COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 19.10.2023
COM(2023) 597 final
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
sull'attuazione del regolamento (CE) n. 762/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, relativo alla trasmissione di statistiche sull'acquacoltura da parte degli Stati membri e che abroga il regolamento (CE) n. 788/96 del Consiglio
1Contesto
La Commissione europea (Eurostat) elabora statistiche sull'acquacoltura a norma del regolamento (CE) n. 762/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio
. L'articolo 11 del regolamento stabilisce che, ogni tre anni, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sulla qualità e sulla pertinenza delle statistiche compilate. La relazione deve inoltre contenere un'analisi costi/benefici del sistema di rilevazione dei dati e porre l'accento sulle prassi ottimali idonee a ridurre il carico di lavoro per gli Stati membri e migliorare l'utilità e la qualità dei dati.
Il regolamento si applica a tutti gli Stati membri, nonché alla Norvegia, all'Islanda e al Liechtenstein (rilevanza ai fini del SEE). Il Lussemburgo e il Liechtenstein non hanno impianti di produzione acquicola a fini commerciali e sono quindi esonerati dall'obbligo di comunicazione dei dati. Anche i paesi candidati elaborano statistiche e presentano relazioni sulla qualità (tutti i paesi candidati hanno inviato dati e relazioni sulla qualità per l'anno di riferimento 2021).
La presente relazione si basa principalmente sulle relazioni sulla qualità presentate dai citati paesi dichiaranti riguardo all'acquacoltura. Eurostat ha analizzato anche i dati sull'acquacoltura relativi al periodo 2019-2020. Il sistema statistico europeo ha fornito informazioni sui costi totali comportati dalla rilevazione dei dati. Nella presente relazione si valutano dunque la tempestività, la completezza, la coerenza, la pertinenza, l'accessibilità e la chiarezza dei dati in generale e si esaminano anche l'onere e il rapporto costi/benefici del processo di rilevazione dei dati.
La Commissione ha adottato le precedenti relazioni di valutazione delle statistiche sull'acquacoltura presentate a norma del regolamento (CE) n. 762/2008 nel giugno 2015
(per i dati relativi al periodo 2011-2013), nel dicembre 2017
(per i dati relativi al periodo 2014-2015) e nel dicembre 2020
(per i dati relativi al periodo 2016-2018). La presente relazione riguarda i dati per il periodo 2019-2020, le relazioni sulla qualità per il 2021 e i costi dichiarati per il 2022.
2
Principali conclusioni
Eurostat si sforza di migliorare costantemente la qualità e la disponibilità delle statistiche europee. Si è altresì impegnata a ridurre l'onere a carico degli Stati membri e dei rispondenti legato alla produzione di statistiche.
Eurostat raccoglie relazioni annuali sulla qualità delle statistiche sull'acquacoltura. Tali relazioni sulla qualità descrivono i metodi e gli aspetti qualitativi della rilevazione dei dati sulla base delle autovalutazioni dei paesi. Eurostat si è avvalso delle relazioni nazionali sulla qualità per elaborare una relazione sulla qualità a livello dell'UE
. La qualità generale è buona, in quanto la maggior parte dei paesi adotta un approccio basato su censimenti e il tasso di mancate risposte è nullo o non significativo.
Oltre la metà dei paesi dispone di un sistema di gestione della qualità. Rispetto all'ultima relazione la qualità complessiva delle statistiche sull'acquacoltura è migliorata in sette paesi. La maggior parte dei miglioramenti ha riguardato la tempestività (11 paesi), seguita dall'accuratezza e dall'affidabilità (otto paesi). In quattro paesi è migliorata la pertinenza, in tre la comparabilità e in due la coerenza.
2.1
Tempestività e puntualità
Negli ultimi anni la maggior parte degli Stati membri ha rispettato i termini per la trasmissione dei dati. La valutazione di conformità delle statistiche sull'acquacoltura per gli anni di riferimento 2019 e 2020 è stata confrontata con quella degli anni precedenti. Rispetto alla rilevazione dei dati per l'anno di riferimento 2018, nel 2019 e nel 2020 il livello di puntualità ha registrato un leggero miglioramento, tuttavia alcuni paesi continuano a presentare le relazioni sulla qualità dopo il termine previsto.
