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Commission Regulation (EU) No 231/2012 of 9 March 2012 laying down specifications for food additives listed in Annexes II and III to Regulation (EC) No 1333/2008 of the European Parliament and of the Council Text with EEA relevance
Regolamento (UE) n. 231/2012 della Commissione, del 9 marzo 2012 , che stabilisce le specifiche degli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio Testo rilevante ai fini del SEE
Regolamento (UE) n. 231/2012 della Commissione, del 9 marzo 2012 , che stabilisce le specifiche degli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio Testo rilevante ai fini del SEE
OJ L 83, 22.3.2012, p. 1–295 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
Special edition in Croatian: Chapter 13 Volume 037 P. 3 - 297
In force: This act has been changed. Current consolidated version: 02/07/2020
22.3.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 83/1 |
REGOLAMENTO (UE) N. 231/2012 DELLA COMMISSIONE
del 9 marzo 2012
che stabilisce le specifiche degli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo agli additivi alimentari (1), in particolare l'articolo 14 e l'articolo 30, paragrafo 4, e il regolamento (CE) n. 1331/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, che istituisce una procedura uniforme di autorizzazione per gli additivi, gli enzimi e gli aromi alimentari (2), in particolare l'articolo 7, paragrafo 5,
considerando quanto segue:
(1) |
Per gli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 devono essere adottate le specifiche relative all'origine, ai criteri di purezza e alle altre informazioni necessarie. |
(2) |
A questo scopo è necessario aggiornare e includere nel presente regolamento le specifiche in precedenza stabilite per gli additivi alimentari nella direttiva 2008/128/CE della Commissione, del 22 dicembre 2008, che stabilisce i requisiti di purezza specifici per le sostanze coloranti per uso alimentare (3), nella direttiva 2008/84/CE della Commissione, del 27 agosto 2008, che stabilisce i requisiti di purezza specifici per gli additivi alimentari diversi dai coloranti e dagli edulcoranti (4) e nella direttiva 2008/60/CE della Commissione, del 17 giugno 2008, che stabilisce i requisiti di purezza specifici per gli edulcoranti per uso alimentare (5). Di conseguenza, tali direttive devono essere abrogate. |
(3) |
È necessario tenere conto delle specifiche e delle tecniche analitiche definite nel Codex Alimentarius redatto dal comitato misto di esperti FAO/OMS sugli additivi alimentari (di seguito JECFA). |
(4) |
L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (di seguito «l'Autorità») ha emesso il suo parere sulla sicurezza del copolimero di metacrilato basico come agente di rivestimento (6). Questo additivo alimentare è stato successivamente autorizzato per usi specifici e gli è stato attribuito il numero E 1205. Devono pertanto essere adottate specifiche per questo additivo alimentare. |
(5) |
I coloranti alimentari estere etilico dell'acido beta-apo-8'-carotenoico (E 160 f) e bruno FK (E 154) e il vettore bentonite contenente alluminio (E 558), secondo le informazioni fornite dall'industria alimentare, non sono più utilizzati. Pertanto, non è necessario riportare nel presente regolamento le specifiche relative a questi additivi alimentari. |
(6) |
Il 10 febbraio 2010 l'Autorità ha emesso un parere sulla sicurezza degli esteri di saccarosio degli acidi grassi (E 473) preparati a partire da esteri di vinile degli acidi grassi (7). Le attuali specifiche devono essere adattate di conseguenza, in particolare riducendo i livelli massimi per le impurità che pongono problemi di sicurezza. |
(7) |
I criteri specifici di purezza attualmente applicabili devono essere adattati riducendo i limiti massimi per i vari metalli pesanti interessati, se è possibile e se i limiti JECFA sono inferiori a quelli in vigore. Secondo questo principio, è necessario abbassare i limiti massimi per i contaminanti 4-metilimmidazolo nel caramello ammoniacale (E 150 c), ceneri solfatate nel beta-carotene [E 160 a (i)], sali di magnesio e sali alcalini nel carbonato di calcio (E 170). Una deroga a questo principio è da prevedersi solo per gli additivi citrato trisodico [E 331 (iii)] (tenore di piombo), carragenina (E 407) e alga eucheuma trasformata (E 407 a) (tenore di cadmio), in quanto i produttori hanno dichiarato che non sarebbe tecnicamente possibile rispettare norme dell’Unione più severe, corrispondenti ai limiti fissati dal JECFA. Il contributo all'assunzione complessiva di questi due contaminanti (piombo e cadmio) nei tre additivi alimentari non è considerato significativo. Per i fosfati (E 338 - E 341 e E 450 - E 452), invece, in ragione dell'evoluzione dei processi di fabbricazione è necessario stabilire nuovi valori significativamente inferiori a quelli indicati dal JECFA, tenendo conto delle recenti raccomandazioni dell'Autorità sulla riduzione dell'assunzione di arsenico, in particolare in forma inorganica (8). Inoltre, per ragioni di sicurezza è necessario introdurre una nuova disposizione relativa all'arsenico per l'acido glutammico (E 620). Nel loro insieme, questi adattamenti vanno a beneficio dei consumatori, in quanto abbassano i limiti massimi per i metalli pesanti in generale e nella maggior parte degli additivi alimentari. Le specifiche devono contenere informazioni dettagliate sul processo di produzione e sui materiali di partenza degli additivi alimentari per facilitare le future decisioni a norma dell'articolo 12 del regolamento (CE) n. 1333/2008. |
(8) |
È opportuno non fare riferimento nelle specifiche a test organolettici relativi al gusto, perché l'assaggio di una sostanza chimica comporta rischi cui le autorità di controllo non possono essere sottoposte. |
(9) |
È opportuno non fare riferimento nelle specifiche a classi, perché un tale riferimento non presenta alcuna utilità. |
(10) |
È opportuno fare riferimento nelle specifiche non al parametro generale «metalli pesanti», in quanto tale parametro non riguarda la tossicità, ma a un metodo analitico generico. I parametri relativi ai singoli metalli pesanti riguardano la tossicità e sono inclusi nelle specifiche. |
(11) |
Alcuni additivi alimentari figurano attualmente sotto diverse denominazioni (carbossimetilcellulosa (E 466), carbossimetilcellulosa sodica reticolata (E 468), carbossimetilcellulosa idrolizzata enzimaticamente (E 469) e cera d'api, bianca e gialla (E 901)) in varie disposizioni della direttiva 95/2/CE (9). È quindi opportuno fare riferimento a tali diverse denominazioni nelle specifiche stabilite dal presente regolamento. |
(12) |
Le attuali disposizioni relative agli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) sono troppo generiche e non pertinenti per la sicurezza e devono essere sostituite da limiti massimi per i singoli IPA che presentano rischi per gli additivi alimentari carbone vegetale (E 153) e cera microcristallina (E 905). Limiti massimi simili devono essere fissati per la formaldeide nella carragenina (E 407) e nell'alga Eucheuma trasformata (E 407 a), per criteri microbiologici particolari nell'agar-agar (E 406) e per il tenore di Salmonella spp. nel mannitolo [E 421 (ii)] prodotto per fermentazione. |
(13) |
L'uso del propan-2-olo (isopropanolo, alcol isopropilico) deve essere consentito per la fabbricazione degli additivi curcumina (E 100) ed estratto di paprica (E 160 c), secondo le specifiche JECFA, dato che quest'uso specifico è stato considerato sicuro dall'Autorità (10). L'uso dell'etanolo in sostituzione del propan-2-olo nella fabbricazione della gomma di gellano (E 418) deve essere autorizzato se il prodotto finale resta conforme a tutte le altre specifiche e se si considera che l'etanolo presenta minori rischi per la sicurezza. |
(14) |
La percentuale di sostanza colorante in cocciniglia, acido carminico, vari tipi di carminio (E 120) deve essere specificata, in quanto i limiti massimi si riferiscono a quantità di tale sostanza. |
(15) |
Il sistema di numerazione delle sottocategorie dei caroteni (E 160 a) deve essere aggiornato per allinearlo al sistema di numerazione del Codex Alimentarius. |
(16) |
Nelle specifiche deve essere inclusa anche la forma solida dell'acido lattico (E 270), in quanto l'acido lattico può ora essere fabbricato in forma solida senza rischi per la sicurezza. |
(17) |
L'attuale valore di temperatura nella perdita all'essiccazione per il citrato monosodico [E 331 (i)], forma anidra, deve essere modificato perché nelle condizioni attualmente indicate la sostanza si decompone. Anche le condizioni di essiccazione del citrato trisodico [E 331 (iii)] devono essere modificate per migliorare la riproducibilità del metodo. |
(18) |
L'attuale valore di assorbimento specifico per l'alfa-tocoferolo (E 307) deve essere corretto e il punto di sublimazione per l'acido sorbico (E 200), non pertinente, deve essere sostituito da un "test di solubilità". Le specifiche delle fonti batteriche per la fabbricazione della nisina (E 234) e della natamicina (E 235) devono essere aggiornate secondo l'attuale nomenclatura tassonomica. |
(19) |
Poiché esistono ora tecniche innovative di fabbricazione che permettono di ottenere additivi alimentari meno contaminati, è necessario limitare la presenza di alluminio negli additivi alimentari. Per ragioni di certezza giuridica e per evitare discriminazioni è opportuno prevedere un periodo transitorio per dar modo ai fabbricanti di additivi alimentari di adattarsi gradualmente a tali restrizioni. |
(20) |
È necessario stabilire limiti massimi di alluminio, quando pertinenti, per gli additivi alimentari, in particolare per i fosfati di calcio [E 341 (i) - (iii)] destinati a essere utilizzati negli alimenti per lattanti e bambini (11), secondo il parere del comitato scientifico dell'alimentazione umana emesso il 7 giugno 1996 (12). In questo quadro, deve essere stabilito anche un limite massimo di alluminio nel citrato di calcio (E 333). |
(21) |
I limiti massimi di alluminio nei fosfati di calcio (E 341 (i)-(iii)), nel difosfato disodico [E 450 (i)] e nel didrogenodifosfato di calcio [E 450 (vii)] devono essere conformi al parere dell'Autorità del 22 maggio 2008 (13). Gli attuali limiti devono essere ridotti, quando è tecnicamente possibile e quando il contributo all'assunzione totale di alluminio è significativo. In questo quadro i pigmenti di alluminio dei singoli coloranti alimentari devono essere autorizzati solo se tecnicamente necessari. |
(22) |
Le disposizioni relative ai limiti massimi di alluminio nel fosfato dicalcico [E 341 (ii)], nel fosfato tricalcico (E 341 (iii)) e nel di-idrogenodifosfato di calcio [E 450 (vii)] non devono causare perturbazioni del mercato dovute all'insufficienza degli approvvigionamenti. |
(23) |
In base al regolamento (UE) n. 258/2010 della Commissione, del 25 marzo 2010, che impone condizioni speciali per l'importazione di gomma di guar originaria o proveniente dall'India a causa del rischio di contaminazione da pentaclorofenolo e diossine (14), occorre fissare limiti massimi per il contaminante pentaclorofenolo nella gomma di guar (E 412). |
(24) |
In base al considerando 48 del regolamento (CE) n. 1881/2006, del 19 dicembre 2006, che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari (15), gli Stati membri sono tenuti a verificare la presenza di 3-MCPD in altri prodotti alimentari oltre a quelli considerati da tale regolamento al fine di valutare se sia necessario definire tenori massimi per tale sostanza. Le autorità francesi hanno presentato dati sulle concentrazioni elevate di 3-MCPD nell'additivo alimentare glicerolo (E 422) e sulle quantità di tale additivo alimentare mediamente utilizzate in varie categorie di alimenti. È necessario fissare i limiti massimi di 3-MCPD in questo particolare additivo alimentare per evitare un livello di contaminazione del prodotto alimentare finale più elevato di quello autorizzato, tenendo conto del fattore di diluizione. |
(25) |
Alcune delle attuali specifiche devono essere aggiornate per tener conto dell'evoluzione dei metodi analitici. L'attuale valore limite "non rilevabile" è collegato all'evoluzione dei metodi analitici e deve essere sostituito da un numero specifico per gli additivi esteri di mono- e digliceridi degli acidi grassi (E 472 a-f), esteri poliglicerici degli acidi grassi (E 475) ed esteri dell’1,2-propandiolo degli acidi grassi (E 477). |
(26) |
Le specifiche relative al processo di produzione devono essere aggiornate per gli esteri citrici di mono- e digliceridi degli acidi grassi (E 472 c), in quanto l’uso delle basi alcaline è oggi sostituito dall'uso dei loro sali ad azione più blanda. |
(27) |
L'attuale criterio «acidi grassi liberi» per gli additivi esteri citrici di mono- e digliceridi degli acidi grassi (E 472c) e esteri mono- e diacetiltartarici di mono- e digliceridi degli acidi grassi (E 472e) non è appropriato e deve essere sostituito dal criterio «indice di acidità», che esprime meglio la stima titrimetrica dei gruppi acidi liberi, conformemente a quanto indicato nella 71a relazione sugli additivi alimentari del JECFA (16), che ha adottato questa modifica per gli esteri mono- e diacetiltartarici di mono- e digliceridi degli acidi grassi (E 472 e). |
(28) |
L'attuale errata descrizione dell'additivo ossido di magnesio (E 530) deve essere rettificata in base alle informazioni fornite dai fabbricanti per allinearla con quella della Farmacopea europea (17). È anche necessario aggiornare l'attuale valore massimo per le sostanze riducenti nell'additivo acido gluconico (E 574), poiché non è tecnicamente possibile rispettare tale limite. Per la determinazione del tenore d'acqua dello xilitolo (E 967) l'attuale metodo basato sulla «perdita all'essiccazione» deve essere sostituito da un metodo più appropriato. |
(29) |
È opportuno non riprendere nel presente regolamento alcune delle attuali specifiche, non ben definite, dell'additivo cera candelilla (E 902). Per il di-idrogenodifosfato di calcio [E 450 (vii)] deve essere corretta l'attuale voce relativa al tenore di P2O5. |
(30) |
Nell'attuale rubrica «tenore» per la taumatina (E 957) deve essere corretto un fattore di calcolo, da utilizzarsi nel metodo Kjeldahl per la stima del tenore totale della sostanza in base alla misura dell'azoto. Il fattore di calcolo deve essere aggiornato in base alla letteratura relativa alla taumatina (E 957). |
(31) |
L'Autorità ha valutato la sicurezza dei glicosidi dello steviolo come edulcoranti e ha espresso il suo parere in data 10 marzo 2010 (18). L'uso dei glicosidi dello steviolo, cui è stato attribuito il numero E 960, è stato successivamente autorizzato sulla base di condizioni ben definite. È pertanto necessario adottare specifiche per questo additivo alimentare. |
(32) |
In ragione di una modifica tassonomica, le attuali specifiche per i materiali fonte (lieviti) utilizzati nella fabbricazione dell’eritritolo (E 968) devono essere aggiornate. |
(33) |
Per l'estratto di quillaia (E 999) le attuali specifiche relative all'intervallo di pH devono essere modificate per allinearle con quelle del JECFA. |
(34) |
La combinazione di acido citrico e acido fosforico [ora entrambi autorizzati singolarmente per la fabbricazione dell'additivo polidestrosio (E 1200)] deve essere autorizzata se il prodotto finale resta conforme alle specifiche di purezza, perché migliora i rendimenti e dà luogo a una cinetica di reazione più controllabile. Questa modifica non comporta rischi in fatto di sicurezza. |
(35) |
Diversamente dalle piccole molecole, la massa molecolare di un polimero non è un valore unico. Un polimero può avere una distribuzione di molecole con masse diverse. La distribuzione può dipendere dal modo in cui il polimero è prodotto. Le proprietà fisiche e i comportamenti del polimero sono in relazione con la massa e con la distribuzione delle molecole con una determinata massa nella miscela. Un gruppo di modelli matematici descrive la miscela in diversi modi per chiarire la distribuzione delle molecole nella miscela. Tra i diversi modelli esistenti, si raccomanda nella letteratura scientifica di utilizzare il peso molecolare medio ponderale (Mw) per descrivere i polimeri. Le specifiche per il polivinilpirrolidone (E 1201) devono essere modificate di conseguenza. |
(36) |
Il criterio «intervallo di distillazione» cui fanno riferimento le attuali specifiche per l'1,2-propandiolo (E 1520) porta a conclusioni in contraddizione con i risultati ottenuti dal dosaggio. Tale criterio deve perciò essere corretto e ridenominato «test di distillazione». |
(37) |
Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per la catena alimentare e la salute animale e né il Parlamento europeo né il Consiglio vi si sono opposti, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Specifiche degli additivi alimentari
Le specifiche degli additivi alimentari, compresi i coloranti e gli edulcoranti, elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 figurano nell’allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Abrogazioni
Le direttive 2008/60/CE, 2008/84/CE e 2008/128/CE sono abrogate con effetto dal 1o dicembre 2012.
Articolo 3
Disposizioni transitorie
I prodotti alimentari contenenti additivi alimentari che sono stati legalmente immessi sul mercato prima del 1o dicembre 2012 ma non sono conformi al presente regolamento possono continuare ad essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte.
Articolo 4
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Esso si applica a decorrere dal 1o dicembre 2012.
Tuttavia, le specifiche figuranti nell’allegato per gli additivi glicosidi di steviolo (E 960) e copolimero di metacrilato basico (E 1205) si applicano a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile negli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 9 marzo 2012
Per la Commissione
Il presidente
José Manuel BARROSO
(1) GU L 354 del 31.12.2008, pag. 16.
(2) GU L 354 del 31.12.2008, pag. 1.
(3) GU L 6 del 10.1.2009, pag. 20.
(4) GU L 253 del 20.9.2008, pag. 1.
(5) GU L 158 del 18.6.2008, pag. 17.
(6) Parere scientifico, emesso su richiesta della Commissione europea, del gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e sulle fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti (ANS): «Scientific Opinion on the use of Basic Methacrylate Copolymer as a food additive», The EFSA Journal 2010; 8(2): 1513.
(7) Parere scientifico, emesso su richiesta della Commissione europea, del gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e sulle fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti (ANS): «Scientific Opinion on the safety of sucrose esters of fatty acids prepared from vinyl esters of fatty acids and on the extension of use of sucrose esters of fatty acids in flavourings», The EFSA Journal 2010; 8(3): 1512.
(8) Parere scientifico del gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare (CONTAM): «Scientific Opinion on Arsenic in Food», The EFSA Journal 2009; 7(10): 1351.
(9) GU L 61 del 18.3.1995, pag. 1.
(10) Parere scientifico del gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e sulle fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti (ANS): «Scientific Opinion on the re-evaluation of curcumin (E 100) as a food additive», The EFSA Journal 2010; 8(9): 1679.
(11) Secondo la definizione della direttiva 2006/125/CE, del 5 dicembre 2006, sugli alimenti a base di cereali e gli altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini (versione codificata), GU L 339 del 6.12.2006, pag. 16.
(12) «Opinion on Additives in nutrient preparations for use in infant formulae, follow-on formulae and weaning foods.»Reports of the Scientific Committee on food (40th Series), p. 13-30, (1997).
(13) Parere scientifico, emesso su richiesta della Commissione europea, del gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari, gli aromatizzanti, i coadiuvanti tecnologici e i materiali a contatto con gli alimenti, «Safety of aluminium from dietary intake», The EFSA Journal (2008) 754, 1-34.
(14) GU L 80 del 26.3.2010, pag. 28.
(15) GU L 364 del 20.12.2006, pag. 5.
(16) WHO Technical Report Series, n. 956, 2010.
(17) EP 7.0 volume 2, p. 2415- 2416.
(18) Parere scientifico del gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e sulle fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti (ANS): «Scientific Opinion on the safety of steviol glycosides for the proposed uses as a food additive», The EFSA Journal (2010); 8(4): 1537.
