1995L0031 — IT — 29.12.2006 — 005.001


Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni

►B

DIRETTIVA 95/31/CE DELLA COMMISSIONE

del 5 luglio 1995

che stabilisce i requisiti di purezza specifici per gli edulcoranti per uso alimentare

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(GU L 178, 28.7.1995, p.1)

Modificato da:

 

 

Gazzetta ufficiale

  No

page

date

►M1

DIRETTIVA 98/66/CE DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 4 settembre 1998

  L 257

35

19.9.1998

 M2

DIRETTIVA 2000/51/CE DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 26 luglio 2000

  L 198

41

4.8.2000

►M3

DIRETTIVA 2001/52/CE DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 3 luglio 2001

  L 190

18

12.7.2001

 M4

DIRETTIVA 2004/46/CE DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 16 aprile 2004

  L 114

15

21.4.2004

►M5

DIRETTIVA 2006/128/CE DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE dell’8 dicembre 2006

  L 346

6

9.12.2006




▼B

DIRETTIVA 95/31/CE DELLA COMMISSIONE

del 5 luglio 1995

che stabilisce i requisiti di purezza specifici per gli edulcoranti per uso alimentare

(Testo rilevante ai fini del SEE)



LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

vista la direttiva 89/107/CEE del Consiglio, del 21 dicembre 1988, relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti gli additivi autorizzati nei prodotti alimentari destinati al consumo umano ( 1 ), modificata dalla direttiva 94/34/CE ( 2 ), in particolare l'articolo 3, paragrafo 3, lettera a),

sentito il comitato scientifico per l'alimentazione umana;

considerando che occorre stabilire requisiti di purezza per tutti gli edulcoranti citati nella direttiva 94/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 1994, sugli edulcoranti destinati ad essere utilizzati nei prodotti alimentari ( 3 );

considerando che occorre prendere in considerazione le caratteristiche degli edulcoranti definite nel Codex Alimentarius, nonché il parere del comitato misto di esperti FAO/OMS per gli additivi alimentari (JECFA);

considerando che gli additivi alimentari, preparati con metodi o materiali significativamente diversi da quelli previsti nella valutazione originale del comitato scientifico per l'alimentazione o differenti da quelli menzionati nella presente direttiva, devono essere sottoposti al giudizio del comitato scientifico per l'alimentazione che ne effettua una valutazione completa facendo particolare attenzione ai requisiti di purezza;

considerando che le misure previste dalla presente direttiva sono conformi al parere del comitato permanente per i prodotti alimentari,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:



Articolo 1

1.  I requisiti di purezza menzionati all'articolo 3, paragrafo 3, lettera a) della direttiva 89/107/CEE relativi agli edulcoranti di cui alla direttiva 94/35/CE, sono specificati nell'allegato.

2.  I requisiti di purezza per le sostanze E 420 (i), E 420 (ii) e E 421 stabiliti nell'allegato della presente direttiva prevalgono sui requisiti di purezza stabiliti per le sostanze nell'allegato della direttiva 78/663/CEE del Consiglio ( 4 ).

Articolo 2

1.  Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro il 1o luglio 1996. Essi ne informano immediatamente la Commissione.

Quando gli Stati membri adottano tali disposizioni, queste contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate da un siffatto riferimento all'atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità del riferimento sono decise dagli Stati membri.

2.  I prodotti immessi sul mercato o etichettati prima di tale data e non conformi alla presente direttiva, possono tuttavia essere venduti fino ad esaurimento delle scorte.

Articolo 3

La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee.

Articolo 4

Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.




ALLEGATO



E 420 (i) — SORBITOLO

Sinonimi

D-glucitolo, D-sorbitolo

Definizione

Denominazione chimica

D-glucitolo

Einecs

200-061-5

Numero E

E 420 (i)

Formula chimica

C6H14O6

Peso molecolare

182,17

Tenore

Il D-glucitolo contiene non meno del 97% di glicitoli totali e non meno del 91% di D-sorbitolo, riferiti in ambedue i casi al peso secco.

I glicitoli sono composti aventi formula di struttura CH2OH-(CHOH)n-CH2OH, nella quale «n» rappresenta un numero intero.

Descrizione

Polvere bianca igroscopica, cristallina, scaglie o granuli aventi sapore dolce.

Identificazione

A. Solubilità

Molto solubile in acqua; scarsamente solubile in etanolo.

B. Intervallo di fusione

88°C-102°C.

C. Derivato monobenzilidenico del sorbitolo

A 5 grammi di campione aggiungere 7 ml di metanolo, 1 ml di benzaldeide e 1 ml di acido cloridrico. Mescolare ed agitare con un agitatore meccanico fino all'apparizione di cristalli. Filtrare sotto vuoto, sciogliere i cristalli in 20 ml di acqua bollente contenente 1 g di bicarbonato di sodio, filtrare a caldo, raffreddare il filtrato, filtrare sotto vuoto, lavare con 5 ml di una miscela metanolo-acqua (1 a 2) ed essiccare all'aria. I cristalli così ottenuti fondono fra 173°C e 179°C.

