EUR-Lex Access to European Union law

Back to EUR-Lex homepage

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52021PC0344

Proposta di DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia

COM/2021/344 final

Bruxelles, 22.6.2021

COM(2021) 344 final

2021/0168(NLE)

Proposta di

DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO

relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia

{SWD(2021) 165 final}


2021/0168 (NLE)

Proposta di

DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO

relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza 1 , in particolare l'articolo 20,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto dirompente sull'economia dell'Italia. A fronte di un prodotto interno lordo pro capite a prezzi correnti (PIL pro capite) pari al 95,0 % della media UE nel 2019, il PIL reale dell'Italia è diminuito, secondo le previsioni di primavera 2021 della Commissione, dell'8,9 % nel 2020 e complessivamente del 5,0 % nel periodo 2020-2021. Tra gli aspetti che da più tempo incidono sui risultati economici a medio termine figurano, in particolare, l'elevata disoccupazione giovanile e la scarsa partecipazione delle donne al mercato del lavoro, la bassa crescita della produttività nonché le inefficienze della pubblica amministrazione e un livello molto elevato di debito pubblico.

(2)Il 9 luglio 2019 e il 20 luglio 2020, nel contesto delle raccomandazioni rivolte all'Italia nell'ambito del semestre europeo, il Consiglio ha raccomandato in particolare di spostare la pressione fiscale dal lavoro, intensificare la lotta all'evasione fiscale e attuare pienamente le passate riforme pensionistiche. Il Consiglio ha inoltre raccomandato di rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario, potenziando nel contempo il coordinamento tra le autorità nazionali e regionali. Il Consiglio ha altresì raccomandato di intensificare gli sforzi per contrastare il lavoro sommerso, garantire che le politiche attive del mercato del lavoro e le politiche sociali siano efficacemente integrate e coinvolgano in particolare i giovani e i gruppi vulnerabili e che la partecipazione delle donne al mercato del lavoro sia sostenuta da una strategia onnicomprensiva, anche attraverso l'accesso a servizi di assistenza all'infanzia e a lungo termine di qualità. Per affrontare la crisi COVID-19 è stato raccomandato all'Italia di fornire redditi sostitutivi e un accesso al sistema di protezione sociale adeguati e di attenuare l'impatto della crisi sull'occupazione, anche mediante modalità di lavoro flessibili e sostegno attivo all'occupazione. All'Italia è stato inoltre raccomandato di migliorare i risultati scolastici, rafforzare l'apprendimento a distanza e promuovere il miglioramento delle competenze, comprese le competenze digitali. Secondo le raccomandazioni la politica economica connessa agli investimenti dovrebbe tenere conto delle disparità regionali ed essere incentrata sulle transizioni verde e digitale, in particolare su una produzione e un uso puliti ed efficienti dell'energia, su ricerca e innovazione, sul trasporto pubblico sostenibile, sulla gestione dei rifiuti e delle risorse idriche e su un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali. Per sostenere l'economia durante la crisi COVID-19, all'Italia è stato inoltre raccomandato di attuare efficacemente le misure volte a fornire liquidità all'economia reale, di anticipare i progetti di investimento pubblico maturi e di promuovere gli investimenti privati. Il Consiglio ha altresì raccomandato di migliorare l'efficacia della pubblica amministrazione e l'efficienza del sistema giudiziario, di rafforzare il quadro in materia di insolvenza e di intensificare la lotta alla corruzione. Il Consiglio ha inoltre esortato a eliminare le restrizioni alla concorrenza e a migliorare le normative settoriali. È stato anche raccomandato all'Italia di favorire la ristrutturazione dei bilanci delle banche, continuando la riduzione dei crediti deteriorati, e di migliorare il finanziamento non bancario per le imprese più piccole e innovative. Dopo aver valutato i progressi compiuti nell'attuazione delle suddette raccomandazioni specifiche per paese al momento della presentazione del piano per la ripresa e la resilienza, la Commissione ritiene che siano stati compiuti progressi significativi per quanto riguarda le raccomandazioni relative all'adozione di tutte le misure necessarie per affrontare efficacemente la pandemia, sostenere l'economia e la successiva ripresa, garantire l'efficace attuazione delle misure volte a fornire liquidità all'economia reale, in particolare alle piccole e medie imprese, alle imprese innovative e ai lavoratori autonomi, ed evitare ritardi nei pagamenti. Sono stati registrati progressi significativi anche nella lotta all'evasione fiscale, in particolare nella forma dell'omessa fatturazione.

(3)Il 2 giugno 2021 la Commissione ha pubblicato un esame approfondito per l'Italia a norma dell'articolo 5 del regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio 2 . L'analisi ha portato la Commissione a concludere che l'Italia presenta squilibri macroeconomici eccessivi, soprattutto per quanto riguarda l'elevato debito pubblico e la prolungata debole dinamica della produttività, che hanno rilevanza transfrontaliera in un contesto di fragilità del mercato del lavoro e del settore bancario.

(4) [Nella sua raccomandazione sulla politica economica della zona euro, il Consiglio ha raccomandato agli Stati membri della zona euro di adottare, anche attraverso i rispettivi piani per la ripresa e la resilienza, provvedimenti finalizzati a garantire un orientamento politico a sostegno della ripresa e a migliorare ulteriormente la convergenza, la resilienza e la crescita sostenibile e inclusiva. Nella suddetta raccomandazione il Consiglio ha raccomandato inoltre di rafforzare i quadri istituzionali nazionali, garantire la stabilità macrofinanziaria, completare l'UEM e rafforzare il ruolo internazionale dell'euro.] [Se la raccomandazione del Consiglio non è stata adottata al momento dell'adozione della decisione di esecuzione, si prega di eliminare il considerando].

(5)Il 30 aprile 2021 l'Italia ha presentato alla Commissione il suo piano nazionale per la ripresa e la resilienza a norma dell'articolo 18, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/241. Tale presentazione ha fatto seguito a un processo di consultazione, condotto conformemente al quadro giuridico nazionale, delle autorità locali e regionali, delle parti sociali, delle organizzazioni della società civile, delle organizzazioni giovanili e di altri portatori di interessi. Il fatto che i piani per la ripresa e la resilienza emanino dagli Stati membri è alla base della loro attuazione efficace, del loro impatto duraturo a livello nazionale e della loro credibilità a livello europeo. A norma dell'articolo 19 del regolamento, la Commissione ha valutato la pertinenza, l'efficacia, l'efficienza e la coerenza del piano, conformemente agli orientamenti per la valutazione di cui all'allegato V del regolamento.

(6)I piani per la ripresa e la resilienza dovrebbero perseguire gli obiettivi generali del dispositivo per la ripresa e la resilienza istituito dal regolamento (UE) 2021/241 e dello strumento dell'UE per la ripresa istituito dal regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio al fine di sostenere la ripresa dopo la crisi COVID-19. Detti piani dovrebbero promuovere la coesione economica, sociale e territoriale dell'Unione contribuendo ai sei pilastri di cui all'articolo 3 del regolamento (UE) 2021/241.

(7)L'attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza degli Stati membri costituirà uno sforzo coordinato di investimenti e riforme in tutta l'Unione. Tramite l'attuazione coordinata e simultanea delle riforme e degli investimenti in questione e la realizzazione di progetti transfrontalieri, tali riforme e investimenti si rafforzeranno reciprocamente e genereranno ricadute positive in tutta l'Unione. Di conseguenza, circa un terzo dell'impatto del dispositivo sulla crescita e sulla creazione di posti di lavoro degli Stati membri deriverà dalle ricadute provenienti da altri Stati membri.

Risposta equilibrata che contribuisce ai sei pilastri

(8)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera a), e all'allegato V, sezione 2.1, del regolamento (UE) 2021/241, il piano rappresenta in ampia misura (rating A) una risposta globale e adeguatamente equilibrata alla situazione economica e sociale, in quanto contribuisce in modo adeguato a tutti e sei i pilastri di cui all'articolo 3 del regolamento (EU) 2021/241, tenendo conto delle sfide specifiche e della dotazione finanziaria dello Stato membro interessato.

(9)Il piano contiene un'ampia gamma di investimenti e riforme per contribuire al superamento delle sfide della transizione verde quali l'aumento dell'efficienza energetica degli edifici, la decarbonizzazione dell'attività economica, la mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento ai medesimi, un uso più efficiente delle risorse idriche, il rafforzamento dell'economia circolare e la conservazione e il miglioramento della biodiversità. Il piano mira inoltre ad affrontare le sfide digitali mediante la digitalizzazione di importanti servizi pubblici quali la giustizia, i servizi pubblici per l'impiego, l'istruzione o la sanità e l'adozione di tecnologie digitali da parte dei cittadini e delle imprese, con una combinazione di investimenti diretti e regimi di incentivi, ad esempio Transizione 4.0. Il piano affronta il tema delle competenze digitali attraverso una serie diversificata di misure rivolte alla popolazione in generale, alla pubblica amministrazione, al sistema di istruzione e al mercato del lavoro.

(10)In tutte le sue missioni e componenti, il piano promuove una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva sia mediante investimenti volti a rafforzare il capitale fisico e umano, sia tramite riforme che dovrebbero incidere sulla produttività e sulla competitività nel medio e lungo termine. Ad esempio, le prime due componenti della missione 1 del piano propongono importanti riforme in materia di giustizia, concorrenza, appalti pubblici, pubblica amministrazione, fiscalità e spesa pubblica, che dovrebbero rimuovere gravi strozzature nel funzionamento dell'economia italiana, e ingenti investimenti incentrati sulla digitalizzazione dei vari settori economici, che dovrebbero avere un effetto positivo sulla produttività. In linea con le priorità del Green Deal europeo, le componenti delle missioni 2 e 3 mirano a promuovere la crescita sostenibile, l'efficienza energetica, la mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento ai medesimi tramite una serie di riforme e investimenti ambiziosi in vari settori quali l'acqua, la pianificazione territoriale, l'efficienza energetica degli edifici, la mobilità sostenibile nelle città e in tutto il paese, lo sviluppo delle energie rinnovabili, la biodiversità e il rafforzamento dell'economia circolare. Le componenti della missione 4 mirano ad affrontare le sfide connesse all'istruzione e alla ricerca e innovazione, combinando in modo equilibrato investimenti e riforme.

(11)Ci si aspetta che il piano per la ripresa e la resilienza rafforzi la coesione sociale e territoriale attraverso l'attuazione di investimenti e riforme mirati volti a migliorare la situazione dei gruppi più vulnerabili della società e delle regioni meno sviluppate del paese. Nelle regioni meridionali sono previsti ingenti investimenti in capitale fisico. Tali investimenti riguardano principalmente i trasporti, il digitale e la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche. Sono fortemente incentrate sul Mezzogiorno anche le azioni nel settore dell'istruzione e delle competenze e quelle a favore dei gruppi più vulnerabili previste in particolare nelle componenti delle missioni 4 e 5, per le quali sono attesi effetti positivi significativi sulla coesione sociale. Le componenti della missione 6 mirano ad affrontare le sfide nel settore sanitario compiendo notevoli sforzi nella digitalizzazione del settore, nel rafforzamento dell'assistenza sanitaria di base e nel miglioramento della capacità di quest'ultima di rispondere alle crescenti esigenze connesse alla demografia e alla preparazione alle crisi.

Affrontare tutte o un sottoinsieme significativo delle sfide individuate nelle raccomandazioni specifiche per paese

(12)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera b), e all'allegato V, sezione 2.2, del regolamento (UE) 2021/241, ci si aspetta che il piano per la ripresa e la resilienza contribuisca ad affrontare in modo efficace tutte o un sottoinsieme significativo delle sfide (rating A) individuate nelle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese, compresi i relativi aspetti di bilancio, e nelle raccomandazioni a norma dell'articolo 6 del regolamento (UE) n. 1176/2011 rivolte allo Stato membro interessato, o le sfide individuate in altri documenti pertinenti adottati ufficialmente dalla Commissione nell'ambito del semestre europeo.

(13)Il piano comprende una vasta serie di riforme e investimenti che si rafforzano a vicenda e che contribuiscono ad affrontare efficacemente tutte o un sottoinsieme significativo delle sfide economiche e sociali delineate nelle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia dal Consiglio in occasione del Semestre europeo nel 2019 e nel 2020. Segnatamente, ci si attende che le riforme e gli investimenti inclusi nel piano contribuiscano alla sostenibilità delle finanze pubbliche, accrescano la resilienza del settore sanitario, aumentino l'efficacia delle politiche attive del mercato del lavoro e delle politiche sociali e migliorino i risultati scolastici e le competenze. Ci si aspetta inoltre che il piano stimoli gli investimenti a sostegno della duplice transizione, in particolare nelle industrie di rete, nei servizi di pubblica utilità e nella ricerca e innovazione al fine di ridurre le disparità regionali, aumentare l'efficacia della pubblica amministrazione e l'efficienza del sistema giudiziario, migliorare il contesto imprenditoriale e rimuovere gli ostacoli alla concorrenza.

(14)Per quanto riguarda le politiche di bilancio e strutturali, il piano comprende misure volte a migliorare la riscossione delle imposte e intensificare la lotta all'evasione fiscale, nonché misure tese a migliorare l'efficienza della spesa pubblica attraverso un quadro rafforzato di revisione della spesa e il completamento della riforma delle relazioni in materia di bilancio tra i diversi livelli amministrativi. Ci si attende che le misure strutturali volte a migliorare il quadro per gli appalti pubblici contribuiscano anch'esse alla qualità delle finanze pubbliche. Le raccomandazioni relative alla risposta immediata della politica di bilancio alla pandemia possono essere considerate al di fuori dell'ambito del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia, sebbene l'Italia abbia in generale risposto in modo adeguato e sufficiente alla necessità immediata di sostenere l'economia con strumenti di bilancio nel 2020 e nel 2021, in linea con le disposizioni della clausola di salvaguardia generale. Inoltre la raccomandazione all'Italia di compiere progressi sufficienti verso l'obiettivo di bilancio a medio termine nel 2020 non è più pertinente, a causa sia della scadenza del corrispondente periodo di bilancio sia dell'attivazione, nel marzo 2020, della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita nel contesto della crisi legata alla pandemia.

(15)Il piano comprende una riforma e alcuni investimenti miranti a ridurre il lavoro sommerso e interventi volti a migliorare i risultati scolastici e a ridurre l'abbandono scolastico, superiore alla media dell'Unione. Nel piano sono inoltre incluse misure volte ad aumentare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro mediante una combinazione di riforme e investimenti, compreso il potenziamento dell'offerta di strutture di assistenza all'infanzia. Il piano include altresì misure volte a rafforzare le competenze, anche digitali, e a migliorare le opportunità dei giovani e dei gruppi più vulnerabili della società.

(16)Rientrano nel piano anche importanti riforme e investimenti finalizzati ad aumentare l'efficienza della pubblica amministrazione, in particolare per migliorare la gestione del pubblico impiego e rafforzare la capacità amministrativa. Le misure relative al pubblico impiego sono incentrate sulla riforma della selezione e dell'assunzione dei dipendenti pubblici. Il nuovo sistema dovrebbe essere messo subito alla prova con la selezione del personale necessario alla governance del piano. La riforma è accompagnata da investimenti finalizzati alla creazione di una piattaforma unica per le assunzioni, al miglioramento delle competenze e alla riqualificazione professionale, nonché da una riforma delle carriere della pubblica amministrazione. Sono previste una semplificazione amministrativa mediante interventi legislativi ad hoc ("fast track") per le procedure amministrative, oltre all'eliminazione delle autorizzazioni non giustificate dall'interesse pubblico. Tali misure sono integrate e rafforzate da importanti investimenti e riforme volti a promuovere la digitalizzazione delle varie amministrazioni pubbliche. Per garantire la rapida attuazione delle riforme e la diffusione degli investimenti nelle TIC, sarà istituito un apposito Ufficio per la trasformazione digitale della pubblica amministrazione.

(17)Una serie di riforme e investimenti nel settore sanitario è finalizzata a garantire le condizioni che permetteranno di assicurare una maggiore resilienza del servizio sanitario, in particolare per quanto riguarda la sanità locale, la telemedicina e gli investimenti per la digitalizzazione del sistema. Investimenti significativi abbinati a riforme settoriali mirano a sostenere la duplice transizione e la ricerca e innovazione, tenendo conto delle disparità regionali. Ciò riguarda in particolare le misure volte a costruire e migliorare le infrastrutture digitali, a sviluppare l'economia circolare e a migliorare la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, a rendere gli edifici più efficienti sotto il profilo energetico, a stimolare la produzione di energie rinnovabili, a sviluppare i trasporti sostenibili e a ridurre la frammentazione dei servizi idrici. È prevista una serie di investimenti e riforme per stimolare la ricerca e l'innovazione, in particolare per quanto riguarda i giovani ricercatori e il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche e private.

(18)Il piano prevede inoltre riforme sostanziali per migliorare il contesto imprenditoriale generale e ridurre gli ostacoli alla concorrenza. Ci si aspetta che l'adozione di una nuova legge annuale sulla concorrenza 2021 riduca i tempi per l'avvio di un'attività in Italia e aumenti i processi competitivi per l'aggiudicazione dei contratti di servizi pubblici locali, in particolare per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, i trasporti (porti, ferrovie regionali e trasporto pubblico locale) e le concessioni (autostrade, stazioni di ricarica per la mobilità elettrica ed energia idroelettrica). La legislazione settoriale nel campo dell'energia elimina gradualmente i prezzi regolamentati dell'energia elettrica e contempla misure di accompagnamento volte a sostenere l'aumento della concorrenza nei mercati al dettaglio dell'energia e la diffusione di contatori intelligenti di seconda generazione. La revisione della legislazione in materia di appalti pubblici comprende regolamenti volti a ridurre il tempo che intercorre tra la pubblicazione dei contratti e la loro aggiudicazione, il coordinamento della politica in materia di appalti pubblici, la diffusione degli appalti elettronici, la professionalizzazione degli acquirenti pubblici e la razionalizzazione delle amministrazioni aggiudicatrici. Ci si aspetta che questi dispositivi, una volta attuati, garantiscano un adeguato equilibrio tra i benefici della semplificazione e i controlli anticorruzione e antifrode. Il piano prevede il consolidamento delle autorità di vigilanza del mercato, la digitalizzazione delle ispezioni dei prodotti e l'istituzione di nuovi laboratori accreditati. Ci si attende che questi miglioramenti del contesto in cui operano le imprese agevolino l'imprenditorialità e migliori condizioni concorrenziali e favoriscano un'allocazione più efficiente delle risorse con i relativi potenziali incrementi di produttività.

(19)Il piano contiene inoltre misure ambiziose per riformare e modernizzare il sistema giudiziario civile, penale e amministrativo. Gli investimenti previsti nel piano sono finalizzati alla digitalizzazione dei tribunali, alla formazione dei giudici e del personale e al miglioramento dell'efficienza complessiva dei tribunali, agendo a breve termine sui fattori organizzativi per consentire alle riforme in corso di elaborazione di produrre risultati più rapidamente. L'istituzione e il potenziamento dell'Ufficio del processo dovrebbe sostenere i magistrati, come parte integrante della riforma della giustizia, al fine di abbattere l'arretrato delle cause pendenti e la durata complessiva dei procedimenti nell'ambito della strategia di ripresa, contribuendo ad assicurare la rapida attuazione delle riforme e degli investimenti, con effetti positivi anche sulla lotta alla corruzione e sul contesto imprenditoriale generale. Ci si aspetta che tali misure migliorino inoltre la qualità della giustizia grazie al supporto fornito ai magistrati nelle normali attività di studio, nella ricerca giuridica, nella preparazione di bozze di provvedimenti e nell'organizzazione dei fascicoli, consentendo in tal modo ai giudici di concentrarsi sui compiti più complessi.

(20)Affrontando le sfide summenzionate il piano per la ripresa e la resilienza contribuirà, secondo le aspettative, anche a correggere gli squilibri 3 che l'Italia presenta, in particolare per quanto riguarda l'elevato debito pubblico e la prolungata debole dinamica della produttività in un contesto caratterizzato da un'elevata disoccupazione e un livello di crediti deteriorati ancora alto, seppure con una tendenza a diminuire.

Contributo al potenziale di crescita, alla creazione di posti di lavoro e alla resilienza economica, sociale e istituzionale

(21)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera c), e all'allegato V, sezione 2.3, del regolamento (UE) 2021/241, ci si aspetta che il piano per la ripresa e la resilienza eserciti un elevato impatto (rating A) sul rafforzamento del potenziale di crescita, della creazione di posti di lavoro e della resilienza economica, sociale e istituzionale dell'Italia, contribuendo all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, anche tramite la promozione di politiche per l'infanzia e la gioventù, e attenui l'impatto economico e sociale della crisi COVID-19, migliorando in tal modo la coesione economica, sociale e territoriale e la convergenza all'interno dell'Unione.

(22)Dalle simulazioni dei servizi della Commissione si evince che il piano è potenzialmente in grado di aumentare del 2,5 % il PIL dell'Italia entro il 2026 4 . Mentre nel breve periodo predominano gli effetti della domanda attraverso l'aumento degli investimenti pubblici, secondo le proiezioni lo stock di capitale pubblico sarà incentivato da maggiori investimenti, con effetti positivi sul PIL potenziale ed effettivo a medio termine. Ci si attende che il piano contribuisca a sostenere la coesione territoriale. Il piano assegna non meno del 40 % degli investimenti con una destinazione territoriale specifica alle regioni del Mezzogiorno. Secondo le aspettative, affronterà il divario infrastrutturale e aumenterà la produttività e la competitività delle regioni meno sviluppate mediante investimenti nella banda larga, nelle ferrovie ad alta velocità e nelle linee regionali, nella gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, nei porti e nei collegamenti dell'ultimo miglio nelle zone economiche speciali. Particolare attenzione è rivolta al Sud e alle aree interne anche negli interventi miranti a rivitalizzare le aree urbane e a migliorare le condizioni dei gruppi più vulnerabili della popolazione. Ci si attende che le riforme previste nel piano, in particolare la riforma della pubblica amministrazione, e le misure volte a sostenere la capacità amministrativa a livello locale contribuiscano a migliorare l'efficacia della pubblica amministrazione in tali regioni.

(23)Il piano prevede un'ampia serie di investimenti significativi atti a ridurre le disuguaglianze e le vulnerabilità sociali in varie componenti, nelle quali si presta una particolare attenzione anche al Sud del paese. Sono affrontate diverse importanti dimensioni, quali l'aumento dell'offerta di abitazioni di edilizia sociale, il miglioramento dell'accesso ai servizi sociali, in particolare per le persone con disabilità e gli anziani non autosufficienti, l'estensione dei servizi di assistenza a domicilio o il sostegno alle comunità svantaggiate attraverso piani di risanamento urbano. Tali interventi sono accompagnati da riforme che dovrebbero semplificare l'accesso ad alcuni servizi sociali, come la legge quadro per le persone con disabilità o la riforma relativa all'ampliamento della telemedicina e della rete di prossimità. Queste misure, insieme alle misure previste in altre componenti, ad esempio quelle relative all'occupazione, all'istruzione o alla sanità, affrontano una serie di principi istituiti dal pilastro europeo dei diritti sociali.

(24)Il piano si concentra altresì sulle politiche per i giovani e l'infanzia attraverso una serie di misure quali il miglioramento della qualità e l'aumento dell'offerta di asili nido e di servizi di assistenza all'infanzia, per i quali l'Italia è in ritardo rispetto alla media dell'UE. Il piano mira inoltre a promuovere l'iscrizione a corsi di istruzione terziaria, soprattutto nelle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), e istituisce una rete di istituti di istruzione superiore che offrono corsi post-laurea di breve durata. Il piano comprende una serie di misure volte a rafforzare la capacità di ricerca italiana, e più specificamente una riforma volta ad agevolare la mobilità dei ricercatori e dei dirigenti di alto profilo, la semplificazione della gestione dei fondi e la riforma del percorso di carriera dei ricercatori. Ci si aspetta che il piano sostenga anche l'integrazione delle tecnologie digitali nel sistema di istruzione primaria e secondaria con l'uso di risorse digitali in classe, la digitalizzazione dei contenuti didattici e la creazione di laboratori con tecnologie didattiche quali robot programmabili. Sono previste inoltre misure volte a rafforzare l'occupabilità dei giovani e a sostenere la creazione di posti di lavoro nel contesto della transizione verde e digitale. Ci si attende infine che le riforme del sistema di istruzione e delle politiche attive del mercato del lavoro migliorino le condizioni quadro e contribuiscano a garantire rendimenti dagli investimenti effettuati.

(25)Il piano comprende investimenti e riforme per stimolare il capitale umano e promuovere le pari opportunità di istruzione in tutto il paese, il che, secondo le aspettative, contribuirà a ridurre le disuguaglianze e le disparità regionali in termini di infrastrutture e risultati scolastici. Ci si aspetta che le regioni del Mezzogiorno beneficino in misura rilevante degli investimenti previsti in strutture sportive, asili nido e alloggi per studenti e dell'aumento del numero di borse di studio universitarie, nonché di progetti mirati per la riduzione dell'abbandono scolastico precoce e il miglioramento dei risultati scolastici degli alunni vulnerabili. Le misure incluse nel piano mirano anche a rafforzare le competenze e abilità nell'istruzione secondaria e terziaria, a potenziare i servizi sociali nelle aree interne nonché a promuovere la riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata e a rafforzare l'assistenza sanitaria territoriale.

Non arrecare danni significativi

(26)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera d), e all'allegato V, sezione 2.4, del regolamento (UE) 2021/241, ci si aspetta che il piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia assicuri che nessuna misura (rating A) per l'attuazione delle riforme e dei progetti di investimento in esso inclusa arrechi un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio 5 (principio "non arrecare un danno significativo"), segnatamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici, all'adattamento ai cambiamenti climatici, all'uso sostenibile e alla protezione delle acque e delle risorse marine, all'economia circolare, alla prevenzione e alla riduzione dell'inquinamento e alla protezione e al ripristino della biodiversità e degli ecosistemi. Nella sua valutazione del rispetto di tale principio, l'Italia ha seguito gli orientamenti tecnici "non arrecare un danno significativo" della Commissione europea (2021/C58/01) e, ove necessario, si impegna ad attuare azioni specifiche sancite nei pertinenti traguardi e obiettivi al fine di evitare danni significativi.

(27)Alcune misure del piano hanno richiesto un'attenzione particolare in considerazione della loro natura per garantire che non siano arrecati danni significativi. Dovrebbero essere introdotti traguardi per gli investimenti nella ristrutturazione, nel biometano, nell'idrogeno, nell'irrigazione e nei collegamenti dell'ultimo miglio. I rifiuti risultanti dalle ristrutturazioni dovrebbero essere trattati conformemente ai principi dell'economia circolare. Le misure relative al trattamento dei rifiuti non contengono investimenti per l'incenerimento o il trattamento meccanico biologico nel rispetto del principio "non arrecare un danno significativo". Nelle misure volte a sostituire il parco veicoli e macchinari, è stato garantito che solo i veicoli puliti dovrebbero essere ammissibili ai finanziamenti. Il biometano utilizzato per i veicoli è conforme alla direttiva (UE) 2018/2001 (rifusione) sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Sono state anche introdotte garanzie particolari per quanto riguarda la protezione della biodiversità.

Contributo alla transizione verde, compresa la biodiversità

(28)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera e), e all'allegato V, sezione 2.5, del regolamento (UE) 2021/241, il piano per la ripresa e la resilienza prevede misure che contribuiscono in ampia misura (rating A) alla transizione verde, compresa la biodiversità, o ad affrontare le sfide che ne conseguono. Le misure a sostegno degli obiettivi climatici rappresentano un importo pari al 37,5 % della dotazione totale del piano, calcolata secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241. A norma dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2021/241, il piano per la ripresa e la resilienza è coerente con le informazioni contenute nel piano nazionale per l'energia e il clima 2030.

(29)Il piano per la ripresa e la resilienza contiene un'ampia gamma di investimenti e riforme volti ad affrontare le sfide della transizione verde e, nel complesso, è adeguatamente allineato alle priorità del Green Deal europeo e del piano per l'obiettivo climatico 2030, nonché all'obiettivo di rendere l'Europa una società resiliente ai cambiamenti climatici entro il 2050. Il piano comprende una serie di misure relative alla ristrutturazione degli edifici a fini di efficienza energetica, in particolare attraverso la detrazione fiscale delle spese per la casa (superbonus), ma prevede anche investimenti diretti per migliorare l'efficienza energetica di comuni, scuole, edifici giudiziari, alberghi, musei, cinema e teatri. Altri obiettivi del piano: aumentare la concorrenza nei mercati dell'energia elettrica e del gas e promuovere l'uso di fonti energetiche rinnovabili. Questi interventi comprendono investimenti volti a sostenere le energie rinnovabili per le comunità energetiche e gli auto-consumatori di energie rinnovabili che agiscono congiuntamente, nonché a sviluppare la produzione offshore di energia elettrica e le reti intelligenti.

(30)Il piano comprende riforme volte a facilitare l'autorizzazione della produzione di energia da fonti rinnovabili e l'aggiudicazione delle concessioni idroelettriche. Si concentra sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra derivanti dai trasporti e prevede importanti investimenti nella mobilità urbana sostenibile, compresa la mobilità elettrica, nonché nel potenziamento dell'infrastruttura ferroviaria per sostenere il trasferimento modale e ridurre le emissioni di gas a effetto serra nel trasporto aereo e marittimo e nell'agricoltura. Il piano sostiene altresì gli sforzi compiuti dall'Italia per adattarsi ai cambiamenti climatici e per migliorare la resilienza sismica e la qualità delle infrastrutture. Ci si aspetta che il piano contribuisca ad affrontare le sfide esistenti in materia di gestione dei rifiuti, a promuovere l'economia circolare, a migliorare la gestione delle risorse idriche e delle acque reflue e a rafforzare la protezione della biodiversità. A tal fine il piano prevede misure quali l'adozione di una nuova strategia per l'economia circolare, la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l'ammodernamento di impianti esistenti, il potenziamento delle infrastrutture idriche per migliorare l'approvvigionamento e ridurre le perdite e una serie di misure per la riforestazione e il recupero delle aree naturali e degli habitat dei fondali marini.

Contributo alla transizione digitale

(31)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera f), e all'allegato V, sezione 2.6, del regolamento (UE) 2021/241, il piano per la ripresa e la resilienza prevede misure che contribuiscono efficacemente e in ampia misura (rating A) alla transizione digitale o ad affrontare le sfide che ne conseguono. Le misure a sostegno degli obiettivi digitali rappresentano un importo pari al 25,1 % della dotazione totale del piano, calcolata secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241.

(32)Nel complesso dodici componenti contengono misure che contribuiscono alla transizione digitale basandosi su un approccio ampio e trasversale. Sono previsti investimenti significativi nei settori della digitalizzazione delle imprese, con particolare attenzione agli incentivi fiscali a favore di sistemi manifatturieri più intelligenti (Transizione 4.0). Il piano prevede inoltre il sostegno alle reti per la collaborazione nel campo della R&I e i trasferimenti di tecnologia tra università, istituti di ricerca e imprese. Ci si attende che gli investimenti per il completamento delle reti a banda larga ultraveloce e la connettività 5G contribuiscano al conseguimento degli obiettivi digitali europei per il 2030, la cui rapida attuazione comporterebbe benefici significativi per l'economia e la società nel loro insieme.

(33)Altri investimenti significativi riguardano la digitalizzazione della pubblica amministrazione, con interventi programmati per la pubblica amministrazione in generale, il settore sanitario e quello dell'istruzione. L'efficace attuazione di tali misure contribuirebbe a costruire un'infrastruttura digitale adeguata alle esigenze future, a rafforzare la cybersicurezza e a rendere la pubblica amministrazione più efficiente, resiliente e vicina ai cittadini. Il piano prevede inoltre misure volte a integrare gli investimenti nazionali per la digitalizzazione della giustizia.

(34)La transizione digitale comporta sfide importanti per l'Italia, in quanto il paese deve far fronte a notevoli carenze nelle competenze digitali di base e avanzate, che si riflettono anche in una scarsa digitalizzazione del sistema produttivo. Uno degli obiettivi del piano è contribuire ad affrontare tali sfide con investimenti mirati alle esigenze in termini di competenze della popolazione in generale e delle persone maggiormente a rischio di esclusione digitale, degli insegnanti, dei dipendenti pubblici e della forza lavoro. Lo sviluppo delle competenze digitali avanzate viene trattato nell'ambito di misure più ampie che contribuiscono ad aumentare la disponibilità di competenze digitali tecniche e specialistiche.

Impatto duraturo

(35)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera g), e all'allegato V, sezione 2.7, del regolamento (UE) 2021/241, ci si aspetta che il piano per la ripresa e la resilienza abbia in ampia misura un impatto duraturo sull'Italia (rating A).

(36)Il piano comprende riforme fondamentali, che potrebbero migliorare strutturalmente la competitività dell'economia italiana, volte a sostenere la risposta alle annose sfide dell'Italia. Nello specifico, la proposta riforma della pubblica amministrazione dovrebbe integrare e completare la riforma generale adottata nel 2014. L'attuazione completa, rapida e corretta della nuova serie di misure dovrebbe aumentare l'efficacia delle amministrazioni pubbliche. Ci si aspetta che questo, unitamente alla prevista riforma della giustizia, volta ad abbattere drasticamente l'arretrato di procedimenti civili e penali e a ridurre la mole di procedimenti amministrativi pendenti, migliori significativamente il funzionamento dell'economia. Il piano comprende inoltre una serie di riforme ambiziose per rimuovere gli ostacoli al contesto imprenditoriale e rendere alcuni settori dell'economia più trasparenti e aperti alla concorrenza. Anche le riforme settoriali che, come quelle previste nei settori dell'energia e dell'acqua, affrontano importanti carenze eliminando le principali barriere alla concorrenza, secondo le aspettative avranno un impatto positivo e duraturo sulla crescita e sulla produttività. Ci si aspetta che tali riforme aumentino i rendimenti dell'insieme di investimenti pianificati nei vari settori dell'economia italiana e che questi investimenti, a loro volta, migliorino le infrastrutture fisiche in tutto il paese, rafforzino il capitale umano e accelerino le transizioni verde e digitale. L'impatto duraturo del piano può essere rafforzato anche mediante sinergie tra il piano e altri programmi, compresi quelli finanziati dai fondi della politica di coesione, in particolare affrontando in modo concreto le sfide territoriali profondamente radicate e promuovendo uno sviluppo equilibrato.

Monitoraggio e attuazione

(37)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera h), e all'allegato V, sezione 2.8, del regolamento (UE) 2021/241, le modalità proposte nel piano per la ripresa e la resilienza al fine di garantirne un monitoraggio e un'attuazione efficaci, inclusi il calendario previsto, i traguardi e gli obiettivi e i relativi indicatori, sono adeguate (rating A).

(38)È prevista una governance multilivello per l'attuazione e il monitoraggio del piano per la ripresa e la resilienza. Sono compresi in particolare: a livello politico, una Cabina di regia istituita presso la presidenza del Consiglio dei ministri; a livello di dialogo sociale, un organo consultivo che coinvolga i portatori di interessi; a livello tecnico, una segreteria istituita presso la presidenza del Consiglio dei ministri per sostenere i lavori della Cabina di regia e dell'organo consultivo, una struttura di coordinamento centrale e monitoraggio istituita presso il ministero dell'Economia e delle finanze e strutture di coordinamento tecnico individuate al livello delle amministrazioni centrali responsabili delle singole misure. Il modello prevede inoltre l'istituzione di un organismo di audit indipendente, incaricato dell'attuazione dei sistemi di controllo interno. Le amministrazioni centrali e locali mantengono la responsabilità dell'attuazione operativa delle misure del piano sulla base delle rispettive competenze. Il modello di governance prevede l'attribuzione di responsabilità chiare per l'attuazione del piano, il monitoraggio dei progressi compiuti e la rendicontazione. In particolare, le responsabilità e i mandati sono sanciti dal decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, che contribuisce al conferimento di poteri agli organi competenti. Obiettivo di questo modello è creare sinergie e assicurare il coordinamento tra lo strumento e gli altri programmi dell'Unione, con il potenziale effetto di migliorare l'esecuzione dei fondi dell'Unione in Italia. Al fine di garantire un'attuazione tempestiva ed efficace delle misure del piano, il rafforzamento della capacità amministrativa, anche attraverso risorse umane aggiuntive e la fornitura di assistenza tecnica alle amministrazioni, e la semplificazione delle procedure amministrative sono previsti e sanciti da atti giuridici (decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, e decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77). Infine il decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, prevede e sancisce meccanismi ad hoc per affrontare le questioni relative all'attuazione. I traguardi e gli obiettivi del piano dell'Italia sono chiari e realistici e rispecchiano adeguatamente gli investimenti e le riforme in esso previsti. Gli indicatori proposti sono pertinenti, accettabili e sufficientemente solidi.

(39)Gli Stati membri dovrebbero garantire che il sostegno finanziario nell'ambito del dispositivo sia comunicato e riconosciuto conformemente all'articolo 34 del regolamento (UE) 2021/241. Nell'ambito dello strumento di sostegno tecnico, gli Stati membri possono chiedere assistenza tecnica per l'attuazione dei rispettivi piani.

Costi

(40)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera i), e all'allegato V, sezione 2.9, del regolamento (UE) 2021/241, la giustificazione fornita nel piano in merito all'importo dei costi totali stimati dello stesso è in misura moderata (rating B) ragionevole e plausibile, è in linea con il principio dell'efficienza in termini di costi ed è commisurata all'impatto nazionale atteso a livello economico e sociale.

(41)L'Italia ha fornito stime dei costi per tutte le misure del piano per la ripresa e la resilienza che comportano costi. Nel complesso, la metodologia e le ipotesi formulate per ottenere i costi stimati sono chiare e plausibili per la maggior parte delle misure del piano e si basano spesso su precedenti progetti di natura simile o su pertinenti studi di supporto. Tuttavia, per alcune misure i dettagli specifici sulla metodologia e sulla base utilizzata per calcolare i costi stimati sono mancanti o incompleti, il che non consente una valutazione pienamente positiva di questi ultimi. La giustificazione fornita in merito all'importo dei costi totali stimati del piano per la ripresa e la resilienza è pertanto ragionevole e plausibile in misura moderata. Infine, l'importo dei costi totali stimati del piano per la ripresa e la resilienza è in linea con il principio dell'efficienza in termini di costi ed è commisurato all'impatto nazionale atteso a livello economico e sociale.

Tutela degli interessi finanziari

(42)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera j), e all'allegato V, sezione 2.10, del regolamento (UE) 2021/241, le modalità proposte nel piano per la ripresa e la resilienza e le misure aggiuntive previste dalla presente decisione sono adeguate (rating A) al fine di prevenire, individuare e correggere la corruzione, la frode e i conflitti di interessi nell'utilizzo dei fondi provenienti dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, comprese le modalità volte a evitare la duplicazione dei finanziamenti da parte del dispositivo e di altri programmi dell'Unione. Ciò non pregiudica l'applicazione di altri strumenti atti a promuovere e garantire il rispetto del diritto dell'UE, anche al fine di prevenire, individuare e correggere la corruzione, la frode e i conflitti di interessi e per tutelare le finanze dell'Unione in linea con il regolamento (UE, Euratom) 2020/2092 del Parlamento europeo e del Consiglio.

(43)Il sistema di controllo interno e le modalità proposti nel piano per la ripresa e la resilienza sono considerati sufficientemente solidi nella loro configurazione, e le relative strutture sono descritte con chiarezza. Il piano individua gli attori (organismi/entità) e ne descrive i ruoli e le responsabilità per lo svolgimento dei compiti di controllo interno. Il ministero dell'Economia e delle finanze è stato incaricato del coordinamento generale e in seno al ministero è stato istituito un organismo di audit indipendente, i cui mandati sono sanciti dal decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77. Sono previste assunzioni ad hoc per rafforzare la capacità amministrativa.

(44)I sistemi di controllo e le altre disposizioni pertinenti, anche per la raccolta e la messa a disposizione dei dati sui destinatari finali, sono predisposti: a partire dalla metà del 2022, mediante l'applicazione di un sistema informatico unitario (ReGiS) e, fino a quel momento, tramite disposizioni transitorie in materia di tecnologie dell'informazione, basate sugli strumenti di elaborazione dati esistenti, i quali dovrebbero essere adattati allo scopo. La raccolta dei dati di cui all'articolo 22, paragrafo 2, lettera d), del regolamento (UE) 2021/241 attinge alle informazioni provenienti dalle banche dati della pubblica amministrazione tra cui, ad esempio, le banche dati basate sul codice identificativo gara (CIG). L'organismo di audit dovrebbe effettuare una verifica della raccolta e garantire l'accesso ai dati di cui all'articolo 22, paragrafo 2, lettera d), del regolamento (UE) 2021/241 in relazione alle disposizioni transitorie per le tecnologie dell'informazione. Questo impegno e la relativa rendicontazione a cura dell'organismo di audit sono annoverati fra i traguardi di cui all'allegato della presente decisione. Queste disposizioni sono considerate adeguate per quanto riguarda la prevenzione, l'individuazione e la correzione della corruzione, delle frodi e dei conflitti di interessi nell'utilizzo dei fondi provenienti dal dispositivo per la ripresa e la resilienza e per evitare la duplicazione dei finanziamenti da parte di detto dispositivo e di altri programmi dell'Unione.

(45)Il corretto funzionamento dei controlli interni e delle modalità di acquisizione dei dati e le strutture di rendicontazione, nonché la transizione al sistema unitario (ReGiS) sono cruciali per riferire sul conseguimento dei traguardi e degli obiettivi e per stabilire le richieste di pagamento. Le disposizioni transitorie in materia di tecnologie dell'informazione, i progressi nello sviluppo di un nuovo ambiente informatico (ReGiS) e la transizione fattuale a tale sistema di archiviazione meritano un lavoro di audit informatico specifico da parte dell'organismo di audit per quanto riguarda la capacità di ReGiS di svolgere le funzionalità descritte nel piano e, in particolare, di salvaguardare l'integrità dei dati e la traccia di audit. Per il sistema transitorio l'organismo di audit fornisce, insieme alla prima richiesta di pagamento, una relazione di audit a conferma delle funzionalità del sistema di archiviazione.

(46)Per la prevenzione, l'individuazione e la correzione delle frodi, della corruzione e dei conflitti di interessi, la fase attuativa del piano prevede il rafforzamento delle disposizioni esistenti. Oltre al ruolo della Guardia di Finanza, dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) e della Corte dei conti italiana, si fa riferimento all'utilizzo di un codice unico di progetto e di ARACHNE, sempre al fine di evitare i rischi di doppio finanziamento.

Coerenza del piano

(47)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera k), e all'allegato V, sezione 2.11, del regolamento (UE) 2021/241, il piano prevede misure di attuazione delle riforme e dei progetti di investimento pubblico che rappresentano in ampia misura (rating A) azioni coerenti.

(48)Il piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia presenta, nella sua integralità, una visione strategica e coerente, assicurando una generale omogeneità tra le componenti e le singole misure. Le riforme e gli investimenti in ciascuna componente sono coerenti e si rafforzano a vicenda, e vi è anche una significativa complementarità tra le varie componenti. Ad esempio diverse componenti del piano prevedono, oltre alle misure specificamente dedicate alla transizione verde, misure volte a promuovere l'efficienza energetica o a garantire l'assenza di qualsiasi impatto negativo sul consumo energetico. Un altro esempio è dato dal fatto che tutte le componenti, indipendentemente dal loro ambito di applicazione specifico, includono tra le priorità i giovani, il genere e la coesione territoriale. Nessuna misura proposta nell'ambito di una componente ne contraddice o ne compromette un'altra e non sono stati individuati contrasti tra le diverse componenti.

Uguaglianza

(49)Il piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia prevede misure che, secondo le aspettative, contribuiranno ad affrontare le sfide del paese in materia di uguaglianza di genere e pari opportunità per tutti. In particolare sono contemplate misure atte ad affrontare le sfide relative all'uguaglianza di genere, come il sostegno all'imprenditoria femminile o l'istituzione di un sistema nazionale di certificazione dell'uguaglianza di genere. Sono inoltre previste misure specifiche a sostegno delle pari opportunità per i giovani, comprese misure volte ad aumentare le iscrizioni a corsi di studio in ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico e nel campo delle competenze digitali e innovative, con particolare attenzione all'uguaglianza di genere e alle pari opportunità per tutti. Le misure volte a migliorare i servizi sociali e sanitari di prossimità e a domicilio, quali soluzioni abitative e attrezzature innovative, mirano a promuovere l'autonomia di vita delle persone con disabilità e degli anziani. Il piano illustra le modalità con cui ci si aspetta che le varie componenti contribuiscano, direttamente o indirettamente, ad affrontare le disuguaglianze e a promuovere le pari opportunità, in particolare per le donne e i più giovani. Rimane tuttavia oscuro, nel piano, quale sia il contributo atteso per i gruppi specifici, come le persone appartenenti a minoranze etniche o razziali. Soprattutto nei casi in cui il contributo previsto è solo indiretto, un attento monitoraggio dell'attuazione concreta del piano dovrebbe essere essenziale per garantire che quest'ultimo produca i risultati attesi e si inserisca in una strategia onnicomprensiva, in sinergia con le politiche nazionali in materia di uguaglianza come la strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026.

Autovalutazione della sicurezza

(50)Conformemente all'articolo 18, paragrafo 4, lettera g), del regolamento (UE) 2021/241, il piano prevede un'autovalutazione della sicurezza per gli investimenti connessi ai servizi e alle infrastrutture cloud per la pubblica amministrazione. Per quanto riguarda le misure di connettività, in particolare ai fini della diffusione del 5G, l'Italia ha confermato che effettuerà tale valutazione in una fase successiva, tenendo conto degli scenari di connettività che risulteranno dalle attività di mappatura e di consultazione pubblica. A questo proposito, l'Italia ha affermato che analizzerà gli scenari di rischio e attuerà misure volte a evitare o attenuare i potenziali rischi per la sicurezza.

Progetti transfrontalieri e plurinazionali

(51)Il piano prevede investimenti nei corridoi transeuropei di trasporto (TEN-T) e nel collegamento ferroviario transfrontaliero tra Italia e Austria grazie al completamento della circonvallazione di Bolzano sulla linea Verona-Brennero, che rappresenta un'importante piattaforma per il traffico passeggeri e merci tra l'Italia e l'Europa settentrionale e orientale. La realizzazione di almeno 3 400 km del Sistema europeo di gestione del traffico ferroviario dovrebbe inoltre consentire l'interoperabilità con i sistemi ferroviari di altri Stati membri. Il piano comprende misure a sostegno della diffusione di tecnologie basate sulla fibra ottica e sul 5G lungo i corridoi europei 5G. Il piano prevede altresì di finanziare la partecipazione delle imprese italiane a importanti progetti di comune interesse europeo approvati e potenziali e ai partenariati di ricerca e sviluppo e di rafforzare la rete dei poli europei dell'innovazione digitale per condividere conoscenze ed esperienze con altri paesi europei.

Processo di consultazione

(52)Il piano è stato sottoposto a un processo di consultazione e all'interazione con vari portatori di interessi, tra cui autorità regionali e locali, organizzazioni della società civile, parti sociali, esponenti del mondo accademico ed esperti di policy. A seguito del parere del Parlamento italiano sugli orientamenti strategici proposti dal governo per l'elaborazione del piano, una prima versione è stata approvata dal Consiglio dei ministri il 12 gennaio 2021. Dopo il cambio di governo del febbraio 2021, l'esame della bozza di piano e le consultazioni con i portatori di interessi sono proseguiti. La Camera dei deputati e il Senato hanno tenuto una serie di audizioni cui hanno partecipato diversi portatori di interessi quali le autorità regionali e locali, le parti sociali, le organizzazioni della società civile e gli organi istituzionali, e hanno approvato relazioni ad hoc al riguardo, unitamente a risoluzioni che sono servite da base su cui orientare il completamento del piano. Il Governo stesso ha poi intrattenuto un dialogo con le autorità regionali e locali nel quadro della Conferenza Stato-Regioni. In esito a tale processo, il piano riveduto è stato presentato al Parlamento, che ne ha approvato la trasmissione alla Commissione.

(53)Per quanto riguarda il processo di consultazione durante la fase di attuazione, il piano per la ripresa e la resilienza italiano prevede la prosecuzione di dialoghi periodici con le diverse amministrazioni coinvolte nell'attuazione del piano e con i portatori di interessi. A tal fine, il modello di governance contempla la creazione di un organo consultivo con la partecipazione delle parti economiche e sociali. Per garantire la responsabilizzazione dei soggetti interessati, è fondamentale coinvolgere tutte le autorità locali e tutti i portatori di interessi, tra cui le parti sociali, durante l'intera esecuzione degli investimenti e delle riforme inclusi nel piano.

Valutazione positiva

(54)A seguito della valutazione positiva della Commissione riguardo al piano per la ripresa e la resilienza italiano, nella quale si è concluso che il piano soddisfa i criteri di valutazione di cui al regolamento (UE) 2021/241, a norma dell'articolo 20, paragrafo 2, di tale regolamento la presente decisione dovrebbe stabilire le riforme e i progetti di investimento necessari per l'attuazione del piano, i pertinenti traguardi, obiettivi e indicatori, e l'importo messo a disposizione dall'Unione per l'attuazione del piano sotto forma di sostegno finanziario non rimborsabile e prestito.

Contributo finanziario

(55)Il costo totale stimato del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia è pari a 191 499 177 889 EUR. Poiché il piano risponde in misura soddisfacente ai criteri di valutazione di cui al regolamento (UE) 2021/241 e, inoltre, poiché l'importo dei costi totali stimati del piano per la ripresa e la resilienza è superiore al contributo finanziario massimo disponibile per l'Italia, il contributo finanziario assegnato al piano dell'Italia dovrebbe essere pari all'importo totale del contributo finanziario a disposizione dell'Italia.

(56)Conformemente all'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241, ci si aspetta che il calcolo del contributo finanziario massimo per l'Italia sia aggiornato entro il 30 giugno 2022. Pertanto, a norma dell'articolo 23, paragrafo 1, di detto regolamento, per l'Italia dovrebbe essere messo a disposizione ora un importo da impegnare giuridicamente entro il 31 dicembre 2022. Se necessario in seguito all'aggiornamento del contributo finanziario massimo, il Consiglio, su proposta della Commissione, dovrebbe modificare la presente decisione per includervi senza ritardo il contributo finanziario massimo aggiornato.

(57)Inoltre, per sostenere ulteriori riforme e investimenti, l'Italia ha chiesto un sostegno sotto forma di prestito. L'importo massimo del prestito richiesto dall'Italia è pari al 6,8 % del suo reddito nazionale lordo per il 2019 a prezzi correnti. L'importo dei costi totali stimati del piano per la ripresa e la resilienza è superiore all'importo complessivo del contributo finanziario disponibile per l'Italia e del sostegno richiesto sotto forma di prestito.

(58)Il sostegno necessario è finanziato mediante l'assunzione di prestiti da parte della Commissione a nome dell'Unione sulla base dell'articolo 5 della decisione (UE, Euratom) 2020/2053 del Consiglio 6 . Il sostegno dovrebbe essere erogato a rate successivamente al conseguimento soddisfacente, da parte dell'Italia, dei pertinenti traguardi e obiettivi individuati in relazione all'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza.

(59)L'Italia ha chiesto un prefinanziamento pari al 13 % del contributo finanziario e al 13 % del prestito. Tale importo dovrebbe essere messo a disposizione dell'Italia subordinatamente all'entrata in vigore e in conformità dell'accordo di finanziamento di cui all'articolo 23, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/241 e dell'accordo di prestito di cui all'articolo 15, paragrafo 2, di detto regolamento.

(60)La presente decisione dovrebbe lasciare impregiudicato l'esito delle procedure relative all'assegnazione di fondi dell'Unione nell'ambito di altri programmi dell'Unione diversi dal regolamento (UE) 2021/241 o l'esito delle procedure esperibili in relazione alle distorsioni del funzionamento del mercato interno, in particolare a norma degli articoli 107 e 108 del trattato. Essa non dispensa gli Stati membri dall'obbligo di comunicare alla Commissione i casi di potenziali aiuti di Stato a norma dell'articolo 108 del trattato,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1
Approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza

È approvata la valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia sulla base dei criteri di cui all'articolo 19, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2021/241. Nell'allegato della presente decisione figurano le riforme e i progetti di investimento previsti dal piano per la ripresa e la resilienza, le modalità e il calendario per il monitoraggio e l'attuazione del piano, compresi i pertinenti traguardi e obiettivi e i traguardi e gli obiettivi supplementari connessi all'erogazione del prestito, gli indicatori rilevanti relativi al loro conseguimento e le modalità per dare alla Commissione pieno accesso ai dati pertinenti sottostanti.

Articolo 2
Contributo finanziario

1.L'Unione mette a disposizione dell'Italia un contributo finanziario sotto forma di sostegno non rimborsabile pari a 68 880 513 747 EUR 7 . È disponibile un importo di 47 925 096 762 EUR per essere impegnato giuridicamente entro il 31 dicembre 2022. A condizione che l'aggiornamento di cui all'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241 determini per l'Italia un importo a quello pari o superiore, è disponibile un ulteriore importo di 20 955 416 985 EUR per essere impegnato giuridicamente dal 1º gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2023.

2.La Commissione mette a disposizione dell'Italia il contributo finanziario dell'Unione in rate conformemente all'allegato della presente decisione. È messo a disposizione a titolo di prefinanziamento un importo di 8 954 466 787 EUR, pari al 13 % del contributo finanziario. Il prefinanziamento e le rate possono essere versati dalla Commissione in una o più tranche. L'entità delle tranche è subordinata alla disponibilità dei finanziamenti.

3.Il prefinanziamento è messo a disposizione subordinatamente all'entrata in vigore e in conformità dell'accordo di finanziamento di cui all'articolo 23, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/241. Esso è detratto dal pagamento delle rate.

4.La messa a disposizione delle rate in conformità dell'accordo di finanziamento è subordinata alla disponibilità di finanziamenti e a una decisione della Commissione, adottata a norma dell'articolo 24 del regolamento (UE) 2021/241, secondo la quale l'Italia ha conseguito in modo soddisfacente i traguardi e gli obiettivi pertinenti individuati in relazione all'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza. Subordinatamente all'entrata in vigore degli impegni giuridici di cui al paragrafo 1, per essere ammissibili al pagamento, i traguardi e gli obiettivi devono essere conseguiti entro il 31 agosto 2026.

Articolo 3
Sostegno sotto forma di prestito

1.L'Unione mette a disposizione dell'Italia un prestito dell'importo massimo di 122 601 810 400 EUR.

2.La Commissione mette a disposizione dell'Italia il sostegno sotto forma di prestito in rate conformemente all'allegato della presente decisione. È messo a disposizione a titolo di prefinanziamento un importo di 15 938 235 352 EUR, pari al 13 % del prestito. Il prefinanziamento e le rate possono essere versati dalla Commissione in una o più tranche. L'entità delle tranche è subordinata alla disponibilità dei finanziamenti.

3.Il prefinanziamento è messo a disposizione subordinatamente all'entrata in vigore e in conformità dell'accordo di prestito di cui all'articolo 15, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241. Esso è detratto dal pagamento delle rate.

4.La messa a disposizione delle rate in conformità dell'accordo di prestito è subordinata alla disponibilità di finanziamenti e a una decisione della Commissione, adottata a norma dell'articolo 24 del regolamento (UE) 2021/241, secondo la quale l'Italia ha conseguito in modo soddisfacente i traguardi e gli obiettivi supplementari connessi al prestito e individuati in relazione all'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza. Per essere ammissibili al pagamento, i traguardi e gli obiettivi supplementari connessi al prestito devono essere conseguiti entro il 31 agosto 2026.

Articolo 4
Destinatario

La Repubblica italiana è destinataria della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il

   Per il Consiglio

   Il presidente

(1)    GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17.
(2)    Regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici (GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25).
(3)    Tali squilibri macroeconomici si riferiscono alle raccomandazioni formulate a norma dell'articolo 6 del regolamento (UE) n. 1176/2011 nel 2019 e 2020.
(4)    Tali simulazioni rispecchiano l'effetto generale di Next Generation EU (NGEU), che comprende anche finanziamenti per ReactEU e un aumento dei finanziamenti per Orizzonte, InvestEU, il Fondo per una transizione giusta (JTF), lo sviluppo rurale e RescEU. Le simulazioni non includono il possibile effetto positivo delle riforme strutturali, che possono essere sostanziali.
(5)    Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020, relativo all'istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088 (GU L 198 del 22.6.2020, pag. 13).
(6)    GU L 424 del 15.12.2020, pag. 1.
(7)    Tale importo corrisponde alla dotazione finanziaria al netto della quota proporzionale dell'Italia delle spese di cui all'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241, calcolata secondo la metodologia di cui all'articolo 11 di tale regolamento.
Top

Bruxelles, 22.6.2021

COM(2021) 344 final

ALLEGATO

della

proposta di decisione di esecuzione del Consiglio

relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia

{SWD(2021) 165 final}


ALLEGATO

SEZIONE 1: RIFORME E INVESTIMENTI PREVISTI DAL PIANO PER LA RIPRESA E LA RESILIENZA

1.Descrizione delle riforme e degli investimenti

A.MISSIONE 1 COMPONENTE 1 -

Asse 1 - Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. L'asse 1 della componente M1C1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) contempla misure volte a migliorare la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (PA) e si articola in sette investimenti e tre riforme. Gli investimenti sono diretti in particolare a: i) razionalizzare e consolidare le infrastrutture digitali esistenti della PA; ii) promuovere la diffusione del cloud computing, iii) con particolare attenzione all'armonizzazione e all'interoperabilità delle piattaforme e dei servizi di dati, la realizzazione del principio once only e l'accessibilità dei dati tramite un catalogo centrale di "connettori automatici" (cosiddette API – Application Programming Interfaces); iv) migliorare la disponibilità, l'efficienza e l'accessibilità di tutti i servizi pubblici digitali con l'obiettivo di incrementarne il livello di adozione e soddisfazione degli utenti, v) rafforzando le difese dell'Italia contro i rischi derivanti dalla criminalità informatica e vi) rafforzando la trasformazione digitale delle grandi amministrazioni centrali; vii) colmare il divario digitale potenziando le competenze digitali dei cittadini. Le riforme comprese in questo asse sono volte a i) semplificare e velocizzare le procedure di acquisto di servizi ICT (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) per la PA; ii) sostenere la trasformazione digitale della PA e iii) rimuovere gli ostacoli che frenano l'adozione del cloud nelle amministrazioni pubbliche e semplificare le procedure per lo scambio di dati tra le amministrazioni.

Gli investimenti e le riforme previste sotto questa componente sono intesi a rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese 2019 e 2020 rivolte all'Italia in ordine alla necessità di "migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione, in particolare investendo nelle competenze dei dipendenti pubblici, accelerando la digitalizzazione e aumentando l'efficienza e la qualità dei servizi pubblici locali" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3) e "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su […] un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3).

Asse 2 - Giustizia. Il sistema della giustizia italiana funziona molto a rilento rispetto ad altri Stati membri in termini di tempi processuali, come evidenzia l'ultima relazione della Commissione europea per l'efficacia della giustizia (CEPEJ). L'asse 2 della componente M1C1 del PNRR contempla misure volte a rendere il sistema giudiziario più efficiente riducendo la durata dei procedimenti e avvicinando l'Italia alla media dell'UE. Questa componente intende rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese indirizzate all'Italia nel 2020 e 2019 di ridurre la durata dei processi civili e migliorare l'efficacia della lotta contro la corruzione (raccomandazioni specifiche per paese 2019, punto 4, e 2020, punto 4). La digitalizzazione del sistema giudiziario è poi un fattore importante anche per la transizione digitale.

Asse 3 – Pubblica Amministrazione. L'asse 3 della componente M1C1 del PNRR contempla misure volte a riformare la pubblica amministrazione e a sviluppare la capacità amministrativa. L'Italia si posiziona sotto la media UE-27 quanto a efficacia amministrativa e fiducia nel governo. La riforma della pubblica amministrazione ha risentito di un grave vuoto attuativo delle riforme promosse dall'alto e di uno scarso riconoscimento e limitata diffusione di preziose innovazioni promosse dal basso. La capacità amministrativa è molto debole. Devono proseguire gli sforzi per rafforzare la capacità di pianificazione strategica, i meccanismi di monitoraggio e valutazione e un processo decisionale basato su dati probanti. Obiettivo principale di questa componente è sviluppare la capacità amministrativa della PA a livello centrale e locale, tanto in termini di capitale umano (selezione, competenze, carriere) che di semplificazione delle procedure amministrative. Questa sezione presenta la strategia strutturale generale delle risorse umane, dai processi di selezione ai percorsi di carriera. La riforma comprende anche azioni di semplificazione delle procedure. La componente 1 della missione 1 contempla investimenti in nuovi strumenti digitali e azioni rafforzate nel campo dell'apprendimento permanente. Questa componente intende rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese indirizzate all'Italia nel 2020 e 2019 di migliorare l'efficacia della pubblica amministrazione (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3, e raccomandazione specifica per paese 2020, punto 4).

Asse 4 – Contratti pubblici e tempi di pagamento della PA. L'asse 4 della componente M1C1 del PNRR contempla misure volte a riformare certi aspetti chiave delle norme in materia di appalti pubblici e concessioni e a ridurre i tempi di pagamento delle PA a livello centrale, regionale e locale, e dei sistemi sanitari regionali. Obiettivo principale della riforma è snellire la disciplina dei contratti pubblici, accrescere la certezza del diritto per le imprese e velocizzare l'iter di affidamento mantenendo le garanzie procedurali di trasparenza e parità di trattamento. Queste riforme sostengono pertanto la realizzazione nei tempi delle infrastrutture e dei progetti finanziati dal piano.

Asse 5 - Misure di bilancio strutturali (fiscalità e spesa pubblica). L'asse 5 della componente M1C1 del PNRR contempla una serie di riforme dirette ad assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 1). Sul versante delle entrate le riforme sono volte a migliorare la struttura di prelievo, incentivare la tax compliance e contrastare l'evasione fiscale al fine di ridurre i costi per l'adempimento a carico del contribuente e aumentare il gettito del bilancio pubblico, contribuendo a migliorare la sostenibilità delle finanze pubbliche. Sul versante della spesa le riforme sono volte a migliorare l'efficienza della spesa pubblica sia a livello centrale rafforzando l'attuale quadro di revisione annuale della spesa, sia a livello subnazionale portando a compimento la riforma delle relazioni in materia di bilancio tra i vari livelli di governo.

A.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

Asse 1 - Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione

Investimento 1.1: Infrastrutture digitali

Obiettivo di questo investimento è garantire che i sistemi, i dataset e le applicazioni della PA siano ospitati in data center altamente affidabili, con elevati standard di qualità per quanto riguarda la sicurezza, la capacità elaborativa, la scalabilità, l'interoperabilità europea e l'efficienza energetica. A tal fine l'investimento prevede la creazione di una infrastruttura cloud nazionale all'avanguardia, pienamente ridondante e ibrida (cosiddetto "Polo Strategico Nazionale", PSN), la certificazione di alternative di cloud pubblico, sicure e scalabili, e la migrazione dei dati e degli applicativi informatici delle singole amministrazioni verso un ambiente cloud.

Ci si aspetta che la nuova infrastruttura PSN sia gestita da un fornitore di tecnologie selezionato con gara d'appalto europea e progettata nel rispetto degli standard di interoperabilità definiti a livello europeo a immagine dell'iniziativa Gaia-X, per permettere il libero scambio di dati non personali tra i vari Stati membri interconnettendone i modelli nazionali di cloud. Ci si aspetta che requisiti analoghi siano applicati anche per la preselezione di fornitori di cloud pubblico.

Ci si aspetta che la migrazione dei dati e delle applicazioni delle PA verso il PSN o sul cloud pubblico di operatori di mercato certificati sia in funzione dei requisiti di performance e scalabilità e della sensibilità dei dati definiti dalle singole amministrazioni e che ciascuna di esse mantenga la propria autonomia nello sviluppo delle applicazioni e nella gestione dei dati.

Investimento 1.3 - Dati e interoperabilità

Obiettivo di questo investimento è garantire la piena interoperabilità dei dataset principali e dei servizi delle pubbliche amministrazioni centrali e locali e l'armonizzazione con gli altri Stati membri dell'UE delle procedure/servizi di particolare rilevanza sulla base della direttiva europea sullo "sportello digitale unico".

La misura prevede lo sviluppo di una "Piattaforma Nazionale Dati" digitale che dovrà garantire l'interoperabilità dei dataset tramite un catalogo centrale di "connettori automatici" (le cosiddette API – Application Programming Interface) consultabili da tutte le amministrazioni centrali e locali (investimento 1.3.1). Una volta implementata, la piattaforma garantirà l'interoperabilità dei dataset grazie al catalogo API condiviso. La piattaforma dovrà essere del tutto conforme al diritto UE.

Inoltre la misura prevede lo sviluppo di un Single Digital Gateway, in conformità al regolamento (UE) 2018/1724, che aiuterà le amministrazioni centrali e pubbliche a ristrutturare procedure/servizi di particolare rilevanza e consentirà la realizzazione del principio once-only (investimento 1.3.2).

Investimento 1.5 - Cybersecurity

Obiettivo di questo investimento è rafforzare le difese dell'Italia contro i rischi derivanti dalla criminalità informatica, a partire dall'attuazione di un "Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica" PSNC), in linea con i requisiti di sicurezza della direttiva (UE) 2016/1148 sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (direttiva NIS), e tramite il rafforzamento delle capacità tecniche nazionali di difesa cyber in materia di valutazione e audit continuo del rischio.

La misura prevede lo sviluppo di un sistema integrato all'avanguardia fra le diverse entità del paese e lo collega a livello internazionale con partner e fornitori di tecnologia affidabili. Gli investimenti sono organizzati su quattro aree di intervento principali: i) sono rafforzati i presidi di front-line per la gestione degli alert e degli eventi a rischio intercettati verso la PA e le imprese di interesse nazionale; ii) sono costruite o rese più solide le capacità di valutazione e audit della sicurezza degli apparati elettronici e delle applicazioni utilizzate per l'erogazione di servizi critici da parte di soggetti che esercitano una funzione essenziale; iii) si investe nell'immissione di nuovo personale nelle aree di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria dedicate alla prevenzione e investigazione del crimine informatico; iv) sono irrobustiti gli asset e le unità cyber incaricate della protezione della sicurezza nazionale e della risposta alle minacce cyber.

Investimento 1.7 - Competenze digitali di base

Obiettivo di questo investimento è ridurre la quota di popolazione attualmente a rischio di esclusione digitale varando l'iniziativa "Servizio Civile Digitale", una rete di giovani volontari provenienti da contesti diversi di tutta Italia che aiuteranno gli utenti a rischio di esclusione digitale ad acquisire e migliorare le competenze digitali (investimento 1.7.1) e rafforzando il network esistente di "centri di facilitazione digitale" (investimento 1.7.2).

I centri di facilitazione digitale sono punti di accesso fisico, solitamente presso biblioteche, scuole e centri sociali, che offrono formazioni in presenza e online per l'acquisizione di competenze digitali, in modo da sostenere efficacemente l'inclusione digitale. L'iniziativa fa leva su esperienze regionali di successo e mira a diffondere capillarmente questi centri sul territorio nazionale. Pur essendone attivi già 600, la loro presenza dovrà essere potenziata con attività di formazione dedicate e nuove attrezzature per raggiungere l'obiettivo generale di 2 400 nuovi punti di accesso in tutta Italia e formare oltre 2 000 000 di utenti a rischio di esclusione digitale. Dei futuri 3 000 centri, circa 1 200 dovranno concentrarsi nel Mezzogiorno. 

L'iniziativa "Servizio Civile Digitale" si dispiega su tre anni per raggiungere in modo incrementale gli obiettivi seguenti: i) pubblicazione di tre avvisi annuali per il Servizio civile digitale (SCD) rivolto agli enti non profit accreditati presso l'Albo del Servizio civile universale; ii) sviluppo di capacità degli enti che partecipano all'avviso annuale SCD e varo di progetti di facilitazione digitale e di educazione digitale, per un totale di 900 progetti sui tre avvisi annuali; iii) formazione ed esperienza sul territorio in progetti di SCD per circa 9 700 volontari; assistenza e formazione a 1 000 000 di utenti cui sono destinate le attività di facilitazione digitale e di educazione digitale sviluppate da 900 progetti che impiegano 9 700 volontari.

Riforma 1.1 – Processo di acquisto ICT

Obiettivo di questa riforma è fare in modo che la PA possa acquistare soluzioni ICT più rapidamente e efficacemente, semplificando e velocizzando il processo di acquisto di servizi e prodotti ICT.

La riforma si concreta in tre azioni. Primo, sarà creato un database unico contenente una white list di operatori economici accreditati a fornire beni e servizi alle pubbliche amministrazioni e sarà introdotta un'infrastruttura tecnologica dedicata per la certificazione dei fornitori. Secondo, sarà adottato un approccio semplificato (fast track) per gli acquisti in ambito PNRR. Terzo, sarà creato un servizio digitale di approvvigionamento pubblico che i) includa soltanto la lista dei fornitori certificati (gli operatori economici possono in qualsiasi momento fare domanda di certificazione ai sensi dell'articolo 64 della direttiva 2014/24/UE); ii) consenta una selezione veloce dei fornitori che soddisfano una determinata esigenza (es. mediante configuratore); iii) consenta un'esperienza utente intuitiva per le amministrazioni (es. chiara descrizione dei servizi offerti, valutazione comparativa dei fornitori). L'intera struttura si avvarrà delle competenze di Consip, società pubblica italiana per gli acquisti della PA.

Riforma 1.2 – Supporto alla trasformazione

Obiettivo di questa riforma è sostenere la trasformazione digitale di tutte le amministrazioni pubbliche, centrali e locali, mediante l'istituzione di un ufficio ad hoc per la trasformazione digitale della PA. Tale ufficio sarà costituito da un pool temporaneo di risorse per le competenze tecnologiche che orchestrerà e sosterrà la migrazione e la negoziazione centralizzata di "pacchetti" di supporto esterno certificato. Inoltre la misura prevede l'istituzione di una nuova società dedicata a Software development & operations management per sostenere l'aggiornamento digitale delle amministrazioni centrali. L'ufficio per la trasformazione supporterà in particolare le amministrazioni nella realizzazione degli investimenti da 1.1 a 1.7 ricompresi in questa componente e anche degli investimenti e delle riforme per la digitalizzazione del servizio sanitario comprese nella missione 6.

Riforma 1.3 – Cloud first e interoperabilità

Obiettivo di questa riforma è eliminare gli ostacoli all'adozione del cloud e razionalizzare gli adempimenti burocratici che rallentano le procedure di scambio dei dati tra le pubbliche amministrazioni, introducendo una serie di obblighi e incentivi intesi a facilitare la migrazione al cloud e a rimuovere i vincoli procedurali a un'adozione diffusa dei servizi digitali.

La riforma comporterà tre linee di azione. Primo, considerando che la migrazione al cloud ridurrà i costi ICT delle amministrazioni, dopo un "periodo di grazia" predefinito (es. tre anni dopo l'avvio della trasformazione) saranno previsti disincentivi per le amministrazioni che non avranno effettuato la migrazione.

Secondo, nell'intento di incentivare la migrazione saranno anche riviste le attuali regole di contabilità applicabili ai costi dei servizi cloud. Poiché la migrazione al cloud comporta al momento trasferimenti da capex (spese in conto capitale) a opex (spese operative), occorrerà rivedere le regole di contabilità applicabili ai costi di servizi cloud che attualmente disincentivano la migrazione.

Terzo, saranno riviste le norme relative all'interoperabilità dei dati, conformemente alle disposizioni sugli open data e sul trattamento dei dati personali, e saranno snellite le attuali procedure di scambio dei dati tra pubbliche amministrazioni per semplificarne gli aspetti procedurali e velocizzare l'interoperabilità delle banche dati. Inoltre sarà rivisto e integrato con l'Anagrafe della Popolazione residente (ANPR) il domicilio digitale individuale per permettere corrispondenze digitali certe e sicure tra cittadini e PA.

Asse 2 - Giustizia

Riforma 1.4 – Giustizia civile

La riforma si incentra principalmente sulla riduzione del tempo del giudizio civile, individuando un ampio ventaglio di interventi volti a ridurre il numero di casi presso gli uffici giudiziari semplificando le procedure esistenti, abbattendo l'arretrato e incrementando la produttività degli uffici medesimi. Per contenere l'esplosione del contenzioso presso gli uffici giudiziari è accentuato il ricorso agli strumenti alternativi per la risoluzione delle controversie, in primis l'arbitrato e la mediazione, ed è in revisione l'attuale sistema di quantificazione e recuperabilità delle spese giudiziarie. La semplificazione è perseguita, con riferimento al procedimento di appello, potenziando il filtro di ammissibilità, aumentando i casi in cui è competente a pronunciarsi un solo giudice, garantendo l'effettiva attuazione di tempi procedurali vincolanti. La maggiore produttività dovrà ottenersi con un sistema di monitoraggio e incentivi per il raggiungimento di prestazioni standard presso tutti gli uffici giudiziari. La riforma prevede anche l'abbattimento dell'arretrato negli uffici giudiziari, obiettivo raggiungibile grazie alle assunzioni temporanee previste, incluse nella componente investimento.

Riforma 1.5 – Giustizia penale

La riforma è principalmente volta alla riduzione del tempo del giudizio penale, individuando un ampio ventaglio di interventi, semplificando le procedure esistenti e incrementando la produttività degli uffici giudiziari. La semplificazione è perseguita ampliando la possibilità di ricorso a procedure semplificate, diffondendo l'uso della tecnologia digitale, assicurando scansioni temporali stringenti dell'udienza preliminare, riesaminando il sistema delle notificazioni per renderlo più efficace. La maggiore produttività dovrà ottenersi con un sistema di monitoraggio e incentivi per il raggiungimento di prestazioni standard presso tutti gli uffici giudiziari.

Riforma 1.6 – Insolvenza

La riforma è intesa a digitalizzare e potenziare il processo esecutivo con meccanismi di allerta precoce pre-insolvenza e la specializzazione di organi giudiziari e pre-giudiziari per una gestione più efficiente di tutte le fasi del processo esecutivo, anche tramite la formazione e la specializzazione del personale giudiziario e amministrativo.

Riforma 1.7 – Giustizia tributaria

Obiettivo di questa riforma è rendere più efficace l'applicazione della legislazione tributaria e ridurre l'elevato numero di ricorsi alla Corte di Cassazione.

Riforma 1.8 – Digitalizzazione del sistema giudiziario

La riforma prevede l'obbligatorietà del fascicolo telematico obbligatorio e il completamento del processo civile telematico. Punta anche alla digitalizzazione del processo penale di primo grado, esclusa l'udienza preliminare. Da ultimo intende introdurre una banca dati delle decisioni civili gratuita, pienamente accessibile e consultabile conformemente alla legislazione.

Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali civili, penali e amministrativi

Obiettivo di questo investimento è agire a breve termine sui fattori organizzativi di modo che le riforme in fase di sviluppo producano risultati più rapidamente, massimizzando le sinergie e realizzando un cambiamento epocale grazie alle risorse straordinarie previste dal piano. Lo strumento organizzativo, il cosiddetto "Ufficio del processo", consiste nell'istituire (o rafforzare se già esistenti) risorse a supporto dei giudici (reclutate a tempo determinato), al fine di ridurre l'arretrato e i tempi di esaurimento dei procedimenti in Italia. Questa misura migliorerebbe inoltre la qualità dell'azione giudiziaria sostenendo i giudici nelle normali attività di studio, ricerca, preparazione delle bozze di provvedimenti, organizzazione dei fascicoli, e consentendo loro di concentrarsi sui compiti più complessi. L'investimento comprende anche la formazione a supporto della transizione digitale del sistema giudiziario.

Asse 3 – Pubblica Amministrazione

Riforma 1.9 – Riforma del pubblico impiego e semplificazione

Le riforme del pubblico impiego seguono un approccio a due livelli. A breve termine saranno prese misure urgenti per utilizzare al meglio i finanziamenti dell'RRF con riguardo alla governance del PNRR e all'assistenza immediata alle pubbliche amministrazioni carenti in capacità amministrativa. Questa strategia si accompagna a riforme organizzative e a una strategia delle risorse umane volta a promuovere un cambiamento epocale di tutta la PA. Nella pianificazione strategica delle risorse umane è ricompresa una serie completa di misure intese a: aggiornare i profili professionali (anche in vista della duplice transizione); riformare i meccanismi di reclutamento per renderli più mirati ed efficaci; riformare le posizioni dirigenziali di alto livello per uniformare le procedure di nomina in tutta la PA; rafforzare il legame tra apprendimento permanente e meccanismi di ricompensa o percorsi di carriera specifici; definire o aggiornare i principi etici delle pubbliche amministrazioni; rafforzare l'impegno a favore dell'equilibrio di genere; riformare la mobilità orizzontale e verticale del personale. Nella strategia delle risorse umane rientrano anche misure urgenti volte a semplificare le procedure amministrative a vantaggio di imprese e cittadini, pur nella corretta attuazione dell'RRP.

La riforma della semplificazione prevede l'eliminazione delle autorizzazioni non giustificate da motivi imperativi di interesse generale e l'eliminazione degli adempimenti non necessari o che non utilizzano le nuove tecnologie. Inoltre attua il meccanismo del silenzio assenso e adotta un approccio di semplificazione della comunicazione e regimi uniformi condivisi con le Regioni e i Comuni.

La riforma della semplificazione comprende gli elementi seguenti: interoperabilità delle procedure relative alle attività produttive e all'edilizia (SUAP e SUE); attuazione di indicatori comuni di performance orientati ai risultati: definizione di una serie di indicatori chiave di performance per orientare i cambiamenti organizzativi delle amministrazioni.

Dovrà poi essere istituito e operativo al momento della presentazione della prima domanda di pagamento un sistema di archiviazione per monitorare l'attuazione dell'RRF.

Investimento 1.9 - Assistenza tecnica e rafforzamento delle capacità per l'attuazione del PNRR

L'investimento consiste nell'assunzione temporanea di un pool di esperti per fornire assistenza tecnica alle amministrazioni e rafforzare la capacità amministrativa, in particolare a livello locale, per l'attuazione di progetti specifici dell'RRP in funzione delle necessità. Sono ricompresi programma di formazione di dipendenti pubblici per il rafforzamento delle capacità.

Asse 4 – Contratti pubblici e tempi di pagamento della PA

Riforma 1.10 – Riforma delle norme in materia di appalti pubblici e concessioni

La prima fase consiste nell'adozione di una prima serie di misure di semplificazione urgenti con un decreto-legge entro maggio 2021 al fine di: snellire e digitalizzare le procedure dei centri di committenza; registrare i contratti nel database dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC); istituire uffici dedicati alle procedure di appalto presso ministeri, regioni e città metropolitane; ridurre i tempi tra pubblicazione del bando e aggiudicazione e tra aggiudicazione dell'appalto e realizzazione dell'infrastruttura; incentivare meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie in fase di esecuzione del contratto. Entro la fine del 2021 la Cabina di regia per il coordinamento della contrattualistica pubblica dovrà disporre di un organico adeguato e adottare una strategia professionalizzante con sessioni di formazione a diversi livelli; saranno resi disponibili sistemi dinamici di acquisto, in linea con le direttive sugli appalti pubblici; e l'ANAC completerà l'esercizio di qualificazione delle stazioni appaltanti.

La seconda fase consiste in una serie di modifiche del codice dei contratti pubblici da attuarsi nel secondo trimestre 2023, con azioni intese a: ridurre la frammentazione delle stazioni appaltanti; realizzare una e-platform come requisito di base per partecipare alla valutazione nazionale della procurement capacity; conferire all'ANAC il potere di riesaminare la qualificazione delle stazioni appaltanti. Obiettivo della riforma sarà anche semplificare e digitalizzare le procedure dei centri di committenza e definire criteri di interoperabilità e interconnettività. La riforma dovrà comportare inoltre una revisione della disciplina del subappalto riducendo le restrizioni contemplate dal vigente codice dei contratti pubblici.

La riforma è diretta poi a rendere operativa la Piattaforma di e-Procurement entro fine 2023.

Riforma 1.11 – Riduzione dei tempi di pagamento della PA e del sistema sanitario

La riforma provvede a che, entro la fine del 2023, i) le pubbliche amministrazioni a livello centrale, regionale e locale paghino entro il termine di 30 giorni e ii) le autorità sanitarie regionali entro il termine di 60 giorni. Perché la soluzione al problema dei ritardi di pagamento sia strutturale, la riforma è intesa altresì a garantire che nel 2024 i) le pubbliche amministrazioni a livello centrale, regionale e locale continuino a pagare entro il termine di 30 giorni e ii) le autorità sanitarie regionali entro il termine di 60 giorni.

Asse 5 - Misure di bilancio strutturali (fiscalità e spesa pubblica).

Riforma 1.12 – Riforma dell'amministrazione fiscale

Saranno prese diverse misure per incoraggiare l'adempimento degli obblighi fiscali e migliorare l'efficacia degli audit e dei controlli mirati, tra cui: i) la creazione della banca dati e dell'infrastruttura informatica dedicata per il rilascio della dichiarazione precompilata IVA; ii) il miglioramento della qualità della banca dati per le comunicazioni per l'adempimento spontaneo (cosiddette "lettere di compliance"), anche al fine di ridurre l'incidenza di falsi positivi, aumentando gradualmente il numero di comunicazioni inviate ai contribuenti; iii) la riforma dell'attuale legislazione per garantire sanzioni amministrative effettive contro gli esercenti privati che rifiutino il pagamento elettronico; iv) il completamento del processo di pseudonimizzazione e analisi dei big data nell'intento di rendere più efficaci l'analisi del rischio inerente alle selezioni dei contribuenti da sottoporre a controllo. Per attuare queste riforme e aumentare la capacità operativa dell'Agenzia delle Entrate, ne sarà potenziato l'organico con 4 113 unità di personale, in linea con il suo "Piano della performance 2021‑2023". Il governo avvierà inoltre un riesame delle possibili azioni per ridurre l'evasione fiscale nella forma dell'omessa fatturazione nei settori più esposti, ad esempio con incentivi mirati per i consumatori, e prenderà provvedimenti efficaci sulla base dei suoi esiti, con l'impegno ambizioso di ridurre la propensione all'evasione.

Riforma 1.13 – Riforma del quadro di revisione della spesa

Il piano contempla una riforma del quadro di revisione della spesa diretto a migliorarne l'efficacia, anche rafforzando il ruolo del Ministero dell'Economia e delle Finanze e il processo di valutazione ex-post dei risultati e ottimizzando la pratica del bilancio di genere e il green budgeting. Il piano contempla anche l'impegno a intraprendere, sulla base del quadro giuridico esistente, una revisione annuale della spesa nel periodo 2023-2025, che consenta risparmi di bilancio diretti a sostenere le finanze pubbliche e/o a finanziare una riforma fiscale o riforme della spesa pubblica favorevoli alla crescita.

Riforma 1.14 – Riforma del quadro fiscale subnazionale

La riforma consiste nel completamento del federalismo fiscale previsto dalla legge 42 del 2009, con l'obiettivo di migliorare la trasparenza delle relazioni fiscali tra i diversi livelli di governo, assegnare le risorse alle amministrazioni subnazionali sulla base di criteri oggettivi e incentivare un uso efficiente delle risorse medesime. La riforma dovrà definire in particolare i parametri applicabili e attuare il federalismo fiscale per le regioni a statuto ordinario, le province e le città metropolitane.

Riforma 1.15 – Riforma del sistema di contabilità pubblica

La riforma mira a colmare il divario con gli standard contabili europei tramite l'attuazione di un sistema di contabilità basato sul principio accrual unico per il settore pubblico. L'obiettivo è portare a compimento il quadro concettuale di riferimento per un sistema unico di contabilità accrual secondo i criteri qualitativi definiti da Eurostat, gli standard di contabilità accrual e il piano dei conti multidimensionale. Dovrà integrare la riforma il primo ciclo di formazione per la transizione al nuovo assetto contabile accrual per i rappresentanti di 18 000 enti pubblici.

A.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo /
obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di

misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M1C1-1

Riforma 1.1: Processo di acquisto ICT

Traguardo

Entrata in vigore dei decreti-legge per la riforma 1.1 "Processo di acquisto ICT"

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto-legge per la riforma del processo di acquisto ICT

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Gli atti giuridici necessari devono comprendere gli interventi legislativi di cui al "Decreto-Legge Semplificazioni", che stipulano quanto segue:

i) la possibilità di ricorrere alla procedura di cui all'articolo 48, comma 3, del codice dei contratti pubblici, anche per contratti superiori alle soglie di cui all'articolo 35 dello stesso codice, per acquisti relativi a beni e servizi informatici, in particolare quelli basati sulla tecnologia cloud, come pure servizi per la connettività, finanziati in tutto o in parte con le risorse erogate per l'attuazione dei progetti del PNRR;

ii) l'interoperabilità tra le diverse banche dati gestite dagli organismi di certificazione che intervengono nel processo di verifica dei requisiti di cui all'articolo 80 del codice dei contratti pubblici;

iii) l'istituzione di un fascicolo virtuale dell'operatore economico in cui figurano i dati per la verifica dell'assenza di motivi di esclusione di cui all'articolo 80 e che consente la stesura di una "white list" di operatori per i quali la verifica è già stata effettuata.

M1C1-2

Riforma 1.3: Cloud first e interoperabilità

Traguardo

Entrata in vigore dei decreti-legge per la riforma 1.3 "Cloud first e interoperabilità"

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto-legge per la riforma cloud first e interoperabilità

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Gli atti giuridici necessari devono comprendere:

gli atti normativi di esecuzione riguardanti in particolare i) il regolamento AgID (Agenzia per l'Italia digitale) relativo al Polo Strategico Nazionale (di cui all'articolo 33-septies del decreto-legge n. 179/212) e ii) le linee guida AgID sull'interoperabilità (di cui agli articoli 50 e 50-ter del Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD)).

Modifiche dell'articolo 50 del CAD:

i) abolizione dell'obbligo di concludere accordi quadro per le amministrazioni che accedono alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati;

ii) chiarimenti relativi agli aspetti della privacy; il trasferimento dei dati da un sistema informativo a un altro non modifica la titolarità dei dati e il loro trattamento, fatte salve le responsabilità delle pubbliche amministrazioni che ricevono e trattano i dati in qualità di responsabili autonomi del trattamento.

Modifiche del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 445/2000 in materia di accesso ai dati:

i) abrogazione dell'autorizzazione necessaria per l'accesso diretto ai dati;

ii) soppressione del riferimento agli accordi quadro nell'articolo 72.

Modifiche dell'articolo 33‑septies del decreto-legge 179/2012:

i) introducono la possibilità per l'AgID di disciplinare mediante i regolamenti relativi a Centri Elaborazione Dati (CED) e cloud i termini e i metodi con cui le pubbliche amministrazioni devono effettuare le migrazioni dei CED;

ii) introducono sanzioni da comminare in caso di mancato rispetto dell'obbligo di migrare verso il cloud.

M1C1-3

Investimento 1.1: Infrastrutture digitali

Traguardo

Completamento del Polo Strategico Nazionale (PSN)

Relazione sulla diffusione del cloud da parte del Ministero per l'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale (MITD)

N/A

N/A

N/A

T4

2022

La piena realizzazione dell'intero progetto si ritiene completata quando tutte le amministrazioni pubbliche interessate avranno portato a termine il trasferimento dei rack individuati verso il Polo Strategico Nazionale (PSN) e sarà stata effettuata con successo la verifica di quattro centri dati, consentendo l'avvio del processo di migrazione delle serie di dati e delle applicazioni di specifiche amministrazioni pubbliche verso il PSN.

M1C1-4

Investimento 1.3.1: Piattaforma Digitale Nazionale Dati

Traguardo

Piattaforma Digitale Nazionale Dati operativa

Relazione del Ministero per l'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale (MITD) che dimostri il lancio della Piattaforma Digitale Nazionale Dati

N/A

N/A

N/A

T4

2022

La piattaforma deve consentire alle agenzie di:

- pubblicare le rispettive interfacce per programmi applicativi (API) sul catalogo API della piattaforma;

- redigere e firmare accordi sull'interoperabilità digitale attraverso la piattaforma;

- autenticare e autorizzare l'accesso alle API utilizzando le funzionalità della piattaforma;

- convalidare e valutare la conformità al quadro nazionale in materia di interoperabilità.

M1C1-5

Investimento 1.5: Cybersecurity

Traguardo

Istituzione della nuova Agenzia per la cybersicurezza nazionale

Atto amministrativo di istituzione

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Il traguardo deve essere conseguito mediante 1) la conversione in legge del decreto-legge che istituisce l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, attualmente in fase avanzata di elaborazione; 2) la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) contenente il regolamento interno dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

M1C1-6

Investimento 1.5: Cybersecurity

Traguardo

Dispiego iniziale dei servizi nazionali di cybersecurity

Relazione che illustra l'architettura completa dei servizi nazionali di cybersecurity

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Il traguardo deve essere conseguito con la definizione dell'architettura dettagliata dell'intero ecosistema della cybersecurity nazionale (ovvero un centro

nazionale di condivisione e di analisi delle informazioni (ISAC), una rete di squadre di pronto intervento informatico (CERT), un HyperSOC nazionale, il calcolo ad alte prestazioni integrato dagli strumenti di intelligenza artificiale/apprendimento automatico (AI/ML) per analizzare gli incidenti di cybersecurity di portata nazionale).

