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Document 52020DC0641

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Un piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali

COM/2020/641 final

Bruxelles, 6.10.2020

COM(2020) 641 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

Un piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali

{SWD(2020) 223 final}


Comunicazione della Commissione:

Un piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali

I.Introduzione

I Balcani occidentali sono parte integrante dell'Europa e costituiscono una priorità geostrategica per l'Unione europea. Come ha affermato la presidente von der Leyen nel discorso sullo stato dell'Unione del 14 settembre 2020, "l'UE è il futuro di tutta la regione". La pandemia di COVID‑19 ha chiaramente evidenziato le strette relazioni tra l'UE e i Balcani occidentali. Pur avendo essa stessa subito le gravi conseguenze della pandemia, l'UE ha fornito un sostegno essenziale e senza precedenti ai Balcani occidentali, come indicato nella comunicazione della Commissione del 29 aprile 1 e nella dichiarazione del vertice di Zagabria del 6 maggio 2020.

La pandemia di COVID‑19 sta avendo effetti devastanti sulle economie dei Balcani occidentali, che già accusavano ritardi in termini di convergenza economica con l'UE. La regione ha dovuto far fronte a problemi persistenti quali la scarsa competitività, l'elevata disoccupazione e una massiccia fuga di cervelli. La necessità di intensificare gli sforzi di convergenza attraverso l'attuazione di riforme strutturali, il superamento delle carenze strutturali, il rafforzamento del potenziale di innovazione e l'accelerazione della transizione verde e digitale, anche alla luce del loro futuro nell'UE, è più pressante che mai.

Il presente piano economico e di investimenti mira pertanto a stimolare la ripresa a lungo termine (sostenuta da una transizione verde e digitale), che determinerà una crescita economica sostenuta, l'attuazione delle riforme necessarie per progredire nel cammino verso l'UE nonché l'avvicinamento dei Balcani occidentali al mercato unico dell'UE. Esso intende sbloccare il potenziale economico inutilizzato della regione e sfruttare le notevoli possibilità di aumentare la cooperazione e gli scambi commerciali al suo interno 2 . Con una popolazione di quasi 18 milioni di abitanti, la regione rappresenta un mercato importante per l'UE e una zona di transito per le merci europee e internazionali; possiede inoltre una forza lavoro qualificata per le imprese disposte a investire. I Balcani occidentali hanno pertanto un ruolo fondamentale da svolgere nelle catene del valore mondiali che riforniscono l'UE, ruolo che potrebbe essere ulteriormente rafforzato. A lungo termine, ciò contribuirà altresì all'autonomia strategica dell'UE.

Il presente piano economico e di investimenti, che prevede un consistente pacchetto di investimenti per la regione, si fonda su una proposta orientata ai risultati e alle riforme che prevede uno strumento di assistenza preadesione III (IPA III) 3 e strumenti rafforzati volti a promuovere gli investimenti del settore pubblico e privato. 

Subordinatamente all'adozione del prossimo quadro finanziario pluriennale e delle relative basi giuridiche, la Commissione propone di mobilitare fino a 9 miliardi di EUR di finanziamenti nell'ambito dell'IPA III tra il 2021 e il 2027 per sostenere la convergenza economica con l'UE, essenzialmente attraverso investimenti e sostegno alla competitività e alla crescita inclusiva, alla connettività sostenibile e alla duplice transizione verde e digitale. La Commissione propone che tale sostegno sia destinato in gran parte agli investimenti produttivi chiave e alle infrastrutture sostenibili nei Balcani occidentali. La capacità di investimento della regione dovrebbe inoltre essere rafforzata grazie a un nuovo strumento di garanzia per i Balcani occidentali 4 , che dovrebbe consentire di mobilitare fino a 20 miliardi di EUR di investimenti.

Collegare meglio le economie dei Balcani occidentali, all'interno della regione e con l'UE, costituisce un obiettivo prioritario. Questo richiede un maggiore impegno da parte dei Balcani occidentali ad attuare riforme fondamentali, approfondire l'integrazione economica regionale e sviluppare un mercato comune regionale in base all'acquis dell'UE in modo da rendere la regione più attraente per gli investitori. L'UE si adopererà per avvicinare ulteriormente la regione al mercato unico. Inoltre, i Balcani occidentali trarranno enormi vantaggi dall'intensificazione degli sforzi volti a superare il retaggio del passato, non da ultimo per quanto riguarda la normalizzazione delle relazioni tra Serbia e Kosovo 5* e l'esito positivo del dialogo facilitato dall'UE.

