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Document 52022IP0264
European Parliament resolution of 23 June 2022 on the implementation of the Recovery and Resilience Facility (2021/2251(INI))
Risoluzione del Parlamento europeo del 23 giugno 2022 sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza (2021/2251(INI))
Risoluzione del Parlamento europeo del 23 giugno 2022 sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza (2021/2251(INI))
GU C 32 del 27.1.2023, p. 42–57
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
GU C 32 del 27.1.2023, p. 23–38
(GA)
27.1.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 32/42 |
P9_TA(2022)0264
Relazione sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza
Risoluzione del Parlamento europeo del 23 giugno 2022 sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza (2021/2251(INI))
(2023/C 32/06)
Il Parlamento europeo,
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visto l'articolo 175 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), |
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visto il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (1) (regolamento DRR), |
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visto il regolamento (UE, Euratom) 2020/2092 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020, relativo a un regime generale di condizionalità per la protezione del bilancio dell'Unione (2) (in appresso «il regolamento sulla condizionalità dello Stato di diritto»), |
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vista la sua risoluzione del 20 maggio 2021 sul diritto del Parlamento di essere informato riguardo alla valutazione in corso dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza (3), |
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vista la sua risoluzione del 10 giugno 2021 sulla posizione del Parlamento sulla valutazione in corso da parte della Commissione e del Consiglio dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza (4), |
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viste le sue risoluzioni del 7 aprile 2022 sulle conclusioni del Consiglio europeo del 24-25 marzo 2022, tra cui i più recenti sviluppi della guerra in Ucraina e le sanzioni dell'UE contro la Russia nonché la loro attuazione (5), e del 19 maggio 2022 sulle conseguenze sociali ed economiche per l'UE dovute alla guerra russa in Ucraina — rafforzare la capacità di agire dell'UE (6), |
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vista la sua risoluzione, del 9 giugno 2022, sullo Stato di diritto e la potenziale approvazione del piano nazionale di ripresa polacco (RRF) (7), |
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visto il regolamento delegato (UE) 2021/2106 della Commissione, del 28 settembre 2021, che integra il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, stabilendo gli indicatori comuni e gli elementi dettagliati del quadro di valutazione della ripresa e della resilienza (8), |
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visto il regolamento delegato (UE) 2021/2105 della Commissione, del 28 settembre 2021, che integra il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, definendo una metodologia per la rendicontazione della spesa sociale (9), |
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visto il parere del comitato economico e sociale europeo del 20 ottobre 2021 sulla strategia annuale per la crescita sostenibile 2021 (10), |
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vista la comunicazione della Commissione del 24 novembre 2021 dal titolo «Analisi annuale della crescita sostenibile 2022» (COM(2021)0740), |
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vista la comunicazione della Commissione, del 24 novembre 2021, dal titolo «Documenti programmatici di bilancio 2022: valutazione globale»(COM(2021)0900), |
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visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 24 novembre 2021 dal titolo «Analisi dell'economia della zona euro» che accompagna il documento «Raccomandazione di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro» (SWD(2021)0362), |
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visto il parere del Comitato europeo delle regioni del 1o dicembre 2021 sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza (11), |
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vista la prima relazione annuale della Commissione sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza (COM(2022)0075) pubblicata il 1o marzo 2022, |
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vista la comunicazione della Commissione dell'8 marzo 2022 dal titolo «REPowerEU: azione europea comune per un'energia più sicura, più sostenibile e a prezzi più accessibili» (COM(2022)0108). |
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vista l'analisi congiunta del Comitato europeo delle regioni e del Consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa sul coinvolgimento dei comuni, delle città e delle regioni nella preparazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza e i risultati della loro consultazione mirata del 27 aprile 2022 dal titolo «Attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza: il punto di vista degli enti locali e regionali»; |
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viste le sue risoluzioni del 10 marzo 2022 sullo Stato di diritto e le conseguenze della sentenza della CGUE (12), e del 5 maggio 2022 sulle audizioni in corso a norma dell'articolo 7, paragrafo 1, del trattato sull'Unione europea (TUE) relative a Polonia e Ungheria (13), |
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visti il quadro di valutazione della ripresa e della resilienza e le sue analisi tematiche, nonché le presentazioni al Parlamento (14), |
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vista la comunicazione della Commissione del 12 febbraio 2021 dal titolo «Orientamenti tecnici sull'applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza» (C(2021)1054), |
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viste le analisi e i briefing dei suoi servizi di ricerca sul dispositivo per la ripresa e la resilienza (15), |
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visti l'articolo 54 del suo regolamento nonché l'articolo 1, paragrafo 1, lettera e), e l'allegato 3 della decisione della Conferenza dei presidenti del 12 dicembre 2002 sulla procedura relativa alla concessione dell'autorizzazione ad elaborare relazioni di iniziativa, |
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visti i pareri della commissione per l’occupazione e gli affari sociali, della commissione per il controllo dei bilanci e della commissione per la cultura e l'istruzione, |
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viste le lettere della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, della commissione per il commercio internazionale e della commissione per gli affari costituzionali, |
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vista la relazione della commissione per i bilanci e della commissione per i problemi economici e monetari (A9-0171/2022), |
A. |
considerando che il dispositivo per la ripresa e la resilienza costituisce il principale elemento del pacchetto di misure di stimolo dello strumento NextGenerationEU (NGEU); |
B. |
considerando che si stanno rendendo disponibili 672,5 miliardi di EUR per finanziare le misure nazionali concepite per attenuare le conseguenze socioeconomiche della pandemia di COVID-19 (in appresso «la pandemia»); che il Parlamento ha inizialmente chiesto una quota più elevata di sovvenzioni nel dispositivo per la ripresa e la resilienza; |
C. |
considerando che i finanziamenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza sostengono settori chiave quali la transizione verde, la trasformazione digitale, la coesione economica, sociale e territoriale, la resilienza istituzionale e la preparazione alle crisi, nonché l'infanzia e la gioventù, comprese l'istruzione e le competenze; |
D. |
considerando che l'invasione russa dell'Ucraina del 24 febbraio 2022 ha portato l'Unione europea a imporre sanzioni economiche senza precedenti; che il conflitto innescato dalla Russia ha costretto molti cittadini ucraini a lasciare il loro paese, a mettersi in viaggio e a stabilirsi nell'UE; che l'invasione militare produrrà conseguenze economiche e sociali in tutto il continente europeo, in particolare nei paesi dell'Europa orientale, anche in relazione all'urgente necessità di ridurre la dipendenza energetica dalle importazioni di combustibili fossili; |
E. |
considerando che l'UE sta incontrando difficoltà nell'accesso a determinate materie prime critiche, con possibili conseguenze per l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza; |
F. |
considerando che la pandemia ha avuto un effetto devastante sulla situazione economica e sociale dei cittadini e delle imprese in Europa; che l'economia dell'UE ha registrato una contrazione significativa durante la pandemia; che le imprese dell'UE, in particolare le piccole e medie imprese (PMI), sono state colpite dalla pandemia, con conseguenze negative per la crescita e la competitività dell'UE, nonché per la loro produttività e capacità di creare posti di lavoro; che il mercato unico dell'UE è il principale motore di crescita nell'UE e dovrebbe essere rafforzato e protetto dagli effetti negativi della pandemia, promuovendo nel contempo gli investimenti nella ricerca e nell'innovazione; che alcuni paesi hanno nuovamente registrato un aumento della disoccupazione superiore alla media durante la pandemia; che le donne, i giovani, gli anziani, le persone con disabilità e le famiglie numerose corrono maggiori rischi in tal contesto; che il settore sanitario dell'UE è stato spinto ai suoi limiti durante la pandemia e che la sua resilienza è stata seriamente testata e colpita; che il tasso di disoccupazione giovanile rimane superiore al tasso di disoccupazione generale; che i giovani sono a un maggior rischio di povertà ed esclusione sociale, nonché a un rischio considerevole per il loro accesso a lavori di qualità; |
G. |
considerando che lo sviluppo costante delle competenze digitali e delle competenze che presentano un potenziale economico, ad esempio quelle verdi e imprenditoriali, è fondamentale per un mercato del lavoro europeo competitivo, sano, inclusivo e orientato al futuro e dovrebbe garantire a ciascun cittadino dell'UE l'accesso e le opportunità per lavori di qualità; che la stessa cosa vale per la formazione professionale, le competenze commerciali e le competenze per la vita; che l'UE deve superare ogni mancata corrispondenza fra domanda e offerta di competenze al fine di utilizzare efficacemente il proprio capitale umano; che l'accesso a un'adeguata infrastruttura digitale e formazione in materia di competenze digitali dovrebbe essere disponibile per tutti al fine di evitare un ulteriore ampliamento del divario tra le persone per quanto riguarda l'alfabetizzazione digitale e garantire pari opportunità per tutti nel sistema educativo e nel mercato del lavoro; |
