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INVITO A PRESENTARE CONTRIBUTI PER UN'INIZIATIVA (senza valutazione d'impatto) |
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Con questo documento la Commissione intende informare il pubblico e i portatori di interessi dei suoi lavori, in modo che possano esprimersi e partecipare efficacemente alle attività di consultazione. I destinatari sono pertanto invitati a dire la loro sul modo in cui la Commissione interpreta il problema, a proporre possibili soluzioni e a trasmettere tutte le informazioni di cui dispongono al riguardo. |
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Titolo dell'iniziativa |
Normativa dell'UE in materia di ambiente e aiuti di Stato — Accesso alla giustizia in relazione alle decisioni in materia di aiuti di Stato |
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DG capofila – Unità responsabile |
DG Concorrenza, unità A.3 - Sostegno e politica in materia di aiuti di Stato |
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Probabile tipo di iniziativa |
Da definire |
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Tempistica indicativa |
Secondo trimestre 2025 |
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Informazioni aggiuntive |
-Le conclusioni del comitato di controllo dell'osservanza della convenzione di Aarhus (ACCC) relative al caso ACCC/C/2015/128 (Unione europea) sono disponibili all'indirizzo: ACCC/C/2015/128 Unione europea | UNECE -La comunicazione della Commissione "sulle conclusioni adottate dal comitato di controllo dell'osservanza della convenzione di Aarhus relative al caso ACCC/C/2015/128 per quanto riguarda gli aiuti di Stato: Analisi delle implicazioni delle conclusioni e valutazione delle opzioni disponibili" (SWD(2023) 307 final) del 17 maggio 2023; EUR-Lex - 52023DC0307R(01) - EN - EUR-Lex (europa.eu) -La convenzione di Aarhus -Il "regolamento Aarhus" (regolamento (CE) n. 1367/2006 come modificato dal regolamento (UE) 2021/1767 |
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Questo documento ha puro scopo informativo. Non pregiudica in nulla la decisione finale della Commissione di proseguire o meno l'iniziativa, né il contenuto finale della stessa. Tutti gli elementi dell'iniziativa qui descritti, compresa la sua tempistica, possono cambiare. |
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A. Contesto politico, definizione del problema e analisi della sussidiarietà |
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Contesto politico |
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L'UE e i suoi Stati membri sono parti della convenzione di Aarhus sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale ("convenzione di Aarhus" o "convenzione"). L'UE ne ha attuato le disposizioni che riguardano le istituzioni e gli organi dell'UE mediante il regolamento (CE) n. 1367/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 settembre 2006, come modificato dal regolamento (UE) 2021/1767 del 6 ottobre 2021 ("regolamento Aarhus"). Le decisioni in materia di aiuti di Stato in cui la Commissione agisce in qualità di organo di ricorso amministrativo ai sensi delle disposizioni del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) sono esentate dall'ambito di applicazione del regolamento Aarhus. Il comitato di controllo dell'osservanza della convenzione di Aarhus (ACCC) ha constatato che, non prevedendo alcuna procedura ai sensi dell'articolo 9, paragrafo 3, della convenzione di Aarhus che garantisca ai membri del pubblico l'accesso a procedimenti amministrativi o giudiziari per impugnare le decisioni in materia di aiuti di Stato adottate dalla Commissione europea ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 2, TFUE, che violano il diritto dell'Unione in materia di ambiente, l'Unione non rispetta l'articolo 9, paragrafi 3 e 4, della convenzione di Aarhus (conclusioni dell'ACCC). Il 12 luglio 2021, nel contesto della revisione del regolamento Aarhus, la Commissione si è impegnata a dare seguito alle conclusioni dell'ACCC analizzandone le implicazioni e valutando le opzioni disponibili, tenendo conto delle norme del diritto dell'Unione in materia di aiuti di Stato. La Commissione ha consultato i portatori di interessi e il 17 maggio 2023 ha adottato una comunicazione ("comunicazione"). La comunicazione ha rilevato che le posizioni delle parti interessate sono divise sulle opzioni a loro disposizione, il che rafforza la necessità di un'ulteriore e attenta valutazione per trovare una soluzione ottimale. Nella comunicazione la Commissione ha concluso che per conformarsi alle conclusioni dell'ACCC occorrono un adeguamento del quadro giuridico vigente o misure equivalenti. Tale adeguamento dovrebbe essere delineato in modo da preservare l'efficienza del controllo degli aiuti di Stato e integrare nel modo più efficiente le possibilità di riesame a livello nazionale. |