Purezza

Acqua

Non oltre l'1% (Metodo Karl Fischer)

Ceneri solfatate

Non oltre lo 0,1% sulla sostanza secca

Zuccheri riducenti

Non oltre lo 0,3% espressi in glucosio sulla sostanza secca

Zuccheri totali

Non oltre l'1% espressi in glucosio sulla sostanza secca

Cloruri

Non oltre 50 mg/kg sulla sostanza secca

Solfati

Non oltre 100 mg/kg sulla sostanza secca

Nickel

Non oltre 2 mg/kg sulla sostanza secca

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Piombo

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

Metalli pesanti

Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca



E 420 (ii) — SCIROPPO DI SORBITOLO

Sinonimi

Sciroppo di D-glucitolo

Definizione

Denominazione chimica

Lo sciroppo di sorbitolo, preparato per idrogenazione dello sciroppo di glucosio è costituito da D-sorbitolo, D-mannitolo e da saccaridi idrogenati.

La frazione non costituita da D-sorbitolo consiste essenzialmente in oligosaccaridi prodotti per idrogenazione dello sciroppo di glucosio usato come materia prima (in questo caso lo sciroppo non è cristallizzabile), o in mannitolo. Possono essere presenti piccole quantità di glicitoli nei quali n ≤ 4. I glicitoli sono composti rispondenti alla formula di struttura: CH2OH-(CHOH)n-CH2OH, nella quale n rappresenta un numero intero.

Einecs

270-337-8

Numero E

E 420 (ii)

Tenore

Non meno del 69% di solidi totali e non meno del 50% di D-sorbitolo calcolato sulla sostanza secca.

Descrizione

Soluzione acquosa chiara, incolore e di sapore dolce.

Identificazione

A. Solubilità

Miscibile con acqua, glicerolo e con propano-1,2-diolo.

B. Derivato monobenzilidenico del sorbitolo

A 5 g del campione aggiungere 7 ml di metanolo, 1 ml di benzaldeide e 1 ml di acido cloridrico. Mescolare e agitare con un agitatore meccanico fino all'apparizione di cristalli. Filtrare sotto vuoto, sciogliere i cristalli in 20 ml di acqua bollente contenente 1 g di bicarbonato di sodio e filtrare a caldo. Raffreddare il filtrato, filtrare sotto vuoto, lavare con 5 ml di miscela metanolo-acqua (1 a 2) ed essiccare all'aria. I cristalli così ottenuti fondono tra 173°C e 179°C.

Purezza

Acqua

Non oltre il 31% (Metodo Karl Fischer)

Ceneri solfatate

Non oltre lo 0,1% sulla sostanza secca

Zuccheri riducenti

Non oltre lo 0,3% espressi in glucosio sulla sostanza secca

Cloruri

Non oltre 50 mg/kg sulla sostanza secca

Solfati

Non oltre 100 mg/kg sulla sostanza secca

Nickel

Non oltre 2 mg/kg sulla sostanza secca

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Piombo

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

Metalli pesanti

Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca

▼M3



E 421 MANNITOLO

1.  Mannitolo

Sinonimi

D-mannitolo

Definizione

Prodotto mediante idrogenazione catalitica di soluzioni carboidrate contenenti glucosio e/o fruttosio

Denominazione chimica

D-mannitolo

Einecs

200-711-8

Formula chimica

C6H14O6

Peso molecolare

182,2

Tenore

Non meno del 96,0 % di D-mannitolo e non oltre il 102 % sulla sostanza secca

Descrizione

Polvere bianca, inodore, cristallina

Identificazione

A. Solubilità

Solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo, praticamente insolubile in etere

B. Intervallo di fusione

Fra 164 e 169 °C

C. Cromatografia su strato sottile

Supera il test

D. Rotazione specifica

[α]20 D: + 23° a + 25° (soluzione di borato)

E. pH

Fra 5 e 8

Misurare il pH dopo aver aggiunto 0,5 ml di una soluzione satura di cloruro di potasso a 10 ml di una soluzione al 10 % w/v

Purezza

Perdita all'essiccazione

Non oltre lo 0,3 % (105 °C, 4 ore)

Zuccheri riduttori

Non oltre lo 0,3 % (espressi in glucosio)

Zuccheri totali

Non oltre l'1 % (espressi in glucosio)

Ceneri solfatate

Non oltre lo 0,1 %

Cloruri

Non oltre 70 mg/kg

Solfato

Non oltre 100 mg/kg

Nichel

Non oltre 2 mg/kg

Piombo

Non oltre 1 mg/kg

2.  Mannitolo prodotto per fermentazione

Sinonimi

D-mannitolo

Definizione

Prodotto mediante fermentazione discontinua in condizioni aerobiche, utilizzando il ceppo tradizionale del lievito zygosaccharomyces rouxii

Denominazione chimica

D-mannitolo

Einecs

200-711-8

Formula chimica

C6H14O6

Peso molecolare

182,2

Tenore

Non meno del 99 % sulla sostanza essiccata

Descrizione

Polvere bianca, inodore, cristallina

Identificazione

A. Solubilità

Solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo, praticamente insolubile in etere

B. Intervallo di fusione

Fra 164 e 169 °C

C. Cromatografia su strato sottile

Supera il test

D. Rotazione specifica

[α]20 D: + 23° a + 25° (soluzione di borato)