H. |
considerando che, per essere ammissibili ai finanziamenti, i piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR) devono includere riforme e investimenti che rientrino nell'ambito di applicazione dei sei pilastri del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza e rispettino gli obiettivi generali e specifici, i principi orizzontali e gli 11 criteri di valutazione fissati nel regolamento DRR; |
I. |
considerando che il dialogo e la trasparenza tra le istituzioni dell'UE e gli Stati membri è essenziale per l'attuazione ottimale del dispositivo per la ripresa e la resilienza; |
J. |
considerando che la Commissione, che ha la responsabilità di monitorare l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza, deve informare regolarmente il Parlamento europeo in merito all'avanzamento della valutazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza e a come gli Stati membri abbiano raggiunto gli obiettivi e i traguardi, compreso il loro contributo al raggiungimento degli obiettivi della transizione verde e digitale; che la Commissione è tenuta a prendere in considerazione il punto di vista del Parlamento europeo; |
K. |
considerando che gli Stati membri devono istituire e mantenere sistemi di controllo solidi e realizzare gli audit necessari a garantire la tutela degli interessi finanziari dell'Unione nell'intero ciclo di vita del DRR; |
L. |
considerando che le relazioni annuali della Commissione sullo Stato di diritto servono a individuare le sfide in materia di Stato di diritto e ad aiutare gli Stati membri a trovare soluzioni con il sostegno della Commissione e degli altri Stati membri; |
M. |
considerando che il regolamento prevede la possibilità che uno Stato membro presenti una richiesta motivata per modificare il piano per la ripresa e la resilienza durante il periodo di attuazione, laddove tale linea di condotta sia giustificata da circostanze oggettive; |
N. |
considerando che il controllo democratico e parlamentare sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza è possibile solo con il pieno coinvolgimento del Parlamento e la presa in considerazione di tutte le sue raccomandazioni in tutte le fasi, e che il Parlamento continuerà a controllare l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza; |
O. |
considerando che la Commissione presenterà al Parlamento e al Consiglio una relazione di riesame sull'attuazione del dispositivo entro il 31 luglio 2022; |
Attenuare l'impatto sociale ed economico della crisi
1. |
sottolinea che il dispositivo per la ripresa e la resilienza è uno strumento di solidarietà senza precedenti e una pietra angolare dello strumento NextGenerationEU, che giungerà a termine nel 2026 e costituisce il principale strumento nella risposta dell'Unione alla pandemia teso a preparare le economie dell'UE ad affrontare nuove sfide; |
2. |
ricorda che la risposta dell'Unione alla pandemia è stata risoluta, coordinata, completa, tempestiva e solidale, e ha dato luogo a un ampio ricorso agli strumenti esistenti nonché all'impiego di strumenti di finanziamento aggiuntivi; ricorda altresì che gli Stati membri hanno adottato misure di bilancio considerevoli in risposta alla pandemia e a sostegno della ripresa (rispettivamente, il 5,2 % e il 2,8 % del prodotto interno lordo (PIL) nel 2021 e nel 2022); |
3. |
sottolinea l'effetto stabilizzante del dispositivo per la ripresa e la resilienza per gli Stati membri in un momento di grande incertezza economica, in quanto in grado di arginare la crisi e attenuarne le conseguenze economiche e sociali negative nonché di aiutare i governi a mantenere i livelli di investimento e far fronte nel contempo all'enorme pressione sui bilanci nazionali; |
4. |
evidenzia inoltre il ruolo fondamentale del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel promuovere la coesione economica, sociale e territoriale e nel prevenire la frammentazione del mercato interno e l'inasprimento delle divergenze macroeconomiche; |
5. |
si compiace che, sebbene gli effetti economici del dispositivo per la ripresa e la resilienza non possano essere completamente dissociati da altri sviluppi, sembri corretto concludere che, finora, il dispositivo ha inciso positivamente sul PIL e che la sua effettiva attuazione sarà fondamentale per la crescita economica dell'UE; pone l'accento sull'importanza del dispositivo per la ripresa e la resilienza nella tutela dello spazio di bilancio degli Stati membri dal significativo shock economico generato dalla pandemia; riconosce che, benché i principali effetti sulla crescita del PIL saranno avvertiti nei prossimi anni, il dispositivo per la ripresa e la resilienza ha già contribuito a proteggere le economie e i cittadini dell'Unione dalle ripercussioni più gravi della pandemia e sta apportando un contributo positivo alla ripresa e alla resilienza dell'UE, comprese la coesione economica e sociale, l'occupazione, la produttività, la competitività, la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione, nonché il buon funzionamento del mercato interno caratterizzato da PMI solide; pone l'accento sulle divergenze significative esistenti tra gli Stati membri per quanto riguarda la resilienza economica, sociale e istituzionale, le quali incidono sulle dinamiche disomogenee della ripresa; sottolinea che il dispositivo per la ripresa e la resilienza funge da catalizzatore per le transizioni verde e digitale e svolge un ruolo fondamentale nel rafforzare la transizione sostenibile e il benessere delle persone nell'ottica di un'economia resiliente, equa, inclusiva, competitiva e adeguata alle esigenze future in relazione all'attuazione di riforme e investimenti ambiziosi; |
6. |
rileva il notevole impatto dello strumento NextGenerationEU quale stimato dalla Commissione, dalla BCE e dal FMI, in particolare, in caso di attuazione efficace, una crescita del PIL superiore fino a 1,5 punti percentuali rispetto a quella in assenza di investimenti a titolo di NextGenerationEU; |
7. |
osserva inoltre che, secondo le previsioni della Commissione, nel 2022 le sovvenzioni a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza finanzieranno il 24 % delle misure di sostegno alla ripresa totali; evidenzia gli effetti positivi di ricaduta macroeconomica e il potenziale di riforme e investimenti ben mirati; sottolinea che le sovvenzioni a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza continueranno a fornire un sostanziale sostegno di bilancio agli Stati membri e consentiranno così loro di perseguire riforme strutturali e investimenti con effetti duraturi sulla ripresa e la resilienza delle loro economie e società; invita gli Stati membri a sfruttare al meglio quest'opportunità; |
8. |
sottolinea che un'attuazione efficace e trasparente del dispositivo per la ripresa e la resilienza contribuirebbe a rendere le economie e le società dell'UE più sostenibili, inclusive e resilienti, nonché più competitive nel lungo termine, più autonome dal punto di vista strategico e meglio preparate alle sfide attuali e future; sottolinea che un'efficace attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza promuoverà la convergenza economica e sociale e la coesione territoriale e ridurrà le disuguaglianze sociali; |
9. |
ritiene che, affinché il dispositivo per la ripresa e la resilienza consegua i suoi obiettivi generali e aiuti l'Unione europea a riprendersi dalla crisi, nonché al fine di massimizzare l'impatto a lungo termine sull'economia e la società dell'Unione, è indispensabile che gli Stati membri attuino le riforme e gli investimenti concordati in modo completo e tempestivo; ricorda che il dispositivo per la ripresa e la resilienza è un meccanismo basato sui risultati, in base al quale i finanziamenti sono erogati solo al completamento dei traguardi e degli obiettivi associati alle misure; ricorda che la partecipazione delle autorità locali, regionali e nazionali e dei responsabili dell'elaborazione di tali politiche è fondamentale per il successo del dispositivo per la ripresa e la resilienza, come stabilito all'articolo 28 del regolamento relativo al dispositivo; |
10. |
avverte che il dispositivo per la ripresa e la resilienza potrà attenuare le conseguenze sociali ed economiche della crisi solo se i fondi saranno realmente assorbiti e spesi, raggiungendo in tal modo l'economia reale e le persone; invita gli Stati membri ad adottare decisioni opportune con riguardo alle strutture amministrative e alle risorse umane, al fine di garantire l'impiego tempestivo dei fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza; |
11. |
sottolinea che la pandemia ha messo in luce la necessità di accrescere l'autonomia strategica dell'Unione nelle catene di approvvigionamento fondamentali nonché nelle infrastrutture e nei servizi essenziali; osserva che gli investimenti a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza nella transizione verde e nella trasformazione digitale dovrebbero contribuire a rafforzare l'autonomia strategica e l'indipendenza dell'Unione, e in particolare a ridurre la sua dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili; constata che, secondo le stime della Commissione, il dispositivo per la ripresa e la resilienza imprimerà grande slancio all'attuazione della strategia industriale dell'Unione e dunque all'ulteriore sviluppo delle industrie dell'Unione; |
12. |
sottolinea che i pacchetti di riforme e investimenti, in particolare quelli che favoriscono la crescita nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, dovrebbero generare anche un valore aggiunto dell'UE; constata che, secondo la Commissione, gli effetti sul PIL a livello dell'Unione sono superiori di circa un terzo se si tiene esplicitamente conto degli effetti di ricaduta delle misure dei singoli paesi; sottolinea che i pacchetti di riforme e investimenti nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza dovrebbero altresì contribuire all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e delle priorità del Green Deal europeo e dell'agenda digitale, nonché alla promozione e all'integrazione del principio della parità di genere e delle pari opportunità per tutti; |
13. |
invita la Commissione a valutare se nei piani nazionali per la ripresa e la resilienza degli Stati membri confinanti si siano verificate inutili duplicazioni degli investimenti, nonché ad aiutare gli Stati membri ad evitare inutili sovrapposizioni; |
14. |