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Problemi che si intende affrontare con l'iniziativa |
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L'iniziativa intende rispondere alle conclusioni dell'ACCC in merito all'accesso alla giustizia nel panorama giuridico dell'UE, in linea con le caratteristiche specifiche degli aiuti di Stato. |
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Base per l'azione dell'UE (base giuridica e analisi della sussidiarietà) |
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Base giuridica |
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Articolo 109 TFUE. |
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Necessità pratica di un'azione dell'UE |
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L'UE e i suoi Stati membri sono parti della convenzione di Aarhus. Nel caso ACCC/C/2015/128, l'ACCC raccomanda alla Commissione di adottare le misure di tipo legislativo, regolamentare e di altro tipo per garantire l'accesso ai procedimenti amministrativi o giudiziari per contestare specifiche decisioni relative agli aiuti di Stato che violano il diritto dell'Unione europea in materia di ambiente. Data la natura giuridica delle eventuali misure volte a rispondere alle conclusioni dell'ACCC, tale intervento può essere effettuato solo a livello dell'UE. |
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B. Obiettivi dell'iniziativa e modalità di conseguimento |
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Dando seguito agli impegni internazionali assunti dall'UE in qualità di parte della convenzione di Aarhus, la Commissione mira a sviluppare una nuova procedura che garantisca l'accesso alla giustizia nelle questioni ambientali in relazione alle decisioni dell'UE sugli aiuti di Stato che sono pertinenti nel contesto delle conclusioni dell'ACCC. La nuova procedura presterà particolare attenzione alle caratteristiche specifiche della normativa in materia di aiuti di Stato e alla sua efficacia, nonché alla rapidità delle procedure dell'UE. Prenderà inoltre in considerazione il ruolo svolto dagli aiuti di Stato nell'ulteriore sviluppo economico sostenendo l'attuazione di varie politiche dell'UE, ad esempio il Green Deal europeo, e garantendo la stabilità economica e finanziaria del mercato interno in caso di crisi. La Commissione mira a garantire che la nuova procedura sia proporzionata al conseguimento di tali obiettivi. Si presterà particolare attenzione agli impatti che la nuova procedura avrà su vari aspetti, quali le condizioni di investimento e gli oneri amministrativi. La Commissione mira ad adeguare il quadro giuridico esistente o ad adottare misure equivalenti per istituire una nuova procedura che consenta l'accesso alla giustizia in relazione alle decisioni in materia di aiuti di Stato pertinenti nel contesto delle conclusioni dell'ACCC. La Commissione rifletterà, tra l'altro, sull'ambito di applicazione delle decisioni oggetto della nuova procedura, nonché sulle scadenze applicabili. La nuova procedura valuterà inoltre, dal punto di vista della sussidiarietà e della proporzionalità, tutti i problemi che l'iniziativa intende affrontare e tutti i probabili impatti. La Commissione coglierà l'occasione del previsto adeguamento del quadro giuridico vigente o di una misura equivalente per apportare anche altri adeguamenti che allineino i rispettivi strumenti giuridici alla prassi della Commissione e alla giurisprudenza degli organi giurisdizionali dell'UE, ove necessario, anche esaminando le semplificazioni degli oneri amministrativi. |
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Probabile impatto |
