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Document 52021DC0432

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE Controllo dell’applicazione del diritto dell’Unione europea Relazione annuale 2020

COM/2021/432 final

Bruxelles, 23.7.2021

COM(2021) 432 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE

Controllo dell’applicazione del diritto dell’Unione europea



Relazione annuale 2020

{SWD(2021) 212 final}


Prefazione

I.Attuare e far rispettare il diritto dell'UE durante una pandemia

II.Green Deal europeo

Energia pulita e attuazione dell'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici

Trasporti sostenibili

Conservazione delle risorse della pesca e pianificazione dello spazio marittimo

Agricoltura sostenibile

Salute e sicurezza degli alimenti

III.Un'Europa pronta per l'era digitale

Una tecnologia al servizio delle persone

Inclusione digitale per una migliore società dell'UE

Rafforzare la sicurezza informatica e la protezione dalle minacce informatiche

Una società digitale aperta, democratica e sostenibile

Sistemi di trasporto digitale

Trasparenza delle informazioni sulle imprese

IV.Un'economia al servizio delle persone

Condizioni di lavoro

Salute e sicurezza sul lavoro

Mobilità dei lavoratori

Coordinamento della sicurezza sociale

Libera circolazione delle merci

Antiriciclaggio e lotta al finanziamento del terrorismo

Pagamenti al dettaglio

Governance e trasparenza delle imprese

Imposte indirette

Fiscalità diretta

Concorrenza

Mobilità e trasporti

Mercato interno dell'energia

Sicurezza energetica

Attuazione delle norme Euratom

V.Promozione dello stile di vita europeo

Stato di diritto e diritti fondamentali

Libera circolazione delle persone

Uguaglianza e non discriminazione

Razzismo e xenofobia, compreso l'incitamento all'odio

Diritti dei consumatori

Miglioramento della protezione dei dati personali

Cooperazione giudiziaria e garanzie individuali nel diritto penale

Sicurezza

Un nuovo patto sulla migrazione e l'asilo

Prefazione

La relazione che vi accingete a leggere descrive il lavoro svolto dalla Commissione per garantire la corretta attuazione e applicazione del diritto dell'UE nel 2020, un anno in cui l'Europa e il mondo sono stati colpiti duramente dalla pandemia di COVID-19. Come potrete constatare, abbiamo lavorato senza sosta agendo a tutti i livelli, dalla tutela dell'ambiente alla libera circolazione di beni e servizi fino alla garanzia della protezione dei diritti dei cittadini.

La pandemia ha anche condizionato il nostro lavoro di controllo dell'applicazione delle norme: la Commissione ha fatto ricorso alle sue facoltà di custode dei trattati per frenare gli effetti dell'iniziale e naturale istinto di autoprotezione che ravvisiamo negli Stati membri. Abbiamo orientato gli sforzi verso la garanzia che le misure nazionali fossero proporzionate ai rischi per la salute e che non danneggiassero in modo duraturo i diritti, le libertà e i mezzi di sostentamento dei cittadini e delle imprese di tutta l'Unione.

I casi descritti nella relazione sono sovente tutt'altro che facili – spesso danno luogo a dibattiti politici e delicati negli Stati membri – ma li stiamo portando avanti perché è la cosa giusta da fare. I diritti dei cittadini negli Stati membri devono essere tutelati sempre, ovunque essi vivano nell'Unione.

Questo principio è importante anche per il nostro lavoro futuro: ad esempio, la piena e corretta applicazione delle norme ambientali che esistono già nell'Unione è la chiave per il successo del Green Deal europeo, l'elemento cardine del nostro piano di ripresa post-pandemia.

In tempi di crisi dobbiamo essere ancora più vigili affinché i diritti e i valori fondamentali che condividiamo non siano improvvisamente rimessi in discussione o siano considerati un lusso, da accantonare o limitare di fronte alle difficoltà.

L'Unione è costruita su valori comuni e sullo Stato di diritto. Tali valori sono di fatto la pietra angolare stessa dell'Unione e sono sanciti nei nostri trattati e nelle nostre leggi. Gli europei non esprimono un'unica identità e tale diversità deve essere apprezzata invece che stigmatizzata. Sono le nostre norme comuni e i valori condivisi che ci uniscono.

Sono profondamente convinta che la cooperazione tra la Commissione e gli Stati membri sia il modo migliore per garantire che tali norme e valori siano sempre rispettati. Sono lieta di constatare che il più delle volte tale cooperazione funziona per il meglio: un'attuazione tempestiva e corretta delle norme concordate incide efficacemente e positivamente sulla vita dei cittadini. Quando invece l'attuazione è lacunosa, l'efficacia dipende in larga misura dall'utilizzo dei poteri di controllo da parte della Commissione. Possiamo non essere d'accordo su tutti gli aspetti di una determinata legge, ma dobbiamo essere d'accordo sul rispetto del diritto e delle sentenze dei giudici indipendenti che risolvono le controversie che ci oppongono e dobbiamo riconoscere il primato del diritto europeo.

Le procedure d'infrazione restano l'extrema ratio. Qualora sia necessario, la Commissione non potrà esitare e non esiterà a ricorrervi per fare in modo che ciò che è concordato a Bruxelles e sancito dalla legge entri effettivamente nella vita dei cittadini comuni, ovunque essi vivano nell'Unione.

Presidente della Commissione europea

Ursula von der Leyen

I.Attuare e far rispettare il diritto dell'UE durante una pandemia 

La Commissione europea collabora con gli Stati membri 1 affinché recepiscano, applichino e attuino il diritto dell'UE in maniera corretta e puntuale. La pandemia di COVID-19 ha avuto un effetto particolare su tale collaborazione: ha messo a dura prova le amministrazioni degli Stati membri, soprattutto nella prima parte dell'anno, e ne ha chiaramente condizionato la capacità di attuare appieno e puntualmente il diritto dell'UE.

La Commissione ha quindi cercato un modo per alleggerire l'onere degli Stati membri nel gestire le procedure di infrazione. Ha anche però chiarito che sarebbe un errore sospendere del tutto la propria attività di controllo dell'applicazione delle norme. Ha sempre sottolineato che la corretta applicazione del diritto dell'Unione è fondamentale, anche in tempi di crisi. Durante la pandemia, ad esempio, il corretto funzionamento del mercato unico si è rivelato cruciale per mantenere intatte le principali catene di approvvigionamento, fornendo prodotti alimentari ai negozi e facendo sì che i servizi sanitari ricevessero le forniture mediche necessarie.

Per aiutare gli Stati membri a gestire la pandemia di COVID-19, la Commissione ha pubblicato una serie di documenti di orientamento specifici relativi ai vari settori politici, tra cui l'assistenza di emergenza dell'UE nella cooperazione sanitaria transfrontaliera, la salute e la sicurezza sul lavoro, i diritti dei passeggeri e la sicurezza aerea, o alla risposta economica coordinata alla pandemia.

Nel contesto delle risposte nazionali alla pandemia, molti Stati membri hanno introdotto unilateralmente limiti alle esportazioni di medicinali, dispositivi di protezione e altri prodotti rilevanti per la COVID-19, in particolare tra marzo e maggio. Alcuni di essi hanno in seguito introdotto anche altre restrizioni per sostenere i produttori nazionali, ad esempio nel settore alimentare.

Tali misure perturbano gravemente le catene di approvvigionamento e accrescono la carenza di prodotti essenziali.

Nella prima metà del 2020, in particolare, sussisteva un rischio reale di effetto domino tra gli Stati membri che si sentivano in dovere di adottare misure protezionistiche simili.

La Commissione ha avviato e portato avanti un caso di infrazione nei confronti della Bulgaria, responsabile di aver obbligato i dettaglianti a offrire un'esposizione e uno spazio di vendita distinti per i prodotti alimentari nazionali, come latte, pesce, carne fresca e uova, miele, frutta e verdura, e ad acquistare il 90 % del latte e dei prodotti lattiero-caseari da produttori nazionali.

In alcuni casi la Commissione ha affrontato le restrizioni imposte in risposta alla pandemia con procedure d'infrazione urgenti. Essa ha inoltre tenuto incontri frequenti con gli Stati membri al fine di scambiare opinioni sugli effetti dannosi di tali restrizioni alla libera circolazione delle merci, ad esempio nel contesto della task force per l'applicazione delle norme sul mercato unico . La task force, istituita nell'aprile 2020, svolge un ruolo essenziale di facilitatore come forum di alto livello in cui i servizi della Commissione e gli Stati membri collaborano per valutare lo stato di conformità della legislazione nazionale alle norme del mercato unico e al cui interno discutono degli ostacoli più urgenti al mercato unico e le questioni trasversali in materia di applicazione delle norme.