deplora il fatto che le donne (16), i bambini (17), i giovani, gli anziani e i gruppi vulnerabili siano stati i più colpiti dalla crisi della COVID-19; ricorda che è necessario garantire l'inclusività affinché l'UE non lasci indietro nessuno e affronti gli impatti socioeconomici specifici di genere nel suo percorso di ripresa, e che una serie di conseguenze specifiche di genere della crisi non sono state tenute in considerazione nei piani nazionali per la ripresa e la resilienza; plaude al miglioramento dell'accessibilità e della qualità delle strutture di assistenza, ma si rammarica che queste rimangano troppo limitate; |
15. |
ribadisce l'importanza dei sei pilastri nel fornire agli Stati membri una struttura che permetta loro di proporre e attuare riforme e investimenti tesi ad affrontare le transizioni verde e digitale, l'economia, la produttività e la competitività, la coesione sociale e territoriale, la resilienza sanitaria e istituzionale nonché le misure rivolte ai bambini e ai giovani; sottolinea che tutti gli Stati membri sono tenuti, a norma del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, a includere nei rispettivi piani per la ripresa e la resilienza misure che riguardino tutti i pilastri; si rammarica che non tutti gli Stati membri abbiano scelto di rispettare la struttura a pilastri del regolamento, che avrebbe invece consentito un più agevole monitoraggio; |
Aspetti finanziari del dispositivo per la ripresa e la resilienza
16. |
osserva che nei 26 piani nazionali per la ripresa e la resilienza presentati finora, gli Stati membri hanno chiesto sovvenzioni per un totale di 331,7 miliardi di EUR sui 338 miliardi di EUR disponibili; osserva inoltre che non tutti gli Stati membri, nei loro attuali piani nazionali per la ripresa e la resilienza, hanno chiesto l'intero importo delle sovvenzioni a loro disposizione a norma dell'articolo 11 del regolamento relativo al dispositivo; |
17. |
esprime tuttavia preoccupazione per il fatto che solo sette Stati membri abbiano richiesto prestiti, per un totale di 166 miliardi di EUR sui 385,8 miliardi di EUR a disposizione per i prestiti, lasciando disponibile un importo considerevole qualora gli Stati membri dovessero richiedere prestiti in una fase successiva; è preoccupato che l'interesse limitato per la componente di prestito possa comportare la perdita di opportunità e impedire che il dispositivo per la ripresa e la resilienza realizzi appieno il suo potenziale; sottolinea che, qualora gli Stati membri i cui piani nazionali per la ripresa e la resilienza siano già stati approvati desiderino richiedere prestiti, sarà necessario modificare i rispettivi piani nazionali, se del caso, con l'ulteriore serie di riforme e investimenti, traguardi e obiettivi, senza far regredire le riforme già attuate; incoraggia gli Stati membri a sfruttare appieno il potenziale del dispositivo per la ripresa e la resilienza, compresi i prestiti, per far fronte agli effetti della pandemia e alle sfide future; |
18. |
incarica la Commissione di analizzare le ragioni per cui gli Stati membri non hanno richiesto prestiti corrispondenti alla loro intera dotazione, il che potrebbe impedire al dispositivo per la ripresa e la resilienza di realizzare appieno il suo potenziale; ricorda che uno Stato membro può chiedere un sostegno sotto forma di prestito contestualmente alla presentazione di un piano per la ripresa e la resilienza o in un momento diverso fino al 31 agosto 2023, conformemente al regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza in vigore; |
19. |
ricorda che, a norma dell'articolo 21 del regolamento DRR, in presenza di circostanze oggettive uno Stato membro può presentare alla Commissione una richiesta motivata affinché presenti una proposta intesa a modificare o sostituire il piano approvato; ricorda che, laddove ritenga che i motivi addotti dallo Stato membro giustifichino una modifica del piano nazionale per la ripresa e la resilienza, la Commissione valuta il piano modificato in conformità dell'articolo 19 e formula una proposta di decisione di esecuzione del Consiglio a norma dell'articolo 20 del regolamento; ricorda che tale richiesta di modifica comporta una procedura di valutazione e approvazione identica alla prima procedura di valutazione e approvazione dei piani e invita gli Stati membri a tenere attentamente conto del rischio di ritardare l'attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza nel loro complesso; osserva che finora nessuno Stato membro ha chiesto di modificare o sostituire il piano approvato; incoraggia gli Stati membri ad avvalersi dell'articolo 21 del regolamento che istituisce il dispositivo e osserva che il potenziale aumento dei costi dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza dovuto all'inflazione significativa potrebbe indurre gli Stati membri a chiedere un aggiornamento di tali piani; |
20. |
osserva che, secondo le attuali previsioni, l'andamento del PIL degli Stati membri dovrebbe discostarsi dalle previsioni della Commissione dell'autunno 2020, il che comporterà modifiche degli importi delle sovvenzioni disponibili agli Stati membri per la seconda finestra di finanziamento del 30 % del dispositivo per la ripresa e la resilienza; sottolinea che modifiche sostanziali alla quota di sovvenzioni assegnata potrebbero richiedere modifiche ai piani nazionali per la ripresa e la resilienza; |
21. |
sottolinea che il sostegno fornito dal dispositivo per la ripresa e la resilienza deve rispettare il principio di addizionalità di cui all'articolo 9 del relativo regolamento; attende con interesse dati più puntuali e disaggregati che consentano una migliore comprensione degli effetti dell'addizionalità del dispositivo per la ripresa e la resilienza; esorta gli Stati membri a fornire informazioni dettagliate, trasparenti e tempestive alla Commissione al fine di garantire una comunicazione efficace dell'impatto del dispositivo per la ripresa e la resilienza; ribadisce l'importanza del quadro di valutazione della ripresa e della resilienza nel fornire informazioni di base ai cittadini in merito ai progressi complessivi compiuti nell'attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza; invita la Commissione ad aumentare il livello di trasparenza e visualizzazione dei dati nel quadro di valutazione e a elaborare relazioni più dettagliate, concentrandosi sugli indicatori di risultato e di impatto piuttosto che sui risultati, nonché a garantire un'analisi qualitativa delle riforme e degli investimenti proposti; |
22. |
osserva che a metà giugno 2022 sono stati firmati solo dodici accordi operativi tra la Commissione e gli Stati membri; invita la Commissione e gli Stati membri a firmare quanto prima accordi operativi, e chiede che la Commissione dia comunicazione al Parlamento di tali accordi; esorta inoltre la Commissione e tutti gli Stati membri a pubblicare tempestivamente i rispettivi accordi operativi e gli accordi di finanziamento e di prestito, così da garantire una maggiore trasparenza e migliorare la responsabilità; |
23. |
osserva che 21 Stati membri hanno ricevuto prefinanziamenti fino al 13 % della loro dotazione totale, che uno Stato membro non ha richiesto il prefinanziamento e che sette Stati membri hanno finora richiesto i primi pagamenti a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza; uno Stato membro ha invece richiesto il secondo pagamento; |
24. |
ribadisce che qualunque ritardo nell'attuazione del dispositivo e dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza non dovrebbe rallentare il processo di ripresa dopo la pandemia né ridurre il livello di resilienza dell'Unione; |
25. |
ricorda che il regolamento DRR prevede la possibilità di includere nei PNRR misure avviate a partire dal 1o febbraio 2020 e che alcuni Stati membri si sono avvalsi di tale possibilità; |
26. |
si compiace del dialogo precoce instaurato tra la Commissione e gli Stati membri nella preparazione delle richieste di pagamento, nonché della disponibilità della Commissione a valutare le richieste di pagamento; chiede che si continui a valutare in modo esaustivo se i traguardi e gli obiettivi siano stati raggiunti in modo tempestivo, con la consultazione di esperti qualora necessario; esorta la Commissione a garantire una rapida esecuzione dei pagamenti e a monitorare attentamente l'attuazione delle riforme e degli investimenti; |
27. |
ricorda la necessità di procedere rapidamente all'introduzione di un pacchetto di nuove risorse proprie per coprire integralmente entro il 2058 il rimborso dello strumento NextGenerationEU, e il dispositivo per la ripresa e la resilienza in particolare, in conformità alla tabella di marcia stabilita nell'accordo interistituzionale concluso a dicembre 2020 dal Parlamento, il Consiglio e la Commissione; prende atto dell'emissione di «obbligazioni verdi europee» per finanziare la quota di spesa per il clima nel dispositivo per la ripresa e la resilienza; rileva che, per quanto riguarda le obbligazioni verdi, la domanda è stata ampiamente superiore all'offerta iniziale della Commissione; |
Il ruolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza nell'attenuare le conseguenze dell'invasione russa dell'Ucraina
28. |
sottolinea la necessità di rafforzare il contributo degli strumenti di finanziamento dell'UE, in particolare il dispositivo per la ripresa e la resilienza, per affrontare le sfide attuali, comprese quelle causate dall'aggressione e dall'invasione militari, non provocate e ingiustificate, della Russia nei confronti dell'Ucraina; |
29. |
esprime preoccupazione per il fatto che tale aggressione nei confronti dell'Ucraina e le sanzioni giustificate che l'UE ha adottato in risposta nei confronti della Russia e della Bielorussia avranno un grave impatto sulla strategia dell'Unione per la ripresa economica e sociale e la resilienza; osserva che il loro impatto sugli Stati membri è eterogeneo; esprime preoccupazione per gli effetti disomogenei sull'economia dell'UE, le conseguenze economiche e sociali che ne derivano e l'ulteriore aumento delle disuguaglianze sociali, dovute in particolare all'aumento dei prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari; sottolinea che l'inflazione può anche portare a un cambiamento negativo dell'esito atteso del dispositivo per la ripresa e la resilienza e dei costi stimati dei PNRR degli Stati membri; si attende che la risposta dell'UE a questa nuova crisi prosegua con determinazione, unità e rapidità; |
30. |
sottolinea ancora una volta la sua richiesta di ulteriori sanzioni, tra cui un embargo totale e immediato sulle varie importazioni russe di energia e l'abbandono delle relative infrastrutture, conformemente alla sua risoluzione del 7 aprile 2022, e di un piano per continuare a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'UE, che richiederà tra l'altro una ricalibrazione della politica energetica europea, tenendo conto dei diversi livelli di dipendenza energetica dalle importazioni russe di combustibili fossili nei vari Stati membri; |
