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Document Ares(2025)3030877

An EU policy agenda for European cities

INVITO A PRESENTARE CONTRIBUTI

PER UN'INIZIATIVA (senza valutazione d'impatto)

Con questo documento la Commissione intende informare il pubblico e i portatori di interessi dei suoi lavori, in modo che possano esprimersi e partecipare efficacemente alle attività di consultazione.

I destinatari sono invitati a esprimersi sul modo in cui la Commissione interpreta il problema e sulle possibili soluzioni e a trasmettere tutte le informazioni di cui dispongono al riguardo.

Titolo dell'iniziativa

Agenda dell'UE per le città

DG capofila – Unità responsabile

DG Politica regionale e urbana — Unità 03 (Città, comunità, persone)

Probabile tipo di iniziativa

Comunicazione

Tempistica indicativa

Quarto trimestre 2025

Informazioni aggiuntive

-

Questo documento ha puro scopo informativo. Non pregiudica in nulla la decisione finale della Commissione di proseguire o meno l'iniziativa, né il contenuto finale della stessa. Tutti gli elementi dell'iniziativa qui descritti, compresa la sua tempistica, possono cambiare.

A. Contesto politico, definizione del problema e analisi della sussidiarietà

Contesto politico

Il 75 % dei cittadini dell'Unione europea vive in città e in altre aree urbane 1 . Si prevede che tale percentuale salirà all'84 % entro il 2050 2 . L'UE si contraddistingue per l'elevata varietà di città medio-piccole e di centri urbani di grandi dimensioni: conta infatti quasi 700 centri urbani 3 con più di 50 000 abitanti e quasi 8 000 città più piccole 4 . Le città sono i motori economici dell'UE e offrono ai cittadini opportunità di accedere ai servizi essenziali (sia al centro delle città che nelle zone circostanti), elevandone la qualità della vita. Le città sono attori essenziali per l'attuazione delle politiche e della legislazione dell'UE a livello locale. Allo stesso tempo, le città e le altre aree urbane si trovano ad affrontare sfide che richiedono investimenti significativi 5 . Si trovano infatti in prima linea nell'attuazione di soluzioni innovative, nella progettazione e nella fornitura di servizi, nel miglioramento della sicurezza, nella pianificazione e nella regolamentazione dell'ambiente edificato e dello spazio pubblico. I portatori d'interesse, comprese le autorità locali (delle città o di altre aree urbane) 6 , hanno esortato l'UE a rafforzare il sostegno, la cooperazione e gli orientamenti a più lungo termine in questo settore.

Come annunciato nella lettera d'incarico della presidente von der Leyen al vicepresidente esecutivo Fitto, la Commissione europea presenterà un'ambiziosa agenda politica per le città, con la quale intende fornire una visione per il futuro delle città, prendendo in esame questioni quali gli alloggi, l'azione per il clima, la digitalizzazione, la mobilità, l'inclusione sociale e l'uguaglianza. L'agenda punta inoltre a sfruttare il potenziale delle città come motori dell'innovazione, della crescita e della competitività.

Le città hanno un ruolo importante da svolgere nel conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo per l'azzeramento dell'inquinamento, l'economia circolare, la natura e la biodiversità e l'azione per il clima: si tratta di attuare politiche, applicare la legislazione e mobilitare investimenti pubblici e privati, tenendo sempre aperto un dialogo con i portatori di interessi e con la pubblica opinione. Le città svolgono anche i ruoli seguenti: i) guida della transizione digitale per consentire la transizione verde; ii) promozione della disponibilità di alloggi a prezzi accessibili, di un tenore di vita sostenibile nonché della salute, dell'accessibilità e dell'inclusione della comunità; e iii) realizzazione dei principi del nuovo Bauhaus europeo.

L'iniziativa integrerà i relativi strumenti, come il piano europeo per gli alloggi economicamente accessibili.  