Nei casi in cui Eurostat ha individuato incongruenze, ai paesi dichiaranti è stato chiesto di verificare i dati e di trasmettere revisioni che ne contenessero le correzioni. La maggior parte dei contributi e delle revisioni è stata inviata entro un termine adeguato. Soltanto in pochi casi sono stati necessari ripetuti solleciti. In termini di disponibilità, il numero di set di dati mancanti è relativamente stabile. È inoltre importante sottolineare che i paesi dichiaranti ed Eurostat hanno compiuto notevoli sforzi per migliorare ulteriormente la qualità dei dati.
2.2
Coerenza e comparabilità
2.2.1
Coerenza
Le statistiche sulla produzione acquicola si basano su concetti e definizioni stabiliti dal Gruppo di lavoro per il coordinamento delle statistiche sulla pesca (CWP) e sono pertanto coerenti con le statistiche prodotte dall'Organizzazione delle Nazioni unite per l'alimentazione e l'agricoltura e con altre statistiche internazionali sull'acquacoltura.
2.2.2
Comparabilità
Nell'ottobre 2018 Eurostat ha pubblicato un manuale relativo alle statistiche sull'acquacoltura
, che ha ulteriormente migliorato la coerenza e dunque la comparabilità dei dati tra paesi. Eurostat sta esaminando la possibilità di un ulteriore aggiornamento del manuale, ma deve valutare attentamente il rapporto costi/benefici di tale azione in quanto la nuova normativa richiederà molto probabilmente la rielaborazione completa del manuale stesso.
La lunghezza delle serie temporali (e pertanto la comparabilità nel tempo) varia da paese a paese. Per quanto riguarda la comparabilità geografica, in alcuni paesi le serie temporali risalgono al 1970, mentre altri paesi hanno avviato la rilevazione solo nel 2011. Tuttavia, per il periodo oggetto della presente relazione, i dati sono comparabili nel tempo.
Vi sono state serie preoccupazioni circa la comparabilità dei dati contenuti nel set di dati sulla struttura del settore dell'acquacoltura, in quanto le unità oggetto di rendicontazione sono costituite sia da superfici che da volumi, a seconda del tipo di specie. Per questo motivo tale set di dati fornisce agli utilizzatori informazioni ambigue, in particolare quando si confrontano i dati provenienti da paesi che allevano specie diverse.
Eurostat intende trovare una soluzione praticabile a tale problema nel futuro regolamento proposto (cfr. capitolo 4).
2.3
Pertinenza
2.3.1
Necessità degli utilizzatori
Le statistiche sull'acquacoltura sono utilizzate diffusamente da vari utilizzatori di dati. Esse costituiscono la base per altre rilevazioni di dati
, in particolare nel caso dei dati relativi all'acquacoltura d'acqua dolce, per la quale non sono rilevati e pubblicati altri set di dati a livello dell'UE.
I dati rilevati a norma del regolamento (CE) n. 762/2008 sono essenziali per l'elaborazione di politiche informate e fondate su dati concreti a livello nazionale ed europeo. I dati sui livelli di produzione e le tendenze in atto rivestono importanza ai fini dell'analisi dello sviluppo del settore dell'acquacoltura nell'ambito della politica comune della pesca e i dati quantitativi sono fondamentali per definire piani nazionali pluriennali degli Stati membri che promuovano l'acquacoltura sostenibile. Essi forniscono ai responsabili politici e all'industria solide basi su cui fondare il futuro sviluppo del settore. I dati sono inoltre un'importante fonte di informazioni per le pubblicazioni e i servizi di altre organizzazioni. Ad esempio, l'Osservatorio europeo del mercato dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura utilizza le statistiche europee sull'acquacoltura per compilare l'analisi strutturale dell'industria europea della pesca e dell'acquacoltura. Anche l'Organizzazione mondiale del commercio usa le statistiche europee sull'acquacoltura per il riesame della sua politica commerciale.
