32000D0537

2000/537/CE: Decisione della Commissione, del 14 marzo 2000, relativa agli aiuti di Stato concessi dalla Germania in favore di Elpro AG e delle imprese ad essa subentrate [notificata con il numero C(2000) 808] (Testo rilevante ai fini del SEE) (Il testo in lingua tedesca è il solo facente fede)

Gazzetta ufficiale n. L 229 del 09/09/2000 pag. 0044 - 0058


Decisione della Commissione

del 14 marzo 2000

relativa agli aiuti di Stato concessi dalla Germania in favore di Elpro AG e delle imprese ad essa subentrate

[notificata con il numero C(2000) 808]

(Il testo in lingua tedesca è il solo facente fede)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2000/537/CE)

LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 88, paragrafo 2, primo comma,

visto l'accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l'articolo 62, paragrafo 1, lettera a),

dopo aver invitato gli interessati a presentare osservazioni conformemente ai detti articoli(1),

considerando quanto segue:

I. PROCEDIMENTO

(1) Con lettera del 15 ottobre 1996, registrata nella stessa data, il governo tedesco ha notificato alla Commissione la concessione di aiuti a favore dell'impresa Elpro AG di Berlino (nel seguito Elpro). Il 3 dicembre 1996 il governo tedesco ha comunicato alla Commissione, senza tuttavia ritirare formalmente la notifica, che la notifica stessa avrebbe dovuto essere riveduta in quanto sarebbero stati concessi aiuti per un importo superiore. Nel corso di una riunione svoltasi a Berlino il 30 giugno 1997 i funzionari del governo tedesco hanno fornito alla Commissione informazioni complementari.

(2) Con lettera del 9 ottobre 1997 la Commissione ha informato il governo tedesco della decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE riguardo alle misure di aiuto in oggetto, invitando al contempo le autorità tedesche a trasmetterle tutte le informazioni necessarie ai fini della valutazione del caso. La decisione della Commissione di avviare il procedimento è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee(2).

(3) Con lettera del 3 febbraio 1999 la Commissione ha informato il governo tedesco della decisione di estendere il procedimento avviato nel settembre 1997 agli ulteriori aiuti concessi in relazione all'acquisto di una controllata di Elpro. Anche tale decisione è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee(3).

In entrambe le comunicazioni si invitavano gli interessati a esprimere le proprie osservazioni in relazione alle misure di aiuto.

(4) La Commissione non ha ricevuto alcuna osservazione in merito da parte degli interessati.

II. DESCRIZIONE DELLE MISURE D'AIUTO

(5) Poiché le informazioni di cui disponeva la Commissione al momento dell'avvio del procedimento erano frammentarie, le autorità tedesche sono state invitate a fornire informazioni complete. La seguente descrizione delle misure d'aiuto si basa sulle informazioni integrate ed aggiornate relative al programma di ristrutturazione, che sono state fornite dalla Germania nel corso del procedimento.

(6) L'impresa Elpro, sorta dallo scioglimento dell'ex impresa statale VEB Elektroprojekt und Anlagenbau Berlin, è stata privatizzata nel giugno 1992, a seguito di una procedura di vendita aperta, trasparente e incondizionata. L'impresa è stata ceduta senza la proprietà immobiliare ad un prezzo di 12 milioni di DEM ad un gruppo di investitori privati che aveva presentato la migliore offerta. Il terreno di Elpro era stato venduto separatamente ad un prezzo di mercato di 261,9 milioni di DEM alla Treuhandanstalt ("THA") ed il ricavato è stato utilizzato per rimborsare i debiti pregressi di Elpro AG nei confronti delle banche e della THA. La Bundesanstalt fiir vereinigungsbedingte Sonderaufgaben ("BvS", che è subentrata alla THA) ha prodotto copie delle perizie relative alla valutazione degli immobili condotte da esperti indipendenti, al fine di dimostrare che all'atto della privatizzazione di Elpro non era stato concesso alcun aiuto. La proprietà fondiaria consisteva in vasti terreni e costruzioni situati prevalentemente nella zona orientale di Berlino.

(7) Partecipando ad una gara di licitazione aperta, nel giugno 1992 uno dei nuovi proprietari di Elpro ha acquisito dalla THA, come miglior offerente, la Technische Gebäudeausrüstung Berlin GmbH ("TGA"), al prezzo di 6,9 milioni di DEM. Anche in questo caso la parte immobiliare era stata venduta separatamente, dapprima alla THA e successivamente, ad un prezzo di mercato di 36 milioni di DEM, ad una società fondiaria, che era stata costituita dagli investitori di Elpro. Per la privatizzazione di TGA non è stato concesso alcun aiuto. Nel 1995 la TGA (...)(4)

(8) Nell'autunno 1992, in qualità di unica offerente in una licitazione aperta ed incondizionata, la Elpro ha acquisito la Berliner Lufttechnische Anlagen und Geräte GmbH ("BLA") dalla THA, ad un prezzo di 1,5 milioni di DEM. Anche la BLA era stata venduta senza la parte immobiliare. Il ricavato, pari a 49,7 milioni di DEM, fu utilizzato dalla THA per ripianare i debiti contratti dall'impresa all'epoca della DDR, per il rimborso dei prestiti concessi successivamente e per coprire diverse altre obbligazioni. La valutazione degli immobili era basata su una perizia indipendente che è stata presentata alla Commissione. Nell'ambito della privatizzazione dell'impresa non è stato concesso alcun aiuto.

(9) Tra gli acquirenti di Elpro e la THA si è protratta fin dal 1993 un'annosa controversia circa il prezzo di vendita dell'impresa. Le divergenze derivavano principalmente dal fatto che la valutazione di numerose attività e passività era ancora provvisoria nel 1992, quando Elpro AG era stata trasferita ai suoi nuovi proprietari. Diversi valori contabili fino al 1995 hanno dovuto essere rettificati. Gli acquirenti di Elpro hanno chiesto alla BvS un rimborso parziale del prezzo di acquisto di 12 milioni di DEM, giacché il valore delle diverse voci di attivo (ad esempio vari crediti) si erano rivelati inferiori a quanto originariamente previsto. D'altro canto, la BvS ha fatto valere crediti successivi che aumentavano il prezzo di vendita di circa 5,6 milioni di DEM, basandosi soprattutto sul fatto che gli acquirenti avevano utilizzato parzialmente le riserve previste per il programma sociale nel contratto di privatizzazione. Per evitare una prolungata azione giudiziaria dal risultato incerto, all'inizio del 1996 la BvS ha ceduto i propri crediti per 1 milione di DEM alle banche creditrici dei proprietari di Elpro, che avevano finanziato l'acquisto della società. Le parti hanno convenuto che tale pagamento compensava tutti i crediti, di entrambe le parti, derivanti dal contratto di privatizzazione dell'1 e 2 giugno 1992(5).

