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Document 52021AR4913
Opinion of the European Committee of the Regions – Towards zero emission road transport: Deploying alternative fuels infrastructure and strengthening CO2 emission performance standards
Parere del Comitato europeo delle regioni — Verso trasporti su strada a emissioni zero: realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi e rafforzamento dei livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2
Parere del Comitato europeo delle regioni — Verso trasporti su strada a emissioni zero: realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi e rafforzamento dei livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2
COR 2021/04913
OJ C 270, 13.7.2022, p. 38–56
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
13.7.2022 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 270/38 |
Parere del Comitato europeo delle regioni — Verso trasporti su strada a emissioni zero: realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi e rafforzamento dei livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2
(2022/C 270/07)
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I. PROPOSTE DI EMENDAMENTO
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2019/631 per quanto riguarda il rafforzamento dei livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi, in linea con la maggiore ambizione dell’Unione in materia di clima
COM(2021) 556 final
Emendamento 1
Considerando 9
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
I veicoli a basse emissioni e i carburanti come i biocarburanti avanzati vanno presi in considerazione nei contesti regionali in cui è difficile realizzare una diffusione generalizzata di veicoli elettrici a emissioni zero. Cfr. emendamento seguente.
Emendamento 2
Aggiungere un nuovo considerando dopo il considerando 9
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Le regioni in cui le condizioni geografiche o climatiche rendono difficile la completa elettrificazione dei veicoli adibiti al trasporto su strada dovrebbero essere sostenute.
Emendamento 3
Considerando 11
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Una proposta legislativa con conseguenze di così ampia portata per i lavoratori, l’industria e le regioni deve prevedere un concreto «meccanismo per una transizione giusta» per il settore automobilistico e delle forniture automobilistiche in Europa, nonché per le regioni in cui queste industrie sono situate. L’impatto sarà avvertito soprattutto a livello regionale, dove la riqualificazione deve avvenire in collaborazione con l’industria. Tale meccanismo deve essere inclusivo per l’intero settore automobilistico e basarsi su dati che identifichino chiaramente l’impatto territoriale della legislazione.
Il presente emendamento è collegato agli emendamenti 4 e 6.
Emendamento 4
Considerando 24
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Un «meccanismo europeo per una transizione giusta del settore e delle regioni automotive» è necessario per sostenere l’industria delle forniture automobilistiche, che rappresenta un settore economico importante in molte regioni europee. Mentre i costruttori di apparecchiature originali potrebbero essere meglio preparati ai cambiamenti imminenti, l’intero settore dell’indotto, costituito principalmente da PMI, potrebbe invece non disporre delle capacità finanziarie e strategiche interne per adeguare le proprie competenze e la propria produzione ai cambiamenti della catena del valore nel settore automobilistico. Potrebbero rendersi necessarie ulteriori risorse da destinare al Fondo per una transizione giusta in aggiunta ai 17,5 miliardi di EUR attualmente concordati, affinché il Fondo possa affrontare in misura sufficiente i profondi cambiamenti che saranno prodotti dal pacchetto «Pronti per il 55 %».
Il presente emendamento è collegato agli emendamenti 3 e 6.
Emendamento 5
Articolo 1, punto 9)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
L’impatto della legislazione sarà avvertito principalmente a livello regionale, e la Commissione dovrà affrontare, mediante una mappatura granulare dell’impatto territoriale, le sfide e i rischi associati a tale transizione.
Emendamento 6
Articolo 1, punto 10), lettera b)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Sebbene il regolamento in vigore preveda l’eventuale introduzione di un programma di aiuti finanziari per una transizione giusta, questo aspetto dovrebbe essere soppresso con la proposta legislativa in esame. L’idea iniziale di finanziare una transizione giusta attraverso le entrate provenienti dalle indennità per le emissioni in eccesso potrebbe non essere sufficiente ad assicurare una transizione giusta per tutte le regioni specializzate nel settore automobilistico e rischia di non garantire la costante disponibilità di bilancio delle risorse finanziarie.
Inoltre, il Fondo per una transizione giusta, con i 17,5 miliardi di EUR attualmente concordati, potrebbe non essere sufficiente da solo ad affrontare le sfide poste dal pacchetto «Pronti per il 55 %». Si propone pertanto di creare un meccanismo di coordinamento per una transizione giusta del settore e delle regioni automotive, sfruttando il potenziale dei fondi esistenti.
