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Document EESC-2022-00655-AC

Parere - Comitato economico e sociale europeo - L'importanza dei trasporti pubblici per la ripresa verde dell'Europa

EESC-2022-00655-AC

PARERE

Comitato economico e sociale europeo

L'importanza dei trasporti pubblici per la ripresa verde dell'Europa

_____________

L'importanza dei trasporti pubblici per la ripresa verde dell'Europa
[parere d'iniziativa]

TEN/774

Relatrice: Kristina KRUPAVIČIENĖ

Correlatrice: Dovilė JUODKAITĖ

IT

Decisione dell'Assemblea plenaria

20/01/2022

Base giuridica

Articolo 52, paragrafo 2, del Regolamento interno

Parere d'iniziativa

Sezione competente

Trasporti, energia, infrastrutture e società dell'informazione

Adozione in sezione

04/10/2022

Adozione in sessione plenaria

26/10/2022

Sessione plenaria n.

573

Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)

173/1/2

1.Conclusioni e raccomandazioni

1.1Il CESE riconosce il ruolo essenziale svolto dai trasporti pubblici nella ripresa verde dell'Europa a seguito della pandemia, un'emergenza che ha fatto da catalizzatore, dimostrando che i trasporti pubblici forniscono sia un servizio di interesse pubblico, sia una modalità di accesso al posto di lavoro e ai servizi per i lavoratori in prima linea e i gruppi vulnerabili. Il CESE chiede che la mobilità sia riconosciuta quale diritto individuale e bene pubblico che deve essere a disposizione di tutti, giacché garantisce accesso alle dimensioni culturale, sociale ed economica della vita. Rendere disponibili per tutti servizi di trasporto pubblico di qualità, sicuri, dal costo contenuto, accessibili e con personale sufficiente deve essere un obiettivo prioritario per l'UE.

1.2Cosciente dell'importanza dei trasporti pubblici per le singole persone, gli utenti e i lavoratori, il CESE rinnova l'appello (parere TEN/766 sul tema Nuovo quadro dell'UE per la mobilità urbana) per un approccio partecipativo alla pianificazione dei trasporti pubblici a livello regionale, nazionale ed europeo. È l'unico modo per garantire che le strategie e le misure per la ripresa rispondano alle esigenze e alle attese di tutti coloro che gestiscono e utilizzano i trasporti pubblici.

1.3Il CESE fa notare che lo sviluppo di un servizio di alta qualità è essenziale per la ripresa post-pandemia dei trasporti pubblici. Condizioni di lavoro adeguate e personale motivato e formato adeguatamente sono essenziali per l'erogazione di un servizio di tale livello. Il CESE chiede che i responsabili politici locali, regionali e nazionali elaborino dei modelli aziendali che portino a un sistema di trasporto innovativo e attraente, capace di garantire un servizio di alta qualità nonché condizioni adeguate e la protezione sociale dei dipendenti, ed esorta i responsabili politici dell'UE a sostenere appieno tali modelli.

1.4Il trasporto pubblico è un servizio ad alta intensità di lavoro con posti di lavoro verdi che non è possibile delocalizzare. Gli operatori dei trasporti pubblici sono tra i maggiori datori di lavoro nelle zone urbane, offrono occupazione a un ampio ventaglio di persone e contribuiscono all'inclusione dei lavoratori migranti nel mercato del lavoro. Per preservare la natura sociale del settore, il CESE chiede che i responsabili politici includano nei contratti di servizio per i trasporti pubblici criteri sociali e di qualità di servizio obbligatori, quali l'applicazione dei contratti collettivi e un'adeguata valutazione della situazione del personale a seguito di un cambio di operatore. Il CESE chiede inoltre che i responsabili politici garantiscano la messa in atto di robusti meccanismi di dialogo sociale al fine di rendere il settore sostenibile sul piano economico e sociale. Il CESE chiede inoltre il pieno rispetto delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici (regolamento (CE) n. 1370/2007 o direttiva 2014/23).

