ECO/580
Un euro digitale
PARERE
Sezione Unione economica e monetaria, coesione economica e sociale
Un euro digitale
(parere d'iniziativa)
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E-mail di contatto
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eco@eesc.europa.eu
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Amministratrice
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Krisztina PERLAKY-TÓTH
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Data del documento
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11/10/2022
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Relatore: Juraj SIPKO
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Decisione dell'Assemblea plenaria
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28/01/2022
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Base giuridica
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Articolo 52, paragrafo 2, del Regolamento interno
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Parere d'iniziativa
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Sezione competente
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Unione economica e monetaria, coesione economica e sociale
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Adozione in sezione
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06/10/2022
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Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)
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48/0/0
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Adozione in sessione plenaria
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DD/MM/YYYY
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Sessione plenaria n.
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…
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Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)
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…/…/…
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1.Conclusioni e raccomandazioni
1.1Il rapido processo di innovazione tecnologica nel settore finanziario ha portato al graduale sviluppo di valute digitali da parte di banche centrali in tutto il mondo. Come altre banche centrali nel mondo, nel luglio 2021 la Banca centrale europea (Eurosistema-BCE) ha deciso di avviare una "fase di indagine" in vista dell'eventuale introduzione di un euro digitale. Il CESE si compiace del fatto che la BCE continui a lavorare all'introduzione di una tale moneta. Attualmente l'Eurosistema-BCE sta adottando un approccio graduale verso l'adozione di un euro digitale, che segue un calendario prestabilito. Tuttavia, una decisione se adottare o meno un euro digitale non è ancora stata presa.
1.2Il CESE reputa che l'inclusività finanziaria e digitale rivesta una grande importanza nell'introduzione dell'euro digitale, e si attende pertanto che esso vada a beneficio di tutti i cittadini della zona euro. L'euro digitale dovrebbe consentire di effettuare operazioni di pagamento in maniera più rapida e più efficiente.
1.3Il CESE osserva che l'euro digitale costituirà una nuova forma di denaro. E al riguardo sottolinea che, nel valutare la sua adozione, se da un lato vanno presi in considerazione tutti gli aspetti positivi e le opportunità offerte, dall'altro è necessario evidenziare tutti i potenziali rischi, in particolare per quanto riguarda il settore finanziario. Pertanto, nella progettazione dell'euro digitale occorrerà tenere conto del monitoraggio, della vigilanza e della gestione dei potenziali rischi ad esso associati.
1.4Il CESE ritiene che la stabilità finanziaria sia uno degli aspetti fondamentali da considerare nella transizione verso l'introduzione di un euro digitale. Pertanto, nel portare avanti questo processo, sarà importante che la BCE adotti tutte le misure necessarie in materia di vigilanza per contrastare le operazioni illecite, in particolare a fini di riciclaggio e finanziamento del terrorismo (AML/CFT), nonché per combattere gli attacchi informatici.
1.5Adesso che ci si prepara per l'eventuale introduzione di un euro digitale, ad avviso del CESE si presenta l'opportunità di rendere il sistema dei pagamenti più efficiente e competitivo. L'euro digitale potrebbe ridurre i rischi promuovendo nel contempo la stabilità finanziaria.
1.6Il CESE sostiene le misure adottate dall'Eurosistema-BCE per l'introduzione di un euro digitale. Dato che si tratta di un progetto molto complesso, fortemente influenzato anche dall'attuale rapido sviluppo di tecnologie innovative, sarà importante che la BCE definisca varie opzioni progettuali. Di conseguenza, sarà altresì importante consentire operazioni sia online che offline. Inoltre, nelle operazioni di pagamento transfrontaliere si dovrà garantire la compatibilità dei sistemi.
1.7Il CESE segue da vicino i lavori della BCE per l'adozione di un euro digitale e continuerà a farlo. Sottolinea quindi l'importanza che, man mano che il processo decisionale a livello di Eurosistema-BCE segue il suo corso, siano adottate tutte le misure sostanziali e sistemiche per selezionare il modello più appropriato, atto a garantire l'inclusività finanziaria, la stabilità finanziaria e la tutela della vita privata. La BCE sta attualmente esplorando ed esaminando varie opzioni progettuali.