Nei loro contributi quasi tutti gli Stati membri hanno confermato anche la necessità di disporre di dati sulla produzione dell'acquacoltura a livello nazionale. La maggior parte degli Stati membri ha dichiarato che le esigenze nazionali in materia di dati sono soddisfatte integralmente o quasi del tutto dai dati rilevati a norma del regolamento. Il regolamento (CE) n. 762/2008 non contempla tuttavia dati importanti su aspetti quali microalghe, mangime utilizzato e immissione di novellame e destinazioni dei prodotti. Alcuni Stati membri ritengono invece che la rilevazione dei dati sia troppo dettagliata e onerosa rispetto alle esigenze nazionali. Nonostante la pertinenza delle statistiche sull'acquacoltura, dall'analisi dei dati statistici sulla pesca è emerso anche un livello più elevato di insoddisfazione tra gli utilizzatori a causa dell'indisponibilità di dati dovuta alla riservatezza degli stessi.
2.3.2
Completezza
Il principale set di dati sull'acquacoltura (produzione in acquacoltura) è relativamente completo. Con il tempo il grado di completezza è aumentato. Molti valori rimangono purtroppo riservati in quanto il settore è altamente specializzato.
La raccolta del set di dati sulla struttura del settore dell'acquacoltura avviene con cadenza triennale, ma presenta problemi di comparabilità (cfr. capitolo 2.2.2). Di conseguenza tale set di dati non è ancora stato pubblicato.
In generale, i prezzi unitari hanno creato difficoltà per tutti i set di dati sulla produzione dell'acquacoltura. Il problema è legato principalmente ai valori di riservatezza e alle diverse metodologie applicate dai paesi dichiaranti, che spesso comunicano valori stimati.
2.4
Accessibilità e chiarezza
2.4.1
Banca dati on line
La banca dati pubblica di Eurostat
fornisce statistiche europee sull'acquacoltura in base ai seguenti set di dati:
·produzione dell'acquacoltura esclusi incubatoi e vivai (fish_aq2a);
·produzione in acquacoltura di uova di pesce destinate al consumo umano (fish_aq2b);
·immissioni nell'acquacoltura basata su catture (fish_aq3);
·produzione di incubatoi e vivai allo stadio di uova del ciclo di vita (fish_aq4a);
·produzione di incubatoi e vivai allo stadio giovanile del ciclo di vita (fish_aq4b).
La metà degli Stati membri pubblica inoltre i dati in banche dati nazionali online o sotto forma di tabelle annuali scaricabili. In tutti i casi l'accesso a questi prodotti è gratuito.
2.4.2
Pubblicazioni e tabelle
Eurostat pubblica dati e schede sull'acquacoltura sul sito Statistics Explained e in compendi statistici
.
La maggior parte degli Stati membri pubblica statistiche sull'acquacoltura in varie relazioni periodiche, talvolta accompagnate da comunicati stampa.
2.4.3
Metadati
Relazioni annuali sulla qualità pervengono annualmente a Eurostat, come previsto dall'allegato VI del regolamento (CE) n. 762/2008. Tali relazioni contengono informazioni dettagliate sulla qualità dei dati e sui metodi utilizzati per la loro rilevazione.
I metadati europei di riferimento, compresa una relazione sulla qualità a livello dell'UE delle statistiche sull'acquacoltura
, sono pubblicati nella banca dati di Eurostat accessibile al pubblico con le tabelle sopra elencate. I paesi riesaminano i metadati ogni anno.
2.5
Riservatezza dei dati
Una grave carenza delle statistiche sull'acquacoltura elaborate a norma del regolamento (CE) n. 762/2008 è il numero elevato di caselle di dati riservati. I motivi sono essenzialmente tre. Innanzitutto, il regolamento prevede una struttura dei dati dettagliata, che a sua volta determina una frammentazione dei dati. In secondo luogo, il settore dell'acquacoltura è altamente specializzato, essendovi aziende che allevano pochissime specie e utilizzano un solo metodo o ambiente di produzione principale. In terzo luogo, Eurostat applica una regola rigorosa per la propagazione della riservatezza nel calcolo degli aggregati (un aggregato è riservato se almeno un valore che lo compone è riservato). I paesi dichiaranti hanno indicato che questa impostazione tutela la riservatezza ma limita eccessivamente la pubblicazione dei dati (soprattutto nel caso degli aggregati).
Per tentare di limitare l'impatto della riservatezza sugli aggregati, Eurostat ha introdotto alcuni meccanismi specifici (ad esempio chiedendo ai paesi dichiaranti di dichiarare un aggregato superiore non riservato quando questo non rivela dati riservati). Ciò ha consentito la pubblicazione di tutti gli aggregati nazionali e del totale dell'UE (anni di riferimento 2019 e 2020) per la maggior parte dei set di dati, escluse le voci "Immissioni nell'acquacoltura basata su catture" e "Produzione di incubatoi e vivai allo stadio giovanile del ciclo di vita" (per l'anno di riferimento 2020).