1.5Il CESE ricorda che per conseguire l'obiettivo di una mobilità sostenibile è necessario un impegno politico forte da parte di tutti gli attori e a tutti i livelli. Le istituzioni dell'UE devono svolgere un ruolo forte di direzione e leadership politica, definendo obiettivi chiari e mettendo a disposizione i fondi necessari. Pertanto il CESE chiede che la Commissione europea definisca degli obiettivi misurabili e ambiziosi per la transizione dall'utilizzo delle automobili private ai mezzi pubblici e alla mobilità attiva.

1.6È essenziale effettuare investimenti ingenti per garantire il buon esito delle politiche volte a promuovere un trasporto pubblico sostenibile e, di conseguenza, la ripresa verde. Sono state messe a disposizione degli Stati membri dell'UE risorse finanziarie significative tramite il dispositivo per la ripresa e la resilienza, e molti Stati membri si sono impegnati a investire nei sistemi di trasporto pubblico. Il CESE chiede che la Commissione controlli il rispetto degli impegni presi e riferisca in merito, al fine di garantire che la ripresa verde vada di pari passo con la salvaguardia e il miglioramento dell'occupazione, della qualità del servizio e dell'inclusione sociale. Il CESE chiede che gli Stati membri predispongano un meccanismo partecipativo per la consultazione degli utenti e delle parti sociali sulle modalità di utilizzo di questi fondi, fondamentali per la ripresa dei trasporti pubblici. Il CESE sottolinea che tutti i fondi pubblici e dell'UE stanziati per lo sviluppo di soluzioni di trasporto dovrebbero prevedere criteri di inclusione, accessibilità e sostenibilità dei trasporti.

1.7Il CESE invita pertanto i responsabili politici ad attuare in modo inclusivo e partecipativo i processi di transizione digitale volti a realizzare trasporti sostenibili ed equi per tutti.

1.8Il CESE invita l'Unione europea e gli Stati membri a contribuire alla transizione verso modalità di trasporto più verdi, rendendole più attrattive in termini generali. La sensibilizzazione circa gli impatti ambientali delle scelte in termini di trasporto e mobilità personale è altresì importante per incoraggiare il passaggio a trasporti pubblici e sostenibili. Pertanto il CESE chiede alla Commissione di dedicare il 2024 ai trasporti pubblici e ai loro utenti e lavoratori.

2.Contesto

2.1Trasporti e mobilità sono parte integrante della vita quotidiana degli europei e consentono la mobilità delle persone in tutti i settori della società e in ogni angolo d'Europa. Inoltre, al fine di conseguire la neutralità climatica, il Green Deal europeo ha definito l'obiettivo della riduzione del 90 % delle emissioni dei trasporti entro il 2050. Tutti i settori dei trasporti dovranno contribuire alla riduzione di tali emissioni. Nel Green Deal si afferma che "il trasporto multimodale necessita di un forte impulso" che aumenterà l'efficienza del sistema dei trasporti.

2.2Nella sua Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente, la Commissione ha definito la mobilità urbana e interurbana sostenibile un'iniziativa faro, sottolineando la necessità di "rendere la mobilità equa e giusta per tutti" e di incrementare la quota modale dei trasporti collettivi, migliorando la multimodalità senza soluzione di continuità nelle zone urbane e suburbane. La strategia fa riferimento inoltre all'aumento della domanda di soluzioni nuove e innovative, ivi compresi i servizi accessibili su richiesta e la mobilità collaborativa. La strategia considera prioritaria la necessità di migliorare il quadro per la mobilità urbana.

-Il quadro per la mobilità urbana 1 della Commissione indica che la mobilità urbana contribuisce per il 23 % alla crescente quota che i trasporti rappresentano nei consumi energetici e nelle emissioni di gas serra dell'UE; le città si trovano ad affrontare le maggiori sfide in termini di qualità dell'aria, con concentrazioni di NO2 e PM10 superiori ai valori massimi consentiti nell'UE; i livelli di congestione nelle città europee sono rimasti stabili o sono peggiorati dal 2013, con costi significativi per la società e impatti negativi sui pendolari; le zone urbane sono il contesto in cui avviene il 38 % di tutti i decessi e lesioni gravi nei trasporti su strada nell'UE; oltre il 70 % degli europei vive in città e si aspetta soluzioni per una migliore qualità e sicurezza di mobilità, per la congestione e l'inquinamento atmosferico e acustico; il 30 % degli europei abita in paesi, piccole città e zone periurbane e dipende spesso dalle automobili private per raggiungere i nodi urbani vicini;

-è necessario adattare l'infrastruttura e i servizi del trasporto pubblico urbano in modo da migliorare l'accessibilità, tra l'altro per offrire un servizio migliore in molte città a una popolazione che invecchia, oltre che alle persone con disabilità o a mobilità ridotta.