ALLEGATO
Nota: l'ossido di etilene non può essere utilizzato per la sterilizzazione negli additivi alimentari
I pigmenti di alluminio possono essere utilizzati nei coloranti solo nei casi espressamente indicati
Definizione |
I pigmenti di alluminio vengono preparati facendo reagire con allumina in ambiente acquoso sostanze coloranti che soddisfano i requisiti di purezza definiti dalle appropriate specifiche. L'allumina è generalmente preparata di fresco e non essiccata e viene ottenuta facendo reagire solfato o cloruro di alluminio con carbonato o bicarbonato di sodio o di calcio o con ammoniaca. Dopo la formazione del pigmento, il prodotto viene filtrato, lavato con acqua ed essiccato. Il prodotto finito può contenere allumina che non ha reagito. |
Sostanze insolubili in HCl |
Non più dello 0,5 % |
Sostanze insolubili in ΝaΟΗ |
Non più dello 0,5 %, solo per l'eritrosina (Ε 127) |
Sostanze estraibili in etere |
Non più dello 0,2 % (in condizioni di neutralità) Per i colori corrispondenti si applicano i criteri specifici di purezza. |
E 100 CURCUMINA
Sinonimi |
CI giallo naturale 3; giallo curcuma; diferoil metano |
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Definizione |
La curcumina si ottiene per estrazione con solvente della curcuma, ovvero dei rizomi macinati di ceppi naturali della Curcuma longa L. Per ottenere la polvere concentrata di curcumina si purifica l'estratto per cristallizzazione. Il prodotto è costituito essenzialmente da curcumine; ovvero dalla sostanza colorante [1,7-bis(4-idrossi-3-metossifenil)epta-1,6-dien-3,5- dione] e dai suoi due derivati demetossilati presenti in proporzioni diverse. Possono essere anche presenti piccole quantità di olii e di resine che si rinvengono naturalmente nella curcuma. La curcumina è anche utilizzata come pigmento di alluminio; il tenore di alluminio è inferiore al 30 %. Per l'estrazione possono essere utilizzati unicamente i seguenti solventi: etilacetato, acetone, diossido di carbonio, diclorometano, n-butanolo, metanolo, etanolo, esano, propan-2-olo. |
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Colour Index n. |
75300 |
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EINECS |
207-280-5 |
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Denominazione chimica |
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Formula chimica |
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Peso molecolare |
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Tenore |
Contenuto di sostanze coloranti totali non inferiore al 90 %
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Descrizione |
Polvere cristallina di colore giallo |
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Identificazione |
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Spettrometria |
Estinzione massima in etanolo a circa 426 nm |
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Intervallo di fusione |
179 °C—182 °C |
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Purezza |
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Solventi residui |
Etilacetato |
Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione |
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Acetone |
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n-butanolo |
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Metanolo |
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Etanolo |
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Esano |
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Propan-2-olo |
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Diclorometano non più di 10 mg/kg |
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Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
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Piombo |
Non più di 10 mg/kg |
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Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
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Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso dei pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 101 (i) RIBOFLAVINA
Sinonimi |
Lattoflavina |
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Definizione |
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Colour Index n. |
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EINECS |
201-507-1 |
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Denominazione chimica |
7,8-dimetil-10-(D-ribo-2,3,4,5-tetraidrossipentil)benzo(g)pteridin-2,4(3H,10H)-dione; 7,8-dimetil-10-(1′-D-ribitil)isoallossazina |
|
Formula chimica |
C17H20N4O6 |
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Peso molecolare |
376,37 |
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Tenore |
Contenuto non inferiore a 98 % su base anidra
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Descrizione |
Polvere cristallina di colore dal giallo al giallo arancio, con un leggero odore |
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Identificazione |
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Spettrometria |
Il rapporto A375/A267 ha un valore tra 0,31 e 0,33 |
in soluzione acquosa |
Il rapporto A444/A267 ha un valore tra 0,36 e 0,39 |
||
Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 375 nm |
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Potere rotatorio specifico |
[α]D 20 tra -115° e -140° in una soluzione di idrossido di sodio 0,05 N |
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Purezza |
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Perdita all'essiccazione |
Non più dell'1,5 % (105 °C, 4 ore) |
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Ceneri solfatate |
Non più dello 0,1 % |
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Ammine primarie aromatiche |
Non più di 100 mg/kg (calcolate come anilina) |
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Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
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Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
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Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 101 (ii) RIBOFLAVINA-5′-FOSFATO
Sinonimi |
5′-(idrogenofosfato monosodico) di riboflavina |
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Definizione |
Le presenti specifiche sono valide per la riboflavina 5′-fosfato accompagnata da piccole quantità di riboflavina libera e da riboflavina difosfato. |
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Colour Index n. |
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EINECS |
204-988-6 |
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Denominazione chimica |
Fosfato monosodico del (2R,3R,4S)-5-(3′)10′-diidro-7′,8′-dimetil-2′,4′-diosso-10′-benzo[γ]pteridinil)-2,3,4-triidrossipentile; sale monosodico dell'estere 5′-monofosforico della riboflavina |
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Formula chimica |
Forma diidrata: C17H20N4NaO9P · 2H2O |
|
Forma anidra: C17H20N4NaO9P |
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Peso molecolare |
514,36 |
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Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come C17H20N4NaO9P.2H2O non inferiore al 95 %
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Descrizione |
Polvere cristallina igroscopica di colore dal giallo all'arancio, avente un leggero odore |
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Identificazione |
||
Spettrometria |
Il rapporto A375/A267 ha un valore tra 0,30 e 0,34 |
in soluzione acquosa |
Il rapporto A444/A267 ha un valore tra 0,35 e 0,40 |
||
Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 375 nm |
||
Potere rotatorio specifico |
[α]D 20 tra + 38° e + 42° in una soluzione di HCl 5 M |
|
Purezza |
||
Perdita all'essiccazione |
Non più dell'8 % (5 ore a 100 °C sotto vuoto su P2O5) per la forma diidrata |
|
Ceneri solfatate |
Non più del 25 % |
|
Fosfato inorganico |
Non più dell'1,0 % (calcolato come PO4 su base anidra) |
|
Coloranti accessori |
Riboflavina (libera): non più del 6 % Riboflavina difosfato: non più del 6 % |
|
Ammine primarie aromatiche |
Non più di 70 mg/kg (calcolate come anilina) |
|
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 102 TARTRAZINA
Sinonimi |
CI giallo per alimenti 4 |
Definizione |
La tartrazina è prodotta a partire da acido 4-ammino-benzensolfonico, diazotato mediante acido cloridrico e nitrito di sodio. Il diazocomposto è quindi copulato con acido 4,5-diidro-5-osso-1-(4solfofenil)-1H-pirazol-3-carbossilico o con l'estere di metile, l'estere di etile o un sale di questo acido carbossilico. Il colorante ottenuto è purificato e isolato come sale di sodio. La tartrazina è composta essenzialmente da trisodio 5-idrossi-1-(4-solfonatofenil)-4-(4-solfonatofenilazo)-H-pirazol-3-carbossilato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e da solfato sodico che sono i principali componenti non colorati. La tartrazina è descritta come sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio. |
Colour Index n. |
19140 |
EINECS |
217-699-5 |
Denominazione chimica |
Trisodio 5-idrossi-1-(4-solfonatofenil)-4-(4-solfonatofenilazo)-H-pirazol-3-carbossilato |
Formula chimica |
C16H9N4Na3O9S2 |
Peso molecolare |
534,37 |
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %
|
Descrizione |
Polvere o granuli color arancio chiaro |
Aspetto della soluzione acquosa |
Giallo |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 426 nm |
Purezza |
|
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,2 % |
Coloranti accessori |
Non più dell'1,0 % |
Composti organici diversi dai coloranti: |
|
acido 4-idrazin-benzensolfonico |
Totale non più dello 0,5 % |
acido 4-amminobenzen-1-solfonico |
|
acido 5-osso-1-(4-solfofenil)-2-pirazolin-3-carbossilico |
|
acido 4,4′-diazoamminodi-(benzensolfonico) |
|
acido tetraidrossisuccinico |
|
Ammine primarie aromatiche non solfonate |
Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina) |
Sostanze estraibili in etere |
Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 104 GIALLO CHINOLINA
Sinonimi |
CI giallo per alimenti 13 |
||||||
Definizione |
Il giallo chinolina viene preparato mediante solfonazione del 2-(2-chinolil) indan-1,3-dione o di una miscela contenente circa due terzi di 2-(2-chinolil) indan-1,3-dione e un terzo di 2-(2-(6-metilchinolil)indan-1,3-dione. Il giallo chinolina è composto essenzialmente dai sali sodici di una miscela di disolfonati (principalmente), di monosolfonati e di trisolfonati del composto su menzionato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori. Il giallo chinolina è descritto come sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio. |
||||||
Colour Index n. |
47005 |
||||||
EINECS |
305-897-5 |
||||||
Denominazione chimica |
Sali bisodici dei disolfonati del 2-(2-chinolil) indan-1,3-dione (componente principale) |
||||||
Formula chimica |
C18H9N Na2O8S2 (componente principale) |
||||||
Peso molecolare |
477,38 (componente principale) |
||||||
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore al 70 % Il giallo chinolina ha la seguente composizione: Sul totale delle sostanze coloranti presenti:
|
||||||
Descrizione |
Polvere o granuli gialli |
||||||
Aspetto della soluzione acquosa |
Giallo |
||||||
Identificazione |
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Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa di acido acetico a pH 5 e a circa 411 nm |
||||||
Purezza |
|||||||
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,2 % |
||||||
Coloranti accessori |
Non più del 4,0 % |
||||||
Composti organici diversi dai coloranti |
|
||||||
2-metilchinolina |
totale non più dello 0,5 % |
||||||
acido 2-metilchinolin-solfonico |
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acido ftalico |
|||||||
2,6-dimetil chinolina |
|||||||
acido 2,6-dimetil chinolin solforico |
|||||||
2-(2-chinolil) indan-1,3-dione |
Non più di 4 mg/kg |
||||||
Ammine primarie aromatiche non solfonate |
Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina) |
||||||
Sostanze estraibili in etere |
Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità |
||||||
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
||||||
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
||||||
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
||||||
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 110 GIALLO TRAMONTO FCF
Sinonimi |
CI giallo per alimenti 3; giallo arancio S |
Definizione |
Il giallo tramonto FCF è composto essenzialmente dal sale bisodico del 2-idrossi-1-(4-solfonatofenilazo)naftalen-6-solfonato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori. Il giallo tramonto FCF è prodotto a partire da acido 4-amminobenzensolfonico diazotato mediante acido cloridrico o solforico e nitrito di sodio. Il diazocomposto è copulato con acido 6-idrossi-2-nafthalensolfonico. Il colorante è isolato come sale di sodio ed essiccato. Il giallo tramonto FCF è descritto come sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio. |
Colour Index n. |
15985 |
EINECS |
220-491-7 |
Denominazione chimica |
Disodio 2-idrossi-1-(4-solfonatofenilazo)naftalen-6-solfonato |
Formula chimica |
C16H10N2Na2O7S2 |
Peso molecolare |
452,37 |
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %
|
Descrizione |
Polvere o granuli di colore rosso-arancione |
Aspetto della soluzione acquosa |
Arancione |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa a pH 7, a circa 485 nm |
Purezza |
|
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,2 % |
Coloranti accessori |
Non più del 5,0 % |
1-(fenilazo)-2-naftalenolo (Sudan I) |
Non più di 0,5 mg/kg |
Composti organici diversi dai coloranti: |
|
Acido 4-amminobenzen-1-solfonico |
totale non più dello 0,5 % |
acido 3-idrossinaftalen-2,7-disolfonico |
|
acido 6-idrossinaftalen-2-solfonico |
|
acido 7-idrossinaftalen-1,3-disolfonico |
|
acido 4,4′-diazoamminodi-(benzensolfonico) |
|
Acido 6,6′-ossidi(naftalene-2-solfonico) |
|
Ammine primarie aromatiche non solfonate |
Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina) |
Sostanze estraibili in etere |
Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 120 COCCINIGLIA, ACIDO CARMINICO, VARI TIPI DI CARMINIO
Sinonimi |
CI Rosso naturale 4 |
Definizione |
Vari tipi di carminio e l'acido carminico si ottengono da estratti acquosi, alcolici-acquosi o alcolici della cocciniglia, che è costituita dai corpi essiccati dell'insetto di sesso femminile Dactylopius coccus Costa. La sostanza colorante è l'acido carminico. Possono essere formati pigmenti di alluminio dell'acido carminico (carmini) in cui l'alluminio e l'acido carminico si pensa siano presenti nel rapporto molare 1:2. Nei prodotti in commercio la sostanza colorante è associata con cationi di ammonio, calcio, potassio o sodio, singolarmente o in combinazione, e questi cationi possono anche essere presenti in eccesso. I prodotti in commercio possono contenere inoltre materiale proteico derivante dagli insetti e carminato libero o un piccolo residuo di cationi di alluminio non legati. |
Colour Index n. |
75470 |
EINECS |
Cocciniglia: 215-680-6; acido carminico: 215-023-3; vari tipo di carminio: 215-724-4 |
Denominazione chimica |
Acido 7-β-D-glucopiranosil-3,5,6,8-tetraidrossi-1-metil-9,10-diossoantracen-2-carbossilico (acido carminico); il carminio è la forma idrata del suddetto acido chelato con l'alluminio |
Formula chimica |
C22H20O13 (acido carminico) |
Peso molecolare |
492,39 (acido carminico) |
Tenore |
Contenuto non inferiore al 2,0 % di acido carminico negli estratti contenenti acido carminico; non inferiore al 50 % di acido carminico nei chelati. |
Descrizione |
L'estratto di cocciniglia è generalmente un liquido di colore rosso scuro ma può anche essere essiccato e presentarsi in polvere. |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa ammoniacale a circa 518 nm Estinzione massima in soluzione cloridrica diluita a circa 494 nm per l'acido carminico
|
Purezza |
|
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 5 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 122 AZORUBINA, CARMOISINA
Sinonimi |
CI rosso per alimenti 3 |
Definizione |
L'azorubina è costituita essenzialmente da disodio 4-idrossi-3-(4-solfonato-1-naftilazo) naftalen-1-solfonato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali componenti principali incolori. L'azorubina è descritta sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio. |
Colour Index n. |
14720 |
EINECS |
222-657-4 |
Denominazione chimica |
Disodio 4-idrossi-3-(4-solfonato-1-naftilazo) naftalen-1-solfonato |
Formula chimica |
C20H12N2Na2O7S2 |
Peso molecolare |
502,44 |
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %
|
Descrizione |
Polvere o granuli di colore da rosso a marrone |
Aspetto della soluzione acquosa |
Colore rosso |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 516 nm |
Purezza |
|
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,2 % |
Coloranti accessori |
Non più dell'1 % |
Composti organici diversi dai coloranti: |
|
Acido 4-4-amminonaftalen-1-solfonico |
totale non più dello 0,5 % |
Acido 4-idrossinaftalen-1-solfonico |
|
Ammine primarie aromatiche non solfonate |
Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina) |
Sostanze estraibili in etere |
Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 123 AMARANTO
Sinonimi |
CI rosso per alimenti 9 |
Definizione |
L'amaranto è costituito essenzialmente da trisodio 2-idrossi-1-(4-solfonato-1-naftilazo)naftalen-3,6-disolfonato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori. L'amaranto è ottenuto per copulazione dell'acido 4-ammino-1-naftalenesolfonico con l'acido 3-idrossi-2,7-naftalendisolfonico. L'amaranto è descritto sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio. |
Colour Index n. |
16185 |
EINECS |
213-022-2 |
Denominazione chimica |
Trisodio 2-idrossi-1-(4-solfonato-1-naftilazo)naftalen-3-6-disolfonato |
Formula chimica |
C20H11N2Na3O10S3 |
Peso molecolare |
604,48 |
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %
|
Descrizione |
Polvere o granuli marrone rossastri |
Aspetto della soluzione acquosa |
Colore rosso |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 520 nm |
Purezza |
|
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,2 % |
Coloranti accessori |
Non più del 3,0 % |
Composti organici diversi dai coloranti: |
|
acido 4-amminonaftalen-1-solfonico |
totale non più dello 0,5 % |
acido 3-idrossinaftalen-2,7-disolfonico |
|
acido 6-idrossinafhalen-2-solfonico |
|
acido 7-idrossinaftalen-1,3-disolfonico |
|
acido 7-idrossinaftalen-1,3-6-trisolfonico |
|
Ammine primarie aromatiche non solfonate |
Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina) |
Sostanze estraibili in etere |
Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 124 PONCEAU 4R, ROSSO COCCINIGLIA A
Sinonimi |
CI rosso per alimenti 7; nuovo coccine |
Definizione |
Il Ponceau 4R è costituito essenzialmente da trisodio 2-idrossi-1-(4-solfonato-1-naftilazo) naftalen-6,8-disolfonato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori. Il Ponceau 4R è ottenuto per copulazione dell'acido naftionico diazotato con l'acido G (2-naftol-6,8- disolfonico) e convertendo il prodotto della copulazione in sale trisodico. Il Ponceau 4R è descritto sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio. |
Colour Index n. |
16255 |
EINECS |
220-036-2 |
Denominazione chimica |
Trisodio 2-idrossi-1-(4-solfonato-1-naftilazo) naftalen-6,8-disolfonato |
Formula chimica |
C20H11N2Na3O10S3 |
Peso molecolare |
604,48 |
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'80 %
|
Descrizione |
Polvere o granuli rossastri |
Aspetto della soluzione acquosa |
Colore rosso |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 505 nm |
Purezza |
|
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,2 % |
Coloranti accessori |
Non più dell'1,0 % |
Composti organici diversi dai coloranti: |
|
acido 4-amminonaftalen-1-solfonico |
Totale non più dello 0,5 % |
acido 7-idrossinaftalen-1,3-disolfonico |
|
acido 3-idrossinaftalen-2,7-disolfonico |
|
acido 6-idrossinaftalen-2-solfonico |
|
acido 7- idrossinaftalen-1,3-6-trisolfonico |
|
Ammine primarie aromatiche non solfonate |
Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina) |
Sostanze estraibili in etere |
Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 127 ERITROSINA
Sinonimi |
CI rosso per alimenti 14 |
Definizione |
L'eritrosina è costituita essenzialmente da disodio 2-(2,4,5,7-tetraiodo-3-ossido-6-ossoxanten-9-il) benzoato monoidrato e da coloranti accessori accompagnati da acqua, cloruro sodico e/o solfato sodico quali principali componenti incolori. L'eritrosina è ottenuta per iodinazione della fluoresceina, del prodotto di condensazione del resorcinolo e dell'anidride ftalica. L'eritrosina è descritta sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio. |
Colour Index n. |
45430 |
EINECS |
240-474-8 |
Denominazione chimica |
Disodio 2-(2,4,5,7-tetraiodo-3-ossido-6-ossoxanten-9-il) benzoato monoidrato |
Formula chimica |
C20H6I4Na2O5 H2O |
Peso molecolare |
897,88 |
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici anidri non inferiore all'87 %
|
Descrizione |
Polvere o granuli rossi |
Aspetto della soluzione acquosa |
Colore rosso |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 526 nm a pH 7 |
Purezza |
|
Ioduri inorganici |
Non più dello 0,1 % (calcolati come ioduro sodico) |
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,2 % |
Coloranti accessori (eccetto fluoresceina) |
Non più del 4,0 % |
Fluoresceina |
Non più di 20 mg/kg |
Composti organici diversi dai coloranti: |
|
Tri-iodoresorcinolo |
Non più dello 0,2 % |
acido 2-(2,4-diidrossi-3,5-diiodobenzoil) benzoico |
Non più dello 0,2 % |
Sostanze estraibili in etere |
da una soluzione avente un pH da 7 a 8, non più dello 0,2 % |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 129 ROSSO ALLURA AC