1.8Dato che si tratta di un progetto complesso e particolarmente impegnativo, che riguarda tutti i residenti degli Stati membri dell'Unione europea, il CESE sottolinea la necessità di coinvolgere la società civile nelle prossime fasi dei preparativi, dei negoziati e delle discussioni sull'introduzione di un euro digitale.
2.Osservazioni generali
2.1Il processo costante di sviluppo tecnologico sta portando a una rapida digitalizzazione in tutti i settori dell'economia, anche per quanto concerne la struttura sociale generale. La rapida evoluzione e l'impatto delle innovazioni tecnologiche si possono osservare anche nel settore finanziario e negli istituti che offrono servizi di pagamento. Il rapido processo di digitalizzazione prosegue anche nel settore pubblico.
2.2Le banche centrali di tutto il mondo stanno attualmente discutendo e decidendo in merito all'introduzione di una propria valuta digitale ("valuta digitale della banca centrale", Central Bank Digital Currency - CBDC). Ad oggi le banche centrali delle Bahamas e della Nigeria hanno già adottato una valuta digitale come moneta a corso legale, e più di 110 altri paesi in ogni parte del mondo stanno valutando la possibilità di introdurre una moneta digitale.
2.3La Repubblica popolare cinese è il primo Stato del G20 ad aver avviato con successo un progetto di moneta digitale, che per il momento non è collegato con altre banche centrali nel resto del mondo. Nel gennaio 2022 la Federal Reserve degli Stati Uniti ha pubblicato uno studio sui vantaggi e gli svantaggi dell'introduzione di un dollaro digitale.
2.4Attualmente circa il 90 % delle banche centrali, pari al 95 % del PIL mondiale, sta esaminando la possibilità di adottare una valuta digitale. Circa la metà delle banche centrali del mondo sta mettendo a punto o attuando esperimenti concreti relativi all'introduzione di una CBDC. Inoltre, due terzi delle banche centrali intendono introdurre una CBDC per le operazioni al dettaglio nel breve o medio termine.
2.5Vi è un generale consenso riguardo all'aspettativa che l'introduzione di valute digitali da parte delle banche centrali porterà a costi più bassi e a operazioni di pagamento più efficienti, più rapide e più sicure.
2.6Questo processo di adozione di valute digitali da parte delle banche centrali è legato alle dinamiche di sviluppo del mercato delle criptovalute. Inoltre, l'insorgenza e la rapida diffusione della pandemia di COVID-19 hanno ulteriormente accelerato questo processo di digitalizzazione.
2.7Nel decidere in merito all'introduzione di valute digitali delle banche centrali, sarà importante tenere conto dell'impatto di tali nuove valute sulla stabilità macrofinanziaria. Si prevede che gli Stati che hanno deciso di adottare ed eventualmente attuare valute digitali ne trarranno benefici significativi, in termini non solo di rapidità, efficienza e volume delle operazioni, ma anche di continuità operativa del sistema di pagamento e regolamento.
2.8L'introduzione di un euro digitale da parte della Banca centrale europea (BCE) dovrebbe mirare a preservare il ruolo del denaro pubblico quale àncora del sistema dei pagamenti, nonché contribuire all'autonomia strategica e all'efficienza economica dell'Europa. Inoltre, dovrebbe contribuire a rendere il mercato europeo dei pagamenti al dettaglio più equo, diversificato e resiliente, garantendo nel contempo un elevato grado di sicurezza e di tutela della vita privata – un settore, quest'ultimo, nel quale l'Eurosistema si è impegnato ad assicurare standard elevati. Peraltro, per quanto riguarda quest'ultimo punto, sarebbe necessario integrare nel quadro normativo livelli più elevati di tutela della vita privata rispetto a quelli garantiti dalle attuali soluzioni di pagamento.
3.Osservazioni principali
3.1Il CESE osserva che la BCE dovrebbe puntare alla riduzione e all'eliminazione dei rischi potenziali nella transizione verso l'introduzione di un euro digitale. Per quanto riguarda l'euro digitale stesso, sono in discussione diversi modelli, tra cui quelli basati sulla convalida da parte di terzi e sulla convalida tra pari, nonché con funzionalità offline o online.