2.3La Commissione sottolinea inoltre l'urgenza di affrontare i cambiamenti climatici e i loro effetti in termini di inclusione sociale e benessere umano, in particolare per i gruppi svantaggiati. Pertanto la Commissione ha incluso la creazione di una rete di trasporti pubblici più robusta tra gli obiettivi del Quadro per la mobilità urbana.

2.4Negli ultimi anni la pandemia ha segnato una svolta per la crescita economica e per i relativi i meccanismi e regole di sostegno, evidenziando le carenze e richiamando l'attenzione sui valori legati allo sviluppo del mercato unico dell'UE. Tuttavia, ha anche creato opportunità per un'attuazione più rapida di politiche come il Green Deal, ha rivelato l'importanza di mettere le persone al centro del processo di ripresa, come rispecchiato nel concetto di transizione giusta, e ha spinto la Commissione ad adottare il più massiccio programma di aiuti finanziari mai messo in campo, volto a mitigare gli impatti socioeconomici della crisi della COVID-19, il dispositivo per la ripresa e la resilienza, nell'ambito del quale la transizione verde e la trasformazione digitale rappresentano due di sei pilastri.

2.5In termini di trasporto pubblico gli effetti della pandemia hanno interessato posti di lavoro, utenti dei trasporti pubblici, operatori e autorità pubbliche. Nelle sue conclusioni sulla Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente, il Consiglio dell'Unione europea ricorda che i trasporti pubblici sono stati gravemente colpiti dalla crisi della COVID-19 e che la risposta politica alla crisi dovrebbe essere tesa a ripristinare la fiducia e a migliorare la resilienza dei trasporti pubblici, accelerandone la trasformazione e la modernizzazione sostenibili, garantendo nel contempo l'accessibilità economica dei trasporti, dato il ruolo essenziale dei trasporti pubblici nella coesione sociale e territoriale.

2.6Il CESE mette in evidenza la grandissima importanza del fatto che nel corso della pandemia il trasporto pubblico ha dimostrato il proprio valore garantendo la necessaria mobilità dei lavoratori in prima linea e dei gruppi svantaggiati. I lavoratori migranti e le donne rappresentano una grande proporzione di tali gruppi, che sappiamo dipendere fortemente dai trasporti pubblici per accedere al posto di lavoro e a servizi di base. I dati dell'Eurobarometro per il 2020 indicano che un numero di donne significativamente più alto rispetto agli uomini utilizza i trasporti pubblici. Uno studio del Parlamento europeo sul tema Donne e trasporti ha evidenziato la carenza di dati suddivisi per genere sui modelli di mobilità di genere, fornendo tuttavia informazioni interessanti su questo tipo di scelta 2 .

2.7Il CESE riconosce inoltre l'aumento dei costi e la riduzione delle risorse cui devono far fronte gli erogatori di servizi di trasporto e le autorità pubbliche a causa della pandemia. Benché le misure di prevenzione contro la COVID-19 abbiano comportato un aumento dei costi e il calo significativo del numero di utenti abbia ridotto notevolmente le entrate delle aziende, le autorità locali, pubbliche e governative hanno capito che preservare il funzionamento dei trasporti pubblici rientrava tra i loro doveri di servizio alle comunità, e in particolare di servizio a coloro che servono gli altri.

2.8Il presente parere d'iniziativa è inteso a fornire raccomandazioni essenziali circa la ripresa e lo sviluppo futuro di trasporti pubblici sostenibili, robusti, inclusivi, accessibili e resilienti dopo la crisi della COVID-19, pronti a servire le generazioni future tenendo conto dell'invecchiamento della popolazione nell'UE 3 . Tratta in particolare le questioni del finanziamento, dell'attrattiva e del ruolo che svolge nella ripresa verde dell'UE, dedicando particolare attenzione alle condizioni sociali dei lavoratori dei trasporti pubblici. La mancanza di personale in tutti i settori dei trasporti rivela chiaramente la necessità di tale approccio.

