragrafo 1, le Parti non hanno raggiunto un Accordo, la Parte che ha chiesto la consultazione o che ha adottato le misure di cui al paragrafo 1 può adottare misure conservative per consentire l'applicazione del presente Allegato.
Articolo 17
1. Il gruppo di lavoro «bevande spiritose», denominato in appresso gruppo di lavoro, istituito secondo l'articolo 6, paragrafo 7 dell'Accordo, si riunisce a richiesta di una delle Parti e secondo le necessità inerenti all'applicazione dell'Accordo, a turno nella Comunità e in Svizzera.
2. Il gruppo di lavoro esamina qualsiasi questione derivante dall'applicazione del presente Allegato. In particolare, il gruppo di lavoro può formulare raccomandazioni al Comitato per favorire il conseguimento degli obiettivi del presente Allegato.
Articolo 18
Qualora la legislazione di una delle Parti sia modificata per proteggere denominazioni diverse da quelle che figurano nelle appendici del presente Allegato, l'inclusione di dette denominazioni avrà luogo al termine delle consultazioni, entro una congrua scadenza.
Articolo 19
1. Le bevande spiritose e le bevande aromatizzate che al momento dell'entrata in vigore del presente Allegato sono state prodotte, designate e presentate legalmente ma che sono vietate dal presente Allegato, possono essere commercializzate dai grossisti per un periodo di un anno a decorrere dall'entrata in vigore dell'Accordo e dai dettaglianti fino a esaurimento delle scorte. Le bevande spiritose e le bevande aromatizzate contemplate nel presente Allegato non potranno più essere prodotte oltre i limiti delle rispettive regioni d'origine sin dall'entrata in vigore del presente Allegato.
2. Salvo decisione contraria del Comitato, la commercializzazione delle bevande spiritose e delle bevande aromatizzate prodotte, designate e presentate a norma del presente Accordo, ma la cui designazione e presentazione non sono più conformi in seguito a una modifica del medesimo Accordo, può continuare fino a esaurimento delle scorte.
Appendice 1
Indicazioni geografiche relative alle bevande spiritose originarie dell’unione europea
|
Categoria di prodotti |
Indicazione geografica |
Paese d’origine (l’origine geografica precisa è descritta nella scheda tecnica) |
|
1. Rum |
||
|
|
Rhum de la Martinique |
Francia |
|
|
Rhum de la Guadeloupe |
Francia |
|
|
Rhum de la Réunion |
Francia |
|
|
Rhum de la Guyane |
Francia |
|
|
Rhum de sucrerie de la Baie du Galion |
Francia |
|
|
Rhum des Antilles françaises |
Francia |
|
|
Rhum des départements français d'outre-mer |
Francia |
|
|
Ron de Málaga |
Spagna |
|
|
Ron de Granada |
Spagna |
|
|
Rum da Madera |
Portogallo |
|
2. Whisky/Whiskey |
||
|
|
Scotch Whisky |
Regno Unito (Scozia) |
|
|
Irish Whiskey/Uisce Beatha Eireannach/Irish Whisky (1) |
Irlanda |
|
|
Whisky español |
Spagna |
|
|
Whisky breton/Whisky de Bretagne |
Francia |
|
|
Whisky alsacien/Whisky d’Alsace |
Francia |
|
3. Acquavite di cereali |
||
|
|
Eau-de-vie de seigle de marque nationale luxembourgeoise |
Lussemburgo |
|
|
Korn/Kornbrand |
Germania, Austria, Belgio (Comunità germanofona) |
|
|
Münsterländer Korn/Kornbrand |
Germania |
|
|
Sendenhorster Korn/Kornbrand |
Germania |
|
|
Bergischer Korn/Kornbrand |
Germania |
|
|
Emsländer Korn/Kornbrand |
Germania |
|
|
Haselünner Korn/Kornbrand |
Germania |
|
|
Hasetaler Korn/Kornbrand |
Germania |
|
|
Samanė |
Lituania |
|
4. Acquavite di vino |
||
|
|
Eau-de-vie de Cognac |
Francia |
|
|
Eau-de-vie des Charentes |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de Jura |
Francia |
|
|
Cognac |
Francia |
|
|
(La denominazione «Cognac» può essere completata da una delle seguenti menzioni: |
|
|
|
— Fine |
Francia |
|
|
— Grande Fine Champagne |
Francia |
|
|
— Grande Champagne |
Francia |
|
|
— Petite Fine Champagne |
Francia |
|
|
— Petite Champagne |
Francia |
|
|
— Fine Champagne |
Francia |
|
|
— Borderies |
Francia |
|
|
— Fins Bois |
Francia |
|
|
— Bons Bois) |
Francia |
|
|
Fine Bordeaux |
Francia |
|
|
Fine de Bourgogne |
Francia |
|
|
Armagnac |
Francia |
|
|
Bas-Armagnac |
Francia |
|
|
Haut-Armagnac |
Francia |
|
|
Armagnac-Ténarèze |
Francia |
|
|
Blanche Armagnac |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de vin de la Marne |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de vin originaire d’Aquitaine |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de vin de Bourgogne |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de vin originaire du Centre-Est |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de vin originaire de Franche-Comté |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de vin originaire du Bugey |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de vin de Savoie |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de vin originaire des Coteaux de la Loire |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de vin des Côtes-du-Rhône |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de vin originaire de Provence |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de Faugères/Faugères |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de vin originaire du Languedoc |
Francia |
|
|
Aguardente de Vinho Douro |
Portogallo |
|
|
Aguardente de Vinho Ribatejo |
Portogallo |
|
|
Aguardente de Vinho Alentejo |
Portogallo |
|
|
Aguardente de Vinho da Região dos Vinhos Verdes |
Portogallo |
|
|
Aguardente de Vinho da Região dos Vinhos Verdes de Alvarinho |
Portogallo |
|
|
Aguardente de Vinho Lourinhã |
Portogallo |
|
|
Сунгурларска гроздова ракия/Гроздова ракия от Сунгурларе/Sungurlarska grozdova rakiya/Grozdova rakiya di Sungurlare |
Bulgaria |
|
|
Сливенска перла (Сливенска гроздова ракия/Гроздова ракия от Сливен)/Slivenska perla (Slivenska grozdova rakiya/Grozdova rakiya di Sliven) |
Bulgaria |
|
|
Стралджанска Мускатова ракия/Мускатова ракия от Стралджа/Straldjanska Muscatova rakiya/Muscatova rakiya di Straldja |
Bulgaria |
|
|
Поморийска гроздова ракия/Гроздова ракия от Поморие/Pomoriyska grozdova rakiya/Grozdova rakiya di Pomorie |
Bulgaria |
|
|
Русенска бисерна гроздова ракия/Бисерна гроздова ракия от Русе/Russenska biserna grozdova rakiya/Biserna grozdova rakiya di Ruse |
Bulgaria |
|
|
Бургаска Мускатова ракия/Мускатова ракия от Бургас/Bourgaska Muscatova rakiya/Muscatova rakiya di Burgas |
Bulgaria |
|
|
Добруджанска мускатова ракия/Мускатова ракия от Добруджа/Dobrudjanska muscatova rakiya/Muscatova rakiya della Dobrudja |
Bulgaria |
|
|
Сухиндолска гроздова ракия/Гроздова ракия от Сухиндол/Suhindolska grozdova rakiya/Grozdova rakiya di Suhindol |
Bulgaria |
|
|
Карловска гроздова ракия/Гроздова Ракия от Карлово/Karlovska grozdova rakiya/Grozdova Rakiya di Karlovo |
Bulgaria |
|
|
Vinars Târnave |
Romania |
|
|
Vinars Vaslui |
Romania |
|
|
Vinars Murfatlar |
Romania |
|
|
Vinars Vrancea |
Romania |
|
|
Vinars Segarcea |
Romania |
|
5. Brandy/Weinbrand |
||
|
|
Brandy de Jerez |
Spagna |
|
|
Brandy del Penedés |
Spagna |
|
|
Brandy italiano |
Italia |
|
|
Brandy Αττικής/Brandy dell’Attica |
Grecia |
|
|
Brandy Πελοποννήσου/Brandy del Peloponneso |
Grecia |
|
|
Brandy Κεντρικής Ελλάδας/Brandy della Grecia centrale |
Grecia |
|
|
Deutscher Weinbrand |
Germania |
|
|
Wachauer Weinbrand |
Austria |
|
|
Weinbrand Dürnstein |
Austria |
|
|
Pfälzer Weinbrand |
Germania |
|
|
Karpatské brandy špeciál |
Slovacchia |
|
|
Brandy francese/Brandy de France |
Francia |
|
6. Acquavite di vinaccia |
||
|
|
Marc de Champagne/Eau-de-vie de marc de Champagne |
Francia |
|
|
Marc d’Aquitaine/Eau-de-vie de marc originaire d’Aquitaine |
Francia |
|
|
Marc de Bourgogne/Eau-de-vie de marc de Bourgogne |
Francia |
|
|
Marc du Centre-Est/Eau-de-vie de marc originaire du Centre-Est |
Francia |
|
|
Marc de Franche-Comté/Eau-de-vie de marc originaire de Franche-Comté |
Francia |
|
|
Marc du Bugey/Eau-de-vie de marc originaire de Bugey |
Francia |
|
|
Marc de Savoie/Eau-de-vie de marc originaire de Savoie |
Francia |
|
|
Marc des Côteaux de la Loire/Eau-de-vie de marc originaire des Coteaux de la Loire |
Francia |
|
|
Marc des Côtes-du-Rhône/Eau-de-vie de marc des Côtes du Rhône |
Francia |
|
|
Marc de Provence/Eau-de-vie de marc originaire de Provence |
Francia |
|
|
Marc du Languedoc/Eau-de-vie de marc originaire du Languedoc |
Francia |
|
|
Marc d’Alsace Gewürztraminer |
Francia |
|
|
Marc de Lorraine |
Francia |
|
|
Marc d’Auvergne |
Francia |
|
|
Marc du Jura |
Francia |
|
|
Aguardente Bagaceira Bairrada |
Portogallo |
|
|
Aguardente Bagaceira Alentejo |
Portogallo |
|
|
Aguardente Bagaceira da Região dos Vinhos Verdes |
Portogallo |
|
|
Aguardente Bagaceira da Região dos Vinhos Verdes de Alvarinho |
Portogallo |
|
|
Orujo de Galicia |
Spagna |
|
|
Grappa |
Italia |
|
|
Grappa di Barolo |
Italia |
|
|
Grappa piemontese/Grappa del Piemonte |
Italia |
|
|
Grappa lombarda/Grappa di Lombardia |
Italia |
|
|
Grappa trentina/Grappa del Trentino |
Italia |
|
|
Grappa friulana/Grappa del Friuli |
Italia |
|
|
Grappa veneta/Grappa del Veneto |
Italia |
|
|
Südtiroler Grappa/Grappa dell’Alto Adige |
Italia |
|
|
Grappa siciliana/Grappa di Sicilia |
Italia |
|
|
Grappa di Marsala |
Italia |
|
|
Τσικουδιά/Tsikoudia |
Grecia |
|
|
Τσικουδιά Κρήτης/Tsikoudia di Creta |
Grecia |
|
|
Τσίπουρο/Tsipouro |
Grecia |
|
|
Τσίπουρο Μακεδονίας/Tsipouro di Macedonia |
Grecia |
|
|
Τσίπουρο Θεσσαλίας/Tsipouro di Tessaglia |
Grecia |
|
|
Τσίπουρο Τυρνάβου/Tsipouro di Tyrnavos |
Grecia |
|
|
Eau-de-vie de marc de marque nationale luxembourgeoise |
Lussemburgo |
|
|
Ζιβανία/Τζιβανία/Ζιβάνα/Zivania |
Cipro |
|
|
Törkölypálinka |
Ungheria |
|
9. Acquavite di frutta |
||
|
|
Schwarzwälder Kirschwasser |
Germania |
|
|
Schwarzwälder Mirabellenwasser |
Germania |
|
|
Schwarzwälder Williamsbirne |
Germania |
|
|
Schwarzwälder Zwetschgenwasser |
Germania |
|
|
Fränkisches Zwetschgenwasser |
Germania |
|
|
Fränkisches Kirschwasser |
Germania |
|
|
Fränkischer Obstler |
Germania |
|
|
Mirabelle de Lorraine |
Francia |
|
|
Kirsch d’Alsace |
Francia |
|
|
Quetsch d’Alsace |
Francia |
|
|
Framboise d’Alsace |
Francia |
|
|
Mirabelle d’Alsace |
Francia |
|
|
Kirsch de Fougerolles |
Francia |
|
|
Williams d’Orléans |
Francia |
|
|
Südtiroler Williams/Williams dell’Alto Adige |
Italia |
|
|
Südtiroler Aprikot/Aprikot dell’Alto Adige |
Italia |
|
|
Südtiroler Marille/Marille dell’Alto Adige |
Italia |
|
|
Südtiroler Kirsch/Kirsch dell’Alto Adige |
Italia |
|
|
Südtiroler Zwetschgeler/Zwetschgeler dell’Alto Adige |
Italia |
|
|
Südtiroler Obstler/Obstler dell’Alto Adige |
Italia |
|
|
Südtiroler Gravensteiner/Gravensteiner dell’Alto Adige |
Italia |
|
|
Südtiroler Golden Delicious/Golden Delicious dell’Alto Adige |
Italia |
|
|
Williams friulano/Williams del Friuli |
Italia |
|
|
Sliwovitz del Veneto |
Italia |
|
|
Sliwovitz del Friuli-Venezia Giulia |
Italia |
|
|
Sliwovitz del Trentino-Alto Adige |
Italia |
|
|
Distillato di mele trentino/Distillato di mele del Trentino |
Italia |
|
|
Williams trentino/Williams del Trentino |
Italia |
|
|
Sliwovitz trentino/Sliwovitz del Trentino |
Italia |
|
|
Aprikot trentino/Aprikot del Trentino |
Italia |
|
|
Medronho do Algarve |
Portogallo |
|
|
Medronho do Buçaco |
Portogallo |
|
|
Kirsch Friulano/Kirschwasser Friulano |
Italia |
|
|
Kirsch Trentino/Kirschwasser Trentino |
Italia |
|
|
Kirsch Veneto/Kirschwasser Veneto |
Italia |
|
|
Aguardente de pêra da Lousã |
Portogallo |
|
|
Eau-de-vie de pommes de marque nationale luxembourgeoise |
Lussemburgo |
|
|
Eau-de-vie de poires de marque nationale luxembourgeoise |
Lussemburgo |
|
|
Eau-de-vie de kirsch de marque nationale luxembourgeoise |
Lussemburgo |
|
|
Eau-de-vie de quetsch de marque nationale luxembourgeoise |
Lussemburgo |
|
|
Eau-de-vie de mirabelle de marque nationale luxembourgeoise |
Lussemburgo |
|
|
Eau-de-vie de prunelles de marque nationale luxembourgeoise |
Lussemburgo |
|
|
Wachauer Marillenbrand |
Austria |
|
|
Szatmári Szilvapálinka |
Ungheria |
|
|
Kecskeméti Barackpálinka |
Ungheria |
|
|
Békési Szilvapálinka |
Ungheria |
|
|
Szabolcsi Almapálinka |
Ungheria |
|
|
Gönci Barackpálinka |
Ungheria |
|
|
Pálinka |
Ungheria, Austria (acquaviti di albicocche elaborate esclusivamente nelle seguenti province austriache: Bassa Austria, Burgenland, Stiria, Vienna) |
|
|
Bošácka Slivovica |
Slovacchia |
|
|
Brinjevec |
Slovenia |
|
|
Dolenjski sadjevec |
Slovenia |
|
|
Троянска сливова ракия/Сливова ракия от Троян/Troyanska slivova rakiya/Slivova rakiya di Troyan |
Bulgaria |
|
|
Силистренска кайсиева ракия/Кайсиева ракия от Силистра/Silistrenska kayssieva rakiya/Kayssieva rakiya di Silistra |
Bulgaria |
|
|
Тервелска кайсиева ракия/Кайсиева ракия от Тервел/Tervelska kayssieva rakiya/Kayssieva rakiya di Tervel |
Bulgaria |
|
|
Ловешка сливова ракия/Сливова ракия от Ловеч/Loveshka slivova rakiya/Slivova rakiya di Lovech |
Bulgaria |
|
|
Pălincă |
Romania |
|
|
Țuică Zetea de Medieșu Aurit |
Romania |
|
|
Țuică de Valea Milcovului |
Romania |
|
|
Țuică de Buzău |
Romania |
|
|
Țuică de Argeș |
Romania |
|
|
Țuică de Zalău |
Romania |
|
|
Țuică Ardelenească de Bistrița |
Romania |
|
|
Horincă de Maramureș |
Romania |
|
|
Horincă de Cămârzana |
Romania |
|
|
Horincă de Seini |
Romania |
|
|
Horincă de Chioar |
Romania |
|
|
Horincă de Lăpuș |
Romania |
|
|
Turț de Oaș |
Romania |
|
|
Turț de Maramureș |
Romania |
|
10. Acquavite di sidro di mele o di sidro di pere |
||
|
|
Calvados |
Francia |
|
|
Calvados Pays d’Auge |
Francia |
|
|
Calvados Domfrontais |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de cidre de Bretagne |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de poiré de Bretagne |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de cidre de Normandie |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de poiré de Normandie |
Francia |
|
|
Eau-de-vie de cidre du Maine |
Francia |
|
|
Aguardiente de sidra de Asturias |
Spagna |
|
|
Eau-de-vie de poiré du Maine |
Francia |
|
15. Vodka |
||
|
|
Svensk Vodka/Swedish Vodka |
Svezia |
|
|
Suomalainen Vodka/Finsk Vodka/Vodka of Finland |
Finlandia |
|
|
Polska Wódka/Polish Vodka |
Polonia |
|
|
Laugarício Vodka |
Slovacchia |
|
|
Originali lietuviška degtinė/Original Lithuanian vodka |
Lituania |
|
|
Vodka di erbe della pianura del Podlasie settentrionale aromatizzata con un estratto di erba di bisonte/Wódka ziołowa z Niziny Północnopodlaskiej aromatyzowana ekstraktem z trawy żubrowej |
Polonia |
|
|
Latvijas Dzidrais |
Lettonia |
|
|
Rīgas Degvīns |
Lettonia |
|
|
Estonian vodka |
Estonia |
|
17. Geist |
||
|
|
Schwarzwälder Himbeergeist |
Germania |
|
18. Genziana |
||
|
|
Bayerischer Gebirgsenzian |
Germania |
|
|
Südtiroler Enzian/Genziana dell’Alto Adige |
Italia |
|
|
Genziana trentina/Genziana del Trentino |
Italia |
|
19. Bevande spiritose al ginepro |
||
|
|
Genièvre/Jenever/Genever (2) |
Belgio, Paesi Bassi, Francia [dipartimenti Nord (59) e Pas-de-Calais (62)], Germania (Länder tedeschi Renania settentrionale-Vestfalia e Bassa Sassonia) |
|
|
Genièvre de grains, Graanjenever, Graangenever |
Belgio, Paesi Bassi, Francia [dipartimenti Nord (59) e Pas-de-Calais 62)] |
|
|
Jonge jenever, jonge genever |
Belgio, Paesi Bassi |
|
|
Oude jenever, oude genever |
Belgio, Paesi Bassi |
|
|
Hasseltse jenever/Hasselt |
Belgio (Hasselt, Zonhoven, Diepenbeek) |
|
|
Balegemse jenever |
Belgio (Balegem) |
|
|
O' de Flander-Oost-Vlaamse Graanjenever |
Belgio (Fiandra orientale) |
|
|
Peket-Pekêt/Peket-Pékêt de Wallonie |
Belgio (Vallonia) |
|
|
Genièvre Flandres Artois |
Francia [dipartimenti Nord (59) e Pas-de-Calais (62)] |
|
|
Ostfriesischer Korngenever |
Germania |
|
|
Steinhäger |
Germania |
|
|
Plymouth Gin |
Regno Unito |
|
|
Gin de Mahón |
Spagna |
|
|
Vilniaus džinas/Vilnius Gin |
Lituania |
|
|
Spišská Borovička |
Slovacchia |
|
|
Slovenská Borovička Juniperus |
Slovacchia |
|
|
Slovenská Borovička |
Slovacchia |
|
|
Inovecká Borovička |
Slovacchia |
|
|
Liptovská Borovička |
Slovacchia |
|
24. Akvavit/aquavit |
||
|
|
Dansk Akvavit/Dansk Aquavit |
Danimarca |
|
|
Svensk Aquavit/Svensk Akvavit/Swedish Aquavit |
Svezia |
|
25. Bevande spiritose all’anice |
||
|
|
Anis español |
Spagna |
|
|
Anís Paloma Monforte del Cid |
Spagna |
|
|
Hierbas de Mallorca |
Spagna |
|
|
Hierbas Ibicencas |
Spagna |
|
|
Évora anisada |
Portogallo |
|
|
Cazalla |
Spagna |
|
|
Chinchón |
Spagna |
|
|
Ojén |
Spagna |
|
|
Rute |
Spagna |
|
|
Janeževec |
Slovenia |
|
29. Anice distillato |
||
|
|
Ouzo/Ούζο |
Cipro, Grecia |
|
|
Ούζο Μυτιλήνης/Ouzo di Metilini |
Grecia |
|
|
Ούζο Πλωμαρίου/Ouzo di Plomari |
Grecia |
|
|
Ούζο Καλαμάτας/Ouzo di Kalamata |
Grecia |
|
|
Ούζο Θράκης/Ouzo de Tracia |
Grecia |
|
|
Ούζο Μακεδονίας/Ouzo di Macedonia |
Grecia |
|
30. Bevande spiritose di gusto amaro o bitter |
||
|
|
Demänovka bylinná horká |
Slovacchia |
|
|
Rheinberger Kräuter |
Germania |
|
|
Trejos devynerios |
Lituania |
|
|
Slovenska travarica |
Slovenia |
|
32. Liquore |
||
|
|
Berliner Kümmel |
Germania |
|
|
Hamburger Kümmel |
Germania |
|
|
Münchener Kümmel |
Germania |
|
|
Chiemseer Klosterlikör |
Germania |
|
|
Bayerischer Kräuterlikör |
Germania |
|
|
Irish Cream |
Irlanda |
|
|
Palo de Mallorca |
Spagna |
|
|
Ginjinha portuguesa |
Portogallo |
|
|
Licor de Singeverga |
Portogallo |
|
|
Mirto di Sardegna |
Italia |
|
|
Liquore di limone di Sorrento |
Italia |
|
|
Liquore di limone della Costa d’Amalfi |
Italia |
|
|
Genepì del Piemonte |
Italia |
|
|
Genepì della Valle d’Aosta |
Italia |
|
|
Benediktbeurer Klosterlikör |
Germania |
|
|
Ettaler Klosterlikör |
Germania |
|
|
Ratafia de Champagne |
Francia |
|
|
Ratafia catalana |
Spagna |
|
|
Anis português |
Portogallo |
|
|
Suomalainen Marjalikööri/Suomalainen Hedelmälikööri/Finsk Bärlikör/Finsk Fruktlikör/Finnish berry liqueur/Finnish fruit liqueur |
Finlandia |
|
|
Grossglockner Alpenbitter |
Austria |
|
|
Mariazeller Magenlikör |
Austria |
|
|
Mariazeller Jagasaftl |
Austria |
|
|
Puchheimer Bitter |
Austria |
|
|
Steinfelder Magenbitter |
Austria |
|
|
Wachauer Marillenlikör |
Austria |
|
|
Jägertee/Jagertee/Jagatee |
Austria |
|
|
Hüttentee |
Germania |
|
|
Allažu Ķimelis |
Lettonia |
|
|
Čepkelių |
Lituania |
|
|
Demänovka Bylinný Likér |
Slovacchia |
|
|
Polish Cherry |
Polonia |
|
|
Karlovarská Hořká |
Repubblica ceca |
|
|
Pelinkovec |
Slovenia |
|
|
Blutwurz |
Germania |
|
|
Cantueso Alicantino |
Spagna |
|
|
Licor café de Galicia |
Spagna |
|
|
Licor de hierbas de Galicia |
Spagna |
|
|
Génépi des Alpes/Genepì delle Alpi |
Francia, Italia |
|
|
Μαστίχα Χίου/Masticha di Chios |
Grecia |
|
|
Κίτρο Νάξου/Kitro di Naxos |
Grecia |
|
|
Κουμκουάτ Κέρκυρας/Koum Kouat di Corfù |
Grecia |
|
|
Τεντούρα/Tentoura |
Grecia |
|
|
Poncha da Madeira |
Portogallo |
|
34. Crème de cassis |
||
|
|
Cassis de Bourgogne |
Francia |
|
|
Cassis de Dijon |
Francia |
|
|
Cassis de Saintonge |
Francia |
|
|
Cassis du Dauphiné |
Francia |
|
|
Cassis de Beaufort |
Lussemburgo |
|
40. Nocino |
||
|
|
Nocino di Modena |
Italia |
|
|
Orehovec |
Slovenia |
|
Altre bevande spiritose |
||
|
|
Pommeau de Bretagne |
Francia |
|
|
Pommeau du Maine |
Francia |
|
|
Pommeau de Normandie |
Francia |
|
|
Svensk Punsch/Swedish Punch |
Svezia |
|
|
Pacharán navarro |
Spagna |
|
|
Pacharán |
Spagna |
|
|
Inländerrum |
Austria |
|
|
Bärwurz |
Germania |
|
|
Aguardiente de hierbas de Galicia |
Spagna |
|
|
Aperitivo Café de Alcoy |
Spagna |
|
|
Herbero de la Sierra de Mariola |
Spagna |
|
|
Königsberger Bärenfang |
Germania |
|
|
Ostpreußischer Bärenfang |
Germania |
|
|
Ronmiel |
Spagna |
|
|
Ronmiel de Canarias |
Spagna |
|
|
Genièvre aux fruits/Vruchtenjenever/Jenever met vruchten/Fruchtgenever |
Belgio, Paesi Bassi, Francia [dipartimenti Nord (59) e Pas-de-Calais (62)], Germania (Länder tedeschi Renania settentrionale-Vestfalia e Bassa Sassonia) |
|
|
Domači rum |
Slovenia |
|
|
Irish Poteen/Irish Poitín |
Irlanda |
|
|
Trauktinė |
Lituania |
|
|
Trauktinė Palanga |
Lituania |
|
|
Trauktinė Dainava |
Lituania |
|
(1) L’indicazione geografica «Irish Whiskey/Uisce Beatha Eireannach/Irish Whisky» comprende il whisky/whiskey prodotto in Irlanda e in Irlanda del Nord. (2) Tenendo conto della protezione dell’indicazione geografica «Genièvre» nell’Unione europea e dell’intenzione espressa dalla Svizzera di proteggere la denominazione «Genièvre» come indicazione geografica sul suo territorio, l’Unione europea e la Svizzera hanno convenuto di inserire la denominazione «Genièvre» nelle appendici 1 e 2 dell’allegato 8. |
||
Appendice 2
DENOMINAZIONI PROTETTE PER LE BEVANDE SPIRITOSE ORIGINARIE DELLA SVIZZERA
Acquavite di vino
Eau-de-vie de vin du Valais
Brandy du Valais
Acquavite di vinaccia
Baselbieter Marc
Grappa del Ticino/Grappa Ticinese
Grappa della Val Calanca
Grappa della Val Bregaglia
Grappa della Val Mesolcina
Grappa della Valle di Poschiavo
Marc d’Auvernier
Marc de Dôle du Valais
Acquavite di frutta
Aargauer Bure Kirsch
Abricotine/Eau-de-vie d’abricot du Valais
Baselbieterkirsch
Baselbieter Mirabelle
Baselbieter Pflümli
Baselbieter Zwetschgenwasser
Bernbieter Kirsch
Bernbieter Mirabellen
Bernbieter Zwetschgenwasser
Bérudge de Cornaux
Canada du Valais
Coing d’Ajoie
Coing du Valais
Damassine
Eau-de-vie de poire du Valais
Emmentaler Kirsch
Framboise du Valais
Freiämter Zwetschgenwasser
Fricktaler Kirsch
Golden du Valais
Gravenstein du Valais
Kirsch d’Ajoie
Kirsch de la Béroche
Kirsch du Valais
Kirsch suisse
Lauerzer Kirsch
Luzerner Kernobstbrand
Luzerner Kirsch
Luzerner Pflümli
Luzerner Williams
Luzerner Zwetschgenwasser
Mirabelle d’Ajoie
Mirabelle du Valais
Poire d’Ajoie
Poire d’Orange de la Baroche
Pomme d’Ajoie
Pomme du Valais
Prune d’Ajoie
Prune du Valais
Prune impériale de la Baroche
Pruneau du Valais
Rigi Kirsch
Schwarzbuben Kirsch
Seeländer Kirsch
Seeländer Pflümliwasser
Urschwyzerkirsch
Zuger Kirsch
Acquavite di sidro di mele o di sidro di pere
Bernbieter Birnenbrand
Freiämter Theilerbirnenbrand
Luzerner Birnenträsch
Luzerner Theilerbirnenbrand
Acquavite di genziana
Gentiane du Jura
Bevande spiritose al ginepro
Genièvre ( 23 )
Genièvre du Jura
Liquori
Basler Eierkirsch
Bernbieter Cherry Brandy Liqueur
Bernbieter Griottes Liqueur
Bernbieter Kirschen Liqueur
Liqueur de poires Williams du Valais
Liqueur d’abricot du Valais
Liqueur de framboise du Valais
Baselbieter Burgermeister (Kräuterbrand)
Bernbieter Kräuterbitter
Eau-de-vie d’herbes du Jura
Eau-de-vie d’herbes du Valais
Genépi du Valais
Gotthard Kräuterbrand
Innerschwyzer Chrüter
Luzerner Chrüter (Kräuterbrand)
Walliser Chrüter (Kräuterbrand)
Altre
Lie du Mandement
Lie de Dôle du Valais
Lie du Valais
Appendice 3
Denominazioni protette per le bevande aromatizzate originarie della Comunità
Appendice 4
Denominazioni protette per le bevande aromatizzate originarie della Svizzera
Nessuna
Appendice 5
ELENCO DEGLI ATTI DI CUI ALL’ARTICOLO 2, RELATIVI ALLE BEVANDE SPIRITOSE, AI VINI AROMATIZZATI E ALLE BEVANDE AROMATIZZATE
Bevande spiritose di cui al codice 2208 della Convenzione internazionale sul sistema armonizzato di designazione e codificazione delle merci.
Bevande aromatizzate di cui ai codici 2205 ed ex 2206 della Convenzione internazionale sul sistema armonizzato di designazione e codificazione delle merci.
ALLEGATO 9
RELATIVO AI PRODOTTI AGRICOLI E ALIMENTARI OTTENUTI CON IL METODO DI PRODUZIONE BIOLOGICO
Articolo 1
Oggetto
Fatti salvi i loro obblighi relativi ai prodotti non provenienti dal territorio delle Parti e ferme restando le altre disposizioni legislative in vigore, le Parti s'impegnano, su una base di non discriminazione e di reciprocità, a favorire il commercio dei prodotti agricoli e alimentari ottenuti con il metodo di produzione biologico provenienti dalla Comunità e dalla Svizzera e conformi alle disposizioni legislative e regolamentari di cui all'appendice 1.
Articolo 2
Campo di applicazione
1. Il presente Allegato si applica ai prodotti vegetali e alimentari ottenuti con il metodo di produzione biologico e conformi alle disposizioni legislative e regolamentari di cui all'appendice 1.
2. Le Parti s'impegnano ad estendere il campo d'applicazione del presente Allegato agli animali, ai prodotti animali e ai prodotti alimentari contenenti ingredienti di origine animale, dopo aver adottato le rispettive disposizioni legislative e regolamentari in materia. Tale estensione del campo di applicazione dell'Allegato potrà essere decisa dal Comitato previa constatazione di equivalenza, conformemente alle disposizioni dell'articolo 3, e mediante modifica dell'appendice 1, conformemente alla procedura di cui all'articolo 8.
Articolo 3
Principio dell'equivalenza
1. Le Parti riconoscono che le rispettive disposizioni legislative e regolamentari di cui all'appendice 1 del presente Allegato sono equivalenti. Le Parti possono convenire di escludere dal regime di equivalenza alcuni aspetti o alcuni prodotti. Essi lo specificano nell'appendice 1.
2. Le Parti s'impegnano a prendere ogni iniziativa necessaria a garantire che le disposizioni legislative e regolamentari riguardanti specificamente i prodotti di cui all'articolo 2 si evolvano in maniera equivalente.
3. Le importazioni tra le Parti di prodotti biologici in provenienza da una delle Parti o immessi in libera pratica sul territorio di una delle Parti e oggetto del regime di equivalenza ai sensi del paragrafo 1 non richiedono la presentazione di certificati di ispezione.
Articolo 4
Libera circolazione dei prodotti biologici
Ogni Parte adotta, secondo le apposite procedure interne in materia, i provvedimenti necessari a consentire l'importazione e l'immissione in commercio dei prodotti di cui all'articolo 2 che soddisfano le disposizioni legislative e regolamentari dell'altra Parte menzionate nell'appendice 1.
Articolo 5
Etichettatura
1. Allo scopo di istituire regimi che consentano di evitare la rietichettatura dei prodotti biologici previsti dal presente Allegato, le Parti s'impegnano a prendere ogni iniziativa necessaria a garantire, nell'ambito delle rispettive disposizioni legislative e regolamentari,
2. Ogni Parte può prescrivere che i prodotti importati in provenienza dall'altra Parte rispettino i requisiti in materia di etichettatura previsti nelle rispettive disposizioni legislative e regolamentari di cui all'appendice 1.
Articolo 6
Paesi terzi
1. Le Parti s'impegnano a prendere ogni iniziativa necessaria a garantire l'equivalenza dei regimi d'importazione applicabili ai prodotti ottenuti con il metodo di produzione biologico e provenienti da paesi terzi.
2. Al fine di assicurare una prassi equivalente in materia di riconoscimento nei confronti dei paesi terzi, le Parti si consultano prima di riconoscere un paese terzo e di inserirlo nell'elenco previsto a tale scopo nelle loro disposizioni legislative e regolamentari.
Articolo 7
Scambio d'informazioni
In applicazione dell'articolo 8 dell'Accordo, le Parti e gli Stati membri si comunicano reciprocamente, in particolare, le seguenti informazioni:
Articolo 8
Gruppo di lavoro per i prodotti biologici
1. Il gruppo di lavoro per i prodotti biologici, di seguito denominato «il gruppo di lavoro», istituito a norma dell'articolo 6, paragrafo 7 dell'Accordo, procede all'esame di ogni questione relativa al presente Allegato e alla sua applicazione.
2. Il gruppo di lavoro esamina periodicamente l'evoluzione delle disposizioni legislative e regolamentari di ciascuna delle Parti nei settori contemplati dal presente Allegato. In particolare, ad esso compete:
Articolo 9
Misure di salvaguardia
1. Laddove qualsiasi indugio possa arrecare un pregiudizio difficile da riparare, possono essere adottate misure provvisorie di salvaguardia senza consultazioni preliminari, a condizione che, immediatamente dopo l'adozione di tali misure, siano avviate consultazioni.
2. Se nell'ambito delle consultazioni di cui al paragrafo 1 le Parti non riescono a raggiungere un Accordo, la Parte che ha chiesto le consultazioni o adottato le misure di cui al paragrafo 1 può prendere le misure cautelari appropriate in modo da consentire l'applicazione del presente Allegato.
Appendice 1
Elenco degli atti di cui all'articolo 3 relativi ai prodotti agricoli e alle derrate alimentari ottenuti con il metodo di produzione biologico
Disposizioni regolamentari applicabili nell'Unione europea:
Disposizioni applicabili nella Confederazione svizzera
Esclusione dal regime di equivalenza
Appendice 2
Modalità di applicazione
Nessuna
ALLEGATO 10
RELATIVO AL RICONOSCIMENTO DEI CONTROLLI DI CONFORMITÀ ALLE NORME DI COMMERCIALIZZAZIONE PER I PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI FRESCHI
Articolo 1
Campo d'applicazione
Il presente allegato si applica agli ortofrutticoli destinati ad essere consumati freschi o secchi e per i quali l'Unione europea ha fissato norme di commercializzazione o ha riconosciuto norme alternative alla norma generale dell'Unione in base al regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 25 ).
Articolo 2
Oggetto
1. I prodotti di cui all’articolo 1 originari della Svizzera o dell’Unione europea, quando sono riesportati dalla Svizzera nell’Unione europea corredati del certificato di conformità di cui all’articolo 3, non sono soggetti, all’interno dell’Unione, a un controllo di conformità alle norme prima di essere introdotti nel territorio doganale dell’Unione europea.
2. L’Ufficio federale dell’agricoltura viene accettato come autorità responsabile dei controlli di conformità alle norme dell'Unione europea o alle norme equivalenti per i prodotti originari della Svizzera o dell’Unione riesportati dalla Svizzera nell’Unione europea. A tal fine, l'Ufficio federale dell'agricoltura può incaricare gli organismi di controllo menzionati nell'appendice 1 di effettuare i controlli di conformità secondo la seguente procedura:
3. Se la Svizzera sottopone i prodotti di cui all'articolo 1, prima di introdurli nel territorio doganale svizzero, ad un controllo di conformità a determinate norme di commercializzazione, sono adottate disposizioni equivalenti a quelle previste dal presente allegato, che consentano ai prodotti originari della Comunità di non essere sottoposti a questo tipo di controllo.
Articolo 3
Certificato di conformità
1. Ai sensi del presente allegato, per «certificato di conformità» s'intende:
2. Il certificato di conformità accompagna il lotto di prodotti originari della Svizzera o dell’Unione europea riesportati dalla Svizzera nell’Unione fino all’immissione in libera pratica sul territorio dell’Unione europea.
3. Il certificato di conformità deve recare il timbro di uno degli organismi menzionati all'appendice 1 del presente allegato.
4. I certificati di conformità rilasciati da un organismo di controllo cui sia stato ritirato il mandato di cui all'articolo 2, paragrafo 2, non sono più riconosciuti ai sensi del presente allegato.
Articolo 4
Scambio di informazioni
1. In applicazione dell'articolo 8 dell'Accordo, le Parti si trasmettono in particolare l'elenco delle autorità competenti e degli organismi di controllo della conformità. La Commissione europea segnala all'Ufficio federale dell'agricoltura le irregolarità o le infrazioni constatate per quanto concerne la conformità alle norme in vigore dei lotti di ortofrutticoli originari della Svizzera o dell'Unione europea riesportati dalla Svizzera nell'Unione e corredati del certificato di conformità.
2. Per poter valutare l'osservanza delle condizioni di cui all'articolo 2, paragrafo 2, terzo trattino, l'Ufficio federale dell'agricoltura accetta, su richiesta della Commissione europea, che si proceda in loco a un controllo congiunto degli organismi designati.