(10) Entro la fine del 1995 le tre società (Elpro, TGA e BLA) avevano intrapreso gli investimenti concordati nei contratti di privatizzazione. Detti investimenti di 87 milioni di DEM finalizzati alla modernizzazione delle installazioni sono stati sostenuti nel quadro dei programmi generali di aiuti regionali autorizzati dalla Commissione, "Gemeinschaftsaufgabe zur Verbesserung der regionalen Wirtschaftsstruktur" (Azione di interesse comune per lo sviluppo delle strutture economiche regionali, nel prosieguo "Gemeinschaftsaufgabe" e "Investitionszulagengesetz" (Regime relativo ai premi all'investimento). All'inizio del 1996 Elpro registrava un fatturato di 250-300 milioni di DEM e dava lavoro a 1700 dipendenti. Il Gruppo era attivo nei seguenti principali rami di attività: a) il settore dei sistemi di controllo per condutture elettriche per impianti industriali e per imprese di trasporto ferroviario (LET)(6) e b) sistemi tecnici ed elettrici per edifici (GVT)(7). Fin dall'inizio uno dei principali problemi di Elpro è stata la mancanza di capitale proprio. I nuovi proprietari avevano finanziato tutte le loro acquisizioni attraverso prestiti bancari, il che ha causato considerevoli difficoltà nel periodo 1995/1996, in cui è subentrata una crisi nel settore dell'edilizia a Berlino, sono venuti progressivamente a mancare i mercati tradizionali di Elpro nell'Europa orientale e la società ha subito pesanti perdite in alcuni grandi progetti ingegneristici. Nella primavera 1996 Elpro aveva perso una parte sostanziale del suo capitale netto e si trovava in una situazione prossima all'insolvenza.

(11) Per ristabilire la liquidità di Elpro, il 24 giugno 1996 le banche, il Land Berlino e la BvS hanno deciso di adottare un pacchetto di misure finalizzate al salvataggio dell'impresa ed è stato elaborato un primo programma di ristrutturazione. Le azioni di Elpro AG sono state trasferite ad uno degli investitori iniziali e successivamente date in garanzia alle banche creditrici, che avevano finanziato la privatizzazione. Come descritto dettagliatamente nella comunicazione della Commissione sull'avvio del procedimento di cui all'articolo 88, paragrafo 2(8), a quel tempo si prevedeva di chiudere il ramo GVT e di vendere il ramo LET ad un investitore industriale internazionale. La società di consulenza Price Waterhouse è stata incaricata di esaminare le possibilità di vendita e di preparare una gara d'acquisto. Tuttavia, poiché nessun investitore industriale ha manifestato interesse in tal senso, è risultato ben presto evidente che il programma iniziale non era realizzabile e che si rendevano necessarie ulteriori modifiche. Sono state tuttavia portate a termine la chiusura del ramo GVT (con costi complessivi pari a 56,3 milioni di DEM), la chiusura del ramo "Industrie di base" e la riduzione delle funzioni con costi comuni nel ramo LET (con costi complessivi pari a 42,7 milioni di DEM). Inoltre dovevano essere effettuati rimborsi sui prestiti a lungo termine per un importo complessivo di 54,3 milioni di DEM. Infine Elpro AG aveva bisogno di un ulteriore apporto di capitale d'esercizio (di 47,1 milioni di DEM) per continuare le sue attività. I costi complessivi delle citate misure ammontavano quindi a 200,4 milioni di DEM. Fu anche concessa un nuovo credito di avallo con un massimale di 30 milioni di DEM.

(12) Le misure di cui sopra sono state finanziate come segue:

>SPAZIO PER TABELLA>

Una garanzia di 30 milioni di DEM è stato prestata dalle banche commerciali a fronte di una controgaranzia di 15 milioni di DEM dello Stato e della BvS.

(Quando il procedimento di cui al paragrafo 2.5.1 è stato avviato soltanto il prestito e le controgaranzie della BvS erano indicate come nuovi aiuti, ma il testo si basava su informazioni poco precise. Per questo motivo la Commissione ha inizialmente considerato il prestito di 9 milioni di DEM come una sovvenzione. La Germania ha successivamente spiegato che si trattava di un prestito. La Commissione era a conoscenza soltanto di controgaranzie per un valore di 7,5 milioni di DEM, e non di 15 milioni di DEM).

(13) Pertanto, i diversi enti statali hanno sostenuto il salvataggio finanziario di Elpro con prestiti pari a 29 milioni di DEM e con garanzie per 29,8 milioni di DEM. L'impresa ha versato 134,8 milioni di DEM di fondi propri. Le banche commerciali hanno contribuito attraverso la rinuncia a crediti per 18,0 milioni di DEM, l'assunzione dei rischi a fronte di un prestito di 3,7 milioni di DEM nonché un nuovo credito di avallo per 15 milioni di DEM. Elpro AG aveva precedentemente ricevuto dalle banche commerciali crediti fideiussori per un importo complessivo di 114 milioni di DEM non garantiti dallo Stato.

(14) Dopo il fallimento della ricerca di un investitore industriale e dopo aver subito perdite massicce nei grandi contratti d'esportazione verso la fine 1996, si è reso necessario un adeguamento del precedente programma di ristrutturazione. È stato concluso che Elpro non avrebbe potuto sopravvivere soltanto sulle grandi commesse per le industrie di base (quali cementifici ed acciaierie) nei mercati per l'esportazione, poiché tali attività richiedevano un'ingente capacità finanziaria ed implicavano elevati rischi. Elpro non era in condizione, da sola, di reggere la concorrenza delle principali multinazionali(9), che si trovavano in una posizione di mercato ben più favorevole. Era dunque necessario intraprendere attività adatte ad un'impresa di medie dimensioni e dismettere i settori non indispensabili, attraverso la vendita o una liquidazione. Gli obiettivi di questa strategia erano: a) evitare l'insolvenza, a fronte degli elevatissimi impegni finanziari per le pendenti garanzie d'esecuzione; b) stabilizzare i settori di attività rimanenti e ristabilirne la redditività finanziaria; e c) salvaguardare l'occupazione, nel limite del possibile.

(15) Il definitivo programma di ristrutturazione del maggio 1997 conteneva i seguenti principali elementi:

1) Riorganizzazione delle attività incentrandole sui seguenti settori principali:

a) costruzione e montaggio di installazioni elettriche (sottostazioni, linee aeree di contatto) per ferrovie e trasporto ferroviario urbano;

b) costruzione ed installazione di sistemi di condutture per alimentazione;

c) installazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (interruttori, trasformatori, ecc.).

2) Ulteriore riduzione del personale da 1700 (all'inizio del 1996) a 900 (all'inizio del 1997) e quindi a circa 400 addetti (entro la fine del 1997).

3) Cessione del settore ridimensionato delle "industrie di base" e "tecniche di comunicazione" (complessivamente, sono stati salvaguardati altri posti di lavoro per 180 dipendenti e 55 apprendisti; nessun aiuto di Stato è stato concesso in relazione a queste cessioni, ad eccezione della vendita di un ramo di Elpro Leit- und Energietechnik GmbH (LET) (cfr. considerando 25-27).

