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Documento EESC-2022-03219-AC

Parere - Comitato economico e sociale europeo - Mercati dell'energia

EESC-2022-03219-AC

PARERE

Comitato economico e sociale europeo

Mercati dell'energia

_____________

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo,

al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni

Interventi a breve termine nei mercati dell'energia e miglioramenti a

lungo termine dell'assetto del mercato dell'energia elettrica

[COM(2022) 236 final]

TEN/784

Relatrice: Alena MASTANTUONO

IT

Consultazione

Commissione europea, 28/06/2022

Base giuridica

Articolo 304 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea

Sezione competente

Trasporti, energia, infrastrutture e società dell'informazione

Adozione in sezione

04/10/2022

Adozione in sessione plenaria

26/10/2022

Sessione plenaria n.

573

Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)

179/3/1

1.Conclusioni e raccomandazioni

1.1Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) esprime profonda preoccupazione per l'andamento dei mercati dell'energia e accoglie pertanto con favore il fatto che, nella sua comunicazione, la Commissione prenda in considerazione interventi a breve termine nei mercati dell'energia e miglioramenti a lungo termine dell'assetto del mercato dell'energia elettrica. Il CESE sottolinea pertanto la conclusione della Commissione secondo cui "vi sono settori in cui sono necessari adeguamenti all'assetto del mercato dell'energia elettrica dell'UE per tenere conto della futura evoluzione del panorama energetico e del mix di generazione, nonché delle nuove tecnologie emergenti, degli sviluppi geopolitici e degli insegnamenti tratti dalla crisi attuale. Tali adeguamenti dovrebbero contribuire a ottimizzare il funzionamento dell'assetto del mercato dell'energia elettrica e renderlo più adatto a promuovere una decarbonizzazione del settore efficace sotto il profilo dei costi, garantire prezzi accessibili ai consumatori e aumentare la capacità del mercato di resistere alla volatilità dei prezzi".

1.2Poiché il buon funzionamento dei mercati dell'energia svolge un ruolo centrale nel perseguimento di tutti gli obiettivi fondamentali di un sistema energetico sostenibile, vale a dire la sicurezza dell'approvvigionamento, costi e prezzi ragionevoli e la neutralità climatica, il CESE ritiene altresì importante promuovere e mantenere le giuste condizioni per il futuro. Qualsiasi misura futura non dovrebbe pregiudicare tali presupposti e dovrebbe consentire di compiere sforzi a favore del clima a medio e lungo termine.

1.3Al tempo stesso, tuttavia, il CESE sottolinea che l'attuale crisi dei prezzi dell'energia sta avendo un impatto negativo sulle famiglie e sulle imprese europee. I prezzi estremi dell'energia spingono al rialzo l'inflazione e contribuiscono all'incertezza economica. Il CESE appoggia pertanto l'approccio della Commissione di adottare misure a breve termine per garantire prezzi accessibili e ridurre i costi per i cittadini e le imprese d'Europa, in particolare un sostegno finanziario diretto ai consumatori vulnerabili, nonché alle PMI e alle industrie ad alta intensità energetica più colpite. Tuttavia, il CESE ritiene che gli interventi temporanei debbano essere seguiti da un adeguamento dell'assetto del mercato nei settori in cui sono necessari adeguamenti dell'assetto del mercato dell'energia elettrica dell'UE, come osserva la Commissione.

Invece di basarsi su una compensazione continua, il CESE chiede ai responsabili politici di incoraggiare e sostenere i cittadini, ponendoli nelle condizioni adeguate, affinché diventino prosumatori di energia e creino comunità energetiche locali, aiutandoli così a essere più indipendenti dai prezzi del mercato comune. Il CESE invita gli Stati membri e la Commissione europea a venire incontro ai consumatori vulnerabili attraverso programmi specifici per farli diventare prosumatori.

1.4A giudizio del CESE, il problema principale è costituito dal prezzo elevato del gas naturale, e qualsiasi misura a livello sia europeo che nazionale dovrebbe pertanto essere intesa a eliminare questa causa che è alla base del rialzo dei prezzi dell'energia elettrica, nonché ad agevolare l'aumento della produzione e dell'utilizzo di energia non fossile in misura tale da soddisfare la domanda di energia. Il Comitato accoglie pertanto con favore l'azione sul versante della domanda proposta dalla Commissione europea il 14 settembre 2022 e chiede uno sforzo congiunto da parte delle famiglie, del settore pubblico e delle imprese. Ridurre la domanda è il modo più semplice per far fronte alle bollette energetiche e ridurre le emissioni. Il CESE chiede inoltre maggiori investimenti in una transizione più rapida verso un sistema energetico non fossile e neutro dal punto di vista climatico.