3. Il controllo congiunto viene effettuato secondo la procedura proposta dal gruppo di lavoro «ortofrutticoli» e decisa dal Comitato.
Articolo 5
Clausola di salvaguardia
1. Le Parti contraenti si consultano non appena una di esse ritiene che l'altra sia venuta meno a uno degli obblighi previsti dal presente allegato.
2. La Parte contraente che chiede le consultazioni comunica all'altra Parte tutte le informazioni necessarie per un esame approfondito del caso.
3. Ogniqualvolta si constati che lotti originari della Svizzera o dell'Unione europea, quando sono riesportati dalla Svizzera all'Unione europea corredati del certificato di conformità, non sono conformi alle norme in vigore, e che un ritardo rischia di rendere inefficaci le misure di lotta contro le frodi o di provocare distorsioni della concorrenza, possono essere prese misure di salvaguardia provvisorie senza consultazioni preliminari, purché siano avviate consultazioni subito dopo l'adozione di dette misure.
4. Se, al termine delle consultazioni di cui ai paragrafi 1 e 3, le Parti contraenti non raggiungono un accordo entro tre mesi, la Parte che ha chiesto le consultazioni o che ha preso le misure di cui al paragrafo 3 può prendere gli opportuni provvedimenti cautelari, che possono andare fino alla sospensione parziale o totale delle disposizioni del presente allegato.
Articolo 6
Gruppo di lavoro «ortofrutticoli»
1. Il gruppo di lavoro «ortofrutticoli» istituito a norma dell'articolo 6, paragrafo 7, dell'Accordo esamina tutte le questioni relative al presente allegato e alla sua applicazione. Esso esamina periodicamente l'evoluzione delle disposizioni legislative e normative interne delle Parti nei settori contemplati dal presente allegato.
2. Esso formula in particolare proposte, che presenta al Comitato onde adeguare e aggiornare le appendici del presente allegato.
Appendice 1
Organismi di controllo svizzeri autorizzati a rilasciare il certificato di controllo di cui all'articolo 3 dell'allegato 10
Qualiservice
Casella postale 7960
CH-3001 Berna
Appendice 2
ALLEGATO 11
RELATIVO ALLE MISURE SANITARIE E ZOOTECNICHE APPLICABILI AGLI SCAMBI DI ANIMALI VIVI E DI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE
Articolo 1
1. Il titolo I del presente Allegato verte:
2. Il titolo II del presente Allegato verte sugli scambi di prodotti animali.
TITOLO I
SCAMBI DI ANIMALI VIVI NONCHÉ DEI RELATIVI SPERMA, OVULI ED EMBRIONI
Articolo 2
1. Le Parti constatano di avere legislazioni simili e che conducono a risultati identici in materia di lotta contro le malattie degli animali e di notifica di queste malattie.
2. Le legislazioni di cui al paragrafo 1 del presente articolo formano oggetto dell'appendice 1. L'applicazione di queste legislazioni è soggetta alle modalità particolari previste nella stessa appendice.
Articolo 3
Le Parti convengono che gli scambi di animali vivi nonché dei relativi sperma, ovuli ed embrioni si effettueranno conformemente alle legislazioni di cui all'appendice 2. L'applicazione di queste legislazioni è soggetta alle modalità particolari previste nella stessa appendice.
Articolo 4
1. Le Parti constatano di avere legislazioni simili e che conducono a risultati identici in materia d'importazione dai paesi terzi di animali vivi nonché dei relativi sperma, ovuli ed embrioni.
2. Le legislazioni di cui al paragrafo 1 del presente articolo formano oggetto dell'appendice 3. L'applicazione di queste legislazioni è soggetta alle modalità particolari previste nella stessa appendice.
Articolo 5
Le Parti convengono, in materia zootecnica, sull'applicazione delle disposizioni che figurano nell'appendice 4.
Articolo 6
Le Parti convengono che i controlli relativi agli scambi e alle importazioni in provenienza dai paesi terzi di animali vivi nonché dei relativi sperma, ovuli ed embrioni sono effettuati conformemente alle disposizioni dell'appendice 5.
TITOLO II
SCAMBI DI PRODOTTI ANIMALI
Articolo 7
Finalità
La finalità del presente titolo è di favorire gli scambi di animali vivi e di prodotti di origine animale tra le Parti mediante l'istituzione di un dispositivo per il riconoscimento dell'equivalenza delle misure sanitarie applicate dalle Parti, compatibilmente con la tutela della salute degli uomini e degli animali, nonché di migliorare la comunicazione e la cooperazione tra le Parti in materia di polizia sanitaria.
Articolo 8
Obblighi multilaterali
Il presente titolo non inficia in alcun modo i diritti e gli obblighi spettanti alle Parti in virtù dell'Accordo istitutivo dell'Organizzazione mondiale del commercio e dei relativi allegati, in particolare dell'Accordo sull'applicazione di misure sanitarie e fitosanitarie (SPS).
Articolo 9
Campo di applicazione
1. Il campo di applicazione del presente titolo è inizialmente limitato alle misure sanitarie applicate dalle Parti ai prodotti di origine animale elencati nell'appendice 6.
2. Salvo disposizione contraria delle appendici al presente titolo e fatto salvo l'articolo 20 del presente Allegato, sono escluse dal campo di applicazione del presente titolo le misure sanitarie concernenti gli additivi alimentari (ivi compresi tutti gli additivi e i coloranti alimentari, i coadiuvanti tecnologici, gli aromi), l'irradiazione, i contaminanti (agenti fisici e residui di farmaci veterinari), i residui chimici dovuti alla migrazione di sostanze contenute nei materiali d'imballaggio, le sostanze chimiche non autorizzate (additivi, coadiuvanti tecnologici, farmaci veterinari vietati, ecc.), l'etichettatura dei prodotti alimentari, i mangimi e le premiscele medicati.
Articolo 10
Definizioni
Ai fini del presente titolo, si applicano le seguenti definizioni:
«prodotti animali»: i prodotti di origine animale cui si applicano le disposizioni dell'appendice 6;
«misure sanitarie»: le misure definite nell'Allegato A, paragrafo 1 dell'Accordo SPS relativamente ai prodotti animali;
«adeguato livello di protezione sanitaria»: il livello di protezione definito nell'Allegato A, paragrafo 5 dell'Accordo SPS relativamente ai prodotti animali;
«autorità competenti»:
Svizzera: le autorità di cui all'appendice 7, parte A;
Comunità europea: le autorità di cui all'appendice 7, parte B.
Articolo 11
Adeguamento alle condizioni regionali
1. Ai fini degli scambi tra le Parti, le misure di cui all'articolo 2 si applicano fatto salvo il disposto del paragrafo 2 del presente articolo.
2. Se una delle Parti rivendica una qualifica sanitaria speciale riguardo ad una particolare malattia, può chiedere il riconoscimento di tale qualifica. Essa può chiedere anche garanzie supplementari, confacenti alla qualifica riconosciuta, per l'importazione di prodotti animali. Le garanzie inerenti a determinate malattie sono specificate nell'appendice 8.
Articolo 12
Equivalenza
1. Il riconoscimento dell'equivalenza presuppone la valutazione e l'accettazione dei seguenti elementi:
Ai fini di tale valutazione, le Parti tengono conto dell'esperienza già acquisita.
2. L'equivalenza si applica alle misure sanitarie vigenti nei settori o parti di settori dei prodotti animali, alle disposizioni legislative, ai sistemi ispettivi e di controllo, o a parti di essi, ovvero a particolari requisiti legislativi, ispettivi o d'igiene.
Articolo 13
Determinazione dell'equivalenza
1. Per determinare se una misura sanitaria applicata dalla Parte esportatrice raggiunga l'adeguato livello di protezione sanitaria, le Parti procedono come segue:
identificano la misura sanitaria per la quale viene chiesto il riconoscimento dell'equivalenza;
la Parte importatrice espone l'obiettivo della propria misura sanitaria, indicando, secondo i casi, il rischio o i rischi che la misura in questione intende prevenire, e specifica l'adeguato livello di protezione sanitaria;
la Parte esportatrice dimostra che la misura sanitaria raggiunge l'adeguato livello di protezione sanitaria della Parte importatrice;
la Parte importatrice determina se la misura sanitaria applicata dalla Parte esportatrice raggiunge l'adeguato livello di protezione sanitaria;
la Parte importatrice riconosce l'equivalenza della misura sanitaria applicata dalla Parte esportatrice se quest'ultima dimostra obiettivamente che la propria misura raggiunge l'adeguato livello di protezione sanitaria della Parte importatrice.
2. Se l'equivalenza non viene riconosciuta, gli scambi tra le Parti possono avere luogo alle condizioni prescritte dalla Parte importatrice per garantire l'adeguato livello di protezione sanitaria, secondo quanto enunciato nell'appendice 6. La Parte esportatrice può attenersi alle condizioni stabilite dalla Parte importatrice senza che ciò pregiudichi l'esito della procedura di cui al paragrafo 1.
Articolo 14
Riconoscimento delle misure sanitarie
1. Nell'appendice 6 figurano i settori o parti di settori per i quali, alla data dell'entrata in vigore del presente Allegato, le misure sanitarie applicate dalle Parti sono reciprocamente riconosciute come equivalenti ai fini degli scambi. In questi settori o parti di settori, gli scambi di prodotti animali avvengono conformemente alle legislazioni di cui all'appendice 6, applicate secondo le modalità ivi stabilite.
2. Nell'appendice 6 figurano altresì i settori o parti di settori per i quali le Parti applicano misure sanitarie differenti.
Articolo 15
Controlli alle frontiere e canoni
I controlli relativi agli scambi di prodotti animali tra la Comunità e la Svizzera vengono effettuati conformemente alle disposizioni di cui:
all'appendice 10, parte A, per le misure riconosciute equivalenti;
all'appendice 10, parte B, per le misure non riconosciute equivalenti;
all'appendice 10, parte C, per le misure specifiche;
all'appendice 10, parte D, per i canoni.
Articolo 16
Verifica
1. Per stimolare la fiducia nell'effettiva attuazione delle disposizioni del presente titolo, ciascuna delle Parti ha il diritto di effettuare verifiche sulla Parte esportatrice, comprendenti tra l'altro:
una valutazione, totale o parziale, del programma di controllo realizzato dalle autorità competenti, eventualmente con una supervisione dei programmi d'ispezione e di verifica;
sopralluoghi e ispezioni in loco.
Tali provvedimenti devono essere attuati in conformità con le disposizioni dell'appendice 9.
2. Per la Comunità:
3. Per la Svizzera, le autorità elvetiche procedono alle verifiche di cui al paragrafo 1 e ai controlli frontalieri di cui all'articolo 15.
4. Le Parti possono, di comune Accordo:
comunicare i risultati e le conclusioni delle verifiche e dei controlli frontalieri a paesi terzi non aderenti al presente Allegato;
avvalersi dei risultati e delle conclusioni di verifiche e di controlli frontalieri eseguiti da paesi terzi non aderenti al presente Allegato.
Articolo 17
Notificazione
1. Le disposizioni del presente articolo si applicano nella misura in cui esse non rientrano nelle pertinenti misure di cui agli articoli 2 e 20 del presente Allegato.
2. Le Parti si notificano reciprocamente:
3. Le notificazioni di cui al paragrafo 2 vengono indirizzate per iscritto ai punti di contatto designati nell'appendice 11.
4. In caso di allarme d'ordine sanitario o zoosanitario, la notificazione può essere effettuata oralmente ai punti di contatto di cui all'appendice 11 e sarà seguita da una conferma scritta entro le 24 ore.
5. Se una delle Parti paventa un rischio per la salute degli uomini o degli animali, vengono tenute, su richiesta, consultazioni quanto prima possibile e comunque entro 14 giorni. Ciascuna delle Parti si impegna a fornire, in simili circostanze, tutte le informazioni necessarie per evitare perturbazioni degli scambi e per addivenire ad una soluzione reciprocamente accettabile.
Articolo 18
Scambi di informazioni e comunicazione di dati e risultanze scientifiche
1. Le Parti intercambiano in maniera uniforme e sistematica informazioni utili per l'attuazione del presente titolo, onde suscitare fiducia reciproca, offrire garanzie e dimostrare l'efficacia dei programmi controllati. Se necessario per la realizzazione di tali obiettivi, esse procedono anche a scambi di funzionari.
2. Gli scambi di informazioni sulle modifiche delle rispettive misure sanitarie o su altri temi pertinenti comprendono tra l'altro:
3. A convalida delle loro posizioni o richieste, le Parti provvedono a comunicare dati o documenti scientifici alle istanze scientifiche competenti, le quali li esaminano tempestivamente e informano entrambe le Parti dell'esito di detto esame.
4. I suddetti scambi di informazioni si svolgono tramite i punti di contatto indicati nell'appendice 11.
TITOLO III
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 19
Comitato misto veterinario
1. È istituito un Comitato misto veterinario, composto di rappresentanti delle Parti. Esso esamina tutte le questioni attinenti all'applicazione del presente Allegato e alla sua applicazione. Esso assume inoltre tutti gli incarichi previsti dal presente Allegato.
2. Il Comitato misto veterinario dispone di un potere decisionale per i casi previsti dal presente Allegato. Le decisioni del Comitato misto veterinario sono eseguite dalle Parti secondo le loro norme rispettive.
3. Il Comitato misto veterinario esamina periodicamente l'evoluzione delle disposizioni legislative e regolamentari delle Parti nelle materie che formano oggetto del presente Allegato. Esso può decidere di modificare le appendici del presente Allegato, in particolare per adeguarle ed aggiornarle.
4. Il Comitato misto veterinario si pronuncia di comune Accordo.
5. Il Comitato misto veterinario stabilisce il proprio regolamento interno. In funzione delle esigenze, il Comitato misto veterinario può essere convocato su richiesta di una delle Parti.
6. Il Comitato misto veterinario può costituire gruppi di lavoro tecnici, composti di esperti delle Parti, incaricati di individuare e trattare particolari questioni d'ordine scientifico e tecnico attinenti al presente Allegato. Qualora sia necessaria una perizia, il Comitato misto veterinario può inoltre costituire gruppi di lavoro tecnici ad hoc, in particolare scientifici, la cui composizione non è necessariamente limitata ai rappresentanti delle Parti.
Articolo 20
Clausola di salvaguardia
1. Qualora la Comunità europea o la Svizzera abbia l'intenzione di applicare misure di salvaguardia nei confronti dell'altra Parte contraente, ne informa previamente quest'ultima. Fatta salva la possibilità di porre immediatamente in vigore le misure previste, si terranno al più presto consultazioni tra i servizi competenti della Commissione e della Svizzera per cercare soluzioni adeguate. Se necessario, il Comitato misto potrà essere adito da una delle due Parti.
2. Qualora uno Stato membro della Comunità europea abbia l'intenzione di attuare misure provvisorie di salvaguardia nei confronti della Svizzera, esso ne informa preventivamente le autorità elvetiche.
3. Qualora la Comunità prenda una decisione di salvaguardia nei confronti di una delle parti del territorio della Comunità europea o di paesi terzi, il servizio competente ne informa quanto prima le autorità competenti della Svizzera. Dopo aver esaminato la situazione, la Svizzera adotta le misure richieste da questa decisione, eccetto se ritiene che tali misure non siano giustificate. In quest'ultima ipotesi, si applicano le disposizioni di cui al paragrafo 1.
4. Qualora la Svizzera prenda una decisione di salvaguardia nei confronti di paesi terzi, ne informa quanto prima i servizi competenti della Commissione. Fatta salva la possibilità per la Svizzera di mettere immediatamente in vigore le misure previste, si terranno al più presto consultazioni tra i servizi competenti della Commissione e della Svizzera per cercare soluzioni adeguate. Se necessario, il Comitato misto potrà essere adito da una delle due Parti.
Appendice 1
MISURE DI LOTTA/NOTIFICA DELLE MALATTIE
I. Afta epizootica
A. LEGISLAZIONI ( *2 )
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Unione europea |
Svizzera |
|
Direttiva 2003/85/CE del Consiglio, del 29 settembre 2003, relativa a misure comunitarie di lotta contro l’afta epizootica, che abroga la direttiva 85/511/CEE e le decisioni 89/531/CEE e 91/665/CEE e recante modifica della direttiva 92/46/CEE (GU L 306 del 22.11.2003, pag. 1) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40), in particolare gli articoli 1-10b (scopi della lotta, misure contro le epizoozie molto contagiose) e 57 (disposizioni di esecuzione di carattere tecnico, collaborazione internazionale) 2. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 2 (epizoozie molto contagiose), 49 (manipolazione di microrganismi patologici per l’animale), 73 e 74 (pulizia, disinfezione e disinfestazione), 77-98 (disposizioni comuni riguardanti le epizoozie molto contagiose), 99-103 (misure specifiche riguardanti la lotta contro l’afta epizootica) 3. Ordinanza del 28 giugno 2000 sull’organizzazione del Dipartimento federale dell’interno (Org-DFI; RS 172.212.1), in particolare l’articolo 12 (laboratorio di riferimento, registrazione, controllo e messa a disposizione di vaccino contro l’afta epizootica) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. La Commissione e l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria si notificano l’intenzione di procedere a una vaccinazione d’emergenza. Nei casi di estrema urgenza, la notifica riguarda la decisione adottata e le relative modalità di attuazione. In ogni caso, si tengono quanto prima consultazioni nell’ambito del Comitato misto veterinario.
2. In applicazione dell’articolo 97 dell’Ordinanza sulle epizoozie, la Svizzera dispone di un piano d’allarme pubblicato sul sito Internet dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria.
3. Il laboratorio comune di riferimento per l’identificazione del virus dell’afta epizootica è: The Pirbright Institute, Pirbright Laboratory, Ash Road, Pirbright, Surrey, GU24 0NF, United Kingdom. La Svizzera si fa carico delle spese ad essa imputabili per le operazioni derivanti da questa designazione. Le funzioni e i compiti di tale laboratorio sono quelli previsti dall’allegato XVI della direttiva 2003/85/CE.
II. Peste suina classica
A. LEGISLAZIONI ( *3 )
|
Unione europea |
Svizzera |
|
Direttiva 2001/89/CE del Consiglio, del 23 ottobre 2001, relativa a misure comunitarie di lotta contro la peste suina classica (GU L 316 dell’1.12.2001, pag. 5) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40), in particolare gli articoli 1-10b (scopi della lotta, misure contro le epizoozie molto contagiose) e 57 (disposizioni di esecuzione di carattere tecnico, collaborazione internazionale) 2. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 2 (epizoozie molto contagiose), 40-47 (eliminazione dei sottoprodotti di origine animale), 49 (manipolazione di microrganismi patogeni per l’animale), 73 e 74 (pulizia, disinfezione e disinfestazione), 77-98 (disposizioni comuni riguardanti le epizoozie molto contagiose), 116-121 (constatazione della peste suina alla macellazione, misure specifiche riguardanti la lotta contro la peste suina) 3. Ordinanza del 28 giugno 2000 sull’organizzazione del Dipartimento federale dell’interno (OOrg-DFI; RS 172.212.1), in particolare l’articolo 12 (laboratorio di riferimento) 4. Ordinanza del 25 maggio 2011 concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale (OESA; RS 916.441.22) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. La Commissione e l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria si notificano l’intenzione di procedere a una vaccinazione d’emergenza. Si tengono quanto prima consultazioni nell’ambito del Comitato misto veterinario.
2. Se necessario e in applicazione dell’articolo 117, paragrafo 5, dell’Ordinanza sulle epizoozie, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria decreterà disposizioni di esecuzione a carattere tecnico per quanto riguarda la marcatura e il trattamento delle carni che provengono dalle zone di protezione e di sorveglianza.
3. In applicazione dell’articolo 121 dell’Ordinanza sulle epizoozie, la Svizzera dispone di un piano di eradicazione della peste suina classica dei suini selvatici, in conformità degli articoli 15 e 16 della direttiva 2001/89/CE.
4. In applicazione dell’articolo 97 dell’Ordinanza sulle epizoozie, la Svizzera dispone di un piano d’allarme pubblicato sul sito Internet dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria.
5. L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 21 della direttiva 2001/89/CE e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
6. Se necessario, in applicazione dell’articolo 89, paragrafo 2, dell’Ordinanza sulle epizoozie, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria decreterà disposizioni d’esecuzione a carattere tecnico per quanto riguarda il controllo sierologico dei suini nelle zone di protezione e di sorveglianza in conformità con il capitolo IV dell’allegato della decisione 2002/106/CE della Commissione (*).
7. Il laboratorio comune di riferimento per la peste suina classica è: Institut für Virologie der Tierärztlichen Hochschule Hannover, 15 Bünteweg 17, 30559 Hannover, Deutschland. La Svizzera si fa carico delle spese ad essa imputabili per le operazioni derivanti da questa designazione. La funzione e i compiti di tale laboratorio sono quelli previsti dall’allegato IV della direttiva 2001/89/CE.
III. Peste suina africana
A. LEGISLAZIONI ( *4 )
|
Unione europea |
Svizzera |
|
Direttiva 2002/60/CE del Consiglio, del 27 giugno 2002, recante disposizioni specifiche per la lotta contro la peste suina africana e recante modifica della direttiva 92/119/CEE per quanto riguarda la malattia di Teschen e la peste suina africana (GU L 192 del 20.7.2002, pag. 27) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40), in particolare gli articoli 1-10b (scopi della lotta, misure contro le epizoozie molto contagiose) e 57 (disposizioni esecutive di carattere tecnico, collaborazione internazionale) 2. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 2 (epizoozie molto contagiose), 40 e 47 (eliminazione dei sottoprodotti di origine animale), 49 (manipolazione di microrganismi patogeni per l’animale), 73 e 74 (pulizia e disinfezione), 77-98 (disposizioni comuni riguardanti le epizoozie molto contagiose), 116-121 (constatazione della peste suina alla macellazione, misure specifiche riguardanti la lotta contro la peste suina) 3. Ordinanza del 28 giugno 2000 sull’organizzazione del Dipartimento federale dell’interno (OOrg-DFI; RS 172.212.1), in particolare l’articolo 12 (laboratorio di riferimento) 4. Ordinanza del 25 maggio 2011 concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale (OESA; RS 916.441.22) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Il laboratorio di riferimento dell’Unione europea per la peste suina africana è il seguente: Centro de Investigación en Sanidad Animal, 28130 Valdeolmos, Madrid, España. La Svizzera si fa carico delle spese ad essa imputabili per le operazioni derivanti da questa designazione. La funzione e i compiti di tale laboratorio sono quelli previsti dall’allegato V della direttiva 2002/60/CE.
2. In applicazione dell’articolo 97 dell’Ordinanza sulle epizoozie, la Svizzera dispone di un piano d’allarme pubblicato sul sito internet dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria.
3. Se necessario, e in applicazione dell’articolo 89, paragrafo 2, dell’Ordinanza sulle epizoozie, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria decreterà disposizioni di esecuzione a carattere tecnico in conformità con le disposizioni della decisione 2003/422/CE della Commissione (**) per quanto riguarda le modalità di diagnostica della peste suina africana.
4. L'esecuzione dei controlli in loco è di competenza del comitato misto veterinario, segnatamente in base all'articolo 20 della direttiva 2002/60/CE e all'articolo 57 della legge sulle epizoozie.
IV. Peste equina
A. LEGISLAZIONI ( *5 )
|
Unione europea |
Svizzera |
|
Direttiva 92/35/CEE del Consiglio, del 29 aprile 1992, che fissa le norme di controllo e le misure di lotta contro la peste equina (GU L 157 del 10.6.1992, pag. 19) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40), in particolare gli articoli 1-10b (scopi della lotta, misure contro le epizoozie molto contagiose) e 57 (disposizioni esecutive di carattere tecnico, collaborazione internazionale) 2. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 2 (epizoozie molto contagiose), 49 (manipolazione di microrganismi patogeni per l’animale), 73 e 74 (pulizia, disinfezione e disinfestazione), 77-98 (disposizioni comuni riguardanti le epizoozie molto contagiose), 112-112f (misure specifiche riguardanti la lotta contro la peste equina) 3. Ordinanza del 28 giugno 2000 sull’organizzazione del Dipartimento federale dell’interno (OOrg-DFI; RS 172.212.1), in particolare l’articolo 12 (laboratorio di riferimento) 4. Ordinanza del 25 maggio 2011 concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale (OESA; RS 916.441.22) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Qualora si sviluppi in Svizzera un’epizoozia di gravità eccezionale, il Comitato misto veterinario si riunisce al fine di procedere a un esame della situazione. Le competenti autorità svizzere s’impegnano ad adottare le misure necessarie alla luce dei risultati di questo esame.
2. Il laboratorio comune di riferimento per la peste equina è il: Laboratorio de Sanidad y Producción Animal, Ministerio de Agricultura, Pesca y Alimentación, 28110 Algete, Madrid, España. La Svizzera si fa carico delle spese ad essa imputabili per le operazioni derivanti da questa designazione. La funzione e i compiti di tale laboratorio sono quelli previsti dall’allegato III della direttiva 92/35/CEE.
3. L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 16 della direttiva 92/35/CEE e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
4. In applicazione dell’articolo 97 dell’Ordinanza sulle epizoozie, la Svizzera dispone di un piano d’allarme pubblicato sul sito Internet dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria.
V. Influenza aviaria
A. LEGISLAZIONI ( *6 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Direttiva 2005/94/CE del Consiglio, del 20 dicembre 2005, relativa a misure comunitarie di lotta contro l’influenza aviaria e che abroga la direttiva 92/40/CEE (GU L 10 del 14.1.2006, pag. 16) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40), in particolare gli articoli 1-10b (scopi della lotta, misure contro le epizoozie molto contagiose) e 57 (disposizioni esecutive di carattere tecnico, collaborazione internazionale) 2. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 2 (epizoozie fortemente contagiose), 49 (manipolazione di microrganismi patogeni per gli animali), 73 e 74 (pulizia, disinfezione e disinfestazione), 77-98 (disposizioni comuni riguardanti le epizoozie fortemente contagiose), 122-122f (misure specifiche riguardanti l’influenza aviaria) 3. Ordinanza del 28 giugno 2000 sull’organizzazione del Dipartimento federale dell’interno (OOrg-DFI; RS 172.212.1), in particolare l’articolo 12 (laboratorio di riferimento) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Il laboratorio di riferimento dell’Unione europea per l’influenza aviaria è il seguente: Animal Health and Veterinary Laboratory Agency AHVLA Corporate Headquarters (Weybridge), Woodham Lane, New Haw, Addlestone, Surrey, KT15 3NB, United Kingdom. La Svizzera si fa carico delle spese ad essa imputabili per le operazioni derivanti da questa designazione. La funzione e i compiti di detto laboratorio sono quelli previsti dall’allegato VII, punto 2, della direttiva 2005/94/CE.
2. In applicazione dell’articolo 97 dell’Ordinanza sulle epizoozie, la Svizzera dispone di un piano d’allarme pubblicato sul sito Internet dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria.
3. L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 60 della direttiva 2005/94/CE e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
VI. Malattia di Newcastle
A. LEGISLAZIONI ( *7 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Direttiva 92/66/CEE del Consiglio, del 14 luglio 1992, che istituisce misure comunitarie di lotta contro la malattia di Newcastle (GU L 260 del 5.9.1992, pag. 1) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40), in particolare gli articoli 1-10b (scopi della lotta, misure contro le epizoozie molto contagiose) e 57 (disposizioni d’esecuzione di carattere tecnico, collaborazione internazionale) 2. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 2 (epizoozie molto contagiose), 40 e 47 (eliminazione dei sottoprodotti di origine animale), 49 (manipolazione di microrganismi patogeni per l’animale), 73 e 74 (pulizia, disinfezione e disinfestazione), 77-98 (disposizioni comuni riguardanti le epizoozie molto contagiose), 123-125 (misure specifiche concernenti la malattia di Newcastle) 3. Ordinanza del 28 giugno 2000 sull’organizzazione del Dipartimento federale dell’interno (OOrg-DFI; RS 172.212.1), in particolare l’articolo 12 (laboratorio di riferimento) 4. Ordinanza del 25 maggio 2011 concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale (OESA; RS 916.441.22) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Il laboratorio di riferimento dell’Unione europea per la malattia di Newcastle è il seguente: Animal Health and Veterinary Laboratory Agency AHVLA Corporate Headquarters (Weybridge), Woodham Lane, New Haw, Addlestone, Surrey, KT15 3NB, United Kingdom. La Svizzera si fa carico delle spese ad essa imputabili per le operazioni derivanti da questa designazione. La funzione e i compiti di tale laboratorio sono quelli previsti dall’allegato V della direttiva 92/66/CEE.
2. In applicazione dell’articolo 97 dell’Ordinanza sulle epizoozie, la Svizzera dispone di un piano d’allarme pubblicato sul sito Internet dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria.
3. Le informazioni di cui agli articoli 17 e 19 della direttiva 92/66/CEE sono di competenza del Comitato misto veterinario.
4. L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 22 della direttiva 92/66/CE e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
VII. Malattie dei pesci e dei molluschi
A. LEGISLAZIONI ( *8 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Direttiva 2006/88/CE del Consiglio, del 24 ottobre 2006, relativa alle condizioni di polizia sanitaria applicabili alle specie animali d’acquacoltura e ai relativi prodotti, nonché alla prevenzione di talune malattie degli animali acquatici e alle misure di lotta contro tali malattie (GU L 328 del 24.11.2006, pag. 14) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40), in particolare gli articoli 1-10 (misure contro le epizoozie) e 57 (disposizioni d’esecuzione di carattere tecnico, collaborazione internazionale) 2. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 3-5 (epizoozie considerate), 21-23 (registrazione delle aziende di acquacoltura, controllo degli effettivi e altri obblighi, sorveglianza sanitaria), 61 (obblighi degli affittuari di diritti di pesca e degli organi responsabili della vigilanza sulla pesca), 62-76 (misure di lotta generali), 277-290 (misure comuni e specifiche riguardanti le malattie dei pesci, laboratorio di diagnosi) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Attualmente l’allevamento delle ostriche piatte non è praticato in Svizzera. In caso di comparsa di Bonamiosi o Marteiliosi, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria si impegna ad adottare le misure di emergenza necessarie, conformi alla normativa dell’Unione europea, sulla base dell’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
2. Ai fini della lotta contro le malattie dei pesci e dei molluschi la Svizzera applica l’Ordinanza sulle epizoozie, in particolare gli articoli 61 (obbligo dei proprietari e degli affittuari di un diritto di pesca e degli organi responsabili della vigilanza sulla pesca), 62-76 (misure di lotta generali), 277-290 (misure specifiche riguardanti le epizoozie degli animali acquatici, laboratorio di diagnosi) nonché 291 (epizoozie da sorvegliare).
3. Il laboratorio di riferimento dell’Unione europea per le malattie dei crostacei è il laboratorio del Centre for Environment, Fisheries & Aquaculture Science (CEFAS), Weymouth, United Kingdom. Il laboratorio di riferimento dell’Unione europea per le malattie dei pesci è il National Veterinary Institute, Technical University of Denmarkiet, Hangövej 2, 8200 Århus, Danemark. Il laboratorio di riferimento dell’Unione europea per le malattie dei molluschi è il Laboratoire IFREMER, BP 133, 17390 La Tremblade, France. La Svizzera si fa carico delle spese ad essa imputabili per le operazioni che risulteranno dalla designazione di questi laboratori. La funzione e i compiti di detti laboratori sono quelli previsti nell’allegato VI, parte I, della direttiva 2006/88/CE.
4. L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 58 della direttiva 2006/88/CE e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
VIII. Encefalopatie spongiformi trasmissibili
A. LEGISLAZIONI ( *9 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili (GU L 147 del 31.5.2001, pag. 1) |
1. Ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn; RS 455.1), in particolare l’articolo 184 (procedimenti di stordimento) 2. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) 3. Legge federale del 9 ottobre 1992 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (LDerr; RS 817.0), in particolare gli articoli 24 (ispezione e campionatura) e 40 (controllo delle derrate alimentari) 4. Ordinanza del DFI, del 23 novembre 2005, sulle derrate alimentari di origine animale (RS 817.022.108), in particolare gli articoli 4 e 7 (parti della carcassa la cui utilizzazione è vietata) 5. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 6 (definizioni e abbreviazioni), 34 (patente), 61 (obbligo di notifica), 130 (sorveglianza del bestiame svizzero), 175-181 (encefalopatie spongiformi trasmissibili), 297 (esecuzione all’interno del paese), 301 (compiti del veterinario cantonale), 302 (veterinario ufficiale) e 312 (laboratori di diagnostica) 6. Ordinanza del DEFR, del 26 ottobre 2011, sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale (OLAIA; RS 916.307.1), in particolare l’articolo 21 (tolleranze, campionature, metodi d’analisi e trasporti), l’allegato 1.2, punto 15 (prodotti di animali terrestri), punto 16 (pesci, altri animali marini, loro prodotti e sottoprodotti) e l’allegato 4.1 (sostanze la cui immissione sul mercato o il cui uso sono vietati o autorizzati con restrizioni) 7. Ordinanza del 25 maggio 2011 concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale (OESA; RS 916.441.22) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Il laboratorio di riferimento dell’Unione europea per le encefalopatie spongiformi trasmissibili (E.S.T.) è il seguente: Animal Health and Veterinary Laboratory Agency AHVLA Corporate Headquarters (Weybridge), Woodham Lane, New Haw, Addlestone, Surrey, KT15 3NB, United Kingdom. La Svizzera si fa carico delle spese ad essa imputabili per le operazioni derivanti da questa designazione. La funzione e i compiti di tale laboratorio sono quelli previsti dall’allegato X, capitolo B, del regolamento (CE) n. 999/2001.
2. In applicazione dell’articolo 57 della legge sulle epizoozie, la Svizzera dispone di un piano d’emergenza per l’esecuzione delle misure di lotta contro le E.S.T.
3. In applicazione dell’articolo 12 del regolamento (CE) n. 999/2001, negli Stati membri dell’Unione europea, gli animali nei quali si sospetta la presenza di infezione da E.S.T. sono sottoposti a una limitazione ufficiale di movimento in attesa dei risultati di un’indagine clinica ed epidemiologica effettuata dall’autorità competente, oppure sono abbattuti per essere esaminati in laboratorio sotto sorveglianza ufficiale.
In applicazione degli articoli 179b e 180a dell’Ordinanza sulle epizoozie, la Svizzera vieta la macellazione degli animali nei quali si sospetta la presenza di infezione da E.S.T. Gli animali sospetti devono essere abbattuti in modo incruento, la carcassa dev’essere incenerita e il cervello dev’essere analizzato nel laboratorio svizzero di riferimento per le E.S.T.
In applicazione dell’articolo 10 dell’Ordinanza sulle epizoozie, l’identificazione dei bovini in Svizzera si effettua tramite un sistema d’identificazione uniforme, chiara e permanente che consente di risalire alla fattrice e alla mandria d’origine e di constatare che non sono nati da femmine nelle quali si sospetta di encefalopatia spongiforme bovina la presenza o da mucche colpite da tale malattia.
In applicazione dell’articolo 179c dell’Ordinanza sulle epizoozie, la Svizzera procede all’abbattimento degli animali colpiti da E.S.B., entro la fine della fase di produzione, di tutti i capi della specie bovina nati nell’intervallo compreso tra un anno prima e un anno dopo la nascita dell’animale contaminato e che, in questo lasso di tempo, hanno fatto parte della mandria, nonché di tutti i discendenti diretti di mucche contaminate nati nei due anni che hanno preceduto la diagnosi.
4. In applicazione dell’articolo 180b dell’Ordinanza sulle epizoozie, la Svizzera procede all’abbattimento degli animali colpiti da scrapie, delle loro madri, dei discendenti diretti di madri contaminate, nonché di tutti gli altri ovini o caprini del gruppo ad eccezione:
A titolo eccezionale, nel caso di razze i cui effettivi non sono numerosi, si può rinunciare all’abbattimento del gruppo. A titolo eccezionale, nel caso di razze i cui effettivi non sono numerosi, si può rinunciare all’abbattimento del gruppo. In questo caso, il gruppo viene posto sotto sorveglianza veterinaria ufficiale per una durata di due anni nel corso della quale viene effettuato due volte l’anno un esame clinico degli animali del gruppo. Se durante questo periodo alcuni animali sono ceduti per l’abbattimento, le loro teste, comprese le tonsille, sono oggetto di un’analisi nel laboratorio svizzero di riferimento per le E.S.T.
Tali misure sono riviste in funzione dei risultati della sorveglianza sanitaria degli animali. In particolare, il periodo di sorveglianza è prolungato in caso di individuazione di un nuovo caso di malattia nell’ambito del gruppo.
In caso di conferma dell’E.S.B. in un ovino o in un caprino, la Svizzera s’impegna ad applicare le misure previste all’allegato VII del regolamento (CE) n. 999/2001.
5. In applicazione dell’articolo 7 del regolamento (CE) n. 999/2001, gli Stati membri dell’Unione europea vietano la somministrazione di proteine animali trasformate ad animali d’allevamento che sono tenuti, ingrassati o allevati per la produzione di alimenti. Negli Stati membri dell’Unione europea vige il divieto totale di somministrare proteine derivate da animali ai ruminanti.
In applicazione dell’articolo 27 dell’Ordinanza concernente l’eliminazione dei sottoprodotti animali (OESA), la Svizzera ha adottato il divieto totale di somministrare proteine animali agli animali di allevamento.
6. In applicazione dell’articolo 6 del regolamento (CE) n. 999/2001 e conformemente all’allegato III, capitolo A, del medesimo regolamento, gli Stati membri dell’Unione europea istituiscono un programma annuale di sorveglianza della E.S.B. Il programma prevede test diagnostici rapidi da effettuare su tutti i bovini di età superiore ai 24 mesi abbattuti d’urgenza, sui bovini morti nell’azienda o risultati contagiati a seguito di un’ispezione ante mortem e su tutti gli animali di età superiore ai 30 mesi macellati ai fini del consumo umano.
I test diagnostici rapidi per la E.S.B. utilizzati dalla Svizzera sono elencati all’allegato X, capitolo C, del regolamento (CE) n. 999/2001.
In applicazione dell’articolo 176 dell’Ordinanza sulle epizoozie, la Svizzera sottopone obbligatoriamente a test diagnostici rapidi per la E.S.B. tutti i bovini di età superiore a quarantotto mesi morti, uccisi per uno scopo diverso dalla macellazione, portati al macello ammalati o in seguito a un incidente.
7. In applicazione dell’articolo 6 del regolamento (CE) n. 999/2001 e conformemente all’allegato III, capitolo A, di tale regolamento, gli Stati membri dell’Unione europea adottano un programma annuale di sorveglianza della scrapie.