4) Riduzione delle esistenti garanzie e obbligazioni bancarie.

5) Miglioramento della gestione aziendale, del sistema di controllo e delle finanze, modernizzazione delle attrezzature di elaborazione dati.

6) Divisione del gruppo Elpro in due settori: da una parte le attività da liquidare e dall'altra le attività da proseguire; cessione di queste ultime a nuovi proprietari nella seconda fase del programma di ristrutturazione.

7) Riduzione del patrimonio immobiliare, inizialmente tramite locazione e successivamente con la vendita (prevista per il 2001) della costruzione principale.

L'esecuzione di certe misure è cominciata all'inizio del 1997. La maggior parte è stata oramai completata, mentre altre, quali la riduzione delle garanzie, la formazione del personale e la modernizzazione, sono in corso o sono state rinviate finché non sarà adottata una decisione sugli aiuti di Stato in esame.

(16) I costi imputabili alla prima fase della ristrutturazione (da giugno 1997 alla fine del 1998)(10) sono:

>SPAZIO PER TABELLA>

(17) I citati costi sono stati finanziati come segue:

>SPAZIO PER TABELLA>

Lo Stato ha contribuito a questa fase con un'estensione delle garanzie; inoltre i prestiti destinati al salvataggio di Elpro sono diventati crediti subordinati senza interessi (cfr. considerando 13). Lo Stato ha altresi fornito un'ulteriore garanzia di 14,0 milioni di DEM a favore di una parte dei menzionati prestiti bancari. Tutti gli altri fondi provenivano da fonti private. Nel calcolo dei costi complessivi della ristrutturazione, si devono detrarre 13,6 milioni di DEM dai costi lordi di 50,9 milioni di DEM, giacché il finanziamento temporaneo di tale importo da parte di Elpro nel 1996 è stato coperto dal ricavato residuo della vendita delle azioni di E-Plus.

(18) Dopo il primo anno di ristrutturazione e di stabilizzazione del gruppo, i creditori hanno deciso di avviare la seconda fase e vendere il ramo delle attività destinate a proseguire, che è stato acquistato da uno dei dirigenti di Elpro nella persona del sig. Lelbach. Alla conclusione del contratto, il 18 dicembre 1998, il sig. Lelbach ha acquistato le quote delle cinque società controllate da Elpro AG che continueranno ad operare nell'ambito della nuova holding Elpro GmbH Berlin Industrieholding [EUB; salvo indicazione contraria tale sigla comprende anche Elpro Verkehrstechnik GmbH (EVT), che costituisce un'entità giuridicamente distinta]. Le nuove partecipazioni in EUB dovrebbero essere offerte ad altri membri della direzione ad una data successiva. Il ramo delle attività da liquidare di Elpro aveva chiuso ogni attività operativa entro la fine del 1998 e da allora non ha più dipendenti. Le attività residue si limitano alla progressiva riduzione delle obbligazioni bancarie e di garanzia ancora pendenti fino alla liquidazione prevista nel 2001. Le banche commerciali forniranno i finanziamenti temporanei necessari fino alla vendita dello stabilimento principale di Elpro.

(19) La creazione di EUB è una continuazione della prima fase di ristrutturazione già descritta. EUB opera quasi esclusivamente sul mercato tedesco; l'impresa intende espandersi in alcuni dei mercati tradizionali di Elpro nella CSI, quando la situazione economica sarà migliorata. EUB progetta di investire [...] milioni di DEM entro il 2001, principalmente per modernizzare le apparecchiature di elaborazione elettronica dei dati ed acquistare le attrezzature necessarie per l'esecuzione delle commesse relative alle linee di contatto. Ulteriori esborsi per circa [...] milioni di DEM sono previsti per la formazione e l'aggiornamento del personale. Poiché EUB sarà essenzialmente un'impresa di ingegneria (più del [...] % dei suoi dipendenti sono ingegneri), l'impresa intende spendere [...] % del suo fatturato annuo in attività di ricerca e sviluppo, richiedendo sovvenzioni per circa [...] milioni di DEM nel quadro dei programmi generali di R & S.

(20) Alla fine del 1998 i bilanci EUB ed EVT presentavano la seguente situazione (cifre in milioni di DEM):

a) EUB (senza EVT)

>SPAZIO PER TABELLA>

b) EVT

>SPAZIO PER TABELLA>

La proporzione del capitale proprio corrisponde pertanto al [...] % nel caso di EUB e al [...] % nel caso di EVT.

(21) Il nuovo proprietario ha dovuto apportare un contributo in conto capitale di 1 milione di DEM in contanti e fornire una garanzia personale di 500000 DEM. La BvS erogherà un prestito di 1,5 milioni di DEM per un periodo di 3 anni ad un tasso di interesse del 5 % per finanziare la metà delle menzionate spese di formazione ed aggiornamento del personale. Per finanziare l'investimento di 7 milioni di DEM, EUB riceverà aiuti regionali agli investimenti pari a 2,1 milioni di DEM (corrispondenti al 30 %) nell'ambito del programma regionale Gemeinschaftsaufgabe.

Le banche concederanno una nuova garanzia di 42 milioni di DEM, dei quali 8 milioni possono essere utilizzati come scoperto in contanti da EUB. Lo Stato fornirà una controgaranzia di DEM 33,6 milioni lordi a fronte di una riduzione di 10 milioni di DEM dell'attuale garanzia statale; il contributo netto dello Stato ammonta pertanto a 23,6 milioni di DEM per questa voce.

Inoltre, le banche commerciali forniranno una garanzia distinta, dell'importo totale di [...] milioni di DEM, a copertura dei pagamenti di forniture e delle garanzie di esecuzione [...].

Le misure finanziarie relative al "Management buy out" (MBO) consistono quindi essenzialmente nella prestazione di garanzie, indispensabili nel caso di piccole imprese indipendenti che operano nel settore dell'impiantistica per finanziare i pagamenti ai fornitori e le garanzie di esecuzione richieste.

(22) Il portafoglio commesse ed il fatturato di EUB hanno avuto il seguente andamento (in milioni di DEM):

>SPAZIO PER TABELLA>

La tabella evidenzia un andamento positivo relativamente stabile di EUB, che ora lavora a piena capacità. Nel 1998 il gruppo ha conseguito un utile di gestione lordo di 1,8 milioni di DEM, realizzando profitti netti per 932000 DEM. Durante il 1999 e gli anni successivi il gruppo prevede di ottenere profitti relativamente stabili dell'ordine (prima delle imposte) del 2-3 % del fatturato, che corrisponde ad una buona media per imprese con caratteristiche simili nel settore considerato. EUB non è più, allo stato attuale, un'impresa in difficoltà.