M1C1-7

Investimento 1.5: Cybersecurity

Traguardo

Avvio della rete dei laboratori di screening e certificazione della cybersecurity

Documentazione fornita a dimostrazione dei processi e delle procedure individuati da condividere tra i laboratori e relazione fornita a dimostrazione dell'attivazione di almeno un laboratorio.

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Il traguardo deve essere conseguito mediante:

i) l'individuazione, da parte dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, dei luoghi in cui sorgeranno i laboratori e i centri di screening e certificazione, i profili degli esperti da assumere, la piena definizione dei processi e delle procedure da condividere tra laboratori;

ii) l'attivazione di un laboratorio.

Le attività create per l'istituzione e l'attivazione dei laboratori di esame devono essere oggetto di supervisione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) in collaborazione con il Centro di Valutazione e Certificazione Nazionale (CVCN) della cybersecurity, integrati con il centro di valutazione (CV) dai Ministeri dell'Interno e della Difesa.

M1C1-8

Investimento 1.5: Cybersecurity

Traguardo

Attivazione di un'unità centrale di audit per le misure di sicurezza PSNC e NIS

Relazioni fornite a dimostrazione dell'avvio dell'unità centrale di audit

N/A

N/A

N/A

T4

2022

In seno all'Agenzia per la cybersicurezza nazionale deve essere istituita un'unità interna con il mandato di svolgere le attività di unità centrale di audit per quanto riguarda le misure di sicurezza PSNC e NIS.

I processi, la logistica e le modalità operative devono essere formalizzati in una documentazione adeguata, con particolare attenzione ai processi operativi, ossia le regole di ingaggio e le procedure di audit e di rendicontazione.

I dati di audit, raccolti, gestiti e analizzati mediante strumenti informatici, devono essere elaborati e utilizzati dall'unità di audit.

Deve essere fornita la documentazione attestante che lo sviluppo degli strumenti è stato completato.

M1C1-9

Investimento 1.5: Cybersecurity

Obiettivo

Sostegno al potenziamento delle strutture di sicurezza T1

N/A

Numero

0

5

T4

2022

Almeno cinque interventi per migliorare le strutture di sicurezza completati nei settori del Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica (PSNC) e delle reti e sistemi informativi (NIS).

Tra i tipi di intervento figurano l'aggiornamento dei centri operativi per la sicurezza (SOC), il miglioramento della difesa dei confini informatici e le capacità interne di monitoraggio e controllo. Gli interventi devono riguardare in particolare i settori dell'assistenza sanitaria, dell'energia e dell'ambiente (approvvigionamento di acqua potabile).

M1C1-10

Riforma 1.2: Supporto alla trasformazione

Traguardo

Entrata in vigore del processo di creazione del Team per la Trasformazione e della NewCo

Indicazione nel testo di legge della data di entrata in vigore dell'atto giuridico di istituzione dell'Ufficio per la trasformazione e dell'atto giuridico di istituzione della NewCo

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Gli atti giuridici necessari all'istituzione dell'Ufficio per la trasformazione devono comprendere:

-la pubblicazione del decreto-legge "reclutamento" (già approvato dal Consiglio dei Ministri n. 22 del 4 giugno 2021 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il 10 giugno 2021);

-la pubblicazione di un invito a manifestare interesse;

-la selezione degli esperti e il conferimento degli incarichi (su base temporanea per la durata dell'RRF).

Per la NewCo, le fasi principali necessarie devono comprendere:

-l'autorizzazione di legge;

-il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che autorizza la costituzione della società, che ne fissa gli obiettivi, il capitale sociale e la durata e ne nomina gli amministratori;

-l'istituzione della società con atto notarile;

-gli atti necessari per rendere operativa la società - statuto e regolamenti vari.

M1C1-11

Investimento 1.6.6 - Digitalizzazione della Guardia di Finanza

Obiettivo

Guardia di Finanza – Acquisto di servizi professionali di scienza dei dati T1

N/A

Numero

0

5

T1

2023

Acquisto di servizi professionali per la scienza dei dati mediante contratto con un fornitore di servizi di consulenza che coinvolge in totale cinque risorse umane responsabili sia della progettazione dell'architettura dei dati sia dell'elaborazione degli algoritmi dell'unità di analisi dei megadati. Pubblicazione del contratto aggiudicato per l'acquisto di servizi di scienza dei dati in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale e pubblicazione su scala nazionale di nuovi strumenti sul modulo di prima analisi (dorsale informatica).

M1C1-12

Investimento 1.3.2:

Sportello digitale unico

Obiettivo

Sportello digitale unico

N/A

Numero

0

21

T4

2023

L'obiettivo è conseguito quando in Italia le 21 procedure amministrative prioritarie di cui al regolamento (UE) 2018/1724 sono pienamente conformi ai requisiti di cui all'articolo 6 dello stesso regolamento.

Più nello specifico:

a) l'identificazione degli utenti, la messa a disposizione di informazioni e prove, la firma e la presentazione finale devono essere effettuate per via elettronica a distanza, attraverso un canale di servizio che permette agli utenti di soddisfare tutti i requisiti relativi alla procedura in modo facilmente fruibile e strutturato;



b) agli utenti deve essere inviato un avviso automatico di ricevimento, a meno che il risultato della procedura sia consegnato immediatamente;

c) il risultato della procedura deve essere consegnato per via elettronica o fisicamente se necessario per conformarsi al diritto dell'Unione o al diritto nazionale applicabile;

d) gli utenti devono ricevere una notifica elettronica del completamento della procedura.

M1C1-13

Investimento 1.4.6:

Mobilità come servizio per l'Italia

Traguardo

Soluzioni di mobilità come servizio M1

Relazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), in collaborazione con le università, che descrive l'attuazione e valuta i risultati di tre progetti pilota.

N/A

N/A

N/A

T4

2023

Sono stati attuati tre progetti pilota finalizzati a sperimentare le soluzioni di mobilità come servizio in città metropolitane tecnologicamente avanzate.

Ogni soluzione è stata utilizzata da almeno 1 000 utenti durante la fase pilota.

Ogni progetto pilota deve essere aperto a un minimo di 1 000 utenti, che potranno accedervi su base volontaria e a proprie spese e fornire una valutazione individuale, con la possibilità di scegliere e acquistare servizi di mobilità tra quelli disponibili sulla piattaforma.

Attraverso un'unica piattaforma tecnologica il servizio MaaS deve suggerire ai cittadini-utenti la migliore soluzione di viaggio sulla base delle loro esigenze, avvalendosi dell'integrazione tra le differenti opzioni di mobilità disponibili (trasporto pubblico locale, sharing, taxi, noleggio auto) per ottimizzare l'esperienza di viaggio sia in termini di pianificazione (navigatore intermodale e informazioni in tempo reale su orari e distanze) che di utilizzo (prenotazione e pagamento dei servizi).

M1C1-14

Investimento 1.6.5 - Digitalizzazione del Consiglio di Stato

Obiettivo

Consiglio di Stato – Documentazione giudiziaria disponibile per analisi nel data warehouse T1

N/A

Numero

0

800 000

T4

2023

Numero di atti giudiziari relativi al sistema di giurisdizione amministrativa (quali sentenze, pareri e decreti) pienamente disponibili nel data warehouse.

M1C1-15

Investimento 1.6.6 - Digitalizzazione della Guardia di Finanza

Obiettivo

Guardia di Finanza – Acquisto di servizi professionali di scienza dei dati T2

N/A

Numero

5

10

T1

2024

Acquisto di servizi professionali di scienza dei dati in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale, stipulando un contratto con un prestatore di servizi di consulenza che coinvolge cinque ulteriori risorse umane (dieci in totale) responsabili sia della progettazione dell'architettura dei dati sia dell'elaborazione degli algoritmi dell'unità di analisi dei megadati. Pubblicazione del contratto aggiudicato per l'acquisto di servizi di scienza dei dati in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale e pubblicazione su scala nazionale di nuovi strumenti sul modulo di prima analisi (dorsale informatica).

M1C1-16

Investimento 1.6.5 - Digitalizzazione del Consiglio di Stato

Obiettivo

Consiglio di Stato – Documentazione giudiziaria disponibile per analisi nel data warehouse T2

N/A

Numero

800 000

2 500 000

T2

2024

Numero di atti giudiziari relativi al sistema di giurisdizione amministrativa (quali sentenze, pareri e decreti) pienamente disponibili nel data warehouse.

M1C1-17

Investimento 1.1: Infrastrutture digitali

Obiettivo

Migrazione verso il Polo Strategico Nazionale T1

N/A

Numero

0

100

T3

2024

Almeno 100 amministrazioni pubbliche centrali e Aziende Sanitarie Locali sono migrate completamente verso l'infrastruttura (Polo Strategico Nazionale). La migrazione completa può comportare per ciascuna istituzione una combinazione di: migrazione "not-cloud-ready in pure hosting", migrazione del tipo "lift-and-shift", aggiornamento verso Infrastructure-as-a-Service (IaaS), Platform-as-a-Service (Paas) e Software-as-a-Service (SaaS). La migrazione verso il Polo Strategico Nazionale può essere effettuata con differenti modalità a seconda del livello dell'architettura informatica del software in loco di proprietà di ciascuna pubblica amministrazione migrante. Queste strategie possono variare dal semplice hosting alle migrazioni "lift-and-shift" per il software "not-cloud-ready" alla migrazione di tipo IaaS, PaaS e SaaS per i software pronti per il cloud. Il PSN deve mettere a disposizione di ciascuna pubblica amministrazione migrante tutte le strategie di migrazione ammissibili per considerare conseguito l'obiettivo "migrazione al Polo Strategico Nazionale".

Il totale delle pubbliche amministrazioni "rientranti nell'ambito di applicazione" comprende:

• amministrazioni pubbliche centrali che rappresentano la quota più consistente della spesa per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) (quali l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e il Ministero della Giustizia);

• amministrazioni pubbliche centrali che ospitano dati in centri di dati obsoleti, come risulta da indagini condotte di recente sulla "preparazione al cloud";

• Aziende Sanitarie Locali ubicate in Italia centrale e meridionale che non dispongono di infrastrutture adeguate per garantire la sicurezza dei dati.

M1C1-18

Investimento 1.3.1:

Piattaforma Digitale Nazionale Dati

Obiettivo

Le API nella Piattaforma Digitale Nazionale Dati T1

N/A

Numero

0

400

T4

2024

L'obiettivo consiste nel raggiungimento di almeno 400 interfacce per programmi applicativi (API) attuate dalle agenzie, pubblicate nel catalogo API e integrate con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati. Le API comprese nell'ambito di applicazione sono già state mappate. Le API pubblicate devono avere un impatto sui seguenti settori:

i) al 31 dicembre 2023: servizi prioritari di sicurezza sociale e conformità fiscale, compresi i principali registri nazionali (come il registro anagrafico e il registro della pubblica amministrazione);

ii) al 31 dicembre 2024: i servizi rimanenti di sicurezza sociale e conformità fiscale.

Ciascuna attuazione e documentazione di API deve essere conforme alle norme nazionali di interoperabilità e sostenere il quadro della Piattaforma Digitale Nazionale Dati; la piattaforma di cui sopra fornisce le funzionalità necessarie per valutare tale conformità.

M1C1-19

Investimento 1.5: Cybersecurity

Obiettivo

Sostegno al potenziamento delle strutture di sicurezza T2

N/A

Numero

5

50

T4

2024

Almeno 50 interventi di potenziamento effettuati nei settori del Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica (PSNC) e delle reti e sistemi informativi (NIS).

I tipi di intervento riguardano, ad esempio, i centri operativi per la sicurezza (SOC), il miglioramento della difesa dei confini informatici e le capacità interne di monitoraggio e controllo nel rispetto dei requisiti NIS e PSNC. Gli interventi devono riguardare in particolare i settori dell'assistenza sanitaria, dell'energia e dell'ambiente (approvvigionamento di acqua potabile).

M1C1-20

Investimento 1.5: Cybersecurity

Traguardo

Dispiego integrale dei servizi nazionali di cybersecurity

Relazione che illustra la completa attivazione dei servizi nazionali di cybersecurity

N/A

N/A

N/A

T4

2024

Il traguardo è completato con l'attivazione delle squadre di pronto intervento informatico (CERT), la loro interconnessione con il team italiano di risposta agli incidenti di sicurezza informatica (CSIRT) e con il centro nazionale di condivisione e di analisi delle informazioni (ISAC) e l'integrazione di almeno 5 centri operativi di sicurezza (SOC) con l'HyperSOC nazionale, la piena operatività dei servizi di gestione dei rischi di cybersecurity, compresi quelli per l'analisi della catena di approvvigionamento e i servizi di assicurazione contro i rischi informatici.

M1C1-21

Investimento 1.5: Cybersecurity

Traguardo

Completamento della rete dei laboratori e dei centri di valutazione per la valutazione e certificazione della cybersecurity

Relazioni fornite che dimostrino la piena attivazione di almeno 10 laboratori, dei due centri di valutazione (CV) e l'attivazione del laboratorio di certificazione UE

N/A

N/A

N/A

T4

2024

Attivazione di almeno 10 laboratori di screening e certificazione, dei due centri di valutazione (CV) e attivazione del laboratorio di certificazione UE

M1C1-22

Investimento 1.5: Cybersecurity

Traguardo

Piena operatività dell'unità di audit per le misure di sicurezza PSNC e NIS con il completamento di almeno 30 ispezioni

Relazioni fornite, relazioni di ispezione

N/A

N/A

N/A

T4

2024

Piena operatività dell'unità centrale di audit con almeno 30 ispezioni completate.

M1C1-23

Investimento 1.4.6:

Mobilità come servizio per l'Italia

Traguardo

Soluzioni di mobilità come servizio M2

Risultati pilota valutati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) in collaborazione con università

N/A

N/A

N/A

T1

2025

Il traguardo fa riferimento all'attuazione della seconda tornata di sette progetti pilota volti a sperimentare le soluzioni di mobilità come servizio nelle aree "follower".

Ci si aspetta che i comuni valorizzino l'esperienza acquisita nelle città metropolitane "pronte al digitale" selezionate nell'ambito della prima tornata. Il 40 % dei progetti pilota deve essere svolto nel Mezzogiorno del paese.

M1C1-24

Investimento 1.7.1:

Servizio civile digitale

Obiettivo

Cittadini partecipanti a iniziative di formazione promosse da enti certificati senza fini di lucro e volontari

N/A

Numero

0

1 000 000

T2

2025

Almeno un milione di cittadini partecipanti a iniziative di formazione promosse da enti certificati senza fini di lucro e volontari.

M1C1-25

Investimento 1.6.6: Digitalizzazione della Guardia di Finanza

Traguardo

Sviluppare i sistemi informativi operativi utilizzati per combattere la criminalità economica

Miglioramento dei sistemi informatici in termini di nuove funzionalità, prestazioni ed esperienza degli utenti

N/A

N/A

N/A

T2

2025

Progressiva diffusione (su base annuale) delle nuove funzionalità dei sistemi informativi operativi al fine di garantirne l'attualità in linea con scenari giuridici in rapida evoluzione, anche in relazione alla situazione pandemica.

M1C1-26

Investimento 1.1: Infrastrutture digitali

Obiettivo

Migrazione verso il Polo Strategico Nazionale T2

N/A

Numero

100

280

T2

2026

Almeno 280 amministrazioni pubbliche centrali e Aziende Sanitarie Locali sono migrate al Polo Strategico Nazionale (combinazione di: migrazione "not-cloud-ready in pure hosting", migrazione del tipo "lift-and-shift", aggiornamento verso Infrastructure-as-a-Service (IaaS), Platform-as-a-Service (Paas) e Software-as-a-Service (SaaS). La migrazione verso il Polo Strategico Nazionale può essere effettuata con differenti modalità a seconda del livello dell'architettura informatica del software in loco di proprietà di ciascuna pubblica amministrazione migrante. Queste strategie possono variare dal semplice hosting alle migrazioni "lift-and-shift" per il software "not-cloud-ready" alla migrazione di tipo IaaS, PaaS e SaaS per i software pronti per il cloud. Il PSN deve mettere a disposizione di ciascuna pubblica amministrazione migrante tutte le strategie di migrazione ammissibili per considerare conseguito l'obiettivo "migrazione al Polo Strategico Nazionale".

Il totale delle pubbliche amministrazioni "rientranti nell'ambito di applicazione" comprende:

• amministrazioni pubbliche centrali che rappresentano la quota più consistente della spesa per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ITC) (quali l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e il Ministero della Giustizia);

• amministrazioni pubbliche centrali che ospitano dati in centri di dati obsoleti, come risulta da indagini condotte di recente sulla "preparazione al cloud";

• Aziende Sanitarie Locali ubicate in Italia centrale e meridionale che non dispongono di infrastrutture adeguate per garantire la sicurezza dei dati.

M1C1-27

Investimento 1.3.1:

Piattaforma Digitale Nazionale Dati

Obiettivo

Le API nella Piattaforma Digitale Nazionale Dati T2

N/A

Numero

400

1 000

T2

2026

L'obiettivo consiste nel raggiungere almeno ulteriori 600 interfacce per programmi applicativi (API) pubblicate nel catalogo (per un totale di 1 000).

Le API pubblicate devono avere un impatto sui seguenti settori:

i) entro il 31 dicembre 2025: procedure pubbliche quali assunzione, pensionamento, iscrizione a scuole e università (ad es., l'Anagrafe nazionale degli studenti e dei laureati e il Pubblico registro automobilistico);

ii) entro il 30 giugno 2026: welfare, gestione dei servizi di appalto, sistema informativo nazionale per i dati medici e le emergenze sanitarie – ad es., i registri dei pazienti e dei medici.

Ciascuna attuazione e documentazione di API deve essere conforme alle norme nazionali di interoperabilità e sostenere il quadro della Piattaforma Digitale Nazionale Dati; la piattaforma di cui sopra deve fornire le funzionalità necessarie per valutare tale conformità.

M1C1-28

Investimento 1.7.2:

Rete dei servizi di facilitazione digitale

Obiettivo

Numero di cittadini partecipanti alle nuove iniziative di formazione erogate dai centri per la facilitazione digitale

N/A

Numero

0

2 000 000

T2

2026

Almeno due milioni di cittadini partecipanti alle iniziative di formazione erogate dai centri per la facilitazione digitale.

Le attività di formazione prese in considerazione per conseguire l'obiettivo sono le seguenti:

a) la formazione personalizzata individuale impartita mediante metodi di facilitazione digitale, generalmente svolta sulla base di una prenotazione del servizio e registrata nel sistema di monitoraggio;

b) la formazione in presenza e online per sviluppare le competenze digitali dei cittadini, svolta in modo sincrono dai centri di facilitazione digitale e registrata nel sistema di monitoraggio;

c) la formazione online per sviluppare le competenze digitali dei cittadini, anche in modalità di autoapprendimento e asincrona, ma necessariamente con registrazione nel sistema di monitoraggio effettuata nell'ambito del catalogo di formazione preparato dalla rete di servizi di facilitazione digitale e accessibile dal sistema di gestione delle conoscenze utilizzato.

M1C1-29

Riforma 1.4: Riforma del processo civile

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del processo civile

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione attuativa

N/A

N/A

N/A

T4

2021

La legislazione attuativa deve comprendere almeno i seguenti provvedimenti: i) introduzione di una procedura semplificata a livello di primo grado/processo e miglioramento dell'applicazione delle "procedure di filtraggio" in fase di appello, compreso l'uso diffuso delle procedure semplificate e la tipologia di cause in cui il giudice decide in composizione monocratica; ii) garanzia dell'effettiva fissazione di scadenze vincolanti per i procedimenti e un calendario per la raccolta delle prove e la presentazione elettronica di tutti gli atti e documenti pertinenti; iii) riforma del ricorso alla mediazione e alla risoluzione alternativa delle controversie, unitamente alla mediazione assistita, all'arbitrato e a qualsiasi altra alternativa possibile per rendere tali istituti più efficaci nel ridurre la pressione sul sistema giudiziario civile, anche mediante incentivi; iv) riforma della procedura di esecuzione forzata per ridurre i tempi medi attuali, anche rendendo più rapida e meno costosa l'esecuzione forzata per gli importi dichiarati come dovuti; riforma dell'attuale sistema di quantificazione e recuperabilità delle spese legali per ridurre le controversie futili; v) introduzione di un sistema di monitoraggio a livello dei tribunali e aumento della produttività dei tribunali civili attraverso incentivi per garantire una durata ragionevole dei procedimenti e prestazioni uniformi in tutti i tribunali.

M1C1-30

Riforma 1.5: Riforma del processo penale

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del processo penale

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione attuativa

N/A

N/A

N/A

T4

2021

La legislazione attuativa deve comprendere almeno i seguenti provvedimenti: i) la revisione del sistema di notifica, ii) un uso più diffuso di procedure semplificate, iii) un uso più diffuso del deposito elettronico dei documenti, iv) norme semplificate in materia di prove, v) la fissazione di termini per la durata dell'indagine preliminare e misure per evitare la stagnazione nella fase investigativa, vi) l'estensione della possibilità di estinguere il reato in caso di risarcimento del danno, vii) l'introduzione di un sistema di monitoraggio a livello di tribunale e l'aumento della produttività dei tribunali penali mediante incentivi per garantire una durata ragionevole dei procedimenti e l'uniformità delle prestazioni in tutti i tribunali.

M1C1-31

Riforma 1.6: Riforma del quadro in materia di insolvenza

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del quadro in materia di insolvenza

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione attuativa

N/A

N/A

N/A

T4

2021

La riforma del quadro in materia di insolvenza deve comprendere almeno i seguenti provvedimenti: i) il riesame delle modalità di risoluzione extragiudiziale per individuare i settori in cui possono essere necessari ulteriori miglioramenti al fine di incentivare le parti interessate ad avvalersi maggiormente di tali procedimenti; ii) l'attuazione di meccanismi di allerta precoce e di accesso alle informazioni prima della fase di insolvenza; iii) il passaggio alla specializzazione degli organi giudiziari (sezioni specializzate in diritto commerciale/procedure di insolvenza), come pure istituzioni per la fase pregiurisdizionale, al fine di gestire i procedimenti di insolvenza; iv) la certezza che i creditori garantiti siano pagati in primo luogo (ossia prima dei crediti fiscali e dei crediti da lavoro); v) la possibilità per le imprese di accordare diritti di garanzia non possessori. Come complemento della riforma in materia di insolvenza occorre garantire la formazione e la specializzazione del personale delle autorità giudiziarie e amministrative che si occupa della ristrutturazione come pure la digitalizzazione generalizzata delle procedure di ristrutturazione e di insolvenza e la creazione di una piattaforma online per la risoluzione extragiudiziale delle controversie, in particolare nella fase di pre-insolvenza, il cui uso deve essere incentivato per ridurre il carico del sistema giudiziario (richieste di ristrutturazione pre-insolvenza, promozione delle ristrutturazioni multilaterali, possibilità di procedure e di risoluzioni automatizzate pre-approvate per i casi relativi a importi di bassa entità). Una tale piattaforma online deve garantire inoltre l'interoperabilità con i sistemi informatici delle banche, così come con altre autorità pubbliche e banche dati, in modo da garantire uno scambio rapido, per via elettronica, di documentazione e di dati fra debitori e creditori. A tal fine il richiedente (il debitore) dovrebbe dare il proprio consenso allo scambio dei dati personali in osservanza del GDPR e tale disposizione dovrebbe essere inclusa nella legge. La riforma deve istituire un registro delle garanzie reali.

M1C1-32

Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali civili, penali e amministrativi

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione speciale che disciplina le assunzioni nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione speciale che disciplina le assunzioni nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Approvare la legislazione speciale che disciplina le assunzioni nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con autorizzazione a pubblicare bandi e ad assumere.

M1C1-33

Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

Obiettivo

Avvio delle procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

N/A

Numero

0

168

T2

2022

Avviare le procedure per l'assunzione di almeno 168 dipendenti per l'Ufficio per il processo e i tribunali amministrativi ed entrata in servizio di tali dipendenti. Il valore di riferimento deve essere il numero di membri del personale in servizio al 31 dicembre 2021.

M1C1-34

Investimento 1.8: Procedure di assunzione per l'Ufficio per il processo per i tribunali civili e penali

Obiettivo

Avvio delle procedure di assunzione per i tribunali civili e penali

N/A

Numero

0

8 764

T4

2022

Avviare le procedure di assunzione di almeno 8 764 dipendenti per l'Ufficio per il processo per i tribunali civili e penali ed entrata in servizio di tali dipendenti. Il valore di riferimento deve essere il numero di membri del personale alla fine del 2021.

M1C1-35

Riforma 1.7: Riforma delle commissioni tributarie

Traguardo

Riforma completa delle commissioni tributarie di primo e secondo grado

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del quadro giuridico riveduto.

N/A

N/A

N/A

T4

2022

La riforma del quadro giuridico deve avere l'obiettivo di rendere più efficace l'applicazione della legislazione tributaria e ridurre l'elevato numero di ricorsi alla Corte di Cassazione.

M1C1-36

Riforme 1.4, 1.5 e 1.6: Riforma del processo civile e penale e riforma del quadro in materia di insolvenza

Traguardo

Entrata in vigore degli atti delegati per la riforma del processo civile e penale e la riforma del quadro in materia di insolvenza

Indicazione negli atti delegati della data di entrata in vigore degli stessi

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Entrata in vigore di tutti gli atti delegati il cui contenuto è indicato nella legislazione attuativa per la riforma del processo civile e penale e la riforma del quadro in materia di insolvenza

M1C1-37

Riforme 1.4 e 1.5: Riforma del processo civile e penale

Traguardo

Entrata in vigore della riforma del processo civile e penale

Indicazione nel testo degli atti di diritto derivato della data di entrata in vigore degli stessi

N/A

N/A

N/A

T2

2023

Completare l'adozione di tutti i regolamenti e delle fonti di diritto derivato necessari per l'effettiva applicazione delle leggi attuative per le riforme della giustizia.

M1C1-38

Riforma 1.8: Digitalizzazione della giustizia

Traguardo

Digitalizzazione del sistema giudiziario

Indicazione nel testo degli atti di diritto primario e derivato della rispettiva data di entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T4

2023

Deve essere istituita la gestione elettronica obbligatoria di tutti i documenti e il processo interamente telematico nei procedimenti civili. Viene introdotta la digitalizzazione dei procedimenti penali di primo grado (ad esclusione dell'udienza preliminare). Creazione di una banca dati gratuita, pienamente accessibile e consultabile delle decisioni civili, conformemente alla legislazione.

M1C1-39

Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali civili e penali

Obiettivo

Conclusione delle procedure di assunzione per i tribunali civili e penali

N/A

Numero

0

19 719

T2

2024

Completare le procedure di assunzione di almeno 19 719 dipendenti per l'Ufficio per il processo per i tribunali civili e penali ed entrata in servizio di tali dipendenti. Il valore di riferimento deve essere il numero di membri del personale alla fine del 2021.

M1C1-40

Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

Obiettivo

Conclusione delle procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

N/A

Numero

168

326

T2

2024

Completare le procedure di assunzione di almeno 326 dipendenti per l'Ufficio per il processo e i tribunali amministrativi ed entrata in servizio di tali dipendenti. Il valore di riferimento deve essere il numero di membri del personale nel secondo trimestre del 2022.

M1C1-41

Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali amministrativi regionali

N/A

Percentuale

100

75

T2

2024

Ridurre del 25 % il numero di cause pendenti nel 2019 (109 029) dinanzi ai tribunali amministrativi regionali (tribunali amministrativi di primo grado)

M1C1-42

Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario del Consiglio di Stato

N/A

Percentuale

100

65

T2

2024

Ridurre del 35 % il numero di cause pendenti nel 2019 (24 010) presso il Consiglio di Stato (secondo grado).

M1C1-43

Riforma 1.4: Riforma del processo civile

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali ordinari civili (primo grado)

N/A

Percentuale

100

35

T4

2024

Ridurre del 65 % il numero di cause pendenti nel 2019 (337 740) presso i tribunali ordinari civili (primo grado). Il valore di riferimento deve essere il numero di cause pendenti da più di tre anni dinanzi ai tribunali ordinari civili nel 2019.

M1C1-44

Riforma 1.4: Riforma del processo civile

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario della Corte d'appello civile (secondo grado)

N/A

Percentuale

100

45

T4

2024

Ridurre del 55 % il numero di cause pendenti nel 2019 (98 371) presso le corti d'appello civili (secondo grado). Il valore di riferimento deve essere il numero di cause pendenti da più di due anni dinanzi alle corti d'appello civili (nel 2019).

M1C1-45

Riforme 1.4 e 1.5: Riforma del processo civile e penale

Obiettivo

Riduzione della durata dei procedimenti civili

N/A

Percentuale

100

60

T2

2026

Ridurre del 40 % i tempi di trattazione di tutti i procedimenti dei contenziosi civili e commerciali rispetto al 2019.

M1C1-46

Riforme 1.4 e 1.5: Riforma del processo civile e penale

Obiettivo

Riduzione della durata dei procedimenti penali

N/A

Percentuale

100

75

T2

2026

Ridurre del 25 % i tempi di trattazione di tutti i procedimenti penali rispetto al 2019.

M1C1-47

Riforma 1.4: Riforma del processo civile

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali ordinari civili (primo grado)

N/A

Percentuale

100

10

T2

2026

Ridurre del 90 % il numero di cause pendenti nel 2019 (337 740) presso i tribunali ordinari civili (primo grado). Il valore di riferimento deve essere il numero di cause pendenti da più di tre anni dinanzi ai tribunali ordinari civili nel 2019.

M1C1-48

Riforma 1.4: Riforma del processo civile

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario della Corte d'appello civile (secondo grado)

N/A

Percentuale

100

10

T2

2026

Ridurre del 90 % il numero di cause pendenti nel 2019 presso le corti d'appello civili (secondo grado). Il valore di riferimento deve essere il numero di cause pendenti da più di due anni dinanzi alle

corti d'appello civili (98 371 cause nel 2019).

M1C1-49

Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali amministrativi regionali (primo grado).

N/A

Percentuale

100

30

T2

2026

Ridurre del 70 % il numero di cause pendenti (109 029) nel 2019 dinanzi ai tribunali amministrativi regionali (tribunali amministrativi di primo grado)

M1C1-50

Investimento 1.8: Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario del Consiglio di Stato

N/A

Percentuale

100

30

T2

2026

Ridurre del 70 % il numero di cause pendenti (24 010) nel 2019 presso il Consiglio di Stato (secondo grado).

M1C1-51

Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione primaria sulla governance del PNRR

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione

N/A

N/A

N/A

T2

2021

La legislazione primaria deve riguardare quantomeno:

1) il coordinamento e il monitoraggio a livello centrale dei progetti del PNRR;

2) la definizione e la separazione delle competenze e l'approvazione dei pertinenti mandati dei diversi organi e delle diverse amministrazioni che partecipano al coordinamento, al monitoraggio e all'attuazione del PNRR;

3) la definizione di un sistema per l'individuazione precoce delle questioni relative all'attuazione;

4) la definizione ex ante di un meccanismo di esecuzione per risolvere le questioni relative all'attuazione ed evitare ritardi, in particolare nei confronti dei diversi livelli dell'amministrazione;

5) le caratteristiche del personale (numero e competenze) assegnato al coordinamento, al monitoraggio e all'attuazione del PNRR nelle amministrazioni coinvolte;

6) la definizione dell'assistenza tecnica fornita alle amministrazioni coinvolte nell'attuazione del PNRR, in particolare a livello locale, per garantire lo sviluppo di capacità amministrative nell'ambito della pubblica amministrazione;

7) la definizione di procedure accelerate per l'attuazione del PNRR e l'assorbimento tempestivo dei fondi;

8) l'organizzazione e le procedure di audit e controllo per il PNRR.

M1C1-52

Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione primaria sulla semplificazione delle procedure amministrative per l'attuazione del PNRR.

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione

N/A

N/A

N/A

T2

2021

Dette misure devono comprendere:

1) l'eliminazione delle strozzature critiche riguardanti, in particolare, la valutazione d'impatto ambientale a livello statale e regionale, l'autorizzazione dei nuovi impianti per il riciclaggio dei rifiuti, le procedure di autorizzazione per le energie rinnovabili e quelle necessarie per assicurare l'efficientamento energetico degli edifici (il cosiddetto superbonus) e la rigenerazione urbana. Azioni specifiche devono essere dedicate alla semplificazione delle procedure nell'ambito della Conferenza di servizi (accordo formale tra due o più amministrazioni pubbliche).

M1C1-53

Investimento 1.9: Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione primaria necessaria per fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione

N/A

N/A

N/A

T2

2021

Le misure devono comprendere disposizioni per consentire l'assunzione temporanea di:

i) 2 800 tecnici per rafforzare le amministrazioni pubbliche del Sud a carico del bilancio nazionale;

ii) un gruppo di 1 000 esperti da impiegare per tre anni a supporto delle amministrazioni nella gestione delle nuove procedure per fornire assistenza tecnica.

M1C1-54

Investimento 1.9: Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

Obiettivo

Completamento dell'assunzione degli esperti per l'attuazione del PNRR

N/A

Numero

0

1 000

T4

2021

Completare le procedure di assunzione di un pool di 1 000 esperti da impiegare per tre anni a supporto delle amministrazioni nella gestione delle nuove procedure per fornire assistenza tecnica.

M1C1-55

Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Per aumentare l'assorbimento degli investimenti, estendere al bilancio nazionale la metodologia adottata per il PNRR

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore dell'estensione della metodologia.

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Istituire un sistema semplificato di traguardi e obiettivi simile a quello dell'RRF per la pianificazione, l'esecuzione e il finanziamento di progetti nell'ambito del Fondo per gli investimenti complementari (30,5 mld EUR).

M1C1-56

Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del pubblico impiego

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione

N/A

N/A

N/A

T2

2022

La legislazione attuativa deve comprendere le seguenti misure:

- la definizione dei profili professionali specifici per il settore pubblico al fine di attrarre le competenze e le capacità necessarie;

- la creazione di una piattaforma unica di reclutamento per centralizzare le procedure di assunzione pubblica per tutte le amministrazioni pubbliche centrali, con l'impegno a estendere l'utilizzo della piattaforma anche alle amministrazioni locali

- la riforma del processo di assunzione al fine di: i) passare da un sistema basato esclusivamente sulla conoscenza a un sistema basato principalmente sulle competenze e sulle attitudini adeguate; ii) valutare le competenze che un funzionario pubblico efficiente deve possedere; iii) differenziare le procedure di assunzione tra il livello di inizio carriera, che deve basarsi puramente sulle competenze, e l'assunzione di profili specializzati, che dovrebbero combinare le competenze con un'esperienza lavorativa pertinente e accederebbero alla carriera a un livello superiore. Il Ministero per la Pubblica Amministrazione deve garantire l'attuazione coerente della nuova procedura in tutte le amministrazioni;

- la riforma dell'alta funzione pubblica per uniformare le procedure di nomina in tutta la pubblica amministrazione, definendo i profili professionali e la valutazione delle rispettive prestazioni;

- il rafforzamento del legame tra apprendimento permanente e opportunità di formazione per i dipendenti e incentivi alla partecipazione, ad esempio prevedendo meccanismi di ricompensa o percorsi di carriera specifici, con particolare attenzione alla duplice transizione;

- la definizione o l'aggiornamento dei principi etici delle pubbliche amministrazioni attraverso norme chiare, codici di condotta e moduli di formazione sull'argomento;

- il rafforzamento dell'impegno a favore dell'equilibrio di genere;

- la revisione del quadro normativo sulla mobilità verticale, riformando i percorsi di carriera per creare e accedere a posizioni dirigenziali di livello intermedio ("quadri") e accedere a posizioni dirigenziali di livello superiore ("dirigenti di prima e seconda fascia") dall'interno dell'amministrazione. Ciò comprende la riforma del sistema di valutazione delle prestazioni e il rafforzamento del legame tra avanzamento di carriera e valutazione delle prestazioni;

- revisione del quadro normativo sulla mobilità orizzontale per conseguire un mercato del lavoro efficiente nelle pubbliche amministrazioni, che comprenda a) la creazione di un sistema di pubblicità unico trasparente per tutti i posti vacanti nelle amministrazioni centrali e locali, b) la possibilità di presentare domanda per qualsiasi posto disponibile ovunque, c) l'abolizione dell'autorizzazione alla mobilità da parte dell'amministrazione di origine e d) l'introduzione di restrizioni significative all'uso di mezzi alternativi di mobilità che non comportano trasferimenti (ossia "comandi" e "distacchi"), per renderli eccezionali e rigorosamente limitati nel tempo.

M1C1-57

Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Entrata in vigore delle procedure amministrative per la riforma della semplificazione finalizzata all'attuazione dell'RRF

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore delle norme di diritto derivato

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Entrata in vigore di tutti gli atti delegati correlati, dei decreti ministeriali, degli atti di diritto derivato e di tutti gli altri regolamenti necessari per l'efficace attuazione della semplificazione, inclusi gli accordi con le regioni in caso di competenza regionale esclusiva e concorrente.

M1C1-58

Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Entrata in vigore degli atti giuridici per la riforma del pubblico impiego

Indicazione della data di entrata in vigore degli atti giuridici per la riforma del pubblico impiego

N/A

N/A

N/A

T2

2023

Entrata in vigore di tutti gli atti delegati correlati, dei decreti ministeriali, degli atti di diritto derivato e di tutti gli altri regolamenti necessari per l'efficace attuazione della riforma.

M1C1-59

Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Entrata in vigore della gestione strategica delle risorse umane nella pubblica amministrazione

Indicazione della data di entrata in vigore della normativa per l'introduzione della gestione strategica delle risorse umane nella pubblica amministrazione

Relazione semestrale sugli indicatori chiave di prestazione

N/A

N/A

N/A

T4

2023

La legislazione e gli atti delegati per l'introduzione della gestione strategica delle risorse umane nella pubblica amministrazione devono comprendere: la definizione di piani strategici in materia di risorse umane, per l'assunzione, l'evoluzione della carriera e la formazione per tutte le amministrazioni centrali e regionali, con il supporto di una banca dati integrata con competenze e profili; la creazione di un'unità operativa centrale per il coordinamento e il sostegno del sistema di pianificazione delle risorse umane. In una seconda fase i piani strategici in materia di risorse umane devono essere estesi ai grandi comuni, mentre i comuni di piccole e medie dimensioni sono oggetto di investimenti specifici per lo sviluppo di capacità.

M1C1-60

Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Attuazione completa (compresi tutti gli atti delegati) della semplificazione e digitalizzazione di una serie di 200 procedure critiche che interessano direttamente cittadini e imprese

Entrata in vigore degli atti di diritto derivato

N/A

N/A

N/A

T4

2024

I settori prioritari individuati per la semplificazione sono:

1.le autorizzazioni ambientali, le energie rinnovabili e l'economia verde

2.le licenze edilizie e la riqualificazione urbana

3.le infrastrutture digitali

4.gli appalti pubblici

Altri settori critici sono:

1.il diritto del lavoro

2.il turismo

3.l'agroalimentare

Le procedure statali e regionali selezionate possono essere raggruppate nei seguenti settori principali:

1.Autorizzazioni ambientali ed energetiche:

-procedura nazionale di valutazione dell'impatto ambientale

-procedura regionale di valutazione dell'impatto ambientale

-autorizzazioni per la bonifica ambientale

-valutazione ambientale strategica

-prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC)

-procedure di autorizzazione per le energie rinnovabili

-procedure per il ripotenziamento e l'ammodernamento dei parchi eolici e la sostituzione delle pale delle turbine

-procedure di autorizzazione per le infrastrutture energetiche

-autorizzazioni relative ai rifiuti

2.Edilizia e riqualificazione urbana:

-applicazione del superbonus per l'efficientamento energetico (procedure di conformità, ecc.)

-conferenze di servizi

3.Infrastrutture digitali

-autorizzazioni per le infrastrutture di comunicazione

-

4.gli appalti pubblici

-procedure di appalto per ICT

5.Altre procedure:

-certificazione del silenzio assenso

-potere sostitutivo

-procedure per la prevenzione degli incendi

-autorizzazioni per zone economiche speciali

-procedure nel settore del commercio al dettaglio

-autorizzazioni di accesso agli artigiani e al settore delle piccole imprese

-autorizzazioni di pubblica sicurezza

-autorizzazioni paesaggistiche

-autorizzazioni farmaceutiche e sanitarie

-procedure/autorizzazioni sismiche e idrogeologiche

M1C1-61

Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Completare l'attuazione (compresi tutti gli atti delegati) della semplificazione e digitalizzazione di un'ulteriore serie di 50 procedure critiche che interessano direttamente cittadini

Entrata in vigore degli atti di diritto derivato

N/A

N/A

N/A

T2

2025

Le procedure semplificate devono riguardare i seguenti settori:

-certificazioni digitali dell'anagrafe

-certificati di stato civile online

-notifiche digitali e identità digitale

-certificazione liste di leva

-domicilio digitale dei cittadini

-deleghe per l'accesso ai servizi online

M1C1-62

Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Migliorare l'assorbimento degli investimenti

Pubblicazione di una relazione di attuazione da parte del Ministero delle Finanze

N/A

N/A

N/A

T2

2025

Pubblicare una relazione di attuazione per misurare l'impatto delle azioni volte a fornire assistenza tecnica e sviluppo di capacità, migliorare la capacità di pianificare, gestire ed eseguire le spese in conto capitale finanziate attraverso il bilancio nazionale e conseguire un significativo assorbimento delle risorse del Fondo complementare assegnate fino al 2024.

M1C1-63

Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Completare la semplificazione e creare un repertorio di tutte le procedure e dei relativi regimi amministrativi con piena validità giuridica su tutto il territorio nazionale

Pubblicazione del repertorio sul sito web del ministero competente

N/A

N/A

N/A

T2

2026

Lo screening dei regimi procedurali deve essere completato per tutte le procedure esistenti, unitamente alla loro ulteriore semplificazione e alla reingegnerizzazione delle procedure amministrative. Vanno garantiti anche la verifica e il monitoraggio dell'effettiva attuazione delle nuove procedure, con particolare riferimento ai moduli standardizzati e alla corrispondente gestione digitalizzata. La semplificazione deve applicarsi a un totale di 600 procedure critiche.

M1C1-64

Investimento 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Obiettivo

Istruzione e formazione

N/A

Numero

0

350 000

T2

2026

Almeno 350 000 iscrizioni a iniziative di miglioramento del livello delle competenze e di riqualificazione da parte del personale delle pubbliche amministrazioni centrali.

M1C1-65

Investimento 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Obiettivo

Istruzione e formazione

N/A

Numero

0

400 000

T2

2026

Almeno 400 000 iscrizioni a iniziative di miglioramento del livello delle competenze e di riqualificazione da parte del personale di altre pubbliche amministrazioni.

M1C1-66

Investimento 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Obiettivo

Istruzione e formazione

N/A

Numero

0

245 000

T2

2026

Almeno 245 000 (70 %) attività di formazione completate con successo (certificazione formale o valutazione d'impatto) per le amministrazioni pubbliche centrali.

M1C1-67

Investimento 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Obiettivo

Istruzione e formazione

N/A

Numero

0

280 000

T2

2026

Almeno 280 000 (70 %) attività di formazione completate con successo (certificazione formale o valutazione d'impatto) per altre amministrazioni pubbliche.

M1C1-68

Riforma 1.9: Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Sistema di archiviazione per audit e controlli: informazioni per il monitoraggio dell'attuazione dell'RRF

Relazione di audit che conferma le funzionalità del sistema di archiviazione

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Deve essere istituito e reso operativo un sistema di archiviazione per monitorare l'attuazione dell'RRF.

Il sistema deve comprendere quantomeno funzionalità che consentono di:

a) raccogliere dati e monitorare il conseguimento di traguardi e obiettivi;

b) raccogliere e archiviare i dati di cui all'articolo 22, paragrafo 2, lettera d), punti da i) a iii), del regolamento RRF e garantirvi l'accesso.

M1C1-69

Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Traguardo

Entrata in vigore del decreto sulla semplificazione del sistema degli appalti pubblici

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto-legge per semplificare il sistema degli appalti pubblici

N/A

N/A

N/A

T2

2021

Il decreto-legge deve semplificare il sistema degli appalti pubblici grazie all'adozione almeno delle seguenti misure urgenti:

i. fissa obiettivi per ridurre i tempi tra pubblicazione del bando e aggiudicazione dell'appalto;

ii. fissa obiettivi e istituisce un sistema di monitoraggio per ridurre i tempi tra aggiudicazione e realizzazione dell'infrastruttura ("fase esecutiva");

iii. richiede che i dati di tutti i contratti siano registrati nella banca dati anticorruzione dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC);

iv. attua e incentiva meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie in fase di esecuzione dei contratti pubblici;

v. istituisce uffici dedicati alle procedure di appalto presso ministeri, regioni e città metropolitane.

Ulteriori specifiche:

- semplificazione e digitalizzazione delle procedure delle centrali di committenza

- attuazione degli articoli 41 e 44 dell'attuale codice dei contratti pubblici

- definizione delle modalità per digitalizzare le procedure per tutti gli appalti pubblici e concessioni e dei requisiti di interoperabilità e interconnettività

- attuazione dell'articolo 44 dell'attuale codice dei contratti pubblici

M1C1-70

Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Traguardo

Entrata in vigore del codice riveduto dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 50/2016).

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legge delega che riforma il codice del sistema dei contratti pubblici attualmente in vigore (D.Lgs. n. 50/2016)

N/A

N/A

N/A

T2

2022

La legge delega deve stabilire principi e criteri precisi per una riforma sistemica del codice dei contratti pubblici.

La legge delega deve dettare quantomeno i principi e criteri direttivi seguenti volti a:

i. ridurre la frammentazione delle stazioni appaltanti 1) stabilendo gli elementi di base del sistema di qualificazione, 2) imponendo la realizzazione di una e-platform come requisito di base per partecipare alla valutazione nazionale della procurement capacity, 3) conferendo all'ANAC il potere di riesaminare la qualificazione delle stazioni appaltanti in termini di procurement capacity (tipi e volumi di acquisti), 4) stabilendo incentivi all'uso delle centrali di committenza professionali esistenti;

ii. semplificare e digitalizzare le procedure delle centrali di committenza;

iii. definire le modalità per digitalizzare le procedure per tutti gli appalti pubblici e concessioni e definire i requisiti di interoperabilità e interconnettività;

iv. ridurre progressivamente le restrizioni al subappalto.

M1C1-71

Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Traguardo

Entrata in vigore di tutte le leggi, i regolamenti e i provvedimenti attuativi (anche di diritto derivato) per il sistema degli appalti pubblici

Entrata in vigore di tutti i necessari atti legislativi, regolamentari e attuativi

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Tutte le leggi, i regolamenti e i provvedimenti attuativi (anche di diritto derivato se necessario) devono conseguire i risultati seguenti:

i. la Cabina di regia per il coordinamento della contrattualistica pubblica deve disporre di un organico (da specificare negli accordi operativi) e di risorse finanziarie adeguati per essere del tutto operativa, anche con il sostegno di una struttura dedicata dell'ANAC;

ii. la Cabina di regia per il coordinamento della contrattualistica pubblica adotta la Strategia professionalizzante (cfr. riforma 2.1.6 proposta nel PNRR dell'Italia) con sessioni di formazione a diversi livelli, un tutoraggio specializzato e la produzione di guide operative, con il supporto dell'ANAC e della Scuola Nazionale dell'Amministrazione;

iii. i sistemi dinamici di acquisizione sono resi disponibili da Consip e sono in linea con le direttive sugli appalti pubblici;

iv. l'ANAC completa l'esercizio di qualificazione delle stazioni appaltanti in termini di procurement capacity facendo seguito all'attuazione dell'art. 38 del codice dei contratti pubblici;

v. è operativo il sistema di monitoraggio dei tempi tra aggiudicazione dell'appalto e realizzazione dei lavori infrastrutturali;

vi. i dati di tutti i contratti sono registrati nel database dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC);

vii. sono istituiti tutti gli uffici dedicati alle procedure di appalto presso ministeri, regioni e città metropolitane.

M1C1-72

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Traguardo

Sono approvate le misure per ridurre i tempi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni agli operatori economici

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore delle norme per ridurre i tempi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni agli operatori economici

N/A

N/A

N/A

T1

2023

Entrata in vigore delle nuove norme per ridurre i tempi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni agli operatori economici

Le misure in parola devono includere quantomeno gli elementi fondamentali seguenti:

i.    deve essere istituito il Sistema InIT presso le amministrazioni centrali a supporto dei processi di contabilità pubblica e di esecuzione della spesa pubblica;

ii.    ritardi di pagamento: gli indicatori, desunti dalla banca dati del sistema informativo della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC) gestito dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, devono essere costituiti dalla media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti delle pubbliche autorità agli operatori economici per ciascuno dei seguenti livelli della pubblica amministrazione:

-autorità centrali (amministrazioni dello Stato, enti pubblici nazionali e altri enti),

-autorità regionali (regioni e province autonome),

-enti locali,

-enti del Servizio sanitario nazionale.

M1C1-73

Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Traguardo

Entrata in vigore della riforma del codice dei contratti pubblici.

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto legislativo che attua tutte le disposizioni della legge delega sulla riforma del codice dei contratti pubblici.

N/A

N/A

N/A

T1

2023

Entrata in vigore del decreto legislativo che attua tutte le disposizioni della legge delega sulla riforma del codice dei contratti pubblici.

M1C1-74

Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Traguardo

Entrata in vigore di tutte le necessarie misure di esecuzione e delle norme di diritto derivato per la riforma relativa alla semplificazione del codice dei contratti pubblici

Entrata in vigore di tutte le necessarie misure di esecuzione e delle norme di diritto derivato

N/A

N/A

N/A

T2

2023

Entrata in vigore di tutte le necessarie misure di esecuzione e delle norme di diritto derivato per la riforma/semplificazione del sistema degli appalti pubblici (anche per effetto della revisione del codice dei contratti pubblici)

M1C1-75

Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Pieno funzionamento del Sistema Nazionale di eProcurement

Disponibilità delle funzioni definite nello studio di fattibilità (da mettere a punto come Task 1 del progetto)

N/A

N/A

N/A

T4

2023

Il Sistema Nazionale di eProcurement deve essere operativo e del tutto in linea con le pertinenti direttive UE e comprendere la digitalizzazione completa delle procedure di acquisto fino all'esecuzione del contratto (Smart Procurement), deve essere interoperabile con i sistemi gestionali delle pubbliche amministrazioni e prevedere l'abilitazione digitale degli OE, sessioni d'asta digitali, machine learning per l'osservazione e l'analisi delle tendenze, CRM evoluto con funzioni di chatbot, digital engagement e status chain.

M1C1-76

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei tempi di pagamento

N/A

30

T4

2023

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento delle autorità pubbliche centrali (Amministrazioni dello Stato, enti pubblici nazionali e altri enti) nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 30 giorni.

M1C1-77

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei tempi di pagamento (in giorni)

N/A

30

T4

2023

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento delle autorità pubbliche regionali (Regioni e Province Autonome) nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 30 giorni.

M1C1-78

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei tempi di pagamento

(in giorni)

N/A

30

T4

2023

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento degli enti locali nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 30 giorni.

M1C1-79

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei tempi di pagamento

(in giorni)

N/A

60

T4

2023

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento degli enti del Servizio sanitario nazionale nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 60 giorni.

M1C1-80

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei ritardi di pagamento

(in giorni)

N/A

0

T4

2023

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti delle autorità centrali (Amministrazioni dello Stato, enti pubblici nazionali e altri enti) agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

M1C1-81

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei ritardi di pagamento

(in giorni)

N/A

0

T4

2023

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti delle autorità regionali (Regioni e Province Autonome) agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

M1C1-82

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei ritardi di pagamento

(in giorni)

N/A

0

T4

2023

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti degli enti locali agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

M1C1-83

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei ritardi di pagamento

(in giorni)

N/A

0

T4

2023

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti degli enti del Servizio sanitario nazionale agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

M1C1-84

Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Tempo medio tra la pubblicazione del bando e l'aggiudicazione dell'appalto

N/A

Numero

193

100

T4

2023

Sulla base dei dati della Gazzetta ufficiale dell'UE (banca dati TED) il lasso medio di tempo che intercorre tra la pubblicazione del bando e l'aggiudicazione dell'appalto deve essere ridotto a meno di 100 giorni per i contratti superiori alle soglie di cui alle direttive dell'UE sugli appalti pubblici.

M1C1-85

Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura

N/A

Percentuale

100

85

T4

2023

Il tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura ("fase esecutiva") deve essere ridotto almeno del 15 %.

M1C1-86

Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Personale della pubblica amministrazione formato grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici

N/A

Percentuale

0

20

T4

2023

Almeno il 20 % del personale delle pubbliche amministrazioni è stato formato grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici. La percentuale tiene conto del totale del personale attivamente coinvolto nei processi di approvvigionamento pubblico, ossia 100 000 acquirenti pubblici registrati al 30 aprile 2021 nel Sistema Nazionale di eProcurement gestito da Consip per conto del MEF.

M1C1-87

Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Stazioni appaltanti che usano sistemi dinamici di acquisizione

N/A

Percentuale

0

15

T4

2023

Almeno il 15 % delle stazioni appaltanti utilizza i sistemi dinamici di acquisizione a norma della direttiva 2014/24/UE (periodo di osservazione di due annie tenendo conto del fatto che in Italia l'uso dei sistemi dinamici di acquisizione è riservato soprattutto alle acquisizioni superiori alla soglia, dato che quelle al di sotto della soglia sono effettuate principalmente utilizzando e-marketplace). L'obiettivo si riferisce alle stazioni appaltanti dell'amministrazione centrale (250 pubbliche amministrazioni registrate al 30 aprile 2021 nel Sistema Nazionale di eProcurement gestito da Consip per conto del MEF).

M1C1-88

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei tempi di pagamento

30

30

T4

2024

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento delle autorità pubbliche centrali (Amministrazioni dello Stato, enti pubblici nazionali e altri enti) nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 30 giorni.

M1C1-89

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei tempi di pagamento

30

30

T4

2024

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento delle autorità pubbliche regionali (Regioni e Province Autonome) nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 30 giorni.

M1C1-90

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei tempi di pagamento

30

30

T4

2024

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento degli enti locali nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 30 giorni.

M1C1-91

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei tempi di pagamento

60

60

T4

2024

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento degli enti del Servizio sanitario nazionale nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 60 giorni.

M1C1-92

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei ritardi di pagamento

(in giorni)

0

0

T4

2024

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti delle autorità centrali (Amministrazioni dello Stato, enti pubblici nazionali e altri enti) agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

M1C1-93

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei ritardi di pagamento

(in giorni)

0

0

T4

2024

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti delle autorità regionali (Regioni e Province Autonome) agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

M1C1-94

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei ritardi di pagamento

(in giorni)

0

0

T4

2024

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti degli enti locali agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

M1C1-95

Riforma 1.11: Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

N/A

Media ponderata dei ritardi di pagamento

(in giorni)

0

0

T4

2024

Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti degli enti del Servizio sanitario nazionale agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

M1C1-96

Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Tempo medio tra la pubblicazione del bando e l'aggiudicazione dell'appalto

N/A

Numero

100

100

T4

2024

Sulla base dei dati della Gazzetta ufficiale dell'UE (banca dati TED) il lasso medio di tempo che intercorre tra la pubblicazione del bando e l'aggiudicazione dell'appalto deve essere ridotto a meno di 100 giorni per i contratti superiori alle soglie di cui alle direttive dell'UE sugli appalti pubblici.

M1C1-97

Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura

N/A

Percentuale

85

85

T4

2024

Il tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura ("fase esecutiva") deve essere ridotto almeno del 15 %.

M1C1-98

Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Personale della pubblica amministrazione formato grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici

N/A

Percentuale

20

35

T4

2024

Almeno il 35 % del personale delle pubbliche amministrazioni è stato formato grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici. La percentuale tiene conto del totale del personale attivamente coinvolto nei processi di approvvigionamento pubblico, ossia 100 000 acquirenti pubblici registrati al 30 aprile 2021 nel Sistema Nazionale di eProcurement gestito da Consip per conto del MEF.

M1C1-99

Riforma 1.10: Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Stazioni appaltanti che usano sistemi dinamici di acquisizione

Percentuale di stazioni appaltanti dell'amministrazione centrale che usano sistemi dinamici di acquisizione, in conformità della direttiva 2014/24/UE

Percentuale

15

20

T4

2024

Almeno il 20 % delle stazioni appaltanti utilizza i sistemi dinamici di acquisizione a norma della direttiva 2014/24 (periodo di osservazione di due anni e tenendo conto del fatto che in Italia l'uso dei sistemi dinamici di acquisizione è riservato soprattutto alle acquisizioni superiori alla soglia, dato che quelle al di sotto della soglia sono effettuate principalmente utilizzando e-marketplace). L'obiettivo si riferisce alle stazioni appaltanti dell'amministrazione centrale (250 pubbliche amministrazioni registrate al 30 aprile 2021 nel Sistema Nazionale di eProcurement gestito da Consip per conto del MEF).

M1C1-100

Riforma 1.13: Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

Traguardo

Entrata in vigore delle disposizioni legislative per migliorare l'efficacia della revisione della spesa - Rafforzamento del Ministero delle Finanze

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Il quadro rivisto per la spending review nelle amministrazioni centrali dello Stato (ministeri) deve migliorarne l'efficacia, rafforzando il ruolo del Ministero dell'Economia e delle Finanze. In particolare, esso deve prevedere un ruolo potenziato del Ministero dell'Economia e delle Finanze nella valutazione ex ante, nei processi di monitoraggio e nella valutazione ex post, in modo da consentire l'esecuzione completa delle revisioni e il conseguimento degli obiettivi previsti.

M1C1-101

Riforma 1.12:

Riforma della
amministrazione fiscale

Traguardo

Adozione di una revisione dei possibili interventi per ridurre l'evasione fiscale

Pubblicazione della revisione

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Adottare una relazione per orientare le azioni del governo volte a ridurre l'evasione fiscale dovuta alla omessa fatturazione, in particolare nei settori più esposti all'evasione fiscale, anche attraverso incentivi mirati per i consumatori.

M1C1-102

Riforma 1.13: Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

Traguardo

Adozione di una relazione sull'efficacia delle pratiche utilizzate da amministrazioni selezionate per valutare l'elaborazione e l'attuazione di piani di risparmio.

Pubblicazione della relazione

N/A

N/A

N/A

T4

2022

La relazione deve essere redatta dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato presso il Ministero delle Finanze in collaborazione con amministrazioni selezionate al fine di:

-valutarne le pratiche di elaborazione e attuazione dei piani di risparmio;

-definire orientamenti per tutte le amministrazioni pubbliche.

M1C1-103

Riforma 1.12:

Riforma della
amministrazione fiscale

Traguardo

Entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato e delle disposizioni regolamentari e completamento delle procedure amministrative per incoraggiare il rispetto degli obblighi fiscali (tax compliance) e migliorare gli audit e i controlli.

Indicazione nel testo di legge e delle disposizioni regolamentari della data di entrata in vigore.

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Dette disposizioni devono comprendere:

i) la piena operatività della banca dati e dell'infrastruttura informatica dedicata per la messa a disposizione della dichiarazione IVA precompilata, di cui all'articolo 4, comma 1, del decreto legislativo n. 127/2015;

ii) la banca dati utilizzata per le "lettere di conformità" (comunicazioni tempestive ai contribuenti per i quali sono state rilevate anomalie) è migliorata al fine di ridurre l'incidenza dei falsi positivi e aumentare il numero di comunicazioni inviate ai contribuenti;

iii) l'entrata in vigore della riforma della legislazione al fine di garantire sanzioni amministrative efficaci in caso di rifiuto da parte di fornitori privati di accettare pagamenti elettronici (riferimento all'originario articolo 23 del decreto-legge n. 124/2019, abrogato con la conversione in legge);

iv) il completamento del processo di pseudonimizzazione dei dati di cui all'articolo 1, commi 681-686, della legge n. 160/2019, e istituzione dell'infrastruttura digitale per l'analisi dei megadati generati attraverso l'interoperabilità della banca dati completamente pseudonimizzata, al fine di aumentare l'efficacia dell'analisi dei rischi alla base del processo di selezione;

v) l'entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato che attuano azioni complementari efficaci basate sul riesame di eventuali misure per ridurre l'evasione fiscale dovuta alla omessa fatturazione.

M1C1-104

Riforma 1.13: Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

Traguardo

Adozione di obiettivi di risparmio per le spending review relative agli anni 2023-2025.

Obiettivo quantitativo di risparmio per le amministrazioni statali centrali aggregate definito nel documento di economia e finanza (DEF) - in euro

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Sulla base dei decreti-legge 90 e 93 del 2016 e della legge n. 163/2016, nel documento di economia e finanza sono stati fissati obiettivi per le spending review annuali per le amministrazioni statali centrali aggregate in relazione agli anni 2023, 2024 e 2025. Gli obiettivi di risparmio devono corrispondere a un livello di ambizione adeguato.

M1C1-105

Riforma 1.12:

Riforma della
amministrazione fiscale

Obiettivo

Numero più elevato di "lettere di conformità"

N/A

Numero

2 150 908

2 581 090

T4

2022

Il numero di "lettere di conformità" (comunicazioni tempestive ai contribuenti per i quali sono state riscontrate anomalie) deve essere aumentato almeno del 20 % rispetto al 2019.

M1C1-106

Riforma 1.12:

Riforma della
amministrazione fiscale

Obiettivo

Ridurre il numero di "lettere di conformità" che rappresentano falsi positivi

N/A

Numero

126 500

132 825

T4

2022

Il numero di "lettere di conformità" (comunicazioni tempestive ai contribuenti per i quali sono state rilevate anomalie ma non frodi nella verifica ex-post) che rappresentano falsi positivi deve essere ridotto almeno del 5 % rispetto al 2019.

M1C1-107

Riforma 1.12:

Riforma della
amministrazione fiscale

Obiettivo

Aumentare il gettito fiscale generato dalle "lettere di conformità"

N/A

EUR

2 130 000 000

2 449 500 000

T4

2022

Il gettito fiscale generato dalle "lettere di conformità" deve aumentare del 15 % rispetto al 2019.

M1C1-108

Riforma 1.15: Riforma delle norme di contabilità pubblica

Traguardo

Approvazione del quadro concettuale, della serie di principi di contabilità per competenza e del piano contabile multidimensionale

Risoluzione della Ragioneria Generale dello Stato del Ministero delle Finanze che approva la struttura di governance di contabilità per competenza

N/A

N/A

N/A

T2

2024

Completamento di un quadro concettuale di riferimento per il sistema di contabilità per competenza (accrual) secondo le caratteristiche qualitative definite da Eurostat (gruppo di lavoro EPSAS);
definizione dei principi di contabilità per competenza sulla base di IPSAS/EPSAS; elaborazione di un piano contabile multidimensionale e multilivello.

M1C1-109

Riforma 1.12:

Riforma della
amministrazione fiscale

Obiettivo

Inviare le prime dichiarazioni IVA precompilate

N/A

Numero

0

2 300 000

T2

2023

Almeno 2 300 000 contribuenti devono ricevere dichiarazioni IVA precompilate per l'esercizio fiscale 2022.

M1C1-110

Riforma 1.13: Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

Traguardo

Riclassificazione del bilancio generale dello Stato con riferimento alla spesa ambientale e alla spesa che promuove la parità di genere

Inserimento nella legge di bilancio 2024 della riclassificazione del bilancio generale dello Stato con riferimento alla spesa ambientale e alla spesa che promuove la parità di genere

N/A

N/A

N/A

T4

2023

La legge di bilancio 2024 deve fornire al Parlamento un bilancio per lo sviluppo sostenibile che consiste nella classificazione del bilancio generale dello Stato con riferimento alla spesa ambientale e alla spesa che promuove la parità di genere. La classificazione deve essere coerente con i criteri alla base della definizione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e con gli obiettivi dell'Agenda 2030.

M1C1-111

Riforma 1.13: Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

Traguardo

Completamento della spending review annuale per il 2023, con riferimento all'obiettivo di risparmio fissato nel 2022 per il 2023.

Adozione della relazione del Ministero delle Finanze sulla spending review nel 2023, che certifica il completamento del processo e il conseguimento dell'obiettivo.

N/A

N/A

N/A

T2

2024

La relazione del Ministero delle Finanze da trasmettere al Consiglio dei Ministri, come previsto dai decreti-legge 90 e 93 del 2016 e dalla legge 163/2016 deve:

- certificare il completamento del processo di spending review per il 2023 in relazione alla disposizione del quadro pertinente;

- certificare il conseguimento dell'obiettivo fissato nel 2022.

M1C1-112

Riforma 1.12:

Riforma della
amministrazione fiscale

Obiettivo

Migliorare la capacità operativa dell'amministrazione fiscale, come indicato nel "Piano della performance 2021-2023" dell'Agenzia delle Entrate.

N/A

Numero di assunzioni

0

4113

T2

2024

Il personale dell'Agenzia delle Entrate deve essere aumentato di 4 113 unità come indicato nel "Piano della performance 2021-2023".

M1C1-113

Riforma 1.12:

Riforma della
amministrazione fiscale

Obiettivo

Numero più elevato di "lettere di conformità"

N/A

Numero

2 150 908

3 011 271

T4

2024

Il numero di "lettere di conformità" (comunicazioni tempestive ai contribuenti per i quali sono state riscontrate anomalie) deve essere aumentato almeno del 40 % rispetto al 2019.

M1C1-114

Riforma 1.12:

Riforma della
amministrazione fiscale

Obiettivo

Aumentare il gettito fiscale generato dalle "lettere di conformità"

N/A

EUR

2 130 000 000

2 769 000 000

T4

2024

Il gettito fiscale generato dalle "lettere di conformità" deve aumentare del 30 % rispetto al 2019.

M1C1-115

Riforma 1.13: Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

Traguardo

Completamento della spending review annuale per il 2024, con riferimento all'obiettivo di risparmio fissato nel 2022 e nel 2023 per il 2024.

Adozione della relazione del Ministero delle Finanze sulla spending review nel 2024, che certifica il completamento del processo e il conseguimento dell'obiettivo.

N/A

N/A

N/A

T2

2025

La relazione del Ministero delle Finanze da trasmettere al Consiglio dei Ministri, come previsto dai decreti-legge 90 e 93 del 2016 e dalla legge 163/2016 deve:

- certificare il completamento del processo di spending review per il 2024 in relazione alla disposizione del quadro pertinente;

- certificare il conseguimento dell'obiettivo fissato nel 2022 e nel 2023.

M1C1-116

Riforma 1.12:

Riforma della
amministrazione fiscale

Obiettivo

Riduzione dell'evasione fiscale come definita dall'indicatore "propensione all'evasione"

N/A

Percentuale

0

-5

T4

2025

La "propensione all'evasione" in tutte le imposte, escluse l'"Imposta Municipale Unica" e le accise, deve essere inferiore nel 2023 rispetto al 2019 del 5 % del valore di riferimento del 2019. La stima di riferimento per il 2019 sarà inclusa nella relazione aggiornata del governo sull'economia sommersa, la cui pubblicazione è prevista nel novembre 2021, conformemente alle disposizioni dell'articolo 2 del decreto legislativo n. 160/2015. La riduzione del 5 % deve essere osservata con riferimento alle stime incluse nella versione aggiornata della stessa relazione che sarà pubblicata nel novembre 2025 sulla base dei dati relativi all'esercizio fiscale 2023.

M1C1-117

Riforma 1.15:

Riforma delle norme di contabilità pubblica

Obiettivo

Enti pubblici formati per la transizione al nuovo sistema di contabilità per competenza

N/A

Numero

0

18 000

T1

2026

Fine del primo ciclo di formazione per la transizione al nuovo sistema di contabilità per competenza per i rappresentanti di 18 000 enti pubblici.

M1C1-118

Riforma 1.15:

Riforma delle norme di contabilità pubblica

Traguardo

Entrata in vigore della riforma della contabilità per competenza per almeno il 90 % dell'intero settore pubblico.

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tutte le misure di esecuzione (compresi orientamenti, manuali operativi e programmi di formazione) relative alla contabilità per competenza per almeno il 90 % dell'intero settore pubblico.

N/A

N/A

N/A

T2

2026

Devono essere pubblicati i bilanci della pubblica amministrazione riguardanti almeno il 90 % di tutti gli enti del settore pubblico.

Deve essere adottata a partire dal 2027 una riforma legislativa per l'introduzione del nuovo sistema di contabilità per competenza per almeno il 90 % delle amministrazioni pubbliche.

Devono essere adottati atti di diritto derivato relativi a: orientamenti e manuali operativi per l'applicazione dei principi contabili corredati di esempi e ra
ppresentazioni pratiche a sostegno degli operatori;

programma di formazione: creazione di programmi di formazione per la transizione al nuovo sistema di contabilità per competenza.

M1C1-119

Riforma 1.14:

Riforma del quadro fiscale subnazionale

Traguardo

Entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato per l'attuazione del federalismo fiscale regionale

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del federalismo fiscale per le regioni a statuto ordinario.

N/A

N/A

N/A

T1

2026

Completare l'attuazione del "federalismo fiscale" come previsto dalla vigente legge delega 42/2009. In particolare, gli atti di diritto primario e derivato devono definire i parametri pertinenti e attuare il federalismo fiscale per le regioni a statuto ordinario, come stabilito dal decreto-legge 68/2011 (articoli 1‑15), modificato da ultimo dalla legge 176/2020 (articolo 31-sexies).

M1C1-120

Riforma 1.14:

Riforma del quadro fiscale subnazionale

Traguardo

Entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato per l'attuazione del federalismo fiscale regionale

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del federalismo fiscale per le province e le città metropolitane.

N/A

N/A

N/A

T1

2026

Completare l'attuazione del "federalismo fiscale" come previsto dalla vigente legge delega 42/2009. In particolare, gli atti di diritto primario e derivato devono definire i parametri pertinenti e attuare, se del caso, il federalismo fiscale per le province e le città metropolitane, come stabilito dal decreto-legge 68/2011 (articoli 1-15), modificato da ultimo dalla legge 178/2020 (articolo 1, comma 783).

M1C1-121

Riforma 1.12:

Riforma della
amministrazione fiscale

Obiettivo

Riduzione dell'evasione fiscale come definita dall'indicatore "propensione all'evasione"

N/A

Percentuale

0

-15

T2

2026

La "propensione all'evasione" in tutte le imposte, escluse l'"Imposta Municipale Unica" e le accise, deve essere inferiore nel 2024 rispetto al 2019 del 15 % del valore di riferimento del 2019. La stima di riferimento per il 2019 sarà inclusa nella relazione aggiornata del governo sull'economia sommersa, la cui pubblicazione è prevista nel novembre 2021, conformemente alle disposizioni dell'articolo 2 del decreto legislativo n. 160/2015. Deve essere osservata una riduzione del 15 % con riferimento alla stima per l'anno fiscale 2024 contenuta in una relazione ad hoc che deve essere predisposta dal Ministero delle Finanze entro il giugno 2026 sulla base della stessa metodologia utilizzata per la relazione di cui all'articolo 2 del decreto legislativo n. 160/2015.

M1C1-122

Riforma 1.13: Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

Traguardo

Completamento della spending review annuale per il 2025, con riferimento all'obiettivo di risparmio fissato nel 2022, 2023 e 2024 per il 2025.

Adozione della relazione del Ministero delle Finanze sulla spending review nel 2025, che certifica il completamento del processo e il conseguimento dell'obiettivo.

N/A

N/A

N/A

T2

2026

La relazione del Ministero delle Finanze da trasmettere al Consiglio dei Ministri, come previsto dai decreti-legge 90 e 93 del 2016 e dalla legge 163/2016 deve:

- certificare il completamento del processo di spending review per il 2025 in relazione alla disposizione del quadro pertinente;

- certificare il conseguimento dell'obiettivo fissato nel 2022, nel 2023 e nel 2024.

A.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Investimento 1.2 - Abilitazione al cloud per le PA locali

L'investimento ha l'obiettivo di realizzare la migrazione dei dataset e delle applicazioni di una parte sostanziale della pubblica amministrazione locale verso un'infrastruttura cloud sicura, consentendo a ciascuna amministrazione di operare una scelta tra una serie di ambienti cloud pubblici certificati.

La misura prevede inoltre un pacchetto di sostegno "migrazione come servizio" destinato alle amministrazioni, comprendente: i) la valutazione iniziale, ii) il sostegno procedurale/amministrativo necessario per avviare il programma, iii) la negoziazione del supporto esterno necessario e iv) la gestione generale del progetto durante la fase di esecuzione. Un gruppo sotto la supervisione del Ministero dell'Innovazione Tecnologica e della Transizione Digitale (MITD) sarà incaricato di individuare e certificare un ampio elenco di fornitori qualificati e negoziare una serie di pacchetti di supporto standard adattati alle dimensioni dell'amministrazione e ai servizi interessati dalla migrazione.

Investimento 1.4 - Servizi digitali e esperienza dei cittadini

L'investimento ha l'obiettivo di sviluppare un'offerta integrata e armonizzata di servizi digitali all'avanguardia orientati ai cittadini, garantirne la diffusione generalizzata nell'amministrazione centrale come locale e migliorare l'esperienza degli utilizzatori.

La misura mira a:

(I)migliorare l'esperienza dei servizi pubblici digitali, definendo modelli di erogazione dei servizi riutilizzabili che garantiscano requisiti di accessibilità completi (Investimento 1.4.1 - Esperienza dei cittadini - Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali);

(II)migliorare l'accessibilità dei servizi pubblici digitali (Investimento 1.4.2 - Inclusione dei cittadini: miglioramento dell'accessibilità dei servizi pubblici digitali);

(III)promuovere l'adozione dell'applicazione digitale per i pagamenti tra i cittadini e le pubbliche amministrazioni (PagoPA) e l'adozione dell'applicazione "IO" quale punto di contatto digitale fondamentale tra i cittadini e l'amministrazione per un'ampia gamma di servizi (comprese le notifiche) in linea con la logica dello "sportello unico" (Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO");

(IV)promuovere l'adozione di piattaforme nazionali di identità digitale (Sistema Pubblico di Identità Digitale, SPID e Carta d'Identità Elettronica, CIE) e dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) (Investimento 1.4.4 - Rafforzamento dell'adozione delle piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e dell'Anagrafe nazionale (ANPR));

(V)sviluppare una piattaforma unica per le notifiche (Investimento 1.4.5 - Digitizzazione degli avvisi pubblici);

(VI)promuovere l'adozione di paradigmi della mobilità come servizio (MaaS) nelle città metropolitane per digitalizzare i trasporti locali e fornire agli utenti un'esperienza di mobilità integrata dalla pianificazione dei viaggi ai pagamenti attraverso molteplici modi di trasporto (Investimento 1.4.6 - La mobilità come servizio per l'Italia. Quest'ultima misura è finanziata sulla base di un sostegno finanziario non rimborsabile).

Investimento 1.6 - Digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali

L'investimento ha l'obiettivo di ridisegnare e digitalizzare un insieme di processi, attività e servizi prioritari nelle grandi amministrazioni centrali per migliorare l'efficienza di tali amministrazioni e semplificare le procedure. Tra le amministrazioni centrali figurano: i) l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) e l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), ii) il sistema giudiziario, iii) il Ministero della Difesa, iv) il Ministero dell'Interno e v) la Guardia di Finanza.

Per quanto riguarda il Ministero dell'Interno, il progetto prevede i) la digitalizzazione dei servizi per i cittadini e la reingegnerizzazione dei processi interni sottostanti; ii) lo sviluppo di applicazioni e sistemi di gestione interni per mettere a punto un sistema interno centralizzato di verifica dell'identità fisica e digitale e dei relativi attributi, che consenta ai funzionari pubblici (ad esempio polizia) di effettuare una verifica a distanza in tempo reale di documenti personali e patenti (ad esempio tessera sanitaria, patente di guida, ecc.) di proprietà dei cittadini e associati alla CIE; iii) miglioramento delle competenze del personale per rafforzare le capacità digitali (1.6.1 - Digitalizzazione del Ministero dell'Interno).

Per quanto riguarda il sistema giudiziario, il progetto prevede i) la digitalizzazione degli archivi degli ultimi dieci anni (10 000 000 documenti giudiziari) relativi ai procedimenti civili di tribunali ordinari e corti d'appello e dei fascicoli giudiziari della Corte di Cassazione; ii) la creazione di un data lake (software layer) che funge da punto di accesso unico all'intera serie di dati grezzi prodotti dal sistema giudiziario. I dati conservati nel data lake saranno utilizzati ricorrendo a soluzioni di intelligenza artificiale allo scopo di: i) anonimizzare le sentenze civili e penali; ii) automatizzare l'identificazione del rapporto tra vittima e autore del reato nelle disposizioni giuridiche; iii) gestire, analizzare e organizzare la giurisprudenza precedente per facilitare la consultazione da parte dei giudici civili e dei pubblici ministeri; iv) effettuare analisi statistiche avanzate dell'efficienza ed efficacia del sistema giudiziario; v) gestire e monitorare i tempi di trattamento delle attività svolte dagli uffici giudiziari (Investimenti 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia e 1.6.5 - Digitalizzazione del Consiglio di Stato. Queste misure sono finanziate sulla base di un sostegno finanziario non rimborsabile).

Per quanto riguarda l'INPS e l'INAIL, il progetto prevede una revisione approfondita dei sistemi e delle procedure interne, nonché l'evoluzione dei punti di contatto digitali con residenti, imprese e altre amministrazioni pubbliche, al fine di fornire agli utenti un'esperienza digitale senza soluzione di continuità (1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)).

Per quanto riguarda il Ministero della Difesa, il progetto comprende i) il rafforzamento della sicurezza di tre serie fondamentali di informazioni (personale, documentazione amministrativa, comunicazioni interne ed esterne) e ii) la migrazione di tutti i sistemi e di tutte le applicazioni verso un paradigma open source, conforme alle politiche di sicurezza definite dal quadro normativo di riferimento (Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa).

Per quanto riguarda la Guardia di Finanza, il progetto mira in particolare a: i) riorganizzare le banche dati; ii) introdurre la scienza dei dati nei processi operativi e decisionali (Investimento 1.6.6 - Digitalizzazione della Guardia di Finanza. Questa misura è finanziata sulla base di un sostegno finanziario non rimborsabile).

A.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo
/

obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di

misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M1C1-123

Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

Obiettivo

INPS - Servizi/contenuti del portale "One click by design" T1

N/A

Numero

0

35

T4

2022

35 servizi supplementari messi a disposizione sul sito web istituzionale dell'INPS ( www.inps.it ).

I servizi sono accessibili sul sito istituzionale mediante logiche di profilazione adeguate (il sistema proporrà servizi di possibile interesse in base all'età, alle caratteristiche del lavoro, ai benefici percepiti e alla storia degli utenti).

I 35 servizi riguardano i seguenti ambiti istituzionali INPS:

• Prestazioni pensionistiche

• Ammortizzatori sociali

• Indennità di disoccupazione

• Prestazioni d'invalidità

• Rimborsi

• Raccolta dei contributi da parte delle imprese

• Servizi per i lavoratori agricoli

• Servizi antifrode, anticorruzione e di trasparenza

Nei settori istituzionali elencati i servizi da attuare riguarderanno la presentazione digitale delle richieste di servizi, la verifica dei requisiti per il beneficio, il monitoraggio dello stato della pratica da parte degli utenti, la proposta proattiva di servizi basata sulle esigenze degli utenti e il rinnovo automatico dei benefici senza la necessità di nuove domande.

Infine saranno istituiti quadri di controllo che consentano sia il monitoraggio da parte dell'INPS dei benefici erogati sia il supporto basato sui dati alle decisioni dei responsabili politici.

M1C1-124

Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

Obiettivo

INPS - Miglioramento delle competenze dei dipendenti in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) T1

N/A

Numero

0

4 250

T4

2022

Valutazione di almeno 4 250 dipendenti dell'INPS per quanto riguarda le competenze informatiche e le competenze certificate migliorate nei seguenti settori del quadro europeo delle competenze informatiche: i) Plan; ii) Build; iii) Run; iv) Enable; v) Manage.

I settori di miglioramento delle competenze saranno individuati in base al gruppo di discenti destinatari.

M1C1-125

Investimento 1.2 - Abilitazione al cloud per le PA locali

Traguardo

Aggiudicazione di (tutti i) bandi pubblici per l'abilitazione al cloud per le gare d'appalto della pubblica amministrazione locale

Notifica della
aggiudicazione di (tutti) gli appalti pubblici per l'abilitazione al cloud per le gare d'appalto della pubblica amministrazione locale

N/A

N/A

N/A

T1

2023

Notifica dell'aggiudicazione di (tutti) i bandi pubblici per ogni tipo di amministrazione pubblica coinvolta (comuni, scuole, enti sanitari locali) per la raccolta e la valutazione dei piani di migrazione. La pubblicazione di tre bandi mirati consentirà al Ministero dell'Innovazione Tecnologica e della Transizione Digitale di valutare le esigenze specifiche di ciascun tipo di amministrazione pubblica interessata.

Aggiudicazione degli appalti (ossia pubblicazione dell'elenco delle PA ammesse a ricevere finanziamenti) relativi a tre bandi di gara pubblici, rispettivamente, per i comuni, le scuole e le aziende sanitarie locali, al fine di raccogliere e valutare i piani di migrazione, in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M1C1-126

Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"; 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

Obiettivo

Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA T1

N/A

Numero

9 000

11 450

T4

2023

Garantire un aumento del numero di servizi integrati nella piattaforma per:

- le pubbliche amministrazioni già nello scenario di riferimento (9 000 entità);

- le nuove pubbliche amministrazioni che aderiscono alla piattaforma (2 450 nuove entità).

In entrambi i casi le pubbliche amministrazioni dovranno garantire un aumento di almeno + 20 % del numero di servizi integrati, a seconda del loro punto di partenza. Il numero di servizi che saranno integrati dipende dal tipo di amministrazione (l'obiettivo finale è disporre in media di 50 servizi per i comuni, 20 servizi per le regioni, 20 servizi per le autorità sanitarie e 15 servizi per scuole e università).

M1C1-127

Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"; 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

Obiettivo

Rafforzamento dell'adozione dell'applicazione "IO" T1

N/A

Numero

2 700

7 000

T4

2023

Garantire un aumento del numero di servizi integrati nell'applicazione "IO" per:

- le pubbliche amministrazioni già nello scenario di riferimento (2 700 entità);

- le nuove pubbliche amministrazioni che aderiscono alla piattaforma (4 300 nuove entità).

In entrambi i casi le pubbliche amministrazioni dovranno garantire un aumento di almeno + 20 % del numero di servizi integrati, a seconda del loro punto di partenza. Il numero di servizi che saranno integrati dipende dal tipo di amministrazione (l'obiettivo finale è disporre in media di 50 servizi per i comuni, 20 servizi per le regioni, 20 servizi per le autorità sanitarie e 15 servizi per scuole e università).

M1C1-128

Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"; 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

Obiettivo

Rafforzamento dell'adozione di avvisi pubblici digitali T1

N/A

Numero

0

800

T4

2023

Almeno 800 pubbliche amministrazioni centrali e comuni, per quanto riguarda la piattaforma di notifica digitale (Digital Notification Platform - DNP), devono fornire avvisi digitali giuridicamente vincolanti ai cittadini, ai soggetti giuridici, alle associazioni e a qualsiasi altro soggetto pubblico o privato.

M1C1-129

Investimento 1.6.1 - Digitalizzazione del Ministero dell'Interno

Obiettivo

Ministero dell'Interno - Processi completamente reingegnerizzati e digitalizzati T1

N/A

Numero

0

7

T4

2023

Procedure e processi interni completamente reingegnerizzati (7 processi in totale entro il 31 dicembre 2023) e che possono essere interamente completati online (come l'automazione d'ufficio, i servizi di mobilità e l'e-learning).

M1C1-130

Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

Obiettivo

Digitalizzazione dei fascicoli giudiziari T1

N/A

Numero

0

3 500 000

T4

2023

Digitalizzazione di 3,5 milioni di fascicoli giudiziari relativi agli ultimi dieci anni di processi civili di tribunali e corti d'appello e agli ultimi dieci anni di atti relativi a procedimenti di legittimità emessi dalla Corte di Cassazione.

M1C1-131

Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

Traguardo

Sistemi di conoscenza del data lake della giustizia T1

Relazione attestante l'inizio dell'esecuzione del contratto

N/A

N/A

N/A

T4

2023

Inizio dell'esecuzione del contratto per la realizzazione di sei nuovi sistemi di conoscenza del data lake:

1)Sistema di anonimizzazione delle sentenze civili e penali

2)Sistema di gestione integrato

3)Sistema di gestione e analisi dei processi civili

4)Sistema di gestione e analisi dei processi penali

5)Sistema di statistiche avanzate sui processi civili e penali

6)Sistema automatizzato per l'identificazione del rapporto vittima- autore del reato.

L'esecuzione di ogni appalto pubblico ha inizio con un atto amministrativo specifico del responsabile della procedura, denominato "avvio dell'esecuzione".

M1C1-132

Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

Obiettivo

INPS - Servizi/contenuti del portale "One click by design" T2

N/A

Numero

35

70

T4

2023

35 servizi supplementari messi a disposizione sul sito web istituzionale dell'INPS ( www.inps.it ).

I servizi sono accessibili sul sito istituzionale mediante logiche di profilazione adeguate (il sistema proporrà servizi di possibile interesse in base all'età, alle caratteristiche del lavoro, ai benefici percepiti e alla storia degli utenti).

I 35 servizi riguardano i seguenti ambiti istituzionali INPS:

• Prestazioni pensionistiche

• Ammortizzatori sociali

• Indennità di disoccupazione

• Prestazioni d'invalidità

• Rimborsi

• Raccolta dei contributi da parte delle imprese

• Servizi per i lavoratori agricoli

• Servizi antifrode, anticorruzione e di trasparenza

Nei settori istituzionali elencati i servizi da attuare riguarderanno la presentazione digitale delle richieste di servizi, la verifica dei requisiti per il beneficio, il monitoraggio dello stato della pratica da parte degli utenti, la proposta proattiva di servizi basata sulle esigenze degli utenti e il rinnovo automatico dei benefici senza la necessità di nuove domande.

Infine saranno istituiti quadri di controllo che consentano sia il monitoraggio da parte dell'INPS dei benefici erogati sia il supporto basato sui dati alle decisioni dei responsabili politici.

M1C1-133

Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

Obiettivo

INPS - Miglioramento delle competenze dei dipendenti in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) T2

N/A

Numero

4 250

8 500

T4

2023

Valutazione di altri 4 250 dipendenti dell'INPS per quanto riguarda le competenze certificate migliorate nei seguenti settori del quadro europeo delle competenze informatiche: i) Plan; ii) Build; iii) Run; iv) Enable; v) Manage.

I settori di miglioramento delle competenze saranno individuati in base al gruppo di discenti destinatari.

M1C1-134

Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

Obiettivo

INAIL - Reingegnerizzazione e digitalizzazione complete dei processi/servizi T1

N/A

Numero

29

53

T4

2023

L'obiettivo è raggiungere 53 (52 %) processi e servizi istituzionali reingegnerizzati al fine di renderli pienamente digitalizzati.

I settori dell'INAIL interessati sono: assicurazioni, servizi sociali e sanitari, prevenzione e sicurezza sul lavoro, certificazioni e verifiche.

In particolare l'obiettivo previsto per ciascun settore è espresso in percentuale superiore al:

·assicurazioni: 8 (25 %);

·servizi sociali e sanitari: 18 (50 %);

·prevenzione e sicurezza sul lavoro: 9 (80 %);

·certificazioni e verifiche: 18 (80 %).

M1C1-135

Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

Obiettivo

Ministero della Difesa - Digitalizzazione delle procedure T1

N/A

Numero

4

15

T4

2023

Digitalizzazione, revisione e automazione di 15 procedure relative alla gestione del personale della Difesa (quali reclutamento, occupazione e pensionamento, salute dei dipendenti) partendo da una base di riferimento di quattro procedure già digitalizzate.

M1C1-136

Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

Obiettivo

Ministero della Difesa - Digitalizzazione dei certificati T1

N/A

Numero di certificati digitalizzati

190 000

450 000

T4

2023

Numero di certificati di identità digitalizzati (450 000) rilasciati dal Ministero della Difesa e che utilizzano l'infrastruttura, integrati da un sito di ripristino in caso di disastro a partire da uno scenario di riferimento di 190 000 certificati già digitalizzati.

M1C1-137

Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

Traguardo

Ministero della Difesa - Commissionamento di portali web istituzionali e di portali intranet

Portali web istituzionali e portali web intranet pienamente operativi

N/A

N/A

N/A

T4

2023

Sviluppo e realizzazione di i) portali web istituzionali e ii) portali intranet per esigenze specifiche di comunicazione interna.