In applicazione delle disposizioni dell’articolo 177 dell’Ordinanza sulle epizoozie, la Svizzera ha posto in essere un programma di sorveglianza delle E.S.T. negli ovini e nei caprini di età superiore a dodici mesi. Gli animali abbattuti d’urgenza, morti nell’azienda o risultati contagiati a seguito di un’ispezione ante mortem, nonché gli animali abbattuti per il consumo umano sono stati esaminati nel periodo dal giugno 2004 al luglio 2005. Dal momento che l’insieme dei campioni è risultato negativo rispetto alla E.S.B., è proseguita la sorveglianza per campionamento degli animali sospetti di infezione, degli animali abbattuti d’urgenza e degli animali morti nell’azienda.
Il riconoscimento della similarità delle legislazioni in materia di sorveglianza delle E.S.T. negli ovini e nei caprini sarà riconsiderato nell’ambito del Comitato misto veterinario.
8. Spetta al Comitato misto veterinario fornire le informazioni di cui all’articolo 6 e al capitolo B dell’allegato III e all’allegato IV (3.III) del regolamento (CE) n. 999/2001.
9. L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 21 del regolamento (CE) n. 999/2001 e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
C. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
1. Dal 1o gennaio 2003 e in applicazione dell’Ordinanza del 10 novembre 2004 concernente l’assegnazione di contributi ai costi per l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale (RS 916.407), la Svizzera ha introdotto incentivi finanziari a favore degli allevamenti in cui sono nati i bovini e dei macelli in cui questi ultimi sono macellati, sempre che essi rispettino le procedure di dichiarazione dei movimenti di bestiame previste dalla legislazione in vigore.
2. In applicazione dell’articolo 8 del regolamento (CE) n. 999/2001 e conformemente all’allegato XI, punto 1, del medesimo regolamento, gli Stati membri dell’Unione europea rimuovono e distruggono i materiali specifici a rischio (M.S.R.).
L’elenco dei M.S.R. ritirati nei bovini comprende il cranio, esclusa la mandibola, encefalo e occhi compresi, e il midollo spinale dei bovini di età superiore a dodici mesi; la colonna vertebrale, escluse le vertebre caudali, le apofisi spinali e traverse delle vertebre cervicali, toraciche e lombari, la cresta sacrale mediana e le ali del sacro, ma gangli spinali e midollo spinale inclusi, dei bovini di età superiore a ventiquattro mesi; le tonsille, gli intestini dal duodeno al retto e il mesentere dei bovini di qualunque età.
L’elenco dei M.S.R. ritirati negli ovini e nei caprini comprende il cranio, encefalo e occhi compresi, le tonsille e il midollo spinale degli ovini e dei caprini di età superiore a dodici mesi o ai quali è spuntato un dente incisivo permanente, nonché la milza e l’ileo degli ovini e dei caprini di tutte le età.
In applicazione dell’articolo 179d dell’Ordinanza sulle epizoozie e dell’articolo 4 dell’Ordinanza sulle derrate alimentari di origine animale, la Svizzera ha adottato una politica di ritiro dei M.S.R. dalle catene alimentari animale e umana. L’elenco dei M.S.R. ritirati nei bovini comprende in particolare la colonna vertebrale degli animali di età superiore a trenta mesi, le tonsille, gli intestini dal duodeno al retto e il mesentere degli animali di tutte le età.
In applicazione dell’articolo 180c dell’Ordinanza sulle epizoozie e dell’articolo 4 dell’Ordinanza sulle derrate alimentari di origine animale, la Svizzera ha adottato una politica di ritiro dei M.S.R. dalle catene alimentari animale e umana. L’elenco dei M.S.R. ritirati negli ovini e nei caprini comprende in particolare il cervello non estratto dalla scatola cranica, il midollo spinale con la dura madre (dura mater) e le tonsille degli animali di età superiore a dodici mesi o ai quali è spuntato un incisivo permanente, la milza e l’ileo degli animali di tutte le età.
3. Il regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio (***) e il regolamento (UE) n. 142/2011 della Commissione (****) definiscono le norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano applicabili negli Stati membri dell’Unione europea.
In applicazione dell’articolo 22 dell’Ordinanza concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale, in Svizzera sono inceneriti i sottoprodotti di origine animale di categoria 1, compresi i materiali specifici a rischio e gli animali morti nell’azienda.
IX. Febbre catarrale degli ovini
A. LEGISLAZIONI ( *10 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Direttiva 2000/75/CE del Consiglio, del 20 novembre 2000, che stabilisce disposizioni specifiche relative alle misure di lotta e di eradicazione della febbre catarrale degli ovini (GU L 327 del 22.12.2000, pag. 74) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40), in particolare gli articoli 1-10 (scopi della lotta, misure contro le epizoozie molto contagiose) e 57 (disposizioni di esecuzione di carattere tecnico, collaborazione internazionale) 2. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 2 (epizoozie molto contagiose), 73 e 74 (pulizia, disinfezione e disinfestazione), 77-98 (disposizioni comuni riguardanti le epizoozie molto contagiose), 239a-239 h (misure specifiche riguardanti la lotta alla febbre catarrale degli ovini) 3. Ordinanza del 28 giugno 2000 sull’organizzazione del Dipartimento federale dell’interno (OOrg-DFI; RS 172.212.1), in particolare l’articolo 12 (laboratorio di riferimento) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Il laboratorio di riferimento dell’Unione europea per la febbre catarrale degli ovini è il seguente: The Pirbright Institute, Pirbright Laboratory, Ash Road, Pirbright, Surrey, GU24 0NF, United Kingdom. La Svizzera si fa carico delle spese ad essa imputabili per le operazioni derivanti da questa designazione. La funzione e i compiti di tale laboratorio sono quelli previsti dall’allegato II, capitolo B, della direttiva 2000/75/CE.
2. In applicazione dell’articolo 97 dell’Ordinanza sulle epizoozie, la Svizzera dispone di un piano d’allarme pubblicato sul sito Internet dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria.
3. L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 17 della direttiva 2000/75/CE e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
X. Zoonosi
A. LEGISLAZIONI ( *11 )
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Unione europea |
Svizzera |
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1. Regolamento (CE) n. 2160/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 novembre 2003, sul controllo della salmonella e di altri agenti zoonotici specifici presenti negli alimenti (GU L 325 del 12.12.2003, pag. 1) 2. Direttiva 2003/99/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 novembre 2003, sulle misure di sorveglianza delle zoonosi e degli agenti zoonotici, recante modifica della decisione 90/424/CEE del Consiglio e che abroga la direttiva 92/117/CEE del Consiglio (GU L 325 del 12.12.2003, pag. 31) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40) 2. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 291a-291e (disposizioni specifiche riguardanti le zoonosi) 3. Legge federale del 9 ottobre 1992 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (LDerr; RS 817.0) 4. Ordinanza del 23 novembre 2005 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (ODerr; RS 817.02) 5. Ordinanza del DFI, del 23 novembre 2005, sui requisiti igienici (ORI; RS 817.024.1) 6. Legge federale del 18 dicembre 1970 per la lotta contro le malattie trasmissibili dell’uomo (Legge sulle epidemie; RS 818.101) 7. Ordinanza del 13 gennaio 1999 concernente la dichiarazione delle malattie trasmissibili dell’uomo (Ordinanza sulla dichiarazione; RS 818.141.1) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. I laboratori di riferimento dell’Unione europea sono i seguenti:
Rijksinstituut voor Volksgezondheid en Milieuhygiëne (RIVM)
3720 BA Bilthoven
Agencia Española de Seguridad Alimentaria (AESA):
36200 Vigo
The laboratory of the Centre for Environment, Fisheries and Aquaculture Science (CEFAS), Weymouth
Dorset DT4 8UB
AFSSA — Laboratoire d’études et de recherches sur la qualité des aliments et sur les procédés agroalimentaires (LERQAP)
94700 Maisons-Alfort
AFSSA — Laboratoire d’études et de recherches sur la qualité des aliments et sur les procédés agroalimentaires (LERQAP)
94700 Maisons-Alfort
Istituto Superiore di Sanità
00161 Roma
Statens Veterinärmedicinska Anstalt (SVA)
751 89 Uppsala
Istituto Superiore di Sanità
00161 Roma
Danmarks Fødevareforskning (DFVF)
1790 Copenhagen V
2. La Svizzera si fa carico delle spese ad essa imputabili per le operazioni che risulteranno dalla designazione di questi laboratori. Le funzioni e i compiti di tali laboratori sono quelli previsti dal regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali (GU L 165 del 30.4.2004, pag. 1).
3. La Svizzera invia alla Commissione, ogni anno entro la fine del mese di maggio, una relazione sulle tendenze e le fonti delle zoonosi, degli agenti zoonotici e della resistenza antimicrobica, comprendente i dati raccolti conformemente agli articoli 4, 7 e 8 della direttiva 2003/99/CE nel corso dell’anno precedente. Tale relazione comprende inoltre le informazioni di cui all’articolo 3, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (CE) n. 2160/2003. Tale relazione è inviata dalla Commissione all’Autorità europea per la sicurezza alimentare in vista della pubblicazione della relazione di sintesi concernente le tendenze e le fonti delle zoonosi, degli agenti zoonotici e della resistenza antimicrobica nell’Unione europea.
XI. Altre malattie
A. LEGISLAZIONI ( *12 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Direttiva 92/119/CEE del Consiglio, del 17 dicembre 1992, che introduce misure generali di lotta contro alcune malattie degli animali, nonché misure specifiche per la malattia vescicolare dei suini (GU L 62 del 15.3.1993, pag. 69) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40), in particolare gli articoli 1-10 (scopi della lotta, misure contro le epizoozie molto contagiose) e 57 (disposizioni di esecuzione di carattere tecnico, collaborazione internazionale) 2. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 2 (epizoozie molto contagiose), 49 (manipolazione di microrganismi patogeni per l’animale), 73 e 74 (pulizia, disinfezione e disinfestazione), 77-98 (disposizioni comuni riguardanti le epizoozie molto contagiose), 104-105 (misure specifiche riguardanti la lotta contro la malattia vescicolare dei suini) 3. Ordinanza del 28 giugno 2000 sull’organizzazione del Dipartimento federale dell’interno (OOrg-DFI; RS 172.212.1), in particolare l’articolo 12 (laboratorio di riferimento) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Nei casi di cui all’articolo 6 della direttiva 92/119/CEE, l’informazione avrà luogo nell’ambito del Comitato misto veterinario.
2. Il laboratorio comune di riferimento per la malattia vescicolare dei suini è: The Pirbright Institute, Pirbright Laboratory, Ash Road, Pirbright, Surrey, GU24 0NF, United Kingdom. La Svizzera si fa carico delle spese ad essa imputabili per le operazioni derivanti da questa designazione. La funzione e i compiti di tale laboratorio sono quelli previsti dall’allegato III della direttiva 92/119/CEE.
3. In applicazione dell’articolo 97 dell’Ordinanza sulle epizoozie, la Svizzera dispone di un piano d’emergenza. Tale piano è oggetto della disposizione di esecuzione di carattere tecnico n. 95/65, emessa dall’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria.
4. L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 22 della direttiva 92/119/CEE e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
XII. Notifica delle malattie
A. LEGISLAZIONI ( *13 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Direttiva 82/894/CEE del Consiglio, del 21 dicembre 1982, concernente la notifica delle malattie degli animali nella Comunità (GU L 378 del 31.12.1982, pag. 58) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40), in particolare gli articoli 11 (obbligo di diligenza e di annuncio) e 57 (disposizioni d’esecuzione di carattere tecnico, collaborazione internazionale) 2. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 2-5 (malattie considerate), 59-65 e 291 (obbligo di denuncia, notifica), 292-299 (sorveglianza, esecuzione, assistenza amministrativa) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
La Commissione, in collaborazione con l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria, include la Svizzera nel sistema di notifica delle malattie degli animali, previsto dalla direttiva 82/894/CEE.
(*) Decisione 2002/106/CE della Commissione, del 1o febbraio 2002, recante approvazione di un manuale di diagnostica che stabilisce procedure diagnostiche, metodi per il prelievo di campioni e criteri per la valutazione degli esami di laboratorio ai fini della conferma della peste suina classica (GU L 39 del 9.2.2002, pag. 71).
(**) Decisione 2003/422/CE della Commissione, del 26 maggio 2003, recante approvazione di un manuale di diagnostica della peste suina africana (GU L 143 dell’11.6.2003, pag. 35).
(***) Regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano e che abroga il regolamento (CE) n. 1774/2002 (GU L 300 del 14.11.2009, pag. 1).
(****) Regolamento (UE) n. 142/2011 della Commissione, del 25 febbraio 2011, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano, e della direttiva 97/78/CE del Consiglio per quanto riguarda taluni campioni e articoli non sottoposti a controlli veterinari alla frontiera (GU L 54 del 26.2.2011, pag. 1).
Appendice 2
POLIZIA SANITARIA: SCAMBI E IMMISSIONE SUL MERCATO
I. Bovini e suini
A. LEGISLAZIONI ( *14 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Direttiva 64/432/CEE del Consiglio, del 26 giugno 1964, relativa a problemi di polizia sanitaria in materia di scambi intracomunitari di animali delle specie bovina e suina (GU 121 del 29.7.1964, pag. 1977) |
1. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 27-31 (mercati, esposizioni), 34-37b (commercio), 73 e 74 (pulizia, disinfezione e disinfestazione), 116-121 (peste suina classica e africana), 135-141 (malattia di Aujeszky), 150-157 (brucellosi bovina), 158-165 (tubercolosi), 166-169 (leucosi bovina enzootica), 170-174 (IBR/IPV), 175-181 (encefalopatie spongiformi), 186-189 (infezioni genitali bovine), 207-211 (brucellosi suina), 301 (autorizzazione delle aziende detentrici di animali, delle stazioni di inseminazione, dei centri di magazzinaggio del seme, delle unità di trasferimento embrioni, dei mercati di bestiame e di altre manifestazioni analoghe) 2. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. In applicazione dell’articolo 301, primo comma, lettera i), dell’Ordinanza sulle epizoozie, il veterinario cantonale procede all’autorizzazione delle aziende detentrici di animali, dei mercati di bestiame e altre manifestazioni analoghe definiti all’articolo 2 della direttiva 64/432/CEE. Ai fini dell’applicazione del presente allegato, in conformità con le disposizioni degli articoli 11, 12 e 13 della direttiva 64/432/CEE, la Svizzera istituisce l’elenco dei centri di raccolta riconosciuti, dei trasportatori e dei commercianti.
2. L’informazione di cui all’articolo 11, paragrafo 3, della direttiva 64/432/CEE ha luogo nell’ambito del Comitato misto veterinario.
3. Ai fini del presente allegato si riconosce che la Svizzera soddisfa le condizioni di cui all’allegato A, parte II, paragrafo 7, della direttiva 64/432/CEE per quanto riguarda la brucellosi bovina. Ai fini del mantenimento della qualifica, per il bestiame bovino, di ufficialmente indenne da brucellosi, la Svizzera s’impegna a soddisfare le condizioni seguenti:
ogni animale della specie bovina sospetto di essere infetto da brucellosi deve essere notificato alle autorità competenti e sottoposto alle prove ufficiali di ricerca della brucellosi, che comprendono almeno due esami sierologici con fissazione del complemento, nonché un esame microbiologico di campioni adeguati prelevati in caso di aborto;
nel corso del periodo di sospetto, che sarà mantenuto fino a che gli esami previsti alla lettera a) diano risultati negativi, la qualifica di ufficialmente indenne da brucellosi è sospesa per la mandria di cui fanno parte l’animale o gli animali sospetti della specie bovina.
Informazioni dettagliate sul bestiame sieropositivo sono comunicate al Comitato misto veterinario unitamente a una relazione epidemiologica. Se una delle condizioni di cui all’allegato A, parte II, paragrafo 7, della direttiva 64/432/CEE non è più soddisfatta dalla Svizzera, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria ne informa immediatamente la Commissione. La situazione viene esaminata nell’ambito del Comitato misto veterinario al fine di rivedere le disposizioni del presente punto.
4. Ai fini del presente allegato si riconosce che la Svizzera soddisfa le condizioni di cui all’allegato A, parte I, paragrafo 4, della direttiva 64/432/CEE per quanto riguarda la tubercolosi bovina. Ai fini del mantenimento della qualifica, per il bestiame bovino, di ufficialmente indenne da tubercolosi, la Svizzera s’impegna a soddisfare le condizioni seguenti:
è istituito un sistema d’identificazione che permetta, per ogni bovino, di risalire alla mandria d’origine;
ogni animale abbattuto è sottoposto a ispezione post mortem effettuata da un veterinario ufficiale;
qualsiasi sospetto di tubercolosi su un animale vivo, morto o abbattuto deve essere notificato alle autorità competenti;
in ogni caso, le autorità competenti procedono alle indagini necessarie per smentire o confermare il sospetto, comprese le ricerche a valle per le mandrie di origine e di transito. Se vengono scoperte lesioni sospette di tubercolosi al momento dell’autopsia o della macellazione, le autorità competenti sottopongono tali lesioni a un esame di laboratorio;
la qualifica di ufficialmente indenne da tubercolosi per le mandrie d’origine e di transito dei bovini sospetti è sospesa fino a che gli esami clinici o di laboratorio o le prove alla tubercolina abbiano escluso l’esistenza della tubercolosi bovina;
quando il sospetto di tubercolosi è confermato dalle prove alla tubercolina, dagli esami clinici o di laboratorio, la qualifica di bestiame ufficialmente indenne da tubercolosi per le mandrie d’origine e di transito viene ritirata;
la qualifica di ufficialmente indenne da tubercolosi non è riconosciuta finché tutti gli animali considerati infetti siano stati eliminati dalla mandria, i locali e l’attrezzatura disinfettati e tutti gli animali rimanenti, di età superiore a sei settimane, abbiano reagito negativamente ad almeno due iniezioni ufficiali di tubercolina per via intradermica, effettuate conformemente all’allegato B della direttiva 64/432/CEE, di cui la prima effettuata almeno sei mesi dopo che l’animale infetto ha lasciato la mandria e la seconda almeno sei mesi dopo la prima.
Informazioni dettagliate riguardanti il bestiame contaminato sono comunicate al Comitato misto veterinario unitamente a una relazione epidemiologica. Se una delle condizioni di cui all’allegato A, parte II, paragrafo 4, primo comma, della direttiva 64/432/CEE non è più soddisfatta dalla Svizzera, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria ne informa immediatamente la Commissione. La situazione viene esaminata nell’ambito del Comitato misto veterinario al fine di rivedere le disposizioni del presente punto.
5. Ai fini del presente allegato, si riconosce che la Svizzera soddisfa le condizioni di cui all’allegato D, capitolo I F, della direttiva 64/432/CEE per quanto riguarda la leucosi bovina enzootica. Ai fini del mantenimento della qualifica, per il bestiame bovino, di ufficialmente indenne da leucosi bovina enzootica, la Svizzera s’impegna a soddisfare le condizioni seguenti:
il bestiame svizzero è sorvegliato tramite un controllo per sondaggio. Il volume del campionamento è determinato in modo da affermare, con un’affidabilità del 99 %, che meno dello 0,2 % delle mandrie è contaminato dalla leucosi bovina enzootica;
ogni animale abbattuto è sottoposto a ispezione post mortem effettuata da un veterinario ufficiale;
qualsiasi sospetto emerso in occasione di un esame clinico, di un’autopsia o del controllo delle carni deve essere notificato alle autorità competenti;
in caso di sospetto o di accertamento di leucosi bovina enzootica, la qualifica di ufficialmente indenne è sospesa per il bestiame interessato fino alla revoca del sequestro;
il sequestro è revocato se, dopo l’eliminazione degli animali contaminati e, se necessario, della loro prole, due esami sierologici effettuati ad almeno 90 giorni di intervallo hanno dato risultato negativo.
Se la leucosi bovina enzootica è stata accertata nello 0,2 % delle mandrie, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria ne informa immediatamente la Commissione. La situazione viene esaminata nell’ambito del Comitato misto veterinario al fine di rivedere le disposizioni del presente punto.
6. Ai fini dell’applicazione del presente allegato, si riconosce che la Svizzera è ufficialmente indenne da rinotracheite contagiosa bovina. Ai fini del mantenimento di questa qualifica, la Svizzera s’impegna a soddisfare le condizioni seguenti:
il bestiame svizzero è sorvegliato tramite un controllo per sondaggio. Il volume del campionamento è determinato in modo da affermare, con un’affidabilità del 99 %, che meno dello 0,2 % delle mandrie è contaminato da rinotracheite contagiosa bovina;
i tori d’allevamento di età superiore a ventiquattro mesi devono essere sottoposti annualmente ad un esame sierologico;
qualsiasi sospetto deve essere notificato alle autorità competenti e sottoposto alle prove ufficiali di ricerca della rinotracheite contagiosa bovina, tra cui esami virologici o sierologici;
in caso di sospetto o di accertamento di rinotracheite contagiosa bovina, la qualifica di ufficialmente indenne è sospesa per il bestiame interessato fino alla revoca del sequestro;
il sequestro è revocato se un esame sierologico effettuato almeno trenta giorni dopo l’eliminazione degli animali contaminati ha dato risultato negativo.
Dato il riconoscimento della qualifica della Svizzera, le disposizioni della decisione 2004/558/CE della Commissione (1)* si applicano mutatis mutandis.
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria informa immediatamente la Commissione di qualsiasi modifica delle condizioni che hanno motivato il riconoscimento di tale qualifica. La situazione viene esaminata nell’ambito del Comitato misto veterinario al fine di rivedere le disposizioni del presente punto.
7. Ai fini dell’applicazione del presente allegato, si riconosce che la Svizzera è ufficialmente indenne dalla malattia di Aujeszky. Ai fini del mantenimento di questa qualifica, la Svizzera s’impegna a soddisfare le condizioni seguenti:
il bestiame svizzero è sorvegliato tramite un controllo per sondaggio. Il volume del campionamento è determinato in modo da affermare, con un’affidabilità del 99 %, che meno dello 0,2 % delle mandrie è contaminato dalla malattia di Aujeszky;
qualsiasi sospetto deve essere notificato alle autorità competenti e sottoposto alle prove ufficiali di ricerca della malattia di Aujeszky, tra cui esami virologici o sierologici;
in caso di sospetto o di accertamento della malattia di Aujeszky, la qualifica di ufficialmente indenne è sospesa per il bestiame interessato fino alla revoca del sequestro;
il sequestro è revocato se, dopo l’eliminazione degli animali contaminati, due esami sierologici, effettuati ad almeno ventuno giorni d’intervallo su tutti gli animali riproduttori e su un numero rappresentativo di animali da ingrasso, hanno dato un risultato negativo.
Dato il riconoscimento della qualifica della Svizzera, le disposizioni della decisione 2008/185/CE della Commissione (2)* si applicano mutatis mutandis.
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria informa immediatamente la Commissione di qualsiasi modifica delle condizioni che hanno motivato il riconoscimento di tale qualifica. La situazione viene esaminata nell’ambito del Comitato misto veterinario al fine di rivedere le disposizioni del presente punto.
8. Per quanto riguarda la gastroenterite trasmissibile del maiale (GET) e la sindrome disgenesica e respiratoria dei suini (SDRP), la questione di eventuali garanzie supplementari sarà esaminata non appena possibile dal Comitato misto veterinario. La Commissione informa l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria dello sviluppo della questione.
9. In Svizzera, l’Istituto di batteriologia veterinaria dell’Università di Zurigo è incaricato del controllo ufficiale delle tubercoline a norma dell’allegato B, punto 4, della direttiva 64/432/CEE.
10. In Svizzera, il Centro per le zoonosi, le malattie animali di origine batterica e la resistenza agli antibiotici (ZOBA) è incaricato del controllo ufficiale degli antigeni (brucellosi) a norma dell’allegato C, parte A, punto 4, della direttiva 64/432/CEE.
11. I bovini e i suini che sono oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera sono accompagnati da certificati sanitari conformi ai modelli che figurano nell’allegato F della direttiva 64/432/CEE. Si applicano gli adeguamenti seguenti:
malattia: rinotracheite bovina infettiva,
conformemente alla decisione 2004/558/CE della Commissione, le cui disposizioni si applicano mutatis mutandis;»;
malattia: Aujeszky,
conformemente alla decisione 2008/185/CE della Commissione, le cui disposizioni si applicano mutatis mutandis;».
12. Ai fini dell’applicazione del presente allegato, i bovini che sono oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera sono muniti di certificati sanitari complementari recanti le seguenti dichiarazioni sanitarie:
II. Ovini e caprini
A. LEGISLAZIONI ( *15 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Direttiva 91/68/CEE del Consiglio, del 28 gennaio 1991, relativa alle condizioni di polizia sanitaria da applicare negli scambi intracomunitari di ovini e caprini (GU L 46 del 19.2.1991, pag. 19) |
1. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 27-31 (mercati, esposizioni), 34-37b (commercio), 73 e 74 (pulizia, disinfezione e disinfestazione), 142-149 (rabbia), 158-165 (tubercolosi), 180-180c (scrapie), 190-195 (brucellosi ovina e caprina), 196-199 (agalassia contagiosa), 217-221 (artrite/encefalite caprina), 233-236 (brucellosi del montone), 301 (autorizzazione delle aziende detentrici di animali, delle stazioni di inseminazione, dei centri di magazzinaggio del seme, delle unità di trasferimento embrioni, dei mercati di bestiame e di altre manifestazioni analoghe) 2. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 11 della direttiva 91/68/CE e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
In caso d’insorgenza o di recrudescenza della brucellosi ovina e caprina, la Svizzera ne informa il Comitato misto veterinario, affinché siano adottati i provvedimenti necessari in funzione dell’evolversi della situazione.
2. Ai fini dell’applicazione del presente allegato, si riconosce che la Svizzera è ufficialmente indenne da brucellosi ovina e caprina. Ai fini del mantenimento di questa qualifica, la Svizzera s’impegna ad attuare le misure previste all’allegato A, capitolo 1, sezione II, punto 2), della direttiva 91/68/CEE.
3. Gli ovini e i caprini che sono oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera sono accompagnati da certificati sanitari conformi ai modelli che figurano nell’allegato E della direttiva 91/68/CEE.
III. Equidi
A. LEGISLAZIONI ( *16 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Direttiva 2009/156/CE del Consiglio, del 30 novembre 2009, relativa alle condizioni di polizia sanitaria che disciplinano i movimenti di equidi e le importazioni di equidi in provenienza dai paesi terzi (GU L 192 del 23.7.2010, pag. 1) |
1. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 112-112f (peste equina), 204-206 (morbo coitale maligno, encefalomielite, anemia contagiosa, morva), 240-244 (metrite contagiosa equina) 2. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Ai fini dell’applicazione dell’articolo 3 della direttiva 2009/156/CE, l’informazione ha luogo nell’ambito del Comitato misto veterinario.
2. Ai fini dell’applicazione dell’articolo 6 della direttiva 2009/156/CE, l’informazione ha luogo nell’ambito del Comitato misto veterinario.
3. L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 10 della direttiva 2009/156/CE e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
4. Le disposizioni degli allegati II e III della direttiva 2009/156/CE si applicano mutatis mutandis alla Svizzera.
IV. Pollame e uova da cova
A. LEGISLAZIONI ( *17 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Direttiva 2009/158/CE del Consiglio, del 30 novembre 2009, relativa alle norme di polizia sanitaria per gli scambi intracomunitari e le importazioni in provenienza dai paesi terzi di pollame e uova da cova (GU L 343 del 22.12.2009, pag. 74) |
1. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 25 (trasporto), 122-125 (peste aviaria e malattia di Newcastle), 255-261 (Salmonella spp.), 262-265 (laringotracheite contagiosa aviaria) 2. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Ai fini dell’applicazione dell’articolo 3 della direttiva 2009/158/CE, si riconosce che la Svizzera dispone di un piano indicante le misure che intende mettere in atto per il riconoscimento dei suoi stabilimenti.
2. Ai fini dell’articolo 4 della direttiva 2009/158/CE, il laboratorio di riferimento nazionale per la Svizzera è l’Istituto di batteriologia veterinaria dell’Università di Berna.
3. All’articolo 8, paragrafo 1, lettera a), punto i), della direttiva 2009/158/CE, la condizione relativa al soggiorno si applica mutatis mutandis alla Svizzera.
4. In caso di spedizioni di uova da cova verso l’Unione europea, le autorità svizzere si impegnano a rispettare le regole di marcatura stabilite dal regolamento (CE) n. 617/2008 della Commissione (3)*.
5. All’articolo 10, lettera a), della direttiva 2009/158/CE, la condizione relativa al soggiorno si applica mutatis mutandis alla Svizzera.
6. All’articolo 11, lettera a), della direttiva 2009/158/CE, la condizione relativa al soggiorno si applica mutatis mutandis alla Svizzera.
7. All’articolo 14, paragrafo 2, lettera a), della direttiva 2009/158/CE, la condizione relativa al soggiorno si applica mutatis mutandis alla Svizzera.
8. Ai fini del presente allegato, si riconosce che la Svizzera soddisfa le condizioni di cui all’articolo 15, paragrafo 2, della direttiva 2009/158/CE per quanto riguarda la malattia di Newcastle, e di conseguenza possiede la qualifica di paese «che non pratica la vaccinazione contro la malattia di Newcastle». L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria informa immediatamente la Commissione di qualsiasi modifica delle condizioni che hanno motivato il riconoscimento di tale qualifica. La situazione viene esaminata nell’ambito del Comitato misto veterinario al fine di rivedere le disposizioni del presente punto.
9. All’articolo 18 della direttiva 2009/158/CE, i riferimenti al nome dello Stato membro si applicano mutatis mutandis alla Svizzera.
10. Il pollame e le uova da cova che sono oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera sono accompagnati da certificati sanitari conformi ai modelli che figurano nell’allegato IV della direttiva 2009/158/CE.
11. In caso di spedizioni dalla Svizzera verso la Finlandia o la Svezia, le autorità svizzere s’impegnano a fornire, in materia di salmonelle, le garanzie previste dalla normativa dell’Unione europea.
V. Animali e prodotti di acquacoltura
A. LEGISLAZIONI ( *18 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Direttiva 2006/88/CE del Consiglio, del 24 ottobre 2006, relativa alle condizioni di polizia sanitaria applicabili alle specie animali d’acquacoltura e ai relativi prodotti, nonché alla prevenzione di talune malattie degli animali acquatici e alle misure di lotta contro tali malattie (GU L 328 del 24.11.2006, pag. 14) |
1. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 3-5 (epizoozie considerate), 21-23 (registrazione delle aziende di acquacoltura, controllo degli effettivi e altri obblighi, sorveglianza sanitaria), 61 (obblighi degli affittuari di un diritto di pesca e degli organi responsabili della vigilanza sulla pesca), 62-76 (misure di lotta generali), 277-290 (misure comuni e specifiche riguardanti le epizoozie degli animali acquatici, laboratorio di diagnosi) 2. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) 3. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione e il transito per via aerea di animali provenienti da paesi terzi (OITA; RS 916.443.12) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Ai fini dell’applicazione del presente allegato si riconosce che la Svizzera è ufficialmente indenne dall’anemia infettiva del salmone e dalle infezioni da Marteilia refringens e da Bonamia ostreae.
2. L’eventuale applicazione degli articoli 29, 40, 41, 43, 44 e 50 della direttiva 2006/88/CE è di competenza del Comitato misto veterinario.
3. Le condizioni di polizia sanitaria che disciplinano l’immissione sul mercato di animali acquatici ornamentali, di animali d’acquacoltura destinati all’allevamento, così come alle zone di stabulazione, alle peschiere, agli impianti ornamentali aperti e al ripopolamento nonché di animali d’acquacoltura, e dei relativi prodotti destinati al consumo umano sono stabilite negli articoli da 4 a 9 del regolamento (CE) n. 1251/2008 della Commissione (4)*.
4. L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 58 della direttiva 2006/88/CE e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
VI. Embrioni bovini
A. LEGISLAZIONI ( *19 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Direttiva 89/556/CEE del Consiglio, del 25 settembre 1989, che stabilisce le condizioni di polizia sanitaria per gli scambi intracomunitari e le importazioni da paesi terzi di embrioni di animali domestici della specie bovina (GU L 302 del 19.10.1989, pag. 1) |
1. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 56-58a (trasferimento di embrioni) 2. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 15 della direttiva 89/556/CE e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
2. Gli embrioni bovini che sono oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera sono accompagnati da certificati sanitari conformi al modello che figura all’allegato C della direttiva 89/556/CEE.
VII. Sperma bovino
A. LEGISLAZIONI ( *20 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Direttiva 88/407/CEE del Consiglio, del 14 giugno 1988, che stabilisce le esigenze di polizia sanitaria applicabili agli scambi intracomunitari e alle importazioni di sperma surgelato di animali della specie bovina (GU L 194 del 22.7.1988, pag. 10) |
1. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 51-55a (inseminazione artificiale) 2. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Ai fini dell’applicazione dell’articolo 4, paragrafo 2, della direttiva 88/407/CEE, si rileva che in Svizzera tutti i centri comprendono soltanto animali che reagiscono negativamente alla prova della sieroneutralizzazione o alla prova ELISA.
2. L’informazione di cui all’articolo 5, paragrafo 2, della direttiva 88/407/CEE ha luogo nell’ambito del Comitato misto veterinario.
3. L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 16 della direttiva 88/407/CE e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
4. Lo sperma bovino che è oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera è accompagnato da certificati sanitari conformi al modello che figura all’allegato D della direttiva 88/407/CEE.
VIII. Sperma suino
A. LEGISLAZIONI ( *21 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Direttiva 90/429/CEE del Consiglio, del 26 giugno 1990, che stabilisce le esigenze di polizia sanitaria applicabili agli scambi intracomunitari e alle importazioni di sperma di animali della specie suina (GU L 224 del 18.8.1990, pag. 62) |
1. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 51-55a (inseminazione artificiale) 2. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. L’informazione di cui all’articolo 5, paragrafo 2, della direttiva 90/429/CEE ha luogo nell’ambito del Comitato misto veterinario.
2. L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 16 della direttiva 90/429/CE e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
3. Lo sperma suino che è oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera è accompagnato da certificati sanitari conformi al modello che figura all’allegato D della direttiva 90/429/CEE.
IX. Altre specie
A. LEGISLAZIONI ( *22 )
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Unione europea |
Svizzera |
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1. Direttiva 92/65/CEE del Consiglio, del 13 luglio 1992, che stabilisce norme sanitarie per gli scambi e le importazioni nella Comunità di animali, sperma, ovuli e embrioni non soggetti, per quanto riguarda le condizioni di polizia sanitaria, alle normative comunitarie specifiche di cui all’allegato A, sezione I, della direttiva 90/425/CEE (GU L 268 del 14.9.1992, pag. 54) 2. […] Regolamento (UE) n. 576/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 giugno 2013, sui movimenti a carattere non commerciale di animali da compagnia e che abroga il regolamento (CE) n. 998/2003 (GU L 178 del 28.6.2013, pag. 1) |
1. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 51-55a (inseminazione artificiale) e 56-58a (trasferimento di embrioni) 2. Ordinanza del […]28 novembre 2014 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali da compagnia ([…]OITE-AC; RS 916.443.14) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Ai fini del presente allegato, il presente punto verte sugli scambi di animali vivi non soggetti alle disposizioni dei punti I-V, nonché di sperma, di ovuli e di embrioni non soggetti alle disposizioni dei punti VI-VIII.
2. L’Unione europea e la Svizzera s’impegnano affinché gli scambi di animali vivi, di sperma, di ovuli e di embrioni menzionati al punto 1 non siano vietati o limitati per motivi di polizia sanitaria diversi da quelli risultanti dall’applicazione del presente allegato, e in particolare delle misure di salvaguardia eventualmente adottate ai sensi dell’articolo 20.
3. Gli ungulati di specie diverse da quelle contemplate ai punti I, II e III e oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera sono accompagnati da certificati sanitari conformi al modello che figura nella prima parte dell’allegato E, parte I, della direttiva 92/65/CEE completati dall’attestato che figura all’articolo 6, parte A, punto 1, lettera e), della direttiva 92/65/CEE.
4. I lagomorfi oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera sono accompagnati da certificati sanitari conformi al modello che figura nella prima parte dell’allegato E della direttiva 92/65/CEE, eventualmente completati dall’attestato che figura all’articolo 9, paragrafo 2, secondo comma, della direttiva 92/65/CEE.
Tale attestato può essere adattato dalle autorità svizzere al fine di riprendere per esteso le disposizioni dell’articolo 9 della direttiva 92/65/CEE.
5. L’informazione di cui all’articolo 9, paragrafo 2, quarto comma, della direttiva 92/65/CEE ha luogo nell’ambito del Comitato misto veterinario.
6.
Le spedizioni dall’Unione europea verso la Svizzera di cani e gatti sono soggette alle disposizioni dell’articolo 10, paragrafo 2, della direttiva 92/65/CEE.
Il sistema d’identificazione è quello previsto dal regolamento (UE) n. 576/2013. Il passaporto da utilizzare è quello previsto dall’allegato II, parte 3, del regolamento di esecuzione (UE) n. 577/2013 della Commissione (5)*.
La validità della vaccinazione antirabbica, ed eventualmente della rivaccinazione, è definita nell’allegato III del regolamento (UE) n. 576/2013 (6)*.
7. Lo sperma, gli ovuli e gli embrioni delle specie ovina e caprina oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera sono accompagnati dai certificati sanitari previsti dalla decisione 2010/470/UE della Commissione (7)*.
8. Lo sperma della specie equina oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera è accompagnato dal certificato sanitario previsto dalla decisione 2010/470/UE.
9. Gli ovuli e gli embrioni della specie equina oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera sono accompagnati dai certificati sanitari previsti dalla decisione 2010/470/UE.
10. Gli ovuli e gli embrioni della specie suina oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera sono accompagnati dai certificati sanitari previsti dalla decisione 2010/470/UE.
11. Le colonie di api (alveari o regine con le loro nutrici) oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera sono accompagnate da certificati sanitari conformi al modello che figura nell’allegato E, parte 2, della direttiva 92/65/CEE.
12. Gli animali, lo sperma, gli embrioni e gli ovuli provenienti da organismi, istituti o centri riconosciuti conformemente all’allegato C della direttiva 92/65/CEE oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera sono accompagnati da certificati sanitari conformi al modello che figura nell’allegato E, parte 3, della direttiva 92/65/CEE.
13. Ai fini dell’applicazione dell’articolo 24 della direttiva 92/65/CEE, l’informazione prevista al paragrafo 2 di tale articolo ha luogo nell’ambito del Comitato misto veterinario.
X. Movimenti a carattere non commerciale degli animali da compagnia
A. LEGISLAZIONI ( *23 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Regolamento (UE) n. 576/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 giugno 2013, sui movimenti a carattere non commerciale di animali da compagnia e che abroga il regolamento (CE) n. 998/2003 (GU L 178 del 28.6.2013, pag. 1) |
[…] Ordinanza del 28 novembre 2014 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali da compagnia (OITE-AC; RS 916.443.14) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Il sistema di marcatura è quello previsto dal regolamento (UE) n. 576/2013.