3.2Il CESE si attende che la strategia della BCE per l'adozione dell'euro digitale preveda un esame dei rischi connessi di ogni genere e dedichi un'attenzione specifica all'adozione di misure volte a eliminare i rischi potenziali.
3.3Il CESE sottolinea che i piani della BCE per l'introduzione di un euro digitale dovrebbero concentrarsi anche sul mantenimento della stabilità finanziaria e sulla garanzia di una transizione monetaria agevole. Sarà pertanto importante effettuare ulteriori analisi approfondite delle diverse caratteristiche progettuali di un euro digitale – anche in rapporto al futuro impatto della nuova valuta sulla stabilità macrofinanziaria.
3.4Il CESE si aspetta che nel processo di sviluppo tecnologico si tenga debito conto anche di altri possibili rischi ad esso associati. La strategia della BCE per l'euro digitale dovrà quindi affrontare due sfide, ossia garantire la stabilità finanziaria e una transizione agevole della politica monetaria, da un lato, e assicurare un processo dinamico di sviluppo tecnologico e innovazione, dall'altro.
3.5Il CESE si attende che, nel rendere possibili i pagamenti all'estero mediante valuta digitale, si adottino tutte le misure necessarie per impedire che essa venga usata per finanziare il terrorismo o compiere altre operazioni illecite. Al riguardo, il CESE ravvisa un ampio margine per una cooperazione e un coordinamento internazionali reciprocamente vantaggiosi tra le banche centrali e le istituzioni monetario-finanziarie ed economiche internazionali.
3.6Il CESE osserva che, nel valutare le diverse forme di moneta, è necessario tenere conto delle funzioni che esse svolgono, vale a dire quelle di riserva di valore, unità di conto e mezzo di scambio. Un euro digitale dovrebbe essere utilizzato principalmente come mezzo di pagamento e non diventare uno strumento per gli investimenti finanziari, onde evitare conseguenze negative per il settore finanziario.
3.7Il CESE ritiene che, affinché la valuta digitale svolga la funzione di mezzo di pagamento con la massima efficacia possibile, sarà importante che i fondi siano disponibili in quantità sufficiente e liberi da qualsiasi restrizione. Il CESE sottolinea altresì l'importanza che, tanto nei rapporti reciproci di pagamento quanto in quelli di regolamento, siano accettate sia le persone fisiche che quelle giuridiche. Sarà tuttavia necessario mettere a punto degli strumenti per evitare che l'euro digitale sia utilizzato a fini di investimento.
3.8Il CESE prevede che, nel valutare l'introduzione di un euro digitale, la BCE dovrà affrontare tutta una serie di sfide, in particolare per quanto riguarda la sicurezza dei pagamenti, la loro efficienza, l'inclusività finanziaria, comprese la stabilità finanziaria e la trasmissione della politica monetaria, ecc. I piani delle società del settore privato volti a introdurre valute digitali hanno accelerato i progetti di CBDC. È molto importante che la BCE tenga conto in anticipo dell'ulteriore concorrenza delle valute digitali del settore privato
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3.9Il CESE sottolinea l'importanza che la BCE decida come stabilire le condizioni per prevenire un possibile fallimento del mercato. Si dovrà inoltre stabilire come trattare con le banche private, nonché con gli istituti finanziari che forniscono servizi di pagamento nazionali ed esteri. Nella fase preparatoria dell'introduzione della valuta digitale, quindi, la BCE sarà chiamata a prendere una decisione importante, ossia quella relativa al modello di CBDC da adottare.
3.10Attualmente sono noti i seguenti modelli di valute digitali delle banche centrali: un modello diretto, un modello indiretto, un modello intermediato e un modello ibrido. Inoltre, il CESE sottolinea che, nell'utilizzare uno dei possibili modelli per l'introduzione della moneta digitale della BCE, una delle sfide principali sarà rappresentata dall'interoperabilità tra le banche centrali.