M1C1-138

Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

Obiettivo

Ministero della Difesa - Migrazione di applicazioni non a missione critica verso una soluzione per una protezione completa delle informazioni mediante apertura dell'infrastruttura (S.C.I.P.I.O.). T1

N/A

Numero

0

10

T4

2023

Migrazione iniziale e disponibilità operativa di applicazioni non a missione critica verso una nuova infrastruttura open source, comprendenti l'attuazione dell'hardware in ambiente, l'installazione di componenti open source di middleware e la reingegnerizzazione delle applicazioni.

M1C1-139

Investimento 1.2 - Abilitazione al cloud per le PA locali

Obiettivo

Abilitazione al cloud per la pubblica amministrazione locale T1

N/A

Numero

0

4 083

T3

2024

La migrazione di 4 083 pubbliche amministrazioni locali verso ambienti cloud certificati sarà realizzata quando la verifica di tutti i sistemi e dataset e della migrazione delle applicazioni incluse in ciascun piano di migrazione sarà stata effettuata con esito positivo.

M1C1-140

Investimento 1.4.1 - Esperienza dei cittadini - Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali

Obiettivo

Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali T1

N/A

Percentuale

0,1

40

T4

2024

L'adesione al progetto/modello comune di siti web/componenti dei servizi consiste in:
1) valutazione dei progetti presentati;

2) valutazione del completamento dei progetti sulla base delle principali metriche di utilizzabilità (score di utilizzabilità digitale), attraverso una piattaforma dedicata già disponibile.

Le amministrazioni (comuni, istituti di istruzione di 1º e 2º grado ed enti specifici pilota nel settore dell'assistenza sanitaria e del patrimonio culturale) aderiscono a un modello e a un sistema di progettazione comuni che semplificano l'interazione con gli utenti e facilitano la manutenzione per gli anni a venire.

M1C1-141

Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

Obiettivo

Digitalizzazione delle procedure del Ministero della Difesa T2

N/A

Numero

15

20

T4

2024

Digitalizzazione, revisione e automazione di 20 procedure relative alla gestione del personale della Difesa (quali reclutamento, occupazione e pensionamento, salute dei dipendenti) partendo da uno scenario di riferimento di quindici procedure già digitalizzate nel contesto dell'obiettivo 1.

M1C1-142

Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

Obiettivo

Digitalizzazione dei certificati del Ministero della Difesa T2

N/A

Numero di certificati digitalizzati

450 000

750 000

T4

2024

Numero di certificati di identità digitalizzati (750 000) rilasciati dal Ministero della Difesa e che utilizzano l'infrastruttura, integrati da un sito di ripristino in caso di disastro a partire da uno scenario di riferimento di 450 000 certificati già digitalizzati nell'ambito dell'obiettivo 1.

M1C1-143

Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

Obiettivo

Ministero della Difesa - Migrazione di applicazioni non a missione critica verso una soluzione per una protezione completa delle informazioni mediante apertura dell'infrastruttura (S.C.I.P.I.O.). T2

N/A

Numero

10

15

T4

2024

Migrazione finale di quattro applicazioni a missione critica e di undici applicazioni a missione non critica verso nuove infrastrutture open source che comprendono l'attuazione dell'hardware in ambiente, l'installazione di componenti open source di middleware e la reingegnerizzazione delle applicazioni, a partire da uno scenario di riferimento di dieci applicazioni già migrate nell'ambito dell'obiettivo 1.

M1C1-144

Investimento 1.4.2 - Inclusione dei cittadini - Miglioramento dell'accessibilità dei servizi pubblici digitali

Obiettivo

Miglioramento dell'accessibilità dei servizi pubblici digitali

N/A

Numero

0

55

T2

2025

Entro il T2 del 2025 AgID fornirà sostegno a 55 pubbliche amministrazioni locali al fine di:

- fornire 28 esperti tecnici e professionali

- ridurre il numero di errori del 50 % su almeno 2 servizi digitali forniti da ciascuna amministrazione

- diffondere almeno 3 strumenti volti a riprogettare e sviluppare i servizi digitali più utilizzati di proprietà di ciascuna amministrazione e predisporre la relativa formazione

- assicurarsi che almeno il 50 % delle soluzioni accessibili tramite ICT, compresi hardware, software e tecnologie assistive, sia a disposizione di tutti i lavoratori con disabilità.

Il bilancio finanziario comprende un voucher di 490 k/EUR/anno in media, per 2 anni, più i costi delle risorse umane per 4 anni.

M1C1-145

Investimento 1.4.4 - Rafforzamento dell'adozione delle piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e dell'Anagrafe nazionale (ANPR)

Obiettivo

Piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e Anagrafe nazionale (ANPR)

N/A

Numero di cittadini con CIE

17 500 000

42 300 000

T4

2025

Numero di cittadini italiani con identità digitali valide sulla piattaforma nazionale di identità digitale.

M1C1-146

Investimento 1.4.4 - Rafforzamento dell'adozione delle piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e dell'Anagrafe nazionale (ANPR)

Obiettivo

Piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e Anagrafe nazionale (ANPR)

N/A

Percentuale

6 283

16 500

T1

2026

Numero di pubbliche amministrazioni (su un totale di 16 500) che adottano l'identificazione elettronica (SPID o CIE).

M1C1-147

Investimento 1.2 - Abilitazione al cloud per le PA locali

Obiettivo

Abilitazione al cloud per la pubblica amministrazione locale T2

N/A

Numero

4 083

12 464

T2

2026

La migrazione di 12 464 pubbliche amministrazioni locali verso ambienti cloud certificati sarà realizzata quando la verifica di tutti i sistemi e dataset e della migrazione delle applicazioni incluse in ciascun piano di migrazione sarà stata effettuata con esito positivo.

M1C1-148

Investimento 1.4.1 - Esperienza dei cittadini - Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali

Obiettivo

Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali T2

N/A

Percentuale

40

80

T2

2026

L'adesione al progetto/modello comune di siti web/componenti dei servizi consiste in: 1) valutazione dei progetti presentati;

2) valutazione del completamento dei progetti sulla base delle principali metriche di utilizzabilità (score di utilizzabilità digitale), attraverso una piattaforma dedicata già disponibile.

M1C1-149

Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"; 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

Obiettivo

Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA T2

N/A

Numero

11 450

14 100

T2

2026

Garantire un aumento del numero di servizi integrati nella piattaforma per:

- le pubbliche amministrazioni che hanno già aderito alla piattaforma (11 450 entità);

- le nuove pubbliche amministrazioni che aderiscono alla piattaforma (2 650 nuove entità).

Il numero di servizi che saranno integrati dipende dal tipo di amministrazione (l'obiettivo finale è disporre in media di 50 servizi per i comuni, 20 servizi per le regioni, 20 servizi per le autorità sanitarie e 15 servizi per scuole e università).

M1C1-150

Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"; 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

Obiettivo

Rafforzamento dell'adozione dell'applicazione "IO" T2

N/A

Numero

7 000

14 100

T2

2026

Garantire un aumento del numero di servizi integrati nell'applicazione "IO" per:

- le pubbliche amministrazioni che utilizzano già l'applicazione "IO" (7 000 entità);

- le nuove pubbliche amministrazioni che aderiscono all'applicazione (7 100 nuove entità).

Il numero di servizi che saranno integrati dipende dal tipo di amministrazione (l'obiettivo finale è disporre in media di 50 servizi per i comuni, 20 servizi per le regioni, 20 servizi per le autorità sanitarie e 15 servizi per scuole e università).

M1C1-151

Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"; 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

Obiettivo

Rafforzamento dell'adozione di avvisi pubblici digitali T2

N/A

Numero

800

6 400

T2

2026

Almeno 6 400 pubbliche amministrazioni centrali e comuni, per quanto riguarda la piattaforma di notifica digitale (Digital Notification Platform - DNP), devono fornire avvisi digitali giuridicamente vincolanti ai cittadini, ai soggetti giuridici, alle associazioni e a qualsiasi altro soggetto pubblico o privato.

M1C1-152

Investimento 1.6.1 - Digitalizzazione del Ministero dell'Interno

Obiettivo

Ministero dell'Interno - Reingegnerizzazione e digitalizzazione complete dei processi T2

N/A

Numero

7

45

T2

2026

Procedure e processi interni completamente reingegnerizzati (45 processi in totale entro il 31 agosto 2026) e che possono essere interamente completati online (come l'automazione d'ufficio, i servizi di mobilità e l'e-learning).

M1C1-153

Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

Obiettivo

Digitalizzazione dei fascicoli giudiziari T2

N/A

Numero

0

10 000 

000

T2

2026

Digitalizzazione di dieci milioni di fascicoli giudiziari relativi agli ultimi dieci anni di processi civili di tribunali e corti d'appello e agli ultimi dieci anni di atti relativi a procedimenti di legittimità emessi dalla Corte di Cassazione.

M1C1-154

Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

Obiettivo

Sistemi di conoscenza del data lake della giustizia T2

N/A

Numero

0

6

T2

2026

Realizzazione di sei nuovi sistemi di conoscenza dei data lake.

1)Sistema di anonimizzazione delle sentenze civili e penali

2)Sistema di gestione integrato

3)Sistema di gestione e analisi dei processi civili

4)Sistema di gestione e analisi dei processi penali

5)Sistema di statistiche avanzate sui processi civili e penali

6)Sistema automatizzato per l'identificazione del rapporto vittima- autore del reato.

I sei elementi sono sistemi separati che utilizzano tecnologie simili. Il quadro dei sistemi è lo stesso: collegamento di dati e documenti provenienti da fonti interne ed esterne; i modelli dei sistemi sono diversi a seconda degli utenti (ad esempio, giudici civili e penali) e degli obiettivi (ad esempio, statistiche e sentenze).

M1C1-155

Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

Obiettivo

INAIL - Reingegnerizzazione e digitalizzazione complete dei processi/servizi T2

N/A

Numero

53

82

T2

2026

L'obiettivo è raggiungere 82 (80 %) processi e servizi istituzionali reingegnerizzati al fine di renderli pienamente digitalizzati. I settori dell'INAIL interessati sono: assicurazioni, servizi sociali e sanitari, prevenzione e sicurezza sul lavoro, certificazioni e verifiche.

In particolare l'obiettivo previsto per ciascun settore è espresso in percentuale superiore al:

·assicurazioni: 26 (80 %);

·servizi sociali e sanitari: 29 (80 %);

·prevenzione e sicurezza sul lavoro: 9 (80 %);

·certificazioni e verifiche: 18 (80 %).

B. MISSIONE 1 COMPONENTE 2 -

Asse 1 - Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo

L'asse 1 della missione 1, componente 2, del PNRR riguarda investimenti e riforme volti principalmente a i) favorire la transizione digitale e l'innovazione del sistema produttivo incentivando gli investimenti in tecnologie, ricerca, sviluppo e innovazione; ii) realizzare reti a banda larga ultraveloce e 5G per ridurre il divario digitale, e servizi e costellazioni satellitari; iii) promuovere lo sviluppo di catene del valore strategiche e sostenere la competitività delle imprese, con particolare attenzione alle PMI.

Le misure previste nell'ambito di questa componente sono intese a colmare le lacune messe in luce dall'indice DESI (indice di digitalizzazione dell'economia e della società) 2020 per quanto riguarda la trasformazione digitale delle imprese e la connettività, al fine di rafforzare la resilienza socioeconomica del paese.

Gli investimenti e le riforme nell'ambito di questa componente contribuiscono a dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2020 e nel 2019 sulla necessità di "rafforzare l'apprendimento a distanza e il miglioramento delle competenze, comprese quelle digitali" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 2), di "promuovere gli investimenti privati per favorire la ripresa economica" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3), di "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su [...] un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3), di "promuovere il miglioramento delle competenze, in particolare rafforzando le competenze digitali" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 2), di "incentrare la politica economica connessa agli investimenti sulla ricerca e l'innovazione e sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3) e in una certa misura di "migliorare il finanziamento non bancario per le piccole imprese innovative" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 5).

Ci si aspetta che nessuna misura di questa componente arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

Asse 2 - Migliorare il contesto imprenditoriale e la concorrenza

L'obiettivo principale dell'asse 2 della missione 1, componente 2, è migliorare il contesto imprenditoriale per agevolare l'imprenditorialità e le condizioni concorrenziali al fine di favorire un'allocazione più efficiente delle risorse e aumenti di produttività. Il principale strumento per conseguire questi obiettivi è la legge sulla concorrenza, che sarà adottata con cadenza annuale.

Gli investimenti e le riforme previsti nell'ambito di questa componente contribuiranno a dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2019 che sottolineavano la necessità di "affrontare le restrizioni alla concorrenza, [...] anche mediante una nuova legge annuale sulla concorrenza" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3).

B.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

Asse 1 - Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo

Investimento 1: Transizione 4.0

L'obiettivo della misura è sostenere la trasformazione digitale delle imprese incentivando gli investimenti privati in beni e attività a sostegno della digitalizzazione. La misura finanziata nell'ambito del PNRR fa parte del più ampio Piano Transizione 4.0 che comprende altri interventi di sostegno finanziati a livello nazionale per promuovere la trasformazione digitale delle imprese.

La misura consiste in un regime di credito d'imposta e copre le spese di cui chiedere il rimborso nelle dichiarazioni dei redditi relative al periodo compreso tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023 (30 novembre 2024 nel caso delle imprese per le quali l'anno fiscale non corrisponde all'anno civile). Prevede inoltre l'istituzione di codici tributo, individuati da una risoluzione dell'Agenzia delle entrate, per consentire ai beneficiari di utilizzare in compensazione il credito d'imposta tramite modello F24.

I crediti d'imposta sostenuti interessano i beni e le attività seguenti:

1.beni strumentali, costituiti da: i) beni strumentali materiali 4.0 (tecnologicamente avanzati), come macchine di produzione il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti, macchine e sistemi utilizzati per il controllo di prodotti o processi e sistemi interattivi; tutti questi dispositivi devono essere dotati di funzioni digitali, quali l'integrazione automatizzata e l'interfaccia uomo-macchina; ii) beni strumentali immateriali 4.0 come modellazione 3D, sistemi di comunicazione intra-fabbrica, software, sistemi, piattaforme e applicazioni per l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico; iii) beni strumentali immateriali standard, come software per la gestione aziendale. Sono compresi i crediti d'imposta presentati nelle dichiarazioni dei redditi del periodo 1° gennaio 2021 e 31 dicembre 2023 (30 novembre 2024 nel caso delle imprese per le quali l'anno fiscale non corrisponde all'anno civile).

2.attività di ricerca, sviluppo e innovazione che si compongono di attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, innovazione verde e digitale e progettazione. Sono compresi i crediti d'imposta presentati nelle dichiarazioni dei redditi del periodo 1° gennaio 2022 e 31 dicembre 2023 (30 novembre 2024 nel caso delle imprese per le quali l'anno fiscale non corrisponde all'anno civile).

3.attività di formazione svolte per acquisire o consolidare la conoscenza delle tecnologie pertinenti (come l'analisi dei dati e dei big data, l'interfaccia uomo-macchina, l'Internet of Things, l'integrazione digitale dei processi aziendali, la cybersicurezza). Sono compresi i crediti d'imposta presentati nelle dichiarazioni dei redditi del periodo 1° gennaio 2022 e 31 dicembre 2023 (30 novembre 2024 nel caso delle imprese per le quali l'anno fiscale non corrisponde all'anno civile).

La misura prevede l'istituzione di un comitato scientifico composto da esperti del Ministero dell'Economia e delle Finanze, del Ministero dello Sviluppo economico e della Banca d'Italia per valutare l'impatto economico dell'intervento.

Riforma 1: Riforma del sistema della proprietà industriale

L'obiettivo principale della riforma è adattare il sistema della proprietà industriale alle sfide moderne e garantire che il potenziale di innovazione contribuisca efficacemente alla ripresa e alla resilienza del paese. In particolare sono perseguiti i seguenti obiettivi: rafforzare il sistema di protezione della proprietà industriale; incentivare l'uso e la diffusione della proprietà industriale, in particolare da parte delle PMI; facilitare l'accesso ai beni immateriali e la loro condivisione, garantendo nel contempo un equo rendimento degli investimenti; garantire un rispetto più rigoroso della proprietà industriale; rafforzare il ruolo dell'Italia nei consessi europei e internazionali sulla proprietà industriale.

La misura riguarda la riforma del codice della proprietà industriale italiano che dovrà disciplinare almeno: i) la revisione del quadro normativo per rafforzare la tutela dei diritti di proprietà industriale e semplificare le procedure, ii) il rafforzamento del sostegno alle imprese e agli istituti di ricerca, iii) il miglioramento dello sviluppo di abilità e competenze, iv) l'agevolazione del trasferimento di conoscenze e v) il rafforzamento della promozione dei servizi innovativi.

Investimento 6: Investimento nel sistema della proprietà industriale

L'obiettivo dell'investimento è sostenere il sistema della proprietà industriale e accompagnarne la riforma, come previsto dalla riforma 1 della presente componente. La misura comprende un sostegno finanziario per progetti di imprese e organismi di ricerca concernenti la proprietà industriale, come misure relative ai brevetti (Brevetti+), progetti PoC (Proof of Concept) e il potenziamento degli uffici per il trasferimento tecnologico (TTO).

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti devono escludere le attività di ricerca e sviluppo dedicate a: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 1 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 2 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 3 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 4 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve prevedere inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente legislazione ambientale nazionale e dell'UE.

Asse 2 - Migliorare il contesto imprenditoriale e la concorrenza

Riforma 2: Leggi annuali sulla concorrenza 2021, 2022, 2023 e 2024

La legge sulla concorrenza sarà adottata con cadenza annuale, aumenterà le procedure competitive di aggiudicazione degli appalti per i servizi pubblici locali (in particolare rifiuti e trasporti pubblici) ed eviterà l'ingiustificata proroga delle concessioni per porti, autostrade, stazioni di ricarica elettrica ed energia idroelettrica agli operatori storici in molti settori, prevedendo una corretta regolamentazione dei contratti di servizio pubblico, rivedendo le regole sull'aggregazione e applicando un principio generale di proporzionalità della durata dei contratti di servizio pubblico e della loro adeguata compensazione. La legge sulla concorrenza incentiverà maggiormente le Regioni a organizzare gare per i contratti di servizio pubblico per i servizi ferroviari regionali. Sarà inoltre introdotta una netta separazione tra le funzioni di regolamentazione/controllo e di gestione dei contratti.

Per quanto riguarda le misure settoriali, le leggi annuali sulla concorrenza comprenderanno misure nei settori dell'energia (energia elettrica, acqua e gas), della gestione dei rifiuti e dei trasporti (porti, ferrovie e autostrade), che andranno ad integrare gli investimenti e le riforme delle missioni 2 e 3. Le misure di accompagnamento volte a garantire la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell'energia elettrica entreranno in vigore al più tardi il 31 dicembre 2022. La legge annuale sulla concorrenza 2022 adotterà in particolare il piano di sviluppo della rete per l'energia elettrica e promuoverà l'installazione di contatori elettrici intelligenti di seconda generazione che al 31 dicembre 2025 raggiungeranno 33 milioni di unità in tutta Italia.

Dette leggi miglioreranno inoltre il contesto imprenditoriale almeno attraverso: i) l'allineamento con il diritto dell'UE delle norme sul controllo delle concentrazioni, ii) il consolidamento, la digitalizzazione e la professionalizzazione delle autorità di vigilanza del mercato e iii) la riduzione dei tempi di accreditamento per la trasmissione di informazioni sui dipendenti da sette a quattro giorni al fine di ridurre il numero di giorni necessari per avviare un'impresa.

 

B.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

Numero sequenziale

Misura

Traguardo
/

obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M1C2-1

Investimento 1: Transizione 4.0

Traguardo

Entrata in vigore degli atti giuridici per mettere i crediti d'imposta Transizione 4.0 a disposizione dei potenziali beneficiari e istituzione del comitato scientifico

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legge di bilancio che autorizza i crediti d'imposta e disposizione nei relativi provvedimenti attuativi che ne indica l'entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Gli atti giuridici devono mettere i crediti d'imposta Transizione 4.0 a disposizione dei potenziali beneficiari. Si tratta di crediti d'imposta per i) beni strumentali materiali 4.0 (tecnologicamente avanzati), ii) beni strumentali immateriali 4.0, iii) beni strumentali immateriali standard, iv) attività di ricerca, sviluppo e innovazione e v) attività di formazione.

Con risoluzione dell'Agenzia delle entrate devono essere definiti codici tributo per consentire ai beneficiari di utilizzare il credito d'imposta tramite modello F24. Al fine di valutare l'impatto economico dei crediti d'imposta Transizione 4.0, con l'adozione di un decreto ministeriale deve essere istituito un comitato scientifico composto da esperti del Ministero dell'Economia e delle Finanze, del Ministero dello Sviluppo economico e della Banca d'Italia.

M1C2-2

Investimento 1: Transizione 4.0

Obiettivo

Crediti d'imposta Transizione 4.0 concessi alle imprese sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate nel periodo 2021-2022

N/A

Numero

0

69 900

T2

2024

Almeno 69 900 imprese hanno utilizzato crediti d'imposta Transizione 4.0 per beni strumentali materiali 4.0, beni strumentali immateriali 4.0, beni strumentali immateriali standard, attività di ricerca, sviluppo e innovazione o attività di formazione, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022. Ci si aspetta in particolare:

- almeno 17 700 crediti d'imposta a imprese per beni strumentali materiali 4.0, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022;

- almeno 27 300 crediti d'imposta a imprese per beni strumentali immateriali 4.0, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022;

- almeno 13 600 crediti d'imposta a imprese per beni strumentali immateriali standard, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022;

- almeno 10 300 crediti d'imposta a imprese per attività di ricerca, sviluppo e innovazione, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio e il 31 dicembre 2022;

- almeno 1 000 crediti d'imposta a imprese per attività di formazione, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio e il 31 dicembre 2022.

Nel caso delle imprese per le quali l'anno fiscale non corrisponde all'anno civile, la fine del periodo per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi relative ai crediti d'imposta sopramenzionate è prorogata dal 31 dicembre 2022 al 30 novembre 2023.

M1C2-3

Investimento 1: Transizione 4.0

Obiettivo

Crediti d'imposta Transizione 4.0 concessi alle imprese sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate nel periodo 2021-2023

N/A

Numero

69 900

111 700

T2

2025

Sono stati concessi alle imprese almeno 111 700 crediti d'imposta Transizione 4.0 per beni strumentali materiali 4.0, beni strumentali immateriali 4.0, beni strumentali immateriali standard, attività di ricerca, sviluppo e innovazione o attività di formazione, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023. Ci si aspetta in particolare:

- almeno 26 900 crediti d'imposta a imprese per beni strumentali materiali 4.0, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023;

- almeno 41 500 crediti d'imposta a imprese per beni strumentali immateriali 4.0, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023;

- almeno 20 700 crediti d'imposta a imprese per beni strumentali immateriali standard, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023;

- almeno 20 600 crediti d'imposta a imprese per attività di ricerca, sviluppo e innovazione, sulla base delle dichiarazioni fiscali presentate tra il 1º gennaio 2022 e il 31 dicembre 2023;

- almeno 2 000 crediti d'imposta a imprese per attività di formazione, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio 2022 e il 31 dicembre 2023.

Nel caso delle imprese per le quali l'anno fiscale non corrisponde all'anno civile, la fine del periodo per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi relative ai crediti d'imposta sopramenzionate è prorogata dal 31 dicembre 2023 al 30 novembre 2024.

Lo scenario di riferimento si riferisce al numero di imprese che hanno fruito di crediti d'imposta Transizione 4.0, sulla base delle dichiarazioni fiscali presentate tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per beni strumentali materiali 4.0, beni strumentali immateriali 4.0 e beni strumentali immateriali standard e sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio e il 31 dicembre 2022 per attività di ricerca, sviluppo e innovazione e attività di formazione. Nel caso delle imprese per le quali l'anno fiscale non corrisponde all'anno civile, anche le dichiarazioni dei redditi presentate fino al 30 novembre 2023 devono essere incluse nel valore di riferimento per tutti i crediti d'imposta sopramenzionati.

M1C2-4

Riforma 1: Riforma del sistema della proprietà industriale

Traguardo

Entrata in vigore di un decreto legislativo di riforma del codice della proprietà industriale e pertinenti strumenti attuativi

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del nuovo codice della proprietà industriale e disposizioni nei relativi provvedimenti attuativi che ne indica l'entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T3

2023

Il nuovo decreto legislativo deve modificare il codice della proprietà industriale italiano (decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30) e disciplinare almeno: i) la revisione del quadro normativo per rafforzare la protezione dei diritti di proprietà industriale e semplificare le procedure, ii) il rafforzamento del sostegno alle imprese e agli istituti di ricerca, iii) il miglioramento dello sviluppo di abilità e competenze, iv) l'agevolazione del trasferimento di conoscenze e v) il rafforzamento della promozione dei servizi innovativi.

M1C2-5

Investimento 6: Investimento nel sistema della proprietà industriale

Obiettivo

Progetti sostenuti da opportunità di finanziamento connesse alla proprietà industriale

N/A

Numero

0

254

T4

2025

Almeno 254 progetti aggiuntivi sostenuti da opportunità di finanziamento connesse alla proprietà industriale e destinate a imprese e organismi di ricerca, come misure relative ai brevetti (Brevetti+), progetti PoC (Proof of Concept) e uffici per il trasferimento tecnologico (TTO), nel rispetto degli orientamenti tecnici sul principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M1C2-6

Riforma 2: Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2021

Disposizione che indica l'entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2021.

N/A

N/A

N/A

T4

2022

La legge annuale sulla concorrenza comprenderà almeno i seguenti elementi chiave, i cui strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) devono essere adottati ed entrare in vigore entro il 31 dicembre 2022.

Dovrà trattare i seguenti temi:
- Applicazione delle norme ant
itrust
- Servizi pubblici locali

- Energia

- Trasporti

- Rifiuti

- Avvio di un'attività imprenditoriale

- Vigilanza del mercato

Applicazione delle norme antitrust:

i. Eliminare gli ostacoli supplementari al controllo delle concentrazioni allineando ulteriormente al diritto dell'UE le norme sul controllo delle concentrazioni.

Servizi pubblici locali:

ii. Rafforzare e diffondere il ricorso al principio della concorrenza nei contratti di servizio pubblico locale, in particolare per i rifiuti e i trasporti pubblici locali.

iii. Limitare gli affidamenti diretti imponendo alle amministrazioni locali di giustificare eventuali scostamenti dalle procedure di gara per i contratti di servizio pubblico (in base all'articolo 192 del codice dei contratti pubblici).

iv. Prevedere la corretta regolamentazione dei contratti di servizio pubblico attuando l'articolo 19 della legge n. 124/2015 come testo unico sui servizi pubblici locali, in particolare nella gestione dei rifiuti.

v. Le norme e i meccanismi di aggregazione incentivano le unioni tra Comuni volte a ridurre il numero di enti e di amministrazioni aggiudicatrici, collegandoli ad ambiti territoriali ottimali e a bacini e livelli adeguati di servizi di trasporto pubblico locale e regionale di almeno 350 000 abitanti.

L'atto giuridico sui servizi pubblici locali attuativo dell'articolo 19 della legge n. 124/2015 deve almeno:

- definire i servizi pubblici sulla base dei criteri del diritto dell'UE;

- stabilire i principi generali di prestazione, regolamentazione e gestione dei servizi pubblici locali;

- stabilire un principio generale di proporzionalità della durata dei contratti di servizio pubblico;

- separare chiaramente le funzioni di regolamentazione e controllo e la gestione dei contratti di servizio pubblico;

- garantire che le amministrazioni locali giustifichino l'aumento della partecipazione pubblica in società per l'in house providing;

- prevedere un'adeguata compensazione dei contratti di servizio pubblico, sulla base di costi controllati da regolatori indipendenti (es. ARERA per l'energia o ART per i trasporti);

- limitare la durata media dei contratti in house e ridurre e armonizzare tra gli enti appaltanti la durata standard dei contratti aggiudicati, a condizione che la durata garantisca l'equilibrio economico e finanziario dei contratti, anche sulla base dei criteri stabiliti dall'Autorità per i trasporti.

Energia:

vi.    Rendere obbligatorio lo svolgimento di gare per i contratti di concessione per l'energia idroelettrica e definire il quadro normativo per le concessioni idroelettriche.

vii.    Rendere obbligatorio lo svolgimento di gare per i contratti di concessione per la distribuzione del gas.

viii.    Stabilire criteri trasparenti e non discriminatori per l'assegnazione di spazi pubblici per la ricarica delle auto elettriche o per la selezione degli operatori per l'installazione dei punti/delle stazioni di ricarica.

ix.    Abolire le tariffe regolamentate per la fornitura di energia elettrica per la ricarica dei veicoli elettrici.

Il quadro di concorrenza per le concessioni idroelettriche deve almeno:

-    esigere che importanti impianti idroelettrici siano regolamentati disciplinati da criteri generali e uniformi a livello centrale;

-    imporre alle Regioni di definire i criteri economici alla base della durata dei contratti di concessione;

-    eliminare gradualmente la possibilità di prorogare i contratti (come già stabilito dalla Corte costituzionale italiana);

-    obbligare le Regioni ad armonizzare i criteri di accesso ai criteri di gara (per creare un contesto imprenditoriale prevedibile).

Trasporti:

x.    Adottare criteri chiari, non discriminatori e trasparenti per l'aggiudicazione delle concessioni portuali.

xi.    Eliminare gli ostacoli che impediscono ai concessionari portuali di fondere le attività portuali in concessione in diversi porti di grandi e medie dimensioni.

xii.    Eliminare gli ostacoli che impediscono ai concessionari di fornire direttamente alcuni dei servizi portuali utilizzando le proprie attrezzature, fatta salva la sicurezza dei lavoratori, purché le condizioni necessarie per proteggere la sicurezza dei lavoratori siano necessarie e proporzionate all'obiettivo di garantire la sicurezza nelle aree portuali.

xiii.    Semplificare la revisione delle procedure per la revisione dei piani di autorizzazione dei porti.

xiv.    Attuare l'articolo 27, comma 2, lettera d), del decreto-legge n. 50/2017, che incentiva le regioni a organizzare gare per i contratti ferroviari regionali.

Rifiuti:

xv.    Semplificare le procedure di autorizzazione per gli impianti di trattamento dei rifiuti.

Avvio di un'attività imprenditoriale:

xvi.    Ridurre i tempi di accreditamento per la trasmissione di informazioni sui dipendenti da sette a quattro giorni al fine di ridurre il numero di giorni necessari per avviare un'impresa.

Vigilanza del mercato:

xvii.    Raggruppare le autorità nazionali di vigilanza del mercato in non più di 10 agenzie situate nelle principali regioni d'Italia, ciascuna delle quali incaricata di tutti i gruppi di prodotti e facente capo all'ufficio unico di collegamento istituito a norma del regolamento 2019/1020 ("Pacchetto merci").

xviii.    Imporre alle autorità nazionali di vigilanza del mercato di condurre ispezioni digitalizzate dei prodotti e raccogliere dati, di applicare l'intelligenza artificiale per tracciare i prodotti pericolosi e illeciti e di individuare tendenze e rischi nel mercato unico.

xix.    Imporre alle autorità nazionali di vigilanza del mercato di includere la formazione e l'uso del sistema di informazione e comunicazione per la vigilanza paneuropea del mercato.

xx.    Istituire nuovi laboratori accreditati per le prove su tutti i gruppi di prodotti. Tali laboratori dovranno effettuare prove sul commercio elettronico, prove fisiche di laboratorio, azioni congiunte (autorità doganali/di vigilanza del mercato; due o più autorità nazionali di vigilanza del mercato, autorità di mercato nazionali e dell'UE)

M1C2-7

Riforma 2: Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) in materia di energia.

Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) in materia di energia.

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) in materia di energia per:

i.    Eliminare gradualmente i prezzi regolamentati per le microimprese e le famiglie a partire dal 1° gennaio 2023;

ii.    Adottare misure di accompagnamento per sostenere la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell'energia elettrica.

Dette misure di accompagnamento dovranno almeno:

- prevedere aste per la base clienti per garantire parità di condizioni ai nuovi operatori;

- fissare un tetto alla quota massima di mercato a disposizione di ciascun fornitore;

- consentire ai consumatori italiani di chiedere al fornitore di energia di comunicare i loro dati di fatturazione a un fornitore terzo;

- aumentare la trasparenza della bolletta dell'energia elettrica consentendo ai consumatori di accedere alle sottocomponenti delle "spese per oneri di sistema";

- eliminare l'obbligo per i fornitori di riscuotere oneri non collegati al settore dell'energia.

M1C2-8

Riforma 2: Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi (anche di diritto derivato, se necessario) per l'effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2021.

Entrata in vigore di tutto il diritto derivato, compresi tutti i regolamenti necessari per le misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2021.

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi (anche di diritto derivato, se necessario) per l'effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2021.

M1C2-9

Riforma 2: Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2022

Disposizione che indica l'entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2022.

N/A

N/A

N/A

T4

2023

Adozione della legge annuale sulla concorrenza 2022.
La legge annuale sulla concorrenza deve comprendere almeno i seguenti elementi chiave, i cui strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) devono essere adottati ed entrare in vigore entro i
l 31 dicembre 2023.

La legge deve:
i. adottare il piano di sviluppo della rete per l'energia elettrica;

ii. promuovere la diffusione di contatori elettrici intelligenti di seconda generazione.

M1C2-10

Riforma 2: Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi (anche di diritto derivato, se necessario) per l'effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2022.

Entrata in vigore di tutto il diritto derivato, compresi tutti i regolamenti necessari per le misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2022.

N/A

N/A

N/A

T4

2023

Entrata in vigore di tutto il diritto derivato (se necessario), compresi tutti i regolamenti necessari per l'efficace attuazione e applicazione di tutte le citate misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2022.

M1C2-11

Riforma 2: Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2023

Disposizione che indica l'entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2023.

N/A

N/A

N/A

T4

2024

Adozione della legge annuale sulla concorrenza 2023. La legge annuale sulla concorrenza deve comprendere almeno i seguenti elementi chiave, i cui strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) devono essere adottati ed entrare in vigore entro il 31 dicembre 2024.

Deve comprendere almeno le seguenti misure nel settore dei trasporti/autostrade:

- rendere obbligatorio lo svolgimento di gare per i contratti di concessione autostradale e definire il quadro normativo per le concessioni autostradali, fatta salva la modalità in house entro i limiti stabiliti dal diritto dell'UE;

- richiedere all'ART (autorità di regolamentazione dei trasporti) il calcolo di un massimale di prezzo sulla base di un'analisi comparativa dei costi storici dell'intero settore economico, secondo criteri chiari, uniformi e trasparenti;

- richiedere lo svolgimento di gare per pacchetti di concessioni autostradali;

- richiedere una descrizione dettagliata dell'oggetto del contratto di concessione;

- potenziare i controlli del Ministero delle Infrastrutture sull'esecuzione delle opere autostradali;

- impedire il rinnovo automatico dei contratti di concessione e garantire la conformità degli affidamenti in house(*);

- disciplinare le condizioni di risoluzione dei contratti;

- limitare le condizioni di risoluzione dei contratti;

- ridurre, entro un periodo di tempo ragionevole (massimo cinque anni), la percentuale dei contratti in house dal 40 % al 20 %, fatti salvi i livelli occupazionali;

(*) per quanto riguarda gli affidamenti in house, la legge deve:

- richiedere una verifica ex ante obbligatoria della legalità dell'affidamento in house e vietare l'avvio della procedura di gara o degli affidamenti in house senza tale verifica;

- conferire all'Autorità per la regolamentazione dei trasporti strumenti e poteri adeguati per tali verifiche e il sostegno (giuridico) dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC);

- includere l'installazione di un numero minimo di colonnine di ricarica elettrica tra i criteri di aggiudicazione delle nuove concessioni autostradali.

Quanto alla risoluzione del contratto nell'interesse pubblico, la legge deve prevedere almeno una compensazione adeguata per consentire al concessionario di recuperare gli investimenti non completamente ammortizzati. Quanto alla risoluzione del contratto per grave inadempimento, la legge deve prevedere un giusto equilibrio tra risarcimento dei danni richiesti al concessionario e un'equa compensazione per gli investimenti non ancora recuperati. I casi di inadempimento grave devono essere esplicitamente individuati dalla legge.

M1C2-12

Riforma 2: Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi (anche di diritto derivato, se necessario) per l'effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2023.

Entrata in vigore di tutto il diritto derivato, compresi tutti i regolamenti necessari per le misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2023.

N/A

N/A

N/A

T4

2024

Entrata in vigore di tutto il diritto derivato (se necessario), compresi tutti i regolamenti necessari per l'efficace attuazione e applicazione di tutte le misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2023.

M1C2-13

Riforma 2: Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2024

Disposizione che indica l'entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2024.

N/A

N/A

N/A

T4

2025

Adozione della legge annuale sulla concorrenza 2024.

Il disegno di legge deve essere presentato al Parlamento entro giugno 2024 e essere approvato dalle Camere entro la fine dello stesso anno. Norme di diritto derivato (se necessario) entro il quarto trimestre del 2025.

M1C2-14

Riforma 2: Leggi annuali sulla concorrenza

Obiettivo

Installazione di milioni di contatori intelligenti di seconda generazione.

N/A

Numero

20

33

T4

2025

Devono essere installati almeno 33 milioni di contatori intelligenti di seconda generazione.



B.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Investimento 2: Innovazione e tecnologia della microelettronica

L'obiettivo dell'investimento è sostenere lo sviluppo della filiera strategica della microelettronica investendo nei substrati di carburo di silicio, un fattore di produzione necessario per la fabbricazione di dispositivi ad alte prestazioni. Ci si aspetta che l'investimento, che deve essere realizzato in linea con le norme vigenti in materia di aiuti di Stato, inciderà positivamente sull'occupazione.

Investimento 3: Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

L'investimento ha l'obiettivo di completare la rete nazionale ultraveloce e di telecomunicazione 5G su tutto il territorio nazionale. Ci si aspetta che esso contribuisca in modo significativo agli obiettivi della transizione digitale e a colmare il divario digitale in Italia.

L'investimento prevede l'aggiudicazione di concessioni e comprende cinque progetti di connessione più veloce:

1.Piano "Italia a 1 Giga", che fornirà connettività a 1 Gigabit/s in download e a 200 Mbit/s in upload nelle aree grigie e nere NGA (accesso di nuova generazione) a fallimento di mercato, da definire una volta completata la mappatura;

2.Piano "Italia 5G", che fornirà connessioni 5G nelle aree a fallimento di mercato, ovvero le zone dove non sono state sviluppate reti mobili o sono disponibili solamente reti mobili 3G e non è pianificato lo sviluppo di reti 4G o 5G nei prossimi anni, oppure dove vi sia un fallimento del mercato comprovato;

3.Piano "Scuola connessa", che fornirà una connettività a banda larga a 1 Gigabit/s agli edifici scolastici;

4.Piano "Sanità connessa", che fornirà una connettività a banda larga a 1 Gigabit/s alle strutture di assistenza sanitaria pubblica;

5.Piano "Collegamento isole minori", che fornirà connettività a banda ultra-larga a determinate isole minori prive di collegamento in fibra ottica con il continente.

Investimento 4: Tecnologia satellitare ed economia spaziale

L'obiettivo dell'investimento è sviluppare connessioni satellitari in vista della transizione digitale e verde e contribuire allo sviluppo del settore spaziale. L'investimento ha anche lo scopo di consentire servizi come le comunicazioni sicure e le infrastrutture di monitoraggio per vari settori dell'economia e comprende a tal fine attività sia a monte (servizi di lancio, produzione e gestione di satelliti e infrastrutture) che a valle (generazione di prodotti e servizi abilitati).

L'investimento contempla l'aggiudicazione di appalti e quattro progetti:

1.SatCom, che comprende i) attività a monte: definizione delle specifiche, progettazione, sviluppo di tre componenti, in particolare Internet of Things basato su piccoli satelliti, una missione di comunicazione quantistica basata sugli attuali sviluppi prototipici per consentire lo sviluppo di tecnologie anche per missioni di telecomunicazioni ottiche/fotoniche, e potenziamento delle infrastrutture esistenti; ii) attività a valle: progettazione, sviluppo e funzionamento di un hub e di piattaforme per la fornitura di servizi di comunicazione satellitare;

2.Osservazione della Terra, che comprende i) attività a monte: definizione delle specifiche, progettazione, sviluppo di una costellazione per il telerilevamento (radar ad apertura sintetica (SAR), osservazione iperspettrale) e contratti per lanci incentrati sul monitoraggio terrestre, marino e atmosferico; ii) attività a valle: realizzazione nel Mezzogiorno di un incubatore per applicazioni e servizi di osservazione della Terra e realizzazione del progetto CyberItaly che comprende la creazione di una replica digitale del paese.

3.Space Factory, costituito da due sottoprogetti: i) Space Factory 4.0: definizione delle specifiche, progettazione e costruzione di fabbriche intelligenti per la produzione, l'assemblaggio e il collaudo di piccoli satelliti e l'attuazione di un sistema cyber-fisico per la produzione e il gemellaggio digitale satellitare al fine di stabilire un collegamento bidirezionale tra il modello digitale e la sua controparte fisica; ii) Accesso allo spazio: ricerca, sviluppo e prototipazione per la realizzazione di tecnologie verdi per le future generazioni di propulsori e lanciatori, compresa la dimostrazione in volo di tecnologie selezionate.

4.In-Orbit Economy, che comprende la realizzazione di un dimostratore per le tecnologie di servizio e interoperabilità orbitali; il potenziamento della capacità nazionale di sorveglianza dello spazio e tracciamento (SST) anche tramite una rete di sensori terrestri per l'osservazione e il tracciamento dei detriti spaziali; la progettazione, lo sviluppo, la messa in servizio di mezzi per l'acquisizione, la gestione e la fornitura del servizio di dati a sostegno delle attività di gestione del traffico spaziale.

Si prevede che l'investimento non abbia obiettivi né implicazioni militari o di difesa.

Investimento 5: Politiche industriali di filiera e internazionalizzazione

L'obiettivo dell'investimento è rafforzare le filiere produttive, in particolare agevolando l'accesso ai finanziamenti, e promuovere la competitività delle imprese (specialmente PMI), in particolare favorendone l'internazionalizzazione e rafforzandone la resilienza dopo la crisi COVID-19.

L'investimento si compone di due linee di intervento:

1.rifinanziamento del Fondo 394/81 gestito da SIMEST: si tratta del rifinanziamento di un fondo esistente, attualmente gestito dall'agenzia pubblica SIMEST, che eroga sostegno finanziario alle imprese, in particolare PMI, per sostenerne l'internazionalizzazione mediante vari strumenti quali programmi di accesso ai mercati internazionali e sviluppo del commercio elettronico;

2.competitività e resilienza delle filiere produttive: si tratta di un sostegno finanziario erogato alle imprese, attraverso lo strumento dei Contratti di Sviluppo, per progetti che interessano catene del valore strategiche chiave, come i programmi di sviluppo industriale, i programmi di sviluppo per la tutela dell'ambiente, la mobilità sostenibile e le attività turistiche.

Gli interventi di cui sopra devono essere realizzati conformemente alle politiche di investimento in linea con gli obiettivi del regolamento (UE) 2021/241, anche in relazione all'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo", come ulteriormente specificato negli pertinenti orientamenti tecnici (2021/C58/01).

Al fine di garantire che gli interventi siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), l'accordo giuridico tra l'Italia e l'entità incaricata o l'intermediario finanziario responsabile dello strumento finanziario e la successiva politica di investimento degli strumenti finanziari devono:

I.imporre l'applicazione degli orientamenti tecnici della Commissione sulla verifica della sostenibilità per il Fondo InvestEU; e

II.escludere dall'ammissibilità il seguente elenco di attività e attivi: i) attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 5 ; ii) attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 6 ; iii) attività e attivi connessi alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 7 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 8 ; e iv) attività e attivi nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente; e

III.richiedere la verifica della conformità giuridica dei progetti alla pertinente legislazione ambientale dell'UE e nazionale da parte dell'entità o dell'intermediario finanziario incaricato per tutte le operazioni, comprese quelle esentate dalla verifica della sostenibilità.

B.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

 

Numero sequenziale

Misura

Traguardo
/

obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M1C2-15

Investimento 2: Innovazione e tecnologia della microelettronica

Obiettivo

Capacità produttiva di substrati di carburo di silicio

N/A

Numero

0

374 400

T2

2026

Realizzazione di una capacità produttiva supplementare di almeno 374 400 substrati di carburo di silicio all'anno. Per centrare l'obiettivo sarà necessario anche che la capacità aggiuntiva generi almeno 700 nuovi posti di lavoro.

M1C2-16

Investimento 3: Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti di connessione più veloce

Notifica della
aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti di connessione più veloce

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti di connessione più veloce, che devono comprendere i) "Italia a 1 Giga", ii) "Italia 5G", iii) "Scuola connessa", iv) "Sanità connessa" e v) "Collegamento isole minori"

M1C2-17

Investimento 3: Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

Obiettivo

Portare la connettività a 1 Gbps a unità residenziali

N/A

Numero

0

8 500 000

T2

2026

Portare la connettività ad almeno 1 Gbps a un minimo di 8 500 000 unità immobiliari aggiuntive (di cui almeno 450 000 case sparse, ossia situate in zone isolate) attraverso fibra FTTH/B, FWA o 5G

M1C2-18

Investimento 3: Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

Obiettivo

Portare la connettività a 1 Gbps a edifici scolastici e strutture sanitarie

N/A

Numero

0

21 279

T2

2026

Portare la connettività ad almeno 1 Gbps a un minimo di altre 9 000 scuole e 12 279 strutture sanitarie pubbliche

M1C2-19

Investimento 3: Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

Obiettivo

Portare la connettività a banda ultra-larga alle isole

N/A

Numero

0

18

T4

2023

Portare la connettività a banda ultra-larga mediante un nuovo backhaul ottico a un minimo di altre 18 isole prive di collegamenti in fibra ottica con il continente

M1C2-20

Investimento 3: Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

Obiettivo

Corridoi e strade extra-urbane con copertura 5G a 1 Gbps

N/A

Numero

0

12 600

T2

2026

Portare la copertura 5G ad almeno 1 Gbps a un minimo di altri 12 600 km di strade e corridoi suburbani

M1C2-21

Investimento 3: Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

Obiettivo

Portare la copertura 5G a 1 Gbps nelle aree a fallimento di mercato

N/A

Numero

0

15 000

T2

2026

Portare la copertura 5G ad almeno 1 Gbps a un minimo di altri 15 000 km² di aree a fallimento di mercato

M1C2-22

Investimento 4: Tecnologia satellitare ed economia spaziale

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti spaziali e di tecnologie satellitari

Notifica della
aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti spaziali e di tecn
ologie satellitari

N/A

N/A

N/A

T1

2023

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti di tecnologia spaziale e satellitare ricomprendenti i) SatCom, ii) Osservazione della Terra, iii) Space Factory e iv) In-Orbit Economy

M1C2-23

Investimento 4: Tecnologia satellitare ed economia spaziale

Obiettivo

Messa in servizio di telescopi terrestri, centro operativo SST, Space Factory e dimostratore di propulsione a propellente liquido

N/A

Numero

0

6

T2

2026

Messa in servizio di almeno altri tre telescopi ad alte prestazioni in grado di identificare oggetti spaziali, di un centro operativo di sorveglianza dello spazio e tracciamento (SST) (rete di osservazione e tracciamento dei detriti spaziali), di una Space Factory (linee integrate per la fabbricazione, l'assemblaggio, l'integrazione e il collaudo di piccoli satelliti), di un dimostratore di propulsione a propellente liquido per la nuova generazione di lanciatori

M1C2-24

Investimento 4: Tecnologia satellitare ed economia spaziale

Obiettivo

Costellazioni o prove di fattibilità (PoC) delle costellazioni

N/A

Numero

0

2

T2

2026

Realizzazione di almeno altre due costellazioni o prove di fattibilità (PoC) delle costellazioni nell'ambito delle iniziative SatCom e di Osservazione della Terra

M1C2-25

Investimento 4: Tecnologia satellitare ed economia spaziale

Obiettivo

Servizi alle amministrazioni pubbliche

N/A

Numero

0

8

T2

2026

Fornitura alle amministrazioni pubbliche di almeno altri otto servizi resi possibili da iniziative spaziali sostenute: servizio costiero e monitoraggio marittimo-costiero; servizio di qualità dell'aria; servizio movimento terra; monitoraggio della copertura dei servizi e dell'uso del suolo; servizio idrometeorologico; servizio risorse idriche; servizio di emergenza; servizio di sicurezza.

M1C2-26

Investimento 5.1: Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/81 gestito da SIMEST

Traguardo

Entrata in vigore del rifinanziamento del Fondo 394/81 e adozione della politica di investimento

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del o dei decreti-legge che rifinanziano la componente "contributi e prestiti" del Fondo 394/81

Approvazione della decisione del Consiglio di amministrazione che stabilisce i criteri di selezione dei progetti da finanziare

N/A

N/A

N/A

T3

2021

Il o i decreti-legge devono prevedere il rifinanziamento della componente "contributi e prestiti" del Fondo 394/81. Il Consiglio di amministrazione del Fondo deve approvare una decisione che definisce la politica di investimento.

La politica di investimento collegata al rifinanziamento del Fondo 394/81 deve definire come minimo: i) la natura e la portata dei progetti sostenuti, che devono essere in linea con gli obiettivi del regolamento (UE) 2021/241. Il capitolato d'oneri deve includere criteri di ammissibilità per garantire la conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) dei progetti sostenuti nell'ambito della misura mediante l'uso di una prova di sostenibilità, un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale nazionale e dell'UE; ii) il tipo di interventi sostenuti; iii) i beneficiari interessati, con una prevalenza di PMI, e i relativi criteri di ammissibilità; iv) disposizioni per reinvestire potenziali rientri in obiettivi strategici analoghi, anche oltre il 2026, qualora non siano riutilizzati per rimborsare gli interessi per prestiti contratti conformemente al regolamento (UE) 2021/241.

L'accordo contrattuale con l'entità o l'intermediario finanziario incaricati deve imporre il ricorso agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

M1C2-27

Investimento 5.1: Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/81 gestito da SIMEST

Obiettivo

PMI che hanno fruito del sostegno dal Fondo 394/81

N/A

Numero

0

4 000

T4

2021

Almeno altre 4 000 PMI hanno fruito del sostegno del Fondo 394/81 a partire dal 1º gennaio 2021.

M1C2-28

Investimento 5.2: Competitività e resilienza delle filiere produttive

Traguardo

Entrata in vigore di un decreto comprendente la politica di investimento dei Contratti di Sviluppo

Disposizione nella normativa che indica la data di entrata in vigore del decreto

N/A

N/A

N/A

T1

2022

La politica di investimento dei Contratti di Sviluppo deve definire almeno: i) la natura e la portata dei progetti sostenuti, che devono essere in linea con gli obiettivi del regolamento (UE) 2021/241. Il capitolato d'oneri deve includere criteri di ammissibilità per garantire la conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) dei progetti sostenuti nell'ambito della misura mediante l'uso di una prova di sostenibilità, un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale nazionale e dell'UE; ii) il tipo di interventi sostenuti; iii) i beneficiari interessati e i relativi criteri di ammissibilità; iv) disposizioni per reinvestire potenziali rientri per obiettivi strategici analoghi, anche oltre il 2026, qualora non siano riutilizzati per rimborsare gli interessi per prestiti contratti conformemente al regolamento (UE) 2021/241.

L'accordo contrattuale con l'entità o l'intermediario finanziario incaricati deve imporre il ricorso agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

M1C2-29

Investimento 5.2: Competitività e resilienza delle filiere produttive

Obiettivo

Contratti di Sviluppo firmati

N/A

Numero

0

40

T4

2023

Firma di almeno 40 Contratti di Sviluppo, in linea con la loro politica di investimento. Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dall'attivazione di almeno 1 500 milioni di EUR di investimenti.



C. MISSIONE 1 COMPONENTE 3 - Turismo e cultura 4.0 

La presente componente del piano italiano per la ripresa e la resilienza è intesa al rilancio di due settori colpiti pesantemente dalla crisi della pandemia di COVID-19: cultura e turismo. Le misure nel settore culturale mirano a migliorare l'accessibilità dei siti culturali, sul piano sia digitale sia fisico; ad aumentarne l'efficienza energetica e la sicurezza in caso di eventi calamitosi; a sostenere la ripresa dei settori culturale e creativo, anche promuovendo l'attrattiva dei piccoli siti culturali e del patrimonio architettonico rurale, e anche a rafforzare la coesione territoriale. A tal fine sono previsti tre complessi di misure: i) interventi volti a sviluppare il patrimonio culturale per la prossima generazione, compresi investimenti nella transizione digitale e nell'efficientamento energetico dei siti culturali; ii) rigenerazione attraverso la cultura di piccoli siti storici, patrimonio religioso e rurale; iii) interventi a favore dell'industria culturale e creativa 4.0. Le misure relative al turismo mirano a migliorare la competitività del settore, anche riducendo la frammentazione delle imprese turistiche e migliorando le economie di scala; a riqualificare e innalzare gli standard delle strutture ricettive; a incoraggiare l'innovazione digitale e l'uso delle nuove tecnologie da parte degli operatori; a sostenere la transizione verde del settore. Sono previste misure a sostegno delle imprese, PMI comprese, del settore turistico e degli operatori turistici, anche con investimenti negli strumenti digitali.

Gli investimenti e le riforme previsti nell'ambito di questa componente sono intesi a rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia, in particolare circa la necessità di "promuovere gli investimenti privati per favorire la ripresa economica" e "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3). Sostengono la coesione sociale e territoriale e la competitività dell'economia italiana, promuovendo nel contempo la digitalizzazione e la sostenibilità del settore turistico.

C.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

 

Investimento 1.1: Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale

La misura si articoli in interventi di digitalizzazione del patrimonio culturale italiano intesi a migliorare l'accesso alle risorse culturali e ai servizi digitali.

L'intervento deve concretarsi in un'infrastruttura digitale nazionale nuova, in grado di raccogliere, integrare e conservare le risorse digitali, rendendole disponibili per la fruizione pubblica attraverso piattaforme dedicate. Gli interventi sul patrimonio "fisico" devono essere accompagnati dalla digitalizzazione di quanto custodito in musei, archivi, biblioteche e luoghi della cultura, così da consentire ai cittadini di esplorare nuove forme di fruizione del patrimonio culturale.

Investimento 1.2: Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura

L'intervento mira a rimuovere le barriere architettoniche, culturali e cognitive in un insieme di istituzioni culturali italiane. Gli interventi devono essere abbinati ad attività di formazione per il personale amministrativo e per gli operatori culturali, promuovendo la cultura dell'accessibilità e sviluppando competenze sui relativi aspetti legali, di accoglienza, mediazione culturale e promozione.

Investimento 1.3: Migliorare l'efficienza energetica nei cinema, nei teatri e nei musei

L'intervento deve migliorare l'efficienza energetica degli edifici legati al settore culturale/creativo. Questi si trovano spesso in strutture obsolete, inefficienti da un punto di vista energetico, che generano elevati costi di manutenzione legati a climatizzazione, illuminazione, comunicazione e sicurezza. L'investimento deve finanziare interventi per migliorare l'efficienza di musei, cinema e teatri italiani (pubblici e privati).



Riforma 3.1: Adozione di criteri ambientali minimi per eventi culturali

Lo scopo della riforma è quello di migliorare l'impronta ecologica degli eventi culturali (quali mostre, festival, eventi culturali, eventi musicali) attraverso l'inclusione di criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici per eventi culturali finanziati, promossi o organizzati dalla pubblica autorità.

Investimento 3.3: Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde

L'obiettivo generale dell'investimento è sostenere la ripresa dei settori culturali e creativi. Due le linee di azione dell'intervento:

la prima ("Sostenere la ripresa delle attività culturali incoraggiando l'innovazione e l'uso della tecnologia digitale lungo tutta la catena del valore") mira a supportare gli operatori culturali e creativi nell'attuazione di strategie digitali e nell'accrescimento delle proprie capacità gestionali;

la seconda ("Promuovere l'approccio verde lungo tutta la filiera culturale e creativa") mira a incoraggiare un approccio sostenibile sotto il profilo ambientale lungo tutta la filiera, riducendo l'impronta ecologica, promuovendo l'innovazione e l'eco-design inclusivo, anche in chiave di economia circolare, per orientare il pubblico verso comportamenti ambientali più responsabili.

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 9 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 10 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 11 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 12 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Investimento 4.1: Hub del turismo digitale

L'obiettivo dell'intervento è creare un hub del turismo digitale, accessibile attraverso una piattaforma web dedicata, che consenta il collegamento dell'intero ecosistema turistico al fine di valorizzare, integrare, favorire la propria offerta. L'investimento deve finanziare un'infrastruttura digitale nuova, modelli di intelligenza artificiale per l'analisi dei dati e servizi digitali di base a beneficio degli operatori turistici.

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle [5] ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento [6] ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori [7] e agli impianti di trattamento meccanico biologico [8] ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

 

Riforma 4.1: Ordinamento delle professioni delle guide turistiche

L'investimento nell'hub del turismo digitale è integrato da una riforma volta a stabilire un ordinamento professionale delle guide turistiche. L'obiettivo dell'intervento è di dare, nel rispetto della normativa locale, un ordinamento professionale alle guide turistiche e al loro ambito di appartenenza. L'applicazione sistematica e omogenea della riforma permetterebbe di regolamentare i principi fondamentali della professione e di standardizzare i livelli di prestazione del servizio su tutto il territorio nazionale, producendo un effetto positivo sul mercato. La riforma deve prevedere interventi di formazione e aggiornamento professionale al fine di supportare al meglio l'offerta.






C.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/
obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M1C3-1

Investimento 1.1 - Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale

Obiettivo

Utenti formati attraverso la piattaforma di e-learning sui beni culturali

N/A

Numero

0

30 000

T4

2025

L'obiettivo del numero di utenti formati deve misurare l'efficacia dell'offerta formativa, da erogare in formato digitale per il programma di apprendimento permanente.

Gli interventi sono dei tipi seguenti:

produzione di corsi di formazione, attuazione mediante insegnamento frontale e programmi di e-learning definiti in base a una valutazione delle competenze dei diversi gruppi destinatari di discenti (corrispondenti a tre livelli di corso: competenze di base, competenze specialistiche, competenze gestionali).

L'intervento si rivolge a: personale del Ministero, personale delle istituzioni culturali degli enti locali, liberi professionisti della cultura.

M1C3-2

Investimento 1.1 - Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale

Obiettivo

Risorse digitali prodotte e pubblicate nella Biblioteca digitale

N/A

Numero

0

65 000 000

T4

2025

L'obiettivo del numero di risorse digitali deve misurare l'aumento del volume di beni culturali digitalizzati le cui riproduzioni digitali sono fruibili online attraverso tecnologie digitali.

La digitalizzazione delle risorse da completare è dei tipi seguenti: digitalizzazione di libri e manoscritti, documenti e fotografie, opere d'arte e artefatti storici e archeologici, monumenti e siti archeologici, materiali audiovisivi, compresa la normalizzazione di precedenti digitalizzazioni e metadati.

Destinatari: musei, archivi, biblioteche e istituzioni culturali

M1C3-3

Investimento 1.2 - Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura

Obiettivo

Interventi di miglioramento dell'accessibilità fisica e cognitiva nei luoghi di cultura

N/A

Numero

0

617

T2

2026

352 tra musei, monumenti, aree archeologiche e parchi, 129 archivi, 46 biblioteche e 90 siti culturali non statali.

Si tratta di interventi fisici volti a rimuovere le barriere architettoniche e dell'installazione di ausili tecnologici che consentano la fruizione alle persone con ridotte capacità sensoriali (esperienze tattili, sonore, olfattive).

Il 37 % degli interventi deve essere al Sud.

M1C3-4

Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei

Obiettivo

Interventi in musei e siti culturali statali, sale teatrali e cinema ultimati (prima parte)

N/A

Numero

0

80

T3

2023

L'indicatore si riferisce al numero di interventi ultimati, con certificazione della regolare esecuzione dei lavori.

Gli interventi da completare sono dei tipi seguenti:

 

-    pianificazione tecnico-economico-finanziaria, audit energetici, analisi ambientali iniziali, valutazione dell'impatto ambientale, rilievi e valutazioni finalizzati all'individuazione di criticità, individuazione dei conseguenti interventi per il miglioramento delle prestazioni energetiche;

-    interventi sull'involucro edilizio;

-    interventi di sostituzione/acquisizione di attrezzature, strumenti, sistemi, dispositivi, software applicativi digitali, con la strumentazione accessoria per il relativo funzionamento, acquisizione di brevetti, licenze e know-how;

-    installazione di sistemi intelligenti per il comando, la regolazione, la gestione, il monitoraggio e l'ottimizzazione a distanza del consumo energetico (edifici intelligenti) e delle emissioni inquinanti, anche impiegando tecnologie miste.

M1C3-5

Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei

Obiettivo

Interventi in musei e siti culturali statali, sale teatrali e cinema ultimati (seconda parte)

N/A

Numero

0

420

T4

2025

L'indicatore si riferisce a 55 interventi su musei e siti culturali statali, 230 su sale teatrali e 135 su cinema ultimati, con certificazione della regolare esecuzione dei lavori.

Gli interventi da completare sono dei tipi seguenti:

-    pianificazione tecnico-economico-finanziaria, audit energetici, analisi ambientali iniziali, valutazione dell'impatto ambientale, rilievi e valutazioni finalizzati all'individuazione di criticità, individuazione dei conseguenti interventi per il miglioramento delle prestazioni energetiche;

-    interventi sull'involucro edilizio;

-    interventi di sostituzione/acquisizione di attrezzature, strumenti, sistemi, dispositivi, software applicativi digitali, con la strumentazione accessoria per il relativo funzionamento, acquisizione di brevetti, licenze e know-how;

-    installazione di sistemi intelligenti per il comando, la regolazione, la gestione, il monitoraggio e l'ottimizzazione a distanza del consumo energetico (edifici intelligenti) e delle emissioni inquinanti, anche impiegando tecnologie miste.

M1C3-6

Riforma 3.1 - Adozione di criteri ambientali minimi per eventi culturali

Traguardo

Entrata in vigore di un decreto che stabilisca i criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici per eventi culturali finanziati con fondi pubblici

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto ai fini dell'adozione di criteri ambientali minimi per eventi culturali

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Devono essere adottati criteri sugli aspetti seguenti: riduzione dell'uso di carta e stampe; uso di materiali ecocompatibili; allestimento di palcoscenici con materiali riciclati e riutilizzati e arredi sostenibili; gadget a basso impatto ambientale; scelta dei luoghi in base al criterio della protezione della biodiversità; servizi di ristorazione, trasporto di persone all'evento e trasporto di materiali a basso impatto ambientale; consumo energetico per l'organizzazione dell'evento.

Devono rientrare fra i criteri sociali a promozione dell'accessibilità e dell'inclusione: la promozione dell'accessibilità per le persone con disabilità; la promozione di sbocchi occupazionali per giovani, disoccupati di lunga durata, persone appartenenti a gruppi svantaggiati (ad es. lavoratori migranti e minoranze etniche) e persone con disabilità; la garanzia della parità di accesso agli appalti per le imprese di cui sono titolari o dipendenti persone appartenenti a particolari gruppi etnici o minoranze, quali cooperative, imprese sociali e organizzazioni senza scopo di lucro; la promozione del "lavoro dignitoso" inteso come diritto a un lavoro produttivo liberamente scelto, al rispetto dei principi e diritti fondamentali sul lavoro, a un salario dignitoso, alla protezione sociale e al dialogo sociale.

La riforma deve riguardare eventi culturali quali mostre, festival e spettacoli.

M1C3-7

Investimento 3.3 - Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici all'ente attuatore/ai beneficiari per tutti gli interventi volti a gestire la transizione digitale e verde degli operatori culturali

Notifica della aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici alle organizzazioni e reti incaricate della realizzazione delle attività di sviluppo delle capacità

N/A

N/A

N/A

T4

2023

Gli enti attuatori selezionati devono essere organizzazioni o reti specializzate in possesso di competenze ed esperienza sia nel campo della formazione che in quello della produzione culturale, dell'ambiente, della gestione culturale e della formazione.

La notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali deve essere conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale

M1C3-8

Investimento 4.1 - Hub del turismo digitale

Traguardo

Aggiudicazione degli appalti per lo sviluppo del portale del turismo digitale

Notifica della aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per lo sviluppo del portale del turismo digitale

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Notifica dell'aggiudicazione degli (di tutti gli) appalti pubblici per lo sviluppo del portale del turismo digitale

Il portale del turismo digitale deve costituire una messa a scala del portale Italia.it grazie alla realizzazione di un'architettura cloud e aperta, con conseguente miglioramento notevole dell'interconnessione con l'ecosistema. La messa a scala del portale deve implicare: la creazione di un'interfaccia frontale e di un albero di navigazione nuovi; il rifacimento del layout, della struttura e delle funzionalità delle sezioni, delle pagine e degli articoli; l'introduzione di mappe; la gestione multilingue (al momento del passaggio, il portale sarà presentato in italiano e in inglese). L'integrazione delle altre lingue, attualmente presenti, è prevista nei mesi immediatamente successivi alla messa in servizio.

Aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali conformemente agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale

M1C3-9

Investimento 4.1- Hub del turismo digitale

Obiettivo

Coinvolgimento degli operatori turistici nell'hub del turismo digitale

N/A

Numero

0

20 000

T2

2024

Il numero di operatori turistici coinvolti (ad es. hotel, tour operator e imprese dei codici ATECO 55.00.00; 79.00.00) rappresenta il 4 % dei 500 000 operatori italiani stimati (attività di prenotazione, pianificazione degli itinerari, biglietteria).

Almeno il 37 % degli operatori turistici coinvolti deve essere ubicato nel Sud

M1C3-10

Riforma 4.1 - Ordinamento delle professioni delle guide turistiche

Traguardo

Definizione di uno standard nazionale per le guide turistiche

La definizione dello standard nazionale minimo non deve implicare la creazione di una nuova professione regolamentata

N/A

N/A

N/A

T4

2023

La definizione dello standard nazionale minimo non deve implicare la creazione di una nuova professione regolamentata.

La riforma deve prevedere formazione e aggiornamento professionale al fine di supportare meglio l'offerta. La riforma deve permettere l'acquisizione di una qualifica professionale univoca conforme a standard omogenei a livello nazionale, adottata con decreto ministeriale nell'ambito dell'intesa Stato Regioni.

M1C3-11

Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei

Traguardo

Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse

per migliorare l'efficienza energetica nei luoghi della cultura

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura (MIC) per l'assegnazione delle risorse per migliorare l'efficienza energetica nei luoghi della cultura

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Sono luoghi della cultura cinema, teatri e musei.

(Inv. 1.3) Nell'ambito dell'obiettivo 1, l'intervento volto a migliorare l'efficienza energetica dei musei e altri luoghi della cultura è attuato tramite riconoscimento delle proposte di progetto presso i siti culturali statali (MIC). Per gli obiettivi 2 e 3 l'individuazione dei soggetti non statali deve invece essere effettuata mediante gare d'appalto.

L'aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali deve essere conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale

C.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Investimento 2.1: Attrattività dei borghi

L'investimento è ricompreso nel "Piano Nazionale Borghi", un programma di sostegno allo sviluppo economico/sociale delle zone svantaggiate basato sulla rigenerazione culturale dei piccoli centri e sul rilancio turistico. Le azioni si articolano su progetti locali integrati a base culturale.

Gli interventi devono vertere su: i) recupero del patrimonio storico, riqualificazione degli spazi pubblici aperti (es. eliminando le barriere architettoniche, migliorando l'arredo urbano), creazione di piccoli servizi culturali anche a fini turistici; ii) incoraggiamento della creazione e promozione di nuovi itinerari (es., itinerari tematici, percorsi storici) e visite guidate; iii) introduzione di sostegni finanziari per le attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 13 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 14 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 15 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 16 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che siano selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Investimento 2.2: Tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

Questo investimento deve dare impulso a un sistematico processo di valorizzazione di edifici storici rurali (di privati o di enti del terzo settore) e di tutela del paesaggio.

Molti edifici rurali e strutture agricole hanno subito un progressivo processo di abbandono, degrado e alterazioni che ne ha compromesso le caratteristiche distintive, nonché il rapporto con gli spazi circostanti. Attraverso il recupero del patrimonio edilizio rurale l'intervento deve migliorare la qualità paesaggistica del territorio nazionale, restituendo alla collettività un patrimonio edilizio sottoutilizzato e non accessibile al pubblico.

Investimento 2.3: Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

L'investimento mira a contrastare il declino urbano e a ripristinare luoghi identitari per le comunità, creando nuove possibilità di rigenerazione delle economie locali e di attenuazione dell'impatto della crisi e migliorando le competenze di gestione e manutenzione dei parchi e giardini storici.

L'investimento è volto alla riqualificazione di parchi e giardini storici e mette in piedi un'estesa azione di conoscenza e di recupero dei parchi e giardini storici italiani nella prospettiva di una loro corretta manutenzione, gestione e fruizione pubblica. Devono essere destinate risorse per la rigenerazione di questi luoghi e la formazione di personale locale che possa curarli/preservarli nel tempo.

Al di là del valore storico-culturale, i parchi e giardini storici concorrono a rafforzare i valori ambientali e svolgono un ruolo importante per la conservazione della biodiversità, la produzione di ossigeno, la riduzione del livello di inquinamento ambientale e del rumore, la regolazione del microclima.

Investimento 2.4: Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art)

Deve essere realizzato un piano di interventi preventivi antisismici per ridurre significativamente il rischio per i luoghi di culto, così da evitare i potenziali costi di ripristino dopo eventi calamitosi, oltre che la perdita definitiva di molti beni. Il piano di interventi prevede tre componenti: la messa in sicurezza antisismica dei luoghi di culto; il restauro del patrimonio del Fondo Edifici di Culto (FEC) e la realizzazione di depositi per il ricovero delle opere d'arte coinvolte negli eventi calamitosi.

L'investimento prevede inoltre la realizzazione del Centro Funzionale Nazionale per la salvaguardia dei beni culturali da rischi di natura antropica e naturale (CEFURISC), consentendo un utilizzo più sinergico delle tecnologie esistenti e dei sistemi ambientali per monitoraggio, sorveglianza e gestione dei luoghi culturali. 

Investimento 4.2: Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

L'intervento è destinato sostenere le imprese attive nel turismo. Si articola in un credito fiscale per migliorie delle strutture ricettive, un fondo di garanzia per agevolare l'accesso al credito per le imprese del settore (tramite una speciale sezione del Fondo di garanzia per le PMI), l'attivazione del Fondo tematico della BEI per il turismo a sostegno di investimenti innovativi nel settore, un fondo azionario (Fondo nazionale del turismo) per la riqualificazione di immobili ad alto potenziale turistico. Tali misure devono essere integrate da un ulteriore strumento finanziario (FRI - Fondo rotativo) a sostegno delle imprese operanti nel settore del turismo. Gli interventi di cui sopra devono essere realizzati conformemente alle politiche di investimento in linea con gli obiettivi del regolamento (UE) 2021/241, anche in relazione all'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo", come ulteriormente specificato negli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza (2021/C58/01).

Affinché gli interventi siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), l'accordo giuridico e la successiva politica di investimento degli strumenti finanziari devono:

I.richiedere l'applicazione degli orientamenti tecnici della Commissione sulla verifica della sostenibilità per il Fondo InvestEU; e

II.escludere dall'ammissibilità il seguente elenco di attività e attivi: i) attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 17 ; ii) attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che conseguono proiezioni delle emissioni di gas a effetto serra che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento; 18 ; iii) attività e attivi connessi alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 19 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 20 ; e iv) attività e attivi in cui lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti può causare danni all'ambiente; e

III.richiedere la verifica della conformità giuridica dei progetti alla legislazione ambientale dell'UE e nazionale da parte dell'entità o dell'intermediario finanziario incaricato per tutte le operazioni, comprese quelle esentate dalla verifica della sostenibilità.

 

Investimento 3.1: Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà)

L'investimento ha l'obiettivo di potenziare la competitività del settore cinematografico e audiovisivo italiano. Il progetto è finalizzato all'attenuazione dell'impatto sociale ed economico della crisi con l'obiettivo del potenziamento di crescita economica, occupazionale e competitività, anche agendo sulla formazione, con tre linee di intervento:

·costruzione di nuovi studi e recupero di quelli esistenti, costruzione di nuovi teatri ad alta tecnologia con allegati;

·investimenti innovativi per potenziare le attività di produzione e formazione del Centro Sperimentale di Cinematografia, anche in termini di nuovi strumenti di produzione audiovisiva, internazionalizzazione e scambi culturali, allestimento di un laboratorio fotochimico per la conservazione delle pellicole;

·attività di sviluppo di infrastrutture ("virtual production live set") ad uso professionale e didattico tramite e-learning, digitalizzazione e modernizzazione del parco immobiliare ed impiantistico; rafforzamento delle capacità e competenze professionali nel settore audiovisivo legate soprattutto a favorire la transizione tecnologica.

Investimento 4.3: Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

Il progetto deve aumentare il numero di siti turistici accessibili, creare alternative turistiche e culturali valide e qualificate rispetto alle aree centrali affollate, incrementare l'uso delle tecnologie digitali e potenziare le aree verdi e la sostenibilità del turismo. L'investimento si compone di sei linee di intervento:

1."Patrimonio culturale di Roma per Next Generation EU", vertente su rigenerazione e restauro del patrimonio culturale e urbano e dei complessi ad alto valore storico e architettonico della città di Roma;

2."Cammini giubilari" (Dalla Roma pagana alla Roma cristiana), vertente su valorizzazione, messa in sicurezza, consolidamento antisismico e restauro di luoghi ed edifici di interesse storico e di percorsi archeologici;

3.#LaCittàCondivisa, vertente sulla riqualificazione dei siti ubicati nelle aree periferiche;

4.#Mitingodiverde, vertente su interventi in parchi, giardini storici, ville e fontane;

5.#Roma 4.0, vertente su digitalizzazione dei servizi culturali e sviluppo di app per i turisti;

6.#Amanotesa, volta all'incremento dell'offerta culturale nelle periferie per promuovere l'inclusione sociale.

C.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo
/

obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi 
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M1C3-12

Investimento 2.1 - Attrattività dei borghi

Traguardo

Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione ai comuni delle risorse destinate all'attrattività dei borghi

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura (MIC) per l'assegnazione ai comuni delle risorse destinate all'attrattività dei borghi

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Il decreto del Ministero della Cultura deve assegnare ai comuni le risorse destinate all'attrattività dei borghi

Partecipano al miglioramento dell'attrattività dei borghi i 250 comuni/borghi che hanno trasmesso al Ministero della Cultura programmi di intervento.

Per selezionare i 250 borghi si devono applicare i criteri (Inv. 2.1) stabiliti congiuntamente da MIC, Regioni, ANCI e aree interne, che: in via preliminare devono individuare le aree territoriali ammissibili (Inv. 2.1) in considerazione delle complementarità tra i diversi programmi. La selezione dei borghi deve poi essere effettuata sulla base di: a) criteri territoriali, economici e sociali (indicatori statistici); b) capacità del progetto di incidere sull'attrattiva turistica e di aumentare la partecipazione culturale. Gli indicatori statistici considerati sono: entità demografica (comuni con pop. <5 000 ab.) e relativa tendenza; flussi turistici, visitatori di musei; consistenza dell'offerta turistica (alberghi e altre strutture ricettive, B&B, camere, alloggi in affitto); tendenza demografica del comune; grado di partecipazione culturale della popolazione; consistenza delle imprese culturali, creative e turistiche (con e senza scopo di lucro) e del relativo personale.

L'aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati nell'ambito degli inviti a presentare proposte concorrenziali deve indicare quanto segue:

a) criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

b) l'impegno a garantire che il contributo climatico dell'investimento secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241 rappresenti almeno il 25 % del costo totale dell'investimento sostenuto dall'RRF;

c) impegno a riferire in merito all'attuazione della misura a metà della durata del regime e alla fine dello stesso.

M1C3-13

Investimento 2.2 - Tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

Traguardo

Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse

per la tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura (MIC) per l'assegnazione delle risorse

per la tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Il decreto del Ministero della Cultura deve assegnare le risorse

per la tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale.

Per la tutela e la valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale (Inv. 2.2), la selezione dei beni da recuperare deve privilegiare la capacità dell'investimento di produrre effetti sugli obiettivi di conservazione dei valori paesaggistici. Deve essere attribuita priorità a:

- beni situati in aree territoriali di elevato valore paesaggistico (beni situati in aree di interesse paesaggistico o di notevole interesse pubblico (artt. 142-139 DLgs 42/2004), paesaggi con riconoscimento UNESCO o con GIAHS della FAO;

- beni già d'uso pubblico o che il proprietario accetta di rendere accessibili al pubblico, anche in circuiti e reti integrati del territorio;

- "progetti d'area", presentati per temi aggregati, in grado di aumentare l'efficacia nel conseguimento degli obiettivi di riassetto paesaggistico;

- progetti situati in zone che potenziano le integrazioni e sinergie con altri candidati al PNRR e altri piani/progetti di natura territoriale sostenuti dal programmatore nazionale (Ministero della Cultura).

Ai fini della definizione dei tipi di architettura rurale oggetto dell'intervento, può essere di riferimento il decreto del MiBAC 6 ottobre 2005 (in attuazione della legge 24 dicembre 2003, n. 378 - tutela e valorizzazione dell'architettura rurale). In via preliminare i criteri possono riguardare: lo stato di conservazione dei beni, i livelli di utilizzo, il ruolo che svolgono nei contesti territoriali e urbani.

L'aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali deve essere conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M1C3-14

Investimento 2.3 - Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

Traguardo

Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse

per progetti per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura (MIC) per l'assegnazione delle risorse

per progetti per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Il decreto del Ministero della Cultura deve assegnare agli enti competenti le risorse per i progetti per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici.

I parchi e i giardini storici (Inv. 2.3) oggetto di intervento sono esclusivamente beni culturali tutelati, dichiarati di interesse artistico o storico. Possono essere di proprietà pubblica, del Ministero della Cultura, così come possono non essere beni dello Stato. I siti devono essere selezionati in base ai criteri definiti da un gruppo di coordinamento tecnico-scientifico, composto da rappresentanti di MIC, università, ANCI, associazioni settoriali.

L'aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali deve essere conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M1C3-15

Investimento 2.4 - Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art)

Traguardo

Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse

per la sicurezza sismica nei luoghi di culto e il restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC)

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura (MIC) per l'assegnazione delle risorse

per la sicurezza sismica nei luoghi di culto e il restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC)

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Il decreto del Ministero della Cultura deve determinare l'ente attuatore e l'ammissibilità e il finanziamento dei complessi oggetto di intervento,

con la relativa tipologia.

(Inv. 2.4) Gli interventi di prevenzione e sicurezza antisismica nei luoghi di culto riguardano le zone interessate dai vari terremoti che hanno colpito regioni italiane dal 2009 in avanti (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria).

Gli interventi del FEC (Fondo Edifici di Culto) sono selezionati in base allo stato di conservazione dei beni del patrimonio del FEC.

L'aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali deve essere conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M1C3-16

Investimento 2.1 - Attrattività dei borghi

Obiettivo

Interventi di valorizzazione di siti culturali o turistici ultimati

N/A

Numero

0

1 300

T2

2025

Per centrare l'obiettivo sarà necessario anche sostenere almeno 1 800 imprese per progetti nei piccoli borghi storici.

L'obiettivo deve misurare il numero di interventi di valorizzazione dei siti culturali e turistici ultimati, ciascuno con certificazione della regolare esecuzione dei lavori (restauro e riqualificazione del patrimonio culturale, edifici destinati a servizi culturali e turistici, piccole infrastrutture turistiche). Devo essere compresi i tipi di intervento seguenti:

- riutilizzo adattativo e ristrutturazione funzionale, strutturale e impiantistica di edifici e spazi pubblici per i servizi culturali (quali musei e biblioteche), miglioramento dell'efficienza energetica, uso di energie alternative e rinnovabili e rimozione delle barriere che limitano l'accesso alle persone con disabilità;

- conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale (archeologico, storico-artistico, architettonico, demo-etno-antropologico);

- allestimento di piattaforme di conoscenza e di informazione e di sistemi di informazione integrati;

- allestimento di attività culturali e artistiche, predisposizione e promozione di itinerari culturali e tematici, itinerari storici, itinerari ciclabili e/o pedonali per il collegamento e la fruizione di luoghi di interesse turistico-culturale (quali musei, monumenti, siti UNESCO, biblioteche, aree archeologiche e altre attrazioni culturali, religiose e artistiche);

- sostegno alle imprese culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali.

Il 37% degli interventi deve riguardare le regioni meno avanzate.

M1C3-17

Investimento 2.2 - Tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

Obiettivo

Interventi di tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale ultimati

N/A

Numero

0

3 000

T4

2025

L'obiettivo indica il numero complessivo di beni oggetto di interventi ultimati (con certificazione della regolare esecuzione dei lavori).

Per centrare l'obiettivo sarà necessario anche l'avvio di altri 900 lavori di tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale (con certificazione dell'inizio dei lavori).

Gli interventi da completare sono dei tipi seguenti:

1. riassetto conservativo e recupero funzionale di insediamenti agricoli, artefatti e edifici storici rurali, colture agricole di interesse storico ed elementi tipici dell'architettura e del paesaggio rurale. Come tecniche di restauro e di adeguamento strutturale devono essere privilegiate le soluzioni ecocompatibili e le fonti energetiche alternative;

2. completamento del censimento del patrimonio rurale edificato e realizzazione di ausili informativi nazionali e regionali.

M1C3-18

Investimento 2.3 - Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

Obiettivo

Numero di parchi e giardini storici riqualificati

N/A

Numero

0

40

T4

2024

L'indicatore deve riferirsi al numero di parchi e giardini storici riqualificati (con certificazione della regolare esecuzione dei lavori).

Per centrare l'obiettivo sarà necessario anche che almeno 1 260 operatori abbiano completato i corsi di formazione.

Gli interventi da completare per centrare l'obiettivo della riqualificazione di parchi e giardini storici sono dei tipi seguenti:    manutenzione/ripristino/gestione dell'evoluzione della componente vegetale; restauro delle attuali componenti architettoniche e monumentali (piccoli edifici, fontane e arredi, ecc.); analisi e ottimizzazione degli attuali metodi di uso degli spazi, nel rispetto delle aree più fragili o più preziose; interventi volti a garantire l'accessibilità delle persone con funzionalità ridotta, la messa in sicurezza delle aree recintate, cancelli d'ingresso, sistemi di videosorveglianza; realizzazione di ausili informativi (quali manifesti e guide) per promuovere la conoscenza e l'uso consapevole da parte dei cittadini; azioni di valorizzazione per promuovere l'uso culturale, educativo e ricreativo.

M1C3-19

Investimento 2.4 - Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art)

Obiettivo

Interventi per la sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art) ultimati

N/A

Numero

0

300

T4

2025

L'obiettivo deve misurare il numero di interventi ultimati per la sicurezza sismica nei luoghi di culto, il restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e i siti di ricovero per le opere d'arte dopo eventi calamitosi (con certificazione della regolare esecuzione dei lavori).

Gli interventi devono comprendere:

i) interventi antisismici di prevenzione sui beni architettonici per rimediare ai danni esistenti e preservare il patrimonio culturale;
ii) il progetto conservativo
Recovery Art, che deve prevedere la creazione di depositi temporanei e protetti per la preservazione dei beni mobili in caso di catastrofe.

M1C3-20

Investimento 3.2 - Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà)

Traguardo

Firma del contratto tra l'ente attuatore Istituto Luce Studios e le società in relazione alla costruzione di nove studi

Pubblicazione del contratto firmato

N/A

N/A

N/A

T2

2023

L'indicatore deve misurare il numero di procedure di affidamento dei lavori concluse con la firma del contratto di aggiudicazione dei lavori. L'intervento comprende: costruzione di nuovi studi, recupero degli studi esistenti, investimenti in nuove tecnologie, sistemi e servizi digitali per potenziare gli studi cinematografici di Cinecittà gestiti da Istituto Luce Cinecittà SRL.

Il contratto tra l'ente attuatore Istituto Luce Studios e le società deve prevedere i criteri di selezione/ammissibilità ai fini della conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) dei beni/attività sostenuti e/o delle società.

Impegno/obiettivo di investire il 20 % in beni/attività e/o società conformi ai criteri di selezione per il controllo digitale e il 70 % ai criteri di selezione per il controllo del clima.

M1C3-21

Investimento 3.2 - Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà)

Obiettivo

Numero di teatri i cui lavori di riqualificazione, ammodernamento, costruzione sono stati ultimati

N/A

Numero

0

17

T2

2026

Gli interventi riguardano:

- la costruzione di tredici studi nuovi;

- il rinnovo di quattro teatri esistenti.

Il completamento degli interventi è attestato dal certificato di regolare esecuzione.

M1C3-22

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Traguardo

Politica di investimento per il

Fondo tematico della Banca europea per gli investimenti

Adozione della politica di investimento

N/A

N/A

N/A

T4

2021

La politica di investimento deve definire almeno: natura, ambito e operazioni sostenute, beneficiari interessati, criteri di ammissibilità dei beneficiari finanziari e loro selezione mediante bando di gara; disposizioni per reinvestire i potenziali rientri per gli stessi obiettivi strategici.

La politica di investimento deve prevedere che il 50 % del fondo sia destinato a misure di efficienza energetica.

La politica di investimento deve prevedere criteri di selezione che assicurino la conformità delle operazioni sostenute nell'ambito di questo intervento agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M1C3-23

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Traguardo

Politica di investimento per il Fondo nazionale del turismo

Adozione della politica di investimento

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Il fondo è destinato all'acquisto, alla ristrutturazione e alla valorizzazione di immobili in Italia, per sostenere lo sviluppo turistico nelle zone più colpite dalla crisi o situate ai margini (zone costiere, isole minori, regioni ultraperiferiche e zone rurali e montane).

La politica di investimento deve prevedere criteri di selezione che assicurino la conformità delle operazioni sostenute nell'ambito di questo intervento agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M1C3-24

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Traguardo

Politica di investimento per il

Fondo di garanzia per le PMI

Adozione della politica di investimento

N/A

N/A

N/A

T4

2021

La politica di investimento deve prevedere che il 50 % del fondo sia destinato a misure di efficienza energetica.

La politica di investimento deve prevedere criteri di selezione che assicurino la conformità delle operazioni sostenute nell'ambito di questo intervento agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M1C3-25

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Traguardo

Politica di investimento per il

Fondo rotativo

Adozione della politica di investimento

N/A

N/A

N/A

T4

2021

La politica di investimento deve prevedere che il 50 % del fondo sia destinato a misure di efficienza energetica.

La politica di investimento deve prevedere criteri di selezione che assicurino la conformità delle operazioni sostenute nell'ambito di questo intervento agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M1C3-26

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

 

Traguardo

Entrata in vigore del decreto attuativo per il credito d'imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legge di bilancio che autorizza i crediti d'imposta e disposizione nei relativi atti di esecuzione che ne indica l'entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T4

2021

La normativa di riferimento per la concessione del credito d'imposta è la legge 31 maggio 2014, n. 83, che ha introdotto il riconoscimento di un credito d'imposta per gli interventi di riqualificazione delle strutture ricettive turistiche.

Criteri di selezione/ammissibilità ai fini della conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) dei beni/attività sostenuti e dei beneficiari che prevedano almeno l'uso di un elenco di esclusione, assoggettino i beni/attività sostenuti e i beneficiari al requisito di conformità alla normativa ambientale nazionale e dell'UE da parte dei beni/attività sostenuti e dei beneficiari e assicurino la conformità.

M1C3-27

Investimento 4.3 - Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

Obiettivo

Numero di

siti culturali e turistici la cui riqualificazione ha raggiunto, in media, il 50 % dello stato di avanzamento lavori (SAL) (prima parte)

N/A

Numero

0

200

T4

2024

L'investimento deve interessare interventi di:

1. riqualificazione e restauro del patrimonio culturale e urbano e dei complessi di alto valore storico-architettonico della città di Roma, per la linea di investimento "Patrimonio culturale di Roma per Next Generation EU";

2.valorizzazione, messa in sicurezza, consolidamento antisismico e restauro di luoghi ed edifici di interesse storico e di percorsi archeologici, per la linea di investimento "Cammini giubilari";

3.riqualificazione dei siti ubicati nelle aree periferiche, per la linea di investimento #LaCittàCondivisa;

4.interventi su parchi, giardini storici, ville e fontane, per la linea di investimento #Mitingodiverde;

5.digitalizzazione dei servizi culturali e sviluppo di app per i turisti, per la linea di investimento #Roma 4.0;

6.incremento dell'offerta culturale nelle periferie per promuovere l'inclusione sociale, per la linea di investimento #Amanotesa.