La Commissione ha anche contattato e persuaso gli Stati membri a non adottare, o ad abrogare, leggi nazionali che limitano la libera circolazione di medicinali e dispositivi medici rilevanti per la COVID nel mercato unico.

La libertà di movimento offre anche ai cittadini la possibilità di viaggiare. Nel corso degli anni sono stati adottati diversi atti legislativi per garantire un alto livello di protezione dei diritti dei passeggeri in Europa per tutte le modalità di trasporto. Per tutta la durata della pandemia, la Commissione ha costantemente chiarito che i diritti dei passeggeri restano validi e che le misure nazionali a sostegno del settore dei viaggi non dovrebbero intaccarli.

Dopo aver rammentato agli Stati membri i diritti dei viaggiatori ai sensi della direttiva sui pacchetti turistici nella  raccomandazione del 13 maggio 2020 , la Commissione ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti di 11 Stati membri che non hanno rispettato la direttiva.

La maggior parte dei casi è stata chiusa perché le misure nazionali sono state modificate o sono scadute.

Alla fine del 2020, solo i casi nei confronti di Bulgaria , Croazia , Lituania e Slovacchia rimanevano aperti.

Analogamente, secondo la direttiva sui pacchetti turistici , gli organizzatori di pacchetti turistici sono tenuti a rimborsare gli acconti entro 14 giorni se i viaggi sono cancellati a causa di circostanze inevitabili e straordinarie. Tuttavia dopo la pandemia di COVID-19 molti viaggiatori non hanno ricevuto i rimborsi come sancito nella direttiva, in quanto diversi Stati membri hanno adottato norme nazionali che hanno consentito agli organizzatori di viaggi "tutto compreso" di rinviare il rimborso o di emettere invece buoni obbligatori.



II.Green Deal europeo 

   "La passione, la convinzione e l'energia dei milioni di giovani che fanno sentire la loro voce nelle nostre piazze e nei nostri cuori sono state fonte di ispirazione: la nostra generazione ha il dovere di ottemperare alle loro richieste".

Presidente von der Leyen negli Orientamenti politici

I cambiamenti climatici e il degrado ambientale costituiscono una minaccia esistenziale per l'Europa e per il mondo. Il Green Deal europeo è il piano della Commissione per rendere sostenibile l'economia dell'UE. Se vogliamo raggiungere questo obiettivo dobbiamo trasformare le sfide climatiche e ambientali in opportunità e rendere la transizione giusta e inclusiva per tutti. 

Protezione della biodiversità

La Commissione ha portato avanti altre procedure d'infrazione nei confronti di Bulgaria e Germania per la mancata protezione e gestione delle reti Natura 2000 e ha deciso di deferire l' Irlanda alla Corte di giustizia per la mancata adozione di misure di conservazione adeguate.

La Commissione ha deciso di deferire la Slovacchia e la Polonia alla Corte di giustizia per la mancata tutela degli habitat e delle specie forestali. Ha inoltre portato avanti un caso d'infrazione nei confronti della Francia riguardante la caccia illegale agli uccelli e i metodi di cattura.

Si tratta di un obiettivo chiave del Green Deal europeo e della strategia europea per la biodiversità. Il ripristino delle foreste, dei suoli e delle zone umide è anche essenziale per la riduzione delle emissioni e l'adattamento al clima.



Aria e acqua pulite

La piena attuazione delle norme sulla qualità dell'aria sancite dalla legislazione UE è importante per proteggere efficacemente la salute e salvaguardare l'ambiente naturale. L'esposizione a sostanze nocive contenute nell'acqua potabile è ancora una realtà per un gran numero di persone e diverse centinaia di agglomerati non dispongono ancora delle strutture per la raccolta o il trattamento delle acque reflue urbane.

La Commissione ha deciso di deferire Francia e Grecia alla Corte di giustizia per la scarsa qualità dell'aria causata degli elevati livelli di particolato (PM10). Ha inoltre deciso di deferire la Bulgaria alla Corte di giustizia per il mancato rispetto di una precedente   sentenza sul PM10; La Bulgaria può essere soggetta a sanzioni finanziarie.

La Commissione ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti della Francia e ha portato avanti un caso d'infrazione nei confronti dell' Irlanda per il mancato rispetto degli obblighi previsti dal diritto dell'Unione in materia di acqua potabile cui erano soggette.

A maggio e ottobre la Commissione ha avviato e portato avanti altri casi d'infrazione nei confronti di diversi Stati membri per garantire la raccolta e il trattamento delle acque reflue urbane.

Accesso alla giustizia in materia ambientale: 

L'accesso alla giustizia svolge un ruolo chiave nel garantire che le varie norme ambientali settoriali siano applicate e fatte rispettare correttamente e che raggiungano gli obiettivi che si prefiggono. La Commissione ha avviato procedure d'infrazione nei confronti di Polonia e Bulgaria in seguito alle decisioni delle rispettive Corti supreme che negano alle ONG ambientali la possibilità di contestare la legittimità dei piani di controllo dell'inquinamento atmosferico.

La Commissione ha anche intrapreso un'azione nei confronti di 16 Stati membri, responsabili di aver limitato l'accesso alla giustizia ai sensi della direttiva sulla responsabilità ambientale.

Energia pulita e attuazione dell'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici

Il Green Deal europeo fissa un ambizioso piano d'azione affinché l'Europa diventi il primo continente a impatto climatico zero al mondo entro il 2050. In questo modo si contribuisce all'obiettivo dell' accordo di Parigi di mantenere l'aumento della temperatura globale ben al di sotto dei 2° C e agli sforzi compiuti per mantenerlo a 1,5° C.

Il sistema di scambio delle quote di emissioni dell'UE continua a svolgere un ruolo importante nella riduzione delle emissioni. Nel corso del 2020 la Commissione ha verificato la completezza delle leggi nazionali che recepiscono le norme per la prossima fase del sistema, che riguarda il periodo 2021-2030.

Nel frattempo la Commissione ha completato la valutazione a livello europeo dei piani nazionali integrati per l'energia e il clima degli Stati membri per il periodo 2021-2030. Ha concluso che l'UE è già sulla buona strada per superare l'attuale obiettivo relativo alla riduzione delle emissioni di gas serra (40 %) entro il 2030. Questo traguardo rappresenta una solida base per puntare più in alto, come delineato nel piano per l'obiettivo climatico .

Nell'ambito del regolamento sulla governance , la Commissione ha valutato i piani nazionali integrati per l'energia e il clima degli Stati membri per il periodo 2021-2030. Tali piani stabiliscono obiettivi e traguardi nazionali, nonché politiche e misure per raggiungere gli obiettivi dell'Unione dell'energia, compresi i traguardi 2030 dell'Unione per l'energia e il clima.

Sono seguite valutazioni individuali dei piani nazionali per l'energia e il clima presentate dagli Stati membri, pubblicate nel contesto della relazione 2020 dell'Unione dell'energia nell'ottobre 2020.

Dal gennaio 2020 sono d'applicazione le nuove norme in materia di emissioni di CO2 per autovetture e furgoni . Tale regolamento stabilisce il percorso verso la riduzione delle emissioni di CO2 dai nuovi veicoli leggeri fino al 2030 e descrive gli incentivi per l'adozione di veicoli a zero e basse emissioni. Secondo la direttiva sulla qualità dei carburanti , i fornitori erano tenuti a ridurre le emissioni di carburante lungo tutto il ciclo di vita di almeno il 6 % entro la fine del 2020, rispetto a un livello di riferimento del 2010. Gli Stati membri controllano il rispetto di questo obiettivo e riferiranno alla Commissione entro la fine del 2021.

La Commissione ha portato avanti le procedure d'infrazione nei confronti di Croazia , Cechia, Lituania e Polonia sul recepimento e sull'applicazione della direttiva sull'efficienza energetica . 

Nel 2020 l'azione esecutiva della Commissione si è concentrata sull'attuazione del pacchetto " Energia pulita per tutti gli europei ", che è centrale per lo sviluppo e la realizzazione del Green Deal europeo e contribuirà a guidare la transizione energetica verso un settore energetico sicuro e sostenibile che mette i consumatori al primo posto.

