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Document 32023D0849

Decisione di esecuzione (PESC) 2023/849 del Consiglio del 24 aprile 2023 che attua la decisione 2011/235/PESC concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran

ST/8071/2023/INIT

GU L 109I del 24.4.2023, p. 40–50 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2023/849/oj

24.4.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

LI 109/40


DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2023/849 DEL CONSIGLIO

del 24 aprile 2023

che attua la decisione 2011/235/PESC concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 31, paragrafo 2,

vista la decisione 2011/235/PESC del Consiglio, del 12 aprile 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran (1), in particolare l’articolo 3, paragrafo 1,

vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

Il 12 aprile 2011 il Consiglio ha adottato la decisione 2011/235/PESC.

(2)

Il 25 settembre 2022 l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha rilasciato una dichiarazione a nome dell’Unione in cui deplora il diffuso e sproporzionato ricorso alla forza da parte delle forze di sicurezza iraniane nei confronti di manifestanti non violenti, osservando che ha comportato la perdita di vite umane nonché un elevato numero di feriti. Nella dichiarazione si affermava inoltre chiaramente che i responsabili dell’uccisione di Mahsa Amini devono essere chiamati a risponderne e si invitavano le autorità iraniane a garantire indagini trasparenti e credibili per chiarire il numero di persone decedute e gli arresti, rilasciare tutti i manifestanti non violenti e garantire un giusto processo a tutte le persone detenute. Si sottolineava inoltre che la decisione dell’Iran di limitare drasticamente l’accesso a Internet e di bloccare le piattaforme di messaggistica istantanea violava palesemente la libertà di espressione. Infine, si affermava che l’Unione avrebbe valutato tutte le opzioni disponibili per affrontare l’uccisione di Mahsa Amini e il modo in cui le forze di sicurezza iraniane avevano risposto alle successive manifestazioni.

(3)

Nel contesto presente, e in linea con l’impegno dell’Unione di affrontare con l’Iran tutte le questioni che destano preoccupazione, compresa la situazione dei diritti umani, come confermato nelle conclusioni del Consiglio del 12 dicembre 2022, otto persone e un’entità dovrebbero essere inserite nell’elenco delle persone ed entità oggetto delle misure restrittive di cui all’allegato della decisione 2011/235/PESC.

(4)

È opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione 2011/235/PESC,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

L’allegato della decisione 2011/235/PESC è modificato conformemente all’allegato della presente decisione.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Fatto a Lussemburgo, il 24 aprile 2023

Per il Consiglio

Il presidente

J. BORRELL FONTELLES


(1)   GU L 100 del 14.4.2011, pag. 51.


ALLEGATO

Le otto persone e l’entità seguenti sono aggiunte all’elenco delle persone ed entità riportato nell’allegato della decisione 2011/235/PESC:

Persone

 

Nome

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell’elenco

«214.

NOBAVEH VATAN Bijan

بیژن نوباوه وطن

Data di nascita: 1959/1960

Luogo di nascita: Teheran, Iran

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Funzione: membro del parlamento iraniano; primo vicepresidente della commissione Cultura del parlamento iraniano

Bijan Nobaveh Vatan è un legislatore iraniano sostenitore di una politica intransigente ed è anche primo vicepresidente della commissione Cultura del parlamento iraniano.

È uno dei 227 membri del parlamento firmatari, il 6 novembre 2022, di una dichiarazione che loda le forze di sicurezza per aver ucciso dei manifestanti ed esorta la magistratura ad accelerare i processi e a condannare a morte i manifestanti dichiarandoli “Muharebeh” o “nemici di Dio”.

Inoltre, è uno dei propugnatori della legislazione che prevede norme restrittive per le donne in materia di abbigliamento e impone sanzioni a carico delle istituzioni, imprese e persone che interagiscono con le donne che non rispettano la legislazione, ponendo così in essere un boicottaggio nei loro confronti.

In qualità di membro del parlamento iraniano, Nobaveh Vatan ha sostenuto l’uccisione, la detenzione e la tortura di persone durante le proteste a livello nazionale del 2022/2023 in Iran. Sostiene inoltre una legislazione che sostanzialmente revoca i diritti sociali ed economici delle donne in Iran.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

24.4.2023

215.