1.5Il CESE sottolinea che qualsiasi attività di follow-up deve essere preceduta da un dibattito rigoroso e da un'analisi d'impatto. Il CESE desidera essere coinvolto in tale dibattito. La Commissione e gli Stati membri dovrebbero evitare proposte a breve termine che compromettano gli obiettivi fondamentali di un sistema energetico sostenibile.

2.Osservazioni generali

2.1La comunicazione della Commissione sugli interventi a breve termine nei mercati dell'energia e sui miglioramenti a lungo termine dell'assetto del mercato dell'energia elettrica si basa su diversi documenti recenti riguardanti il rapido aumento dei prezzi dell'energia e le preoccupazioni in merito alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico sollevate dall'invasione russa dell'Ucraina. La comunicazione è inoltre intrinsecamente legata alle iniziative volte a favorire la transizione energetica verso la neutralità climatica. Il CESE sottolinea che la comunicazione deve essere inquadrata in questo contesto generale, e rimanda ai suoi precedenti pareri su questi temi 1 .

2.2Il buon funzionamento dei mercati dell'energia svolge un ruolo centrale nel perseguimento di tutti gli obiettivi fondamentali di un sistema energetico sostenibile, vale a dire la sicurezza dell'approvvigionamento, l'accessibilità dei costi e dei prezzi e la neutralità climatica. Considerando che al momento attuale l'insieme di questi obiettivi è a rischio, l'UE dovrebbe concentrarsi su misure che consentano di fare passi avanti su tutti questi fronti e tengano conto delle esigenze del modello economico e sociale europeo. Il CESE ritiene pertanto importante tornare ai "principi di base" e concentrarsi sulla creazione di condizioni efficienti per una migliore integrazione dei mercati dell'energia.

2.3L'integrazione settoriale rende tali mercati sempre più interconnessi, contribuendo a decarbonizzare il sistema energetico in modo efficiente sotto il profilo dei costi e ad affrontare l'accresciuta volatilità del sistema energetico. L'attuale assetto del mercato è volto a incentivare gli attori a realizzare la decarbonizzazione, necessaria a porre l'Europa sulla strada della neutralità climatica. Tuttavia, l'attuale assetto del mercato, che fissa i prezzi dell'elettricità in base all'ordine di merito, risente oggi dell'enorme aumento dei prezzi del gas.

2.4Il mercato interno è fondamentale affinché l'UE garantisca un'allocazione efficiente delle risorse, e questo vale anche per l'energia. Allo stesso tempo, anche i mercati internazionali hanno un impatto significativo sul sistema energetico dell'UE, in particolare attraverso i mercati dei combustibili. Gli sviluppi geopolitici hanno evidenziato la necessità che l'UE si adoperi per migliorare l'autonomia strategica nel settore dell'energia e delle materie prime collegate a quest'ultima. La realizzazione dell'obiettivo di ridurre la dipendenza dell'UE da paesi terzi inaffidabili richiede una cooperazione più stretta e pone in risalto l'interdipendenza tra gli Stati membri. Se da un lato è importante che l'UE utilizzi al massimo le risorse di cui dispone e le capacità esistenti, dall'altro non è realistico né utile agire in modo isolato dai mercati internazionali; si dovrebbe invece cercare una valida cooperazione con partner affidabili.

2.5Il buon funzionamento dei mercati è possibile solo se i fondamentali sono in regola; a tal riguardo, il CESE sottolinea che un'infrastruttura energetica adeguata è una base necessaria per qualsiasi sistema energetico e contribuisce al funzionamento complessivo dei mercati dell'energia, in particolare per quanto concerne la disponibilità e l'accessibilità economica dell'energia stessa. L'eliminazione degli ostacoli che impediscono il flusso di energia è quindi una misura fondamentale per migliorare il funzionamento dei mercati. Un altro elemento essenziale ai fini di tale funzionamento è la messa in atto di regole di mercato adeguate, con la fissazione, tra l'altro, delle norme in materia di concorrenza, aumentando in tal modo la trasparenza e creando e rafforzando le condizioni di parità.