È opportuno sottolineare che gli aggregati dell'UE relativi alla voce "Produzione in acquacoltura di uova di pesce destinate al consumo umano" sono riservati per il 2013, il 2015, il 2017 e il 2018 (per la pubblicazione degli aggregati dell'UE a partire dal 2019 è stato necessario un notevole sforzo) e che da oltre 10 anni i dati riservati di un singolo paese impediscono la pubblicazione di aggregati dell'UE per la voce "immissioni nell'acquacoltura basata su catture".
Eurostat e gli Stati membri hanno investito molto tempo e notevoli risorse per mettere a disposizione degli utilizzatori il maggior numero possibile di dati, proteggendo al tempo stesso il segreto statistico e mantenendo il più possibile efficiente il processo. È evidente la necessità di risolvere la questione della riservatezza. Una possibile soluzione potrebbe basarsi sulla definizione di un approccio alternativo alla propagazione della riservatezza negli aggregati. Eurostat si sta adoperando per risolvere la questione e ha istituito un gruppo di esperti dedicato alla creazione di una "carta sul segreto statistico", composto da rappresentanti dei paesi dichiaranti e da funzionari di Eurostat.
3
Onere e rapporto costi/benefici
Per la valutazione del rapporto costi/benefici della rilevazione dei dati sull'acquacoltura a norma del regolamento (CE) n. 762/2008, Eurostat ha utilizzato le relazioni sulla qualità nazionali per il 2021 unitamente all'analisi dei costi per prodotto statistico effettuata ogni anno dal sistema statistico europeo. Nello specifico si è trattato dell'analisi basata sui costi per il 2022, riguardante la rilevazione dei dati sull'acquacoltura per l'anno di riferimento 2021. In totale 26 paesi hanno inviato risposte ai fini dell'analisi dei costi. In termini monetari, il costo medio di elaborazione delle statistiche sull'acquacoltura (compresa la rilevazione dei dati) ammonta a circa 103 487 EUR all'anno per paese. I costi dichiarati sia nell'esercizio precedente sia in quello attuale registrano una diminuzione dell'1 % rispetto alla media dell'anno di riferimento 2019. A fronte del valore dell'acquacoltura europea nei paesi dichiaranti, pari a circa 10 miliardi di EUR nel 2020, la quota dei costi di rilevazione dei dati rispetto al valore economico totale della produzione dell'acquacoltura è stata di circa lo 0,03 %.
In totale 29 paesi tra Stati membri dell'UE e paesi SEE hanno presentato relazioni sulla qualità per il 2021. La maggior parte di essi dispone di una corrispondente legislazione nazionale che disciplina le statistiche compilate a norma del regolamento (CE) n. 762/2008, mentre soltanto tre paesi hanno segnalato una differenza nelle definizioni adottate. I paesi dichiaranti possono ricavare i dati da più fonti, ma 26 paesi li rilevano sotto forma di censimento e tre ricavano i set di dati da fonti amministrative (otto paesi utilizzano contemporaneamente entrambi gli approcci). Quattro paesi integrano le fonti censuarie o amministrative con stime di esperti e due paesi le integrano con indagini per campione. Nessun paese ha segnalato l'uso di altre fonti.
In totale 19 paesi hanno inviato dati relativi a miglioramenti in termini di efficienza, principalmente legati a un maggiore ricorso all'automazione (sei paesi), allo svolgimento di indagini online (sei paesi) e a un maggiore utilizzo dei dati amministrativi (cinque paesi). Otto paesi hanno adottato misure di riduzione degli oneri, tra cui le più comuni riguardavano la possibilità di utilizzi multipli dei dati e l'impiego di questionari di impiego più facile.