Problema che si intende affrontare con l'iniziativa

Le città sono fondamentali per realizzare le politiche e le misure dell'UE mirate a uno sviluppo urbano sostenibile, che per loro natura sono intersettoriali. Questo processo richiede capacità amministrative e quadri metodologici, nonché soluzioni che possano essere fornite e condivise attraverso l'azione dell'UE. Le città hanno punti di partenza, esigenze, capacità e competenze giuridiche diverse per affrontare le trasformazioni necessarie. Numerose città, in particolare quelle più piccole, dispongono di capacità umane e amministrative limitate e sono soggette a ristrettezze di bilancio.

Attraverso molte delle sue politiche settoriali, l'UE offre molteplici opzioni di sostegno alle città e ad altre aree urbane, in particolare con l'obiettivo di attuare il Green Deal europeo. Tale sostegno aiuta le città a sviluppare le loro capacità, a beneficiare di competenze, ad accedere ai finanziamenti o a realizzare investimenti sul campo. Attualmente a livello dell'UE sono in atto oltre 50 iniziative per le città 7 . Tuttavia, mentre da un lato tale varietà di sostegni crea numerose opportunità e risponde alle esigenze delle città, dall'altro lato un'offerta così ricca risulta a volte difficile da decifrare.

Un'altra questione sollevata regolarmente dalle città è l'assenza di una dimensione urbana (o comunque la scarsa attenzione che le viene dedicata) durante il processo di preparazione delle politiche e della legislazione dell'UE. Poiché, in ultima analisi, le città sono essenziali per l'attuazione della legislazione dell'UE, le loro preoccupazioni devono essere meglio integrate nelle future proposte della Commissione per evitare effetti contraddittori di tali proposte sui loro territori.

In mancanza di nuove azioni da parte dell'UE la varietà dei sostegni disponibili resterebbe difficile da decifrare, compromettendo l'uso ottimale delle risorse e la comunicazione con i beneficiari.

Base per l'azione dell'UE (base giuridica e analisi della sussidiarietà)

Base giuridica

Le politiche urbane sono di competenza degli Stati membri a vari livelli di governo (nazionale, regionale, metropolitano e locale). Sebbene non esista una base giuridica che consenta all'UE di agire specificamente in materia di politica urbana, varie basi giuridiche per l'azione dell'UE hanno un impatto diretto sullo sviluppo urbano, in particolare nei settori dell'energia, del clima, della mobilità, dell'ambiente e dell'uso del suolo, oltre che sulle politiche inclusive e accessibili per i gruppi vulnerabili, e gli enti locali sono in larga misura i soggetti responsabili dell'attuazione pratica del corpus legislativo dell'UE. Inoltre, l'articolo 174, primo comma, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) fa riferimento al ruolo dell'Unione nello sviluppo e nel proseguimento delle proprie azioni intese a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica, sociale e territoriale. Data la competenza centrale degli Stati membri in materia di politica urbana e di sviluppo urbano, qualsiasi azione individuata nell'iniziativa terrà debitamente conto del principio di sussidiarietà.

Necessità pratica di un'azione dell'UE

Durante gli ultimi periodi di programmazione l'UE ha aiutato le città a realizzare le politiche e le priorità dell'UE. I benefici dell'azione dell'UE consistono nella complementarità del sostegno dell'UE rispetto al sostegno fornito dagli Stati membri. L'azione dell'UE ha un valore particolare in quanto: i) è alla base del processo decisionale e dell'attuazione delle politiche a tutti i livelli di governance; ii) assicura un sostegno "su misura", comprendente anche esempi di buone pratiche; iii) innesca incentivi e impegni politici; e iv) funge da leva per mobilitare i responsabili decisionali e i partner della cooperazione, compreso il grande pubblico. L'UE offre alle città di tutte le dimensioni la possibilità di beneficiare di scambi, della creazione di reti e della collaborazione a livello dell'UE.

