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Procedura per i disavanzi eccessivi (PDE)

Lo scopo della procedura per i disavanzi eccessivi (PDE) è che i paesi dell’Unione correggano i livelli di disavanzo eccessivo e/o di debito. La Commissione europea può avviare una PDE contro un paese dell’Unione che non rispetta una delle due regole seguenti del patto di stabilità e crescita (PSC): La Commissione europea può lanciare una PDE nei confronti di un paese dell’Unione che non rispetti il Patto di stabilità e di crescita (PSC), un corpus di norme che disciplina il coordinamento delle politiche fiscali dei paesi dell’Unione europea.

Nello specifico, è possibile lanciare una PDE qualora un paese dell’Unione:

  • aver oltrepassato o rischi di oltrepassare la soglia di disavanzo del 3 % del PIL; o
  • aver violato la regola del debito, avendo un livello di debito pubblico superiore al 60 % del PIL che non diminuisce a un ritmo soddisfacente, ovvero a un ritmo tale per cui il divario tra il livello del debito di un paese e il riferimento del 60 % si riduca di un ventesimo all’anno (in media, su tre anni).

Il Patto di stabilità e di crescita si propone di preservare solide finanze pubbliche e opera attraverso due ramificazioni:

  • il braccio preventivo, che assicura che la politica fiscale dei paesi dell’Unione sia condotta in modo sostenibile;
  • il braccio correttivo, che stabilisce quali azioni devono intraprendere i paesi nel caso in cui il loro debito pubblico o disavanzo di bilancio venga considerato eccessivo.

La PDE è disciplinata dall’articolo 126 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea e sostiene il braccio correttivo del PSC dell’Unione.

Ogni anno nel mese di aprile, i paesi della zona euro presentano i loro programmi di stabilità alla Commissione e al Consiglio, mentre i paesi terzi presentano alle stesse istituzioni programmi di convergenza. Un programma di stabilità o di convergenza deve includere gli obiettivi di bilancio a medio termine del paese, e indicazioni su come questo verrà raggiunto. Deve contenere inoltre un’analisi degli effetti dei possibili cambiamenti rispetto ai principali assunti economici della posizione fiscale del paese.

I programmi vengono esaminati dalla Commissione. Se i criteri non sono soddisfatti, il Consiglio avvia una PDE in base alle raccomandazioni della Commissione.

La PDE richiede al paese in questione di fornire un piano di azione correttivo e politiche corrispondenti, nonché le scadenze per l’implementazione delle stesse. I paesi della zona euro che non danno seguito alle raccomandazioni potranno essere multati.

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