(23) EUB è principalmente attivo nel mercato tedesco del trasporto su rotaie, ma soltanto nei settori delle linee di alimentazione e delle sottostazioni. I suoi principali clienti sono Deutsche Bahn AG, la S-Bahn Berlin ed altre imprese di trasporto pubblico. I concorrenti principali di EUB/EVT sono le controllate di Siemens, ABB, Adtranz, Alstom e la General Electric Company (GE). Nonostante una quota di mercato relativamente modesta, EUB è un'impresa competitiva perché riesce a mantenere le spese generali al livello minimo. Grazie all'esperienza pluriennale e alla competenza tecnica, EUB è riuscita a soddisfare i rigorosi criteri di prequalificazione posti da Deutsche Bahn AG e ad aggiudicarsi una serie di appalti pubblici. Quale principale cliente, la Deutsche Bahn AG è interessata a mantenere nel mercato fornitori di medie dimensioni per evitare un'ulteriore concentrazione delle forniture presso pochi grandi raggruppamenti industriali.

Nei confronti delle cosiddette "industrie dei servizi di pubblica utilità" (fornitura di elettricità, di gas, dell'acqua e trattamento delle acque reflue) EUB opera fondamentalmente come impresa d'ingegneria per le attrezzature elettriche e di controllo dei sistemi. Tra i clienti si contano i grandi fornitori di gas quali Ruhrgas, Thyssengas o Gazprom ed i fornitori idrici locali. Pertanto, a seconda del tipo di progetto, EUB fa concorrenza alle unità di progettazione delle grandi società multinazionali nonché ad altre imprese di ingegneria di dimensioni analoghe. Dopo le negative esperienze fatte da Elpro in passato, EUB si limita attualmente a progetti più modesti che non superano il valore di circa 5 milioni di DEM.

(24) Elpro è stata ed EUB è soprattutto un'impresa di servizi per la progettazione e l'installazione di apparecchiature elettriche che vengono prodotte, prevalentemente, da altri. La sua capacità può pertanto essere misurata soltanto in uomo/ore. Nel 1990 la vecchia Elpro AG aveva una capacità di circa 8 milioni di ore/anno, scese a circa 2,15 milioni di ore/anno entro il 1996. Le diverse chiusure a seguito della ristrutturazione hanno ridotto la capacità di EUB a circa 450-500000 ore/anno. La capacità delle controllate vendute separatamente si aggira sulle 200000 ore/anno. La ristrutturazione ha pertanto ridotto la capacità del 65-70 % circa.

(25) Il programma di ristrutturazione del maggio 1997 prevedeva originariamente la chiusura completa dell'unità "industrie di base" del settore LET di Elpro. Tuttavia, nel corso del fallito tentativo di vendita di Elpro uno degli offerenti, la General Electric Finance Holding GmbH, una controllata della GE, si è mostrato interessato ad acquisire le unità "metallurgia" e "Industria mineraria e tecnica estrattiva" di LET. Il 17 ottobre 1997 le menzionate unità, che contavano 67 addetti, sono state vendute all'impresa di nuova costituzione GE Industrial Systems GmbH Berlin ("GE IS"), di proprietà al 100 % della General Electric Finance Holding GmbH. GE IS è collegata all'unità "sistemi di controllo industriali" di GE. Con circa 240000 dipendenti, dei quali 6000 lavorano in Germania, e un fatturato di circa 80 miliardi di USD (1996), GE è uno dei principali fornitori a livello mondiale di apparecchiature elettriche. La nuova impresa GE IS non ha alcuna capacità di produzione; è una impresa di ingegneria destinata a servire come centro tecnico di marketing e promozione per l'incorporazione dei componenti prodotti da GE nei grandi progetti d'investimento dell'industria edile ed estrattiva. Poiché Elpro era fortemente orientata verso l'Europa orientale, GE intende sfruttare questa esperienza e competenza per rafforzare la sua posizione di mercato in Germania e nell'Europa centrale e orientale. Quindi, GE IS intende fornire il 60 % dei suoi servizi al mercato dell'Europa centrale e orientale, il 30 % in Germania ed il 10 % in altri Stati membri dell'Unione europea.

(26) GE IS aveva stabilito il seguente programma commerciale:

>SPAZIO PER TABELLA>

Nel 1996 le corrispondenti unità di LET davano lavoro a 165 persone ed hanno registrato una perdita di 4,4 milioni di DEM su un fatturato di 54,8 milioni di DEM. I risultati negativi di GE IS nel periodo d'avviamento 1997-1999 sono stati condizionati dagli investimenti per 13,1 milioni di DEM, prevalentemente immateriali, sotto forma di formazione e di trasferimento tecnologico, che non possono essere capitalizzati. A ciò si devono aggiungere gli investimenti per attrezzature tecniche, impianti e sistemi di elaborazione elettronica dei dati, che sono ammortizzati in un periodo molto breve. Un raffronto della previsione dei risultati nel 1997 con i risultati effettivamente registrati fino al settembre 1999 indica che la ristrutturazione delle attività di GE IS è stata inizialmente piuttosto lenta. I risultati sono inoltre influenzati dal versamento posticipato dei previsti aiuti di Stato a causa del pendente procedimento relativo agli aiuti stessi. Durante il 1999, tuttavia, vi è stato un sensibile miglioramento, ampiamente corrispondente al progetto originale.

Come parte di GE, GE IS opera sul mercato del materiale industriale elettrico in concorrenza con grandi gruppi quali Siemens, Cegelec (Alstom) ed ABB. In Germania la sua quota di mercato si aggira sull'1 % in un mercato che fattura circa 20 miliardi di EUR.

(27) GE IS ha acquistato le unità di LET per un valore contabile degli attivi (quasi esclusivamente computer già utilizzati e programmi informatici) di 0,237 milioni di DEM. GE si è impegnato a compensare il flusso di cassa negativo del periodo d'avviamento mediante facilitazioni di credito variabili del suo fondo centrale di liquidità. Detto credito ammontava a 13,4 milioni di DEM a fine settembre 1999, e quindi era sensibilmente superiore all'importo di 5,1 milioni di DEM previsto nel 1997. Le autorità tedesche intendono concedere i seguenti aiuti di Stato ai fini della ristrutturazione:

>SPAZIO PER TABELLA>

Fino al settembre 1999 erano stati versati 94600 DEM a titolo di aiuti agli investimenti e 43200 DEM come aiuti alla formazione.

L'investitore contribuisce per il 74 % dei costi di ristrutturazione totali con 18,4 milioni di DEM.

(28) I costi complessivi per il salvataggio e la ristrutturazione di Elpro e le società che le sono subentrate possono essere riassunti come segue (tutti i prestiti e le garanzie sono indicati con il loro valore nominale):

>SPAZIO PER TABELLA>

(29) La Commissione aveva avviato il procedimento di cui all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE poiché nutriva seri dubbi circa la compatibilità degli aiuti con l'articolo 87, paragrafo 3 del trattato stesso. In considerazione dell'incompletezza delle informazioni di cui la Commissione disponeva in quel periodo, sussistevano particolari dubbi circa il rispetto dei criteri stabiliti dagli Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà ("gli Orientamenti comunitari")(11). In particolare i punti critici erano la mancanza di un nuovo investitore per Elpro ed il fatto che la Germania non aveva fornito alla Commissione alcun progetto di ristrutturazione esauriente.