Il presente emendamento è collegato agli emendamenti 3 e 4.
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi, che abroga la direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio
COM(2021) 559 final
Emendamento 7
Considerando 9
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
[…] Gli obiettivi basati sulla distanza per la rete TEN-T dovrebbero assicurare la piena copertura dei punti di ricarica elettrica lungo le principali reti stradali dell’Unione e garantire così la facilità e la continuità degli spostamenti in tutta l’Unione. |
[…] Gli obiettivi basati sulla distanza per la rete TEN-T dovrebbero assicurare la piena copertura dei punti di ricarica elettrica lungo le principali reti stradali dell’Unione e garantire così la facilità e la continuità degli spostamenti in tutta l’Unione. Qualora, a causa di fattori regionali quali l’ubicazione geografica o la densità di popolazione, un investimento in infrastrutture accessibili al pubblico si riveli difficile, è opportuno offrire la possibilità di un sostegno finanziario dell’UE. |
Motivazione
Per tenere conto del carattere transregionale della TEN-T, e per non ostacolare la coesione europea, si dovrebbe mantenere l’approccio basato sulla distanza, sebbene con un necessario sostegno finanziario da uno dei fondi dell’UE disponibili; ciò vale per i punti di ricarica privati o pubblici.
Emendamento 8
Considerando 10
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Il numero totale di veicoli elettrici immatricolati in uno Stato membro non è sufficiente in quanto non tiene conto, ad esempio, dei veicoli provenienti da altri paesi, in particolare durante i periodi di vacanza, ma anche in altre occasioni, come lo svolgimento di importanti manifestazioni, fiere ecc.
Emendamento 9
Considerando 34
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Evidente.
Emendamento 10
Considerando 37
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
[…] Gli attuali quadri strategici nazionali dovrebbero essere riveduti affinché illustrino chiaramente in che modo gli Stati membri riusciranno a soddisfare la ben maggiore necessità di infrastrutture di ricarica e di rifornimento accessibili al pubblico prevista dagli obiettivi obbligatori. I quadri riveduti dovrebbero inoltre riguardare tutti i modi di trasporto, compresi quelli per i quali non esistono obiettivi di realizzazione obbligatori. |
[…] Gli attuali quadri strategici nazionali dovrebbero essere riveduti affinché illustrino chiaramente in che modo gli Stati membri riusciranno a soddisfare la ben maggiore necessità di infrastrutture di ricarica e di rifornimento accessibili al pubblico prevista dagli obiettivi obbligatori. La revisione dovrebbe basarsi su un’analisi territoriale che individui le diverse esigenze dei vari enti subnazionali nonché tenere conto del bagaglio di conoscenze locale e regionale e delle strategie per la diffusione delle infrastrutture di rifornimento già messe a punto dagli enti locali e regionali. I quadri riveduti dovrebbero inoltre riguardare tutti i modi di trasporto, compresi quelli per i quali non esistono obiettivi di realizzazione obbligatori. |
Motivazione
La definizione dei quadri strategici nazionali per la diffusione dei combustibili alternativi deve basarsi su un vero e proprio approccio di governance multilivello, al fine di tenere pienamente conto degli interessi degli enti regionali e locali e delle loro strategie per la realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi, già previste in vari «piani di mobilità urbana sostenibile» (PMUS) o in altre strategie regionali di mobilità.
Emendamento 11
Considerando 39
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Occorre integrare un quadro di governance multilivello nella proposta di realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi. Tale quadro potrebbe coordinare la diffusione negli Stati membri e affrontare le potenziali carenze.
Emendamento 12
Considerando 42
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
[…] Occorre che gli Stati membri istituiscano e mantengano strumenti adeguati al fine di promuovere la realizzazione di infrastrutture di ricarica e di rifornimento anche per i parchi veicoli vincolati, in particolare per gli autobus puliti e a zero emissioni a livello locale. |
[…] Occorre che gli Stati membri istituiscano e mantengano strumenti adeguati al fine di promuovere la realizzazione di infrastrutture di ricarica e di rifornimento anche per i parchi veicoli vincolati, in particolare per gli autobus puliti e a zero emissioni a livello locale , e mettano a disposizione delle possibilità di ricarica rapida e ricarica notturna per tutti gli operatori del trasporto pubblico . |
Motivazione
Gli operatori del trasporto pubblico devono poter disporre di infrastrutture di rifornimento per il loro parco veicoli, sia per la ricarica notturna che per la ricarica rapida per i trasporti su lunghe distanze. Tali infrastrutture dovrebbero essere accessibili al pubblico, e per la loro realizzazione occorrono leve politiche e incentivi.