Il Green Deal europeo 6 propone un piano d'azione comune per affrontare le sfide della transizione verde, dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità, dell'uso eccessivo delle risorse e dell'inquinamento, dissociando la crescita economica dall'uso delle risorse e dal degrado ambientale. Verrà prestata particolare attenzione all'impegno dell'UE a conseguire la neutralità climatica entro il 2050. Alla luce di tale ambizione e del loro futuro nell'UE, i paesi dei Balcani occidentali dovranno intensificare, con il sostegno dell'UE, gli sforzi compiuti a tal fine.

I Balcani occidentali dovranno continuare ad adoperarsi per attuare l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e conseguire i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile, applicare l'accordo di Parigi sul clima e raggiungere gli obiettivi convenuti a livello internazionale in materia di biodiversità. Agendo con ambizione e unendo le forze per realizzare tale programma, l'UE e i Balcani occidentali potranno godere del vantaggio di chi gioca d'anticipo sulla scena economica internazionale e quindi di una maggiore competitività sui mercati mondiali in crescita delle tecnologie sostenibili e verdi. Le nostre piattaforme di cooperazione offrono opportunità per rafforzare alleanze reciprocamente vantaggiose e garantire condizioni concorrenziali di parità nel campo delle nuove tecnologie sostenibili, quali l'idrogeno rinnovabile, il solare e l'eolico avanzato, le batterie e la cattura del carbonio, ma anche delle materie prime da cui queste dipendono, come le terre rare.

La presente comunicazione è accompagnata da un documento di lavoro dei servizi della Commissione che definisce un'agenda verde per i Balcani occidentali, sulla base dell'impostazione del Green Deal europeo. Tale documento presenta azioni e raccomandazioni pertinenti, anche per quanto riguarda l'allineamento alle norme e all'acquis dell'UE.

Nella stessa ottica, i Balcani occidentali dovrebbero utilizzare la strategia digitale 7 dell'UE come principio guida per una trasformazione digitale antropocentrica delle loro economie e società. Essi saranno così maggiormente in grado di integrarsi nelle catene di approvvigionamento a più elevato valore aggiunto dell'UE e, successivamente, di aderire al mercato unico digitale dell'UE in rapida evoluzione. Il presente piano di investimenti, che poggia sull'agenda digitale per i Balcani occidentali del 2018, offre l'opportunità di accelerare la digitalizzazione delle amministrazioni, dei servizi pubblici e delle imprese coerentemente con i valori e il quadro giuridico dell'UE.

Una competitività duratura dipende inevitabilmente dalla capacità della regione di sviluppare la propria capacità umana e imprenditoriale di innovare e di creare una nicchia economica. Pertanto, investire nel futuro significa anche investire nella ricerca, nell'innovazione, nella sanità, nell'istruzione, nella cultura, nella gioventù e nello sport. Si tratta di strumenti potenti per stimolare non solo lo sviluppo economico, la resilienza e la competitività della regione, ma anche la sua coesione sociale, il che comporta una piena partecipazione economica di tutti i suoi cittadini, compresi i Rom. L'integrazione dei Rom nella società, sostenendo la loro piena partecipazione all'istruzione e al mercato del lavoro, riveste particolare importanza e costituirà una priorità fondamentale del processo di integrazione nell'UE 8 . 

Per contribuire al conseguimento degli obiettivi del presente piano economico e di investimenti e garantire la sostenibilità degli investimenti nella regione, la Commissione proporrà pertanto a breve un'agenda specifica per i Balcani occidentali in materia di innovazione, ricerca, istruzione, cultura, gioventù e sport ("Agenda per l'innovazione a favore dei Balcani occidentali"). Questa strategia globale e a lungo termine relativa alla cooperazione con i Balcani occidentali in questi settori sarà essenziale per migliorare lo sviluppo del capitale umano, arrestare la fuga di cervelli e incoraggiare la circolazione dei cervelli, nonché per promuovere lo sviluppo di un ecosistema dell'innovazione sostenibile a lungo termine e la transizione verso un'economia basata sulla conoscenza. Getterà le basi per l'elaborazione di politiche fondate su elementi concreti e promuoverà sistemi di istruzione e formazione inclusivi e di elevata qualità, offrendo in tal modo migliori prospettive ai giovani della regione.

Il piano è parte integrante del sostegno fornito ai Balcani occidentali nel loro cammino verso l'adesione all'UE. Lo sviluppo economico e l'attuazione di riforme fondamentali dovrebbero essere sinergici e contribuire a far sì che i paesi partner soddisfino i requisiti consolidati del processo di adesione. Ciò comprende l'attuazione delle riforme riguardanti lo Stato di diritto e delle riforme economiche strutturali, in particolare quelle individuate nei programmi di riforma economica 9 , che massimizzeranno l'impatto potenziale di questo pacchetto di investimenti.