31. |
esprime preoccupazione per il fatto che l'attuale situazione in Ucraina abbia attualmente un forte impatto sui prezzi dell'energia, e sottolinea la necessità di rafforzare l'indipendenza e la sicurezza energetiche, di diversificare le fonti energetiche, anche attraverso le fonti energetiche dell'UE, così come di accelerare la transizione energetica; sottolinea il ruolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza nell'attuazione di REPowerEU, e sottolinea che i prestiti disponibili nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza potrebbero essere utilizzati in larga misura per integrare l'iniziativa REPowerEU e per promuovere gli investimenti nella transizione energetica, compreso lo sviluppo dell'energia pulita; si attende pertanto che il dispositivo per la ripresa e la resilienza contribuisca in modo significativo alla sovranità energetica dell'UE attraverso l'efficienza energetica, la diversificazione e gli investimenti nella transizione verde giusta; |
32. |
accoglie con favore, a tale proposito, le varie misure contenute nei PNRR volte a migliorare la transizione e la sicurezza energetica e le misure volte a rafforzare l'autonomia strategica, a ridurre la dipendenza degli Stati membri dall'energia fossile importata e ad accelerare la diversificazione delle fonti energetiche, l'efficienza energetica e lo sviluppo di energie pulite; sottolinea che dovrebbero essere promossi progetti transfrontalieri, il miglioramento dell'interconnessione delle reti energetiche europee e la piena sincronizzazione delle reti elettriche in tutta l'UE al fine di rafforzare le sinergie e la cooperazione tra i paesi dell'UE e rispecchiare preoccupazioni comuni e priorità condivise; |
33. |
prende atto della proposta della Commissione di modificare il regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza nel contesto dell'iniziativa REPowerEU ed esprime il suo impegno ad adottare senza ritardo la sua posizione sulla proposta; esorta gli Stati membri, qualora non intendano utilizzare l'intero importo della loro dotazione massima per i prestiti del dispositivo per la ripresa e la resilienza, a informarne ufficialmente la Commissione; accoglie con favore, in tale contesto, la proposta mirata a incentivare l'uso ottimale dei prestiti disponibili nell'ambito del dispositivo, anche proponendo una riassegnazione dei prestiti ad altri Stati membri che devono far fronte a sfide aggiuntive a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, e consentendo agli Stati membri di chiedere prestiti superiori al6,8 % del loro reddito nazionale lordo (RNL), in particolare al fine di attenuare le conseguenze economiche, sociali ed energetiche per l'UE dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e gli effetti collaterali delle misure restrittive dell'UE nei confronti della Russia e della Bielorussia; |
34. |
riconosce la necessità di misure per aiutare i rifugiati ucraini, in particolare per quanto riguarda l'alloggio, l'assistenza sociale e per l'infanzia, l'istruzione, l'assistenza sanitaria e l'abitazione, contribuendo ad alleviare la loro situazione socioeconomica; sottolinea pertanto la necessità di garantire un maggiore livello di investimenti in tal senso; |
Piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR)
35. |
accoglie con favore il fatto che siano stati approvati 24 PNRR e osserva che a metà giugno 2022 uno Stato membro non aveva ancora presentato i propri piani nazionali per la ripresa e la resilienza; osserva inoltre che un PNRR è in attesa di valutazione da parte della Commissione; esorta il paese il cui PNRR è in attesa di valutazione a intraprendere discussioni costruttive con la Commissione affinché il piano sia pronto per essere approvato senza ulteriori indugi; invita la Commissione ad applicare diligentemente, in sede di valutazione dei piani rimanenti, il regolamento DRR per garantire il rispetto degli undici criteri di valutazione stabiliti nello stesso regolamento; |
36. |
osserva che le valutazioni della Commissione hanno concluso che tutti i piani nazionali per la ripresa e la resilienza approvati affrontano tutti e sei i pilastri del dispositivo per la ripresa e la resilienza e soddisfano in modo sufficiente tutti i criteri di valutazione stabiliti nel regolamento DRR e rappresentano un pacchetto equilibrato di riforme e investimenti; ritiene che gli Stati membri avrebbero potuto allineare meglio i loro piani nazionali per la ripresa e la resilienza ai sei pilastri del dispositivo per la ripresa e la resilienza e ai requisiti del regolamento DRR; |
37. |
ricorda alla Commissione che il rispetto dello Stato di diritto e dell'articolo 2 TFUE sono prerequisiti per avere accesso al fondo e il meccanismo di condizionalità dello Stato di diritto è pienamente applicabile al dispositivo per la ripresa e la resilienza; invita la Commissione e il Consiglio ad astenersi dall'approvare il del PNRR dell'Ungheria fintantoché persistono le preoccupazioni relative al rispetto dello Stato di diritto, all'indipendenza della magistratura, alla prevenzione e all'individuazione e alla lotta contro le frodi, i conflitti di interesse e la corruzione; insiste sul fatto che i traguardi e gli obiettivi relativi alla tutela degli interessi finanziari dell'Unione, all'istituzione di un sistema di controllo adeguato, all'indipendenza della magistratura e alla prevenzione, individuazione e lotta alle frodi, ai conflitti d'interesse e alla corruzione sono requisiti fondamentali da conseguire prima della presentazione di una prima richiesta di pagamento e ricorda che non può essere effettuato alcun pagamento a titolo del dispositivo prima che siano stati conseguiti i predetti traguardi e obiettivi; rammenta agli Stati membri che il fatto di non rispettare pienamente le disposizioni del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, e i successivi ritardi nell'approvazione dei PNRR, pregiudicano gravemente la capacità delle autorità locali e regionali di affrontare adeguatamente le conseguenze della pandemia sulle loro comunità e imprese e sui loro cittadini, e possono peggiorare, nel lungo termine, la situazione economica a livello locale e regionale; deplora che, a causa delle azioni dei governi polacco e ungherese, i finanziamenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza non abbiano ancora raggiunto i cittadini e le regioni di Polonia e Ungheria; |
38. |
ricorda che nessuna misura dovrebbe essere finanziata a titolo del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza se esse sono contrarie ai valori dell'UE sanciti all'articolo 2 TUE; esorta la Commissione a monitorare molto attentamente i rischi per gli interessi finanziari dell'UE nell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza e qualsiasi violazione, o potenziale violazione, dei principi dello Stato di diritto, nonché a intraprendere azioni immediate laddove possano essere pregiudicati gli interessi finanziari dell'UE; invita pertanto la Commissione, in ossequio al regolamento sulla condizionalità dello Stato di diritto, ad adottare un approccio particolarmente rigoroso nei confronti degli Stati membri per quanto riguarda la tutela degli interessi finanziari dell'Unione quale sancita dall'articolo 22 del citato regolamento; |
39. |
ricorda altresì che il rispetto dello Stato di diritto e la sana gestione finanziaria dei fondi dell'UE devono essere valutati continuamente e in tutto il ciclo di vita del dispositivo per la ripresa e la resilienza, e che la Commissione deve astenersi dall'erogare i finanziamenti e, se del caso, recuperare i fondi, laddove tali condizioni non siano più soddisfatte; |
40. |
osserva che, nella sua valutazione, la Commissione afferma che tutti i piani nazionali per la ripresa e la resilienza approvati prevedono di raggiungere l'obiettivo verde di almeno il 37 % stabilito nel regolamento DRR, e che la spesa complessiva per il clima di tutti i piani nazionali per la ripresa e la resilienza approvati raggiunge quasi 220 miliardi di EUR; osserva tuttavia che le revisioni esterne della spesa rilevano cifre inferiori per quanto riguarda la spesa per il clima; sottolinea al riguardo che i traguardi e gli obiettivi associati alle misure relative al clima avrebbero dovuto essere definiti in modo da garantire che le misure attuate siano favorevoli al clima come annunciato; sottolinea che i PNRR dovrebbero contribuire alla transizione verde, ivi compresa la biodiversità; prende atto delle preoccupazioni esistenti relativamente al fatto che tutte le misure pertinenti contribuiscano efficacemente al conseguimento degli obiettivi; |
41. |
ricorda che i PNRR devono essere in linea con i piani nazionali per l'energia e il clima e con i relativi aggiornamenti ai sensi del regolamento (UE) 2018/1999 (18); invita la Commissione a valutare il contributo degli investimenti destinati alla transizione verde nell'ambito dei PNRR al conseguimento dei nuovi obiettivi 2030 in materia di energia e clima fissati nei rispettivi piani nazionali per l'energia e il clima rivisti; |
42. |
ricorda che il dispositivo per la ripresa e la resilienza dovrebbe contribuire all'integrazione dell'azione a favore della biodiversità nelle politiche dell'Unione; osserva che diversi piani nazionali per la ripresa e la resilienza contribuiscono alla biodiversità, ma insiste sul fatto che gli Stati membri avrebbero potuto utilizzare maggiormente il dispositivo per la ripresa e la resilienza per migliorare la biodiversità; |
43. |
avvisa sul rischio di un «greenwashing» nell'attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza, in particolare per quanto riguarda alcune misure che contribuiscono ai requisiti di spesa verde, comprese quelle sulla ristrutturazione degli edifici efficiente sotto il profilo energetico; |
44. |
osserva che tutti i piani nazionali per la ripresa e la resilienza approvati prevedono di raggiungere l'obiettivo digitale di almeno il 20 % stabilito nel regolamento DRR, mentre taluni Stati membri hanno persino stanziato più della metà dei loro fondi a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza a favore di misure ammissibili all'obiettivo digitale e che la spesa digitale complessiva di tutti i PNRR approvati raggiunge quasi il 29 %, ossia 130 miliardi di EUR; accoglie con favore il ruolo di primo piano attribuito, nei piani nazionali per la ripresa e la resilienza, al sostegno delle PMI, alla digitalizzazione dei servizi pubblici, ivi compreso il settore sanitario, e alle competenze digitali, alla digitalizzazione delle imprese, alla connettività, alla ricerca e allo sviluppo digitali nonché alle tecnologie avanzate; osserva che due terzi degli Stati membri hanno incluso un'autovalutazione della sicurezza per gli investimenti nelle capacità digitali e nella connettività nei rispettivi piani per la ripresa e la resilienza; |