Emendamento 13
Aggiungere un nuovo considerando dopo il considerando 45
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Per rendere l’uso dei punti di ricarica quanto più possibile semplice e rapido per i consumatori, la procedura dovrebbe essere semplice e, se del caso, standardizzata, tenendo conto ad esempio degli utenti che non conoscono la lingua, o le lingue, del posto.
Emendamento 14
Considerando 47
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
È opportuno garantire che tutti i soggetti coinvolti cooperino e si facciano carico del rispettivo contributo al servizio complessivo ai clienti e al funzionamento dei punti di ricarica.
Emendamento 15
Considerando 54
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
[…] È pertanto opportuno che la Commissione riesamini il presente regolamento entro la fine del 2026, in particolare per quanto riguarda la fissazione di obiettivi relativi ai punti di ricarica elettrica per i veicoli pesanti e all’infrastruttura per i combustibili alternativi per le navi e gli aeromobili a zero emissioni per il trasporto per vie navigabili e il trasporto aereo. |
[…] È opportuno che la Commissione valuti l’impatto del presente regolamento al più tardi due anni dopo la sua entrata in vigore, sulla base dei concreti obiettivi stabiliti e tenendo conto delle emissioni prodotte nell’intero ciclo di vita dei veicoli per ciascuna tecnologia e del suo impatto sulle emissioni di CO2 generate dal trasporto su strada, nonché dell’impatto di ciascuna tecnologia sui consumatori (costo totale di proprietà). È altresì opportuno che la Commissione riesamini il presente regolamento entro la fine del 2026, in particolare per quanto riguarda la fissazione di obiettivi relativi ai punti di ricarica elettrica per i veicoli pesanti e all’infrastruttura per i combustibili alternativi per le navi e gli aeromobili a zero emissioni per il trasporto per vie navigabili e il trasporto aereo. |
Motivazione
La valutazione del regolamento dovrebbe basarsi su criteri concreti e, pertanto, occorre fare riferimento agli obiettivi concreti che sono stati stabiliti.
Emendamento 16
Articolo 1, paragrafo 3
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
3. Il presente regolamento istituisce un meccanismo di comunicazione per incoraggiare la cooperazione e garantisce un solido monitoraggio dei progressi. Il meccanismo prevede un processo strutturato, trasparente e iterativo tra la Commissione e gli Stati membri volto alla messa a punto dei quadri strategici nazionali, alla loro successiva attuazione e alla corrispondente azione della Commissione. |
3. Il presente regolamento istituisce un meccanismo di comunicazione per incoraggiare la cooperazione e garantisce un solido monitoraggio dei progressi. Il meccanismo prevede un processo strutturato, trasparente, iterativo e di governance multilivello tra la Commissione e gli Stati membri volto alla messa a punto dei quadri strategici nazionali , tenendo conto delle strategie locali e regionali per la realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi già sviluppate dagli enti locali e regionali, alla loro successiva attuazione e alla corrispondente azione della Commissione. |
Motivazione
La definizione dei quadri strategici nazionali per la diffusione dei combustibili alternativi deve basarsi su un vero e proprio approccio di governance multilivello, al fine di tenere pienamente conto degli interessi degli enti regionali e locali e delle loro strategie per la realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi, già previste in vari «piani di mobilità urbana sostenibile» (PMUS) o in altre strategie regionali di mobilità.