2. La validità della vaccinazione antirabbica, ed eventualmente della rivaccinazione, è definita nell’allegato III del regolamento (UE) n. 576/2013.
3. Il modello di passaporto da utilizzare è quello previsto dall’allegato III, parte 3, del regolamento di esecuzione (UE) n. 577/2013. I requisiti supplementari riguardanti il passaporto sono definiti nell’allegato III, parte 4, del regolamento di esecuzione (UE) n. 577/2013.
4. Ai fini della presente appendice, per i movimenti a carattere non commerciale di animali da compagnia tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera, si applicano mutatis mutandis le disposizioni del capo II del regolamento (UE) n. 576/2013. I controlli documentali e d’identità sui movimenti a carattere non commerciale degli animali da compagnia introdotti in Svizzera da uno Stato membro dell’Unione europea sono effettuati conformemente alle modalità di cui all’articolo 33 del regolamento (UE) n. 576/2013.
(1)* Decisione 2004/558/CE della Commissione, del 15 luglio 2004, che stabilisce le modalità d’applicazione della direttiva 64/432/CEE del Consiglio per quanto riguarda le garanzie complementari per gli scambi intracomunitari di animali della specie bovina in relazione alla rinotracheite bovina infettiva e l’approvazione dei programmi di eradicazione presentati da alcuni Stati membri (GU L 249 del 23.7.2004, pag. 20).
(2)* Decisione 2008/185/CE della Commissione, del 21 febbraio 2008, che stabilisce garanzie supplementari per la malattia di Aujeszky negli scambi intracomunitari di suini, e fissa i criteri relativi alle informazioni da fornire su tale malattia (GU L 59 del 4.3.2008, pag. 19).
(3)* Regolamento (CE) n. 617/2008 della Commissione, del 27 giugno 2008, recante modalità d’applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio con riguardo alle norme di commercializzazione per le uova da cova e i pulcini di volatili da cortile (GU L 168 del 28.6.2008, pag. 5).
(4)* Regolamento (CE) n. 1251/2008 della Commissione, del 12 dicembre 2008, recante modalità di esecuzione della direttiva 2006/88/CE del Consiglio per quanto riguarda le condizioni e le certificazioni necessarie per l’immissione sul mercato e l’importazione nella Comunità di animali d’acquacoltura e i relativi prodotti e che stabilisce un elenco di specie vettrici (GU L 337 del 16.12.2008, pag. 41).
(5)* […] Regolamento di esecuzione (UE) n. 577/2013 della Commissione, del 28 giugno 2013, relativo ai modelli dei documenti di identificazione per i movimenti a carattere non commerciale di cani, gatti e furetti, alla definizione di elenchi di territori e paesi terzi, e ai requisiti relativi al formato, all’aspetto e alle lingue delle dichiarazioni attestanti il rispetto di determinate condizioni di cui al regolamento (UE) n. 576/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 178 del 28.6.2013, pag. 109).
(6)* […] Regolamento (UE) n. 576/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 giugno 2013, sui movimenti a carattere non commerciale di animali da compagnia e che abroga il regolamento (CE) n. 998/2003 (GU L 178 del 28.6.2013, pag. 1).
(7)* Decisione 2010/470/UE della Commissione, del 26 agosto 2010, che stabilisce modelli di certificati sanitari per gli scambi all’interno dell’Unione di sperma, ovuli ed embrioni di animali delle specie equina, ovina e caprina nonché di ovuli ed embrioni di animali della specie suina (GU L 228 del 31.8.2010, pag. 15).
Appendice 3
IMPORTAZIONI DI ANIMALI VIVI, DEI LORO SPERMA, OVULI ED EMBRIONI DAI PAESI TERZI
I. UNIONE EUROPEA — LEGISLAZIONE ( *24 )
A. Ungulati ad eccezione degli equidi
Direttiva 2004/68/CE del Consiglio, del 26 aprile 2004, che stabilisce norme di polizia sanitaria per le importazioni e il transito nella Comunità di determinati ungulati vivi, che modifica le direttive 90/426/CEE e 92/65/CEE e che abroga la direttiva 72/462/CEE (GU L 139 del 30.4.2004, pag. 320).
B. Equidi
Direttiva 2009/156/CE del Consiglio, del 30 novembre 2009, relativa alle condizioni di polizia sanitaria che disciplinano i movimenti di equidi e le importazioni di equidi in provenienza dai paesi terzi (GU L 192 del 23.7.2010, pag. 1).
C. Pollame e uova da cova
Direttiva 2009/158/CE del Consiglio, del 30 novembre 2009, relativa alle norme di polizia sanitaria per gli scambi intracomunitari e le importazioni in provenienza dai paesi terzi di pollame e uova da cova (GU L 343 del 22.12.2009, pag. 74).
D. Animali d’acquacoltura
Direttiva 2006/88/CE del Consiglio, del 24 ottobre 2006, relativa alle condizioni di polizia sanitaria applicabili alle specie animali d’acquacoltura e ai relativi prodotti, nonché alla prevenzione di talune malattie degli animali acquatici e alle misure di lotta contro tali malattie (GU L 328 del 24.11.2006, pag. 14).
E. Embrioni bovini
Direttiva 89/556/CEE del Consiglio, del 25 settembre 1989, che stabilisce le condizioni di polizia sanitaria per gli scambi intracomunitari e le importazioni da paesi terzi di embrioni di animali domestici della specie bovina (GU L 302 del 19.10.1989, pag. 1).
F. Sperma bovino
Direttiva 88/407/CEE del Consiglio, del 14 giugno 1988, che stabilisce le esigenze di polizia sanitaria applicabili agli scambi intracomunitari ed alle importazioni di sperma di animali della specie bovina (GU L 194 del 22.7.1988, pag. 10).
G. Sperma suino
Direttiva 90/429/CEE del Consiglio, del 26 giugno 1990, che stabilisce le esigenze di polizia sanitaria applicabili agli scambi intracomunitari e alle importazioni di sperma di animali della specie suina (GU L 224 del 18.8.1990, pag. 62).
H. Altri animali vivi
1. Direttiva 92/65/CEE del Consiglio, del 13 luglio 1992, che stabilisce norme sanitarie per gli scambi e le importazioni nella Comunità di animali, sperma, ovuli e embrioni non soggetti, per quanto riguarda le condizioni di polizia sanitaria, alle normative comunitarie specifiche di cui all’allegato A, sezione I, della direttiva 90/425/CEE (GU L 268 del 14.9.1992, pag. 54).
2. Regolamento (UE) n. 576/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 giugno 2013, sui movimenti a carattere non commerciale di animali da compagnia e che abroga il regolamento (CE) n. 998/2003 (GU L 178 del 28.6.2013, pag. 1).
I. Altre disposizioni specifiche
1. Direttiva 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente il divieto d’utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze β-agoniste nelle produzioni animali e che abroga le direttive 81/602/CEE, 88/146/CEE e 88/299/CEE (GU L 125 del 23.5.1996, pag. 3).
2. Direttiva 96/23/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti e che abroga le direttive 85/358/CEE e 86/469/CEE e le decisioni 89/187/CEE e 91/664/CEE (GU L 125 del 23.5.1996, pag. 10).
II. SVIZZERA — LEGISLAZIONE ( *25 )
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40).
2. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401).
3. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE), (RS 916.443.10).
4. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione e il transito per via aerea di animali provenienti da paesi terzi (OITA), (RS 916.443.12).
5. Ordinanza del 27 agosto 2008 concernente l’importazione e il transito per via aerea di prodotti animali provenienti da paesi terzi (OITPA), (RS 916.443.13).
6. Ordinanza del DFI, del 16 maggio 2007, sul controllo dell’importazione e del transito di animali e prodotti animali (Ordinanza sui controlli OITE; RS 916.443.106).
7. Ordinanza del […]28 novembre 2014 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali da compagnia ([…] OITE-AC; RS 916.443.14).
8. Ordinanza del 18 agosto 2004 sui medicamenti per uso veterinario (OMVet; RS 812.212.27).
9. Ordinanza del 30 ottobre 1985 sulle tasse dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (Ordinanza sulle tasse dell’USAV; RS 916.472).
III. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria applica, simultaneamente agli Stati membri dell’Unione europea, le condizioni d’importazione indicate negli atti menzionati al punto I della presente appendice, le misure d’applicazione e gli elenchi degli stabilimenti dai quali le importazioni sono autorizzate. Questo impegno si applica a tutti gli atti opportuni, qualunque sia la loro data d’adozione.
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria può adottare misure più restrittive ed esigere garanzie supplementari. Si terranno consultazioni nell’ambito del Comitato misto veterinario al fine di cercare soluzioni adeguate.
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria e gli Stati membri dell’Unione europea si notificano reciprocamente le condizioni specifiche d’importazione stabilite a titolo bilaterale che non sono oggetto di armonizzazione a livello dell’Unione europea.
Ai fini dell’applicazione del presente allegato, per la Svizzera le istituzioni approvate come centri riconosciuti conformemente all’allegato C della direttiva 92/65/CEE sono pubblicate sul sito Internet dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria.
Appendice 4
ZOOTECNIA, IVI COMPRESA L’IMPORTAZIONE DA PAESI TERZI
A. LEGISLAZIONI ( *26 )
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Unione europea |
Svizzera |
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1. Direttiva 2009/157/CE del Consiglio, del 30 novembre 2009, relativa agli animali della specie bovina riproduttori di razza pura (GU L 323 del 10.12.2009, pag. 1 2. Direttiva 88/661/CEE del Consiglio, del 19 dicembre 1988, relativa alle norme zootecniche applicabili agli animali riproduttori della specie suina (GU L 382 del 31.12.1988, pag. 36). 3. Direttiva 87/328/CEE del Consiglio, del 18 giugno 1987, relativa all’ammissione alla riproduzione dei bovini riproduttori di razza pura (GU L 167 del 26.6.1987, pag. 54) 4. Direttiva 88/407/CEE del Consiglio, del 14 giugno 1988, che stabilisce le esigenze di polizia sanitaria applicabili agli scambi intracomunitari e alle importazioni di sperma surgelato di animali della specie bovina (GU L 194 del 22.7.1988, pag. 10) 5. Direttiva 89/361/CEE del Consiglio, del 30 maggio 1989, relativa agli animali delle specie ovina e caprina riproduttori di razza pura (GU L 153 del 6.6.1989, pag. 30) 6. Direttiva 90/118/CEE del Consiglio, del 5 marzo 1990, relativa all’ammissione alla riproduzione dei suini riproduttori di razza pura (GU L 71 del 17.3.1990, pag. 34) 7. Direttiva 90/119/CEE del Consiglio, del 5 marzo 1990, relativa all’ammissione alla riproduzione dei suini ibridi riproduttori (GU L 71 del 17.3.1990, pag. 36). 8. Direttiva 90/427/CEE del Consiglio, del 26 giugno 1990, relativa alle norme zootecniche e genealogiche che disciplinano gli scambi intracomunitari di equidi (GU L 224 del 18.8.1990, pag. 55). 9. Direttiva 90/428/CEE del Consiglio, del 26 giugno 1990, relativa agli scambi di equini destinati a concorsi e alla fissazione delle condizioni di partecipazione a tali concorsi (GU L 224 del 18.8.1990, pag. 60). 10. Direttiva 91/174/CEE del Consiglio, del 25 marzo 1991, relativa alle condizioni zootecniche e genealogiche che disciplinano la commercializzazione degli animali di razza e che modifica le direttive 77/504/CEE e 90/425/CEE (GU L 85 del 5.4.1991, pag. 37). 11. Direttiva 94/28/CE del Consiglio, del 23 giugno 1994, che fissa i principi relativi alle condizioni zootecniche e genealogiche applicabili all’importazione di animali, sperma, ovuli ed embrioni provenienti da paesi terzi e che modifica la direttiva 77/504/CEE relativa agli animali della specie bovina riproduttori di razza pura (GU L 178 del 12.7.1994, pag. 66). |
Ordinanza del 31 ottobre 2012 sull’allevamento di animali (OAlle; RS 916.310) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
Ai fini della presente appendice, gli animali vivi e i prodotti animali oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione e la Svizzera circolano alle condizioni stabilite per gli scambi tra gli Stati membri dell’Unione.
Lasciando impregiudicate le condizioni relative ai controlli zootecnici che figurano alle appendici 5 e 6, le autorità svizzere s’impegnano a far sì che, per quanto riguarda le sue importazioni, la Svizzera applichi le stesse disposizioni della direttiva 94/28/CE del Consiglio.
In caso di difficoltà, il Comitato misto veterinario è adito su richiesta di una delle parti.
Appendice 5
ANIMALI VIVI, SPERMA, OVULI ED EMBRIONI: CONTROLLI ALLE FRONTIERE E CANONI
CAPITOLO I
Disposizioni generali — sistema Traces
A. LEGISLAZIONI ( *27 )
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Unione europea |
Svizzera |
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Decisione 2004/292/CE della Commissione, del 30 marzo 2004, relativa all’applicazione del sistema Traces recante modifica della decisione 92/486/CEE (GU L 94 del 31.3.2004, pag. 63) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE), RS 916.40) 2. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401) 3. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) 4. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione e il transito per via aerea di animali provenienti da paesi terzi (OITA; RS 916.443.12) 5. Ordinanza del 27 agosto 2008 concernente l’importazione e il transito per via aerea di prodotti animali provenienti da paesi terzi (OITPA), (RS 916.443.13) 6. Ordinanza del DFI, del 16 maggio 2007, sul controllo dell’importazione e del transito di animali e prodotti animali (Ordinanza sui controlli OITE), (RS 916.443.106) 7. Ordinanza del […]28 novembre 2014 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali da compagnia ([…]OITE-AC; RS 916.443.14) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
La Commissione, in collaborazione con l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria, integra la Svizzera nel sistema informatico Traces, conformemente alla decisione 2004/292/CE della Commissione.
Se necessario, misure transitorie e complementari sono definite nell’ambito del Comitato misto veterinario.
CAPITOLO II
Controlli veterinari e zootecnici applicabili negli scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera
A. LEGISLAZIONI ( *28 )
I controlli veterinari e zootecnici applicabili negli scambi tra gli Stati membri dell’Unione e la Svizzera sono effettuati conformemente alle disposizioni degli atti seguenti:
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Unione europea |
Svizzera |
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1. Direttiva 89/608/CEE del Consiglio, del 21 novembre 1989, relativa alla mutua assistenza tra le autorità amministrative degli Stati membri e alla collaborazione tra queste e la Commissione per assicurare la corretta applicazione delle legislazioni veterinaria e zootecnica (GU L 351 del 2.12.1989, pag. 34) 2. Direttiva 90/425/CEE del Consiglio, del 26 giugno 1990, relativa ai controlli veterinari e zootecnici applicabili negli scambi intracomunitari di taluni animali vivi e prodotti di origine animale, nella prospettiva della realizzazione del mercato interno (GU L 224 del 18.8.1990, pag. 29) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40) e in particolare l’articolo 57 2. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) 3. Ordinanza del DFI, del 16 maggio 2007, sul controllo dell’importazione e del transito di animali e prodotti animali (Ordinanza sui controlli OITE), (RS 916.443.106) 4. Ordinanza del […]28 novembre 2014 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali da compagnia ([…]OITE-AC; RS 916.443.14) 5. Ordinanza del 30 ottobre 1985 sulle tasse dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (Ordinanza sulle tasse dell’USAV; RS 916.472) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
Nei casi previsti all’articolo 8 della direttiva 90/425/CEE, le autorità competenti del luogo di destinazione entrano immediatamente in contatto con le autorità competenti del luogo di spedizione. Esse adottano tutte le misure necessarie e comunicano all’autorità competente del luogo di spedizione e alla Commissione la natura dei controlli effettuati, le decisioni adottate e i motivi di tali decisioni.
L’attuazione delle disposizioni previste agli articoli 10, 11 e 16 della direttiva 89/608/CEE e agli articoli 9 e 22 della direttiva 90/425/CEE spetta al Comitato misto veterinario.
C. MODALITÀ D’APPLICAZIONE PARTICOLARI PER GLI ANIMALI DESTINATI AL PASCOLO FRONTALIERO
1. Definizioni:
Pascolo: transumanza degli animali verso una zona frontaliera limitata a 10 km al momento della spedizione degli animali verso un altro Stato membro o verso la Svizzera. In circostanze eccezionali debitamente giustificate, le autorità competenti interessate possono autorizzare una fascia più larga a cavallo del confine tra la Svizzera e l’Unione europea.
Pascolo giornaliero: pascolo effettuato in modo tale che, alla fine della giornata, gli animali vengono ricondotti nell’azienda di provenienza in uno Stato membro o in Svizzera.
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2. |
Per il pascolo tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera, si applicano mutatis mutandis le disposizioni della decisione 2001/672/CE della Commissione (1)*. Tuttavia, ai fini del presente allegato, l’articolo 1 della decisione 2001/672/CE si applica con gli adattamenti seguenti:
—
l’espressione «il periodo dal 1o maggio al 15 ottobre» è sostituita dai termini «l’anno civile»;
—
per la Svizzera, le parti di cui all’articolo 1 della decisione 2001/672/CE e menzionate nell’allegato corrispondente sono:
SVIZZERA
Cantone di Zurigo
Cantone di Berna
Cantone di Lucerna
Cantone di Uri
Cantone di Svitto
Cantone di Obvaldo
Cantone di Nidvaldo
Cantone di Glarona
Cantone di Zugo
Cantone di Friburgo
Cantone di Soletta
Cantone di Basilea città
Cantone di Basilea campagna
Cantone di Sciaffusa
Cantone di Appenzello esterno
Cantone di Appenzello interno
Cantone di San Gallo
Cantone dei Grigioni
Cantone di Argovia
Cantone di Turgovia
Cantone Ticino
Cantone di Vaud
Cantone del Vallese
Cantone di Neuchâtel
Cantone di Ginevra
Cantone del Giura
In applicazione dell’ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), e in particolare dell’articolo 7 (registrazione) e dell’ordinanza del 26 novembre 2011 concernente la banca dati sul traffico di animali (Ordinanza BDTA; RS 916.404.1), e in particolare della sezione 2 (contenuto della banca dati), la Svizzera attribuisce ad ogni pascolo un codice di registrazione specifico che dev’essere registrato nella banca dati nazionale relativa ai bovini. |
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3. |
Per il pascolo tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera, il veterinario ufficiale del paese di spedizione:
a)
notifica la spedizione degli animali all’autorità competente del luogo di destinazione (unità veterinaria locale), alla data di rilascio del certificato ed entro le ventiquattr’ore che precedono la data prevista di arrivo degli animali, mediante il sistema informatizzato di collegamento tra autorità veterinarie previsto all’articolo 20 della direttiva 90/425/CEE;
b)
procede all’esame degli animali entro le quarantott’ore che precedono la loro partenza per il pascolo; questi animali devono essere debitamente identificati;
c)
rilascia un certificato conforme al modello che figura al punto 9. |
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4. |
Durante tutta la durata del pascolo, gli animali devono rimanere sotto controllo doganale. |
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5. |
Il detentore degli animali:
a)
deve dichiarare per iscritto che accetta di conformarsi a tutte le misure adottate in virtù del presente allegato, come pure a qualsiasi altra misura adottata a livello locale, alla stessa stregua di un detentore originario di uno Stato membro della Comunità o della Svizzera;
b)
si fa carico delle spese relative ai controlli conseguenti all’applicazione del presente allegato;
c)
offre la propria piena collaborazione per l’espletamento dei controlli doganali o veterinari richiesti dalle autorità ufficiali del paese di spedizione o del paese di destinazione. |
|
6. |
Al ritorno degli animali alla fine della stagione di pascolo o in caso di ritorno anticipato, il veterinario ufficiale del paese del luogo di pascolo:
a)
notifica la spedizione degli animali all’autorità competente del luogo di destinazione (unità veterinaria locale), alla data di rilascio del certificato ed entro le ventiquattr’ore che precedono la data prevista di arrivo degli animali, mediante il sistema informatizzato di collegamento tra autorità veterinarie previsto all’articolo 20 della direttiva 90/425/CEE;
b)
procede all’esame degli animali entro le quarantott’ore che precedono la loro partenza per il pascolo; questi animali devono essere debitamente identificati;
c)
rilascia un certificato conforme al modello che figura al punto 9. |
|
7. |
In caso d’insorgenza di malattie, le competenti autorità veterinarie prendono di comune accordo le misure che si rendono necessarie. Le suddette autorità esaminano altresì la questione delle eventuali spese da sostenere. Se del caso, consultano il Comitato misto veterinario. |
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8. |
In deroga alle disposizioni previste per il pascolo ai punti da 1 a 7, nel caso del pascolo giornaliero tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera:
a)
gli animali non devono entrare in contatto con animali provenienti da altre aziende;
b)
il detentore degli animali s’impegna a segnalare all’autorità veterinaria competente ogni eventuale contatto degli animali con animali provenienti da altre aziende;
c)
il certificato sanitario di cui al punto 9 deve essere presentato alle autorità veterinarie competenti ogni anno civile, all’atto della prima introduzione degli animali in uno Stato membro o in Svizzera. Detto certificato sanitario deve poter essere presentato alle autorità veterinarie competenti su loro richiesta;
d)
le disposizioni di cui ai punti 2 e 3 si applicano soltanto all’atto della spedizione degli animali verso uno Stato membro o verso la Svizzera nell’anno civile in questione;
e)
le disposizioni del punto 6 non si applicano;
f)
il detentore degli animali s’impegna a comunicare all’autorità veterinaria competente la fine del periodo di pascolo. |
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9. |
Modello di certificato sanitario per il pascolo frontaliero, o il pascolo giornaliero e il ritorno dal pascolo frontaliero degli animali delle specie bovine: Modello di certificato sanitario per il pascolo frontaliero, o il pascolo giornaliero e il ritorno dal pascolo frontaliero degli animali delle specie bovine |
CAPITOLO III
Condizioni per gli scambi tra l’Unione europea e la Svizzera
A. LEGISLAZIONI
Per gli scambi di animali vivi, dei loro sperma, ovuli, embrioni e per il pascolo frontaliero degli animali delle specie bovine tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera, i certificati sanitari sono quelli previsti dal presente allegato e disponibili nel sistema Traces, conformemente alle disposizioni del regolamento (CE) n. 599/2004 della Commissione (2)*.
CAPITOLO IV
Controlli veterinari applicabili sulle importazioni provenienti dai paesi terzi
A. LEGISLAZIONI ( *29 )
I controlli relativi alle importazioni dai paesi terzi sono effettuati conformemente alle disposizioni degli atti seguenti:
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Unione europea |
Svizzera |
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1. Regolamento (CE) n. 282/2004 della Commissione, del 18 febbraio 2004, che adotta un documento per la dichiarazione e il controllo veterinario degli animali che provengono dai paesi terzi e sono introdotti nella Comunità (GU L 49 del 19.2.2004, pag. 11) 2. Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali (GU L 165 del 30.4.2004, pag. 1) 3. Direttiva 91/496/CEE del Consiglio, del 15 luglio 1991, che fissa i principi relativi all’organizzazione dei controlli veterinari per gli animali che provengono dai paesi terzi e che sono introdotti nella Comunità e che modifica le direttive 89/662/CEE, 90/425/CEE e 90/675/CEE (GU L 268 del 24.9.1991, pag. 56) 4. Direttiva 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente il divieto d’utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze β-agoniste nelle produzioni animali e che abroga le direttive 81/602/CEE, 88/146/CEE e 88/299/CEE (GU L 125 del 23.5.1996, pag. 3) 5. Direttiva 96/23/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti e che abroga le direttive 85/358/CEE e 86/469/CEE e le decisioni 89/187/CEE e 91/664/CEE (GU L 125 del 23.5.1996, pag. 10) 6. Decisione 97/794/CE della Commissione, del 12 novembre 1997, recante modalità d’applicazione della direttiva 91/496/CEE del Consiglio per quanto concerne i controlli veterinari su animali vivi importati da paesi terzi (GU L 323 del 26.11.1997, pag. 31) 7. Decisione 2007/275/CE della Commissione, del 17 aprile 2007, relativa agli elenchi di animali e prodotti da sottoporre a controlli presso i posti d’ispezione frontalieri a norma delle direttive del Consiglio 91/496/CEE e 97/78/CE (GU L 116 del 4.5.2007, pag. 9) |
1. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) 2. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione e il transito per via aerea di animali provenienti da paesi terzi (OITA; RS 916.443.12) 3. Ordinanza del 27 agosto 2008 concernente l’importazione e il transito per via aerea di prodotti animali provenienti da paesi terzi (OITPA; RS 916.443.13) 4. Ordinanza del DFI, del 16 maggio 2007, sul controllo dell’importazione e del transito di animali e prodotti animali (Ordinanza sui controlli OITE), (RS 916.443.106) 5. Ordinanza del […] 28 novembre 2014 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali da compagnia ([…]OITE-AC; RS 916.443.14) 6. Ordinanza del 30 ottobre 1985 sulle tasse dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (Ordinanza sulle tasse dell’USAV; RS 916.472) 7. Ordinanza del 18 agosto 2004 sui medicamenti per uso veterinario (OMVet), (RS 812.212.27) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Ai fini dell’applicazione dell’articolo 6 della direttiva 91/496/CEE, i posti d’ispezione frontalieri degli Stati membri per i controlli veterinari sugli animali vivi figurano nell’allegato della decisione 2009/821/CE della Commissione (3)*.
2. Ai fini dell’applicazione dell’articolo 6 della direttiva 91/496/CEE, i posti d’ispezione frontalieri per la Svizzera sono i seguenti:
|
Nome |
Codice TRACES |
Tipo |
Centro d’ispezione |
Tipo di riconoscimento |
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Aeroporto di Zurigo |
CHZRH4 |
A |
Centro 3 |
O - Altri animali (compresi gli animali dei giardini zoologici) (*1) |
|
Aeroporto di Ginevra |
CHGVA4 |
A |
Centro 2 |
O - Altri animali (compresi gli animali dei giardini zoologici) (*1) |
|
(*1) Con riferimento alle categorie di riconoscimento definite dalla decisione 2009/821/CE. |
||||
Le modifiche ulteriori dell’elenco dei posti d’ispezione frontalieri, dei loro centri d’ispezione e del loro tipo di riconoscimento sono di competenza del Comitato misto veterinario.
L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 19 della direttiva 91/496/CE e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
3. L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria applica, simultaneamente agli Stati membri dell’Unione europea, le condizioni d’importazione di cui all’appendice 3 del presente allegato, nonché le misure d’applicazione.
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria può adottare misure più restrittive ed esigere garanzie supplementari. Si terranno consultazioni nell’ambito del Comitato misto veterinario al fine di cercare soluzioni adeguate.
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria e gli Stati membri dell’Unione europea si notificano reciprocamente le condizioni specifiche d’importazione stabilite a titolo bilaterale che non sono oggetto di armonizzazione a livello dell’Unione europea.
4. I posti d’ispezione frontalieri degli Stati membri dell’Unione europea indicati al punto 1 effettuano i controlli relativi alle importazioni dai paesi terzi e destinate alla Svizzera, conformemente al punto A del capitolo IV della presente appendice.
5. I posti d’ispezione frontalieri della Svizzera indicati al punto 2 effettuano i controlli relativi alle importazioni dai paesi terzi e destinate agli Stati membri dell’Unione europea, conformemente al punto A del capitolo IV della presente appendice.
CAPITOLO V
Disposizioni specifiche
1. IDENTIFICAZIONE DEGLI ANIMALI
A. LEGISLAZIONI ( *30 )
I controlli relativi alle importazioni dai paesi terzi sono effettuati conformemente alle disposizioni degli atti seguenti:
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Unione europea |
Svizzera |
|
1. Direttiva 2008/71/CE del Consiglio, del 15 luglio 2008, relativa all’identificazione e alla registrazione dei suini (GU L 213 dell’8.8.2008, pag. 31) 2. Regolamento (CE) n. 1760/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 luglio 2000, che istituisce un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e relativo all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine, e che abroga il regolamento (CE) n. 820/97 del Consiglio (GU L 204 dell’11.8.2000, pag. 1) |
1. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401), in particolare gli articoli 7-15f (registrazione e identificazione) 2. Ordinanza del 26 ottobre 2011 concernente la banca dati sul traffico di animali (Ordinanza BDTA; RS 916.404.1) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
a) L’applicazione dell’articolo 4, paragrafo 2, della direttiva 2008/71/CE è di competenza del Comitato misto veterinario.
b) L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente sulla base dell’articolo 22 del regolamento (CE) n. 1760/2000 e dell’articolo 57 della legge sulle epizoozie, così come dell’articolo 1 dell’Ordinanza del […] 23 ottobre 2013 sul coordinamento dei controlli delle aziende agricole (OCoC, RS 910.15).
2. PROTEZIONE DEGLI ANIMALI
A. LEGISLAZIONI ( *31 )
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Unione europea |
Svizzera |
|
1. Regolamento (CE) n. 1/2005 del Consiglio, del 22 dicembre 2004, sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate che modifica le direttive 64/432/CEE e 93/119/CE e il regolamento (CE) n. 1255/97 (GU L 3 del 5.1.2005, pag. 1) 2. Regolamento (CE) n. 1255/97 del Consiglio, del 25 giugno 1997, riguardante i criteri comunitari per i posti di controllo e che adatta il ruolino di marcia previsto dall’allegato della direttiva 91/628/CEE (GU L 174 del 2.7.1997, pag. 1) |
1. Legge federale del 16 dicembre 2005 sulla protezione degli animali (LPAn; RS 455), in particolare gli articoli 15 e 15a (principi, trasporti internazionali di animali) 2. Ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn; RS 455.1), in particolare gli articoli 169-176 (trasporti internazionali di animali) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
a) Le autorità svizzere s’impegnano a rispettare le disposizioni del regolamento (CE) n. 1/2005 per gli scambi tra la Svizzera e l’Unione europea e per le importazioni dai paesi terzi.
b) Nei casi previsti all’articolo 26 del regolamento (CE) n 1/2005, le autorità competenti del luogo di destinazione si pongono immediatamente in contatto con le autorità competenti del luogo di partenza.
c) L’attuazione delle disposizioni di cui agli articoli 10, 11 e 16 della direttiva 89/608/CEE del Consiglio (4)* è di competenza del Comitato misto veterinario.
d) La realizzazione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, in particolare sulla base dell’articolo 28 del regolamento (CE) n. 1/2005 e dell’articolo 208 dell’ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn; RS 455.1).
e) In applicazione delle disposizioni dell’articolo 15a, paragrafo 3, della legge federale del 16 dicembre 2005 sulla protezione degli animali (LPAn; RS 455), il transito di bovini, ovini, caprini, suini, cavalli da macello e pollame da macello in Svizzera è limitato al traffico ferroviario o aereo. La questione sarà esaminata dal Comitato misto veterinario.
3. CANONI
1. Non è percepito alcun canone per i controlli veterinari degli scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera.
2. Per i controlli veterinari delle importazioni dai paesi terzi, le autorità svizzere s’impegnano a percepire i canoni dovuti per l’effettuazione dei controlli ufficiali previsti dal regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (5)*.
(1)* Decisione 2001/672/CE della Commissione, del 20 agosto 2001, che stabilisce regole specifiche applicabili ai movimenti di bovini destinati al pascolo estivo in zone di montagna (GU L 235 del 4.9.2001, pag. 23).
(2)* Regolamento (CE) n. 599/2004 della Commissione, del 30 marzo 2004, concernente l’adozione di un modello armonizzato di certificato e di verbale d’ispezione relativi agli scambi intracomunitari di animali e di prodotti di origine animale (GU L 94 del 31.3.2004, pag. 44).
(3)* Decisione 2009/821/CE della Commissione, del 28 settembre 2009, che stabilisce un elenco di posti d’ispezione frontalieri riconosciuti, fissa talune modalità relative alle ispezioni eseguite dagli esperti veterinari della Commissione e stabilisce le unità veterinarie del sistema Traces (GU L 296 del 12.11.2009, pag. 1).
(4)* Direttiva 89/608/CEE del Consiglio, del 21 novembre 1989, relativa alla mutua assistenza tra le autorità amministrative degli Stati membri e alla collaborazione tra queste e la Commissione per assicurare la corretta applicazione delle legislazioni veterinaria e zootecnica (GU L 351 del 2.12.1989, pag. 34).
(5)* Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali (GU L 165 del 30.4.2004, pag. 1).
Appendice 6
PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE
CAPITOLO I
Settori in cui l’equivalenza è reciprocamente riconosciuta
«Prodotti d’origine animale destinati al consumo umano»
Le definizioni del regolamento (CE) n. 853/2004 si applicano mutatis mutandis.
Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
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|
Esportazioni dall’Unione europea verso la Svizzera ed esportazioni dalla Svizzera verso l’Unione europea |
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Condizioni commerciali |
Equivalenza |
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Unione europea |
Svizzera |
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Salute animale: |
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1. Carni fresche comprese le carni macinate, preparazioni di carni, prodotti a base di carni, grassi non trasformati e grassi fusi |
|||
|
Ungulati domestici Solipedi domestici |
Direttiva 64/432/CEE Direttiva 2002/99/CE Regolamento (CE) n. 999/2001 |
Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE), RS 916.40). Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE), (RS 916.401). |
Sì (1) |
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|
|||
|
2. Carni di selvaggina d’allevamento, preparazioni di carni, prodotti a base di carni |
|||
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Mammiferi terrestri d’allevamento diversi da quelli sopra citati |
Direttiva 64/432/CEE Direttiva 92/118/CEE Direttiva 2002/99/CE Regolamento (CE) n. 999/2001 |
Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE), RS 916.40). Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE), (RS 916.401). |
Sì |
|
Ratiti d’allevamento Lagomorfi |
Direttiva 92/118/CEE Direttiva 2002/99/CE |
|
Sì |
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3. Carni di selvaggina selvatica, preparazioni di carni, prodotti a base di carni |
|||
|
Ungulati selvatici Lagomorfi Altri mammiferi terrestri Selvaggina selvatica di penna |
Direttiva 2002/99/CE Regolamento (CE) n. 999/2001 |
Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE), RS 916.40). Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE), (RS 916.401). |
Sì |
|
4. Carni fresche di pollame, preparazioni di carni, prodotti a base di carni, grassi e grassi fusi |
|||
|
Pollame |
Direttiva 92/118/CEE Direttiva 2002/99/CE |
Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE), RS 916.40). Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE), (RS 916.401). |
Sì |
|
5. Stomaci, vesciche e budella |
|||
|
Bovini Ovini e caprini Suini |
Direttiva 64/432/CEE Direttiva 92/118/CEE Direttiva 2002/99/CE Regolamento (CE) n. 999/2001 |
Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE), RS 916.40). Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE), (RS 916.401). |
Sì (1) |
|
6. Ossa e prodotti a base di ossa |
|||
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Ungulati domestici Solipedi domestici Altri mammiferi terrestri d’allevamento o selvatici Pollame, ratiti e selvaggina selvatica di penna |
Direttiva 64/432/CEE Direttiva 92/118/CEE Direttiva 2002/99/CE Regolamento (CE) n. 999/2001 |
Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE), RS 916.40). Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE), (RS 916.401). |
Sì (1) |
|
7. Proteine animali trasformate, sangue e prodotti del sangue |
|||
|
Ungulati domestici Solipedi domestici Altri mammiferi terrestri d’allevamento o selvatici Pollame, ratiti e selvaggina selvatica di penna |
Direttiva 64/432/CEE Direttiva 92/118/CEE Direttiva 2002/99/CE Regolamento (CE) n. 999/2001 |
Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE), RS 916.40). Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE), (RS 916.401). |
Sì (1) |
|
8. Gelatina e collagene |
|||
|
|
Direttiva 2002/99/CE Regolamento (CE) n. 999/2001 |
Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE), RS 916.40). Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE), (RS 916.401). |
Sì (1) |
|
9. Latte e prodotti lattiero-caseari |
|||
|
|
Direttiva 64/432/CEE Direttiva 2002/99/CE |
Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE), RS 916.40). Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE), (RS 916.401). |
Sì |
|
10. Uova e ovoprodotti |
|||
|
|
Direttiva 2002/99/CE |
Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE), RS 916.40). Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE), (RS 916.401). |
Sì |
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11. Prodotti della pesca, molluschi bivalvi, echinodermi tunicati e gasteropodi marini |
|||
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Direttiva 2006/88/CE Direttiva 2002/99/CE |
Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE), RS 916.40). Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE), (RS 916.401). |
Sì |
|
12. Miele |
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|
|
Direttiva 92/118/CEE Direttiva 2002/99/CE |
Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE), RS 916.40). Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE), (RS 916.401). |
Sì |
|
13. Lumache e cosce di rana |
|||
|
|
Direttiva 92/118/CEE Direttiva 2002/99/CE |
Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE), RS 916.40). Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE), (RS 916.401). |
Sì |
|
(1) Il riconoscimento della similarità delle legislazioni in materia di sorveglianza delle E.S.T. negli ovini e nei caprini sarà riconsiderato nell’ambito del Comitato misto veterinario. |
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Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
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Esportazioni dall’Unione europea verso la Svizzera ed esportazioni dalla Svizzera verso l’Unione europea |
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Condizioni commerciali |
Equivalenza |
|
|
Unione europea |
Svizzera |
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|
Sanità pubblica |
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Regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili (GU L 147 del 31.5.2001, pag. 1). Regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sull’igiene dei prodotti alimentari (GU L 139 del 30.4.2004, pag. 1). Regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale (GU L 139 del 30.4.2004, pag. 55). Regolamento (CE) n. 854/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche per l’organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano (GU L 139 del 30.4.2004, pag. 206). Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali (GU L 165 del 30.4.2004, pag. 1). Regolamento (CE) n. 2073/2005 della Commissione, del 15 novembre 2005, sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari (GU L 338 del 22.12.2005, pag. 1). |
Legge federale del 9 ottobre 1992 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (LDerr; RS 817.0). Ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn; RS 455.1). Ordinanza del 16 novembre 2011 concernente la formazione, il perfezionamento e l’aggiornamento delle persone impiegate nel servizio veterinario pubblico (RS 916.402.) Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE; RS 916.401) Ordinanza del 23 novembre 2005 concernente la produzione primaria (OPPrim; RS 916.020). Ordinanza del 23 novembre 2005 concernente la macellazione e il controllo delle carni (OMCC; RS 817.190). Ordinanza del 23 novembre 2005 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (ODerr; RS 817.02). Ordinanza del DFI, del 23 novembre 2005, concernente l’esecuzione della legislazione sulle derrate alimentari (RS 817.025.21). Ordinanza del DFER, del 23 novembre 2005, concernente l’igiene nella produzione primaria (OIPPrim; RS 916.020.1). Ordinanza del DFI, del 23 novembre 2005, sui requisiti igienici (ORI; RS 817.024.1). Ordinanza del DFI, del 23 novembre 2005, concernente l’igiene nella macellazione (OIgM; RS 817.190.1). Ordinanza del DFI, del 23 novembre 2005, sulle derrate alimentari di origine animale (RS 817.022.108). |
Sì con condizioni speciali |
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Regolamento (CE) n. 2074/2005 della Commissione, del 5 dicembre 2005, recante modalità di attuazione relative a taluni prodotti di cui al regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio e all’organizzazione di controlli ufficiali a norma dei regolamenti del Parlamento europeo e del Consiglio (CE) n. 854/2004 e (CE) n. 882/2004, deroga al regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio e modifica dei regolamenti (CE) n. 853/2004 e (CE) n. 854/2004 (GU L 338 del 22.12.2005, pag. 27). Regolamento (CE) n. 2075/2005 della Commissione, del 5 dicembre 2005, che definisce norme specifiche applicabili ai controlli ufficiali relativi alla presenza di Trichine nelle carni (GU L 338 del 22.12.2005, pag. 60). |
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Protezione degli animali |
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Regolamento (CE) n. 1099/2009 del Consiglio, del 24 settembre 2009, relativo alla protezione degli animali durante l’abbattimento (GU L 303 del 18.11.2009, pag. 1). |
Legge federale del 16 dicembre 2005 sulla protezione degli animali (LPAn; RS 455). Ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn; RS 455.1). Ordinanza dell’USAV, del 12 agosto 2010, concernente la protezione degli animali nella macellazione (OPAnMac; RS 455.110.2). Ordinanza del 23 novembre 2005 concernente la macellazione e il controllo delle carni (OMCC; RS 817.190). |
Sì con condizioni speciali |
Condizioni speciali
La circolazione dei prodotti di origine animale destinati al consumo umano oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera è soggetta alle stesse condizioni di quella dei prodotti di origine animale destinati al consumo umano oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea; vigono le stesse condizioni anche per quanto riguarda la protezione degli animali al momento dell’abbattimento. Se necessario, tali prodotti sono accompagnati dai certificati sanitari previsti per gli scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea o definiti dal presente allegato e disponibili nel sistema Traces.