L'investimento deve interessare interventi di riqualificazione in almeno 5 siti archeologici/culturali per la linea di investimento "Patrimonio culturale di Roma per Next Generation EU"; almeno 125 siti archeologici/culturali per "Cammini giubilari"; almeno 50 siti archeologici/culturali per #Lacittàcondivisa; almeno 15 siti archeologici/culturali per #Mitingodiverde; almeno 5 siti archeologici/culturali per #Roma 4.0.

 

Per centrare l'obiettivo sarà necessario anche il completamento del 50 % dei progetti della linea di investimento #Amanotesa.

M1C3-28

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Obiettivo

Numero di imprese turistiche beneficiarie del credito d'imposta per infrastrutture e/o servizi

N/A

Numero

0

3 500

T4

2025

Almeno 3 500 imprese turistiche beneficiarie del credito d'imposta per infrastrutture e/o servizi.

Il sostegno fornito dal credito d'imposta deve migliorare la qualità dell'ospitalità turistica mediante:

-investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale (fonti rinnovabili a minor consumo energetico);

-riqualificazione e aumento degli standard qualitativi delle strutture ricettive italiane. 

M1C3-29

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Obiettivo

Numero di progetti turistici da sostenere con i fondi tematici della Banca europea per gli investimenti

N/A

Numero

0

150

T4

2025

Sostegno di almeno 150 progetti turistici

Il sostegno fornito dai fondi tematici della Banca europea per gli investimenti deve mirare a:

-sostenere gli investimenti innovativi a favore della transizione digitale;

-aumentare l'offerta di servizi al turismo;

incoraggiare i processi di aggregazione delle imprese.

M1C3-30

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Obiettivo

Fondi tematici della Banca europea per gli investimenti:

erogazione al Fondo di un totale di 350 000 000 EUR

N/A

Numero

0

350 000 000

T4

2022

L'erogazione deve essere in linea con la politica di investimento definita nel traguardo.

M1C3-31

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Obiettivo

Fondo nazionale del turismo:

erogazione al Fondo di un totale di 150 000 000 EUR in sostegno al capitale

N/A

Numero

0

150 000 000

T4

2022

L'erogazione deve essere in linea con la politica di investimento definita nel traguardo.

M1C3-32

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Obiettivo

Numero di imprese turistiche da sostenere tramite il Fondo di garanzia per le PMI

 

N/A

Numero

0

11 800

T4

2025

Almeno 11 800 imprese turistiche sostenute dal Fondo di garanzia per le PMI.

La concessione delle garanzie deve avvenire sulla base di una procedura di valutazione.

 

I beneficiari del Fondo di garanzia per le PMI devono essere PMI del settore turistico e giovani fino ai 35 anni di età che intendono avviare un'attività nel settore turistico.

Il sostegno proveniente dal Fondo di garanzia per le PMI deve essere volto a:

-investire nell'innovazione della catena di approvvigionamento;

-investire nella sicurezza e nella sostenibilità ambientale;

-investire nella digitalizzazione per accelerare l'innovazione/trasformazione digitale;

-sostenere il miglioramento della qualità dei servizi e la riqualificazione delle strutture ricettive;

-promuovere le aggregazioni e la creazione di reti di imprese.

M1C3-33

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Obiettivo

Numero di imprese da sostenere tramite il Fondo rotativo (prima parte)

N/A

Numero

0

300

T4

2025

Almeno 300 imprese sostenute dal Fondo rotativo.

Gli interventi finanziati dal Fondo rotativo possono includere:

-interventi di riqualificazione energetica;

-interventi sull'involucro edilizio e di ristrutturazione, conformemente all'articolo 3, primo comma, lettera b), del decreto del Presidente della Repubblica n. 380/2001 (testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia);

-rimozione delle barriere architettoniche;

-sostituzione integrale o parziale dei sistemi di condizionamento dell'aria;

-acquisto di arredi o componenti d'arredo destinati esclusivamente alle strutture ricettive contemplate dal decreto;

-interventi per l'adozione di misure antisismiche;

-rinnovo di componenti d'arredo;

-realizzazione di piscine termali e acquisto di attrezzature e apparati necessari allo svolgimento di attività termali, nonché al rinnovo delle strutture espositive per le fiere.

M1C3-34

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Obiettivo

Numero di proprietà immobiliari riqualificate per il turismo dal Fondo nazionale del turismo

Numero

0

12

T4

2025

Almeno 12 proprietà immobiliari riqualificate per il turismo dal Fondo nazionale del turismo; il numero potrebbe raggiungere i 17 immobili, considerando l'effetto leva.

Il sostegno proveniente dal Fondo nazionale del turismo deve essere volto a:

-investire nell'innovazione a livello di prodotti, processi e gestione onde dare impulso alla trasformazione digitale dell'offerta di servizi turistici;

-investire per garantire la qualità degli standard dell'ospitalità turistica;

-promuovere le aggregazioni e la creazione di reti di imprese.

M1C3-35

Investimento 4.3 - Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

Traguardo

Firma dell'accordo per ciascuno dei sei progetti tra Ministero del Turismo e beneficiari/enti attuatori

Pubblicazione dell'accordo di programma tra Ministero del Turismo, Comune di Roma Capitale e gli altri soggetti coinvolti

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Devono essere firmati accordi per i sei progetti seguenti:
1) Patrimonio culturale di Roma per Next Generation EU; 2) Dalla Roma pagana alla Roma cristiana - cammini giubilari; 3) #Lacittàcondivisa; 4) #Mitingodiverde; 5) Roma 4.0; 6) #Amanotesa.

L'elenco dei beneficiari/enti attuatori deve comprendere: Città di Roma Capitale, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Roma (MIC), Parco archeologico del Colosseo, Parco archeologico dell'Appia Antica, Diocesi di Roma, Ministero del Turismo, Regione Lazio.

Prima del bando di gara devono essere stabiliti i criteri di selezione e di aggiudicazione e le specificità dei progetti, con le relative risorse.

L'aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali deve essere conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale.

 

M1C3-36

Investimento 4.3 - Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

Obiettivo

Numero di

riqualificazioni di siti culturali e turistici ultimate

N/A

Numero

0

200

T2

2026

L'investimento deve interessare interventi di:

-riqualificazione e restauro del patrimonio culturale e urbano e dei complessi di alto valore storico-architettonico della città di Roma, per la linea di investimento "Patrimonio culturale di Roma per Next Generation EU";

-valorizzazione, messa in sicurezza, consolidamento antisismico e restauro di luoghi ed edifici di interesse storico e di percorsi archeologici, per la linea di investimento "Cammini giubilari";

-riqualificazione dei siti ubicati nelle aree periferiche, per la linea di investimento #LaCittàCondivisa;

-interventi su parchi, giardini storici, ville e fontane, per la linea di investimento #Mitingodiverde;

-digitalizzazione dei servizi culturali e sviluppo di app per i turisti, per la linea di investimento #Roma 4.0;

-incremento dell'offerta culturale nelle periferie per promuovere l'inclusione sociale, per la linea di investimento #Amanotesa.

-

L'investimento deve interessare interventi di riqualificazione in almeno 5 siti archeologici/culturali per la linea di investimento "Patrimonio culturale di Roma per Next Generation EU"; almeno 125 siti archeologici/culturali per "Cammini giubilari"; almeno 50 siti archeologici/culturali per #Lacittàcondivisa; almeno 15 siti archeologici/culturali per #Mitingodiverde; almeno 5 siti archeologici/culturali per #Roma 4.0.

Per centrare l'obiettivo saranno necessari anche il completamento di tutti i progetti della linea di investimento #Amanotesa e disponibilità al pubblico dell'applicazione "CaputMundi - Roma4U".



D.MISSIONE 2 COMPONENTE 1 - economia circolare e agricoltura sostenibile

Questa componente del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia riguarda investimenti e riforme relativi alla gestione dei rifiuti, all'economia circolare, al sostegno alle filiere agroalimentari e alla transizione ecologica. Tali riforme e investimenti sono integrati da riforme volte ad aumentare la concorrenza nella gestione dei rifiuti e nei servizi pubblici locali nell'ambito della componente della riforma del contesto imprenditoriale e a migliorare il consumo idrico per l'agricoltura. Questa componente risponde alle raccomandazioni specifiche per paese di concentrare gli investimenti sulla transizione ecologica, compresa l'economia circolare.

Gli investimenti e le riforme previsti nell'ambito di questa componente sono intesi a rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2020 e nel 2019 in ordine alla necessità di "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare […] sulla gestione dei rifiuti e delle risorse idriche" (CSR 2020, punto 3) e di "incentrare la politica economica connessa agli investimenti [...] sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali" (CSR 2019, punto 3).

Ci si attende che nessuna misura di questa componente arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

D.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

Economia circolare

Riforma 1.1 – Strategia nazionale per l'economia circolare

Questa riforma consiste nell'adozione di un'ampia strategia nazionale per l'economia circolare, che riguarda un nuovo sistema di tracciabilità digitale dei rifiuti, incentivi fiscali a sostegno delle attività di riciclaggio e dell'utilizzo di materie prime secondarie, una revisione del sistema di tassazione ambientale, il diritto al riutilizzo e alla riparazione, la riforma del sistema di responsabilità estesa del produttore e dei consorzi, il sostegno agli strumenti normativi esistenti (quali la legislazione sulla cessazione della qualifica di rifiuto, o End of Waste, e i Criteri Ambientali Minimi nel quadro degli appalti verdi) e il sostegno al progetto di simbiosi industriale. La riforma del sistema di responsabilità estesa del produttore e dei consorzi risponde inoltre alla necessità di un uso più efficiente del contributo ambientale per garantire l'applicazione di criteri trasparenti e non discriminatori. Deve essere creato un organo di vigilanza ad hoc con l'obiettivo di monitorare il funzionamento e l'efficacia dei sistemi dei consorzi sotto la presidenza del Ministero per la Transizione Ecologica (MITE). La misura riguarda tutti i consorzi (non solo il consorzio nazionale imballaggi CONAI).

Riforma 1.3 – Supporto tecnico alle autorità locali

Questa riforma consiste nel supporto tecnico del governo alle autorità locali per l'attuazione della normativa ambientale dell'UE e nazionale, per lo sviluppo di piani e progetti in materia di gestione dei rifiuti e per le procedure di gara. Il supporto per le procedure di gara deve garantire che le autorizzazioni alla gestione dei rifiuti siano rilasciate in modo trasparente e non discriminatorio con un aumento delle procedure competitive al fine di conseguire standard più elevati per i servizi pubblici. Questa riforma sostiene pertanto l'attuazione delle riforme della gestione dei rifiuti proposte nella componente relativa al contesto imprenditoriale. Il supporto tecnico riguarda anche gli appalti verdi.

Investimento 2.1: Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

Questa misura prevede il sostegno agli investimenti materiali e immateriali (quali locali di stoccaggio delle materie prime agricole, trasformazione e conservazione delle materie prime, digitalizzazione della logistica e interventi infrastrutturali sui mercati alimentari), agli investimenti nel trasporto alimentare e nella logistica per ridurre i costi ambientali ed economici e all'innovazione dei processi di produzione, dell'agricoltura di precisione e della tracciabilità (ad esempio attraverso la blockchain). I criteri di selezione devono essere coerenti con la valutazione delle necessità effettuata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nell'ambito del piano strategico della politica agricola comune. Obiettivo della misura è incoraggiare la riduzione delle emissioni dovute al trasporto e alla logistica nel settore agroalimentare mediante l'utilizzo di sistemi di trasporto e veicoli elettrici e promuovendo la digitalizzazione del settore e l'utilizzo delle energie rinnovabili.

Investimento 2.2: Parco agrisolare

Questa misura prevede il sostegno agli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori.

Investimento 2.3: Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare

Questa misura prevede il sostegno agli investimenti in beni materiali e immateriali volti:

-all'innovazione e meccanizzazione del settore agricolo, in particolare delle macchine fuoristrada;

-all'innovazione nei processi di trasformazione, stoccaggio e confezionamento dell'olio extravergine di oliva.

Le macchine fuoristrada devono essere a zero emissioni o funzionare esclusivamente a biometano conforme ai criteri di cui alla direttiva (UE) 2018/2001 (direttiva RED II). I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II. Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto.

Investimento 3.3: Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali

Questo investimento prevede l'ideazione e la realizzazione di contenuti digitali per sensibilizzare alle sfide ambientali e climatiche. I contenuti digitali saranno costituiti da podcast, lezioni video per le scuole, video e articoli. Deve essere creata una piattaforma online aperta accessibile a tutti con l'obiettivo di allestire l'archivio più completo di materiale educativo e ricreativo sulle tematiche ambientali. Ci si aspetta che la produzione di contenuti digitali coinvolga influencer di spicco. Tra gli esempi di argomenti trattati sui diversi canali possono annoverarsi: le norme sulla transizione, il mix energetico e il ruolo delle rinnovabili, i cambiamenti climatici, la sostenibilità della temperatura atmosferica e della temperatura globale, il ruolo nascosto degli oceani, le riserve idriche, l'impronta ecologica dei singoli e delle organizzazioni, l'economia circolare e la nuova agricoltura.

D.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo
/

obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M2C1-1

Riforma 1.1 - Strategia nazionale per l'economia circolare

Traguardo

Entrata in vigore del decreto ministeriale per l'adozione della strategia nazionale per l'economia circolare

Disposizione nel decreto ministeriale che indica l'entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Il decreto ministeriale per l'adozione della strategia nazionale per l'economia circolare deve includere almeno le misure seguenti:

-nuovo sistema di tracciabilità digitale dei rifiuti che sostenga, da un lato, lo sviluppo di un mercato secondario delle materie prime (definendo un quadro chiaro per l'approvvigionamento di materie prime secondarie) e, dall'altro, le autorità di controllo nella prevenzione e nella lotta contro la gestione illegale dei rifiuti;

-incentivi fiscali a sostegno delle attività di riciclaggio e utilizzo di materie prime secondarie;

-revisione del sistema di tassazione ambientale sui rifiuti volta a rendere il riciclaggio più conveniente del conferimento in discarica e dell'incenerimento su tutto il territorio nazionale;

-diritto al riutilizzo e alla riparazione;

-riforma del sistema di responsabilità estesa del produttore e dei consorzi, volta a sostenere il conseguimento degli obiettivi dell'UE mediante la creazione di un organo di vigilanza ad hoc sotto la presidenza del MITE al fine di monitorare il funzionamento e l'efficacia dei consorzi;

-sostegno agli strumenti normativi esistenti quali: legislazione sulla End of Waste (nazionale e regionale), Criteri Ambientali Minimi (CAM) nel quadro degli appalti verdi. Lo sviluppo/aggiornamento della cessazione della qualifica di rifiuto e dei CAM devono riguardare specificamente l'edilizia, il tessile, le plastiche e i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE);

-sostegno a progetti di simbiosi industriale attraverso strumenti normativi e finanziari.

M2C1-2

Riforma 1.3 - Supporto tecnico alle autorità locali

Traguardo

Approvazione dell'accordo per lo sviluppo del piano d'azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali

Pubblicazione dell'accordo approvato sul sito del ministero

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Devono essere approvati l'accordo per lo sviluppo del piano d'azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali nell'attuazione, nell'ambito delle procedure di gara, dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) fissati per legge (decreto legislativo n. 50/2016 sugli appalti pubblici) nel quadro degli appalti verdi (GPP) e l'avvio del piano di supporto.

Il governo (Ministero per la Transizione Ecologica, Ministero per lo Sviluppo Economico e altri) deve assicurare il supporto tecnico agli Enti Locali (Regioni, Province, Comuni) attraverso società interne. Il supporto tecnico riguarda gli aspetti seguenti:

-l'assistenza tecnica per l'attuazione della normativa ambientale dell'UE e nazionale;

-il sostegno allo sviluppo di piani e progetti in materia di gestione dei rifiuti;

-il supporto per le procedure di gara, anche per garantire che le autorizzazioni alla gestione dei rifiuti siano rilasciate in modo trasparente e non discriminatorio con un aumento dei processi competitivi al fine di conseguire standard più elevati per i servizi pubblici.

Il Ministero per la Transizione Ecologica deve sviluppare uno specifico piano d'azione per la creazione di capacità al fine di sostenere gli Enti Locali e gli acquirenti pubblici professionali nell'applicazione alle procedure di gara dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) fissati per legge (decreto legislativo n. 50/2016 sugli appalti pubblici) nel quadro degli appalti verdi (GPP).

M2C1-3

Investimento 2.1 - Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

Traguardo

Pubblicazione della graduatoria finale nell'ambito del regime di incentivi alla logistica

Pubblicazione sul sito del ministero o su qualsiasi altro canale di supporto

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Il decreto di approvazione deve definire la graduatoria finale.

Il regime di incentivi alla logistica deve includere gli elementi seguenti:

a) criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

b) impegno affinché il contributo per il clima dell'investimento ammonti almeno al 32 % del costo complessivo degli investimenti sostenuti dall'RRF secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241;

c) impegno affinché il contributo per il digitale dell'investimento ammonti almeno al 27 % del costo complessivo degli investimenti sostenuti dall'RRF secondo la metodologia di cui all'allegato VII del regolamento (UE) 2021/241;

d) impegno a riferire in merito all'attuazione della misura a metà della durata del regime e alla fine dello stesso.

M2C1-4

Investimento 2.2 - Parco agrisolare

Obiettivo

Assegnazione delle risorse ai beneficiari in % delle risorse finanziarie totali assegnate all'investimento

N/A

Percentuale

0

30

T4

2022

Identificazione dei progetti beneficiari con un valore totale pari almeno al 30 % delle risorse finanziarie assegnate all'investimento. L'investimento deve essere attuato mediante due diverse procedure già esistenti e rifinanziato. Tali procedure prevedono l'erogazione di prestiti alle imprese che soddisfano i requisiti e presentano domanda.

M2C1-5

Investimento 2.2 - Parco agrisolare

Obiettivo

Assegnazione delle risorse ai beneficiari in % delle risorse finanziarie totali assegnate all'investimento

N/A

Percentuale

30

50

T4

2023

Devono essere individuati i progetti beneficiari con un valore totale pari almeno al 50 % delle risorse finanziarie assegnate all'investimento. L'investimento deve essere attuato mediante due diverse procedure già esistenti e rifinanziato. Tali procedure prevedono l'erogazione di prestiti alle imprese che soddisfano i requisiti e presentano domanda.

M2C1-6

Investimento 2.2 - Parco agrisolare

Obiettivo

Assegnazione delle risorse ai beneficiari in % delle risorse finanziarie totali assegnate all'investimento

N/A

Percentuale

50

100

T4

2024

Identificazione dei progetti beneficiari con un valore totale pari al 100 % delle risorse finanziarie assegnate all'investimento. L'investimento deve essere attuato mediante due diverse procedure già esistenti e rifinanziato. Tali procedure devono prevedere l'erogazione di prestiti alle imprese che soddisfano i requisiti e presentano domanda.

M2C1-7

Investimento 2.3 - Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare

Obiettivo

Sostegno agli investimenti nell'innovazione nell'economia circolare e nella bioeconomia

N/A

Numero

0

10,000

T4

2024

Almeno 10 000 imprese ricevono un sostegno per investimenti realizzati a favore dell'innovazione nell'economia circolare e nella bioeconomia.

Gli investimenti sovvenzionati sono:

-    la sostituzione dei veicoli fuoristrada più inquinanti:

-    l'introduzione dell'agricoltura di precisione;

-    la sostituzione degli impianti più obsoleti dei frantoi.

Al fine di rispettare il principio "non arrecare un danno significativo", i veicoli fuoristrada devono essere a zero emissioni o funzionare esclusivamente a biometano conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 (direttiva RED II). I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II. Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto.

M2C1-8

Investimento 2.3 - Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare

Obiettivo

Sostegno agli investimenti nell'innovazione nell'economia circolare e nella bioeconomia

N/A

Numero

10 000

15 000

T2

2026

Almeno 15 000 imprese ricevono un sostegno per investimenti realizzati a favore dell'innovazione nell'economia circolare e nella bioeconomia.

Gli investimenti sovvenzionati sono:

-    la sostituzione dei veicoli fuoristrada più inquinanti:

-    l'introduzione dell'agricoltura di precisione;

-    la sostituzione degli impianti più obsoleti dei frantoi.

Al fine di rispettare il principio "non arrecare un danno significativo", i veicoli fuoristrada devono essere a zero emissioni o funzionare esclusivamente a biometano conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 (direttiva RED II).

I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II. Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto.

M2C1-9

Investimento 2.2 - Parco agrisolare

Obiettivo

Generazione di energia da installazioni agrivoltaiche

N/A

kW

0

375 000

T2

2026

Almeno 375 000 kW di capacità di generazione di energia solare installata.

M2C1-10

Investimento 2.1 - Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

Obiettivo

Interventi per migliorare la logistica nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

N/A

Numero

0

48

T2

2026

Almeno 48 interventi per migliorare la logistica nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo.

M2C1-11

Investimento 3.3 - Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali

Traguardo

Avvio della piattaforma web e accordi con gli autori

Notifica della firma dell'accordo con i creatori di contenuti (content producers)

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Avvio pubblico della piattaforma web e firma definitiva con i creatori di contenuti. I progetti mirano a realizzare e a mettere a disposizione sulla piattaforma web almeno 180 podcast, lezioni video per le scuole e contenuti video registrati sulla transizione ambientale.

M2C1-12

Investimento 3.3 - Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali

Obiettivo

Materiale audiovisivo sulla transizione ambientale

N/A

Numero

0

180

T2

2026

Almeno 180 podcast, lezioni video per le scuole e contenuti video registrati e in diretta sulla piattaforma web.



D.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Riforma 1.2 – Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

Questa riforma prevede l'adozione di un ampio programma nazionale per la gestione dei rifiuti volto a raggiungere livelli molto elevati di preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti, che adatti la rete di impianti necessari per la gestione integrata dei rifiuti, riduca al minimo, come opzione ultima e residua, lo smaltimento finale, istituisca sistemi di monitoraggio, eviti l'avvio di nuove procedure di infrazione nei confronti dell'Italia, affronti lo scarso tasso di raccolta dei rifiuti, disincentivi il conferimento in discarica e garantisca la complementarità con i programmi regionali in materia di rifiuti, consentendo il conseguimento degli obiettivi della normativa dell'UE e nazionale in materia di rifiuti e combattendo gli scarichi illegali di rifiuti e l'incenerimento all'aria aperta.

Investimento 1.1: Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

Questo investimento prevede il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, la realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclaggio di rifiuti organici, multimateriale, vetro, imballaggi in carta, e la costruzione di impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali adsorbenti ad uso personale (PAD), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili.

Investimento 1.2: Progetti "faro" di economica circolare

Questo investimento prevede il sostegno al potenziamento della rete di raccolta differenziata, anche attraverso la digitalizzazione dei processi e/o della logistica, e degli impianti di trattamento/riciclaggio per i settori seguenti:

-rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), compresi pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici;

-industria della carta e del cartone;

-riciclaggio dei rifiuti plastici (attraverso riciclaggio meccanico, chimico, "Plastic Hubs"), compresi i rifiuti di plastica in mare (marine litter). In questo settore si incoraggiano i progetti di simbiosi industriale sotto forma di "distretti circolari" al fine di garantire un riutilizzo completo dei sottoprodotti del riciclaggio della plastica e produrre beni ad alto valore aggiunto;

-settore tessile ("Textile hubs").

Si dovrà sviluppare inoltre un sistema di monitoraggio su tutto il territorio per affrontare gli scarichi illegali attraverso l'impiego di satelliti, droni e tecnologie di intelligenza artificiale (per una descrizione dettagliata di tutto l'intervento si veda l'investimento 1.1 - Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione nella componente 4 della missione 2). Il sistema di monitoraggio su tutto il territorio, insieme alle misure proposte in materia di tracciabilità dei rifiuti, dovrà sostenere le autorità e le forze di controllo locali nella prevenzione, nel controllo e nella lotta contro gli scarichi illegali e le attività della criminalità organizzata connesse alla gestione dei rifiuti.

Investimento 3.1: Isole verdi

Questo investimento prevede il finanziamento e l'attuazione di progetti in materia di energia (quali le fonti rinnovabili, la rete elettrica, l'efficienza energetica), acqua (come la desalinizzazione), trasporti (quali piste ciclabili, e autobus e imbarcazioni a zero emissioni) e rifiuti (ad es. raccolta differenziata dei rifiuti) in 19 piccole isole non connesse alla terraferma. Il biometano deve essere conforme ai criteri di cui alla direttiva (UE) 2018/2001 (direttiva RED II). I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II. Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto. Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 21 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 22 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 23 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 24 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che siano selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Investimento 3.2: Green communities

L'investimento mira a sostenere i territori rurali e di montagna che intendano sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono (le cosiddette "green communities"), in particolare per quanto riguarda:

-la gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale ("anche tramite lo scambio dei crediti derivanti dalla cattura dell'anidride carbonica, la gestione della biodiversità e la certificazione della filiera del legno");

-la gestione integrata e certificata delle risorse idriche;

-la produzione di energia da fonti rinnovabili locali, quali i microimpianti idroelettrici, le biomasse, il biogas, l'eolico, la cogenerazione e il biometano;

-lo sviluppo di un turismo sostenibile ("capace di valorizzare le produzioni locali");

-la costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna;

-l'efficienza energetica e l'integrazione intelligente degli impianti e delle reti;

-lo sviluppo sostenibile delle attività produttive (zero waste production);

-l'integrazione dei servizi di mobilità;

-lo sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile ("che sia anche energicamente indipendente attraverso la produzione e l'uso di energia da fonti rinnovabili nei settori elettrico, termico e dei trasporti").

-Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 25 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 26 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 27 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 28 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che siano selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

D.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo
/

obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M2C1-13

Riforma 1.2 - Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

Traguardo

Entrata in vigore del decreto ministeriale sul programma nazionale per la gestione dei rifiuti

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Il decreto ministeriale sul programma nazionale per la gestione dei rifiuti deve includere almeno i seguenti obiettivi:

raggiungere livelli massimi di preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti, conseguendo almeno gli obiettivi di cui all'articolo 181 del decreto legislativo 152/2006 e tenendo conto anche dei regimi di responsabilità estesa del produttore;

a)adattare la rete di impianti necessari per la gestione integrata dei rifiuti, al fine di sviluppare l'economia circolare, garantendo la capacità necessaria per conseguire gli obiettivi di cui alla lettera a), e di conseguenza ridurre al minimo, come opzione ultima e residua, lo smaltimento finale, conformemente al principio di prossimità e tenendo conto degli obiettivi di prevenzione definiti nell'ambito della pianificazione nazionale di prevenzione dei rifiuti di cui all'articolo 180 del decreto legislativo 152/2006;

b)istituire un monitoraggio adeguato dell'attuazione del programma per consentire un controllo costante del rispetto dei suoi obiettivi e dell'eventuale necessità di adottare strumenti correttivi per la realizzazione delle azioni previste;

c)evitare l'avvio di nuove procedure di infrazione nei confronti della Repubblica italiana per mancata applicazione della normativa europea in materia di pianificazione del ciclo dei rifiuti;

d)affrontare lo scarso tasso di raccolta dei rifiuti e disincentivare il conferimento in discarica (si veda anche la strategia nazionale per l'economia circolare);

e)perseguire la complementarietà del piano regionale di gestione dei rifiuti al programma nazionale per la gestione dei rifiuti;

f)colmare le lacune nella gestione dei rifiuti e il divario tra diverse regioni e zone del territorio nazionale per quanto riguarda la capacità degli impianti e gli standard di qualità vigenti, con l'obiettivo di recuperare i ritardi;

h) raggiungere gli obiettivi attuali e futuri previsti dalla normativa europea e nazionale;

i) combattere gli scarichi di rifiuti illegali e l'incenerimento all'aria aperta (ad es. nella Terra dei fuochi) mediante misure quali l'introduzione di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, sostenuta da un sistema di monitoraggio su tutto il territorio che consentirà di affrontare gli scarichi illegali e sarà sviluppato attraverso l'impiego di satelliti, droni e tecnologie di intelligenza artificiale.

M2C1-14

Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Traguardo

Entrata in vigore del decreto ministeriale

Approvazione del decreto ministeriale di approvazione dei criteri per la selezione dei progetti proposti dai comuni.

Pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana

N/A

N/A

T3

2021

Deve entrare in vigore il decreto ministeriale di approvazione dei criteri per la selezione dei progetti proposti dai comuni.

Il decreto ministeriale deve stabilire che i progetti siano selezionati in base ai seguenti criteri:

-coerenza con la normativa dell'UE e nazionale e il piano d'azione europeo per l'economia circolare;

-miglioramento atteso degli obiettivi di riciclaggio;

-coerenza con gli strumenti di pianificazione regionali e nazionali;

-contributo alla risoluzione delle infrazioni individuate dall'UE, sinergie con altri piani settoriali (ad es. PNIEC) e/o altre componenti del piano, tecnologie innovative basate su esperienze su scala reale;

-qualità tecnica della proposta;

-coerenza e complementarità con i programmi della politica di coesione e progetti analoghi finanziati mediante altri strumenti dell'UE e nazionali.

Gli interventi non comprendono investimenti in discariche, impianti di smaltimento, impianti di trattamento meccanico/biologico meccanico o inceneritori, conformemente al principio "non arrecare un danno significativo".

M2C1-15

Riforma 1.2

Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

Obiettivo

Riduzione delle discariche abusive (T1)

N/A

Numero delle discariche abusive

33

7

T4

2023

Le misure proposte devono sostenere la costruzione di nuovi impianti di trattamento e riciclaggio e il miglioramento tecnico di quelli esistenti. Obiettivo delle misure è inoltre realizzare e digitalizzare la rete di raccolta differenziata al fine di sostenere e coinvolgere i cittadini nell'adozione di buone pratiche di gestione dei rifiuti.

L'intervento proposto deve portare alla riduzione delle discariche abusive oggetto della procedura di infrazione NIF 2003/2077 da 33 a 7 (ossia una riduzione almeno dell'80 %).

M2C1-15 bis

Riforma 1.2

Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

Obiettivo

Riduzione delle discariche abusive (T2)

N/A

Numero delle discariche abusive

34

14

T4

2023

Le misure proposte devono sostenere la costruzione di nuovi impianti di trattamento e riciclaggio e il miglioramento tecnico di quelli esistenti. Obiettivo delle misure è inoltre realizzare e digitalizzare la rete di raccolta differenziata al fine di sostenere e coinvolgere i cittadini nell'adozione di buone pratiche di gestione dei rifiuti. L'intervento proposto deve portare alla riduzione delle discariche abusive coinvolte nella procedura di infrazione NIF 2011/2215 da 34 a 14 (ossia una riduzione almeno del 60 %).

M2C1-15 ter

Riforma 1.2

Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

Obiettivo

Differenze regionali nella raccolta differenziata

N/A

Punti percentuali

22,8

20

T4

2023

Le misure proposte devono sostenere la costruzione di nuovi impianti di trattamento e riciclaggio e il miglioramento tecnico di quelli esistenti. Obiettivo delle misure è inoltre realizzare e digitalizzare la rete di raccolta differenziata al fine di sostenere e coinvolgere i cittadini nell'adozione di buone pratiche di gestione dei rifiuti. La differenza tra la media nazionale e la regione con i risultati peggiori per quanto riguarda i tassi di raccolta differenziata è ridotta a 20 punti percentuali.

M2C1-15 quater

Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

Traguardo

Entrata in vigore dell'obbligo di raccolta differenziata dei rifiuti organici

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T4

2023

L'obbligo di raccolta differenziata dei rifiuti organici è operativo entro il 31 dicembre 2023 conformemente al piano d'azione dell'UE per l'economia circolare.

M2C1-16

Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

Obiettivo

Discariche abusive

N/A

Numero delle discariche abusive

7

4

T4

2024

Le misure proposte devono sostenere la costruzione di nuovi impianti di trattamento e riciclaggio e il miglioramento tecnico di quelli esistenti. Obiettivo delle misure è inoltre realizzare e digitalizzare la rete di raccolta differenziata al fine di sostenere e coinvolgere i cittadini nell'adozione di buone pratiche di gestione dei rifiuti. L'intervento proposto deve portare alla riduzione delle

discariche abusive oggetto della procedura di infrazione 2003/2077 da 7 a 4 (ossia una riduzione almeno del 90 %).

M2C1-16 bis

Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

Obiettivo

Discariche abusive

N/A

Numero delle discariche abusive

14

9

T4

2024

Le misure proposte devono sostenere la costruzione di nuovi impianti di trattamento e riciclaggio e il miglioramento tecnico di quelli esistenti. Obiettivo delle misure è inoltre realizzare e digitalizzare la rete di raccolta differenziata al fine di sostenere e coinvolgere i cittadini nell'adozione di buone pratiche di gestione dei rifiuti. L'intervento proposto deve portare alla riduzione delle discariche abusive oggetto della procedura di infrazione 2011/2215 da 14 a 9 (ossia una riduzione almeno del 75 %).

M2C1-16 ter

Riforma 1.2

Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

Obiettivo

Differenze regionali nei tassi di raccolta differenziata

N/A

Punti percentuali

27,6

20

T4

2024

Le misure proposte devono sostenere la costruzione di nuovi impianti di trattamento e riciclaggio e il miglioramento tecnico di quelli esistenti. Obiettivo delle misure è inoltre realizzare e digitalizzare la rete di raccolta differenziata al fine di sostenere e coinvolgere i cittadini nell'adozione di buone pratiche di gestione dei rifiuti. L'intervento proposto deve ridurre di 20 punti percentuali la differenza tra la media delle tre regioni con i risultati migliori per quanto riguarda i tassi di raccolta differenziata e quella delle tre regioni con i risultati peggiori.

M2C1-17

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio dei rifiuti urbani nel piano d'azione per l'economia circolare

N/A

Tasso di riciclaggio

55

T4

2025

Il tasso di riciclaggio dei rifiuti urbani deve raggiungere almeno il 55 % (come stabilito all'articolo 11, paragrafo 2, lettera c), della direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti (modificata dalla direttiva (UE) 2018/851))

M2C1- 17 bis

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio nel piano d'azione per l'economia circolare

N/A

Tasso di riciclaggio

N/A

65

T4

2025

Il tasso di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio deve raggiungere almeno il 65 % in peso (come stabilito all'articolo 6, paragrafo 1, lettera g), punti da i) a vi), della direttiva 94/62/CE sui rifiuti di imballaggio (modificata dalla direttiva (UE) 2018/852))

M2C1-17 ter

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio degli imballaggi in legno nel piano d'azione per l'economia circolare

N/A

Tasso di riciclaggio

N/A

25

T4

2025

Il tasso di riciclaggio degli imballaggi in legno deve raggiungere almeno il 25 % in peso (come stabilito all'articolo 6, paragrafo 1, lettera g), punti da i) a vi), della direttiva 94/62/CE sui rifiuti di imballaggio (modificata dalla direttiva (UE) 2018/852))

M2C1-17 quater

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio degli imballaggi di metalli ferrosi nel piano d'azione per l'economia circolare

N/A

Tasso di riciclaggio

N/A

70

T4

2025

Il tasso di riciclaggio degli imballaggi di metalli ferrosi deve raggiungere almeno il 70 % in peso (come stabilito all'articolo 6, paragrafo 1, lettera g), punti da i) a vi), della direttiva 94/62/CE sui rifiuti di imballaggio (modificata dalla direttiva (UE) 2018/852))

M2C1-17 quinquies

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio degli imballaggi in alluminio nel piano d'azione per l'economia circolare

N/A

Tasso di riciclaggio

N/A

50

T4

2025

Il tasso di riciclaggio degli imballaggi in alluminio deve raggiungere almeno il 50 % in peso (come stabilito all'articolo 6, paragrafo 1, lettera g), punti da i) a vi), della direttiva 94/62/CE sui rifiuti di imballaggio (modificata dalla direttiva (UE) 2018/852))

M2C1-17 sexies

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio degli imballaggi di vetro nel piano d'azione per l'economia circolare

N/A

Tasso di riciclaggio

N/A

70

T4

2025

Il tasso di riciclaggio degli imballaggi di vetro deve raggiungere almeno il 70 % in peso (come stabilito all'articolo 6, paragrafo 1, lettera g), punti da i) a vi), della direttiva 94/62/CE sui rifiuti di imballaggio (modificata dalla direttiva (UE) 2018/852))

M2C1-17 septies

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio per carta e cartone nel piano d'azione per l'economia circolare

N/A

Tasso di riciclaggio

N/A

75

T4

2025

Il tasso di riciclaggio per carta e cartone deve raggiungere almeno il 75 % in peso (come stabilito all'articolo 6, paragrafo 1, lettera g), punti da i) a vi), della direttiva 94/62/CE sui rifiuti di imballaggio (modificata dalla direttiva (UE) 2018/852))

M2C1-17 octies

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio degli imballaggi di plastica nel piano d'azione per l'economia circolare

N/A

Tasso di riciclaggio

N/A

50

T4

2025

Il tasso di riciclaggio degli imballaggi di plastica deve raggiungere almeno il 50 % in peso (come stabilito all'articolo 6, paragrafo 1, lettera g), punti da i) a vi), della direttiva 94/62/CE sui rifiuti di imballaggio (modificata dalla direttiva (UE) 2018/852))

M2C1-17 nonies

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Traguardo

Entrata in vigore della raccolta differenziata per le frazioni di rifiuti domestici pericolosi e i prodotti tessili

N/A

N/A

N/A

N/A

T4

2025

L'Italia applica la raccolta differenziata per le frazioni di rifiuti domestici pericolosi e i prodotti tessili, conformemente al piano d'azione per l'economia circolare.

M2C1-17 decies

Riforma 1.1

Strategia nazionale per l'economia circolare

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Traguardo

Entrata in vigore della raccolta differenziata per le frazioni di rifiuti domestici pericolosi e i prodotti tessili

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T4

2025

Entrata in vigore della raccolta differenziata per le frazioni di rifiuti domestici pericolosi e i prodotti tessili, conformemente al piano d'azione per l'economia circolare.

M2C1-18

Investimento 3.1 - Isole verdi

Traguardo

Entrata in vigore del decreto ministeriale

Disposizione nel decreto che indica l'entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T3

2022

Il decreto direttoriale deve approvare la graduatoria dei progetti relativa ai risultati del bando. La procedura di selezione

deve includere gli elementi seguenti:

a) criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

b) impegno affinché il contributo per il clima dell'investimento ammonti almeno al 37 % del costo complessivo degli investimenti sostenuti dall'RRF secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241;

c) impegno a riferire in merito all'attuazione della misura a metà della durata del regime e alla fine dello stesso.

I possibili settori di intervento sono i seguenti:

-la gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale ("anche tramite lo scambio dei crediti derivanti dalla cattura dell'anidride carbonica, la gestione della biodiversità e la certificazione della filiera del legno");

-la gestione integrata e certificata delle risorse idriche;

-la produzione di energia da fonti rinnovabili locali, quali i microimpianti idroelettrici, le biomasse, il biogas, l'eolico, la cogenerazione e il biometano;

-lo sviluppo di un turismo sostenibile ("capace di valorizzare le produzioni locali");

-la costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna;

-l'efficienza energetica e l'integrazione intelligente degli impianti e delle reti;

-lo sviluppo sostenibile delle attività produttive (zero waste production);

-l'integrazione dei servizi di mobilità;

-lo sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile ("che sia anche energicamente indipendente attraverso la produzione e l'uso di energia da fonti rinnovabili nei settori elettrico, termico e dei trasporti").

Il biometano deve essere conforme ai criteri di sostenibilità e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di cui agli articoli 29-31 della direttiva (UE) 2018/2001 sulle energie rinnovabili (direttiva RED II), alle norme sui biocarburanti ottenuti da colture alimentari e foraggere fissate dall'articolo 26 della medesima direttiva e ai relativi atti delegati e di esecuzione affinché la misura possa rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" e i pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 8, del regolamento (UE) 2021/241.

M2C1-19

Investimento 3.1 - Isole verdi

Obiettivo

Attuazione di progetti integrati nelle piccole isole

N/A

Numero di piccole isole

0

19

T2

2026

Attuazione in almeno 19 piccole isole di progetti integrati completi che comportano almeno tre tipi diversi di intervento.

Nel complesso il contributo per il clima dell'investimento deve essere pari almeno al 37 % del costo complessivo degli investimenti sostenuti dall'RRF secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241.

Gli interventi ammissibili al finanziamento riguardano:

-efficientamento energetico;

-sviluppo e/o miglioramento dei servizi e delle infrastrutture di mobilità collettiva; bus e imbarcazioni alimentati a energia elettrica; pensiline per i servizi di trasporto pubblico; car sharing, bike sharing e scooter sharing;

-costruzione e/o adattamento di piste ciclabili, costruzione di zone di riparo;

-efficienza della raccolta differenziata con il rafforzamento dei sistemi di raccolta;

-costruzione/ammodernamento di isole ecologiche con relativo centro di riutilizzo;

-sistemi di desalinizzazione;

-impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, compresa l'energia fotovoltaica, l'eolica offshore, le energie marine rinnovabili quali l'energia del moto ondoso o l'energia mareomotrice;

-misure di efficientamento energetico volte a ridurre la domanda di energia elettrica;

-interventi sulla rete elettrica e sulle relative infrastrutture: dispositivi di stoccaggio, integrazione del sistema dell'energia elettrica con il sistema idrico dell'isola, smart grids, sistemi innovativi di gestione e monitoraggio dell'energia.

M2C1-20

Investimento 3.2 - Green communities

Traguardo

Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per la selezione delle Green communities

Notifica dell aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per la selezione delle Green communities

N/A

N/A

N/A

T3

2022

Notifica della procedura di concessione delle sovvenzioni, che dovrebbe includere criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M2C1-21

Investimento 3.2 - Green communities

Obiettivo

Attuazione degli interventi presentati nei piani dalle Green communities

N/A

Percentuale di interventi presentati dalle Green communities

0

90

T2

2026

Completamento di almeno il 90 % degli interventi previsti nei piani presentati dalle Green communities (ai sensi dell'articolo 72 della legge 221/2015).

E. MISSIONE 2 COMPONENTE 2 - Transizione energetica e mobilità sostenibile

Questa componente del PNRR dell'Italia riguarda gli investimenti e le riforme a favore della transizione energetica. Comprende riforme volte ad agevolare l'autorizzazione di progetti incentrati sulle fonti di energia rinnovabile e investimenti nelle rinnovabili offshore, nell'idrogeno, negli impianti di biometano e nelle smart grid (reti intelligenti). Le riforme e gli investimenti summenzionati sono integrati da riforme finalizzate a rafforzare la concorrenza sul mercato dell'energia elettrica nel quadro della componente di riforma del contesto imprenditoriale.

Questa componente è dedicata inoltre agli investimenti e alle riforme nel settore della mobilità sostenibile. Include riforme volte ad agevolare l'autorizzazione di progetti di mobilità sostenibile e investimenti per la realizzazione di piste ciclabili e infrastrutture di trasporto rapido (metro, tram, autobus), nonché per l'acquisto di autobus, materiale rotabile e veicoli aeroportuali e antincendio a emissioni zero. A ciò si aggiungono riforme tese a porre fine alla regolamentazione dei prezzi della ricarica elettrica e aumentare la concorrenza per quanto concerne le concessioni dei punti di ricarica, le ferrovie regionali e il trasporto pubblico locale, che si inscrivono nell'ambito della componente di riforma del contesto imprenditoriale.

Gli investimenti e le riforme previsti nell'ambito di questa componente sono intesi a rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2020 e nel 2019 in ordine alla necessità di "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su una produzione e un uso puliti ed efficienti dell'energia, [...] sul trasporto pubblico sostenibile" (CSR 2020, punto 3) e di "incentrare la politica economica connessa agli investimenti [...] sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali" (CSR 2019, punto 3).

La componente sostiene gli orientamenti destinati all'Italia in relazione all'attuazione del suo piano nazionale per l'energia e il clima (SWD(2020) 911 final), che la invitavano a promuovere l'ammodernamento e il ripotenziamento degli impianti esistenti, in particolare delle centrali eoliche, e a esplorare l'energia offshore innovativa in tutto il Mediterraneo.

Ci si attende che nessuna misura di questa componente arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

E.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

Riforma 1 - Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti rinnovabili onshore e offshore, nuovo quadro giuridico per sostenere la produzione da fonti rinnovabili e proroga dei tempi e dell'ammissibilità degli attuali regimi di sostegno

La riforma prevede le seguenti azioni:

-entrata in vigore di un quadro normativo per gli impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile e per il ripotenziamento e l'ammodernamento degli impianti esistenti;

-entrata in vigore di un quadro normativo volto a definire i criteri per l'individuazione delle aree idonee e non idonee all'installazione di impianti di energie rinnovabili di potenza complessiva almeno pari a 50 GW, conformemente al piano nazionale per l'energia e il clima dell'Italia e agli obiettivi del Green Deal. Il quadro normativo è concordato tra le Regioni e le altre amministrazioni dello Stato interessate;

-completamento del meccanismo di sostegno alle fonti di energia rinnovabile, anche per tecnologie non mature o dai costi operativi elevati, ed estensione del periodo di svolgimento dell'asta per il cosiddetto meccanismo "FER 1" (anche per tenere conto del rallentamento causato dal periodo di emergenza sanitaria), mantenendo i principi dell'accesso competitivo;

-entrata in vigore di disposizioni che promuovano gli investimenti nei sistemi di stoccaggio nel decreto legislativo di recepimento della direttiva (UE) 2019/944 relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica.

Riforma 2 - Nuova normativa per la promozione della produzione e del consumo di gas rinnovabile

La riforma consiste nel rafforzare il sostegno al biometano pulito emanando una normativa per ampliare la portata dei progetti connessi al biometano che possono ricevere sostegno, nonché per prorogare il periodo di disponibilità delle sovvenzioni. Il biometano deve essere conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 sulle energie rinnovabili (direttiva RED II) affinché la misura possa rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" e i pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 8, del regolamento (UE) 2021/241.

Riforma 3 - Semplificazione amministrativa e riduzione degli ostacoli normativi alla diffusione dell'idrogeno

La riforma consiste nell'entrata in vigore di un quadro giuridico teso a promuovere l'idrogeno come fonte di energia rinnovabile. Tale quadro deve includere:

-regolamenti tecnici di sicurezza in materia di produzione, trasporto (criteri tecnici e normativi per l'introduzione dell'idrogeno nella rete del gas naturale), stoccaggio e utilizzo dell'idrogeno;

-una procedura di autorizzazione accelerata con uno sportello unico per ottenere l'autorizzazione a costruire e gestire impianti di produzione di idrogeno su piccola scala (per impianti di elettrolisi con capacità inferiore a 1-5 MW; la soglia di stoccaggio dovrà essere definita nei regolamenti tecnici di sicurezza di cui sopra);

-la regolamentazione della partecipazione degli impianti di produzione di idrogeno ai servizi di rete. Il regolatore dell'energia (ARERA) dovrà essere incaricato di emanare una misura di regolamentazione specifica previa consultazione dei portatori di interessi;

-un sistema di garanzie di origine per l'idrogeno rinnovabile al fine di dare segnali di prezzo ai consumatori;

-procedure e/o criteri che consentano di definire le aree di rifornimento selezionate lungo le autostrade per ottimizzare l'ubicazione delle stazioni di rifornimento al fine di realizzare corridoi dell'idrogeno per i camion, partendo dalle regioni del Nord Italia e dalla Pianura Padana fino agli hub logistici e alle principali arterie autostradali della penisola;

-il coordinamento del piano decennale di sviluppo del gestore del sistema di trasporto (TSO) nazionale con i piani di altri TSO europei allo scopo di elaborare norme comuni per il trasporto dell'idrogeno attraverso gasdotti esistenti o condotte apposite.

Riforma 4 - Misure volte a promuovere la competitività dell'idrogeno

La riforma consiste nel varo di misure fiscali che incentivino la produzione e/o l'utilizzo dell'idrogeno, in linea con le norme UE in materia di tassazione, e nel recepimento della direttiva (UE) 2018/2001 (direttiva RED II). Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete.

Riforma 5 - Procedure più rapide per la valutazione dei progetti nel settore dei sistemi di trasporto pubblico locale con impianti fissi e nel settore del trasporto rapido di massa

La riforma consiste nell'adozione di una normativa che attribuisca competenze chiare per l'approvazione dei progetti di trasporto pubblico locale e nella semplificazione della procedura di pagamento.

Investimento 1.3: Promozione impianti innovativi (incluso offshore)

L'investimento consiste nella realizzazione di impianti eolici galleggianti e fotovoltaici galleggianti con una capacità di almeno 100 MW, uniti a sistemi di stoccaggio dell'energia, e di altrettanti impianti da 100 MW integrati con combinazione di varie tecnologie 29 , nonché delle infrastrutture necessarie per la connessione alla rete e la possibile elettrificazione delle zone e delle infrastrutture locali (ad esempio banchine portuali).

Investimento 1.4: Sviluppo biometano, secondo criteri per la promozione dell'economia circolare

L'investimento si propone di:

-sostenere la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di biometano;

-riconvertire e migliorare l'efficienza degli impianti di biogas agricoli esistenti verso la produzione di biometano per i trasporti, il settore industriale e il riscaldamento. Il biometano deve essere conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 sulle energie rinnovabili (direttiva RED II) affinché la misura possa rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" e i pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 8, del regolamento (UE) 2021/241;

-sostituire veicoli meccanici obsoleti e a bassa efficienza con veicoli alimentati esclusivamente a biometano conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva RED II. I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II. Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto;

-promuovere la diffusione di pratiche ecologiche nella fase di produzione del biogas (siti di lavorazione minima del suolo, sistemi innovativi a basse emissioni per la distribuzione del digestato).

Investimento 2.1: Rafforzamento smart grid

L'investimento si propone di trasformare le reti di distribuzione e la relativa gestione, con interventi sia sulla rete elettrica che sui suoi componenti software, al fine di creare le condizioni per l'affermarsi di nuovi scenari energetici in cui anche consumatori e prosumatori possano svolgere un ruolo.

Investimento 2.2: Interventi su resilienza climatica delle reti

L'investimento si concretizza in interventi volti ad aumentare la resilienza della rete elettrica, in particolare la rete di distribuzione, agli eventi meteorologici estremi (vento/caduta di alberi, ghiaccio, ondate di calore, inondazioni e rischi idrogeologici), nonché a ridurre la probabilità di interruzioni prolungate della fornitura elettrica e limitare le conseguenze sociali ed economiche negative per le aree interessate.

Investimento 3.3: Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale

L'investimento ha lo scopo di realizzare almeno 40 stazioni di rifornimento a base di idrogeno in aree di servizio autostradali, magazzini logistici e porti conformemente ai requisiti della direttiva 2014/94/UE sull'infrastruttura per i combustibili alternativi.

Investimento 3.4: Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario

L'investimento ha lo scopo di realizzare almeno 10 stazioni di rifornimento a base di idrogeno per i treni lungo sei linee ferroviarie, in prossimità di siti di produzione di idrogeno verde e/o di stazioni autostradali di rifornimento a idrogeno. Il progetto deve includere un sostegno ad attività di ricerca e sviluppo dedicate all'idrogeno nel trasporto ferroviario, a partire da nuovi elettrolizzatori ad alta pressione (grado di maturità tecnologica 5-7) e sistemi di stoccaggio ad alta capacità con possibilità di utilizzo di idruri metallici o liquidi (grado di maturità tecnologica 3-5).

Investimento 3.5: Ricerca e sviluppo sull'idrogeno

L'investimento mira a sostenere le attività di ricerca e sviluppo incentrate sull'idrogeno nei seguenti filoni:

-produzione di idrogeno verde e pulito;

-tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell'idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed elettrocarburanti;

-celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità;

-sistemi intelligenti di gestione integrata per migliorare la resilienza e l'affidabilità delle infrastrutture intelligenti basate sull'idrogeno.

Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete, oppure attività legate all'idrogeno che soddisfino il requisito di riduzione delle emissioni di gas serra nel ciclo di vita del 73,4 % per l'idrogeno [che si traduce in 3 t CO2eq/t H2] e del 70 % per i combustibili sintetici a base di idrogeno rispetto a un combustibile fossile di riferimento di 94 g CO2eq/MJ, in linea con l'approccio stabilito dall'articolo 25, paragrafo 2, e dall'allegato V della direttiva (UE) 2018/2001.

Investimento 4.1: Rafforzamento mobilità ciclistica (piano nazionale delle ciclovie)

L'investimento è teso a costruire almeno 365 km aggiuntivi di piste ciclabili urbane e metropolitane e almeno 1 235 km aggiuntivi di piste ciclabili in altre zone d'Italia. Le piste ciclabili urbane e metropolitane devono essere realizzate nelle 40 città che ospitano le principali università, da collegare a nodi ferroviari o metropolitani. Ci si attende che gli investimenti nelle piste ciclabili nazionali riguarderanno anche progetti nelle zone rurali.

Investimento 4.2: Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus)

L'investimento punta a realizzare 11 km di rete destinata alla metropolitana, 85 km di rete destinata ai tram, 120 km di filovie e 15 km di funivie.

Gli interventi contemplati dalla misura provengono da due diversi inviti a manifestare interesse (macrogruppi):

a)avviso 1 (termine ultimo nel 2020): realizzazione di sette interventi nelle città di Roma, Genova, Firenze, Palermo, Bologna e Rimini;

b)avviso 2 (termine ultimo a gennaio 2021): realizzazione di 21 interventi nelle città di Roma, Firenze, Napoli, Milano, Palermo, Bari, Bologna, Catania, Pozzuoli, Padova, Perugia, Taranto e Trieste.

Investimento 4.3: Sviluppo infrastrutture di ricarica elettrica

L'investimento è finalizzato a sostenere lo sviluppo di:

-7 500 punti pubblici di ricarica rapida in autostrada;

-13 755 punti pubblici di ricarica rapida in centri urbani;

-100 stazioni di ricarica sperimentali con stoccaggio.

All'investimento si accompagnano le riforme dei prezzi della ricarica elettrica e delle relative concessioni elencate nella componente di riforma del contesto imprenditoriale.

Investimento 4.4.1: Rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti

L'investimento consiste nell'acquisto di almeno 3 000 autobus a emissioni zero e deve contribuire a migliorare la qualità dell'aria e ridurre le emissioni gas a effetto serra in Italia. Gli autobus devono essere dotati di tecnologie digitali.

Investimento 4.4.2: Rinnovo del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni alimentati con combustibili puliti e servizio universale

L'investimento consiste nell'acquisto di almeno 150 treni a emissioni zero in sostituzione di vecchie unità elettriche e a diesel.

Investimento 4.4.3: Rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

L'investimento consiste nell'acquisto di 200 veicoli aeroportuali e 3 600 veicoli antincendio in sostituzione dell'intero parco veicoli dei Vigili del Fuoco, nonché nella realizzazione di 875 stazioni di ricarica. I veicoli devono essere a emissioni zero o alimentati esclusivamente a biometano conforme ai criteri di sostenibilità e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di cui agli articoli 29-31 della direttiva (UE) 2018/2001 sulle energie rinnovabili (direttiva RED II), alle norme sui biocarburanti ottenuti da colture alimentari e foraggere fissate dall'articolo 26 della medesima direttiva e ai relativi atti delegati e di esecuzione. Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto.

Investimento 5.1: Sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo delle rinnovabili e delle batterie

L'investimento si pone l'obiettivo di sostenere lo sviluppo di una catena del valore delle rinnovabili e delle batterie mediante due progetti: il primo verte sulle competenze tecnologiche necessarie per mettere in funzioni impianti manifatturieri in questi due settori, il secondo riguarda gli stabilimenti industriali per la produzione di pannelli flessibili. La gestione della misura è affidata a Invitalia S.p.A. (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa), sotto la supervisione del Ministero dello Sviluppo economico.

Investimento 5.3: Sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici

L'investimento è finalizzato a sostenere circa 45 progetti capaci di promuovere la trasformazione verde e digitale dell'industria degli autobus al fine di produrre veicoli elettrici e connessi. Ci si attende inoltre che sosterrà gli investimenti a favore del rinnovo del parco autobus elettrici (ad esclusione degli autobus ibridi).

Investimento 5.4: Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica

L'investimento mira a favorire lo sviluppo di start-up attive nell'ambito della transizione verde mediante l'istituzione di un fondo dedicato da 250 000 000 EUR ("Green Transition Fund", GTF) con una strategia di investimento focalizzata ad esempio su rinnovabili, economia circolare, mobilità, efficienza energetica, gestione dei rifiuti e stoccaggio dell'energia. Il GTF, con un periodo di investimento di cinque anni seguiti da cinque anni di gestione del portafoglio, investirebbe in fondi rilevanti di venture capital, start-up e programmi di incubazione/accelerazione, affiancando i principali gestori di venture capital e operatori del sistema. Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 30 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 31 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 32 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 33 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che siano selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

E.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo
/

obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M2C2-1

Investimento 1.3 - Promozione impianti innovativi (incluso offshore)

Traguardo

Aggiudicazione del progetto per lo sviluppo di un'infrastruttura offshore

Notifica dell'aggiudicazione del progetto per lo sviluppo di un'infrastruttura offshore

N/A

N/A

N/A

T3

2023

Il progetto per lo sviluppo di un'infrastruttura offshore per la produzione di energia elettrica deve prevedere una capacità installata di almeno 200 MW da fonti di energia rinnovabile.

M2C2-2

Investimento 1.3 - Promozione impianti innovativi (incluso offshore)

Obiettivo

Sviluppo di infrastrutture offshore

N/A

Numero

0

200

T2

2026

Realizzazione di un'infrastruttura offshore per la produzione di energia elettrica equivalente a una capacità installata di almeno 200 MW da fonti di energia rinnovabile o a una produzione indicativa di almeno 480 GWh/anno.

M2C2-3

Investimento 1.4 - Sviluppo biometano, secondo criteri per la promozione dell'economia circolare

Obiettivo

Sostituzione di trattori agricoli

N/A

Numero

0

300

T2

2026

Sostituzione di almeno 300 trattori agricoli con trattori meccanici alimentati esclusivamente a biometano e dotati di attrezzi agricoli di precisione.

Il biometano deve essere conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 (direttiva RED II) per rispettare il principio "non arrecare un danno significativo". I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II. Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto.

M2C2-4

Investimento 1.4 - Sviluppo biometano, secondo criteri per la promozione dell'economia circolare

Obiettivo

Produzione supplementare di biometano

N/A

1 000 000 000

0

0,6

T4

2023

Sviluppo della produzione di biometano da impianti nuovi e riconvertiti fino ad almeno 0,6 miliardi di m³ alla fine del 2023.

Il biometano deve essere conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 sulle energie rinnovabili (direttiva RED II) affinché la misura possa rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" e i pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 8, del regolamento (UE) 2021/241.

I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II.

M2C2-5

Investimento 1.4 - Sviluppo biometano, secondo criteri per la promozione dell'economia circolare

Obiettivo

Produzione supplementare di biometano

N/A

1 000 000 000

0,6

2,3

T2

2026

Sviluppo della produzione di biometano da impianti nuovi e riconvertiti fino ad almeno 2,3 miliardi di m³ alla fine di giugno 2026.

Il biometano deve essere conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 sulle energie rinnovabili (direttiva RED II) affinché la misura possa rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" e i pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 8, del regolamento (UE) 2021/241.

I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II.

M2C2-6

Riforma 1 - Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti rinnovabili onshore e offshore, nuovo quadro giuridico per sostenere la produzione da fonti rinnovabili e proroga dei tempi e dell'ammissibilità degli attuali regimi di sostegno

Traguardo

Entrata in vigore di un quadro giuridico per la semplificazione delle procedure di autorizzazione a costruire strutture per le energie rinnovabili onshore e offshore

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legge

N/A

N/A

N/A

T1

2024

Il quadro giuridico deve contemplare i seguenti obiettivi:

creazione di un quadro normativo semplificato e accessibile per gli impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile (FER) e per il ripotenziamento e l'ammodernamento degli impianti esistenti, in continuità con quanto previsto dal Decreto Semplificazioni;

emanazione di una disciplina, condivisa con le Regioni e le altre amministrazioni dello Stato interessate, volta a definire i criteri per l'individuazione delle aree idonee e non idonee all'installazione di impianti di energie rinnovabili di potenza complessiva almeno pari a quella individuata dal piano nazionale integrato per l'energia e il clima, per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili;

completamento del meccanismo di sostegno alle fonti di energia rinnovabile, anche per altre tecnologie non mature o dai costi operativi elevati, ed estensione del periodo di svolgimento dell'asta per il cosiddetto meccanismo "FER 1";

riforma per promuovere gli investimenti nei sistemi di stoccaggio, come nel decreto legislativo di recepimento della direttiva (UE) 2019/944 relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica.

M2C2-7

Riforma 2 - Nuova normativa per la promozione della produzione e del consumo di gas rinnovabile

Traguardo

Entrata in vigore di un decreto legislativo teso a promuovere l'uso del biometano nei trasporti, nell'industria e nel settore residenziale e di un decreto attuativo che definisca condizioni e criteri d'uso, nonché il nuovo sistema di incentivi.

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legge

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Il decreto legislativo deve includere in particolare:

1. modifica legislativa per semplificare il processo di autorizzazione e modifica dell'attuale meccanismo di sovvenzioni al fine di i) ampliare l'ammissibilità, ii) prorogare il periodo di disponibilità delle sovvenzioni e iii) introdurre il meccanismo di tariffa onnicomprensiva (feed‑in) e la garanzia di origine per il gas rinnovabile;

2. recepimento della direttiva RED II mediante decreto legislativo;

3. coordinamento generale a opera del Ministero della Transizione ecologica (MiTE), coadiuvato da altre amministrazioni con funzioni consultive: Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), Ministero dell'Economia e delle finanze (MEF) e Gestore Servizi Energetici.

M2C2-8

Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

Traguardo

Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per l'aumento della capacità di rete

Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per l'aumento della capacità di rete per la distribuzione di energia rinnovabile e l'elettrificazione dei consumi energetici.

M2C2-9

Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

Obiettivo

Smart grid: aumento della capacità di rete per la distribuzione di energia rinnovabile

N/A

Numero

0

1 000

T4

2024

Aumento di almeno 1 000 MW della capacità di rete per la distribuzione di energia rinnovabile.

M2C2-10

Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

Obiettivo

Smart grid: aumento della capacità di rete per la distribuzione di energia rinnovabile

N/A

Numero

1 000

4 000

T2

2026

Aumento di almeno 4 000 MW della capacità di rete per la distribuzione di energia rinnovabile.

M2C2-11

Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

Obiettivo

Smart grid: elettrificazione dei consumi energetici

N/A

Numero

0

1 500 000

T2

2026

Elettrificazione dei consumi energetici di almeno 1,5 milioni di abitanti.

M2C2-12

Investimento 2.2 - Interventi su resilienza climatica delle reti

Traguardo

Aggiudicazione dei progetti per migliorare la resilienza della rete del sistema elettrico

Notifica dell'aggiudicazione dei progetti

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Aggiudicazione dei progetti per migliorare la resilienza di almeno 4 000 km di rete del sistema elettrico al fine di ridurre la frequenza e la durata delle interruzioni della fornitura dovute a condizioni meteorologiche estreme.

M2C2-13

Investimento 2.2 - Interventi su resilienza climatica delle reti

Obiettivo

Miglioramento della resilienza della rete del sistema elettrico

N/A

Numero

0

4 000

T2

2026

Miglioramento della resilienza di almeno 4 000 km di rete del sistema elettrico al fine di ridurre la frequenza e la durata delle interruzioni della fornitura dovute a condizioni meteorologiche estreme.

M2C2-14

Investimento 3.3 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale

Traguardo

Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per lo sviluppo di stazioni di rifornimento a base di idrogeno

Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per lo sviluppo di almeno 40 stazioni di rifornimento a base di idrogeno [...]

N/A

N/A

N/A

T1

2023

Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per lo sviluppo di almeno 40 stazioni di rifornimento a base di idrogeno in linea con la direttiva 2014/94/UE sull'infrastruttura per i combustibili alternativi.

M2C2-15

Investimento 3.3 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale

Obiettivo

Sviluppo di stazioni di rifornimento a base di idrogeno

N/A

Numero

0

40

T2

2026

Sviluppo di almeno 40 stazioni di rifornimento a base di idrogeno per veicoli leggeri e pesanti in linea con la direttiva 2014/94/UE.

M2C2-16

Investimento 3.4 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario

Traguardo

Assegnazione delle risorse per la sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario

Notifica dell'assegnazione delle risorse

N/A

N/A

N/A

T1

2023

Assegnazione delle risorse, secondo le procedure e i criteri stabiliti, per realizzare nove stazioni di rifornimento a base di idrogeno per i treni lungo sei linee ferroviarie.

M2C2-17

Investimento 3.4 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario

Obiettivo

Numero di stazioni di rifornimento a idrogeno

N/A

Numero

0

10

T2

2026

Realizzazione di almeno 10 stazioni di rifornimento a base di idrogeno per i treni lungo sei linee ferroviarie,

da individuare mediante procedure pubbliche definite dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) e dal Ministero della Transizione ecologica (MiTE).

M2C2-18

Investimento 3.5 - Ricerca e sviluppo sull'idrogeno

Traguardo

Aggiudicazione di tutti i contratti di ricerca e sviluppo a progetti di ricerca sull'idrogeno

Notifica dell'aggiudicazione dei contratti di ricerca e sviluppo sull'idrogeno

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Notifica dell'aggiudicazione di contratti di ricerca e sviluppo volti a migliorare le conoscenze circa l'uso dell'idrogeno come vettore nelle fasi di produzione, stoccaggio e distribuzione. I contratti devono perseguire almeno quattro filoni di ricerca:

a) produzione di idrogeno verde e pulito;

b) tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell'idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed elettrocarburanti;

c) celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità;

d) sistemi intelligenti di gestione integrata per migliorare la resilienza e l'affidabilità delle infrastrutture intelligenti basate sull'idrogeno.

Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete, oppure attività legate all'idrogeno che soddisfino il requisito di riduzione delle emissioni di gas serra nel ciclo di vita del 73,4 % per l'idrogeno [che si traduce in 3 t CO2eq/t H2] e del 70 % per i combustibili sintetici a base di idrogeno rispetto a un combustibile fossile di riferimento di 94 g CO2eq/MJ, in linea con l'approccio stabilito dall'articolo 25, paragrafo 2, e dall'allegato V della direttiva (UE) 2018/2001.

M2C2-19

Investimento 3.5 - Ricerca e sviluppo sull'idrogeno

Obiettivo

Numero di progetti di ricerca e sviluppo sull'idrogeno

N/A

Numero

0

4

T2

2026

Svolgimento di almeno quattro progetti di ricerca e sviluppo (uno per ogni filone elencato di seguito) e ottenimento di un certificato di collaudo o pubblicazione.

Devono essere perseguiti quattro filoni di attività di ricerca e sviluppo:

a) produzione di idrogeno verde e pulito;

b) tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell'idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed elettrocarburanti;

c) celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità;

d) sistemi intelligenti di gestione integrata per migliorare la resilienza e l'affidabilità delle infrastrutture intelligenti basate sull'idrogeno.

Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete, oppure attività legate all'idrogeno che soddisfino il requisito di riduzione delle emissioni di gas serra nel ciclo di vita del 73,4 % per l'idrogeno [che si traduce in 3 t CO2eq/t H2] e del 70 % per i combustibili sintetici a base di idrogeno rispetto a un combustibile fossile di riferimento di 94 g CO2eq/MJ, in linea con l'approccio stabilito dall'articolo 25, paragrafo 2, e dall'allegato V della direttiva (UE) 2018/2001.

M2C2-20

Riforma 3 - Semplificazione amministrativa e riduzione degli ostacoli normativi alla diffusione dell'idrogeno

Traguardo

Entrata in vigore delle misure legislative necessarie

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legge

N/A

N/A

N/A

T1

2023

Le misure legislative necessarie devono prevedere: i) disposizioni di sicurezza relative alla produzione, al trasporto e allo stoccaggio di idrogeno, ii) procedure semplificate per costruire piccole strutture per la produzione di idrogeno verde e iii) misure riguardanti le condizioni di costruzione delle stazioni di rifornimento a base di idrogeno.

Questa misura deve sostenere unicamente attività legate all'idrogeno che soddisfino il requisito di riduzione delle emissioni di gas serra nel ciclo di vita del 73,4 % per l'idrogeno [che si traduce in 3 t CO2eq/t H2].

M2C2-21

Riforma 4 - Misure volte a promuovere la competitività dell'idrogeno

Traguardo

Entrata in vigore di incentivi fiscali

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legge

N/A

N/A

N/A

T2

2022

La legge deve introdurre incentivi fiscali a sostegno della produzione di idrogeno verde e del consumo di idrogeno verde nel settore dei trasporti.

Questa misura deve sostenere unicamente attività legate all'idrogeno che soddisfino il requisito di riduzione delle emissioni di gas serra nel ciclo di vita del 73,4 % per l'idrogeno [che si traduce in 3 t CO2eq/t H2].

M2C2-22

Investimento 4.1 - Rafforzamento mobilità ciclistica (piano nazionale delle ciclovie)

Obiettivo:

Piste ciclabili aggiuntive T1

N/A

Numero

0

200

T4

2023

Costruzione di almeno 200 km aggiuntivi di piste ciclabili urbane e metropolitane (vale a dire in comuni con più di 50 000 abitanti).

M2C2-23

Investimento 4.1 - Rafforzamento mobilità ciclistica (piano nazionale delle ciclovie)

Obiettivo

Piste ciclabili aggiuntive T2

N/A

Numero

200

1 800

T2

2026

Costruzione di almeno 365 km aggiuntivi di piste ciclabili urbane e metropolitane e almeno 1 235 km aggiuntivi di piste ciclabili in altre zone d'Italia.

M2C2-24

Investimento 4.1 - Rafforzamento mobilità ciclistica (piano nazionale delle ciclovie) – Investimento 4.2 - Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus)

Traguardo

Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per la realizzazione di piste ciclabili, metropolitane, filovie e funivie in aree metropolitane

Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per la realizzazione di piste ciclabili, metropolitane, filovie e funivie in aree metropolitane

N/A

N/A

N/A

T4

2023

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la realizzazione di piste ciclabili, metropolitane, filovie e funivie in aree metropolitane.

M2C2-25

Investimento 4.2 - Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus)

Obiettivo

Numero di km di infrastruttura di trasporto pubblico T1

N/A

Numero

0

25

T3

2024

Costruzione di almeno 25 km di infrastruttura di trasporto pubblico. I progetti devono essere realizzati nelle aree metropolitane di Perugia, Pozzuoli e Trieste.

M2C2-26

Investimento 4.2 - Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus)

Obiettivo

Numero di km di infrastruttura di trasporto pubblico T2

N/A

Numero

25

231

T2

2026

Costruzione di almeno 206 km di infrastruttura di trasporto pubblico. La ripartizione indicativa per modo di trasporto è la seguente:

- metropolitana 11 km;

- tram 85 km;

- filovie 120 km;

- funivie 15 km.

I progetti devono essere realizzati nelle aree metropolitane di Roma, Genova, Firenze, Palermo, Bologna, Rimini, Napoli, Milano, Bari, Catania, Pozzuoli, Padova, Perugia, Taranto e Trieste.

M2C2-27

Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'installazione di infrastrutture di ricarica elettrica M1

Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per l'installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

N/A

N/A

N/A

T2

2023

Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per la costruzione di 2 500 stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici in autostrada e almeno 4 000 in zone urbane (tutti i comuni).

Il progetto può includere anche stazioni di ricarica pilota con stoccaggio di energia.

M2C2-28

Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

Traguardo

Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per l'installazione di infrastrutture di ricarica elettrica M2

Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per l'installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

N/A

N/A

N/A

T4

2024

Aggiudicazione degli appalti per la costruzione di 5 000 stazioni di ricarica rapida in autostrada e almeno 9 755 in zone urbane (tutti i comuni).

Il progetto può includere anche stazioni di ricarica pilota con stoccaggio di energia.

M2C2-29

Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

Obiettivo

Numero di stazioni di ricarica rapida in autostrada

N/A

Numero

0

2 500

T2

2024

Entrata in funzione di almeno 2 500 stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici in autostrada da almeno 175 kW.

M2C2-29 bis

Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

Obiettivo

Numero di stazioni di ricarica rapida in zone urbane

N/A

Numero

0

4 000

T2

2024

Entrata in funzione di almeno 4 000 stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici in zone urbane (tutti i comuni) da almeno 90 kW.

Il progetto può includere anche stazioni di ricarica pilota con stoccaggio di energia.

M2C2-30

Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

Obiettivo

Numero di stazioni di ricarica rapida in autostrada

Numero

2 500

7 500

T4

2025

Entrata in funzione di almeno 7 500 stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici in autostrada da almeno 175 kW.

Il progetto può includere anche stazioni di ricarica pilota con stoccaggio di energia.

M2C2-30 bis

Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

Obiettivo

Numero di stazioni di ricarica rapida in zone urbane

Numero

4 000

13 000

T4

2025

Entrata in funzione di almeno 13 000 stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici in zone urbane da almeno 90 kW.

Il progetto può includere anche stazioni di ricarica pilota con stoccaggio di energia.

M2C2-31

Investimento 4.4.3 - Rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per il rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti per il rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

N/A

N/A

N/A

T2

2024

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'acquisto di veicoli dei Vigili del Fuoco.

M2C2-32

Investimento 4.4.1 - Rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per il rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti per il rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti

N/A

N/A

N/A

T4

2023

Notifica dell'aggiudicazione degli appalti pubblici per l'acquisto di autobus puliti.

M2C2-33

Investimento 4.4.2 - Rinnovo del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni alimentati con combustibili puliti e servizio universale

Traguardo

Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per il rinnovo del parco ferroviario per il trasporto pubblico regionale con treni a combustibili puliti e servizio universale

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti per il rinnovo del parco ferroviario per il trasporto pubblico regionale con treni a combustibili puliti e servizio universale

N/A

N/A

N/A

T2

2023

Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per l'acquisto di treni puliti.

M2C2-34

Investimento 4.4.1 - Rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti

Obiettivo

Numero di autobus a emissioni zero T1

N/A

Numero

0

800

T4

2024

Acquisto di almeno 800 autobus a emissioni zero per il rinnovo del parco veicoli.

M2C2-34 bis

Investimento 4.4.2 - Rinnovo del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni alimentati con combustibili puliti e servizio universale

Obiettivo

Numero di treni a emissioni zero T1

N/A

Numero

0

25

T4

2024

Entrata in servizio di almeno 25 treni a emissioni zero per il rinnovo del parco ferroviario.

M2C2-35

Investimento 4.4.1 - Rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti

Obiettivo

Numero di autobus a emissioni zero T2

N/A

Numero

800

3 000

T2

2026

Entrata in servizio di almeno 3 000 autobus a emissioni zero per il rinnovo del parco veicoli.

M2C2-35 bis

Investimento 4.4.2 - Rinnovo del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni alimentati con combustibili puliti e servizio universale

Obiettivo

Numero di treni a emissioni zero T2

N/A

Numero

25

150

T2

2026

Entrata in servizio di almeno 150 treni a emissioni zero per il rinnovo del parco ferroviario.

M2C2-36

Investimento 4.4.3 - Rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

Obiettivo

Numero di veicoli puliti per il rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

N/A

Numero

0

3 800

T2

2026

Entrata in servizio di almeno 3 800 veicoli puliti per il rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco.

3 500 veicoli potranno essere classificati come 100 % ecologici in quanto totalmente elettrici, con stazioni di ricarica alimentate da pannelli fotovoltaici. I 300 mezzi pesanti, di cui 200 in uso negli aeroporti e 100 per il soccorso urbano, dovranno essere alimentati esclusivamente a biometano ed essere conformi ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 sulle energie rinnovabili (RED II). I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II. Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto.

M2C2-37

Riforma 5: Procedure più rapide per la valutazione dei progetti nel settore dei sistemi di trasporto pubblico locale con impianti fissi e nel settore del trasporto rapido di massa

Traguardo

Entrata in vigore di un decreto-legge

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto-legge

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Il decreto-legge deve semplificare i criteri di valutazione dei progetti afferenti al trasporto pubblico locale e accelerare il processo di elaborazione e autorizzazione.

M2C2-38

Investimento 5.1 - Rinnovabili e batterie

Traguardo

Entrata in vigore di un decreto ministeriale

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto ministeriale

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Il decreto ministeriale deve precisare l'ammontare delle risorse disponibili, i requisiti di accesso dei beneficiari, le condizioni di ammissibilità per programmi e progetti, le spese ammissibili e la forma e intensità dell'aiuto per lo sviluppo di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza e batterie.

M2C2-39

Investimento 5.1.1 - Tecnologia fotovoltaica

Obiettivo

Capacità di generazione di energia dei pannelli fotovoltaici prodotti

N/A

MW

200

2 000

T4

2025

Aumento, entro il 31 dicembre 2025, della capacità di generazione di energia dei pannelli fotovoltaici prodotti dagli attuali 200 MW/anno ad almeno 2 GW/anno [gigafactory] grazie a pannelli fotovoltaici ad alta efficienza.

M2C2-40

Investimento 5.1.3 - Industria delle batterie

Obiettivo

Capacità di generazione di energia delle batterie prodotte

N/A

GWh

0

11

T4

2024

Produzione di batterie con capacità obiettivo di 11 GWh.

M2C2-41

Investimento 5.3 - Bus elettrici

Traguardo

Entrata in vigore di un decreto ministeriale che precisi l'ammontare delle risorse disponibili per conseguire l'obiettivo dell'intervento (filiera degli autobus)

Disposizione nel decreto ministeriale che indica l'entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Il decreto ministeriale deve precisare l'ammontare delle risorse disponibili per realizzare circa 45 progetti di trasformazione industriale mediante "contratti di sviluppo".

M2C2-42

Investimento 5.4 - Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica

Traguardo

Firma dell'accordo finanziario

Notifica della firma dell'accordo finanziario

N/A

N/A

N/A

T2

2022

L'accordo finanziario deve delineare gli investimenti indiretti nei gestori di fondi di venture capital (VC) finanziario con investimenti e imprese/start-up in linea con gli obiettivi della transizione verde, al fine di ampliare il capitale a disposizione di ricercatori e start-up, rafforzare l'azione dei fondi VC attivi e sviluppare iniziative nuove e innovative in partenariato con le imprese.

L'accordo finanziario deve includere i seguenti elementi:

-politica di investimento;

-criteri di ammissibilità;

conformità delle operazioni sostenute nell'ambito di questo intervento agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante la verifica della sostenibilità, l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M2C2-43

Investimento 5.4 - Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica

Obiettivo

Venture capital raccolto a sostegno della transizione ecologica

N/A

EUR

0

250 000 000

T2

2026

Attivazione da parte del fondo di almeno 250 000 000 EUR di investimenti privati nel settore delle tecnologie verdi.

Il contributo climatico dell'investimento secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241 deve rappresentare il 100 % del costo totale dell'investimento sostenuto dal dispositivo per la ripresa e la resilienza.

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 34 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 35 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 36 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 37 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve inoltre prevedere che siano selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

E.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Investimento 1.1: Sviluppo agro-voltaico

Questo investimento consiste in sovvenzioni e prestiti a sostegno degli investimenti nella costruzione di sistemi agro-voltaici e nell'installazione di strumenti di misurazione per monitorare l'attività agricola sottostante, al fine di valutare il microclima, il risparmio idrico, il recupero della fertilità del suolo, la resilienza ai cambiamenti climatici e la produttività agricola per i diversi tipi di colture.

Investimento 1.2: Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l'autoconsumo

L'investimento mira a sostenere l'installazione di 2 000 MW di nuova capacità di generazione elettrica per configurazioni di autoconsumo collettivo e comunità delle energie rinnovabili, in particolare in comuni con meno di 5 000 abitanti. Il sostegno è basato su prestiti a tasso zero fino al 100 % dei costi ammissibili per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, accoppiati a sistemi di stoccaggio dell'energia.

Investimento 3.1: Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse (hydrogen valleys)

L'investimento si pone l'obiettivo di sostenere la produzione e l'uso locali di idrogeno verde nell'industria, nelle PMI e nel trasporto locale, creando così nuove hydrogen valleys (distretti dell'idrogeno), soprattutto nel Sud Italia, in cui l'idrogeno è prodotto a partire da fonti rinnovabili della zona e utilizzato localmente. Scopo del progetto è riadibire le aree industriali dismesse a unità sperimentali per la produzione di idrogeno in impianti FER locali ubicati nello stesso complesso industriale o in aree limitrofe. Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete.

Investimento 3.2: Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate

L'investimento è teso a promuovere la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione nel campo dei processi industriali al fine di mettere a punto iniziative per l'impiego di idrogeno nei settori industriali che utilizzano il metano come fonte di energia termica (cemento, cartiere, ceramica, industrie del vetro, ecc.). Nel quadro dell'investimento dovrà essere avviata una gara d'appalto specifica per sostenere la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione del processo di produzione dell'acciaio attraverso un aumento dell'uso di idrogeno. Il gas naturale non riceverà alcun finanziamento nell'ambito di questo progetto. Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete.

Investimento 5.2: Sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo dell'idrogeno

L'investimento sostiene progetti tesi a creare una catena del valore dell'idrogeno in Italia che sia adatta anche per partecipare a potenziali importanti progetti di comune interesse europeo sull'idrogeno.

E.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo
/

obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M2C2-44

Investimento 1.1 - Sviluppo agro-voltaico

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'installazione di pannelli solari fotovoltaici in sistemi agro-voltaici

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'installazione di pannelli solari fotovoltaici in sistemi agro-voltaici

N/A

N/A

N/A

T4

2024

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'installazione di pannelli solari fotovoltaici e strumenti di misurazione in sistemi agro-voltaici.

Ci si attende che la potenza installata dei sistemi agro-voltaici di natura sperimentale incoraggi lo sviluppo di soluzioni innovative per impianti a terra in cui possano coesistere molteplici usi del suolo, generando benefici concorrenti. L'entrata in funzione degli impianti è registrata nel sistema nazionale GAUDÌ (anagrafe degli impianti), che dà prova conclusiva del conseguimento degli obiettivi.

M2C2-45

Investimento 1.1 - Sviluppo agro-voltaico

Obiettivo

Installazione di pannelli solari fotovoltaici in sistemi agro-voltaici

N/A

MW

0

1 040

T2

2026

Installazione di pannelli solari fotovoltaici in sistemi agro-voltaici di capacità pari a 1 040 MW per una produzione indicativa di almeno 1 300 GWh/anno.

M2C2-46

Investimento 1.2 - Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l'autoconsumo

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la concessione di prestiti per la realizzazione degli interventi a beneficio delle comunità energetiche

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la realizzazione degli interventi a beneficio delle comunità energetiche

N/A

N/A

N/A

T4

2025

Firma dei contratti per la concessione di prestiti per la realizzazione degli interventi a beneficio delle comunità energetiche.

M2C2-47

Investimento 1.2 - Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l'autoconsumo

Obiettivo

Produzione di energia rinnovabile da parte di comunità energetiche e autoconsumatori di rinnovabili che agiscono congiuntamente

N/A

Numero

0

2 000

T2

2026

Sostegno alle comunità energetiche in comuni con meno di 5 000 abitanti allo scopo di consentire l'installazione di almeno 2 000 MW da fonti rinnovabili, per una produzione indicativa di 2 500 GWh/anno.

Questa misura non deve sostenere attività legate all'idrogeno che comportino emissioni di gas a effetto serra superiori a 3 t CO2eq/t H2.

M2C2-48

Investimento 3.1 - Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse (hydrogen valleys)

Traguardo

Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per progetti di produzione di idrogeno in aree industriali dismesse

Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per la produzione di idrogeno in aree industriali dismesse

N/A

N/A

N/A

T1

2023

Aggiudicazione dei progetti di produzione di idrogeno in aree industriali dismesse. Sarà finanziata la produzione di idrogeno verde che comporta meno di 3 t CO2eq/t H2 onde conseguire il miglior risultato in termini di decarbonizzazione. Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai senti della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete.

M2C2-49

Investimento 3.1 - Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse (hydrogen valleys)

Obiettivo

Completamento dei progetti di produzione di idrogeno in aree industriali

N/A

Numero

0

10

T2

2026

Completamento di almeno 10 progetti di produzione di idrogeno in aree industriali dismesse con capacità media di almeno 1-5 MW ciascuno.

Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete.

M2C2-50

Investimento 3.2 - Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate

Traguardo

Accordo per promuovere la transizione dal metano all'idrogeno verde

Firma dell'accordo

N/A

N/A

N/A

T1

2023

Firma dell'accordo con i titolari dei progetti selezionati per promuovere la transizione dal metano all'idrogeno verde. I progetti devono essere dedicati in parte al processo di ricerca, sviluppo e innovazione per sviluppare un prototipo industriale che usi l'idrogeno e in parte alla realizzazione e al collaudo di tale prototipo. Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete.

M2C2-51

Investimento 3.2 - Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate

Obiettivo

Introduzione dell'idrogeno nel processo industriale

N/A

Numero

0

1

T2

2026

Introduzione dell'idrogeno in almeno uno stabilimento industriale per decarbonizzare settori hard-to-abate. Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete.

Almeno 400 000 000 EUR devono essere destinati a sostenere sviluppi industriali che consentano di sostituire il 90 % dell'uso di metano e combustibili fossili in un processo industriale con idrogeno elettrolitico prodotto a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete.

M2C2-52

Investimento 5.2 - Idrogeno

Traguardo

Produzione di elettrolizzatori

Notifica della pubblicazione di (tutti gli) appalti pubblici

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Aggiudicazione dell'appalto per costruire uno stabilimento industriale per la produzione di elettrolizzatori. -

M2C2-53

Investimento 5.2 - Idrogeno

Obiettivo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per il completamento di uno stabilimento industriale per la produzione di elettrolizzatori

N/A

Numero

0

1

T2

2026

Costruzione di uno stabilimento industriale per la produzione di elettrolizzatori con capacità pari a 1 GW/anno. 

F. MISSIONE 2 COMPONENTE 3 - Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici

L'efficientamento energetico è la pietra angolare di questa componente, che si articola in tre pilastri principali.

·Il primo pilastro consiste nell'introduzione di un incentivo temporaneo per la ristrutturazione energetica e antisismica degli immobili privati, mediante una detrazione fiscale dei costi sostenuti per gli interventi. Gli interventi ammissibili sono quelli che aumentano la prestazione energetica dell'abitazione di almeno due classi energetiche dell'attestato di prestazione energetica, ottenendo in media un miglioramento del consumo energetico superiore al 30 %.

·Il secondo pilastro di questa componente è il miglioramento dell'efficienza e della sicurezza delle scuole pubbliche e delle cittadelle giudiziarie.

·Il terzo è volto a stimolare la costruzione e l'espansione di reti di teleriscaldamento efficienti nelle aree urbane.

Vi sono inoltre numerose riforme per semplificare e accelerare l'esecuzione di progetti che mirano a migliorare l'efficienza energetica degli edifici.

Ci si attende che questa componente contribuisca notevolmente al conseguimento degli obiettivi dell'Italia in materia di clima ed energia per il 2030, dal momento che il settore civile è responsabile di quasi la metà del consumo totale di energia in Italia. La maggior parte degli edifici è stata costruita prima dell'adozione dei criteri per il risparmio energetico e dell'entrata in vigore della legislazione corrispondente, per cui sussiste la diffusa necessità di efficientamento energetico e adattamento ai rischi sismici.

Questa componente dà seguito a una parte della raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3, con la quale il Consiglio ha raccomandato all'Italia di intervenire per "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare […] sulla gestione [...] delle risorse idriche e su un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali". Dà anche seguito ad alcune parti della raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3 ("incentrare la politica economica connessa agli investimenti sulla ricerca e l'innovazione e sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali; [...] migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione [...] accelerando la digitalizzazione e aumentando l'efficienza e la qualità dei servizi pubblici locali").

Ci si attende che nessuna misura di questa componente arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

F.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

Investimento 2.1: Rafforzamento dell'Ecobonus e del Sismabonus per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici.

La misura del Superbonus finanzia l'efficientamento energetico e sismico degli edifici residenziali, compresa l'edilizia residenziale pubblica, come specificato all'articolo 119 del cosiddetto "Decreto Rilancio" adottato per affrontare gli effetti economici e sociali negativi della pandemia. L'obiettivo è duplice: 1) contribuire in misura significativa agli obiettivi di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni fissati dal piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC) dell'Italia per il 2030 e 2) fornire un sostegno anticiclico al settore delle costruzioni e alla domanda privata per compensare gli effetti della flessione dell'economia.

Il sostegno è erogato sotto forma di detrazione fiscale nell'arco di cinque anni. È previsto che i beneficiari, in alternativa allo strumento di detrazione fiscale, possano scegliere di utilizzare strumenti finanziari ("cessione del credito" e "sconti in fattura"), anziché ricorrere direttamente alla detrazione per affrontare gli ingenti costi di investimento iniziale. Questi strumenti alternativi prevedono che la detrazione fiscale spettante al beneficiario sia effettuata per un importo uguale in:

1.    un contributo sotto forma di sconto diretto in fattura praticato dal fornitore (ad esempio, imprese edili, progettisti o dall'appaltatore generale) sul prezzo di pagamento anticipato, e recuperato sotto forma di credito d'imposta che riduce il costo dell'investimento iniziale;

2.    un credito d'imposta da cedere a un istituto finanziario, che pagherà anticipatamente il capitale necessario.