Sinonimi |
CI rosso per alimenti 17 |
Definizione |
Il rosso allura AC è costituito essenzialmente da disodio 2-idrossi-1-(2-metossi-5-metil-4-solfonato-fenilazo) naftalen-6-solfonato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori. Il rosso allura è ottenuto per copulazione dell'acido 5-ammino-4-metossi-2-toluensolfonico diazotato con l'acido 6-idrossi-2-naftalensolfonico. Il rosso allura AC è descritto sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio. |
Colour Index n. |
16035 |
EINECS |
247-368-0 |
Denominazione chimica |
Disodio 2-idrossi-1-(2-metossi-5-metil-4-solfonatofenilazo) naftalen-6-solfonato |
Formula chimica |
C18H14N2Na2O8S2 |
Peso molecolare |
496,42 |
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %
|
Descrizione |
Polvere o granuli color rosso scuro |
Aspetto della soluzione acquosa |
Colore rosso |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 504 nm |
Purezza |
|
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,2 % |
Coloranti accessori |
Non più del 3,0 % |
Composti organici diversi dai coloranti: |
|
acido 6-idrossi-2-naftalen solforico, sale sodico |
Non più dello 0,3 % |
acido 4-ammino-5-metossi-2-metilbenzen solfonico |
Non più dello 0,2 % |
6,6-ossibis (acido 2-naftalen solfonico) sale bisodico |
Non più dell'1,0 % |
Ammine primarie aromatiche non solfonate |
Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina) |
Sostanze estraibili in etere |
da una soluzione avente un pH 7, non più dello 0,2 % |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 131 BLU PATENTATO V
Sinonimi |
CI blu per alimenti 5 |
Definizione |
Il blu patentato V è costituito essenzialmente dal sale interno del composto di calcio o di sodio del 4-(α-(4-dietilamminofenil)-5-idrossi-2,4-disolfofenil-metilidene]2,5-cicloesadien-1-ilidene dietil-ammonio idrossido e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico e/o da solfato di calcio quali principali componenti incolori. È ammesso anche il sale di potassio. |
Colour Index n. |
42051 |
EINECS |
222-573-8 |
Denominazione chimica |
Sale interno del composto di calcio o di sodio del (4-(α-(4-dietilamminofenil)-5-idrossi-2,4-disolfofenil-metilidene) 2,5-cicloesadien-1-ilidene) dietil-ammonio idrossido |
Formula chimica |
Composto del calcio: C27H31N2O7S2Ca1/2 Composto del sodio: C27H31N2O7S2Na |
Peso molecolare |
Composto del calcio: 579,72 Composto del sodio: 582,67 |
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %
|
Descrizione |
Polvere o granuli di colore blu scuro |
Aspetto della soluzione acquosa |
Colore blu |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa a pH 5, a 638 nm |
Purezza |
|
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,2 % |
Coloranti accessori |
Non più del 2,0 % |
Composti organici diversi dai coloranti: |
|
3-idrossi benzaldeide |
totale non più dello 0,5 % |
acido 3-idrossi benzoico |
|
acido 3-idrossi-4-solfobenzoico |
|
acido N,N-dietilammino benzen solfonico |
|
Leucobase |
Non più del 4,0 % |
Ammine primarie aromatiche non solfonate |
Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina) |
Sostanze estraibili in etere |
da una soluzione avente pH 5 non più dello 0,2 % |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 132 INDIGOTINA, CARMINIO D'INDACO
Sinonimi |
CI blu per alimenti 1 |
Definizione |
L'indigotina è costituita essenzialmente da una miscela di disodio 3,3′-diosso-2,2′-di-indoliliden-5,5′-disolfonato e disodio 3,3′-diosso-2,2′-di-indoliliden-5,7′-disolfonato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori. L'indigotina è descritta sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio. Il carminio d'indaco è ottenuto per solfonazione dell'indaco, riscaldando l'indaco (o la pasta di indaco) in presenza di acido solforico. La materia colorante è isolata e sottoposta a procedimenti di depurazione. |
Colour Index n. |
73015 |
EINECS |
212-728-8 |
Denominazione chimica |
Disodio 3,3′-diosso-2,2′-di-indoliliden-5,5′-disolfonato |
Formula chimica |
C16H8N2Na2O8S2 |
Peso molecolare |
466,36 |
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %; disodio 3,3′-diosso-2,2′-di-indoliliden-5,7′-disolfonato: non più del 18 %
|
Descrizione |
Polvere o granuli di colore blu scuro |
Aspetto della soluzione acquosa |
Colore blu |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 610 nm |
Purezza |
|
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,2 % |
Coloranti accessori |
Escluso il disodio 3,3′-diosso-2,2′-di-indoliliden-5,7′-disolfonato: non più dell'1,0 % |
Composti organici diversi dai coloranti: |
|
acido isatin-5-solfonico |
totale non più dello 0,5 % |
acido 5-solfoantranilico |
|
Acido antranilico |
|
Ammine primarie aromatiche non solfonate |
Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina) |
Sostanze estraibili in etere |
Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 133 BLU BRILLANTE FCF
Sinonimi |
CI blu per alimenti 2 |
Definizione |
Il blu brillante FCF è costituito essenzialmente da disodio α-[4-(N-etil-3-solfonatobenzilammino) fenil]-α-(4-N-etil-3-solfonatobenzilammino)cicloesa-2,5-dieniliden toluen-2-solfonato, dai suoi isomeri e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori. Il blu brillante FCF è descritto sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio. |
Colour Index n. |
42090 |
EINECS |
223-339-8 |
Denominazione chimica |
Disodio α-(4-[N-etil-3-solfonatobenzilammino) fenil]-α-(4-N-etil-3-solfonatobenzilammino) cicloesa-2,5-dieniliden) toluen-2-solfonato |
Formula chimica |
C37H34N2Na2O9S3 |
Peso molecolare |
792,84 |
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti totali calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %
|
Descrizione |
Polvere o granuli di colore blu rossastro |
Aspetto della soluzione acquosa |
Colore blu |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 630 nm |
Purezza |
|
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,2 % |
Coloranti accessori |
Non più del 6,0 % |
Composti organici diversi dai coloranti: |
|
Somma degli acidi 2-, 3- e 4-formil benzen solfonici |
Non più dell'1,5 % |
acido 3-[(etil)(4-solfofenil)ammino] metil benzen solfonico |
Non più dello 0,3 % |
Leucobase |
Non più del 5,0 % |
Ammine primarie aromatiche non solfonate |
Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina) |
Sostanze estraibili in etere |
Non più dello 0,2 % a pH 7 |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 140 (i) CLOROFILLE
Sinonimi |
CI verde naturale 3; clorofilla magnesiaca; feofitina magnesiaca |
|
Definizione |
Le clorofille si ottengono mediante estrazione da ceppi naturali di piante commestibili, erba, erba medica e ortica. Durante la successiva eliminazione del solvente, il magnesio presente naturalmente e legato con un legame di coordinazione, può essere rimosso completamente o in parte dalle clorofille, si ottengono così le feofitine corrispondenti. Le principali sostanze coloranti sono le feofitine e le clorofille magnesiache. L'estratto, dal quale è stato eliminato il solvente, contiene anche altri pigmenti come i carotenoidi nonché olii, grassi e cere provenienti dal materiale di partenza. Per l'estrazione si possono utilizzare unicamente i seguenti solventi: acetone, metiletil chetone, diclorometano, diossido di carbonio, metanolo, etanolo, propan-2-olo ed esano. |
|
Colour Index n. |
75810 |
|
EINECS |
Clorofille: 215-800-7, clorofilla a: 207-536-6, clorofilla b: 208-272-4 |
|
Denominazione chimica |
Le principali sostanze coloranti sono: Fitil (132R,17S,18S)-3-(8-etil-132-metossicarbonil-2,7,12,18-tetrametil-13′-osso-3-vinil-131-132-17,18-tetraidrociclopenta [at]-porfirin-17-il)propionato, (feofitina a), o come complesso del magnesio (clorofilla a) Fitil (132R,17S,18S)-3-(8-etil-7-formil-132-metossicarbonil-2,12,18-trimetil-13′-osso-3-vinil-131-132-17,18-tetraidrociclopenta[at]-porfirin-17-il)propionato, (feofitina b), o come complesso del magnesio (clorofilla b) |
|
Formula chimica |
Clorofilla a (complesso del magnesio): C55H72MgN4O5 Clorofilla a: C55H74N4O5 Clorofilla b (complesso del magnesio): C55H70MgN4O6 Clorofilla b: C55H72N4O6 |
|
Peso molecolare |
Clorofilla a (complesso del magnesio): 893,51 Clorofilla a: 871,22 Clorofilla b (complesso del magnesio): 907,49 Clorofilla b: 885,20 |
|
Tenore |
Contenuto totale delle clorofille combinate e dei loro complessi del magnesio non inferiore al 10 %
|
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Descrizione |
Solido di consistenza cerosa di colore da verde oliva a verde scuro secondo il contenuto di magnesio coordinato |
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Identificazione |
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Spettrometria |
Estinzione massima in cloroformio a circa 409 nm |
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Purezza |
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Residui di solventi |
Acetone |
Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione |
Metiletilchetone |
||
Metanolo |
||
Etanolo |
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Propan-2-olo |
||
Esano |
||
Diclorometano: |
Non più di 10 mg/kg |
|
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 5 mg/kg |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 140 (ii) CLOROFILLINE
Sinonimi |
CI verde naturale 5; clorofillina di sodio; clorofillina di potassio |
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Definizione |
I sali alcalini delle clorofilline si ottengono per saponificazione dei prodotti estratti mediante solvente da ceppi naturali di piante commestibili: erba, erba medica e ortica. La saponificazione elimina i gruppi esterificanti metile e fitolo e può aprire parzialmente la struttura ciclica del pentenile. I gruppi acidi vengono neutralizzati con formazione di sali di potassio e/o di sodio. Per l'estrazione si possono utilizzare unicamente i seguenti solventi: acetone, metiletilchetone, diclorometano, diossido di carbonio, metanolo, etanolo, propan-2-olo ed esano. |
|||||
Colour Index n. |
75815 |
|||||
EINECS |
287-483-3 |
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Denominazione chimica |
Le principali sostanze coloranti presenti nella loro forma acida sono:
A seconda del grado di idrolisi, l'anello ciclopentenile può essere aperto con formazione di una terza funzione carbossilica. Possono essere presenti anche complessi del magnesio. |
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Formula chimica |
Clorofillina a (forma acida): C34H34N4O5 Clorofillina b (forma acida): C34H32N4O6 |
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Peso molecolare |
Clorofillina a: 578,68 Clorofillina b: 592,66 Ciascun valore può essere aumentato di 18 dalton se l'anello ciclopentenile viene aperto. |
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Tenore |
Il contenuto totale di clorofilline di un campione essiccato per 1 ora a circa 100 °C non è inferiore al 95 %.
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Descrizione |
Polvere di colore da verde scuro a blu/nero |
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Identificazione |
||||||
Spettrometria |
Estinzione massima in tampone fosfato acquoso a pH 9 a circa 405 nm e a circa 653 nm |
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Purezza |
||||||
Residui di solventi |
Acetone |
Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione |
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Metiletilchetone |
||||||
Metanolo |
||||||
Etanolo |
||||||
Propan-2-olo |
||||||
Esano |
||||||
Diclorometano: |
Non più di 10 mg/kg |
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Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
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Piombo |
Non più di 10 mg/kg |
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Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
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Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 141 (i) COMPLESSI RAMEICI DELLE CLOROFILLE
Sinonimi |
CI verde naturale 3; clorofilla rameica; feofitina rameica |
|
Definizione |
Le clorofille rameiche si ottengono aggiungendo un sale del rame al prodotto ottenuto per estrazione mediante solvente da ceppi naturali di piante commestibili: erba, erba medica, ortica. L'estratto dal quale è stato eliminato il solvente, contiene anche altri pigmenti tra i quali i carotenoidi nonché grassi e cere provenienti dal materiale di partenza. Le principali sostanze coloranti sono le feofitine contenenti rame. Per l'estrazione si possono utilizzare unicamente i seguenti solventi: acetone, metiletilchetone, diclorometano, diossido di carbonio, metanolo, etanolo, propan-2-olo ed esano. |
|
Colour Index n. |
75810 |
|
EINECS |
Clorofilla a rameica: 239-830-5; clorofilla b rameica: 246-020-5 |
|
Denominazione chimica |
[Fitil (132R,17S,18S)-3-(8-etil-132-metossicarbonil-2,7,12,18-tetrametil-13′-osso-3-vinil-131-132-17,18-tetraidrociclopenta[at]-porfirin-17-il)propionato] rame (II) (clorofilla a rameica) [Fitil (132R,17S,18S)-3-(8-etil-7-formil-132-metossicarbonil-2,12,18-trimetil-13′-osso-3-vinil-131-132-17,18-tetraidrociclopenta[at]-porfirin-17-il)propionato] rame (II) (clorofilla b rameica) |
|
Formula chimica |
Clorofilla a rameica: C55H72Cu N4O5 Clorofilla b rameica: C55H70Cu N4O6 |
|
Peso molecolare |
Clorofilla a rameica: 932,75 Clorofilla b rameica: 946,73 |
|
Tenore |
Il contenuto totale di clorofille rameiche non è inferiore al 10 %.
|
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Descrizione |
Solido di consistenza cerosa di colore dal blu azzurro al verde scuro a seconda del materiale di partenza |
|
Identificazione |
||
Spettrometria |
Estinzione massima in cloroformio a circa 422 nm e a circa 652 nm |
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Purezza |
||
Residui di solventi |
Acetone |
Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione |
Metiletilchetone |
||
Metanolo |
||
Etanolo |
||
Propan-2-olo |
||
Esano |
||
Diclorometano: |
Non più di 10 mg/kg |
|
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Ioni rame |
Non più di 200 mg/kg |
|
Rame totale |
Non più dell'8,0 % del totale delle feofitine rameiche |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 141 (ii) COMPLESSI RAMEICI DELLE CLOROFILLINE
Sinonimi |
Clorofillina con sodio e rame; clorofillina con potassio e rame; CI verde naturale 5 |
|
Definizione |
I sali alcalini delle clorofilline rameiche si ottengono aggiungendo rame al prodotto ottenuto per saponificazione dei prodotti ottenuti mediante estrazione con solvente da ceppi naturali di piante commestibili: erba, erba medica e ortica. La saponificazione elimina i gruppi esterificanti metile e fitolo e può aprire parzialmente la struttura ciclica del pentenile. Dopo l'aggiunta di rame alle clorofilline purificate, i gruppi acidi vengono neutralizzati con formazione dei sali di potassio e/o di sodio. Per l'estrazione possono essere utilizzati unicamente i seguenti solventi: acetone, metiletilchetone, diclorometano, diossido di carbonio, metanolo, etanolo, propan-2-olo ed esano. |
|
Colour Index n. |
75815 |
|
EINECS |
|
|
Denominazione chimica |
Le principali sostanze coloranti presenti nella loro forma acida sono: 3-(10-Carbossilato-4-etil-1,3,5,8-tetrametil-9-osso-2- vinilforbin-7-il)propionato, complesso rameico (clorofillina a rameica) e 3-(10-carbossilato-4-etil-3-formil-1,5,8-trimetil-9- osso-2-vinilforbin-7-il) propionato, complesso rameico (clorofillina b rameica) |
|
Formula chimica |
Clorofillina a rameica (forma acida): C34H32Cu N4O5 Clorofillina b rameica (forma acid): C34H30Cu N4O6 |
|
Peso molecolare |
Clorofillina a rameica: 640,20 Clorofillina b rameica: 654,18 Ciascun valore può essere aumentato di 18 dalton se l'anello ciclopentenile viene aperto. |
|
Tenore |
Il contenuto totale di clorofilline rameiche di un campione essiccato per 1 ora a circa 100 °C non è inferiore al 95 %.
|
|
Descrizione |
Polvere di colore da verde scuro a blu/nero |
|
Identificazione |
||
Spettrometria |
Estinzione massima in tampone fosfato acquoso a pH 7,5 a circa 405 nm e a circa 630 nm |
|
Purezza |
||
Residui di solventi |
Acetone |
Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione |
Metiletilchetone |
||
Metanolo |
||
Etanolo |
||
Propan-2-olo |
||
Esano |
||
Diclorometano: |
Non più di 10 mg/kg |
|
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 5 mg/kg |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Ioni rame |
Non più di 200 mg/kg |
|
Rame totale |
Non più dell'8,0 % del totale delle clorofilline rameiche |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 142 VERDE S
Sinonimi |
CI verde per alimenti 4; verde brillante BS |
Definizione |
Il verde S è costituito essenzialmente da sodio N-[4-[[4-(dimetilammino)fenil](2-idrossi-3,6-disolfo-1-naftalenil)metilen]-2,5-cicloesa-2,5-iliden]-N-metilmetanamminio e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori Il verde S è descritto sotto forma di sale di sodio. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio. |
Colour Index n. |
44090 |
EINECS |
221-409-2 |
Denominazione chimica |
Sodio N-[4-[[4-(dimetilammino)fenil](2-idrossi-3,6-disolfo-1-naftalenil-)-metilen]-cicloesa-2,5-iliden]-N-metilmetanamminio; sodio 5-[4-dimetilammino-α-(4-dimetilimminiocicloesa-2,5-dieniliden)benzil]-6-idrossi-7-solfonato-naftalen-2-solfonato (denominazione chimica alternativa) |
Formula chimica |
C27H25N2NaO7S2 |
Peso molecolare |
576,63 |
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'80 %
|
Descrizione |
Polvere o granuli di colore blu scuro o verde scuro |
Aspetto della soluzione acquosa |
Colore blu o verde |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 632 nm |
Purezza |
|
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,2 % |
Coloranti accessori |
Non più dell'1,0 % |
Composti organici diversi dai coloranti: |
|
alcol 4,4′-bis(dimetilammino) benzidrilico |
Non più dello 0,1 % |
4,4′-bis(dimetilammino)benzofenone |
Non più dello 0,1 % |
acido 3-idrossinafthalen-2,7-disolfonico |
Non più dello 0,2 % |
Leucobase |
Non più del 5,0 % |
Ammine primarie aromatiche non solfonate |
Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina) |
Sostanze estraibili in etere |
Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 150a CARAMELLO SEMPLICE
Sinonimi |
Caramello caustico |
Definizione |
Il caramello semplice viene preparato mediante riscaldamento controllato dei carboidrati (dolcificanti per alimenti dotati di potere nutritivo e disponibili in commercio, costituiti dai monomeri glucosio e fruttosio e/o da loro polimeri ovvero da sciroppi di glucosio, da saccarosio, e/o da sciroppi di zucchero invertito, e da destrosio). Per ottenere la caramellizzazione si possono impiegare acidi, alcali e sali, ad eccezione dei composti ammoniacali e dei solfiti. |
Colour Index n. |
|
EINECS |
232-435-9 |
Denominazione chimica |
|
Formula chimica |
|
Peso molecolare |
|
Tenore |
|
Descrizione |
Liquidi o solidi di colore da marrone scuro a nero |
Identificazione |
|
Purezza |
|
Sostanze coloranti legate da cellulosa DEAE |
Non più del 50 % |
Sostanze coloranti legate da fosforil cellulosa |
Non più del 50 % |
Intensità del colore (1) |
0,01-0,12 |
Azoto totale |
Non più dello 0,1 % |
Zolfo totale |
Non più dello 0,2 % |
Arsenico |
Non più di 1 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 150b CARAMELLO SOLFITO-CAUSTICO
Sinonimi |
|
Definizione |
Il caramello solfito-caustico viene preparato mediante riscaldamento controllato dei carboidrati (dolcificanti per alimenti dotati di potere nutritivo e disponibili in commercio, costituiti dai monomeri glucosio e fruttosio e/o da loro polimeri ovvero da sciroppi di glucosio, da saccarosio, e/o da sciroppi di zucchero invertito, e da destrosio) con o senza acidi o alcali, in presenza di composti a base di solfito (acido solforoso, solfito di potassio, bisolfito di potassio, solfito di sodio e bisolfito di sodio); non sono usati composti ammoniacali. |
Colour Index n. |
|
EINECS |
232-435-9 |
Denominazione chimica |
|
Formula chimica |
|
Peso molecolare |
|
Tenore |
|
Descrizione |
Liquidi o solidi di colore da marrone scuro a nero |
Identificazione |
|
Purezza |
|
Sostanze coloranti legate da cellulosa DEAE |
Più del 50 % |
Intensità del colore (2) |
0,05-0,13 |
Azoto totale |
Non più dello 0,3 % (3) |
Diossido di zolfo |
Non più dello 0,2 % (3) |
Zolfo totale |
0,3-3,5 %—3,5 % (3) |
Zolfo legato da cellulosa DEAE |
più del 40 % |
Rapporto di assorbanza della sostanza colorante legata da cellulosa DEAE |
19-34 |
Rapporto delle assorbanze (A 280/560) |
superiore a 50 |
Arsenico |
Non più di 1 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 150c CARAMELLO AMMONIACALE
Sinonimi |
|
Definizione |
Il caramello ammoniacale viene preparato mediante riscaldamento controllato dei carboidrati (dolcificanti per alimenti dotati di potere nutritivo e disponibili in commercio, costituiti dai monomeri glucosio e fruttosio e/o da loro polimeri, ovvero da sciroppi di glucosio, da saccarosio, e/o da sciroppi di zucchero invertito, e da destrosio) con o senza acidi o alcali, in presenza di composti ammoniacali (idrossido di ammonio, carbonato di ammonio, bicarbonato di ammonio e fosfato di ammonio); non sono usati composti a base di solfito. |
Colour Index n. |
|
EINECS |
232-435-9 |
Denominazione chimica |
|
Formula chimica |
|
Peso molecolare |
|
Tenore |
|
Descrizione |
Liquidi o solidi di colore da marrone scuro a nero |
Identificazione |
|
Purezza |
|
Sostanze coloranti legate da cellulosa DEAE |
Non più del 50 % |
Sostanze coloranti legate da fosforil cellulosa |
più del 50 % |
Intensità del colore (4) |
0,08-0,36 |
Azoto ammoniacale |
Non più dello 0,3 % (5) |
4-metilimmidazolo |
Non più di 200 mg/kg (5) |
2-acetil-4-tetraidrossi-butilimmidazolo |
Non più di 10 mg/kg (5) |
Zolfo totale |