La Svizzera redige un elenco dei propri stabilimenti riconosciuti, in conformità delle disposizioni dell’articolo 31 (registrazione/riconoscimento degli stabilimenti) del regolamento (CE) n. 882/2004.
Per le sue importazioni, la Svizzera applica le stesse disposizioni applicabili in materia a livello comunitario.
Le autorità svizzere si impegnano a far sì che le carcasse e le carni di suini domestici immesse sul mercato dell’Unione europea siano sempre sottoposte all’esame per l’individuazione di Trichine.
I metodi di rilevamento descritti all’allegato I, capitoli I e II, del regolamento di esecuzione 2015/1375 della Commissione ( 27 ) sono utilizzati in Svizzera nel quadro degli esami volti a individuare la presenza di Trichine.
A norma delle disposizioni dell’articolo 8, paragrafo 1, lettera a, e dell’articolo 8, paragrafo 3, dell’Ordinanza del DFI, del 23 novembre 2005, concernente l’igiene nella macellazione (OIgM; RS 817.190.1) e dell’articolo 10, paragrafo 8, dell’Ordinanza del DFI, del 16 dicembre 2016, sulle derrate alimentari di origine animale (RS 817.022.108), le carcasse e le carni di suini domestici destinati all’ingrasso e alla macellazione, nonché le preparazioni di carne, i prodotti a base di carne e i prodotti trasformati a base di carne che non sono destinati al mercato dell’Unione europea recano uno speciale bollo di idoneità al consumo conforme al modello definito nell’allegato 9, ultimo paragrafo, dell’Ordinanza del DFI, del 23 novembre 2005, concernente l’igiene nella macellazione.
Tali prodotti non possono essere oggetto di scambi con gli Stati membri dell’Unione europea conformemente alle disposizioni dell’articolo 10 dell’Ordinanza del DFI, del 16 dicembre 2016, sulle derrate alimentari di origine animale.
▼M30 —————
In applicazione delle disposizioni dell’articolo 2 dell’Ordinanza sui requisiti igienici (ORI; RS 817.024.1), le autorità competenti della Svizzera possono prevedere in casi particolari adeguamenti agli articoli 8, 10 e 14 di tale Ordinanza:
per rispondere alle esigenze delle aziende situate nelle regioni di montagna a norma della legge federale del 6 ottobre 2006 sulla politica regionale (RS 901.0) e dell’Ordinanza del 28 novembre 2007 sulla politica regionale (RS 901.021).
Le autorità competenti della Svizzera s’impegnano a notificare tali adeguamenti per iscritto alla Commissione. Tale notifica:
La Commissione e gli Stati membri dispongono di un termine di tre mesi a decorrere dal ricevimento della notifica per trasmettere le loro osservazioni scritte. Se necessario, si riunisce il Comitato misto veterinario;
per la fabbricazione delle derrate alimentari che presentano caratteristiche tradizionali.
Le autorità competenti della Svizzera s’impegnano a notificare tali adeguamenti per iscritto alla Commissione entro dodici mesi dopo la concessione, a titolo individuale o generale, di tali deroghe. Ciascuna notifica:
La Commissione informa la Svizzera in merito alle deroghe e agli adeguamenti applicati negli Stati membri dell’Unione europea a norma dell’articolo 13 del regolamento (CE) n. 852/2004, dell’articolo 10 del regolamento (CE) n. 852/2003, dell’articolo 13 del regolamento (CE) n. 854/2003 e dell’articolo 7 del regolamento (CE) n. 2074/2005.
In applicazione dell’articolo 179d dell’Ordinanza sulle epizoozie e dell’articolo 4 dell’Ordinanza sulle derrate alimentari di origine animale, la Svizzera ha adottato una politica di ritiro dei M.S.R. dalle catene alimentari animale e umana. L’elenco dei M.S.R. ritirati nei bovini comprende in particolare la colonna vertebrale degli animali di età superiore a trenta mesi, le tonsille, gli intestini dal duodeno al retto e il mesentere degli animali di tutte le età.
I laboratori di riferimento dell’Unione europea per i residui di medicinali veterinari e contaminanti negli alimenti di origine animale sono i seguenti:
per i residui delle sostanze di cui all’allegato I della direttiva 96/23/CE comprese nella categoria A, punti 1, 2, 3 e 4, e nella categoria B, punti 2 d) e 3 d):
RIKILT — Institute of Food Safety, part of Wageningen UR
P.O. Box 230
6700 AE Wageningen
PAESI BASSI
per i residui delle sostanze di cui all’allegato I della direttiva 96/23/CE comprese nella categoria B, punti 1 e 3 e), e per i residui di carbadox e olaquindox:
Laboratoire d’étude et de recherches sur les médicaments vétérinaires et les désinfectants
ANSES — Laboratoire de Fougères
35306 Fougères cedex
FRANCIA
per i residui delle sostanze di cui all’allegato I della direttiva 96/23/CE comprese nella categoria A, punto 5, e nella categoria B, punti 2 a), 2 b) e 2 e):
Bundesamt für Verbraucherschutz und Lebensmittelsicherheit
Diedersdorfer Weg, 1
D-12277 Berlin
GERMANIA
per i residui delle sostanze di cui all’allegato I della direttiva 96/23/CE comprese nella categoria B, punto 3 c):
Istituto Superiore di Sanità
via Regina Elena 299
00161 Roma
ITALIA
La Svizzera si fa carico delle spese ad essa imputabili per le operazioni che risulteranno dalla designazione di questi laboratori. La funzione e i compiti di tali laboratori sono quelli previsti dal regolamento (CE) n. 882/2004.
In attesa del riconoscimento dell’allineamento della legislazione dell’Unione europea e della legislazione svizzera, per le esportazioni verso l’Unione europea, la Svizzera garantisce il rispetto degli atti sottoelencati e dei relativi testi d’applicazione:
Regolamento (CEE) n. 315/93 del Consiglio, dell’8 febbraio 1993, che stabilisce procedure comunitarie relative ai contaminanti nei prodotti alimentari (GU L 37 del 13.2.1993, pag. 1).
Regolamento di esecuzione (UE) n. 872/2012 della Commissione, del 1o ottobre 2012, che adotta l’elenco di sostanze aromatizzanti di cui al regolamento (CE) n. 2232/96 del Parlamento europeo e del Consiglio, lo inserisce nell’allegato I del regolamento (CE) n. 1334/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga il regolamento (CE) n. 1565/2000 della Commissione e la decisione 1999/217/CE della Commissione (GU L 267 del 2.10.2012, pag. 1).
Direttiva 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente il divieto d’utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze β-agoniste nelle produzioni animali e che abroga le direttive 81/602/CEE, 88/146/CEE e 88/299/CEE (GU L 125 del 23.5.1996, pag. 3).
Direttiva 96/23/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti e che abroga le direttive 85/358/CEE e 86/469/CEE e le decisioni 89/187/CEE e 91/664/CEE (GU L 125 del 23.5.1996, pag. 10).
Direttiva 1999/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 febbraio 1999, relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti gli alimenti e i loro ingredienti trattati con radiazioni ionizzanti (GU L 66 del 13.3.1999, pag. 16).
Direttiva 1999/3/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 febbraio 1999, che stabilisce un elenco comunitario di alimenti e loro ingredienti trattati con radiazioni ionizzanti (GU L 66 del 13.3.1999, pag. 24).
Decisione 2002/840/CE della Commissione, del 23 ottobre 2002, che adotta l’elenco degli impianti riconosciuti per il trattamento degli alimenti con radiazioni ionizzanti nei paesi terzi (GU L 287 del 25.10.2002, pag. 40).
Regolamento (CE) n. 2065/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 novembre 2003, relativo agli aromatizzanti di affumicatura utilizzati o destinati ad essere utilizzati nei o sui prodotti alimentari (GU L 309 del 26.11.2003, pag. 1).
Regolamento (CE) n. 1881/2006 della Commissione, del 19 dicembre 2006, che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari (GU L 364 del 20.12.2006, pag. 5).
Regolamento (CE) n. 1332/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo agli enzimi alimentari e che modifica la direttiva 83/417/CEE del Consiglio, il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio, la direttiva 2000/13/CE, la direttiva 2001/112/CE del Consiglio e il regolamento (CE) n. 258/97 (GU L 354 del 31.12.2008, pag. 7).
Regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo agli additivi alimentari (GU L 354 del 31.12.2008, pag. 16).
Regolamento (CE) n. 1334/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo agli aromi e ad alcuni ingredienti alimentari con proprietà aromatizzanti destinati a essere utilizzati negli e sugli alimenti e che modifica il regolamento (CEE) n. 1601/91 del Consiglio, i regolamenti (CE) n. 2232/96 e (CE) n. 110/2008 e la direttiva 2000/13/CE (GU L 354 del 31.12.2008, pag. 34).
[…] Regolamento (UE) n. 213/2012 della Commissione, del 9 marzo 2012, che stabilisce le specifiche degli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 83 del 22.3.2012, pag. 1).
Direttiva 2009/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri riguardanti i solventi da estrazione impiegati nella preparazione dei prodotti alimentari e dei loro ingredienti (GU L 141 del 6.6.2009, pag. 3).
Regolamento (CE) n. 470/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 maggio 2009, che stabilisce procedure comunitarie per la determinazione di limiti di residui di sostanze farmacologicamente attive negli alimenti di origine animale, abroga il regolamento (CEE) n. 2377/90 del Consiglio e modifica la direttiva 2001/82/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 152 del 16.6.2009, pag. 11).
«Sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano»
Esportazioni dall’Unione europea verso la Svizzera ed esportazioni dalla Svizzera verso l’Unione europea
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Esportazioni dall’Unione europea verso la Svizzera ed esportazioni dalla Svizzera verso l’Unione europea |
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Condizioni commerciali |
Equivalenza |
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Unione europea (*1) |
Svizzera (*1) |
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Sì con condizioni speciali |
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1. Regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili (GU L 147 del 31.5.2001, pag. 1) 2. Regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano e che abroga il regolamento (CE) n. 1774/2002 (regolamento sui sottoprodotti di origine animale) (GU L 300 del 14.11.2009, pag. 1) 3. Regolamento (UE) n. 142/2011 della Commissione, del 25 febbraio 2011, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano, e della direttiva 97/78/CE del Consiglio per quanto riguarda taluni campioni e articoli non sottoposti a controlli veterinari alla frontiera (GU L 54 del 26.2.2011, pag. 1) |
1. Ordinanza del 23 novembre 2005 concernente la macellazione e il controllo delle carni (OMCC; RS 817.190) 2. Ordinanza del DFI, del 23 novembre 2005, concernente l’igiene nella macellazione (OIgM; RS 817.190.1) 3. Ordinanza del 27 giugno 1995 sulle epizoozie (OFE), (RS 916.401) 4. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) 5. Ordinanza del 25 maggio 2011 concernente l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale (OESA; RS 916.441.22) |
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(*1) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014. |
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Condizioni speciali
Per le sue importazioni, la Svizzera applica le stesse disposizioni di quelle relative agli articoli da 25 a 28, 30 e 31 e agli allegati XIV e XV (certificati) del regolamento (UE) n. 142/2011, conformemente agli articoli 41 e 42 del regolamento (CE) n. 1069/2009.
Gli scambi di materie rientranti nelle categorie 1 e 2 sono disciplinati dall’articolo 48 del regolamento (CE) n. 1069/2009.
Le materie che rientrano nella categoria 3, oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera, sono accompagnate dai documenti commerciali e dai certificati sanitari previsti all’allegato VIII, capitolo III, del regolamento (UE) n. 142/2011, conformemente all’articolo 17 del regolamento (UE) n. 142/2011 e agli articoli 21 e 48 del regolamento (CE) n. 1069/2009.
In conformità del titolo II, capo I, sezione 2, del regolamento (CE) n. 1069/2009 e del capo IV e dell’allegato IX del regolamento (UE) n. 142/2011, la Svizzera redige l’elenco dei suoi stabilimenti corrispondenti.
CAPITOLO II
Settori diversi da quelli rientranti nel capitolo I
Esportazioni dall’Unione europea verso la Svizzera ed esportazioni dalla Svizzera verso l’Unione europea
Tali esportazioni saranno effettuate alle condizioni previste per gli scambi intracomunitari. Tuttavia le autorità competenti rilasceranno, se del caso, un certificato che attesti il rispetto di tali condizioni ai fini dell’accompagnamento dei lotti.
Se necessario, i modelli di certificati saranno discussi nell’ambito del Comitato misto veterinario.
Appendice 7
AUTORITÀ COMPETENTI
PARTE A
Svizzera
Le competenze in materia di controllo sanitario e veterinario sono ripartite tra i servizi dei singoli Cantoni e quelli dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria. Si applicano le seguenti disposizioni:
PARTE B
Unione europea
Il controllo veterinario è esercitato sia dai servizi veterinari nazionali dei singoli Stati membri, sia dalla Commissione europea. Si applicano le seguenti disposizioni:
Appendice 8
Adeguamento alle condizioni regionali
Appendice 9
Elementi procedurali per l'esecuzione delle verifiche
Ai fini della presente appendice, per «verifica» si intende il controllo dell'operato.
1. Principi generali
1.1. Le verifiche vengono effettuate in collaborazione tra la Parte incaricata di effettuare la verifica (in appresso denominata «verificatore») e la Parte verificata (in appresso denominata «verificato»), secondo le disposizioni della presente appendice. Possono essere condotte ispezioni presso stabilimenti o impianti, se giudicate necessarie.
1.2. Le verifiche sono intese ad appurare l'efficienza dell'autorità incaricata del controllo, più che a respingere partite di prodotti o stabilimenti. Se una verifica rivela l'esistenza di gravi rischi per la salute degli uomini o degli animali, il verificato è tenuto a prendere provvedimenti immediati per ovviare a tale emergenza. La procedura può comprendere l'esame della normativa pertinente, delle modalità di applicazione, dei risultati finali, del grado di conformità e delle misure correttive applicate.
1.3. La frequenza delle verifiche dipende dall'operato stesso. Se quest'ultimo è mediocre, le ispezioni saranno più frequenti. Il verificato deve correggere le prestazioni insoddisfacenti finché il verificatore non si ritenga soddisfatto.
1.4. Le verifiche e le conseguenti decisioni devono essere improntate a chiarezza e coerenza.
2. Principi applicabili al verificatore
Il responsabile della verifica elabora un piano, di preferenza in conformità con le norme internazionalmente riconosciute, comprendente i seguenti elementi:
l'oggetto, il campo di applicazione e la portata della verifica;
la data e il luogo della verifica, corredati di un calendario sino alla fine dei lavori, compresa la relazione conclusiva;
la o le lingue in cui verrà eseguita la verifica e redatta la relazione;
l'identità dei verificatori e, se si tratta di un gruppo, del capogruppo; in caso di verifica di sistemi o programmi specializzati, occorrono periti qualificati;
un piano delle riunioni da tenersi con funzionari e degli eventuali sopralluoghi presso stabilimenti o impianti; non è necessario indicare in anticipo i nomi degli stabilimenti o delle sedi da visitare;
fatte salve le disposizioni in materia di libertà d'informazione, il verificatore è tenuto a rispettare la riservatezza delle informazioni commerciali e ad evitare conflitti d'interessi;
il rispetto delle norme in materia di igiene e sicurezza professionali e dei diritti dell'operatore.
Questo piano viene riesaminato in via preliminare con rappresentanti del soggetto verificato.
3. Principi applicabili al verificato
I seguenti principi si applicano alle iniziative prese dal verificato per agevolare la verifica.
3.1. Il verificato deve collaborare pienamente con il verificatore e designare a questo scopo il personale competente. Questa collaborazione comprende, tra l'altro:
3.2. Il verificato deve mettere in atto un programma documentato per dimostrare a terzi l'osservanza regolare e uniforme delle norme.
4. Procedure
4.1. Riunione di apertura
I rappresentanti di ambo le Parti tengono una riunione iniziale, nel corso della quale il verificatore passa in rassegna il piano di verifica e si accerta che siano disponibili le risorse, la documentazione e ogni altro tipo di dotazione necessaria all'esecuzione della verifica.
4.2. Esame documentale
Si tratta dell'esame dei documenti e dei registri (cfr. punto 3.1), nonché della struttura e dei poteri del verificato e di eventuali cambiamenti intervenuti nei sistemi d'ispezione alimentare o di certificazione successivamente all'adozione del presente Allegato o dalla precedente verifica, con particolare riguardo agli elementi del sistema d'ispezione e di certificazione concernenti gli animali o i prodotti di cui trattasi. Il verificatore può esaminare la documentazione relativa alle ispezioni e all'emissione di certificati.
4.3. Sopralluoghi
4.3.1. Il verificatore può decidere di procedere a sopralluoghi in base ad un calcolo del rischio, tenendo particolarmente conto di fattori quali il tipo di animali o di prodotti, i precedenti in materia di conformità con i requisiti prescritti dall'industria alimentare o dal paese esportatore, il volume della produzione, delle importazioni e delle esportazioni della merce in questione, i mutamenti di carattere infrastrutturale e la fisionomia dei sistemi nazionali d'ispezione e di certificazione.
4.3.2. Nell'ambito dei sopralluoghi, possono essere visitati impianti di produzione e di trasformazione, unità di condizionamento o d'immagazzinamento di prodotti alimentari, laboratori di analisi, allo scopo di controllare la rispondenza alle informazioni contenute nel materiale documentale di cui al punto 4.2.
4.4. Verifica a posteriori
Qualora sia necessario condurre ulteriori verifiche per accertare che le imperfezioni siano state corrette, basterà esaminare i soli aspetti manchevoli rilevati nella prima verifica.
5. Documenti di lavoro
I formulari per l'annotazione dei risultati e delle conclusioni delle verifiche dovrebbero essere per quanto possibile uniformati, in modo da rendere più uniformi, trasparenti ed efficaci le procedure di verifica. I documenti di lavoro possono includere liste di controllo degli elementi da verificare, tra cui:
6. Riunione di chiusura
I rappresentanti di ambo le Parti tengono una riunione conclusiva, se necessario con la partecipazione di funzionari dei servizi d'ispezione e di certificazione nazionali, nel corso della quale il verificatore espone le risultanze della verifica. Le informazioni devono essere presentate in modo chiaro e conciso, affinché le conclusioni della verifica siano comprensibili a tutti.
Il verificato elabora un piano operativo per la correzione delle eventuali carenze riscontrate, possibilmente con un calendario di esecuzione indicativo.
7. Relazione
Il verificatore trasmette quanto prima possibile al verificato la bozza di relazione sulla verifica. Il verificato formula le proprie osservazioni entro un termine di un mese. Queste vengono inserite nella relazione definitiva.
Appendice 10
PRODOTTI ANIMALI: CONTROLLI ALLE FRONTIERE E CANONI
CAPITOLO I
Disposizioni generali
A. LEGISLAZIONI ( *32 )
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Unione europea |
Svizzera |
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1. Decisione 2004/292/CE della Commissione, del 30 marzo 2004, relativa all’applicazione del sistema Traces recante modifica della decisione 92/486/CEE (GU L 94 del 31.3.2004, pag. 63) 2. Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare (GU L 31 dell’1.2.2002, pag. 1) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40), e in particolare l’articolo 57 2. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) 3. Ordinanza del 27 agosto 2008 concernente l’importazione e il transito per via aerea di prodotti animali provenienti da paesi terzi (OITPA), (RS 916.443.13) 4. Ordinanza del DFI, del 16 maggio 2007, sul controllo dell’importazione e del transito di animali e prodotti animali (Ordinanza sui controlli OITE), (RS 916.443.106) 5. Ordinanza del 30 ottobre 1985 sulle tasse dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (Ordinanza sulle tasse dell’USAV; RS 916.472) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. La Commissione, in collaborazione con l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria, integra la Svizzera nel sistema informatico Traces, conformemente alla decisione 2004/292/CE della Commissione.
2. La Commissione, in collaborazione con l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria, integra la Svizzera nel sistema di allarme rapido previsto all’articolo 50 del regolamento (CE) n. 178/2002 per quanto riguarda le disposizioni connesse ai respingimenti alle frontiere dei prodotti di origine animale.
In caso di rifiuto di una partita, di un contenitore o di un carico da parte di un’autorità competente in un posto frontaliero dell’Unione europea, la Commissione avvisa immediatamente la Svizzera.
La Svizzera notifica immediatamente alla Commissione qualunque caso di rifiuto, collegato a un rischio diretto o indiretto per la salute umana, di una partita, di un contenitore o di un carico di prodotti alimentari o di alimenti per animali, da parte di un’autorità competente di un posto frontaliero e rispetta le regole di riservatezza previste all’articolo 52 del regolamento (CE) n. 178/2002.
Le misure particolari collegate a tale partecipazione sono definite nell’ambito del Comitato misto veterinario.
CAPITOLO II
Controlli veterinari applicabili negli scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera
A. LEGISLAZIONI ( *33 )
I controlli veterinari applicabili negli scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera sono effettuati conformemente alle disposizioni degli atti seguenti:
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Unione europea |
Svizzera |
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1. Direttiva 89/608/CEE del Consiglio, del 21 novembre 1989, relativa alla mutua assistenza tra le autorità amministrative degli Stati membri e alla collaborazione tra queste e la Commissione per assicurare la corretta applicazione delle legislazioni veterinaria e zootecnica (GU L 351 del 2.12.1989, pag. 34) 2. Direttiva 89/662/CEE del Consiglio, dell’11 dicembre 1989, relativa ai controlli veterinari applicabili negli scambi intracomunitari, nella prospettiva della realizzazione del mercato interno (GU L 395 del 30.12.1989, pag. 13) 3. Direttiva 2002/99/CE del Consiglio, del 16 dicembre 2002, che stabilisce norme di polizia sanitaria per la produzione, la trasformazione e l’introduzione di prodotti di origine animale destinati al consumo umano (GU L 18 del 23.1.2003, pag. 11) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40), e in particolare l’articolo 57 2. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) 3. Ordinanza del 27 agosto 2008 concernente l’importazione e il transito per via aerea di prodotti animali provenienti da paesi terzi (OITPA; RS 916.443.13) 4. Ordinanza del DFI, del 16 maggio 2007, sul controllo dell’importazione e del transito di animali e prodotti animali (Ordinanza sui controlli OITE), (RS 916.443.106) 5. Ordinanza del […]28 novembre 2014 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali da compagnia ([…]OITE-AC; RS 916.443.14) 6. Ordinanza del 30 ottobre 1985 sulle tasse dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (Ordinanza sulle tasse dell’USAV; RS 916.472) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
Nei casi previsti all’articolo 8 della direttiva 89/662/CEE, le autorità competenti del luogo di destinazione entrano immediatamente in contatto con le autorità competenti del luogo di spedizione. Esse adottano tutte le misure necessarie e comunicano all’autorità competente del luogo di spedizione e alla Commissione la natura dei controlli effettuati, le decisioni adottate e i motivi di tali decisioni.
L’attuazione delle disposizioni previste agli articoli 10, 11 e 16 della direttiva 89/608/CEE e agli articoli 9 e 16 della direttiva 89/662/CEE spetta al Comitato misto veterinario.
CAPITOLO III
Controlli veterinari applicabili sulle importazioni provenienti dai paesi terzi
A. LEGISLAZIONI ( *34 )
I controlli relativi alle importazioni dai paesi terzi sono effettuati conformemente alle seguenti disposizioni:
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Unione europea |
Svizzera |
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1. Regolamento (CE) n. 136/2004 della Commissione, del 22 gennaio 2004, che fissa le modalità dei controlli veterinari da effettuare ai posti d’ispezione frontalieri della Comunità sui prodotti importati dai paesi terzi (GU L 21 del 28.1.2004, pag. 11) 2. Regolamento (CE) n. 206/2009 della Commissione, del 5 marzo 2009, relativo all’introduzione nella Comunità di scorte personali di prodotti di origine animale e che modifica il regolamento (CE) n. 136/2004 (GU L 77 del 24.3.2009, pag. 1) 3. Regolamento (CE) n. 854/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche per l’organizzazione dei controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano (GU L 139 del 30.4.2004, pag. 206) 4. Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali (GU L 165 del 30.4.2004, pag. 1). 5. Direttiva 89/608/CEE del Consiglio, del 21 novembre 1989, relativa alla mutua assistenza tra le autorità amministrative degli Stati membri e alla collaborazione tra queste e la Commissione per assicurare la corretta applicazione delle legislazioni veterinaria e zootecnica (GU L 351 del 2.12.1989, pag. 34) 6. Direttiva 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente il divieto d’utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze β-agoniste nelle produzioni animali e che abroga le direttive 81/602/CEE, 88/146/CEE e 88/299/CEE (GU L 125 del 23.5.1996, pag. 3) 7. Direttiva 96/23/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti e che abroga le direttive 85/358/CEE e 86/469/CEE e le decisioni 89/187/CEE e 91/664/CEE (GU L 125 del 23.5.1996, pag. 10) 8. Direttiva 97/78/CE del Consiglio, del 18 dicembre 1997, che fissa i principi relativi all’organizzazione dei controlli veterinari per i prodotti che provengono dai paesi terzi e che sono introdotti nella Comunità (GU L 24 del 30.1.1998, pag. 9) 9. Decisione 2002/657/CE della Commissione, del […] 12 agosto 2002, che attua la direttiva 96/23/CE del Consiglio relativa al rendimento dei metodi analitici e all’interpretazione dei risultati (GU L 221 del 17.8.2002, pag. 8) 10. Direttiva 2002/99/CE del Consiglio, del 16 dicembre 2002, che stabilisce norme di polizia sanitaria per la produzione, la trasformazione e l’introduzione di prodotti di origine animale destinati al consumo umano (GU L 18 del 23.1.2003, pag. 11) 11. Decisione 2005/34/CE della Commissione, dell’11 gennaio 2005, che stabilisce norme armonizzate per i test di rilevamento di taluni residui nei prodotti di origine animale importati dai paesi terzi (GU L 16 del 20.1.2005, pag. 61) 12. Decisione 2007/275/CE della Commissione, del 17 aprile 2007, relativa agli elenchi di animali e prodotti da sottoporre a controlli presso i posti d’ispezione frontalieri a norma delle direttive del Consiglio 91/496/CEE e 97/78/CE (GU L 116 del 4.5.2007, pag. 9) |
1. Legge del 1o luglio 1966 sulle epizoozie (LFE; RS 916.40), e in particolare l’articolo 57. 2. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10) 3. Ordinanza del 27 agosto 2008 concernente l’importazione e il transito per via aerea di prodotti animali provenienti da paesi terzi (OITPA; RS 916.443.13) 4. Ordinanza del DFI, del 16 maggio 2007, sul controllo dell’importazione e del transito di animali e prodotti animali (Ordinanza sui controlli OITE), (RS 916.443.106) 5. Ordinanza del […]28 novembre 2014 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali da compagnia ([…]OITE-AC; RS 916.443.14). 6. Ordinanza del 30 ottobre 1985 sulle tasse dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (Ordinanza sulle tasse dell’USAV; RS 916.472). 7. Legge del 9 ottobre 1992 sulle derrate alimentari (LDerr; RS 817.0) 8. Ordinanza del 23 novembre 2005 sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso (ODerr; RS 817.02) 9. Ordinanza del 23 novembre 2005 concernente l’esecuzione della legislazione sulle derrate alimentari (RS 817.025.21) 10. Ordinanza del DFI, del 26 giugno 1995, sulle sostanze estranee e sui componenti presenti negli alimenti (OSoE; RS 817.021.23) |
B. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
1. Ai fini dell’applicazione dell’articolo 6 della direttiva 97/78/CE, i posti d’ispezione frontalieri degli Stati membri dell’Unione europea sono i seguenti: i posti d’ispezione frontalieri riconosciuti per i controlli veterinari sui prodotti animali e che figurano nell’allegato della decisione 2001/881/CE della Commissione, del 7 dicembre 2001, che stabilisce l’elenco dei posti d’ispezione frontalieri riconosciuti ai fini dei controlli veterinari sui prodotti e sugli animali provenienti dai paesi terzi e che aggiorna le modalità relative ai controlli che devono essere effettuati dagli esperti della Commissione, così come modificata.
2. Ai fini dell’applicazione dell’articolo 6 della direttiva 97/78/CEE, i posti d’ispezione frontalieri per la Svizzera sono i seguenti:
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Nome |
Codice TRACES |
Tipo |
Centro d’ispezione |
Tipo di riconoscimento |
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Aeroporto di Zurigo |
CHZRH4 |
A |
Centro 1 |
NHC (*1) |
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Centro 2 |
HC(2) (*1) |
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Aeroporto di Ginevra |
CHGVA4 |
A |
Centro 2 |
HC(2), NHC (*1) |
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(*1) Con riferimento alle categorie di riconoscimento definite dalla decisione 2009/821/CE. |
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Le modifiche ulteriori dell’elenco dei posti d’ispezione frontalieri, dei loro centri d’ispezione e del loro tipo di riconoscimento sono di competenza del Comitato misto veterinario.
L’esecuzione dei controlli in loco è di competenza del Comitato misto veterinario, segnatamente in base all’articolo 45 del regolamento (CE) n. 882/2004 e all’articolo 57 della legge sulle epizoozie.
CAPITOLO IV
Condizioni sanitarie e condizioni di controllo degli scambi tra l’Unione europea e la Svizzera
Per i settori nei quali l’equivalenza è riconosciuta in modo reciproco, i prodotti animali oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera circolano alle stesse condizioni dei prodotti oggetto di scambi tra gli Stati membri dell’Unione. Se necessario, tali prodotti sono accompagnati dai certificati sanitari previsti per gli scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea o definiti dal presente allegato e disponibili nel sistema Traces.
Per gli altri settori, restano applicabili le condizioni sanitarie di cui al capitolo II dell’appendice 6.
CAPITOLO V
Condizioni sanitarie e condizioni di controllo delle importazioni dai paesi terzi
I. UNIONE EUROPEA — LEGISLAZIONE ( *35 )
A. Regole di sanità pubblica
1. Direttiva 2009/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri riguardanti i solventi da estrazione impiegati nella preparazione dei prodotti alimentari e dei loro ingredienti (rifusione) (GU L 141 del 6.6.2009, pag. 3).
2. Regolamento (CE) n. 1334/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo agli aromi e ad alcuni ingredienti alimentari con proprietà aromatizzanti destinati a essere utilizzati negli e sugli alimenti e che modifica il regolamento (CEE) n. 1601/91 del Consiglio, i regolamenti (CE) n. 2232/96 e (CE) n. 110/2008 e la direttiva 2000/13/CE (GU L 354 del 31.12.2008, pag. 34).
3. Regolamento (CE) n. 470/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 maggio 2009, che stabilisce procedure comunitarie per la determinazione di limiti di residui di sostanze farmacologicamente attive negli alimenti di origine animale, abroga il regolamento (CEE) n. 2377/90 del Consiglio e modifica la direttiva 2001/82/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 152 del 16.6.2009, pag. 11).
4. Regolamento (CEE) n. 315/93 del Consiglio, dell’8 febbraio 1993, che stabilisce procedure comunitarie relative ai contaminanti nei prodotti alimentari (GU L 37 del 13.2.1993, pag. 1).
5. Direttiva 95/45/CE della Commissione, del 26 luglio 1995, che stabilisce i requisiti di purezza specifici per le sostanze coloranti per uso alimentare (GU L 226 del 22.9.1995, pag. 1).
6. Direttiva 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente il divieto d’utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze β-agoniste nelle produzioni animali e che abroga le direttive 81/602/CEE, 88/146/CEE e 88/299/CEE (GU L 125 del 23.5.1996, pag. 3).
7. Direttiva 96/23/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti e che abroga le direttive 85/358/CEE e 86/469/CEE e le decisioni 89/187/CEE e 91/664/CEE (GU L 125 del 23.5.1996, pag. 10).
8. Regolamento di esecuzione (UE) n. 872/2012 della Commissione, del 1o ottobre 2012, che adotta l’elenco di sostanze aromatizzanti di cui al regolamento (CE) n. 2232/96 del Parlamento europeo e del Consiglio, lo inserisce nell’allegato I del regolamento (CE) n. 1334/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga il regolamento (CE) n. 1565/2000 della Commissione e la decisione 1999/217/CE della Commissione (GU L 267 del 2.10.2012, pag. 1).
9. Direttiva 1999/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 febbraio 1999, relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti gli alimenti e i loro ingredienti trattati con radiazioni ionizzanti (GU L 66 del 13.3.1999, pag. 16).
10. Direttiva 1999/3/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 febbraio 1999, che stabilisce un elenco comunitario di alimenti e loro ingredienti trattati con radiazioni ionizzanti (GU L 66 del 13.3.1999, pag. 24).
11. Regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili (GU L 147 del 31.5.2001, pag. 1).
12. Decisione 2002/840/CE della Commissione, del 23 ottobre 2002, che adotta l’elenco degli impianti riconosciuti per il trattamento degli alimenti con radiazioni ionizzanti nei paesi terzi (GU L 287 del 25.10.2002, pag. 40).
13. Regolamento (CE) n. 2160/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 novembre 2003, sul controllo della salmonella e di altri agenti zoonotici specifici presenti negli alimenti (GU L 325 del 12.12.2003, pag. 1).
14. Regolamento (CE) n. 2065/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 novembre 2003, relativo agli aromatizzanti di affumicatura utilizzati o destinati ad essere utilizzati nei o sui prodotti alimentari (GU L 309 del 26.11.2003, pag. 1).
15. Direttiva 2004/41/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, che abroga alcune direttive recanti norme sull’igiene dei prodotti alimentari e le disposizioni sanitarie per la produzione e la commercializzazione di determinati prodotti di origine animale destinati al consumo umano e che modifica le direttive 89/662/CEE e 92/118/CEE del Consiglio e la decisione 95/408/CE del Consiglio (GU L 157 del 30.4.2004, pag. 33).
16. Regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale (GU L 139 del 30.4.2004, pag. 55).
17. Regolamento (CE) n. 854/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche per l’organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano (GU L 139 del 30.4.2004, pag. 206).
18. Decisione 2005/34/CE della Commissione, dell’11 gennaio 2005, che stabilisce norme armonizzate per i test di rilevamento di taluni residui nei prodotti di origine animale importati dai paesi terzi (GU L 16 del 20.1.2005, pag. 61).
19. Regolamento (CE) n. 401/2006 della Commissione, del 23 febbraio 2006, relativo ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale dei tenori di micotossine nei prodotti alimentari (GU L 70 del 9.3.2006, pag. 12).
20. Regolamento (CE) n. 1881/2006 della Commissione, del 19 dicembre 2006, che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari (GU L 364 del 20.12.2006, pag. 5).
21. Regolamento (UE) n. 252/2012 della Commissione, del 21 marzo 2012, che stabilisce i metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale dei livelli di diossine, PCB diossina-simili e PCB non diossina-simili in alcuni prodotti alimentari e che abroga il regolamento (CE) n. 1883/2006 (GU L 84 del 23.3.2012, pag. 1).
22. Regolamento (CE) n 333/2007 della Commissione, del 28 marzo 2007, relativo ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale dei tenori di piombo, cadmio, mercurio, stagno inorganico, 3-MCPD e benzo(a)pirene nei prodotti alimentari (GU L 88 del 29.3.2007, pag. 29).
B. Regole di salute animale
1. Direttiva 92/118/CEE del Consiglio, del 17 dicembre 1992, che stabilisce le condizioni sanitarie e di polizia sanitaria per gli scambi e le importazioni nella Comunità di prodotti non soggetti, per quanto riguarda tali condizioni, alle normative comunitarie specifiche di cui all’allegato A, capitolo I, della direttiva 89/662/CEE e, per quanto riguarda i patogeni, alla direttiva 90/425/CEE (GU L 62 del 15.3.1993, pag. 49).
2. Regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili (GU L 147 del 31.5.2001, pag. 1).
3. Regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano e che abroga il regolamento (CE) n. 1774/2002 (GU L 300 del 14.11.2009, pag. 1).
4. Regolamento (UE) n. 142/2011 della Commissione, del 25 febbraio 2011, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano, e della direttiva 97/78/CE del Consiglio per quanto riguarda taluni campioni e articoli non sottoposti a controlli veterinari alla frontiera (GU L 54 del 26.2.2011, pag. 1).
5. Direttiva 2002/99/CE del Consiglio, del 16 dicembre 2002, che stabilisce norme di polizia sanitaria per la produzione, la trasformazione e l’introduzione di prodotti di origine animale destinati al consumo umano (GU L 18 del 23.1.2003, pag. 11).