YAZDIKHAH Ali

علی یزدی خواه

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Funzione: membro del parlamento iraniano; membro della commissione Cultura del parlamento iraniano

Ali Yazdikhah è un legislatore iraniano sostenitore di una politica intransigente ed è anche membro della commissione Cultura del parlamento iraniano.

È uno dei 227 membri del parlamento firmatari, il 6 novembre 2022, di una dichiarazione che loda le forze di sicurezza per aver ucciso dei manifestanti ed esorta la magistratura ad accelerare i processi e a condannare a morte i manifestanti dichiarandoli “Muharebeh” o “nemici di Dio”.

Inoltre, è uno dei propugnatori della legislazione che prevede norme restrittive per le donne in materia di abbigliamento e impone sanzioni a carico delle istituzioni, imprese e persone che interagiscono con le donne che non rispettano la legislazione, ponendo così in essere un boicottaggio nei loro confronti.

In qualità di membro del parlamento iraniano, Yazdikhah ha sostenuto l’uccisione, la detenzione e la tortura di persone durante le proteste a livello nazionale del 2022/2023 in Iran. Sostiene inoltre una legislazione che sostanzialmente revoca i diritti sociali ed economici delle donne in Iran.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

24.4.2023

216.

ALIBABAEI Mehdi

محدی علی بابایی

(alias ALI BABAEI Mehdi, BABAEI Ali Mehdi)

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Grado: Maggiore

Funzione: vicecapo provinciale del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) a Qom

Il Maggiore Mehdi Alibabaei è il vicecapo provinciale del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) a Qom. Dirige l’IRGC e le forze Basij nella città di Qom.

Dopo la morte di Mahsa Amini nel settembre 2022, alcune delle proteste più intense sono avvenute nella città di Qom. Le forze di sicurezza, tra cui l’IRGC e le milizie Basij, sono state schierate per reprimere violentemente tali proteste. Dal marzo 2023 l’IRGC e le milizie Basij hanno inoltre ricevuto istruzioni di applicare la legge sull’uso obbligatorio dell’hijab mediante nuovi metodi di oppressione.

Alibabaei ha rivelato un nuovo piano che prevede lo schieramento di membri della milizia Basij in ciascun quartiere di Qom per fare applicare la legge sull’hijab. Il nuovo piano comporta l’introduzione di programmi come “Diventa un leader famoso nel nostro quartiere”, che prevede pattugliamenti di quartiere da parte delle forze IRGC/Basij, l’uso dell’intelligence, l’intimidazione e il coinvolgimento dei normali cittadini (ad esempio attribuendo agli amministratori di edifici e condomini la responsabilità per le residenti “velate in modo scorretto”). Questo piano rappresenta un nuovo livello di coinvolgimento della popolazione civile nella denuncia e nella raccolta di informazioni per opprimere le donne.

Sotto il comando di Alibabaei, le forze IRGC e Basij locali di Qom sono incaricate di far rispettare determinate leggi con mezzi e metodi che intimidiscono i cittadini e ne violano i diritti fondamentali.

In qualità di vicecapo provinciale dell’IRGC a Qom, il Maggiore Mehdi Alibabaei è responsabile degli atti di oppressione commessi dalle forze IRGC e Basij locali e delle loro violazioni dei diritti alla libertà di espressione e alla vita privata.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

24.4.2023

217.

NOUROUZI Ali Asghar

(alias NOROUZI Ali Asghar)

Data di nascita: 11.11.1962

Luogo di nascita: Dashtestan, provincia di Bushehr, Iran

Indirizzo: Unit 29, 5th Floor, Talaieh Block- B1, Elahiyeh Complex 1, Number 0, Alley 2-Shahid Sajjad Rushanai, Rabbaninejad Street, Zein Aldin Municipality, Qom 3739144673, Iran

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Passaporto n.: Y53914915 (Iran), scade l’11.5.2026

Documento d’identità nazionale iraniano n.: 4591967573

Funzione: presidente del consiglio di amministrazione della fondazione cooperativa del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC)

Persone associate: Seyyed Aminollah; Emami Tabatabai; Yahya Alaoddini; Jamal Babamoradi; Ahmad Karimi

Entità associate: fondazione cooperativa del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC Cooperative Foundation)/Bonyad Taavon Sepah

IRGC

Ali Asghar Nourouzi è presidente del consiglio di amministrazione della fondazione cooperativa del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC Cooperative Foundation), inserita nell’elenco dell’UE.