Emendamento 17
Articolo 3
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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1. Gli Stati membri assicurano che: |
1. Gli Stati membri assicurano che: |
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A tale fine, gli Stati membri provvedono affinché, alla fine di ogni anno, a decorrere dall’anno di cui all’articolo 24, siano cumulativamente conseguiti gli obiettivi di potenza di uscita seguenti: |
A tale fine, gli Stati membri provvedono affinché, alla fine di ogni anno, a decorrere dall’anno di cui all’articolo 24, siano cumulativamente conseguiti gli obiettivi di potenza di uscita seguenti: |
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2. […] |
2. […] |
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3. Gli Stati membri confinanti provvedono affinché le distanze massime di cui alle lettere a) e b) non siano superate nelle tratte transfrontaliere della rete centrale TEN-T e della rete globale TEN-T. |
3. Nella realizzazione e nella promozione di infrastrutture di ricarica a norma del paragrafo 2, gli Stati membri tengono conto anche degli obiettivi dell’articolo 174 TFUE e garantiscono la disponibilità di tali infrastrutture nelle zone meno densamente popolate. |
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4. Gli Stati membri confinanti provvedono affinché le distanze massime di cui alle lettere a) e b) non siano superate nelle tratte transfrontaliere della rete centrale TEN-T e della rete globale TEN-T. |
Motivazione
Ai fini della promozione dei tipi di propulsione alternativi, la necessaria infrastruttura di ricarica deve essere disponibile anche al di fuori delle reti TEN-T, nelle zone in cui il numero di utenti è inferiore a causa della minore densità di popolazione e in cui l’installazione privata è meno redditizia.
Emendamento 18
Articolo 3, paragrafo 2
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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2. Gli Stati membri garantiscono una copertura minima di punti di ricarica accessibili al pubblico per i veicoli leggeri sulla rete stradale del loro territorio. A tale fine, gli Stati membri provvedono affinché: |
2. Gli Stati membri garantiscono una copertura minima di punti di ricarica accessibili al pubblico per i veicoli leggeri sulla rete stradale del loro territorio. A tale fine, gli Stati membri provvedono affinché: |
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Motivazione
Un recente studio del Parlamento europeo (1) ha concluso che la potenza di ricarica proposta per i punti di ricarica della TEN-T e dei nodi urbani è troppo bassa. Ciò potrebbe ostacolare la diffusione dei veicoli elettrici.
Per quanto riguarda le esenzioni, esse sono necessarie in quanto un approccio all’ubicazione dell’infrastruttura di ricarica basato esclusivamente sulla distanza non è coerente con il fabbisogno locale e regionale di infrastrutture di rifornimento. La fissazione degli stessi obiettivi basati sulla distanza e degli stessi obiettivi di ricarica per tutta l’Unione non tiene conto delle differenze regionali (densità di popolazione, ubicazione geografica).
Emendamento 19
Articolo 4, paragrafo 1
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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[…] |
[…] |
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Motivazione
Stessa motivazione dell’emendamento 18.
Emendamento 20
Articolo 6, paragrafo 1
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
1. Gli Stati membri provvedono affinché, entro il 31 dicembre 2030 , nel loro territorio sia realizzato un numero minimo di stazioni di rifornimento di idrogeno accessibili al pubblico. |
1. Gli Stati membri provvedono affinché, entro il 31 dicembre 2027 , nel loro territorio sia realizzato un numero minimo di stazioni di rifornimento di idrogeno accessibili al pubblico. |
A tale fine, gli Stati membri provvedono affinché, entro il 31 dicembre 2030 , nell’ambito della rete centrale TEN-T e della rete globale TEN-T siano realizzate stazioni di rifornimento di idrogeno accessibili al pubblico a una distanza massima di 150 km tra loro, con capacità minima di 2 t /giorno e dotate di almeno un distributore a 700 bar. […] |
A tale fine, gli Stati membri provvedono affinché, entro il 31 dicembre 2027 , nell’ambito della rete centrale TEN-T e della rete globale TEN-T siano realizzate stazioni di rifornimento di idrogeno accessibili al pubblico a una distanza massima di 150 km tra loro, con capacità minima di 4 t /giorno e dotate di almeno un distributore a 700 bar. […] |
Motivazione
In molti Stati membri e regioni esistono già progetti relativi ad automezzi pesanti alimentati a idrogeno. Tali progetti hanno urgente bisogno di certezza ai fini della pianificazione. È pertanto opportuno prevedere un orizzonte temporale più ravvicinato e una capacità più elevata.