3.Osservazioni generali

3.1Il CESE riconosce che i trasporti pubblici costituiscono una parte significativa della ripresa verde dell'Europa a seguito della pandemia. Non solo rappresentano una risposta alle problematiche ambientali, ma contribuiscono altresì alla qualità della vita affrontando la congestione del traffico. "Fino al 2020 i trasporti pubblici nelle zone urbane facevano registrare quasi 60 miliardi di tragitti passeggeri all'anno in Europa, un dato in crescita. (...) La congestione costa già all'economia europea l'1 % del PIL, 100 miliardi di EUR l'anno" 4 .

3.2Il CESE osserva che la pandemia ha rimodellato il comportamento delle persone e riportato l'attenzione del pubblico e degli enti locali sul valore sociale del trasporto pubblico. Tuttavia, quello dei trasporti pubblici è stato uno dei settori colpiti più duramente da un calo drastico del numero di utenti e il settore con la ripresa più lenta. Il tutto è avvenuto mentre le persone prediligevano la mobilità attiva e i tragitti in automobili private per evitare i contagi. Se da un lato l'aumento della mobilità attiva è una tendenza salutare che va incoraggiata, dall'altro la questione dell'incremento dell'uso di automobili private deve essere tenuta in seria considerazione dai responsabili politici europei, nonché dalle autorità nazionali, locali e regionali.

3.3Il CESE prende atto che, nonostante sia stata mantenuta la continuità dei trasporti pubblici durante la pandemia, l'occupazione nel settore ha subito un duro colpo. In Europa, prima del primo lockdown, il settore dava lavoro direttamente a due milioni di persone 5 . Un aspetto importante è che i trasporti pubblici garantiscono posti di lavoro locali sicuri, di grande varietà, con profili che vanno da poco qualificati ad altamente qualificati, e con una forza lavoro proveniente da contesti molto eterogenei 6 . Tuttavia, è stato necessario canalizzarne una percentuale significativa in regimi statali di disoccupazione temporanea e in molti hanno scelto di non ritornare al loro posto di lavoro. Tale fenomeno si è verificato in particolare negli Stati membri con prestazioni di sicurezza sociale e copertura di contrattazione collettiva deboli.

3.4Di conseguenza il CESE avverte che vi è una carenza critica di personale in tutti i settori dei trasporti in Europa, compresi i trasporti pubblici. La qualità del lavoro e la sicurezza dell'occupazione sono divenuti criteri essenziali per chi cerca lavoro, e la sicurezza sociale e la copertura della contrattazione collettiva sono garanzie essenziali da questo punto di vista.

3.5Il CESE accoglie con favore gli sforzi delle autorità pubbliche, regionali e governative per mantenere il livello necessario di servizi di trasporto pubblico durante la pandemia in circostanze complesse che hanno reso necessari sostegno economico e investimenti in protocolli di sicurezza per la COVID-19. Prendiamo atto del fatto che le autorità competenti hanno dovuto ricorrere a limitazioni drastiche della capacità dei veicoli 7 , introdurre soluzioni digitali per ridurre il contatto diretto tra utenti e lavoratori, aumentare la spesa per attrezzature igieniche e sanitarie, e compensare il calo di introiti causato dalla riduzione improvvisa e persistente del numero di utenti dei trasporti pubblici.

3.6Nel contempo, il CESE lamenta che i protocolli di sicurezza per la COVID-19 nel settore dei trasporti non siano stati adottati sempre in modo inclusivo, tenendo conto di tutte le persone interessate. Per esempio, in taluni casi i trasporti pubblici non erano disponibili per le persone con disabilità e per gli anziani a causa della riduzione o sospensione dell'assistenza fornita ai passeggeri con mobilità ridotta 8 , e le soluzioni digitali non hanno tenuto in considerazione le persone con competenze digitali ridotte o che non possono permettersi dispositivi digitali o servizi di comunicazione elettronica e non sono state elaborate in base alle politiche di accessibilità e alle norme di riferimento UE.