Un elemento chiave del Green Deal europeo, ed essenziale per raggiungere gli obiettivi in materia di energia e clima dell'UE, è il principio che pone "l'efficienza energetica al primo posto". Le norme dell'UE sull'efficienza energetica mirano in definitiva a ridurre il consumo e a diminuire le importazioni.

Trasporti sostenibili

La direttiva sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi impone agli Stati membri di mettere a punto quadri politici nazionali per lo sviluppo di punti di rifornimento e ricarica disponibili al pubblico per veicoli e navi a combustibile alternativo. La direttiva mira a migliorare il coordinamento nello sviluppo delle infrastrutture necessarie e a fornire la sicurezza a lungo termine indispensabile per investire nella tecnologia di tali carburanti e nei veicoli che li utilizzeranno.

La Commissione ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti di Italia, Portogallo e Regno Unito per la mancata consegna delle rispettive relazioni sull'attuazione dei quadri politici nazionali sulle infrastrutture per i combustibili alternativi. Alla fine dell'anno, i casi avviati nei confronti di Italia e Portogallo rimanevano aperti.

I sistemi di trasporto intelligenti sono essenziali per aumentare la sicurezza e contrastare i crescenti problemi di emissioni e congestione in Europa. Essi possono infatti rendere il trasporto più sicuro, più efficiente e più sostenibile, applicando varie tecnologie dell'informazione e della comunicazione a tutte le modalità di trasporto passeggeri e merci.

Inoltre grazie all'integrazione delle tecnologie esistenti è possibile creare nuovi servizi. La Commissione ha avviato procedure d'infrazione nei confronti di 11 Stati membri che non hanno applicato correttamente le disposizioni adottate per integrare la direttiva sui sistemi di trasporto intelligenti . Tali disposizioni riguardano aspetti quali l' accesso ai dati sul traffico relativi alla sicurezza stradale , le informazioni sul traffico in tempo reale , le informazioni sulla mobilità multimodale in tutta l'UE e l' accesso a un parcheggio sicuro per i camion .

La sicurezza è anche una componente chiave della promozione del trasporto ferroviario come alternativa a modalità di trasporto più inquinanti. La Commissione ha quindi affrontato i problemi di capacità di sicurezza ferroviaria , avviando una procedura d'infrazione nei confronti del Portogallo a causa delle carenze individuate. Queste ultime comprendono la supervisione dei sistemi di gestione della sicurezza delle compagnie ferroviarie e dei gestori dell'infrastruttura; il seguito dato alle raccomandazioni di sicurezza emesse dagli organismi incaricati di effettuare le indagini; e la capacità organizzativa dell'autorità nazionale portoghese preposta alla sicurezza.

Conservazione delle risorse della pesca e pianificazione dello spazio marittimo

Per affrontare la doppia sfida dei cambiamenti climatici e della perdita di biodiversità, uno degli obiettivi del Green Deal europeo è quello di promuovere e migliorare la tutela e il ripristino degli ecosistemi naturali e l'uso sostenibile delle risorse. Al contempo, il principale obiettivo della politica comune della pesca (PCP) è garantire la sostenibilità ambientale, economica e sociale dei settori della pesca e dell'acquacoltura.

Tale obiettivo dovrebbe essere raggiunto portando gli stock ittici a livelli sostenibili in tutti i mari dell'UE e mantenendo un livello ottimale una volta raggiunto. È quindi importante attuare misure volte a conservare gli stock, contenere la capacità della flotta peschereccia e imporre limiti per le catture e le attività di pesca. Al fine di garantire la corretta e completa attuazione di tali misure, è fondamentale disporre di un sistema di controllo della pesca adeguato ed efficace.

La Commissione ha avviato procedure d'infrazione nei confronti di Belgio e Paesi Bassi per quanto riguarda la pesatura e la registrazione delle catture. La presenza di controlli adeguati è essenziale per garantire l'accuratezza dei documenti di registrazione delle catture ed evitare così il superamento dei contingenti.

La Commissione ha anche avviato una procedura d'infrazione nei confronti di Malta , in particolare per la mancata installazione di un sistema efficace di monitoraggio, controllo e ispezione negli allevamenti di tonno rosso.

Per questa ragione la strategia della Commissione in materia di verifica dell'applicazione delle norme nel 2020 ha continuato ad essere incentrata sulla conservazione delle risorse della pesca, sul controllo della pesca e sull'applicazione delle norme da parte degli Stati membri. La Commissione ha avviato con gli Stati membri una serie di dialoghi su questioni quali i ritardi nell'attuazione dello strumento per l'invio dei dati di controllo della pesca all'interno dell'UE, i sistemi di verifica della potenza del motore e i controlli sulla flotta dell'UE che pesca fuori dalle acque dell'Unione.

La politica comune della pesca offre anche strumenti specifici per la verifica dell'applicazione delle norme, come i piani di controllo e le indagini amministrative. Sulla base delle verifiche e degli audit propri, la Commissione ha adottato e dato seguito a diversi piani di controllo.

Infine la Commissione seguirà da vicino il recepimento della direttiva sulla pianificazione dello spazio marittimo e in particolare la strategia degli Stati membri contenuta nei rispettivi piani marittimi nazionali. La questione chiave è garantire che tale pianificazione contribuisca all'attuazione della strategia dell'UE sulle energie rinnovabili offshore nell'ambito del Green Deal europeo.

Agricoltura sostenibile

La politica agricola comune dell'UE è un partenariato tra agricoltura e società e tra l'Europa e i suoi agricoltori. Gli obiettivi della politica agricola comune sono, tra l'altro, sostenere gli agricoltori e migliorare la produttività agricola, garantire un approvvigionamento costante di prodotti alimentari a un prezzo accessibile e assicurare un reddito ragionevole agli agricoltori dell'Unione europea.

La politica agricola comune è anche concepita per affrontare le sfide ambientali quali i cambiamenti climatici. In tal senso si pone come obiettivo la gestione sostenibile delle risorse naturali, la conservazione delle zone e dei paesaggi rurali in tutta l'UE e il mantenimento dell'economia rurale attraverso la promozione di posti di lavoro nell'agricoltura e nei settori connessi. Un'applicazione completa delle disposizioni legali pertinenti (ad esempio, agricoltura biologica , inverdimento , silvicoltura , sostegno alla ricerca e all'innovazione) è della massima importanza per il raggiungimento di questi obiettivi. Le proposte di riforma della politica agricola comune presentate dalla Commissione intendono soddisfare ulteriormente le ambizioni del Green Deal, attraverso le associate strategia "Dal produttore al consumatore" e strategia sulla biodiversità .

Salute e sicurezza degli alimenti

La Commissione mira a garantire la corretta attuazione della vasta legislazione in questo campo e, se del caso, a semplificarla. Adottando un approccio "One Health" alla preparazione e alla prevenzione, integra la salute umana, animale e ambientale, nonché la sicurezza degli alimenti e dei mangimi. Gli audit sono rimasti uno strumento chiave per l'attuazione e l'applicazione dell'ampio quadro giuridico dell'UE sulla sicurezza degli alimenti e dei mangimi, sulla salute degli animali e delle piante e sul benessere degli animali. Essi sono importanti anche per mantenere il controllo di qualità dei prodotti farmaceutici e dei dispositivi medici.

Nel 2020 fare in modo che i pazienti avessero accesso all'assistenza sanitaria transfrontaliera ha continuato a rappresentare una priorità per la Commissione. Sono stati tenuti dialoghi strutturati con gli Stati membri per garantire una migliore attuazione della direttiva sull'assistenza sanitaria transfrontaliera .

Nel 2020 la Commissione ha svolto controlli di conformità sulle leggi nazionali di recepimento della direttiva sui prodotti del tabacco e ha organizzato dialoghi strutturati con gli Stati membri al fine di garantirne la corretta attuazione. Il monitoraggio del recepimento della direttiva nelle leggi nazionali degli Stati membri ha continuato a essere una priorità della Commissione. Il consumo di tabacco è il principale rischio evitabile per la salute e nell'UE rappresenta la principale causa di morte prematura. La direttiva mira ad agevolare il buon funzionamento del mercato interno, a proteggere la salute delle persone ─ in particolare dei giovani ─ e a ottemperare agli obblighi dell'Unione ai sensi della convenzione quadro dell'Organizzazione mondiale della sanità sul controllo del tabacco.