Non più dello 0,2 % (5) |
Azoto totale |
0,7-3,3 % (5) |
Rapporto di assorbanza delle sostanze coloranti legate da fosforil cellulosa |
13-35 |
Arsenico |
Non più di 1 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 150d CARAMELLO SOLFITO-AMMONIACALE
Sinonimi |
|
Definizione |
Il caramello solfito-ammoniacale viene preparato mediante riscaldamento controllato dei carboidrati (dolcificanti per alimenti dotati di potere nutritivo e disponibili in commercio, costituiti dai monomeri glucosio e fruttosio e/o da loro polimeri ovvero da sciroppi di glucosio, da saccarosio, e/o da sciroppi di zucchero invertito, e da destrosio) con o senza acidi o alcali in presenza di composti a base di solfito o ammoniacali (acido solforoso, solfito di potassio, bisolfito di potassio, solfito di sodio, bisolfito di sodio, idrossido di ammonio, carbonato di ammonio, bicarbonato di ammonio, fosfato di ammonio, solfato di ammonio, solfito di ammonio e solfito acido di ammonio). |
Colour Index n. |
|
EINECS |
232-435-9 |
Denominazione chimica |
|
Formula chimica |
|
Peso molecolare |
|
Tenore |
|
Descrizione |
Liquidi o solidi di colore da marrone scuro a nero |
Identificazione |
|
Purezza |
|
Sostanze coloranti legate da cellulosa DEAE |
Più del 50 % |
Intensità del colore (6) |
0,10 - 0,60 |
Azoto ammoniacale |
Non più dello 0,6 % (7) |
Diossido di zolfo |
Non più dello 0,2 % (7) |
4-metilimmidazolo |
Non più di 250 mg/kg (7) |
Azoto totale |
0,3 - 1,7 % (7) |
Zolfo totale |
0,8 - 2,5 % (7) |
Rapporto azoto/zolfo del precipitato con alcol |
0,7 - 2,7 |
Rapporto delle assorbanze del precipitato con alcol (8) |
8 – 14 |
Rapporto delle assorbanze (A 280/560) |
Non più di 50 |
Arsenico |
Non più di 1 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 151 NERO BRILLANTE BN, NERO PN
Sinonimi |
CI nero per alimenti 1 |
Definizione |
Il nero brillante BN è costituito essenzialmente da tetrasodio-4-acetammido-5-idrossi-6-[7-solfonato-4-(4-solfonatofenilazo)-1-naftilazo]naftalen-1,7-disolfonato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori. Il nero brillante BN è descritto sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio. |
Colour Index n. |
28440 |
EINECS |
219-746-5 |
Denominazione chimica |
Tetrasodio 4-acetammido-5-idrossi-6-[7-solfonato-4-(4-solfonatofenilazo)-1-naftilazo] naftalen-1,7-disolfonato |
Formula chimica |
C28H17N5Na4O14S4 |
Peso molecolare |
867,69 |
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'80 %
|
Descrizione |
Polvere o granuli di colore nero |
Aspetto della soluzione acquosa |
Colore nero-bluastro |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 570 nm |
Purezza |
|
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,2 % |
Coloranti accessori |
Non più del 4 % (sul contenuto di colorante) |
Composti organici diversi dai coloranti: |
|
Acido 4-acetammido-5-idrossinaftalen-1,7-disolfonico |
Totale non più dello 0,8 % |
Acido 4-ammino-5-idrossinaftalen-1,7-disolfonico |
|
Acido 8-amminonaftalen-2-solfonico |
|
Acido 4,4′-diazoamminodi-(benzensolfonico) |
|
Ammine primarie aromatiche non solfonate |
Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina) |
Sostanze estraibili in etere |
Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 153 CARBONE VEGETALE
Sinonimi |
Nero vegetale |
Definizione |
Il carbone vegetale attivo si ottiene dalla carbonizzazione di sostanze vegetali quali legno, residui di cellulosa, torba e gusci di noci di cocco o altri gusci. Il carbone attivo così prodotto è macinato con un mulino a rulli e la polvere di carbone altamente attivo risultante è trattata con un ciclone. La frazione fine proveniente dal ciclone è purificata mediante lavaggio con acido cloridrico, neutralizzata e quindi essiccata. Il prodotto risultante è tradizionalmente noto come nero vegetale. I prodotti con un più elevato potere colorante sono ottenuti dalla frazione fine mediante un ulteriore trattamento in ciclone o un'ulteriore macinazione, seguiti da lavaggio acido, neutralizzazione ed essiccazione. Il carbone vegetale è costituito essenzialmente da particelle fini di carbonio e può contenere piccole quantità di prodotti azotati, idrogenati e ossigenati. Dopo la preparazione il carbone può assorbire umidità. |
Colour Index n. |
77266 |
EINECS |
231-153-3 |
Denominazione chimica |
Carbonio |
Formula chimica |
C |
Peso atomico |
12,01 |
Tenore |
Contenuto non inferiore al 95 % di carbonio, calcolato su base anidra e in assenza di ceneri |
Perdita all'essiccazione |
Non più del 12 % dopo 4 ore a 120 °C |
Descrizione |
Polvere nera inodore |
Identificazione |
|
Solubilità |
Insolubile in acqua e nei solventi organici |
Combustione |
Riscaldato al color rosso brucia lentamente senza fiamma |
Purezza |
|
Ceneri (totale) |
Non più del 4,0 % (temperatura di ignizione: 625 °C) |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
Idrocarburi policiclici aromatici |
Benzo(a)pirene meno di 50 μg/kg nell'estratto ottenuto per estrazione di 1 g del prodotto con 10 g di cicloesano puro in un estrattore continuo |
Sostanze solubili in alcali |
Il filtrato ottenuto bollendo 2 g del campione in 20 ml di idrossido di sodio N è incolore dopo filtrazione |
E 155 BRUNO HT
Sinonimi |
CI bruno per alimenti 3 |
Definizione |
Il bruno HT è costituito essenzialmente da disodio 4,4′-(2,4-diidrossi-5-idrossimetil-1,3-fenilenbisazo) di(naftalen-1-solfonato) e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori Il bruno HT è descritto sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio. |
Colour Index n. |
20285 |
EINECS |
224-924-0 |
Denominazione chimica |
Disodio 4,4′-(2,4-diidrossi-5-idrossimetil-1,3-fenilenbisazo) di(naftalen-1-solfonato) |
Formula chimica |
C27H18N4Na2O9S2 |
Peso molecolare |
652,57 |
Tenore |
Contenuto totale di coloranti calcolati come sali sodici non inferiore al 70 %
|
Descrizione |
Polvere o granuli marrone-rossastri |
Aspetto della soluzione acquosa |
Colore bruno |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa a pH 7 a circa 460 nm |
Purezza |
|
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,2 % |
Coloranti accessori |
Non più del 10 % (metodo TLC) |
Composti organici diversi dai coloranti: |
|
acido 4-amminonaftalen- 1-solfonico |
Non più dello 0,7 % |
Ammine primarie aromatiche non solfonate |
Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina) |
Sostanze estraibili in etere |
Non più dello 0,2 % in una soluzione con pH 7 |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 160 a (i) BETA-CAROTENE
Sinonimi |
CI arancione per alimenti 5 |
Definizione |
Queste specifiche si applicano principalmente a tutti gli isomeri trans di beta-carotene con piccoli quantitativi di altri carotenoidi. I preparati diluiti e stabilizzati possono avere diversi tassi di isomero trans e cis. |
Colour index n. |
40800 |
EINECS |
230-636-6 |
Denominazione chimica |
Beta-carotene; beta, beta-carotene |
Formula chimica |
C40H56 |
Peso molecolare |
536,88 |
Tenore |
Totale dei coloranti (espressi come beta-carotene) non inferiore al 96 %
|
Descrizione |
Cristalli o polvere di cristalli di colore rosso brunastro |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in cicloesano a 453 nm – 456 nm |
Purezza |
|
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,1 % |
Coloranti accessori |
Carotenoidi diversi dal beta-carotene: non più del 3,0 % del totale delle sostanze coloranti |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
E 160 a (ii) CAROTENI VEGETALI
Sinonimi |
CI arancione per alimenti 5 |
|
Definizione |
I caroteni vegetali si ottengono mediante estrazione con solvente da ceppi naturali di piante commestibili, carote, oli vegetali, erba, erba medica e ortica. Il colorante principale è costituito da carotenoidi il cui componente maggiore è il beta-carotene. Possono essere presenti anche alfa-carotene, gamma-carotene e altri pigmenti. Oltre ai pigmenti coloranti, questa sostanza può contenere oli, grassi e cere che si trovano naturalmente nel materiale di partenza. Per le estrazioni si possono utilizzare solamente i seguenti solventi: acetone, metiletilchetone, metanolo, etanolo, propan-2-olo, esano (9), diclorometano e diossido di carbonio. |
|
Colour index n. |
75130 |
|
EINECS |
230-636-6 |
|
Denominazione chimica |
|
|
Formula chimica |
Beta-carotene: C40H56 |
|
Peso molecolare |
Beta-carotene: 536,88 |
|
Tenore |
Il contenuto di caroteni (calcolati come beta-carotene) non è inferiore al 5 %. Per i prodotti ottenuti per estrazione di oli vegetali: non inferiore allo 0,2 % nei grassi alimentari.
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Descrizione |
|
|
Identificazione |
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Spettrometria |
Estinzione massima in cicloesano a 440 nm - 457 nm e 470 nm - 486 nm |
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Purezza |
||
Residui di solventi |
Acetone |
Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione |
Metiletilchetone |
||
Metanolo |
||
Propan-2-olo |
||
Esano |
||
Etanolo |
||
Diclorometano |
Non più di 10 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
E 160 a (iii) BETA-CAROTENE DERIVATO DA Blakeslea trispora
Sinonimi |
CI arancione per alimenti 5 |
|
Definizione |
Ottenuto mediante fermentazione usando una coltura mista dei due tipi di produttori (+) e (-) di ceppi naturali del fungo Blakeslea trispora. Il beta-carotene è estratto dalla biomassa mediante etil acetato o acetato di isobutile seguito da propan-2-olo e cristallizzato. Il prodotto cristallizzato è formato principalmente da beta-carotene trans. A causa del processo naturale il 3 % circa del prodotto è costituito da carotenoidi misti, caratteristica specifica del prodotto. |
|
Colour Index n. |
40800 |
|
EINECS |
230-636-6 |
|
Denominazione chimica |
Beta-carotene; beta,beta-carotene |
|
Formula chimica |
C40H56 |
|
Peso molecolare |
536,88 |
|
Tenore |
Totale delle sostanze coloranti (espresse come beta-carotene) non inferiore al 96 %
|
|
Descrizione |
Cristalli o polvere di cristalli rosso-brunastri o viola porpora (il colore varia a seconda del solvente di estrazione utilizzato e delle condizioni di cristallizzazione) |
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Identificazione |
||
Spettrometria |
Estinzione massima in cicloesano a 453 nm – 456 nm |
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Purezza |
||
Residui di solventi |
Acetato di etile |
Non più dello 0,8 %, singolarmente o in combinazione |
Etanolo |
||
Acetato di isobutile: non più dell'1,0% |
||
Propan-2-olo: non più dello 0,1% |
||
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,2 % |
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Coloranti accessori |
Carotenoidi diversi dal beta-carotene: non più del 3,0 % del totale delle sostanze coloranti |
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Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
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Criteri microbiologici |
||
Muffe |
Non più di 100 colonie per grammo |
|
Lieviti |
Non più di 100 colonie per grammo |
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Salmonella spp. |
assente in 25 g |
|
Escherichia coli |
assente in 5 g |
E 160 a (iv) CAROTENI DERIVATI DALLE ALGHE
Sinonimi |
CI arancione per alimenti 5 |
Definizione |
I caroteni misti possono anche essere ottenuti dall'alga Dunaliella salina, che cresce in grandi laghi salini nella regione di Whyalla, Australia meridionale. L'estrazione del beta-carotene avviene mediante un olio essenziale. La preparazione è in sospensione al 20- 30 % in olio commestibile. Il rapporto di isomeri trans e cis è dell'ordine di 50/50 – 71/29. Il colorante principale è costituito da carotenoidi il cui componente maggiore è il beta-carotene. Possono anche essere presenti alfa-carotene, luteina, zeaxantina e beta-criptoxantina. Oltre ai pigmenti coloranti questa sostanza può contenere oli, grassi e cere che si trovano naturalmente nel materiale di partenza. |
Colour Index n. |
75130 |
EINECS |
|
Denominazione chimica |
|
Formula chimica |
Beta-Carotene: C40H56 |
Peso molecolare |
Beta-Carotene: 536,88 |
Tenore |
Il contenuto di caroteni (calcolati come beta-carotene) non è inferiore al 20 %
|
Descrizione |
|
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in cicloesano a 440 nm – 457 nm e 474 nm – 486 nm |
Purezza |
|
Tocoferoli naturali in olio commestibile |
Non più dello 0,3 % |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
E 160 b ANNATTO, BISSINA, NORBISSINA
(i) BISSINA E NORBISSINA ESTRATTE CON SOLVENTE
Sinonimi |
CI arancione naturale 4 |
|
Definizione |
La bissina è preparata mediante estrazione del rivestimento esterno dei semi di annatto (Bixa orellana L.) utilizzando uno o più dei seguenti solventi: acetone, metanolo, esano, diclorometano e diossido di carbonio, con successiva eliminazione del solvente. La norbissina è preparata per idrolisi con alcali acquoso dell'estratto contenente la bissina. La bissina e la norbissina possono contenere altre sostanze estratte dai semi di annatto. La polvere di bissina contiene numerosi componenti coloranti, il principale dei quali è la bissina, che può essere presente nelle forme cis e trans. Possono anche essere presenti prodotti della degradazione termica della bissina. La polvere di norbissina contiene i prodotti dell'idrolisi della bissina, sotto forma di sali di sodio o di potassio quali coloranti principali. Possono essere presenti le forme cis e trans. |
|
Colour Index n. |
75120 |
|
EINECS |
Annatto: 215-735-4, estratto di semi di annatto: 289-561-2; bissina: 230-248-7 |
|
Denominazione chimica |
Bissina: |
6′-Metilidrogen-9′-cis-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioato |
6′-Metilidrogen-9′-trans-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioato |
||
Norbissina: |
acido 9′-cis-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioico acido |
|
9′-trans-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioico |
||
Formula chimica |
Bissina: |
C25H30O4 |
Norbissina: |
C24H28O4 |
|
Peso molecolare |
Bissina: |
394,51 |
Norbissina: |
380,48 |
|
Tenore |
Il contenuto di polveri di bissina non è inferiore al 75 % del totale dei carotenoidi calcolati come bissina. |
|
Il contenuto di polveri di norbissina non è inferiore al 25 % del totale dei carotenoidi calcolati come norbissina |
||
Bissina: |
|
|
Norbissina: |
|
|
Descrizione |
Polvere, sospensione o soluzione rosso-bruna |
|
Identificazione |
||
Spettrometria |
Bissina: |
Estinzione massima in cloroformio a circa 502 nm |
Norbissina: |
Estinzione massima in soluzione diluita di KOH a circa 482 nm |
|
Purezza |
||
Residui di solventi |
Acetone |
Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione |
Metanolo |
||
Esano |
||
Diclorometano: |
Non più di 10 mg/kg |
|
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
(ii) ESTRATTO ALCALINO DI ANNATTO
Sinonimi |
CI arancione naturale 4 |
|
Definizione |
L'annatto solubile in acqua è preparato mediante estrazione con alcali acquosi (con idrossido di sodio o di potassio) del rivestimento esterno dei semi di annatto (Bixa orellana L.) L'annatto solubile in acqua contiene norbissina, prodotto dell'idrolisi della bissina, sotto forma di sali di sodio o di potassio, quali coloranti principali. Possono essere presenti le forme cis e trans. |
|
Colour Index n. |
75120 |
|
EINECS |
Annatto: 215-735-4, estratto di semi di annatto: 289-561-2; bissina: 230-248-7 |
|
Denominazione chimica |
Bissina: |
6′-Metilidrogen-9′-trans-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioato |
6′-Metilidrogen-9′-trans-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioato |
||
Norbissina: |
acido 9′-cis-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioico acido |
|
6′-Metilidrogen-9′-trans-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioato |
||
Formula chimica |
Bissina: |
C25H30O4 |
Norbissina: |
C24H28O4 |
|
Peso molecolare |
Bissina: |
394,51 |
Norbissina: |
380,48 |
|
Tenore |
Contiene non meno dello 0,1 % di carotenoidi totali espressi come norbissina |
|
Norbissina: |
|
|
Descrizione |
Polvere, sospensione o soluzione rosso-bruna |
|
Identificazione |
||
Spettrometria |
Bissina: |
Estinzione massima in cloroformio a circa 502 nm |
Norbissina: |
Estinzione massima in soluzione diluita di KOH a circa 482 nm |
|
Purezza |
||
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
(iii) ANNATTO ESTRATTO IN OLIO
Sinonimi |
CI arancione naturale 4 |
|
Definizione |
Gli estratti di annatto in olio, come soluzioni o sospensioni, sono preparati mediante estrazione con olii vegetali alimentari del rivestimento esterno dei semi di annatto (Bixa orellana L.). L'annatto estratto in olio contiene numerosi componenti coloranti, il principale dei quali è la bissina, che può essere presente nelle forme cis e trans. Possono anche essere presenti prodotti della degradazione termica della bissina. |
|
Colour Index n. |
75120 |
|
EINECS |
Annatto: 215-735-4, estratto di semi di annatto: 289-561-2; bissina: 230-248-7 |
|
Denominazione chimica |
Bissina: |
6′-Metilidrogen-9′-cis-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioato |
6′-Metilidrogen-9′-trans-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioato |
||
Norbissina: |
acido 9′-cis-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioico acido |
|
9′-trans-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioico |
||
Formula chimica |
Bissina: |
C25H30O4 |
Norbissina: |
C24H28O4 |
|
Peso molecolare |
Bissina: |
394,51 |
Norbissina: |
380,48 |
|
Tenore |
Contiene non meno dello 0,1 % di carotenoidi espressi come bissina |
|
Bissina: |
|
|
Descrizione |
Polvere, sospensione o soluzione rosso-bruna |
|
Identificazione |
||
Spettrometria |
Bissina: |
Estinzione massima in cloroformio a circa 502 nm |
Norbissina: |
Estinzione massima in soluzione diluita di KOH a circa 482 nm |
|
Purezza |
||
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 160 c ESTRATTO DI PAPRICA, CAPSANTINA, CAPSORUBINA
Sinonimi |
Oleoresina di paprica |
|
Definizione |
L'estratto di paprica si ottiene mediante estrazione con solvente dai ceppi naturali della paprica, che è costituita dai baccelli dei frutti macinati, con o senza i semi, del Capsicum annuum L., e contiene le principali sostanze coloranti di questa spezia. I principali coloranti sono la capsantina e la capsorubina. È anche presente una gran varietà di altre sostanze coloranti. Per l'estrazione si possono utilizzare unicamente i seguenti solventi: metanolo, etanolo, acetone, esano, diclorometano, etilacetato, propan-2-olo e diossido di carbonio. |
|
Colour Index n. |
|
|
EINECS |
Capsantina: 207-364-1, capsorubina: 207-425-2 |
|
Denominazione chimica |
Capsantina: (3R, 3′S, 5′R)-3,3′-diidrossi-β,κ-carotene-6-one Capsorubina: (3S, 3′S, 5R, 5R′)-3,3′-diidrossi- κ, κ -carotene-6,6′-dione |
|
Formula chimica |
Capsantina: |
C40H56O3 |
Capsorubina: |
C40H56O4 |
|
Peso molecolare |
Capsantina: |
584,85 |
Capsorubina: |
600,85 |
|
Tenore |
Estratto di paprica: contenuto di carotenoidi non inferiore al 7,0 % Capsantina/capsorubina: non inferiori al 30 % dei carotenoidi totali
|
|
Descrizione |
Liquido viscoso rosso scuro |
|
Identificazione |
||
Spettrometria |
Estinzione massima in acetone a circa 462 nm |
|
Reazione cromatica |
Si ottiene una colorazione blu scuro aggiungendo una goccia di acido solforico ad una goccia di campione in 2-3 gocce di cloroformio |
|
Purezza |
||
Residui di solventi |
Etilacetato |
Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione |
Metanolo |
||
Etanolo |
||
Acetone |
||
Esano |
||
Propan-2-olo |
||
Diclorometano: |
Non più di 10 mg/kg |
|
Capsaicina |
Non più di 250 mg/kg |
|
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 160 d LICOPENE
(i) LICOPENE SINTETICO
Sinonimi |
Licopene ottenuto per sintesi chimica |
Definizione |
Il licopene sintetico è una miscela di isomeri geometrici dei licopeni ed è prodotto mediante la condensazione di Wittig di intermedi sintetici comunemente utilizzati nella produzione di altri carotenoidi impiegati nei prodotti alimentari. Il licopene sintetico è costituito in prevalenza da licopene tutto trans e 5-cis-licopene e da piccole quantità di altri isomeri. I preparati commerciali di licopene destinati a essere utilizzati in alimenti sono formulati come sospensioni in oli commestibili come polveri idrodispersibili o idrosolubili. |
Colour Index n. |
75125 |
EINECS |
207-949-1 |
Denominazione chimica |
ψ,ψ-carotene, licopene tutto trans, (tutto-E)-licopene, (tutto-E)-2,6,10,14,19,23,27,31-octametil-2,6,8,10,12,14,16,18,20,22,24,26,30-dotriacontatridecaene |
Formula chimica |
C40H56 |
Peso molecolare |
536,85 |
Tenore |
Contenuto totale di licopeni non inferiore al 96 % (licopene tutto trans non inferiore al 70 %)
|
Descrizione |
Polvere cristallina di colore rosso |
Identificazione |
|
Spettrofotometria |
Una soluzione in esano mostra un massimo di assorbimento a 470 nm circa |
Test per i carotenoidi |
La colorazione della soluzione del campione in acetone scompare con aggiunte successive di una soluzione al 5 % di nitrito di sodio e di acido solforico 1N |
Solubilità |
Insolubile in acqua, liberamente solubile in cloroformio |
Proprietà della soluzione all'1 % in cloroformio |
Limpida, di colore rosso-arancione |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più dello 0,5 % (a 40°C per 4 ore a 20 mm Hg) |
Apo-12'-licopenale |
Non più dello 0,15 % |
Ossido di trifenilfosfina |
Non più dello 0,01 % |
Residui di solventi |
Metanolo: non più di 200 mg/kg, Esano, propan-2-olo: non più di 10 mg/kg ciascuno. Diclorometano: non più di 10 mg/kg (solo in preparati commerciali) |
Piombo |
Non più di 1 mg/kg |
(ii) LICOPENE OTTENUTO DA POMODORI ROSSI
Sinonimi |
Giallo naturale 27 |
|
Definizione |