3.11Il CESE si aspetta che i sistemi di pagamento transfrontaliero per le operazioni al dettaglio effettuate in euro digitale siano sufficientemente rapidi, abbiano costi inferiori e siano più trasparenti, più sicuri e molto più accessibili.
3.12Il CESE sottolinea che l'interconnessione dei pagamenti al dettaglio faciliterà lo svolgimento delle singole operazioni nel quadro dei diversi modelli che le singole banche centrali applicheranno al momento di introdurre l'euro digitale. Maggiore sarà l'interoperabilità tra i fornitori di servizi di pagamento, maggiore sarà la soddisfazione degli utenti e dei prestatori di servizi.
3.13Il CESE ritiene che l'euro digitale diventerà una nuova forma di moneta. Le innovazioni tecnologiche portano alla creazione di due forme di valute digitali, ossia a) gli attivi digitali delle banche centrali e b) gli attivi digitali privati. Al riguardo, occorre tenere conto non solo della potenziale concorrenza, ma anche della posizione dell'euro digitale nelle relazioni monetarie internazionali quale seconda valuta di riserva in ordine di importanza.
4.Raccomandazioni specifiche
4.1Il CESE sottolinea che, se verrà introdotto un euro digitale, la BCE, in collaborazione con le banche commerciali, garantirà che il contante continui ad essere fornito e possa ancora essere utilizzato nelle operazioni al dettaglio.
4.2Il CESE sottolinea che la BCE dovrebbe monitorare tutti i potenziali rischi. Una misura importante per la stabilità valutaria nella blockchain sarà lo "stablecoin", ragion per cui sarà essenziale che la BCE definisca il modo in cui gestirà questa forma di moneta digitale, lo stablecoin appunto, che potrebbe anche essere collegato a un euro digitale.
4.3Il CESE sottolinea che il contante continuerà ad essere molto importante per l'inclusività di una valuta. In alcune fasce della società, non sempre le persone hanno accesso a conti digitali e carte di credito: è il caso in particolare delle persone anziane e di quelle finanziariamente vulnerabili. Per queste persone, il denaro contante costituisce l'unico mezzo di pagamento. Inoltre, il denaro contante è una protezione contro un'eccessiva intrusione nella sfera privata dei cittadini. Il crescente volume di banconote nell'economia è la prova della fiducia in questa forma di moneta, probabilmente anche a seguito e a causa della crisi finanziaria del 2008.
4.4Il CESE osserva che attualmente quasi tutte le banche centrali del mondo che hanno adottato una strategia per l'introduzione di una propria moneta digitale stanno cercando e sperimentando la forma, il sistema, la concezione e il modello di queste valute digitali.
4.5Il CESE ritiene che, a causa del processo di innovazione tecnologica in atto, la BCE si trovi di fronte al dilemma di come continuare con il processo già avviato di digitalizzazione dell'euro garantendo collegamenti con altre valute digitali di banche centrali, ma assicurando al contempo l'inclusività finanziaria e la stabilità macroeconomica e finanziaria.
4.6Il CESE non si attende che l'introduzione di un euro digitale sia vista come la soluzione capace di rispondere a tutte le problematiche connesse alla rivoluzione tecnologica in atto. Si può però prevedere una diminuzione significativa dei mezzi di pagamento in contanti, e sarà inoltre necessario affrontare la questione della sovranità monetaria, compreso il sostegno al processo di digitalizzazione legato ai pagamenti e ai trasferimenti esteri, anche risolvendo la questione fondamentale dell'inclusione finanziaria. Sono tutte questioni aperte che la BCE si trova ancora oggi ad affrontare.
4.7Il CESE osserva che l'introduzione di un euro digitale non può aver luogo in maniera uguale per tutti gli Stati membri, considerate le differenze tra di essi. Pertanto, nella transizione verso un euro digitale sarà necessario tenere conto innanzitutto dell'ambito del suo utilizzo in ciascuno Stato membro. Così come oggi il contante, l'euro digitale sarà reso disponibile per tutti i cittadini della zona euro, indipendentemente dal loro paese di residenza. Il suo utilizzo potrebbe però variare a seconda delle abitudini e delle norme dei singoli paesi.