III.Un'Europa pronta per l'era digitale

"Voglio un'Europa più ambiziosa nello sfruttare le opportunità dell'era digitale in un contesto che garantisca la sicurezza e rispetti l'etica". 

Presidente von der Leyen negli Orientamenti politici

La Commissione è decisa a far sì che gli anni 2020 siano il "decennio digitale" dell'Europa. L'Europa deve ora rafforzare la propria sovranità digitale e fissare delle norme, piuttosto che seguire quelli altrui, con un'impostazione chiaramente orientata ai dati, alla tecnologia e alle infrastrutture.

Una tecnologia al servizio delle persone

Il perno dell'attuazione della strategia digitale dell'UE è far sì che lo sviluppo, la diffusione e l'adozione della tecnologia digitale siano al servizio dei cittadini e delle imprese. La pandemia COVID-19 ha intensificato la trasformazione digitale della nostra società.

Un'economia digitale equa e competitiva

L'indipendenza delle autorità nazionali di regolamentazione è fondamentale per garantire l'applicazione efficace e imparziale delle norme UE sulle telecomunicazioni. Essa sostiene l'autorità degli organismi di regolamentazione e assicura la prevedibilità delle loro decisioni, creando un contesto favorevole per gli investimenti nei mercati delle telecomunicazioni.

La Commissione ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti della Polonia per il licenziamento del capo dell'autorità nazionale di regolamentazione delle comunicazioni elettroniche in Polonia. Essa ha ritenuto che abbreviare la durata complessiva di un mandato in corso o modificare le condizioni per la nomina e il licenziamento con l'obiettivo di una destituzione anticipata possa con tutta probabilità incidere sull'indipendenza dell'organismo di regolamentazione.

Il diritto dell'UE protegge il capo delle autorità nazionali di regolamentazione (o i membri dell'organo collegiale che svolgono tale funzione) dal licenziamento arbitrario.

L'accesso transfrontaliero a beni e servizi online dovrebbe essere privo di ostacoli o attriti per i consumatori europei, indipendentemente dal luogo in cui si trovano o in cui risiedono e dalla cittadinanza che hanno. Il regolamento sul divieto di blocchi geografici proibisce qualsiasi discriminazione ingiustificata basata sulla nazionalità, sul luogo di residenza o sul luogo di stabilimento dei clienti che effettuano acquisti online. Nel 2020 la Commissione ha chiuso le procedure d'infrazione nei confronti di Cipro e Romania, responsabili di non aver comunicato le misure applicabili alle violazioni delle norme sul divieto di blocchi geografici. Alla fine 2020 i casi avviati nei confronti di Francia e Spagna rimanevano aperti.

Inclusione digitale per una migliore società dell'UE

Le disabilità visive, uditive, fisiche o intellettuali possono limitare l'utilizzo dei servizi digitali. La parità di accesso alle informazioni e ai servizi pubblici digitali è diventata ancora più critica dall'inizio della pandemia. La direttiva relativa all' accessibilità dei siti web intende rendere i siti web e le applicazioni mobili degli enti pubblici dell'UE più accessibili al pubblico, in particolare alle persone con disabilità.

Nel 2020 la Commissione ha chiuso i sette casi di infrazione rimanenti per ritardi nel recepimento della direttiva sull'accessibilità dei siti web e continua a valutare la conformità delle misure nazionali di recepimento e la corretta applicazione della direttiva.

Rafforzare la sicurezza informatica e la protezione dalle minacce informatiche

La Commissione ha inoltre portato avanti i casi d'infrazione nei confronti di Belgio , Ungheria e Romania , responsabili di non aver identificato o fornito informazioni sufficienti sugli operatori di servizi essenziali a norma della direttiva sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi. Alla fine del 2020 queste procedure erano ancora in corso.

La trasformazione digitale della nostra società ha ampliato il panorama delle minacce, facendo emergere nuove sfide alle quali occorre dare risposte adeguate e innovative. Gli attacchi informatici sono in continuo aumento, molti dei quali, sempre più sofisticati, provengono da un'ampia gamma di fonti interne ed esterne all'UE. La direttiva sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi è il primo atto legislativo dell'UE di ampio respiro sulla sicurezza informatica, che fornisce misure giuridiche per contribuire a migliorare il livello generale di sicurezza informatica nell'Unione.

Una società digitale aperta, democratica e sostenibile

La direttiva sui servizi di media audiovisivi (AVMSD) è stata rivista nel 2018 per creare un quadro normativo adatto all'era digitale, che configurasse un paesaggio audiovisivo più sicuro, più equo e più diversificato. Il termine per il recepimento dell' AVMSD rivista nella legislazione nazionale è scaduto il 19 settembre 2020.

Per la prima volta, la direttiva estende alcune regole audiovisive alle piattaforme di condivisione video e ai contenuti audiovisivi condivisi su determinati servizi di social media. Essa rafforza anche la promozione della diversità culturale, introducendo per i servizi on-demand gli obblighi chiari di avere nei cataloghi almeno il 30 % di contenuti europei e garantire che questi siano posti in rilievo.

Nel luglio 2020 la Commissione ha pubblicato orientamenti sulle piattaforme di condivisione video che aiuteranno gli Stati membri ad applicare le nuove regole.

La Commissione ha avviato procedure d'infrazione nei confronti di 24 Stati membri, responsabili di non aver recepito in tempo le norme rivedute dell'AVMSD che disciplinano il coordinamento a livello UE di tutti i media audiovisivi, sia le trasmissioni televisive tradizionali sia i servizi on-demand.

Sistemi di trasporto digitale

Il registro europeo delle imprese di trasporto su strada consente lo scambio di informazioni sulle imprese di trasporto su strada stabilite nell'UE e tra gli Stati membri. Si tratta di uno strumento essenziale per garantire la corretta applicazione della legislazione dell'UE in materia di trasporti.

La Commissione ha deciso di deferire Cipro , i Paesi Bassi e il Portogallo alla Corte di giustizia per il mancato aggiornamento dei rispettivi registri delle imprese di trasporto su strada e la relativa connessione al registro europeo rivisto delle imprese di trasporto su strada. Sulla stessa questione, la Commissione ha portato avanti la procedura di infrazione nei confronti dell' Ungheria .

Per implementare una nuova versione migliorata del registro gli Stati membri devono adattare i propri sistemi nazionali. Il termine per l'aggiornamento della connessione dei registri elettronici nazionali è scaduto a gennaio 2019.

Sul versante del trasporto stradale, il Servizio europeo di telepedaggio garantisce l'interoperabilità dei servizi di pedaggio in tutta la rete stradale dell'UE. Esso consente agli utenti della strada di pagare facilmente i pedaggi in tutta la rete con un unico contratto di abbonamento da stipulare con un fornitore di servizi e una sola unità di bordo.

Limitando le transazioni in contanti alle stazioni di pedaggio ed eliminando le procedure macchinose per gli utenti occasionali, il servizio di pedaggio agevola le operazioni quotidiane per gli utenti della strada, migliora il flusso del traffico e riduce la congestione. La Commissione ha deciso di avviare procedure di infrazione nei confronti di Italia e Ungheria , che non avevano concesso ai fornitori di servizi di telepedaggio europei l'accesso ai rispettivi settori nazionali sottoposti a pedaggio.

Per quanto riguarda la sicurezza aerea, i servizi di collegamento dati sono comunicazioni tra aerei e controllo al suolo che integrano la comunicazione vocale tradizionalmente utilizzata nel controllo del traffico aereo, migliorando l'efficienza della comunicazione pilota-controllore e aumentando la capacità di controllo del traffico aereo. La Commissione ha avviato procedure d'infrazione nei confronti di undici Stati membri responsabili di non aver fornito e gestito servizi di collegamento dati per tutti gli operatori di aeromobili che volano nel loro spazio aereo.

Trasparenza delle informazioni sulle imprese

Gli Stati membri devono collegare i registri nazionali delle imprese con il sistema di interconnessione dei registri delle imprese (BRIS). Il BRIS agevola il commercio transfrontaliero e rende le procedure meno onerose e lunghe per le imprese. Consente inoltre ai singoli, alle imprese e agli imprenditori di ottenere informazioni sulle società commerciali. La Commissione ha avviato procedure d'infrazione nei confronti di tre Stati membri che non avevano collegato i rispettivi registri nazionali delle imprese al BRIS.