Il licopene è ottenuto mediante estrazione con solvente da pomodori rossi (Lycopersicon esculentum L.) con successiva eliminazione del solvente. Possono essere utilizzati soltanto i seguenti solventi: diossido di carbonio, acetato di etile, acetone, propan-2-olo, metanolo, etanolo ed esano. Il colorante principale dei pomodori è il licopene; possono essere presenti piccole quantità di altri pigmenti carotenoidi. Oltre ai pigmenti coloranti il prodotto può contenere oli, grassi, cere e componenti aromatici naturalmente presenti nei pomodori. |
|
Colour Index n. |
75125 |
|
EINECS |
207-949-1 |
|
Denominazione chimica |
ψ,ψ-carotene, licopene tutto trans, (tutto-E)-licopene, (tutto-E)-2,6,10,14,19,23,27,31-octametil-2,6,8,10,12,14,16,18,20,22,24,26,30-dotriacontatridecaene |
|
Formula chimica |
C40H56 |
|
Peso molecolare |
536,85 |
|
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti non inferiore al 5 % |
|
Descrizione |
Liquido viscoso di colore rosso scuro |
|
Identificazione |
||
Spettrofotometria |
Estinzione massima in esano a circa 472 nm |
|
Purezza |
||
Residui di solventi |
Propan-2-olo |
Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione |
Esano |
||
Acetone |
||
Etanolo |
||
Metanolo |
||
Etilacetato |
||
Ceneri solfatate |
Non più dell'1 % |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
(iii) LICOPENE OTTENUTO DA BLAKESLEA TRISPORA
Sinonimi |
Giallo naturale 27 |
Definizione |
Il licopene ottenuto da Blakeslea trispora è estratto dalla biomassa fungina e purificato per cristallizzazione e filtrazione. È costituito in prevalenza da licopene tutto trans. Contiene anche piccole quantità di altri carotenoidi. Il propan-2-olo e l'acetato di isobutile sono gli unici solventi impiegati nella fabbricazione. I preparati commerciali di licopene destinati a essere utilizzati in alimenti sono formulati come sospensioni in oli commestibili o come polveri idrodispersibili o idrosolubili. |
Colour Index n. |
75125 |
EINECS |
207-949-1 |
Denominazione chimica |
ψ,ψ-carotene, licopene tutto trans, (tutto-E)-licopene, (tutto-E)-2,6,10,14,19,23,27,31-octametil-2,6,8,10,12,14,16,18,20,22,24,26,30-dotriacontatridecaene |
Formula chimica |
C40H56 |
Peso molecolare |
536,85 |
Tenore |
Contenuto di licopeni totali non inferiore al 95 % e contenuto di licopene tutto trans non inferiore al 90 % di tutte le sostanze coloranti
|
Descrizione |
Polvere cristallina di colore rosso |
Identificazione |
|
Spettrofotometria |
Una soluzione in esano mostra un massimo di assorbimento a 470 nm circa |
Test dei carotenoidi |
La colorazione della soluzione del campione in acetone scompare con aggiunte successive di una soluzione al 5 % di nitrito di sodio e di acido solforico 1N |
Solubilità |
Insolubile in acqua, liberamente solubile in cloroformio |
Proprietà della soluzione all'1 % in cloroformio |
Limpida, di colore rosso-arancione |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più dello 0,5 % (a 40°C per 4 ore a 20 mm Hg) |
Altri carotenoidi |
Non più del 5 % |
Residui di solventi |
Propan-2-olo: non più dello 0,1 % Acetato di isobutile: non più dell'1,0 % Diclorometano: non più di 10 mg/kg (solo in preparati commerciali) |
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,3 % |
Piombo |
Non più di 1 mg/kg |
E 160 e BETA-APO-8′-CAROTENALE (C30)
Sinonimi |
CI arancione per alimenti 6 |
Definizione |
Queste specifiche valgono principalmente per tutti gli isomeri trans del β-apo-8′-carotenale associati a piccole quantità di altri carotenoidi. A partire dal β-apo-8′-carotenale rispondente alle presenti specifiche sono preparate forme diluite e stabilizzate che comprendono soluzioni o sospensioni di β-apo-8′-carotenale in grassi od olii alimentari, emulsioni e polveri idrodispersibili. Queste preparazioni possono contenere isomeri cis/trans in diverse proporzioni. |
Colour Index n. |
40820 |
EINECS |
214-171-6 |
Denominazione chimica |
β-Apo-8′-carotenale; trans-β-apo-8′carotene-aldeide |
Formula chimica |
C30H40O |
Peso molecolare |
416,65 |
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti non inferiore al 96 %
|
Descrizione |
Cristalli di colore violetto scuro con riflessi metallici o polvere cristallina |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in cicloesano a 460—462 nm |
Purezza |
|
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,1 % |
Coloranti accessori |
Carotenoidi diversi dal β-apo-8′-carotenale: non più del 3,0 % del totale delle sostanze coloranti |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 161 b LUTEINA
Sinonimi |
Carotenoidi misti; xantofille |
|
Definizione |
La luteina si ottiene mediante estrazione con solvente da ceppi naturali di frutti e piante commestibili: erba, erba medica (alfalfa) e Tagetes erecta. Il colorante principale è costituito da carotenoidi di cui la luteina e i suoi esteri di acidi grassi sono la parte maggiore. Sono anche presenti quantità variabili di caroteni. La luteina può contenere grassi, olii e cere che l'accompagnano naturalmente nei vegetali. Per l'estrazione si possono utilizzare unicamente i seguenti solventi: metanolo, etanolo, propan-2-olo, esano, acetone, metiletil chetone, diclorometano e diossido di carbonio. |
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Colour Index n. |
|
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EINECS |
204-840-0 |
|
Denominazione chimica |
3,3′-diidrossi-d-carotene |
|
Formula chimica |
C40H56O2 |
|
Peso molecolare |
568,88 |
|
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti non inferiore al 4 % calcolato come luteina
|
|
Descrizione |
Liquido scuro, di colore bruno giallastro |
|
Identificazione |
||
Spettrometria |
Estinzione massima in cloroformio/etanolo (1:9) a circa 445 nm |
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Purezza |
||
Residui di solventi |
Acetone |
Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione |
Metiletilchetone |
||
Metanolo |
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Etanolo |
||
Propan-2-olo |
||
Esano |
||
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 3 mg/kg |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 161g CANTAXANTINA
Sinonimi |
CI arancione per alimenti 8 |
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Definizione |
Queste specifiche valgono principalmente per tutti gli isomeri trans della cantaxantina associati a piccole quantità di altri carotenoidi. A partire dalla cantaxantina rispondente alle presenti specifiche sono preparate forme diluite e stabilizzate che comprendono soluzioni o sospensioni di cantaxantina in grassi o olii commestibili, emulsioni e polveri idrodispersibili. Queste preparazioni possono contenere isomeri cis/trans in diverse proporzioni. |
|
Colour Index n. |
40850 |
|
EINECS |
208-187-2 |
|
Denominazione chimica |
β-Carotene-4,4′-dione; cantaxantina; 4,4′-diosso-β-carotene |
|
Formula chimica |
C40H52O2 |
|
Peso molecolare |
564,86 |
|
Tenore |
Contenuto totale di sostanze coloranti (espresse come cantaxantina) non inferiore al 96 % |
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|
in cloroformio a circa 485 nm |
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in cicloesano a 468-472 nm |
||
in etere di petrolio a 464-467 nm |
||
Descrizione |
Cristalli o polvere cristallina di color violetto scuro |
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Identificazione |
||
Spettrometria |
Estinzione massima in cloroformio a circa 485 nm Estinzione massima in cicloesano a 468—472 nm Estinzione massima in etere di petrolio a 464—467 nm |
|
Purezza |
||
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,1 % |
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Coloranti accessori |
Carotenoidi diversi dalla cantaxantina: non più del 5,0 % del totale delle sostanze coloranti |
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Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
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Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
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Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
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Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 162 ROSSO DI RADICE DI BARBABIETOLA, BETANINA
Sinonimi |
Rosso di barbabietola |
Definizione |
Il rosso di barbabietola si ottiene dalle radici di ceppi naturali di barbabietole rosse (Beta vulgaris L. var. rubra) per spremitura delle barbabietole frantumate o mediante estrazione con acqua delle radici trinciate e successivo arricchimento nel principio attivo. Il colorante è costituito da differenti pigmenti tutti appartenenti alla classe delle betalaine. Il colorante principale è costituito dalle betacianine (rosse), di cui la betanina costituisce il 75-95 %. Possono anche essere presenti piccole quantità di betaxantina (gialla) e di prodotti di degradazione delle betalaine (di colore bruno chiaro). Il liquido di spremitura o l'estratto contengono, oltre ai pigmenti coloranti, zuccheri, sali, e/o proteine presenti naturalmente nelle barbabietole rosse. La soluzione può essere concentrata e alcuni prodotti possono essere raffinati per eliminare la maggior parte degli zuccheri, dei sali e delle proteine. |
Colour Index n. |
|
EINECS |
231-628-5 |
Denominazione chimica |
acido (S-(R′,R′)-4-(2-(2-Carbossi-5(β-D-glucopiranosilossi)-2,3-diidro-6-idrossi-1H-indol-1-il)etenil)-2,3-diidro-2,6-piridin-dicarbossilico; 1-(2-(2,6-dicarbossi-1,2,3,4-tetraidro-4-piridiliden)etiliden)-5-β-D-glucopiranosilossi)-6-idrossiindolium-2-carbossilato |
Formula chimica |
Betanina: C24H26N2O13 |
Peso molecolare |
550,48 |
Tenore |
Contenuto di colorante rosso (espresso come betanina) non inferiore allo 0,4 %
|
Descrizione |
Liquido, pasta, polvere o solido di colore rosso o rosso scuro |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in soluzione acquosa a pH 5 a circa 535 nm |
Purezza |
|
Nitrato |
Non più di 2 g di anione nitrato/g di colorante rosso (calcolato dai dati analitici) |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 163 ANTOCIANI
Sinonimi |
|
|
Definizione |
Gli antociani si ottengono mediante macerazione o estrazione con acqua trattata al solfito, acqua acidificata, diossido di carbonio, metanolo o etanolo da ceppi naturali di verdure o di frutti commestibili, con successiva concentrazione e/o purificazione se necessario. Il prodotto risultante può essere trasformato in polvere con un processo industriale di essiccazione. Gli antociani contengono i componenti comuni ai materiali di partenza, quali l'antocianina, gli acidi organici, tannini, zuccheri, sali minerali ecc.; tuttavia, questi prodotti non si rinvengono necessariamente nelle proporzioni in cui sono presenti nei materiali di partenza. L'etanolo può essere naturalmente presente per effetto del processo di macerazione. Il principio colorante è l'antociano. I prodotti sono commercializzati secondo il loro potere colorante, determinato dal dosaggio. Il contenuto di colore non è espresso per mezzo di unità di quantità. |
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Colour Index n. |
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EINECS |
208-438-6 (cianidina); 205-125-6 (peonidina); 208-437-0 (delfinidina); 211-403-8 (malvidina); 205-127-7 (pelargonidina); 215-849-4 (petunidina) |
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Denominazione chimica |
3,3′,4′,5,7- Pentaidrossi-flavilium cloruro (cianidina) 3,4′,5,7- Tetraidrossi-3′-metossiflavilium cloruro (peonidina) 3,4′,5,7- Tetraidrossi-3′,5′-dimetossiflavilium cloruro (malvidina) 3,5,7- Triidrossi-2-(3,4,5,triidrossifenil)-1-benzopirilio cloruro (delfinidina) 3,3′4′,5,7- Pentaidrossi-5′-metossiflavilium cloruro (petunidina) 3,5,7- Triidrossi-2-(4-idrossifenil)-1-benzopirilio cloruro (pelargonidina) |
|
Formula chimica |
Cianidina: C15H11O6Cl Peonidina: C16H13O6Cl Malvidina: C17H15O7Cl Delfinidina: C15H11O7Cl Petunidina: C16H13O7Cl Pelargonidina: C15H11O5Cl |
|
Peso molecolare |
Cianidina: 322,6 Peonidina: 336,7 Malvidina: 366,7 Delfinidina: 340,6 Petunidina: 352,7 Pelargonidina: 306,7 |
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Tenore |
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|
Descrizione |
Liquido, polvere o pasta di colore rosso porpora, avente un leggero odore caratteristico |
|
Identificazione |
||
Spettrometria |
Estinzione massima in metanolo contenente 0,01 % HCl conc.: Cianidina: 535 nm Peonidina: 532 nm Malvidina: 542 nm Delfinidina: 546 nm Petunidina: 543 nm Pelargonidina: 530 nm |
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Purezza |
||
Residui di solventi |
Metanolo |
Non più di 50 mg/kg |
Etanolo |
Non più di 200 mg/kg |
|
Anidride solforosa |
Non più di 1 000 mg/kg per percento di pigmento |
|
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 170 CARBONATO DI CALCIO
Sinonimi |
CI pigmento bianco 18; gesso |
Definizione |
Il carbonato di calcio si ottiene con calce macinata o precipitando gli ioni calcio con ioni di carbonato. |
Colour Index n. |
77220 |
EINECS |
Carbonato di calcio: 207-439-9 Calce: 215-279-6 |
Denominazione chimica |
Carbonato di calcio |
Formula chimica |
CaCO3 |
Peso molecolare |
100,1 |
Tenore |
Contenuto non inferiore al 98 % su base anidra |
Descrizione |
Polvere bianca cristallina o amorfa, inodore e insapore |
Identificazione |
|
Solubilità |
Si scioglie con effervescenza negli acidi acetico, cloridrico e nitrico diluiti; le soluzioni ottenute, dopo ebollizione, danno una risposta positiva al test del calcio. |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più del 2,0 % (200 °C, 4 ore) |
Sostanze insolubili in soluzione acida |
Non più dello 0,2 % |
Sali di magnesio e sali alcalini |
Non più dell'1 % |
Fluoruri |
Non più di 50 mg/kg |
Antimonio (come Sb) |
Non più di 100 mg/kg, singolarmente o in combinazione |
Rame (come Cu) |
|
Cromo (come Cr) |
|
Zinco (come Zn) |
|
Bario (come Ba) |
|
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 3 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 171 BIOSSIDO DI TITANIO
Sinonimi |
CI pigmento bianco 6 |
Definizione |
Il biossido di titanio è costituito essenzialmente da anatasio e/o rutilo puro di biossido di titanio che può essere ricoperto da piccole quantità di allumina e/o di silice per migliorare le proprietà tecnologiche del prodotto. In forma di anatasio il biossido di titanio pigmentario può essere ottenuto solo mediante il processo al solfato, che genera come sottoprodotto grandi quantità di acido solforico. In forma di rutilo il biossido di titanio è generalmente ottenuto mediante il processo al cloruro. In certe forme di rutilo il biossido di titanio è prodotto utilizzando mica (silicato di potassio e di alluminio) per formare la struttura di base a piastrine. La superficie della mica è rivestita di biossido di titanio per mezzo di un processo speciale brevettato. Il biossido di titanio rutilo in forma di piastrine è prodotto sottoponendo il pigmento madreperlaceo della mica rivestita di biossido di titanio (rutilo) a una dissoluzione estrattiva in acido seguita da dissoluzione estrattiva in alcali. Nel corso di questo processo tutta la mica è eliminata e il prodotto risultante è biossido di titanio rutilo in forma di piastrine. |
Colour Index n. |
77891 |
EINECS |
236-675-5 |
Denominazione chimica |
Biossido di titanio |
Formula chimica |
TiO2 |
Peso molecolare |
79,88 |
Tenore |
Contenuto non inferiore al 99 % in assenza di allumina e silice |
Descrizione |
Polvere bianca o lievemente colorata |
Identificazione |
|
Solubilità |
Insolubile in acqua e nei solventi organici. Si scioglie lentamente in acido fluoridrico ed in acido solforico concentrato e caldo. |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più dello 0,5 % (105 °C, 3 ore) |
Perdita alla combustione |
Non più dell'1,0 % in assenza di prodotti volatili (a 800 °C) |
Ossido di alluminio e/o anidride silicica |
Totale non superiore al 2,0 % |
Sostanze solubili in HCl 0,5N |
Non più dello 0,5 % in assenza di allumina e di silice; inoltre, per prodotti contenenti allumina e/o silice, non più dell'1,5 % sulla base del prodotto commerciale. |
Sostanze solubili in acqua |
Non più dello 0,5 % |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg dopo estrazione con HCl 0,5 N. |
Antimonio |
Non più di 2 mg/kg dopo estrazione con HCl 0,5 N. |
Arsenico |
Non più di 1 mg/kg dopo estrazione con HCl 0,5 N. |
Piombo |
Non più di 10 mg/kg dopo estrazione con HCl 0,5 N. |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg dopo estrazione con HCl 0,5 N. |
E 172 OSSIDI DI FERRO E IDROSSIDI DI FERRO
Sinonimi |
Ossido di ferro giallo: CI colorante giallo 42 e 43 |
|
Ossido di ferro rosso: CI colorante rosso 101 e 102 |
||
Ossido di ferro nero: CI colorante nero 11 |
||
Definizione |
Gli ossidi di ferro e gli idrossidi di ferro si producono sinteticamente e sono costituiti essenzialmente da ossidi di ferro anidri e/o idrati. Sono disponibili i seguenti colori: giallo, rosso, bruno e nero. Gli ossidi di ferro per uso alimentare si distinguono dai prodotti tecnici in primo luogo per il loro basso livello di contaminanti metallici. Questo risultato si raggiunge selezionando e controllando le materie prime di partenza del ferro e/o purificando estensivamente con metodi chimici il prodotto durante il processo di preparazione dello stesso. |
|
Colour Index n. |
Ossido di ferro giallo: |
77492 |
Ossido di ferro rosso: |
77491 |
|
Ossido di ferro nero: |
77499 |
|
EINECS |
Ossido di ferro giallo: |
257-098-5 |
Ossido di ferro rosso: |
215-168-2 |
|
Ossido di ferro nero: |
235-442-5 |
|
Denominazione chimica |
Ossido di ferro giallo: ossido ferrico idrato, ossido di ferro (III) idrato |
|
Ossido di ferro rosso: ossido ferrico anidro, ossido di ferro (III) anidro |
||
Ossido di ferro nero: ossido ferroso ferrico, ossido di ferro (II, III) |
||
Formula chimica |
Ossido di ferro giallo: |
FeO(OH) · H2O |
Ossido di ferro rosso: |
Fe2O3 |
|
Ossido di ferro nero: |
FeO. Fe2O3 |
|
Peso molecolare |
88,85: |
FeO(OH) |
159,70: |
Fe2O3 |
|
231,55: |
FeO. Fe2O3 |
|
Tenore |
Giallo non meno del 60 %, rosso e nero non meno del 68 % del ferro totale, espresso come ferro |
|
Descrizione |
Polvere di colore giallo, rosso, bruno o nero |
|
Identificazione |
||
Solubilità |
Insolubile in acqua e nei solventi organici Solubile negli acidi minerali concentrati |
|
Purezza |
||
Sostanze solubili in acqua |
Non più dell'1,0 % |
con dissoluzione completa |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Cromo |
Non più di 100 mg/kg |
|
Rame |
Non più di 50 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 10 mg/kg |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
|
Nichel |
Non più di 200 mg/kg |
|
Zinco |
Non più di 100 mg/kg |
E 173 ALLUMINIO
Sinonimi |
CI pigmento metallico |
Definizione |
La polvere d'alluminio è costituita da particelle di alluminio finemente suddivise. La macinazione dell'alluminio può essere effettuata in presenza o in assenza di olii vegetali commestibili e/o di acidi grassi di qualità pari a quella degli additivi alimentari. Non è consentito aggiungere all'alluminio prodotti diversi dagli olii vegetali commestibili e/o dagli acidi grassi di qualità pari a quella degli additivi alimentari. |
Colour Index n. |
77000 |
EINECS |
231-072-3 |
Denominazione chimica |
Alluminio |
Formula chimica |
Al |
Peso atomico |
26,98 |
Tenore |
Non meno del 99 % calcolato come Al in assenza di olii |
Descrizione |
Polvere di colore grigio argento o fogli sottili |
Identificazione |
|
Solubilità |
Insolubile in acqua e nei solventi organici. Solubile in acido cloridrico diluito. |
Test dell'alluminio |
Un campione disciolto in acido cloridrico diluito supera il test |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più dello 0,5 % (105 °C, a peso costante) |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 10 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
E 174 ARGENTO
Sinonimi |
Argentum |
Definizione |
|
Colour Index n. |
77820 |
EINECS |
231-131-3 |
Denominazione chimica |
Argento |
Formula chimica |
Ag |
Peso atomico |
107,87 |
Tenore |
Contenuto non inferiore al 99,5 % di Ag |
Descrizione |
Polvere o fogli sottili color argento |
Identificazione |
|
Purezza |
|
E 175 ORO
Sinonimi |
Pigmento metallico 3; Aurum |
|
Definizione |
||
Colour Index n. |
77480 |
|
EINECS |
231-165-9 |
|
Denominazione chimica |
Oro |
|
Formula chimica |
Au |
|
Peso atomico |
197,0 |
|
Tenore |
Contenuto non inferiore al 90 % di Au |
|
Descrizione |
Polvere o fogli sottili color oro |
|
Identificazione |
|
|
Purezza |
||
Argento |
Non più del 7 % |
dopo dissoluzione completa |
Rame |
Non più del 4 % |
E 180 LITOLRUBINO BK
Sinonimi |
CI pigmento rosso 57; pigmento rubino; carminio 6B |
Definizione |
Il litolrubino BK è costituito essenzialmente da calcio 3-idrossi-4-(4-metil-2-solfonatofenilazo)-2-naftalen carbossilato e da coloranti accessori accompagnati da acqua, cloruro di calcio e/o solfato di calcio quali principali componenti incolori |
Colour Index n. |
15850:1 |
EINECS |
226-109-5 |
Denominazione chimica |
Calcio 3-idrossi-4-(4-metil-2-solfonatofenilazo)-2-naftalen carbossilato |
Formula chimica |
C18H12CaN2O6S |
Peso molecolare |
424,45 |
Tenore |
Contenuto di sostanze coloranti totali non inferiore al 90 %
|
Descrizione |
Polvere rossa |
Identificazione |
|
Spettrometria |
Estinzione massima in dimetilformammide a circa 442 nm |
Purezza |
|
Coloranti accessori |
Non più dello 0,5 % |
Composti organici diversi dai coloranti: |
|
sale di calcio dell'acido 2-ammino-5-metilbenzensolfonico |
Non più dello 0,2 % |
sale di calcio dell'acido 3-idrossi-2-naftalencarbossilico |
Non più dello 0,4 % |
Ammine primarie aromatiche non solfonate |
Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina) |
Sostanze estraibili in etere |
da una soluzione avente un pH 7, non più dello 0,2 % |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Cadmio |
Non più di 1 mg/kg |
È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.