Le attuali carenze strutturali sono imputabili in larga misura alla cattiva governance e, in particolare, ai progressi limitati compiuti per ovviare alle carenze dello Stato di diritto e combattere la corruzione. Lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti fondamentali, il funzionamento delle istituzioni democratiche e della pubblica amministrazione sono non solo al centro del processo di adesione ma costituiscono anche i principali motori della ripresa economica della regione e del rafforzamento della resilienza in caso di potenziali crisi e shock economici futuri. Il rispetto dello Stato di diritto è altresì necessario per tutelare i fondi dell'UE e garantire che siano utilizzati per sostenere lo sviluppo dei Balcani occidentali.

II.La buona governance quale fondamento di una crescita economica sostenibile

Rilanciare gli investimenti e la crescita economica sarà possibile solo se i Balcani occidentali si impegneranno con determinazione ad attuare le riforme fondamentali in linea con i valori europei. Che si tratti di riforme socioeconomiche strutturali, in particolare quelle individuate nei programmi di riforma economica e negli orientamenti strategici comuni, del rafforzamento dello Stato di diritto, del rispetto dei diritti umani o del miglioramento della pubblica amministrazione, tali riforme sono essenziali per creare un contesto favorevole all'imprenditorialità, alla creazione di posti di lavoro e agli investimenti sostenibili. I leader dei Balcani occidentali devono tenere fede in modo più credibile all'impegno assunto di attuare le riforme fondamentali necessarie e mostrare un impegno politico più chiaro, conformemente alla metodologia di allargamento riveduta 10 .

Lo Stato di diritto è un aspetto fondamentale della trasformazione democratica e costituisce il principale parametro di riferimento rispetto al quale l'UE valuta i progressi verso l'adesione. I progressi compiuti dai paesi dei Balcani occidentali a tale riguardo variano considerevolmente. La cooperazione operativa tra i Balcani occidentali e gli Stati membri e le agenzie dell'UE ha continuato a migliorare. Tuttavia, la realizzazione di progressi credibili nel settore dello Stato di diritto continua a rappresentare una notevole sfida, spesso legata alla mancanza di volontà politica, al persistere di chiari elementi di appropriazione dello Stato e ai progressi limitati in materia di indipendenza della magistratura.

Il pacchetto allargamento 2020 11 , adottato parallelamente alla presente comunicazione, offre una panoramica dettagliata dello stato di avanzamento delle riforme fondamentali e fornisce orientamenti su tali priorità di riforma, che rimangono un elemento centrale del processo di adesione all'UE.

I cittadini hanno tutto l'interesse a disporre di un sistema funzionante di bilanciamento dei poteri nel cui ambito un sistema giudiziario visibilmente responsabilizzato, indipendente, imparziale ed efficace garantisca che tutte le istituzioni dello Sato rispettino la legge e preservino l'integrità e che i cittadini siano tutelati da decisioni arbitrarie e possano esercitare pienamente i propri diritti. Le imprese hanno bisogno di certezza del diritto, di un contesto privo di corruzione e di amministrazioni efficienti per avviare le proprie attività e devono poter contare su istituzioni efficienti e indipendenti al fine di far valere i propri diritti economici. Gli investitori stranieri devono essere rassicurati in merito all'esistenza di pari condizioni che proteggano i loro investimenti. L'allineamento alle norme dell'UE in materia di appalti pubblici e maggiori trasparenza e controllo risultano fondamentali, soprattutto per la sana gestione finanziaria dei grandi investimenti pubblici, compresi quelli proposti nel presente piano, e per prevenire la corruzione nel settore. Occorre adottare un'impostazione strategica per lo smantellamento efficace delle organizzazioni criminali e della loro base economica, che comprenda migliori risultati nelle indagini finanziarie e nella confisca dei beni. La cooperazione tra i partner della regione e con l'UE è essenziale per far fronte a sfide specifiche in materia di sicurezza, quali la lotta al terrorismo e all'estremismo, il riciclaggio di denaro, il traffico illecito di armi, la tratta di esseri umani e il traffico di migranti.

Al fine di evitare lacune nella protezione dei fondi dell'UE, è indispensabile che i partner dei Balcani occidentali garantiscano che la frode, la corruzione, il riciclaggio di denaro e la malversazione siano contrastati con sanzioni penali efficaci, dissuasive e proporzionate. I partner dei Balcani occidentali parte di accordi internazionali sull'assistenza giudiziaria reciproca dovrebbero riconoscere la Procura europea (EPPO) quale autorità competente degli Stati membri che partecipano all'EPPO ai fini dell'attuazione di tali accordi 12 . La cooperazione tra la Procura europea e i partner dei Balcani occidentali dovrebbe essere agevolata dalla conclusione di accordi di lavoro 13 .