IV.Un'economia al servizio delle persone

"I nostri cittadini e le nostre imprese possono crescere solo se l'economia lavora per loro. È il senso stesso della nostra economia sociale di mercato." 

Presidente von der Leyen negli Orientamenti politici

L'economia sociale di mercato unica dell'UE permette alle economie di crescere e di ridurre la povertà e la disuguaglianza. Con un'Europa che poggia su basi stabili, l'economia può rispondere pienamente alle esigenze dei cittadini dell'UE. Le piccole e medie imprese sono la struttura portante dell'economia dell'Unione.

Condizioni di lavoro

La Commissione ha inoltre portato avanti un caso nei confronti dell' Italia riguardante il trattamento meno favorevole e la mancanza di tutela contro le assunzioni successive illegittime a tempo determinato nel settore pubblico.

L'obiettivo era quello di proteggere i lavoratori quali i docenti, il personale sanitario, i professionisti delle arti, dell'educazione musicale e della danza, il personale di alcune fondazioni di produzione musicale, il personale accademico, i lavoratori agricoli del settore pubblico e il personale volontario del corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Un elemento essenziale dell'economica sociale di mercato dell'Europa è rappresentato dalle condizioni di lavoro eque, che mirano in particolare a prevenire i rapporti di lavoro che portano a condizioni di lavoro precarie.

Salute e sicurezza sul lavoro

Un forte accento è stato posto sulla garanzia che le norme dell'UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro fossero state recepite nella legislazione nazionale entro le scadenze richieste. La Commissione è passata alle fase successive nelle procedure d'infrazione nei confronti di Francia e Spagna, che non hanno comunicato alla Commissione le rispettive misure nazionali di recepimento della direttiva sulla protezione dall'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro .

La Commissione ha anche monitorato da vicino il recepimento delle norme aggiornate , che hanno anche comportato l'aggiunta del virus SARS-CoV-2 all'elenco degli agenti nella direttiva sugli agenti biologici .

Mobilità dei lavoratori

Di norma, ogni Stato membro deve trattare i cittadini degli altri Stati membri come i propri cittadini. Gli Stati membri possono riservare alcune posizioni nel settore pubblico ai propri cittadini, ma tale eccezione deve essere interpretata in modo restrittivo.

La Commissione ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti della Grecia , responsabile di aver limitato i posti di alto livello nella pubblica amministrazione e in diversi enti pubblici ai candidati di nazionalità greca.

In particolare, è possibile applicarla solo per gli incarichi che comportano la partecipazione diretta o indiretta all'esercizio di poteri conferiti dal diritto pubblico, oppure per le funzioni destinate a tutelare gli interessi generali dello Stato o di altre autorità pubbliche. Un'esclusione generalizzata dei lavoratori dell'UE dai posti pubblici è contraria al diritto dell'UE. 

La direttiva che modifica le norme sul distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi migliora significativamente la situazione dei lavoratori distaccati e la parità di condizioni per i fornitori di servizi. Secondo le nuove norme, tutti gli elementi obbligatori della retribuzione applicabili ai lavoratori locali lo saranno anche ai lavoratori distaccati.

La Commissione ha avviato procedimenti d'infrazione nei confronti di 15 Stati membri che non hanno comunicato il recepimento di questa direttiva nei propri ordinamenti entro il termine.

Coordinamento della sicurezza sociale

La Commissione ha deciso di deferire l' Austria alla Corte di giustizia a causa della legislazione che introduce un meccanismo (a partire dal 1º gennaio 2019) che indicizza l'importo delle prestazioni familiari, dei crediti di imposta per figlio a carico e dei crediti di imposta familiari per i cittadini dell'UE che lavorano in Austria e hanno figli che vivono all'estero.

La Commissione ha ritenuto tale meccanismo discriminatorio e contrario alle regole dell'UE sulla libera circolazione dei lavoratori e sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale.

L'UE ha elaborato un ampio corpus di norme in materia di libera circolazione dei lavoratori, distacco dei lavoratori e coordinamento della sicurezza sociale. Il mancato rispetto di tali norme pregiudica la fiducia nel mercato unico e l'equità di quest'ultimo.



Informazioni e assistenza per cittadini e imprese

Gli strumenti di governance del mercato unico, come il portale La tua Europa, La tua Europa ─ Consulenza e SOLVIT, offrono informazioni chiare, assistenza e risoluzione dei problemi ai cittadini e alle imprese con queste problematiche. Essi permettono sia ai singoli sia alle imprese di fare pieno uso dei loro diritti UE nel mercato unico.

Nel 2020:

·la Commissione ha lavorato per garantire che La tua Europa potesse diventare lo sportello digitale unico  dell'UE;

·in oltre 25 200 occasioni, La tua Europa ─ Consulenza ha fornito indicazioni a singoli e imprese sui diritti di cui godono nel mercato unico;

· SOLVIT ha aiutato oltre 2 600 persone/imprese. SOLVIT è destinato a diventare lo strumento predefinito di risoluzione delle controversie per il mercato unico, una volta implementata la procedura per risolvere i problemi relativi al reciproco riconoscimento delle merci;

·il sistema di informazione del mercato interno ha continuato ad espandersi e ora include la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori;

·la Commissione ha proseguito ulteriormente i lavori per aggiornare il quadro di valutazione del mercato unico .

Libera circolazione delle merci

Nel 2020 la Commissione è rimasta vigile contro qualsiasi misura che ostacolasse la libera circolazione delle merci.

Ad esempio, ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti della Romania per le misure restrittive che favoriscono i prodotti alimentari nazionali a scapito di prodotti analoghi importati. Il caso è stato chiuso dopo che le autorità rumene hanno modificato la legge sugli alimenti e abolito le restrizioni.

La Commissione ha anche chiesto alla Francia di rimuovere gli ostacoli alle importazioni parallele di medicinali veterinari per il bestiame da parte degli agricoltori. Gli agricoltori sono autorizzati a importare medicinali veterinari da altri Stati membri per l'uso sul proprio bestiame. Le misure francesi si sono tradotte in tasse amministrative estremamente elevate, che hanno effettivamente limitato le importazioni parallele.

Antiriciclaggio e lotta al finanziamento del terrorismo

La 5a direttiva antiriciclaggio ha modificato la 4a direttiva antiriciclaggio e ha introdotto miglioramenti sostanziali per evitare meglio che il sistema finanziario sia utilizzato per il riciclaggio di denaro e il finanziamento di attività terroristiche.

Gli Stati membri dovevano recepire la 5a direttiva entro il 10 gennaio 2020. A febbraio e maggio la Commissione ha avviato procedure d'infrazione nei confronti di 17 Stati membri, responsabili di non aver notificato in tempo le misure nazionali di recepimento complete.

Nel 2020 la Commissione ha adottato un piano d'azione per una politica globale dell'UE sulla prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, con particolare attenzione all'applicazione delle direttive UE sul diritto penale per proteggere gli investimenti.

Pagamenti al dettaglio

Nel 2020 la Commissione ha adottato una strategia in materia di pagamenti al dettaglio per l'UE. Nel contesto di tale strategia la Commissione ha rammentato alle autorità nazionali responsabili i loro obblighi di applicazione delle norme ai sensi del regolamento sull'area unica dei pagamenti in euro . La Commissione ha monitorato attentamente i casi di inosservanza di questo regolamento.

Governance e trasparenza delle imprese

La modifica della direttiva sui diritti degli azionisti agevola l'esercizio dei diritti degli azionisti e incoraggia l'impegno a lungo termine dei medesimi con le società, stabilendo doveri, misure di trasparenza e norme secondo il principio "rispetta o spiega". La Commissione ha inoltre portato avanti le procedure d'infrazione nei confronti di sette Stati membri per omessa comunicazione delle misure di recepimento per la prima scadenza della direttiva sui diritti degli azionisti, scaduta il 10 giugno 2019. Ha inoltre avviato procedure d'infrazione nei confronti di otto Stati membri per la mancata comunicazione delle misure nazionali rientranti nel secondo termine di recepimento, scaduto il 3 settembre 2020.

Imposte indirette

La Commissione ha continuato a perseguire casi di infrazione volti a eliminare le distorsioni della concorrenza nel mercato unico, a contrastare l'evasione e l'elusione fiscale e a prevenire la doppia imposizione.