E. pH

Fra 5 e 8

Misurare il pH dopo aver aggiunto 0,5 ml di soluzione satura di cloruro di potasso a 10 ml di soluzione al 10 % w/v

Purezza

Arabitolo

Non oltre lo 0,3 %

Perdita all'essicazione

Non oltre lo 0,3 % (105 °C, 4 ore)

Zuccheri riduttori

Non oltre lo 0,3 % (espressi in glucosio)

Zuccheri totali

Non oltre l'1 % (espressi in glucosio)

Ceneri solfatate

Non oltre lo 0,1 %

Cloruri

Non oltre 70 mg/kg

Solfato

Non oltre 100 mg/kg

Piombo

Non oltre 1 mg/kg

Betteri aerobici mesofili

Non oltre 103/g

Coliformi

Assenti in 10 g

Salmonella

Assente in 10 g

Escherichia coli

Assente in 10 g

Staphylococcus aureus

Assente in 10 g

Pseudomonas aeruginosa

Assente in 10 g

Muffe

Non oltre 100/g

Lieviti

Non oltre 100/g

▼M1



E 953-ISOMALT

Sinonimi

Isomaltulosio idrogenato, palatinosio idrogenato

Definizione

Denominazione chimica

L'isomalt è una miscela di mono- e disaccaridi idrogenati i cui principali componenti sono i disaccaridi:

6-O-α-D-glucopiranosil-D-sorbitolo (1,6-GPS) e 1-O-α-D-glucopiranosil-D-mannitolo diidrato (1,1)-GPM

Formula chimica

6-O-α-D-glucopiranosil-D-sorbitolo: C12H24O11

1-O-α-D-glucopiranosil-D-mannitolo diidrato: C12H24O11.2H2O

Peso molecolare

6-O-α-D-glucopiranosil-D-sorbitolo: 344,32

1-O-α-D-glucopiranosil-D-mannitolo diidrato: 380,32

Tenore

Non meno del 98 % nei mono- e disaccaridi idrogenati e non meno dell'86 % nella miscela di 6-O-α-D-glucopiranosil-D-sorbitolo e 1-O-α-D-glucopiranosil-D-mannitolo diidrato determinato su base anidra

Descrizione

Massa cristallina inodore, bianca, lievemente igroscopica

Identificatione

A. Solubilità

Solubile in acqua, solubile molto lievemente in etenalo

B. Cromatografia su strato sottile

Esaminare per cromatografia su strato sottile impiegando una piastra ricoperta di uno strato di circa 0,2 mm di gel di silice cromatografico. Le principali zone di evidenza nel cromatogramma sono quelle di 1,1-GPM e 1,6-GPS

Purezza

Acqua

Non oltre il 7 % (metodo Karl Fischer)

Ceneri solfatate

Non oltre lo 0,05 % su base anidra

D-mannitolo

Non oltre il 3 %

D-sorbitolo

Non oltre il 6 %

Zuccheri riducenti

Non oltre lo 0,3 % espresso come glucosio su base anidra

Nichel

Non oltre 2 mg/kg su base anidra

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg su base anidra

Piombo

Non oltre 1 mg/kg su base anidra

Metalli pesanti (come Pb)

Non oltre 10 mg/kg su base anidra

▼M5



E 965 (i) MALTITOLO

Sinonimi

D-maltitolo, maltosio idrogenato

Definizioni

Denominazione chimica

(α)-D-glucopiranosil-1,4-D-glucitolo

Einecs

209-567-0

Formula chimica

C12H24O11

Peso molecolare

344,31

Tenore

Non meno del 98 % di D-maltitolo

C12H24O11 calcolato sulla sostanza secca

Descrizione

Polvere bianca cristallina, di sapore dolce

Identificazione

A.  Solubilità

Molto solubile in acqua, poco solubile in etanolo

B.  Intervallo di fusione

148-151 °C

C.  Potere rotatorio specifico

[α]D20 = da + 105,5° a + 108,5° (soluzione 5 % peso/volume)

Purezza

Acqua

Non oltre l’1 % (metodo Karl Fischer)

Ceneri solfatate

Non oltre lo 0,1 % sulla sostanza secca

Zuccheri riducenti

Non oltre lo 0,1 % espressi in glucosio sulla sostanza secca

Cloruri

Non oltre 50 mg/kg sulla sostanza secca

Solfati

Non oltre 100 mg/kg sulla sostanza secca

Nickel

Non oltre 2 mg/kg sulla sostanza secca

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Piombo

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca



E 965(ii) SCIROPPO DI MALTITOLO

Sinonimi

Sciroppo di glucosio idrogenato ad alto contenuto di maltosio, sciroppo di glucosio idrogenato

Definizioni

Consiste essenzialmente in una miscela di maltitolo, sorbitolo e oligo e polisaccaridi idrogenati. Preparato mediante idrogenazione catalitica dello sciroppo di glucosio ad alto tenore di maltosio o mediante idrogenazione dei suoi singoli componenti, seguita da miscelazione. Il prodotto in commercio è fornito sia come sciroppo che come prodotto solido