Emendamento 21
Articolo 13, paragrafo 3
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
3. Gli Stati membri provvedono affinché i quadri strategici nazionali tengano conto , se del caso, degli interessi delle autorità regionali e locali, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture di ricarica e di rifornimento per i trasporti pubblici, nonché di quelli delle parti interessate. |
3. Gli Stati membri provvedono affinché i quadri strategici nazionali tengano conto degli interessi delle autorità regionali e locali, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture di ricarica e di rifornimento per i trasporti pubblici, nonché di quelli delle parti interessate. I quadri strategici nazionali comprendono un meccanismo di consultazione del livello subnazionale per integrare una rete permanente di feedback del livello locale nelle strategie dei rispettivi Stati membri per la realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi. L’infrastruttura per i combustibili alternativi deve essere disponibile in tutte le regioni. Pertanto, al fine di garantire la coesione dell’Unione, è opportuno includere degli obiettivi per la realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi a livello regionale (NUTS 2). |
Motivazione
Mentre il considerando 16 e il considerando 38 sottolineano la necessità di includere un approccio multilivello nei quadri strategici nazionali (QSN), questo aspetto non viene ulteriormente definito nell’articolo corrispondente. Ciò costituirebbe un’occasione mancata per integrare nei QSN un meccanismo di consultazione degli enti locali e regionali, grazie al quale si potrebbe ottenere un prezioso riscontro a livello regionale sulle strategie dei rispettivi Stati membri per la realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi e se ne aumenterebbe la coerenza generale.
Emendamento 22
Articolo 13, paragrafo 4
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
4. Se necessario, gli Stati membri cooperano tra di loro, mediante consultazioni o quadri strategici comuni, per garantire che le misure necessarie per conseguire gli obiettivi del presente regolamento siano coerenti e coordinate. […] |
4. Gli Stati membri cooperano tra di loro, mediante consultazioni o quadri strategici comuni, per garantire che le misure necessarie per conseguire gli obiettivi del presente regolamento siano coerenti e coordinate con il livello subnazionale e rispettino il principio di sussidiarietà e la governance multilivello . […] |
Motivazione
Stessa motivazione dell’emendamento 21.
II. RACCOMANDAZIONI POLITICHE
IL COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI
Transizione giusta
1. |
sottolinea la necessità di effettuare degli studi e realizzare una mappatura delle conseguenze e delle tendenze occupazionali di una transizione verso un’industria automobilistica climaticamente neutra. La Commissione dovrebbe pertanto valutare l’impatto territoriale del regolamento in esame sull’industria automobilistica, sulla forza lavoro e sulle regioni specializzate in questo settore; |
2. |
rileva che la transizione dell’industria automobilistica europea verso veicoli a emissioni zero rappresenta il più vasto cambiamento strutturale mai affrontato dal settore, e avrà molteplici ripercussioni sui lavoratori, sulle imprese fornitrici e sui gruppi automobilistici in Europa. In vista di questa ampia trasformazione di uno dei settori chiave europei, il CdR invita la Commissione europea ad avviare con tutte le parti interessate (produttori di apparecchiature originali [OEM], fornitori, sindacati, mondo scientifico, associazioni ambientaliste, ONG, società civile, regioni e città ecc.) un dialogo strategico a vasto raggio e a lungo termine sulla trasformazione del settore automobilistico nell’UE, al fine di accompagnare politicamente tale processo, analizzare le diverse esigenze e prevedere un sostegno in tal senso. Sostiene le attuali forme di cooperazione a livello dell’UE che coinvolgono gli enti locali e regionali, come l’Alleanza delle competenze nel settore automobilistico, dedicata alla riqualificazione e al perfezionamento professionale degli addetti al settore, allo sviluppo dell’informazione e alla promozione del dialogo tra tutti i partner e i portatori di interesse pertinenti del settore; |
3. |
sostiene l’elaborazione di piani specifici per la riqualificazione e il miglioramento delle competenze, la formazione e la ridistribuzione dei lavoratori nel settore automobilistico dell’UE, in particolare nelle regioni più colpite dalla transizione; |
4. |