L’IRGC è stata in prima linea nella repressione delle proteste del 2022/2023 in Iran, in cui sono state uccise oltre 520 persone, di cui oltre 70 minorenni, e sono stati effettuati arrestati/incarcerazioni di oltre 22 000 persone.

La fondazione cooperativa IRGC è l’organo responsabile della gestione degli investimenti dell’IRGC e, in tale contesto, di convogliare denaro nella brutale repressione del regime.

In qualità di presidente del consiglio di amministrazione della fondazione cooperativa IRGC, Ali Asghar Nourouzi è quindi responsabile di aver fornito in modo volontario e consapevole gli strumenti con cui è stata condotta la brutale repressione in atto.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

24.4.2023

218.

TABATABAI Seyyed Amin Ala Emami

(alias TABATBAYI Aminallah Imami)

Data di nascita: 26.8.1963

Luogo di nascita: Meybod, Iran

Indirizzo: Teheran, Iran

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Documento d’identità nazionale iraniano n.: 4489260229

Funzione: vicepresidente del consiglio di amministrazione della fondazione cooperativa del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC Cooperative Foundation); amministratore delegato della fondazione cooperativa IRGC

Persone associate: Ali Asghar Nourouzi; Yahya Alaoddini; Jamal Babamoradi; Ahmad Karimi

Entità associate: fondazione cooperativa del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC Cooperative Foundation)/Bonyad Taavon Sepah

IRGC

Seyyed Amin Ala Emami Tabatabai è vicepresidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato della fondazione cooperativa del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC Cooperative Foundation), inserita nell’elenco dell’UE.

L’IRGC è stata in prima linea nella repressione delle proteste del 2022/2023 in Iran, in cui sono state uccise oltre 520 persone, di cui oltre 70 minorenni, e sono stati effettuati arresti/incarcerazioni di oltre 22 000 persone.

La fondazione cooperativa IRGC è l’organo responsabile della gestione degli investimenti dell’IRGC e, in tale contesto, di convogliare denaro nella brutale repressione del regime.

In qualità di vicepresidente del consiglio di amministrazione e di amministratore delegato della fondazione cooperativa IRGC, Seyyed Amin Ala Emami Tabatabai è quindi responsabile di aver fornito in modo volontario e consapevole gli strumenti con cui è stata condotta la brutale repressione in atto.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

24.4.2023

219.

ALAODDINI Yahya

(alias ALÀODDINI Yahya; ALAEDDINI Yahya)

Data di nascita: 21.5.1965

Luogo di nascita: Teheran, Iran

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Passaporto n.: K47201906 (Iran), scade il 19.10.2023

Documento d’identità nazionale iraniano n.: 0036732958

Funzione: membro del consiglio di amministrazione della fondazione cooperativa del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC Cooperative Foundation)

Persone associate: Ali Asghar Nourouzi; Jamal Babamoradi; Ahmad Karimi; Seyyed Amin Ala Emami Tabatabai

Entità associate: fondazione cooperativa del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC Cooperative Foundation)/Bonyad Taavon Sepah

IRGC

Yahya Alaoddini è membro del consiglio di amministrazione della fondazione cooperativa del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC Cooperative Foundation), inserita nell’elenco dell’UE.

L’IRGC è stata in prima linea nella repressione delle proteste del 2022/2023 in Iran, in cui sono state uccise oltre 520 persone, di cui oltre 70 minorenni, e sono stati effettuati arresti/incarcerazioni di oltre 22 000 persone.

La fondazione cooperativa IRGC è l’organo responsabile della gestione degli investimenti dell’IRGC e, in tale contesto, di convogliare denaro nella brutale repressione del regime.