La Commissione ha effettuato valutazioni di conformità delle nuove direttive relative alle norme sull'imposta sul valore aggiunto (IVA). Tali valutazioni riguardavano il commercio elettronico nel contesto della strategia del mercato unico digitale, il commercio transfrontaliero tra imprese , il trattamento dei buoni e l'applicazione territoriale delle norme sull'IVA e sulle accise .

Nel settore della tassazione degli autoveicoli, la Commissione ha deciso di deferire il Portogallo alla Corte di giustizia per le norme discriminatorie sulla tassa d'immatricolazione delle auto, che danneggiano le persone che acquistano auto usate da altri paesi dell'UE.

In materia di accise, la Commissione ha deferito il Regno Unito alla Corte di giustizia per la mancata applicazione della precedente sentenza della Corte sull'uso scorretto di carburante marcato per la propulsione di imbarcazioni private da diporto. La Commissione ha anche deciso di deferire la Polonia alla Corte di giustizia per non aver garantito che l'alcool etilico importato utilizzato per produrre medicinali sia esente da diritti d'accisa in tutti i casi.

La Commissione ha chiuso le procedure d'infrazione nei confronti di Cipro e Malta riguardanti l'applicazione scorretta delle norme sull'IVA alla locazione e all'acquisto di yacht. L'errata applicazione è stata rivelata dai "Paradise Papers". Nel frattempo, Cipro e Malta hanno preso provvedimenti per conformarsi al diritto dell'UE.

Fiscalità diretta

Uno dei vantaggi del mercato unico è che i cittadini e le imprese hanno la libertà di spostarsi, operare e investire oltrepassando le frontiere nazionali. Dato che l'imposizione diretta non è allineata a livello dell'UE, tale libertà può significare che alcuni contribuenti sono in grado di evitare o eludere le imposte nel proprio paese di residenza. Le autorità fiscali nell'UE hanno dunque deciso di collaborare maggiormente per garantire che le imposte siano versate e per combattere la frode e l'evasione fiscale.

Per quanto riguarda l'imposizione diretta, nel 2020 la Commissione, nella propria attività di controllo dell'applicazione delle norme, si è concentrata sul garantire che gli Stati membri recepissero nell'ordinamento nazionale importanti modifiche alla direttiva relativa alla cooperazione amministrativa . Tali modifiche riguardano settori quali:

· accesso alle informazioni antiriciclaggio

· scambio automatico obbligatorio di relazioni paese per paese tra gli Stati membri

· scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale

·scambio automatico obbligatorio di informazioni sugli accordi transfrontalieri segnalabili .

La Commissione ha preso provvedimenti nei confronti del Belgio , responsabile di non aver comunicato le misure nazionali sui meccanismi di risoluzione delle controversie fiscali. Ha adottato misure anche nei confronti di Germania, Grecia, Spagna, Lettonia, Romania e Portogallo per quanto riguarda il regime di tassazione in uscita, in quanto non avevano recepito completamente le pertinenti norme nei rispettivi ordinamenti.

La Commissione ha inoltre preso provvedimenti nei confronti di Portogallo , Lussemburgo e Belgio, responsabili di non aver attuato misure contro le pratiche di elusione fiscale che incidono direttamente sul funzionamento del mercato unico.

La Commissione si è altresì concentrata sul garantire il corretto recepimento della direttiva sulle norme contro le pratiche di elusione fiscale che incidono direttamente sul funzionamento del mercato interno per quanto riguarda i disallineamenti da ibridi con i paesi terzi , e ha monitorato il corretto recepimento della direttiva sui meccanismi di  risoluzione delle controversie in materia fiscale.

Dogane

La strategia della Commissione in materia di controllo dell'applicazione delle norme si è incentrata sull'applicazione corretta e uniforme del codice doganale dell'Unione e sull'individuazione delle tasse di effetto equivalente a dazi doganali, anche all'interno dell'UE.

Nel 2020 la Commissione ha proseguito l'ampia indagine in tutti gli Stati membri, esaminando le disposizioni nazionali sui termini di notifica di un'obbligazione doganale e la relativa compatibilità con il codice doganale dell'Unione, al fine di garantire la certezza del diritto per gli operatori commerciali a questo riguardo. La Commissione ha anche avviato un dialogo con gli Stati membri sulle sanzioni per la mancata dichiarazione dei valori in contanti e in dogana.

Concorrenza

La politica di concorrenza della Commissione assicura che i mercati funzionino meglio per i consumatori, le imprese e la società. Le imprese dovrebbero competere a parità di condizioni e i consumatori dovrebbero beneficiare di prezzi più bassi, di maggiore scelta e migliore qualità.

La Corte di giustizia ha condannato l' Italia a pagare una somma forfettaria e sanzioni giornaliere per non aver rispettato la precedente sentenza della stessa Corte, constatando che l'Italia non aveva adempiuto all'obbligo di recuperare integralmente gli aiuti di Stato illegittimamente concessi al settore alberghiero in Sardegna.

Applicare in modo coerente le decisioni negative della Commissione in materia di aiuti di Stato è fondamentale per la credibilità del controllo della Commissione sugli aiuti di Stato. A questo proposito è essenziale che gli Stati membri rispettino le sentenze della Corte che ordinano loro di recuperare gli aiuti di Stato incompatibili a seguito di una decisione della Commissione.

Mobilità e trasporti

Completare il mercato unico nel settore ferroviario e portare tutti i benefici della liberalizzazione del mercato ferroviario ai cittadini e alle imprese continua a essere uno dei settori prioritari della politica di monitoraggio e di applicazione delle norme della Commissione nei trasporti. A tal fine, è fondamentale garantire che la direttiva sullo spazio ferroviario europeo unico sia correttamente recepita nel diritto nazionale. In questo modo gli Stati membri potranno recepire e attuare in modo coerente atti più recenti adottati nell'ambito del quarto pacchetto ferroviario.

La Commissione ha avviato procedure d'infrazione nei confronti di Croazia, Slovenia, Spagna , Grecia, Austria e Lussemburgo , responsabili di non aver recepito correttamente alcune delle norme UE che istituiscono uno spazio ferroviario europeo unico. Questa direttiva, che mira a creare un quadro più competitivo, prende in esame la vigilanza regolamentare e l'architettura finanziaria del settore ferroviario, il potere degli organismi di regolamentazione nazionali, il quadro per gli investimenti nel settore ferroviario e l'accesso equo e non discriminatorio all'infrastruttura e ai servizi ferroviari.

Contemporaneamente la Commissione ha continuato ad affrontare gli ostacoli specifici all'accesso al mercato, come dimostrato dall'intervento che ha spinto la Germania a modificare i requisiti per il sistema di frenatura dei vagoni merci. Tali requisiti non sono conformi al diritto dell'UE e ostacolano gli sforzi di interoperabilità ferroviaria .


In altre aree di trasporto la Commissione ha criticato una serie di misure nazionali che ostacolano il pieno funzionamento del mercato unico:

·ha adottato ulteriori provvedimenti nell'ambito della procedura di infrazione nei confronti della Danimarca , ingiungendole di revocare il limite di 25 ore che ha imposto ai camion per il parcheggio nelle aree di sosta statali. Tale limite crea ostacoli ai trasportatori stranieri che effettuano operazioni internazionali .

·ha inoltre portato avanti la procedura d'infrazione nei confronti di Malta e ha avviato nuove procedure d'infrazione nei confronti di Belgio e Portogallo per l'errata attuazione delle norme di sicurezza e ambientali dell'UE sull' equipaggiamento marittimo , come ad esempio i giubbotti di salvataggio, i sistemi di pulizia delle acque reflue e i radar a bordo delle navi battenti bandiera dell'UE. 

·ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti della Svezia , responsabile di aver limitato indebitamente la definizione di " operazioni di trasporto combinato ", rendendo così più difficile per alcuni operatori trasferire il trasporto merci dalla strada alla ferrovia o al trasporto per via navigabile per una parte del viaggio. In questo modo si impedisce loro di ridurre le emissioni nocive e altri effetti negativi del trasporto su strada.

I cittadini europei si aspettano elevati standard di sicurezza in tutte le modalità di trasporto. Le politiche dell'UE mirano a mantenere e sviluppare tali standard e ad assicurarne il pieno allineamento in tutta l'UE.