2.6Gli investimenti nelle infrastrutture energetiche sono imprescindibili se si vuole che i sistemi e il mercato dell'energia si sviluppino e rispondano efficacemente alle tendenze attuali, tra cui l'elettrificazione, la localizzazione, la digitalizzazione e un aumento della produzione e dell'utilizzo di energie da fonti rinnovabili. Al fine di agevolare tali investimenti, i responsabili politici e le autorità competenti devono accelerare le procedure amministrative e di rilascio delle autorizzazioni, garantendo nel contempo un'adeguata consultazione delle parti interessate. Oltre alle connessioni di trasmissione e distribuzione, un'infrastruttura moderna e adeguata alle esigenze future deve includere anche la capacità di stoccaggio dell'energia elettrica, nonché i sistemi digitali necessari per rendere "intelligenti" i sistemi energetici. Allo stesso tempo, occorre evitare le dipendenze (lock-in) che danno luogo ad attivi non recuperabili.

2.7Il CESE ritiene opportuno distinguere tra le misure a breve e quelle a lungo termine nella ricerca di soluzioni e miglioramenti della situazione attuale. Occorre riconoscere che molte misure, soprattutto i grandi investimenti, richiedono un periodo più lungo per essere realizzate. Per alcuni interventi è necessario un lasso di tempo maggiore per consentirne l'adeguata pianificazione, garantirne la fattibilità e la compatibilità con gli obiettivi energetici di base ed evitare misure a breve termine che potrebbero rivelarsi controproducenti nel lungo periodo.

2.8La visione a lungo termine è necessaria anche per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico e la preparazione alle situazioni eccezionali e alle perturbazioni dei mercati. Questo mette in evidenza il ruolo che le attività di previsione rivestono nell'individuare i rischi e nel preparare il terreno per migliorare la resilienza e affrontare i rischi, anche attraverso piani di emergenza.

2.9Inoltre, il CESE ritiene che alcune forme di meccanismi di capacità possano contribuire a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento, in particolare nelle situazioni di picco dei consumi, evitando nel contempo indebite distorsioni del mercato, in linea con i principi di concezione di cui al regolamento sul mercato interno dell'energia elettrica.

2.10Il CESE invita i responsabili politici a rispettare costantemente e in modo coerente tutti gli obiettivi fondamentali di un sistema energetico sostenibile, ma chiede anche di concentrarsi sulle cause profonde dei problemi. Senza questo tipo di approccio, si corre seriamente il rischio di affrontare i sintomi acuti con misure inefficienti, se non addirittura controproducenti, ai fini del conseguimento degli obiettivi fondamentali. In tal caso, i responsabili politici dovrebbero indicare con fermezza i tempi per questo tipo di scenario di emergenza.

2.11Il CESE sottolinea che qualsiasi misura, a livello degli Stati membri o dell'UE, dovrebbe essere basata su dati scientifici solidi, su prove concrete e su valutazioni d'impatto approfondite. Per quanto riguarda le politiche e le misure da adottare, è opportuno condurre un'attenta consultazione dei soggetti interessati pertinenti, compresa la società civile.

2.12Nel complesso, lo sviluppo dei mercati dell'energia del dopo crisi dovrebbe essere fondato sempre più sull'innovazione e sulla concorrenza, piuttosto che sulle sovvenzioni e sugli ostacoli agli scambi. Inoltre, occorre riconoscere che, nel caso del mercato dell'energia dell'UE, un intervento in un dato Stato membro potrebbe avere conseguenze sul resto del mercato. Pertanto, le misure negli Stati membri devono essere adeguatamente mirate e temporanee, in modo da creare meno effetti distorsivi possibile sul mercato dell'UE.

3.Osservazioni particolari

3.1Qualsiasi eventuale intervento sui mercati dell'energia dovrebbe essere valutato alla luce degli obiettivi fondamentali per garantire che non comprometta l'integrità del mercato unico e la parità di condizioni né provochi incertezze che indeboliscono il contesto degli investimenti. Non deve inoltre pregiudicare gli sforzi in materia di decarbonizzazione e di efficienza energetica.

3.2Si tratta di un requisito difficile, in quanto qualsiasi intervento sul mercato dell'energia potrebbe avere conseguenze negative. In molti casi potrebbe trattarsi di distorsioni del mercato, di costi a carico del bilancio, di interruzioni dell'approvvigionamento, oppure di ripercussioni negative sugli investimenti o sul comportamento dei consumatori. Il CESE sottolinea pertanto che qualsiasi intervento deve essere basato su un'attenta analisi delle relative conseguenze economiche, sociali e ambientali.

3.3Il CESE ritiene che il sostegno finanziario diretto volto ad attenuare l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia sulle fasce bisognose sia senza dubbio l'opzione più realistica quale misura di emergenza in una situazione di crisi. Le eventuali misure di sostegno finalizzate ad attenuare la crisi dovrebbero tuttavia essere temporanee e mirate in funzione di coloro che risentono maggiormente di tale crisi, che si tratti di cittadini, di PMI o di industrie ad alta intensità energetica.