Questo meccanismo compensa il possibile disincentivo a non effettuare la ristrutturazione a causa degli elevati costi di investimento iniziali. La scelta dell'appaltatore generale o dell'istituto finanziario sarà lasciata al beneficiario.

I condomini, gli edifici monofamiliari, le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, le organizzazioni senza scopo di lucro e le associazioni di volontariato, le associazioni sportive e i club amatoriali e l'edilizia residenziale pubblica possono beneficiare di questo incentivo fiscale. Per essere ammissibile, la ristrutturazione deve essere classificata come "ristrutturazione profonda" (ossia una ristrutturazione media ai sensi della raccomandazione (UE) 2019/786 della Commissione), che implica quindi un miglioramento di almeno due classi energetiche (corrispondenti in media a un risparmio di energia primaria del 40 %).

La portata degli interventi ammissibili coperti dalla presente misura è piuttosto ampia e comprende, ad esempio, interventi trainanti, interventi trainati, isolamento termico di superfici opache, interventi sui sistemi di condizionamento dell'aria (caldaie a condensazione; pompe di calore; connessione a reti di teleriscaldamento efficienti in condizioni specifiche; energia solare termica; caldaie a biomassa in condizioni specifiche), sistemi fotovoltaici con relativi sistemi di stoccaggio o infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici. Anche gli interventi volti a ridurre il rischio sismico degli edifici fanno parte di questo strumento; ci si aspetta che rappresentino il 14 % circa della dotazione di bilancio assegnata. Due decreti ministeriali del 6 agosto 2020 hanno già definito i requisiti tecnici degli interventi e le procedure per la certificazione della conformità agli specifici requisiti e costi massimi.

Il Superbonus è già attivo dal 1º luglio 2020 e resta in vigore fino al 30 giugno 2022 (per l'edilizia residenziale pubblica fino al 31 dicembre 2022). L'accesso all'agevolazione può essere richiesto per un ulteriore periodo di sei mesi, nel caso di lavori su condomini o edilizia residenziale pubblica, se almeno il 60 % dei lavori è stato eseguito prima delle date sopra indicate. Per dare più tempo a interventi più complessi si prevede di prorogare l'applicazione della misura per i condomini fino al 31 dicembre 2022 e per l'edilizia residenziale pubblica fino al 30 giugno 2023, indipendentemente dal completamento di almeno il 60 % dei lavori.

Ci si attende che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). In particolare, il costo dell'installazione di caldaie a condensazione a gas deve rappresentare una piccola parte del costo complessivo del programma di ristrutturazione e l'installazione deve avvenire per sostituire le caldaie alimentate a olio combustibile. L'installazione di caldaie a gas naturale deve inoltre essere conforme alle condizioni stabilite negli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

Riforma 1.1 - Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico

La riforma mira a semplificare e accelerare le procedure per l'attuazione degli interventi connessi all'efficientamento energetico. Si articola in quattro azioni principali:

·Lancio del Portale nazionale per l'efficienza energetica degli edifici: il portale deve sostenere i cittadini e gli operatori nella gestione dei progetti di efficientamento energetico e deve essere una comoda fonte di informazioni per i decisori politici. Deve contenere informazioni sulla prestazione energetica del parco immobiliare nazionale, che dovrebbero aiutare le imprese e i cittadini a decidere di migliorare il rendimento energetico dei loro immobili. Deve essere istituito uno sportello unico per fornire assistenza e tutte le informazioni utili ai cittadini e alle imprese per quanto riguarda la mappatura energetica degli edifici, la conformità alla normativa settoriale, la valutazione del potenziale di efficienza e la selezione delle priorità d'intervento, compresi i piani di riconversione in fasi, la selezione degli strumenti promozionali più appropriati allo scopo e la formazione delle competenze professionali.

·Rafforzamento delle attività del Piano d'informazione e formazione rivolte al settore civile - Il Piano d'informazione e formazione deve tenere conto della necessità di sviluppare sia iniziative specifiche volte a colmare le lacune informative degli utenti finali nel settore residenziale, sia adeguate attività di formazione sugli incentivi e sugli interventi più efficaci per le imprese che offrono servizi energetici, per quelle che effettuano interventi e per gli amministratori di condominio. Il Piano deve essere sviluppato tenendo conto delle esigenze derivanti dalla misura del Superbonus, al fine di massimizzarne l'efficacia e gettare le basi per una cultura duratura dell'efficienza nel settore dell'edilizia. 

·Aggiornamento e potenziamento del Fondo nazionale per l'efficienza energetica: Con la revisione delle disposizioni di legge relative all'istituzione e alla gestione del Fondo nazionale per l'efficienza energetica (articolo 15 del decreto legislativo n. 102/2014 e decreto interministeriale del 22 dicembre 2017) devono entrare in vigore modifiche volte a promuovere il potenziamento e un maggiore utilizzo delle risorse disponibili.

·Accelerare la fase realizzativa dei progetti finanziati dal programma PREPAC: Si deve effettuare un riesame regolamentare volto a promuovere una gestione più efficiente delle risorse specificamente destinate al programma di riqualificazione energetica della pubblica amministrazione centrale (PREPAC).

F.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo
/

obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M2C3-1

Investimento 2.1- Rafforzamento dell'Ecobonus e del Sismabonus per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici.

Traguardo

Entrata in vigore della proroga del Superbonus

Disposizione nell'atto giuridico/negli atti giuridici che indica l'entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T4

2021

L'atto o gli atti giuridici devono

prorogare le prestazioni Ecobonus e Sismabonus fino al 31 dicembre 2022

per i condomini e fino al 30 giugno 2023 per l'edilizia

residenziale pubblica (IACP)

M2C3-2

Investimento 2.1- Rafforzamento dell'Ecobonus e del Sismabonus per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici.

Obiettivo

Ristrutturazione edilizia Superbonus e Sismabonus T1

N/A

Numero

0

13 400 000

T2

2023

Completamento della ristrutturazione

di edifici per,

i) almeno 12 000 000 di metri quadri

che si traduce in risparmi di energia primaria

di almeno

il 40 % e il miglioramento di almeno due

classi energetiche nell'attestato

di prestazione energetica,

ii) ristrutturare almeno 1 400 000

metri quadri per scopi

antisismici

M2C3-3

Investimento 2.1- Rafforzamento dell'Ecobonus e del Sismabonus per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici.

Obiettivo

Ristrutturazione edilizia Superbonus e Sismabonus T2

N/A

Numero

0

35 800 000

T4

2025

Completamento della ristrutturazione di edifici per

i) almeno 32 000 000 di metri quadri

che si traduce in risparmi di energia primaria

di almeno il 40 % e nel miglioramento di

almeno due classi energetiche nell'attestato

di prestazione energetica,

ii) ristrutturare almeno 3 800 000 metri quadri a fini antisismici

M2C3-4

Riforma 1.1: Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico

Traguardo

Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico

Disposizione nell'atto giuridico/negli atti giuridici che indica l'entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T2

2022

L'atto o gli atti giuridici devono semplificare e accelerare

le procedure per gli interventi di efficientamento energetico

attraverso:

·il lancio del Portale nazionale per l'efficienza energetica degli edifici;

·Il rafforzamento delle attività del Piano d'informazione e formazione rivolte al settore civile;

·l'aggiornamento e il potenziamento del Fondo nazionale per l'efficienza energetica;

·l'accelerazione della fase realizzativa dei progetti finanziati dal programma PREPAC.

F.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Investimento 1.1: Costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici

Questa misura si deve concentrare sulla progressiva sostituzione di parte del patrimonio edilizio scolastico con l'obiettivo di creare strutture moderne e sostenibili.

Gli obiettivi degli interventi sono la riduzione del consumo energetico, una maggiore sicurezza sismica degli edifici e lo sviluppo di aree verdi.

Ci si attende che il piano intervenga su 195 edifici scolastici, per un totale di 410 mila metri quadri.

Investimento 1.2: Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia

Questa misura mira a ristrutturare e riqualificare strutture inadeguate dell'amministrazione della giustizia.

L'intervento si focalizza sulla manutenzione di beni esistenti, consentendo la tutela, la valorizzazione e il restauro del patrimonio storico che spesso caratterizza gli uffici dell'amministrazione della giustizia italiani. Oltre all'efficientamento dei consumi energetici, il programma mira inoltre a garantire la sostenibilità economica, ambientale e sociale degli interventi attraverso l'uso di materiali sostenibili e l'utilizzo di energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili. Gli interventi devono inoltre adattare le strutture per ridurre la vulnerabilità sismica degli edifici.

L'elenco indicativo dei comuni in cui si devono svolgere gli interventi è il seguente: Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Latina, Messina, Milano, Monza, Napoli, Palermo, Perugia, Reggio Calabria, Roma, Trani, Torino, Velletri e Venezia.

L'intervento non deve comprendere le caldaie a gas naturale.

Investimento 3.1: Promozione di un teleriscaldamento efficiente

Il teleriscaldamento svolge un ruolo importante nel conseguimento degli obiettivi ambientali del settore del riscaldamento e del raffrescamento, in particolare nelle grandi aree urbane in cui il problema delle emissioni è ancora più grave.

La misura deve sviluppare il teleriscaldamento efficiente basato sulla distribuzione di calore generato da fonti rinnovabili, da calore di scarto o cogenerato in impianti ad alto rendimento. La misura deve finanziare progetti selezionati mediante gara d'appalto da indire nel 2022, relativi alla costruzione di nuove reti o all'ampliamento delle reti di teleriscaldamento esistenti. Una successiva gara d'appalto potrà essere indetta nel 2023. La priorità deve essere data ai progetti che garantiscono il massimo risparmio di energia primaria non rinnovabile.

Ci si attende di conseguire ogni anno benefici climatico-ambientali pari a 20 ktpe di energia fossile primaria risparmiata e 40 kt di CO2 di emissioni di gas a effetto serra evitate nei settori non coperti dal sistema ETS.

Ci si attende che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). In particolare, lo sviluppo di un teleriscaldamento efficiente non deve utilizzare combustibili fossili quale fonte di calore, ma basarsi soltanto sulla distribuzione del calore generato da fonti rinnovabili, da calore di scarto o cogenerato in impianti ad alte prestazioni. L'infrastruttura associata per il teleriscaldamento deve seguire la direttiva 2012/27/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE (GU L 315 del 14.11.2012, pag. 1); ci si aspetta che garantisca una riduzione di 0,04 Mt CO2 all'anno.

F.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M2C3-5

Investimento 1.1 - Costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici

Traguardo

Aggiudicazione di tutti i contratti pubblici per la costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici per la riqualificazione energetica degli edifici scolastici, a seguito di una procedura di appalto pubblico

Notifica dell'aggiudicazione di tutti i contratti pubblici a seguito di una procedura di appalto pubblico

N/A

N/A

N/A

T3

2023

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per nuove

sostituzioni di edifici scolastici ammissibili ai

finanziamenti formalizzati dalle autorità locali

equivalenti a una superficie totale di almeno 400 000

metri quadri

M2C3-6

Investimento 1.1 - Costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici

Obiettivo

Almeno 400 000 metri quadri di nuove scuole sono costruite mediante la sostituzione di edifici.

N/A

Numero

0

400 000

T1

2026

Completamento della costruzione di almeno 400 000 metri quadri di nuove scuole mediante sostituzione di edifici, con un conseguente consumo di energia primaria inferiore di almeno il 20 % rispetto al requisito relativo agli edifici a energia quasi zero

M2C3-7

Investimento 1.2 - Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia

Traguardo

L'aggiudicazione di tutti i contratti pubblici per la costruzione di nuovi edifici, la riqualificazione e il rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia è firmata dal ministero della Giustizia a seguito di una procedura di appalto pubblico

Notifica dell'aggiudicazione di tutti i contratti pubblici a seguito di una procedura di appalto pubblico

N/A

N/A

N/A

T4

2023

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la

costruzione di edifici, la riqualificazione e

il rafforzamento dei beni immobiliari

dell'amministrazione della giustizia

M2C3-8

Investimento 1.2 - Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia

Obiettivo

Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia

N/A

Numero

0

289 000

T1

2026

Costruzione di edifici,

riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili

dell'amministrazione della giustizia di

almeno 289 000 metri quadri

M2C3-9

Investimento 3.1 - Promozione di un teleriscaldamento efficiente

Traguardo

I contratti per

il miglioramento delle reti di riscaldamento sono affidati dal ministero della Transizione ecologica a seguito di una procedura di appalto pubblico

Notifica dell'aggiudicazione di tutti i contratti pubblici a seguito di una procedura di appalto pubblico

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la

costruzione di nuove reti di teleriscaldamento o l'ampliamento

di quelle esistenti, che dovrebbero includere l'obbligo di ridurre il consumo energetico.

Aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati nell'ambito degli inviti a presentare proposte competitivi, nel rispetto dell'orientamento tecnico "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'utilizzo di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M2C3-10

Investimento 3.1 - Promozione di un teleriscaldamento efficiente

Obiettivo

Costruzione o ampliamento delle reti di teleriscaldamento

N/A

Numero

0

20

T1

2026

Completamento della costruzione di nuove reti per il teleriscaldamento,

o dell'ampliamento di quelle esistenti, per

ridurre il consumo energetico di almeno 20

ktpe all'anno.

L'investimento deve essere conforme alle condizioni di cui all'allegato VI, nota 9, del regolamento 241/2021/UE sul dispositivo per la ripresa e la resilienza.

G. MISSIONE 2 COMPONENTE 4 - Tutela del territorio e della risorsa idrica

L'obiettivo di questa componente del piano italiano per la ripresa e la resilienza è affrontare una serie di carenze che si protraggono da tempo in materia di gestione delle risorse idriche e dei rischi idrogeologici in Italia e adottare una serie di misure volte a preservare la biodiversità. Tale obiettivo deve essere conseguito attraverso una combinazione significativa ed equilibrata di riforme e investimenti nei vari filoni interessati.

Sul versante delle riforme, la componente propone una serie di misure volte principalmente a migliorare l'efficienza nella gestione delle risorse idriche riducendo la frammentazione del settore, istituendo un'adeguata politica dei prezzi e introducendo una serie di incentivi per affrontare i problemi esistenti relativi alla gestione delle acque reflue. Le riforme previste nell'ambito di questa componente comprendono anche una serie di misure volte a semplificare la concezione e l'attuazione di progetti relativi alle infrastrutture idriche e alla gestione e riduzione dei rischi idrologici.

Gli investimenti associati a questa componente devono contribuire a mitigare e gestire più adeguatamente il rischio idrogeologico in Italia, sia dal punto di vista della prevenzione che dell'adattamento, e devono mirare a rendere più resilienti le infrastrutture connesse alle risorse idriche. Essi sono inoltre volti a migliorare in modo significativo la gestione delle risorse idriche attraverso una migliore gestione delle acque reflue e una riduzione significativa delle perdite idriche, anche nel settore agricolo. Gli investimenti devono rafforzare la digitalizzazione di tali settori, rendendoli più efficienti sotto il profilo energetico e in grado di adattarsi meglio ai cambiamenti climatici. La componente comprende anche una serie di misure volte a preservare la biodiversità e le aree verdi, in linea con la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030.

Questa componente dà seguito a una parte della raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3, con la quale il Consiglio dell'Unione europea ha raccomandato all'Italia di intervenire per "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare [...] sulla gestione [...] delle risorse idriche e su un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali". Dà anche seguito ad alcune parti della raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3 ("incentrare la politica economica connessa agli investimenti sulla ricerca e l'innovazione e sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali; [...] migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione [...] accelerando la digitalizzazione e aumentando l'efficienza e la qualità dei servizi pubblici locali").

Ci si attende che nessuna misura di questa componente arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

G.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

Riforma 2.1 - Semplificazione e accelerazione delle procedure per l'attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico

L'obiettivo di questa riforma è superare le carenze esistenti a livello di governance dei rischi idrogeologici evidenziate dalla Corte dei conti italiana. E deve mirare a: semplificare e accelerare le procedure per l'attuazione dei progetti in questo settore, compresa la fissazione di scadenze massime per ciascuna fase; realizzare, in via prioritaria, interventi di prevenzione in linea con la valutazione nazionale del rischio e con l'articolo 6 della decisione n. 1313/2013/UE, con la valutazione delle capacità di gestione dei rischi e con il principio "non arrecare un danno significativo"; definire un piano per aumentare la capacità amministrativa degli organi responsabili dell'attuazione di tali progetti e rafforzare il coordinamento tra i vari livelli di governo coinvolti, in particolare razionalizzando i flussi di informazione.

Riforma 2 - Riforma del quadro giuridico per una migliore gestione e un uso sostenibile dell'acqua

La riforma deve mirare ad affrontare i problemi del settore idrico in Italia che si protraggono da tempo e che si riflettono in molte procedure di infrazione in corso per inosservanza della direttiva 91/271/CEE del Consiglio, in un'eccessiva frammentazione del settore e nell'assenza di incentivi e politiche tariffarie adeguati. Ci si attende che le misure previste riducano significativamente la frammentazione del settore diminuendo il numero degli operatori e incoraggiando le economie di scala, introducendo incentivi per ridurre le perdite idriche e il consumo eccessivo di acqua da parte del settore agricolo e stabilendo politiche di tariffazione adeguate per un consumo idrico più sostenibile.

Deve essere firmata una serie di protocolli d'intesa con le regioni Campania, Calabria, Molise e Sicilia per ridurre la frammentazione del numero di operatori che forniscono servizi idrici. I protocolli devono definire obiettivi in materia di creazione di enti amministrativi locali, riduzione del numero di operatori e realizzazione di economie di scala al fine di istituire operatori unici almeno ogni 40 000 abitanti entro i due anni successivi alla firma di tali protocolli d'intesa.

Riforma 4.2 "Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati"

La riforma mira ad affrontare problemi importanti nella gestione delle risorse idriche e a rendere più efficiente il sistema.

Si prevede che verrà ridotta l'attuale frammentazione del numero di operatori, che al momento ostacola un uso efficiente delle risorse idriche in alcune parti del paese Ci si attende che la riforma definirà gli incentivi più adeguati per un migliore utilizzo delle risorse idriche nel settore agricolo, introduce un sistema di sanzioni per l'estrazione illecita di acqua e un sistema di tariffe che rispecchia meglio ed è maggiormente in linea con il principio "chi inquina paga", evitando al contempo l'espansione dei sistemi irrigui esistenti. Le misure devono essere adottate in cooperazione con le regioni in cui la gestione delle risorse idriche è attualmente più problematica.

Investimento 3.2: Digitalizzazione dei parchi nazionali e delle aree marine protette

Questa misura deve stabilire procedure standardizzate e digitalizzate per la modernizzazione, l'efficienza e l'efficace funzionamento delle aree protette nelle loro varie dimensioni, quali la conservazione della natura, la semplificazione amministrativa delle procedure e i servizi per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette. Dopo l'intervento ci si aspetta un miglioramento del monitoraggio delle risorse naturali tale da consentire l'adozione delle misure preventive e correttive necessarie, ove del caso, per la protezione della biodiversità. Ci si attende inoltre che contribuirà a migliorare i servizi per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette e a sensibilizzarli maggiormente in materia di biodiversità, per un turismo più sostenibile e un consumo più responsabile delle risorse naturali.

G.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M2C4-1

Riforma 2,1. Semplificazione e accelerazione delle procedure per l'attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico

Traguardo

Entrata in vigore della semplificazione del quadro giuridico per una migliore gestione dei rischi idrologici

Disposizione nell'atto giuridico/negli atti giuridici pertinenti che indica l'entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Il nuovo quadro giuridico dovrà, come minimo:

privilegiare gli interventi di prevenzione in linea con la valutazione nazionale del rischio e con l'articolo 6 della decisione n. 1313/2013/UE, con la valutazione delle capacità di gestione dei rischi e con il principio "non arrecare un danno significativo";

-accelerare le procedure per l'elaborazione dei progetti e stabilire principi generali per semplificare le procedure di realizzazione e di finanziamento dei progetti e i progetti relativi al rischio idrologico;

-armonizzare e semplificare i flussi di informazioni per ridurre la ridondanza delle segnalazioni tra i vari sistemi informativi dello Stato e sviluppare un sistema di indicatori per una migliore individuazione dei rischi idrologici, in linea con le raccomandazioni della Corte dei conti italiana;

-rafforzare il coordinamento degli interventi tra i diversi livelli di governo, in linea con le raccomandazioni della Corte dei conti italiana;

-creare banche dati comuni in materia di dissesto", in linea con le raccomandazioni della Corte dei conti italiana;

-stabilire i tempi massimi per ciascuna fase;

-definire un piano per rafforzare la capacità degli organi coinvolti.

M2C4-2

Riforma 4.2 "Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati"

Traguardo

Entrata in vigore della riforma volta a garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati

Disposizione nell'atto giuridico/negli atti giuridici pertinenti che indica l'entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T3

2022

La legge/i regolamenti generali sui servizi idrici per un uso sostenibile e l'incentivazione degli investimenti nelle infrastrutture idriche devono come minimo:

-ridurre la frammentazione dei diversi attori attraverso norme e meccanismi di aggregazione per incentivare l'integrazione degli operatori di gestione attualmente autonomi nell'operatore unico per l'intero Ambito Territoriale Ottimale;

-prevedere incentivi per un uso sostenibile dell'acqua in agricoltura, in particolare per sostenere l'uso del sistema comune di gestione delle risorse idriche (SIGRIAN) per usi irrigui collettivi e di autoapprovvigionamento;

-stabilire un sistema di prezzi regolamentati che tenga adeguatamente conto dell'uso delle risorse ambientali e dell'inquinamento, conformemente al principio "chi inquina paga".

M2C4-3

Riforma 4.2 "Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati"

Traguardo

Riforma del quadro giuridico per una migliore gestione e un uso sostenibile dell'acqua

Entrata in vigore dei protocolli d'intesa

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Firma di una serie di protocolli d'intesa da parte del Ministero per la Transizione Ecologica con le regioni Campania, Calabria, Molise e Sicilia per ridurre la frammentazione del numero di operatori che forniscono servizi idrici. I protocolli d'intesa dovrebbero definire obiettivi in materia di istituzione di enti amministrativi locali, riduzione del numero di operatori e realizzazione di economie di scala al fine di creare operatori unici almeno ogni 40 000 abitanti.

M2C4-4

Riforma 4.2 "Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati"

Traguardo

Entrata in vigore del nuovo quadro giuridico relativo agli scopi irrigui

Indicazione nel testo del pertinente atto legislativo della data di entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Il quadro giuridico rivisto deve, come minimo:

- istituire un sistema di sanzioni per l'estrazione illecita di acqua;

richiedere una valutazione d'impatto ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 7, della direttiva quadro sulle acque per valutare l'impatto (eventualmente cumulativo) su tutti i corpi idrici potenzialmente interessati;

- evitare l'espansione del sistema irriguo esistente (non solo attraverso l'espansione fisica ma anche mediante un maggiore utilizzo di acqua), anche se si ricorre a metodi più efficienti, quando i corpi idrici interessati (acque superficiali o sotterranee) sono o si prevede saranno (nel contesto dell'intensificazione dei cambiamenti climatici) in uno stato inferiore al buono o potenzialmente buono.

M2C4-5

Investimento 3.2 - Digitalizzazione dei parchi nazionali

Traguardo

Entrata in vigore della semplificazione amministrativa e sviluppo di servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette

Indicazione nel testo del decreto ministeriale della data di entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T1

2022

Il decreto ministeriale deve prevedere lo sviluppo di servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette

M2C4-6

Investimento 3.2 - Digitalizzazione dei parchi nazionali

Obiettivo

Semplificazione amministrativa e sviluppo di servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette

N/A

Percentuale

0

70

T4

2023

Almeno il 70 % dei parchi nazionali e delle aree marine protette deve aver sviluppato servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette (almeno due tra: il collegamento al portale Naturitalia.IT; il 5G/Wi-Fi o un'applicazione per la mobilità sostenibile)

G.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Riforma 3.1 Adozione di programmi nazionali di controllo dell'inquinamento atmosferico

La riforma mira ad allineare la legislazione nazionale e regionale e ad introdurre le relative misure di accompagnamento per la riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici (in conformità con gli obiettivi fissati dalla direttiva (UE) 2016/2284 sui limiti di emissione nazionali e sui gas clima-alteranti.

 

Investimento 1.1: Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione

L'investimento deve sviluppare un sistema di monitoraggio che consenta di individuare e prevedere i rischi conseguenti ai cambiamenti climatici e a un'inadeguata pianificazione territoriale attraverso l'utilizzo di tecnologie avanzate. Tali tecnologie devono consentire il controllo da remoto di ampie fasce territoriali, gettando così le basi per lo sviluppo di piani di prevenzione dei rischi, compresi il potenziamento delle infrastrutture esistenti e l'individuazione di fenomeni di smaltimento illecito di rifiuti. I principali strumenti da sviluppare per conseguire tali obiettivi sono la raccolta di dati territoriali sfruttando sistemi di osservazione satellitare, droni, sensoristica da remoto e l'integrazione di sistemi informativi; reti di telecomunicazione con i requisiti di sicurezza più avanzati; sale di controllo centrali e regionali, per avere accesso alle informazioni raccolte sul campo e sistemi e servizi di cybersecurity per la protezione dagli attacchi informatici. Gli interventi devono concentrarsi principalmente nelle otto regioni meridionali.

Investimento 2.1: Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico

Il territorio italiano è caratterizzato da un notevole livello di instabilità idrogeologica, aggravata dagli effetti dei cambiamenti climatici. Questo rischio ha un impatto negativo non solo sulla qualità della vita, ma anche sull'attività economica delle zone più esposte al fenomeno.

Occorre intraprendere un insieme ampio e completo di interventi che combini misure strutturali quali la messa in sicurezza da frane o la riduzione del rischio di alluvione nelle aree metropolitane con altre misure incentrate sulla riqualificazione, il monitoraggio e la prevenzione dei rischi emergenti.

L'obiettivo è portare in sicurezza 1 500 000 di persone oggi a rischio.

Investimento 2.2: Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni

La misura deve puntare principalmente ad affrontare i rischi idrogeologici nelle aree urbane e metropolitane, cioè quelli riguardanti inondazioni, erosione o instabilità degli edifici, che causano un grave deterioramento, tra l'altro, del parco immobiliare, delle reti di servizi sotterranei e della rete stradale.

La misura deve comprendere una serie diversificata di interventi nelle aree urbane e metropolitane volti a ridurre la vulnerabilità ai rischi idrogeologici. L'obiettivo centrale degli interventi previsti deve essere quello di rendere gli edifici più sicuri contro i rischi sismici e idrogeologici e deve comprendere anche azioni relative all'adattamento ai cambiamenti climatici e all'efficienza energetica, come la riduzione del consumo energetico degli edifici o il miglioramento dell'efficienza dei sistemi di illuminazione pubblica.

Gli interventi devono consistere in lavori pubblici di piccola o media portata, in base all'importo finanziario interessato e al tipo di azioni da attuare. I primi devono riguardare principalmente la sicurezza delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale, l'eliminazione delle barriere architettoniche e il miglioramento dell'ambiente e del paesaggio. I lavori pubblici di piccola portata devono avere come obiettivo orizzontale gli interventi di efficientamento energetico. Per quanto riguarda i lavori pubblici di media portata, gli interventi devono essere destinati principalmente a investimenti volti a ridurre il rischio idrogeologico e a garantire la sicurezza delle strade, dei ponti e dei viadotti, anche se devono essere previste azioni anche nei settori indicati per i lavori. di piccola entità

Ci si attende che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). Comprende le caldaie a condensazione a gas, che non sono ammissibili agli interventi nell'ambito della presente misura.

Investimento 3.1: Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

Questa misura mira a proteggere le aree verdi e ad aumentarne il numero, con l'obiettivo sia di preservare e rafforzare la biodiversità che di migliorare la qualità della vita degli abitanti di tali aree. Le azioni devono incentrarsi sulle 14 città metropolitane italiane, che sono le più esposte a problemi ambientali come l'inquinamento atmosferico, la perdita di biodiversità o gli effetti dei cambiamenti climatici. In queste zone devono essere piantati almeno 6 600 000 alberi (in 6 600 ettari).

Gli interventi devono essere successivi all'adozione di un piano di forestazione urbana con l'obiettivo di preservare e rafforzare la biodiversità in linea con la strategia europea sulla biodiversità, di ridurre l'inquinamento atmosferico nelle aree metropolitane e di diminuire il numero di procedure d'infrazione relative alla qualità dell'aria.

Investimento 3.3: Rinaturazione dell'area del Po

L'area del Po è caratterizzata da un eccessivo inquinamento delle acque, dal consumo di suolo e da escavazioni nel letto del fiume fin dal 1970. Tutti questi problemi hanno inciso negativamente su alcuni dei suoi habitat naturali e hanno aumentato il rischio idrogeologico.

La misura mira a riattivare i processi naturali e a favorire il recupero della biodiversità, garantendo così il ripristino del fiume e un uso più efficiente e sostenibile delle risorse idriche.

Investimento 3.4: Bonifica dei siti orfani

L'inquinamento industriale ha lasciato in eredità molti siti orfani che rappresentano un rischio significativo per la salute, con severe implicazioni sulla qualità della vita delle popolazioni interessate.

L'obiettivo di questo intervento è ripristinare tali terreni, riducendo l'impatto ambientale e promuovendo l'economia circolare. Il progetto deve utilizzare le migliori tecnologie innovative di indagine disponibili per identificare le reali necessità di bonifica e consentire lo sviluppo di tali aree, anche per quanto riguarda l'edilizia abitativa.

La misura deve consistere innanzitutto nell'adozione di un piano d'azione per la riqualificazione dei siti orfani al fine di ridurre l'occupazione del terreno e migliorare il risanamento urbano. Il piano deve individuare i siti orfani di tutte le 20 regioni e le province autonome e identificare gli interventi specifici da intraprendere.

Investimento 3.5: Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini

Questa misura comprende azioni su vasta scala per il ripristino e la tutela dei fondali e degli habitat marini, finalizzate a invertire l'attuale tendenza al degrado di tali ecosistemi.

Le azioni specifiche da attuare devono comprendere lo sviluppo di un'adeguata mappatura degli habitat dei fondali marini e il monitoraggio ambientale. Al fine di garantire un'adeguata pianificazione e attuazione di misure di ripristino e protezione su larga scala, il sistema nazionale di ricerca e osservazione degli ecosistemi marini e costieri deve essere rafforzato. Devono essere inoltre potenziate le piattaforme di osservazione marina per aumentare la capacità tecnico-scientifica di monitorare l'ambiente marino e, in particolare, di valutare l'efficacia delle misure di protezione e gestione nell'ambito dello scenario del cambiamento climatico. Tali investimenti devono quindi consentire una mappatura completa e sistematica degli habitat sensibili nelle acque marine italiane, al fine di procedere al ripristino ambientale e alla designazione di zone protette, in linea con la strategia dell'UE sulla biodiversità del 2013 e con la direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino.

Ci si attende che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). Considerate le attività di ricerca previste sugli ecosistemi marini, la misura comporta l'acquisto di attrezzature scientifiche e navi. In particolare, le navi di nuova costruzione utilizzeranno le tecnologie più avanzate disponibili, garantendo quanto più possibile la prevenzione e il controllo dell'inquinamento.

Riforma 4.1 Semplificazione normativa e rafforzamento della governance per la realizzazione di investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico

L'attuale quadro normativo e la frammentazione esistente a livello gestionale hanno un impatto negativo sulla capacità di pianificare e realizzare investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico.

L'obiettivo di questa riforma è semplificare e rendere più efficace il quadro giuridico e fornire assistenza, ove necessario, agli organismi responsabili dell'attuazione che non dispongono di capacità sufficienti per effettuare e portare a termine tali investimenti entro i tempi fissati inizialmente.

Le principali misure previste per conseguire tali obiettivi sono principalmente: i) l'istituzione di uno strumento centrale di finanziamento pubblico per gli investimenti nel settore idrico che unifichi le risorse attualmente disperse; ii) la semplificazione delle procedure di comunicazione e monitoraggio degli investimenti finanziati, iii) il maggiore coinvolgimento dell'autorità di regolamentazione nella pianificazione degli investimenti da intraprendere e nelle eventuali revisioni del piano.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti presenterà la proposta di riforma relativa al settore dell'approvvigionamento idrico.

Investimento 4.1: Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

L'obiettivo di questa misura è garantire la sicurezza dell'approvvigionamento idrico di importanti aree urbane e delle grandi aree irrigue, aumentare la sicurezza e la resilienza della rete e migliorare la capacità di trasporto dell'acqua. Le misure devono riguardare l'intero territorio nazionale, con particolare attenzione per gli impianti più grandi nel Sud del paese.

Ci si attende che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). In particolare, per ciascun sotto-investimento, prima, durante e dopo l'inizio dei lavori di costruzione deve essere garantita la piena conformità alle disposizioni del diritto dell'UE, segnatamente la direttiva quadro sulle acque. Inoltre, la misura è soggetta a una valutazione dell'impatto ambientale (VIA) a norma della direttiva 2011/92/UE, nonché alle valutazioni pertinenti nel contesto della direttiva 2000/60/CE e della direttiva 92/43/CEE, compresa l'attuazione delle misure di mitigazione necessarie. L'impatto della diga andrebbe valutato rispetto a uno scenario in cui il fiume interessato rimanga allo stato naturale, invece di prendere in considerazione un possibile uso alternativo diverso della zona.

Investimento 4.2: Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

La gestione frammentata e inefficiente delle risorse idriche ha comportato notevoli perdite di risorse idriche, con un livello di dispersione medio superiore al 40 % e superiore al 50 % nel Sud del paese. L'obiettivo del progetto è ridurre significativamente le perdite di acqua potabile, potenziando e modernizzando le reti di distribuzione dell'acqua attraverso sistemi di controllo avanzati che consentano di monitorare i nodi principali e i punti più sensibili della rete.

Investimento 4.3: Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

L'obiettivo di questa misura è aumentare l'efficienza dei sistemi irrigui attraverso lo sviluppo di infrastrutture innovative e digitalizzate per un settore agricolo più sostenibile e che si adatti meglio ai cambiamenti climatici.

L'investimento deve consistere principalmente nella conversione dei sistemi irrigui in sistemi più efficienti; nell'adeguamento delle reti di distribuzione al fine di ridurre le perdite; nell'installazione di tecnologie per un uso efficiente delle risorse idriche, quali contatori e sistemi di controllo a distanza. Per ogni intervento sulle reti di distribuzione, nel quadro dell'investimento finanziato devono essere predisposti o installati contatori che consentano la misurazione degli usi dell'acqua. Devono inoltre essere introdotti sistemi di monitoraggio degli impianti di trattamento delle acque reflue che possano offrire opportunità di riutilizzo per scopi irrigui. La misura non prevede direttamente interventi sul riutilizzo delle acque depurate, ma mira a sostenere la mappatura e l'individuazione degli impianti di trattamento delle acque reflue adatti alla produzione di acque reflue trattate per usi agricoli o che potrebbero diventarlo con investimenti adeguati. Nell'individuare tali impianti occorre tenere conto delle caratteristiche degli impianti di trattamento delle acque reflue, ma anche della vicinanza alle colture irrigue delle acque reflue trattate e delle caratteristiche di qualità richieste.

Ci si attende che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). In particolare, per ciascun sotto-investimento, prima, durante e dopo l'inizio dei lavori di costruzione deve essere garantita la piena conformità alle disposizioni del diritto dell'UE, segnatamente la direttiva quadro sulle acque. Inoltre, la misura è soggetta a una valutazione dell'impatto ambientale (VIA) a norma della direttiva 2011/92/UE, nonché alle valutazioni pertinenti nel contesto della direttiva 2000/60/CE e della direttiva 92/43/CEE, compresa l'attuazione delle misure di mitigazione necessarie.

Investimento 4.4: Investimenti in fognatura e depurazione

I sistemi idrici presentano gravi carenze per quanto riguarda le reti fognarie e i sistemi di depurazione, il che si riflette in un numero elevato di procedure di infrazione per mancata conformità al diritto dell'Unione a carico di molto agglomerati sul territorio nazionale.

L'obiettivo della misura è intraprendere investimenti che rendano più efficace la depurazione delle acque reflue scaricate nelle acque marine e interne e, ove possibile, trasformare gli impianti di depurazione in "fabbriche verdi" per consentire il riutilizzo delle acque reflue depurate a scopi irrigui e industriali. Ci si aspetta che questi investimenti contribuiscano a ridurre il numero di agglomerati con reti fognarie e sistemi di depurazione inadeguati.

 

G.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M2C4-7

Riforma 3.1: Adozione di programmi nazionali di controllo dell'inquinamento atmosferico

Traguardo

Entrata in vigore di un programma nazionale di controllo dell'inquinamento atmosferico

Disposizione nel DPCM che indica l'entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) deve istituire un programma nazionale di controllo dell'inquinamento atmosferico che introduca misure idonee per la riduzione dell'inquinamento atmosferico in linea con la direttiva (UE) 2016/2284 e con il decreto legislativo 30 maggio 2018, n. 81, che recepisce tale direttiva

M2C4-8

Investimento 1.1. Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione

Traguardo

Piano operativo per un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per l'individuazione dei rischi idrologici

Indicazione nel testo del decreto ministeriale della data di entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T3

2021

Il decreto ministeriale deve approvare un piano operativo per la realizzazione di un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per l'individuazione dei rischi idrologici. Il piano deve, come minimo:

prevedere applicazioni di sensoristica da remoto e sensori da campo per la rilevazione di dati;

sviluppare un sistema di comunicazione che consenta il coordinamento e l'interoperabilità tra i vari operatori nelle sale di controllo;

allestire sale di controllo centrali e regionali;

sviluppare sistemi e servizi di cybersecurity.

M2C4-9

Investimento 1.1. Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione

Obiettivo

Approntare un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per l'individuazione dei rischi idrologici

N/A

Percentuale

0

90

T3

2024

Il 90 % della superficie delle regioni meridionali deve essere coperto dal sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per l'individuazione dei rischi idrologici

M2C4-10

Investimento 2.1.a - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per interventi in materia di gestione e riduzione dei rischi idrogeologici

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per gli interventi in materia di gestione e riduzione dei rischi idrogeologici.

N/A

N/A

N/A

T4

2023

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per gli interventi in materia di gestione e riduzione dei rischi idrogeologici.

Gli interventi devono come minimo:

-garantire la messa in sicurezza delle zone edificate e dei bacini idrografici esposti al rischio idrogeologico;

-prevedere azioni per il risanamento ambientale e la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici;

-garantire un livello più elevato di controllo e di gestione del rischio di alluvione;

-dare priorità a soluzioni basate sulla natura nei contratti.

M2C4-11

Investimento 2.1.a - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico

Obiettivo

Gestione del rischio di alluvione e del rischio idrogeologico

N/A

Numero

1 750 000

250 000

T1

2026

Ridurre di almeno 1 500 000 il numero di persone esposte a rischi di alluvione e a rischi idrologici diretti

M2C4-12

Investimento 2.1.b - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico

Traguardo

Entrata in vigore del quadro giuridico rivisto per interventi contro i rischi di alluvione e idrogeologici

Indicazione nel testo dei decreti della data di entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T4

2021

I decreti di approvazione del primo piano di intervento e investimento nella rispettiva area (Commissario delegato/Regione/Provincia autonoma) per la riduzione del rischio idrogeologico e di alluvione devono mirare a ripristinare le condizioni originarie e a garantire la resilienza dei territori alle calamità naturali.

M2C4-13

Investimento 2.1.b - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico

Obiettivo

Completamento degli interventi di tipo E

N/A

Percentuale

0

100

T4

2025

Completamento di tutti gli interventi di tipo E volti al ripristino di strutture pubbliche danneggiate

M2C4-14

Investimento 2.2 - Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni

Obiettivo

Completamento di lavori di piccola portata per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni T1

N/A

Numero

0

7 500

T4

2023

Completare almeno 7 500 interventi per lavori pubblici di piccola portata. Almeno il 30 % degli investimenti per lavori pubblici di piccola entità completati nei comuni è destinato all'efficienza energetica dell'illuminazione pubblica, degli edifici pubblici e/o all'installazione di sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

M2C4-15

Investimento 2.2 - Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni

Obiettivo

Completamento di lavori di piccola portata per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni T2

N/A

Numero

7 500

30 000

T1

2026

Completare almeno 30 000 interventi per lavori pubblici di piccola portata. Almeno il 30 % degli investimenti per lavori pubblici di piccola entità realizzati nei comuni è destinato all'efficienza energetica dell'illuminazione pubblica, degli edifici pubblici e/o all'installazione di sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

M2C4-16

Investimento 2.2 - Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni

Obiettivo

Completamento di lavori di media portata per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni T1

N/A

Numero

0

1 000

T4

2023

Completare almeno 1 000 interventi per lavori di media portata. Almeno il 40 % degli investimenti per lavori pubblici di media entità realizzati nei comuni è destinato alla messa in sicurezza del territorio contro i rischi idrogeologici.



M2C4-17

Investimento 2.2 - Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni

Obiettivo

Completamento di lavori di media portata per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni T2

N/A

Numero

1 000

5 000

T1

2026

Completare almeno 5 000 interventi per lavori di media portata. Almeno il 40 % degli investimenti per lavori pubblici di media entità realizzati nei comuni è destinato alla messa in sicurezza del territorio contro i rischi idrogeologici.

M2C4-18

Investimento 3.1: Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

Traguardo

Entrata in vigore delle modifiche legislative rivedute per la protezione e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extra urbane

Indicazione nei pertinenti atti legislativi dell'adozione del piano di forestazione urbana

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Il piano di forestazione urbana deve essere in linea con gli obiettivi della legge 12 dicembre 2019, n. 141 ("legge sul clima") e seguire una fase di pianificazione che deve essere realizzata dalle città metropolitane. Il piano dovrebbe fissare, come minimo, i seguenti obiettivi:

-preservare e aumentare la biodiversità diffusa in linea con la strategia europea sulla biodiversità;

-contribuire alla riduzione dell'inquinamento atmosferico nelle aree metropolitane;

-ridurre il numero delle procedure di infrazione in materia di qualità dell'aria;

-recuperare i paesaggi antropici e migliorare le aree protette presenti nelle immediate vicinanze delle aree metropolitane;

arginare il consumo di suolo e ripristinare i suoli utili.

M2C4-19

Investimento 3.1: Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

Obiettivo

Piantare alberi per la tutela e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extraurbane T1

N/A

Numero

0

1 650 000

T4

2022

Piantare almeno 1 650 000 alberi per il rimboschimento delle aree urbane ed extraurbane ai sensi dell'articolo 4 della legge 12 dicembre 2019, n. 141 ("legge sul clima")

M2C4-20

Investimento 3.1: Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

Obiettivo

Piantare alberi per la tutela e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extraurbane T2

N/A

Numero

1 650 000

6 600 000

T4

2024

Piantare almeno 6 600 000 alberi per il rimboschimento delle aree urbane ed extraurbane ai sensi dell'articolo 4 della legge 12 dicembre 2019, n. 141 ("legge sul clima")

M2C4-21

Investimento 3.3 - Rinaturazione dell'area del Po

Traguardo

Revisione del quadro giuridico per gli interventi di rinaturazione dell'area del Po

Indicazione nel testo del pertinente atto legislativo della data di entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T2

2023

Entrata in vigore della pertinente legislazione finalizzata al recupero del corridoio ecologico rappresentato dall'alveo del fiume, compresi interventi di rimboschimento naturale e interventi per il recupero e la riattivazione di lanche e rami abbandonati.

M2C4-22

Investimento 3.3 - Rinaturazione dell'area del Po

Obiettivo

Riduzione dell'artificialità dell'alveo per la rinaturazione dell'area del Po T1

N/A

Numero

0

13

T2

2024

Ridurre l'artificialità dell'alveo di almeno 13 km

M2C4-23

Investimento 3.3 - Rinaturazione dell'area del Po

Obiettivo

Riduzione dell'artificialità dell'alveo per la rinaturazione dell'area del Po T2

N/A

Numero

13

37

T1

2026

Ridurre l'artificialità dell'alveo di almeno 37 km

M2C4-24

Investimento 3.4 - Bonifica del "suolo dei siti orfani"

Traguardo

Quadro giuridico per la bonifica dei siti orfani

Indicazione nel testo del pertinente atto legislativo dell'adozione del piano d'azione

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Il piano d'azione per la riqualificazione dei siti orfani deve ridurre l'occupazione del terreno e migliorare il risanamento urbano. Deve includere come minimo:

-l'individuazione di siti orfani in tutte le 20 regioni e/o le province autonome;

-gli interventi specifici da effettuare in ogni sito orfano per ridurre l'occupazione del terreno e migliorare il risanamento urbano.

M2C4-25

Investimento 3.4 - Bonifica del "suolo dei siti orfani"

Obiettivo

Riqualificazione dei siti orfani

N/A

Percentuale

0

70

T1

2026

Riqualificare almeno il 70 % della superficie del "suolo dei siti orfani" al fine di ridurre l'occupazione del terreno e migliorare il risanamento urbano

M2C4-26

Investimento 3.5 - Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini

Obiettivo

Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini

N/A

Numero

0

22

T2

2025

Completare almeno 22 interventi su larga scala per il ripristino e la tutela dei fondali e degli habitat marini e dei sistemi di osservazione delle coste.

M2C4-27

Riforma 4,1. Semplificazione normativa e rafforzamento della governance per la realizzazione di investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico

Traguardo

Entrata in vigore della semplificazione normativa per gli interventi nelle infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

Indicazione nel testo del o dei pertinenti atti legislativi della data di entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T1

2022

La normativa riveduta deve rafforzare la governance e semplificare la realizzazione di investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico. Il nuovo quadro giuridico dovrebbe, come minimo:

-fare del piano nazionale per gli interventi nel settore idrico lo strumento finanziario principale per gli investimenti nel settore idrico;

-consultare e coinvolgere attivamente l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, in qualsiasi modifica o aggiornamento del piano;

-fornire sostegno e misure di accompagnamento agli organismi esecutivi che non sono in grado di effettuare investimenti relativi agli appalti primari entro i termini previsti;

-semplificare le procedure di rendicontazione e monitoraggio degli investimenti finanziati nel settore idrico.

M2C4-28

Investimento 4.1 - Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

Traguardo

Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

Numero

0

2 000 000 000

T3

2023

Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per un totale di 2 000 000 000 EUR per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico.

Gli appalti devono riguardare:

-la sicurezza dell'approvvigionamento idrico di importanti aree urbane;

-lavori strutturali per aumentare la sicurezza e la resilienza della rete, compreso l'adattamento ai cambiamenti climatici (escluse le dighe);

-l'aumento della capacità di trasporto dell'acqua.

I criteri di selezione devono garantire che l'investimento contribuisca appieno agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici con un coefficiente per il calcolo del sostegno pari al 40 %, conformemente all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241 sul dispositivo per la ripresa e la resilienza.

M2C4-29

Investimento 4.1 - Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

Obiettivo

Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

N/A

Numero

0

25

T1

2026

Aumentare la sicurezza dell'approvvigionamento idrico e la resilienza dell'infrastruttura idrica in almeno 25 sistemi idrici complessi

M2C4-30

Investimento 4.2 - Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per interventi nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

N/A

N/A

N/A

T3

2023

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti per un totale di 900 000 000 EUR per interventi finalizzati all'ammodernamento e all'efficienza delle reti di distribuzione idrica.

Gli appalti devono riguardare:

-interventi volti a ridurre le perdite nelle reti per l'acqua potabile;

-incremento della resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici;

-rafforzamento della digitalizzazione delle reti per una gestione ottimale delle risorse idriche, ridurre gli sprechi e limitare le inefficienze.

M2C4-31

Investimento 4.2 - Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

Obiettivo

Interventi nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti T1

N/A

Numero

0

9 000

T4

2024

Costruire almeno altri 9 000 chilometri di rete idrica a livello distrettuale

M2C4-32

Investimento 4.2 - Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

Obiettivo

Interventi nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti T2

N/A

Numero

9 000

25 000

T1

2026

Costruire almeno altri 25 000 chilometri di rete idrica a livello distrettuale

M2C4-33

Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per un totale di 880 000 000 EUR per gli interventi sulle reti e i sistemi irrigui e sul relativo sistema di digitalizzazione e monitoraggio.

N/A

N/A

N/A

T4

2023

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per un totale di 880 000 000 EUR per gli interventi sulle reti e i sistemi irrigui e sul relativo sistema di digitalizzazione e monitoraggio.

Gli appalti devono riguardare:

incoraggiare la misurazione e il monitoraggio degli usi sia sulle reti collettive (mediante l'installazione di contatori e sistemi di controllo da remoto) sia per l'autoapprovvigionamento (attraverso un sistema di monitoraggio delle licenze private) quale prerequisito per completare l'introduzione di una politica di tariffazione dell'acqua basata sui volumi idrici per un uso efficiente delle risorse idriche in agricoltura;

ridurre il prelievo illecito di acqua nelle zone rurali;

gli investimenti nell'irrigazione dovrebbero mirare a riutilizzare in modo sicuro le acque depurate, ove possibile, e/o a rendere più efficiente l'irrigazione esistente, anche se il corpo idrico interessato è in buono stato. Se lo stato è inferiore al buono, in caso di ammodernamento dell'irrigazione esistente i risparmi devono essere tali da consentire il raggiungimento di un buono stato;

occorre evitare l'espansione dei sistemi irrigui esistenti (non solo attraverso l'espansione fisica ma anche mediante un maggiore utilizzo di acqua), anche se si ricorre a metodi più efficienti, quando i corpi idrici interessati sono o si prevede che saranno (nel contesto dell'intensificazione dei cambiamenti climatici) in uno stato inferiore al buono.

Ci si attende che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). In particolare, per ciascun sotto-investimento, prima, durante e dopo l'inizio dei lavori di costruzione deve essere garantita la piena conformità alle disposizioni del diritto dell'UE, segnatamente la direttiva quadro sulle acque. Inoltre, la misura è soggetta a una valutazione dell'impatto ambientale (VIA) a norma della direttiva 2011/92/UE, nonché alle valutazioni pertinenti nel contesto della direttiva 2000/60/CE e della direttiva 92/43/CEE, compresa l'attuazione delle misure di mitigazione necessarie.

In particolare, al momento della pubblicazione del progetto di valutazione dell'impatto ambientale ai fini della consultazione pubblica occorre fornire una giustificazione delle finalità dell'investimento rispetto alle alternative, sia in termini di obiettivo (estensione dei terreni irrigui rispetto alla rigenerazione rurale sostenibile) che di mezzi (riduzione della domanda di acqua e soluzioni basate sulla natura).

M2C4-34

Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

Obiettivo

Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T1

N/A

Percentuale

0

29

T4

2024

Portare almeno al 29 % la percentuale di fonti di prelievo dotate di contatori

M2C4-34 bis

Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

Obiettivo

Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T1

N/A

Percentuale

29

40

T1

2026

Portare almeno al 40 % la percentuale di fonti di prelievo dotate di contatori

M2C4-35

Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

Obiettivo

Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T1

N/A

Percentuale

0

15

T1

2024

Almeno il 15 % della superficie irrigua deve beneficiare di un uso efficiente delle risorse irrigue.

M2C4-35 bis

Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

Obiettivo

Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T2

N/A

Percentuale

15

29

T1

2026

Almeno il 29 % della superficie irrigua beneficia di un uso efficiente delle risorse irrigue.

M2C4-36

Investimento 4.4 - Investimenti in fognatura e depurazione

Obiettivo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per le reti fognarie e la depurazione

Notifica di (tutti gli) appalti pubblici per le reti fognarie e la depurazione

N/A

0

600

T4

2023

Notifica dell'aggiudicazione degli appalti per un totale di 600 000 000 EUR per interventi nel settore delle reti fognarie e della depurazione.

Gli interventi devono:

-essere conformi ai requisiti pertinenti di cui all'allegato VI, nota 11, del regolamento (UE) 2021/241;

-rendere più efficace la depurazione delle acque reflue scaricate nelle acque marine e interne, anche attraverso il ricorso all'innovazione tecnologica;

-trasformare alcuni impianti di depurazione in "fabbriche verdi" che riutilizzino le acque reflue depurate a fini irrigui e industriali.

M2C4-37

Investimento 4.4 - Investimenti in fognatura e depurazione

Obiettivo

Interventi per le reti fognarie e la depurazione T1

N/A

Numero

2 572 911

2 002 911

T2

2024

Ridurre di almeno 570 000 il numero di abitanti residenti in agglomerati non conformi alla direttiva 91/271/CEE del Consiglio a causa dell'inadeguatezza della raccolta e del trattamento delle acque reflue urbane

M2C4-38

Investimento 4.4 - Investimenti in fognatura e depurazione

Obiettivo

Interventi per le reti fognarie e la depurazione T2

N/A

Numero

2 002 911

0

T1

2026

Ridurre di almeno 2 570 000 il numero di abitanti residenti in agglomerati non conformi alla direttiva 91/271/CEE del Consiglio a causa dell'inadeguatezza della raccolta e del trattamento delle acque reflue urbane

H. MISSIONE 3 COMPONENTE 1 - Infrastrutture per una mobilità sostenibile

H.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

N/A

H.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

N/A

H.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Gli investimenti in questa componente sostengono la realizzazione dell'infrastruttura ferroviaria (alta velocità, trasporto merci, ferrovie regionali, sistema europeo di gestione del traffico ferroviario). Sono accompagnati da riforme volte ad accelerare gli investimenti nell'infrastruttura ferroviaria e a migliorare la qualità dell'infrastruttura stradale. La componente della riforma del contesto imprenditoriale contiene una misura che incentiva ulteriormente le regioni a indire gare d'appalto per i contratti regionali di servizio pubblico ferroviario. Questa componente contiene misure intese a sviluppare l'uso dell'idrogeno nelle ferrovie.

Questa componente contribuisce a rispondere alla raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3, che esortava l'Italia a "incentrare la politica economica in materia di investimenti [...] sulla qualità delle infrastrutture tenendo conto delle disparità regionali", e alla raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3, in cui si invitava ad "anticipare i progetti di investimento pubblico maturi" e a "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su una produzione e un uso puliti ed efficienti dell'energia, su ricerca e innovazione, sul trasporto pubblico sostenibile, sulla gestione dei rifiuti e delle risorse idriche e su un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali".

Ci si aspetta che nessuna misura di questa componente arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

Riforma 1.1 - Accelerazione dell'iter di approvazione del contratto tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) e Rete Ferroviaria Italiana (RFI), che gestisce l'infrastruttura ferroviaria

La riforma consiste nell'eliminare l'obbligo per le commissioni parlamentari di esprimere un parere sull'elenco degli investimenti dei Contratti di Programma (CdP) del gestore dell'infrastruttura ferroviaria, Rete Ferroviaria Italiana. Le commissioni parlamentari devono esprimere un parere sul programma strategico degli investimenti.

Riforma 1.2 – Accelerazione dell'iter di approvazione dei progetti ferroviari

La riforma consiste nell'adottare una legislazione che consenta di anticipare la localizzazione dell'opera al momento del "progetto di fattibilità tecnica economica" (PFTE), anziché attendere la fase definitiva di progettazione del progetto. Le ulteriori autorizzazioni, che non possono essere acquisite sul PFTE, potranno essere acquisite nelle ulteriori fasi di progettazione, senza indizione della "Conferenza dei Servizi", in deroga alla legge n. 241/1990. Tali modifiche ridurranno il tempo dell'iter di autorizzazione dei progetti da 11 a 6 mesi.

Investimento 1.1 - Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

L'investimento consiste nella costruzione di 274 km di infrastruttura ferroviaria ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Napoli-Bari, Salerno-Reggio e Palermo-Catania.

Per la valutazione e l'autorizzazione di ciascun progetto o investimento in tale ambito devono essere rispettate tutte le norme e le procedure di cui all'articolo 6, paragrafi 3 e 4, della direttiva 92/43/CEE e seguite le linee guida nazionali per la valutazione d'impatto pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 303 del 28 dicembre 2019.

Ci si aspetta che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

Investimento 1.2 - Linee ad alta velocità nel Nord che collegano all'Europa

L'investimento consiste nella costruzione di 180 km di infrastruttura ferroviaria ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Liguria-Alpi e Verona-Brennero. Per la valutazione e l'autorizzazione di ciascun progetto o investimento in tale ambito devono essere rispettate tutte le norme e le procedure di cui all'articolo 6, paragrafi 3 e 4, della direttiva 92/43/CEE e seguite le linee guida nazionali per la valutazione d'impatto pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 303 del 28 dicembre 2019.

Ci si aspetta che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), e ai traguardi e agli obiettivi che devono essere conseguiti dall'Italia.

Il segmento Rho-Parabiago sarà subordinato all'esito positivo della valutazione di impatto ambientale, pienamente e sostanzialmente conforme ai criteri giuridici, comprendente integralmente tutti i risultati e tutte le condizioni di valutazione dell'impatto ambientale, qualora ciò sia necessario per il conseguimento della conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). La valutazione di impatto ambientale è pubblicata e portata a termine conformemente alla direttiva 2011/92/UE, nonché alle pertinenti valutazioni nel contesto delle direttive 2000/60/CE e 92/43/CEE, compresa l'attuazione delle necessarie misure di mitigazione. Tutte le misure ritenute necessarie, nel quadro della valutazione di impatto ambientale, per garantire la conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) devono essere integrate nel progetto e attuate nelle fasi di costruzione, utilizzo e dismissione dell'infrastruttura.

Investimento 1.3 - Connessioni diagonali

L'investimento consiste nella costruzione di 87 km di ferrovia ad alta velocità, sia per i passeggeri che per le merci, sulle linee Roma-Pescara, Orte-Falconara e Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia. Per la valutazione e l'autorizzazione di ciascun progetto o investimento in tale ambito devono essere rispettate tutte le norme e le procedure di cui all'articolo 6, paragrafi 3 e 4, della direttiva 92/43/CEE e seguite le linee guida nazionali per la valutazione d'impatto pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 303 del 28 dicembre 2019.

Investimento 1.4 - Sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

L'investimento consiste nell'equipaggiare 3400 km di ferrovia del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS), conformemente al piano europeo di implementazione dell'ERTMS.

Investimento 1.5 - Potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave

L'investimento consiste nel miglioramento di 1280 km di tratte ferroviarie riguardanti 12 nodi metropolitani e i collegamenti nazionali chiave (Liguria-Alpi, collegamento trasversale, Bologna-Venezia-Trieste/Udine, collegamento tirrenico centro-settentrionale, collegamento Adriatico-Ionio, collegamento tirrenico meridionale, rete siciliana, rete sarda). Per la valutazione e l'autorizzazione di ciascun progetto o investimento in tale ambito devono essere rispettate tutte le norme e le procedure di cui all'articolo 6, paragrafi 3 e 4, della direttiva 92/43/CEE e seguite le linee guida nazionali per la valutazione d'impatto pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 303 del 28 dicembre 2019.

Investimento 1.6 - Potenziamento delle linee regionali - Miglioramento delle ferrovie regionali (gestione RFI)

L'investimento consiste nel miglioramento di 680 km di linee regionali la cui proprietà è stata trasferita o sarà trasferita gradualmente a Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Per la valutazione e l'autorizzazione di ciascun progetto o investimento in tale ambito devono essere rispettate tutte le norme e le procedure di cui all'articolo 6, paragrafi 3 e 4, della direttiva 92/43/CEE e seguite le linee guida nazionali per la valutazione d'impatto pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 303 del 28 dicembre 2019.

Sono previsti interventi sulle seguenti linee:

-Piemonte: adeguamento e ammodernamento della Torino Cerese-Canavesana: miglioramento della regolarità dei flussi di traffico.

-Friuli-Venezia Giulia: FUC: opere infrastrutturali e tecnologiche sulla linea Udine-Cividale: miglioramento della regolarità dei flussi di traffico.

-Umbria: Ferrovia Centrale Umbra (FCU): interventi infrastrutturali e tecnologici.

-Campania (EAV): potenziamento e ammodernamento della linea Cancello-Benevento: miglioramento delle norme di sicurezza per l'esercizio ferroviario.

-Puglia: linea Bari-Bitritto: miglioramento infrastrutturale: conformità alle norme tecniche/regolamentari dell'infrastruttura ferroviaria nazionale. Ferrovie del Sud Est (FSE): miglioramento infrastrutturale della linea Bari-Taranto: l'intervento consentirà l'adeguamento alle norme di prestazione di RFI e alle specifiche tecniche di interoperabilità. FSE: completamento delle apparecchiature SCMT/ERTMS sulla rete: miglioramento delle prestazioni del traffico, ottimizzazione della capacità, miglioramento delle norme di sicurezza. FSE: realizzazione di hub intermodali e riqualificazione di 20 stazioni: l'intervento punta a migliorare l'accessibilità delle stazioni e a creare aree di interscambio fra treno e autobus, automobile e bicicletta.

-Calabria: linea Rosarno-San Ferdinando: adeguamento delle attrezzature della linea Rosarno-San Ferdinando per il collegamento con Gioia Tauro.

Investimento 1.7 - Potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud

I contratti di questo investimento riguarderanno, tra l'altro, i collegamenti per l'aeroporto di Olbia e il porto di Augusta, il raddoppio della linea Decimomannu-Villamassargia, la linea Bari-Lamasinata, il miglioramento del collegamento Potenza-Foggia, il collegamento intermodale di Brindisi e l'elettrificazione della linea Barletta-Canosa. Per la valutazione e l'autorizzazione di ciascun progetto o investimento in tale ambito devono essere rispettate tutte le norme e le procedure di cui all'articolo 6, paragrafi 3 e 4, della direttiva 92/43/CEE e seguite le linee guida nazionali per la valutazione d'impatto pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 303 del 28 dicembre 2019.

Investimento 1.8 - Miglioramento delle stazioni ferroviarie (gestite da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) nel Sud)

L'investimento consiste nella riqualificazione di 38 stazioni ferroviarie e nel miglioramento della loro accessibilità, conformemente alla direttiva 1300/2014 e ai regolamenti dell'UE in materia di sicurezza ferroviaria. Per la valutazione e l'autorizzazione di ciascun progetto o investimento in tale ambito devono essere rispettate tutte le norme e le procedure di cui all'articolo 6, paragrafi 3 e 4, della direttiva 92/43/CEE e seguite le linee guida nazionali per la valutazione d'impatto pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 303 del 28 dicembre 2019.

Riforma 2.1 - Attuazione delle "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti"

La riforma consiste nell'attuazione di linee guida per la classificazione e la gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti. L'attuazione delle linee guida consentirà l'applicazione di norme e metodologie comuni all'intera rete viaria nazionale.

Riforma 2.2 – Trasferimento della titolarità di ponti e viadotti delle strade di secondo livello ai titolari delle strade di primo livello

La riforma prevede il trasferimento della titolarità di ponti, viadotti e cavalcavia dalle strade di secondo livello a quelle di primo livello (autostrade e strade statali). Ciò consentirà un aumento della sicurezza complessiva della rete viaria, in quanto la manutenzione di ponti, viadotti e cavalcavia sarà di competenza dell'ANAS e/o delle concessionarie autostradali, che dispongono di maggiori capacità di pianificazione e manutenzione rispetto a singoli comuni o singole province.

H.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M3C1-1

Riforma 1.1 - Accelerazione dell'iter di approvazione del contratto tra MIMS e RFI

Traguardo

Entrata in vigore di una modifica legislativa sull'iter di approvazione dei Contratti di Programma (CdP)

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della modifica legislativa sull'iter di approvazione dei Contratti di Programma

N/A

N/A

N/A

T4

2021

La modifica legislativa riduce i tempi per l'iter di approvazione dei Contratti di Programma (CdP) del gestore dell'infrastruttura ferroviaria Rete Ferroviaria Italiana.

M3C1-2

Riforma 1.2 – Accelerazione dell'iter di approvazione dei progetti ferroviari

Traguardo

Entrata in vigore di una modifica normativa che riduca la durata dell'iter di autorizzazione dei progetti da 11 a 6 mesi.

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della modifica normativa che riduce la durata dell'iter di autorizzazione dei progetti da 11 a 6 mesi.

N/A

N/A

N/A

T4

2021

La modifica normativa ridurrà la durata dell'iter di autorizzazione dei progetti da 11 a 6 mesi.

M3C1-3

Investimento 1.1 - Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

Traguardo

Aggiudicazione dell'appalto o degli appalti per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulle linee Napoli-Bari e Palermo-Catania

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulle linee Napoli-Bari e Palermo-Catania

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulle linee Napoli-Bari e Palermo-Catania nel pieno rispetto delle norme in materia di appalti pubblici

Gli appalti devono fare riferimento alle seguenti tratte di tali linee:

linea Napoli-Bari: Orsara-Bovino;

linea Palermo-Catania: Catenanuova-Dittaino e Dittaino-Enna.

M3C1-4

Investimento 1.1 - Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

Traguardo

Aggiudicazione dell'appalto per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulla linea Salerno-Reggio Calabria

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulla linea Salerno-Reggio Calabria

N/A

N/A

N/A

T1

2024

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulla linea Salerno-Reggio Calabria.

Gli appalti devono fare riferimento alle seguenti tratte di tale linea: Battipaglia-Romagnano

M3C1-5

Investimento 1.1 - Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

Obiettivo

Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Napoli-Bari e Palermo-Catania

N/A

Numero

0

69

T2

2024

69 km di ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Napoli-Bari e Palermo-Catania costruiti, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa.

I 69 km devono essere costruiti nelle seguenti tratte:

Bicocca-Catenanuova (Palermo-Catania) 37 km

Cancello-Frasso (Napoli-Bari) 16 km

Napoli-Cancello (Napoli-Bari) 16 km

M3C1-6

Investimento 1.1 - Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

Obiettivo

Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria e Palermo-Catania

N/A

Numero

69

274

T2

2026

274 km di ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria e Palermo-Catania costruiti, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa.

La ripartizione indicativa è la seguente:

Orsara-Bovino (Napoli-Bari) 93 km

Battipaglia-Romagnano (Salerno-Reggio Calabria) 33 km

Catenanuova-Dittaino e Dittaino-Enna (Palermo-Catania) 148 km

M3C1-7

Investimento 1.2 - Linee ad alta velocità nel Nord che collegano all'Europa

Traguardo

Aggiudicazione dell'appalto per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulle linee Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Liguria-Alpi e Verona-Brennero

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulla linea Verona-Brennero

N/A

N/A

N/A

T1

2024

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulla linea Verona-Brennero.

L'appalto deve fare riferimento alle seguenti tratte di tali linee:

Verona-Brennero: circonvallazione di Trento

Liguria-Alpi: nodo di Genova e terzo valico dei Giovi

Brescia-Verona

Verona-bivio Vicenza

Rho-Parabiago

Pavia-Milano Rogoredo

M3C1-8

Investimento 1.2 - Linee ad alta velocità nel Nord che collegano all'Europa

Obiettivo

Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulla linea Liguria-Alpi

N/A

Numero

0

53

T4

2025

53 km di ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulla linea Liguria-Alpi costruiti, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa.

I 53 km devono essere costruiti nelle seguenti tratte:

nodo di Genova e terzo valico dei Giovi

M3C1-9

Investimento 1.2 - Linee ad alta velocità nel Nord che collegano all'Europa

Obiettivo

Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Liguria-Alpi e Verona-Brennero

N/A

Numero

53

180

T2

2026

180 km di ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Liguria-Alpi e Verona-Brennero costruiti, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa.

I 180 km devono essere costruiti nelle seguenti tratte:

Brescia-Verona 48 km

Verona-bivio-Vicenza 44 km

nodo di Genova e terzo valico dei Giovi 53 km

Rho-Parabiago 9 km

Pavia-Milano Rogoredo 11 km

Circonvallazione di Trento 15 km

M3C1-10

Investimento 1.3 - Connessioni diagonali

Traguardo

Aggiudicazione dell'appalto o degli appalti per la costruzione dei collegamenti sulle linee Roma-Pescara e Orte-Falconara

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulle linee Roma-Pescara e Orte-Falconara

N/A

N/A

N/A

T1

2024

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione dei collegamenti sulle linee Roma-Pescara e Orte-Falconara.

Gli appalti devono fare riferimento alle seguenti tratte di tali linee:

Roma-Pescara

Orte-Falconara

Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia

M3C1-11

Investimento 1.3 - Connessioni diagonali

Obiettivo

Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Roma-Pescara, Orte-Falconara e Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia

N/A

Numero

0

87

T2

2026

87 km di ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Roma-Pescara, Orte-Falconara e Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia costruiti, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa.

La ripartizione degli 87 km deve essere la seguente:

Roma-Pescara 32 km

Orte-Falconara 20 km

Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia 35 km

M3C1-12

Investimento 1.4 - Sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

Traguardo

Aggiudicazione degli appalti per lo sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per lo sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per lo sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

M3C1-13

Investimento 1.4 - Sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

Obiettivo

1 400 km di linee ferroviarie dotati del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario

N/A

Numero

0

1 400

T4

2024

1 400 km di linee ferroviarie dotati del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario, conformemente al piano europeo di implementazione dell'ERTMS, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa

.

M3C1-14

Investimento 1.4 - Sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

Obiettivo

3 400 km di linee ferroviarie dotati del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario

N/A

Numero

1 400

3 400

T2

2026

3400 km di linee ferroviarie dotati del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario, conformemente al piano europeo di implementazione dell'ERTMS, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa

M3C1-15

Investimento 1.5 - Potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave

Obiettivo

700 km di tratte di linee migliorate costruite su nodi ferroviari metropolitani e collegamenti nazionali chiave

N/A

Numero

0

700

T4

2024

700 km di tratte di linee migliorate costruite su nodi metropolitani e collegamenti nazionali chiave, pronti per la fase di autorizzazione e operativa.

M3C1-16

Investimento 1.5 - Potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave

Obiettivo

1280 km di tratte di linee migliorate costruite su nodi ferroviari metropolitani e collegamenti nazionali chiave

N/A

Numero

700

1 280

T2

2026

1 280 km di tratte di linee migliorate costruite su nodi metropolitani e collegamenti nazionali chiave, pronti per la fase di autorizzazione e operativa.

M3C1-17

Investimento 1.7 - Potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud

Traguardo

Aggiudicazione dell'appalto o degli appalti per il potenziamento, l'elettrificazione e l'aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud

Notifica dell'aggiudicazione degli (di tutti gli) appalti per il potenziamento, l'elettrificazione e l'aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud

N/A

N/A

N/A

T4

2023

Notifica dell'aggiudicazione degli (di tutti gli) appalti pubblici per il potenziamento, l'elettrificazione e l'aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud.

Gli appalti devono fare riferimento alle seguenti tratte di tali linee:

Regione Molise

-Roma-Venafro-Campobasso-Termoli;

Regione Puglia

-Bari-Lamasinata;

-Barletta-Canosa;

-Pescara-Foggia;

-Potenza-Foggia;

-Collegamenti Brindisi

-Collegamenti Taranto

Regione Calabria

-Ionica Sibari-Catanzaro Lido-Reggio Calabria/Lamezia Terme

Regione Basilicata

-Ferrandina-Matera

Regione Campania

-Salerno Arechi-Aeroporto Pontecagnano

Regione Sicilia

-nodo di Catania

-Palermo-Agrigento-Porto Empedocle

-Collegamento al porto di Augusta

Regione Sardegna

-Collegamento ferroviario con l'aeroporto di Olbia

-Raddoppio Decimomannu-Villamassargia

M3C1-18

Investimento 1.6 - Potenziamento delle linee regionali - Miglioramento delle ferrovie regionali (gestione RFI)

Obiettivo

Linee regionali migliorate, pronte per le fasi di autorizzazione e operativa

N/A

Numero

0

680

T2

2026

680 km di linee regionali migliorate, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa

M3C1-19

Investimento 1.8 - Miglioramento delle stazioni ferroviarie (gestite da RFI nel Sud)

Obiettivo

Stazioni ferroviarie riqualificate e accessibili

N/A

Numero

0

10

T4

2024

10 stazioni ferroviarie sono riqualificate e rese più accessibili conformemente alla direttiva 1300/2014 e ai regolamenti dell'UE in materia di sicurezza ferroviaria.

M3C1-20

Investimento 1.8 - Miglioramento delle stazioni ferroviarie (gestite da RFI nel Sud)

Obiettivo

Stazioni ferroviarie riqualificate e accessibili

N/A

Numero

10

38

T2

2026

38 stazioni ferroviarie sono riqualificate e rese più accessibili conformemente alla direttiva 1300/2014 e ai regolamenti dell'UE in materia di sicurezza ferroviaria.

M3C1-21

Riforma 2.1 - Attuazione del recente "Decreto Semplificazioni" (convertito nella legge 11 settembre 2020, n. 120) mediante l'emanazione di un decreto relativo all'attuazione di "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti"

Traguardo

Entrata in vigore delle "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti"

Disposizione nel decreto che indica l'entrata in vigore del decreto di attuazione delle "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti"

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Le Linee guida stabiliranno norme e metodologie comuni all'intera rete viaria nazionale per la classificazione e la gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti.

M3C1-22

Riforma 2.2 – Trasferimento della titolarità di ponti e viadotti delle strade di secondo livello ai titolari delle strade di primo livello

Traguardo

Trasferimento della titolarità delle opere d'arte (ponti, viadotti e cavalcavia) delle strade di secondo livello ai titolari delle strade di primo livello (autostrade e principali strade nazionali)

Disposizione nell'atto giuridico pertinente relativa all'entrata in vigore del trasferimento della titolarità di ponti, viadotti e cavalcavia dalle strade di secondo livello a quelle di primo livello (autostrade e principali strade nazionali)

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Il trasferimento della titolarità delle opere d'arte dovrà avvenire entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge 11 settembre 2020, n. 120. Ci si attende che sia eseguito secondo le norme del Codice della Strada (decreto legislativo n. 285 del 1992) e dei relativi regolamenti (DPR 495/92), che impongono disposizioni in materia di trasferimento di titolarità tra enti proprietari di strade.

I. MISSIONE 3 - COMPONENTE 2 - Intermodalità e logistica integrata

Questa componente del piano italiano per la ripresa e la resilienza punta a rendere i porti italiani più efficienti e competitivi, più efficienti sotto il profilo energetico e meglio integrati nella catena logistica. Mira inoltre alla digitalizzazione del sistema di gestione del traffico aereo.

A tale fine prevede, da un lato, importanti riforme per semplificare i processi, aggiornare la pianificazione portuale e rendere più competitive le concessioni nei porti italiani, e dall'altro investimenti finalizzati a realizzare l'intermodalità con le grandi linee di comunicazione europee, sviluppando collegamenti con i traffici oceanici e con quelli intermediterranei, aumentando la dinamicità e la competitività del sistema portuale italiano, in un'ottica di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Ci si attende che gli investimenti connessi a questa componente determinino un notevole aumento dei volumi di passeggeri e merci nei porti italiani, con un effetto positivo di stimolo delle attività economiche nelle rispettive aree e dell'economia nazionale nel suo complesso.

Questa componente riguarda d'altro canto anche la digitalizzazione dei sistemi logistici, compresi i sistemi aeroportuali. L'obiettivo è rendere questi settori più competitivi utilizzando soluzioni tecnologiche innovative per migliorare l'efficienza dei sistemi e ridurne l'impatto ambientale.

Questa componente risponde alla raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3, che esortava l'Italia a "incentrare la politica economica in materia di investimenti [...] sulla qualità delle infrastrutture", e alla raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3, in cui si invitava a "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su una produzione e un uso puliti ed efficienti dell'energia, su ricerca e innovazione, sul trasporto pubblico sostenibile, sulla gestione dei rifiuti e delle risorse idriche e su un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali".

Ci si aspetta che nessuna misura di questa componente arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

I.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

Riforma 1.1 – Semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica

Questa misura prevede l'aggiornamento della pianificazione portuale per garantire una visione strategica del sistema portuale italiano. La riforma disciplinerà come minimo i) gli obiettivi di sviluppo delle autorità del sistema portuale; ii) le aree individuate e delineate per le funzioni strettamente portuali e retroportuali; iii) i collegamenti infrastrutturali stradali e ferroviari dell'ultimo miglio con i porti; iv) i criteri seguiti per individuare i contenuti della pianificazione e v) l'identificazione inequivocabile degli orientamenti, delle norme e delle procedure per la preparazione dei piani regolatori portuali.

Riforma 1.2 – Aggiudicazione competitiva delle concessioni nelle aree portuali

L'obiettivo di questa misura è quello di definire le condizioni relative alla durata della concessione, i poteri di vigilanza e controllo delle autorità concedenti, le modalità di rinnovo, il trasferimento degli impianti al nuovo concessionario al termine della concessione e l'individuazione dei limiti minimi dei canoni a carico dei concessionari.

Riforma 1.3 - Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing nei porti italiani

Ci si aspetta che questa misura permetta di semplificare e ridurre la procedura di autorizzazione relativa alla costruzione degli impianti della rete nazionale di trasmissione dell'energia elettrica per alimentare i sistemi di distribuzione per la fornitura di elettricità alle navi (cold ironing).

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti formulerà una proposta per snellire il processo di autorizzazione. In particolare, si propone di far valutare i progetti di cold ironing dagli uffici territoriali che riferiscono al Ministero dello Sviluppo Economico, i quali potrebbero, in tempi più brevi, studiare i progetti e, di conseguenza, autorizzarli. Inoltre, in termini di regolamentazione, è previsto un intervento normativo per individuare un processo unico di autorizzazione per i progetti che comportano una tensione superiore a 132 kV e per il resto, al fine di sfruttare le sinergie di processo.

Riforma 2.1: Attuazione di uno "Sportello Unico Doganale"

L'obiettivo è creare un apposito portale per lo Sportello Unico dei Controlli, che permetterà l'interoperabilità con le banche dati nazionali e il coordinamento delle attività di controllo da parte delle dogane.

Investimento 2.2: Digitalizzazione della gestione del traffico aereo

Questo investimento punta al potenziamento digitale del settore, che riguarderà sia lo sviluppo di nuovi strumenti di digitalizzazione dell'informazione aeronautica che la realizzazione di piattaforme e servizi di aerei senza equipaggio.

I progetti riguarderanno lo sviluppo e la connettività del sistema di gestione del traffico senza equipaggio (Unmanned Traffic Management System, UTM), la digitalizzazione delle informazioni aeronautiche, la realizzazione di infrastrutture cloud, la virtualizzazione delle infrastrutture operative e la definizione di un nuovo modello di manutenzione.

I.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M3C2-1

Riforma 1.1 – Semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica

Traguardo

Entrata in vigore delle modifiche legislative connesse alla semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica

Disposizione nell'atto o negli atti giuridici che indica l'entrata in vigore delle modifiche legislative connesse alla semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Il quadro legislativo riveduto deve stabilire che:

- Tutte le autorità portuali devono adottare i loro documenti di pianificazione strategica di sistema (DPSS) e i loro piani regolatori portuali (PRP) tenendo pienamente conto della riforma del 2016 dei sistemi portuali italiani, approvata con decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 169.

Il DPSS deve disciplinare almeno i seguenti elementi:

- gli obiettivi di sviluppo delle autorità di sistema portuale;

- le aree individuate e delineate, destinate esclusivamente alle funzioni di porto e di retroporto;

- i collegamenti infrastrutturali stradali e ferroviari dell'ultimo miglio con i porti;

- i criteri seguiti per individuare i contenuti della pianificazione;

- individuare in modo univoco gli orientamenti, le norme e le procedure per l'elaborazione dei piani regolatori portuali.

M3C2-2

Riforma 1.2 – Aggiudicazione competitiva delle concessioni nelle aree portuali

Traguardo

Entrata in vigore del regolamento relativo alle concessioni portuali

Disposizione nel regolamento che indica l'entrata in vigore del regolamento relativo alle concessioni portuali

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Il nuovo regolamento deve definire le condizioni quadro per l'aggiudicazione delle concessioni nei porti. Il regolamento deve definire come minimo:

- le condizioni relative alla durata della concessione;

- i poteri di supervisione e controllo delle autorità che rilasciano la concessione;

- le modalità di rinnovo;

- il trasferimento degli impianti al nuovo concessionario al termine della concessione;

- i limiti dei canoni minimi a carico dei licenziatari.

M3C2-3

Riforma 2.1 - Attuazione di uno "Sportello Unico Doganale"

Traguardo

Entrata in vigore del decreto riguardante lo Sportello Unico Doganale

Disposizione nel decreto che indica l'entrata in vigore del decreto riguardante lo Sportello Unico Doganale

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Il decreto deve definire i metodi e le specifiche dello Sportello Unico Doganale in conformità al regolamento (UE) n. 1239/2019 relativo all'attuazione dell'interfaccia unica marittima europea e al regolamento (UE) 2020/1056 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2020, relativo alle informazioni elettroniche sul trasporto merci (eFTI).

M3C2-4

Riforma 1.3 - Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing

Traguardo

Entrata in vigore della semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing

Disposizione giuridica indicante l'entrata in vigore della semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Razionalizzare l'iter di autorizzazione per ridurne la durata a un massimo di 12 mesi per la costruzione di infrastrutture di trasporto dell'energia volte a fornire elettricità da terra alle navi durante la fase di ormeggio (in caso di interventi non soggetti a valutazione ambientale)

M3C2-5

Investimento 2.1 - Digitalizzazione della catena logistica

Obiettivo

Digitalizzazione della catena logistica

N/A

Percentuale

0

70

T2

2024

Almeno il 70 % dei sistemi per gli operatori portuali delle singole autorità di sistema portuale devono essere interoperabili e compatibili fra loro e con la piattaforma strategica nazionale digitale

M3C2-6

Investimento 2.2: Digitalizzazione della gestione del traffico aereo

Obiettivo

Digitalizzazione della gestione del traffico aereo: siti dotati di sistema di gestione del traffico aereo

N/A

Numero

0

13

T4

2023

Almeno 13 siti: aeroporti, enti di controllo di avvicinamento (APP) e centri di controllo di area (ACC) devono essere dotati di un sistema di gestione del traffico aereo completamente digitalizzato e operativo

M3C2-7

Investimento 2.2: Digitalizzazione della gestione del traffico aereo

Traguardo

Digitalizzazione della gestione del traffico aereo: entrata in funzione di nuovi strumenti

Certificazioni del TOC, dell'ERP, delle informazioni aeronautiche digitalizzate e dell'UTMS

N/A

N/A

N/A

T1

2026

Entrata in esercizio dei seguenti elementi:

a) Centro operativo tecnico (TOC) e almeno due sistemi di gestione del traffico aereo

b) Group Cloud Enterprise Resource Planning (ERP)

c) Informazioni aeronautiche digitalizzate

d) Sistema di gestione del traffico senza equipaggio e connettività (UTMS)

I.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Investimento 1.1: Porti verdi: interventi in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti

L'obiettivo principale di questa misura è ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell'aria nelle città portuali attraverso interventi finalizzati all'efficienza energetica e alla promozione dell'uso dell'energia rinnovabile nei porti. L'obiettivo finale è quello di ridurre del 20 % le emissioni annue totali di CO2 nell'area portuale interessata. I progetti devono essere selezionati tra quelli che le singole autorità di sistema portuale hanno indicato nei documenti di pianificazione energetica ambientale del sistema portuale (DEASP). Ci si attende inoltre che il programma "Porti verdi" consenta di ridurre in modo significativo altri inquinanti da combustione, che sono la causa principale del deterioramento della qualità dell'aria nelle città portuali. Questo investimento comprende l'acquisto di veicoli e imbarcazioni di servizio a emissioni zero o la trasformazione di veicoli e imbarcazioni di servizio a combustibile fossile in veicoli e imbarcazioni di servizio a emissioni zero.

Investimento 2.1: Digitalizzazione della catena logistica

Ci si attende che questo investimento rafforzi la competitività logistica nazionale grazie alla realizzazione di un sistema digitale interoperabile tra attori pubblici e privati per il trasporto merci e la logistica, in grado di semplificare procedure, processi e controlli puntando sulla de-materializzazione dei documenti e sullo scambio di dati e informazioni.

Riforma 2.2: Istituzione di una piattaforma strategica nazionale per la rete dei porti e interporti, al fine di sviluppare la digitalizzazione dei servizi passeggeri e merci

La riforma è volta a rendere interoperabili i sistemi per gli operatori portuali, ovvero gli strumenti di digitalizzazione dei movimenti di passeggeri e merci delle singole Autorità di Sistema Portuale, in modo che siano compatibili tra di loro e con la Piattaforma Logistica Nazionale.

I.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M3C2-8

Investimento 1.1: Porti verdi: interventi in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti

Obiettivo

Porti verdi: appalto di opere

N/A

Numero

0

7

T4

2022

Aggiudicazione di opere alle nove autorità di sistema portuale. La procedura di selezione per l'aggiudicazione di opere deve prevedere quanto segue:

a) criteri di ammissibilità che assicurino la conformità delle opere agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) e alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

b) impegno a garantire che il contributo climatico dell'investimento secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241 rappresenti almeno il 79 % del costo totale dell'investimento sostenuto dall'RRF;

c) impegno a riferire in merito all'attuazione della misura a metà della durata del regime e alla fine dello stesso.

M3C2-9

Investimento 1.1: Porti verdi: interventi in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti

Traguardo

Porti verdi: completamento delle opere

Completamento delle opere

N/A

N/A

N/A

T4

2025

Completamento delle opere da parte di tutte le autorità portuali. Complessivamente, almeno 213 000 000 EUR devono essere destinati ad attività a sostegno dell'obiettivo climatico secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241.

M3C2-10

Riforma 2.2: Istituzione di una piattaforma strategica nazionale per la rete dei porti e interporti, al fine di sviluppare la digitalizzazione dei servizi passeggeri e merci

Traguardo

Sistemi per gli operatori portuali

Disposizione indicante l'entrata in funzione della [piattaforma strategica nazionale]

N/A

N/A

N/A

T2

2024

I sistemi per gli operatori portuali delle singole autorità di sistema portuale devono essere interoperabili fra loro e con la piattaforma strategica nazionale digitale.

J.MISSIONE 4 COMPONENTE 1 - Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nidi alle università

Questa componente del piano italiano di ripresa e resilienza prevede quattro settori di intervento: i) miglioramento qualitativo e ampliamento quantitativo dei servizi di istruzione e formazione: dagli asili nido all'università; ii) riforma della carriera degli insegnanti, in particolare per quanto riguarda i processi di reclutamento e di formazione, con l'obiettivo di migliorare le competenze del corpo docente e affrontare il mismatching territoriale; iii) ampliamento delle competenze e potenziamento delle infrastrutture per potenziare la didattica digitale e l'insegnamento delle discipline STEM (discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche, matematiche) e del multilinguismo, migliorando nel contempo gli edifici scolastici in termini di sicurezza ed efficienza energetica; iv) riforma delle classi di laurea, delle lauree abilitanti e dei dottorati (PhD) al fine di promuovere la ricerca applicata ed aumentare il numero di borse di dottorato.

Le misure previste sotto questa componente mirano ad affrontare e superare le criticità del sistema di istruzione, formazione e ricerca italiano, con l'obiettivo di migliorare i risultati scolastici e l'occupabilità degli studenti italiani.

Gli investimenti e le riforme previsti nell'ambito di questa componente sono intesi a rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2020 e nel 2019 in ordine alla necessità di "sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro attraverso una strategia globale, anche attraverso l'accesso a servizi di assistenza all'infanzia di qualità" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 2), "migliorare i risultati scolastici, anche mediante adeguati investimenti mirati, e promuovere il miglioramento delle competenze, in particolare rafforzando le competenze digitali" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 2), "favorire la ricerca e l'innovazione" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3), "rafforzare l'apprendimento a distanza e il miglioramento delle competenze, comprese quelle digitali" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 2) e "concentrare gli investimenti su ricerca e innovazione" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3).

J.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

Investimento 1.1: Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia

Il piano di investimento per la fascia 0-6 anni mira ad aumentare l'offerta di strutture per l'infanzia mediante la costruzione, la riqualificazione e la messa in sicurezza di asili nido e scuole dell'infanzia, al fine di garantire un incremento dell'offerta educativa e delle fasce orarie disponibili per la fascia di età 0-6 anni, migliorando in tal modo la qualità dell'insegnamento. Ci si attende che la misura incoraggi la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e le sostenga nel conciliare vita familiare e professionale.

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 38 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 39 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 40 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 41 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che siano selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Investimento 1.2: Piano di estensione del tempo pieno

La misura mira a finanziare l'estensione del tempo pieno scolastico per ampliare l'offerta formativa delle scuole e rendere le stesse aperte al territorio anche oltre l'orario scolastico. Con la misura si persegue la costruzione o la ristrutturazione degli spazi delle mense per almeno 1 000 edifici, al fine di consentire l'estensione del tempo scolastico. Ci si attende che l'estensione del tempo scuola avrà un impatto positivo sulla lotta all'abbandono scolastico.

Investimento 1.3: Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola

La misura mira a potenziare le infrastrutture per lo sport e favorire le attività sportive. Ci si attende che il potenziamento dell'attività sportiva possa contrastare la dispersione scolastica, favorire l'inclusione sociale e rafforzare le attitudini personali.