45. |
ricorda alla Commissione e agli Stati membri che, secondo il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, gli investimenti nelle tecnologie digitali dovrebbero rispettare i principi di interoperabilità, efficienza energetica e protezione dei dati personali, consentire la partecipazione delle PMI e delle start-up e promuovere il ricorso a soluzioni open source; sottolinea che occorre elaborare con attenzione gli inviti a presentare proposte per gli appalti digitali, in particolare per garantire alle PMI l'accesso ai pertinenti investimenti pubblici; |
46. |
osserva che diversi PNRR contengono proposte di investimento per la connettività 5G; ricorda che gli Stati membri dovrebbero garantire coerenza e complementarità nella diffusione della connettività 5G, della banda larga mobile e delle infrastrutture in tutti i settori, in modo che nessuno sia lasciato indietro; |
47. |
sottolinea l'importanza che i PNRR destinino quasi il 50 % della spesa totale, ossia 203 miliardi di EUR, a misure volte a favorire il buon funzionamento del mercato unico, a migliorare il contesto imprenditoriale e a promuovere gli investimenti privati; ribadisce l'importanza del settore privato nella riuscita attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza; esorta gli Stati membri ad agevolare gli investimenti privati in relazione ai progetti finanziati dal dispositivo per la ripresa e la resilienza eliminando tutti gli ostacoli inutili che impedirebbero alle PMI di accedere ai pertinenti finanziamenti del dispositivo, e a tal fine invita la Commissione a fornire analisi dettagliate dell'accesso del settore privato ai finanziamenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza; invita gli Stati membri ad attuare i PNRR sulla base di un calendario trasparente, così da consentire al settore privato di pianificare le sue attività e i suoi progetti alla luce delle misure pertinenti; |
48. |
osserva che la Commissione stima che la spesa sociale nei PNRR rappresenti circa il 20 % delle sovvenzioni e dei prestiti richiesti; osserva che tale spesa è incentrata sugli incentivi all'occupazione per specifici gruppi svantaggiati, sulle riforme della legislazione a tutela dell'occupazione e sulla regolamentazione dei contratti di lavoro; ricorda che le conseguenze sociali della pandemia sono state molteplici e hanno colpito in maniera iniqua e sproporzionata i gruppi vulnerabili e a più basso reddito, accentuando al contempo il fabbisogno di servizi sociali; deplora che le misure di investimento sociale siano state piuttosto limitate alle infrastrutture sociali e che solo alcuni PNRR contengano misure per lo sviluppo di servizi di assistenza adeguati e misure di sostegno temporaneo; |
49. |
sostiene l'obiettivo della Commissione di costruire un mercato del lavoro più resiliente e inclusivo attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, ma rileva che le misure pertinenti dovrebbero promuovere un'occupazione di alta qualità; |
50. |
osserva che tutti i PNRR approvati finora affrontano sfide sociali e occupazionali, ad esempio attraverso misure atte a migliorare la partecipazione al mercato del lavoro, promuovere lo sviluppo delle competenze e la riqualificazione della forza lavoro e modernizzare le istituzioni e i servizi del mercato del lavoro, come pure la protezione sociale e i sistemi sanitari; deplora che alcuni Stati membri siano in ritardo nel rafforzare la dimensione sociale dei loro piani; |
51. |
sottolinea l'importanza delle riforme e degli investimenti nella resilienza sanitaria, economica, sociale e istituzionale per aumentare la preparazione e la capacità di risposta alle crisi, che rappresentano oltre il 17 % degli stanziamenti totali per i PNRR, pari a 76 miliardi di EUR; sottolinea che, secondo la Commissione, nell'ambito del pilastro del dispositivo per la ripresa e la resilienza gli Stati membri devono attuare 789 misure connesse a 1 900 traguardi e obiettivi; sottolinea che la COVID-19 ha dimostrato l'importanza di migliorare la resilienza delle istituzioni pubbliche agli shock; |
52. |
osserva che i PNRR approvati prevedono una spesa per le misure in materia di assistenza sanitaria pari a 37 miliardi di EUR, il che corrisponde all'8 % della spesa totale dei PNRR; rileva che il contributo più cospicuo è stato assegnato al rinnovo e all'ampliamento delle infrastrutture ospedaliere, seguiti dal rafforzamento dell'assistenza primaria e della prevenzione, dalla transizione digitale nel settore sanitario e dall'assistenza a lungo termine; si attende che tali misure in materia di assistenza sanitaria contribuiscano ad aumentare la capacità e la resilienza dei sistemi sanitari e la loro preparazione alle crisi future; esprime preoccupazione per il fatto che molti Stati membri non abbiano incluso misure sufficienti per rendere l'assistenza sanitaria per la salute mentale accessibile, anche in termini economici, per tutti i gruppi di età, e sottolinea che la salute mentale dovrebbe essere parte integrante della ripresa socioeconomica dell'Unione dopo la pandemia e una priorità in materia di salute sul lavoro; teme che alcuni Stati membri non abbiano incluso misure sufficienti per contrastare le sfide di lungo corso che interessano la sanità pubblica; |
53. |
osserva che l'ammodernamento della pubblica amministrazione è un obiettivo importante in molti PNRR e che sono previsti circa 1,8 miliardi di EUR di investimenti per il miglioramento della pubblica amministrazione; sottolinea che i PNRR possono contribuire ad accrescere la capacità delle pubbliche amministrazioni di gestire efficacemente i fondi europei ai livelli nazionale, regionale e locale; evidenzia che i vantaggi delle riforme sono superiori ai costi a esse associati, il che dovrebbe tradursi in un impatto positivo concreto sui cittadini; |
54. |
osserva che i PNRR approvati prevedono una spesa destinata ai bambini e ai giovani, comprese l'educazione e la cura della prima infanzia, la disoccupazione giovanile e le competenze dei giovani, pari a 49 miliardi di EUR, il che corrisponde a circa l'11,5 % della spesa totale dei PNRR; rileva che tale importo rappresenta il primo passo per garantire che in tutti i 27 Stati membri siano attuate misure coordinate dedicate alla prossima generazione; esprime preoccupazione per il fatto che molti PNRR non riflettono adeguatamente le ambizioni stabilite dalla garanzia europea per l'infanzia e riflettono solo parzialmente quelle della garanzia per i giovani rafforzata; si rammarica del fatto che due Stati membri abbiano scelto di non includere nei loro piani misure specificamente dedicate ai bambini e ai giovani, preferendo presentare misure volte a promuovere le competenze e le competenze digitali a favore di tutti i cittadini; |
55. |
osserva che quasi tutti i PNRR approvati prevedono investimenti a favore dell'istruzione digitale, pari a circa il 30 % della spesa totale per l'istruzione; accoglie con favore l'enfasi sull'ammodernamento delle infrastrutture e delle attrezzature del settore dell'istruzione negli Stati membri; |
56. |
osserva che finora, complessivamente, gli Stati membri hanno presentato 228 misure incentrate sul sostegno a favore di bambini e giovani; rileva che il 74 % delle misure è incentrato sull'istruzione generale, professionale e superiore e sulla capacità di formazione, nonché sull'accessibilità, anche economica, la qualità e l'inclusività, comprese la digitalizzazione e le infrastrutture; osserva altresì che il 14 % delle misure riguarda l'educazione e la cura della prima infanzia, l'abbandono scolastico precoce e la povertà infantile; rileva che il 12 % delle misure è incentrato sulla lotta alla disoccupazione giovanile attraverso la creazione di posti di lavoro, le assunzioni, gli incentivi alla transizione professionale e il sostegno ai lavoratori autonomi; sottolinea che il Parlamento ha invitato gli Stati membri a destinare almeno il 2 % del bilancio di ciascun PNRR alla cultura e il 10 % all'istruzione; osserva che 16 Stati membri hanno incluso misure relative alla cultura nei loro PNRR; ritiene che gli Stati membri avrebbero potuto utilizzare maggiormente il dispositivo per la ripresa e la resilienza per sostenere tali settori; |
57. |
invita la Commissione a continuare a monitorare l'attuazione dei sei pilastri e a garantire che siano messi a disposizione dati puntuali nell'ambito del quadro di valutazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza; invita la Commissione a promuovere metodi di monitoraggio dell'attuazione più regionali attraverso il quadro di valutazione, e accoglie con favore le iniziative di monitoraggio a livello nazionale e dell'UE che migliorano il monitoraggio dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza; si compiace del fatto che diversi Stati membri forniscano dati a livello regionale, e invita gli altri Stati membri a fare altrettanto; |
58. |
sottolinea che il dispositivo per la ripresa e la resilienza non dovrebbe essere utilizzato per sostituire le spese di bilancio correnti a livello nazionale, a meno che ciò non sia debitamente giustificato; osserva che la Commissione ha approvato i PNRR solo per coprire i costi iniziali di istituzione e avvio delle riforme; ricorda agli Stati membri che il dispositivo per la ripresa e la resilienza deve essere attuato in modo da non pregiudicare la loro responsabilità in materia di gestione delle finanze pubbliche; invita la Commissione a fornire informazioni dettagliate sulla valutazione del rispetto di tale principio orizzontale e delle relative giustificazioni; |
59. |
sottolinea che il principio «non arrecare un danno significativo» è stato valutato per ciascuna misura dalla Commissione conformemente ai suoi orientamenti tecnici; evidenzia che l'applicazione dei criteri concernenti il principio «non arrecare un danno significativo» elaborati nel documento di orientamento della Commissione deve prevenire misure dannose per l'ambiente; chiede alla Commissione di divulgare le valutazioni presentate in relazione al principio «non arrecare un danno significativo» e sottolinea che la Commissione dovrebbe esaminare e monitorare attentamente il pieno rispetto di tale principio durante la fase di attuazione; osserva che, per rispettare detto principio, alcuni Stati membri hanno dovuto migliorare determinate misure; rileva che la conformità al principio ha peraltro comportato un'iniziale mancanza di coerenza tra i requisiti della Commissione e quelli della Banca europea per gli investimenti e del Fondo europeo per gli investimenti per i paesi che hanno previsto, nelle rispettive dotazioni finanziarie del programma InvestEU, fondi per i piani per la ripresa e la resilienza, con conseguenti ritardi nel processo di attuazione; |
