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Document 52021XC0317(03)

Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all'articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione 2021/C 90/08

PUB/2020/1025

OJ C 90, 17.3.2021, p. 30–34 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

17.3.2021   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 90/30


Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all'articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione

(2021/C 90/08)

La presente comunicazione è pubblicata conformemente all'articolo 17, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2019/33 (1).

COMUNICAZIONE DELL'APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA ORDINARIA

«LUBERON»

PDO-FR-A0920-AM03

Data della comunicazione: 14 dicembre 2020

DESCRIZIONE E MOTIVI DELLA MODIFICA APPROVATA

1.   Conduzione del vigneto

Vengono precisate le condizioni del divieto di diserbo chimico nonché di pacciamatura con film plastico. Tali disposizioni sono aggiunte per preservare le caratteristiche dell'ambiente fisico e biologico che costituisce un elemento fondamentale del terroir.

Questa modifica non incide sul documento unico.

2.   Obblighi di dichiarazione — Dichiarazione di confezionamento

Si precisa che la dichiarazione di confezionamento è presentata all'organismo di controllo autorizzato entro tre giorni lavorativi dopo la data di confezionamento, e non più prima del confezionamento. Per la vendita di vini sfusi al consumatore, un'apposita dichiarazione è presentata all'organismo di controllo autorizzato entro tre giorni lavorativi dopo la data di uscita dalla cantina.

Questa modifica non incide sul documento unico.

3.   Riferimenti alla struttura di controllo

I riferimenti alla struttura di controllo sono aggiornati con le informazioni sull'organismo di controllo CERTIPAQ, organismo terzo che offre garanzie di competenza, imparzialità e indipendenza sotto l'autorità dell'INAO, sulla base di un piano di controllo approvato.

Questa modifica è riportata alla voce «Informazioni» del documento unico.

DOCUMENTO UNICO

1.   Nome del prodotto

Luberon

2.   Tipo di indicazione geografica

DOP — Denominazione di origine protetta

3.   Categorie di prodotti vitivinicoli

1.

Vino

4.   Descrizione del vino (dei vini)

Vini rosati

I vini presentano un titolo alcolometrico volumico naturale minimo dell'11,5 %.

I vini presentano un tenore di zuccheri fermentescibili inferiore o uguale a 4 g/l.

In seguito all'arricchimento i vini non superano il titolo alcolometrico volumico totale del 13 %.

I vini provengono dall'assemblaggio di almeno due vitigni.

I vini rosati riuniscono le caratteristiche della zona vitivinicola del Rodano e gli influssi mediterranei, e persino provenzali. Freschi e fruttati, offrono spesso aromi di frutta esotica, valorizzati da una vivacità equilibrata.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

in milliequivalenti per litro

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Vini rossi

I vini presentano un titolo alcolometrico volumico naturale minimo del 12 %.

In seguito all'arricchimento i vini non superano il titolo alcolometrico volumico totale del 13,5 %.

I vini presentano un tenore di zuccheri fermentescibili inferiore o uguale a 4 g/l quando il titolo alcolometrico volumico è superiore al 14 %, inferiore o uguale a 3 g/l quando il titolo alcolometrico volumico è inferiore al 14 %.

Il tenore di acido malico è inferiore a 0,4 grammi per litro nella fase di confezionamento.

I vini provengono dall'assemblaggio di almeno due vitigni.

I vini rossi sono equilibrati e presentano una gamma aromatica fruttata, in cui prevalgono i frutti rossi freschi come il ribes nero.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

in milliequivalenti per litro

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

Vini bianchi

I vini presentano un titolo alcolometrico volumico naturale minimo dell'11,5 %.

In seguito all'arricchimento i vini non superano il titolo alcolometrico volumico totale del 13 %.

I vini presentano un tenore di zuccheri fermentescibili inferiore o uguale a 4 g/l.

I vini provengono dall'assemblaggio di almeno due vitigni.