B. Obiettivi dell'iniziativa e modalità di conseguimento

L'iniziativa ha un duplice obiettivo:

1.organizzare e razionalizzare l'attuale sostegno dell'UE alle città e alle altre aree urbane, in modo che il sostegno dell'UE si concentri dove è più necessario e sia accessibile a tutti i potenziali beneficiari; e

2.come base per le azioni future, rafforzare l'ambizione dell'UE riguardo alle città e allo sviluppo urbano sostenibile facendo sì che determinati interessi ed esigenze si riflettano nelle future iniziative a livello dell'UE e che sia in atto una governance adeguata per attuarlo.

L'iniziativa dovrebbe inoltre esaminare le possibili modalità di coordinamento con le città per trarre insegnamenti dalla loro esperienza, in modo da evitare impatti contraddittori delle politiche e della legislazione dell'UE sul campo.

Diversi principi fondamentali orienteranno le azioni da intraprendere per mettere in pratica gli obiettivi di cui sopra. Ad esempio, la messa a punto del meccanismo di sostegno si baserà sui seguenti elementi: i) bilancio dell'esperienza acquisita finora; ii) coordinamento e sinergie tra le diverse iniziative per le città e relativo follow-up; iii) riduzione degli oneri amministrativi per i portatori di interessi, comprese le città, gli Stati membri e la Commissione; e iv) flessibilità e adattabilità per rispondere alle esigenze emergenti delle città,  compresi gli investimenti.

L'iniziativa terrà conto dei principi di proporzionalità tra i contenuti previsti. L'iniziativa è uno strumento non legislativo e intende ridurre i costi finanziari e amministrativi per l'UE e per gli enti locali. 

Probabile impatto

Tra i probabili impatti dell'iniziativa vi saranno la razionalizzazione e un maggiore coordinamento dei sostegni e un quadro legislativo dell'UE più efficiente ed efficace per le città e le aree urbane, adeguato a realizzare le priorità dell'UE e a rispondere alle esigenze delle città e dei loro abitanti. Essa dovrebbe contribuire a rafforzare l'impegno, l'azione e il ricorso al sostegno dell'UE da parte delle città di tutte le dimensioni, comprese le città di piccole e medie dimensioni, in tutto il territorio dell'UE. Le città avranno maggiore capacità di fornire soluzioni e investimenti trasformativi, sulla base di approcci integrati e partecipativi.

L'iniziativa potrebbe inoltre fornire orientamenti per azioni e partenariati a sostegno delle città dei paesi terzi.

I pertinenti obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile ai quali l'iniziativa potrebbe contribuire sono: città e comunità sostenibili, condizioni di vita dignitose, riduzione delle disuguaglianze e azione per il clima.

Monitoraggio futuro

Il monitoraggio dell'attuazione sarà garantito attraverso la raccolta di dati nell'ambito delle diverse azioni attuate dall'iniziativa ed alimenterà le valutazioni e le valutazioni d'impatto future.

C. Legiferare meglio

Valutazione d'impatto

L'iniziativa assumerà la forma di una comunicazione della Commissione senza valutazione d'impatto, dal momento che non crea flussi di finanziamento o nuove proposte legislative. L'iniziativa definirà un approccio generale e proporrà azioni basate su ulteriori impegni e processi di attuazione.

Strategia di consultazione

Il presente invito a presentare contributi è rivolto al pubblico. Inoltre, nel giugno 2025 si terrà un dialogo con le parti interessate nell'ambito della 6a edizione del Forum delle città.

Poiché negli anni la questione è sempre stata parte dell'agenda politica, l'iniziativa potrà contare su vari contributi, tra cui:

-la nuova Carta di Lipsia (2020);

-quanto emerso dai dibattiti e dalle audizioni del Consiglio europeo, del Parlamento europeo, del Comitato economico e sociale europeo e del Comitato europeo delle regioni;

-il parere del Comitato europeo delle regioni sul tema "Promuovere il potenziale e le sinergie delle iniziative del Green Deal europeo per le regioni e le città" (2023);

-The Future of Cities (Il futuro delle città) (relazione del Centro comune di ricerca della Commissione, 2019) e altre pubblicazioni correlate;

-il piano di attuazione della missione dell'UE volta a realizzare 100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030;

-la relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione dell' Iniziativa urbana europea nel 2022-2024; e

-il prossimo parere del Comitato europeo delle regioni sul tema "Stato dell'Unione dell'energia: prepararsi a un'attuazione agevole della transizione energetica in linea con gli obiettivi del pacchetto "Pronti per il 55 %".