Dalle relazioni sulla qualità risulta che più di tre quarti dei paesi rileva i dati direttamente presso le strutture a livello di impianto di produzione, mentre nei casi rimanenti la compilazione del questionario è richiesta per tutti gli impianti alla dirigenza. La rilevazione di dati a livello di impresa facilita la comunicazione a norma del regolamento (UE) 2017/1004. Nel 2022 è stata approfondita l'idea di adempiere entrambi i regolamenti con una sola raccolta di dati per ridurre l'onere complessivo imposto agli Stati membri. Tuttavia, i paesi dichiaranti hanno ritenuto utile mantenere i due approcci distinti, in quanto i dati raccolti presso la "struttura" consentono di ottenere una visione regionale che viene meno quando si opta per un livello di aggregazione più elevato a livello di "impresa".
Alcuni paesi dichiaranti hanno proposto miglioramenti volti ad alleggerire l'onere derivante dal regolamento (CE) n. 762/2008. Sono stati proposti in particolare due miglioramenti: i) migliorare il coordinamento con altri portatori di interessi, quali la direzione generale degli Affari marittimi e della pesca dell'UE, e in particolare le procedure del quadro per la raccolta dei dati (DCF); e ii) migliorare la sincronizzazione dei termini. Sedici paesi hanno dichiarato di attuare strategie e azioni volte a migliorare la qualità della rilevazione dei dati, ad aumentare l'accuratezza o a ridurre gli oneri gravanti sulle unità dichiaranti.
4
Azioni per il futuro: razionalizzare e semplificare le statistiche europee relative alla pesca
Nel 2018 Eurostat ha avviato il progetto "Razionalizzazione e semplificazione delle statistiche europee relative alla pesca", consistente in: i) una valutazione delle statistiche attuali sull'acquacoltura, sulle catture e sugli sbarchi; e ii) una valutazione d'impatto delle future opzioni strategiche e di eventuali normative future. La valutazione delle statistiche, che ha riguardato anche il funzionamento del regolamento (CE) n. 762/2008 sull'acquacoltura, si è conclusa nel 2019
.
La valutazione d'impatto delle statistiche europee sulla pesca (EFS) è stata avviata all'inizio del 2020 mediante: i) la costituzione di un gruppo interservizi della Commissione incaricato di sostenere il lavoro di Eurostat; e ii) la pubblicazione di una tabella di marcia per la valutazione d'impatto iniziale dal 21 aprile al 19 maggio 2020 al fine di raccogliere contributi.
Le opzioni in esame erano le seguenti.
·Opzione 1 (scenario di base): continuare con la politica attuale;
·opzione 2: abolire le EFS;
·opzione 3: elaborare un nuovo quadro giuridico semplificato per le EFS;
·opzione 4: elaborare una nuova base giuridica per l'acquacoltura e compilare le altre statistiche sulla pesca a partire da fonti amministrative a livello UE.
Una consultazione pubblica sugli obiettivi, le possibili opzioni e l'impatto delle stesse si è svolta sulla piattaforma web della Commissione "Di' la tua" dal 20 luglio al 23 novembre 2020
in contemporanea con una consultazione di esperti relativa alle esigenze specifiche in materia di dati sulla pesca, protrattasi fino alla fine di agosto 2020.
La valutazione ha raccolto dati concreti presso i portatori di interessi nell'ambito delle EFS, ad esempio mediante un seminario, studi di casi, colloqui approfonditi, questionari e altre attività di consultazione. Nella relazione sulla valutazione d'impatto si è tenuto conto dei risultati di tutte le consultazioni. La relazione si articola in una serie di sezioni dedicate a diversi argomenti, tra i quali: i) la definizione del problema; ii) gli obiettivi; iii) le opzioni; iv) l'analisi e il confronto degli impatti delle opzioni; e v) il monitoraggio e la valutazione. La valutazione d'impatto ha ricevuto il parere positivo del comitato per il controllo normativo, un organo consultivo indipendente presso la Commissione, ed è stata ultimata nel novembre 2021. La sua pubblicazione avverrà unitamente a quella della nuova proposta legislativa, prevista per il 2024.
Alla luce della valutazione, della valutazione d'impatto, dei risultati delle attività di consultazione e delle discussioni con i portatori di interessi, l'opzione prescelta è chiaramente l'opzione 3, che prevede l'elaborazione di un nuovo quadro giuridico semplificato per le EFS. Questa soluzione gode del sostegno dei principali utilizzatori di dati (DG MARE, OCSE, Organizzazione delle Nazioni unite per l'alimentazione e l'agricoltura, CIEM e varie organizzazioni regionali di gestione della pesca) e di un'ampia maggioranza dei rappresentanti delle autorità statistiche nazionali preposte all'elaborazione delle statistiche sulla pesca.