III. OSSERVAZIONI DEGLI INTERESSATI

(30) La Commissione non ha ricevuto alcuna osservazione da terzi interessati.

IV. COMMENTI DELLA GERMANIA

(31) La Germania ha risposto all'avvio del procedimento e alle questioni sollevate in questo contesto con lettere del 27 febbraio 1998 e del 19 agosto 1998 ed ha fornito un complemento d'informazione il 15 giugno 1998, in occasione di una riunione con la Commissione. La Germania ha notificato gli ulteriori aiuti concessi, in relazione ai quali la Commissione ha successivamente esteso il procedimento, con lettera del 29 luglio 1998 ed ha risposto alle domande supplementari della Commissione con lettera del 19 agosto 1998.

In risposta all'estensione del procedimento, che era stata comunicata al governo tedesco con lettera del 3 febbraio 1999, il 22 giugno 1999 la Germania ha trasmesso una relazione scritta esauriente sul programma di ristrutturazione e lo stato dei lavori effettuati. La relazione è stata discussa in due incontri tra l'amministrazione tedesca e la Commissione che hanno avuto luogo, rispettivamente, il 1o settembre e il 29 ottobre 1999. Le risposte alle questioni sollevate in dette occasioni sono state fornite per iscritto con lettere del 9 settembre 1999 e del 13 dicembre 1999; la Commissione ha ricevuto i corrispondenti allegati tecnici il 22 dicembre 1999. Le informazioni fornite dalla Germania possono essere suddivise nelle seguenti categorie principali:

- La perizia di valutazione della proprietà immobiliare venduta all'atto della privatizzazione di Elpro nel 1992/93.

- I conti annuali completi di Elpro per il periodo dal 1992 al 1997.

- I programmi di salvataggio e di ristrutturazione per il gruppo Elpro del 1996 e 1997 e le osservazioni del governo tedesco (Comunicazione del governo tedesco del 22 giugno 1999).

- Il programma di ristrutturazione ed il piano aziendale di EUB ed EVT ed i conti annuali fino a fine 1999.

- Il programma di ristrutturazione ed il piano aziendale ed i conti annuali fino al settembre 1999 di GE IS.

Per facilitare la comprensione del caso, il contenuto dei menzionati documenti è stato riassunto nella parte II della presente decisione.

V. VALUTAZIONE DELLE MISURE

(32) Dalle informazioni ricevute dalla Germania nel corso del procedimento, la Commissione può concludere che Elpro AG e le due società che sono state successivamente incorporate, BLA e TGA, sono state vendute ad un prezzo positivo a seguito di gara pubblica ed incondizionata. Le tre società sono state cedute senza il loro considerevole patrimonio immobiliare, che era stato venduto separatamente a THA o ad una delle sue controllate prima della privatizzazione per coprire i debiti accumulati fino alla data della privatizzazione. Il valore della proprietà fondiaria era stato valutato a quel tempo da esperti indipendenti, le cui relazioni sono state rese disponibili alla Commissione, che non ha alcun motivo per dubitare dei risultati. Si può dunque concludere che Elpro AG, BLA e TGA sono state privatizzate nel 1992 senza alcun aiuto di Stato.

(33) La forma scelta per la privatizzazione nel 1992 ha creato problemi dal punto di vista finanziario e gestionale, in quanto l'intera operazione di acquisizione da parte dei nuovi proprietari è stata finanziata con crediti forniti dalle banche. Il gruppo Elpro soffriva quindi di insufficienti capitali fin dall'inizio. Molte delle attività internazionali di Elpro relative alle costruzioni di impianti richiedevano tuttavia ingenti capitali, poiché i clienti esigevano garanzie sia al momento dell'offerta, sia per il completamento del lavoro commissionato e della prestazione a lungo termine. Il problema divenne particolarmente evidente alla fine del 1995, quando, a causa delle perdite subite in alcuni grandi progetti industriali, il quoziente d'indebitamento raggiunse il 726 %(12). Si deve pertanto concludere che la necessità che ne è conseguita di ristrutturare Elpro AG era riconducibile essenzialmente alle debolezze strutturali non risolte al momento della privatizzazione nel 1992.

(34) All'inizio del 1996, la BvS e le banche commerciali che avevano finanziato l'acquisto di Elpro AG da parte dei nuovi proprietari nella prima privatizzazione, e che agivano a nome dei proprietari, hanno raggiunto un accordo per risolvere definitivamente le pretese accampate da ambo le parti in relazione al prezzo d'acquisto concordato nel contratto di privatizzazione nel giugno 1992(13). Dopo la vendita, la THA ed i nuovi proprietari avevano fatto valere crediti riferiti ad una serie di differenze rispetto ai valori contabili originariamente previsti, ai tempi di pagamento o all'adempimento degli obblighi dell'acquirente. Tali rivendicazioni erano giustificate principalmente dal fatto che non era stato possibile stabilire con esattezza, prima della privatizzazione nel 1992, la situazione finanziaria delle imprese e quindi il loro valore netto (che ha determinato il prezzo d'acquisto). Alcune questioni erano state lasciate in sospeso nei contratti di privatizzazione in vista di un successivo chiarimento ed hanno dato luogo ad una serie di controversie annose e complicate(14). Alla luce delle osservazioni dei revisori contabili circa i conti annuali di Elpro AG, la Commissione riconosce che la BvS ha agito conformemente alla consueta pratica commerciale quando ha rinunciato ai crediti per 5,6 milioni di DEM da essa rivendicati a fronte del pagamento di 1 milione di DEM al fine di evitare lunghe azioni legali dal risultato incerto. La Commissione è pertanto giunta alla conclusione che nel corso dell'operazione non è stato erogato alcun aiuto di Stato ai sensi d'articolo 87 del trattato CE.

(35) Gli interventi finanziari della BvS e del Land di Berlino, dal giugno 1996 in poi, a favore di Elpro AG, e successivamente EUB, EVT e GE IS, costituiscono misure di aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 1. Dato che tutte le menzionate imprese producevano beni o fornivano servizi che possono formare oggetto di scambi tra gli Stati membri, tali misure potrebbero pregiudicare il commercio tra gli Stati membri. Gli aiuti erogati sotto forma di prestiti e di finanziamenti della BvS costituiscono aiuti di Stato illegali, poiché la Germania non aveva notificato tali misure prima di dare loro esecuzione. Le garanzie statali sono state concesse nell'ambito dell'applicazione congiunta del regime di garanzia federale (Bund) e di quello del Land, e sono state autorizzate dalla Commissione come aiuti di Stato con il numero N 297/91, N81/93 ed E 24/95, sebbene con una riserva relativa alle imprese di grandi dimensioni, che quindi includerebbero anche Elpro. Le garanzie concesse dal Land di Berlino sono state autorizzate come aiuto di Stato N 130/95. La Germania si è impegnata a notificare i singoli casi di aiuti concessi alle grandi imprese. Per questo motivo, anche le misure di aiuto concesse sotto forma di garanzie sono illegali, poiché le autorità tedesche hanno omesso di ottemperare all'obbligo di notificazione. Conseguentemente, tutte le misure di aiuto devono essere valutate a norma dell'articolo 87 del trattato CE sulla base dei criteri precisati negli Orientamenti comunitari(15).