Tenore

Non inferiore al 99 % di saccaridi idrogenati totali sulla base anidra e non inferiore al 50 % di maltitolo sulla base anidra

Descrizione

Liquidi viscosi chiari o masse bianche cristalline, incolori e inodori

Identificazione

A.  Solubilità

Molto solubile in acqua, poco solubile in etanolo

B.  Cromatografia in strato sottile

Supera il test

Purezza

Acqua

Non più del 31 % (Karl Fischer)

Zuccheri riducenti

Non più dello 0,3 % (espressi in glucosio)

Cenere solfatata

Non oltre lo 0,1 %

Cloruri

Non oltre 50 mg/kg

Solfati

Non oltre 100 mg/kg

Nickel

Non oltre 2 mg/kg

Piombo

Non oltre 1 mg/kg



E 966 LACTITOLO

Sinonimi

Lactite, lactositolo, lactobiosite

Definizioni

Denominazione chimica

4-O-β-D-galattopiranosil-D-glucitolo

Einecs

209-566-5

Formula chimica

C12H24O11

Peso molecolare

344,32

Tenore

Non meno del 95 % sulla sostanza secca

Descrizione

Polvere cristallina dolce o soluzione incolore. Esistono prodotti cristallini nelle forme anidra, monoidrata e diidrata

Identificazione

A.  Solubilità

Molto solubile in acqua

B.  Potere rotatorio specifico

[α]D20 = da + 13° a + 16°, calcolato sulla sostanza secca (soluzione acquosa al 10 % peso/volume)

Purezza

Acqua

Prodotti cristallini; non più del 10,5 % (metodo Karl Fischer)

Altri polioli

Non oltre il 2,5 % sulla sostanza secca

Zuccheri riducenti

Non oltre lo 0,2 % espressi in glucosio sulla sostanza secca

Cloruri

Non oltre 100 mg/kg sulla sostanza secca

Solfati

Non oltre 200 mg/kg sulla sostanza secca

Ceneri solfatate

Non oltre lo 0,1 % sulla sostanza secca

Nickel

Non oltre 2 mg/kg sulla sostanza secca

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Piombo

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

▼B



E 967 — XILITOLO

Sinonimi

Xilitolo

Definizione

Denominazione chimica

D-xilitolo

Einecs

201-788-0

Numero E

E 967

Formula chimica

C5H12O5

Peso molecolare

152,15

Tenore

Non meno del 98,5% espresso in xilitolo sulla sostanza secca.

Descrizione

Polvere bianca cristallina, praticamente inodore, di sapore molto dolce.

Identificazione

A. Solubilità

Molto solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo.

B. Intervallo di fusione

92°C-96°C.

C. pH

5,0-7,0 (soluzione acquosa al 10% peso/volume).

Purezza

Perdita all'essiccazione

Non oltre lo 0,5%. Essiccare 0,5 g di campione sottovuoto su fosforo a 60°C per 4 ore

Ceneri solfatate

Non oltre lo 0,1% sulla sostanza secca

Zuccheri riducenti

Non oltre lo 0,2% espressi in glucosio sulla sostanza secca

Cloruri

Non oltre 100 mg/kg sulla sostanza secca

Solfati

Non oltre 200 mg/kg sulla sostanza secca

Altri alcoli poliidrici

Non oltre l'1% sulla sostanza secca

Nickel

Non oltre 2 mg/kg sulla sostanza secca

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Piombo

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

Metalli pesanti

Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca

▼M5



E 968 ERITRITOLO

Sinonimi

Meso-eritritolo, tetraidrossibutano, eritrite

Definizione

Ottenuto dalla fermentazione di una fonte di carboidrati mediante lieviti osmofili sicuri e di appropriata qualità alimentare, come Moniliella pollinis o Trichosporonoides megachilensis, seguita da purificazione ed essiccazione

Denominazione chimica

1,2,3,4-Butantetrolo

Einecs

205-737-3

Formula chimica

C4H10O4

Peso molecolare

122,12

Tenore

Non meno del 99 % dopo essiccazione

Descrizione

Cristalli bianchi, inodori, non igroscopici e termostabili con un potere dolcificante pari al 60-80 % circa di quello del saccarosio

Identificazione

A.  Solubilità

Facilmente solubile in acqua, leggermente solubile nell’etanolo, insolubile in etere dietilico

B.  Intervallo di fusione

119-123 °C

Purezza

Perdita all’essiccazione

Non oltre 0,2 % (70 °C, sei ore, in un essiccatore a vuoto)

Cenere solfatata

Non oltre 0,1 %

Sostanze riduttrici

Non oltre 0,3 % espresso in D-glucosio

Ribitelo e glicerolo

Non oltre 0,1 %

Piombo

Non oltre 0,5 mg/kg

▼M3



E 950 ACESULFAME K

Sinonimi

Acesulfame potassio, sale di potassio di 3,4-diidro-6-metil-1,2,3-ossatiazina-4-one, 2,2-diossido