Per preparare questa iniziativa sono particolarmente necessari contributi sul tema del sostegno dell'UE alle città nei settori della capacità amministrativa e del fabbisogno di finanziamento. Sono inoltre necessari contributi sui modi di collaborare con le città per trarre insegnamenti dalla loro esperienza in materia di politiche e legislazione dell'UE, nonché sulle loro preoccupazioni in merito alle future proposte dell'UE, al fine di evitare l'insorgere di effetti contraddittori sul campo.

Tra i principali portatori di interessi potenzialmente interessati all'iniziativa figurano tutte le parti interessate allo sviluppo urbano sostenibile, in particolare:

·amministrazioni nazionali, regionali e locali

·istituzioni finanziarie pubbliche e private;

·associazioni che rappresentano città o aree metropolitane;

·associazioni di urbanisti;

·organizzazioni che sostengono l'azione per il clima e l'ambiente, gli alloggi, l'uguaglianza (compresa la parità di genere), l'inclusione sociale, l'assistenza sanitaria, l'azione energetica, la transizione giusta e la riduzione della povertà energetica, i trasporti urbani e la digitalizzazione nelle città;

·organizzazioni che lavorano con i giovani, gli anziani e le persone con disabilità;

·il mondo accademico; e

·i portatori di interessi della ricerca e della politica di innovazione.

L'invito a presentare contributi rimarrà aperto ai commenti per almeno quattro settimane. Verrà promosso attraverso i canali di comunicazione della DG REGIO e i partner che forniscono sostegno alle città e inviato agli attori della cooperazione intergovernativa nonché ai membri degli organi di governance dell'Iniziativa urbana europea. Le risposte possono essere formulate in una qualsiasi delle 24 lingue ufficiali dell'UE, tramite il portale "Dì la tua" (la pagina principale delle consultazioni pubbliche della Commissione). Sarà elaborata una relazione riepilogativa che conterrà la sintesi di tutti i risultati delle attività di consultazione.

(1) Nel 2020, il 39% della popolazione dell'UE viveva in centri urbani di grandi dimensioni, il 36% in centri urbani di medie dimensioni e nei sobborghi (fonte: DG REGIO, sulla base di Eurostat).
(2) Eurostat, Centro comune di ricerca e DG REGIO, Un'Europa urbano-rurale - Introduzione - Spiegazione delle statistiche .
(3)

Secondo Eurostat, una città (come unità amministrativa) deve avere un centro urbano con almeno 50 000 abitanti.

(4)   In base alla misurazione del grado di urbanizzazione adottata da Eurostat, le città sono classificate come segue: i) città densamente popolate, con una densità superiore a 1 500 abitanti/km² e una popolazione compresa tra 5 000 e 50 000 abitanti; e ii) città semi-densamente popolate, con una popolazione superiore a 5 000 abitanti e una densità di almeno 300 abitanti/km² (purché si trovino a più di 2 km da città o città densamente popolate e non siano contigue a un centro urbano di grandi dimensioni o a una città densamente popolata) ( https://ec.europa.eu/regional_policy/sources/work/towns_in_europe_technical_paper.pdf) .
(5) The Future of Cities (Il futuro delle città) (relazione del Centro comune di ricerca, 2019).
(6) Amministrazioni o organismi che hanno il potere di emanare e applicare le leggi e sono responsabili dei servizi e delle strutture pubbliche in un settore specifico.
(7)   https://portico.urban-initiative.eu/urban-panorama/initiatives .
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