La creazione di un'amministrazione pubblica di qualità è un presupposto per il buon funzionamento dello Stato. Si tratta di un elemento essenziale per garantire una funzione pubblica efficiente ed efficace che fornisca servizi di qualità ai cittadini e alle imprese. Per quanto concerne la gestione degli investimenti, servono allo Stato solide capacità per individuare, classificare in funzione delle priorità, sviluppare e gestire progetti infrastrutturali e altri progetti di investimento strategici orientati al futuro, in stretta concertazione con i cittadini e le altre parti interessate. Una funzione pubblica professionale contribuisce altresì notevolmente a prevenire la corruzione, anche attraverso una maggiore trasparenza e un ampio ricorso all'e-governance. Le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici devono essere allineate alle norme dell'UE e pienamente attuate; le deroghe a tali procedure vanno applicate in maniera restrittiva, anche limitando il ricorso agli accordi interstatali. Ciò contribuirà a garantire che la corruzione negli appalti non ostacoli lo sviluppo economico, non provochi distorsioni sul mercato e non dia luogo a inefficienze che riducano la competitività, gli scambi e gli investimenti. Tali riforme rafforzeranno inoltre le difese contro qualsiasi uso improprio dei fondi dell'UE.

L'UE continuerà a fornire un finanziamento e un sostegno significativi alle riforme a favore della buona governance e dei fondamentali almeno ai livelli attuali. Conformemente al principio di condizionalità contenuto nella metodologia di allargamento riveduta, i paesi che compiono progressi nell'attuazione delle priorità di riforma dovrebbero beneficiare di maggiori finanziamenti e investimenti, anche attraverso uno strumento di preadesione basato sui risultati e orientato alle riforme. Tuttavia, occorrono altresì misure decisive che sanzionino qualsiasi stallo o regresso grave o prolungato. Tali misure prevedono che, sulla base della valutazione dei progressi effettuata dalla Commissione nelle sue relazioni annuali, l'entità e l'intensità dei finanziamenti dell'UE possano essere riviste al ribasso.

III.Un pacchetto di investimenti consistente

Lo strumento di assistenza preadesione (IPA III) proposto dalla Commissione 14 per il periodo 2021-2027 è dotato di oltre 14 miliardi di EUR 15 , destinati per la maggior parte ai Balcani occidentali.

L'IPA III seguirà una solida impostazione basata sulla politica, con una mobilitazione strategica e dinamica dell'assistenza, che considera i requisiti fondamentali per l'adesione all'UE elementi centrali del sostegno dell'Unione. Concentrando ulteriormente l'assistenza finanziaria dell'UE sulle priorità fondamentali, l'IPA III avrà un effetto leva ancora maggiore per sostenere le riforme che promuovono lo sviluppo socioeconomico sostenibile e avvicinano i partner ai valori e alle norme dell'Unione.

L'elemento centrale del presente piano economico e di investimenti è un consistente pacchetto di investimenti per la regione, che prevede che la maggior parte del sostegno sia destinata a investimenti produttivi e infrastrutture fondamentali. Saranno presi in considerazione e sostenuti la duplice transizione verde e digitale e lo sviluppo di economie connesse, competitive, fondate sulla conoscenza, sostenibili, orientate all'innovazione e prospere nei Balcani occidentali, con un settore privato sempre più dinamico. Il pacchetto di investimenti sarà un fattore essenziale per agevolare l'aumento degli investimenti pubblici e privati nella regione da parte della Banca europea per gli investimenti (BEI), della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) e di altre istituzioni finanziarie internazionali (IFI), delle istituzioni degli Stati membri dell'UE per il finanziamento dello sviluppo, dei governi dei Balcani occidentali e degli investitori privati, compresi gli investimenti esteri diretti, nonché per l'integrazione dei mercati.

In allegato figura una prima serie di progetti articolati intorno a dieci iniziative faro in materia di investimenti. I progetti proposti si basano sui risultati delle consultazioni preliminari con i governi della regione e sulle loro priorità di riforma politica ed economica. Come primo passo verso l'attuazione del presente piano economico e di investimenti, il finanziamento potrebbe concentrarsi nella fase iniziale su un pacchetto di progetti infrastrutturali da finanziare tra il 2021 e il 2022, con l'auspicio che essi permettano di sbloccare investimenti significativi. Ciò consentirebbe di completare o portare notevolmente avanti entro il 2024 proposte di progetti maturi, soprattutto in materia di digitale, trasporti, transizione energetica e ambiente, dopo una valutazione adeguata.