Definizione

Denominazione chimica

6-metil-1,2,3-ossatiazina-4(3H)-one-2,2-diossido di sale di potassio

Einecs

259-715-3

Formula chimica

C4H4KNO4S

Peso molecolare

201,24

Tenore

Non meno del 99 % di C4H4KNO4S sulla base anidra

Descrizione

Polvere bianca, inodore, cristallina. Circa 200 volte più dolce del saccarosio

Identificazione

A. Solubilità

Molto solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo

B. Assorbimento per ultravioletti

Massimo 227 ± 2 nm per una soluzione di 10 mg in 1 000 ml di acqua

C. Test positivo per il potassio

Test superato (controllato il residuo ottenuto con incenerimento di 2 g del campione)

D. Test di precipitazione

Si aggiungono poche gocce di una soluzione al 10 % cobaltnitrito di sodio a una soluzione di 2,0 g del campione in 2 ml di acido acetico e 2 ml d'acqua. Si produce un precipitato di colore giallo

Purezza

Perdita all'essicazione

Non oltre l'1 % (105 °C, due ore)

Impurezze organiche

Supera il test per 20 mg/kg di componenti UV attivi

Fluoruro

Non più di 3 mg/kg

Piombo

Non più di 1 mg/kg

▼B



E 951 — ASPARTAME

Sinonimi

Metil-estere dell'aspartil-fenilalanina

Definizione

Denominazione chimica

Metil-estere della N-L-α-aspartil-L-fenilalanina-1, N-metil-estere dell'acido 3-ammino-N-(α-carbometossi-fenetil)-succinamico.

Einecs

245-261-3

Numero E

E 951

Formula chimica

C14H18N2O5

Peso molecolare

294,31

Tenore

Non meno del 98% e non oltre il 102% in C14H18N2O5 sulla sostanza secca.

Descrizione

Polvere bianca cristallina, inodore, di sapore dolce. Potere dolcificante circa 200 volte superiore a quello del saccarosio.

Identificazione

Solubilità

Poco solubile in acqua ed in etanolo.

Purezza

Perdita all'essiccazione

Non oltre il 4,5% (4 ore a 105°C)

Ceneri solfatate

Non oltre lo 0,2% sulla sostanza secca

pH

Tra 4,5 e 6,0 (soluzione 1 a 125)

Trasmittanza

La trasmittanza di una soluzione all'1% in acido cloridrico 2 N, determinata in una cella ottica di 1 cm a 430 nm con uno spettrofotometro adeguato, utilizzando acido cloridrico 2 N nella cella di riferimento, non deve essere inferiore a 0,95, equivalente ad un'assorbanza di non oltre 0,022 all'incirca.

Potere rotatorio specifico

image

: da +14,5° a +16,5°. Determinata alla concentrazione del 4% in acido formico 15 N, entro 30 minuti dalla preparazione del campione.

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Piombo

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

Metalli pesanti

Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca

acido 5-Benzil-3,6-diosso-2-i-perazinacetico

Non oltre l'1,5% sulla sostanza secca



E 952 — ACIDO CICLAMICO E SUOI SALI DI Na E Ca

I)  ACIDO CICLAMICO

Sinonimi

Acido cicloesilsulfammico, ciclammato

Definizione

Denominazione chimica

Acido cicloesansulfammico, acido cicloesilamminosolfonico

Einecs

202-898-1

Numero E

E 952

Formula chimica

C6H13NO3S

Peso molecolare

179,24

Tenore

L'acido cicloesilsulfammico contiene non meno del 98% e non più del 102% di C6H13NO3S, calcolato sulla sostanza secca.

Descrizione

Polvere bianca cristallina, praticamente incolore e di sapore agrodolce. Potere dolcificante circa 40 volte superiore a quello del saccarosio.

Identificazione

A. Solubilità

Solubile in acqua ed in etanolo.

B. Test di precipitazione

Acidificare con acido cloridrico una soluzione al 2%, aggiungere 1 ml di una soluzione di cloruro di bario in acqua all'incirca 1 molare, filtrare nel caso la soluzione sia torbida o si formi un precipitato. Aggiungere alla soluzione limpida 1 ml di una soluzione di nitrito di sodio al 10%, si forma un precipitato bianco.

Purezza

Perdita all'essiccazione

Non oltre l'1% (1 ora a 105°C)

Selenio

Non oltre 30 mg/kg espressi in selenio sulla sostanza secca

Piombo

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

Metalli pesanti

Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Cicloesilammina

Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

Dicicloesilammina

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

Anilina

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

II)  CICLAMMATO DI SODIO

Sinonimi

Ciclammato, sale sodico dell'acido ciclamico

Definizione

Denominazione chimica

Cicloesansolfammato di sodio, cicloesilsolfammato di sodio

Einecs

205-348-9

Numero E

E 952

Formule chimiche

C6H12NNaO3S e la forma diidrata C6H12NNaO3S·2H2O

Peso molecolare

201,22 calcolato sulla forma anidra

237,22 calcolato sulla forma idrata

Tenore

Non meno del 98% e non più del 102% sulla sostanza secca, forma diidrata: non meno dell'84% sulla sostanza secca.

Descrizione

Cristalli bianchi, inodori o polvere cristallina avente un potere dolcificante circa 30 volte superiore a quello del saccarosio.

Identificazione

Solubilità

Solubile in acqua, praticamente insolubile in etanolo.