è favorevole alla messa a disposizione di risorse pubbliche destinate a un «programma per una transizione giusta» per l’ecosistema automobilistico, sul modello dell’attuale piattaforma per una transizione giusta. I finanziamenti per i piani regionali erogati attraverso il meccanismo per una transizione giusta sostengono oggi milioni di lavoratori in settori industriali ad alta intensità di carbonio come l’estrazione del carbone, e comprendono un apposito Fondo per una transizione giusta; |
5. |
esorta la Commissione a istituire un «meccanismo europeo per una transizione giusta del settore e delle regioni automotive», che dovrebbe attingere ai fondi europei, e a garantire che esso possa affrontare le sfide nelle regioni più colpite dalla trasformazione, raggiungendo tutte le PMI dell’indotto affinché si adattino ai cambiamenti nella catena del valore del settore automobilistico; |
6. |
ritiene che il meccanismo per una transizione giusta dovrebbe basarsi sui seguenti principi:
|
I fondi assegnati nell’ambito del meccanismo devono essere destinati direttamente alla forza lavoro interessata e distribuiti in modo trasparente attraverso le regioni e le città in stretta cooperazione con le amministrazioni pubbliche competenti per la formazione e l’apprendimento permanente. Non dovrebbero rappresentare un salvagente per le imprese automobilistiche, bensì un investimento pubblico nel miglioramento delle competenze, nella diversificazione e nella formazione della forza lavoro;
7. |
accoglie con favore l’iniziativa di un’«Alleanza delle regioni per una transizione giusta ed equa dell’industria europea della produzione e delle forniture automobilistiche». Queste regioni, che hanno un forte settore automotive, intendono svolgere un ruolo attivo nel garantire che nessuna regione sia lasciata indietro e che il nuovo sistema di mobilità sostenibile e alimentato con combustibili alternativi sia economicamente abbordabile e accessibile a tutti i cittadini di tutte le regioni. Il CdR sostiene pienamente la richiesta dell’Alleanza di creare un meccanismo per una transizione giusta per le regioni che dipendono dall’industria automobilistica, al fine di gestire le trasformazioni del settore; |
8. |
sottolinea che gli investimenti nell’istruzione professionale e ad alta tecnologia necessari per le nuove competenze in materia di mobilità elettrica dovrebbero essere messi a disposizione del livello locale e regionale; |
9. |
è favorevole al mantenimento nello stesso territorio delle nuove attività lanciate dalle imprese automobilistiche nell’ambito della mobilità alternativa, dando la priorità agli impianti esistenti. |
Infrastrutture per combustibili alternativi
10. |
considera che la realizzazione di infrastrutture di ricarica e rifornimento per i tipi di propulsione alternativi, in combinazione con le nuove norme in materia di emissioni di CO2 e in particolare con l’aumento della quota di mercato dell’elettromobilità, sia una condizione essenziale per conseguire gli obiettivi climatici a livello europeo, nazionale e regionale. Gli obblighi previsti finora dall’UE in materia di requisiti delle infrastrutture di ricarica e rifornimento non sono sufficienti a tal fine; |
11. |
si compiace del fatto che, trasformando la direttiva sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi (AFID) in un regolamento (AFIR), la Commissione proponga per la prima volta requisiti minimi obbligatori, estesi all’intera UE, uniformi e soprattutto intermodali per tale infrastruttura negli Stati membri; |
12. |
sostiene la piena decarbonizzazione del settore del trasporto su strada entro il 2050; |
13. |
sottolinea che, in linea di principio, bisogna lasciare ai costruttori un certo margine di manovra riguardo ai diversi tipi di propulsione e alle differenti soluzioni tecniche con cui viene conseguito l’obiettivo di immatricolare nell’UE solo veicoli a zero emissioni entro il 2035; |
14. |
sulla base del principio della neutralità tecnologica, la Commissione deve garantire la concorrenza tecnologica, nonché proporre alternative per le zone rurali e remote, come i biocarburanti avanzati (cfr. criteri di sostenibilità per i biocarburanti nell’allegato IX della direttiva sulle energie rinnovabili); |
15. |
chiede una valutazione dell’intensità delle emissioni dei biocarburanti (2); tale valutazione deve tenere conto dell’intero ciclo di vita del biocarburante e dei suoi impatti in termini di cambiamento di destinazione dei terreni, fattori di cambiamento indiretto della destinazione dei terreni, biodiversità e sicurezza alimentare; |
16. |
osserva che occorre prestare particolare attenzione ai seguenti aspetti:
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17. |