Ulteriori finanziamenti a titolo dell'IPA potrebbero essere successivamente destinati a sostenere progetti infrastrutturali e investimenti produttivi, rivolgendo particolare attenzione alla duplice transizione verde e digitale nella regione, promuovendo l'economia circolare e la biodiversità e attuando congiuntamente la prossima agenda verde per i Balcani occidentali. Si potrebbero altresì finanziare investimenti nelle zone rurali e nell'agricoltura, nei settori culturali e creativi, nella sanità e nello sviluppo del capitale umano, compresa l'istruzione, nonché al fine di promuovere la cooperazione transfrontaliera, anche in materia di innovazione.

Oltre alle sue ingenti sovvenzioni a favore della regione, l'UE può fornire garanzie per contribuire a ridurre il costo dei finanziamenti per gli investimenti pubblici e privati e il rischio per gli investitori: si prevede che il sostegno fornito attraverso lo strumento di garanzia per i Balcani occidentali proposto mobiliterà all'incirca 20 miliardi di EUR di investimenti nel prossimo decennio.

Il quadro per gli investimenti nei Balcani occidentali, compresa la sua piattaforma per il settore privato, ossia lo strumento per lo sviluppo e l'innovazione delle imprese nei Balcani occidentali, e lo strumento di garanzia per i Balcani occidentali, che riunisce partner della regione, donatori bilaterali e istituzioni finanziarie internazionali, sarà il principale strumento volto a garantire una rapida mobilitazione del pacchetto di investimenti al fine di:

-rafforzare i collegamenti infrastrutturali essenziali, in particolare i principali collegamenti nei settori dei trasporti e dell'energia, che sono determinanti per lo sviluppo economico, l'integrazione dei mercati e gli scambi transfrontalieri all'interno della regione e con l'Unione europea 16 ; 

-sostenere la duplice transizione verde e digitale;

-aumentare la competitività del settore privato e stimolare l'innovazione e lo sviluppo di settori sociali essenziali;

-collegare le economie rafforzando l'integrazione economica regionale e l'integrazione con l'UE.

Onde massimizzare l'incidenza a lungo termine degli investimenti, sarà essenziale che i paesi partner attuino riforme strutturali in ambito economico e in materia di governance, ivi compresi le misure di riforma della connettività e l'aumento della capacità statistica. I progressi nel settore dei fondamentali dovrebbero proseguire parallelamente all'attuazione delle iniziative faro. L'UE sosterrà inoltre, ove opportuno, misure di sviluppo delle capacità per rafforzare la capacità di gestione degli appalti e degli investimenti pubblici al fine di elaborare progetti e di gestirne e controllarne l'attuazione. L'UE collaborerà con i Balcani occidentali per garantire che gli investimenti in progetti che presentano un interesse strategico comune siano oggetto di un esame adeguato per individuare, valutare e attenuare i potenziali rischi per la sicurezza o l'ordine pubblico, in linea con le pertinenti norme dell'UE e dell'OMC.

Le decisioni definitive sulle proposte indicative di progetto e di finanziamento contenute nel presente piano saranno adottate nel pieno rispetto delle procedure decisionali, del processo di programmazione e dell'approccio basato sui risultati e orientato alle riforme del futuro regolamento che istituisce l'IPA III, attualmente all'esame dei colegislatori, in particolare per quanto riguarda i progressi relativi al programma di allargamento dell'UE, la sua pertinenza e maturità, e nel rispetto delle pertinenti norme dell'UE. Occorre rispettare l'impegno di non nuocere all'ambiente. Per sfruttare al massimo l'effetto leva del presente piano economico e di investimenti l'UE, nello spirito dell'approccio collegiale (Team Europa), si rivolgerà anche ai suoi partner e alle iniziative regionali esistenti, come il processo di Berlino, al fine di creare la massima complementarità tra le proprie azioni e altre iniziative multilaterali e bilaterali.

IV.Investire nei trasporti sostenibili

L'UE privilegerà progetti e programmi relativi all'estensione indicativa della rete centrale della rete transeuropea di trasporto (TEN-T), che presentano un interesse strategico per la regione e per l'UE. Saranno adottate misure per accelerare la costruzione di nuove infrastrutture di trasporto e il miglioramento delle infrastrutture esistenti, con l'obiettivo di allineare la rete centrale di trasporto alle norme dell'UE.