3.4Invece di basarsi su una compensazione continua, il CESE chiede ai responsabili politici di incoraggiare e sostenere i cittadini, ponendoli nelle condizioni adeguate, affinché diventino prosumatori di energia e creino comunità energetiche locali, aiutandoli così a essere più indipendenti dai prezzi del mercato comune. Si dovrebbero inoltre intensificare gli sforzi tesi a orientare e sostenere i cittadini e le piccole imprese nelle loro attività di risparmio energetico e di efficienza energetica, nonché nel rispondere a una produzione variabile mediante una domanda flessibile. Come ampiamente analizzato dal CESE, i consumatori particolarmente vulnerabili, che risentono maggiormente dei prezzi elevati dell'energia, sono quelli che hanno le peggiori possibilità, e in molti casi non ne hanno affatto, di diventare prosumatori. Sia la Commissione europea che gli Stati membri, a livello nazionale, regionale e locale, devono avviare iniziative (per esempio campagne di informazione e di sensibilizzazione, risorse finanziarie, accesso al capitale, accesso al suolo e ai tetti per l'installazione di impianti fotovoltaici ed eolici ecc.) per aiutare i consumatori a superare i diversi ostacoli che incontrano.

3.5In un suo precedente parere 2 , il CESE ha concordato con le conclusioni della recente relazione dell'ACER 3 secondo cui, durante le crisi, il mercato dell'energia elettrica ha dimostrato di funzionare bene, riuscendo a evitare tagli o addirittura blackout elettrici in determinate zone. La valutazione dell'ACER indica inoltre che la volatilità dei prezzi sarebbe stata molto peggiore in un dato paese che avesse agito in maniera isolata. Tuttavia, il Comitato è ben consapevole del fatto che i prezzi del gas spingono al rialzo quelli dell'energia, dato l'attuale assetto del mercato nel quale il prezzo è determinato dall'ordine di merito. Il CESE richiama l'attenzione sui valori comuni dell'Unione per quanto riguarda i servizi di interesse economico generale ai sensi dell'articolo 14 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), enunciati nel protocollo n. 26 sui servizi di interesse generale allegato al Trattato sull'Unione europea (TUE) 4 .

3.6A livello più generale, va riconosciuto anche che negli ultimi decenni sono stati compiuti notevoli progressi nell'integrazione dei mercati dell'energia dell'UE, un'integrazione che ha prodotto considerevoli vantaggi in termini di disponibilità e accessibilità economica dell'energia, che vengono spesso date per scontate. Senza la cooperazione e l'integrazione dei mercati, i costi per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di energia e l'ecologizzazione del sistema energetico sarebbero molto più elevati.

3.7Questo sviluppo positivo dell'integrazione dei mercati dell'energia dovrebbe essere portato avanti. L'interesse e i vantaggi di collegare i mercati dell'energia elettrica attraverso le frontiere nazionali stanno diventando sempre più evidenti con l'aumento della dipendenza dalle energie da fonti rinnovabili. L'aumento dei collegamenti all'interno dei singoli paesi e tra un paese e l'altro contribuisce a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento, ma anche ad allineare i prezzi. Nel breve termine, questo risultato può costituire un inconveniente per coloro che beneficiano di prezzi più bassi tra quelli praticati, ma nel lungo periodo contribuisce a ridurre e a stabilizzare i prezzi stessi.

3.8Secondo la valutazione dell'ACER, è opportuno mantenere l'attuale assetto del mercato. Tuttavia, il CESE concorda con la Commissione sul fatto che vi sono settori in cui sono necessari adeguamenti dell'assetto del mercato dell'energia elettrica dell'UE per realizzare gli obiettivi di decarbonizzazione dell'UE con minori costi e per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento, in particolare in seguito all'aumento della produzione e dell'utilizzo di energie da fonti rinnovabili, nonché per garantire la stabilità e l'accessibilità economica dei prezzi.

3.9Il CESE suggerisce di esaminare, per esempio, se l'attuale assetto del mercato, compreso il suo quadro normativo, offra incentivi sufficienti a investire in opzioni di flessibilità (come lo stoccaggio, il trasferimento del carico e l'idrogeno verde). Senza modificare il processo di presentazione delle offerte, che comporterebbe rischi notevoli, vi sono molte opportunità che potrebbero incentivare le tecnologie compatibili con il sistema, tra cui un meccanismo delle tariffe di rete che premi la produzione e il consumo di energia elettrica precisi in funzione del carico.