I vini bianchi sono morbidi e aromatici, con note che spesso ricordano gli agrumi. Sono caratterizzati dall'equilibrio tra freschezza e rotondità, che mette in risalto la loro mineralità.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

in milliequivalenti per litro

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

5.   Pratiche di vinificazione

a.   Pratiche enologiche specifiche

Pratica enologica specifica

Per la produzione dei vini rosati, è ammesso l'impiego del carbone per uso enologico da parte del vinificatore, esclusivamente sui mosti pressati e in proporzione non superiore al 20 % del volume totale vinificato dall'operatore in questione per la raccolta considerata.

Distanziamento e potatura

Pratica colturale

Ciascun ceppo dispone di una superficie massima di 2,5 m2. Questa superficie si ottiene moltiplicando la distanza interfilare per la distanza tra i ceppi dello stesso filare.

La distanza tra i filari non può essere superiore a 2,5 metri.

La distanza tra i ceppi di uno stesso filare è compresa tra 0,8 e 1,2 metri.

Le viti sono sottoposte:

a potatura corta (ad alberello o a cordone di Royat) con un massimo di sei speroni per ceppo e al massimo due gemme franche per sperone; oppure

a potatura a Guyot semplice con un massimo di sei gemme franche sul capo a frutto e uno sperone di riserva avente al massimo due gemme franche.

Irrigazione

Pratica colturale

Può essere ammessa l'irrigazione.

b.   Rese massime

66 ettolitri per ettaro.

6.   Zona geografica delimitata

La raccolta delle uve, la vinificazione e l'elaborazione dei vini hanno luogo sul territorio dei seguenti comuni del dipartimento di Vaucluse: Ansouis, Apt, La Bastide-des-Jourdans, La Bastidonne, Beaumont-de-Pertuis, Bonnieux, Cabrières-d'Aigues, Cadenet, Castellet, Cheval-Blanc, Cucuron, Goult, Grambois, Lacoste, Lauris, Lourmarin, Maubec, Ménerbes, Mérindol, Mirabeau, La Motte-d'Aigues, Oppède, Pertuis, Peypin-d'Aigues, Puget-sur-Durance, Puyvert, Robion, Saignon, Saint-Martin-de-Castillon, Saint-Martin-de-la-Brasque, Sannes, Les Taillades, La Tour-d'Aigues, Vaugines, Villelaure, Vitrolles-en-Luberon.

7.   Varietà principale/i di uve da vino

Bourboulenc B — Doucillon blanc

Carignan N

Cinsaut N — Cinsault

Clairette B

Grenache N

Grenache blanc B

Marsanne B

Marselan N

Mourvèdre N — Monastrell

Roussanne B

Syrah N — Shiraz

Ugni blanc B

Vermentino B — Rolle

Viognier B

8.   Descrizione del legame/dei legami

La zona geografica forma un'unità caratteristica intorno al massiccio calcareo del Luberon. Questa zona, inserita nel complesso delle zone vitivinicole della valle del Rodano, è delimitata a nord dalla valle d'Apt, confinante con la denominazione d'origine controllata «Ventoux», a sud dalla valle della Durance, a est dai primi contrafforti delle Alpes de Haute Provence e a ovest dalla pianura del Vaucluse.

Sui fianchi o ai piedi di imponenti massicci calcarei la vite è piantata in suoli formati dagli apporti benefici del pietrisco calcareo che ne favorisce il riscaldamento e il drenaggio, fattori evidentemente propizi alla produzione di uve di qualità.

Il clima mediterraneo favorisce la maturità delle uve grazie alla temperatura e al soleggiamento propri dell'estate, quando negli acini si accumulano gli zuccheri e i polifenoli. L'azione del vento che allontana le nuvole protegge in una certa misura la zona vitivinicola dagli attacchi crittogamici. Anche la luminosità assolve un'importante funzione, favorendo lo sviluppo dei precursori aromatici. Questo territorio, aperto a est agli influssi alpini, si caratterizza anche per le forti escursioni termiche diurne e notturne che, soprattutto nella fase di maturità delle uve, influiscono direttamente sugli equilibri dei vini, permettendo un lento sviluppo dei polifenoli e dando vita a prodotti rotondi e pieni, ricchi di freschezza ed eleganza.