È essenziale garantire collegamenti di trasporto veloci ed efficienti, sia all'interno della regione che con i paesi vicini membri dell'UE, e trasporti sostenibili, continuando a investire nelle ferrovie e nelle vie navigabili interne. In tale contesto, e al fine di incentivare ulteriormente la cooperazione e l'integrazione regionali, il collegamento tra le capitali della regione e con l'UE costituirà una priorità fondamentale, così come la promozione di soluzioni di trasporto multimodale e il trasferimento modale, nonché la riduzione dell'inquinamento causato dai trasporti.

La creazione di tali collegamenti stimolerà gli investimenti, agevolerà il commercio regionale e genererà una crescita economica sostenibile, migliorando la vita quotidiana dei cittadini della regione. Si sfrutteranno le nuove tecnologie digitali, migliorando i sistemi di informazione, privilegiando la sicurezza stradale (ed eliminando i tratti stradali e i passaggi a livello ad alto rischio) e contribuendo alla progettazione e all'attuazione di programmi di manutenzione. Verrà ulteriormente intensificata la collaborazione con la Comunità dei trasporti per sostenere la creazione di un mercato regionale dei trasporti pienamente integrato, basato sulla legislazione e sulle norme dell'Unione europea. Questo accelererà notevolmente l'attuazione delle norme tecniche e delle misure di riforma della connettività, compresi l'allineamento e la semplificazione delle procedure di attraversamento delle frontiere, e il completamento delle riforme ferroviarie (tra cui la separazione (unbundling) delle operazioni ferroviarie dalla gestione dell'infrastruttura ferroviaria e l'accesso di terzi), in particolare per porre fine alla frammentazione delle reti ereditata dal passato. Spianerà inoltre la strada a un'integrazione uniforme dei mercati dei trasporti dei Balcani occidentali nell'UE che, a sua volta, offrirà nuove opportunità commerciali alle imprese e agli abitanti della regione.

Da parte dei Balcani occidentali, tali investimenti dovrebbero essere sostenuti:

·dall'adozione e dall'attuazione dei piani d'azione regionali in materia di trasporto ferroviario, sicurezza stradale, agevolazione dei trasporti e strade elaborati dalla Comunità dei trasporti;

·dalla realizzazione di progressi rapidi nelle misure di riforma della connettività dei trasporti per accelerare l'integrazione con la TEN-T, l'acquis dell'UE e le sue tecnologie digitali ed energetiche pulite e

·dall'adozione e dall'attuazione progressive di tutta la legislazione e di tutte le norme tecniche dell'UE nel settore dei trasporti, nonché di procedure di gara trasparenti in tale settore, compreso un allineamento accelerato alle norme dell'UE in materia di appalti pubblici al fine di agevolare l'integrazione dei mercati.

La Commissione prevede di aumentare fino al 40 % i suoi tassi di cofinanziamento per i progetti di trasporto su strada. La mobilità sostenibile è un elemento essenziale per la costruzione di un'infrastruttura di trasporto adatta al futuro. Per ciascun progetto di infrastruttura stradale, la Commissione promuoverà lo sviluppo di soluzioni verdi di trasporto multimodale. L'obiettivo dovrebbe essere quello di collegare i partner all'interno della regione e tra la regione e l'UE integrando nel trasporto su strada elementi sostenibili e intelligenti (come le stazioni di ricarica elettrica e, all'occorrenza, i punti di connessione multimodali alle reti ferroviarie e idroviarie) al fine di stimolare l'innovazione, nonché investimenti mirati e di volume adeguato. La Commissione promuoverà inoltre l'attuazione di piani di mobilità urbana sostenibile nelle città della regione collegate alla rete.

V.Investire nell'energia pulita

Sarà rafforzato il sostegno nel settore dell'energia. Particolare attenzione verrà rivolta ai seguenti elementi: integrazione del mercato dell'energia, decarbonizzazione ed energia pulita, transizione giusta, maggiore digitalizzazione del sistema e reti intelligenti, efficienza energetica, compreso l'ammodernamento del teleriscaldamento, e sicurezza energetica. La decarbonizzazione costituisce un pilastro fondamentale del presente piano economico e di investimenti, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo. Anche il miglioramento della connettività e l'estensione dell'Unione dell'energia ai Balcani occidentali saranno determinanti per la riuscita della transizione della regione verso l'energia pulita.

Occorre sostenere un maggiore ricorso alle fonti di energia rinnovabili, in linea con il potenziale della regione e con i piani di adattamento ai cambiamenti climatici, anche attraverso investimenti ecocompatibili nelle fonti di energia idroelettrica, solare, eolica e geotermica. L'introduzione di tecnologie energetiche pulite e moderne deve essere accompagnata dalla creazione di un migliore contesto per gli investimenti, nell'ambito di un quadro normativo globale basato su norme competitive in materia di appalti pubblici. Ciò attenuerà i rischi del cosiddetto effetto "lock-in" delle economie dei Balcani occidentali di fronte a una nuova produzione di energia elettrica dal carbone, assolutamente insostenibile e sempre più costosa.