3.10Inoltre, il CESE ritiene necessario avviare senza indugio il dibattito politico su come garantire, in un futuro assetto del mercato, gli investimenti nella capacità di energia rinnovabile e il suo rifinanziamento in un futuro lontano, quando la copertura di tutto il fabbisogno di elettricità attraverso energia da fonti rinnovabili sarà la norma e il prezzo di mercato potrebbe essere generalmente pari a zero o addirittura negativo.

3.11Nel dibattito sui prezzi elevati dell'energia elettrica è stata espressa molto chiaramente la necessità di sostituire l'attuale meccanismo del prezzo marginale con un diverso tipo di sistema, poiché il gas è spesso in una posizione marginale, determinando così il prezzo dell'energia elettrica nel suo complesso. A tal riguardo, il Comitato rimanda alla dichiarazione dell'8 settembre 2022 della Presidente del CESE e della presidente della sezione TEN del CESE, secondo cui "Il CESE chiede un'azione europea congiunta per assicurare la stabilità dei prezzi dell'elettricità e per riformare con urgenza il mercato dell'energia, e sollecita nel contempo un più rapido completamento del mercato unico e il potenziamento delle infrastrutture".

3.12Le impennate dei prezzi sono state generate essenzialmente da fattori esterni imprevisti come la guerra, insieme all'ordine di merito che ha spinto i prezzi dell'energia elettrica sul mercato a livelli record. Considerando che la causa principale degli attuali prezzi elevati dell'energia è il gas, la soluzione ideale al problema sarebbe quella di ridurre al minimo l'utilizzo del gas e aumentare la produzione e l'utilizzo di energia non fossile in misura tale da soddisfare la domanda di energia.

3.13L'energia da fonti fossili incide anche sui prezzi dell'energia elettrica attraverso le quote di emissione, il cui prezzo è aumentato in misura significativa, sebbene abbia ancora un impatto limitato rispetto ai prezzi del gas. Inoltre, una percentuale elevata del prezzo dell'energia elettrica pagato dai consumatori è ancora costituita da imposte di vario genere.

3.14Occorre distinguere tra gli shock sui prezzi causati da situazioni eccezionali, come la guerra, e le fluttuazioni dei prezzi più normali. Queste ultime, infatti, dipendono da molti fattori legati all'offerta e alla domanda di energia. Per effetto del massiccio aumento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili intermittenti, la volatilità dei prezzi nel sistema elettrico è probabilmente destinata ad aumentare. Il mercato deve pertanto inviare segnali di prezzo adeguati in modo da soddisfare l'esigenza di flessibilità.

3.15Il CESE sottolinea che l'introduzione di massimali tariffari o altri interventi sui mercati dell'energia all'ingrosso sono spesso necessari nell'attuale situazione di eccessiva pressione sul mercato dell'energia, ma possono incidere sulla sicurezza dell'approvvigionamento, sul contesto degli investimenti e sul risparmio energetico. In questo senso, il CESE è consapevole del fatto che i segnali di prezzo basati sui mercati sono necessari per incoraggiare gli investimenti nella produzione di energia, i prezzi costituiscono anche un incentivo al risparmio energetico e all'efficienza energetica. Tuttavia, per attenuare l'effetto dell'impennata dei prezzi dell'energia è necessaria una compensazione temporanea ben mirata per coloro che risentono maggiormente dei rincari, siano essi famiglie o imprese.

3.16Il CESE accoglie con favore la proposta di prendere in considerazione il riesame del quadro REMIT, al fine di attenuare i rischi di abusi di mercato migliorando la relativa trasparenza e qualità dei dati. Per evitare un impatto negativo sulle imprese, sulle famiglie e sulla società, il CESE chiede inoltre che siano esaminate misure per affrontare gli effetti distorsivi sulla determinazione dei prezzi del gas dovuti a possibili abusi di mercato e speculazioni.

3.17Il CESE richiama l'attenzione sul fatto che i piani nazionali per l'energia e il clima devono essere riesaminati alla luce delle mutate condizioni, al fine di fornire una risposta coordinata per coprire il fabbisogno di energia elettrica a lungo termine.

Bruxelles, 26 ottobre 2022

Christa SCHWENG

Presidente del Comitato economico e sociale europeo

_____________

(1)     GU C 275 del 18.07.2022, pag. 80 , GU C 323 del 26.8.2022, pag. 123 , GU C 443 del 22.11.2022, pag. 140 .
(2)

    GU C 443 del 22.11.2022, pag. 140 .

(3)    ACER, Valutazione finale dell'assetto del mercato dell'energia elettrica all'ingrosso nell'UE.
(4)     GU C 275 del 18.07.2022, pag. 80 .
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