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L'attuale iniziativa avrà probabilmente diverse categorie di impatto, tra cui: ·le procedure in materia di aiuti di Stato, compresa la rapidità e la certezza del diritto; ·i beneficiari degli aiuti di Stato; ·le decisioni di investimento nel mercato interno, anche per quanto riguarda gli obiettivi strategici dell'UE, in particolare in relazione alla competitività globale dell'UE e al conseguimento degli obiettivi del Green Deal (compresi i finanziamenti necessari mediante risorse pubbliche per sostenere la transizione verde in diversi settori); ·l'accesso alla giustizia in materia ambientale; ·le risorse delle istituzioni dell'UE, degli Stati membri (compresi gli oneri amministrativi) e di altri portatori di interessi; ·i costi di conformità; ·i costi dei finanziamenti, compresi i costi associati all'aumento del rischio di contenziosi e alla rapidità delle procedure e altri costi sociali ed economici. L'iniziativa mira a bilanciare tali costi con l'obiettivo di conformarsi alle conclusioni dell'ACCC. |
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Monitoraggio futuro |
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La Commissione monitorerà il funzionamento della nuova procedura e verificherà se persegue gli obiettivi prefissati. |
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D. Legiferare meglio |
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Valutazione d'impatto |
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Conformemente alle norme per legiferare meglio, la valutazione d'impatto non è necessaria quando le possibilità di scelta a disposizione della Commissione sono molto ridotte o nulle. Nella sua comunicazione la Commissione ha concluso che per conformarsi alle conclusioni dell'ACCC nel caso ACCC/C/2015/128 occorre un adeguamento del quadro giuridico vigente o una misura equivalente e che mantenere lo status quo non è un'opzione. La Commissione preparerà un documento di lavoro analitico che fornirà una valutazione dell'ambito di applicazione, del contenuto e del probabile impatto dell'iniziativa proposta. I probabili impatti includeranno quelli sulle decisioni di investimento nel mercato interno, sui beneficiari degli aiuti di Stato e sulle risorse delle istituzioni dell'UE e degli Stati membri, compresi i costi associati. Sarà prestata particolare attenzione agli impatti sugli investimenti per la transizione verde dell'economia dell'UE e agli impatti sugli oneri amministrativi. Il documento di lavoro dei servizi della Commissione valuterà se l'iniziativa rispetta i principi di sussidiarietà e proporzionalità. |
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Strategia di consultazione |
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La Commissione ha già consultato i portatori di interessi nel 2022 durante la preparazione della comunicazione (due seminari con le ONG ambientaliste, il mondo accademico, gli avvocati, le autorità pubbliche e le imprese e una consultazione pubblica aperta con gli stessi portatori di interessi). La Commissione ha proseguito le discussioni aperte con le parti interessate e il 20 settembre 2023 ha partecipato a una tavola rotonda organizzata congiuntamente da ClientEarth e dal gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo (cfr. il verbale del seminario per maggiori dettagli). Poiché la comunicazione ha evidenziato la necessità di un'ulteriore valutazione, saranno intraprese le seguenti attività per raccogliere prove e opinioni dei portatori di interessi: consultazioni mirate incentrate sulle implicazioni di una nuova procedura per un'attuazione efficace delle politiche dell'UE, sulle decisioni di investimento da parte del mondo imprenditoriale e sulle implicazioni in termini di risorse per le istituzioni dell'UE e gli Stati membri su cui la Commissione non dispone attualmente di informazioni sufficienti. Per raccogliere le informazioni mancanti, la Commissione intende consultare il mondo imprenditoriale e le autorità pubbliche competenti che si occupano di aiuti di Stato e questioni ambientali. La consultazione mirata avrà probabilmente luogo nel secondo trimestre del 2024. Se necessario, la Commissione potrà organizzare ulteriori tavole rotonde e/o seminari con i portatori di interessi. |
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Motivi della consultazione |
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Destinatari |