L'investimento è inteso a potenziare le strutture sportive e le palestre annesse alle scuole al fine di garantire un aumento dell'offerta formativa e promuovere l'incremento del tempo scuola. Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 42 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 43 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 44 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 45 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che siano selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Investimento 1.4: Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado e alla riduzione dell'abbandono scolastico

La misura mira a garantire un livello adeguato in termini di competenze di base ad almeno 1 000 000 di studenti all'anno, nell'arco di quattro anni, anche per mezzo dello sviluppo di un portale nazionale formativo unico. Particolare attenzione dovrà essere riservata alle scuole che hanno incontrato maggiori difficoltà in termini di performance, con interventi su misura in funzione delle esigenze degli studenti, per le quali dovrà essere previsto un intervento di supporto da parte del dirigente scolastico con tutor esterni e, nei casi più critici, la disponibilità di almeno un'unità di personale supplementare per argomento (italiano, matematica e inglese) e per un minimo di due anni.

L'investimento è inteso a favorire la realizzazione di attività di tutoraggio per almeno 470 000 giovani a rischio di abbandono scolastico e per almeno 350 000 giovani che hanno già abbandonato la scuola. Prevede il ricorso a una piattaforma online per attività di tutoraggio e formazione nonché l'avvio di corsi post diploma (con qualifiche orientate al lavoro).

Ci si attende che l'intervento promuoverà la parità di genere e contribuirà al superamento dei divari territoriali e delle disuguaglianze nell'accesso all'istruzione.

Riforma 1.1: Riforma degli istituti tecnici e professionali

La riforma mira ad allineare i curricula degli istituti tecnici e professionali alla domanda di competenze che proviene dal tessuto produttivo italiano, anche a livello locale. In particolare, la riforma orienta l'istruzione tecnica e professionale verso Industria 4.0, incardinandola nel contesto dell'innovazione digitale.

Riforma 1.2: Riforma del sistema ITS

Questa riforma mira a rafforzare il sistema di formazione professionale terziaria attraverso la semplificazione della relativa governance al fine di aumentare il numero di istituti e di iscritti, con particolare attenzione al territorio.

Ci si attende che la riforma affronterà il mismatch tra domanda e offerta di lavoro.

Investimento 1.5: Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS)

La misura integra la riforma 1.2 (Riforma del sistema ITS) per potenziare l'offerta degli enti di formazione professionale terziaria (ITS). Contribuisce all'incremento dell'offerta formativa degli enti di formazione professionale terziaria e all'aumento della partecipazione delle aziende ai processi educativi/formativi ai fini di un migliore collegamento con la rete di imprenditori. Ci si attende inoltre che la misura ridurrà la disoccupazione giovanile affrontando lo skill mismatch tra domanda e offerta di lavoro.

L'investimento incrementerà il numero di ITS e potenzierà le strutture di laboratorio (introducendo tecnologie innovative 4.0), investendo nel contempo sulle competenze dei docenti. Ci si aspetta un aumento del numero di studenti iscritti a percorsi ITS e dei diplomati in tale ambito. È prevista l'attivazione di una piattaforma digitale nazionale per le offerte di lavoro rivolte agli studenti in possesso di qualifiche professionali. Ci si attende che l'attuazione di corsi di formazione e la diffusione del modello di formazione migliorino i percorsi formativi ad alta specializzazione collegati ai settori Energia 4.0 e Ambiente 4.0, funzionali all'adeguamento delle competenze 4.0 a settori di sviluppo strategici.

Riforma 1.3: Riforma dell'organizzazione del sistema scolastico

L'obiettivo della riforma è duplice:

1)adeguamento del numero degli alunni per classe

Il numero di insegnanti sarà fissato allo stesso livello dell'anno scolastico 2020/2021, a fronte del calo demografico e al fine di ridurre il numero degli alunni per classe e migliorare gradualmente il rapporto tra il numero degli alunni e il numero di insegnanti. L'attuazione dell'intervento non è intesa ad aumentare il numero di edifici disponibili. Nell'ambito dell'iniziativa dovrà essere rivolta un'attenzione personalizzata ai singoli alunni, in particolare ai più vulnerabili e agli alunni con disabilità. Ci si attende che il miglioramento del rapporto alunni/insegnanti favorisca la qualità dell'insegnamento e la disponibilità di risorse per gli edifici scolastici;

2)revisione delle norme relative alle dimensioni degli edifici scolastici

Come "parametro efficace" per individuare i plessi accorpati ad altri istituti dovrà essere adottata la popolazione scolastica regionale, anziché la popolazione del singolo istituto come previsto dalla legislazione vigente.

Riforma 1.4: Riforma del sistema di orientamento

La riforma mira a introdurre moduli di orientamento (almeno 30 ore annue) rivolti alle classi quarte e quinte della scuola secondaria di II grado. L'obiettivo principale è accompagnare gli studenti nella scelta consapevole di prosecuzione del percorso di studi o di ulteriore formazione professionalizzante (ITS), propedeutica all'inserimento nel mondo del lavoro. La riforma prevede inoltre la realizzazione di una piattaforma digitale di orientamento relativa all'offerta formativa terziaria degli Atenei e degli Istituti di formazione professionale (ITS).

Investimento 1.6: Orientamento attivo nella transizione scuola-università

La misura mira a facilitare e incoraggiare il passaggio dalla scuola secondaria superiore all'università e a ridurre il numero di abbandoni universitari, contribuendo in tal modo all'aumento del numero dei laureati. Ci si attende che l'investimento determinerà un innalzamento degli indicatori di successo (frequenza scolastica, miglioramento dei livelli di apprendimento, numero di studenti ammessi all'anno accademico successivo, ecc.) e la mitigazione dei divari di genere, entrambi in termini di occupazione e partecipazione all'istruzione superiore in tutti i campi.

L'iniziativa prevede l'offerta di corsi a beneficio di tutti gli studenti a partire dal terzo anno della scuola superiore per sostenerli nella scelta dell'istruzione terziaria, facilitando una migliore corrispondenza tra preparazione e percorso professionale e aiutandoli a orientarsi nella transizione scuola-università. Dovranno essere erogate lezioni tenute da docenti di istruzione superiore e rivolte agli studenti del terzo, quarto e quinto anno della scuola secondaria di secondo grado. La sostenibilità dovrà essere conseguita estendendo la formazione ai professori delle scuole superiori in modo che, a seguito di questo programma triennale, l'orientamento possa continuare a essere impartito da personale interno alle scuole superiori.

Investimento 1.7: Borse di studio per l'accesso all'università

L'obiettivo della misura è garantire la parità di accesso all'istruzione, agevolando l'accesso all'istruzione terziaria per gli studenti in difficoltà socioeconomiche e con un costo di opportunità relativamente elevato per gli studi avanzati a fronte di una transizione precoce verso il mercato del lavoro. Ci si attende che tale obiettivo sia conseguito in particolare mediante:

-l'aumento di 700 EUR dell'importo delle borse di studio, fino a un massimo di 4 000 EUR (in media) per studente,

-il finanziamento di borse di studio per un maggior numero di studenti, riducendo in modo significativo il divario rispetto alla media UE di studenti con una borsa di studio (circa il 25 % rispetto ad appena il 12 % attualmente registrato in Italia), nonostante il previsto aumento dei tassi di iscrizione e di proseguimento degli studi in Italia.

Riforma 1.5: Riforma delle classi di laurea

La riforma prevede l'aggiornamento dei curricula universitari, riducendo i rigidi confini esistenti che limitano fortemente la possibilità di creare percorsi interdisciplinari. Ci si attende, inoltre, che essa ampli le possibilità di attuazione di programmi di formazione professionale introducendo classi di laurea innovative professionalizzanti.

Riforma 1.6: Riforma delle lauree abilitanti per determinate professioni

La riforma prevede la semplificazione delle procedure per l'accesso all'esercizio delle professioni, che richiede l'iscrizione a un ordine professionale attraverso un apposito esame. La misura contribuirà ad armonizzare l'esame di Stato finale di ciascun corso di laurea e l'esame dell'ordine professionale corrispondente, fornendo in tal modo norme generali e chiare, anche in termini di valenza sostitutiva.

Riforma 2.1: Reclutamento dei docenti

La riforma mira a istituire un nuovo modello di reclutamento dei docenti, collegato a un ripensamento della loro formazione iniziale e lungo tutto l'arco della loro carriera. Tale misura ha l'obiettivo strategico di comportare un significativo miglioramento della qualità del sistema educativo italiano. La riforma semplificherà in particolare le attuali procedure di concorso. Le misure introdurranno requisiti più rigorosi per l'accesso all'insegnamento, un quadro di mobilità più efficace per gli insegnanti che ne limiti l'eccessiva mobilità, e un chiaro collegamento tra la progressione di carriera, la valutazione delle prestazioni e lo sviluppo professionale continuo.

Riforma 2.2: Scuola di Alta Formazione e formazione obbligatoria per dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo

La riforma mira a costruire un sistema di formazione di qualità per il personale della scuola in linea con un continuo sviluppo professionale e di carriera. Prevede l'istituzione di un organismo qualificato, deputato alle linee di indirizzo in linea con gli standard europei, come pure alla selezione e al coordinamento delle iniziative formative, che saranno eventualmente collegate alle progressioni di carriera, come previsto nella riforma relativa al reclutamento (Riforma 2.1: reclutamento dei docenti), prevista nel piano.

Investimento 2.1: Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico

La misura mira a creare un sistema permanente per lo sviluppo della didattica digitale, come pure delle competenze digitali e didattiche del personale scolastico. L'intervento prevede:

-la creazione di un sistema per la formazione continua dei docenti e del personale scolastico per la transizione digitale,

-l'adozione di un quadro di riferimento nazionale per la didattica digitale integrata, al fine di promuovere l'adozione di curricula in materia di competenze digitali in tutte le scuole.

La linea di intervento prevede la formazione di circa 650 000 dirigenti scolastici, insegnanti e personale amministrativo, la creazione di circa 20 000 corsi di formazione nel corso dei cinque anni e l'istituzione di centri di formazione locali. Nei progetti di formazione dovranno essere coinvolte tutte le oltre 8 000 istituzioni educative in Italia.

Investimento 3.1: Nuove competenze e nuovi linguaggi

La misura mira a promuovere l'integrazione, all'interno dei curricula di tutti i cicli scolastici, di attività, metodologie e contenuti volti a sviluppare le competenze STEM, digitali e di innovazione. La misura si rivolge alle studentesse e prevede un approccio di piena interdisciplinarietà. L'intervento mira a garantire pari opportunità e la parità di genere in termini di approccio metodologico e di attività di orientamento STEM.

Ci si attende che la misura potenzi le competenze multilinguistiche di studenti e insegnanti, ampliando i programmi di consulenza e informazione su Erasmus+ con il sostegno dell'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE, l'Agenzia nazionale Erasmus+) e della sua rete di ambasciatori.

Sarà inoltre sviluppato un sistema digitale per il monitoraggio delle abilità linguistiche a livello nazionale con il supporto dei rispettivi enti certificatori.

Investimento 3.2: Scuola 4.0 - scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori

La misura mira alla riqualificazione degli spazi scolastici affinché diventino connected learning environments adattabili, flessibili e digitali, con laboratori tecnologicamente avanzati e un processo di apprendimento orientato al lavoro. Con questa misura si persegue l'accelerazione della transizione digitale del sistema scolastico italiano con quattro iniziative:

-trasformazione di circa 100 000 classi tradizionali in connected learning environments, con l'introduzione di dispositivi didattici connessi,

-creazione di laboratori per le professioni digitali nel II ciclo,

-digitalizzazione delle amministrazioni scolastiche,

-cablaggio interno di circa 40 000 edifici scolastici e relativi dispositivi.

Investimento 3.3: Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell'edilizia scolastica

L'obiettivo principale della misura è contribuire al recupero climatico, aumentando la sicurezza e riducendo i consumi energetici degli edifici scolastici. La misura dovrà contribuire in particolare al miglioramento delle classi energetiche con conseguente riduzione dei consumi e di emissione di CO2, come pure all'aumento della sicurezza strutturale degli edifici. Particolare attenzione dovrà essere riservata alle aree più svantaggiate con l'obiettivo di contrastare ed eliminare gli squilibri economici e sociali. L'investimento non deve comprendere l'approvvigionamento di caldaie a gas naturale.

Investimento 3.4: Didattica e competenze universitarie avanzate

La misura mira a qualificare e innovare i percorsi universitari (e di dottorato), mediante tre obiettivi strategici: digitalizzazione, "cultura dell'innovazione" e internazionalizzazione.

Saranno in particolare attuate le seguenti sottomisure:

-iscrizione, nell'arco di tre anni (100+200+200), di un numero massimo di 500 dottorandi a programmi dedicati alle transizioni digitale e ambientale,

-    creazione di tre Teaching and Learning Centres (TLC) per migliorare le competenze di insegnamento (comprese le competenze digitali) dei docenti nelle università e degli insegnanti nelle scuole,

-creazione di tre Digital Education Hubs (DEH) per migliorare la capacità del sistema di istruzione superiore di offrire istruzione digitale a studenti e lavoratori universitari,

-rafforzamento delle scuole universitarie superiori,

-realizzazione di 10 iniziative educative transnazionali - TNE - in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,

-attività di internazionalizzazione degli istituti di istruzione superiore artistica e musicale (AFAM) attraverso il sostegno a cinque progetti di internazionalizzazione delle istituzioni AFAM, per promuovere il loro ruolo all'estero nella conservazione e promozione della cultura italiana.

Riforma 4.1: Riforma dei dottorati

La riforma mira all'aggiornamento della disciplina dei dottorati, semplificando le procedure per il coinvolgimento di imprese e centri di ricerca in questo ambito e potenziando la ricerca applicata. La riforma proposta integra tutti gli investimenti relativi ai dottorati nell'ambito della missione "Istruzione e ricerca".

Investimento 4.1: Estensione del numero di dottorati di ricerca e dottorati innovativi orientati alla ricerca, per la Pubblica Amministrazione e il patrimonio culturale

La misura mira ad aumentare la riserva di capitale umano impegnato in attività orientate alla ricerca, nelle Amministrazioni pubbliche e nel patrimonio culturale. L'investimento prevede l'assegnazione di ulteriori 1 200 borse di dottorato generiche all'anno (per tre anni), 1 000 ulteriori borse di dottorato all'anno (per tre anni) nell'ambito delle Amministrazioni pubbliche e almeno 200 nuove borse di dottorato all'anno (per tre anni) destinate al patrimonio culturale.

J.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M4C1-1

Riforma 1.5: Riforma delle classi di laurea; Riforma 1.6: Riforma delle lauree abilitanti per determinate professioni; Riforma 4.1: Riforma dei dottorati

Traguardo

Entrata in vigore delle riforme del sistema di istruzione terziaria al fine di migliorare i risultati scolastici (legislazione primaria) in materia di: a) lauree abilitanti; b) classi di laurea; c) riforma dei dottorati.

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore delle riforme

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Le riforme devono comprendere almeno i seguenti elementi chiave:
i) iniziative di riforma delle classi di laurea che introducano un grado maggiore di flessibilità al fine di rispondere all'evoluzione della domanda di competenze del mercato del lavoro;
ii)  iniziative di riforma delle lauree abilitanti al fine di semplificare e velocizzare l'accesso all'esercizio delle professioni;
iii) iniziative di riforma dei dottorati al fine di coinvolgere maggiormente le imprese e stimolare la ricerca applicata;
iniziative di riforma del sistema di formazione professionale terziaria, compreso il rafforzamento dei legami e delle possibili transizioni con le lauree professionalizzanti al fine di soddisfare la domanda di competenze tecniche sul mercato del lavoro.

M4C1-2

Investimento 1.7: Borse di studio per l'accesso all'università

Traguardo

Entrata in vigore di decreti ministeriali di riforma delle borse di studio al fine di migliorare l'accesso all'istruzione terziaria.

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della riforma

N/A

N/A

N/A

T4

2021

I decreti ministeriali adottati dal Ministero dell'Università e della Ricerca sulla riforma delle borse di studio devono migliorare l'accesso all'istruzione terziaria per gli studenti di talento in difficoltà socioeconomiche, aumentando l'importo delle borse di studio e il numero dei beneficiari fino al 31 dicembre 2024. Tali studenti sono individuati sulla base dell'ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente).

M4C1-3

Riforma 2.1: Reclutamento dei docenti

Traguardo

Entrata in vigore della riforma della carriera degli insegnanti

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della riforma

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Il quadro giuridico riveduto è inteso ad attrarre, reclutare e motivare insegnanti di qualità, in particolare attraverso:
i) il miglioramento del sistema di reclutamento;
ii) l'introduzione di un'elevata specializzazione all'insegnamento per accedere alla professione nella scuola secondaria di secondo grado;
iii) la limitazione dell'eccessiva mobilità degli insegnanti (nell'interesse della continuità dell'insegnamento);
iv) una progressione di carriera chiaramente collegata alla valutazione delle prestazioni e allo sviluppo professionale continuo.

M4C1-4

Investimento 3.2: Scuola 4.0 - scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori

Traguardi

Adozione del piano Scuola 4.0 al fine di favorire la transizione digitale del sistema scolastico italiano.

Ministero dell'Istruzione - Decreto di adozione del piano Scuola 4.0

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Il piano Scuola 4.0 adottato dal Ministero dell'Istruzione al fine di favorire la transizione digitale del sistema scolastico italiano deve prevedere:

a) la trasformazione di 100 000 classi in ambienti di apprendimento innovativi;

b) la creazione di laboratori per le nuove professioni digitali in tutte le scuole del II ciclo.

L'azione a) è intesa alla trasformazione degli spazi scolastici destinati alle classi tradizionali in ambienti di apprendimento innovativi, adattabili e flessibili, connessi e integrati con tecnologie digitali, fisiche e virtuali. L'investimento nelle strutture scolastiche deve dotare almeno 100 000 classi delle scuole primarie e secondarie utilizzate per le lezioni di tutte le tecnologie didattiche più innovative (dispositivi di programmazione e robotica, dispositivi di realtà virtuale, dispositivi digitali avanzati per l'istruzione inclusiva ecc.).

L'azione b) è intesa alla creazione di almeno un laboratorio per le professioni digitali in ciascuna scuola del II ciclo, strettamente interconnesso con imprese e start-up innovative per la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore delle nuove professioni digitali (intelligenza artificiale, robotica, big data, cybersecurity, economia blu e verde ecc.).

Almeno il 40 % delle scuole beneficiarie deve essere localizzato nel Sud Italia.

M4C1-5

Riforma 1.3: Riforma dell'organizzazione del sistema scolastico; Riforma 1.2: Riforma del sistema ITS; Riforma 1.1: Riforma degli istituti tecnici e professionali; Riforma 1.4: Riforma del sistema di orientamento

Traguardi

Adozione delle riforme del sistema di istruzione primaria e secondaria al fine di migliorare i risultati scolastici.

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore delle riforme

N/A

N/A

N/A

T4

2022

La legislazione primaria di riforma del sistema di istruzione primaria e secondaria volta a migliorare i risultati scolastici deve comprendere almeno i seguenti elementi chiave:
i) iniziative di riforma dell'organizzazione del sistema di istruzione al fine di adeguarlo agli sviluppi demografici (numero di scuole e rapporto studenti/docenti);
ii) iniziative di riforma del sistema di orientamento al fine di ridurre al minimo il tasso di abbandono scolastico nell'istruzione terziaria;
iii) iniziative di rafforzamento del sistema degli ITS, anche tramite l'adozione di nuovi curricula e il loro orientamento verso l'innovazione introdotta dal piano nazionale Industria 4.0 (Ministero dello Sviluppo economico, Decreto 26 Maggio 2020);
iv) iniziative di formazione per dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo e creazione della Scuola di Alta Formazione al fine di migliorare la qualità dell'insegnamento;
v) iniziative di integrazione di attività, metodologie e contenuti volti a sviluppare e rafforzare le competenze STEM, digitali e di innovazione in tutti i cicli scolastici, dall'asilo nido alla scuola secondaria di secondo grado, con l'obiettivo di incentivare le iscrizioni ai curricula STEM terziari, in particolare per le donne.

Al fine di conseguire il traguardo in modo soddisfacente, la legislazione deve prevedere scadenze obbligatorie per l'emanazione degli atti di legislazione secondaria, di orientamenti e di tutte le disposizioni regolamentari (monitoraggio a cura del Ministero dell'Istruzione) necessari per garantire un'agevole attuazione.

M4C1-6

Riforma 2.2: Scuola di Alta Formazione e formazione obbligatoria dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione volta a costruire un sistema di formazione di qualità per le scuole.

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione

N/A

N/A

N/A

T4

2022

La legislazione deve comprendere disposizioni volte a costruire un sistema di formazione di qualità per il personale della scuola in linea con un continuo sviluppo professionale e di carriera, l'istituzione di un organismo qualificato deputato alle linee di indirizzo della formazione del personale scolastico, alla selezione e al coordinamento delle iniziative formative, collegandoli alle progressioni di carriera, come previsto nella riforma relativa al reclutamento. L'attuazione di un sistema di formazione iniziale e continua dovrebbe consentire di superare l'attuale frammentazione dei percorsi formativi, che al momento non sono oggetto di una strategia nazionale unificata.

M4C1-7

Investimento 1.4: Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado e alla riduzione dell'abbandono scolastico

Obiettivo

Studenti o giovani che hanno frequentato attività di tutoraggio o corsi di orientamento post diploma.

Sono previste attività di tutoraggio.

Numero

0

820 000

T4

2024

Realizzazione di attività di tutoraggio per almeno 470 000 giovani a rischio di abbandono scolastico e per almeno 350 000 giovani che hanno già abbandonato la scuola.

L'intervento deve garantire:

- la distribuzione territoriale e di genere,
- l'introduzione di una piattaforma per le attività di tutoraggio e formazione, disponibile online, a sostegno dell'attuazione delle attività di tutoraggio. Avvio di corsi post diploma (qualifiche orientate al lavoro)
- l'iniziativa copre l'intero territorio nazionale, con particolare attenzione alle aree a rischio (i territori oggetto dell'intervento sono caratterizzati da ritardi nell'istruzione, basso livello socioeconomico delle famiglie e livello elevato di abbandono prematuro degli studi);
- le misure di tutoraggio volte a superare i divari territoriali e le disuguaglianze in termini di parità di accesso all'istruzione e di successo nella formazione saranno rivolte, in particolare, alle scuole e alle situazioni scolastiche in cui i tassi di abbandono scolastico sono maggiori per via di tale condizione sociale.

M4C1-8

Investimento 1.3: Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola

Traguardo

Aggiudicazione dei contratti di lavoro per gli interventi di costruzione e riqualificazione di strutture sportive e palestre previsti dal decreto del Ministero dell'Istruzione.

Notifica, da parte delle autorità locali beneficiare del finanziamento, dell'aggiudicazione di tutti i contratti di lavori pubblici per gli interventi ammissibili

N/A

N/A

N/A

T1

2024

Aggiudicazione dei contratti di lavoro per gli interventi di costruzione e riqualificazione di strutture sportive e palestre nei termini definiti dal decreto del Ministero dell'Istruzione a seguito di procedura di appalto pubblico. L'aggiudicazione deve essere conforme agli orientamenti tecnici "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Il piano di investimento deve essere finalizzato alla costruzione e alla riqualificazione di strutture sportive e palestre annesse alle scuole, al fine di garantire un incremento dell'offerta formativa e un potenziamento delle strutture scolastiche, che favoriranno un incremento del tempo scuola. Ci si attende che l'iniziativa favorisca l'integrazione della scuola nel territorio e migliori la pratica dell'attività sportiva e motoria.

M4C1-9

Investimento 1.1: Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia

Traguardo

Aggiudicazione dei contratti di lavoro per la costruzione, la riqualificazione e la messa in sicurezza di asili nido, scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura della prima infanzia.

Notifica, da parte delle autorità locali beneficiare del finanziamento, dell'aggiudicazione di tutti i contratti di lavori pubblici per gli interventi ammissibili

N/A

N/A

N/A

T2

2023

Aggiudicazione dei contatti di lavoro e distribuzione territoriale per gli asili nido, le scuole dell'infanzia e i servizi di educazione e cura della prima infanzia. L'aggiudicazione deve essere effettuata conformemente agli orientamenti tecnici "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M4C1-10

Riforma 2.1: Riforma del sistema di reclutamento dei docenti; Riforma 1.3: Riforma dell'organizzazione del sistema scolastico; Riforma 1.2: Riforma del sistema ITS; Riforma 1.1: Riforma degli istituti tecnici e professionali; Riforma 1.4: Riforma del sistema di orientamento; Riforma 1.5: Riforma delle classi di laurea; Riforma 1.6: Riforma delle lauree abilitanti per determinate professioni

Traguardo

Entrata in vigore delle disposizioni per l'efficace attuazione e applicazione di tutte le misure relative alle riforme dell'istruzione primaria, secondaria e terziaria, ove necessario.

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione

N/A

N/A

N/A

T4

2023

La legislazione secondaria deve comprendere tutte le disposizioni necessarie per l'efficace attuazione e applicazione di tutte le misure relative alle riforme dell'istruzione primaria, secondaria e terziaria:

- riforme del sistema di istruzione terziaria al fine di migliorare i risultati scolastici (legislazione primaria) in materia di: a) lauree abilitanti; b) classi di laurea; c) riforma dei dottorati;

- decreti ministeriali di riforma delle borse di studio al fine di migliorare l'accesso all'istruzione terziaria,

- riforma della carriera degli insegnanti,

- riforme del sistema di istruzione primaria e secondaria al fine di migliorare i risultati scolastici,

- legislazione volta a costruire un sistema di formazione di qualità per le scuole.

M4C1-11

Investimento 1.7: Borse di studio per l'accesso all'università

Obiettivo

Borse di studio per l'accesso all'università assegnate

N/A

Numero

256 0000

300 000

T4

2023

Assegnazione di borse di studio ad almeno 300 000 studenti Almeno il 75 % dei beneficiari dovrebbe essere costituito da donne, disoccupati di lungo periodo, persone con disabilità o persone con meno di 30 anni, e dovrebbero essere erogati almeno 0,3 milioni di corsi di formazione in materia di competenze digitali nel quadro del programma GOL.

Con questo progetto deve essere perseguita l'integrazione delle politiche di contribuzione con quelle per il sostegno allo studio attraverso:
- l'aumento di 700 EUR in media dell'importo delle borse di studio,

- il finanziamento delle borse di studio per una quota più ampia di studenti.

M4C1-12

Investimento 4.1: Estensione del numero di dottorati di ricerca e dottorati innovativi orientati alla ricerca, per la Pubblica Amministrazione e il patrimonio culturale

Obiettivo

Borse di dottorato assegnate ogni anno (su tre anni)

N/A

Numero

9 000

16 200

T4

2024

Assegnazione di almeno 1 200 borse di dottorato supplementari ogni anno (su tre anni); assegnazione di almeno 1 000 borse di dottorato supplementari ogni anno (su tre anni) nell'ambito delle Amministrazioni pubbliche; assegnazione di almeno 200 nuove borse di dottorato ogni anno (su tre anni) destinate al patrimonio culturale.

La base di partenza è stata individuata come il numero attuale (arrotondato) di dottorandi che iniziano ogni anno il dottorato in Italia.



a) I dottorati devono essere concepiti in modo tale da coinvolgere più efficacemente le imprese e promuovere la ricerca applicata;
b) i dottorati nell'ambito delle Amministrazioni pubbliche devono essere conformi al quadro normativo da attuare in collaborazione con il Ministero per la Pubblica Amministrazione; i dottorati nell'ambito delle Amministrazione pubbliche possono essere offerti nelle diverse aree identificate dal CUN - Consiglio Universitario Nazionale (ad es. Scienze giuridiche, Scienze economiche e statistiche, Scienze politiche e sociali), nella misura in cui sono intesi a qualificare ulteriormente il candidato per contribuire allo sviluppo di sistemi governativi potenziati;
i dottorati destinati al patrimonio culturale devono essere conformi a un quadro da definire in stretta cooperazione con il Ministero della Cultura (ad es. nelle aree Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche, e Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche, quali identificate dal CUN, Consiglio Universitario Nazionale).

M4C1-13

Investimento 2.1: Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico

Obiettivo

Formazione di dirigenti scolastici, insegnanti e personale amministrativo

N/A

Numero

0

650 000

T4

2024

Formazione di almeno 650 000 dirigenti scolastici, insegnanti e personale amministrativo.

Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico (complessivamente 650 000 dirigenti scolastici, insegnanti e personale amministrativo formati).

M4C1-14

Riforma 2.1: Reclutamento dei docenti

Obiettivo

Insegnanti reclutati con il nuovo sistema di reclutamento.

N/A

Numero

0

70 000

T4

2024

Almeno 70 000 insegnanti reclutati con il nuovo sistema di reclutamento.

M4C1-15

Investimento 1.7: Borse di studio per l'accesso all'università

Obiettivo

Borse di studio per l'accesso all'università assegnate.

N/A

Numero

296 000

336 000

T4

2024

Almeno 336 000 studenti che beneficiano di una borsa di studio erogata.

Con questo progetto si persegue l'integrazione delle politiche di contribuzione con quelle per il sostegno allo studio attraverso:
- l'aumento di 700 EUR in media dell'importo delle borse di studio,
- il finanziamento delle borse di studio per una quota più ampia di studenti.


M4C1-16

Investimento 3.1: Nuove competenze e nuovi linguaggi

Obiettivo

Scuole che hanno attivato progetti di orientamento STEM nel 2024/25.

N/A

Numero

0

8 000

T2

2025

Almeno 8 000 scuole che hanno attivato progetti di orientamento STEM.

I progetti sono intesi allo sviluppo e alla digitalizzazione della piattaforma digitale nazionale STEM ai fini della piena attuazione del programma, del monitoraggio e della diffusione di informazioni e dati (disaggregati per genere) a partire dalle scuole dell'infanzia e primaria fino alla scuola secondaria di primo e secondo grado, agli istituti tecnici e professionali e alle università.

M4C1-17

Investimento 3.1: Nuove competenze e nuovi linguaggi

Obiettivo

Corsi annuali di lingua e metodologia erogati a insegnanti.

N/A

Numero

0

1000

T2

2025

Erogazione di almeno 1 000 corsi annuali di lingua e metodologia a tutti gli insegnanti.

M4C1-18

Investimento 1.1: Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia

Obiettivo

Attivazione di nuovi posti per servizi di educazione e cura per la prima infanzia (fascia 0-6 anni).

N/A

Numero

0

264 480

T4

2025

Creazione di almeno 264 480 nuovi posti per servizi di educazione e cura per la prima infanzia (fascia 0-6 anni).

L'obiettivo del piano per la costruzione e la riqualificazione degli asili nido è l'aumento dei posti disponibili, tramite il potenziamento del servizio educativo per la fascia 0-6 anni.

M4C1-19

Investimento 3.2: Scuola 4.0 - scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori

Obiettivo

Trasformazione delle classi in ambienti di apprendimento innovativi grazie a Scuola 4.0.

N/A

Numero

0

100 000

T4

2025

Numero di classi trasformate in ambienti di apprendimento innovativi grazie al piano "Scuola 4.0".

L'azione è intesa a trasformare gli spazi scolastici utilizzati come classi tradizionali in ambienti di apprendimento innovativi, adattabili e flessibili, connessi e integrati con tecnologie digitali, fisiche e virtuali. L'investimento deve dotare almeno 100 000 classi delle scuole primarie e secondarie utilizzate per l'insegnamento di tutte le tecnologie didattiche più innovative (ad es. dispositivi di programmazione e robotica, dispositivi di realtà virtuale e dispositivi digitali avanzati per l'insegnamento inclusivo).

M4C1-20

Investimento 1.5: Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS)

Obiettivo

Numero di studenti iscritti al sistema di formazione professionale terziaria (ITS)

N/A

Numero

11 000

22 000

T4

2025

Aumento del numero di studenti iscritti al sistema di formazione professionale terziaria (ITS) ogni anno (100 %).

Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipenderà anche dall'aumento del numero di ITS operativi (+ 208 ITS).

M4C1-21

Investimento 1.2: Piano di estensione del tempo pieno

Obiettivo

Strutture destinate all'accoglienza degli studenti oltre l'orario scolastico.

N/A

Numero

0

1 000

T2

2026

Almeno 1 000 strutture che possano favorire un incremento del tempo scuola e un'apertura della scuola al territorio anche oltre l'orario scolastico, mediante la costruzione e la ristrutturazione degli spazi delle mense al fine di aumentare il numero di strutture che favoriscano un incremento del tempo scuola e un'apertura delle scuole al territorio oltre l'orario scolastico.

Sono fornite informazioni sulla distribuzione territoriale e sul tipo di struttura resa disponibile.

M4C1-22

Investimento 1.3: Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola

Obiettivo

M² realizzati o riqualificati da destinare a palestre o strutture sportive.

N/A

Numero

0

230 400

T2

2026

Almeno 230 400 m² realizzati o riqualificati da utilizzare come palestre o strutture sportive annesse alle scuole.

Registro nazionale degli edifici scolastici e dati derivanti dal monitoraggio GPU, validi per il programma nazionale triennale.

M4C1-23

Investimento 3.4: Didattica e competenze universitarie avanzate

Obiettivo

Nuovi dottorati di ricerca assegnati nell'arco di tre anni in programmi dedicati alle transizioni digitale e ambientale.

N/A

Numero

0

500

T2

2026

Assegnazione di almeno 500 nuovi dottorati di ricerca nell'arco di tre anni in programmi dedicati alle transizioni digitale e ambientale.

Il progetto mira a qualificare e innovare i percorsi universitari (e di dottorato), attraverso le seguenti leve: a) digitalizzazione; b) "cultura dell'innovazione"; c) internazionalizzazione, intervenendo su:
- formazione digitale ad accesso aperto (T1) (T2);
- rafforzamento del ruolo delle università (T3);
- rafforzamento della cooperazione scientifica internazionale (T4) e (T5).

M4C1-24

Investimento 1.6: Orientamento attivo nella transizione scuola-università

Obiettivo

Studenti che hanno frequentato corsi di transizione scuola-università.

N/A

Numero

0

1 000 000

T2

2026

Almeno 1 000 000 di studenti hanno frequentato corsi di transizione dalla scuola secondaria di secondo grado all'università.

Si tratta di una stima media degli studenti italiani iscritti al terzo, quarto e quinto anno della scuola secondaria di secondo grado negli anni in cui è realizzato l'investimento. Tale stima si basa principalmente sul numero di studenti attualmente iscritti e sui tassi di laurea.

Il numero di studenti iscritti all'orientamento attivo sarà monitorato dal MUR.

L'obiettivo è far sì che almeno 1 000 000 studenti negli ultimi due anni della scuola secondaria di secondo grado abbiano frequentato corsi di transizione scuola-università.

M4C1-25

Investimento 1.4: Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado e alla riduzione dell'abbandono scolastico

Obiettivo

Divario nel tasso di abbandono scolastico nell'istruzione secondaria nel 2024.

N/A

Percentuale

13,5

10,2

T2

2026

Riduzione del divario nel tasso di abbandono scolastico nell'istruzione secondaria fino a raggiungere la media UE del 2019 (10,2 %).

M4C1-26

Investimento 3.3: Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell'edilizia scolastica

Obiettivo

M² di edifici scolastici ristrutturati.

N/A

Numero

0

2 784 000

T2

2026

Ristrutturazione di almeno 2 784 000 m² di edifici scolastici. Tramite il Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell'edilizia scolastica si prevede di poter ristrutturare una superficie complessiva 2 784 000 m², pari a circa 2 100 edifici scolastici.

 

J.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Riforma 1.7: Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti

La riforma ha l'obiettivo di incentivare la realizzazione, da parte dei soggetti privati, di strutture di edilizia universitaria attraverso la copertura, da parte del MUR, di parte degli oneri corrispondenti ai primi tre anni di gestione delle strutture stesse. L'obiettivo è quello di triplicare i posti per gli studenti fuorisede, portandoli da 40 000 a oltre 100 000 entro il 2026.

L'investimento previsto mira a garantire un ampio accesso alle strutture abitative in modo che un numero ragionevole di studenti possa permettersi un'istruzione avanzata nel proprio ambito di studi e luogo di preferenza, indipendentemente dal contesto socioeconomico di provenienza. L'obiettivo è quello di aggiungere 65 500 posti letto agli attuali 40 000, riducendo così in modo significativo il divario rispetto alla media UE per quanto riguarda gli studenti cui sia stato attribuito un alloggio (il 18 % rispetto all'attuale 3 % registrato in Italia). L'investimento non deve comprendere l'approvvigionamento di caldaie a gas naturale.

J.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli
obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M4C1-27

Riforma 1.7: Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione volta a modificare le norme vigenti in materia di alloggi per studenti.

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione

N/A

N/A

N/A

T4

2021

La legislazione riveduta:
deve modificare le norme vigenti in materia di alloggi per gli studenti (L. 338/2000 e d.lgs. 68/2012) al fine di:

1) agevolare la ristrutturazione e il rinnovo delle strutture in luogo di nuovi edifici green-field (prevedendo una maggiore percentuale di cofinanziamento, attualmente al 50 %), con il più alto standard ambientale che deve essere garantito dai progetti presentati;

2) semplificare, anche grazie alla digitalizzazione, la presentazione e la selezione dei progetti e, quindi, i tempi di realizzazione;

3) prevedere per legge una deroga ai criteri di cui alla L. 338/2000 per quanto riguarda la percentuale di cofinanziamento

concedibile.

Sarà attuata una riforma che introdurrà nel quadro normativo italiano in materia di finanziamento degli alloggi per gli studenti le seguenti importanti modifiche:

1. apertura della partecipazione al finanziamento anche a investitori privati (in funzione del regime descritto nell'attuazione), consentendo anche partenariati pubblico-privati in cui l'università utilizzerà i fondi disponibili per sostenere l'equilibrio finanziario degli investimenti immobiliari destinati agli alloggi per gli studenti;

2. assicurazione della sostenibilità a lungo termine degli investimenti privati garantendo una modifica del regime di tassazione (dal regime applicato ai servizi alberghieri a quello applicato per l'edilizia sociale) e, pur vincolando l'utilizzo dei nuovi alloggi durante l'anno accademico, consentendo un altro utilizzo delle strutture quando le stesse non sono necessarie per l'ospitalità studentesca. Ciò contribuirà a sua volta a fornire una nuova gamma di alloggi ad affitti accessibili;

3. condizionamento del finanziamento e delle agevolazioni fiscali aggiuntive (ad es. parità di trattamento con l'edilizia sociale) all'uso dei nuovi alloggi come alloggi studenteschi nel corso dell'intero periodo di investimento e al rispetto del limite massimo concordato negli affitti a carico degli studenti, anche dopo la scadenza dei regimi speciali di finanziamento che possono contribuire a stimolare gli investimenti da parte di operatori privati;

4. ridefinizione degli standard per gli alloggi degli studenti, rideterminando i requisiti di legge relativi allo spazio comune per studente disponibile negli edifici in cambio di camere (singole) meglio attrezzate.

M4C1-28

Riforma 1.7: Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti

Obiettivo

Nuovi posti letto per studenti negli alloggi per studenti

N/A

Numero

40 000

47 500

T4

2022

Almeno 7 500 posti letto aggiuntivi creati e assegnati grazie alla L. 338/2000, quale riveduta entro il 31 dicembre 2021.

M4C1-29

Riforma 1.7: Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti

Traguardo

Entrata in vigore della riforma della legislazione sugli alloggi per studenti.



Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della riforma

N/A

N/A

N/A

T4

2022

La riforma deve comprendere: 1) apertura della partecipazione al finanziamento anche a investitori privati, consentendo anche partenariati pubblico-privato in cui l'università utilizzerà i fondi disponibili per sostenere l'equilibrio finanziario degli investimenti immobiliari destinati agli alloggi per gli studenti; 2) assicurazione della sostenibilità a lungo termine degli investimenti privati garantendo una modifica del regime di tassazione (dal regime applicato ai servizi alberghieri a quello applicato per l'edilizia sociale) e, pur vincolando l'utilizzo dei nuovi alloggi durante l'anno accademico, consentendo un altro utilizzo delle strutture quando le stesse non sono necessarie per l'ospitalità studentesca; 3) condizionamento del finanziamento e delle agevolazioni fiscali aggiuntive (ad es. parità di trattamento con l'edilizia sociale) all'uso dei nuovi alloggi come alloggi studenteschi nel corso dell'intero periodo di investimento e al rispetto del limite massimo concordato negli affitti a carico degli studenti, anche dopo la scadenza dei regimi speciali di finanziamento che possono contribuire a stimolare gli investimenti da parte di operatori privati; 4) ridefinizione degli standard per gli alloggi degli studenti, rideterminando i requisiti di legge relativi allo spazio comune per studente disponibile negli edifici in cambio di camere (singole) meglio attrezzate.

M4C1-30

Riforma 1.7: Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti

Obiettivo

Creazione e assegnazione di posti letto per studenti in base al sistema legislativo esistente e al nuovo sistema legislativo.

N/A

Numero

47 500

60 000

T2

2026

Creazione e assegnazione di almeno 60 000 posti letto aggiuntivi in base al sistema legislativo esistente (L. 338/2000) e al nuovo sistema legislativo (Riforma 1.7: Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti).

Almeno 7 500 posti letto aggiuntivi creati e assegnati grazie alla L. 338/2000, quale riveduta entro la fine del 2021 (valore di riferimento: 47 500).

K. MISSIONE 4 COMPONENTE 2 - Dalla ricerca all'impresa

Questa componente del piano italiano per la ripresa e la resilienza mira a sostenere gli investimenti in R&S, a promuovere l'innovazione e la diffusione delle tecnologie e a rafforzare le competenze, favorendo la transizione verso un'economia basata sulla conoscenza. Fornisce sostegno al sistema della ricerca pubblica, alle competenze e alla mobilità dei ricercatori nonché alla cooperazione pubblico-privato a livello nazionale e dell'UE. Si basa su tre pilastri principali: i) miglioramento della base scientifica; ii) forti legami tra imprese e scienza (trasferimento di conoscenze e tecnologia); iii) sostegno all'innovazione delle imprese (in particolare PMI, start-up).

Gli investimenti e le riforme nell'ambito di questa componente sono intesi a rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2020 e nel 2019 sulla necessità di "incentrare la politica economica connessa agli investimenti sulla ricerca e l'innovazione e sulla qualità delle infrastrutture" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3), di "promuovere gli investimenti privati per favorire la ripresa economica" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3) e di "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare la ricerca e l'innovazione" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3).

K.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

Investimento 1.2: Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori

L'investimento ha l'obiettivo di offrire nuove opportunità dedicate ai giovani ricercatori, al fine di trattenerli in Italia. La misura prevede di sostenere le attività di ricerca di un massimo di 2 100 giovani ricercatori - sul modello dei bandi European Research Council - ERC - e Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships - MSCA-IF - e Seal of Excellence, al fine di consentire loro di maturare una prima esperienza di responsabilità di ricerca. Una parte del contributo sarà vincolata all'assunzione di almeno un ricercatore "non-tenure-track" e parte del contributo dedicato a brevi periodi di mobilità per attività di ricerca o didattica in altre località in Italia o all'estero.

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 46 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 47 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 48 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 49 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Investimento 2.2: Partenariati per la ricerca e l'innovazione - Orizzonte Europa

L'obiettivo della misura è sostenere progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, individuati con inviti specifici a partecipare ai partenariati europei nell'ambito di Orizzonte Europa. Queste iniziative di ricerca transnazionali possono costituire un importante motore per lo sviluppo di R&I su questioni strategiche per la ripresa dell'economia italiana. In particolare, il sostegno si focalizzerà sui seguenti partenariati: i) High Performance Computing, ii) Key digital technologies, iii) Clean energy transition; iv) Blue oceans - A climate neutral, sustainable and productive Blue economy; v) Innovative SMEs.

La misura, attuata dal MiSE (ministero dello Sviluppo economico), consentirà di dare continuità a iniziative realizzate attraverso il Fondo per la crescita sostenibile (FCS), abilitando sinergie tra livelli di governo e fonti finanziarie diverse.

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 50 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 51 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 52 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 53 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Investimento 3.3: Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l'assunzione dei ricercatori dalle imprese

L'obiettivo della misura consiste nel potenziamento delle competenze di alto profilo, in modo particolare nelle aree delle Key Enabling Technologies, mediante:

·l'istituzione di programmi di dottorato dedicati, con il contributo e il coinvolgimento delle imprese;

·incentivi all'assunzione di ricercatori precari junior da parte delle imprese.

È, inoltre, prevista, la creazione di uno hub finalizzato alla valorizzazione economica della ricerca prodotta dai dottorati industriali, favorendo la creazione di spin-off.

Nello specifico, la misura, attuata dal MUR, prevede l'attivazione di 5 000 borse di dottorato per 3 anni, con il cofinanziamento privato e l'incentivo all'assunzione di 20 000 assegnisti di ricerca o ricercatori da parte delle imprese. I programmi di dottorato saranno sottoposti a valutazione e confronto internazionale.

Riforma 1.1: Attuazione di misure di sostegno alla R&I per promuovere la semplificazione e la mobilità

La riforma sarà attuata dal MUR e dal MiSE attraverso la creazione di una cabina di regia interministeriale e l'emanazione di 2 decreti ministeriali: uno in ambito mobilità, per aumentare e sostenere la mobilità reciproca (attraverso incentivi) di figure di alto profilo (es. ricercatori e manager) tra Università, infrastrutture di ricerca e aziende, l'altro in ambito semplificazione della gestione dei fondi per la ricerca e riformare il percorso professionale dei ricercatori per concentrarsi maggiormente sulle attività di ricerca. La riforma spingerà verso un approccio più sistematico alle attività di R&S, superando l'attuale logica di riassegnazione delle risorse favorendo la condivisione, e sarà orientata alla semplificazione della burocrazia nella gestione dei fondi dedicati alle attività di ricerca pubblico-privata, con un impatto significativo in quanto si eviteranno la dispersione e la frammentazione delle priorità, grazie anche al supporto dalla prima componente della Missione. Gli Enti pubblici di ricerca (EPR) avranno un ruolo fondamentale sia come possibili leader progettuali per i Partenariati, per i Campioni nazionali e per gli Ecosistemi territoriali, sia come potenziali partecipanti ai bandi sul Fondo PNR e sul Fondo per le infrastrutture.

K.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile



Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i
traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M4C2-1

Investimento 1.2: Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori

Obiettivo

Numero di studenti che hanno ottenuto una borsa di ricerca

N/A

Numero

50

300

T4

2022

Concessione di almeno 300 borse di ricerca a studenti. La procedura di selezione includerà criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo terrà inoltre conto del fatto che

siano assunti almeno 300 giovani ricercatori.

M4C2-2

Investimento 2.2: Partenariati per la ricerca e l'innovazione - Orizzonte Europa

Obiettivo

Numero di progetti presentati da imprese aggiudicatarie

N/A

Numero

11

205

T4

2025

Devono essere assegnati almeno 205 progetti. La procedura di selezione per l'aggiudicazione comprende quanto segue:

a) criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

b) impegno a garantire che il contributo climatico dell'investimento secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241 rappresenti almeno il 60 % del costo totale dell'investimento sostenuto dall'RRF;

c) impegno a garantire che il contributo digitale dell'investimento secondo la metodologia di cui all'allegato VII del regolamento (UE) 2021/241 rappresenti almeno il 40 % del costo totale dell'investimento sostenuto dall'RRF.

d) impegno a riferire in merito all'attuazione della misura a metà della durata del regime e alla fine dello stesso.

M4C2-3

Investimento 3.3: Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l'assunzione dei ricercatori dalle imprese

Obiettivo

Numero di borse di dottorato innovative assegnate

N/A

Numero

0

15 000

T4

2024

Assegnazione di almeno 15 000 borse di dottorato.

I requisiti essenziali per l'individuazione dei dottorati di ricerca innovativi devono seguire le disposizioni precedenti contenute nel decreto direttoriale 29 luglio 2016 n. 1540, con riferimento all'attuazione di un concorso per dottorati innovativi con connotazione industriale.

I requisiti comprendono:

a) riguardare aree disciplinari e tematiche coerenti con i fabbisogni, in termini di figure ad alta qualificazione, del mercato del lavoro delle Regioni interessate dal programma;

b) avere una durata complessivamente pari a 3 anni;

c) prevedere l'attuazione dell'intero percorso di dottorato, formazione, ricerca e valutazione, presso le sedi amministrativa ed operative dell'Università beneficiaria, site nelle Regioni obiettivo del programma, fatti salvi i periodi di studio e ricerca presso l'impresa e all'estero, programmati coerentemente con le attività di formazione e ricerca previste presso le sedi del soggetto proponente;

d) prevedere periodi di studio e ricerca in impresa da un minimo di sei (6) mesi a un massimo di diciotto (18) mesi;

e) prevedere periodi di studio e ricerca all'estero da un minimo di sei (6) mesi a un massimo di diciotto (18) mesi;

f) assicurare che il dottorando possa usufruire di qualificate e specifiche strutture operative e scientifiche, a norma di legge, per le attività di studio e ricerca, ivi inclusi (se pertinenti con la tipologia di corso) laboratori scientifici, biblioteche, banche dati ecc.;

g) prevedere l'attuazione di attività didattiche per il perfezionamento linguistico e informatico, per la gestione della ricerca e la conoscenza dei sistemi di ricerca europei ed internazionali, per la valorizzazione dei risultati della ricerca e della proprietà intellettuale;

h) prevedere il coinvolgimento delle imprese nella definizione del percorso formativo anche nell'ambito di collaborazioni più ampie con l'Università;

i) garantire il rispetto dei principi orizzontali (sostenibilità ambientale; sviluppo sostenibile; pari opportunità e non discriminazione; accessibilità per le persone disabili).

La procedura di selezione includerà criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M4C2-4

Riforma 1.1: Attuazione di misure di sostegno alla R&S per promuovere la semplificazione e la mobilità

Traguardo

Entrata in vigore dei decreti ministeriali sulla semplificazione e la mobilità nella R&S collegati al fondo di finanziamento ordinario.

Disposizione nel decreto che indica l'entrata in vigore della normativa

N/A

N/A

T2

2022

I decreti ministeriali devono comprendere i seguenti elementi fondamentali:

i) passare ad un approccio più sistemico alle attività di R&S attraverso un nuovo modello semplificato volto a generare un impatto significativo evitando la dispersione e la frammentazione delle priorità; ii) riformare la legislazione per aumentare la mobilità di personalità di alto profilo (come ricercatori e dirigenti) tra università, infrastrutture di ricerca e imprese; iii) semplificare la gestione dei fondi; iv) riformare il percorso professionale dei ricercatori per concentrarsi maggiormente sulle attività di ricerca.

K.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Investimento 1.1: Fondo per il Programma Nazionale Ricerca (PNR) e progetti di Ricerca di Significativo Interesse Nazionale (PRIN)

Il Fondo è finalizzato a rafforzare le misure di sostegno alla ricerca scientifica indicate nel Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) 2021-2027 per garantire l'attuazione delle linee strategiche nel campo della ricerca scientifica. Le principali aree di intervento del PNR riflettono i sei cluster del Programma quadro europeo di ricerca e innovazione 2021-2027: i) salute; ii) cultura umanistica, creatività, trasformazioni sociali, una società dell'inclusione; iii) sicurezza per i sistemi sociali; iv) digitale, industria, aerospaziale; v) clima, energia, mobilità sostenibile; vi) prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, ambiente.

Saranno anche finanziati Progetti di Ricerca di rilevante Interesse Nazionale (PRIN), di durata triennale che, per la loro complessità e natura, richiedono la collaborazione di unità di ricerca appartenenti ad università ed enti di ricerca (come il Consiglio Nazionale delle Ricerche). I progetti finanziati - che intendono promuovere attività di ricerca curiosity driven - sono selezionati dal MUR sulla base della qualità del profilo scientifico dei responsabili, nonché dell'originalità, dell'adeguatezza metodologica, dell'impatto e della fattibilità del progetto di ricerca. Questo tipo di attività stimolerà lo sviluppo di iniziative promosse dai ricercatori, verso la ricerca di frontiera, e una più forte interazione tra università e istituti di ricerca.

L'investimento finanzierà, fino al 2026, 5 350 progetti.

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 54 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 55 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 56 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 57 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Investimento 1.3: Partenariati estesi a università, centri di ricerca, imprese e finanziamento progetti di ricerca di base 

A differenza di altri paesi europei comparabili, la scarsa produzione di brevetti e spin-off del sistema di ricerca e universitario italiano appare particolarmente critica 58 . Questo è dovuto ad alcune sfide strutturali, quali il ruolo dominante delle piccole e medie imprese nell'economia nazionale, alle ampie disparità regionali in termini di reddito e produttività e alla scarsa capacità delle università di entrare in contatto con le imprese. 

L'investimento mira a finanziare fino a un massimo di 15 programmi di ricerca, realizzati da reti allargate di soggetti pubblici e privati. L'investimento è in linea con uno degli obiettivi PNR di promuovere cambiamenti positivi sfruttando la ricerca fondamentale. Per ciascun programma saranno condotti specifiche attività di coinvolgimento dei portatori di interessi, al fine di coinvolgere i cittadini e agevolare il trasferimento di tecnologie e conoscenze verso territori, imprese e amministrazioni.

Ci si attende che l'investimento rafforzi le catene tecnologiche nazionali e ne promuova la partecipazione alle catene del valore strategiche europee e globali. Esempi possibili sono la mobilità (batterie, materiali e logistica sostenibili ecc.), energie alternative, superconduttori, monitoraggio e prevenzione dei cambiamenti climatici, economia circolare nel settore della moda, simbiosi industriale, progettazione ecosostenibile, gestione, riciclaggio e riutilizzo dei rifiuti, biodiversità, processi produttivi ecologici, veicoli a guida autonoma, vaccini, bioreattori, nuove materie prime, gestione delle acque e tutela delle risorse idriche.  Ci si attende che ciascun programma promuova l'aggregazione delle piccole e medie imprese intorno a grandi attori privati e centri pubblici di ricerca nonché incoraggi le attività di ricerca collaborative e complementari. I progetti R&S includeranno investimenti sia nel capitale umano, sia nello sviluppo della ricerca di base per università, centri di ricerca e imprese. 

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare programmi escludono le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle26; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento27; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori28 e agli impianti di trattamento meccanico biologico29; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale. 

Investimento 1.4: Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su alcune Key Enabling Technologies

Questa misura mira al finanziamento della creazione di centri di ricerca nazionale, selezionati con procedure competitive, che siano in grado di raggiungere, attraverso la collaborazione di Università, centri di ricerca e imprese, una soglia critica di capacità di ricerca e innovazione. La scelta avverrà sulla base di bandi competitivi a cui potranno partecipare consorzi nazionali guidati da un soggetto leader coordinatore, anche tenendo conto della mappatura precedente.

Elementi essenziali di ogni centro nazionale saranno a) la creazione e il rinnovamento di rilevanti strutture di ricerca b) il coinvolgimento di soggetti privati nella realizzazione e attuazione dei progetti di ricerca c) il supporto alle start-up e alla generazione di spin off. La selezione dovrebbe avvenire con appositi bandi, il primo dei quali verrà emanato entro l'inizio del 2022. La scelta fra le proposte che parteciperanno ai bandi avverrà con modalità analoghe a quelle adottate dallo European Innovation Council.

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 59 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 60 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 61 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 62 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Investimento 1.5: Creazione e rafforzamento di "ecosistemi dell'innovazione", costruzione di "leader territoriali di R&S"

La misura, attuata dal MUR, si concretizza attraverso il finanziamento entro il 2026 di "leader territoriali di R&I" (esistenti o nuovi) che verranno selezionati sulla base di apposite procedure competitive, con attenzione alla capacità di promuovere progetti di sostenibilità sociale. Ogni progetto dovrà presentare in misura significativa i seguenti elementi: a) attività formative innovative condotte in sinergia dalle università e dalle imprese e finalizzate a ridurre il mismatch tra competenze richieste dalle imprese e competenze fornite dalle università, nonché dottorati industriali; b) attività di ricerca condotte e/o infrastrutture di ricerca realizzate congiuntamente dalle università e dalle imprese, in particolare le PMI, operanti sul territorio; c) supporto alle start-up; d) coinvolgimento delle comunità locali sulle tematiche dell'innovazione e della sostenibilità.

La selezione dei progetti da finanziare avverrà sulla base dei seguenti criteri: i) la qualità scientifica e tecnica e la sua coerenza con la vocazione territoriale; ii) l'effettiva attitudine a stimolare le capacità innovative delle imprese, in particolare delle PMI; iii) la capacità di generare relazioni nazionali ed internazionali con importanti istituzioni di ricerca e società leader; iv) l'effettiva capacità di coinvolgimento delle comunità locali.

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 63 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 64 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 65 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 66 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Investimento 2.1: Importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI, Important Project of Common European Interest)

L'obiettivo della misura è di integrare l'attuale fondo IPCEI, di cui all'art. 1 comma 232 della legge di bilancio per il 2020, con risorse aggiuntive.

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 67 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 68 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 69 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 70 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Investimento 2.3: Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

L'obiettivo della misura, attuata dal MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico), consiste nel sostenere, anche attraverso un processo di riorganizzazione e razionalizzazione, una rete di 60 centri (Centri di Competenza, Digital Innovation Hub, Punti di Innovazione Digitale) incaricati dello sviluppo progettuale, dell'erogazione alle imprese di servizi tecnologici avanzati e servizi innovativi e qualificanti di trasferimento tecnologico. L'obiettivo del processo di semplificazione e razionalizzazione dei centri auspicato dalla misura è quello di aumentare i servizi tecnologici avanzati a beneficio delle aziende focalizzandosi su tecnologie e specializzazioni produttive di punta.

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 71 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 72 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 73 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 74 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Investimento 3.1: Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione

Il fondo mira a facilitare l'osmosi tra la conoscenza scientifica generata in infrastrutture di ricerca di alta qualità e il settore economico, favorendo l'innovazione. A tale scopo la misura, attuata dal MUR, sostiene la creazione di infrastrutture di ricerca e innovazione che colleghino il settore industriale con quello accademico. Il Fondo per l'edilizia e le infrastrutture di ricerca finanzierà la creazione o il rafforzamento, su base competitiva, di infrastrutture di ricerca di rilevanza pan-europea e infrastrutture di innovazione dedicate, promuovendo la combinazione di investimenti pubblici e privati.

In particolare, la misura finanzierà fino a 30 progetti infrastrutturali (esistenti o di nuovo finanziamento) con un research manager per ogni infrastruttura.

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 75 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 76 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 77 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 78 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che siano selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Investimento 3.2: Finanziamento di start-up

La misura è finalizzata ad integrare le risorse del Fondo Nazionale per l'Innovazione, lo strumento gestito da Cassa Depositi e Prestiti per sostenere lo sviluppo del Venture Capital in Italia. Attraverso questa iniziativa, attuata dal MiSE, sarà possibile ampliare la platea di imprese innovative beneficiarie del Fondo, finanziando investimenti privati in grado di generare impatti positivi e valore aggiunto sia nel campo della ricerca sia sull'economia nazionale. L'investimento consentirà di sostenere 250 piccole e medie imprese innovative con investimenti per 700 milioni di EUR.

Gli interventi di cui sopra sono realizzati conformemente alle politiche di investimento in linea con gli obiettivi del regolamento (UE) 2021/241, anche in relazione all'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo", come ulteriormente specificato negli orientamenti tecnici in materia (2021/C58/01).

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), l'accordo giuridico e la successiva politica di investimento dello strumento finanziario devono:

I)richiedere l'applicazione degli orientamenti tecnici della Commissione sulla verifica della sostenibilità per il Fondo InvestEU; e

II)escludere dall'ammissibilità il seguente elenco di attività e attivi: i) attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 79 ; ii) attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 80 ; iii) attività e attivi connessi alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 81 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 82 ; iv) attività e attivi nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente.

III)richiedere la verifica della conformità giuridica dei progetti alla pertinente legislazione ambientale dell'UE e nazionale da parte di Cassa Depositi e Prestiti per tutte le operazioni, comprese quelle esentate dalla verifica della sostenibilità.

 

K.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M4C2-5

Investimento 1.1: Fondo per il Programma Nazionale Ricerca (PNR) e progetti di Ricerca di Significativo Interesse Nazionale (PRIN)

Obiettivo

Numero di progetti di ricerca aggiudicati

N/A

Numero

0

3 150

T4

2023

Aggiudicazione di almeno 3 150 progetti di ricerca di interesse nazionale in linea con le priorità del programma nazionale di ricerca, assegnati ad università ed enti di ricerca.

Le priorità di ricerca affrontate con i progetti di ricerca di interesse nazionale riguardano i sei principali ambiti di intervento del programma nazionale di ricerca.

I progetti di ricerca di interesse nazionale sono proposte dal basso verso l'alto e stimolate dalla curiosità. Il monitoraggio della distribuzione dei progetti finanziati negli ambiti di intervento del programma nazionale di ricerca devono garantire un'equa distribuzione degli sforzi di ricerca e dei fondi.

Aggiudicazione dei contratti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale

M4C2-6

Investimento 1.1: Fondo per il Programma Nazionale Ricerca (PNR) e progetti di Ricerca di Significativo Interesse Nazionale (PRIN)

Obiettivo

Numero di progetti aggiudicati

N/A

Numero

3 150

5350

T2

2025

Aggiudicazione di almeno 5 350 progetti di ricerca di interesse nazionale in linea con le priorità del programma nazionale di ricerca, assegnati ad università ed enti di ricerca.

Le priorità di ricerca affrontate con i progetti di ricerca di interesse nazionale riguardano i sei principali ambiti di intervento del Programma nazionale di ricerca (PNR).

Aggiudicazione dei contratti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali conformemente agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale

M4C2-7

Investimento 1.1: Fondo per il programma nazionale di ricerca (PNR) e progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN);

Obiettivo

Numero di assunzioni di ricercatori a tempo determinato

N/A

Numero

0

900

T2

2025

Assunzione di almeno 900 nuovi ricercatori a tempo determinato

I ricercatori assunti si concentrano sulle priorità coerenti con i progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN) nell'ambito dei sei principali settori di intervento del programma nazionale di ricerca (PNR) che riflettono i sei cluster del Programma quadro europeo di ricerca e innovazione 2021-2027: i) salute; ii) cultura umanistica, creatività, trasformazioni sociali, una società dell'inclusione; iii) sicurezza per i sistemi sociali; iv) digitale, industria, aerospaziale; v) clima, energia, mobilità sostenibile; vi) prodotti alimentari, bioeconomia, biodiversità, agricoltura, ambiente.

M4C2-8

- Investimento 1.3: Partenariati estesi a università, centri di ricerca, imprese e finanziamento progetti di ricerca di base

Obiettivo

Numero di ricercatori a tempo determinato assunti per ciascuno dei partenariati previsti per la ricerca di base firmati tra istituti di ricerca e imprese private

N/A

Numero

0

100

T2

2025

Almeno 100 nuovi ricercatori a tempo determinato assunti per ciascuno dei partenariati previsti per la ricerca di base firmati tra istituti di ricerca e imprese private (1.3);

Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende dalla percentuale di contratti a tempo determinato aggiudicati a ricercatrici: almeno il 40 %.

I progetti sono selezionati sulla base di criteri competitivi, tra cui i) il rispetto degli obiettivi e delle priorità del PNR (Piano Nazionale di Ricerca); ii) coinvolgimento delle parti interessate per combinare il livello di maturità tecnologica (TRL) con il livello di preparazione della società (SRL);

Saranno inoltre definiti criteri di selezione specifici per garantire i) l'equilibrio dei territori interessati (promuovendo il coinvolgimento di attori di diverse regioni e diverse zone del paese, compreso il Mezzogiorno e le isole); ii) il coinvolgimento sia delle grandi che delle piccole e medie imprese (PMI), con particolare attenzione alle imprese più giovani (fondate da meno di 5 anni) e innovative.

L'invito a presentare progetti e la procedura di selezione devono comprendere quanto segue:

a) criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

b) impegno a garantire che il contributo climatico dell'investimento secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241 rappresenti almeno il 42 % del costo totale dell'investimento sostenuto dall'RRF;

c) impegno a riferire in merito all'attuazione della misura a metà della durata del regime e alla fine dello stesso.

Infine, l'invito a presentare progetti e la procedura di selezione richiederanno una valutazione ambientale strategica (VAS) nel caso in cui si preveda che il progetto incida notevolmente sul territorio.

M4C2-9

Investimento 1.4: Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su alcune Key Enabling Technologies

Traguardo

Aggiudicazione dei contratti alle strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su determinate Key Enabling Technologies

Notifica dell'aggiudicazione degli appalti pubblici per la creazione di "campioni nazionali di R&S"

N/A

N/A

N/A

T4

2025

Aggiudicazione dei contratti ai progetti selezionati nell'ambito degli inviti a presentare proposte concorrenziali. I termini dell'invito includono quanto segue:

a) criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

b) impegno a garantire che il contributo climatico dell'investimento secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241 rappresenti almeno il 36 % del costo totale dell'investimento sostenuto dall'RRF;

c) impegno a garantire che il contributo digitale dell'investimento secondo la metodologia di cui all'allegato VII del regolamento (UE) 2021/241 rappresenti almeno il 15 % del costo totale dell'investimento sostenuto dall'RRF.

d) impegno a riferire in merito all'attuazione della misura a metà della durata del regime e alla fine dello stesso.

Aggiudicazione di almeno 5 contratti per la creazione di "leader nazionali di R&S".

Le Key Enabling Technologies devono includere:

-    Simulazione avanzata e analisi e gestione dei big data

-    Tecnologie avanzate per l'ambiente e l'energia

-    Tecnologie quantistiche e dei materiali avanzati, fotonica ed optoelettronica

-    Tecnologie per la salute (Biopharma Technologies)

-    Tecnologie per l'agricoltura e l'alimentazione (Agri-Tech)

-    Mobilità sostenibile

-    Tecnologie applicate e patrimonio culturale

-    Tecnologie per la biodiversità e la sostenibilità ambientale

-    Tecnologie per la transizione digitale industriale - Industria 4.0

M4C2-10

Investimento 2.1: IPCEI

Traguardo

Varo dell'invito a manifestare interesse per l'identificazione dei progetti nazionali, compresi i progetti IPCEI microelettronica

Pubblicazione dell'invito a manifestare interesse

N/A

N/A

N/A

T2

2021

Gli IPCEI che saranno sostenuti dovranno essere aggiornati in funzione dell'effettiva fase di avanzamento delle procedure nazionali in materia di IPCEI attualmente in corso e della fase di avanzamento della procedura di notifica degli aiuti di Stato.

L'IPCEI prescelto riguarderà specifici settori industriali innovativi in linea con le catene del valore europee già individuate.

Tale intervento comprende sia gli IPCEI già approvati che quelli futuri, come il cloud, la salute, le materie prime e la cybersecurity.

I termini dell'invito includono quanto segue:

a) criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

b) impegno a garantire che il contributo climatico dell'investimento secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241 rappresenti almeno il 40 % del costo totale dell'investimento sostenuto dall'RRF;

c) impegno a garantire che il contributo digitale dell'investimento secondo la metodologia di cui all'allegato VII del regolamento (UE) 2021/241 rappresenti almeno il 60 % del costo totale dell'investimento sostenuto dall'RRF.

d) impegno a riferire in merito all'attuazione della misura a metà della durata del regime e alla fine dello stesso.

M4C2-11

Investimento 2.1: IPCEI

Traguardo

Entrata in vigore dell'atto nazionale che assegna i finanziamenti necessari a sostenere i progetti partecipanti.

Disposizione nell'atto nazionale che indica l'entrata in vigore dell'atto

N/A

N/A

N/A

T2

2022

L'atto nazionale indica le procedure e i termini per presentare i progetti nonché i requisiti di accesso dei potenziali beneficiari.

M4C2-12

Investimento 2.1: IPCEI

Traguardo

L'elenco dei partecipanti ai progetti IPCEI è finalizzato entro il 30.6.2023

Pubblicazione dell'elenco dei partecipanti

N/A

N/A

N/A

T2

2023

L'elenco dei soggetti ammessi a partecipare ai progetti IPCEI, a seguito delle verifiche e delle valutazioni dei progetti presentati, è conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale

M4C2-13

Investimento 2.3: Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

Obiettivo

Numero di nuovi poli da creare

N/A

Numero

8

50

T4

2025

Entrata in funzione dei 42 nuovi poli

L'investimento si concentra su due tipi di poli:

-i centri di competenza

-la rete dei poli di innovazione sul campo

I centri di competenza sono partenariati pubblico-privati e sono selezionati in base alla capacità di apportare strumenti innovativi ed efficaci nell'attuazione dei programmi di trasformazione digitale delle imprese per quanto riguarda i processi, i prodotti e i modelli aziendali.

I partner sono istituzioni quali università, centri di ricerca e imprese private tecnologiche di punta.

I nuovi centri sono finanziati in funzione delle esigenze emergenti di settori specifici o di ecosistemi locali. La rete dei poli di innovazione sul campo offre servizi quali: sensibilizzazione, formazione, intermediazione tecnologica, accesso ai finanziamenti per l'innovazione tecnologica, audit tecnico e banchi di prova.

M4C2-14

Investimento 2.3: Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

Obiettivo

Esborso di valore finanziario pari a 600 000 000 EUR

N/A

EUR

140 000 000

600 000 000

T4

2025

-

I centri di trasferimento di tecnologia devono fornire servizi per una quantità di risorse pari ad almeno 600 000 000, ossia raddoppiando quasi i finanziamenti ottenuti con il meccanismo cofinanziario.

I servizi previsti che saranno forniti comprendono:

-i) prova prima dell'investimento; ii) formazione; iii) accesso ai finanziamenti; iv) sostegno allo sviluppo di progetti innovativi (più di 5 TRL); v) intermediazione tecnologica; vi) sensibilizzazione a livello locale.

M4C2-15

Investimento 2.3: Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

Obiettivo

Numero di PMI beneficiarie

N/A

Numero

950

4 500

T4

2025

Almeno 4 500 PMI beneficiarie di un sostegno mediante la fornitura di servizi, tra cui:

i) prova prima dell'investimento; ii) formazione; iii) accesso ai finanziamenti; iv) sostegno allo sviluppo di progetti innovativi (più di 5 TRL); v) intermediazione tecnologica; vi) sensibilizzazione a livello locale.

Secondo dati storici, ci si attende che ogni PMI riceva servizi per un importo di 130 000 EUR, comprese risorse pubbliche e private.

M4C2-16

Investimento 3.1: Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione

Obiettivo

Numero di infrastrutture finanziate

N/A

Numero

0

30

T2

2023

Almeno 30 infrastrutture finanziate per il sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione
L'infrastruttura per
l'innovazione comprende infrastrutture multifunzionali in grado di coprire almeno tre settori tematici quali: i) quantistica, ii) materiali avanzati, iii) fotonica, iv) scienze della vita, v) intelligenze artificiali, vi) transizione energetica.

Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dall'assunzione di almeno 30 research manager per il sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione.

M4C2-17

Investimento 3.1: Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione Investimento

Traguardo

Aggiudicazione di appalti per i progetti riguardanti: a) sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione

Notifica dell'aggiudicazione dei contratti

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Notifica dell'aggiudicazione dei contratti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali conformemente agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale

Le proposte saranno selezionate sulla base dei seguenti criteri: leadership scientifica/tecnologica/dell'innovazione, il loro potenziale innovativo (in termini di innovazione aperta/dati aperti e di sviluppi proprietari), la loro conformità alle aree tematiche o per nuovi sviluppi dirompenti, i loro piani traslazionali e di innovazione, il sostegno fornito dall'industria in qualità di partner per l'innovazione aperta e/o di utente, la forza delle attività di sviluppo delle imprese, la generazione di diritti di proprietà intellettuale, di norme chiare per distinguere i piani di produzione e di concessione di licenze aperte e protette, la capacità di sviluppare e ospitare i dottorati industriali, i legami con il capitale o altri tipi di finanziamento atti ad agevolare lo sviluppo di nuove start-up.

La procedura di selezione richiederà una valutazione DNSH ("do no significant harm", non arrecare un danno significativo) e un'eventuale valutazione ambientale strategica (VAS) nel caso in cui si preveda che il progetto incida notevolmente sul territorio.

M4C2-18

Investimento 1.5: Creazione e rafforzamento di "ecosistemi dell'innovazione per la sostenibilità", creazione di "leader territoriali di R&S"

Traguardo

Aggiudicazione di appalti per progetti riguardanti gli ecosistemi dell'innovazione;

Notifica dell'aggiudicazione dei contratti

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Notifica dell'aggiudicazione dei contratti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali conformemente agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale

La procedura di selezione richiederà una valutazione DNSH e un'eventuale valutazione ambientale strategica (VAS) nel caso in cui si preveda che il progetto incida notevolmente sul territorio.

I centri nazionali saranno creati a seguito di un invito a presentare proposte concorrenziali con la riunione dei laboratori di punta esistenti a livello mondiale già presenti nelle università e i centri di ricerca pubblici e privati, e creando nuove infrastrutture su misura.

M4C2-19

Investimento 1.4: Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su alcune Key Enabling Technologies

Traguardo

Aggiudicazione di appalti per progetti riguardanti campioni nazionali di R&S sulle key enabling technologies

Notifica dell'aggiudicazione dei contratti

N/A

N/A

N

T2

2022

Notifica dell'aggiudicazione dei contratti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali conformemente agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale

I progetti sono selezionati per il 30 % delle risorse come interventi del tipo "Processi di ricerca e di innovazione, trasferimento di tecnologie e cooperazione tra imprese incentrate sull'economia a basse emissioni di carbonio, sulla resilienza e sull'adattamento ai cambiamenti climatici" (IF022) e per il 15 % delle risorse come interventi del tipo "Processi di ricerca e innovazione, trasferimento di tecnologie e cooperazione tra imprese incentrate sull'economia circolare" (IF023).

I progetti saranno valutati in termini di fattibilità, sostenibilità, cofinanziamento da altre fonti (quali i fondi regionali), coinvolgimento del settore produttivo, qualità dei partner, impatto sulla sostenibilità sociale e ambientale. L'invito a presentare progetti da finanziare come ecosistemi dell'innovazione. La procedura di selezione richiederà una valutazione DNSH e un'eventuale valutazione ambientale strategica (VAS) nel caso in cui si preveda che il progetto incida notevolmente sul territorio.

M4C2-20

Investimento 3.2: Finanziamento di start-up

Traguardo

Firma dell'accordo fra il governo italiano e il partner esecutivo Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che istituisce lo strumento finanziario.

L'accordo è firmato dal governo italiano e da Cassa Depositi e Prestiti.

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Gli elementi da includere nella politica/strategia di investimento dello strumento finanziario sono:

-    Obiettivi di investimento (dimensioni del fondo, numero di operazioni, importi da sostenere nel tempo differenziati in funzione del beneficiario, come le PMI rispetto alle imprese a media capitalizzazione/grandi imprese, ...)

-    Ambito di applicazione e beneficiari ammissibili

-    Intermediari finanziari ammissibili e processo di selezione

-    Tipo di sostegno fornito (quali garanzie, prestiti, equity, quasi-equity)

-    Rischio/rendimento mirati per ciascun tipo di investitore

-    Politica in materia di rischi e antiriciclaggio

-    Governance (partner, gestori di fondi, consiglio, comitato per gli investimenti, ruolo e responsabilità)

-    Limiti di diversificazione e concentrazione

-    Politica in materia di capitale proprio, compresa la strategia di uscita per gli investimenti azionari

-    Politica di verifica del principio DNSH e della sostenibilità ed elenco di esclusione

-    Politica di prestito per investimenti nel debito, comprese le garanzie e le garanzie reali richieste

-    Calendario per la raccolta di fondi e l'attuazione

M4C2-21

Investimento 3.2: Finanziamento di start-up

Obiettivo

Numero di imprese che hanno ricevuto sostegno

N/A

Numero

0

250

T2

2025

i) almeno 250 PMI e progetti di start-up finanziati dall'iniziativa per il finanziamento delle start-up

Ipotesi basate su un investimento azionario medio pari a 1 200 000 EUR

M4C2-22

Investimento 2.1: IPCEI

Obiettivo

Numero di imprese che hanno ricevuto sostegno

N/A

Numero

1

20

T2

2025

ii) Almeno 20 imprese sostenute attraverso il modello IPCEI;

La stima dei valori obiettivo si basa sui metodi operativi dei progetti IPCEI attivati in Italia (Microelettronica 1, Batterie 1, Batterie 2)

L. MISSIONE 5 COMPONENTE 1 - Politiche per il lavoro

Le misure previste da questa componente del piano italiano per la ripresa e la resilienza introducono una riforma organica e integrata delle politiche attive del mercato del lavoro (ALMPs) e della formazione professionale. Ci si attende che il potenziamento delle ALMPs e il miglioramento della capacity building dei centri per l'impiego (PES), compresa la loro integrazione con gli erogatori di istruzione e formazione e gli operatori privati, aumenteranno l'efficacia dei servizi. Le misure di questa componente mirano inoltre a ridurre il livello di vulnerabilità sociale a shock occasionali, in particolare contrastando il lavoro sommerso in ogni sua forma e in ogni settore e applicando sanzioni più efficaci accompagnate da maggiori incentivi al lavoro legale. La presente componente promuove inoltre la parità di genere (parità retributiva) tramite il sistema di certificazione della parità di genere. Investe inoltre nei giovani aumentando la quantità e la qualità dei programmi di formazione, per esempio tramite la partecipazione al programma "Servizio Civile Universale".

Ci si attende che l'attuazione di queste misure contribuirà ad affrontare le sfide contemplate dalle raccomandazioni specifiche per paese, in cui si esorta l'Italia ad "attenuare l'impatto della crisi sull'occupazione, anche mediante […] sostegno attivo all'occupazione" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 2, in materia di mercato del lavoro), "rafforzare (...) il miglioramento delle competenze, comprese quelle digitali" (CSR 2020, punto 2), "intensificare gli sforzi per contrastare il lavoro sommerso; garantire che le politiche attive del mercato del lavoro e le politiche sociali siano efficacemente integrate e coinvolgano soprattutto i giovani e i gruppi vulnerabili; sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro" (CSR 2019, punto 2) e "promuovere il miglioramento delle competenze, in particolare rafforzando le competenze digitali" (CSR 2019, punto 2).


 

L.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

Riforma 1 - Politiche attive del lavoro e formazione

L'obiettivo di questa riforma è promuovere un sistema attivo del mercato del lavoro più efficiente grazie a servizi specifici per l'impiego e piani personalizzati di attivazione del mercato del lavoro. La creazione di un programma nazionale "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL) consentirà di fornire servizi su misura ai disoccupati, potenziando così i loro percorsi di attivazione. Il programma GOL sarà accompagnato dal "Piano Nazionale Nuove Competenze" e dalla definizione di livelli essenziali nazionali delle misure di formazione professionale. Il sistema della formazione professionale (IFP) in Italia sarà potenziato promuovendo una rete territoriale dei servizi di istruzione, formazione e lavoro e sviluppando un sistema inclusivo di apprendimento permanente e percorsi innovativi di upskilling e reskilling.

Investimento 1 - Potenziamento dei Centri per l'Impiego (PES)

L'obiettivo di questo investimento è consentire un'efficace erogazione di servizi per l'impiego e la formazione. Questa misura comprende investimenti strutturali, lo sviluppo di Osservatori regionali del mercato del lavoro e dell'interoperabilità dei sistemi informativi regionali e nazionali e la progettazione e realizzazione di interventi formativi per aggiornare le competenze dei consulenti dei lavoratori. La misura prevede inoltre la progettazione e realizzazione dei contenuti e dei canali di comunicazione dei servizi offerti.

Riforma 2 - Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso

L'obiettivo di questa misura è migliorare la qualità del lavoro e le condizioni dei lavoratori. La misura comprende azioni per prevenire e contrastare il lavoro sommerso, lo sfruttamento dei lavoratori (caporalato) e altre forme di lavoro irregolare. La riforma comprende: I) l'introduzione di misure dirette e indirette per trasformare il lavoro sommerso in lavoro regolare in maniera che i benefici derivanti dall'operare nell'economia regolare superino i costi del continuare ad operare nel sommerso; II) il rafforzamento della capacità ispettiva dell'Ispettorato nazionale del lavoro; III) l'affinamento delle tecniche di produzione, raccolta e condivisione tempestiva di dati granulari sul lavoro sommerso; IV) il sostegno al processo di trasformazione del lavoro sommerso in lavoro regolare e all'adozione di misure di deterrenza e di incentivi per il lavoro regolare; V) la realizzazione di campagne di comunicazione e di attività di informazione e sensibilizzazione; VI) il rafforzamento del sistema di governance per contrastare il lavoro sommerso a livello nazionale e locale.

Investimento 2 - Sistema di certificazione della parità di genere

L'obiettivo di questa misura è garantire una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e ridurre il divario retributivo di genere. Questo investimento comprende l'attuazione e l'applicazione del sistema nazionale di certificazione della parità di genere per promuovere la trasparenza nel mercato del lavoro e nei processi aziendali e, nel medio e lungo termine, contribuire a migliorare le condizioni di lavoro delle donne in termini di qualità, di remunerazione e di empowerment.

Investimento 3 - Sistema duale

L'obiettivo di questa misura è sostenere i giovani e gli adulti senza istruzione secondaria nell'accesso alle opportunità di lavoro, aumentando il numero di persone che partecipano all'apprendimento formale e all'istruzione e formazione professionale attraverso il sistema duale, che comprende l'istituto dell'apprendistato. Questo investimento contribuirà a rendere i sistemi di istruzione e formazione più compatibili con i fabbisogni del mercato del lavoro, nonché a promuovere l'occupabilità dei giovani tramite l'acquisizione di nuove competenze, in linea con la transizione digitale e verde, grazie all'apprendimento sul posto di lavoro (approccio learning on-the-job). Questo intervento mira a: i) modernizzare i sistemi di istruzione e formazione favorendo la creazione del learning on-the-job e il potenziamento del dialogo con le imprese; ii) rafforzare la dotazione finanziaria per offrire formazione nelle aree più marginali; iii) creare una governance solida e inclusiva che includa le parti economiche e sociali.

Investimento 4 - Servizio Civile Universale

L'obiettivo di questa misura è potenziare il Servizio Civile Universale al fine di incrementare il numero di giovani che compiono un percorso di apprendimento non formale e accrescere le loro conoscenze e competenze. Questo investimento comprende misure volte a sensibilizzare all'importanza della cittadinanza attiva, promuovere l'occupabilità dei giovani e la coesione sociale con particolare attenzione alla transizione al verde e al digitale.

L.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M5C1-1

Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

Traguardo

Entrata in vigore del decreto interministeriale che istituisce il programma nazionale "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL) e di un decreto interministeriale che istituisce il Piano Nazionale Nuove Competenze

Disposizione nel testo dei due decreti che indica la loro entrata in vigore, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni sul programma GOL e sul Piano Nazionale Nuove Competenze

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Gli atti relativi al programma GOL dovranno come minimo: i) definire gli elementi essenziali e gli standard dei centri per l'impiego (PES), tra cui la previsione dei bisogni formativi, i piani di formazione personalizzati e l'orientamento e il tutoraggio professionale, per garantire l'effettiva erogazione di servizi per l'impiego personalizzati in base a standard comuni e uniformi in tutto il territorio nazionale; ii) garantire che le attività formative di upskilling e reskilling fornite dai centri per l'impiego (PES) siano pienamente in linea con il Piano Nazionale Nuove Competenze, anche per quanto riguarda le competenze digitali; iii) garantire che i centri per l'impiego (PES) siano orientati alle esigenze dei destinatari; iv) garantire che i centri per l'impiego (PES) diano priorità alle categorie più vulnerabili; v) destinare le formazioni pertinenti ad almeno il 25 % dei beneficiari del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL), con particolare attenzione alle competenze digitali e dando priorità alle categorie più vulnerabili; vi) stabilire nuovi meccanismi per potenziare e rendere strutturale la cooperazione tra il sistema pubblico e quello privato, anche per quanto riguarda l'individuazione delle competenze necessarie e l'offerta di posti di lavoro. Il decreto stabilisce che i beneficiari di ammortizzatori sociali devono avere accesso ai servizi offerti nell'ambito del programma nazionale "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" entro quattro mesi dal momento in cui maturano il diritto al sussidio degli ammortizzatori sociali. Gli atti relativi al Piano Nazionale Nuove Competenze devono come minimo: i) definire standard comuni e livelli essenziali di formazione professionale in tutto il territorio nazionale; ii) essere rivolti sia alle persone occupate sia a quelle disoccupate, con l'obiettivo di migliorarne le competenze digitali e incoraggiare l'apprendimento permanente; iii) individuare le competenze e gli standard pertinenti sulla base di una collaborazione tra il sistema pubblico e quello privato; iv) tenere conto delle diverse esigenze dei gruppi di destinatari interessati, i quali devono come minimo includere le categorie più vulnerabili; v) includere tutte le strategie settoriali pertinenti in modo da avere un approccio globale, anche per quanto riguarda il piano strategico nazionale per le competenze degli adulti; vi) integrare disposizioni relative allo sviluppo di un sistema di previsione delle nuove competenze necessarie nel mercato del lavoro a breve e medio termine.

M5C1-2

Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

Traguardo

Entrata in vigore, a livello regionale, di tutti i piani per i centri per l'impiego (PES)

Indicazione dell'entrata in vigore dei piani adottati dalle Regioni e le attività svolte

N/A

N/A

N/A

T4

2022

La normativa nazionale del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL) deve comprendere la definizione a livello regionale delle attività operative necessarie per l'attuazione del programma. Al fine di garantire la coerenza tra la normativa nazionale e l'attuazione a livello regionale devono essere adottati piani regionali per i centri per l'impiego (PES).

Oltre ad adottare i piani, le Regioni devono svolgere le attività previste dai piani, raggiungendo almeno il 10 % dei beneficiari del programma previsti (obiettivo finale: 3 000 000 di beneficiari).



L'entrata in vigore dei piani per i centri per l'impiego (PES) deve consentire di attuare pienamente il programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL).

M5C1-3

Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

Obiettivo

Destinatari del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL)

N/A

Numero

400 000

3 000 000

T4

2025

Almeno 3 000 000 di beneficiari del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL) Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario: almeno il 75 % dei beneficiari deve essere costituito da donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità o persone di età inferiore ai 30 o superiore ai 55 anni.

M5C1-4

Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

Obiettivo

Partecipazione dei beneficiari del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL) alla formazione professionale

N/A

Numero

0

800 000

T4

2025

La formazione professionale deve essere inclusa nel programma per un quarto dei beneficiari delle ALMPs (800 000 persone in cinque anni). Pertanto almeno 800 000 dei 3 000 000 di beneficiari del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL) dovrebbero aver partecipato alla formazione professionale. Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario: almeno 300 000 di questi beneficiari dovranno aver partecipato a formazioni sulle competenze digitali.

M5C1-5

Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

Obiettivo

Per i centri per l'impiego (PES) in ciascuna Regione, soddisfare i criteri del livello essenziale delle prestazioni PES quali definiti nel programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL).

N/A

Percentuale

0

80

T4

2025

Una componente fondamentale del programma GOL è la definizione di una serie di livelli essenziali per le prestazioni da erogare ai beneficiari delle ALMPs, a cominciare dalle categorie più vulnerabili. Entro la fine del 2025, per almeno l'80 % dei centri per l'impiego (PES) in ciascuna Regione, soddisfare i criteri del livello essenziale delle prestazioni PES quali definiti nel programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL).

M5C1-6

Investimento 1 - Potenziamento dei centri per l'impiego (PES)

Obiettivo

Per i centri per l'impiego (PES), attuazione delle attività previste nel piano di potenziamento nel triennio 2021-2023.

N/A

Numero.

0

250

T4

2022

Per almeno 250 centri per l'impiego (PES), il completamento di almeno il 50 % delle attività previste nel piano di potenziamento nel triennio 2021-2023.

Queste attività sono in linea con il piano centrale di potenziamento e sono definite ulteriormente a livello regionale in base a un'analisi del fabbisogno e alle risorse assegnate.

Tali attività includono:    I) il rinnovo e la ristrutturazione delle attuali sedi dei centri per l'impiego (PES) e l'acquisto di nuove sedi; II) un'ulteriore attuazione del sistema informativo nella prospettiva di un'interoperabilità nazionale; III) la formazione professionale del personale; IV) l'istituzione di osservatori regionali dei mercati del lavoro locali; V) la comunicazione istituzionale e la sensibilizzazione.

Questo obiettivo non comprende attività infrastrutturali.

Nel raggiungimento degli obiettivi è garantito l'equilibrio in termini di distribuzione territoriale (Nord, Centro e Sud).

M5C1-7

Investimento 1 - Potenziamento dei centri per l'impiego (PES)

Obiettivo

Per i centri per l'impiego (PES), il completamento delle attività previste nel piano di potenziamento nel triennio 2021-2023.

N/A

Numero

250

500

T4

2025

Per almeno 500 centri per l'impiego (PES), il completamento del 100 % delle attività previste nel piano di potenziamento nel triennio 2021-2023.

Queste attività sono in linea con il piano centrale di potenziamento e sono definite ulteriormente a livello regionale in base a un'analisi del fabbisogno e alle risorse assegnate.