E 200 ACIDO SORBICO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
203-768-7 |
Denominazione chimica |
Acido sorbico; acido trans, trans-2,4-esadienoico |
Formula chimica |
C6H8O2 |
Peso molecolare |
112,12 |
Tenore |
Non meno del 99 % su base anidra |
Descrizione |
Aghi incolori o polvere bianca scorrevole di leggero odore caratteristico. Non presenta cambiamento di colore dopo riscaldamento per 90 minuti a 105 °C |
Identificazione |
|
Intervallo di fusione |
Tra 133 °C e 135 °C dopo essiccazione sotto vuoto per 4 ore in essiccatore su acido solforico |
Spettrometria |
In soluzione in propan-2-olo (1 a 4 000 000) presenta un massimo di assorbanza a 254 ± 2 nm |
Test dei doppi legami |
Positivo |
Solubilità |
Leggermente solubile in acqua, solubile in etanolo |
Purezza |
|
Acqua |
Non più dello 0,5 % (metodo di Karl Fischer) |
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,2 % |
Aldeidi |
Non più dello 0,1 % (come formaldeide) |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 202 SORBATO DI POTASSIO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
246-376-1 |
Denominazione chimica |
Sorbato di potassio; (E,E)-esa-2,4-dienoato di potassio; sale di potassio dell’acido trans, trans-2,4-esadienoico |
Formula chimica |
C6H7O2K |
Peso molecolare |
150,22 |
Tenore |
Non meno del 99 % su base anidra |
Descrizione |
Polvere bianca cristallina che non presenta cambiamento di colore dopo riscaldamento per 90 minuti a 105 °C |
Identificazione |
|
Intervallo di fusione per l'acido sorbico |
Intervallo di fusione dell’acido sorbico isolato mediante acidificazione e non ricristallizzato: 133 °C-135 °C dopo essiccazione sotto vuoto in essiccatore su acido solforico |
Test del potassio |
Positivo |
Test dei doppi legami |
Positivo |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più dell'1,0 % (105 °C, 3 ore) |
Acidità o alcalinità |
Non più dell'1,0 % circa (come acido sorbico o K2CO3) |
Aldeidi |
Non più dello 0,1 % (come formaldeide) |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 203 SORBATO DI CALCIO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
231-321-6 |
Denominazione chimica |
Sorbato di calcio; sale di calcio dell’acido trans, trans-2,4-esadienoico |
Formula chimica |
C12H14O4Ca |
Peso molecolare |
262,32 |
Tenore |
Non meno del 98 % su base anidra |
Descrizione |
Polvere bianca cristallina che non presenta cambiamento di colore dopo riscaldamento per 90 minuti a 105 °C |
Identificazione |
|
Intervallo di fusione dell’acido sorbico |
Intervallo di fusione dell’acido sorbico isolato mediante acidificazione e non ricristallizzato: 133 °C-135 °C dopo essiccazione sotto vuoto in essiccatore su acido solforico |
Test del calcio |
Positivo |
Test dei doppi legami |
Positivo |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più del 2,0 %, determinato mediante essiccazione dopo 4 ore sotto vuoto in essiccatore su acido solforico |
Aldeidi |
Non più dello 0,1 % (come formaldeide) |
Fluoruri |
Non più di 10 mg/kg |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 210 ACIDO BENZOICO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
200-618-2 |
Denominazione chimica |
Acido benzoico; acido benzencarbossilico; acido fenilcarbossilico |
Formula chimica |
C7H6O2 |
Peso molecolare |
122,12 |
Tenore |
Non meno del 99,5 % su base anidra |
Descrizione |
Polvere cristallina bianca |
Identificazione |
|
Intervallo di fusione |
121,5 °C -123,5 °C |
Test di sublimazione |
Positivo |
Test del benzoato |
Positivo |
pH |
Circa 4 (soluzione in acqua) |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più dello 0,5 % (dopo essiccazione per 3 ore su acido solforico) |
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,05 % |
Composti organici clorurati |
Non più dello 0,07 % come cloruro, corrispondente allo 0,3 % espresso in acido monoclorobenzoico |
Sostanze facilmente ossidabili |
Aggiungere 1,5 ml di acido solforico a 100 ml di acqua, riscaldare fino all’ebollizione e aggiungere KMnO4 0,1 N goccia a goccia, fino a quando il colore rosa persiste per 30 secondi. Sciogliere 1 g dal campione, pesato con l’approssimazione di 1 mg, nella soluzione riscaldata e titolare con KMnO4 0,1 N fino a colore rosa persistente per 15 secondi. La titolazione non deve richiedere più di 0,5 ml. |
Sostanze facilmente carbonizzabili |
Una soluzione fredda di 0,5 g di acido benzoico in 5 ml di acido solforico al 94,5-95,5 % deve presentare una colorazione non più forte di quella di un liquido di riferimento contenente 0,2 ml di cloruro di cobalto STC (10), 0,3 ml di cloruro ferrico STC (11), 0,1 ml di solfato di rame STC x (12) e 4,4 ml di acqua |
Acidi policiclici |
Il primo precipitato ottenuto durante l’acidificazione frazionata di una soluzione neutralizzata di acido benzoico non deve presentare un punto di fusione differente da quello dell’acido benzoico |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 211 BENZOATO DI SODIO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
208-534-8 |
Denominazione chimica |
Benzoato di sodio; sale di sodio dell’acido benzencarbossilico; sale di sodio dell’acido fenilcarbossilico |
Formula chimica |
C7H5O2Na |
Peso molecolare |
144,11 |
Tenore |
Non meno del 99 % di C7H5O2Na, dopo essiccazione per 4 ore a 105 ° C |
Descrizione |
Polvere cristallina o granuli di colore bianco, pressoché inodori |
Identificazione |
|
Solubilità |
Facilmente solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo |
Intervallo di fusione dell’acido benzoico |
Intervallo di fusione dell’acido benzoico isolato mediante acidificazione e non ricristallizzato: 121,5 ° C-123,5 ° C, dopo essiccazione in essiccatore su acido solforico |
Test del benzoato |
Positivo |
Test del sodio |
Positivo |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più dell'1,5 % (dopo essiccazione per 4 ore a 105° C) |
Sostanze facilmente ossidabili |
Aggiungere 1,5 ml di acido solforico a 100 ml di acqua, riscaldare fino all’ebollizione e aggiungere KMnO4 0,1 N goccia a goccia, fino a quando il colore rosa persiste per 30 secondi. Sciogliere 1 g dal campione, pesato con l’approssimazione di 1 mg, nella soluzione riscaldata e titolare con KMnO4 0,1 N fino a colore rosa persistente per 15 secondi. La titolazione non deve richiedere più di 0,5 ml. |
Acidi policiclici |
Il primo precipitato ottenuto durante l’acidificazione frazionata di una soluzione neutralizzata di sodio benzoato non deve presentare un punto di fusione differente da quello dell’acido benzoico |
Composti organici clorurati |
Non più dello 0,06 % come cloruro, corrispondente allo 0,25 % espresso come acido monoclorobenzoico |
Acidità o alcalinità |
La neutralizzazione di 1 g di benzoato di sodio in presenza di fenolftaleina deve richiedere non più di 0,25 ml di 0,1 N NaOH o 0,1 N HCl |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 212 BENZOATO DI POTASSIO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
209-481-3 |
Denominazione chimica |
Benzoato di potassio; sale di potassio dell’acido benzencarbossilico; sale di potassio dell’acido fenilcarbossilico |
Formula chimica |
C7H5KO2·3H2O |
Peso molecolare |
214,27 |
Tenore |
Non meno del 99 % C7H5KO2 dopo essiccazione a 105 ° C fino a peso costante |
Descrizione |
Polvere cristallina bianca |
Identificazione |
|
Intervallo di fusione dell’acido benzoico |
Intervallo di fusione dell’acido benzoico isolato mediante acidificazione e non ricristallizzato: 121,5 ° C-123,5 °C dopo essiccazione sotto vuoto in essiccatore su acido solforico |
Test del benzoato |
Positivo |
Test del potassio |
Positivo |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più del 26,5 % (dopo essiccazione per 4 ore a 105 ° C) |
Composti organici clorurati |
Non più dello 0,06 % come cloruro, corrispondente allo 0,25 % espresso in acido monoclorobenzoico |
Sostanze facilmente ossidabili |
Aggiungere 1,5 ml di acido solforico a 100 ml di acqua, riscaldare fino all’ebollizione e aggiungere KMnO4 0,1 N goccia a goccia, fino a quando il colore rosa persiste per 30 secondi. Sciogliere 1 g dal campione, pesato con l’approssimazione di 1 mg, nella soluzione riscaldata e titolare con KMnO4 0,1 N fino a colore rosa persistente per 15 secondi. La titolazione non deve richiedere più di 0,5 ml. |
Sostanze facilmente carbonizzabili |
Una soluzione fredda di 0,5 g di acido benzoico in 5 ml di acido solforico al 94,5-95,5 % deve presentare una colorazione non più forte di quella di un liquido di riferimento contenente 0,2 ml di cloruro di cobalto STC, 0,3 ml di cloruro ferrico STC, 0,1 ml di solfato di rame STC e 4,4 ml di acqua |
Acidi policiclici |
Il primo precipitato ottenuto durante l’acidificazione frazionata di una soluzione neutralizzata di benzoato di potassio non deve presentare un punto di fusione differente da quello dell’acido benzoico |
Acidità o alcalinità |
La neutralizzazione di 1 g di benzoato di potassio in presenza di fenolftaleina deve richiedere non più di 0,25 ml di 0,1 N NaOH o 0,1 HCl |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 213 BENZOATO DI CALCIO
Sinonimi |
Benzoato monocalcico |
|
Definizione |
||
EINECS |
218-235-4 |
|
Denominazione chimica |
Benzoato di calcio; dibenzoato di calcio |
|
Formula chimica |
Anidro: |
C14H10O4Ca |
Monoidrato: |
C14H10O4Ca·H2O |
|
Triidrato: |
C14H10O4Ca·3H2O |
|
Peso molecolare |
Anidro: |
282,31 |
Monoidrato: |
300,32 |
|
Triidrato: |
336,36 |
|
Tenore |
Non meno del 99 % dopo essiccazione a 105 ° C |
|
Descrizione |
Cristalli bianchi o incolori, o polvere bianca |
|
Identificazione |
||
Intervallo di fusione dell’acido benzoico |
Intervallo di fusione dell’acido benzoico isolato mediante acidificazione e non ricristallizzato: 121,5 ° C-123,5 ° C dopo essiccazione sotto vuoto in essiccatore su acido solforico |
|
Test del benzoato |
Positivo |
|
Test del calcio |
Positivo |
|
Purezza |
||
Perdita all'essiccazione |
Non più del 17,5 % (determinato mediante essiccazione a 105 ° C fino a peso costante) |
|
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,3 % |
|
Composti organici clorurati |
Non più dello 0,06 % come cloruro, corrispondente allo 0,25 % espresso in acido monoclorobenzoico |
|
Sostanze facilmente ossidabili |
Aggiungere 1,5 ml di acido solforico a 100 ml di acqua, riscaldare fino all’ebollizione e aggiungere KMnO4 0,1 N goccia a goccia, fino a quando il colore rosa persiste per 30 secondi. Sciogliere 1 g dal campione, pesato con l’approssimazione di 1 mg, nella soluzione riscaldata e titolare con KMnO4 0,1 N fino a colore rosa persistente per 15 secondi. La titolazione non deve richiedere più di 0,5 ml. |
|
Sostanze facilmente carbonizzabili |
Una soluzione fredda di 0,5 g di acido benzoico in 5 ml di acido solforico al 94,5-95,5 % deve presentare una colorazione non più forte di quella di un liquido di riferimento contenente 0,2 ml di cloruro di cobalto STC, 0,3 ml di cloruro ferrico STC, 0,1 ml di solfato di rame STC e 4,4 ml di acqua |
|
Acidi policiclici |
Il primo precipitato ottenuto durante l’acidificazione frazionata di una soluzione neutralizzata di benzoato di calcio non deve presentare un punto di fusione differente da quello dell’acido benzoico |
|
Acidità o alcalinità |
La neutralizzazione di 1 g di benzoato di calcio in presenza di fenolftaleina deve richiedere non più di 0,25 ml di 0,1 N NaOH o 0,1 N HCl |
|
Fluoruri |
Non più di 10 mg/kg |
|
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 214 p-IDROSSIBENZOATO D’ETILE
Sinonimi |
Etilparabene; p-ossibenzoato d’etile |
Definizione |
|
EINECS |
204-399-4 |
Denominazione chimica |
p-Idrossibenzoato d’etile; estere etilico dell’acido p-idrossibenzoico |
Formula chimica |
C9H10O3 |
Peso molecolare |
166,8 |
Tenore |
Non meno del 99,5 % dopo essiccazione per 2 ore a 80 ° C |
Descrizione |
Piccoli cristalli incolori pressoché inodori, o polvere bianca cristallina |
Identificazione |
|
Intervallo di fusione |
115 °C - 118 °C |
Test del p-idrossibenzoato |
Intervallo di fusione dell’acido p-idrossibenzoico isolato mediante acidificazione e non ricristallizzato: 213 ° C- 217 ° C, dopo essiccazione sotto vuoto in essiccatore su acido solforico |
Test dell’alcol |
Positivo |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più dello 0,5 % (dopo essiccazione per 2 ore a 80 ° C) |
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,05 % |
Acido p-idrossibenzoico e acido salicilico |
Non più dello 0,35 % espresso in acido p-idrossibenzoico |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 215 ETIL-p-IDROSSIBENZOATO DI SODIO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
252-487-6 |
Denominazione chimica |
Etil-p-idrossibenzoato di sodio; sale di sodio dell’estere etilico dell’acido p-idrossibenzoico |
Formula chimica |
C9H9O3Na |
Peso molecolare |
188,8 |
Tenore |
Non meno dell’83 % di estere etilico dell’acido p-idrossibenzoico su base anidra |
Descrizione |
Polvere igroscopica, cristallina, bianca |
Identificazione |
|
Intervallo di fusione |
115 ° C-118 ° C dopo essiccazione sotto vuoto in essiccatore su acido solforico |
Test del p-idrossibenzoato |
Intervallo di fusione dell’acido p-idrossibenzoico derivato dal campione: 213 ° C-217 ° C |
Test del sodio |
Positivo |
pH |
9,9 - 10,3 (soluzione acquosa allo 0,1 %) |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più del 5 % (determinato mediante essiccazione sotto vuoto in essiccatore su acido solforico) |
Ceneri solfatate |
37-39 % |
Acido p-idrossibenzoico e acido salicilico |
Non più dello 0,35 % espresso in acido p-idrossibenzoico |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 218 p-IDROSSIBENZOATO DI METILE
Sinonimi |
Metilparabene; p-ossibenzoato di metile |
Definizione |
|
EINECS |
243-171-5 |
Denominazione chimica |
p-Idrossibenzoato di metile; estere metilico dell’acido p-idrossibenzoico |
Formula chimica |
C8H8O3 |
Peso molecolare |
152,15 |
Tenore |
Non meno del 99 % dopo essiccazione per 2 ore a 80 °C |
Descrizione |
Piccoli cristalli incolori o polvere bianca cristallina, pressoché inodore |
Identificazione |
|
Intervallo di fusione |
125 °C - 128 °C |
Test del p-idrossibenzoato |
Intervallo di fusione dell’acido p-idrossibenzoico derivato dal campione: 213 ° C-217 ° C dopo essicazione per 2 ore a 80 ° C |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più dello 0,5 % (dopo essiccazione per 2 ore a 80 ° C) |
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,05 % |
Acido p-idrossibenzoico e acido salicilico |
Non più dello 0,35 % espresso in acido p-idrossibenzoico |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 219 METIL-p-IDROSSIBENZOATO DI SODIO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
|
Denominazione chimica |
Metil-p-idrossibenzoato di sodio; sale sodico dell’estere metilico dell’acido p-idrossibenzoico |
Formula chimica |
C8H7O3Na |
Peso molecolare |
174,15 |
Tenore |
Non meno del 99,5 % su base anidra |
Descrizione |
Polvere bianca igroscopica |
Identificazione |
|
Intervallo di fusione |
Il precipitato bianco formato mediante acidificazione con acido cloridrico di una soluzione acquosa al 10 % (p/v) del derivato sodico del p-idrossibenzoato di metile (indicatore: cartina al tornasole) deve presentare, dopo lavaggio con acqua ed essiccazione a 80 ° C per 2 ore, un intervallo di fusione da 125 ° C a 128 ° C |
Test del sodio |
Positivo |
pH |
9,7 – 10,3 (soluzione allo 0,1 % in acqua esente da anidride carbonica) |
Purezza |
|
Acqua |
Non più dello 5 % (metodo di Karl Fischer) |
Ceneri solfatate |
40 %-44,5 % su base anidra |
Acido p-idrossibenzoico e acido salicilico |
Non più dello 0,35 % espresso in acido p-idrossibenzoico |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 220 ANIDRIDE SOLFOROSA
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
231-195-2 |
Denominazione chimica |
Biossido di zolfo; anidride dell’acido solforoso |
Formula chimica |
SO2 |
Peso molecolare |
64,07 |
Tenore |
Non meno del 99 % |
Descrizione |
Gas incolore, non infiammabile, con forte odore pungente e soffocante |
Identificazione |
|
Test delle sostanze solforose |
Positivo |
Purezza |
|
Acqua |
Non più dello 0,05 % (metodo di Karl Fischer) |
Residuo non volatile |
Non più dello 0,01 % |
Anidride solforica |
Non più dello 0,1 % |
Selenio |
Non più di 10 mg/kg |
Altri gas normalmente non presenti nell’aria |
Non rilevabili |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 5 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 221 SOLFITO DI SODIO
Sinonimi |
|
|
Definizione |
||
EINECS |
231-821-4 |
|
Denominazione chimica |
Solfito di sodio (anidro e eptaidrato) |
|
Formula chimica |
Anidro: |
Na2SO3 |
Eptaidrato: |
Na2SO37H2O |
|
Peso molecolare |
Anidro: |
126,04 |
Eptaidrato: |
252,16 |
|
Tenore |
Anidro: |
Non meno del 95 % di Na2SO3 e non meno del 48 % di SO2 |
Eptaidrato: |
Non meno del 48 % di Na2 SO3 e non meno del 24 % di SO2 |
|
Descrizione |
Polvere cristallina bianca o cristalli incolori |
|
Identificazione |
||
Test dei solfiti |
Positivo |
|
Test del sodio |
Positivo |
|
pH |
8,5 - 11,5, (anidro: soluzione al 10 %; eptaidrato: soluzione al 20 %) |
|
Purezza |
||
Tiosolfati |
Non più dello 0,1 % sul tenore di SO2 |
|
Ferro |
Non più di 10 mg/kg sul tenore di SO2 |
|
Selenio |
Non più di 5 mg/kg sul tenore di SO2 |
|
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 222 SODIO BISOLFITO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
231-921-4 |
Denominazione chimica |
Bisolfito di sodio; idrogeno solfito di sodio |
Formula chimica |
NaHSO3 in soluzione acquosa |
Peso molecolare |
104,06 |
Tenore |
Non meno del 32 % p/p NaHSO3 |
Descrizione |
Soluzione limpida, da incolore a gialla |
Identificazione |
|
Test dei solfiti |
Positivo |
Test del sodio |
Positivo |
pH |
2,5 - 5,5 (soluzione acquosa al 10 %) |
Purezza |
|
Ferro |
Non più di 10 mg/kg di Na2SO3 sul tenore di SO2 |
Selenio |
Non più di 5 mg/kg sul tenore di SO2 |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 223 METABISOLFITO DI SODIO
Sinonimi |
Pirosolfito; pirosolfito di sodio |
Definizione |
|
EINECS |
231-673-0 |
Denominazione chimica |
Disolfito di sodio; pentaossodisolfato di disodio |
Formula chimica |
Na2S2O5 |
Peso molecolare |
190,11 |
Tenore |
Non meno del 95 % di Na2S2O5 e non meno del 64 % di SO2 |
Descrizione |
Cristalli bianchi o polvere cristallina |