L'opzione 3 è risultata anche l'opzione prescelta nella consultazione pubblica. A favore dell'opzione 3 si sono espressi le autorità regionali, le autorità nazionali, le autorità internazionali e le ONG. L'opzione 3 ha registrato il maggior numero di impatti positivi presso tutti i gruppi di portatori di interessi, mentre soltanto un esiguo numero di rispondenti ha individuato impatti negativi connessi a tale opzione.
La Commissione sta attualmente elaborando la proposta di nuovo quadro giuridico per le EFS in stretta collaborazione con gli utilizzatori di dati e i fornitori nazionali di dati e prevede di adottare la proposta legislativa nel 2024.
Permangono inefficienze nella comunicazione dei dati con altre organizzazioni o con altri proprietari di dati della CE (in particolare nel caso dei dati dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura e di quelli rilevati a norma del regolamento (UE) 2017/1004 che abroga il regolamento (CE) n. 199/2008). Il nuovo regolamento sulle EFS, ora proposte con il nome di "statistiche europee relative alla pesca e all'acquacoltura" (EFAS), potrebbe rappresentare un'opportunità per adeguare i formati e i termini, a favore di un trasferimento più agevole e di un utilizzo multiplo dei dati rilevati.
In linea con la comunicazione della Commissione "Verso un settore delle alghe forte e sostenibile nell'UE" (COM/2022/592)
, il Centro comune di ricerca ha recentemente pubblicato la relazione "Produzione, approvvigionamento, utilizzi e flussi di biomassa nell'UE"
riguardante i dati sull'acquacoltura di alghe. Nella relazione del Centro comune di ricerca si raccomanda: i) di valutare e confrontare i dati Eurostat sull'acquacoltura di alghe con altri sistemi internazionali di successo (ad esempio quelli del Cile); e ii) di attuare programmi di formazione per i raccoglitori, i produttori e il personale che registrano e trattano tali dati, garantendo in tal modo la corretta identificazione delle specie. Inoltre, la relazione richiama l'attenzione sulla necessità di allineare i sistemi nazionali in tutta Europa per garantirne l'armonizzazione (ad esempio per quanto riguarda unità di misura, classificazioni delle specie utilizzate, tempi, siti), anche mediante lo sviluppo di un sistema di facile impiego che consenta di registrare agevolmente la quantità di alghe marine prodotte dalla raccolta o dall'acquacoltura.
5
Conclusioni
Le statistiche sull'acquacoltura pubblicate rappresentano un set di dati stabile, oggetto di centinaia di download di dati ogni mese.
Tuttavia, dalle attività di consultazione condotte nell'ambito della valutazione e della valutazione d'impatto recenti relative alle statistiche europee sulla pesca è emerso per le statistiche sull'acquacoltura un numero considerevole di utilizzatori insoddisfatti. Il problema è legato probabilmente alla notevole quantità di valori riservati contenuti nei set di dati, che ne rendono più difficile l'utilizzo. La presenza di caselle di dati riservati è dovuta alla dettagliata disaggregazione dei dati richiesta dal regolamento (CE) n. 762/2008 e alla struttura specializzata e concentrata del settore dell'acquacoltura.
Sono altresì necessari miglioramenti nella definizione di un approccio praticabile per la descrizione della struttura del settore dell'acquacoltura mediante dati comparabili (cfr. capitolo 2.2.2).
È stata sottolineata la necessità di promuovere un settore europeo delle alghe forte e sostenibile.
Soltanto pochi paesi dichiaranti continuano a incontrare problemi in termini di tempestività e puntualità di rilevazione e trasmissione dei dati. Gli orientamenti di Eurostat in materia di rilevazione dei dati e l'attuazione di altre strategie hanno contribuito a rendere più coerente la rilevazione dei dati sull'acquacoltura.
In alcuni paesi l'onere della rilevazione dei dati è stato ridotto negli ultimi anni. Sono stati inoltre osservati miglioramenti misurabili in termini di efficienza. La percentuale dei costi di rilevazione dei dati rispetto al valore economico totale della produzione dell'acquacoltura è stata di circa lo 0,03 %, vale a dire piuttosto bassa.