—

dichiarare, ai sensi dell’articolo 277 TFUE, inapplicabili al ricorrente l’articolo 2, paragrafo 1, lettera g), della decisione del Consiglio 2014/145/PESC e l’articolo 3, paragrafo 1, lettera g), del regolamento del Consiglio (UE) n. 269/2014, del 17 marzo 2014, in quanto il Consiglio ritiene che gli siano applicabili;

—

annullare la decisione (PESC) 2024/1738 del Consiglio, del 24 giugno 2024, che modifica la decisione 2014/145/PESC, concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina (GU L, 2024/1738, del 24.6.2024), in quanto si applica al ricorrente;

—

annullare il regolamento di esecuzione (UE) 2024/1746 del Consiglio, del 24 giugno 2024, che attua il regolamento (UE) n. 269/2014, concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina, in quanto si applica al ricorrente;

—

condannare il Consiglio dell’Unione europea a farsi carico delle proprie spese e di quelle sostenute dal ricorrente.

1.

Primo motivo, vertente su una violazione dei diritti della difesa.

2.

Secondo motivo, vertente su una violazione del diritto ad un’effettiva tutela giurisdizionale e dell’obbligo di motivazione.

3.

Terzo motivo, vertente sull’illegalità del criterio modificato (g).

4.

Quarto motivo, vertente su errori di valutazione.

5.

Quinto motivo, vertente su una violazione del principio di proporzionalità e dei diritti fondamentali.