Identificazione |
|
Test dei solfiti |
Positivo |
Test del sodio |
Positivo |
pH |
4,0 - 5,5 (soluzione acquosa al 10 %) |
Purezza |
|
Tiosolfati |
Non più dello 0,1 % sul tenore di SO2 |
Ferro |
Non più di 10 mg/kg sul tenore di SO2 |
Selenio |
Non più di 5 mg/kg sul tenore di SO2 |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 224 METABISOLFITO DI POTASSIO
Sinonimi |
Pirosolfito di potassio |
Definizione |
|
EINECS |
240-795-3 |
Denominazione chimica |
Disolfito di potassio; pentaossodisolfato di potassio |
Formula chimica |
K2S2O5 |
Peso molecolare |
222,33 |
Tenore |
Non meno del 90 % di K2S2O5 e non meno del 51,8 % di SO2, la parte rimanente è costituita pressoché interamente da solfato di potassio |
Descrizione |
Cristalli incolori o polvere cristallina bianca |
Identificazione |
|
Test dei solfiti |
Positivo |
Test del potassio |
Positivo |
Purezza |
|
Tiosolfati |
Non più dello 0,1 % sul tenore di SO2 |
Ferro |
Non più di 10 mg/kg sul tenore di SO2 |
Selenio |
Non più di 5 mg/kg sul tenore di SO2 |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 226 SOLFITO DI CALCIO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
218-235-4 |
Denominazione chimica |
Solfito di calcio |
Formula chimica |
CaSO3·2H2O |
Peso molecolare |
156,17 |
Tenore |
Non meno del 95 % di CaSO3·2H2O e non meno del 39 % di SO2 |
Descrizione |
Cristalli bianchi o polvere cristallina bianca |
Identificazione |
|
Test dei solfiti |
Positivo |
Test del calcio |
Positivo |
Purezza |
|
Ferro |
Non più di 10 mg/kg sul tenore di SO2 |
Selenio |
Non più di 5 mg/kg sul tenore di SO2 |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 227 CALCIO BISOLFITO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
237-423-7 |
Denominazione chimica |
Bisolfito di calcio; idrogeno solfito di calcio |
Formula chimica |
Ca(HSO3)2 |
Peso molecolare |
202,22 |
Tenore |
Dal 6 all’8 % (p/v) di anidride solforosa e dal 2,5 al 3,5 % (p/v) di biossido di calcio a cui corrisponde dal 10 al 14 % (p/v) di bisolfito di calcio [Ca(HSO3)2] |
Descrizione |
Soluzione acquosa giallo-verde, limpida, con netto odore di anidride solforosa |
Identificazione |
|
Test dei solfiti |
Positivo |
Test del calcio |
Positivo |
Purezza |
|
Ferro |
Non più di 10 mg/kg sul tenore di SO2 |
Selenio |
Non più di 5 mg/kg sul tenore di SO2 |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 228 POTASSIO SOLFITO ACIDO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
231-870-1 |
Denominazione chimica |
Bisolfito di potassio; idrogeno solfito di potassio |
Formula chimica |
KHSO3 in soluzione acquosa |
Peso molecolare |
120,17 |
Tenore |
Non meno di 280 g di KHSO3 per litro (o di 150 g di SO2 per litro) |
Descrizione |
Soluzione acquosa, limpida, incolore |
Identificazione |
|
Test dei solfiti |
Positivo |
Test del potassio |
Positivo |
Purezza |
|
Ferro |
Non più di 10 mg/kg sul tenore di SO2 |
Selenio |
Non più di 5 mg/kg sul tenore di SO2 |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 234 NISINA
Sinonimi |
|
Definizione |
La nisina è costituita da parecchi polipeptidi strettamente correlati prodotti da ceppi naturali di Lactococcus lactis subsp.lactis |
EINECS |
215-807-5 |
Denominazione chimica |
|
Formula chimica |
C143H230N42O37S7 |
Peso molecolare |
3 354,12 |
Tenore |
Il concentrato di nisina contiene non meno di 900 unità per mg in una miscela di proteine o solidi fermentati del latte scremato contenente almeno il 50 % di cloruro di sodio |
Descrizione |
Polvere bianca |
Identificazione |
|
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più del 3 % (da 102 °C a 103 °C, fino a peso costante) |
Arsenico |
Non più di 1 mg/kg |
Piombo |
Non più di 1 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 235 NATAMICINA
Sinonimi |
Pimaricina |
||||
Definizione |
La natamicina è un fungicida del gruppo dei macrolidi polienici ed è prodotta da ceppi naturali di Streptomyces natalensis e di altre specie |
||||
EINECS |
231-683-5 |
||||
Denominazione chimica |
Stereoisomero dell'acido 22-(3-ammino-3,6-dideossi-β-D- mannopiranosilossi)-1,3,26-triidrossi-12-metil-10-osso-6,11,28-triossatriciclo[22.3.1.05,7]ottacosa-8,14,16,18,20-pentaene-25-carbossilico |
||||
Formula chimica |
C33H47O13N |
||||
Peso molecolare |
665,74 |
||||
Tenore |
Non meno del 95 % su base anidra |
||||
Descrizione |
Polvere cristallina da bianca a color crema |
||||
Identificazione |
|||||
Reazioni cromatiche |
Aggiungendo qualche cristallo di natamicina su un vetrino ad una goccia di:
|
||||
Spettrometria |
Una soluzione allo 0,0005 % p/v in una soluzione metanolica all’1 % di acido acetico presenta massimi di assorbimento a circa 290 nm, 303 nm e 318 nm, una spalla a circa 280 nm e minimi di assorbimento a circa 250 nm, 295,5 nm e 311 nm |
||||
pH |
5,5-7,5 (soluzione all’1 % p/v in una miscela preventivamente neutralizzata di 20 parti di dimetilformammide e 80 parti di acqua) |
||||
Potere rotatorio specifico |
[α]D 20 = da + 250 ° a + 295 ° (soluzione all’1 % p/v in acido acetico glaciale a 20 ° C, valore riferito alla sostanza essiccata) |
||||
Purezza |
|||||
Perdita all'essiccazione |
Non più dell'8 % (su P2O5, sotto vuoto a 60 ° C fino a peso costante) |
||||
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,5 % |
||||
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
||||
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
||||
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
||||
Criteri microbiologici |
|||||
Conta batterica totale |
Non più di 100 colonie per grammo |
E 239 ESAMETILENTETRAMINA
Sinonimi |
Esamina; metenammina |
Definizione |
|
EINECS |
202-905-8 |
Denominazione chimica |
1,3,5,7-Tetraazatriciclo [3.3.1.13,7]-decano, esametilenetetrammina |
Formula chimica |
C6H12N4 |
Peso molecolare |
140,19 |
Tenore |
Non meno del 99 % su base anidra |
Descrizione |
Polvere cristallina incolore o bianca |
Identificazione |
|
Test della formaldeide |
Positivo |
Test dell'ammoniaca |
Positivo |
Punto di sublimazione |
Circa 260 °C |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più dello 0,5 % (per 2 ore a 105 ° C sotto vuoto su P2O5) |
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,05 % |
Solfati |
Non più dello 0,005 % espressi come SO4 |
Cloruri |
Non più dello 0,005 % espressi come Cl |
Sali d’ammonio |
Non rivelabili |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 242 DIMETILDICARBONATO
Sinonimi |
DMDC; pirocarbonato di dimetile |
Definizione |
|
EINECS |
224-859-8 |
Denominazione chimica |
Dimetil-dicarbonato; estere dimetilico dell’acido pirocarbonico |
Formula chimica |
C4H6O5 |
Peso molecolare |
134,09 |
Tenore |
Non meno del 99,8 % |
Descrizione |
Liquido incolore, si decompone in soluzione acquosa. Corrosivo per la pelle e per gli occhi; tossico se inalato o ingerito |
Identificazione |
|
Decomposizione |
Dopo diluizione, test del CO2 e del metanolo positivi |
Punto di fusione |
17 °C |
Punto di ebollizione |
172 °C con decomposizione |
Densità 20 °C |
Circa 1,25 g/cm3 |
Spettro di assorbimento dell'infrarosso |
Massimi a 1 156 e 1 832 cm- 1 |
Purezza |
|
Dimetilcarbonato |
Non più dello 0,2 % |
Cloro totale |
Non più di 3 mg/kg |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 249 NITRITO DI POTASSIO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
231-832-4 |
Denominazione chimica |
Nitrito di potassio |
Formula chimica |
KNO2 |
Peso molecolare |
85,11 |
Tenore |
Non meno del 95 % su base anidra (14) |
Descrizione |
Granuli deliquescenti bianchi o leggermente giallastri |
Identificazione |
|
Test dei nitriti |
Positivo |
Test del potassio |
Positivo |
pH |
6,0 - 9,0 (soluzione al 5 %) |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più del 3 % (4 ore, su gel di silice) |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 250 NITRITO DI SODIO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
231-555-9 |
Denominazione chimica |
Nitrito di sodio |
Formula chimica |
NaNO2 |
Peso molecolare |
69,00 |
Tenore |
Non meno del 97 % su base anidra (15) |
Descrizione |
Polvere cristallina bianca o grumi giallastri |
Identificazione |
|
Test dei nitriti |
Positivo |
Test del sodio |
Positivo |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più dello 0,25 % (4 ore, su gel di silice) |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 251 NITRATO DI SODIO
I. NITRATO DI SODIO SOLIDO
Sinonimi |
Salnitro del Cile; nitrato cubico o nitrato di soda |
Definizione |
|
EINECS |
231-554-3 |
Denominazione chimica |
Nitrato di sodio |
Formula chimica |
NaNO3 |
Peso molecolare |
85,00 |
Tenore |
Non meno del 99 % su base anidra |
Descrizione |
Polvere bianca cristallina, leggermente igroscopica |
Identificazione |
|
Test dei nitrati |
Positivo |
Test del sodio |
Positivo |
pH |
5,5 - 8,3 (soluzione al 5 %) |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più del 2 % (105 °C, 4 ore) |
Nitriti |
Non più di 30 mg/kg espressi in NaNO2 |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
II. |
NITRATO DI SODIO LIQUIDO |
Sinonimi |
|
Definizione |
Il nitrato di sodio liquido è una soluzione acquosa di nitrato di sodio, come diretto risultato della reazione chimica fra idrossido di sodio e acido citrico in quantità stechiometriche senza successiva cristallizzazione. Forme standardizzate preparate a partire da nitrato di sodio liquido rispondente a queste specifiche possono contenere acido nitrico in quantità eccessive, se chiaramente dichiarate o indicate. |
EINECS |
231-554-3 |
Denominazione chimica |
Nitrato di sodio |
Formula chimica |
NaNO3 |
Peso molecolare |
85,00 |
Tenore |
Tra il 33,5 % e il 40,0 % di NaNO3 |
Descrizione |
Liquido chiaro incolore |
Identificazione |
|
Test dei nitrati |
Positivo |
Test del sodio |
Positivo |
pH |
1,5 - 3,5 |
Purezza |
|
Acido nitrico libero |
Non più dello 0,01 % |
Nitriti |
Non più di 10 mg/kg espressi in NaNO2 |
Arsenico |
Non più di 1 mg/kg |
Piombo |
Non più di 1 mg/kg |
Mercurio |
Non più dello 0,3 mg/kg |
Queste specifiche si riferiscono a una soluzione acquosa al 35 %
E 252 NITRATO DI POTASSIO
Sinonimi |
Salnitro del Cile; nitrato cubico o di soda |
Definizione |
|
EINECS |
231-818-8 |
Denominazione chimica |
Nitrato di potassio |
Formula chimica |
KNO3 |
Peso molecolare |
101,11 |
Tenore |
Non meno del 99 % su base anidra |
Descrizione |
Polvere cristallina bianca o prismi trasparenti di sapore salino, pungente, rinfrescante |
Identificazione |
|
Test dei nitrati |
Positivo |
Test del potassio |
Positivo |
pH |
4,5 - 8,5 (soluzione al 5 %) |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più dell'1 % (105 °C, 4 ore) |
Nitriti |
Non più di 20 mg/kg espressi in KNO2 |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 260 ACIDO ACETICO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
200-580-7 |
Denominazione chimica |
Acido acetico; acido etanoico |
Formula chimica |
C2H4O2 |
Peso molecolare |
60,05 |
Tenore |
Non meno del 99,8 % |
Descrizione |
Liquido limpido incolore di caratteristico odore pungente |
Identificazione |
|
Punto di ebollizione |
118 °C alla pressione di 760 mm (di mercurio) |
Peso specifico |
Circa 1,049 |
Test degli acetati |
Una soluzione su tre è positiva al test degli acetati |
Punto di solidificazione |
Non inferiore a 14,5 °C |
Purezza |
|
Residuo non volatile |
Non più di 100 mg/kg |
Acido formico, formiati ed altre sostanze ossidabili |
Non più di 1 000 mg/kg espressi come acido formico |
Sostanze facilmente ossidabili |
Diluire 2 ml del campione, in un contenitore con tappo di vetro, con 10 ml di acqua e aggiungere 0,1 ml di permanganato di potassio 0,1 N. Il colore rosa non deve virare al marrone prima di 30 minuti |
Arsenico |
Non più di 1 mg/kg |
Piombo |
Non più dello 0,5 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 261 ACETATO DI POTASSIO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
204-822-2 |
Denominazione chimica |
Acetato di potassio |
Formula chimica |
C2H3O2K |
Peso molecolare |
98,14 |
Tenore |
Non meno del 99 % su base anidra |
Descrizione |
Cristalli incolori deliquescenti o polvere cristallina bianca, inodore o con un leggerissimo odore acetico, sapore salino |
Identificazione |
|
pH |
7,5 – 9,0 (soluzione acquosa al 5,0 %) |
Test degli acetati |
Positivo |
Test del potassio |
Positivo |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più di 8 % (150 °C, 2 ore) |
Acido formico, formiati ed altre sostanze ossidabili |
Non più di 1 000 mg/kg espressi come acido formico |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 262 (i) ACETATO DI SODIO
Sinonimi |
|
|
Definizione |
||
EINECS |
204-823-8 |
|
Denominazione chimica |
Acetato di sodio |
|
Formula chimica |
C2H3NaO2·nH2O (n = 0 o 3) |
|
Peso molecolare |
Anidro: |
82,03 |
Triidrato: |
136,08 |
|
Tenore |
Non meno del 98,5 % su base anidra, sia per la forma anidra, sia per la forma triidrata |
|
Descrizione |
Anidro: |
Polvere igroscopica granulare bianca inodore |
Triidrato: |
Cristalli trasparenti incolori o polvere cristallina granulare, inodore o con un leggerissimo odore acetico. Efflorescente in aria calda secca |
|
Identificazione |
||
pH |
8,0 – 9,5 (soluzione acquosa all’1,0 %) |
|
Test degli acetati |
Positivo |
|
Test del sodio |
Positivo |
|
Purezza |
||
Perdita all'essiccazione |
Anidro: |
Non più del 2 % (120 °C, 4 ore) |
Triidrato: |
Tra il 36 e il 42 % (120 °C, 4 ore) |
|
Acido formico, formiati ed altre sostanze ossidabili |
Non più di 1 000 mg/kg espressi come acido formico |
|
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 262 (ii) DIACETATO DI SODIO
Sinonimi |
|
Definizione |
Il diacetato di sodio è un composto molecolare di acetato di sodio e acido acetico |
EINECS |
204-814-9 |
Denominazione chimica |
Idrogeno diacetato di sodio |
Formula chimica |
C4H7NaO4·nH2O (n = 0 o 3) |
Peso molecolare |
142,09 (anidro) |
Tenore |
39-41 % di acido acetico libero e 58-60 % di acetato di sodio |
Descrizione |
Solido cristallino, bianco, igroscopico di odore acetico |
Identificazione |
|
pH |
4,5 – 5,0 (soluzione acquosa al 10 %) |
Test degli acetati |
Positivo |
Test del sodio |
Positivo |
Purezza |
|
Acqua |
Non più del 2 % (metodo di Karl Fischer) |
Acido formico, formiati ed altre sostanze ossidabili |
Non più di 1 000 mg/kg espressi come acido formico |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 263 ACETATO DI CALCIO
Sinonimi |
|
|
Definizione |
||
EINECS |
200-540-9 |
|
Denominazione chimica |
Acetato di calcio |
|
Formula chimica |
Anidro: |
C4H6O4Ca |
Monoidrato: |
C4H6O4Ca·H2O |
|
Peso molecolare |
Anidro: |
158,17 |
Monoidrato: |
176,18 |
|
Tenore |
Non meno del 98 % su base anidra |
|
Descrizione |
L’acetato di calcio anidro è un solido cristallino voluminoso, igroscopico, bianco, di sapore amarognolo. Può avere un leggero odore di acido acetico. Il monoidrato può presentarsi in forma di aghi, granuli o polvere. |
|
Identificazione |
||
pH |
6,0 – 9,0 (soluzione acquosa al 10 %) |
|
Test degli acetati |
Positivo |
|
Test del calcio |
Positivo |
|
Purezza |
||
Perdita all'essiccazione |
Non più dell'11 % (a 155 ° C fino a peso costante per il monoidrato) |
|
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,3 % |
|
Acido formico, formiati ed altre sostanze ossidabili |
Non più di 1 000 mg/kg espressi come acido formico |
|
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
|
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
|
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 270 ACIDO LATTICO
Sinonimi |
|
Definizione |
L'acido lattico è costituito da una miscela di acido lattico (C3H6O3) e lattato di acido lattico (C6H10O5). Si ottiene per fermentazione lattica degli zuccheri o per sintesi. L’acido lattico è igroscopico e quando viene concentrato all’ebollizione condensa per formare lattato dell’acido lattico, che si idrolizza ad acido lattico per diluizione e riscaldamento. |
EINECS |
200-018-0 |
Denominazione chimica |
Acido lattico; acido 2-idrossipropionico; acido 1-idrossietan-1-carbossilico |
Formula chimica |
C3H6O3 |
Peso molecolare |
90,08 |
Tenore |
Non meno del 76 % |
Descrizione |
Liquido sciropposo incolore o giallastro, quasi inodore, di sapore acido |
Identificazione |
|
Test dei lattati |
Positivo |
Purezza |
|
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,1 % |
Cloruri |
Non più dello 0,2 % |
Solfati |
Non più dello 0,25 % |
Ferro |
Non più di 10 mg/kg |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
Nota: Questa specifica si riferisce ad una soluzione acquosa all’80 %; per soluzioni acquose meno concentrate, calcolare valori corrispondenti al loro contenuto di acido lattico
E 280 ACIDO PROPIONICO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
201-176-3 |
Denominazione chimica |
Acido propionico; acido propanoico |
Formula chimica |
C3H6O2 |
Peso molecolare |
74,08 |
Tenore |
Non meno del 99,5 % |
Descrizione |
Liquido oleoso incolore o leggermente giallastro, di leggero odore pungente |
Identificazione |
|
Punto di fusione |
– 22 °C |
Intervallo di distillazione |
138,5 °C - 142,5 °C |
Purezza |
|
Residuo non volatile |
Non più dello 0,01 % dopo essiccazione a 140 °C fino a peso costante |
Aldeidi |
Non più dello 0,1 % espresso come formaldeide |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 281 PROPIONATO DI SODIO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
205-290-4 |
Denominazione chimica |
Propionato di sodio; propanoato di sodio |
Formula chimica |
C3H5O2Na |
Peso molecolare |
96,06 |
Tenore |
Non meno del 99 % dopo essiccazione per 2 ore a 105 °C |
Descrizione |
Polvere igroscopica cristallina bianca; polvere bianca fine |
Identificazione |
|
Test dei propionati |
Positivo |
Test del sodio |
Positivo |
pH |
7,5 – 10,5 (soluzione acquosa al 10 %) |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più del 4 % (105 °C, 2 ore) |
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,1 % |
Ferro |
Non più di 50 mg/kg |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 5 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 282 PROPIONATO DI CALCIO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
223-795-8 |
Denominazione chimica |
Propionato di calcio |
Formula chimica |
C6H10O4Ca |
Peso molecolare |
186,22 |
Tenore |
Non meno del 99 % dopo essiccazione per 2 ore a 105 °C |
Descrizione |
Polvere cristallina bianca |
Identificazione |