Tali attività includono:

I) il rinnovo e la ristrutturazione delle attuali sedi dei centri per l'impiego (PES) e l'acquisto di nuove sedi; II) un'ulteriore attuazione del sistema informativo nella prospettiva di un'interoperabilità nazionale; III) la formazione professionale del personale; IV) l'istituzione di osservatori regionali dei mercati del lavoro locali; V) la comunicazione istituzionale e la sensibilizzazione.

Questo obiettivo comprende tutti i tipi di attività, anche quelle strutturali.

Nel raggiungimento degli obiettivi è garantito l'equilibrio in termini di distribuzione territoriale (Nord, Centro e Sud).

M5C1-8

Riforma 2 – Lavoro sommerso

Traguardo

Entrata in vigore di un piano nazionale e della tabella di marcia attuativa per la lotta al lavoro sommerso in tutti i settori economici.

Disposizioni nella normativa che indicano l'entrata in vigore del piano nazionale e l'istituzione del gruppo di lavoro interistituzionale che sarà responsabile della creazione del piano nazionale e della tabella di marcia attuativa.



N/A

N/A

N/A

T4

2022

Adozione di un piano nazionale e di una tabella di marcia attuativa con scadenze precise (un anno) per la lotta al lavoro sommerso in tutti i settori economici. Il piano nazionale deve essere basato sulla strategia generale di lotta al lavoro sommerso e sull'approccio multiagenzia già utilizzato per l'adozione del Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022). Il piano nazionale e la tabella di marcia attuativa devono comprendere almeno i seguenti elementi: I) misure volte all'affinamento delle tecniche di produzione, raccolta e condivisione tempestiva di dati granulari sul lavoro sommerso; II) l'introduzione di misure dirette e indirette per trasformare il lavoro sommerso in lavoro regolare in maniera che i benefici dall'operare nell'economia regolare superino i costi del continuare ad operare nel sommerso, ad esempio: a) misure di deterrenza, come il rafforzamento delle ispezioni e delle sanzioni, e misure preventive che promuovono il lavoro regolare, quali gli incentivi finanziari mirati, anche attraverso una revisione e una razionalizzazione di quelli esistenti; b) il rafforzamento del legame con l'occupazione e la politica sociale; III) una campagna d'informazione nazionale sul "disvalore" insito nel ricorso al lavoro sommerso, rivolta ai datori di lavoro e ai lavoratori, con il coinvolgimento attivo delle parti sociali; IV) una struttura di governance che assicuri un'efficace attuazione delle azioni; V) misure volte a superare gli insediamenti abusivi per il contrasto allo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura.

M5C1-9

Riforma 2 – Lavoro sommerso

Traguardo

Piena attuazione delle misure incluse nel piano nazionale in linea con la tabella di marcia

Piena attuazione delle misure del piano nazionale

N/A

N/A

N/A

T1

2024

Piena attuazione di tutte le misure incluse nel piano nazionale in linea con la tabella di marcia

M5C1-10

Riforma 2 – Lavoro sommerso

Obiettivo

Aumento del numero di ispezioni sul lavoro

N/A

Percentuale

0

20

T2

2025

Incremento almeno del 20 % del numero di ispezioni rispetto al periodo 2019-2021 Nel biennio 2019-20 le ispezioni sul lavoro sono state in media circa 85 000

M5C1-11

Riforma 2 – Lavoro sommerso

Obiettivo

Riduzione dell'incidenza del lavoro sommerso

N/A

Percentuale

0

2

T1

2026

Ridurre l'incidenza del lavoro sommerso di almeno 2 punti percentuali, a seconda dei settori interessati.

Scopo principale dell'obiettivo è fissare il livello di ambizione del piano nazionale da adottare entro il 2022. In questo contesto devono essere fornite specifiche analitiche e devono essere individuati indicatori pertinenti e fattibili.

M5C1-12

Investimento 2 - Sistema di certificazione della parità di genere

Traguardo

Entrata in vigore del sistema di certificazione della parità di genere e relativi meccanismi di incentivazione per le imprese.

Indicazione nel testo di legge della data di entrata in vigore degli atti legislativi e delle misure di esecuzione che disciplinano la definizione del sistema di certificazione

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Il sistema di certificazione della parità di genere e i relativi meccanismi di incentivazione per le imprese devono contemplare almeno le dimensioni seguenti: opportunità per le donne di crescita in azienda, parità salariale a parità di mansioni, politiche di gestione delle differenze di genere, tutela della maternità.

Definizione dei meccanismi di incentivazione per le imprese che intraprendono il processo di certificazione e degli orientamenti tecnici, compresi: I) l'elaborazione delle norme tecniche del sistema di certificazione della parità di genere per le imprese; II) l'identificazione dei meccanismi di incentivazione; III) la misura deve essere accompagnata dall'istituzione di un sistema informativo.

M5C1-13

Investimento 2 - Sistema di certificazione della parità di genere

Obiettivo

Ottenimento, da parte delle imprese, della certificazione della parità di genere.

N/A

Numero

0

800

T2

2026

Ottenimento della certificazione della parità di genere da parte di almeno 800 imprese (di cui almeno 450 PMI).

Le imprese devono farsi carico dei costi del proprio processo di certificazione.

M5C1-14

Investimento 2 - Sistema di certificazione della parità di genere

Obiettivo

Ottenimento della certificazione della parità di genere da parte delle imprese sostenute attraverso l'assistenza tecnica.

N/A

Numero

0

1 000

T2

2026

Ottenimento della certificazione della parità di genere da parte di almeno 1 000 imprese sostenute attraverso l'assistenza tecnica.

Per la fornitura di misure di accompagnamento sotto forma di tutoraggio, supporto tecnico-gestionale, misure di equilibrio tra vita professionale e vita privata ed educazione all'imprenditorialità si ricorrerà a un sistema di voucher.

M5C1-15

Investimento 3 - Sistema duale

Obiettivo

Persone che hanno partecipato al sistema duale e ottenuto la relativa certificazione nel quinquennio 2021-2025.

N/A

Numero

39 000

174 000

T4

2025

Partecipazione al sistema duale e ottenimento della relativa certificazione nel quinquennio 2021-2025 per almeno 135 000 persone in più rispetto allo scenario di riferimento.

La distribuzione alle Regioni delle risorse per il potenziamento del sistema duale deve avvenire in base al numero degli studenti iscritti nei percorsi di IFP.

M5C1-16

Investimento 4 - Servizio Civile Universale

Obiettivo

Persone che hanno partecipato al programma "Servizio Civile Universale" e ottenuto la relativa certificazione nel triennio 2021-2023.

N/A

Numero

50 000

170 000

T4

2023

Partecipazione al programma "Servizio Civile Universale" e ottenimento della relativa certificazione nel triennio 2021-2023 per almeno 120 000 persone in più rispetto allo scenario di riferimento.

L'obiettivo principale è potenziare il Servizio Civile Universale, aumentando il numero di volontari e migliorando la qualità dei programmi e dei progetti a cui partecipano i giovani. Lo scenario di riferimento corrisponde a 50 000 persone nel triennio 2021-2023. L'obiettivo principale è pertanto aumentare il numero di volontari, che senza risorse aggiuntive rimarrebbe stabile a 50 000 giovani ma che, grazie alle risorse aggiuntive, potrebbe raggiungere i 170 000 giovani.

L.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Investimento 5 - Creazione di imprese femminili

L'obiettivo di questa misura è contribuire a innalzare il livello di partecipazione delle donne nel mercato del lavoro e, in particolare, sostenere la partecipazione delle donne ad attività imprenditoriali. L'investimento sosterrà la creazione di imprese femminili. I principi fondamentali della riforma sono: I) sistematizzare e ridisegnare gli attuali strumenti di sostegno dell'imprenditorialità femminile al fine di aumentarne l'efficacia; II) sostenere la realizzazione di progetti aziendali innovativi per imprese già costituite e operanti; III) sostenere l'avvio di attività imprenditoriali femminili attraverso mentoring, supporto tecnico-gestionale, misure per la conciliazione vita-lavoro, ecc.; IV) creare - attraverso azioni di comunicazione mirate - un clima culturale favorevole che valorizzi l'imprenditorialità femminile.

 

L.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M5C1 – 17

Investimento 5 - Creazione di imprese femminili

Traguardo

Adozione del fondo a sostegno dell'imprenditorialità femminile

Approvazione del decreto ministeriale per l'istituzione del "Fondo Impresa Donna"

N/A

N/A

N/A

T3

2021

Il fondo a sostegno dell'imprenditorialità femminile deve essere adottato per mezzo di un decreto ministeriale che stabilisca criteri di ammissibilità in linea con gli obiettivi dell'RRF, compresi il principio "non arrecare un danno significativo" e la sottoscrizione dell'accordo di finanziamento e degli accordi operativi con gli intermediari finanziari.

Questi fondi costituiranno il "Fondo Impresa Donna", inteso ad attuare la misura specifica prevista a sostegno dell'imprenditorialità femminile. Le misure attuative devono essere approvate in precedenza dal Ministero dello sviluppo economico e dal Dipartimento per le pari opportunità della PCM, con l'obiettivo di:

- potenziare le misure esistenti già gestite da organismi interni del Ministero dello Sviluppo Economico (come NITO e Smart&Start) tramite un conferimento di capitale che deve essere riservato esclusivamente alle imprese femminili;

- integrare il fondo per l'imprenditoria femminile istituito dalla Legge di Bilancio 2021 (a partire dal T3 2022);

- elaborare misure di accompagnamento, monitoraggio e campagne di comunicazione. Il Dipartimento per le pari opportunità della PCM deve attuare una campagna pluriennale di informazione per la promozione dell'imprenditorialità femminile e per attività di orientamento professionale destinate alle donne di ogni età e alle studentesse universitarie verso settori e professioni in cui le donne sono sottorappresentate, e creare una piattaforma di comunicazione.

M5C1 – 18

Investimento 5 - Creazione di imprese femminili

Obiettivo

Per le imprese, aver ricevuto sostegno finanziario tramite il "Fondo Impresa donna".

N/A

Numero

0

700

T2

2023

Per almeno ulteriori 700 imprese rispetto allo scenario di riferimento, aver ricevuto sostegno finanziario tramite il "Fondo Impresa donna".

Attuazione del "Fondo Impresa Donna" per sostenere l'imprenditorialità femminile attraverso l'erogazione di finanziamenti finalizzati all'utilizzo di strumenti già attivi (NITO, Smart&Start) e del nuovo Fondo istituito dalla Legge di Bilancio 2021. Si prevede che il contributo all'obiettivo deriverà principalmente da NITO ("Nuova imprenditorialità a tasso zero") e Smart&Start, come nello scenario di riferimento (imprese femminili sostenute fino al novembre 2020 tramite gli strumenti finanziari esistenti).

M5C1 – 19

Investimento 5 - Creazione di imprese femminili

obiettivo

Assegnazione di sostegno finanziario alle imprese quali definite nella pertinente politica di investimento.

N/A

Numero

700

2 400

T2

2026

Assegnazione di un sostegno finanziario ad almeno 2 400 imprese quali definite nella pertinente politica di investimento.

Attuazione del fondo a sostegno dell'imprenditorialità femminile attraverso l'erogazione di finanziamenti sia tramite l'integrazione del Fondo sia tramite un conferimento di capitale.

M. MISSIONE 5 COMPONENTE 2: Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore

Le riforme e gli investimenti previsti in questa componente mirano a rafforzare la resilienza sostenendo l'integrazione e l'inclusione delle persone più vulnerabili, tenendo conto delle dimensioni individuale, familiare e sociale. Questa componente fornisce una strategia nazionale per l'inclusione attiva dei gruppi vulnerabili della popolazione e mira a: I) rafforzare il ruolo dei servizi sociali integrati a sostegno delle famiglie, delle persone di minore età e degli adolescenti, sostenere le competenze genitoriali e proteggere le famiglie vulnerabili nonché le persone con disabilità, anche attraverso il potenziamento delle infrastrutture sociali del terzo settore; II) migliorare l'autonomia delle persone con disabilità fornendo servizi sociali e sanitari di comunità e domiciliari e rimuovendo gli ostacoli all'accesso agli alloggi e alle opportunità di lavoro; III) migliorare l'inclusione delle persone in condizioni di estrema emarginazione e di disagio abitativo (ad esempio, persone senza fissa dimora) attraverso un'offerta più ampia di strutture e servizi di assistenza per l'accesso ad alloggi temporanei, percorsi personalizzati verso l'autonomia e la resilienza personale; IV) rafforzare la disponibilità di alloggi pubblici e privati più accessibili e la rigenerazione urbana e territoriale; V) sviluppare la capacità di resilienza dei più vulnerabili attraverso la diffusione della cultura dello sport e la realizzazione di infrastrutture sportive attraverso la creazione di parchi urbani dove le attività sportive potrebbero essere combinate con attività di intrattenimento a beneficio delle comunità.

Ci si attende che l'attuazione di queste misure contribuirà ad affrontare le sfide contemplate dalle raccomandazioni specifiche per paese del 2019, punto 2, sulla politica sociale, che esortano l'Italia a "garantire che [...] le politiche sociali siano efficacemente integrate e raggiungano in particolare i giovani e i gruppi vulnerabili", e dalle raccomandazioni specifiche per paese del 2020, punto 2, che esortano a "fornire un accesso adeguato alla protezione sociale".

M.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

Riforma 1 - Legge quadro sulle disabilità

L'obiettivo principale della riforma è quella di modificare la legislazione sulle disabilità e promuovere la deistituzionalizzazione (vale a dire il trasferimento dalle istituzioni pubbliche o private alla famiglia o alle case della comunità) e l'autonomia delle persone con disabilità. Ciò deve comportare I) il rafforzamento dell'offerta di servizi sociali; II) la semplificazione dell'accesso ai servizi sociali e sanitari; III) la riforma delle procedure di accertamento delle disabilità; IV) la promozione di progetti di vita indipendente; e V) la promozione del lavoro di gruppi di esperti in grado di sostenere le persone con disabilità con esigenze multidimensionali.

Riforma 2 - Riforma relativa alle persone anziane non autosufficienti

L'obiettivo di questa misura è quella di riformare i servizi sociali e migliorare le condizioni di vita degli anziani non autosufficienti. Tale riforma deve comprendere: I) la semplificazione dell'accesso ai servizi da parte degli anziani mediante la creazione di punti unici di accesso ai servizi sociali e sanitari; II) l'individuazione di modalità di riconoscimento della non autosufficienza basate sul bisogno assistenziale; (III) la messa a disposizione di una valutazione multidimensionale; e (IV) la definizione di progetti individualizzati che promuovano la deistituzionalizzazione. Questa riforma è prevista da interventi specifici previsti dal piano, inclusi sia nella missione Salute (M6), con riferimento a progetti di rafforzamento dei servizi sanitari locali e dell'assistenza a domicilio, sia in questa componente, con specifico riferimento all'investimento 1, intervento II, finalizzato alla deistituzionalizzazione.

Investimento 1 - Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell'istituzionalizzazione

L'obiettivo di questa misura è quello di sostenere le persone vulnerabili e prevenire l'istituzionalizzazione. L'investimento deve comprendere i seguenti interventi: I) sostenere le capacità genitoriali e prevenire la vulnerabilità di famiglie e bambini; II) sostenere la vita autonoma e la deistituzionalizzazione per gli anziani; III) rafforzare i servizi sociali a domicilio per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire il ricovero ospedaliero; e IV) rafforzare i servizi sociali e prevenire il burn-out tra gli assistenti sociali.

Investimento 2 - Percorsi di autonomia per persone con disabilità

L'obiettivo di questa misura è quello di aumentare l'autonomia delle persone con disabilità. L'investimento mira ad accelerare il processo di deistituzionalizzazione, fornendo servizi sociali e sanitari di comunità e domiciliari al fine di migliorare l'autonomia delle persone con disabilità. La misura deve promuovere l'accesso agli alloggi e alle opportunità di lavoro, comprese le nuove possibilità offerte dalle tecnologie dell'informazione.

Investimento 3 - Housing First (innanzitutto la casa) e stazioni di posta

L'obiettivo di questa misura è quello di proteggere e sostenere l'inclusione delle persone emarginate mediante la messa a disposizione di alloggi temporanei e stazioni di posta. L'introduzione dell'approccio Housing First (innanzitutto la casa) significa che i comuni devono mettere a disposizione appartamenti per singoli individui, piccoli gruppi o famiglie fino a 24 mesi. Inoltre devono essere attuati progetti personalizzati per ogni singola persona/famiglia in modo da attuare programmi di sviluppo personale e aiutare le persone a raggiungere un maggior livello di autonomia, anche fornendo formazione e altri servizi volti a migliorare l'occupabilità. D'altro canto, la realizzazione di "stazioni di posta" significa la creazione di centri di servizi e inclusione per le persone senza fissa dimora. Tali centri devono offrire, oltre a un'accoglienza notturna limitata, importanti servizi quali servizi sanitari, ristorazione, distribuzione postale, mediazione culturale, consulenza, orientamento professionale, consulenza giuridica e distribuzione di beni.



 

 

M.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

.

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M5C2-1

Riforma 1 - Legge quadro sulle disabilità

Traguardo

Entrata in vigore della legge quadro per rafforzare l'autonomia delle persone con disabilità

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legge quadro

N/A

N/A

N/A

T4

2021

La legge quadro, che consiste in una legge delega, intesa a rafforzare l'autonomia delle persone con disabilità, conformemente ai principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e della strategia europea 2021-2030 per i diritti delle persone con disabilità, deve includere almeno: i) la definizione e il potenziamento globali dell'offerta di servizi sociali per le persone con disabilità; unitamente alla promozione della deistituzionalizzazione e della vita indipendente; ii) la semplificazione delle procedure di accesso ai servizi sanitari e sociali; e iii) la revisione delle procedure di accertamento delle condizioni di disabilità, promuovendo una valutazione multidimensionale delle condizioni di ogni individuo.

La definizione di persone con disabilità di cui alla legge n. 104/1992, corrisponde ai principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone. In Italia la procedura di accertamento è di competenza delle regioni ed è affidata ai servizi sanitari locali o all'Istituto nazionale di previdenza sociale.

La legge deve essere proposta dal ministro per le Disabilità per l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, secondo la tabella di marcia stabilita.

All'adozione della legge quadro devono seguire la riorganizzazione dei servizi sociali locali, la definizione di standard qualitativi e la messa a disposizione di piattaforme ICT per migliorare e rendere più efficienti i servizi.

M5C2-2

Riforma 1 - Legge quadro sulle disabilità

Traguardo

Entrata in vigore della legge quadro e adozione da parte del governo dei decreti legislativi che sviluppano le disposizioni previste dalla legge quadro per rafforzare l'autonomia delle persone con disabilità

Disposizioni nella normativa che indicano l'entrata in vigore dei decreti legislativi.

N/A

N/A

N/A

T2

2024

I decreti legislativi devono sviluppare le disposizioni previste dalla legge quadro per rafforzare l'autonomia delle persone con disabilità. La legge deve, come minimo, stabilire disposizioni per i) semplificare e mettere a disposizione sportelli unici per i servizi sociali e sanitari, ii) rivedere le procedure di accertamento della condizione di "persona anziana non autosufficiente" e iii) aumentare l'insieme dei servizi sociali e sanitari che possono essere forniti a domicilio.

M5C2-3

Riforma 2 - Riforma relativa alle persone anziane non autosufficienti

Traguardo

Entrata in vigore di una legge quadro che rafforzi gli interventi a favore degli anziani non autosufficienti

Disposizioni nella normativa che indicano l'entrata in vigore della legge quadro che rafforza gli interventi a favore degli anziani non autosufficienti

N/A

N/A

N/A

T1

2023

La legge quadro proposta dal governo deve rafforzare gli interventi a favore degli anziani non autosufficienti. La legge deve semplificare e mettere a disposizione sportelli unici per i servizi sociali e sanitari, rivedere le procedure di accertamento della condizione di "persona anziana non autosufficiente" e aumentare l'insieme dei servizi sociali e sanitari che possono essere forniti a domicilio. La legge deve individuare inoltre le risorse finanziarie necessarie.

M5C2-4

Riforma 2 - Riforma relativa alle persone anziane non autosufficienti

Traguardo

Entrata in vigore dei decreti legislativi che sviluppano le disposizioni previste dalla legge quadro per rafforzare gli interventi a favore delle persone anziane non autosufficienti

Disposizioni nella normativa che indicano l'entrata in vigore dei decreti legislativi

N/A

N/A

N/A

T1

2024

I decreti legislativi devono attuare le disposizioni previste dalla legge quadro per rafforzare gli interventi a favore delle persone anziane non autosufficienti e per implementare le diverse misure.

M5C2-5

Investimento 1 - Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell'istituzionalizzazione

Traguardo

Entrata in vigore del piano operativo

Disposizioni nella normativa che indicano l'entrata in vigore del piano operativo di interventi

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Il piano operativo deve definire i requisiti dei progetti che potranno essere presentati dagli enti locali e che riguardano quattro dimensioni: i) sostegno ai genitori di minori nella fascia da 0 a 17 anni; ii) sostegno all'autonomia degli anziani; iii) servizi a domicilio per gli anziani; e iv) sostegno agli assistenti sociali.

L'intervento "sostegno alla genitorialità" deve consistere almeno nel sostegno alle famiglie beneficiarie per almeno 18 mesi con i) una valutazione preliminare dell'ambiente familiare e della situazione dei minori, ii) una valutazione della situazione effettuata da un gruppo multidisciplinare di professionisti qualificati e iii) la messa a disposizione di almeno uno dei seguenti servizi: servizi a domicilio, partecipazione a gruppi di sostegno per genitori e bambini; cooperazione tra scuole, famiglie e servizi sociali e/o servizi condivisi di assistenza familiare.

L'intervento a favore "dell'autonomia delle persone anziane" deve consistere almeno nella riconversione delle case di riposo per anziani in gruppi di appartamenti autonomi, dotati di tutte le strutture e i servizi necessari, tra cui l'automazione domestica, la telemedicina e il monitoraggio a distanza.

L'intervento relativo ai "servizi a domicilio per le persone anziane" mira a fornire una formazione specifica ai professionisti nell'ambito dei servizi a domicilio destinati agli anziani.

L'intervento "sostegno agli assistenti sociali" deve fornire sostegno agli operatori sociali, rafforzare la loro professionalità e la condivisione delle competenze, principalmente mediante l'introduzione di meccanismi di condivisione delle competenze e di supervisione dei servizi agli operatori al fine di sostenere il loro lavoro.

M5C2-6

Investimento 1 - Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell'istituzionalizzazione

Obiettivo

I distretti sociali devono produrre almeno uno dei seguenti risultati: i) sostegno ai genitori, ii) autonomia delle persone anziane, iii) servizi a domicilio per gli anziani o iv) sostegno agli assistenti sociali al fine di prevenire i burn-out

N/A

Percentuale

0

85

T1

2026

Almeno l'85 % dei distretti sociali deve produrre almeno uno dei seguenti risultati: i) sostegno ai genitori di minori nella fascia di età da 0 a 17 anni, ii) autonomia delle persone anziane, iii) servizi a domicilio per gli anziani o iv) sostegno agli assistenti sociali al fine di prevenire i burn-out.

L'85 % dei distretti sociali italiani deve partecipare al progetto.

Gli interventi previsti nell'ambito delle quattro dimensioni e i requisiti pertinenti sono definiti nel piano operativo per l'inclusione attiva dei gruppi di popolazione vulnerabili, la cui situazione è peggiorata a seguito dell'emergenza epidemiologica di COVID-19.

L'intervento deve coprire l'intero territorio nazionale. Tutti i distretti sociali saranno invitati a partecipare, in quanto la strategia è quella di consentire a tali progetti di aprire la strada alla stabilizzazione dei servizi mediante il riconoscimento formale di un livello essenziale di assistenza sociale da erogare su tutto il territorio.

M5C2-7

Investimento 2 - Percorsi di autonomia per persone con disabilità

Obiettivo

Realizzazione da parte dei distretti sociali di almeno un progetto relativo alla ristrutturazione degli spazi domestici e/o alla fornitura di dispositivi ICT alle persone con disabilità, insieme a una formazione sulle competenze digitali

N/A

Numero

0

500

T4

2022

Realizzazione da parte dei distretti sociali di almeno 500 progetti relativi alla ristrutturazione degli spazi domestici e/o alla fornitura di dispositivi ICT alle persone con disabilità, insieme a una formazione sulle competenze digitali.

Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario: realizzazione da parte di un minimo di 500 distretti sociali di almeno un progetto relativo alla ristrutturazione degli spazi domestici e/o alla fornitura di dispositivi ICT alle persone con disabilità, insieme a una formazione sulle competenze digitali;

realizzazione di almeno un progetto da parte di un minimo di 500 distretti sociali che hanno partecipato alla procedura non competitiva.

M5C2-8

Investimento 2 - Percorsi di autonomia per persone con disabilità

Obiettivo

Le persone con disabilità hanno beneficiato del rinnovo dello spazio domestico e/o la fornitura di dispositivi ICT. I servizi devono essere accompagnati da una formazione sulle competenze digitali.

N/A

Numero

1 000

5 000

T1

2026

Almeno 5 000 persone con disabilità hanno beneficiato del rinnovo dello spazio domestico e/o la fornitura di dispositivi ITC. I servizi devono essere accompagnati da una formazione sulle competenze digitali.

Almeno 5 000 persone (1 000 esistenti più altre 4 000) con disabilità destinatarie degli interventi di assistenza tecnica.

La definizione di persone con disabilità (basata sull'ICF) figura nel piano nazionale per la non autosufficienza del 2019. Le linee guida per il progetto di autonomia delle persone disabili sono già state elaborate a seguito di progetti precedenti. L'approvazione della legge specifica n. 112/2016 e l'istituzione di un fondo nazionale specifico per l'azione devono coprire l'intero territorio nazionale. Tutti i distretti sociali devono essere invitati a partecipare, in quanto la strategia è quella di consentire a tali progetti di aprire la strada alla stabilizzazione dei servizi mediante il riconoscimento formale di un livello essenziale di assistenza sociale da erogare su tutto il territorio.

M5C2-9

Investimento 3 - Housing First (innanzitutto la casa) e stazioni di posta

Traguardo

Entrata in vigore del piano operativo relativo ai progetti riguardanti l'assegnazione di un alloggio e le stazioni di posta che definisce i requisiti dei progetti che possono essere presentati dagli enti locali e pubblicazione dell'invito a presentare proposte

Disposizioni nella normativa che indicano l'entrata in vigore del piano operativo di interventi

N/A

N/A

N/A

T1

2022

Il piano operativo relativo ai progetti di Housing First e stazioni di posta deve definire i requisiti dei progetti che possono essere presentati dagli enti locali nonché degli inviti a presentare proposte.

I progetti Housing First prevedono che gli enti locali mettano a disposizione appartamenti per singoli individui, piccoli gruppi o famiglie fino a 24 mesi, preferibilmente attraverso la ristrutturazione e il rinnovo degli immobili di proprietà dello Stato. I progetti devono essere accompagnati da programmi a favore dello sviluppo e dell'autosufficienza.

I progetti sulle stazioni postali prevedono lo sviluppo di centri di servizi e di inclusione per le persone senza dimora. A ciò si devono aggiungere azioni di inserimento lavorativo, in collaborazione con i centri per l'impiego.

M5C2-10

Investimento 3 - Housing First (innanzitutto la casa) e stazioni di posta

Obiettivo

Presa in carico, per almeno 6 mesi, delle persone che vivono in condizioni di grave deprivazione materiale mediante i progetti Housing First e le stazioni di posta.

N/A

Numero

0

25 000

T1

2026

Almeno 25 000 persone che vivono in condizioni di grave deprivazione materiale devono ricevere un alloggio temporaneo grazie ai progetti di Housing First e stazioni di posta.

Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario: 25 000 persone riceveranno un alloggio temporaneo per almeno 6 mesi.

Presa in carico di almeno 25 000 persone in condizioni di grave deprivazione materiale in quanto destinatarie degli interventi effettuati dal distretto sociale.

Le persone in condizioni di grave deprivazione sono definite come segue: si vedano le Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione in Italia, approvate dalla Conferenza Unificata del 5.11.2015 e l'articolo 5 del decreto annuale sul Fondo per la povertà 2018 dove (articolo 5) a tal fine sono identificati come a) persone senza dimora o senza dimora fissa; b) persone che utilizzano dormitori pubblici; c) persone senza dimora ospitate in strutture di accoglienza; d) persone che escono dall'istituzionalizzazione (compreso il carcere) e che non dispongono di un alloggio.

Benché l'intervento debba coprire l'intero territorio nazionale, vanno privilegiate tuttavia le aree in cui la deprivazione abitativa e la povertà grave sono più urgenti (aree metropolitane, ma anche alcune zone rurali con un elevato numero di lavoratori stagionali - molti dei quali stranieri).

M.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Investimento 4 - Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale.

L'obiettivo di questa misura è quello di fornire ai comuni sovvenzioni per investimenti nella rigenerazione urbana al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale nonché di migliorare il contesto sociale e ambientale dei centri urbani, nel pieno rispetto del principio "non arrecare un danno significativo". Tale obiettivo sarà raggiunto, ad esempio, sostenendo il riutilizzo e la rifunzionalizzazione di aree pubbliche e strutture edilizie pubbliche esistenti a fini di pubblico interesse e migliorando il decoro urbano attraverso la ristrutturazione degli edifici pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo di servizi sociali e culturali, educativi e didattici, comprese le attività sportive.

Ci si aspetta che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). Comprende le caldaie a condensazione a gas, che non devono essere ammissibili agli interventi nell'ambito della presente misura.

Investimento 5 - Piani urbani integrati (progetti generali e superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura)

L'obiettivo di questa misura è quello di rigenerare, rivitalizzare e migliorare le grandi aree urbane degradate, con particolare attenzione alla creazione di nuovi servizi per la persona e la riqualificazione dell'accessibilità e delle infrastrutture intermodali allo scopo di trasformare territori metropolitani vulnerabili in città intelligenti e sostenibili. Tale investimento comprende due interventi: I) sostegno a progetti generali per la realizzazione e l'attuazione di piani urbani integrati, quali la manutenzione e il riutilizzo di aree ed edifici pubblici, la rigenerazione e la valorizzazione delle aree urbane sottoutilizzate o inutilizzate, ecc.; II) progetti specifici per il superamento degli insediamenti abusivi nel settore agricolo. Le amministrazioni locali saranno sostenute nella creazione di piani d'azione per superare gli insediamenti abusivi e fornire soluzioni abitative dignitose ai lavoratori del settore agricolo. In collaborazione con la BEI, nell'ambito di questo investimento deve inoltre essere creato un fondo tematico (Fondo di fondi) destinato a sostenere l'intervento privato nelle iniziative di rigenerazione urbana. Tale fondo deve essere utilizzato per sostenere le transizioni verde e digitale delle aree urbane.

Ci si aspetta che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). Comprende le caldaie a condensazione a gas, che non devono essere ammissibili agli interventi nell'ambito della presente misura.

Investimento 6 - Programma innovativo della qualità dell'abitare

L'obiettivo di questa misura è quella di realizzare nuove strutture di edilizia residenziale pubblica e riqualificare le aree degradate, con particolare attenzione all'innovazione verde e alla sostenibilità. L'investimento deve fornire un sostegno per: I) riqualificare, riorganizzare e aumentare l'offerta di housing sociale (edilizia residenziale pubblica); II) rigenerare aree, spazi e proprietà pubblici e privati; III) migliorare l'accessibilità e la sicurezza delle aree urbane e mettere a disposizione servizi; IV) sviluppare modelli di gestione partecipativi e innovativi a sostegno del benessere sociale e urbano.

Investimento 7 - Sport e inclusione sociale

L'obiettivo di questa misura è quello di favorire la rigenerazione delle aree urbane puntando sugli impianti sportivi, al fine di favorire l'inclusione e l'integrazione sociale, soprattutto nelle aree più svantaggiate dell'Italia. I progetti finanziati devono sostenere: I) la costruzione e la rigenerazione di impianti sportivi situati in zone svantaggiate del paese, comprese le periferie metropolitane; II) la distribuzione di attrezzature sportive per le zone svantaggiate; III) il completamento e l'adeguamento degli impianti sportivi esistenti (ad esempio, recupero funzionale, ristrutturazione, manutenzione straordinaria, rimozione delle barriere architettoniche, efficienza energetica).

M.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

 

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi (per i traguardi)

Indicatori quantitativi (per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ciascun

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

traguardo e obiettivo

M5C2-11

Investimento 4 - Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici relativi a investimenti nella rigenerazione urbana, al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale con progetti in linea con il dispositivo di ripresa e resilienza (RRF) e il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH)

Notifica di tutti gli appalti pubblici relativi a investimenti nella rigenerazione urbana, al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale con progetti in linea con il dispositivo di ripresa e resilienza (RRF) e il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH).

N/A

N/A

N/A

T1

2022

Notifica di tutti gli appalti pubblici aggiudicati ad almeno 300 comuni con popolazione superiore ai 15 000 abitanti per investimenti nella rigenerazione urbana, al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale con progetti in linea con il dispositivo di ripresa e resilienza (RRF) e il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH).

Le sovvenzioni sono concesse ai comuni di oltre 15 000 abitanti che non sono capoluoghi di provincia o città metropolitane.

I progetti di rigenerazione urbana devono consistere in almeno uno dei seguenti interventi:

1.riutilizzo e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e strutture edilizie pubbliche esistenti a fini di pubblico interesse, compresa la demolizione di opere abusive eseguite da privati in assenza o in totale difformità dal permesso di costruzione e la sistemazione delle aree di pertinenza;

2.miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche attraverso la ristrutturazione di edifici pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo di servizi sociali e culturali, educativi e didattici;

3.progetti di mobilità verde, sostenibile e intelligente.

Gli importi massimi per comune sono i seguenti:

5 000 000 EUR per i comuni con popolazione compresa tra 15 000 e 49 999 abitanti;

10 000 000 EUR per i comuni con popolazione compresa tra 50 000 e 100 000 abitanti;

20 000 000 EUR per i comuni con popolazione superiore a 100 000 abitanti e per i comuni che sono capoluoghi di provincia o città metropolitane.

M5C2-12

Investimento 4 - Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale

Obiettivo

Progetti per interventi di rigenerazione urbana che riguardano i comuni.

N/A

Numero

0

300

T2

2026

 

Almeno 300 progetti completati, presentati dai comuni con meno di 15 000 abitanti, riguardanti almeno un milione di metri quadrati.

Gli interventi sono quelli definiti nel pertinente traguardo per gli interventi di riqualificazione urbana.

M5C2-13

Investimento 5 - Piani urbani integrati - progetti generali

Traguardo

Entrata in vigore del piano di investimenti per progetti di rigenerazione urbana nelle aree metropolitane

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del piano per i progetti di rigenerazione urbana nelle aree metropolitane

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Il piano di investimenti deve stabilire una serie di criteri in linea con gli obiettivi del dispositivo di ripresa e resilienza (RRF) e il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH). I progetti devono fare riferimento ai seguenti tipi di interventi:

a) manutenzione per il riutilizzo e la rifunzionalizzazione delle aree pubbliche;

b) miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale;

c) miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane.

M5C2-14

Investimento 5 - Piani urbani integrati - progetti generali

Obiettivo

Completare le azioni di pianificazione integrata nelle città metropolitane

N/A

Numero

N/A

14

T2

2026

 

Tutte le 14 città metropolitane hanno completato interventi di pianificazione integrata in almeno una delle tre dimensioni seguenti:

 

- manutenzione per il riutilizzo e la rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di edifici pubblici esistenti;

 

- miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante la ristrutturazione di edifici pubblici;

 

- miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane mediante il sostegno alle tecnologie digitali e alle tecnologie con minori emissioni di CO2.

 

Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario: completamento degli interventi di pianificazione integrata che coprono un'area di almeno 3 milioni di metri quadrati da parte di tutte le 14 città metropolitane.

 494

M5C2-15

Investimento 5 - Piani urbani integrati - Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura

Traguardo

Entrata in vigore del decreto ministeriale che definisce la mappatura degli insediamenti abusivi approvata dal "Tavolo di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura" e adozione del decreto ministeriale per l'assegnazione delle risorse.

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto ministeriale.

N/A

N/A

N/A

T1

2022

Il decreto ministeriale deve assegnare le risorse in base alla mappatura degli insediamenti abusivi realizzata dal "Tavolo di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura". Devono essere definiti gli standard per le soluzioni alloggiative temporanee e a lungo termine.

M5C2-16

Investimento 5 - Piani urbani integrati - Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura

Obiettivo

Completamento delle attività dei progetti nelle aree individuate come insediamenti abusivi nei piani urbani

N/A

Percentuale

0

90

T1

2025

Attività dei progetti completate su almeno il 90 % delle aree individuate come insediamenti abusivi nei piani urbani.

In seguito all'assegnazione delle risorse l'amministrazione competente deve fornire un "piano d'azione locale" per ogni insediamento abusivo individuato.

M5C2-17

Investimento 5 - Piani urbani integrati - Fondo di fondi della BEI

Traguardo

Approvazione della strategia di investimento del Fondo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF)

La strategia di investimento del Fondo è approvata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF).

N/A

N/A

N/A

T3

2022

La strategia di investimento del Fondo deve definire almeno: i) la natura e la portata degli investimenti sostenuti, che promuovono progetti sostenibili di rigenerazione urbana e di sviluppo e devono essere in linea con gli obiettivi del Fondo, anche in relazione al rispetto del principio "non arrecare un danno significativo", come ulteriormente specificato nella nota orientativa della Commissione del 12 febbraio 2021; ii) gli interventi sostenuti; iii) i beneficiari interessati, che sono promotori privati di progetti finanziariamente autosostenibili per i quali il sostegno pubblico è giustificato da un fallimento del mercato o dal profilo di rischio, e i criteri di ammissibilità; iv) i criteri di ammissibilità per i beneficiari di finanziamenti e la loro selezione mediante una gara aperta; v) l'inclusione di una linea specifica per soluzioni alloggiative dignitose per i lavoratori del settore agricolo e industriale; e vi) disposizioni per reinvestire potenziali rientri per gli stessi obiettivi strategici, anche oltre il 2026.

L'accordo contrattuale con l'entità delegata deve imporre il ricorso al principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH).

M5C2-18

Investimento 5 - Piani urbani integrati - Fondo di fondi della BEI

Obiettivo

N/A

EUR

0

545 000 000

T2

2026

Contributo di almeno 545 milioni di EUR al fondo tematico.

Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario: sostegno ad almeno 10 progetti urbani.

Approvazione da parte del comitato per gli investimenti del Fondo (di cui fa parte il Ministero delle Finanze) di progetti per un importo pari ad almeno 545 milioni di EUR e/o approvazione da parte del comitato per gli investimenti del Fondo (di cui fa parte il Ministero delle Finanze) di almeno 10 progetti.

Valore monetario del contributo al Fondo tematico e sostegno ai progetti urbani.

M5C2-19

Investimento 6 - Programma innovativo della qualità dell'abitare

Traguardo

Firma delle convenzioni per la riqualificazione e l'incremento dell'edilizia sociale da parte delle regioni e delle province autonome (compresi comuni e/o città metropolitane situati in tali territori)

Firma delle convenzioni con le autorità locali.

N/A

N/A

N/A

T1

2022

Firma delle convenzioni per la riqualificazione e l'incremento dell'edilizia sociale da parte di almeno 15 regioni e province autonome (compresi comuni e/o città metropolitane situati in tali territori);

 

Firma delle convenzioni con almeno 15 regioni e province autonome partecipanti ai progetti.

 

Edifici: nuove strutture di edilizia residenziale pubblica per:

·    riqualificare, riorganizzare e aumentare i beni destinati all'edilizia residenziale pubblica;

·    rifunzionalizzare aree, spazi e proprietà pubbliche e private anche mediante la rigenerazione del tessuto urbano e socioeconomico;

·    migliorare l'accessibilità e la sicurezza delle aree urbane e mettere a disposizione servizi e infrastrutture urbane e locali;

· rigenerare le aree e gli spazi già costruiti, aumentando la qualità ambientale e migliorando la resilienza ai cambiamenti climatici anche mediante interventi che hanno un impatto sull'addensamento urbano;

· individuare e utilizzare modelli e strumenti innovativi di gestione e inclusione, benessere sociale e urbano, nonché processi partecipativi.

È inteso che le unità abitative e gli spazi pubblici sostenuti devono beneficiare degli interventi descritti nel relativo traguardo.

M5C2-20

Investimento 6 - Programma innovativo della qualità dell'abitare

Obiettivo

Numero di unità abitative (in termini sia di costruzione che di riqualificazione) e metri quadrati di spazi pubblici che beneficiano di un sostegno

N/A

Numero

0

10 000

T1

2026

Sostegno a 10 000 unità abitative (in termini sia di costruzione che di riqualificazione). Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario che copra almeno 800 000 metri quadrati di spazi pubblici.

M5C2-21

Investimento 7 - Progetto Sport e inclusione sociale

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti in materia di sport e inclusione sociale a seguito di un invito pubblico a presentare proposte

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti in materia di sport e inclusione sociale

N/A

N/A

N/A

T1

2023

Notifica dell'aggiudicazione di appalti pubblici, che devono comprendere almeno uno dei seguenti elementi:

1. costruzione di nuove strutture sportive situate nelle aree svantaggiate del paese;

2. fornitura di attrezzature sportive, compresa l'applicazione di tecnologie allo sport;

3. riqualificazione e adeguamento degli impianti sportivi esistenti (ad esempio, rimozione delle barriere architettoniche, efficienza energetica, ecc.).

L'investimento è finalizzato a favorire la rigenerazione delle aree urbane puntando sugli impianti sportivi, al fine di favorire l'inclusione e l'integrazione sociale, soprattutto nelle zone più svantaggiate d'Italia.

I criteri di selezione devono garantire che almeno il 50 % degli investimenti siano destinati a nuove costruzioni, conformemente ai pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 5, del regolamento (UE) 2021/241.

M5C2-22

Investimento 7 - Progetto Sport e inclusione sociale

Obiettivo

Interventi relativi ad appalti riguardanti le strutture sportive.

N/A

Numero

0

100

T2

2026

Almeno 100 interventi relativi ad appalti per strutture sportive.

Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario: gli interventi completati devono coprire una superficie di almeno 200 000 metri quadrati.

Il progetto deve affrontare le questioni della rigenerazione delle aree urbane basata sui principi di sostenibilità e resilienza, puntando sugli impianti sportivi al fine di favorire l'inclusione e l'integrazione sociale, soprattutto nelle zone più svantaggiate d'Italia.

Almeno il 50 % degli investimenti devono essere destinati a nuove costruzioni, conformemente ai pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 5, del regolamento (UE) 2021/241. 

N. MISSIONE 5 COMPONENTE 3 - Interventi speciali per la coesione territoriale

Questa componente del piano di ripresa e resilienza comprende due aree di intervento: i) il piano per la resilienza delle aree interne, periferiche e montane; ii) i progetti per lo sviluppo del Mezzogiorno, compresi gli investimenti per combattere la povertà educativa e valorizzare i beni confiscati alle mafie e gli investimenti infrastrutturali nel potenziamento delle Zone Economiche Speciali. Queste misure mirano a colmare il divario territoriale in tre settori: demografia e servizi; sviluppo delle competenze; investimenti.

Gli investimenti e le riforme nell'ambito di questa componente devono contribuire ad attuare le raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2019 e nel 2020 sulla necessità di "incentrare la politica economica connessa agli investimenti sulla ricerca e l'innovazione e sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3); "migliorare i risultati scolastici" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 2); "rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario […]" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 1); "fornire [...] e un accesso al sistema di protezione sociale adeguati" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 2).

N.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

Investimento 1. Aree interne – 1. Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità

L'intervento mira ad agevolare la soluzione di problemi legati all'esclusione e alla marginalità sociali, mediante l'intensificazione dell'erogazione di servizi attraverso l'incremento di fondi per i servizi pubblici forniti dalle autorità locali (il meccanismo di erogazione consiste nella concessione di sovvenzioni ai comuni). I progetti finanziati possono riguardare: servizi di assistenza domiciliare per anziani; infermiere e ostetriche di comunità; potenziamento di piccoli ospedali (senza pronto soccorso) o alcuni servizi di base (es. radiologia, cardiologia, ginecologia) e ambulatoriali; infrastrutture per l'elisoccorso; rafforzamento di centri per disabili; centri di consulenza, servizi culturali, sportivi e per l'accoglienza di migranti. L'intervento deve prevedere la creazione di nuovi servizi e infrastrutture o il miglioramento di quelli esistenti attraverso un aumento del numero di destinatari o della qualità dell'offerta.

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 83 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 84 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 85 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 86 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Investimento 1. Aree interne – 2. Strutture sanitarie di prossimità territoriale

L'intervento mira a consolidare le farmacie rurali convenzionate rendendole strutture in grado di erogare servizi sanitari territoriali (le farmacie rurali sono definite nella legge 8 marzo 1968, n. 221). La misura, complementare alla politica di coesione europea, deve fornire un supporto immediato alle farmacie rurali sovvenzionate che durante l'emergenza COVID-19 si sono rivelate e sono tuttora un punto di riferimento fondamentale per la popolazione locale. Consolidando il loro ruolo di erogatori di servizi sanitari, queste farmacie possono continuare a rappresentare un elemento centrale nella vita della comunità portando i servizi sanitari il più vicino possibile ai cittadini. Nel dettaglio, ci si aspetta che queste farmacie rafforzino il loro ruolo: i) partecipando al servizio integrato di assistenza domiciliare; ii) fornendo prestazioni di secondo livello, attraverso percorsi diagnostico-terapeutici previsti per patologie specifiche; iii) erogando farmaci che il paziente è ora costretto a ritirare in ospedale; iv) monitorando pazienti con la cartella clinica elettronica e il fascicolo farmaceutico.

Investimento 2: Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie

L'investimento mira ad attuare la Strategia nazionale per la valorizzazione dei beni confiscati. La misura deve promuovere lo sviluppo economico, sociale e civile    delle zone colpite dalla criminalità organizzata prevedendo la riqualificazione di beni confiscati alle mafie. Mediante la riqualificazione a favore della comunità e un uso più efficace ed efficiente dei beni confiscati per fini economici, sociali ed istituzionali il progetto deve creare le condizioni per un'economia di mercato trasparente. Allo stesso tempo ci si attende che il progetto garantisca maggiori opportunità di benessere e di occupazione nelle regioni dell'Italia meridionale, nel rispetto della legalità e della giustizia sociale.

La valorizzazione dei beni confiscati deve essere orientata a uno dei seguenti scopi: creazione di strutture, residenze sociali/sanitarie, centri diurni, coabitazione sociale a sostegno dell'alloggio/inclusione sociale delle persone che vivono in condizioni di esclusione (individui a rischio povertà, senza fissa dimora, vittime di violenza, anziani, persone con disabilità, Rom); riqualificazione di spazi pubblici volta a migliorare i servizi sociali per i cittadini (asili nido, centri ricreativi, servizi socio-educativi per la prima infanzia, centri diurni per minori, palestre, laboratori); creazione di spazi di incontro socioculturale per i giovani gestiti da associazioni di volontariato (biblioteche, spazi per musica e altre attività comunitarie); utilizzo di beni come caserme, stazioni di polizia, sedi di protezione civile per promuovere la legalità e la sicurezza territoriale. Questo investimento è sinergico con altri fondi dell'UE. Gli interventi sui beni confiscati saranno aggiudicati mediante notifica di appalti pubblici.

Investimento 3: Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore

La misura mira a promuovere il Terzo Settore nelle regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e a fornire servizi socio-educativi ai minori in relazione alle disposizioni dell'accordo di partenariato per il periodo di programmazione 2021-2027 delle politiche europee di coesione.

Ci si aspetta che gli interventi socioeducativi volti a combattere la povertà educativa e sostenere il terzo settore riguardino i seguenti ambiti:

- interventi a favore di minori nella fascia 0-6 anni volti a migliorare le condizioni di accesso ai servizi di asili nido e di scuola materna e a sostenere la genitorialità;

-interventi per minori nella fascia 5-10 anni volti a garantire effettive opportunità educative e una precoce prevenzione dell'abbandono scolastico, del bullismo e di altri fenomeni di disagio;

-interventi per minori nella fascia 11-17 anni volti a migliorare l'offerta di istruzione e a prevenire il fenomeno dell'abbandono scolastico.

Per questi interventi deve essere garantito che le offerte rispettino i seguenti elementi chiave:

-gli avvisi pubblici devono avere un valore di 50 000 000 di EUR ciascuno

-i progetti degli enti del Terzo Settore devono avere una durata di almeno un anno e fino a un massimo di due

-le azioni devono avere luogo in Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

N.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M5C3-1

Investimento 1.1.1: Aree interne - Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità

Traguardo

Aggiudicazione dell'offerta per gli interventi volti a migliorare i servizi e le infrastrutture sociali nelle aree interne e per il sostegno alle farmacie nei comuni con meno di 3000 abitanti

Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per gli interventi

N/A

N/A

N/A

T4

2022

L'intervento deve creare nuovi servizi e infrastrutture o migliorare quelli esistenti attraverso un aumento del numero di destinatari o della qualità dell'offerta.

La procedura di selezione deve includere criteri di ammissibilità che garantiscano la conformità dei progetti selezionati agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

Le aree interne sono quelle individuate nella Strategia Nazionale Aree Interne; le farmacie rurali sono definite sulla base della legge 8 marzo 1968, n. 221.

M5C3-2

Investimento 1.1.1: Aree interne - Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità

Obiettivo

Servizi e infrastrutture sociali nuovi e migliorati accessibili ai destinatari dei comuni nelle aree interne e nel Mezzogiorno.

N/A

Numero

0

2 000 000

T4

2025

Fornire servizi sociali ad almeno 2 000 000 di destinatari residenti in comuni delle aree interne, di cui almeno 900 000 abitanti di una delle seguenti otto regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

L'intervento deve creare nuovi servizi e infrastrutture o migliorare quelli esistenti attraverso un aumento del numero di destinatari o della qualità dell'offerta.

I servizi sociali nuovi e migliorati devono includere:

-servizi di assistenza domiciliare per anziani;

-piccoli ospedali e centri ambulatoriali;

-centri per disabili;

-centri di consulenza, servizi culturali, sportivi e per l'accoglienza di migranti;

-infermiere e ostetriche di comunità;

-infrastrutture per l'elisoccorso.

M5C3-3

Investimento 1.1.2: Aree interne - Strutture sanitarie di prossimità territoriale

Obiettivo

Sostegno alle farmacie rurali nei comuni con meno di 3 000 abitanti (prima parte)

N/A

Numero

0

500

T4

2023

Devono beneficiare dell'intervento almeno 500 farmacie rurali in comuni di aree interne con meno di 3 000 abitanti.

Le farmacie rurali sono definite sulla base della legge 8 marzo 1968, n. 221 – "Provvidenze a favore dei farmacisti rurali".



M5C3-4

Investimento 1.1.2: Aree interne - Strutture sanitarie di prossimità territoriale

Obiettivo

Sostegno alle farmacie in comuni di aree interne con meno di 3 000 abitanti (seconda parte)

N/A

Numero

500

2 000

T2

2026

Devono beneficiare dell'intervento almeno 2 000 farmacie rurali in comuni di aree interne con meno di 3 000 abitanti.

Le farmacie rurali sono definite sulla base della legge 8 marzo 1968, n. 221 – "Provvidenze a favore dei farmacisti rurali".

M5C3-5

Investimento 1.2: Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie

Traguardo

Aggiudicazione di appalti per interventi sui beni confiscati alla criminalità organizzata

Notifica dell'aggiudicazione

di tutti gli appalti pubblici per interventi sui beni confiscati alla criminalità organizzata

N/A

N/A

N/A

T2

2024

Notifica di tutti gli appalti pubblici per interventi sui beni confiscati alla criminalità organizzata che soddisfano le condizioni stabilite nell'accordo sottoscritto tra l'Agenzia dei "beni confiscati", l'Agenzia per la coesione territoriale e le autorità locali che definiranno i criteri per l'assegnazione delle risorse e la selezione dei progetti.

La valorizzazione dei beni confiscati deve essere orientata ai seguenti scopi:

-la creazione di strutture, residenze sociali/sanitarie, centri diurni, coabitazione sociale a sostegno dell'alloggio/inclusione sociale delle persone che vivono in condizioni di esclusione;

-la riqualificazione di spazi pubblici volta a migliorare i servizi sociali per i cittadini;

-la creazione di spazi di incontro socioculturale per i giovani gestiti da associazioni di volontariato;

l'utilizzo di beni come caserme, stazioni di polizia, sedi della protezione civile per promuovere la legalità e la sicurezza territoriale

La procedura di selezione deve includere criteri di ammissibilità che garantiscano la conformità dei progetti selezionati agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M5C3-6

Investimento 1.2: Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie

Obiettivo

Riutilizzo dei beni confiscati alle mafie (prima parte)

N/A

Numero

0

100

T2

2025

Valorizzazione di almeno 100 beni confiscati alle mafie.

La valorizzazione dei beni confiscati deve essere orientata a uno dei seguenti scopi: 

-la creazione di strutture, residenze sociali/sanitarie, centri diurni, coabitazione sociale a sostegno dell'alloggio/inclusione sociale delle persone che vivono in condizioni di esclusione;

-la riqualificazione di spazi pubblici volta a migliorare i servizi sociali per i cittadini;

-la creazione di spazi di incontro socioculturale per i giovani gestiti da associazioni di volontariato;

l'utilizzo di beni come caserme, stazioni di polizia, sedi della protezione civile per promuovere la legalità e la sicurezza territoriale.  

.

M5C3-7

Investimento 1.2: Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie

Obiettivo

Riutilizzo dei beni confiscati alle mafie (seconda parte)

N/A

Numero

100

200

T2

2026

Valorizzazione di almeno 200 beni confiscati alle mafie.

La valorizzazione dei beni confiscati deve essere orientata a uno dei seguenti scopi:

-    la creazione di strutture, residenze sociali/sanitarie, centri diurni, coabitazione sociale a sostegno dell'alloggio/inclusione sociale delle persone che vivono in condizioni di esclusione;

-    la riqualificazione di spazi pubblici volta a migliorare i servizi sociali per i cittadini;

-    la creazione di spazi di incontro socioculturale per i giovani gestiti da associazioni di volontariato;

-    l'utilizzo di beni come caserme, stazioni di polizia, sedi della protezione civile per promuovere la legalità e la sicurezza territoriale

-

M5C3-8

Investimento 1.3: Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore

Obiettivo

Supporto educativo ai minori (prima parte)

N/A

Numero

0

20 000

T2

2023

Almeno 20 000 minori fino a 17 anni devono beneficiare di supporto educativo. I progetti si devono concentrare sui seguenti settori:

• interventi a favore di minori nella fascia 0-6 anni volti a rafforzare l'accesso ai servizi di asili nido e di scuola materna e a sostenere la genitorialità;

• interventi per minori nella fascia 5-10 anni volti a garantire effettive opportunità educative e una precoce prevenzione dell'abbandono scolastico, del bullismo e di altri fenomeni di disagio;

• interventi per minori nella fascia 11-17 anni volti a migliorare l'offerta di istruzione e a prevenire il fenomeno dell'abbandono scolastico.

Elementi chiave dell'offerta:


- gli avvisi pubblici devono avere un valore di 50 000 000 di EUR ciascuno
- i progetti degl
i enti del Terzo Settore devono avere una durata di almeno un anno e fino a un massimo di due


Le azioni devono avere luogo in Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

M5C3-9

Investimento 1.3: Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore

Obiettivo

Supporto educativo ai minori (seconda parte)

N/A

Numero

20 000

44 000

T2

2026

Almeno 44 000 minori tra 0 e 17 anni devono beneficiare di supporto educativo.

 

N.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Riforma 1: Semplificazione delle procedure e rafforzamento dei poteri del Commissario nelle Zone Economiche Speciali

La riforma contribuirà alla semplificazione del sistema di governance e velocizzerà la realizzazione degli interventi nelle Zone Economiche Speciali. Essa istituirà il cosiddetto "Digital One stop Shop ZES", lo sportello unico digitale per le Zone Economiche Speciali, e porterà al rafforzamento del ruolo di Commissario.

Investimento 4: Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali (ZES):

L'obiettivo di tali investimenti è garantire l'efficacia della riforma che introduce le ZES, evitando ulteriori ritardi nello sviluppo economico nelle zone del Mezzogiorno che dispongono già di una base produttiva.

I progetti previsti dalla misura devono favorire la competitività e lo sviluppo economico delle ZES attraverso urbanizzazioni primarie, come definite dalla normativa italiana, e il collegamento di tali aree con le reti stradali e ferroviarie. Gli interventi puntano a incentivare le imprese e le aziende a collocare le loro attività produttive nelle ZES. Ci si aspetta che gli investimenti infrastrutturali riguardino i collegamenti dell'ultimo miglio con porti o aree industriali; la digitalizzazione della logistica, urbanizzazioni o lavori di efficientamento energetico; il rafforzamento della resilienza dei porti.

Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 87 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 88 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 89 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 90 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

N.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

 

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M5C3-10

Riforma 1 Semplificazione delle procedure e rafforzamento dei poteri del Commissario nelle Zone Economiche Speciali

Traguardo

Entrata in vigore del regolamento per la semplificazione delle procedure e il rafforzamento del ruolo del Commissario nelle Zone Economiche Speciali

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del regolamento per la semplificazione delle procedure e il rafforzamento del ruolo del Commissario nelle Zone Economiche Speciali

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Il regolamento deve comprendere: l'

istituzione del "Digital One stop Shop ZES", lo sportello unico digitale per le Zone Economiche Speciali per la semplificazione delle procedure; disposizioni volte a rafforzare il ruolo di Commissario nelle ZES

 

Le Zone Economiche Speciali sono aree specifiche definite dal Decreto-Legge 20 giugno 2017, n. 91 (Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana Serie Generale 20/06/2017, n.141) convertito dalla L. 3 agosto 2017, n. 123 (Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 12/08/2017, n. 188).

M5C3-11

Investimento 1.4: Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali

Traguardo

Entrata in vigore dei decreti ministeriali di approvazione del piano operativo per tutte e otto le Zone Economiche Speciali

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore dei decreti ministeriali.

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Il decreto deve assegnare risorse ai soggetti responsabili dell'attuazione e definire condizioni specifiche per evitare qualsiasi impatto ambientale degli interventi.

La procedura di selezione deve includere criteri di ammissibilità che garantiscano la conformità dei progetti selezionati agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

M5C3-12

Investimento 1.4: Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali

Obiettivo

Inizio degli interventi infrastrutturali nelle Zone Economiche Speciali.

.

N/A

Numero

0

41

T4

2023

Gli interventi previsti sono:

- il collegamento di "ultimo miglio", volto a realizzare efficaci collegamenti tra le aree industriali e la rete ferroviaria TEN-T;

- la digitalizzazione della logistica e lavori di efficientamento energetico e ambientale;

- il potenziamento della resilienza e della sicurezza dell'infrastruttura connessa all'accesso ai porti.

I lavori devono essere iniziati (comprovati dal certificato di inizio lavori) per almeno 22 interventi per collegamenti dell'ultimo miglio con porti o aree industriali delle ZES; per almeno 15 interventi di digitalizzazione della logistica, urbanizzazioni o lavori di efficientamento energetico nelle stesse aree; per quattro interventi di rafforzamento della resilienza dei porti.

M5C3-13

Investimento 1.4: Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali

Obiettivo

Completamento degli interventi infrastrutturali nelle Zone Economiche Speciali.

N/A

Numero

0

41

T2

2026

Completamento di almeno 22 collegamenti dell'ultimo miglio con porti o aree industriali delle ZES; di almeno 15 interventi di digitalizzazione della logistica, o urbanizzazioni o lavori di efficientamento energetico nelle stesse aree; di almeno quattro interventi di rafforzamento della resilienza dei porti.

L'elenco degli interventi deve comprendere:

• Il completamento dell'infrastruttura della rete TEN-T globale nei porti di Vasto e Ortona e nelle aree industriali di Saletti e Manoppello (Abruzzo)

• L'infrastruttura nel porto di Salerno e nelle aree industriali di Uffita, Marcianise, Battipaglia e Nola (Campania)

• Interconnessioni tra il porto di Manfredonia e le aree urbane di Termoli, Brindisi e Lecce (Puglia e Molise).

• Interconnessioni tra il porto di Taranto e le aree urbane di Taranto, Potenza e Matera (Puglia e Basilicata).

• Interventi infrastrutturali per l'accessibilità al porto di Gioia Tauro (Calabria)

• L'accessibilità infrastrutturale del porto di Cagliari (Sardegna)

• Interventi infrastrutturali per l'accessibilità ai porti di Augusta, Riporto, Sant'Agata di Mitello e Gela (Sicilia)



O.MISSIONE 6 COMPONENTE 1 - Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale

L'obiettivo di questa componente è rafforzare il Servizio sanitario nazionale (SSN) italiano potenziando, tra l'altro, la protezione dai rischi sanitari ambientali e climatici e rispondendo meglio alle esigenze delle comunità in materia di cure e assistenza a livello locale. L'assistenza sanitaria locale è frammentata e soggetta a disparità regionali che si traducono in livelli diversi di erogazione dell'assistenza e risultati sanitari nelle varie regioni. L'erogazione di servizi di assistenza domiciliare integrati è considerata bassa, e i diversi prestatori di servizi sanitari e sociali sono ritenuti solo debolmente integrati. La capacità del Servizio sanitario nazionale (SSN) italiano di rispondere ai rischi sanitari collegati all'esposizione ambientale e ai cambiamenti climatici è stata messa alla prova da numerose crisi ed emergenze ambientali che hanno posto in luce sfide legate alla mancanza di sufficienti azioni preventive. L'obiettivo di questa componente del piano per la ripresa e la resilienza italiano è rafforzare il Servizio sanitario nazionale (SSN) italiano potenziando, tra l'altro, la protezione dai rischi sanitari ambientali e climatici e rispondendo meglio alle esigenze delle comunità in materia di cure e assistenza a livello locale.

Gli investimenti e le riforme nell'ambito di questa componente contribuiscono a dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2019 e nel 2020 sulla necessità di "incentrare la politica economica connessa agli investimenti sulla ricerca e l'innovazione e sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3), "rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario per quanto riguarda gli operatori sanitari, i prodotti medici essenziali e le infrastrutture" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 1) e "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su [...] un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3).

O.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

N/A

O.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

N/A

O.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Riforma 1: Definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale.

La riforma costituisce un elemento preparatorio per gli investimenti della componente. È volto a istituire un nuovo modello di assistenza sanitaria territoriale e creerà un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico. Tale finalità sarà conseguita mediante:

1.la definizione di un nuovo modello organizzativo per la rete di assistenza sanitaria territoriale attraverso la definizione di un quadro normativo che identifichi gli standard strutturali, tecnologici e organizzativi;

2.la definizione di un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con un approccio integrato ("One Health") e con una visione olistica ("Planetary Health").

Investimento 1.1: Case della Comunità e presa in carico della persona.

Il progetto di investimento consiste nella creazione e nell'avvio di almeno 1 250 Case della Comunità, attraverso l'attivazione, lo sviluppo e l'aggregazione di servizi di assistenza di base e la realizzazione di centri di assistenza (efficienti sotto il profilo energetico) per una risposta integrata alle esigenze di assistenza.

Investimento 1.2: Casa come primo luogo di cura e telemedicina

L'investimento consiste nell'adozione su larga scala di soluzioni di telemedicina e nel sostegno all'innovazione in campo sanitario attraverso le misure di seguito descritte.

1.Casa come primo luogo di cura (Investimento 1.2.1) - L'obiettivo è portare il numero di persone prese in carico nell'assistenza domiciliare al 10 % della popolazione di età superiore ai 65 anni attraverso investimenti in strumenti informatici e una più ampia offerta di servizi.

2.Centrali operative territoriali (Investimento 1.2.2) - L'investimento previsto riguarda l'attivazione di 602 Centrali operative territoriali con la funzione di collegare e coordinare i servizi domiciliari con vari servizi territoriali, sociosanitari e ospedalieri e con la rete di emergenza. Ci si aspetta che le Centrali operative territoriali assicurino il monitoraggio da remoto dei dispositivi forniti ai pazienti, supportino lo scambio di informazioni tra gli operatori sanitari e costituiscano un punto di riferimento per i prestatori di assistenza e le esigenze dei pazienti.

3.Telemedicina per supportare al meglio i pazienti con malattie croniche (Investimento 1.2.3) - L'investimento mira a 1) finanziare progetti che consentano interazioni medico-paziente a distanza, in particolare la diagnostica e il monitoraggio, 2) creare una piattaforma nazionale per lo screening di progetti di telemedicina (in linea con quanto previsto dall'investimento 1.3 della missione 6 componente 2), e 3) finanziare iniziative di ricerca ad hoc sulle tecnologie digitali in materia di sanità e assistenza.

Ulteriori interventi collegati all'assistenza domiciliare sono elencati nella missione 5 componente 2, in particolare le riforme 1 e 2 e gli investimenti 1 e 2.

Investimento 1.3: Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità)

L'investimento si concretizzerà nella realizzazione di almeno 380 Ospedali di Comunità, ossia strutture sanitarie destinate a pazienti che, a seguito di un episodio di lieve acutezza o di recidiva di patologie croniche, necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica e per degenze di breve durata.

O.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M6C1-1

Riforma 1: Definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale

Traguardo

Entrata in vigore del diritto derivato (decreto ministeriale) che prevede la riforma dell'organizzazione dell'assistenza sanitaria.

Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della normativa.

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Entrata in vigore del diritto derivato (decreto ministeriale) che prevede:

- la definizione di un nuovo modello organizzativo per la rete di assistenza sanitaria territoriale attraverso la definizione di un quadro normativo che identifichi gli standard strutturali, tecnologici e organizzativi in tutte le regioni; - la definizione di un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con un approccio integrato "One Health".

M6C1-2

Investimento 1.1: Case della Comunità e presa in carico della persona

Traguardo

Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo

Notifica dell'approvazione dal parte del Ministero della Salute e delle regioni

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo, con il Ministero della Salute italiano quale autorità responsabile e attuativa e la partecipazione delle amministrazioni regionali insieme agli altri soggetti interessati per le Case della Comunità:

il contratto istituzionale di sviluppo è uno strumento di governance che deve contenere l'elenco di tutte le parti idonee individuate per l'attuazione della Casa della Comunità al fine di potenziare l'assistenza sanitaria sul territorio. Il contratto deve individuare anche gli obblighi che ciascuna regione italiana assumerà per garantire il conseguimento del risultato atteso in relazione alla Casa della Comunità.

Il contratto mira a sostenere la coesione territoriale, lo sviluppo e la crescita economica e ad accelerare l'attuazione di interventi di notevole complessità ed è particolarmente utile per grandi progetti o investimenti articolati in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi, che richiedano un approccio integrato e l'impiego di fondi strutturali di investimento europei e di fondi nazionali inseriti in piani e programmi operativi finanziati a valere sulle risorse nazionali e europee.

M6C1-3

Investimento 1.1: Case della Comunità e presa in carico della persona

Obiettivo

Case della Comunità messe a disposizione e dotate di attrezzature tecnologiche (prima parte)

N/A

Numero

0

1 350

T2

2026

Almeno 1 350 Case della Comunità devono essere messe a disposizione e dotate di attrezzature tecnologiche, al fine di garantire parità di accesso, prossimità territoriale e qualità dell'assistenza alle persone indipendentemente dall'età e dal loro quadro clinico (malati cronici, persone non autosufficienti che necessitano di assistenza a lungo termine, persone affette da disabilità, disagio mentale, povertà), mediante l'attivazione, lo sviluppo e l'aggregazione di servizi di assistenza primaria, e la realizzazione di centri di erogazione dell'assistenza (efficienti sotto il profilo energetico) per una risposta multiprofessionale.

Le nuove costruzioni finanziate dall'RRF devono esser conformi ai pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 5, del regolamento (UE) 2021/241.

M6C1-4

Investimento 1.2: Casa come primo luogo di cura e telemedicina

Traguardo

Approvazione delle linee guida contenenti il modello digitale per l'attuazione dell'assistenza domiciliare

Linee guida approvate dal Ministero della Salute.

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Le linee guida devono razionalizzare i processi necessari per potenziare l'assistenza domiciliare attraverso lo sviluppo del telemonitoraggio e della domotica.

M6C1-5

Investimento 1.2: Casa come primo luogo di cura e telemedicina

Traguardo

Contratto istituzionale di sviluppo approvato dal Ministero della Salute

Notifica del contratto approvato

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo, con il Ministero della Salute italiano quale autorità responsabile e attuativa e la partecipazione delle amministrazioni regionali insieme agli altri soggetti interessati per l'assistenza domiciliare.

Il contratto istituzionale di sviluppo deve esplicitare, per ogni intervento o categoria di interventi, il cronoprogramma, le responsabilità dei contraenti, i criteri di valutazione e monitoraggio e le sanzioni in caso di inadempienza, prevedendo anche le condizioni di definanziamento anche parziale degli interventi ovvero la attribuzione delle relative risorse ad altro livello di governo, nel rispetto del principio di sussidiarietà.

M6C1-6

Investimento 1.2: Casa come primo luogo di cura e telemedicina

Obiettivo

Nuovi pazienti che ricevono assistenza domiciliare (prima parte)

N/A

Numero

0

800 000

T2

2026

Aumento delle prestazioni rese in assistenza domiciliare fino a prendere in carico il 10 % della popolazione di età superiore ai 65 anni (1,5 milioni di persone stimate nel 2026). Per raggiungere tale obiettivo dovrà essere aumentato di almeno 800 000 unità entro il 2026 il numero di persone di età superiore ai 65 anni che ricevono assistenza domiciliare. L'assistenza domiciliare integrata è un servizio per persone di tutte le età con una o più malattie croniche o una condizione clinica terminale che richiede un'assistenza sanitaria e sociale professionale continua e altamente specializzata.

M6C1-7

Investimento 1.2: Casa come primo luogo di cura e telemedicina

Obiettivo

Centrali operative pienamente funzionanti (seconda parte)

N/A

Numero

0

600

T2

2024

Il punto cruciale di questo intervento è l'entrata in funzione di almeno 600 Centrali operative territoriali (una ogni 100 000 abitanti) con la funzione di collegare e coordinare i servizi domiciliari con vari servizi territoriali, sociosanitari e ospedalieri e con la rete di emergenza, al fine di garantire la continuità, l'accessibilità e l'integrazione delle cure.

M6C1-8

Investimento 1.2: Casa come primo luogo di cura e telemedicina

Obiettivo

Almeno un progetto per regione (considerando sia i progetti che saranno attuati nella singola regione sia quelli che possono essere sviluppati nell'ambito di consorzi tra regioni)

Programmi/progetti assegnati alle regioni

Numero

0

20

T4

2023

La strategia nazionale per la telemedicina deve promuovere e finanziare lo sviluppo e l'espansione di nuovi progetti e soluzioni in materia di telemedicina nell'ambito dei sistemi sanitari regionali e rappresenta, in quanto tale, un fattore (tecnologico) chiave per l'attuazione dell'approccio all'assistenza sanitaria a distanza rafforzato, con un'attenzione particolare per i malati cronici.

M6C1-9

Investimento 1.2: Casa come primo luogo di cura e telemedicina

Obiettivo

Numero di persone assistite sfruttando strumenti di telemedicina (terza parte)

N/A

Numero

0

200 000

T4

2025

Almeno 200 000 persone assistite sfruttando strumenti di telemedicina

L'intervento prevede il finanziamento di iniziative di ricerca ad hoc sulle tecnologie digitali della sanità e dell'assistenza.

M6C1-10

Investimento 1.3: Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità)

Traguardo

Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo

Notifica dell'approvazione del contratto istituzionale di sviluppo

N/A

N/A

N/A

T2

2022

Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo, con il Ministero della Salute italiano quale autorità responsabile e attuativa e la partecipazione delle amministrazioni regionali insieme agli altri soggetti interessati per gli Ospedali di Comunità

Il contratto istituzionale di sviluppo deve contenere l'elenco di tutti i siti idonei individuati per gli investimenti e degli obblighi che ciascuna regione italiana assumerà per garantire il conseguimento del risultato atteso. In caso di inadempienza da parte della regione il Ministero della Salute deve procedere al commissariamento "ad acta" Per quanto riguarda il parco tecnologico degli impianti, vale a dire tutti gli strumenti, le licenze e le interconnessioni, deve essere data preferenza ai metodi di aggregazione degli appalti.

M6C1-11

Investimento 1.3: Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità)

Obiettivo

Ospedali di Comunità rinnovati, interconnessi e dotati di attrezzature tecnologiche (prima parte)

N/A

Numero

0

400

T2

2026

Almeno 400 Ospedali di Comunità rinnovati, interconnessi e dotati di attrezzature tecnologiche

Gli ospedali comunitari sono strutture sanitarie destinate a pazienti che, a seguito di un episodio di lieve acutezza o di recidiva di patologie croniche, necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica e per degenze di breve durata che potrebbero essere forniti a casa, ma che sono erogati in tali strutture a causa della scarsa idoneità dell'edificio stesso (struttura e/o casa familiare).

P. MISSIONE 6 COMPONENTE 2 - Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio sanitario nazionale

Questa componente del piano per la ripresa e la resilienza italiano mira a garantire le condizioni necessarie per una maggiore resilienza del Servizio sanitario nazionale tramite: i) la sostituzione di tecnologie sanitarie obsolete negli ospedali; ii) lo sviluppo di un significativo miglioramento strutturale nella sicurezza degli edifici ospedalieri; iii) il miglioramento dei sistemi informativi e degli strumenti digitali sanitari; iv) la promozione e il rafforzamento del settore della ricerca scientifica; v) il potenziamento delle risorse umane.

Gli investimenti e le riforme nell'ambito di questa componente contribuiscono a dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2020 e nel 2019 sulla necessità di "rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario per quanto riguarda gli operatori sanitari, i prodotti medici essenziali e le infrastrutture" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 1), di "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su [...] un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3) e di "incentrare la politica economica connessa agli investimenti sulla ricerca e l'innovazione e sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3). 

P.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

Riforma 1: Revisione e aggiornamento dell'assetto regolamentare degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS)

La riforma mira a riorganizzare la rete degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) per: i) migliorare la qualità del Servizio sanitario nazionale (SSN), ii) potenziare il rapporto tra salute e ricerca e iii) operare un riordino del regime giuridico degli IRCCS e delle politiche di ricerca di competenza del Ministero della Salute italiano.

La riforma migliora la governance degli IRCCS pubblici attraverso i) un miglioramento della gestione strategica, ii) una più efficace definizione dei loro poteri e delle loro aree di competenza e iii) una definizione più esaustiva delle norme sullo status del direttore scientifico degli IRCCS pubblici e del personale di ricerca.

Una specifica sottomisura differenzierà infine gli IRCCS a seconda della loro attività (monospecialistici o generalisti), creerà una rete integrata degli IRCCS e faciliterà lo scambio di know-how tra gli IRCCS e tra questi e le altre strutture del SSN italiano.

Investimento 2.1: Rafforzamento e potenziamento della ricerca biomedica del SSN.

Questo investimento consiste nel rafforzare il sistema della ricerca biomedica tramite due linee di intervento: a) il finanziamento di progetti Proof of Concept (PoC), sostenendo lo sviluppo di tecnologie con un basso grado di maturità tecnologica e promuovendo il trasferimento di tecnologie verso l'industria; b) il finanziamento di programmi o progetti di ricerca nel campo delle malattie rare e dei tumori rari e di altre malattie altamente invalidanti.

 

P.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M6C2-1

Riforma 1: revisione e aggiornamento dell'assetto regolamentare degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) e delle politiche di ricerca del Ministero della Salute, con l'obiettivo di rafforzare il rapporto fra ricerca, innovazione e cure sanitarie.

Traguardo

Entrata in vigore del decreto legislativo che riguarda il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS)

Disposizione nel decreto che indica l'entrata in vigore

N/A

N/A

N/A

T4

2022

La riforma deve riorganizzare la rete degli IRCCS per migliorare la qualità e l'eccellenza del SSN, potenziando il rapporto tra salute e ricerca e riesaminando il regime giuridico degli IRCCS e delle politiche di ricerca di competenza del Ministero della Salute italiano.

La riforma comprende misure volte a: i) rafforzare il rapporto fra ricerca, innovazione e cure sanitarie; ii) migliorare la governance degli IRCCS pubblici attraverso un miglioramento della gestione strategica degli Istituti e una più efficace definizione dei loro poteri e delle loro aree di competenza.

M6C2-2

Investimento 2.1: Rafforzamento e potenziamento della ricerca biomedica del SSN

Obiettivo

Finanziamento di progetti di ricerca su tumori rari e malattie rare

N/A

Numero

0

100

T4

2025

Attribuzione di finanziamenti a programmi o progetti di ricerca nel campo delle malattie rare e dei tumori rari. Queste patologie, ad alta complessità biomedica e spesso ad espressione multiorgano, necessitano della convergenza di elevata competenza clinica e di avanzate attività diagnostiche e di ricerca e richiedono tecnologie di eccellenza e il coordinamento di reti collaborative a livello nazionale ed europeo.
La concessione di finanziamenti per progetti di ricerca sulle malattie rare e sui tumori rari deve essere effettuata mediante procedura di gara pubblica.

Almeno 100 progetti di ricerca devono aver ricevuto una prima tranche di finanziamenti.

M6C2-3

Investimento 2.1: Rafforzamento e potenziamento della ricerca biomedica del SSN

Obiettivo

Finanziamento di progetti di ricerca sulle malattie altamente invalidanti

N/A

Numero

0

324

T4

2025

Attribuzione di finanziamenti a programmi/progetti di ricerca sulle malattie altamente invalidanti.
La concessione di finanziamenti per progetti di ricerca sulle malattie altamente invalidanti deve essere effettuata mediante procedura di gara pubblica.

Almeno 324 progetti di ricerca devono aver ricevuto una prima tranche di finanziamenti.

 

P.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

Investimento 1.1: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero.

Questo investimento consiste nel migliorare la digitalizzazione dell'assistenza sanitaria al fine di aumentare la produttività del personale e migliorare la qualità dei processi, garantendo la sicurezza dei pazienti e l'erogazione di servizi di alta qualità. L'investimento si compone di tre linee di intervento:

1.l'ammodernamento digitale del parco tecnologico ospedaliero tramite la sostituzione di modelli obsoleti con modelli tecnologicamente avanzati;

2.il potenziamento del livello di digitalizzazione delle strutture sede di DEA (Dipartimenti di emergenza e accettazione) di I livello e di II livello;

3.il potenziamento della dotazione di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva.

Investimento 1.2: Verso un ospedale sicuro e sostenibile

Questo investimento consiste nell'allineare le strutture ospedaliere alle normative antisismiche. A questo fine sono previste due diverse linee di investimento:

1.interventi di adeguamento sismico o di miglioramento delle strutture ospedaliere individuate nell'indagine delle esigenze espresse dalle Regioni;

2.interventi pluriennali volti al rinnovo e alla modernizzazione del quadro fisico e tecnologico dei beni immobili della sanità pubblica.

Investimento 1.3: Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione.

Questo investimento mira ad imprimere un profondo cambio di passo nell'infrastrutturazione tecnologica alla base dell'erogazione dell'assistenza, dell'analisi dei dati sanitari e della capacità predittiva del SSN italiano. L'investimento si compone dei due diversi progetti di seguito descritti.

1.Il completamento dell'infrastruttura e la diffusione del Fascicolo sanitario elettronico (FSE) esistente. Ciò deve essere conseguito rendendolo un ambiente di dati completamente nativi digitali e quindi omogeneo, coerente e portabile in tutto il territorio nazionale. Il FSE espleterà tre funzioni principali: in primo luogo, conferirà maggiore autonomia ai professionisti sanitari, che potranno avvalersi di una stessa fonte di informazioni cliniche per ottenere il dettaglio dell'anamnesi del paziente; in secondo luogo, diventerà per i cittadini e i pazienti il punto di accesso ai servizi fondamentali erogati dai sistemi sanitari nazionale e regionali; in terzo luogo, le amministrazioni sanitarie avranno la possibilità di utilizzare i dati clinici per effettuare analisi cliniche e migliorare l'erogazione dell'assistenza sanitaria.

2.Il rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti di analisi del Ministero della Salute, per il monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza (LEA, ossia i servizi garantiti dal SSN in tutto il paese) e la programmazione di servizi di assistenza sanitaria che siano in linea con i bisogni, l'evoluzione della struttura demografica della popolazione, i trend e il quadro epidemiologico. L'obiettivo chiave e primario del Ministero della Salute italiano è conseguito con il raggiungimento dei 4 sotto-obiettivi seguenti integrati tra loro: i) il potenziamento dell'infrastruttura del Ministero della Salute italiano, mediante l'integrazione dei dati clinici del FSE con i dati clinici, amministrativi e finanziari del Nuovo sistema informativo sanitario (NSIS) e con le altre informazioni e gli altri dati relativi alla salute nell'ambito dell'approccio "One-Health" per monitorare i LEA e garantire le attività di sorveglianza e vigilanza sanitaria; ii) il miglioramento della raccolta, del processo e della produzione di dati NSIS a livello locale, mediante la reingegnerizzazione e la standardizzazione dei processi regionali e locali di produzione di dati, al fine di ottimizzare lo strumento del NSIS per la misurazione della qualità, dell'efficienza e dell'adeguatezza del SSN; iii) lo sviluppo di strumenti di analisi avanzata per studiare fenomeni complessi e scenari predittivi al fine di migliorare la capacità di programmare i servizi sanitari e rilevare malattie emergenti; iv) la creazione di una piattaforma nazionale dove domanda ed offerta di servizi di telemedicina forniti da soggetti accreditati possano incontrarsi.

Investimento 2.2: Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario.

Questo investimento consiste nell'incrementare le borse di studio per il corso specifico di medicina generale, nell'avviare un piano di formazione sulle infezioni ospedaliere per tutto il personale del SSN, nell'attivare un percorso di acquisizione di competenze e abilità di management e digitali per professionisti sanitari del SSN e nel finanziare contratti di formazione medica specializzata.

P.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

 

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

Indicatori qualitativi
(per i traguardi)

Indicatori quantitativi
(per gli obiettivi)

Calendario indicativo per il conseguimento

Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

Unità di misura

Riferimento

Valore-obiettivo

Trimestre

Anno

M6C2-4

Investimento 1.1: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

Traguardo

Piano di riorganizzazione approvato dal Ministero della Salute/Regioni italiane

Notifica dell'approvazione

N/A

N/A

N/A

T4

2021

Approvazione del piano di riorganizzazione volto a rafforzare la capacità delle strutture ospedaliere del SSN di affrontare adeguatamente le emergenze pandemiche grazie all'incremento del numero di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva.

Il piano di riorganizzazione delle strutture ospedaliere deve incrementare il numero di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva disponibili nelle strutture del SSN.





M6C2-5

Investimento 1.1: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

Traguardo

Approvazione del Contratto istituzionale di sviluppo

Notifica della firma del Contratto istituzionale di sviluppo da parte del Ministero della Salute e delle Regioni italiane



N/A

N/A

N/A

T2

2022

Approvazione di un Contratto istituzionale di sviluppo, con il Ministero della Salute italiano quale autorità responsabile e attuativa e la partecipazione delle amministrazioni regionali insieme ad altri soggetti interessati chiave.

Il Contratto istituzionale di sviluppo è lo strumento individuato dalla legislazione nazionale vigente (disposizioni combinate degli articoli 1 e 6 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88 e dell'articolo 7 del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito dalla legge 3 agosto 2017, n. 123) per accelerare la realizzazione di progetti strategici tra loro funzionalmente connessi. Il Contratto istituzionale di sviluppo deve contenere l'elenco di tutti i siti idonei individuati per gli investimenti e degli obblighi che ciascuna Regione italiana deve assumere per garantire il conseguimento del risultato atteso. In caso di inadempienza da parte della regione il ministero della Salute procederà al commissariamento "ad acta"

M6C2-6

Investimento 1.1: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

Obiettivo

Operatività delle grandi apparecchiature sanitarie

N/A

Numero

0

3 100

T4

2024

In base a una ricognizione condotta dal Ministero della Salute, il fabbisogno complessivo di nuove grandi apparecchiature sanitarie è stato individuato in 3 133 unità da acquistare in sostituzione di tecnologie obsolete o fuori uso (vetustà maggiore di 5 anni).

Il numero e le tipologie delle apparecchiature che devono essere sostituite sono: 340 TAC a 128 strati, 190 risonanze magnetiche 1,5 T, 81 acceleratori lineari, 937 sistemi radiologici fissi, 193 angiografi, 82 gamma camere, 53 gamma camere/TAC, 34 PET TAC, 295 mammografi, 928 ecotomografi.



M6C2-7

Investimento 1.1: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici

Notifica di tutti i contratti pubblici

N/A

N/A

N/A

T4

2022

Pubblicazione delle procedure di gara nell'ambito degli accordi quadro Consip e conclusione di contratti per la fornitura di servizi per la digitalizzazione degli ospedali (sede di DEA di I e II livello)

I contratti devono comprendere l'acquisto di: a) centri di elaborazione di dati (CED), comprese ITC e lavori ausiliari, necessari per realizzare l'informatizzazione dell'intera struttura ospedaliera; b) acquisizione di tecnologie informatiche hardware e/o software, tecnologie elettromedicali, tecnologie supplementari e lavori ausiliari, necessari per realizzare l'informatizzazione dei reparti ospedalieri. L'analisi dell'attuale livello di digitalizzazione, preliminare all'attuazione dell'intervento, deve consentire di perfezionare tale valutazione in funzione delle reali esigenze di ciascuna Regione/struttura.

M6C2-8

Investimento 1.1: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

Obiettivo

Digitalizzazione delle strutture ospedaliere (DEA - Dipartimenti di emergenza e accettazione - Livello I e II)

N/A

Numero

0

280

T4

2025

Ogni struttura ospedaliera informatizzata deve disporre di un centro di elaborazione di dati (CED) necessario per realizzare l'informatizzazione dell'intera struttura ospedaliera e sufficienti tecnologie informatiche hardware e/o software, tecnologie elettromedicali, tecnologie supplementari e lavori ausiliari, necessari per realizzare l'informatizzazione di ciascun reparto ospedaliero.

M6C2-9

Investimento 1.1: Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

Obiettivo

Posti letto supplementari di terapia intensiva e semi-intensiva




N/A

Numero

0

7 700

T2

2026

La dotazione di almeno 3 500 posti letto di terapia intensiva e 4 200 posti letto di terapia semi-intensiva con la relativa apparecchiatura di ausilio alla ventilazione deve essere resa strutturale (pari a un aumento di circa il 70 % del numero di posti letto preesistenti alla pandemia).



M6C2-10

Investimento 1.2: Verso un ospedale sicuro e sostenibile

Obiettivo

Completamento degli interventi antisismici nelle strutture ospedaliere

N/A

Numero

0

109

T2

2026

Completamento di almeno 109 interventi antisismici nelle strutture ospedaliere al fine di allinearle alle norme antisismiche



.

M6C2-11

Investimento 1.3: Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione.

Obiettivo

I medici di base alimentano il Fascicolo sanitario elettronico.



N/A

Percentuale

0

85

T4

2025

L'obiettivo deve essere raggiunto tramite l'incremento del numero di tipi di documento digitalizzati nel FSE e mediante il sostegno e la formazione specialistici volti a conseguire l'aggiornamento digitale dei medici di base in tutto il paese.

M6C2-12

Investimento 1.3: Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione.

Traguardo

Il sistema della Tessera di assicurazione malattia e l'infrastruttura per l'interoperabilità del Fascicolo sanitario elettronico sono pienamente operativi.



Entrata in funzione del sistema di Tessera sanitaria elettronica
e dell'infrastruttura per l'interoperabilità del FSE.

N/A

N/A

N/A

T2

2026

Entrata in funzione del sistema di Tessera sanitaria elettronica e dell'infrastruttura per l'interoperabilità del Fascicolo sanitario elettronico. Realizzazione di un archivio centrale, dell'interoperabilità e di una piattaforma di servizi, conformemente allo standard Fast Healthcare Interoperability Resources, sfruttando le esperienze già esistenti in questo settore, con garanzia di norme di stoccaggio, sicurezza e interoperabilità.

M6C2-13

Investimento 1.3: Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione.

Obiettivo

Tutte le Regioni hanno adottato e utilizzano il Fascicolo sanitario elettronico

N/A

Numero

0

21

T2

2026

Tutte le Regioni devono creare, alimentare e utilizzare il FSE. In particolare il piano prevede: - l'integrazione/inserimento dei documenti nel FSE deve iniziare dai documenti nativi digitali; la migrazione/trasposizione ad hoc di documenti cartacei attuali o vecchi deve essere inclusa nel perimetro dell'intervento; - il sostegno finanziario a favore dei fornitori di servizi sanitari, affinché aggiornino la loro infrastruttura e per garantire che i dati, i metadati e la documentazione relativi all'assistenza sanitaria siano generati in formato digitale; - il sostegno finanziario per i fornitori di servizi sanitari che adotteranno la piattaforma nazionale, l'interoperabilità e gli standard UI/UX; - il supporto in termini di capitale umano e competenze per i fornitori di servizi sanitari e le autorità sanitarie regionali per realizzare i cambiamenti infrastrutturali e di dati necessari per l'adozione del FSE.