La transizione dal carbone all'energia pulita e sostenibile sarà fondamentale per ridurre sia le emissioni di biossido di carbonio che l'inquinamento atmosferico. Si sta elaborando l'iniziativa "Piattaforma per le regioni carbonifere in transizione nei Balcani occidentali e in Ucraina", che rispecchia l'iniziativa all'interno dell'UE. Essa sosterrà strategie di transizione che siano inclusive e non lascino indietro nessuno, offrendo al tempo stesso alternative più pulite al carbone e sostenendo progetti concepiti appositamente per queste regioni dipendenti dal carbone.

Per i paesi che dipendono in larghissima misura dal carbone, la soluzione decisiva per poter abbandonare tale fonte di energia a breve e medio termine potrebbe consistere nel passaggio a un'infrastruttura per il gas moderna e a basse emissioni. Questo può offrire alla regione una fonte di energia ampiamente disponibile, sicura e a prezzi accessibili, che le consenta di restare competitiva a livello internazionale, migliorando nel contempo in modo significativo la qualità dell'aria e riducendo le emissioni.

La nuova infrastruttura per il gas dovrà incentrarsi su nuovi gasdotti, compresa l'estensione del gasdotto transadriatico, il che potrebbe rappresentare un'opportunità per diversificare le fonti di gas per il mercato europeo e portare il gas nella regione onde accelerare l'abbandono del carbone nella produzione di energia. Ogni nuovo gasdotto costruito nei Balcani occidentali dovrà rispettare appieno le norme dell'UE, conformemente al trattato che istituisce la Comunità dell'energia, e dimostrare la propria sostenibilità a lungo termine. Si dovrebbe inoltre tenere conto della crescente importanza del gas naturale liquefatto (GNL) a livello mondiale quale opportunità di diversificare l'approvvigionamento di gas nella regione attraverso terminali GNL in Grecia e Croazia.

A più lungo termine, tali investimenti nelle infrastrutture per il gas costituiranno il punto di partenza per la prossima fase della tutela ambientale, in quanto consentiranno di utilizzare gas decarbonizzato non appena sarà disponibile e competitivo, permettendo di ridurre ulteriormente il biossido di carbonio e gli effetti dell'inquinamento atmosferico. Pertanto, tali investimenti contribuiranno ad adeguare l'approvvigionamento energetico della regione alle esigenze future.

Saranno agevolate le iniziative volte ad aumentare l'efficienza energetica. Nell'ambito del Green Deal europeo, la Commissione propone di estendere ai Balcani occidentali l'"ondata di ristrutturazioni dell'UE". La ristrutturazione e il miglioramento del parco immobiliare contribuiranno a spianare la strada a un sistema energetico decarbonizzato e pulito, giacché il settore edile è uno dei principali consumatori di energia in Europa. A tal fine l'UE si avvarrà, tra l'altro, di piattaforme esistenti quali il Fondo Green for Growth e il programma regionale per l'efficienza energetica, che hanno consentito finora di realizzare investimenti verdi per un totale di 700 milioni di EUR.

Le interconnessioni energetiche vengono già privilegiate nell'ambito della Comunità dell'energia con i progetti d'interesse per la Comunità dell'energia e i progetti d'interesse comune. I paesi partner dei Balcani occidentali dovranno attuare riforme del mercato per accelerare l'integrazione con i mercati del gas e dell'elettricità dell'Europa centrorientale e sudorientale. Nell'ambito dell'interconnessione energetica nell'Europa centrale e sudorientale (CESEC), la Commissione continuerà a sorvegliare attentamente le riforme del mercato avviate nei paesi dei Balcani occidentali al fine di accelerare l'integrazione dei mercati del gas e dell'elettricità dell'Europa centrale e sudorientale.

L'agenda per l'innovazione per i Balcani occidentali stimolerà ulteriormente il trasferimento di tecnologie 17 e agevolerà l'accesso a infrastrutture di ricerca, centri di conoscenza e di competenza e piattaforme on-line di portata mondiale, nonché a simulazioni al computer avanzate, ad esempio attraverso l'impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC) 18 . Sosterrà la transizione verso la produzione e l'uso puliti ed efficienti di energia, anche promuovendo la scienza aperta e infrastrutture di ricerca all'avanguardia come l'Istituto internazionale per le tecnologie sostenibili dell'Europa sudorientale.