6. Direttiva 2006/88/CE del Consiglio, del 24 ottobre 2006, relativa alle condizioni di polizia sanitaria applicabili alle specie animali d’acquacoltura e ai relativi prodotti, nonché alla prevenzione di talune malattie degli animali acquatici e alle misure di lotta contro tali malattie (GU L 328 del 24.11.2006, pag. 14).
C. Altre misure specifiche ( *36 )
1. Accordo interinale di commercio e di unione doganale tra la Comunità economica europea e la Repubblica di San Marino — Dichiarazione comune — Dichiarazione della Comunità (GU L 359 del 9.12.1992, pag. 14).
2. Decisione […] 94/1/CE, CECA del Consiglio e della Commissione, del 13 dicembre 1993, relativa alla conclusione dell’accordo sullo Spazio economico europeo tra le Comunità europee, i loro Stati membri e la Repubblica d’Austria, la Repubblica di Finlandia, la Repubblica d’Islanda, il Principato del Liechtenstein, il Regno di Norvegia, il Regno di Svezia e la Confederazione elvetica (GU L 1 del 3.1.1994, pag. 1).
3. Decisione 97/132/CE del Consiglio, del 17 dicembre 1996, relativa alla conclusione dell’accordo tra la Comunità europea e la Nuova Zelanda sulle misure sanitarie applicabili agli scambi di animali vivi e di prodotti di origine animale (GU L 57 del 26.2.1997, pag. 4).
4. Decisione 97/345/CE del Consiglio, del 17 febbraio 1997, concernente la conclusione del protocollo sulle questioni veterinarie complementare all’accordo in forma di scambio di lettere tra la Comunità economica europea e il principato di Andorra (GU L 148 del 6.6.1997, pag. 15).
5. Decisione 98/258/CE del Consiglio, del 16 marzo 1998, relativa alla conclusione dell’accordo tra la Comunità europea e gli Stati Uniti d’America in merito alle misure sanitarie di protezione della sanità pubblica e animale applicabili agli scambi di animali vivi e di prodotti di origine animale (GU L 118 del 21.4.1998, pag. 1).
6. Decisione 98/504/CE del Consiglio, del 29 giugno 1998, relativa alla conclusione di un accordo interinale sugli scambi e sulle questioni commerciali tra la Comunità europea, da una parte, e gli Stati Uniti del Messico, dall’altra (GU L 226 del 13.8.1998, pag. 24).
7. Decisione 1999/201/CE del Consiglio, del 14 dicembre 1998, relativa alla conclusione dell’accordo tra la Comunità europea e il governo del Canada in merito a misure sanitarie per la tutela della sanità pubblica ed animale applicabili agli scambi di animali vivi e di prodotti di origine animale (GU L 71 del 18.3.1999, pag. 1).
8. Decisione 1999/778/CE del Consiglio, del 15 novembre 1999, concernente la conclusione di un protocollo sulle questioni veterinarie aggiuntivo all’accordo tra la Comunità europea, da una parte, e il governo della Danimarca e il governo locale delle isole Færøer, dall’altra (GU L 305 del 30.11.1999, pag. 25).
9. Protocollo 1999/1130/CE sulle questioni veterinarie aggiuntivo all’accordo tra la Comunità europea, da una parte, e il governo della Danimarca e il governo locale delle isole Færøer, dall’altra (GU L 305 del 30.11.1999, pag. 26).
10. Decisione 2002/979/CE del Consiglio, del 18 novembre 2002, relativa alla firma e all’applicazione provvisoria di determinate disposizioni dell’accordo che istituisce un’associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Cile, dall’altra (GU L 352 del 30.12.2002, pag. 1).
II. SVIZZERA — LEGISLAZIONE ( *37 )
A. Ordinanza del 18 aprile 2007 concernente l’importazione, il transito e l’esportazione di animali e prodotti animali (OITE; RS 916.443.10)
B. Ordinanza del 27 agosto 2008 concernente l’importazione e il transito per via aerea di prodotti animali provenienti da paesi terzi (OITPA), (RS 916.443.13).
III. MODALITÀ D’APPLICAZIONE
A. L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria applica, simultaneamente agli Stati membri dell’Unione europea, le condizioni d’importazione indicate negli atti menzionati al punto I della presente appendice, le misure d’applicazione e gli elenchi degli stabilimenti dai quali le importazioni sono autorizzate. Questo impegno si applica a tutti gli atti opportuni, qualunque sia la loro data d’adozione.
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria può adottare misure più restrittive ed esigere garanzie supplementari. Si terranno consultazioni nell’ambito del Comitato misto veterinario al fine di cercare soluzioni adeguate.
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria e gli Stati membri dell’Unione europea si notificano reciprocamente le condizioni specifiche d’importazione stabilite a titolo bilaterale che non sono oggetto di armonizzazione a livello dell’Unione europea.
B. I posti d’ispezione frontalieri degli Stati membri di cui al punto B. 1) del capitolo III della presente appendice effettuano i controlli relativi alle importazioni dai paesi terzi e destinate alla Svizzera conformemente al punto A del capitolo III della presente appendice.
C. I posti d’ispezione frontalieri della Svizzera menzionati al punto B. 2) del capitolo III della presente appendice effettuano i controlli relativi alle importazioni dai paesi terzi e destinate agli Stati membri dell’Unione europea conformemente al punto A del capitolo III della presente appendice.
D. In applicazione delle disposizioni dell’Ordinanza del 27 agosto 2008 concernente l’importazione e il transito per via aerea di prodotti animali provenienti da paesi terzi (OITPA; RS 916.443.13), la Confederazione svizzera mantiene la possibilità d’importare carni bovine ottenute da bovini potenzialmente trattati con promotori di crescita. L’esportazione di questa carne verso l’Unione europea è vietata. Inoltre, la Confederazione svizzera:
CAPITOLO VI
Canoni
1. Non è percepito alcun canone per i controlli veterinari applicabili agli scambi tra gli Stati membri dell’Unione europea e la Svizzera.
2. Per i controlli veterinari delle importazioni dai paesi terzi, le autorità svizzere s’impegnano a percepire i canoni collegati ai controlli ufficiali previsti dal regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali (GU L 165 del 30.4.2004, pag. 1).
Appendice 11
PUNTI DI CONTATTO
I. Per l’Unione europea:
Il direttore
Affari veterinari e internazionali
Direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare
Commissione europea
1049 Bruxelles/Brussel,
BELGIQUE/BELGIË
II. Per la Svizzera:
Il direttore
Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria
3003 Berna SVIZZERA
ALLEGATO 12
Relativo alla protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei prodotti agricoli e alimentari
Articolo 1
Obiettivi
Le parti convengono di promuovere tra di loro lo sviluppo armonioso delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei prodotti agricoli e alimentari (in prosieguo «IG») e di facilitare, mediante la loro protezione, i flussi commerciali bilaterali di prodotti agricoli e alimentari che beneficiano di una IG ai sensi delle loro rispettive regolamentazioni.
Articolo 2
Disposizioni legislative delle parti
1. Le legislazioni delle parti relative alla protezione delle IG sul loro rispettivo territorio permettono una procedura di protezione uniforme rispondente agli obiettivi comuni delle parti.
2. Le suddette legislazioni in particolare istituiscono:
Articolo 3
Procedimenti preventivi di protezione ai sensi dell'accordo
Ogni parte sottopone a un esame e a una consultazione pubblica le IG dell'altra parte.
Articolo 4
Oggetto della protezione
1. Ogni parte protegge le IG dell'altra parte di cui all'appendice 1.
2. Questa appendice può essere completata secondo la procedura di cui all'articolo 16.
3. La protezione prevista dal presente allegato non pregiudica il trattamento di una domanda di registrazione individuale secondo le rispettive procedure delle parti.
Articolo 5
Ambito di applicazione
In deroga all'articolo 1 del presente accordo, il presente allegato si applica alle IG dell'appendice 1 che designano prodotti previsti dalle legislazioni delle due parti di cui all'appendice 2.
Articolo 6
Ammissibilità alla protezione
1. Le IG delle parti per essere ammesse alla protezione prevista dal presente allegato devono essere preventivamente protette sul loro rispettivo territorio ed essere originarie delle parti.
2. Le parti non sono obbligate a proteggere una IG dell'altra parte che non è più protetta sul territorio di quest'ultima.
Articolo 7
Estensione della protezione
1. Le IG di cui all'appendice 1 possono essere utilizzate da ogni operatore che commercializzi il prodotto conformemente al relativo disciplinare in vigore.
2. L'uso commerciale diretto o indiretto di una IG protetta è vietato:
per un prodotto comparabile non conforme al disciplinare;
per un prodotto non comparabile nella misura in cui questo uso sfrutti la reputazione della IG in questione.
3. La protezione in parola si applica in caso di usurpazione, imitazione o evocazione, anche se:
4. Le IG sono anche protette contro:
5. Le IG di cui all'appendice 1 non possono diventare generiche.
Articolo 8
Disposizioni particolari per talune denominazioni
1. La protezione dell'IG «Bündnerfleisch (Viande des Grisons)» della Svizzera di cui all'appendice 1 non impedisce per un periodo transitorio di tre anni a decorrere dall'entrata in vigore del presente allegato l'utilizzo sul territorio dell'Unione di detta denominazione per designare e presentare taluni prodotti comparabili non originari della Svizzera.
2. La protezione delle seguenti IG dell'Unione di cui all'appendice 1 non impedisce per un periodo transitorio di tre anni a decorrere dall'entrata in vigore del presente allegato l'utilizzo sul territorio della Svizzera di denominazioni corrispondenti per designare e presentare taluni prodotti comparabili non originari dell'Unione.
Salame di Varzi;
Schwarzwälder Schinken.
3. La protezione delle seguenti IG della Svizzera di cui all'appendice 1 non impedisce per un periodo transitorio di cinque anni a decorrere dall'entrata in vigore del presente allegato l'utilizzo sul territorio dell'Unione di denominazioni corrispondenti per designare e presentare taluni prodotti comparabili non originari della Svizzera:
Sbrinz;
Gruyère.
4. La protezione delle seguenti IG dell'Unione di cui all'appendice 1 non impedisce per un periodo transitorio di cinque anni a decorrere dall'entrata in vigore del presente allegato l'utilizzo sul territorio della Svizzera di denominazioni corrispondenti per designare e presentare taluni prodotti comparabili non originari dell'Unione.
Munster;
Taleggio;
Fontina;
Φέτα (Feta);
Chevrotin;
Reblochon;
Grana Padano (compreso il termine «Grana» usato da solo).
5. Le seguenti IG omonime della Svizzera e dell'Unione di cui all'appendice 1 sono protette e possono coesistere:
Se è necessario sono previste misure specifiche di etichettatura per distinguere i prodotti ed escludere qualsiasi rischio di inganno.
6. La protezione delle IG «Grana Padano» e «Parmigiano Reggiano» non esclude, per prodotti destinati al mercato svizzero e per i quali sono state adottate tutte le misure in modo da evitare che essi siano esportati nuovamente, che la grattugiatura e il confezionamento (compreso il taglio in porzioni e l'imballaggio) di questi prodotti si effettuino sul territorio della Svizzera durante un periodo transitorio di sei anni a decorrere dall'entrata in vigore del presente allegato e senza il diritto all'utilizzo dei simboli e delle diciture dell'Unione per le suddette IG.
7. L'IG «Gruyère» da un lato e le IG «Γραβιέρα Κρήτης (Graviera Kritis)», «Γραβιέρα Αγράφων (Graviera Agrafon)», «Κεφαλογραβιέρα (Kefalograviera)» e «Γραβιέρα Νάξου (Graviera Naxou)» dall'altro, designano formaggi chiaramente distinti, in particolare per il loro luogo di origine geografica specifico, il loro modo di fabbricazione e le loro proprietà organolettiche. In questo contesto, le parti si impegnano a adottare tutti i provvedimenti necessari per evitare e, se necessario, per far cessare ogni uso abusivo o suscettibile di indurre confusione tra la IG «Gruyère» e il termine «Γραβιέρα/Graviera», nel rispetto delle disposizioni degli articoli 13 e 15.
A tal fine le parti convengono in particolare che il termine «Γραβιέρα / Graviera» non può, in nessun caso, essere tradotto con «Gruyère» e lo stesso dicasi per il contrario.
Articolo 9
Relazione con i marchi
1. Fatto salvo il paragrafo 2 del presente articolo, per le IG di cui all'appendice 1 la registrazione di un marchio corrispondente a una delle situazioni di cui all'articolo 7 è negata o annullata d'ufficio o su istanza della parte interessata conformemente alla legislazione di ogni parte. Questa obbligazione generale si riferisce in particolare al fatto che la domanda di registrazione di un marchio corrispondente alla situazione prevista all'articolo 7, paragrafo 2, lettera a), sia rigettata conformemente alla legislazione di ogni parte. I marchi registrati in violazione di quanto precede sono invalidi.
2. Un marchio, il cui uso corrisponde a una delle situazioni di cui all'articolo 7 e che in buona fede è stato depositato, registrato o acquisito con l'uso, nei casi in cui ciò sia previsto dalla legislazione sul territorio della parte interessata anteriormente alla data di entrata in vigore del presente allegato, fatto salvo l'articolo 16, paragrafo 3, può continuare a essere utilizzato e rinnovato, nonostante la protezione di una IG da parte del presente allegato, purché non sussistano motivi di nullità o di decadenza del marchio ai sensi delle legislazione delle parti.
Articolo 10
Relazione con gli accordi internazionali
Il presente allegato si applica fatti salvi i diritti e le obbligazioni delle parti a norma dell'accordo che istituisce l'organizzazione mondiale del commercio e di ogni altro accordo multilaterale relativo al diritto della proprietà intellettuale cui sono parti contraenti la Svizzera e l'Unione.
Articolo 11
Legittimazione ad agire
Il diritto di agire per assicurare la protezione delle IG di cui all'appendice 1 è esteso alle persone fisiche o giuridiche legittimamente interessate, in particolare federazioni, associazioni e organizzazioni di produttori, di commercianti o di consumatori stabiliti o aventi sede sul territorio dell'altra parte.
Articolo 12
Diciture e simboli
Tenuto conto della convergenza delle legislazioni delle parti di cui all'articolo 2, ogni parte autorizza sul suo territorio la commercializzazione dei prodotti suscettibili di essere compresi nell'ambito di applicazione del presente allegato e recanti diciture ed eventuali simboli ufficiali, relativi alle IG, utilizzati dall'altra parte.
Articolo 13
Applicazione dell'allegato e provvedimenti di attuazione
Le parti attuano la protezione prevista all'articolo 7 mediante ogni azione amministrativa idonea o azione legale, se necessario su richiesta dell'altra parte.
Articolo 14
Provvedimenti alla frontiera
Le parti adottano tutti i provvedimenti necessari per permettere alle rispettive autorità doganali di trattenere alla frontiera i prodotti nei confronti dei quali si sospetta l'illecita apposizione di una IG protetta dal presente allegato e destinati all'importazione sul territorio doganale di una parte, all'esportazione a partire dal territorio doganale di una parte, alla riesportazione, alla disposizione in zona franca o deposito franco o ad essere assoggettati a uno dei regimi seguenti: transito internazionale, deposito doganale, perfezionamento attivo o passivo o ammissione temporanea sul territorio doganale di una parte.
Articolo 15
Cooperazione bilaterale
1. Le parti si prestano reciproca assistenza.
2. Le parti si scambiano, regolarmente o su richiesta di una parte, ogni informazione utile al buon funzionamento delle disposizioni del presente allegato, in particolare per quanto attiene alla evoluzione delle disposizioni legislative e regolamentari delle parti o delle loro IG (modifiche di diciture, simboli e loghi, modifiche sostanziali del disciplinare, cancellazione, ecc.).
3. Le parti si informano qualora una di esse, nell'ambito di negoziati con un paese terzo, proponga di proteggere una IG per un prodotto agricolo o alimentare di tale paese e che detta denominazione abbia per omonimo una IG protetta dell'altra parte al fine di consentire a quest'ultima di esprimere un parere sulla protezione della IG in questione.
4. Le parti si consultano se una di esse ritiene che l'altra non abbia onorato un impegno contemplato nel presente allegato.
5. Il comitato esamina ogni questione relativa all'applicazione del presente allegato o alla sua evoluzione. Il comitato in particolare può decidere le modifiche da apportare all'articolo 8 e, se necessario, le condizioni pratiche di uso che permettono di differenziare le IG omonime.
6. Il gruppo di lavoro «DOP/IGP» istituito ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 7, dell'accordo assiste il comitato su richiesta di quest'ultimo.
Articolo 16
Clausola di riesame
1. Per quanto attiene alle IG di nuova registrazione, da ambo le parti, le parti procedono all'esame e alla consultazione di cui all'articolo 3 ai fini della loro protezione. L'inserimento di nuove IG nell'appendice 1 viene fatto secondo le procedure del comitato.
2. La parti si impegnano a esaminare i casi di IG che non figurano nell'appendice 1 entro due anni successivi all'entrata in vigore del presente allegato.
3. La data di cui all'articolo 9, paragrafo 2, è quella della trasmissione della domanda all'altra parte.
4. Le parti si consultano per ogni altra modifica da apportare all'allegato.
5. Le modalità di applicazione non previste dal presente allegato sono, se necessario, decise dal comitato.
Articolo 17
Disposizioni transitorie
1. Fatto salvo l'articolo 8, i prodotti di cui alle IG contenuti nell'appendice 1 che, al momento dell'entrata in vigore del presente allegato, sono stati prodotti, designati e presentati legittimamente nel rispetto della legge o della regolamentazione interna delle parti, ma la cui produzione, designazione e presentazione sono vietate dal presente allegato, possono essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte, al massimo durante un periodo di due anni a decorrere dall'entrata in vigore del presente allegato.
2. Le disposizioni transitorie summenzionate si applicano per analogia alle IG aggiunte successivamente all'appendice 1 ai sensi dell'articolo 16.
3. Fatte salve disposizioni contrarie del comitato, la commercializzazione dei prodotti elaborati, designati e presentati a norma del presente allegato, ma la cui produzione, designazione e presentazione non sono più conformi in seguito a una modifica del medesimo allegato, può essere proseguita fino ad esaurimento delle scorte.
Appendice 1
ELENCO DELLE RISPETTIVE IG OGGETTO DI PROTEZIONE DALL’ALTRA PARTE
1. Elenco delle IG svizzere
|
Tipo di prodotto |
Nome |
Protezione (1) |
|
Spezie: |
Munder Safran |
DOP |
|
Formaggi: |
Berner Alpkäse/Berner Hobelkäse |
DOP |
|
|
Formaggio d’alpe ticinese |
DOP |
|
|
Glarner Alpkäse |
DOP |
|
|
L’Etivaz |
DOP |
|
|
Gruyère |
DOP |
|
|
Raclette du Valais/Walliser Raclette |
DOP |
|
|
Sbrinz |
DOP |
|
|
Tête de Moine, Fromage de Bellelay |
DOP |
|
|
Vacherin fribourgeois |
DOP |
|
|
Vacherin Mont-d’Or |
DOP |
|
|
Werdenberger Sauerkäse/Liechtensteiner Sauerkäse/Bloderkäse |
DOP |
|
Frutta: |
Poire à Botzi |
DOP |
|
Ortaggi o legumi: |
Cardon épineux genevois |
DOP |
|
Prodotti carnei e di salumeria: |
Glarner Kalberwurst |
IGP |
|
|
Jambon cru du Valais |
IGP |
|
|
Lard sec du Valais |
IGP |
|
|
Longeole |
IGP |
|
|
Saucisse d’Ajoie |
IGP |
|
|
Saucisson neuchâtelois/Saucisse neuchâteloise |
IGP |
|
|
Saucisson vaudois |
IGP |
|
|
Saucisse aux choux vaudoise |
IGP |
|
|
St. Galler Bratwurst/St. Galler Kalbsbratwurst |
IGP |
|
|
Bündnerfleisch |
IGP |
|
|
Viande séchée du Valais |
IGP |
|
Prodotti di panetteria: |
Zuger Kirschtorte |
IGP |
|
|
Pain de seigle valaisan/Walliser Roggenbrot |
DOP |
|
Prodotti della molitura: |
Rheintaler Ribel/Türggen Ribel |
DOP |
|
(1) Conformemente alla legislazione svizzera vigente, come contenuto nell’appendice 2. |
||
2. Elenco delle IG dell’Unione
Le classi di prodotti figurano all’allegato II del regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione (GU L 179 del 19.6.2014, pag. 36).
|
Nome |
Traslitterazione in caratteri latini |
Protezione (1) |
Tipo di prodotto |
|
Gailtaler Almkäse |
|
DOP |
Formaggi |
|
Gailtaler Speck |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Marchfeldspargel |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pöllauer Hirschbirne |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Steirische Käferbohne |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Steirischer Kren |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Steirisches Kürbiskernöl |
|
IGP |
Oli e grassi |
|
Tiroler Almkäse/Tiroler Alpkäse |
|
DOP |
Formaggi |
|
Tiroler Bergkäse |
|
DOP |
Formaggi |
|
Tiroler Graukäse |
|
DOP |
Formaggi |
|
Tiroler Speck |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Vorarlberger Alpkäse |
|
DOP |
Formaggi |
|
Vorarlberger Bergkäse |
|
DOP |
Formaggi |
|
Wachauer Marille |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Waldviertler Graumohn |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Beurre d’Ardenne |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Brussels grondwitloof |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Fromage de Herve |
|
DOP |
Formaggi |
|
Gentse azalea |
|
IGP |
Fiori e piante ornamentali |
|
Geraardsbergse Mattentaart |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, o biscotteria |
|
Jambon d’Ardenne |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Liers vlaaike |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, o biscotteria |
|
Pâté gaumais |
|
IGP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Plate de Florenville |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Poperingse hopscheuten/Poperingse hoppescheuten |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Potjesvlees uit de Westhoek |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Vlaams - Brabantse Tafeldruif |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Vlaamse laurier |
|
IGP |
Fiori e piante ornamentali |
|
Bulgarsko rozovo maslo |
|
IGP |
Oli essenziali |
|
Горнооряховски суджук |
Gornooryahovski sudzhuk |
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Γλυκό Τριαντάφυλλο Αγρού |
Glyko Triantafyllo Agrou |
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Κολοκάσι Σωτήρας/Κολοκάσι-Πούλλες Σωτήρας |
Kolokasi Sotiras/Kolokasi-Poulles Sotiras |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου |
Koufeta Amygdalou Geroskipou |
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Λουκούμι Γεροσκήπου |
Loukoumi Geroskipou |
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Παφίτικο Λουκάνικο |
Pafitiko Loukaniko |
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Březnický ležák |
|
IGP |
Birre |
|
Brněnské pivo/Starobrněnské pivo |
|
IGP |
Birre |
|
Budějovické pivo |
|
IGP |
Birre |
|
Budějovický měšťanský var |
|
IGP |
Birre |
|
Černá Hora |
|
IGP |
Birre |
|
České pivo |
|
IGP |
Birre |
|
Českobudějovické pivo |
|
IGP |
Birre |
|
Český kmín |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Chamomilla bohemica |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Chelčicko — Lhenické ovoce |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Chodské pivo |
|
IGP |
Birre |
|
Hořické trubičky |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Jihočeská Niva |
|
IGP |
Formaggi |
|
Jihočeská Zlatá Niva |
|
IGP |
Formaggi |
|
Karlovarské oplatky |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Karlovarské trojhránky |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Karlovarský suchar |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Lomnické suchary |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Mariánskolázeňské oplatky |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Nošovické kysané zelí |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Olomoucké tvarůžky |
|
IGP |
Formaggi |
|
Pardubický perník |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Pohořelický kapr |
|
DOP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Štramberské uši |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Třeboňský kapr |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Valašský frgál |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Všestarská cibule |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Žatecký chmel |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Znojemské pivo |
|
IGP |
Birre |
|
Aachener Printen |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Aachener Weihnachts-Leberwurst/Oecher Weihnachtsleberwurst |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Abensberger Spargel/Abensberger Qualitätsspargel |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Aischgründer Karpfen |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Allgäuer Bergkäse |
|
DOP |
Formaggi |
|
Allgäuer Sennalpkäse |
|
DOP |
Formaggi |
|
Altenburger Ziegenkäse |
|
DOP |
Formaggi |
|
Ammerländer Dielenrauchschinken/Ammerländer Katenschinken |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Ammerländer Schinken/Ammerländer Knochenschinken |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Bamberger Hörnla/Bamberger Hörnle/Bamberger Hörnchen |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Bayerische Breze/Bayerische Brezn/Bayerische Brez’n/Bayerische Brezel |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Bayerischer Meerrettich/Bayerischer Kren |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Bayerisches Bier |
|
IGP |
Birre |
|
Bayerisches Rindfleisch/Rindfleisch aus Bayern |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Bornheimer Spargel/Spargel aus dem Anbaugebiet Bornheim |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Bremer Bier |
|
IGP |
Birre |
|
Bremer Klaben |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Diepholzer Moorschnucke |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Dithmarscher Kohl |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Dortmunder Bier |
|
IGP |
Birre |
|
Dresdner Christstollen/Dresdner Stollen/Dresdner Weihnachtsstollen |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Düsseldorfer Mostert/Düsseldorfer Senf Mostert/Düsseldorfer Urtyp Mostert/Aechter Düsseldorfer Mostert |
|
IGP |
Pasta di mostarda |
|
Elbe-Saale Hopfen |
|
IGP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Eichsfelder Feldgieker/Eichsfelder Feldkieker |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Feldsalat von der Insel Reichenau |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Filderkraut/Filderspitzkraut |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Flönz |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Frankfurter Grüne Soße/Frankfurter Grie Soß |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Fränkischer Grünkern |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Fränkischer Karpfen/Frankenkarpfen/Karpfen aus Franken |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Glückstädter Matjes |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Göttinger Feldkieker |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Göttinger Stracke |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Greußener Salami |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Gurken von der Insel Reichenau |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Halberstädter Würstchen |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Hessischer Apfelwein |
|
IGP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Hessischer Handkäse/Hessischer Handkäs |
|
IGP |
Formaggi |
|
Hofer Bier |
|
IGP |
Birre |
|
Hofer Rindfleischwurst |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Holsteiner Karpfen |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Holsteiner Katenschinken/Holsteiner Schinken/Holsteiner Katenrauchschinken/Holsteiner Knochenschinken |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Hopfen aus der Hallertau |
|
IGP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Höri Bülle |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Kölsch |
|
IGP |
Birre |
|
Kulmbacher Bier |
|
IGP |
Birre |
|
Lausitzer Leinöl |
|
IGP |
Oli e grassi |
|
Lübecker Marzipan |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Lüneburger Heidekartoffeln |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Lüneburger Heidschnucke |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Mainfranken Bier |
|
IGP |
Birre |
|
Meißner Fummel |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Münchener Bier |
|
IGP |
Birre |
|
Nieheimer Käse |
|
IGP |
Formaggi |
|
Nürnberger Bratwürste/Nürnberger Rostbratwürste |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Nürnberger Lebkuchen |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Obazda/Obatzter |
|
IGP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Oberlausitzer Biokarpfen |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Oberpfälzer Karpfen |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Odenwälder Frühstückskäse |
|
DOP |
Formaggi |
|
Oecher Puttes/Aachener Puttes |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Reuther Bier |
|
IGP |
Birre |
|
Rheinisches Apfelkraut |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Rheinisches Zuckerrübenkraut/Rheinischer Zuckerrübensirup/Rheinisches Rübenkraut |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Salate von der Insel Reichenau |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Salzwedeler Baumkuchen |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Schrobenhausener Sparge l/Spargel aus dem Schrobenhausener Land/Spargel aus dem Anbaugebiet Schrobenhausen |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Schwäbische Maultaschen/Schwäbische Suppenmaultaschen |
|
IGP |
Paste alimentari |
|
Schwäbische Spätzle/Schwäbische Knöpfle |
|
IGP |
Paste alimentari |
|
Schwäbisch-Hällisches Qualitätsschweinefleisch |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Schwarzwälder Schinken |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Schwarzwaldforelle |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Spalt Spalter |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Spargel aus Franken/Fränkischer Spargel/Franken-Spargel |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Spreewälder Gurken |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Spreewälder Meerrettich |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Stromberger Pflaume |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Tettnanger Hopfen |
|
IGP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Thüringer Leberwurst |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Thüringer Rostbratwurst |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Thüringer Rotwurst |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Tomaten von der Insel Reichenau |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Walbecker Spargel |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Weideochse vom Limpurger Rind |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Weißlacker/Allgäuer Weißlacker |
|
DOP |
Formaggi |
|
Westfälischer Knochenschinken |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Westfälischer Pumpernickel |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Danablu |
|
IGP |
Formaggi |
|
Esrom |
|
IGP |
Formaggi |
|
Lammefjordsgulerod |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Lammefjordskartofler |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Vadehavslam |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Vadehavsstude |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Άγιος Ματθαίος Κέρκυρας |
Agios Mattheos Kerkyras |
IGP |
Oli e grassi |
|
Αγουρέλαιο Χαλκιδικής |
Agoureleo Chalkidikis |
DOP |
Oli e grassi |
|
Ακτινίδιο Πιερίας |
Aktinidio Pierias |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ακτινίδιο Σπερχειού |
Aktinidio Sperchiou |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ανεβατό |
Anevato |
DOP |
Formaggi |
|
Αποκορώνας Χανίων Κρήτης |
Apokoronas Chanion Kritis |
DOP |
Oli e grassi |
|
Αρνάκι Ελασσόνας |
Arnaki Elassonas |
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Αρχάνες Ηρακλείου Κρήτης |
Arxanes Irakliou Kritis |
DOP |
Oli e grassi |
|
Αυγοτάραχο Μεσολογγίου |
Avgotaracho Messolongiou |
DOP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Βιάννος Ηρακλείου Κρήτης |
Viannos Irakliou Kritis |
DOP |
Oli e grassi |
|
Βόρειος Μυλοπόταμος Ρεθύμνης Κρήτης |
Vorios Mylopotamos Rethymnis Kritis |
DOP |
Oli e grassi |
|
Γαλανό Μεταγγιτσίου Χαλκιδικής |
Galano Metaggitsiou Chalkidikis |
DOP |
Oli e grassi |
|
Γαλοτύρι |
Galotyri |
DOP |
Formaggi |
|
Γραβιέρα Αγράφων |
Graviera Agrafon |
DOP |
Formaggi |
|
Γραβιέρα Κρήτης |
Graviera Kritis |
DOP |
Formaggi |
|
Γραβιέρα Νάξου |
Graviera Naxou |
DOP |
Formaggi |
|
Ελιά Καλαμάτας |
Elia Kalamatas |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Εξαιρετικό παρθένο ελαιόλαδο «Τροιζηνία» |
Exeretiko partheno eleolado «Trizinia» |
DOP |
Oli e grassi |
|
Εξαιρετικό παρθένο ελαιόλαδο Θραψανό |
Exeretiko partheno eleolado Thrapsano |
DOP |
Oli e grassi |
|
Εξαιρετικό Παρθένο Ελαιόλαδο Σέλινο Κρήτης |
Exeretiko Partheno Eleolado Selino Kritis |
DOP |
Oli e grassi |
|
Ζάκυνθος |
Zakynthos |
IGP |
Oli e grassi |
|
Θάσος |
Thassos |
IGP |
Oli e grassi |
|
Θρούμπα Αμπαδιάς Ρεθύμνης Κρήτης |
Throumpa Ampadias Rethymnis Kritis |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Θρούμπα Θάσου |
Throumpa Thassou |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Θρούμπα Χίου |
Throumpa Chiou |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Καλαθάκι Λήμνου |
Kalathaki Limnou |
DOP |
Formaggi |
|
Καλαμάτα |
Kalamata |
DOP |
Oli e grassi |
|
Κασέρι |
Kasseri |
DOP |
Formaggi |
|
Κατίκι Δομοκού |
Katiki Domokou |
DOP |
Formaggi |
|
Κατσικάκι Ελασσόνας |
Katsikaki Elassonas |
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Κελυφωτό φυστίκι Φθιώτιδας |
Kelifoto fystiki Fthiotidas |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Κεράσια τραγανά Ροδοχωρίου |
Kerassia Tragana Rodochoriou |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Κεφαλογραβιέρα |
Kefalograviera |
DOP |
Formaggi |
|
Κεφαλονιά |
Kefalonia |
IGP |
Oli e grassi |
|
Κολυμβάρι Χανίων Κρήτης |
Kolymvari Chanion Kritis |
DOP |
Oli e grassi |
|
Κονσερβολιά Αμφίσσης |
Konservolia Amfissis |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Κονσερβολιά Αρτας |
Konservolia Artas |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Κονσερβολιά Αταλάντης |
Konservolia Atalantis |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Κονσερβολιά Πηλίου Βόλου |
Konservolia Piliou Volou |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Κονσερβολιά Ροβίων |
Konservolia Rovion |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Κονσερβολιά Στυλίδας |
Konservolia Stylidas |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Κοπανιστή |
Kopanisti |
DOP |
Formaggi |
|
Κορινθιακή Σταφίδα Βοστίτσα |
Korinthiaki Stafida Vostitsa |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Κουμ Κουάτ Κέρκυρας |
Koum kouat Kerkyras |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Κρανίδι Αργολίδας |
Kranidi Argolidas |
DOP |
Oli e grassi |
|
Κρητικό παξιμάδι |
Kritiko paximadi |
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Κροκεές Λακωνίας |
Krokees Lakonias |
DOP |
Oli e grassi |
|
Κρόκος Κοζάνης |
Krokos Kozanis |
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Λαδοτύρι Μυτιλήνης |
Ladotyri Mytilinis |
DOP |
Formaggi |
|
Λακωνία |
Lakonia |
IGP |
Oli e grassi |
|
Λέσβος/Μυτιλήνη |
Lesvos/Mytilini |
IGP |
Oli e grassi |
|
Λυγουριό Ασκληπιείου |
Lygourio Asklipiiou |
DOP |
Oli e grassi |
|
Μανούρι |
Manouri |
DOP |
Formaggi |
|
Μανταρίνι Χίου |
Mandarini Chiou |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Μαστίχα Χίου |
Masticha Chiou |
DOP |
Gomme e resine naturali |
|
Μαστιχέλαιο Χίου |
Mastichelaio Chiou |
DOP |
Oli essenziali |
|
Μέλι Ελάτης Μαινάλου Βανίλια |
Meli Elatis Menalou Vanilia |
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Μεσσαρά |
Messara |
DOP |
Oli e grassi |
|
Μετσοβόνε |
Metsovone |
DOP |
Formaggi |
|
Μήλα Ζαγοράς Πηλίου |
Mila Zagoras Piliou |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Μήλα Ντελίσιους Πιλαφά Τριπόλεως |
Mila Delicious Pilafa Tripoleos |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Μήλο Καστοριάς |
Milo Kastorias |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Μπάτζος |
Batzos |
DOP |
Formaggi |
|
Ξερά σύκα Κύμης |
Xera syka Kymis |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ξύγαλο Σητείας/Ξίγαλο Σητείας |
Xygalo Siteias/Xigalo Siteias |
DOP |
Formaggi |
|
Ξηρά Σύκα Ταξιάρχη |
Xira Syka Taxiarchi |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ξυνομυζήθρα Κρήτης |
Xynomyzithra Kritis |
DOP |
Formaggi |
|
Ολυμπία |
Olympia |
IGP |
Oli e grassi |
|
Πατάτα Κάτω Νευροκοπίου |
Patata Kato Nevrokopiou |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Πατάτα Νάξου |
Patata Naxou |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Πεζά Ηρακλείου Κρήτης |
Peza Irakliou Kritis |
DOP |
Oli e grassi |
|
Πέτρινα Λακωνίας |
Petrina Lakonias |
DOP |
Oli e grassi |
|
Πηχτόγαλο Χανίων |
Pichtogalo Chanion |
DOP |
Formaggi |
|
Πορτοκάλια Μάλεμε Χανίων Κρήτης |
Portokalia Maleme Chanion Kritis |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Πράσινες Ελιές Χαλκιδικής |
Prasines Elies Chalkidikis |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Πρέβεζα |
Preveza |
IGP |
Oli e grassi |
|
Ροδάκινα Νάουσας |
Rodakina Naoussas |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ρόδος |
Rodos |
IGP |
Oli e grassi |
|
Σάμος |
Samos |
IGP |
Oli e grassi |
|
Σαν Μιχάλη |
San Michali |
DOP |
Formaggi |
|
Σητεία Λασιθίου Κρήτης |
Sitia Lasithiou Kritis |
DOP |
Oli e grassi |
|
Σταφίδα Ζακύνθου |
Stafida Zakynthou |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Σταφίδα Ηλείας |
Stafida Ilias |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Σταφίδα Σουλτανίνα Κρήτης |
Stafida Soultanina Kritis |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Σύκα Βραβρώνας Μαρκοπούλου Μεσογείων |
Syka Vavronas Markopoulou Messongion |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Σφέλα |
Sfela |
DOP |
Formaggi |
|
Τοματάκι Σαντορίνης |
Tomataki Santorinis |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Τσακώνικη μελιτζάνα Λεωνιδίου |
Tsakoniki Melitzana Leonidiou |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Τσίχλα Χίου |
Tsikla Chiou |
DOP |
Gomme e resine naturali |
|
Φάβα Σαντορίνης |
Fava Santorinis |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Φάβα Φενεού |
Fava Feneou |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Φασόλια Βανίλιες Φενεού |
Fasolia Vanilies Feneou |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Φασόλια (Γίγαντες Ελέφαντες) Πρεσπών Φλώρινας |
Fassolia Gigantes Elefantes Prespon Florinas |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Φασόλια (πλακέ μεγαλόσπερμα) Πρεσπών Φλώρινας |
Fassolia (plake megalosperma) Prespon Florinas |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Φασόλια γίγαντες — ελέφαντες Καστοριάς |
Fassolia Gigantes-Elefantes Kastorias |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Φασόλια γίγαντες ελέφαντες Κάτω Νευροκοπίου |
Fassolia Gigantes Elefantes Kato Nevrokopiou |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Φασόλια κοινά μεσόσπερμα Κάτω Νευροκοπίου |
Fassolia kina Messosperma Kato Nevrokopiou |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Φέτα |
Feta |
DOP |
Formaggi |
|
Φιρίκι Πηλίου |
Firiki Piliou |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Φοινίκι Λακωνίας |
Finiki Lakonias |
DOP |
Oli e grassi |
|
Φορμαέλλα Αράχωβας Παρνασσού |
Formaella Arachovas Parnassou |
DOP |
Formaggi |
|
Φυστίκι Αίγινας |
Fystiki Eginas |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Φυστίκι Μεγάρων |
Fystiki Megaron |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Χανιά Κρήτης |
Chania Kritis |
IGP |
Oli e grassi |
|
Aceite Campo de Calatrava |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Aceite Campo de Montiel |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Aceite de La Alcarria |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Aceite de la Rioja |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Aceite de la Comunitat Valenciana |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Aceite de Mallorca/Aceite mallorquín/Oli de Mallorca/Oli mallorquí |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Aceite de Terra Alta/Oli de Terra Alta |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Aceite del Baix Ebre-Montsià/Oli del Baix Ebre-Montsià |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Aceite del Bajo Aragón |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Aceite de Lucena |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Aceite de Navarra |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Aceite Monterrubio |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Aceite Sierra del Moncayo |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Aceituna Aloreña de Málaga |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Aceituna de Mallorca/Aceituna Mallorquina/Oliva de Mallorca/Oliva Mallorquina |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Afuegàl Pitu |
|
DOP |
Formaggi |
|
Ajo Morado de las Pedroñeras |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Alcachofa de Benicarló/Carxofa de Benicarló |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Alcachofa de Tudela |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Alfajor de Medina Sidonia |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Almendra de Mallorca/Almendra Mallorquina/Ametlla de Mallorca/Ametlla Mallorquina |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Alubia de La Bãneza-León |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Antequera |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Arroz de Valencia/Arròs de València |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Arroz del Delta del Ebro/Arròs del Delta de l’Ebre |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Arzùa-Ulloa |
|
DOP |
Formaggi |
|
Avellana de Reus |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Azafrán de la Mancha |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Baena |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Berenjena de Almagro |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Botillo del Bierzo |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Caballa de Andalucia |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Cabrales |
|
DOP |
Formaggi |
|
Calasparra |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Calçot de Valls |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Carne de Ávila |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne de Cantabria |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne de la Sierra de Guadarrama |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne de Morucha de Salamanca |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne de Vacuno del País Vasco/Euskal Okela |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Castaña de Galicia |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Cebolla Fuentes de Ebro |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Cebreiro |
|
DOP |
Formaggi |
|
Cecina de León |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Cereza del Jerte |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Cerezas de la Montaña de Alicante |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Chirimoya de la Costa tropical de Granada-Málaga |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Chorizo de Cantimpalos |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Chorizo Riojano |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Chosco de Tineo |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Chufa de Valencia |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Cítricos Valencianos/Cítrics Valencians |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Clementinas de las Tierras del Ebro/Clementines de les Terres de l’Ebre |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Coliflor de Calahorra |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Cordero de Extremadura |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Cordero de Navarra/Nafarroako Arkumea |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Cordero Manchego |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Cordero Segureño |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Dehesa de Extremadura |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Ensaimada de Mallorca/Ensaimada mallorquina |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Espárrago de Huétor-Tájar |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Espárrago de Navarra |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Estepa |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Faba Asturiana |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Faba de Lourenzá |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Fesols de Santa Pau |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Gall del Penedès |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Gamoneu/Gamonedo |
|
DOP |
Formaggi |
|
Garbanzo de Escacena |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Garbanzo de Fuentesaúco |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Gata-Hurdes |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Gofio Canario |
|
IGP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Granada Mollar de Elche/Granada de Elche |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Grelos de Galicia |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Guijuelo |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Idiazabal |
|
DOP |
Formaggi |
|
Jamón de Huelva |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Jamón de Serón |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Jamón de Teruel/Paleta de Teruel |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Jamón de Trevélez |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Jijona |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Judías de El Barco de Ávila |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Kaki Ribera del Xúquer |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Lacón Gallego |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Lechazo de Castilla y León |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Lenteja de La Armuña |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Lenteja de Tierra de Campos |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Les Garrigues |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Los Pedroches |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Mahón-Menorca |
|
DOP |
Formaggi |
|
Mantecadas de Astorga |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Mantecados de Estepa |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Mantequilla de l’Alt Urgell y la Cerdanya/Mantega de l’Alt Urgell i la Cerdanya |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Mantequilla de Soria |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Manzana de Girona/Poma de Girona |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Manzana Reineta del Bierzo |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Mazapán de Toledo |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Mejillón de Galicia/Mexillón de Galicia |
|
DOP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Melocotón de Calanda |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Melón de la Mancha |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Melón de Torre Pacheco-Murcia |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Melva de Andalucia |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Miel de Galicia/Mel de Galicia |
|
IGP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Miel de Granada |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Miel de La Alcarria |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Miel de Liébana |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Miel de Tenerife |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Mojama de Barbate |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Mojama de Isla Cristina |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Mongeta del Ganxet |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Montes de Granada |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Montes de Toledo |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Montoro-Adamuz |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Nísperos Callosa d’En Sarriá |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Oli de l’Empordà/Aceite de L’Empordà |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Pa de Pagès Català |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Pan de Alfacar |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Pan de Cea |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Pan de Cruz de Ciudad Real |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Papas Antiguas de Canarias |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pasas de Málaga |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pataca de Galicia/Patata de Galicia |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Patatas de Prades/Patates de Prades |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pemento da Arnoia |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pemento de Herbón |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pemento de Mougán |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pemento de Oímbra |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pemento do Couto |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pera de Jumilla |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pera de Lleida |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Peras de Rincón de Soto |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Picón Bejes-Tresviso |
|
DOP |
Formaggi |
|
Pimentón de la Vera |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Pimentón de Murcia |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Pimiento Asado del Bierzo |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pimiento de Fresno-Benavente |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pimiento de Gernika or Gernikako Piperra |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pimiento Riojano |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pimientos del Piquillo de Lodosa |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Plátano de Canarias |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Polvorones de Estepa |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Pollo y Capón del Prat |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Poniente de Granada |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Priego de Córdoba |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Queso Camerano |
|
DOP |
Formaggi |
|
Queso Casin |
|
DOP |
Formaggi |
|
Queso de Flor de Guía/Queso de MEDIA Flor de Guía/Queso de Guía |
|
DOP |
Formaggi |
|
Queso de La Serena |
|
DOP |
Formaggi |
|
Queso de l’Alt Urgell y la Cerdanya |
|
DOP |
Formaggi |
|
Queso de Murcia |
|
DOP |
Formaggi |
|
Queso de Murcia al vino |
|
DOP |
Formaggi |
|
Queso de Valdeón |
|
IGP |
Formaggi |
|
Queso Ibores |
|
DOP |
Formaggi |
|
Queso Los Beyos |
|
IGP |
Formaggi |
|
Queso Majorero |
|
DOP |
Formaggi |
|
Queso Manchego |
|
DOP |
Formaggi |
|
Queso Nata de Cantabria |
|
DOP |
Formaggi |
|
Queso Palmero/Queso de la Palma |
|
DOP |
Formaggi |
|
Queso Tetilla/Queixo Tetilla |
|
DOP |
Formaggi |
|
Queso Zamorano |
|
DOP |
Formaggi |
|
Quesucos de Liébana |
|
DOP |
Formaggi |
|
Roncal |
|
DOP |
Formaggi |
|
Rosée des Pyrénées Catalanes |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Salchichón de Vic/Llonganissa de Vic |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
San Simón da Costa |
|
DOP |
Formaggi |
|
Sidra de Asturias/Sidra d’Asturies |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Sierra de Cadiz |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Sierra de Cazorla |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Sierra de Segura |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Sierra Mágina |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Siurana |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Sobao Pasiego |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Sobrasada de Mallorca |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Tarta de Santiago |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Ternasco de Aragón |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Ternera Asturiana |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Ternera de Aliste |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Ternera de Extremadura |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Ternera de los Pirineos Catalanes/Vedella dels Pirineus Catalans/Vedell des Pyrénées Catalanes |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Ternera de Navarra/Nafarroako Aratxea |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Ternera Gallega |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Tomate La Cañada |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Torta del Casar |
|
DOP |
Formaggi |
|
Turrón de Agramunt/Torró d’Agramunt |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Turrón de Alicante |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Uva de mesa embolsada «Vinalopó» |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Vinagre de Jerez |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Vinagre del Condado de Huelva |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Vinagre de Montilla-Moriles |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Kainuun rönttönen |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Kitkan viisas |
|
DOP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Lapin Poron kuivaliha |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Lapin Poron kylmäsavuliha |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Lapin Poron liha |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Lapin Puikula |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Puruveden muikku |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Abondance |
|
DOP |
Formaggi |
|
Abricots rouges du Roussillon |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Agneau de lait des Pyrénées |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Agneau de l’Aveyron |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Agneau de Lozère |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Agneau de Pauillac |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Agneau du Périgord |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Agneau de Sisteron |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Agneau du Bourbonnais |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Agneau du Limousin |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Agneau du Poitou-Charentes |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Agneau du Quercy |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Ail blanc de Lomagne |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ail de la Drôme |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ail fumé d’Arleux |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ail rose de Lautrec |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Anchois de Collioure |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Artichaut du Rousillon |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Asperge des sables des Landes |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Asperges du Blayais |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Banon |
|
DOP |
Formaggi |
|
Barèges-Gavarnie |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Béa du Roussillon |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Beaufort |
— |
DOP |
Formaggi |
|
Bergamote(s) de Nancy |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Beurre Charentes-Poitou/Beurre des Charentes/Beurre des Deux-Sèvres |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Beurre de Bresse |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Beurre d’Isigny |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Bleu d’Auvergne |
|
DOP |
Formaggi |
|
Bleu de Gex Haut-Jura/Bleu de Septmoncel |
|
DOP |
Formaggi |
|
Bleu des Causses |
|
DOP |
Formaggi |
|
Bleu du Vercors-Sassenage |
|
DOP |
Formaggi |
|
Bœuf charolais du Bourbonnais |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Bœuf de Bazas |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Bœuf de Chalosse |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Bœuf de Charolles |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Bœuf de Vendée |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Bœuf du Maine |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Boudin blanc de Rethel |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Brie de Meaux |
|
DOP |
Formaggi |
|
Brie de Melun |
|
DOP |
Formaggi |
|
Brioche vendéenne |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Brocciu Corse/Brocciu |
|
DOP |
Formaggi |
|
Camembert de Normandie |
|
DOP |
Formaggi |
|
Canard à foie gras du Sud-Ouest (Chalosse, Gascogne, Gers, Landes, Périgord, Quercy) |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Cantal/Fourme de Cantal/Cantalet |
|
DOP |
Formaggi |
|
Chabichou du Poitou |
|
DOP |
Formaggi |
|
Chaource |
|
DOP |
Formaggi |
|
Chapon du Périgord |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Charolais |
|
DOP |
Formaggi |
|
Chasselas de Moissac |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Châtaigne d’Ardèche |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Chevrotin |
|
DOP |
Formaggi |
|
Cidre de Bretagne/Cidre Breton |
|
IGP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Cidre de Normandie/Cidre Normand |
|
IGP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Citron de Menton |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Clémentine de Corse |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Coco de Paimpol |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Comté |
|
DOP |
Formaggi |
|
Coppa de Corse/Coppa de Corse - Coppa di Corsica |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Coquille Saint-Jacques des Côtes d’Armor |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Cornouaille |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Crème de Bresse |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Crème d’Isigny |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Crème fraîche fluide d’Alsace |
|
IGP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Crottin de Chavignol/Chavignol |
|
DOP |
Formaggi |
|
Dinde de Bresse |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Domfront |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Echalote d’Anjou |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Époisses |
|
DOP |
Formaggi |
|
Farine de blé noir de Bretagne/Farine de blé noir de Bretagne — Gwinizh du Breizh |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Farine de châtaigne corse/Farina castagnina corsa |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Farine de Petit Epeautre de Haute Provence |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Figue de Solliès |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Fin Gras/Fin Gras du Mézenc |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Foin de Crau |
|
DOP |
Fieno |
|
Fourme d’Ambert |
|
DOP |
Formaggi |
|
Fourme de Montbrison |
|
DOP |
Formaggi |
|
Fraise du Périgord |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Fraises de Nîmes |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Gâche vendéenne |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Génisse Fleur d’Aubrac |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Gruyère (2) |
|
IGP |
Formaggi |
|
Haricot tarbais |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Huile d’olive d’Aix-en-Provence |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Huile d’olive de Corse/Huile d’olive de Corse-Oliu di Corsica |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Huile d’olive de Haute-Provence |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Huile d’olive de la Vallée des Baux-de-Provence |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Huile d’olive de Nice |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Huile d’olive de Nîmes |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Huile d’olive de Nyons |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Huile essentielle de lavande de Haute-Provence/Essence de lavande de Haute-Provence |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Huîtres Marennes Oléron |
|
IGP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Jambon d’Auvergne |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Jambon de Bayonne |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Jambon sec de Corse/Jambon sec de Corse - Prisuttu |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Jambon de Lacaune |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Jambon de l’Ardèche |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Jambon de Vendée |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Jambon sec des Ardennes/Noix de Jambon sec des Ardennes |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Kiwi de l’Adour |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Laguiole |
|
DOP |
Formaggi |
|
Langres |
|
DOP |