4.8Il CESE è consapevole dell'importanza di tenere conto, nel definire le diverse caratteristiche dell'introduzione dell'euro digitale, in particolare delle condizioni imposte dalle esigenze di tutela della vita privata, nonché della tempistica dell'immissione sul mercato. Inoltre, sarà importante utilizzare l'infrastruttura attuale e la nuova architettura tecnica per garantire la sicurezza delle operazioni e delle procedure di pagamento per quanto riguarda l'identificazione dei clienti.
4.9Il CESE ritiene che, nei fatti, l'euro digitale comporti un grado elevato di tutela della vita privata. Benché l'orizzonte temporale non sia ancora determinato con precisione, è assai importante preparare attentamente fin d'ora l'introduzione della nuova valuta. Inoltre, il CESE osserva che, quando emetterà un euro digitale, la BCE terrà conto di tutti gli obblighi in materia di AML/CFT, ma che ciò non significa che sarà la stessa BCE ad effettuare i controlli KYC (Know Your Customer - conoscenza del proprio cliente); questi ultimi potrebbero essere effettuati, ad esempio, da entità sottoposte a vigilanza, a seconda di come sarà configurato l'euro digitale.
4.10Il CESE ritiene che saranno importanti anche la valutazione della sovranità nazionale e l'impatto sul sistema bancario europeo. Sebbene attualmente l'intero sistema europeo dei pagamenti non sia del tutto uniforme, è un grande vantaggio che esso sia accessibile sia alle persone fisiche che alle persone giuridiche. Attualmente, dopo la crisi finanziaria mondiale, esso è relativamente efficiente, stabile e sicuro.
4.11Il CESE esorta al completamento dell'Unione bancaria. Un'Unione bancaria completa ed effettiva sarebbe utile per accrescere ulteriormente la resilienza e l'uniformità del settore bancario europeo. Un tale sviluppo è fondamentale e vantaggioso anche alla luce di un potenziale euro digitale.
4.12Il CESE è dell'avviso che le banche commerciali dei paesi della zona euro beneficino attualmente di condizioni favorevoli per le operazioni di pagamento. In tale contesto, ci si può attendere che le banche commerciali e gli altri istituti finanziari, compresi quelli che forniscono servizi di pagamento, cooperino da vicino con la BCE nella creazione e nell'introduzione dell'euro digitale.
4.13L'introduzione e l'attuazione di CBDC negli Stati della zona euro dovranno tenere conto almeno dei seguenti aspetti, molto importanti:
I)nell'adottare l'euro digitale come mezzo di pagamento di base, dovrà restare ancora disponibile l'opzione di effettuare operazioni di pagamento in contanti;
II)l'euro digitale dovrà essere utilizzabile e accessibile all'interno della zona euro e potenzialmente anche all'estero;
III)con il processo di digitalizzazione, l'euro digitale dovrebbe poter essere utilizzato nelle operazioni anche con le nuove condizioni che non esistevano per i pagamenti in contanti.
4.14Il CESE si aspetta che la BCE prepari, e si appresti ad attuare, una serie di misure volte a introdurre un euro digitale, secondo il cronoprogramma che sarà stato adottato. Inoltre, sottolinea che, per garantire un'elevata interconnessione dei sistemi di pagamento, sarà necessaria una cooperazione molto stretta non solo all'interno dei paesi della zona euro, ma anche con altre banche centrali del resto del mondo e con le istituzioni finanziarie monetarie competenti, le quali forniranno anche l'assistenza tecnica necessaria.
4.15L'introduzione di un euro digitale richiederà la creazione di un'intera serie di condizioni sostanziali e sistemiche volte a garantirne il funzionamento efficace. E, poiché ciò interesserà tutti i cittadini dei paesi della zona euro, e dunque di molti Stati membri dell'UE, vi è un'evidente necessità che la società civile, la ricerca e il mondo accademico siano coinvolti nelle prossime fasi delle discussioni sull'adozione e l'introduzione di un euro digitale.
Bruxelles, 6 ottobre 2022
Stefano PALMIERI
Presidente della sezione Unione economica e monetaria, coesione economica e sociale
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