|
Test dei propionati |
Positivo |
Test del calcio |
Positivo |
pH |
6,0 – 9,0 (soluzione acquosa al 10 %) |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più del 4 % (105 °C, 2 ore) |
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,3 % |
Ferro |
Non più di 50 mg/kg |
Fluoruri |
Non più di 10 mg/kg |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 5 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 283 PROPIONATO DI POTASSIO
Sinonimi |
|
Definizione |
|
EINECS |
206-323-5 |
Denominazione chimica |
Propionato di potassio; propanoato di potassio |
Formula chimica |
C3H5KO2 |
Peso molecolare |
112,17 |
Tenore |
Non meno del 99 % dopo essiccazione per 2 ore a 105 °C |
Descrizione |
Polvere cristallina bianca |
Identificazione |
|
Test dei propionati |
Positivo |
Test del potassio |
Positivo |
Purezza |
|
Perdita all'essiccazione |
Non più del 4 % (105 °C, 2 ore) |
Sostanze insolubili in acqua |
Non più dello 0,1 % |
Ferro |
Non più di 30 mg/kg |
Fluoruri |
Non più di 10 mg/kg |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 5 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 284 ACIDO BORICO
Sinonimi |
Acido boracico; acido ortoborico; borofax |
Definizione |
|
EINECS |
233-139-2 |
Denominazione chimica |
|
Formula chimica |
H3BO3 |
Peso molecolare |
61,84 |
Tenore |
Non meno del 99,5 % |
Descrizione |
Cristalli trasparenti, incolori, inodori o polvere o granuli bianchi; leggermente untuoso al tatto; è presente in natura come sassolite |
Identificazione |
|
Punto di fusione |
Circa 171 °C |
Test di combustione |
Brucia con una fiamma di un bel verde |
pH |
3,8 – 4,8 (soluzione acquosa al 3,3 %) |
Purezza |
|
Perossidi |
Non si sviluppa alcun colore all’aggiunta di una soluzione di KI |
Arsenico |
Non più di 1 mg/kg |
Piombo |
Non più di 5 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 285 TETRABORATO DI SODIO (BORACE)
Sinonimi |
Borato di sodio |
Definizione |
|
EINECS |
215-540-4 |
Denominazione chimica |
Tetraborato di sodio; biborato di sodio; piroborato di sodio; tetraborato di sodio anidro |
Formula chimica |
Na2B4O7 Na2B4O7·10H2O |
Peso molecolare |
201,27 |
Tenore |
|
Descrizione |
Polvere o lamelle vetrose che diventano opache all’aria; lentamente solubile in acqua |
Identificazione |
|
Intervallo di fusione |
Tra 171 °C e 175 °C con decomposizione |
Purezza |
|
Perossidi |
Non si sviluppa alcun colore all’aggiunta di una soluzione di KI |
Arsenico |
Non più di 1 mg/kg |
Piombo |
Non più di 5 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 290 ANIDRIDE CARBONICA
Sinonimi |
Gas acido carbonico; ghiaccio secco (forma solida); biossido di carbonio |
Definizione |
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EINECS |
204-696-9 |
Denominazione chimica |
Biossido di carbonio |
Formula chimica |
CO2 |
Peso molecolare |
44,01 |
Tenore |
Non meno del 99 % v/v sulla forma gassosa |
Descrizione |
Gas incolore nelle normali condizioni ambientali con leggero odore pungente. L’anidride carbonica commerciale è trasportata e trattata allo stato liquido in bombole pressurizzate o in sistemi di immagazzinaggio in cisterne, oppure in blocchi solidi compressi di «ghiaccio secco». Le forme solide (ghiaccio secco) contengono di solito additivi, come glicol propilenico o olio minerale, come leganti. |
Identificazione |
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Formazione di precipitato |
Il passaggio di un flusso del campione attraverso una soluzione di idrossido di bario provoca la formazione di un precipitato bianco che si scioglie con effervescenza in acido acetico diluito |
Purezza |
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Acidità |
915 ml di gas gorgogliati attraverso 50 ml di acqua appena bollita non devono rendere quest’ultima più acida, al metilarancio, di 50 ml di acqua appena bollita a cui sia stato aggiunto 1 ml di acido cloridrico (0,01 N) |
Sostanze riducenti, fosfuro e solfuro di idrogeno |
915 ml di gas gorgogliati attraverso 25 ml di reagente al nitrato d’argento ammoniacale addizionati di 3 ml di ammoniaca non devono provocare intorbidimento né annerimento di questa soluzione |
Monossido di carbonio |
Non più di 10 μl/l |
Olio |
Non più di 5 mg/kg |
E 296 ACIDO MALICO
Sinonimi |
Acido di mele |
Definizione |
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EINECS |
230-022-8, 210-514-9, 202-601-5 |
Denominazione chimica |
Acido idrossibutandioico, acido idrossisuccinico |
Formula chimica |
C4H6O5 |
Peso molecolare |
134,09 |
Tenore |
Non meno del 99,0 % |
Descrizione |
Polvere cristallina o granuli di colore bianco o biancastro |
Identificazione |
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Intervallo di fusione |
127 °C - 132 °C |
Test del malato |
Positivo |
Purezza |
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Ceneri solfatate |
Non più dello 0,1 % |
Acido fumarico |
Non più dell'1,0 % |
Acido maleico |
Non più dello 0,05 % |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 297 ACIDO FUMARICO
Sinonimi |
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Definizione |
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EINECS |
203-743-0 |
Denominazione chimica |
Acido trans-butenedioico; acido trans-1,2-etilene-bicarbossilico |
Formula chimica |
C4H4O4 |
Peso molecolare |
116,07 |
Tenore |
Non meno del 99,0 % su base anidra |
Descrizione |
Polvere cristallina o granuli di colore bianco |
Identificazione |
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Intervallo di fusione |
286 °C - 302 °C (capillare chiuso, riscaldamento rapido) |
Test dei doppi legami |
Positivo |
Test dell'acido 1,2-bicarbossilico |
Positivo |
pH |
3,0 - 3,2 (soluzione allo 0,05 % a 25 °C) |
Purezza |
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Perdita all'essiccazione |
Non più dello 0,5 % (120 °C, 4 ore) |
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,1 % |
Acido maleico |
Non più dello 0,1 % |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 300 ACIDO ASCORBICO, ACIDO L-ASCORBICO
Sinonimi |
Acido L-xilo-ascorbico; acido L(+)- ascorbico |
Definizione |
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EINECS |
200-066-2 |
Denominazione chimica |
Acido L-ascorbico; acido ascorbico; 2,3-dideidro-L-treo-esono-1,4-lattone; 3-cheto-L-gulofuranolattone |
Formula chimica |
C6H8O6 |
Peso molecolare |
176,13 |
Tenore |
Non meno del 99 % di C6H8O6 dopo l’essiccazione in un essiccatore sotto vuoto ad acido solforico per 24 ore |
Descrizione |
Solido cristallino inodore, da bianco a giallo chiaro |
Intervallo di fusione |
Tra 189 °C e 193 °C con decomposizione |
Identificazione |
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Test dell'acido ascorbico |
Positivo |
pH |
Tra 2,4 e 2,8 (soluzione acquosa al 2 %) |
Potere rotatorio specifico |
[α]D 20 tra + 20,5° e + 21,5° (soluzione acquosa al 10 % p/v) |
Purezza |
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Perdita all'essiccazione |
Non più dello 0,4 % (in un essiccatore sotto vuoto ad acido solforico per 24 ore) |
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,1 % |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 301 ASCORBATO DI SODIO
Sinonimi |
L-Ascorbato di sodio; sale monosodico dell'acido L-ascorbico |
Definizione |
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EINECS |
205-126-1 |
Denominazione chimica |
Ascorbato di sodio; L-ascorbato di sodio; 2,3-dideidro-L-treo-esono-1,4-lattone sodio enolato; 3-cheto-L-gulofurano-lattone sodio enolato |
Formula chimica |
C6H7O6Na |
Peso molecolare |
198,11 |
Tenore |
L’ascorbato di sodio dopo l’essiccazione in un essiccatore sotto vuoto ad acido solforico per 24 ore, contiene non meno del 99 % di C6H7O6Na |
Descrizione |
Solido cristallino bianco o quasi bianco, inodore, che scurisce a contatto con la luce |
Identificazione |
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Test dell'ascorbato |
Positivo |
Test del sodio |
Positivo |
pH |
Tra 6,5 e 8,0 (soluzione acquosa al 10 %) |
Potere rotatorio specifico |
[α]D 20 tra + 103° e + 106° (soluzione acquosa al 10 % p/v) |
Purezza |
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Perdita all'essiccazione |
Non più dello 0,25 % (in un essiccatore sotto vuoto ad acido solforico per 24 ore) |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 302 ASCORBATO DI CALCIO
Sinonimi |
Ascorbato di calcio diidrato |
Definizione |
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EINECS |
227-261-5 |
Denominazione chimica |
Ascorbato di calcio diidrato; sale di calcio di diidrato di 2,3-dideidro-L-treo-esono-1,4- lattone |
Formula chimica |
C12H14O12Ca·2H2O |
Peso molecolare |
426,35 |
Tenore |
Non meno del 98 % su una base libera di materia volatile |
Descrizione |
Polvere cristallina inodore da bianca a grigio-giallastra pallida |
Identificazione |
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Test dell'ascorbato |
Positivo |
Test del calcio |
Positivo |
pH |
Tra 6,0 e 7,5 (soluzione acquosa al 10 %) |
Potere rotatorio specifico |
[α]D 20 tra + 95° e + 97° (soluzione acquosa al 5 % p/v) |
Purezza |
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Fluoruri |
Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro) |
Materia volatile |
Non più dello 0,3 % determinato mediante essiccazione a temperatura ambiente per 24 ore in un essiccatore contenente acido solforico o pentossido di fosforo |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 304 (i) PALMITATO DI ASCORBILE
Sinonimi |
Palmitato di L-ascorbile |
Definizione |
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EINECS |
205-305-4 |
Denominazione chimica |
Palmitato di ascorbile; palmitato di L-ascorbile; 2,3-dideidro-L-treo-esono-1,4-lattone-6-palmitato; 6-palmitoil-3-cheto-L-gulofuranolattone |
Formula chimica |
C22H38O7 |
Peso molecolare |
414,55 |
Tenore |
Non meno del 98 % su base anidra |
Descrizione |
Polvere bianca o bianco-giallastra con odore di agrumi |
Identificazione |
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Intervallo di fusione |
Tra 107 °C e 117 °C |
Potere rotatorio specifico |
[α]D 20 tra + 21° e + 24° (in soluzione di metanolo al 5 % p/v) |
Purezza |
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Perdita all'essiccazione |
Non più del 2,0 % (in un forno sotto vuoto, da 56 °C a 60 °C per un'ora) |
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,1 % |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 304 (ii) STEARATO DI ASCORBILE
Sinonimi |
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Definizione |
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EINECS |
246-944-9 |
Denominazione chimica |
Stearato di ascorbile; stearato di L-ascorbile; 2,3-dideidro-L-treo-esono-1,4-lattone-6-stearato; 6-stearoil-3-cheto-L-gulofuranolattone |
Formula chimica |
C24H42O7 |
Peso molecolare |
442,6 |
Tenore |
Non meno del 98 % |
Descrizione |
Polvere bianca o bianco-giallastra con odore di agrumi |
Identificazione |
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Punto di fusione |
Circa 116 °C |
Purezza |
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Perdita all'essiccazione |
Non più del 2,0 % (in un forno sotto vuoto, da 56 °C a 60 °C per un'ora) |
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,1 % |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 306 ESTRATTO RICCO IN TOCOFEROLO
Sinonimi |
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Definizione |
Prodotto ottenuto tramite la distillazione a vapore sotto vuoto di prodotti commestibili dell’olio vegetale, contenenti tocoferoli concentrati e tocotrienoli Contiene tocoferoli quali: d-α-, d-β-, d-γ- e d-δ-tocoferoli |
EINECS |
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Denominazione chimica |
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Formula chimica |
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Peso molecolare |
430,71 (d-α-tocoferolo) |
Tenore |
Non meno del 34 % di tocoferoli totali |
Descrizione |
Olio limpido, viscoso da rosso brunastro a rosso, dal caratteristico odore e gusto dolce. Può presentare una leggera separazione di costituenti simili a cera nella forma microcristallina |
Identificazione |
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Mediante adeguato metodo cromatografico a gas liquido |
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Potere rotatorio specifico |
[α]D 20 non meno di + 20° |
Solubilità |
Insolubile in acqua. Solubile in etanolo. Miscibile in etere |
Purezza |
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Ceneri solfatate |
Non più dello 0,1 % |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 307 ALFA-TOCOFEROLO
Sinonimi |
dl-α-tocoferolo; (tutto rac)-α-tocoferolo |
Definizione |
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EINECS |
233-466-0 |
Denominazione chimica |
DL-5,7,8-trimetiltocolo; DL-2,5,7,8-tetrametil-2-(4′,8′,12′-trimetiltridecil)-6-cromanolo |
Formula chimica |
C29H50O2 |
Peso molecolare |
430,71 |
Tenore |
Non meno del 96 % |
Descrizione |
Olio da leggermente giallo ad ambra, quasi inodore, trasparente, viscoso che si ossida ed imbrunisce per esposizione all’aria o alla luce |
Identificazione |
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Solubilità |
Insolubile in acqua, solubile in etanolo, miscibile in etere |
Spettrofotometria |
In etanolo assoluto l’assorbimento massimo è circa 292 nm |
Potere rotatorio specifico |
[α]D 25 0° ± 0,05° (1 su 10 in soluzione di cloroformio) |
Purezza |
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Indice di rifrazione |
[n]D 20 1,503 — 1,507 |
Assorbimento specifico in etanolo |
(0,01 g in 200 ml di etanolo assoluto) |
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,1 % |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
E 308 GAMMA-TOCOFEROLO
Sinonimi |
dl-γ-tocoferolo |
Definizione |
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EINECS |
231-523-4 |
Denominazione chimica |
2,7,8-trimetil-2-(4′,8′,12′-trimetiltridecil)-6-cromanolo |
Formula chimica |
C28H48O2 |
Peso molecolare |
416,69 |
Tenore |
Non meno del 97 % |
Descrizione |
Olio trasparente, viscoso, giallo chiaro che si ossida e imbrunisce per esposizione all’aria o alla luce |
Identificazione |
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Spettrometria |
Massimi assorbimenti in etanolo assoluto a circa 298 nm e a 257 nm |
Purezza |
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Assorbimento specifico in etanolo |
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Indice di rifrazione |
[n]D 20 1,503—1,507 |
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,1 % |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 309 DELTA-TOCOFEROLO
Sinonimi |
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Definizione |
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EINECS |
204-299-0 |
Denominazione chimica |
2,8-dimetil-2-(4′,8′,12′-trimetiltridecil)-6-cromanolo |
Formula chimica |
C27H46O2 |
Peso molecolare |
402,7 |
Tenore |
Non meno del 97 % |
Descrizione |
Olio trasparente giallastro o arancione pallido, viscoso, che si ossida ed imbrunisce per esposizione all’aria o alla luce |
Identificazione |
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Spettrometria |
Massimi assorbimenti in etanolo assoluto a circa 298 nm e a 257 nm |
Purezza |
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Assorbimento specifico in etanolo |
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Indice di rifrazione |
[n]D 20 1,500—1,504 |
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,1 % |
Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 310 GALLATO DI PROPILE
Sinonimi |
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Definizione |
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EINECS |
204-498-2 |
Denominazione chimica |
Gallato di propile; estere propilico di acido gallico; estere n-propilico di acido 3,4,5-triidrossibenzoico |
Formula chimica |
C10H12O5 |
Peso molecolare |
212,20 |
Tenore |
Non meno del 98 % su base anidra |
Descrizione |
Solido cristallino, inodore da bianco a bianco panna |
Identificazione |
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Solubilità |
Leggermente solubile in acqua, solubile in etanolo, etere e 1,2-propandiolo |
Intervallo di fusione |
Tra 146 °C e 150 °C dopo l’essiccazione a 110 °C per 4 ore |
Purezza |
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Perdita all'essiccazione |
Non più dello 0,5 % (110 °C, 4 ore) |
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,1 % |
Acido libero |
Non più dello 0,5 % (come acido gallico) |
Composti organici clorurati |
Non più di 100 mg/kg (come C1) |
Assorbimento specifico in etanolo |
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Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 311 GALLATO DI OTTILE
Sinonimi |
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Definizione |
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EINECS |
213-853-0 |
Denominazione chimica |
Gallato di ottile; estere ottilico di acido gallico; estere n-ottilico di acido 3,4,5-triidrossibenzoico |
Formula chimica |
C15H22O5 |
Peso molecolare |
282,34 |
Tenore |
Non meno del 98 % dopo l’essiccazione a 90 °C per 6 ore |
Descrizione |
Solido inodore da bianco a bianco panna |
Identificazione |
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Solubilità |
Insolubile in acqua, solubile in etanolo, etere e 1,2-propandiolo |
Intervallo di fusione |
Tra 99 °C e 102 °C dopo l’essiccazione a 90 °C per 6 ore |
Purezza |
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Perdita all'essiccazione |
Non più dello 0,5 % (90 °C, 6 ore) |
Ceneri solfatate |
Non più dello 0,05 % |
Acido libero |
Non più dello 0,5 % (come acido gallico) |
Composti organici clorurati |
Non più di 100 mg/kg (come C1) |
Assorbimento specifico in etanolo |
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Arsenico |
Non più di 3 mg/kg |
Piombo |
Non più di 2 mg/kg |
Mercurio |
Non più di 1 mg/kg |
E 312 GALLATO DI DODECILE
Sinonimi |
Gallato di laurile |
Definizione |
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EINECS |
214-620-6 |
Denominazione chimica |
Gallato di dodecile; estere n-dodecilico (o laurilico) di acido 3,4,5-triidrossibenzoico; estere dodecilico dell’acido gallico |
Formula chimica |