Nel settore stradale la Commissione ha portato avanti le iniziative volte a garantire infrastrutture di qualità per contribuire a ridurre il numero di incidenti stradali. Ha inoltre portato avanti casi d'infrazione nei confronti di Spagna, Grecia, Italia, Croazia e Bulgaria , responsabili di non aver attuato l'intera serie di misure richieste per garantire i più elevati standard di sicurezza in materia di infrastrutture e operativi in alcune gallerie stradali .

Nel settore aereo, sempre in materia di sicurezza, la Commissione ha avviato o portato avanti i casi di infrazione nei confronti di 11 Stati membri che non avevano designato un organismo atto a garantire che le persone che segnalano eventi rilevanti per la sicurezza nell'aviazione civile non siano penalizzate dai datori di lavoro o dalle autorità nazionali.

Mercato interno dell'energia

Per un sistema energetico sostenibile, basato su fonti di energia rinnovabili e in grado di aumentare l'efficienza energetica, occorre un mercato interno dell'energia ben funzionante, aperto alla concorrenza e che responsabilizzi i consumatori. Un mercato integrato del gas è la pietra angolare dell'Unione dell'energia dell'UE. La direttiva sul gas modificata chiarisce che i principi fondamentali della normativa dell'UE in materia di energia ─ vale a dire l'accesso di terzi, la regolamentazione delle tariffe, la separazione proprietaria e la trasparenza ─ si applicheranno a tutti i gasdotti da e per i paesi non UE fino al confine dell'Unione. In questo modo si garantirà che tutti i principali gasdotti che entrano nel territorio dell'Unione siano conformi alle norme UE, siano gestiti con lo stesso grado di trasparenza, siano accessibili ad altri operatori e siano gestiti in modo efficiente.

La Commissione ha avviato procedure d'infrazione nei confronti di 13 Stati membri responsabili di non aver adottato e/o comunicato le misure di recepimento della direttiva.

Sicurezza energetica

Le norme dell'UE in materia di energia garantiscono anche la sicurezza dell'approvvigionamento di elettricità e gas grazie alla solidarietà tra gli Stati membri. Per garantire la corretta attuazione delle norme dell'UE sulla sicurezza dell'approvvigionamento di gas, la Commissione ha avviato 27 infrazioni ai sensi del regolamento sulla sicurezza dell'approvvigionamento di gas , in particolare per quanto riguarda gli obblighi di notifica e l'applicazione del meccanismo di solidarietà tra Stati membri.

Attuazione delle norme Euratom

Per quanto riguarda l'energia nucleare, nel 2020 sono proseguiti i lavori per garantire l'efficace recepimento e attuazione del quadro giuridico Euratom sulla protezione dei lavoratori, dei pazienti e del pubblico in generale dalle radiazioni e sulla gestione sicura dei rifiuti radioattivi.

La Commissione ha avviato nove procedure d'infrazione e ha portato avanti i casi avviati nei confronti di Finlandia e Svezia per il recepimento incompleto della direttiva sulle norme fondamentali di sicurezza .

Ha inoltre portato avanti le procedure d'infrazione sulla direttiva sui rifiuti radioattivi nei confronti di Romania e Regno Unito per l'errato recepimento della direttiva e le procedure d'infrazione in corso nei confronti di sei Stati membri, oltre ad avviare quattro nuovi casi per mancata adozione di un programma nazionale per i rifiuti radioattivi.

V.Promozione dello stile di vita europeo

"Non ci possono essere compromessi nella difesa dei nostri valori fondamentali. Le minacce allo Stato di diritto mettono a repentaglio il fondamento giuridico, politico ed economico del funzionamento della nostra Unione."

Presidente von der Leyen negli Orientamenti politici

Un'Europa che protegga deve anche difendere la giustizia e i valori fondamentali dell'UE Le minacce allo Stato di diritto mettono a repentaglio il fondamento giuridico, politico ed economico della nostra Unione. La visione della Commissione per un'Unione dell'uguaglianza, della tolleranza e dell'equità sociale è costruita sullo Stato di diritto. Un nuovo approccio sul fronte delle migrazioni presuppone frontiere solide, la modernizzazione del sistema di asilo dell'UE e la collaborazione con i paesi partner.

Stato di diritto e diritti fondamentali

A settembre la Commissione ha pubblicato la prima relazione annuale sullo Stato di diritto . Il meccanismo per lo Stato di diritto è concepito come un ciclo annuale finalizzato a promuovere lo Stato di diritto e a prevenire l'emergere o l'accentuarsi di problemi- Quando questi ultimi si verificano e contravvengono al diritto dell'UE, la Commissione potrebbe dover ricorrere agli strumenti dello Stato di diritto , comprese le procedure di infrazione.

A gennaio 2020, nel contesto di un procedimento in corso relativo al regime disciplinare dei giudici polacchi, la Commissione ha chiesto alla Corte di giustizia di imporre misure provvisorie alla Polonia che ordinassero la sospensione dell'attività della sezione disciplinare della Corte suprema nei procedimenti disciplinari nei confronti dei giudici. La prosecuzione delle attività di tale sezione compromette l'indipendenza della magistratura polacca e crea un rischio di danni irreparabili all'ordine giuridico dell'UE e al valore dello Stato di diritto. La Corte di Giustizia ha accolto la richiesta della Commissione.

Nell'aprile 2020 la Commissione ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti della Polonia , ritenendo che la legge polacca sul sistema giudiziario compromettesse l'indipendenza dei giudici polacchi e fosse incompatibile con il primato del diritto dell'UE. La nuova legge impedisce agli organi giurisdizionali polacchi di applicare direttamente alcune disposizioni del diritto dell'Unione a tutela dell'indipendenza della magistratura. Inoltre impedisce loro di deferire alla Corte di giustizia le pronunce pregiudiziali su tali questioni. Nel dicembre 2020 la Commissione ha esteso tale procedura ritenendo che la Polonia violasse anche il diritto dell'UE nel consentire alla sezione disciplinare della Corte suprema di deliberare su altre questioni riguardanti direttamente i giudici, come ad esempio le decisioni che eliminano l'immunità dei giudici dalle indagini penali.

A dicembre la Commissione ha anche adottato una nuova strategia per assicurare la piena applicazione della Carta dei diritti fondamentali nell'UE. La strategia integra il piano d'azione europeo per la democrazia e la relazione sullo Stato di diritto, illustrando l'approccio globale della Commissione alla promozione e alla tutela dei diritti fondamentali e dei valori dell'UE.

Cittadinanza dell'Unione europea

La Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti di Cipro e Malta riguardo ai programmi di cittadinanza per investitori, anche detti programmi dei "passaporti d'oro". La Commissione ha ritenuto che concedere sistematicamente la nazionalità ─ e quindi la cittadinanza dell'UE ─ in cambio di un pagamento o di un investimento predeterminati e senza un legame autentico con gli Stati membri interessati è incompatibile con il principio di "leale cooperazione". La Commissione ha anche ritenuto che siffatti programmi danneggiano lo status della cittadinanza dell'Unione.

Libera circolazione delle persone

La Commissione ha avviato due procedure d'infrazione nei confronti del Regno Unito per il mancato rispetto delle norme UE sulla libera circolazione delle persone . Il Regno Unito limita il bacino dei beneficiari della legge sulla libera circolazione dell'UE nel Regno Unito. Esso limita altresì le possibilità per i cittadini dell'UE e i loro familiari di impugnare le decisioni amministrative che limitano i diritti alla libera circolazione. Inoltre la Commissione ha portato avanti anche un caso d'infrazione nei confronti del Regno Unito , responsabile di non aver rispettato le norme UE sull'assicurazione malattia di ampia copertura per i cittadini dell'UE.

Uguaglianza e non discriminazione

Componente fondamentale della più ampia agenda sull'uguaglianza, la strategia dell'UE per la parità di genere contiene azioni e obiettivi strategici per compiere progressi significativi verso la realizzazione un'Europa garante della parità di genere entro il 2025, con pari opportunità per entrambi i generi.



Per quanto riguarda la parità di genere nella sicurezza sociale la Commissione ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti della Bulgaria . Il caso riguarda una legge sulle pensioni che discrimina indirettamente le donne nel calcolo del periodo di contribuzione richiesto per avere diritto alla pensione.