60. |
osserva che la grande maggioranza dei PNRR comprende una sezione specifica che spiega in che modo il piano affronta le preoccupazioni e le sfide legate al genere; osserva che i PNRR contengono misure incentrate sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro e sulla riduzione del divario retributivo di genere, ma deplora che tali misure non includano una spiegazione dettagliata del modo in cui il piano affronta le preoccupazioni e le sfide legate al genere; sottolinea l'importanza di servizi di assistenza pubblica di qualità elevata per alleggerire l'onere del lavoro di cura non retribuito, attualmente svolto per lo più dalle donne, con conseguenze negative sul PIL; chiede alla Commissione di realizzare uno studio per verificare in che misura il dispositivo per la ripresa e la resilienza contribuisca alla creazione di posti di lavoro nei settori in cui un genere è rappresentato in modo prevalente e se le misure di accompagnamento contribuiscano in misura sufficiente ad aumentare la presenza del genere meno rappresentato in tali settori; |
61. |
osserva che venti Stati membri prevedono, nei loro PNRR, progetti transfrontalieri incentrati principalmente sulle infrastrutture, quali connessioni ferroviarie o per l'energia elettrica, idrogeno, tecnologia quantistica, connettività 5G, capacità cloud e poli dell'innovazione; si rammarica che i PNRR non includano un numero maggiore di progetti transfrontalieri volti ad aumentare gli effetti di ricaduta e contribuire al valore aggiunto dell'UE; constata che venti Stati membri prevedono, nei loro PNRR, progetti transfrontalieri quali importanti progetti di interesse comune europeo incentrati principalmente sulle infrastrutture; invita gli Stati membri a chiarire, se del caso, il ruolo dei pertinenti portatori di interessi nell'attuazione ed esecuzione dei progetti transfrontalieri; ritiene che i PNRR avrebbero dovuto includere ulteriori misure transfrontaliere al fine di rafforzarne gli effetti di ricaduta e promuovere il valore aggiunto dell'UE; |
62. |
constata in particolare l'importanza dei progetti transfrontalieri connessi alla trasmissione di energia tra più Stati membri; ritiene che, nel contesto attuale, i PNRR avrebbero beneficiato maggiormente di ulteriori progetti transfrontalieri, in particolare nel settore dell'energia; sottolinea che tali investimenti sono fondamentali per conseguire la sovranità energetica e realizzare la transizione verde; evidenzia che la situazione attuale dimostra l'importanza fondamentale della diversificazione delle fonti energetiche dell'UE e del corretto funzionamento del mercato interno dell'energia elettrica tra gli Stati membri; chiede il miglioramento dell'interconnessione delle reti energetiche europee e la piena sincronizzazione delle reti elettriche in tutta l'UE; sottolinea inoltre l'importanza di intensificare gli sforzi per migliorare l'efficienza energetica al fine di limitare la crescita prevista della domanda di energia elettrica; |
63. |
osserva che nessuno Stato membro ha proposto di trasferire i fondi strutturali al proprio PNRR, che solo due Stati membri prevedono di finanziare le rispettive dotazioni del programma InvestEU con fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza e che solo quattro Stati membri intendono includere i costi del sostegno tecnico nei rispettivi PNRR; lamenta che la disposizione che consente di trasferire i fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza ai comparti nazionali del programma InvestEU non è stata pienamente sfruttata; ricorda che le sinergie tra i diversi fondi dell'UE sono essenziali per una ripresa adeguata e una resilienza consolidata dell'Unione e rammenta agli Stati membri che l'utilizzo di tale disposizione contribuisce a rafforzare le sinergie; |
64. |
ricorda che, secondo il regolamento DRR, i piani per la ripresa e la resilienza devono essere anche coerenti con le informazioni incluse dagli Stati membri negli accordi di partenariato e nei programmi operativi adottati nell'ambito dei fondi dell'Unione; ribadisce che tale disposizione non è solo importante per evitare la duplicazione dei finanziamenti o la sovrapposizione degli obiettivi, ma anche per garantire un approccio coordinato e massimizzare i vantaggi dei finanziamenti dell'Unione; invita la Commissione a fornire un'analisi di come viene garantito tale coordinamento; prende atto che l'adozione dei PNRR abbia comportato, in taluni casi, ritardi nell'adozione degli accordi di partenariato ed è preoccupato per le conseguenze di tali ritardi; invita altresì la Commissione e gli Stati membri ad evitare ulteriori ritardi nella preparazione e nell'adozione degli accordi di partenariato, e chiede di porre rimedio prontamente a tali ritardi; |
65. |
sottolinea che le sinergie e la coerenza tra il dispositivo per la ripresa e la resilienza e altri programmi di finanziamento dell'Unione sono essenziali per garantire una ripresa adeguata e la resilienza consolidata dell'Unione; invita la Commissione e gli Stati membri a promuovere sinergie tra i PNRR e altri programmi di finanziamento dell'Unione, in particolare gli accordi di partenariato; si chiede in che modo la Commissione abbia incoraggiato gli Stati membri a promuovere le sinergie con i PNRR di altri Stati membri; |
66. |
ricorda agli Stati membri che i piani nazionali per la ripresa e la resilienza dovrebbero contribuire ad affrontare in modo efficace tutte o un sottoinsieme significativo delle sfide individuate nelle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese, compresi gli aspetti di bilancio, e, se del caso, nelle raccomandazioni formulate a norma dell'articolo 6 del regolamento (UE) n. 1176/2011 (19) rivolte allo Stato membro interessato o le sfide individuate in altri documenti pertinenti adottati ufficialmente dalla Commissione nell'ambito del semestre europeo; prende atto della valutazione della Commissione secondo cui tutti i PNRR affrontano almeno un sottoinsieme significativo di sfide individuate nelle pertinenti raccomandazioni del semestre europeo, ma che non tutte le sfide sono affrontate; |
67. |
riconosce l'impatto positivo delle necessarie riforme fiscali negli Stati membri che sono incluse in taluni piani nazionali, pur rammaricandosi del fatto che nessuno degli Stati membri interessati da raccomandazioni specifiche per paese concernenti la pianificazione fiscale aggressiva, l'elusione e l'evasione fiscale e il riciclaggio di denaro abbiano affrontato tali criticità nei rispettivi PNRR; |
68. |
invita la Commissione a valutare adeguatamente il conseguimento di tutti i traguardi e gli obiettivi, compresi quelli relativi alle raccomandazioni specifiche per paese nei PNRR nella fase di erogazione del dispositivo, nonché a ridurre i pagamenti in maniera proporzionale, a seconda dell'importanza dei traguardi e degli obiettivi, verificando altresì se i traguardi e gli obiettivi concordati siano stati raggiunti in modo soddisfacente, ivi compresa la necessità di non annullare i traguardi e gli obiettivi raggiunti in precedenza; invita altresì la Commissione, se necessario, ad avvalersi delle disposizioni del regolamento, che le consente di recuperare le sovvenzioni o di richiedere il rimborso anticipato dei prestiti in caso di violazione degli obblighi degli Stati membri a norma degli accordi di finanziamento; |
69. |
osserva che, stando alla valutazione della Commissione, tutti gli Stati membri hanno ricevuto un rating A per quasi tutti i criteri previsti nel regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza; ricorda che, secondo la valutazione della Commissione, tutti gli Stati membri hanno ricevuto un rating B per i criteri che valuta se i costi totali stimati dei PNRR siano ragionevoli; invita la Commissione a garantire che i costi siano plausibili e che sia realizzata un'adeguata analisi dei costi al fine di contrastare la frode e la corruzione; sollecita la Commissione a valutare attentamente l'adeguato conseguimento dei traguardi e degli obiettivi prima di accettare le richieste di pagamento e a garantire che non vengano annullati i traguardi e gli obiettivi conseguiti in precedenza; |
Trasparenza e meccanismi di monitoraggio e di controllo
70. |
sottolinea l'importanza della trasparenza e della sana gestione delle procedure in tutti i processi e le pratiche in materia di appalto; chiede, a tale proposito, agli Stati membri di garantire uguaglianza ed equità e in particolare un accesso a tutti, comprese le microimprese e le piccole e medie imprese, alla procedura d'appalto; |
71. |
invita gli Stati membri ad avviare tempestivamente una procedura d'appalto pubblico per l'attuazione delle misure al fine di garantire il loro completamento nel rispetto del calendario di traguardi e obiettivi; |
72. |
sottolinea che la trasparenza è essenziale per un solido sistema di monitoraggio dei PNRR che consentirebbe un reale coinvolgimento del pubblico; ribadisce il proprio rammarico per il fatto che il Consiglio abbia rifiutato la creazione, sostenuta dal Parlamento e dalla Commissione, di una piattaforma online in cui i beneficiari finali sarebbero stati resi pubblici; osserva che, in ragione della natura degli strumenti utilizzati, il controllo riguarda il conseguimento dei risultati e delle realizzazioni anziché la verifica dei costi; osserva che tale approccio può semplificare l'attuazione e contribuire al conseguimento degli esiti auspicati; avverte che, senza un idoneo controllo, ciò potrebbe rendere più difficile identificare l'utilizzo improprio dei fondi dell'Unione; esorta, tuttavia, la Commissione ad adottare le misure adeguate per garantire l'individuazione precoce degli abusi dei fondi dell'UE; la invita a monitorare rigorosamente ogni possibile caso di doppio finanziamento e, qualora tali eventi siano confermati, a procedere senza indugio al recupero dei fondi; |
73. |
invita la Commissione a informare l'autorità di bilancio in merito all'utilizzo dei sistemi informatici istituiti dalla Commissione affinché gli Stati membri comunichino le informazioni pertinenti sull'attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza; |
74. |