Formaggi |
|
Lentille verte du Puy |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Lentilles vertes du Berry |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Lingot du Nord |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Livarot |
|
DOP |
Formaggi |
|
Lonzo de Corse/Lonzo de Corse - Lonzu |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Mâche nantaise |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Mâconnais |
|
DOP |
Formaggi |
|
Maine - Anjou |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Maroilles/Marolles |
|
DOP |
Formaggi |
|
Melon de Guadeloupe |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Melon du Haut-Poitou |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Melon du Quercy |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Miel d’Alsace |
|
IGP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Miel de Cévennes |
|
IGP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Miel de Corse/Mele di Corsica |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Miel de Provence |
|
IGP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Miel de sapin des Vosges |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Mirabelles de Lorraine |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Mogette de Vendée |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Mont d’or/Vacherin du Haut-Doubs |
|
DOP |
Formaggi |
|
Morbier |
|
DOP |
Formaggi |
|
Moules de Bouchot de la Baie du Mont-Saint-Michel |
|
DOP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Moutarde de Bourgogne |
|
IGP |
Pasta di mostarda |
|
Munster/Munster-Géromé |
|
DOP |
Formaggi |
|
Muscat du Ventoux |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Neufchâtel |
|
DOP |
Formaggi |
|
Noisette de Cervione — Nuciola di Cervioni |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Noix de Grenoble |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Noix du Périgord |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Œufs de Loué |
|
IGP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Oie d’Anjou |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Oignon de Roscoff |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Oignon doux des Cévennes |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Olive de Nice |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Olive de Nîmes |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Olives cassées de la Vallée des Baux-de-Provence |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Olives noires de la Vallée des Baux-de-Provence |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Olives noires de Nyons |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ossau-Iraty |
|
DOP |
Formaggi |
|
Pâté de Campagne Breton |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Pâtes d’Alsace |
|
IGP |
Paste alimentari |
|
Pays d’Auge/Pays d’Auge-Cambremer |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Pélardon |
|
DOP |
Formaggi |
|
Petit Épeautre de Haute-Provence |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Picodon |
|
DOP |
Formaggi |
|
Piment d’Espelette/Piment d’Espelette – Ezpeletako Biperra |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Pintadeau de la Drôme |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Pintade de l’Ardèche |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Poireaux de Créances |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pomelo de Corse |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pomme de terre de l’Île de Ré |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pomme du Limousin |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pommes des Alpes de Haute Durance |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pommes de terre de Merville |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pommes et poires de Savoie/Pommes de Savoie/Poires de Savoie |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pont-l’Évêque |
|
DOP |
Formaggi |
|
Porc d’Auvergne |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Porc de Franche-Comté |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Porc de la Sarthe |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Porc de Normandie |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Porc de Vendée |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Porc du Limousin |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Porc du Sud-Ouest |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Poularde du Périgord |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Poulet de l’Ardèche/Chapon de l’Ardèche |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Poulet des Cévennes/Chapon des Cévennes |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Poulet du Périgord |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Pouligny-Saint-Pierre |
|
DOP |
Formaggi |
|
Prés-salés de la baie de Somme |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Prés-salés du Mont-Saint-Michel |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Pruneaux d’Agen/Pruneaux d’Agen mi-cuits |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Raviole du Dauphiné |
|
IGP |
Paste alimentari |
|
Reblochon/Reblochon de Savoie |
|
DOP |
Formaggi |
|
Rigotte de Condrieu |
|
DOP |
Formaggi |
|
Rillettes de Tours |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Riz de Camargue |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Rocamadour |
|
DOP |
Formaggi |
|
Roquefort |
|
DOP |
Formaggi |
|
Sainte-Maure de Touraine |
|
DOP |
Formaggi |
|
Saint-Marcellin |
|
IGP |
Formaggi |
|
Saint-Nectaire |
|
DOP |
Formaggi |
|
Salers |
|
DOP |
Formaggi |
|
Saucisse de Montbéliard |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Saucisse de Morteau/Jésus de Morteau |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Saucisson de Lacaune/Saucisse de Lacaune |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Saucisson de l’Ardèche |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Saucisson sec d’Auvergne/Saucisse sèche d’Auvergne |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Selles-sur-Cher |
|
DOP |
Formaggi |
|
Soumaintrain |
|
IGP |
Formaggi |
|
Taureau de Camargue |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Tome des Bauges |
|
DOP |
Formaggi |
|
Tomme de Savoie |
|
IGP |
Formaggi |
|
Tomme des Pyrénées |
|
IGP |
Formaggi |
|
Valençay |
|
DOP |
Formaggi |
|
Veau d’Aveyron et du Ségala |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Veau du Limousin |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles d’Alsace |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles d’Ancenis |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles d’Auvergne |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles de Bourgogne |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volaille de Bresse/Poulet de Bresse/Poularde de Bresse/Chapon de Bresse |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles de Bretagne |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles de Challans |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles de Cholet |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles de Gascogne |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles de Houdan |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles de Janzé |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles de la Champagne |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles de la Drôme |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles de l’Ain |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles de Licques |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles de l’Orléanais |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles de Loué |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles de Normandie |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles de Vendée |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles des Landes |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles du Béarn |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles du Berry |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles du Charolais |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles du Forez |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles du Gatinais |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles du Gers |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles du Languedoc |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles du Lauragais |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles du Maine |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles du plateau de Langres |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles du Val de Sèvres |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Volailles du Velay |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Baranjski kulen |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Dalmatinski pršut |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Drniški pršut |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Ekstra djevičansko maslinovo ulje Cres |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Istarski pršut/Istrski pršut |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Korčulansko maslinovo ulje |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Krčki pršut |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Krčko maslinovo ulje |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Lički krumpir |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Neretvanska mandarina |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ogulinski kiseli kupus/Ogulinsko kiselo zelje |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Paška janjetina |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Poljički soparnik/Poljički zeljanik/Poljički uljenjak |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Šoltansko maslinovo ulje |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Zagorski puran |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Alföldi kamillavirágzat |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Budapesti szalámi/Budapesti téliszalámi |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Csabai kolbász/Csabai vastagkolbász |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Gönci kajszibarack |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Gyulai kolbász/Gyulai pároskolbász |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Hajdúsági torma |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Kalocsai fűszerpaprika örlemény |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Magyar szürkemarha hús |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Makói vöröshagyma/Makói hagyma |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Szegedi fűszerpaprika-őrlemény/Szegedi paprika |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Szegedi szalámi/Szegedi téliszalámi |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Szentesi paprika |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Szőregi rózsatő |
|
IGP |
Fiori e piante ornamentali |
|
Clare Island Salmon |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Connemara Hill lamb/Uain Sléibhe Chonamara |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Imokilly Regato |
|
DOP |
Formaggi |
|
Timoleague Brown Pudding |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Waterford Blaa/Blaa |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Abbacchio Romano |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Acciughe Sotto Sale del Mar Ligure |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Aceto balsamico di Modena |
|
IGP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Aceto balsamico tradizionale di Modena |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Aglio Bianco Polesano |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Aglio di Voghiera |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Agnello del Centro Italia |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Agnello di Sardegna |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Alto Crotonese |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Amarene Brusche di Modena |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Anguria Reggiana |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Aprutino Pescarese |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Arancia del Gargano |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Arancia di Ribera |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Arancia Rossa di Sicilia |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Asiago |
|
DOP |
Formaggi |
|
Asparago Bianco di Bassano |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Asparago bianco di Cimadolmo |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Asparago di Badoere |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Asparago di Cantello |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Asparago verde di Altedo |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Basilico Genovese |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Bergamotto di Reggio Calabria – Olio essenziale |
|
DOP |
Oli essenziali |
|
Bitto |
|
DOP |
Formaggi |
|
Bra |
|
DOP |
Formaggi |
|
Bresaola della Valtellina |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Brisighella |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Brovada |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Bruzio |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Burrata di Andria |
|
IGP |
Formaggi |
|
Caciocavallo Silano |
|
DOP |
Formaggi |
|
Canestrato di Moliterno |
|
IGP |
Formaggi |
|
Canestrato Pugliese |
|
DOP |
Formaggi |
|
Canino |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Cantuccini Toscani/Cantucci Toscani |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Cappellacci di zucca ferraresi |
|
IGP |
Paste alimentari |
|
Capocollo di Calabria |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Cappero di Pantelleria |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Carciofo Brindisino |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Carciofo di Paestum |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Carciofo Romanesco del Lazio |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Carciofo Spinoso di Sardegna |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Carota dell’Altopiano del Fucino |
— |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Carota Novella di Ispica |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Cartoceto |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Casatella Trevigiana |
|
DOP |
Formaggi |
|
Casciotta d’Urbino |
|
DOP |
Formaggi |
|
Castagna Cuneo |
— |
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Castagna del Monte Amiata |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Castagna di Montella |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Castagna di Vallerano |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Castelmagno |
|
DOP |
Formaggi |
|
Chianti Classico |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Ciauscolo |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Cilento |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Ciliegia dell’Etna |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ciliegia di Marostica |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ciliegia di Vignola |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Cinta Senese |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Cipolla bianca di Margherita |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Cipolla Rossa di Tropea Calabria |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Cipollotto Nocerino |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Clementine del Golfo di Taranto |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Clementine di Calabria |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Collina di Brindisi |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Colline di Romagna |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Colline Pontine |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Colline Salernitane |
— |
DOP |
Oli e grassi |
|
Colline Teatine |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Coppa di Parma |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Coppa Piacentina |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Coppia Ferrarese |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Cotechino Modena |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Cozza di Scardovari |
|
DOP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Crudo di Cuneo |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Culatello di Zibello |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Culurgionis d’Ogliastra |
|
IGP |
Paste alimentari |
|
Dauno |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Fagioli Bianchi di Rotonda |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Fagiolo Cannellino di Atina |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Fagiolo Cuneo |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Fagiolo di Sarconi |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Fagiolo di Sorana |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Farina di castagne della Lunigiana |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Farina di Neccio della Garfagnana |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Farro di Monteleone di Spoleto |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Farro della Garfagnana |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Fichi di Cosenza |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Fico Bianco del Cilento |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ficodindia dell’Etna |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ficodindia di San Cono |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Finocchiona |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Fiore Sardo |
|
DOP |
Formaggi |
|
Focaccia di Recco col formaggio |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Fontina |
|
DOP |
Formaggi |
|
Formaggella del Luinese |
|
DOP |
Formaggi |
|
Formaggio di Fossa di Sogliano |
|
DOP |
Formaggi |
|
Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana |
|
DOP |
Formaggi |
|
Fungo di Borgotaro |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Garda |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Gorgonzola |
|
DOP |
Formaggi |
|
Grana Padano |
|
DOP |
Formaggi |
|
Insalata di Lusia |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Irpinia – Colline dell’Ufita |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Kiwi Latina |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
La Bella della Daunia |
— |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Laghi Lombardi |
— |
DOP |
Oli e grassi |
|
Lametia |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Lardo di Colonnata |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Lenticchia di Castelluccio di Norcia |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Limone Costa d’Amalfi |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Limone di Rocca Imperiale |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Limone di Siracusa |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Limone di Sorrento |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Limone Femminello del Gargano |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Limone Interdonato Messina |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Liquirizia di Calabria |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Lucca |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Maccheroncini di Campofilone |
|
IGP |
Paste alimentari |
|
Marrone della Valle di Susa |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Marrone del Mugello |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Marrone di Caprese Michelangelo |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Marrone di Castel del Rio |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Marrone di Combai |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Marrone di Roccadaspide |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Marrone di San Zeno |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Marroni del Monfenera |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Mela Alto Adige/Südtiroler Apfel |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Mela di Valtellina |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Mela Rossa Cuneo |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Mela Val di Non |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Melannurca Campana |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Melanzana Rossa di Rotonda |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Melone Mantovano |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Miele della Lunigiana |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Miele delle Dolomiti Bellunesi |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Miele Varesino |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Molise |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Montasio |
|
DOP |
Formaggi |
|
Monte Etna |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Monte Veronese |
|
DOP |
Formaggi |
|
Monti Iblei |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Mortadella Bologna |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Mortadella di Prato |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Mozzarella di Bufala Campana |
|
DOP |
Formaggi |
|
Murazzano |
|
DOP |
Formaggi |
|
Nocciola del Piemonte/Nocciola Piemonte |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Nocciola di Giffoni |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Nocciola Romana |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Nocellara del Belice |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Nostrano Valtrompia |
|
DOP |
Formaggi |
|
Oliva Ascolana del Piceno |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Olio di Calabria |
|
IGP |
Oli e grassi |
|
Oliva di Gaeta |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pagnotta del Dittaino |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pampapato di Ferrara/Pampepato di Ferrara |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Pancetta di Calabria |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Pancetta Piacentina |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Pane casareccio di Genzano |
— |
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Pane di Altamura |
— |
DOP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Pane di Matera |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Pane Toscano |
|
DOP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Panforte di Siena |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Parmigiano Reggiano |
— |
DOP |
Formaggi |
|
Pasta di Gragnano |
|
IGP |
Paste alimentari |
|
Patata del Fucino |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Patata dell’Alto Viterbese |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Patata della Sila |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Patata di Bologna |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Patata novella di Galatina |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Patata Rossa di Colfiorito |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pecorino Crotonese |
|
DOP |
Formaggi |
|
Pecorino delle Balze Volterrane |
|
DOP |
Formaggi |
|
Pecorino di Filiano |
|
DOP |
Formaggi |
|
Pecorino di Picinisco |
|
DOP |
Formaggi |
|
Pecorino Romano |
|
DOP |
Formaggi |
|
Pecorino Sardo |
|
DOP |
Formaggi |
|
Pecorino Siciliano |
|
DOP |
Formaggi |
|
Pecorino Toscano |
|
DOP |
Formaggi |
|
Penisola Sorrentina |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Peperone di Pontecorvo |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Peperone di Senise |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pera dell’Emilia Romagna |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pera mantovana |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pescabivona |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pesca di Leonforte |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pesca di Verona |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pesca e nettarina di Romagna |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Piacentinu Ennese |
|
DOP |
Formaggi |
|
Piadina Romagnola/Piada Romagnola |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Piave |
|
DOP |
Formaggi |
|
Pistacchio verde di Bronte |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pizzoccheri della Valtellina |
|
IGP |
Paste alimentari |
|
Pomodorino del Piennolo del Vesuvio |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pomodoro di Pachino |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pomodoro S. Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Porchetta di Ariccia |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Pretuziano delle Colline Teramane |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Prosciutto Amatriciano |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Prosciutto di Carpegna |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Prosciutto di Modena |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Prosciutto di Norcia |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Prosciutto di Parma |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Prosciutto di Sauris |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Prosciutto di San Daniele |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Prosciutto Toscano |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Prosciutto Veneto Berico-Euganeo |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Provolone del Monaco |
|
DOP |
Formaggi |
|
Provolone Valpadana |
|
DOP |
Formaggi |
|
Puzzone di Moena/Spretz Tzaorì |
|
DOP |
Formaggi |
|
Quartirolo Lombardo |
|
DOP |
Formaggi |
|
Radicchio di Chioggia |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Radicchio di Verona |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Radicchio Rosso di Treviso |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Radicchio Variegato di Castelfranco |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ragusano |
|
DOP |
Formaggi |
|
Raschera |
|
DOP |
Formaggi |
|
Ricciarelli di Siena |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Ricotta di Bufala Campana |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Ricotta Romana |
|
DOP |
Formaggi |
|
Riso del Delta del Po |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Riso di Baraggia Biellese e Vercellese |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Riso Nano Vialone Veronese |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Riviera Ligure |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Robiola di Roccaverano |
|
DOP |
Formaggi |
|
Sabina |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Salama da sugo |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Salame Brianza |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Salame Cremona |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Salame di Varzi |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Salame d’oca di Mortara |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Salame Felino |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Salame Piacentino |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Salame Piemonte |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Salame S. Angelo |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Salamini italiani alla cacciatora |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Salmerino del Trentino |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Salsiccia di Calabria |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Salva Cremasco |
|
DOP |
Formaggi |
|
Sardegna |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Scalogno di Romagna |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Sedano Bianco di Sperlonga |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Seggiano |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Sicilia |
|
IGP |
Oli e grassi |
|
Silter |
|
DOP |
Formaggi |
|
Soppressata di Calabria |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Soprèssa Vicentina |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Speck dell’Alto Adige/Südtiroler Markenspeck/Südtiroler Speck |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Spressa delle Giudicarie |
|
DOP |
Formaggi |
|
Squacquerone di Romagna |
|
DOP |
Formaggi |
|
Stelvio/Stilfser |
|
DOP |
Formaggi |
|
Strachitunt |
|
DOP |
Formaggi |
|
Susina di Dro |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Taleggio |
|
DOP |
Formaggi |
|
Tergeste |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Terra di Bari |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Terra d’Otranto |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Terre Aurunche |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Terre di Siena |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Terre Tarentine |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino |
|
DOP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Toma Piemontese |
|
DOP |
Formaggi |
|
Torrone di Bagnara |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Toscano |
|
IGP |
Oli e grassi |
|
Trote del Trentino |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Tuscia |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Umbria |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Uva da tavola di Canicattì |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Uva da tavola di Mazzarrone |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Uva di Puglia |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Val di Mazara |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Valdemone |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Valle d’Aosta Fromadzo |
|
DOP |
Formaggi |
|
Valle d’Aosta Jambon de Bosses |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Valle d’Aosta Lard d’Arnad |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Valle del Belice |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Valli Trapanesi |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Valtellina Casera |
|
DOP |
Formaggi |
|
Vastedda della valle del Belìce |
|
DOP |
Formaggi |
|
Veneto Valpolicella, Veneto Euganei e Berici, Veneto del Grappa |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Vitellone bianco dell’Appennino Centrale |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Vulture |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Zafferano dell’Aquila |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Zafferano di San Gimignano |
|
DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Zafferano di Sardegna |
|
DOP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Zampone Modena |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Daujėnų naminė duona |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Lietuviškas varškės sūris |
|
IGP |
Formaggi |
|
Liliputas |
|
IGP |
Formaggi |
|
Seinų/Lazdijų krašto medus/Miód z Sejneńszczyny/Łoździejszczyzny |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Stakliškės |
|
IGP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
|
Beurre rose — Marque nationale du Grand-Duché de Luxembourg |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Miel — Marque nationale du Grand-Duché de Luxembourg |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Salaisons fumées, marque nationale du Grand-Duché de Luxembourg |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Viande de porc, marque nationale du Grand-Duché de Luxembourg |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carnikavas nēģi |
|
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Latvijas lielie pelēkie zirņi |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Boeren-Leidse met sleutels |
|
DOP |
Formaggi |
|
Brabantse Wal asperges |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
De Meerlander |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Edam Holland |
|
IGP |
Formaggi |
|
Gouda Holland |
|
IGP |
Formaggi |
|
Hollandse geitenkaas |
|
IGP |
Formaggi |
|
Kanterkaas/Kanternagelkaas/Kanterkomijnekaas |
|
DOP |
Formaggi |
|
Noord-Hollandse Edammer |
|
DOP |
Formaggi |
|
Noord-Hollandse Gouda |
|
DOP |
Formaggi |
|
Opperdoezer Ronde |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Westlandse druif |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Andruty Kaliskie |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Bryndza Podhalańska |
|
DOP |
Formaggi |
|
Cebularz lubelski |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Chleb prądnicki |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Fasola korczyńska |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Fasola Piękny Jaś z Doliny Dunajca/Fasola z Doliny Dunajca |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Fasola Wrzawska |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Jabłka grójeckie |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Jabłka łąckie |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Jagnięcina podhalańska |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Karp zatorski |
|
DOP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Kiełbasa lisiecka |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Kołocz śląski/kołacz śląski |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Krupnioki śląskie |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Miód drahimski |
|
IGP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Miód kurpiowski |
|
IGP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Miód wrzosowy z Borów Dolnośląskich |
|
IGP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Obwarzanek krakowski |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Oscypek |
|
DOP |
Formaggi |
|
Podkarpacki miód spadziowy |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Redykołka |
|
DOP |
Formaggi |
|
Rogal świętomarciński |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Ser koryciński swojski |
|
IGP |
Formaggi |
|
Śliwka szydłowska |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Suska sechlońska |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Truskawka kaszubska lub Kaszëbskô malëna |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Wielkopolski ser smażony |
|
IGP |
Formaggi |
|
Wiśnia nadwiślanka |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Alheira de Barroso-Montalegre |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Alheira de Mirandela |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Alheira de Vinhais |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Ameixa d’Elvas |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Amêndoa Douro |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Ananás dos Açores/São Miguel |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Anona da Madera |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Arroz Carolino do Baixo Mondego |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Arroz Carolino Lezírias Ribatejanas |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Azeite de Moura |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Azeite de Trás-os-Montes |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Azeite do Alentejo Interior |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Azeites da Beira Interior (Azeite da Beira Alta, Azeite da Beira Baixa) |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Azeites do Norte Alentejano |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Azeites do Ribatejo |
|
DOP |
Oli e grassi |
|
Azeitona de conserva Negrinha de Freixo |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Azeitonas de Conserva de Elvas e Campo Maior |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Batata de Trás-os-montes |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Batata doce de Aljezur |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Borrego da Beira |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Borrego de Montemor-o-Novo |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Borrego do Baixo Alentejo |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Borrego do Nordeste Alentejano |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Borrego Serra da Estrela |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Borrego Terrincho |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Butelo de Vinhais/Bucho de Vinhais/Chouriço de Ossos de Vinhais |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Cabrito da Beira |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Cabrito da Gralheira |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Cabrito das Terras Altas do Minho |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Cabrito de Barroso |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Cabrito do Alentejo |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Cabrito Transmontano |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Cacholeira Branca de Portalegre |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Capão de Freamunde |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carnalentejana |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne Arouquesa |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne Barrosã |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne Cachena da Peneda |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne da Charneca |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne de Bísaro Transmonano/Carne de Porco Transmontano |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne de Bovino Cruzado dos Lameiros do Barroso |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne de Bravo do Ribatejo |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne de Porco Alentejano |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne dos Açores |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne Marinhoa |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne Maronesa |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne Mertolenga |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Carne Mirandesa |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Castanha da Terra Fria |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Castanha de Padrela |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Castanha dos Soutos da Lapa |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Castanha Marvão-Portalegre |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Cereja da Cova da Beira |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Cereja de São Julião-Portalegre |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Chouriça de carne de Barroso-Montalegre |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Chouriça de carne de Melgaço |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Chouriça de Carne de Vinhais/Linguiça de Vinhais |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Chouriça de sangue de Melgaço |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Chouriça doce de Vinhais |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Chouriço azedo de Vinhais/Azedo de Vinhais/Chouriço de Pão de Vinhais |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Chouriço de Abóbora de Barroso-Montalegre |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Chouriço de Carne de Estremoz e Borba |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Chouriço de Portalegre |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Chouriço grosso de Estremoz e Borba |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Chouriço Mouro de Portalegre |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Citrinos do Algarve |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Cordeiro Bragançano |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Cordeiro de Barroso/Anho de Barroso/Cordeiro de leite de Barroso |
|
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Cordeiro Mirandês/Canhono Mirandês |
|
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Farinheira de Estremoz e Borba |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Farinheira de Portalegre |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Fogaça da Feira |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Ginja de Óbidos e Alcobaça |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Linguiça de Portalegre |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Linguiça do Baixo Alentejo/Chouriço de carne do Baixo Alentejo |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Lombo Branco de Portalegre |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Lombo Enguitado de Portalegre |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Maçã Bravo de Esmolfe |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Maçã da Beira Alta |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Maçã da Cova da Beira |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Maçã de Alcobaça |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Maçã de Portalegre |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Maçã Riscadinha de Palmela |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Maracujá dos Açores/S. Miguel |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Mel da Serra da Lousã |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Mel da Serra de Monchique |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Mel da Terra Quente |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Mel das Terras Altas do Minho |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Mel de Barroso |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Mel do Alentejo |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Mel do Parque de Montezinho |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Mel do Ribatejo Norte (Serra d’Aire, Albufeira de Castelo de Bode, Bairro, Alto Nabão) |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Mel dos Açores |
|
DOP |
Altri prodotti di origine animale |
|
Meloa de Santa Maria — Açores |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Morcela de Assar de Portalegre |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Morcela de Cozer de Portalegre |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Morcela de Estremoz e Borba |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Ovos moles de Aveiro |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Paio de Estremoz e Borba |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Paia de Lombo de Estremoz e Borba |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Paia de Toucinho de Estremoz e Borba |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Painho de Portalegre |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Paio de Beja |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Pão de Ló de Ovar |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Pastel de Chaves |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Pastel de Tentúgal |
|
IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
|
Pêra Rocha do Oeste |
|
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Pêssego da Cova da Beira |
|
IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
|
Presunto de Barrancos/Paleta de Barrancos |
|
DOP |
Prodotti a base di carne |
|
Presunto de Barroso |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Presunto de Camp Maior e Elvas/Paleta de Campo Maior e Elvas |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Presunto de Melgaço |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Presunto de Santana da Serra/Paleta de Santana da Serra |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
|
Presunto de Vinhais/Presunto Bísaro de Vinhais |
|
IGP |
Prodotti a base di carne |
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Presunto do Alentejo/Paleta do Alentejo |
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DOP |
Prodotti a base di carne |
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Queijo de Azeitão |
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DOP |
Formaggi |
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Queijo de cabra Transmontano |
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DOP |
Formaggi |
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Queijo de Évora |
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DOP |
Oli e grassi |
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Queijo de Nisa |
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DOP |
Formaggi |
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Queijo do Pico |
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DOP |
Formaggi |
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Queijo mestiço de Tolosa |
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IGP |
Formaggi |
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Queijo Rabaçal |
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DOP |
Formaggi |
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Queijo São Jorge |
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DOP |
Formaggi |
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Queijo Serpa |
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DOP |
Formaggi |
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Queijo Serra da Estrela |
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DOP |
Formaggi |
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Queijo Terrincho |
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DOP |
Formaggi |
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Queijos da Beira Baixa (Queijo de Castelo Branco, Queijo Amarelo da Beira Baixa, Queijo Picante da Beira Baixa) |
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DOP |
Formaggi |
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Requeijão da Beira Baixa |
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DOP |
Altri prodotti di origine animale |
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Requeijão Serra da Estrela |
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DOP |
Altri prodotti di origine animale |
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Salpicão de Barroso-Montalegre |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Salpicão de Melgaço |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Salpicão de Vinhais |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Sangueira de Barroso-Montalegre |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Travia da Beira Baixa |
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DOP |
Altri prodotti di origine animale |
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Vitela de Lafões |
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IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
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Magiun de prune Topoloveni |
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IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
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Salam de Sibiu |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Telemea de Ibănești |
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DOP |
Formaggi |
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Bruna bönor från Öland |
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IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
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Hånnlamb |
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DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
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Kalix Löjrom |
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DOP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
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Skånsk spettkaka |
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IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
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Svecia |
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IGP |
Formaggi |
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Upplandskubb |
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DOP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
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Bovški sir |
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DOP |
Formaggi |
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Ekstra deviško oljčno olje Slovenske Istre |
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DOP |
Oli e grassi |
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Kočevski gozdni med |
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DOP |
Altri prodotti di origine animale |
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Kranjska klobasa |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Kraška panceta |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Kraški med |
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DOP |
Altri prodotti di origine animale |
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Kraški pršut |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Kraški zašink |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Mohant |
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DOP |
Formaggi |
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Nanoški sir |
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DOP |
Formaggi |
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Prekmurska šunka |
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IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
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Prleška tünka |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Ptujski lük |
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IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
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Šebreljski želodec |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Slovenski med |
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IGP |
Altri prodotti di origine animale |
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Štajersko prekmursko bučno olje |
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IGP |
Oli e grassi |
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Tolminc |
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DOP |
Formaggi |
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Zgornjesavinjski želodec |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Klenovecký syrec |
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IGP |
Formaggi |
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Levický Slad |
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IGP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
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Oravský korbáčik |
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IGP |
Formaggi |
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Paprika Žitava/Žitavská paprika |
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DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
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Skalický trdelnik |
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IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
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Slovenská bryndza |
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IGP |
Formaggi |
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Slovenská parenica |
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IGP |
Formaggi |
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Slovenský oštiepok |
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IGP |
Formaggi |
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Tekovský salámový syr |
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IGP |
Formaggi |
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Zázrivské vojky |
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IGP |
Formaggi |
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Zázrivský korbáčik |
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IGP |
Formaggi |
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Arbroath Smokies |
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IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
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Armagh Bramley Apples |
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IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
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Beacon Fell traditional Lancashire cheese |
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DOP |
Formaggi |
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Bonchester cheese |
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DOP |
Formaggi |
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Buxton blue |
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DOP |
Formaggi |
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Carmarthen Ham |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Cornish Clotted Cream |
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DOP |
Altri prodotti di origine animale |
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Cornish Pasty |
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IGP |
Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria |
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Cornish Sardines |
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IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
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Conwy Mussels |
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DOP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
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Dorset Blue Cheese |
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IGP |
Formaggi |
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Dovedale cheese |
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DOP |
Formaggi |
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East Kent Goldings |
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DOP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
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Exmoor Blue Cheese |
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IGP |
Formaggi |
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Fal Oyster |
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DOP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
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Fenland Celery |
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IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
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Gloucestershire cider/perry |
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IGP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
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Herefordshire cider/perry |
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IGP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
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Isle of Man Manx Loaghtan Lamb |
— |
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
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Jersey Royal potatoes |
— |
DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
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Isle of Man Queenies |
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DOP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
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Kentish ale and Kentish strong ale |
— |
IGP |
Birre |
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Lakeland Herdwick |
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DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
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Lough Neagh Eel |
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IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
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Melton Mowbray Pork Pie |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Native Shetland Wool |
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DOP |
Lana |
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Newmarket Sausage |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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New Season Comber Potatoes/Comber Earlies |
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IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
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Orkney beef |
— |
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
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Orkney lamb |
— |
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
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Orkney Scottish Island Cheddar |
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IGP |
Formaggi |
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Pembrokeshire Earlies/Pembrokeshire Early Potatoes |
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IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
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Rutland Bitter |
— |
IGP |
Birre |
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Scotch Beef |
— |
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
|
Scotch Lamb |
— |
IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
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Scottish Farmed Salmon |
— |
IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
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Scottish Wild Salmon |
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IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
|
Shetland Lamb |
— |
DOP |
Carni fresche (e frattaglie) |
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Single Gloucester |
— |
DOP |
Formaggi |
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Staffordshire Cheese |
— |
DOP |
Formaggi |
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Stornoway Black Pudding |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Swaledale cheese/Swaledale ewes’ cheese |
— |
DOP |
Formaggi |
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Teviotdale Cheese |
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IGP |
Formaggi |
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Traditional Ayrshire Dunlop |
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IGP |
Formaggi |
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Traditional Cumberland Sausage |
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IGP |
Prodotti a base di carne |
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Traditional Grimsby Smoked Fish |
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IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
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Vale of Evesham Asparagus |
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IGP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
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Welsh Beef |
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IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
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Welsh lamb |
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IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
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West Country Beef |
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IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
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West Country farmhouse Cheddar cheese |
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DOP |
Formaggi |
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West Country Lamb |
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IGP |
Carni fresche (e frattaglie) |
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White Stilton cheese/Blue Stilton cheese |
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DOP |
Formaggi |
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Whitstable oysters |
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IGP |
Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati |
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Worcestershire cider/perry |
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IGP |
Altri prodotti dell’allegato I del trattato (spezie ecc.) |
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Yorkshire Forced Rhubarb |
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DOP |
Ortofrutticoli e cereali allo stato naturale o trasformati |
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Yorkshire Wensleydale |
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IGP |
Formaggi |
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(1) Conformemente alla legislazione dell’Unione vigente, come contenuto nell’appendice 2. (2) Le modalità di utilizzo dell’IGP Gruyère sono descritte nei considerando 8 e 9 del regolamento di esecuzione (UE) n. 110/2013 della Commissione, del 6 febbraio 2013, recante iscrizione di una denominazione nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette [Gruyère (IGP)] (GU L 36 del 7.2.2013, pag. 1). |
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Appendice 2
LEGISLAZIONE DELLE PARTI
Legislazione dell’Unione europea
Regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari (GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1).