In qualità di membro del consiglio di amministrazione della fondazione cooperativa IRGC, Yahya Alaoddini è quindi responsabile di aver fornito in modo volontario e consapevole gli strumenti con cui è stata condotta la brutale repressione in atto.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

24.4.2023

220.

BABAMORADI Jamal Ali

Data di nascita: 24.5.1960

Luogo di nascita: Teheran, Iran

Indirizzo: Teheran, Iran

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Documento d’identità nazionale iraniano n.: 0036824240

Funzione: membro del consiglio di amministrazione della fondazione cooperativa del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC Cooperative Foundation)

Persone associate: Ali Asghar Nourouzi; Ahmad Karimi; Yahya Alaoddini; Seyyed Amin Ala Emami Tabatabai

Entità associate: fondazione cooperativa del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC Cooperative Foundation)/Bonyad Taavon Sepah

IRGC

Jamal Ali Babamoradi è membro del consiglio di amministrazione della fondazione cooperativa del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC Cooperative Foundation), inserita nell’elenco dell’UE.

L’IRGC è stata in prima linea nella repressione delle proteste del 2022/2023 in Iran, in cui sono state uccise oltre 520 persone, di cui oltre 70 minorenni, e sono stati effettuati arresti/incarcerazioni di oltre 22 000 persone.

La fondazione cooperativa IRGC è l’organo responsabile della gestione degli investimenti dell’IRGC e, in tale contesto, di convogliare denaro nella brutale repressione del regime.

In qualità di membro del consiglio di amministrazione della fondazione cooperativa IRGC, Jamal Ali Babamoradi è quindi responsabile di aver fornito in modo volontario e consapevole gli strumenti con cui è stata condotta la brutale repressione in atto.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

24.4.2023

221.

KARIMI Ahmad Hasan

Data di nascita: 11.12.1962

Luogo di nascita: Qom, Iran

Indirizzo: Teheran, Iran

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Documento d’identità nazionale iraniano n.: 0382947983

Funzione: membro del consiglio di amministrazione della fondazione cooperativa del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC Cooperative Foundation)

Persone associate: Ali Asghar Nourouzi; Yahya Alaoddini; Seyyed Amin Ala Emami Tabatabai; Jamal Ali Babamoradi

Entità associate: fondazione cooperativa del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC Cooperative Foundation)/Bonyad Taavon Sepah

IRGC

Ahmad Hasan Karimi è membro del consiglio di amministrazione della fondazione cooperativa del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC Cooperative Foundation), inserita nell’elenco dell’UE.

L’IRGC è stata in prima linea nella repressione delle proteste del 2022/2023 in Iran, in cui sono state uccise oltre 520 persone, di cui oltre 70 minorenni, e sono stati effettuati arresti/incarcerazioni di oltre 22 000 persone.

La fondazione cooperativa IRGC è l’organo responsabile della gestione degli investimenti dell’IRGC e, in tale contesto, di convogliare denaro nella brutale repressione del regime.

In qualità di membro del consiglio di amministrazione della fondazione cooperativa IRGC, Ahmad Hasan Karimi è quindi responsabile di aver fornito in modo volontario e consapevole gli strumenti con cui è stata condotta la brutale repressione in atto.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

24.4.2023»

Entità

 

Nome

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell’elenco

«35.

Ariantel

Indirizzo: Ariantel Head Office, No. 15, 15th alley, South Gandhi Street, Tehran, Iran

Sito web: http://www.ariantel.ir

Tipo di entità: società privata

Ariantel è un fornitore iraniano di servizi mobili in prima linea nell’introduzione dell’architettura globale di sorveglianza delle telecomunicazioni progettata dal governo iraniano per sedare il dissenso e le voci critiche in Iran.

Ariantel ha attivamente cercato e utilizzato prodotti cyberware impiegati per monitorare, geolocalizzare e intercettare le chiamate e altre attività mobili di comunicazione dei suoi utenti su richiesta del governo iraniano. Tali informazioni sono state successivamente utilizzate per sedare e far cessare le proteste e per identificare, prendere di mira e arrestare manifestanti e attivisti pacifici.

Ariantel è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

24.4.2023»


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