esorta gli Stati membri a raccogliere e registrare i dati relativi ai destinatari e beneficiari finali dei finanziamenti dell'Unione in un formato elettronico standardizzato e interoperabile e che utilizzino lo strumento unico di estrazione dei dati e valutazione del rischio che sarà fornito dalla Commissione; esorta la Commissione a insistere sull'uso del sistema di monitoraggio integrato e interoperabile, compreso un unico strumento di estrazione dei dati e di valutazione del rischio (ARACHNE) per tutte le spese del dispositivo per la ripresa e la resilienza, e a garantire che ARACHNE sia interoperabile con tutti i software e le serie di dati pertinenti, al fine di mantenere al minimo l'onere amministrativo; ribadisce altresì l'importanza di digitalizzare tutte le attività di comunicazione, monitoraggio e verifica; |
75. |
ricorda che gli Stati membri dovrebbe raccogliere i dati relativi al titolare o ai titolari effettivi dei destinatari dei fondi e dei beneficiari dei programmi e garantire l'accesso a tali dati, e ribadisce l'importanza di garantire la trasparenza dei beneficiari finali senza che ciò comporti ulteriori oneri di comunicazione; invita la Commissione e gli Stati membri a pubblicare periodicamente dati aggiornati sui beneficiari finali per assicurare la fiducia dell'opinione pubblica e la trasparenza; chiede alla Commissione di mettere a punto un sistema integrato, interoperabile e di facile utilizzo che contenga informazioni su tutti i progetti cofinanziati dall'UE, i beneficiari finali, i titolari effettivi e i subappaltatori e sia in grado di aggregare tutti gli importi percepiti dal medesimo beneficiario o beneficiario effettivo; |
76. |
ricorda alla Commissione che, per la valutazione dei PNRR e delle richieste di pagamento, essa può essere assistita da esperti, e la invita ad avvalersi appieno di tale possibilità, se del caso, specialmente laddove manchino le capacità interne per esaminare accuratamente i piani o il conseguimento dei traguardi e degli obiettivi; solleva dubbi circa le capacità sufficienti del Consiglio di analizzare adeguatamente i PNRR o le richieste di pagamento e chiede che siano oggetto di un'adeguata valutazione; |
77. |
esorta la Commissione a garantire che la valutazione dei traguardi e degli obiettivi conseguiti dagli Stati membri nell'ambito dei rispettivi PNRR sarà basata su un'analisi completa e trasparente dei traguardi e degli obiettivi in tutte le loro dimensioni, in particolare la loro qualità; |
78. |
ricorda che gli Stati membri sono tenuti a istituire solidi sistemi di controllo e di audit al fine di garantire la tutela degli interessi finanziari dell'Unione, prevenire e combattere le frodi, la corruzione e i conflitti di interessi e assicurare la trasparenza, e che la Commissione ha la responsabilità di garantire che tali sistemi siano in vigore nonché pienamente funzionanti prima dell'approvazione dei primi pagamenti; ricorda che i pagamenti devono essere erogati al raggiungimento dei traguardi e degli obiettivi; |
79. |
osserva che, per un controllo accurato dell'attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza, la Commissione si affida per lo più agli Stati membri; esorta la Commissione a garantire una vigilanza, un audit e un controllo effettivi della piena attuazione di questi obblighi e a monitorare la conformità costante di qualsiasi misura del genere nell'intero ciclo di vita del dispositivo per la ripresa e la resilienza; invita la Commissione a garantire un solido meccanismo di revisione periodica dei sistemi di controllo degli Stati membri; |
80. |
ribadisce l'importante ruolo svolto dalla Corte dei conti europea, dalla Procura europea, dall'Ufficio europeo per la lotta antifrode, dall'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione nell'attività di contrasto (Europol) e dall'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale e da altri organi e agenzie competenti dell'UE nell'aiutare gli Stati membri e la Commissione a proteggere gli interessi finanziari dell'Unione durante l'attuazione di Next Generation EU e invita tali istituzioni e organi ad avvalersi appieno delle loro prerogative ai sensi del regolamento RRF e di altre normative pertinenti per prevenire, individuare, correggere e indagare le frodi, la corruzione e i conflitti di interessi al fine di esaminare attentamente tutte le spese del dispositivo per la ripresa e la resilienza; ricorda che tali organismi e agenzie dell'UE dovrebbero essere dotati di risorse adeguate per svolgere i propri compiti; invita la Commissione a cooperare con tali istituzioni e organi e a garantire che siano predisposte capacità di controllo adeguate e che gli Stati membri concedano loro pieno accesso a tutte le informazioni pertinenti per esercitare le loro prerogative; |
81. |
si compiace del forum sull'applicazione della legge dello strumento Next Generation EU e dell'operazione Sentinel, che in uno spirito di cooperazione, contribuirà a prevenire e contrastare le minacce poste ai fondi dello strumento Next Generation EU e, più in generale, al benessere finanziario dell'UE e a mappare le vulnerabilità nei sistemi di assegnazione nazionali; |
82. |
ribadisce che è importante che la Commissione svolga un monitoraggio continuo, anche ex post, dei dati relativi alle spese, all'attuazione e alla gestione del dispositivo per la ripresa e la resilienza garantendo la piena trasparenza in collaborazione con gli Stati membri per analizzarne i risultati e individuando e affrontando le eventuali criticità in tal senso; |
83. |
ricorda che, nel quadro della procedura di discarico della Commissione, conformemente all'articolo 319 TFUE, il dispositivo è soggetto agli obblighi di informazione nell'ambito delle relazioni integrate in materia finanziaria e di responsabilità di cui all'articolo 247 del regolamento finanziario e, in particolare, è oggetto di un capitolo separato della relazione annuale sulla gestione e il rendimento; |
Governance, trasparenza e visibilità dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza
84. |
ribadisce il ruolo del Parlamento nel controllo dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza, in particolare attraverso cinque discussioni in Aula tenutesi nel 2021, due risoluzioni approvate, quattro dialoghi sulla ripresa e la resilienza svoltisi con la Commissione nel 2021, 20 riunioni del gruppo di lavoro dedicato sul controllo del dispositivo per la ripresa e la resilienza, interrogazioni parlamentari e il flusso regolare di informazioni e richieste ad hoc di informazioni da parte della Commissione; ricorda che l'articolo 25 del regolamento DRR prevede che la Commissione trasmetta, contemporaneamente e a parità di condizioni, al Parlamento europeo e al Consiglio i documenti e le informazioni pertinenti; prende atto del lento avvio del corretto processo di flusso di documenti e delle difficoltà incontrate dal Parlamento per quanto riguarda l'accesso alle informazioni ricevute dalla Commissione e trasmesse dagli Stati membri; accoglie con favore il fatto che da allora siano state messe in atto migliori procedure di comunicazione e chiede che tale flusso di informazioni sia mantenuto; |
85. |
invita la Commissione a seguire un approccio aperto, trasparente e costruttivo durante i dialoghi sulla ripresa e la resilienza, nonché a rispettare la disposizione di cui all'articolo 26, paragrafo 1, del regolamento DRR, riguardante le interazioni regolari con il Parlamento europeo; ricorda che la cooperazione interistituzionale istituita attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza dovrebbe diventare la norma minima in tutti i programmi di finanziamento; |
86. |
invita i parlamenti nazionali e le parti interessate, conformemente ai quadri giuridici nazionali, a seguire l'esempio del Parlamento e a controllare l'attuazione dei rispettivi PNRR in modo aperto, trasparente e democratico; |
87. |
deplora che in tutti gli Stati membri le autorità locali e regionali, le organizzazioni della società civile, le parti sociali, il mondo accademico o altri pertinenti portatori di interessi non siano stati sufficientemente coinvolti nella progettazione e attuazione dei PNRR, conformemente al quadro giuridico nazionale, e chiede che essi siano coinvolti sulla base di principi chiari e trasparenti, nell'attuazione dei PNRR nella massima misura possibile ai sensi della legislazione nazionale; |
88. |
ricorda che le autorità locali e regionali, le organizzazioni della società civile, le parti sociali e gli altri pertinenti portatori di interessi sono in prima linea nell'attuazione locale dei PNRR, e ricorda alla Commissione e agli Stati membri che l'adeguato coinvolgimento delle autorità locali e regionali, delle organizzazioni della società civile, delle parti sociali e di altri pertinenti portatori di interessi nell'attuazione e nel monitoraggio dei piani nonché il coordinamento con gli stessi è essenziale per il successo della ripresa nell'Unione e per l'efficacia e l'ampia titolarità dei PNRR; invita la Commissione a esaminare le modalità per istituire un dialogo con i rappresentanti a livello dell'UE delle parti interessate pertinenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza; |
89. |
invita gli Stati membri a garantire chiarezza nella ripartizione delle responsabilità e che adeguati sistemi di gestione dei fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza tengano conto delle esigenze specifiche dei cittadini ai livelli regionale e locale, rispettando al contempo i principi di non discriminazione e parità di trattamento; ricorda che l'attuazione delle misure dei PNRR deve rispettare tutte le normative pertinenti conformemente ai quadri giuridici nazionali; |
90. |
auspica che la relazione di riesame sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza elaborata dalla Commissione fornisca dati e analisi di ampia portata sui contributi dei PNRR all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, compresi l'impatto di genere dei PNRR e l'effettivo contributo di questi ultimi alla parità di genere, nonché il sostegno alle PMI e all'autonomia strategica; |
91. |
invita la Commissione a valutare se gli obiettivi di spesa giuridicamente specificati del 37 % per la spesa verde e del 20 % per la spesa digitale possano essere conseguiti come previsto durante la fase di attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza e, se del caso, invita gli Stati membri ad adottare le misure ritenute necessarie per conseguire tali obiettivi laddove prevedano che non possano essere raggiunti con il sostegno della Commissione, se necessario; |
92. |
si attende che la relazione di riesame sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza elaborata dalla Commissione fornisca informazioni sugli ostacoli, se del caso, che impediscono un'adeguata attuazione dei PNRR; |
93. |