M6C2-14

Investimento 2.2: Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

Obiettivo

Sono assegnate borse di studio per corsi specifici di medicina generale.

N/A

Numero

0

1 800

T2

2023

Questo investimento deve essere volto all'incremento del numero di borse di studio in medicina generale, garantendo il completamento di tre cicli di apprendimento triennali.

M6C2-15

Investimento 2.2: Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

Obiettivo

Sono assegnate ulteriori borse di studio per corsi specifici di medicina generale.

N/A

Numero

1 800

2 700

T2

2024

Questo investimento deve essere volto all'incremento del numero di borse di studio in medicina generale, garantendo il completamento di tre cicli di apprendimento triennali.

M6C2-16

Investimento 2.2: Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

Obiettivo

Formazione per l'acquisizione di competenze e abilità di management e digitali per il personale del SSN

N/A

Numero

0

4 500

T2

2026

Erogazione dei corsi di formazione per l'acquisizione di competenze e abilità di management e digitali per 4 500 membri del personale del SSN

Questo investimento deve essere volto all'attivazione di un percorso di acquisizione di competenze e abilità di management e digitali per professionisti sanitari del SSN, al fine di prepararli a fronteggiare le sfide attuali e future in una prospettiva integrata, sostenibile, innovativa, flessibile e orientata al risultato.

M6C2-17

Investimento 2.2: Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

Obiettivo

Numero di contratti di formazione medica specializzata finanziati

N/A

Numero

0

4 200

T2

2026

Questo investimento fornisce il finanziamento di contratti di formazione medica specializzata che consentirà il finanziamento di 4 200 contratti di formazione supplementari per un ciclo completo di studi (5 anni).

SEZIONE 2: SOSTEGNO FINANZIARIO

Costo totale stimato del piano per la ripresa e la resilienza

Il costo totale stimato del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia è pari a 191 499 177 889 EUR.

1.Contributo finanziario

Le rate di cui all'articolo 2, paragrafo 2, sono strutturate secondo le seguenti modalità:

1.1.Prima rata (sostegno non rimborsabile):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M1C1-51

Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione primaria sulla governance del PNRR

M1C1-52

Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione primaria sulla semplificazione delle procedure amministrative per l'attuazione del PNRR.

M1C1-53

Investimento 1.9 - Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione primaria necessaria per fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

M1C1-68

Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Sistema di archiviazione per audit e controlli: informazioni per il monitoraggio dell'attuazione dell'RRF

M1C1-69

Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Traguardo

Entrata in vigore del decreto sulla semplificazione del sistema degli appalti pubblici

M1C1-1

Riforma 1.1 - Processo di acquisto ICT

Traguardo

Entrata in vigore dei decreti-legge per la riforma 1.1 "Processo di acquisto ICT"

M1C1-2

Riforma 1.3 - Cloud first e interoperabilità

Traguardo

Entrata in vigore dei decreti-legge per la riforma 1.3 "Cloud first e interoperabilità"

M1C1-29

Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del processo civile

M1C1-30

Riforma 1.5 - Riforma del processo penale

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del processo penale

M1C1-31

Riforma 1.6 - Riforma del quadro in materia di insolvenza

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del quadro in materia di insolvenza

M1C1-32

Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali civili, penali e amministrativi

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione speciale che disciplina le assunzioni nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

M1C1-54

Investimento 1.9 - Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

Obiettivo

Completamento dell'assunzione di esperti per l'attuazione del PNRR

M1C1-55

Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Per aumentare l'assorbimento degli investimenti, estendere al bilancio nazionale la metodologia adottata per il PNRR

M1C1-71

Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Traguardo

Entrata in vigore di tutte le leggi, i regolamenti e i provvedimenti attuativi (anche di diritto derivato) per il sistema degli appalti pubblici

M1C1-100

Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

Traguardo

Entrata in vigore delle disposizioni legislative per migliorare l'efficacia della revisione della spesa - Rafforzamento del Ministero delle Finanze

M1C1-101

Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

Traguardo

Adozione di una revisione dei possibili interventi per ridurre l'evasione fiscale

M1C2-1

Investimento 1 - Transizione 4.0

Traguardo

Entrata in vigore degli atti giuridici per mettere i crediti d'imposta Transizione 4.0 a disposizione dei potenziali beneficiari e istituzione del comitato scientifico

M1C3-8

Investimento 4.1 - Hub del turismo digitale

Traguardo

Aggiudicazione degli appalti per lo sviluppo del portale del turismo digitale

M2C2-7

Riforma 1.2 - Nuova normativa per la promozione della produzione e del consumo di gas rinnovabile

Traguardo

Entrata in vigore di un decreto legislativo volto a promuovere l'utilizzo del gas rinnovabile per l'utilizzo del biometano nei settori dei trasporti, industriale e residenziale e di un decreto attuativo che definisce le condizioni e i criteri relativi al suo utilizzo e al nuovo sistema di incentivi.

M2C2-37

Riforma 4.1 - Procedure più rapide per la valutazione dei progetti nel settore dei sistemi di trasporto pubblico locale con impianti fissi e nel settore del trasporto rapido di massa

Traguardo

Entrata in vigore di un decreto-legge

M2C2-41

Investimento 5.3 - Bus elettrici

Traguardo

Entrata in vigore di un decreto ministeriale che individua l'ammontare delle risorse disponibili per raggiungere lo scopo dell'intervento (filiera autobus)

M2C3-1

Investimento 2.1- Rafforzamento dell'Ecobonus e del Sismabonus per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici.

Traguardo

Entrata in vigore della proroga del superbonus

M2C4-3

Riforma 4.2 - Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati

Traguardo

Riforma del quadro giuridico per una migliore gestione e un uso sostenibile dell'acqua

M3C2-3

Riforma 2.1 - Attuazione di uno "Sportello Unico Doganale"

Traguardo

Entrata in vigore del decreto riguardante lo Sportello Unico Doganale

M4C1-1

Riforma 1.5 - Riforma delle classi di laurea; Riforma 1.6 - Riforma delle lauree abilitanti per determinate professioni; Riforma 4.1 - Riforma dei dottorati

Traguardo

Entrata in vigore delle riforme del sistema di istruzione terziaria al fine di migliorare i risultati scolastici (legislazione primaria) in materia di: a) lauree abilitanti; b) classi di laurea; c) riforma dei dottorati.

M4C1-2

Investimento 1.7 - Borse di studio per l'accesso all'università

Traguardo

Entrata in vigore di decreti ministeriali di riforma delle borse di studio al fine di migliorare l'accesso all'istruzione terziaria.

M5C1-1

Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

Traguardo

Entrata in vigore del decreto interministeriale che istituisce il programma nazionale "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL) e di un decreto interministeriale che istituisce il Piano Nazionale Nuove Competenze

M5C2-1

Riforma 1 - Legge quadro sulle disabilità

Traguardo

Entrata in vigore della legge quadro per rafforzare l'autonomia delle persone con disabilità

M5C2-5

Investimento 1 - Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell'istituzionalizzazione

Traguardo

Entrata in vigore del piano operativo

Importo della rata

11 494 252 874 EUR

1.2.Seconda rata (sostegno non rimborsabile):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M2C4-5

Investimento 3.2 - Digitalizzazione dei parchi nazionali

Traguardo

Entrata in vigore della semplificazione amministrativa e sviluppo di servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette

M5C2-9

Investimento 3 - Housing First (innanzitutto la casa) e stazioni di posta

Traguardo

Entrata in vigore del piano operativo relativo ai progetti riguardanti l'assegnazione di un alloggio e le stazioni di posta che definisce i requisiti dei progetti che possono essere presentati dagli enti locali e pubblicazione dell'invito a presentare proposte

M1C1-33

Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

Obiettivo

Avvio delle procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

M1C1-56

Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del pubblico impiego

M1C1-70

Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Traguardo

Entrata in vigore del codice riveduto dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 50/2016).

M1C1-103

Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

Traguardo

Entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato e delle disposizioni regolamentari e completamento delle procedure amministrative per incoraggiare il rispetto degli obblighi fiscali (tax compliance) e migliorare gli audit e i controlli.

M1C1-104

Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

Traguardo

Adozione di obiettivi di risparmio per le spending review relative agli anni 2023-2025

M1C3-11

Investimento 2.1 - Attrattività dei borghi

Traguardo

Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione ai comuni delle risorse destinate all'attrattività dei borghi

M2C1-1

Riforma 1.1 - Strategia nazionale per l'economia circolare

Traguardo

Entrata in vigore del decreto ministeriale per l'adozione della strategia nazionale per l'economia circolare

M2C1-2

Riforma 1.3 - Supporto tecnico alle autorità locali

Traguardo

Approvazione dell'accordo per lo sviluppo del piano d'azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali

M2C1-11

Investimento 3.3 - Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali

Traguardo

Avvio della piattaforma web e accordi con gli autori

M2C2-18

Investimento 3.5 - Ricerca e sviluppo sull'idrogeno

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici di R&S destinati a progetti di ricerca sull'idrogeno

M2C2-21

Riforma 3.2 - Misure volte a promuovere la competitività dell'idrogeno

Traguardo

Entrata in vigore degli incentivi fiscali

M2C2-38

Investimento 5.1 - Rinnovabili e batterie

Traguardo

Entrata in vigore di un decreto ministeriale

M2C2-42

Investimento 5.4 - Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica

Traguardo

Firma dell'accordo finanziario

M2C3-4

Riforma 1.1 - Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico

Traguardo

Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico

M2C4-1

Riforma 2.1 - Semplificazione e accelerazione delle procedure per l'attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico

Traguardo

Entrata in vigore della semplificazione del quadro giuridico per una migliore gestione dei rischi idrologici

M2C4-4

Riforma 4.2 "Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati"

Traguardo

Entrata in vigore del nuovo quadro giuridico relativo agli scopi irrigui

M4C1-3

Riforma 2.1 - Reclutamento dei docenti

Traguardo

Entrata in vigore della riforma della carriera degli insegnanti

M4C1-4

Investimento 3.2 - Scuola 4.0 - scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori

Traguardi

Adozione del piano Scuola 4.0 al fine di favorire la transizione digitale del sistema scolastico italiano.

M4C2-4

Riforma 1.1 - Attuazione di misure di sostegno alla R&S per promuovere la semplificazione e la mobilità

Traguardo

Entrata in vigore dei decreti ministeriali sulla semplificazione e la mobilità nella R&S collegati al fondo di finanziamento ordinario.

Importo della rata

11 494 252 874 EUR

1.3.Terza rata (sostegno non rimborsabile):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M2C4-2

Riforma 4.2 - Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati

Traguardo

Entrata in vigore della riforma volta a garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati

M1C1-3

Investimento 1.1 - Infrastrutture digitali

Traguardo

Completamento del Polo Strategico Nazionale (PSN)

M1C1-4

Investimento 1.3.1 - Piattaforma Digitale Nazionale Dati

Traguardo

Piattaforma Digitale Nazionale Dati operativa

M1C1-5

Investimento 1.5 - Cybersecurity

Traguardo

Istituzione della nuova Agenzia per la cybersicurezza nazionale

M1C1-6

Investimento 1.5 - Cybersecurity

Traguardo

Dispiego iniziale dei servizi nazionali di cybersecurity

M1C1-7

Investimento 1.5 - Cybersecurity

Traguardo

Avvio della rete dei laboratori di screening e certificazione della cybersecurity

M1C1-8

Investimento 1.5 - Cybersecurity

Traguardo

Attivazione di un'unità centrale di audit per le misure di sicurezza PSNC e NIS

M1C1-9

Investimento 1.5 - Cybersecurity

Obiettivo

Sostegno al potenziamento delle strutture di sicurezza T1

M1C1-10

Riforma 1.2 - Supporto alla trasformazione

Traguardo

Entrata in vigore del processo di creazione del Team per la Trasformazione e della NewCo

M1C1-34

Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per l'Ufficio per il processo per i tribunali civili e penali

Obiettivo

Avvio delle procedure di assunzione per i tribunali civili e penali

M1C1-35

Riforma 1.7 - Riforma delle commissioni tributarie

Traguardo

Riforma completa delle commissioni tributarie di primo e secondo grado

M1C1-36

Riforme 1.4, 1.5 e 1.6 - Riforma del processo civile e penale e riforma del quadro in materia di insolvenza

Traguardo

Entrata in vigore degli atti delegati per la riforma del processo civile e penale e la riforma del quadro in materia di insolvenza

M1C1-57

Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Entrata in vigore delle procedure amministrative per la riforma della semplificazione finalizzata all'attuazione dell'RRF

M1C1-102

Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

Traguardo

Adozione di una relazione sull'efficacia delle pratiche utilizzate da amministrazioni selezionate per valutare l'elaborazione e l'attuazione di piani di risparmio.

M1C1-105

Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

Obiettivo

Numero più elevato di "lettere di conformità"

M1C1-106

Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

Obiettivo

Ridurre il numero di "lettere di conformità" che rappresentano falsi positivi

M1C1-107

Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

Obiettivo

Aumentare il gettito fiscale generato dalle "lettere di conformità"

M1C2-6

Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2021

M1C2-7

Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) in materia di energia.

M1C2-8

Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi (anche di diritto derivato, se necessario) per l'effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2021

M1C3-6

Riforma 3.1 - Criteri ambientali minimi per eventi culturali

Traguardo

Entrata in vigore di un decreto che stabilisca i criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici per eventi culturali finanziati con fondi pubblici

M2C1-3

Investimento 2.1 - Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

Traguardo

Pubblicazione della graduatoria finale nell'ambito del regime di incentivi alla logistica

M2C1-4

Investimento 2.2 - Parco agrisolare

Obiettivo

Assegnazione delle risorse ai beneficiari in % delle risorse finanziarie totali assegnate all'investimento

M2C2-8

Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

Traguardo

Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per incrementare la capacità di rete

M2C2-12

Investimento 2.2 - Interventi su resilienza climatica delle reti

Traguardo

Aggiudicazione dei progetti per aumentare la resilienza delle reti del sistema elettrico

M3C2-1

Riforma 1.1 – Semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica

Traguardo

Entrata in vigore delle modifiche legislative connesse alla semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica

M3C2-2

Riforma 1.2 – Aggiudicazione competitiva delle concessioni nelle aree portuali

Traguardo

Entrata in vigore del regolamento relativo alle concessioni portuali

M3C2-4

Riforma 1.3 - Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing

Traguardo

Entrata in vigore della semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing

M4C1-5

Riforma 1.3 - Riforma dell'organizzazione del sistema scolastico; Riforma 1.2 - Riforma del sistema ITS; Riforma 1.1 - Riforma degli istituti tecnici e professionali; Riforma 1.4 - Riforma del sistema di orientamento

Traguardi

Adozione delle riforme del sistema di istruzione primaria e secondaria al fine di migliorare i risultati scolastici.

M4C1-6

Riforma 2.2 - Scuola di Alta Formazione e formazione obbligatoria dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione volta a costruire un sistema di formazione di qualità per le scuole.

M4C2-1

Investimento 1.2 - Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori

Obiettivo

Numero di studenti che hanno ottenuto una borsa di ricerca

M5C1-2

Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

Traguardo

Entrata in vigore, a livello regionale, di tutti i piani per i centri per l'impiego (PES)

M5C1-6

Investimento 1 - Potenziamento dei centri per l'impiego (PES)

Obiettivo

Per i centri per l'impiego (PES), attuazione delle attività previste nel piano di potenziamento nel triennio 2021-2023.

M5C1-8

Riforma 2 - Lavoro sommerso

Traguardo

Entrata in vigore di un piano nazionale e della tabella di marcia attuativa per la lotta al lavoro sommerso in tutti i settori economici.

M5C1-12

Investimento 2 – Sistema di certificazione della parità di genere

Traguardo

Entrata in vigore del sistema di certificazione della parità di genere e relativi meccanismi di incentivazione per le imprese.

M5C2-7

Investimento 2 - Percorsi di autonomia per persone con disabilità

Obiettivo

Realizzazione da parte dei distretti sociali di almeno un progetto relativo alla ristrutturazione degli spazi domestici e/o alla fornitura di dispositivi ICT alle persone con disabilità, insieme a una formazione sulle competenze digitali

M5C3-1

Investimento 1.1.1 - Aree interne: potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità

Traguardo

Aggiudicazione dell'offerta per gli interventi volti a migliorare i servizi e le infrastrutture sociali nelle aree interne e per il sostegno alle farmacie nei comuni con meno di 3000 abitanti

M6C2-1

Riforma 1 - revisione e aggiornamento dell'assetto regolamentare degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) e delle politiche di ricerca del Ministero della Salute, con l'obiettivo di rafforzare il rapporto fra ricerca, innovazione e cure sanitarie.

Traguardo

Entrata in vigore del decreto legislativo che riguarda il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS)

Importo della rata

11 494 252 874 EUR

1.4.Quarta rata (sostegno non rimborsabile):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M1C1-11

Investimento 1.6.6 – Digitalizzazione della Guardia di Finanza

Obiettivo

Guardia di Finanza – Acquisto di servizi professionali di scienza dei dati T1

M1C1-37

Riforme 1.4 e 1.5 - Riforma del processo civile e penale

Traguardo

Entrata in vigore della riforma del processo civile e penale

M1C1-58

Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Entrata in vigore degli atti giuridici per la riforma del pubblico impiego

M1C1-72

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Traguardo

Sono approvate le misure per ridurre i tempi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni agli operatori economici

M1C1-73

Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Traguardo

Entrata in vigore della riforma del codice dei contratti pubblici.

M1C1-74

Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Traguardo

Entrata in vigore di tutte le necessarie misure di esecuzione e delle norme di diritto derivato per la riforma relativa alla semplificazione del codice dei contratti pubblici

M1C1-109

Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

Obiettivo

Inviare le prime dichiarazioni IVA precompilate

M2C2-14

Investimento 3.3 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale

Traguardo

Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per lo sviluppo di stazioni di rifornimento a idrogeno

M2C2-16

Investimento 3.4 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario

Traguardo

Assegnazione di risorse per la sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario

M2C2-20

Riforma 3.1 - Semplificazione amministrativa e riduzione degli ostacoli normativi alla diffusione dell'idrogeno

Traguardo

Entrata in vigore dei provvedimenti legislativi necessari

M2C2-27

Investimento 4.3 - Sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per lo sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica M1

M2C2-33

Investimento 4.4.2 - Rinnovo del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni alimentati con combustibili puliti e servizio universale

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per il rinnovo della flotta treni per il trasporto pubblico regionale con treni alimentati con combustibili puliti e servizio universale

M2C3-2

Investimento 2.1- Rafforzamento dell'Ecobonus e del Sismabonus per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici.

Obiettivo

Ristrutturazione edilizia Superbonus e Sismabonus T1

M4C1-9

Investimento 1.1 - Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia

Traguardo

Aggiudicazione dei contratti di lavoro per la costruzione, la riqualificazione e la messa in sicurezza di asili nido, scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura della prima infanzia.

M5C2-3

Riforma 2 - Riforma relativa alle persone anziane non autosufficienti

Traguardo

Entrata in vigore di una legge quadro che rafforzi gli interventi a favore degli anziani non autosufficienti

M5C3-8

Investimento 1.3 - Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore

Obiettivo

Supporto educativo ai minori (prima parte)

Importo della rata

2 298 850 575 EUR

1.5.Quinta rata (sostegno non rimborsabile):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M1C1-12

Investimento 1.3.2 - Single Digital Gateway

Obiettivo

Single Digital Gateway

M1C1-13

Investimento 1.4.6 - Mobilità come servizio per l'Italia

Traguardo

Soluzioni M1 di mobilità come servizio

M1C1-14

Investimento 1.6.5 – Digitalizzazione del Consiglio di Stato

Obiettivo

Consiglio di Stato – Documentazione giudiziaria disponibile per analisi nel data warehouse T1

M1C1-38

Riforma 1.8 - Digitalizzazione della giustizia

Traguardo

Digitalizzazione del sistema giudiziario

M1C1-59

Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Entrata in vigore della gestione strategica delle risorse umane nella pubblica amministrazione

M1C1-75

Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Pieno funzionamento del Sistema Nazionale di eProcurement

M1C1-76

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-77

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-78

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-79

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-80

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-81

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-82

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-83

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-84

Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Tempo medio tra la pubblicazione del bando e l'aggiudicazione del contratto

M1C1-85

Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Tempo medio tra l'aggiudicazione del contratto e la realizzazione dell'infrastruttura

M1C1-86

Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Personale della pubblica amministrazione formato grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici

M1C1-87

Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Stazioni appaltanti che usano sistemi dinamici di acquisizione

M1C1-110

Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

Traguardo

Riclassificazione del bilancio generale dello Stato con riferimento alla spesa ambientale e alla spesa che promuove la parità di genere

M1C2-4

Riforma 1 - Riforma del sistema della proprietà industriale

Traguardo

Entrata in vigore di un decreto legislativo di riforma del codice della proprietà industriale e pertinenti strumenti attuativi

M1C2-9

Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2022

M1C2-10

Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi (anche di diritto derivato, se necessario) per l'effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2022

M1C3-4

Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica nei cinema, nei teatri e nei musei

Obiettivo

Interventi in musei e siti culturali statali, sale teatrali e cinema ultimati (prima parte)

M1C3-7

Investimento 3.3 - Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici all'ente attuatore/ai beneficiari per tutti gli interventi volti a gestire la transizione digitale e verde degli operatori culturali

M1C3-10

Riforma 4.1 - Ordinamento delle professioni delle guide turistiche

Traguardo

Definizione di uno standard nazionale per le guide turistiche

M2C1-5

Investimento 2.2 - Parco agrisolare

Obiettivo

Assegnazione delle risorse ai beneficiari in % delle risorse finanziarie totali assegnate all'investimento

M2C2-1

Investimento 1.3 - Promozione impianti innovativi (incluso off-shore)

Traguardo

Aggiudicazione del progetto per lo sviluppo di infrastrutture off-shore

M2C2-4

Investimento 1.4 - Sviluppo del biometano secondo criteri per la promozione dell'economia circolare

Obiettivo

Produzione supplementare di biometano

M2C2-22

Investimento 4.1 - Investimenti nella mobilità "soft" (piano nazionale delle ciclovie)

Obiettivo

Piste ciclabili supplementari T1

M2C2-24

Investimento 4.1 - Investimenti nella mobilità "soft" (piano nazionale delle ciclovie) - Investimento 4.2 - Sviluppo di sistemi di trasporto rapido di massa (metropolitana, streetcar, BRT)

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'allestimento di piste ciclabili, metropolitane, filovie e funicolari nelle aree metropolitane

M2C2-32

Investimento 4.4.1 - Rinnovo della flotta autobus per il trasporto pubblico regionale con mezzi alimentati con combustibili puliti

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per il rinnovo del parco autobus per il trasporto pubblico regionale con veicoli alimentati con combustibili puliti

M2C4-6

Investimento 3.2 - Digitalizzazione dei parchi nazionali

Obiettivo

Semplificazione amministrativa e sviluppo di servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette

M3C2-6

Investimento 2.2 - Digitalizzazione della gestione del traffico aereo

Obiettivo

Digitalizzazione della gestione del traffico aereo: siti dotati di sistema di gestione del traffico aereo

M4C1-10

Riforma 2.1 - Riforma del sistema di reclutamento dei docenti; Riforma 1.3 - Riforma dell'organizzazione del sistema scolastico; Riforma 1.2 - Riforma del sistema ITS; Riforma 1.1 - Riforma degli istituti tecnici e professionali; Riforma 1.4 - Riforma del sistema di orientamento; Riforma 1.5 - Riforma delle classi di laurea; Riforma 1.6 - Riforma delle lauree abilitanti per determinate professioni

Traguardo

Entrata in vigore delle disposizioni per l'efficace attuazione e applicazione di tutte le misure relative alle riforme dell'istruzione primaria, secondaria e terziaria, ove necessario.

M4C1-11

Investimento 1.7 - Borse di studio per l'accesso all'università

Obiettivo

Borse di studio per l'accesso all'università assegnate

M5C1-16

Investimento 4 - Servizio Civile Universale

Obiettivo

Persone che hanno partecipato al programma "Servizio Civile Universale" e ottenuto la relativa certificazione nel triennio 2021-2023.

M5C3-3

Investimento 1.1.2 - Aree interne: strutture sanitarie di prossimità territoriale

Obiettivo

Sostegno alle farmacie rurali nei comuni con meno di 3 000 abitanti (prima parte)

Importo della rata

8 045 977 011 EUR

1.6.Sesta rata (sostegno non rimborsabile):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M1C1-15

Investimento 1.6.6 – Digitalizzazione della Guardia di Finanza

Obiettivo

Guardia di Finanza – Acquisto di servizi professionali di scienza dei dati T2

M1C1-16

Investimento 1.6.5 – Digitalizzazione del Consiglio di Stato

Obiettivo

Consiglio di Stato – Documentazione giudiziaria disponibile per analisi nel data warehouse T2

M1C1-39

Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali civili e penali

Obiettivo

Conclusione delle procedure di assunzione per i tribunali civili e penali

M1C1-40

Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

Obiettivo

Conclusione delle procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

M1C1-41

Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali amministrativi regionali

M1C1-42

Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario del Consiglio di Stato

M1C1-108

Riforma 1.15 - Riforma del sistema di contabilità pubblica

Traguardo

Approvazione del quadro concettuale, della serie di principi di contabilità per competenza e del piano contabile multidimensionale

M1C1-111

Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

Traguardo

Completamento della spending review annuale per il 2023, con riferimento all'obiettivo di risparmio fissato nel 2022 per il 2023

M1C1-112

Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

Obiettivo

Migliorare la capacità operativa dell'amministrazione fiscale, come indicato nel "Piano della performance 2021-2023" dell'Agenzia delle Entrate.

M1C2-2

Investimento 1 - Transizione 4.0

Obiettivo

Crediti d'imposta Transizione 4.0 concessi alle imprese sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate nel periodo 2021-2022

M1C3-9

Investimento 4.1 - Hub del turismo digitale

Obiettivo

Coinvolgimento degli operatori turistici nell'hub del turismo digitale

M2C2-6

Riforma 1.1 - Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti rinnovabili onshore e offshore, nuovo quadro giuridico per sostenere la produzione da fonti rinnovabili e proroga dei tempi e dell'ammissibilità degli attuali regimi di sostegno

Traguardo

Entrata in vigore di un quadro giuridico per la semplificazione delle procedure di autorizzazione per la costruzione di strutture per le rinnovabili onshore e offshore

M2C2-29

Investimento 4.3 - Sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica

Obiettivo

Numero di stazioni di ricarica rapida in autostrada

M2C2-29bis

Investimento 4.3 - Sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica

Obiettivo

Numero di stazioni di ricarica rapida nelle aree urbane

M2C2-31

Investimento 4.4.3 - Rinnovo parco veicoli dei Vigili del Fuoco

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per il rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

M3C2-5

Investimento 2.1 - Digitalizzazione della catena logistica

Obiettivo

Digitalizzazione della catena logistica

M4C1-8

Investimento 1.3 - Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola

Traguardo

Aggiudicazione dei contratti di lavoro per gli interventi di costruzione e riqualificazione di strutture sportive e palestre previsti dal decreto del Ministero dell'Istruzione.

M5C1-9

Riforma 2 - Lavoro sommerso

Traguardo

Piena attuazione delle misure incluse nel piano nazionale in linea con la tabella di marcia

M5C2-2

Riforma 1 - Legge quadro sulle disabilità

Traguardo

Entrata in vigore della legge quadro e adozione da parte del governo dei decreti legislativi che sviluppano le disposizioni previste dalla legge quadro per rafforzare l'autonomia delle persone con disabilità

M5C2-4

Riforma 2 - Riforma relativa alle persone anziane non autosufficienti

Traguardo

Entrata in vigore dei decreti legislativi che sviluppano le disposizioni previste dalla legge quadro per rafforzare gli interventi a favore delle persone anziane non autosufficienti

M5C3-5

Investimento 1.2 - Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie

Traguardo

Aggiudicazione di appalti per interventi sui beni confiscati alla criminalità organizzata

Importo della rata

2 298 850 575 EUR

1.7.Settima rata (sostegno non rimborsabile):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M1C1-17

Investimento 1.1 - Infrastrutture digitali

Obiettivo

Migrazione verso il Polo Strategico Nazionale T1

M1C1-18

Investimento 1.3.1 - Piattaforma Digitale Nazionale Dati

Obiettivo

Le API nella Piattaforma Digitale Nazionale Dati T1

M1C1-19

Investimento 1.5 - Cybersecurity

Obiettivo

Sostegno al potenziamento delle strutture di sicurezza T2

M1C1-20

Investimento 1.5 - Cybersecurity

Traguardo

Dispiego integrale dei servizi nazionali di cybersecurity

M1C1-21

Investimento 1.5 - Cybersecurity

Traguardo

Completamento della rete dei laboratori e dei centri di valutazione per la valutazione e certificazione della cybersecurity

M1C1-22

Investimento 1.5 - Cybersecurity

Traguardo

Piena operatività dell'unità di audit per le misure di sicurezza PSNC e NIS con il completamento di almeno 30 ispezioni

M1C1-43

Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali ordinari civili (primo grado)

M1C1-44

Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario della Corte d'appello civile (secondo grado)

M1C1-60

Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Attuazione completa (compresi tutti gli atti delegati) della semplificazione e digitalizzazione di una serie di 200 procedure critiche che interessano direttamente cittadini e imprese

M1C1-88

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-89

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-90

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-91

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-92

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-93

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-94

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-95

Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

Obiettivo

Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

M1C1-96

Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Tempo medio tra la pubblicazione del bando e l'aggiudicazione del contratto

M1C1-97

Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Tempo medio tra l'aggiudicazione del contratto e la realizzazione dell'infrastruttura

M1C1-98

Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Personale della pubblica amministrazione formato grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici

M1C1-99

Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

Obiettivo

Stazioni appaltanti che usano sistemi dinamici di acquisizione

M1C1-113

Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

Obiettivo

Numero più elevato di "lettere di conformità"

M1C1-114

Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

Obiettivo

Aumentare il gettito fiscale generato dalle "lettere di conformità"

M1C2-11

Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2023

M1C2-12

Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi (anche di diritto derivato, se necessario) per l'effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2023

M2C1-6

Investimento 2.2 - Parco agrisolare

Obiettivo

Assegnazione delle risorse ai beneficiari in % delle risorse finanziarie totali assegnate all'investimento

M2C1-7

Investimento 2.3 - Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare

Obiettivo

Sostegno agli investimenti nell'innovazione nell'economia circolare e nella bioeconomia

M2C2-9

Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

Obiettivo

Smart grid - Incrementare la capacità di rete per la distribuzione di energie rinnovabili

M2C2-25

Investimento 4.2 - Sviluppo di sistemi di trasporto rapido di massa (metropolitana, streetcar, BRT)

Obiettivo

Numero di km di infrastruttura di trasporto pubblico T1

M2C2-28

Investimento 4.3 - Sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per lo sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica M2

M2C2-34

Investimento 4.4.1 - Rinnovo del parco autobus per il trasporto pubblico regionale con veicoli alimentati con combustibili puliti

Obiettivo

Numero di autobus a emissioni zero T1

M2C2-34bis

Investimento 4.4.2 - Rinnovo del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni alimentati con combustibili puliti e servizio universale

Obiettivo

Numero di treni a emissioni zero T1

M2C2-40

Investimento 5.1.3 - Industria delle batterie

Obiettivo

Capacità di produzione di energia delle batterie prodotte

M4C1-7

Investimento 1.4 - Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado e alla riduzione dell'abbandono scolastico

Obiettivo

Studenti o giovani che hanno frequentato attività di tutoraggio o corsi di orientamento post diploma.

M4C1-12

Investimento 4.1 - Estensione del numero di dottorati di ricerca e dottorati innovativi orientati alla ricerca, per la Pubblica Amministrazione e il patrimonio culturale

Obiettivo

Borse di dottorato assegnate ogni anno (su tre anni)

M4C1-13

Investimento 2.1 - Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico

Obiettivo

Formazione di dirigenti scolastici, insegnanti e personale amministrativo

M4C1-14

Riforma 2.1 - Reclutamento dei docenti

Obiettivo

Insegnanti reclutati con il nuovo sistema di reclutamento.

M4C1-15

Investimento 1.7 - Borse di studio per l'accesso all'università

Obiettivo

Borse di studio per l'accesso all'università assegnate.

M4C2-3

Investimento 3.3 - Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l'assunzione dei ricercatori dalle imprese

Obiettivo

Numero di borse di dottorato innovative assegnate

Importo della rata

6 321 839 080 EUR

1.8.Ottava rata (sostegno non rimborsabile):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M1C1-23

Investimento 1.4.6 -

Mobilità come servizio per l'Italia

Traguardo

Soluzioni di mobilità come servizio

M1C1-24

Investimento 1.7.1 -

Servizio civile digitale

Obiettivo

Cittadini partecipanti a iniziative di formazione promosse da enti certificati senza fini di lucro e volontari

M1C1-25

Investimento 1.6.6 - Digitalizzazione della Guardia di Finanza

Traguardo

Sviluppare i sistemi informativi operativi utilizzati per combattere la criminalità economica

M1C1-61

Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Completare l'attuazione (compresi tutti gli atti delegati) della semplificazione e digitalizzazione di un'ulteriore serie di 50 procedure critiche che interessano direttamente cittadini

M1C1-62

Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Migliorare l'assorbimento degli investimenti

M1C1-115

Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

Traguardo

Completamento della spending review annuale per il 2024, con riferimento all'obiettivo di risparmio fissato nel 2022 e nel 2023 per il 2024.

M1C2-3

Investimento 1 - Transizione 4.0

Obiettivo

Crediti d'imposta Transizione 4.0 concessi alle imprese sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate nel periodo 2021-2023

M4C1-16

Investimento 3.1 - Nuove competenze e nuovi linguaggi

Obiettivo

Scuole che hanno attivato progetti di orientamento STEM nel 2024/25.

M4C1-17

Investimento 3.1 - Nuove competenze e nuovi linguaggi

Obiettivo

Corsi annuali di lingua e metodologia erogati a insegnanti.

M5C1-10

Riforma 2 - Lavoro sommerso

Obiettivo

Aumento del numero di ispezioni sul lavoro

M5C3-6

Investimento 1.2 - Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie

Obiettivo

Riutilizzo dei beni confiscati alle mafie (prima parte)

Importo della rata

2 298 850 575 EUR

1.9.Nona rata (sostegno non rimborsabile):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M1C1-116

Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

Obiettivo

Riduzione dell'evasione fiscale come definita dall'indicatore "propensione all'evasione"

M1C2-5

Investimento 6 - Investimento nel sistema della proprietà industriale

Obiettivo

Progetti sostenuti da opportunità di finanziamento connesse alla proprietà industriale

M1C2-13

Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

Traguardo

Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2024

M1C2-14

Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

Obiettivo

Installazione di milioni di contatori intelligenti di seconda generazione.

M1C3-1

Investimento 1.1 - Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale

Obiettivo

Utenti formati attraverso la piattaforma di e-learning sui beni culturali

M1C3-2

Investimento 1.1 - Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale

Obiettivo

Risorse digitali prodotte e pubblicate nella Biblioteca digitale

M1C3-5

Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica nei cinema, nei teatri e nei musei

Obiettivo

Interventi in musei e siti culturali statali, sale teatrali e cinema ultimati (seconda parte)

M2C2-30

Investimento 4.3 - Sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica

Obiettivo

Numero di stazioni di ricarica rapida in autostrada

M2C2-30bis

Investimento 4.3 - Sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica

Obiettivo

Numero di stazioni di ricarica rapida nelle aree urbane

M2C2-39

Investimento 5.1.1 - Tecnologia fotovoltaica

Obiettivo

Capacità di produzione di energia dei pannelli fotovoltaici prodotti

M2C3-3

Investimento 2.1- Rafforzamento dell'Ecobonus e del Sismabonus per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici.

Obiettivo

Ristrutturazione edilizia Superbonus e Sismabonus T2

M4C1-18

Investimento 1.1 - Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia

Obiettivo

Attivazione di nuovi posti per servizi di educazione e cura per la prima infanzia (fascia 0-6 anni).

M4C1-19

Investimento 3.2 - Scuola 4.0 - scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori

Obiettivo

Trasformazione delle classi in ambienti di apprendimento innovativi grazie a Scuola 4.0.

M4C1-20

Investimento 1.5 - Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS)

Obiettivo

Numero di studenti iscritti al sistema di formazione professionale terziaria (ITS)

M4C2-2

Investimento 2.2 - Partenariati per la ricerca e l'innovazione - Orizzonte Europa

Obiettivo

Numero di progetti presentati da imprese aggiudicatarie

M5C1-3

Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

Obiettivo

Destinatari del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL)

M5C1-4

Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

Obiettivo

Partecipazione dei beneficiari del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL) alla formazione professionale

M5C1-5

Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

Obiettivo

Per i centri per l'impiego (PES) in ciascuna Regione, soddisfare i criteri del livello essenziale delle prestazioni PES quali definiti nel programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL).

M5C1-7

Investimento 1 - Potenziamento dei centri per l'impiego (PES)

Obiettivo

Per i centri per l'impiego (PES), il completamento delle attività previste nel piano di potenziamento nel triennio 2021-2023.

M5C1-15

Investimento 3 - Sistema duale

Obiettivo

Persone che hanno partecipato al sistema duale e ottenuto la relativa certificazione nel quinquennio 2021-2025.

M5C3-2

Investimento 1.1.1 - Aree interne: potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità

Obiettivo

Servizi e infrastrutture sociali nuovi e migliorati accessibili ai destinatari dei comuni nelle aree interne e nel Mezzogiorno.

M6C2-2

Investimento 2.1 - Rafforzamento e potenziamento della ricerca biomedica del SSN

Obiettivo

Finanziamento di progetti di ricerca su tumori rari e malattie rare

M6C2-3

Investimento 2.1 - Rafforzamento e potenziamento della ricerca biomedica del SSN

Obiettivo

Finanziamento di progetti di ricerca sulle malattie altamente invalidanti

Importo della rata

4 597 701 149 EUR

1.10.Decima rata (sostegno non rimborsabile):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M1C1-117

Riforma 1.15 - Riforma del sistema di contabilità pubblica

Obiettivo

Enti pubblici formati per la transizione al nuovo sistema di contabilità per competenza

M1C1-119

Riforma 1.14 - Riforma del quadro fiscale subnazionale

Traguardo

Entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato per l'attuazione del federalismo fiscale regionale

M1C1-120

Riforma 1.14 - Riforma del quadro fiscale subnazionale

Traguardo

Entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato per l'attuazione del federalismo fiscale regionale

M3C2-7

Investimento 2.2 - Digitalizzazione della gestione del traffico aereo

Traguardo

Digitalizzazione della gestione del traffico aereo: entrata in funzione di nuovi strumenti

M5C1-11

Riforma 2 - Lavoro sommerso

Obiettivo

Riduzione dell'incidenza del lavoro sommerso

M5C2-6

Investimento 1 - Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell'istituzionalizzazione

Obiettivo

I distretti sociali devono produrre almeno uno dei seguenti risultati: i) sostegno ai genitori, ii) autonomia delle persone anziane, iii) servizi a domicilio per gli anziani o iv) sostegno agli assistenti sociali al fine di prevenire i burn-out

M5C2-8

Investimento 2 - Percorsi di autonomia per persone con disabilità

Obiettivo

Le persone con disabilità hanno beneficiato del rinnovo dello spazio domestico e/o la fornitura di dispositivi ICT. I servizi devono essere accompagnati da una formazione sulle competenze digitali.

M5C2-10

Investimento 3 - Housing First (innanzitutto la casa) e stazioni di posta

Obiettivo

Presa in carico, per almeno 6 mesi, delle persone che vivono in condizioni di grave deprivazione materiale mediante i progetti Housing First e le stazioni di posta.

M1C1-26

Investimento 1.1 - Infrastrutture digitali

Obiettivo

Migrazione verso il Polo Strategico Nazionale T2

M1C1-27

Investimento 1.3.1 - Piattaforma Digitale Nazionale Dati

Obiettivo

Le API nella Piattaforma Digitale Nazionale Dati T2

M1C1-28

Investimento 1.7.2 - Rete dei servizi di facilitazione digitale

Obiettivo

Numero di cittadini partecipanti alle nuove iniziative di formazione erogate dai centri per la facilitazione digitale

M1C1-45

Riforme 1.4 e 1.5 - Riforma del processo civile e penale

Obiettivo

Riduzione della durata dei procedimenti civili

M1C1-46

Riforme 1.4 e 1.5 - Riforma del processo civile e penale

Obiettivo

Riduzione della durata dei procedimenti penali

M1C1-47

Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali ordinari civili (primo grado)

M1C1-48

Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario della Corte d'appello civile (secondo grado)

M1C1-49

Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali amministrativi regionali (primo grado).

M1C1-50

Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

Obiettivo

Riduzione dell'arretrato giudiziario del Consiglio di Stato

M1C1-63

Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Traguardo

Completare la semplificazione e creare un repertorio di tutte le procedure e dei relativi regimi amministrativi con piena validità giuridica su tutto il territorio nazionale

M1C1-64

Investimento 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Obiettivo

Istruzione e formazione

M1C1-65

Investimento 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Obiettivo

Istruzione e formazione

M1C1-66

Investimento 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Obiettivo

Istruzione e formazione

M1C1-67

Investimento 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

Obiettivo

Istruzione e formazione

M1C1-118

Riforma 1.15 - Riforma del sistema di contabilità pubblica

Traguardo

Entrata in vigore della riforma della contabilità per competenza per almeno il 90 % dell'intero settore pubblico.

M1C1-121

Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

Obiettivo

Riduzione dell'evasione fiscale come definita dall'indicatore "propensione all'evasione"

M1C1-122

Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

Traguardo

Completamento della spending review annuale per il 2025, con riferimento all'obiettivo di risparmio fissato nel 2022, 2023 e 2024 per il 2025.

M1C3-3

Investimento 1.2 - Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura

Obiettivo

Interventi di miglioramento dell'accessibilità fisica e cognitiva nei luoghi di cultura

M2C1-8

Investimento 2.3 - Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare

Obiettivo

Sostegno agli investimenti nell'innovazione nell'economia circolare e nella bioeconomia

M2C1-9

Investimento 2.2 - Parco agrisolare

Obiettivo

Generazione di energia da installazioni agrivoltaiche

M2C1-10

Investimento 2.1 - Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

Obiettivo

Interventi per migliorare la logistica nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

M2C1-12

Investimento 3.3 - Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali

Obiettivo

Materiale audiovisivo sulla transizione ambientale

M2C2-2

Investimento 1.3 - Promozione di sistemi innovativi (incluso off-shore)

Obiettivo

Sviluppo di infrastrutture off-shore

M2C2-3

Investimento 1.4 - Sviluppo del biometano secondo criteri per la promozione dell'economia circolare

Obiettivo

Sostituzione di trattori agricoli

M2C2-5

Investimento 1.4 - Sviluppo del biometano secondo criteri per la promozione dell'economia circolare

Obiettivo

Produzione supplementare di biometano

M2C2-10

Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

Obiettivo

Smart grid - Incrementare la capacità di rete per la distribuzione di energie rinnovabili

M2C2-11

Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

Obiettivo

Smart grid - Elettrificazione dei consumi energetici

M2C2-13

Investimento 2.2 - Interventi su resilienza climatica delle reti

Obiettivo

Aumentare la resilienza delle reti del sistema elettrico

M2C2-15

Investimento 3.3 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale

Obiettivo

Sviluppo di stazioni di rifornimento a idrogeno

M2C2-17

Investimento 3.4 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario

Obiettivo

Numero di stazioni di rifornimento a idrogeno

M2C2-19

Investimento 3.5 - Ricerca e sviluppo sull'idrogeno

Obiettivo

Numero di progetti di ricerca e sviluppo sull'idrogeno

M2C2-23

Investimento 4.1 - Investimenti nella mobilità "soft" (piano nazionale delle ciclovie)

Obiettivo

Piste ciclabili supplementari T2

M2C2-26

Investimento 4.2 - Sviluppo di sistemi di trasporto rapido di massa (metropolitana, streetcar, "bus rapid transit")

Obiettivo

Numero di km di infrastruttura di trasporto pubblico T2

M2C2-35

Investimento 4.4.1 - Rinnovo del parco autobus per il trasporto pubblico regionale con veicoli alimentati con combustibili puliti

Obiettivo

Numero di autobus a emissioni zero T2

M2C2-35bis

Investimento 4.4.2 - Rinnovo del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni alimentati con combustibili puliti e servizio universale

Obiettivo

Numero di treni a emissioni zero T2

M2C2-36

Investimento 4.4.3 - Rinnovo parco veicoli dei Vigili del Fuoco

Obiettivo

Numero di veicoli puliti per il rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

M2C2-43

Investimento 5.4 - Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica

Obiettivo

Venture capital raccolto per sostenere la transizione ecologica

M4C1-21

Investimento 1.2 - Piano di estensione del tempo pieno

Obiettivo

Strutture destinate all'accoglienza degli studenti oltre l'orario scolastico.

M4C1-22

Investimento 1.3 - Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola

Obiettivo

M² realizzati o riqualificati da destinare a palestre o strutture sportive.

M4C1-23

Investimento 3.4 - Didattica e competenze universitarie avanzate

Obiettivo

Nuovi dottorati di ricerca assegnati nell'arco di tre anni in programmi dedicati alle transizioni digitale e ambientale.

M4C1-24

Investimento 1.6 - Orientamento attivo nella transizione scuola-università

Obiettivo

Studenti che hanno frequentato corsi di transizione scuola-università.

M4C1-25

Investimento 1.4 - Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado e alla riduzione dell'abbandono scolastico

Obiettivo

Divario nel tasso di abbandono scolastico nell'istruzione secondaria nel 2024.

M4C1-26

Investimento 3.3 - Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell'edilizia scolastica

Obiettivo

M² di edifici scolastici ristrutturati.

M5C1-13

Investimento 2 – Sistema di certificazione della parità di genere

Obiettivo

Ottenimento, da parte delle imprese, della certificazione della parità di genere.

M5C1-14

Investimento 2 – Sistema di certificazione della parità di genere

Obiettivo

Ottenimento della certificazione della parità di genere da parte delle imprese sostenute attraverso l'assistenza tecnica.

M5C3-4

Investimento 1.1.2 - Aree interne: strutture sanitarie di prossimità territoriale

Obiettivo

Sostegno alle farmacie in comuni di aree interne con meno di 3 000 abitanti (seconda parte)

M5C3-7

Investimento 1.2 - Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie

Obiettivo

Riutilizzo dei beni confiscati alle mafie (seconda parte)

M5C3-9

Investimento 1.3 - Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore

Obiettivo

Supporto educativo ai minori (seconda parte)

Importo della rata

8 535 686 161 EUR



2.Prestito

Le rate di cui all'articolo 3, paragrafo 2, sono strutturate secondo le seguenti modalità:

2.1.Prima rata (sostegno sotto forma di prestito):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M4C2-10

Investimento 2.1 - IPCEI

Traguardo

Varo dell'invito a manifestare interesse per l'identificazione dei progetti nazionali, compresi i progetti IPCEI microelettronica

M1C2-26

Investimento 5.1 - Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/81 gestito da SIMEST

Traguardo

Entrata in vigore del rifinanziamento del Fondo 394/81 e adozione della politica di investimento

M1C2-27

Investimento 5.1 - Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/81 gestito da SIMEST

Obiettivo

PMI che hanno fruito del sostegno dal Fondo 394/81

M2C1-14

Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Traguardo

Entrata in vigore del decreto ministeriale

M2C4-8

Investimento 1.1 - Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione

Traguardo

Piano operativo per un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per l'individuazione dei rischi idrologici

M3C1-1

Riforma 1.1 - Accelerazione dell'iter di approvazione del contratto tra MIMS e RFI

Traguardo

Entrata in vigore di una modifica legislativa sull'iter di approvazione dei Contratti di Programma (CdP)

M3C1-2

Riforma 1.2 – Accelerazione dell'iter di approvazione dei progetti ferroviari

Traguardo

Entrata in vigore di una modifica normativa che riduca la durata dell'iter di autorizzazione dei progetti da 11 a 6 mesi.

M3C1-21

Riforma 2.1 - Attuazione del recente "Decreto Semplificazioni" (convertito nella legge 11 settembre 2020, n. 120) mediante l'emanazione di un decreto relativo all'attuazione di "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti"

Traguardo

Entrata in vigore delle "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti"

M3C1-22

Riforma 2.2 – Trasferimento della titolarità di ponti e viadotti delle strade di secondo livello ai titolari delle strade di primo livello

Traguardo

Trasferimento della titolarità delle opere d'arte (ponti, viadotti e cavalcavia) delle strade di secondo livello ai titolari delle strade di primo livello (autostrade e principali strade nazionali)

M5C1 – 17

Investimento 5 – Creazione di imprese femminili

Traguardo

Adozione del fondo a sostegno dell'imprenditorialità femminile

M1C3-22

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Traguardo

Politica di investimento per il

M1C3-23

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Traguardo

Politica di investimento per il Fondo nazionale del turismo

M1C3-24

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Traguardo

Politica di investimento per il

Fondo di garanzia per le PMI

M1C3-25

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Traguardo

Politica di investimento per il

Fondo rotativo

M1C3-26

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Traguardo

Entrata in vigore del decreto attuativo per il credito d'imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive

M2C4-7

Riforma 3.1 - Adozione di programmi nazionali di controllo dell'inquinamento atmosferico

Traguardo

Entrata in vigore di un programma nazionale di controllo dell'inquinamento atmosferico

M2C4-12

Investimento 2.1.b - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico

Traguardo

Entrata in vigore del quadro giuridico rivisto per interventi contro i rischi di alluvione e idrogeologici

M2C4-18

Investimento 3.1 - Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

Traguardo

Entrata in vigore delle modifiche legislative rivedute per la protezione e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extra urbane

M4C1-27

Riforma 1.7 - Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti

Traguardo

Entrata in vigore della legislazione volta a modificare le norme vigenti in materia di alloggi per studenti.

M5C3-10

Riforma 1 - Semplificazione delle procedure e rafforzamento dei poteri del Commissario nelle Zone Economiche Speciali

Traguardo

Entrata in vigore del regolamento per la semplificazione delle procedure e il rafforzamento del ruolo del Commissario nelle Zone Economiche Speciali

M5C3-11

Investimento 1.4 - Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali

Traguardo

Entrata in vigore dei decreti ministeriali di approvazione del piano operativo per tutte e otto le Zone Economiche Speciali

M6C2-4

Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

Traguardo

Piano di riorganizzazione approvato dal Ministero della Salute/Regioni italiane

Importo della rata

12 643 678 161 EUR

2.2.Seconda rata (sostegno sotto forma di prestito):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M1C2-28

Investimento 5.2 - Competitività e resilienza delle filiere produttive

Traguardo

Entrata in vigore di un decreto comprendente la politica di investimento dei Contratti di Sviluppo

M2C4-27

Riforma 4.1 - Semplificazione normativa e rafforzamento della governance per la realizzazione di investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico

Traguardo

Entrata in vigore della semplificazione normativa per gli interventi nelle infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

M5C2-11

Investimento 4 - Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici relativi a investimenti nella rigenerazione urbana, al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale con progetti in linea con il dispositivo di ripresa e resilienza (RRF) e il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH)

M5C2-15

Investimento 5 - Piani urbani integrati - Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura

Traguardo

Entrata in vigore del decreto ministeriale che definisce la mappatura degli insediamenti abusivi approvata dal "Tavolo di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura" e adozione del decreto ministeriale per l'assegnazione delle risorse.

M5C2-19

Investimento 6 - Programma innovativo della qualità dell'abitare

Traguardo

Firma delle convenzioni per la riqualificazione e l'incremento dell'edilizia sociale da parte delle regioni e delle province autonome (compresi comuni e/o città metropolitane situati in tali territori)

M1C2-16

Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti di connessione più veloce

M1C3-12

Investimento 2.2 - Tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

Traguardo

Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse

M1C3-13

Investimento 2.3 - Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

Traguardo

Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse

M1C3-14

Investimento 2.4 - Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art)

Traguardo

Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse

M1C3-15

Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei

Traguardo

Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse

M1C3-35

Investimento 4.3 - Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

Traguardo

Firma dell'accordo per ciascuno dei sei progetti tra Ministero del Turismo e beneficiari/enti attuatori

M2C1-13

Riforma 1.2 - Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

Traguardo

Entrata in vigore del decreto ministeriale sul programma nazionale per la gestione dei rifiuti

M2C2-52

Investimento 5.2 - Idrogeno

Traguardo

Produzione di elettrolizzatori

M4C2-11

Investimento 2.1 - IPCEI

Traguardo

Entrata in vigore dell'atto nazionale che assegna i finanziamenti necessari a sostenere i progetti partecipanti.

M4C2-17

Investimento 3.1 - Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione Investimento

Traguardo

Aggiudicazione di appalti per i progetti riguardanti: a) il sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione

M4C2-18

Investimento

1.5 - Creazione e rafforzamento di "ecosistemi dell'innovazione per la sostenibilità", creazione di "leader territoriali di R&S"

Traguardo

Aggiudicazione di appalti per progetti riguardanti gli ecosistemi dell'innovazione

M4C2-19

Investimento

1.4 - Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su alcune Key Enabling Technologies

Traguardo

Aggiudicazione di appalti per progetti riguardanti campioni nazionali di R&S sulle key enabling technologies

M4C2-20

Investimento 3.2 - Finanziamento di start-up

Traguardo

Firma dell'accordo fra il governo italiano e il partner esecutivo Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che istituisce lo strumento finanziario.

M6C1-1

Riforma 1 - Definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale

Traguardo

Entrata in vigore del diritto derivato (decreto ministeriale) che prevede la riforma dell'organizzazione dell'assistenza sanitaria.

M6C1-2

Investimento 1.1 - Case della Comunità e presa in carico della persona

Traguardo

Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo

M6C1-4

Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

Traguardo

Approvazione delle linee guida contenenti il modello digitale per l'attuazione dell'assistenza domiciliare

M6C1-5

Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

Traguardo

Contratto istituzionale di sviluppo approvato dal Ministero della Salute

M6C1-10

Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità)

Traguardo

Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo

M6C2-5

Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

Traguardo

Approvazione del Contratto istituzionale di sviluppo

Importo della rata

12 643 678 161 EUR

2.3.Terza rata (sostegno sotto forma di prestito):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M2C1-18

Investimento 3.1 - Isole verdi

Traguardo

Entrata in vigore del decreto direttoriale

M2C1-20

Investimento 3.2 - Green communities

Traguardo

Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per la selezione delle Green communities

M5C2-17

Investimento 5 - Piani Urbani Integrati - Fondo di fondi della BEI

Traguardo

Approvazione della strategia di investimento del Fondo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF)

M1C1-123

Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

Obiettivo

INPS - Servizi/contenuti del portale "One click by design" T1

M1C1-124

Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

Obiettivo

INPS - Miglioramento delle competenze dei dipendenti in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) T1

M1C3-30

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Obiettivo

Fondi tematici della Banca europea per gli investimenti: erogazione al Fondo di un totale di 350 000 000 EUR

M1C3-31

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Obiettivo

Fondo nazionale del turismo: erogazione al Fondo di un totale di 150 000 000 EUR in sostegno al capitale

M2C3-9

Investimento 3.1 - Promozione di un teleriscaldamento efficiente

Traguardo

I contratti per

M2C4-19

Investimento 3.1 - Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

Obiettivo

Piantare alberi per la tutela e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extraurbane T1

M2C4-24

Investimento 3.4 - Bonifica del "suolo dei siti orfani"

Traguardo

Quadro giuridico per la bonifica dei siti orfani

M3C1-3

Investimento 1.1 – Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

Traguardo

Aggiudicazione dell'appalto o degli appalti per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulle linee Napoli-Bari e Palermo-Catania

M3C1-12

Investimento 1.4 – Sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

Traguardo

Aggiudicazione degli appalti per lo sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario

M3C2-8

Investimento 1.1 - Porti verdi: interventi in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti

Obiettivo

Porti verdi: appalto di opere

M4C1-28

Riforma 1.7 - Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti

Obiettivo

Nuovi posti letto per studenti negli alloggi per studenti

M4C1-29

Riforma 1.7 - Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti

Traguardo

Entrata in vigore della riforma della legislazione sugli alloggi per studenti.

M5C2-13

Investimento 5 - Piani urbani integrati - progetti generali

Traguardo

Entrata in vigore del piano di investimenti per progetti di rigenerazione urbana nelle aree metropolitane

M6C2-7

Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici

Importo della rata

10 344 827 586 EUR

2.4.Quarta rata (sostegno sotto forma di prestito):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M1C1-125

Investimento 1.2 - Abilitazione al cloud per le PA locali

Traguardo

Aggiudicazione di (tutti i) bandi pubblici per l'abilitazione al cloud per le gare d'appalto della pubblica amministrazione locale

M1C2-22

Investimento 4 - Tecnologia satellitare ed economia spaziale

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti spaziali e di tecnologie satellitari

M2C2-48

Investimento 3.1 - Produzione di idrogeno in siti dismessi ("hydrogen valleys")

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per i progetti di produzione di idrogeno nelle aree industriali abbandonate

M2C2-50

Investimento 3.2 - Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate

Traguardo

Accordo per promuovere la transizione dal metano all'idrogeno verde

M5C2-21

Investimento 7 - Progetto Sport e inclusione sociale

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti in materia di sport e inclusione sociale a seguito di un invito pubblico a presentare proposte

M1C3-20

Investimento 3.2 - Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà)

Traguardo

Firma del contratto tra l'ente attuatore Istituto Luce Studios e le società in relazione alla costruzione di nove studi

M2C4-21

Investimento 3.3 - Rinaturazione dell'area del Po

Traguardo

Revisione del quadro giuridico per gli interventi di rinaturazione dell'area del Po

M4C2-12

2 - Dalla ricerca all'impresa - Investimento 2.1 - IPCEI

Traguardo

L'elenco dei partecipanti ai progetti IPCEI è finalizzato entro il 30.6.2023

M4C2-16

2 - Dalla ricerca all'impresa - Investimento 3.1 - Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione

Obiettivo

Numero di infrastrutture finanziate

M5C1 – 18

Investimento 5 – Creazione di imprese femminili

Obiettivo

Per le imprese, aver ricevuto sostegno finanziario tramite il "Fondo Impresa donna".

M6C2-14

Investimento 2.2 - Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

Obiettivo

Sono assegnate borse di studio per corsi specifici di medicina generale.

Importo della rata

16 091 954 023 EUR

2.5.Quinta rata (sostegno sotto forma di prestito):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M2C3-5

Investimento 1.1 - Costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici per la riqualificazione energetica degli edifici scolastici, a seguito di una procedura di appalto pubblico

M2C4-28

Investimento 4.1 - Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

Traguardo

Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

M2C4-30

Investimento 4.2 - Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per interventi nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

M1C1-126

Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"; 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

Obiettivo

Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA T1

M1C1-127

Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"; 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

Obiettivo

Rafforzamento dell'adozione dell'applicazione "IO" T1

M1C1-128

Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"; 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

Obiettivo

Rafforzamento dell'adozione di avvisi pubblici digitali T1

M1C1-129

Investimento 1.6.1 - Digitalizzazione del Ministero dell'Interno

Obiettivo

Ministero dell'Interno - Processi completamente reingegnerizzati e digitalizzati T1

M1C1-130

Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

Obiettivo

Digitalizzazione dei fascicoli giudiziari T1

M1C1-131

Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

Traguardo

Sistemi di conoscenza del data lake della giustizia T1

M1C1-132

Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

Obiettivo

INPS - Servizi/contenuti del portale "One click by design" T2

M1C1-133

Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

Obiettivo

INPS - Miglioramento delle competenze dei dipendenti in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) T2

M1C1-134

Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

Obiettivo

INAIL - Reingegnerizzazione e digitalizzazione complete dei processi/servizi T1

M1C1-135

Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

Obiettivo

Ministero della Difesa - Digitalizzazione delle procedure T1

M1C1-136

Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

Obiettivo

Ministero della Difesa - Digitalizzazione dei certificati T1

M1C1-137

Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

Traguardo

Ministero della Difesa - Commissionamento di portali web istituzionali e di portali intranet

M1C1-138

Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

Obiettivo

Ministero della Difesa - Migrazione di applicazioni non a missione critica verso una soluzione per una protezione completa delle informazioni mediante apertura dell'infrastruttura (S.C.I.P.I.O.) T1

M1C2-19

Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

Obiettivo

Portare la connettività a banda ultra-larga alle isole

M2C1-15

Riforma 1.2

Obiettivo

Riduzione delle discariche abusive (T1)

M2C1-15bis

Riforma 1.2

Obiettivo

Riduzione delle discariche abusive (T2)

M2C1-15ter

Riforma 1.2

Obiettivo

Differenze regionali nella raccolta differenziata

M2C1-15 quater

Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

Traguardo

Entrata in vigore dell'obbligo di raccolta differenziata dei rifiuti organici

M2C3-7

Investimento 1.2- Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia

Traguardo

L'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione di nuovi edifici, la riqualificazione e il rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia è firmata dal Ministero della Giustizia a seguito di una procedura di appalto pubblico

M2C4-10

Investimento 2.1.a - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per interventi in materia di gestione e riduzione dei rischi idrogeologici

M2C4-14

Investimento 2.2 - Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni

Obiettivo

Completamento di lavori di piccola portata per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni T1

M2C4-16

Investimento 2.2 - Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni

Obiettivo

Completamento di lavori di media portata per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni T1

M2C4-33

Investimento 4.3 Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

M2C4-36

Investimento 4.4 - Investimenti in fognatura e depurazione

Obiettivo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per le reti fognarie e la depurazione

M3C1-17

Investimento 1.7 - Potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud

Traguardo

Aggiudicazione dell'appalto o degli appalti per il potenziamento, l'elettrificazione e l'aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud

M4C2-5

Investimento 1.1 - Fondo per il Programma Nazionale Ricerca (PNR) e progetti di Ricerca di Significativo Interesse Nazionale (PRIN)

Obiettivo

Numero di progetti di ricerca aggiudicati

M5C3-12

Investimento 1.4 - Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali

Obiettivo

Inizio degli interventi infrastrutturali nelle Zone Economiche Speciali.

M6C1-8

Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

Obiettivo

Almeno un progetto per regione (considerando sia i progetti che saranno attuati nella singola regione sia quelli che possono essere sviluppati nell'ambito di consorzi tra regioni)

M1C2-29

Investimento 5.2 - Competitività e resilienza delle filiere produttive

Obiettivo

Contratti di Sviluppo firmati

Importo della rata

12 643 678 161 EUR

2.6.Sesta rata (sostegno sotto forma di prestito):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M2C4-35

Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T1

Obiettivo

Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T2

M2C4-22

Investimento 3.3 - Rinaturazione dell'area del Po

Obiettivo

Riduzione dell'artificialità dell'alveo per la rinaturazione dell'area del Po T1

M2C4-37

Investimento 4.4 - Investimenti in fognatura e depurazione

Obiettivo

Interventi per le reti fognarie e la depurazione T1

M3C1-4

Investimento 1.1 – Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

Traguardo

Aggiudicazione dell'appalto per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulla linea Salerno-Reggio Calabria

M3C1-5

Investimento 1.1 – Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

Obiettivo

Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Napoli-Bari e Palermo-Catania

M3C1-7

Investimento 1.2 – Linee ad alta velocità nel Nord che collegano all'Europa

Traguardo

Aggiudicazione dell'appalto per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulle linee Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Liguria-Alpi e Verona-Brennero

M3C1-10

Investimento 1.3 – Connessioni diagonali

Traguardo

Aggiudicazione dell'appalto o degli appalti per la costruzione dei collegamenti sulle linee Roma-Pescara e Orte-Falconara

M3C2-10

Riforma 2.2 - Istituzione di una piattaforma strategica nazionale per la rete dei porti e interporti, al fine di sviluppare la digitalizzazione dei servizi passeggeri e merci

Traguardo

Sistemi per gli operatori portuali

M6C1-7

Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

Obiettivo

Centrali operative pienamente funzionanti (seconda parte)

M6C2-15

Investimento 2.2 - Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

Obiettivo

Sono assegnate ulteriori borse di studio per corsi specifici di medicina generale.

Importo della rata

10 344 827 586 EUR

2.7.Settima rata (sostegno sotto forma di prestito):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M1C1-139

Investimento 1.2 - Abilitazione al cloud per le PA locali

Obiettivo

Abilitazione al cloud per la pubblica amministrazione locale T1

M2C4-9

Investimento 1.1 - Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione

Obiettivo

Approntare un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per l'individuazione dei rischi idrologici

M1C1-140

Investimento 1.4.1 - Esperienza dei cittadini - Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali

Obiettivo

Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali T1

M1C1-141

Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

Obiettivo

Digitalizzazione delle procedure del Ministero della Difesa T2

M1C1-142

Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

Obiettivo

Digitalizzazione dei certificati del Ministero della Difesa T2

M1C1-143

Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

Obiettivo

Ministero della Difesa - Migrazione di applicazioni non a missione critica verso una soluzione per una protezione completa delle informazioni mediante apertura dell'infrastruttura (S.C.I.P.I.O.) T2

M1C3-18

Investimento 2.3 - Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

Obiettivo

Numero di parchi e giardini storici riqualificati

M1C3-27

Investimento 4.3 - Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

Obiettivo

Numero di

M2C1-16

Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

Obiettivo

Discariche abusive

M2C1-16bis

Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

Obiettivo

Discariche abusive

M2C1-16ter

Riforma 1.2

Obiettivo

Differenze regionali nei tassi di raccolta differenziata

M2C2-44

Investimento 1.1 - Sviluppo di sistemi agro-voltaici

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'installazione di pannelli solari fotovoltaici in sistemi agro-voltaici

M2C4-20

Investimento 3.1 - Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

Obiettivo

Piantare alberi per la tutela e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extraurbane T2

M2C4-31

Investimento 4.2 - Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

Obiettivo

Interventi nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti T1

M2C4-34

Investimento 4.3 Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

Obiettivo

Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T1

M3C1-13

Investimento 1.4 – Sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

Obiettivo

1 400 km di linee ferroviarie dotati del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario

M3C1-15

Investimento 1.5 – Potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave

Obiettivo

700 km di tratte di linee migliorate costruite su nodi ferroviari metropolitani e collegamenti nazionali chiave

M3C1-19

Investimento 1.8 – Miglioramento delle stazioni ferroviarie (gestite da RFI nel Sud)

Obiettivo

Stazioni ferroviarie riqualificate e accessibili

M6C2-6

Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

Obiettivo

Operatività delle grandi apparecchiature sanitarie

Importo della rata

14 942 528 736 EUR

2.8.Ottava rata (sostegno sotto forma di prestito):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M5C2-16

Investimento 5 - Piani urbani integrati - Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura

Obiettivo

Completamento delle attività dei progetti nelle aree individuate come insediamenti abusivi nei piani urbani

M1C1-144

Investimento 1.4.2 - Inclusione dei cittadini - Miglioramento dell'accessibilità dei servizi pubblici digitali

Obiettivo

Miglioramento dell'accessibilità dei servizi pubblici digitali

M1C3-16

Investimento 2.1 - Attrattività dei borghi

Obiettivo

Interventi di valorizzazione di siti culturali o turistici ultimati

M2C4-26

Investimento 3.5 - Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini

Obiettivo

Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini

M4C2-6

Investimento 1.1 - Fondo per il Programma Nazionale Ricerca (PNR) e progetti di Ricerca di Significativo Interesse Nazionale (PRIN)

Obiettivo

Numero di progetti aggiudicati

M4C2-7

Investimento 1.1 - Fondo per il programma nazionale di ricerca (PNR) e progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN);

Obiettivo

Numero di assunzioni di ricercatori a tempo determinato

M4C2-8

Investimento 1.3 - Partenariati estesi a università, centri di ricerca, imprese e finanziamento progetti di ricerca di base

Obiettivo

Numero di ricercatori a tempo determinato assunti per ciascuno dei partenariati previsti per la ricerca di base firmati tra istituti di ricerca e imprese private

M4C2-21

Investimento 3.2 - Finanziamento di start-up

Obiettivo

Numero di imprese che hanno ricevuto sostegno

M4C2-22

Investimento 2.1 - IPCEI

Obiettivo

Numero di imprese che hanno ricevuto sostegno

Importo della rata

10 344 827 586 EUR

2.9.Nona rata (sostegno sotto forma di prestito):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M1C1-145

Investimento 1.4.4 - Rafforzamento dell'adozione delle piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e dell'Anagrafe nazionale (ANPR)

Obiettivo

Piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e Anagrafe nazionale (ANPR)

M1C3-17

Investimento 2.2 - Tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

Obiettivo

Interventi di tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale ultimati

M1C3-19

Investimento 2.4 - Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art)

Obiettivo

Interventi per la sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art) ultimati

M1C3-28

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Obiettivo

Numero di progetti turistici da sostenere con i fondi tematici della Banca europea per gli investimenti

M1C3-29

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Obiettivo

Fondi tematici della Banca europea per gli investimenti:

erogazione al Fondo di un totale di 350 000 000 EUR

M1C3-32

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Obiettivo

Obiettivo

Numero di imprese da sostenere tramite il Fondo rotativo (prima parte)

M1C3-33

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Obiettivo

Obiettivo

Numero di proprietà immobiliari riqualificate per il turismo dal Fondo nazionale del turismo

M1C3-34

Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

Obiettivo

Numero di proprietà immobiliari riqualificate per il turismo dal Fondo nazionale del turismo

M2C1-17

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio dei rifiuti urbani nel piano d'azione per l'economia circolare

M2C1- 17bis

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio nel piano d'azione per l'economia circolare

M2C1-17ter

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio degli imballaggi di legno nel piano d'azione per l'economia circolare

M2C1-17quater

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio degli imballaggi di metalli ferrosi nel piano d'azione per l'economia circolare

M2C1-quinquies

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio degli imballaggi di alluminio nel piano d'azione per l'economia circolare

M2C1-sexies

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio degli imballaggi di vetro nel piano d'azione per l'economia circolare

M2C1-septies

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio di carta e cartone nel piano d'azione per l'economia circolare

M2C1-octies

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Obiettivo

Tassi di riciclaggio degli imballaggi di plastica nel piano d'azione per l'economia circolare

M2C1-nonies

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Traguardo

Entrata in vigore della raccolta differenziata delle frazioni di rifiuti pericolosi prodotti da famiglie e settore tessile

M2C1-17-decies

Riforma 1.1 - Programma nazionale per l'economia circolare

Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

Traguardo

Entrata in vigore della raccolta differenziata delle frazioni di rifiuti pericolosi prodotti da famiglie e settore tessile

M2C2-46

Investimento 1.2 - Promozione delle fonti rinnovabili per le comunità energetiche e gli autoconsumatori di rinnovabili che agiscono congiuntamente

Traguardo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'assegnazione dei prestiti per l'attuazione degli interventi a favore delle comunità energetiche

M2C4-13

Investimento 2.1b - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico

Obiettivo

Completamento degli interventi di tipo E

M3C1-8

Investimento 1.2 – Linee ad alta velocità nel Nord che collegano all'Europa

Obiettivo

Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulla linea Liguria-Alpi

M3C2-9

Investimento 1.1 - Porti verdi: interventi in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti

Traguardo

Porti verdi: completamento delle opere

M4C2-9

Investimento 1.4 - Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su alcune Key Enabling Technologies

Traguardo

Aggiudicazione dei contratti alle strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su determinate Key Enabling Technologies

M4C2-13

Investimento 2.3 - Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

Obiettivo

Numero di nuovi poli da creare

M4C2-14

Investimento 2.3 - Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

Obiettivo

Esborso di valore finanziario pari a 600 000 000 EUR

M4C2-15

Investimento 2.3 - Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

Obiettivo

Numero di PMI beneficiarie

M6C1-9

Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

Obiettivo

Numero di persone assistite sfruttando strumenti di telemedicina (terza parte)

M6C2-8

Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

Obiettivo

Digitalizzazione delle strutture ospedaliere (DEA - Dipartimenti di emergenza e accettazione - Livello I e II)

M6C2-11

Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione

Obiettivo

I medici di base alimentano il Fascicolo sanitario elettronico.

Importo della rata

10 344 827 586 EUR

2.10.Decima rata (sostegno sotto forma di prestito):

Numero sequenziale

Misura correlata (riforma o investimento)

Traguardo/obiettivo

Denominazione

M1C1-146

Investimento 1.4.4 - Rafforzamento dell'adozione delle piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e dell'Anagrafe nazionale (ANPR)

Obiettivo

Piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e Anagrafe nazionale (ANPR)

M2C3-6

Investimento 1.1 - Costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici

Obiettivo

Almeno 400 000 metri quadri di nuove scuole sono costruite mediante la sostituzione di edifici

M2C3-8

Investimento 1.2- Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia

Obiettivo

Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia

M2C3-10

Investimento 3.1 - Promozione di un teleriscaldamento efficiente

Obiettivo

Costruzione o ampliamento delle reti di teleriscaldamento

M2C4-11

Investimento 2.1.a - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico

Obiettivo

Gestione del rischio di alluvione e del rischio idrogeologico

M2C4-15

Investimento 2.2 - Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni

Obiettivo

Completamento di lavori di piccola portata per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni T2

M2C4-17

Investimento 2.2 - Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni

Obiettivo

Completamento di lavori di media portata per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni T2

M2C4-23

Investimento 3.3 - Rinaturazione dell'area del Po

Obiettivo

Riduzione dell'artificialità dell'alveo per la rinaturazione dell'area del Po T2

M2C4-25

Investimento 3.4 - Bonifica del "suolo dei siti orfani"

Obiettivo

Riqualificazione dei siti orfani

M2C4-29

Investimento 4.1 - Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

Obiettivo

Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

M2C4-32

Investimento 4.2 - Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

Obiettivo

Interventi nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti T2

M2C4-34bis

Investimento 4.3 Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

Obiettivo

Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T1

M2C4-35bis

Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T2

Obiettivo

Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T2

M2C4-38

Investimento 4.4 - Investimenti in fognatura e depurazione

Obiettivo

Interventi per le reti fognarie e la depurazione T2

M3C1-9

Investimento 1.2 – Linee ad alta velocità nel Nord che collegano all'Europa

Obiettivo

Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Liguria-Alpi e Verona-Brennero

M3C1-11

Investimento 1.3 – Connessioni diagonali

Obiettivo

Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Roma-Pescara, Orte-Falconara e Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia

M3C1-14

Investimento 1.4 – Sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

Obiettivo

3 400 km di linee ferroviarie dotati del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario

M3C1-16

Investimento 1.5 – Potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave

Obiettivo

1280 km di tratte di linee migliorate costruite su nodi ferroviari metropolitani e collegamenti nazionali chiave

M3C1-18

Investimento 1.6 – Potenziamento delle linee regionali – Miglioramento delle ferrovie regionali (gestione RFI)

Obiettivo

Linee regionali migliorate, pronte per le fasi di autorizzazione e operativa

M3C1-20

Investimento 1.8 – Miglioramento delle stazioni ferroviarie (gestite da RFI nel Sud)

Obiettivo

Stazioni ferroviarie riqualificate e accessibili

M5C2-20

Investimento 6 - Programma innovativo della qualità dell'abitare

Obiettivo

Numero di unità abitative (in termini sia di costruzione che di riqualificazione) e metri quadrati di spazi pubblici che beneficiano di un sostegno

M1C1-147

Investimento 1.2 - Abilitazione al cloud per le PA locali

Obiettivo

Abilitazione al cloud per la pubblica amministrazione locale T2

M1C1-148

Investimento 1.4.1 - Esperienza dei cittadini - Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali

Obiettivo

Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali T2

M1C1-149

Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"; 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

Obiettivo

Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA T2

M1C1-150

Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"; 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

Obiettivo

Rafforzamento dell'adozione dell'applicazione "IO" T2

M1C1-151

Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"; 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

Obiettivo

Rafforzamento dell'adozione di avvisi pubblici digitali T2

M1C1-152

Investimento 1.6.1 - Digitalizzazione del Ministero dell'Interno

Obiettivo

Ministero dell'Interno - Reingegnerizzazione e digitalizzazione complete dei processi T2

M1C1-153

Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

Obiettivo

Digitalizzazione dei fascicoli giudiziari T2

M1C1-154

Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

Obiettivo

Sistemi di conoscenza del data lake della giustizia T2

M1C1-155

Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

Obiettivo

INAIL - Reingegnerizzazione e digitalizzazione complete dei processi/servizi T2

M1C2-15

Investimento 2 - Innovazione e tecnologia della microelettronica

Obiettivo

Capacità produttiva di substrati di carburo di silicio

M1C2-17

Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

Obiettivo

Portare la connettività a 1 Gbps a unità residenziali

M1C2-18

Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

Obiettivo

Portare la connettività a 1 Gbps a edifici scolastici e strutture sanitarie

M1C2-20

Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

Obiettivo

Corridoi e strade extra-urbane con copertura 5G a 1 Gbps

M1C2-21

Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

Obiettivo

Portare la copertura 5G a 1 Gbps nelle aree a fallimento di mercato

M1C2-23

Investimento 4 - Tecnologia satellitare ed economia spaziale

Obiettivo

Messa in servizio di telescopi terrestri, centro operativo SST, Space Factory e dimostratore di propulsione a propellente liquido

M1C2-24

Investimento 4 - Tecnologia satellitare ed economia spaziale

Obiettivo

Costellazioni o prove di fattibilità (PoC) delle costellazioni

M1C2-25

Investimento 4 - Tecnologia satellitare ed economia spaziale

Obiettivo

Servizi alle amministrazioni pubbliche

M1C3-21

Investimento 3.2 - Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà)

Obiettivo

Numero di teatri i cui lavori di riqualificazione, ammodernamento, costruzione sono stati ultimati

M1C3-36

Investimento 4.3 - Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

Obiettivo

Numero di

M2C1-19

Investimento 3.1 - Isole verdi

Obiettivo

Attuazione di progetti integrati nelle piccole isole

M2C1-21

Investimento 3.2 - Green communities

Obiettivo

Attuazione degli interventi presentati nei piani dalle Green communities

M2C2-45

Investimento 1.1 - Sviluppo di sistemi agro-voltaici

Obiettivo

Installazione di pannelli solari fotovoltaici in sistemi agro-voltaici

M2C2-47

Investimento 1.2 - Promozione delle fonti rinnovabili per le comunità energetiche e gli autoconsumatori di rinnovabili che agiscono congiuntamente

Obiettivo

Produzione di energia rinnovabile delle comunità energetiche e degli autoconsumatori di rinnovabili che agiscono congiuntamente

M2C2-49

Investimento 3.1 - Produzione di idrogeno in siti dismessi ("hydrogen valleys")

Obiettivo

Completamento del progetto sulla produzione di idrogeno nelle aree industriali

M2C2-51

Investimento 3.2 - Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate

Obiettivo

Introduzione dell'idrogeno nel processo industriale

M2C2-53

Investimento 5.2 - Idrogeno

Obiettivo

Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la completa realizzazione di impianti industriali per la produzione di elettrolizzatori

M3C1-6

Investimento 1.1 – Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

Obiettivo

Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria e Palermo-Catania

M4C1-30

Riforma 1.7 - Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti

Obiettivo

Creazione e assegnazione di posti letto per studenti in base al sistema legislativo esistente e al nuovo sistema legislativo.

M5C1-19

Investimento 5 – Creazione di imprese femminili

Obiettivo

Assegnazione di sostegno finanziario alle imprese quali definite nella pertinente politica di investimento.

M5C2-12

Investimento 4 - Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale

Obiettivo

Progetti per interventi di riqualificazione urbana riguardanti i comuni

M5C2-14

Investimento 5 - Piani urbani integrati - progetti generali

Obiettivo

Completare le azioni di pianificazione integrata nelle città metropolitane

M5C2-18

Investimento 5 - Piani Urbani Integrati - Fondo di fondi della BEI

Obiettivo

Valore monetario del contributo al Fondo tematico e sostegno ai progetti urbani.

M5C2-22

Investimento 7 - Progetto Sport e inclusione sociale

Obiettivo

Interventi relativi ad appalti riguardanti le strutture sportive.

M5C3-13

Investimento 1.4 - Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali

Obiettivo

Completamento degli interventi infrastrutturali nelle Zone Economiche Speciali

M6C1-3

Investimento 1.1 - Case della Comunità e presa in carico della persona

Obiettivo

Case della Comunità rese disponibili e dotate di attrezzature tecnologiche (prima parte)

M6C1-6

Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

Obiettivo

Nuovi pazienti che ricevono assistenza domiciliare (prima parte)

M6C1-11

Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità)

Obiettivo

Ospedali di Comunità rinnovati, interconnessi e dotati di attrezzature tecnologiche (prima parte)

M6C2-9

Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

Obiettivo

Posti letto supplementari di terapia intensiva e semi-intensiva

M6C2-10

Investimento 1.2 - Verso un ospedale sicuro e sostenibile

Obiettivo

Completamento degli interventi antisismici nelle strutture ospedaliere

M6C2-12

Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione

Traguardo

Il sistema della Tessera di assicurazione malattia e l'infrastruttura per l'interoperabilità del Fascicolo sanitario elettronico sono pienamente operativi.

M6C2-13

Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione

Obiettivo

Tutte le Regioni hanno adottato e utilizzano il Fascicolo sanitario elettronico

M6C2-16

Investimento 2.2 - Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

Obiettivo

Formazione per l'acquisizione di competenze e abilità di management e digitali per il personale del SSN

M6C2-17

Investimento 2.2 - Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

Obiettivo

Numero di contratti di formazione medica specializzata finanziati

Importo della rata

12 256 982 814 EUR

SEZIONE 3: MODALITÀ AGGIUNTIVE

 

1.Modalità per il monitoraggio e l'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza 

Il monitoraggio e l'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia devono avvenire secondo le seguenti modalità.

A norma del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, è prevista la creazione di una serie di strutture di coordinamento per il monitoraggio e l'attuazione del piano. Queste comprendono in particolare: i) una cabina di regia istituita presso la presidenza del Consiglio dei ministri, con il compito principale di guidare e coordinare l'attuazione del piano; ii) un organismo consultivo per il dialogo sociale, composto da rappresentanti delle parti sociali e da altri portatori di interessi pertinenti, compresi gli enti locali; iii) una segreteria tecnica costituita presso la presidenza del Consiglio dei ministri, almeno per la durata del piano, per sostenere le attività della cabina di regia e dell'organo consultivo; iv) un'unità per la razionalizzazione e il miglioramento della regolazione costituita presso il dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della presidenza del Consiglio dei ministri, almeno per la durata del piano, incaricata di individuare gli ostacoli all'attuazione derivanti da questioni inerenti alla normativa e di proporre rimedi, anche per quanto riguarda la revisione e la razionalizzazione delle disposizioni regolamentari; v) una struttura centrale di coordinamento presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, incaricata di effettuare il coordinamento generale e il monitoraggio dell'attuazione del piano (anche in relazione a traguardi e obiettivi), il controllo della regolarità delle procedure e delle spese e della rendicontazione e il sostegno tecnico e operativo alle fasi di attuazione. Questa struttura centralizzata deve fungere da punto di contatto unico a livello nazionale per la Commissione europea. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze assicura altresì la valutazione dei risultati del piano. Devono essere inoltre individuate strutture di coordinamento a livello di ciascuna amministrazione centrale responsabile delle misure incluse nel piano, incaricate della gestione, del monitoraggio, della rendicontazione e del controllo degli interventi pertinenti, anche in relazione alla supervisione dell'attuazione e dei progressi verso il conseguimento dei traguardi e degli obiettivi. Sono previsti, infine, meccanismi di correzione delle irregolarità in caso di problemi di attuazione, anche attraverso l'attivazione di poteri di sostituzione nei confronti delle amministrazioni responsabili delle misure del piano, al fine di garantire un'attuazione tempestiva ed efficace dei progetti, e sono istituiti meccanismi ex ante per la risoluzione dei conflitti.

Al fine di rafforzare la capacità amministrativa per il monitoraggio e l'attuazione, è prevista l'assunzione di personale a tempo determinato, anche per le amministrazioni centrali responsabili degli interventi del piano e il Ministero dell'Economia e delle Finanze (in particolare per quanto riguarda la struttura centrale di coordinamento e la Ragioneria dello Stato), come previsto dal decreto legge 9 giugno 2021, n. 80, nonché per le amministrazioni del Sud Italia, da cui ci si attende che rafforzino il capitale umano coinvolto nella pianificazione e nella spesa dei fondi UE, come previsto in particolare dalla legge n. 178 del 2020. Saranno inoltre stanziate risorse di bilancio per l'attivazione e il funzionamento della segreteria tecnica e dell'unità per la razionalizzazione e il miglioramento della regolazione costituita presso la presidenza del Consiglio dei ministri. Infine nell'attuazione dei progetti è previsto un sostegno tecnico e operativo alle amministrazioni centrali e locali, anche avvalendosi di società a partecipazione pubblica, di un pool di esperti per l'assistenza tecnica e della possibilità di ricorrere a consulenze esterne. Tali azioni devono essere accompagnate dall'attuazione di misure volte a ridurre la burocrazia e a semplificare le procedure amministrative, come previsto dal decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77.

Le modalità prevedono anche la creazione di un nuovo sistema informatico integrato ("ReGiS") e l'adattamento dei sistemi attuali fino all'entrata in funzione di ReGiS. L'attuale servizio di audit dell'Ispettorato Generale per i Rapporti Finanziari con l'Unione Europea (IGRUE), presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, deve essere incaricato del coordinamento dei sistemi di audit e dello svolgimento dei controlli con il supporto della Ragioneria territoriale dello Stato (RTS). Devono essere conclusi accordi rafforzati con la Guardia di Finanza e con le autorità indipendenti competenti, quali l'Autorità nazionale anticorruzione ANAC, potenziando in tal modo il ruolo che l'ordinamento italiano già attribuisce a tali autorità in relazione alla tutela delle finanze pubbliche, comprese quelle provenienti dall'UE.

2.Modalità per fornire alla Commissione il pieno accesso ai dati sottostanti

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, quale organismo centrale di coordinamento per il piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia e la sua attuazione, è responsabile del coordinamento generale e del monitoraggio del piano. In particolare, funge da organo di coordinamento per il monitoraggio, anche per quanto riguarda i progressi relativi ai traguardi e agli obiettivi, e, se del caso, per l'attuazione delle attività di controllo e di audit, nonché per la presentazione di relazioni e richieste di pagamento. Coordina la rendicontazione riguardante i traguardi e gli obiettivi, gli indicatori pertinenti, ma anche le informazioni finanziarie qualitative e altri dati, ad esempio sui destinatari finali. La codifica dei dati avviene a livello delle amministrazioni centrali responsabili delle misure del piano, che devono comunicare i dati richiesti al Ministero dell'Economia e delle Finanze.

A norma dell'articolo 24, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241, una volta completati i pertinenti traguardi e obiettivi di cui alla sezione 2.1 del presente allegato, l'Italia deve presentare alla Commissione una richiesta debitamente motivata di pagamento del contributo finanziario e, se del caso, del prestito. L'Italia deve garantire che, su richiesta, la Commissione abbia pieno accesso ai dati pertinenti sottostanti a sostegno della debita giustificazione della richiesta di pagamento, sia per la valutazione della richiesta di pagamento a norma dell'articolo 24, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2021/241, sia a fini di audit e controllo.

(1)

 Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).

(2)

Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.

(3)

L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti esistenti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; le pertinenti prove sono fornite a livello di impianto.

(4)

 L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; le pertinenti prove sono fornite a livello di impianto.

(5)

 Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).

(6)

 Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.

(7)

 L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito della presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; le pertinenti prove sono fornite a livello di impianto.

(8)

 L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito della presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; le pertinenti prove sono fornite a livello di impianto.

(9) Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(10) Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(11)

L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(12) L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(13)    Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(14)    Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(15)

   L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(16)    L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(17)    Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(18)    Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(19)    L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(20)    L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(21) Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(22) Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(23)

L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(24) L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(25) Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(26) Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(27)

L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(28) L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(29) Eolico e fotovoltaico galleggiante, insieme a impianti che sfruttano l’energia del moto ondoso e altre configurazioni ad alta efficienza, integrati da sistemi di stoccaggio dell’energia.
(30) Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(31) Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(32)

L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(33) L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(34) Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(35) Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(36)

L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(37) L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(38)    Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(39)    Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(40)

   L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(41)    L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(42)    Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(43)    Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(44)

L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito della presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(45)    L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(46)    Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(47)    Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(48)

   L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(49)    L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(50)

   Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).

(51)

   Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.

(52)

   L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(53)

   L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(54)    Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(55)    Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(56)

   L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(57)    L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(58)  OCSE, Skills Studies on “Supporting Entrepreneurship and Innovation in Higher Education in Italy”.
(59)    Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(60)    Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(61)

   L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(62)    L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(63)    Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(64)    Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(65)

   L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(66)    L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(67)    Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(68)    Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(69)

   L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(70)    L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(71)    Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(72)    Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(73)

   L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(74)    L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(75)    Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(76)    Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(77)

   L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(78)    L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(79)    Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(80)    Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(81)

   L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(82)    L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(83)    Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(84)    Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(85)

   L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(86)    L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
(87)    Ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01).
(88)    Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
(89)

   L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

(90)    L’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
Top