chiede che venga sviluppato l’impiego nei trasporti della tecnologia dell’idrogeno, che si trova in una fase dinamica, e auspica che, non appena siano note le necessarie soluzioni tecnologiche e l’entità della domanda, vengano creati i requisiti per una rete sufficientemente completa di punti di rifornimento di idrogeno. Gli anni 2027 e 2035 si prestano in quanto naturale riferimento temporale di una tabella di marcia che guidi l’adozione delle misure. Tra gli interventi da effettuare figura anche la preparazione dei necessari atti giuridici e delle relative decisioni. Tuttavia, nei casi in cui le caratteristiche specifiche di una regione (ad esempio l’ubicazione geografica o la densità di popolazione) rendano difficile giustificare i requisiti stabiliti dal punto di vista dei benefici economici globali, dovrebbe essere possibile, in casi debitamente motivati, concedere deroghe; |
18. |
sottolinea la necessità di infrastrutture dedicate per i veicoli pesanti, compresi i trasporti pubblici; |
19. |
reputa essenziale garantire un facile accesso a una ricarica intelligente e rapida, nonché informazioni sulla disponibilità delle stazioni di ricarica, sulle soluzioni di pagamento, sulle tariffe (trasparenza dei prezzi) ecc.; |
20. |
chiede che, nel valutare gli investimenti nel settore dei sistemi di propulsione alternativi nel trasporto su strada, sia data priorità alle misure volte a trasferire il trasporto merci verso la ferrovia. |
Aspetti generali
21. |
accoglie con favore l’intenzione di affrontare la questione delle norme sulle emissioni dei veicoli al fine di conseguire l’obiettivo della neutralità in termini di emissioni di carbonio. Le autovetture e i furgoni producono la quota maggiore, in termini assoluti, delle emissioni di CO2 nei trasporti, e le emissioni medie delle autovetture con motore a combustione interna sono in aumento; |
22. |
sottolinea che la presenza di mercati di autoveicoli inquinanti di seconda mano negli Stati membri dell’Europa centrale e orientale sposta i problemi di inquinamento tossico e «rilocalizza» le emissioni di carbonio nelle regioni meno sviluppate. Ciò ostacola la coesione dell’UE ed è contrario al valore fondamentale secondo cui tutti i cittadini dell’UE hanno pari diritto a un’aria pulita. La Commissione dovrebbe pertanto porre dei limiti al flusso di veicoli usati inquinanti in modo da proteggere l’ambiente e la salute pubblica e in linea con il mercato unico; |
23. |
suggerisce di elaborare una nuova norma Euro7/VII facendo sì che sia in linea con le possibilità tecniche di riduzione dell’inquinamento giù esistenti. In linea di principio, i requisiti della norma Euro 7/VII non dovrebbero compromettere i necessari, elevati costi di innovazione affrontati dal settore per realizzare nuovi sistemi di propulsione al fine di conseguire gli obiettivi climatici; |
24. |
dato il potenziale impatto del regolamento in esame sugli enti locali e regionali, sottolinea l’importanza di essere informato dai colegislatori su tutte le modifiche apportate alla proposta iniziale in ogni fase della procedura legislativa, compresi i negoziati di trilogo, in linea con il principio di leale cooperazione, in modo da poter esercitare correttamente le proprie prerogative previste dal trattato (articolo 91 del TFUE); |
25. |
ritiene che le due proposte di regolamento in esame siano conformi ai principi di proporzionalità e di sussidiarietà. Il valore aggiunto dell’azione dell’UE in questo campo e le pertinenti basi giuridiche su cui si fonda la proposta della Commissione sono chiari e coerenti. Si rammarica tuttavia del fatto che, contrariamente ad altre proposte presentate nell’ambito del pacchetto «Pronti per il 55 %», la proposta di regolamento sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi (COM(2021) 559) non sia accompagnata da una griglia di valutazione della sussidiarietà e osserva che due parlamenti nazionali hanno emesso un parere motivato sul mancato rispetto del principio di sussidiarietà entro il termine per la presentazione di eventuali osservazioni, fissato all’8 novembre 2021. |
Bruxelles, 26 gennaio 2022
Il presidente del Comitato europeo delle regioni
Apostolos TZITZIKOSTAS
(1) Studio per la commissione TRAN — Infrastrutture per combustibili alternativi destinate ai veicoli pesanti.
(2) The land use change impact of biofuels consumed in the EU — Quantification of area and greenhouse gas impacts (L’impatto dei biocarburanti consumati nell’UE in termini di cambiamento di destinazione dei terreni — Quantificazione della superficie e degli effetti sulle emissioni di gas serra), https://ec.europa.eu/energy/sites/ener/files/documents/Final%20Report_GLOBIOM_publication.pdf.