3.7Il CESE sottolinea che ora sono necessarie strategie post-pandemia per rendere attrattivo il trasporto pubblico e consentire a un numero maggiore di persone di servirsene, Come evidenziato nel parere del CESE INT/909, "[a]desso si [profila] l'opportunità di garantire una ripresa equa e di ricostruire rapidamente le nostre economie in modo da renderle più verdi, più giuste e più resilienti agli shock futuri" 9 . Tale appello è rinnovato nel parere del CESE TEN/728, in cui si sottolinea che "la transizione ecologica deve essere socialmente equa e preservare la competitività dei trasporti europei, anche mediante la piena realizzazione dello spazio europeo dei trasporti con la piena attuazione del mercato unico" 10 .

3.8Alla luce delle motivazioni illustrate in precedenza, sono necessari i seguenti elementi essenziali per rendere più attrattivi i trasporti pubblici:

-disponibilità, che si traduca in capacità sufficiente di modalità di trasporto pubblico per far fronte a un aumento della domanda, in particolare nelle aree rurali e periferiche dove spesso sono disponibili meno opzioni;

-personale sufficiente con condizioni e formazione adeguate, posti di lavoro stabili e di qualità e una gamma completa di diritti e benefici;

-connettività – aumentata ed effettiva – con modalità di trasporto diverse, all'interno e tra zone urbane e non urbane, per fornire a tutti i passeggeri spostamenti intermodali senza soluzione di continuità, anche tra regioni geografiche diverse;

-accessibilità economica, per tutti i membri della società. Per garantire questo aspetto, il calcolo dei costi del trasporto pubblico dovrebbe tenere in considerazione l'accessibilità economica per chi soffre di povertà socio-economica ed esclusione. È opportuno esplorare regimi mirati a sostegno dei gruppi maggiormente svantaggiati dal punto di vista socio-economico, in stretta consultazione con le comunità interessate;

-accessibilità, per consentire un uso indipendente e senza soluzione di continuità per tutti, comprese le persone con disabilità, gli anziani e le persone con mobilità (temporaneamente) ridotta;

-sicurezza di utenti e lavoratori, incentrata sul le dimensioni di genere e intersezionali. Le misure di salute pubblica inclusive sono altrettanto pertinenti per la sicurezza degli spostamenti, come dimostrato negli anni scorsi. I lavoratori dei trasporti pubblici necessitano di un ambiente di lavoro sicuro, privo di violenza e molestie;

-qualità in termini di comodità, durata dei tragitti, assistenza da parte di personale in numero sufficiente, soluzioni digitali accessibili, informazioni sulle opzioni di trasporto e gli orari.

3.9Il CESE sottolinea che negli anni pre-pandemia il regolamento (CE) n. 1370/2007 ha introdotto la possibilità di aprire i servizi di trasporto pubblico a operatori privati tramite gare di appalto e contratti di servizio pubblico, stipulati in ottemperanza alle norme generali UE sugli appalti pubblici. Poiché la pandemia ha evidenziato il ruolo strategico svolto dai trasporti pubblici per quanto riguarda la società e la mobilità e poiché i trasporti pubblici si trovano ad affrontare una carenza senza precedenti di personale, il CESE sottolinea la necessità che i contratti di servizio pubblico offrano protezione in termini di condizioni sociali e di occupazione, al fine di trattenere le competenze nel settore stesso.

3.10I trasporti pubblici sono un servizio di cui deve beneficiare la società nel suo insieme e in tutta la sua diversità. In quest'ottica è fondamentale mantenere la trasparenza delle procedure di appalto e garantire che tanto i lavoratori quanto gli utenti siano coinvolti nelle decisioni in materia di appalti.

3.11Il CESE apprezza il fatto che, per mitigare l'impatto sociale ed economico della pandemia di COVID-19, la Commissione ha istituito il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il regolamento (UE) 2021/241 definisce le condizioni di accesso da parte degli Stati membri ai fondi del dispositivo. Gli Stati membri devono presentare piani nazionali e impegnarsi a spendere il 37 % degli stanziamenti UE in investimenti e riforme per il clima, e il 20 % per la transizione digitale. La mobilità pulita resta al centro di tali piani. Il CESE sottolinea, tuttavia, che l'attuazione di tali misure avrà effetti sia sulla società che sui lavoratori, e non può pertanto avvenire a porte chiuse. Tutti i soggetti interessati sociali dovrebbero essere coinvolti nell'elaborazione di politiche per un trasporto pubblico più verde e sostenibile 11 . Analogamente, i soggetti interessati pubblici dovrebbero essere in grado di monitorare in modo efficace l'attuazione delle politiche pubbliche e la spesa dei fondi pubblici pertinenti.