accoglie con favore l'avvio, nel dicembre 2021, del quadro di valutazione della ripresa e della resilienza, che consentirà a ogni cittadino di monitorare l'attuazione del dispositivo in questione; osserva che, in linea con l'atto delegato sugli indicatori comuni, gli Stati membri devono comunicare i diversi indicatori, anche per quanto riguarda l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e le PMI beneficiarie del sostegno; invita la Commissione a migliorare e rafforzare le capacità del quadro di valutazione al fine di garantire un elevato livello di visibilità e responsabilità relativo al dispositivo per la ripresa e la resilienza; si compiace del fatto che il quadro di valutazione contenga dati disaggregati per genere relativi agli indicatori espressi in termini numerici; |
94. |
sollecita la Commissione a far rispettare la disposizione secondo cui gli Stati membri dovrebbero fornire i dati necessari per comunicare i progressi compiuti rispetto ai sei pilastri del regolamento DRR, consentendo in tal modo a ciascun cittadino di monitorare l'attuazione del dispositivo; deplora tuttavia che gli Stati membri si siano dimostrati reticenti a fornire dati più dettagliati da inserire nel quadro di valutazione della ripresa e della resilienza; osserva che dati più dettagliati avrebbero consentito ai cittadini di chiedere conto dell'operato ai propri governi; |
95. |
evidenzia che uno degli obiettivi del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza è di contribuire al conseguimento degli obiettivi sociali dell'UE e sottolinea l'importanza di disporre di metodologie per illustrare i progressi effettuati relativi alla sua attuazione e come tale dispositivo contribuisca al pilastro europeo dei diritti sociali; esprime preoccupazione per il fatto che l'atto delegato sulla spesa sociale e sul quadro di valutazione della ripresa e della resilienza non saranno sufficienti per seguire e comunicare le dimensioni e gli impatti sociali e di genere del dispositivo per la ripresa e la resilienza; invita la Commissione a tenere meglio conto del monitoraggio dell'attuazione dei 20 principi del pilastro europeo dei diritti sociali attraverso indicatori sociali e di genere complementari compresi nell'analisi tematica del quadro di valutazione; |
96. |
invita la Commissione a presentare indicatori complementari compresi nell'analisi tematica del quadro di valutazione per monitorare i risultati degli Stati membri in materia di biodiversità, coesione e competitività; |
97. |
ricorda che, in conformità al regolamento DRR, la Commissione deve realizzare azioni di informazione e comunicazione sul dispositivo; incoraggia la Commissione, attraverso i suoi uffici di rappresentanza negli Stati membri e in collaborazione con gli uffici di collegamento del Parlamento europeo negli Stati membri, ad avviare eventi negli Stati membri che promuovano il quadro di valutazione e presentino le diverse analisi realizzate dalla Commissione, anche sul sesto pilastro; esorta la Commissione a pubblicare un'analisi dettagliata degli effetti positivi del dispositivo per la ripresa e la resilienza, sottolineando le buone pratiche nell'attuazione dei piani PNRR e le raccomandazioni per superare gli ostacoli all'attuazione e migliorare l'utilizzo effettivo dei fondi; |
98. |
sottolinea che le amministrazioni pubbliche nazionali hanno grandi difficoltà ad assorbire tutti i fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza in un lasso di tempo così limitato; esorta la Commissione a sostenere attivamente gli Stati membri nell'assorbimento di tali fondi, affinché i fondi del dispositivo siano efficacemente erogati in tutta l'Unione; |
99. |
mantiene il proprio impegno e intende avvalersi pienamente della gamma di possibilità offerte dal regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza per valutare, esaminare e promuovere quest'ultimo, anche attraverso eventi e attività a livello locale, regionale e nazionale; |
100. |
accoglie con favore l'iniziativa del Mediatore europeo di elaborare principi di buona pratica per la trasparenza dei governi nell'utilizzo dei fondi per la ripresa; |
101. |
osserva che i PNRR degli Stati membri riferiscono in merito alle loro strategie di comunicazione; deplora tuttavia che, in assenza di una norma chiara, si prevede che tali campagne di comunicazione siano molto diverse, limitando in tal modo la visibilità del dispositivo per la ripresa e la resilienza e dei finanziamenti dell'UE nel loro complesso; si compiace del fatto che la maggior parte degli Stati membri abbia seguito le raccomandazioni della Commissione progettando siti web specifici contenenti informazioni relative al dispositivo per la ripresa e la resilienza, pur rammaricandosi delle consistenti differenze riscontrate nei dettagli delle informazioni pubblicate su tali siti web; |
102. |
chiede ulteriore armonizzazione delle informazioni disponibili ai cittadini sull'attuazione e sulle strategie nazionali di comunicazione relative al dispositivo per la ripresa e la resilienza, al fine di promuovere la trasparenza e la responsabilità, rafforzando in tal modo la titolarità dell'attuazione; invita la Commissione a raccomandare un approccio armonizzato e una norma per la presentazione delle informazioni sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza a livello nazionale e regionale, e chiede agli Stati membri di rispettare tale norma o di spiegare perché si siano discostati dalla stessa; |
Insegnamenti tratti finora dal dispositivo per la ripresa e la resilienza
103. |
ribadisce l'importanza di un'efficace attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza da parte degli Stati membri al fine di garantire un impatto a lungo termine sull'economia e sulla società dell'UE; sottolinea che il riesame del quadro di governance economica dell'UE sarà l'occasione per trarre insegnamenti dai successi ma anche dalle carenze del dispositivo per la ripresa e la resilienza; esorta la Commissione a esaminare e a presentare diversi scenari su come gli insegnamenti tratti dalla progettazione e dall'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza potrebbero ispirare la revisione del quadro di governance macroeconomica dell'UE, in particolare per quanto riguarda il conseguimento di maggiore trasparenza, democrazia, coinvolgimento, coordinamento e controllo; |
104. |
sottolinea che il dispositivo per la ripresa e la resilienza ha dimostrato l'importanza di un forte coinvolgimento del Parlamento europeo, insieme al Consiglio, nella definizione delle priorità comuni dell'UE, nella risposta alle nuove sfide e nell'elaborazione di orientamenti politici e meccanismi di governance di base, nonché nel controllo dell'attuazione di una forte titolarità europea; ribadisce che il Parlamento dovrebbe essere su un piano di parità con il Consiglio nel controllare l'attuazione dello strumento e invita la Commissione a garantire che nelle future iniziative dell'UE si applichi parità di trattamento per entrambe le istituzioni; sottolinea l'importanza degli atti delegati per rafforzare la responsabilità democratica e la legittimità del processo; |
105. |
osserva con soddisfazione che il sostegno dell'UE, fornito alle riforme e agli investimenti sotto forma di pacchetti insieme a incentivi, ha svolto un ruolo determinante nel rafforzare la titolarità nazionale del dispositivo per la ripresa e la resilienza e del semestre europeo sulla base delle priorità comuni dell'UE; sottolinea inoltre che dialoghi sociali e territoriali significativi con un elevato livello di coinvolgimento degli enti locali e regionali, delle parti sociali e delle organizzazioni della società civile, nell'ambito del quadro giuridico nazionale, sono essenziali per la titolarità nazionale, l'attuazione efficace e la responsabilità democratica, e che tali dialoghi dovrebbero essere rafforzati e applicati con maggiore diligenza e potrebbero ispirare iniziative e meccanismi futuri nell'UE e nei suoi Stati membri; |
106. |
riconosce, sulla base del buon esempio del dispositivo per la ripresa e la resilienza, nel quadro di Next Generation EU, il forte valore aggiunto di una risposta comune, moderna ed efficace dell'UE che possa essere mobilitata rapidamente per far fronte alle crisi e alle nuove sfide; |
107. |
invita la Commissione a tenere pienamente conto delle opinioni del Parlamento nella prossima relazione di riesame sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza, che la Commissione presenterà al Parlamento e al Consiglio entro il 31 luglio 2022; invita la Commissione a tenere conto anche del contributo di tutti i portatori di interesse pertinenti in tale relazione; |
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108. |
incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, alla Corte dei conti europea, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato europeo delle regioni e ai governi e parlamenti degli Stati membri. |
(1) GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17.
(2) GU L 433 I del 22.12.2020, pag. 1.
(3) GU C 15 del 12.1.2022, pag. 184.
(4) GU C 67 dell'8.2.2022, pag. 90.
(5) Testi approvati, P9_TA(2022)0121.
(6) Testi approvati, P9_TA(2022)0219.
(7) Testi approvati, P9_TA(2022)0240.
(8) GU L 429 dell'1.12.2021, pag. 83.
(9) GU L 429 dell'1.12.2021, pag. 79.
(10) GU C 155 del 30.4.2021, pag. 45.
(11) GU C 97 del 28.2.2022, pag. 21.
(12) Testi approvati, P9_TA(2022)0074.
(13) Testi approvati, P9_TA(2022)0204.
(14) https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/
(15) https://www.europarl.europa.eu/thinktank/en/research/advanced-search?textualSearch=RRF&startDate=01%2F07%2F2019&endDate=&firstCameToPage=false
(16) Parlamento europeo, Direzione generale delle Politiche interne, Dipartimento tematico Diritti dei cittadini e affari costituzionali, COVID-19 and its economic impact on women and women's poverty — Insights from 5 European Countries (La pandemia di COVID-19 e le sue ripercussioni economiche sulle donne e sulla povertà femminile — approfondimento su cinque paesi europei), maggio 2021, https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2021/693183/IPOL_STU(2021)693183_EN.pdf
(17) Eurochild, Growing up in lockdown: Europe's children in the age of COVID-19 (Crescere durante un periodo di confinamento: i bambini europei nell'era della pandemia di COVID-19), 17 novembre 2020, https://www.eurochild.org/resource/growing-up-in-lockdown-europes-children-in-the-age-of-covid-19/
(18) Regolamento (UE) 2018/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, sulla governance dell'Unione dell'energia e dell'azione per il clima che modifica le direttive (CE) n. 663/2009 e (CE) n. 715/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 94/22/CE, 98/70/CE, 2009/31/CE, 2009/73/CE, 2010/31/UE, 2012/27/UE e 2013/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive del Consiglio 2009/119/CE e (UE) 2015/652 e che abroga il regolamento (UE) n. 525/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 328 del 21.12.2018, pag. 1).
(19) Regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici (GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25).