(36) Prima del salvataggio e della ristrutturazione avviati nel giugno 1996, Elpro AG era un'impresa in difficoltà. La società aveva perso la metà del suo patrimonio nel 1995 e le perdite sono continuate nel 1996. La situazione patrimoniale di Elpro AG era migliore di quanto risultava dal bilancio, poiché il valore di mercato della sua partecipazione alla società di telefonia mobile E-Plus era largamente superiore al suo valore contabile. Tuttavia, le passività che potevano sorgere sulla base delle garanzie ancora pendenti erano di pari entità, aspetto che a sua volta non trovava riscontro nel bilancio. Le diverse entità costitutive del gruppo Elpro soffrivano pertanto di insufficiente liquidità ed erano molto prossime all'insolvenza nella primavera/inizio estate del 1996.

(37) Il 24 giugno 1996 Elpro AG ha concluso un accordo per il riassetto finanziario ed organizzativo del gruppo con le sue banche creditrici, il Land di Berlino e la BvS(16). Nell'ottica degli aiuti di Stato, questo documento costituisce un progetto di salvataggio che contiene già gli elementi di un futuro processo di ristrutturazione. Tuttavia, la relazione del revisore dei conti mette in evidenza che l'accordo del 1996 costituiva soltanto una misura temporanea per assicurare la liquidità di Elpro AG a breve termine. A quel tempo, le parti interessate nutrivano la speranza che l'intero complesso di Elpro AG potesse essere venduto ad un investitore industriale. Tuttavia, a seguito di un'analisi del mercato, tale speranza si è rivelata irrealizzabile. All'inizio del 1997 la BvS ha incaricato la società di revisione contabile KPMG di presentare un elaborato e dettagliato progetto di ristrutturazione. KPMG ha presentato la propria relazione il 12 maggio 1997. Risulta pertanto opportuno distinguere tra un periodo di salvataggio, che va dal 24 giugno 1996 fino al 12 maggio 1997, e un periodo di ristrutturazione cominciato il 12 maggio 1997 e che dovrebbe concludersi entro la fine del 2000.

(38) L'accordo del 24 giugno 1996 ha costituito la base per l'erogazione di due prestiti deII'importo iniziale di 13,5 milioni di DEM, ed un importo successivo totale di 29,0 milioni di DEM, nonché per la concessione di garanzie pari complessivamente a 29,8 milioni di DEM(17). Ai sensi degli Orientamenti comunitari, queste misure, fino al maggio 1997, devono essere considerate aiuti al salvataggio le cui condizioni erano conformi ai criteri enunciati negli stessi. I prestiti hanno integrato i fondi erogati dalla società stessa (134,8 milioni di DEM) e sono stati principalmente utilizzati per pagare la chiusura del 50 % circa delle attività del gruppo, compreso il completamento del piano sociale per i dipendenti licenziati. La portata finanziaria delle garanzie era limitata alla liquidità necessaria per assicurare il proseguimento delle attività commerciali delle parti rimanenti di Elpro AG. L'alto livello di disoccupazione a Berlino, ed in particolare l'enorme perdita di posti di lavoro nell'industria dal 1990, giustificavano la partecipazione della BvS e del Land di Berlino. Il salvataggio di Elpro AG non ha causato alcuna restrizione ingiustificata della concorrenza in altri Stati membri. Elpro AG ha cessato le sue attività nel settore delle installazioni domestiche, che del resto era limitato al mercato regionale. Per quanto riguarda le altre attività di Elpro (impianti elettrici per ferrovie ed industrie) i suoi concorrenti erano molto più grandi e godevano inoltre di condizioni di finanziamento molto più favorevoli di quelle di Elpro, anche tenendo conto dell'aiuto al salvataggio erogato a quest'ultimo. La Commissione accetta un periodo di salvataggio della durata di 11 mesi, poiché è evidente che la BvS e le banche avevano adottato provvedimenti immediati per vendere la società, sperando che l'acquirente assumesse l'onere dell'ulteriore ristrutturazione. Quando si sono rese conto, all'inizio del 1997, che tale prospettiva non era realizzabile, hanno immediatamente adeguato il progetto di ristrutturazione. La Commissione può pertanto autorizzare la concessione dell'aiuto al salvataggio, che è stato successivamente trasformato in aiuti alla ristrutturazione, conformemente agli Orientamenti comunitari (cfr. considerando 42).

(39) Il programma di ristrutturazione finale del 12 maggio 1997 è in pratica una versione più dettagliata ed aggiornata del piano di salvataggio precedentemente elaborato. Esso ha dato attuazione alla decisione di chiudere le attività in perdita, ma poiché non è stato trovato alcun grande investitore industriale, si è deciso di chiudere anche il settore dell'industria di trasformazione elettrica (LET), tenuto conto degli elevati rischi inerenti e dell'elevato fabbisogno di capitali nel settore. L'obiettivo fondamentale del piano di ristrutturazione era di ridurre al minimo qualsiasi perdita nei confronti delle banche finanziatrici che oramai avevano assunto il controllo di Elpro. A causa degli elevati rischi connessi alle garanzie pendenti era importante evitare un'azione giudiziaria per insolvenza, assicurando al contempo il completamento dei progetti in corso e l'adempimento delle obbligazioni garantite da una cauzione nel periodo di validità della garanzia. Lo Stato ha sostenuto questo programma con l'obiettivo principale di salvaguardare il maggior numero possibile di posti di lavoro, in considerazione dell'elevato livello di disoccupazione a Berlino. Berlino aveva perso 140000 posti di lavoro nell'industria tra il 1991 e il 1997, cioè il 54 % dell'intera occupazione del settore industriale. La ripartizione di Elpro in un ramo di attività da liquidare ed un ramo di attività da proseguire può essere approvata, in quanto si tratta di due elementi costitutivi di un unico progetto di ristrutturazione coerente. Per quanto riguarda la continuazione di EUB/EVT e GE IS, il progetto è stato integrato dai piani aziendali dei nuovi proprietari. Nella prospettiva dell'aiuto di Stato, dunque, è opportuno dividere la ristrutturazione di Elpro in tre parti:

1) le misure a favore di Elpro AG destinate a finanziare la chiusura delle attività da liquidare e la preparazione del ramo delle attività da proseguire ai fini della loro vendita separata (tra maggio 1997 e fine 2001);

2) le misure a favore di EUB, compresa EVT, dopo la loro separazione sotto forma di MBO (tra dicembre 1998 e fine 2000); e

3) le misure a favore di GE IS dopo la vendita a GE delle unità "metallurgia" e "materiali da costruzione/industria estrattiva" (tra ottobre 1997 e fine 2000).