3.12È opportuno promuovere la partecipazione inclusiva nell'elaborazione di soluzioni di trasporto pubblico per consentire a tutte le parti interessate, comprese le autorità pubbliche, i fornitori di servizi, gli utenti dei trasporti pubblici e gli esperti di accessibilità e urbanistica di svolgere un ruolo 12 . Dovrebbero essere promosse le migliori pratiche di co-creazione di soluzioni di trasporto pubblico 13 . Un approccio di "progettazione universale" allo sviluppo dei servizi, ai sensi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità 14 , dovrebbe consentire l'uso di tali servizi da parte della più ampia varietà di utenti, comprese le persone con disabilità, gli anziani e le persone con mobilità ridotta.

3.13Nella sua comunicazione intitolata "Pronti per il 55 %", la Commissione osserva che "Molti cittadini, in particolare i giovani, sono pronti a cambiare le proprie abitudini di consumo e di mobilità se dispongono delle informazioni pertinenti, al fine di limitare la propria impronta di carbonio e vivere in un ambiente più verde e più sano" 15 . Rendere questi modi di trasporto più attraenti per tutti contribuirà a realizzare la transizione verso modi di trasporto più ecologici e sostenibili. La sensibilizzazione in merito agli impatti ambientali delle scelte in termini di trasporto e mobilità personale è importante. Tuttavia, le misure promozionali, da sole, non avranno l'impatto necessario se non si affrontano adeguatamente queste sfide riguardanti trasporti pubblici disponibili, economici, accessibili e sicuri. Sebbene molte persone siano consapevoli di quanto sia urgente dal punto di vista ambientale utilizzare trasporti più ecologici, esse non saranno in grado di dare un contributo valido alla transizione verde se semplicemente non possono permettersi o non possono accedere a trasporti più ecologici. Questa sarebbe un'enorme opportunità perduta per l'UE.

3.14Il CESE mette in risalto il fatto che la pandemia di COVID-19 ha dato il via a un'integrazione più rapida delle tecnologie digitali nei trasporti pubblici. È molto probabile che tali tendenze saranno mantenute e incoraggiate attraverso l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza e dei PNRR. Se da un lato la digitalizzazione può contribuire all'efficienza e sostenibilità del trasporto pubblico, oltre a essere di beneficio per gli utenti dei trasporti (per es. pianificatori di viaggio digitali, informazioni sui trasporti in tempo reale), dall'altro è necessario evitare che la transizione digitale vada a scapito di opportunità lavorative per il personale dei trasporti e dei servizi di sostegno erogati di persona agli utenti, o aumenti il divario di mobilità tra gli utenti dei trasporti in grado o meno di beneficiare della digitalizzazione a causa dell'inaccessibilità, anche economica, dei servizi digitali e delle ridotte competenze digitali. Il CESE invita pertanto i responsabili politici ad attuare in modo inclusivo e partecipativo i processi di transizione digitale volti a realizzare trasporti sostenibili ed equi per tutti.