Purezza

Perdita all'essiccazione

Non oltre 1% (1 ora a 105°C)

Non oltre 15,2% (2 ore a 105°C) per la forma düdrata

Selenio

Non oltre 30 mg/kg espressi in selenio sulla sostanza secca

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Piombo

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

Metalli pesanti

Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca

Cicloesil-ammina

Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

Dicicloesil-ammina

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

Anilina

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

III)  CICLAMMATO DI CALCIO

Sinonimi

Ciclammato, sale di calcio dell'acido ciclamico

Definizione

Denominazione chimica

Cicloesansolfammato di calcio, cicloesilsolfammato di calcio

Einecs

205-349-4

Numero E

E 952

Formula chimica

C12H24CaN2O6S2·2H2O

Peso molecolare

432,57

Tenore

Non meno del 98% e non più del 101% sulla sostanza secca.

Descrizione

Cristalli bianchi, incolori o polvere cristallina; potere dolcificante circa 30 volte superiore a quello del saccarosio.

Identificazione

Solubilità

Solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo.

Purezza

Perdita all'essiccazione

Non oltre l'1% (1 ora a 105°C) forma diidrata: non oltre l'8,5% (4 ore a 140°C)

Selenio

Non oltre 30 mg/kg espressi in selenio sulla sostanza secca

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Piombo

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

Metalli pesanti

Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca

Cicloesilammina

Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

Dicicloesilammina

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

Anilina

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

▼M5



E 954 SACCARINA E I SUOI SALI Na, K E Ca

(I)  SACCARINA

Definizioni

Denominazione chimica

1,1-diossido di 3-oxo-2,3diidro-benzo(d)isotiazolo

Einecs

201-321-0

Formula chimica

C7H5NO3S

Massa molecolare relativa

183,18

Tenore

Non meno del 99 % e non oltre il 101 % di C7H5NO3S sulla sostanza secca

Descrizione

Cristalli bianchi o polvere bianca cristallina, inodore o con debole odore, aromatico, di sapore dolce anche in soluzioni molto diluite. Potere dolcificante circa da 300 a 500 volte superiore a quello del saccarosio

Identificazione

Solubilità

Poco solubile in acqua, solubile in soluzione basica, scarsamente solubile in etanolo

Purezza

Perdita all’essiccazione

Non oltre l’1 % (105 °C, due ore)

Intervallo di fusione

226-230 °C

Ceneri solfatate

Non oltre lo 0,2 % espresso sulla sostanza secca

Acidi benzoico e salicilico

Aggiungere 3 gocce di una soluzione circa 1 M di cloruro ferrino in acqua, a 10 ml di una soluzione 1 a 20 precedentemente acidificata con 5 gocce di acido acetico. Non si nota la comparsa né di precipitato né di una colorazione violetta

o-Toluensolfonammidee

Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

p-Toluensolfonammide

Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

p-Solfonammide dell’acido benzoico

Non oltre 25 mg/kg sulla sostanza secca

Sostanze facilmente carbonizzabili

Assenti

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Selenio

Non oltre 30 mg/kg sulla sostanza secca

Piombo

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

(II)  SALE SODICO DELLA SACCARINA

Sinonimi

Saccarina, sale di sodio della saccarina

Definizioni

Denominazione chimica

o-Benzosolfimmide di sodio, sale di sodio del 2,3-diidro-3-ossobenzisosolfonazolo, sale di sodio diidrato del 1,2-benzisotiazolin-3-one-1,1-diossido

Einecs

204-886-1

Formula chimica

C7H4NNaO3S·2H2O

Massa molecolare relativa

241,19

Tenore

Non meno del 99 % e non più 101 % di C7H4NNaO3S sulla sostanza secca

Descrizione

Cristalli bianchi o polvere bianca cristallina, efflorescente, inodore o con un debole odore, di sapore molto dolce, anche in soluzioni molto diluite. Potere dolcificante da 300 a 500 volte superiore a quello del saccarosio in soluzione diluita

Identificazione

Solubilità

Facilmente solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo

Purezza

Perdita all’essiccazione

Non oltre il 15 % (120 °C, quattro ore)

Acidi benzoico e salicilico

Aggiungere 3 gocce di una soluzione circa 1 M di cloruro ferrico in acqua, a 10 ml di una soluzione 1 a 20 precedentemente acidificata con 5 gocce di acido acetico. Non si nota la comparsa né di precipitato né di una colorazione violetta

o-Toluensolfonammide

Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

p-Toluensolfonammide

Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

p-Solfonammide dell’acido benzoico

Non oltre 25 mg/kg sulla sostanza secca

Sostanze facilmente carbonizzabili

Assenti

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Selenio

Non oltre 30 mg/kg sulla sostanza secca

Piombo

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

(III)  SALE DI CALCIO DELLA SACCARINA

Sinonimi

Saccarina, sale di calcio della saccarina

Definizione

Denominazione chimica

o-Benzosolfimmide di calcio, sale di calcio del 2,3-diidro-3-ossobenzisosolfonazolo, sale di calcio idrato (2:7) del 1,2-benzisotiazoline-3-one-1,1-diossido