Razzismo e xenofobia, compreso l'incitamento all'odio

A settembre la Commissione ha adottato un ambizioso piano d'azione UE contro il razzismo . Una delle priorità perseguite è l'efficace criminalizzazione dell'incitamento all'odio e dei reati generati dall'odio. La Commissione ha anche adottato provvedimenti concreti per assicurare il corretto e completo recepimento della decisione quadro sulla lotta al razzismo e alla xenofobia mediante il diritto penale , che mira a garantire che le gravi manifestazioni di razzismo e xenofobia siano punibili con sanzioni penali effettive, proporzionate e dissuasive in tutta l'UE.

Nell'ottobre 2020 la Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti di Estonia e Romania ritenendo che le rispettive leggi nazionali non recepissero in modo completo e preciso la decisione quadro.

Diritti dei consumatori

Il regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori si applica dal gennaio 2020, rafforzando l'applicazione del diritto dei consumatori in tutta l'UE. Il nuovo quadro di applicazione si è dimostrato molto efficace nel 2020, durante la pandemia di COVID-19, nella lotta contro le truffe online. Ha contribuito alla rimozione o al blocco di centinaia di milioni di annunci e inserzioni fuorvianti collegati al coronavirus da parte di 11 piattaforme a livello mondiale .

Miglioramento della protezione dei dati personali

La pandemia di COVID-19 ha evidenziato l'importanza di avere in atto un regime efficiente di protezione dei dati per favorire la fiducia e fornire soluzioni digitali innovative. Nell'aprile 2020 la Commissione ha pubblicato una guida sulle app di tracciamento dei contatti, che ha stabilito i principi chiave della protezione dei dati.

La Commissione ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti di Slovenia e Germania , responsabili di non aver recepito la direttiva sulla protezione dei dati riguardo al trattamento da parte delle autorità di contrasto ; alla fine dell'anno, ha deciso di deferire la Slovenia alla Corte di giustizia.

Sempre nel 2020 la Commissione ha pubblicato una relazione di valutazione sui primi due anni di applicazione del regolamento generale sulla protezione dei dati , concludendo che il regolamento, che è una componente essenziale dell'approccio che pone le persone al centro della tecnologia e della transizione digitale, ha in larga misura raggiunto gli obiettivi, ma che occorrono ulteriori progressi nell'attuazione e applicazione. In J



Cooperazione giudiziaria e garanzie individuali nel diritto penale

La Commissione ha portato avanti i casi di infrazione nei confronti di Bulgaria , Croazia , Cipro e Romania per il parziale mancato recepimento della direttiva sulla presunzione di innocenza e nei confronti di Grecia e Cipro per il mancato recepimento della direttiva sulle garanzie procedurali per i minori.

Per quanto riguarda la cooperazione in materia di giustizia penale, la Commissione ha continuato a monitorare il rispetto della decisione quadro sul mandato d'arresto europeo da parte degli Stati membri. Nel 2020 la Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti di sette Stati membri. Il monitoraggio della Commissione è proseguito anche per quanto riguarda la direttiva relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione mediante il diritto penale . L'attuazione tempestiva di tale direttiva è indispensabile per il corretto funzionamento della Procura europea. Alla fine del 2020 erano in corso procedure d'infrazione nei confronti di tre Stati membri per il ritardo nel recepimento della direttiva. La Commissione ha proseguito l'attività di monitoraggio del recepimento delle direttive sui diritti procedurali .

Sicurezza

Nel 2020 l'attività di controllo dell'applicazione delle norme è stata portata avanti nel contesto della nuova strategia dell'UE per l'Unione della sicurezza per il periodo 2020-2025, concentrandosi su aree prioritarie in cui l'UE può apportare valore per aiutare gli Stati membri ad aumentare la sicurezza per tutti coloro che vivono in Europa.

La Commissione ha proseguito le attività di monitoraggio per quanto riguarda l'attuazione della direttiva sull'uso dei dati del codice di prenotazione, per prevenire, accertare, indagare e perseguire i reati di terrorismo e i reati gravi.

In totale, sono state avviate 53 procedure d'infrazione per il mancato rispetto dei termini di recepimento di tre direttive sulle armi da fuoco:

· direttiva che modifica la direttiva sulle armi da fuoco

· direttiva che stabilisce le specifiche tecniche per la la marcatura delle armi da fuoco e dei loro componenti essenziali

· direttiva che stabilisce le specifiche tecniche relative alle armi d'allarme o da segnalazione.

Parallelamente la Commissione ha adottato ulteriori misure nella procedura di infrazione nei confronti della Slovenia che non aveva recepito completamente la direttiva, mentre ha chiuso i casi avviati nei confronti di 13 Stati membri.

La Commissione ha anche portato avanti le procedure d'infrazione per la mancata notifica delle misure nazionali di recepimento di due fondamentali atti legislativi sulle sostanze stupefacenti e la cooperazione di polizia:

Ha inoltre portato avanti i casi avviati nei confronti di Austria , Finlandia , Portogallo , Slovenia e Irlanda , responsabili di non aver recepito completamente la direttiva sull'inclusione di nuove sostanze psicoattive nella definizione di "stupefacenti", e nei confronti dell' Irlanda che non aveva recepito completamente la prima direttiva delegata adottata ai sensi di quest'ultima. D'altra parte, sono state chiuse 13 procedure d'infrazione su entrambe le direttive avviate nei confronti di 11 Stati membri.

La Commissione ha inoltre avviato procedure d'infrazione nei confronti di Belgio e Grecia , responsabili di non aver recepito completamente la decisione quadro sull'accreditamento dei fornitori di servizi forensi.

Un nuovo patto sulla migrazione e l'asilo

Nel 2020 la Commissione ha proposto un nuovo patto sulla migrazione e l'asilo che contempla tutti i diversi elementi necessari per un approccio europeo globale alla migrazione. Esso stabilisce procedure migliori e più rapide in tutto il sistema di asilo e migrazione e realizza un equilibrio tra i principi di solidarietà e di equa ripartizione delle responsabilità. Inoltre pone una forte enfasi sulla protezione dei diritti fondamentali.

La politica migratoria della Commissione affronta tutti gli aspetti della migrazione, compresi la gestione delle frontiere, la politica dei visti, la migrazione irregolare, l'asilo e la migrazione legale. Un'attuazione coerente ed efficace nel pieno rispetto dei diritti fondamentali degli individui è fondamentale per il successo della politica. Nel 2020 la Commissione ha continuato a monitorare l'attuazione del diritto dell'UE in materia di migrazione e asilo da parte degli Stati membri.

Ha inoltre avviato una procedura d'infrazione nei confronti dell' Ungheria , ritenendo che una legge ungherese che limita l'accesso alla procedura d'asilo sia contraria alla direttiva sulle procedure d'asilo. Tale legge impedisce alle persone che si trovano sul territorio ungherese, anche alla frontiera, di chiedere protezione internazionale in tale paese.

La Commissione ha altresì avviato una procedura d'infrazione nei confronti di Malta , ritenendo che la "licenza di lavoro" richiesta per i cittadini di paesi terzi che sono residenti di lungo periodo, ma non per i cittadini maltesi, costituisse una disparità di trattamento in violazione della direttiva sui soggiorni di lungo periodo . 

Ha inoltre portato avanti una procedura d'infrazione nei confronti della Svezia , responsabile di non aver applicato pienamente la parità di trattamento in materia di sicurezza sociale ai cittadini di paesi terzi rientranti nella direttiva su studenti e ricercatori rispetto ai propri cittadini.

La Commissione ha altresì portato avanti un caso di infrazione nei confronti dell' Estonia a causa degli obblighi aggiuntivi che impone ai viaggiatori che attraversano la frontiera terrestre esterna dell'UE, che la Commissione ha ritenuto incompatibili con il codice frontiere Schengen .

(1)      Il 1° febbraio 2020 è entrato in vigore l'accordo di recesso che stabilisce le modalità per il ritiro ordinato del Regno Unito dall'Unione, e il Regno Unito è diventato formalmente un paese terzo. L'accordo di recesso prevedeva un periodo di transizione che iniziava il 1° febbraio 2020 e terminava il 31 dicembre 2020. Durante tale lasso di tempo, e salve disposizioni contrarie, il diritto dell'Unione ha continuato ad applicarsi al e nel Regno Unito, comprese le procedure d'infrazione. Ogni riferimento agli Stati membri deve quindi essere inteso come comprendente il Regno Unito.
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