Bruxelles, 26 ottobre 2022

Christa SCHWENG

Presidente del Comitato economico e sociale europeo

____________

(1)      Quadro per la mobilità urbana, COM(2021) 811 final .
(2)      Women and transport [Donne e trasporti], Parlamento europeo, Commissione FEMM, dicembre 2021: https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2021/701004/IPOL_STU(2021)701004_EN.pdf , pagg. 34-35, "I dati dovrebbero essere considerati nel contesto delle esigenze di mobilità delle donne. Come indicato nelle sezioni precedenti, le donne lavorano con maggiore frequenza a tempo parziale, si prendono cura di bambini e familiari, vivono più a lungo, hanno meno probabilità di avere la patente di guida e di possedere un'automobile, utilizzano i trasporti pubblici e si spostano a piedi più frequentemente degli uomini. Hanno modelli di mobilità quotidiana più complessi rispetto agli uomini. Allo stesso tempo, le donne spesso esercitano un controllo limitato sulle finanze domestiche, in quanto hanno maggiore probabilità di essere la seconda fonte di reddito del nucleo famigliare (Borgato et al., 2021; Rastrigina e Verashchagina, 2015). In generale, le donne hanno maggiori probabilità di essere a rischio di povertà ed esclusione sociale (EIGE, 2020), in quanto è maggiore la probabilità che appartengano a gruppi vulnerabili e l'accessibilità economica è un elemento cruciale per la loro mobilità".
(3)     Ageing Europe - statistics on population developments [L'invecchiamento in Europa - dati statistici sugli sviluppi demografici], Eurostat.
(4)    Dichiarazione congiunta di ETF e UITP per COP 26: Tackling climate action with public transport is one of the EU's largest economic opportunities of the 21st century [Affrontare l'azione per il clima attraverso il trasporto pubblico costituisce una delle maggiori opportunità economiche del XXI secolo per l'UE].
(5)       Relaunching Transport and Tourism in the EU after COVID-19 [Il rilancio dei trasporti e del turismo nell'EU dopo la COVID-19], maggio 2021, studio svolto su incarico della commissione TRAN del Parlamento europeo dal Dipartimento tematico Politica strutturale e di coesione, Direzione generale delle Politiche interne dell'Unione.
(6)    Dichiarazione congiunta di ETF e UITP per COP 26: Tackling climate action with public transport is one of the EU's largest economic opportunities of the 21st century [Affrontare l'azione per il clima attraverso il trasporto pubblico costituisce una delle maggiori opportunità economiche del XXI secolo per l'UE].
(7)      Nel 2020, durante il primo lockdown, Milano e Barcellona hanno ridotto la capacità dei veicoli rispettivamente al 25 % e al 50 %, l'Irlanda al 20 % e il Portogallo a due terzi – COVID-19 and urban mobility: impacts and perspectives [COVID-19 e mobilità urbana: impatti e prospettive], settembre 2020, studio della commissione TRAN per il Parlamento europeo, Dipartimento tematico Politica strutturale e di coesione, Direzione generale delle Politiche interne dell'Unione PE 652.213.
(8)     EDF Recommendations on exit measures for transport services in light of Covid-19 [Raccomandazioni sulle misure di uscita per i servizi di trasporto alla luce della COVID-19].
(9)       GU C 429 dell'11.12.2020, pag. 219 .
(10)     GU C 341 del 24.8.2021, pag. 100 .
(11)    La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità prevede che "[n]ell'elaborazione e nell'attuazione della legislazione e delle politiche da adottare per attuare la presente Convenzione, così come negli altri processi decisionali relativi a questioni concernenti le persone con disabilità, gli Stati aderenti operano in stretta consultazione e coinvolgono attivamente le persone con disabilità, compresi i minori con disabilità, attraverso le loro organizzazioni rappresentative". – Articolo 4, paragrafo 3, della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità . Inoltre, nel parere del CESE GU C 341 del 24.8.2021, pag. 100 , si osserva che "[i]l CESE, come già affermato nel parere del 2012, desidera incoraggiare uno scambio di vedute aperto, costante e trasparente sull'attuazione del Libro bianco tra la società civile (imprese, datori di lavoro, lavoratori, utenti, ONG e mondo accademico, ecc.), la Commissione e altri soggetti interessati, come le autorità nazionali a diversi livelli. In tal modo si miglioreranno l'accettazione e la comprensione da parte della società civile, così come i riscontri utili per i responsabili politici e i responsabili dell'attuazione".
(12)    In linea con le raccomandazioni formulate nel parere del CESE GU C 275 del 18. 7.2022 , pag. 18 , "[i]l CESE ritiene che sia necessario il coinvolgimento di tutte le parti interessate, comprese le parti sociali, per trovare soluzioni al tempo stesso significative e praticabili nel contesto dell'ecologizzazione del trasporto marittimo".
(13)      Si veda per esempio il progetto TRIPS TRansport Innovation for disabled People needs Satisfaction .
(14)       Articolo 2 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità .
(15)       "Pronti per il 55 %", COM(2021) 550 final .
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