Einecs

229-349-9

Formula chimica

C14H8CaN2O6S2·31/2H2O

Massa molecolare relativa

467,48

Tenore

Non meno del 95 % di C14H8CaN2O6S2 sulla sostanza secca

Descrizione

Cristalli bianchi o polvere cristallina, inodore o con un debole odore, di sapore molto dolce anche in soluzioni molto diluite. Potere dolcificante da 300 a 500 volte superiore a quello del saccarosio in soluzione diluita

Identificazione

Solubilità

Facilmente solubile in acqua, solubile in etanolo

Purezza

Perdita all’essiccazione

Non oltre il 13,5 % (120 °C, quattro ore)

Acidi benzoico e salicilico

Aggiungere 3 gocce di una soluzione circa 1 M di cloruro ferrico in acqua, a 10 ml di una soluzione 1 a 20 precedentemente acidificata con 5 gocce di acido acetico. Non si nota la comparsa né di precipitato né di una colorazione violetta

o-Toluensolfonammide

Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

p-Toluensolfonammide

Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

p-Solfonammide dell’acido benzoico

Non oltre 25 mg/kg sulla sostanza secca

Sostanze facilmente carbonizzabili

Assenti

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Selenio

Non oltre 30 mg/kg sulla sostanza secca

Piombo

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

(IV)  SALE DI POTASSIO DELLA SACCARINA

Sinonimi

Saccarina, sale di potassio della saccarina

Definizioni

Denominazione chimica

o-Benzosolfimmide di potassio, sale di potassio del 2,3-diidro-3-ossobenzisosolfonazolo, sale di potassio monoidratato del 1,2-benzisotiazolin-3-one-1,1-diossido

Einecs

 

Formula chimica

C7H4KNO3S·H2O

Massa molecolare relativa

239,77

Tenore

Non meno del 99 % e non più del 101 % di C7H4KNO3S sulla sostanza secca

Descrizione

Cristalli bianchi o polvere bianca cristallina, inodore o con un debole odore, di sapore molto dolce anche in soluzioni molto diluite. Potere dolcificante da 300 a 500 volte superiore a quello del saccarosio

Identificazione

Solubilità

Facilmente solubile in acqua, poco solubile in etanolo

Purezza

Perdita all’essiccazione

Non oltre l’8 % (120 °C, quattro ore)

Acidi benzoico e salicilico

Aggiungere 3 gocce di una soluzione circa 1 M di cloruro ferrico in acqua, a 10 ml di una soluzione 1 a 20 precedentemente acidificata con 5 gocce di acido acetico. Non si nota la comparsa né di precipitato né di una colorazione violetta

o-Toluensolfonammide

Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

p-Toluensolfonammide

Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

p-Solfonammide dell’acido benzoico

Non oltre 25 mg/kg sulla sostanza secca

Sostanze facilmente carbonizzabili

Assenti

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Selenio

Non oltre 30 mg/kg sulla sostanza secca

Piombo

Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca



E 955 SUCRALOSIO

Sinonimi

4,1’,6’-triclorogalattosucrosio

Definizioni

Denominazione chimica

1,6-dicloro-1,6-didesossi-β-D-fruttofuranosil-4-cloro-4-desossi-α-D-galattopiranoside

Einecs

259-952-2

Formula chimica

C12H19Cl3O8

Peso molecolare

397,64

Tenore

Contiene non meno del 98 % e non più del 102 % di C12H19Cl3O8, calcolato sulla base della forma anidra

Descrizione

Polvere cristallina da bianca a biancastra, praticamente inodore

Identificazione

A.  Solubilità

Facilmente solubile nell’acqua, nel metanolo e nell’etanolo

Leggermente solubile nell’acetato d’etile

B.  Assorbimento infrarosso

Lo spettro infrarosso di una dispersione del campione nel bromuro di potassio presenta valori massimi relativi a numeri di onde analoghe a quelli dello spettro di riferimento ottenuto attraverso uno standard di riferimento del sucralosio

C.  Cromatografia in strato sottile

La macchia principale della soluzione di test ha lo stesso valore Rf della macchia principale della soluzione standard A che funge da riferimento nel test degli altri disaccaridi clorurati. Questa soluzione titolata è ottenuta tramite la dissoluzione di 1,0 g di uno standard di riferimento di sucralosio in 10 ml di metanolo

D.  Potere rotatorio specifico

[α]D20 = da + 84,0° a + 87,5°, calcolato sulla base della forma anidra (soluzione al 10 % in peso/volume)

Purezza

Acqua

Non più del 2,0 % (metodo di Karl Fischer)

Cenere solfatata

Non più dello 0,7 %

Altri disaccaridi clorurati

Non più dello 0,5 %

Monosaccaridi clorurati

Non più dello 0,1 %

Ossido di trifenilfosfina

Non più di 150 mg/kg

Metanolo

Non più dello 0,1 %

Piombo

Non più di 1 mg/kg

▼B



E 957 — TAUMATINA

Sinonimi

 

Definizione

Denominazione chimica

La taumatina si ottiene per estrazione acquosa a pH 2,5-4,0 dagli arilli del frutto del ceppo naturale del Thaumatococcus daniellii (Benth), essa è composta essenzialmente da due proteine: la Taumatina I e la Taumatina II, accompagnate da piccole quantità di costituenti della pianta, provenienti dal materiale di partenza.