La conformità del programma/dei programmi di ristrutturazione ai criteri stabiliti negli Orientamenti può, tuttavia, essere valutata soltanto in relazione alle attività che sono proseguite, poiché la chiusura delle altre attività non ha avuto alcun impatto separato sul mercato comune.

(40) Anche il piano di ristrutturazione di EUB può essere considerato realizzabile, soprattutto in considerazione dell'esperienza acquisita in oltre un anno di attuazione. I recenti risultati commerciali indicano che le imprese del gruppo si concentrano ora sui settori nei quali sono competitive, che richiedono meno capitali e nei quali possono raggiungere profitti comparabili alle altre imprese di medie dimensioni nell'industria elettrica. La Commissione non può, tuttavia, considerare EUB ed EVT due distinte imprese di medie dimensioni. Benché si tratti di due entità giuridicamente distinte, ciascuna con numero di addetti, risultati di bilancio e fatturato che rimangono al di sotto della soglia (sebbene EUB vi sia molto vicina), risulta chiaro dalla notifica e dal piano aziendale che EUB ed EVT costituiscono un'unica entità sotto il profilo commerciale, organizzativo e finanziario. Non è dunque giusto applicare ad EUB le disposizioni speciali per le PMI.

(41) Gli aiuti alla ristrutturazione ad Elpro ed alla principale impresa che le è subentrata, EUB, non daranno luogo a eccessive distorsioni sul mercato. La Commissione riconosce che il gruppo Elpro ha ridotto la sua capacità produttiva del 65-70 % dal 1996 al 1998. Poiché Elpro ed EUB sono principalmente imprese di ingegneria, sembra adeguato misurarne la capacità su base uomo/ore. Inoltre i settori commerciali in perdita - che avrebbero potenzialmente comportato maggiore rischio di una distorsione del mercato - sono stati chiusi, in quanto sono state rifiutate le offerte a prezzi che non avrebbero coperto i costi. Le ripercussioni di Elpro e di EUB sul mercato sono state e sono tuttavia minime, poiché si tratta di imprese molto piccole che operano in un mercato oligopolista dominato dai grandi gruppi industriali. La Commissione riconosce che il mantenimento in esistenza di EUB, le cui attività sono quasi esclusivamente limitate alle regioni orientali della Germania, migliora la struttura del mercato. Contrariamente al segmento del materiale rotabile per il mercato del trasporto ferroviario, non vi è alcuna sovraccapacità nei segmenti delle sottostazioni e delle linee di alimentazione, nei quali opera EUB. La domanda in questi segmenti proviene soprattutto dal fabbisogno di sostituzione e di modernizzazione delle ferrovie statali, Deutsche Bahn AG, e delle aziende ferroviarie e tranviarie municipali tedesche.

(42) Gli aiuti alla ristrutturazione concessi ad Elpro sono costituiti dalle seguenti misure:

1) I prestiti, per un importo totale di 29,0 milioni di DEM, concessi originariamente come aiuti al salvataggio sono stati dichiarati crediti subordinati (20 milioni di DEM) con rinunzia al loro rimborso previa autorizzazione della Commissione. Questi fondi sono serviti a finanziare le perdite ed i costi di chiusura nel periodo 1996-1998; l'intensità di aiuto è in ogni caso del 100 %.

2) La proroga delle garanzie per 29,8 milioni di DEM concesse originariamente come aiuti al salvataggio e le nuove garanzie per 14,0 milioni di DEM. Sebbene sembri attualmente improbabile che lo Stato debba onorare un importo maggiore a fronte di queste garanzie, i rischi connessi erano inizialmente molto elevati, tanto che nessun ente creditizio privato avrebbe fornito tali garanzie. Conformemente alla prassi decisionale della Commissione, tenuto conto del rischio estremamente elevato e della mancanza di altre garanzie adeguate, la Commissione deve fissare l'intensità dell'aiuto al 100 % dell'importo assistito da garanzia(18).

Quando si considera il contributo finanziario dell'impresa stessa (138,1 milioni di DEM, la maggior parte dei quali proveniva dal ricavato della vendita delle sue precedenti partecipazioni in E-Plus) e quello delle banche, che hanno rinunciato a crediti per 18 milioni di DEM e avevano assunto un rischio di oltre il 40 % dei loro nuovi prestiti per un importo complessivo di 49,5 milioni di DEM, il contributo privato totale al finanziamento della ristrutturazione supera il 70 %(19). La Commissione ne conclude che gli aiuti in esame erano limitati al minimo necessario e che non è stata erogata nessuna eccessiva liquidità.

(43) Gli aiuti alla ristrutturazione concessi ad EUB nell'ambito del MBO consistono principalmente in controgaranzie (importo netto 23,6 milioni di DEM) a copertura di una linea di credito fino ad un massimo di 8 milioni di DEM, nonché garanzie di offerta e di esecuzione che ammontano a 42,9 milioni di DEM, che le banche commerciali devono fornire a condizioni di mercato. In considerazione della natura dei progetti assistiti da queste garanzie, la Commissione è giunta alla conclusione che le perdite per il garante non supererebbero gli 8,0 milioni di DEM. Tale importo deve essere considerato come aiuto di Stato(20). Inoltre, EUB godrà di un prestito della BvS di 1,5 milioni di DEM, della durata di tre anni ad un tasso d'interesse del 5 % annuo, destinato a finanziare i costi di formazione. Il tasso d'interesse applicato è inferiore a quello di mercato. Poiché EUB non è tenuto a fornire garanzie a fronte del menzionato prestito, si deve ipotizzare una intensità d'aiuto del 100 %. Per i suoi investimenti pari a 7 milioni di DEM, EUB riceverà 2,1 milioni di DEM di aiuti agli investimenti nel quadro del programma regionale "Gemeinschaftsaufgabe". Pertanto, gli aiuti complessivi alla ristrutturazione ammontano a 11,6 milioni di DEM. In considerazione delle responsabilità assunte dalle banche private (27,3 milioni di DEM) e dei costi che dovrà sostenere l'investitore privato, pari a 7,8 milioni di DEM(21), la Commissione conclude che gli aiuti erogati sono stati limitati al minimo necessario.

(44) Per quanto riguarda la vendita a GE di due unità dell'ex ramo LET di Elpro, la Commissione concorda con l'opinione secondo la quale il prezzo pagato per gli attivi riflette il relativo valore di mercato e che pertanto esso con contiene alcun aiuto di Stato. Le autorità tedesche hanno presentato un piano di ristrutturazione esauriente che soddisfa i criteri degli Orientamenti(22). La Commissione non ha alcun motivo di dubitare della realizzabilità del progetto GE IS. La GE IS di Berlino è, tuttavia, così strettamente integrata nelle attività dei sistemi industriali mondiali di GE che non avrebbe senso effettuare un'analisi particolare dei suoi risultati finanziari. Le future attività di GE IS sono prevalentemente rivolte a settori al di fuori della Comunità. La quota di mercato di GE IS in Germania è dell'ordine dell'1 %. In considerazione della significativa riduzione complessiva della capacità di Elpro, la Commissione riconosce che la capacità programmata di GE IS (che, data la natura delle attività di GE IS, può essere misurata soltanto in termini di organico) implicherà il lavoro di circa 100 persone in meno rispetto alla corrispondente capacità di LET nei settori interessati e quindi non è prevedibile alcuna eccessiva distorsione del mercato.