Regolamento delegato (UE) n. 664/2014 della Commissione, del 18 dicembre 2013, che integra il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio con riguardo alla definizione dei simboli dell’Unione per le denominazioni di origine protette, le indicazioni geografiche protette e le specialità tradizionali garantite e con riguardo ad alcune norme sulla provenienza, ad alcune norme procedurali e ad alcune norme transitorie supplementari (GU L 179 del 19.6.2014, pag. 17).
Regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione, del 13 giugno 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari (GU L 179 del 19.6.2014, pag. 36).
Legislazione della Confederazione svizzera
Ordinanza del 28 maggio 1997 sulla protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei prodotti agricoli, dei prodotti agricoli trasformati, dei prodotti silvicoli e dei prodotti silvicoli trasformati (RO 2016 3281).
ATTO FINALE
I plenipotenziari:
dell'UNIONE EUROPEA
e
della CONFEDERAZIONE SVIZZERA
riuniti il 17 maggio 2011 Bruxelles per la firma dell'accordo tra l'Unione europea e la Confederazione svizzera relativo alla protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei prodotti agricoli ed alimentari, recante modifica dell'accordo tra la Comunità europea e la Confederazione svizzera sul commercio di prodotti agricoli, hanno adottato una dichiarazione comune di seguito menzionata e acclusa al presente atto finale:
За Европейския съюз
Por la Unión Europea
Za Evropskou unii
For Den Europæiske Union
Für die Europäische Union
Euroopa Liidu nimel
Για την Ευρωπαϊκή Ένωση
For the European Union
Pour l'Union européenne
Per l'Unione europea
Eiropas Savienības vārdā –
Europos Sąjungos vardu
Az Európai Unió részéről
Għall-Unjoni Ewropea
Voor de Europese Unie
W imieniu Unii Europejskiej
Pela União Europeia
Pentru Uniunea Europeană
Za Európsku úniu
Za Evropsko unijo
Euroopan unionin puolesta
För Europeiska unionen
За Конфедерация Швейцария
Por la Confederación Suiza
Za Švýcarskou konfederaci
For Det Schweiziske Forbund
Für die Schweizerische Eidgenossenschaft
Šveitsi Konföderatsiooni nimel
Για την Ελβετική Συνομοσπονδία
For the Swiss Confederation
Pour la Confédération suisse
Per la Confederazione svizzera
Šveices Konfederācijas vārdā –
Šveicarijos Konfederacijos vardu
A Svájci Államszövetség részéről
Għall-Konfederazzjoni Żvizzera
Voor de Zwitserse Bondsstaat
W imieniu Konfederacji Szwajcarskiej
Pela Confederação Suíça
Pentru Confederația Elvețiană
Za Švajčiarsku konfederáciu
Za Švicarsko konfederacijo
Sveitsin valaliiton puolesta
För Schweiziska edsförbundet
DICHIARAZIONE COMUNE SULLE DENOMINAZIONI OMONIME
Le parti riconoscono che le procedure relative alle domande di registrazione delle IG depositate prima della firma della dichiarazione d'intenti dell'11 dicembre 2009 ai sensi delle loro rispettive legislazioni possono proseguire nonostante le disposizioni del presente accordo e, in particolare, dell'articolo 7 dell'allegato 12.
In caso di registrazione di tali IG le parti convengono che si debbano applicare le disposizioni in materia di omonimia previste all'articolo 3, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 510/2006 e all'articolo 4bis dell'ordinanza DOP/IGP (RS 910.12). A tal fine le parti si informano preventivamente.
Se necessario, e secondo le procedure di cui all'articolo 16 dell'allegato 12, il comitato potrà considerare una modifica dell'articolo 8 per precisare le disposizioni specifiche relative alle denominazioni omonime.
ATTO FINALE
I plenipotenziari
della COMUNITÀ EUROPEA,
e
della CONFEDERAZIONE SVIZZERA,
riuniti a Lussemburgo, addì ventuno giugno millenovecentonovantanove, per la firma dell'Accordo tra la Comunità europea e la Confederazione svizzera sul commercio di prodotti agricoli, hanno adottato i testi delle dichiarazioni comuni elencate in appresso e accluse al presente Atto finale:
Essi hanno altresì preso atto delle Dichiarazioni seguenti accluse al presente Atto finale:
Hecho en Luxemburgo, el veintiuno de junio de mil novecientos noventa y nueve.
Udfærdiget i Luxembourg den enogtyvende juni nitten hundrede og nioghalvfems.
Geschehen zu Luxemburg am einundzwanzigsten Juni neunzehnhundertneunundneunzig.
Έγινε στο Λουξεμβούργο, στις είκοσι μία Ιουνίου χίλια εννιακόσια ενενήντα εννέα.
Done at Luxembourg on the twenty-first day of June in the year one thousand nine hundred and ninety-nine.
Fait à Luxembourg, le vingt-et-un juin mil neuf cent quatre-vingt dix-neuf.
Fatto a Lussembourgo, addì ventuno giugno millenovecentonovantanove.
Gedaan te Luxemburg, de eenentwintigste juni negentienhonderd negenennegentig.
Feito em Luxemburgo, em vinte e um de Junho de mil novecentos e noventa e nove.
Tehty Luxemburgissa kahdentenakymmenentenäensimmäisenä päivänä kesäkuuta vuonna tuhatyhdeksänsataayhdeksänkymmentäyhdeksän.
Som skedde i Luxemburg den tjugoförsta juni nittonhundranittionio.
Por la Comunidad Europea
For Det Europæiske Fællesskab
Für die Europäische Gemeinschaft
Για την Ευρωπαϊκή Κοινότητα
For the European Community
Pour la Communauté européenne
Per la Comunità europea
Voor de Europese Gemeenschap
Pela Comunidade Europeia
Euroopan yhteisön puolesta
På Europeiska gemenskapens vägnar
Por la Confederación Suiza
For Det Schweiziske Edsforbund
Für die Schweizerische Eidgenossenschaft
Για την Ελβετική Συνομοσπονδία
For the Swiss Confederation
Pour la Confédération suisse
Per la Confederazione svizzera
Voor de Zwitserse Bondsstaat
Pela Confederação Suíça
Sveitsin valaliiton puolesta
På Schweiziska edsförbundets vägnar
DICHIARAZIONE COMUNE
sugli accordi bilaterali tra gli Stati membri dell'Unione europea e la Svizzera
La Comunità europea e la Svizzera riconoscono che le disposizioni degli accordi bilaterali tra gli Stati membri dell'Unione europea e la Svizzera si applicano fatti salvi gli obblighi conseguenti all'appartenenza degli Stati che sono Parte di detti accordi all'Unione europea o all'Organizzazione mondiale del commercio.
È inoltre inteso che le disposizioni degli accordi in parola sono mantenute soltanto nella misura in cui sono compatibili con il diritto comunitario, compresi gli accordi internazionali conclusi dalla Comunità.
DICHIARAZIONE COMUNE
relativa alla classificazione tariffaria delle polveri di ortaggi e delle polveri di frutta
Al fine di garantire il rilascio e di salvaguardare il valore delle concessioni accordate dalla Comunità alla Svizzera per talune polveri di ortaggi e polveri di frutta di cui all'allegato 2 dell'Accordo sul commercio di prodotti agricoli, le autorità doganali delle Parti convengono di esaminare l'aggiornamento della classificazione tariffaria delle polveri di ortaggi e delle polveri di frutta alla luce dell'esperienza acquisita nell'applicazione delle concessioni tariffarie.
DICHIARAZIONE COMUNE
concernente il settore delle carni
A decorrere dal 1o luglio 1999, in considerazione della crisi della dell'encefalopatia spongiforme bovina e delle misure adottate da taluni Stati membri nei confronti delle esportazioni svizzere, e in via eccezionale, la Comunità aprirà per le carni bovine essiccate un contingente annuale autonomo di 700 tonnellate/peso netto soggetto al dazio ad valorem ed esente da dazio specifico, per un periodo di un anno dall'entrata in vigore dell'Accordo. La situazione verrà riesaminata se a quella data non saranno state abolite le misure restrittive adottate da taluni Stati membri nei confronti delle importazioni dalla Svizzera.
In contropartita la Svizzera manterrà per lo stesso periodo, e a condizioni identiche a quelle applicabili finora, le sue concessioni relative a 480 tonnellate/peso netto di prosciutto di Parma e San Daniele, 50 tonnellate/peso netto di prosciutto Serrano e 170 tonnellate/peso netto di bresaola.
Sono applicabili le regole di origine del regime non preferenziale.
DICHIARAZIONE COMUNE
relativa alle modalità di gestione da parte della Svizzera dei propri contingenti tariffari nel settore delle carni
La Comunità europea e la Svizzera dichiarano che intendono riesaminare congiuntamente, in particolare alla luce delle disposizioni dell'OMC, il metodo di gestione da parte della Svizzera dei propri contingenti tariffari nel settore delle carni, al fine di definire un metodo di gestione che frapponga minori ostacoli al commercio.
DICHIARAZIONE COMUNE
relativa all'attuazione dell'allegato 4 relativo al settore fitosanitario
La Svizzera e la Comunità europea, di seguito denominate «le Parti», si impegnano ad attuare nel più breve termine l'allegato 4 relativo al settore fitosanitario. Tale allegato è attuato via via che, relativamente ai vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti elencati nell'appendice A della presente dichiarazione, la legislazione svizzera è resa equivalente alla legislazione della Comunità europea figurante nell'appendice B della presente dichiarazione, secondo una procedura intesa ad integrare i vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti nell'appendice 1 dell'allegato 4 e le legislazioni delle Parti nell'appendice 2 di detto allegato. La procedura è inoltre intesa a completare le appendici 3 e 4 di tale allegato sulla base delle appendici C e D della presente dichiarazione per quanto riguarda la Comunità e, per quanto riguarda la Svizzera, in base alle relative disposizioni.
Gli articoli 9 e 10 dell'allegato 4 sono attuati al momento dell'entrata in vigore dell'allegato stesso, al fine di istituire nel più breve tempo possibile gli strumenti che consentano d'includere i vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti nell'appendice 1 dell'allegato 4, le disposizioni legislative delle Parti, aventi effetti equivalenti in materia di protezione contro l'introduzione e la propagazione di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali, nell'appendice 2 dell'allegato 4, gli organismi ufficiali competenti a rilasciare il passaporto fitosanitario nell'appendice 3 dell'allegato 4 e, se del caso, le zone e le relative esigenze particolari nell'appendice 4 dell'allegato 4.
Il gruppo di lavoro «fitosanitario» di cui all'articolo 10 dell'allegato 4 esamina nel più breve termine le modifiche della legislazione svizzera onde valutare se esse abbiano effetti equivalenti alle disposizioni della Comunità europea in materia di protezione contro l'introduzione e la propagazione di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali. Esso presiede all'attuazione progressiva dell'allegato 4 affinché questo possa applicarsi quanto prima al maggior numero possibile di vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti elencati nell'appendice A della presente dichiarazione.
Per favorire l'adozione di normative aventi effetti equivalenti dal punto di vista della protezione contro l'introduzione e la propagazione di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali, le Parti si impegnano a svolgere consultazioni tecniche.
Appendice A
VEGETALI, PRODOTTI VEGETALI E ALTRI OGGETTI PER I QUALI LE PARTI SI ADOPERANO PER TROVARE UNA SOLUZIONE CONFORME ALLE DIPSOZIONI DELL'ALLEGATO 4
A. VEGETALI, PRODOTTI VEGETALI E ALTRI OGGETTI ORIGINARI DEL TERRITORIO DI CIASCUNA DELLE PARTI
1. Vegetali e prodotti vegetali messi in circolazione
1.1. Vegetali destinati all'impianto, escluse le sementi
1.2. Parti di vegetali diverse dai frutti e dalle sementi, contenenti polline vivo destinato all'impollinazione
1.3. Vegetali di specie stolonifere o tuberose destinati all'impianto
Solanum L. e relativi ibridi
1.4. Vegetali, esclusi frutti e sementi
Vitis L.
2. Vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti ottenuti da produttori autorizzati a vendere ai professionisti della produzione vegetale, diversi dai vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti preparati e pronti per la vendita al consumatore finale, per i quali le Parti, o gli organismi ufficiali competenti delle Parti, garantiscono che la loro produzione è nettamente separata da quella di altri prodotti
2.1. Vegetali, escluse le sementi
2.2. Vegetali destinati all'impianto, escluse le sementi
Solanaceae , eccetto i vegetali di cui al punto 1.3.
2.3. Vegetali provvisti delle radici nonché di un mezzo di coltura aderente o associato
2.4. Sementi e bulbi
2.5. Vegetali destinati all'impianto
Allium porrum L.
2.6. Bulbi e rizomi bulbosi destinati all'impianto
B. VEGETALI E PRODOTTI VEGETALI ORIGINARI DI TERRITORI DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA LETTERA A
3. Tutti i vegetali destinati all'impianto
eccetto:
4. Sementi
4.1. Sementi originarie dell'Argentina, dell'Australia, della Bolivia, del Cile, della Nuova Zelanda e dell'Uruguay
4.2. Sementi, di qualunque origine, purché non originarie del territorio di una delle Parti
4.3. Sementi originarie dell'Afghanistan, dell'India, dell'Iraq, del Messico, del Nepal, del Pakistan e degli Stati Uniti d'America dei seguenti generi
5. Vegetali, esclusi frutti e sementi
Vitis L.
6. Parti di vegetali, esclusi frutti e sementi
7. Frutti (originari di paesi extraeuropei)
8. Tuberi non destinati all'impianto
Solanum tuberosum L.
9. Legno che ha conservato in tutto o in parte la superficie tonda naturale, con o senza corteccia, o ridotto in lamelle, trucioli, segatura, avanzi o cascami di legno
ottenuto in tutto o in parte dai seguenti vegetali:
e
|
Codice NC |
Designazione delle merci |
|
4401 10 |
Legna da ardere in tondelli, ceppi, ramaglie, fascine o in forme simili |
|
ex 4401 21 |
Legno in piccole placche o in particelle: – di Coniferales originarie di paesi extraeuropei |
|
4401 22 |
Legno in piccole placche o in particelle: – – diverso da quello di Coniferales |
|
4401 30 |
Segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, palline o in forme simili: |
|
ex 4403 20 |
Legno grezzo, anche scortecciato, privato dell'alburno o squadrato: – diverso da quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione di Coniferales originarie di paesi extraeuropei |
|
4403 91 |
Legno grezzo, anche scortecciato, privato dell'alburno o squadrato: – diverso da quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione – – di Quercus L. |
|
4403 99 |
Legno grezzo, anche scortecciato, privato dell'alburno o squadrato: – diverso da quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione – – diverso da quello di Coniferales , di Quercus L. o di Fagus L. |
|
ex 4404 10 |
Liste di legno per cerchi; pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo: – di Coniferales originarie di paesi extraeuropei |
|
ex 4404 20 |
Liste di legno per cerchi; pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo: – diverso da quello di Coniferales |
|
4406 10 |
Traversine di legno per strade ferrate o simili – non impregnate |
|
ex 4407 10 |
Legno segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture a spina, di spessore superiore a 6 mm: – di Coniferales originarie di paesi extraeuropei |
|
ex 4407 91 |
Legno segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture a spina, di spessore superiore a 6 mm: – di Quercus L. |
|
ex 4407 99 |
Legno segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture a spina, di spessore superiore a 6 mm: – diverso da quello di Coniferales , di legni tropicali, di Quercus L. o di Fagus L. |
|
ex 4415 10 |
Casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, in legni originari di paesi extraeuropei |
|
ex 4415 20 |
Palette di carico, semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, in legni originari di paesi extraeuropei |
|
ex 4416 00 |
Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di Quercus L. |
Le palette di carico semplici e le palette-casse (codice NC ex 4415 20 ) beneficiano anch'esse dell'esenzione se sono conformi alle norme applicabili alle palette «UIC» e recano un marchio attestante detta conformità.
10. Terra e mezzo di coltura
terra e mezzo di coltura in quanto tale, costituito in tutto o in parte di terra o di materie organiche quali parti di vegetali, humus contenente torba o cortecce, diverso da quello costituito interamente di torba
terra e mezzo di coltura aderente o associato a vegetali, costituito in tutto o in parte delle materie di cui alla lettera a), oppure costituito in tutto o in parte di torba o di qualsiasi altro materiale inorganico solido destinato a mantenere in vita i vegetali.
Appendice B
LEGISLAZIONI
Disposizioni della Comunità europea
Appendice C
ORGANISMI UFFICIALI INCARICATI DI RILASCIARE IL PASSAPORTO FITOSANITARIO
Comunità europea
Ministère des Classes moyennes et de l'Agriculture
Service de la Qualité et de la Protection des végétaux
WTC 3 — 6e étage
Boulevard Simon Bolivar 30
B-1210 Bruxelles
Tél. (32-2) 208 37 04
Fax (32-2) 208 37 05
Ministeriet for Fødevarer, Landbrug og Fiskerei
Plantedirektoratet
Skovbrynet 20
DK-2800 Lyngby
Tél. (45 45 96 66 00
Fax (45 45 96 66 10
Bundesministerium für Ernährung, Landwirtschaft und Forsten
Rochusstraße 1
D-53123 Bonn 1
Tél. (49-228) 529 35 90
Fax (49-228) 529 42 62
Ministry of Agriculture
Directorate of Plant Produce
Plant Protection Service
3-5, Ippokratous Str.
GR-10164 Athens
Tél. (30-1) 360 54 80
Fax (30-1) 361 71 03
Ministerío de Agricultura, Pesca y Alimentación
Dirección General de Sanidad de la Producción Agraria
Subdirección general de Sanidad Vegetal
MAPA, c/Velazquez, 147 1a Planta
E-28002 Madrid
Tél. (34-1) 347 82 54
Fax (34-1) 347 82 63
Ministry of Agriculture and Forestry
Plant Production Inspection Centre
Plant Protection Service
Vilhonvuorenkatu 11 C,PO Box 42
FIN-00501 Helsinki
Tél. (358-0) 13 42 11
Fax (358-0) 13 42 14 99
Ministère de l'Agriculture, de la Pêche et de l'Alimentation
Direction générale de l'Alimentation
Sous-direction de la Protection des végétaux
175 rue du Chevaleret
F-75013 Paris
Tél. (33-1) 49 55 49 55
Fax (33-1) 49 55 59 49
Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali
DGPAAN — Servizio Fitosanitario Centrale
Via XX Settembre, 20
I-00195 Roma
Tél. (39-6) 488 42 93 46 65 50 70
Fax (39-6) 481 46 28
Ministerie van Landbouw, Natuurbeheer en Visserij
Plantenziektenkundige Dienst (PD)
Geertjesweg 15 - Postbus 9102
NL-6700 HC Wageningen
Tél. (31-317) 49 69 11
Fax (31-317) 42 17 01
Bundesministerium für Land- und Forstwirtschaft
Stubenring 1
Abteilung Pflanzenschutzdienst
A-1012 Wien
Tél. (43-1) 711 00 68 06
Fax. (43-1) 711 00 65 07
Direcção-geral de Protecção das culturas
Quinta do Marquês
P-2780 Oeiras
Tel. (351-1) 443 50 58/443 07 72/3
Fax (351-1) 442 06 16/443 05 27
Swedish Board of Agriculture
Plant Protection Service
S-551 82 Jönkoping
Tél. (46-36) 15 59 13
Fax (46-36) 12 25 22
Ministère de l'Agriculture
ASTA
16, route d'Esch - BP 1904
L-1019 Luxembourg
Tél. (352) 45 71 72 218
Fax (352) 45 71 72 340
Department of Agriculture, Food and Forestry
Plant Protection Service
Agriculture House (7 West), Kildare street
IRL-Dublin 2
Ireland
Tél. (353-1) 607 20 03
Fax (353-1) 661 62 63
Ministry of Agriculture, Fisheries and Food
Plant Health Division
Foss House, Kings Pool
1-2 Peasholme Green
UK-York YO1 2PX
United Kingdom
Tél. (44-1904) 45 51 61
Fax (44-1904) 45 51 63
Appendice D
ZONE DI CUI ALL'ARTICOLO 4 E RELATIVE ESIGENZE PARTICOLARI
Le zone di cui all'articolo 4 e le esigenze particolari ad esse connesse sono definite dalle disposizioni legislative e amministrative delle due Parti, di seguito citate.
Disposizioni della Comunità europea
DICHIARAZIONE COMUNE
relativa al taglio di prodotti vitivinicoli originari della Comunità commercializzati sul territorio svizzero
A norma dell'articolo 4, paragrafo 1, in combinato disposto con l'appendice 1, parte A dell'allegato 7, il taglio, sul territorio svizzero, dei prodotti vitivinicoli originari della Comunità tra loro o con prodotti di altre origini è autorizzato soltanto alle condizioni previste dalla normativa comunitaria pertinente o, in mancanza di quest'ultima, da quella degli Stati membri di cui all'appendice 1. Di conseguenza, per tali prodotti non si applicano le disposizioni dell'articolo 371 dell'ordinanza svizzera del 1o marzo 1995 sulle derrate alimentari.
DICHIARAZIONE COMUNE
relativa alla legislazione in materia di bevande spiritose e di bevande aromatizzate a base di vino
Desiderose di stabilire condizioni atte ad agevolare e promuovere gli scambi reciproci di bevande spiritose e di bevande aromatizzate a base di vino, e a tal fine di eliminare gli ostacoli tecnici al commercio delle summenzionate bevande, le Parti convengono quanto segue:
La Svizzera si impegna a rendere la propria legislazione equivalente alla normativa comunitaria in materia e ad avviare sin d'ora la procedure previste in tale ambito per adeguare, entro tre anni dall'entrata in vigore dell'accordo, le proprie disposizioni relative alla definizione, designazione e presentazione delle bevande spiritose e delle bevande aromatizzate a base di vino.
Non appena la Svizzera avrà adottato disposizioni legislative giudicate da entrambe le Parti equivalenti alla normativa comunitaria, la Comunità europea e la Svizzera avvieranno le procedure relative all'inserimento nell'accordo agricolo di un allegato concernente il reciproco riconoscimento delle rispettive legislazioni in materia di bevande spiritose e di bevande aromatizzate a base di vino.
DICHIARAZIONE COMUNE
nel campo della protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari
La Comunità europea e la Svizzera (di seguito denominate le Parti) convengono che la protezione reciproca delle denominazioni di origine (DOP) e delle indicazioni geografiche (IGP) costituisce un elemento essenziale della liberalizzazione degli scambi di prodotti agricoli e alimentari tra le Parti. L'inserimento delle pertinenti disposizioni nell'Accordo agricolo bilaterale rappresenta il necessario complemento all'allegato 7 dell'Accordo relativo al commercio dei prodotti vitivinicoli, in particolare del titolo II che stabilisce la protezione reciproca delle denominazioni dei prodotti in questione, nonché all'allegato 8 dell'Accordo concernente il riconoscimento reciproco e la protezione delle denominazioni nel settore delle bevande spiritose e delle bevande aromatizzate a base di vino.
Le Parti prevedono l'inserimento delle disposizioni relative alla protezione reciproca delle DOP e IGP nell'Accordo sul commercio di prodotti agricoli in base a normative equivalenti per quanto riguarda sia le condizioni di registrazione delle DOP e delle IGP sia i regimi di controllo. Tale integrazione dovrà aver luogo a una data accettabile dalle Parti e non prima del completamento dell'applicazione dell'articolo 17 del regolamento (CEE) n. 2081/92 del Consiglio per la Comunità nella sua composizione attuale. Nel frattempo, pur tenendo conto dei vincoli giuridici, le Parti si informano reciprocamente sui progressi dei lavori in materia.
DICHIARAZIONE COMUNE
concernente l'allegato 11 relativo alle misure sanitarie e zootecniche applicabili agli scambi di animali vivi e di prodotti di origine animale
La Commissione delle Comunità europee, in collaborazione con gli Stati membri interessati, sorveglierà l'evoluzione dell'encefalopatia spongiforme bovina e le relative misure di lotta adottate dalla Svizzera ai fini di una soluzione adeguata. In tale contesto, la Svizzera si impegna a non avviare procedure contro la Comunità o i suoi Stati membri in sede di Organizzazione mondiale del commercio.
DICHIARAZIONE COMUNE
in merito a futuri negoziati supplementari
La Comunità europea e la Confederazione svizzera dichiarano che intendono avviare negoziati per la conclusione di accordi nei settori di comune interesse quali l'aggiornamento del protocollo n. 2 dell'accordo di libero scambio del 1972 e la partecipazione svizzera a determinati programmi comunitari per la formazione, la gioventù, i media, le statistiche e l'ambiente. I negoziati dovranno essere preparati rapidamente una volta conclusi i negoziati bilaterali attualmente in corso.
DICHIARAZIONE DELLA COMUNITÀ EUROPEA CONCERNENTE
le preparazioni denominate «fondute»
La Comunità europea si dichiara disposta ad esaminare, nell'ambito dell'adeguamento del protocollo n. 2 dell'Accordo di libero scambio del 1972, l'elenco dei formaggi che figurano tra gli ingredienti delle preparazioni denominate «fondute».
DICHIARAZIONE DELLA SVIZZERA
concernente la grappa
La Svizzera dichiara di impegnarsi a rispettare la definizione vigente nella Comunità per la denominazione grappa (acquavite di vinaccia o marc) di cui all'articolo 1, paragrafo 4, lettera f) del regolamento (CEE) n. 1576/89 del Consiglio del 29 maggio 1989.
DICHIARAZIONE DELLA SVIZZERA
relativa alla denominazione del pollame in riferimento ai metodi di allevamento
La Svizzera dichiara di non disporre attualmente di una legislazione specifica relativa ai metodi di allevamento e alla denominazione del pollame.
Essa dichiara tuttavia la sua intenzione di avviare sin d'ora le procedure previste in materia al fine di adottare, entro tre anni dall'entrata in vigore dell'Accordo, una legislazione specifica relativa ai metodi di allevamento e alla denominazione del pollame equivalente alla normativa comunitaria in materia.
La Svizzera dichiara di disporre della pertinente legislazione, in particolare per quanto concerne la tutela dei consumatori dagli inganni, la protezione degli animali, la protezione dei marchi nonché contro la concorrenza sleale.
Essa dichiara che la legislazione vigente è applicata in modo da garantire un'informazione adeguata e obiettiva del consumatore al fine di assicurare una concorrenza leale tra il pollame di origine svizzera e il pollame di origine comunitaria. Essa vigila, in particolare, affinché sia impedita l'utilizzazione di indicazioni inesatte e ingannevoli che inducano in errore il consumatore riguardo alla natura dei prodotti, al metodo di allevamento e alla denominazione del pollame immesso sul mercato svizzero.
DICHIARAZIONE
relativa alla partecipazione della Svizzera ai comitati
Il Consiglio accetta che i rappresentanti della Svizzera partecipino in veste di osservatori, per i punti che li riguardano, alle riunioni dei seguenti comitati e gruppi di esperti:
I rappresentanti della Svizzera non presenziano alle votazioni dei comitati.
Per quanto riguarda gli altri comitati che si occupano dei settori contemplati dei presenti Accordi, per i quali la Svizzera ha ripreso l'acquis comunitario o lo applica per equivalenza, la Commissione consulterà gli esperti della Svizzera in conformità dell'articolo 100 dell'Accordo SEE.
( 1 ) Gli importi che hanno costituito la base per il processo di eliminazione delle sovvenzioni all’esportazione sono stati calcolati di comune accordo dalle parti sulla base della differenza dei prezzi istituzionali del latte presumibilmente applicabili al momento dell’entrata in vigore dell’accordo, incluso un supplemento per il latte trasformato in formaggio, ottenuti in funzione del quantitativo di latte necessario per la produzione dei formaggi in causa, e (salvo per i formaggi contingentati) previa detrazione dell’importo della riduzione dei dazi doganali da parte della Comunità.
( 2 ) Regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio, del 23 luglio 1987, relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica e alla tariffa doganale comune (GU L 256 del 7.9.1987, pag. 1).
( 3 ) Direttiva 2000/29/CE del Consiglio, dell'8 maggio 2000, concernente le misure di protezione contro l'introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità (GU L 169 del 10.7.2000, pag. 1).
( 4 ) In deroga a quanto disposto al presente punto 4, l'ingresso e il transito di tali vegetali nel territorio svizzero sono autorizzati ma la loro commercializzazione, produzione e coltura sono vietate in Svizzera.
( 5 ) Qualunque riferimento a un atto si intende, salvo diversa indicazione, come un riferimento a tale atto quale modificato al più tardi il 1.7.2015.
( 6 ) GU L 169 del 10.7.2000, pag. 1.
( *1 ) Qualunque riferimento a un atto si intende, salvo diversa indicazione, come un riferimento a tale atto quale modificato al più tardi il 1o luglio 2015.
( 7 ) Ove del caso, solo per quanto riguarda le sementi di cereali o i tuberi-seme di patate.
( 8 ) Restano escluse le sementi delle varietà locali la cui commercializzazione è autorizzata in Svizzera.
( 9 ) Ove del caso, solo per quanto riguarda le sementi di cereali o i tuberi-seme di patate.
( 10 ) Ove del caso, con esclusione delle sementi di cereali e dei tuberi-seme di patate.
( 11 ) Ove del caso, solo per quanto riguarda le varietà di cereali o di patate.
( 12 ) Ove del caso, solo per quanto riguarda le sementi di cereali o i tuberi-seme di patate.
( 13 ) Il riconoscimento si basa, per quanto riguarda l'ispezione in campo delle colture di sementi e le sementi prodotte, sulla decisione 95/514/CE del Consiglio (GU L 296 del 9.12.1995, pag. 34), modificata da ultimo dalla decisione 98/162/CE del Consiglio (GU L 53 del 24.2.1998, pag. 21) e, per quanto riguarda il controllo della selezione conservatrice delle varietà, sulla decisione 97/788/CE del Consiglio (GU L 322 del 25.11.1998, pag. 39); nel caso della Norvegia si applica l'accordo sullo Spazio economico europeo.
( 14 ) GU L 193 del 24.7.2009, pag. 60.
( 15 ) A norma dell’allegato 7, appendice 1, lettera B, punto 9, dell’accordo del 21 giugno 1999 tra la Comunità europea e la Confederazione svizzera sul commercio di prodotti agricoli.
( 16 ) La zona viticola presa in considerazione per compilare il presente documento è il territorio della Confederazione svizzera.
( 17 ) Questi termini sono protetti unicamente per i cantoni in cui beneficiano di una definizione precisa, ossia Vaud, Valais e Genève.
( 18 ) Questi termini sono protetti fatto salvo l’uso della menzione tradizionale tedesca «Federweisser» per i mosti di uve parzialmente fermentati destinati al consumo umano, secondo quanto previsto all’articolo 3, lettera c), della legge tedesca sul vino e all’articolo 40 del regolamento (CE) n. 607/2009.
( 19 ) Questo termine è protetto fatto salvo l’articolo 40 del regolamento (CE) n. 607/2009.
( 20 ) Per l’esportazione verso l’Unione, titolo alcolometrico totale (effettivo e potenziale) di 16 % vol.
( 21 ) Per l’esportazione verso l’Unione, il tenore di zucchero naturale deve essere superiore almeno dell’1 % alla media dell’anno degli altri vini.
( 22 ) Per l’esportazione verso l’Unione, questo termine indica un vino liquoroso con caratteristiche più rigorose in materia di resa e di contenuto di zucchero (contenuto iniziale di zucchero naturale: 252 g/l).
( 23 ) Tenendo conto della protezione dell’indicazione geografica «Genièvre» nell’Unione europea e dell’intenzione espressa dalla Svizzera di proteggere la denominazione «Genièvre» come indicazione geografica sul suo territorio, l’Unione europea e la Svizzera hanno convenuto di inserire la denominazione «Genièvre» nelle appendici 1 e 2 dell’allegato 8.
Le parti si impegnano a riesaminare la situazione di tale denominazione nel 2015 alla luce dello stato di avanzamento della protezione della denominazione «Genièvre» come indicazione geografica in Svizzera.
( 24 ) (RS 910.18)
( 25 ) Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671).
( 26 ) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1.
( *2 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *3 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *4 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *5 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *6 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *7 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *8 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *9 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *10 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *11 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *12 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *13 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *14 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *15 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *16 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *17 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *18 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *19 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *20 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *21 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *22 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *23 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *24 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *25 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *26 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *27 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *28 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *29 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *30 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *31 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( 27 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2015/1375 della Commissione, del 10 agosto 2015, che definisce norme specifiche applicabili ai controlli ufficiali relativi alla presenza di Trichine nelle carni (GU L 212 dell’11.8.2015, pag. 7).
( *32 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *33 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *34 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto così come modificato da ultimo.
( *35 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *36 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( *37 ) Ogni riferimento a un atto si intende, salvo indicazione contraria, come un riferimento a tale atto quale modificato prima del 31 dicembre 2014.
( 28 ) Fatte salve le disposizioni speciali progettate per la lotta contro il virus della Sharka.