I produttori del Luberon hanno costantemente migliorato gli strumenti per garantire vendemmie di qualità in buone condizioni tecniche, sia a livello di vigna grazie a programmi di assortimento qualitativo di vitigni, sia a livello di elaborazione del vino grazie alla modernizzazione dei materiali vinicoli.

Ricco di combe e foreste, leggende e castelli, il Luberon è una meta turistica assai frequentata. È percorrendo la zona tra vigneti e villaggi arroccati che si scopre la realtà di questo massiccio montuoso.

9.   Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura, altri requisiti)

Unità geografica più piccola

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

l'etichettatura dei vini che beneficiano della denominazione di origine controllata può precisare il nome di un'unità geografica più piccola, a condizione:

che si tratti di una località accatastata;

che essa figuri nella dichiarazione di raccolta.

Unità geografica ampliata

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

l'etichettatura dei vini che beneficiano di questa denominazione di origine controllata può specificare l'unità geografica ampliata «Vignobles de la Vallée du Rhône» in base alle condizioni precisate nella convenzione sottoscritta tra i vari organismi di tutela e di gestione interessati.

Zona di prossimità immediata

Quadro normativo:

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata.

Descrizione della condizione:

dipartimento delle Alpes-de-Haute-Provence: Aubenas-les-Alpes, Banon, Céreste, Corbières, L'Hospitalet, Montfuron, Montjustin, Montsalier, Oppédette, Pierrevert, Redortiers, Reillanne, Revest-des-Brousses, Revest-du-Bion, La Rochegiron, Sainte-Croix-à-Lauze, Sainte-Tulle, Saumane, Simiane-la-Rotonde, Vachères, Villemus;

dipartimento delle Bouches-du-Rhône: Alleins, Aureille, Barbentane, Cabannes, Charleval, Chateaurenard, Eygalières, Eyguières, Eyragues, Graveson, Jouques, Lamanon, Lambesc, Mallemort, Meyrargues, Molléges, Mouries, Noves, Orgon, Peyrolles-en-Provence, Plan-d'Orgon, Le Puy-Sainte-Reparade, Rognes, Rognonas, La Roque-d'Anthéron, Saint-Andiol, Saint-Cannat, Saint-Estève-Janson, Saint-Paul-Lez-Durance, Saint-Rémy-de-Provence, Senas, Vernègues, Verquières;

dipartimento del Var: Artigues, Ginasservis, Rians, Saint-Julien, La Verdière, Vinon-sur-Verdon;

dipartimento di Vaucluse: Aurel, Auribeau, Avignon, Le Beaucet, Beaumettes, Bedoin, Blauvac, Buoux, Cabrières-d'Avignon, Caseneuve, Caumont-sur-Durance, Cavaillon, Châteauneuf-de-Gadagne, Crillon-le-Brave, Flassan, Fontaine-de-Vaucluse, Gargas, Gignac, Gordes, L'Isle-sur-la-Sorgue, Jonquerettes, Joucas, Lagarde-d'Apt, Lagnes, Lioux, Malemort-du-Comtat, Méthamis, Modène, Monieux, Morières-lès-Avignon, Mormoiron, Murs, Pernes-les-Fontaines, La Roque-sur-Pernes, Roussillon, Rustrel, Saint-Christol, Saint-Didier, Saint-Pantaléon, Saint-Pierre-de-Vassols, Saint-Saturnin-lès-Apt, Saint-Saturnin-lès-Avignon, Saint-Trinit, Sault, Saumane-de-Vaucluse, Sivergues, Le Thor, Velleron, Venasque, Viens, Villars, Villes-sur-Auzon.

Link al disciplinare del prodotto

http://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-91fe7e08-c446-42f8-97c8-c0eaef478f6e


(1)  GU L 9 dell'11.1.2019, pag. 2.


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