(45) Gli aiuti concessi a favore di GE IS servono a completarne la ristrutturazione e constano di tre elementi:

1) Una sovvenzione di 1,3 milioni di DEM per coprire una parte delle perdite d'avviamento. Si tratta evidentemente di aiuti al funzionamento. La Commissione riconosce tuttavia che quest'aiuto è stato utilizzato per finanziare una parte dei costi relativi alla sottoccupazione, pari a 5,1 milioni di DEM nel periodo 1997-1998, al fine di evitare ulteriori licenziamenti.

2) Un aiuto alla formazione di 1,5 milioni di DEM per finanziare una parte dei costi totali relativi alle misure di formazione che ammontano a 3,4 milioni di DEM. L'intensità di questo aiuto (44,5 %) si situa appena al di sotto della soglia ammessa dalla Disciplina degli aiuti di Stato destinati alla formazione per le grandi imprese ubicate in una regione assistita ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 3, lettera a)(23). In considerazione dell'elevato numero di dipendenti anziani in GE IS, l'aumento del 10 % è conforme alle disposizioni di cui al paragrafo 33 della menzionata Disciplina.

3) Un aiuto agli investimenti per 2,0 milioni di DEM nell'ambito del programma regionale "Gemeinschaftsaufgabe" per investimenti totali ammissibili di 7,66 milioni di DEM. L'intensità dell'aiuto è inferiore al 35 %, soglia autorizzata per gli investimenti in questa regione a norma dell'articolo 87, paragrafo 3.

Pertanto, soltanto 1,3 milioni di DEM dell'importo complessivo di 4,8 milioni di DEM degli aiuti concessi nel contesto dell'ulteriore ristrutturazione di GE IS non sono stati erogati in conformità alle norme generali applicabili a tutte le imprese. Poiché l'investitore privato si assume circa il 74 % dei costi di ristrutturazione totali, gli aiuti non si possono considerare sproporzionati.

(46) Le autorità tedesche sono tenute a presentare alla Commissione relazioni semestrali, per gli anni 1999 e 2000, sull'andamento della ristrutturazione di EUB e GE IS, nonché sull'utilizzo degli aiuti alla ristrutturazione a favore di Elpro AG, EUB e GE IS.

VI. CONCLUSIONE

(47) La Commissione è giunta alla conclusione che le autorità tedesche hanno concesso illegalmente aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione a favore di Elpro e delle imprese ad essa subentrate, EUB e GE IS, in violazione dell'articolo 88, paragrafo 3, del trattato CE. Tuttavia, dall'indagine svolta dalla Commissione si evince che tali aiuti sono compatibili con il mercato comune ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 3, lettere a) e c), del trattato CE,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

L'aiuto di Stato al quale la Germania ha dato esecuzione in favore di Elpro AG Berlin (Elpro), per un importo di 72,8 milioni di DEM, è compatibile con il mercato comune ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 3, lettera c), del trattato CE.

Articolo 2

L'aiuto di Stato al quale la Germania ha dato esecuzione in favore di Elpro GmbH Berlin - Industrieholding (EUB) e di Elpro Verkehrstechnik GmbH (EVT), per un importo di 11,6 milioni di DEM, è compatibile con il mercato comune ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 3, lettera c), del trattato CE.

Articolo 3

L'aiuto di Stato al quale la Germania ha dato esecuzione in favore di GE Industrial System GmbH Berlin, per un importo di 4,8 milioni di DEM, è compatibile con il mercato comune ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 3, lettera c), del trattato CE.

Articolo 4

La Germania presenterà relazioni semestrali, per gli anni 1999 e 2000, sull'andamento della ristrutturazione di EUB e GE IS e sull'utilizzo degli aiuti alla ristrutturazione erogati in favore di Elpro AG, EUB e GE IS.

Articolo 5

La Repubblica federale di Germania è destinataria della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 14 marzo 2000.

Per la Commissione

Mario Monti

Membro della Commissione

(1) GU C 99 dell'1.4.1998, pag. 9 e GU C 84 del 26.3.1999, pag. 9.

(2) Cfr. nota 1.

(3) Cfr. nota 1.

(4) Segreto d'affari.

(5) Comunicazione del Governo federale alla Commissione del 27 febbraio 1998, pag. 33.

(6) Ramo energia e tecnica di condutture.

(7) Settore dei sistemi tecnici per edifici (comunicazione, impianti di climatizzazione, di illuminazione).

(8) Cfr. nota 1.

(9) Ad esempio Siemens ABB, General Electrics.

(10) Alcune misure di chiusura e liquidazione proseguiranno fino al 2001.

(11) GU C 368 del 23.12.1994, pag. 12, in combinazione con le disposizioni finali dei nuovi Orientamenti dell'8 luglio 1999 [GU C 288 del 9.10.1999, paragrafo 101, lettera b)]. Le condizioni per l'applicazione di questa disposizione sono soddisfatte giacché tutti gli aiuti di Stato sono stati concessi prima della pubblicazione dei nuovi Orientamenti.

(12) Corporate Treuhand GmbH und C & L Deutsche Revisions AG, Bericht über die Prüfung des Jahresabschlusses 1996 der Elpro AG Berlin, paragrafo 92.

(13) Cfr. considerando 9.

(14) Corporate Treuhand GmbH, Bericht über die Prüfung des Jahresabschlusses 1992 der Elpro AG Berlin, paragrafi 266-275 e 337.

(15) Cfr. nota 10.

(16) Konzept zur weiteren Entwicklung der Elpro AG, 24 giugno 1996.

(17) Cfr. considerando da 11 a 13.

(18) Cfr. Comunicazione della Commissione sull'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato concessi sotto forma di garanzie (GU C 71 dell'11.3.2000, pag. 14), paragrafo 3.2.

(19) Cfr. considerando 12, 17 e 28.

(20) Il calcolo è stato eseguito come segue: l'80 % della linea di credito di 8 milioni di DEM = 6,4 milioni di DEM, con un rischio del 10 % sull'importo garantito residuo di 15,6 milioni di DEM, dà un totale di 7,96 milioni di DEM.

(21) Il calcolo è stato eseguito come segue: capitale aziendale di 1 milione di DEM fornito dall'investitore, 4,9 milioni di DEM come partecipazione privata per gli investimenti, e 2,9 milioni di DEM di partecipazione privata per i costi di formazione.

(22) Cfr. considerando da 25 a 27, che contengono i dettagli del programma.

(23) GU C 343 dell'11.11.1998, punti 32 e 33.