Einecs

258-822-2

Numero E

E 957

Formula chimica

Polipeptide composto da 207 amminoacidi

Peso molecolare

Taumatina I 22 209

Taumatina II 22 293

Tenore

Non meno del 16% di azoto sulla sostanza secca, equivalente a non meno del 94% di proteine (N × 5,8).

Descrizione

Polvere color crema, inodore, di sapore molto dolce. Potere dolcificante da 2 000 a 3 000 volte superiore a quello del saccarosio.

Identificazione

Solubilità

Molto solubile in acqua, insolubile in acetone.

Purezza

Perdita all'essiccazione

Non oltre il 9% (determinato essiccando fino a peso costante a 105°C)

Carboidrati

Non oltre il 3% sulla sostanza secca

Ceneri solfatate

Non oltre il 2% sulla sostanza secca

Alluminio

Non oltre 100 mg/kg sulla sostanza secca

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Piombo

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Requisiti microbiologici

Conta dei microrganismi aerobici totali: massimo 1 000/g E. Coli: assente in 1 g



E 959 — NEOESPERIDINA DIIDROCALCONE

Sinonimi

Neosperidina diidrocalcone, NHDC, esperetina diidrocalcone-4′-β-neoesperidoside, neoesperidina DC

Definizione

Denominazione chimica

2-O-α-L-ramnopiranosil-4′-β-D-glucopiranosil-esperetina diidrocalcone; ottenuto per idrogenazione catalitica della neoesperidina

Einecs

243-978-6

Numero E

E 959

Formula chimica

C28H36O15

Peso molecolare

612,6

Tenore

Non inferiore al 96% sulla sostanza secca.

Descrizione

Polvere biancastra, cristallina, inodore, di sapore caratteristico molto dolce. Potere dolcificante da 1 000 a 1 800 volte superiore a quello del saccarosio.

Identificazione

A. Solubilità

Facilmente solubile in acqua calda, molto poco solubile in acqua fredda, praticamente insolubile in etere e in benzene.

B. Assorbimento all'ultra-violetto

Massimo a 282-283 nm, ottenuto con una soluzione di 2 mg in 100 ml di metanolo.

C. Test di Neu

Sciogliere circa 10 mg di neoesperidina DC in 1 ml di metanolo, aggiungere 1 ml di una soluzione all'1% di 2-amminoetil difenilborato in metanolo. Si ottiene un colore giallo vivo.

Purezza

Perdita all'essiccazione

Non oltre l'11% (3 ore a 105°C)

Ceneri solfatate

Non oltre lo 0,2% sulla sostanza secca

Arsenico

Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

Piombo

Non oltre 2 mg/kg sulla sostanza secca

Metalli pesanti

Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca

▼M5



E 962 SALE DI ASPARTAME-ACESULFAME

Sinonimi

Aspartame-acesulfame, sale di aspartame-acesulfame

Definizioni

Il sale è preparato riscaldando una soluzione a pH acido composta di aspartame e di acesulfame K in una proporzione di 2:1 circa (peso/peso) e lasciando prodursi la cristallizzazione. Il potassio e l’umidità sono eliminati. Il prodotto è più stabile del solo aspartame

Denominazione chimica

Sale di 2,2-diossido di 6-metile-1,2,3-ossatiazina-4(3H)-one dell’acido aspartico L-fenilalanil-2-metil-L-α

Formula chimica

C18H23O9N3S

Peso molecolare

457,46

Tenore

Da 63,0 % a 66,0 % di aspartame (base secca) e da 34,0 % a 37,0 % di acesulfame (forma acida su base secca)

Descrizione

Polvere bianca, inodore, cristallina

Identificazione

A.  Solubilità

Scarsamente solubile nell’acqua, leggermente solubile nell’etanolo

B.  Fattore di trasmissione

Il fattore di trasmissione di una soluzione all’1 % nell’acqua, determinato in una cellula di 1 cm a 430 nm attraverso uno spettrofotometro adeguato utilizzando l’acqua come riferimento, non deve essere inferiore a 0,95, il che equivale a un coefficiente di assorbimento che non supera approssimativamente 0,022

C.  Potere rotatorio specifico

[α]D20 = + 14,5° a + 16,5°

Determinare a una concentrazione di 6,2 g in 100 ml di acido formico (15N) entro un termine di 30 minuti dalla preparazione della soluzione. Dividere per 0,646 il potere rotatorio specifico calcolato per compensare il tenore in aspartame del sale di aspartame-acesulfame

Purezza

Perdita all’essiccazione

Non più dello 0,5 % (105 °C, 4 ore)

Acido 5-benzil-3,6-diosso-2-piperazin-acetico

Non più dello 0,5 %

Piombo

Non più di 1 mg/kg



( 1 ) GU n. L 40 dell'11. 2. 1989, pag. 27.

( 2 ) GU n. L 237 del 10. 9. 1994, pag. 1.

( 3 ) GU n. L 237 del 10. 9. 1994, pag. 3.

( 4 ) GU n. L 223 del 14. 8. 1978, pag. 7.