Per quanto riguarda i Balcani occidentali, tali investimenti dovrebbero essere sostenuti:

·da rapidi progressi nel campo delle misure di riforma della connettività energetica per instaurare un mercato regionale dell'energia e dall'ulteriore integrazione con il mercato dell'energia dell'UE in stretta collaborazione con il segretariato del trattato che istituisce la Comunità dell'energia;

·dal completamento della riforma del trattato che istituisce la Comunità dell'energia e dall'adozione del pacchetto Energia pulita dell'UE da parte della Comunità dell'energia;

·dal consolidamento del processo di definizione degli obiettivi della Comunità dell'energia per il 2030 mediante l'adozione di obiettivi in materia di energia e clima per il 2030 in linea con l'ambizione dell'UE di conseguire la decarbonizzazione, tenendo conto delle pertinenti differenze socioeconomiche delle parti contraenti.

VI."Inverdire" i Balcani occidentali - Investire nell'ambiente e nel clima

Il Green Deal europeo è sostenuto da politiche volte a sviluppare economie moderne, efficienti sotto il profilo delle risorse e competitive, in cui la crescita sia dissociata dalle emissioni di gas a effetto serra, dall'uso delle risorse e dalla produzione di rifiuti e in cui si persegua l'obiettivo della resilienza ai cambiamenti climatici.

Il Green Deal europeo potrà essere pienamente efficace solo se anche i paesi dell'immediato vicinato dell'UE adotteranno quanto prima le misure necessarie. Ciò vale a maggior ragione per i Balcani occidentali, tenuto conto della loro prospettiva europea. La Commissione presenta pertanto, insieme alla presente comunicazione, un'agenda verde per i Balcani occidentali, come previsto dal Green Deal europeo. L'agenda verde dovrebbe essere approvata dai leader dei Balcani occidentali in occasione del vertice di Sofia di novembre. L'agenda si basa sui cinque vasti settori contemplati dal Green Deal: decarbonizzazione, riduzione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo, economia circolare, agricoltura e produzione alimentare e protezione della biodiversità. La crescita economica e le nuove opportunità commerciali saranno collegate a modelli di consumo e produzione più sostenibili, tra cui la promozione di un'economia circolare, la conservazione delle risorse rare e un migliore riutilizzo dei rifiuti, riguardanti tutti i settori economici (comprese le prospettive urbane e rurali), sulla base della sostenibilità degli ecosistemi quale presupposto per conseguire risultati positivi. Piattaforme già esistenti quali la strategia dell'UE per la regione adriatica e ionica (EUSAIR) e la strategia dell'UE per la regione danubiana (EUSDR), nel cui ambito i paesi dei Balcani occidentali svolgono un ruolo importante, possono contribuire all'attuazione di questo processo in loco, giacché in tali settori sono essenziali azioni coordinate e congiunte.

L'inquinamento atmosferico desta profonda preoccupazione nei Balcani occidentali. L'impiego generalizzato di carbone e legna per la produzione di energia, nonché l'utilizzo di mezzi pesanti e autovetture inquinanti, fanno sì che durante l'inverno le città della regione registrino livelli di qualità dell'aria tra i peggiori d'Europa. Le 16 centrali elettriche a carbone della regione emettono più anidride solforosa di tutte le 250 centrali analoghe situate nell'UE. In questa regione la decarbonizzazione e la riduzione dell'inquinamento vanno di pari passo. L'abbandono del carbone migliorerebbe la qualità di vita dei cittadini e comporterebbe ogni anno notevoli risparmi in ambito sanitario per i bilanci dei Balcani occidentali.

La mobilità sostenibile è un altro elemento essenziale della transizione verso l'energia pulita. L'UE dovrebbe promuovere l'attuazione di piani di mobilità urbana sostenibile nelle città della regione, elaborando soluzioni verdi di trasporto multimodale. Per quanto riguarda la rete stradale, l'obiettivo dovrebbe essere quello di collegare i partner all'interno della regione e tra la regione e l'UE integrando nel trasporto su strada elementi sostenibili e intelligenti (come le stazioni di ricarica elettrica) al fine di stimolare l'innovazione nonché investimenti mirati e di volume adeguato.

Tenuto conto della prospettiva europea della regione, gli obiettivi dell'UE, compresa la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030, devono definire il quadro dell'ammodernamento sistemico della regione e della sua crescita futura. Tutto ciò comporta una transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili e investimenti in infrastrutture che sostengano la trasformazione intersettoriale verso un'economia climaticamente neutra ed evitino gli attivi non recuperabili. Al fine di promuovere la decarbonizzazione, l'UE dovrebbe continuare altresì ad aiutare i partner dei Balcani occidentali a elaborare e attuare strategie a lungo termine in materia di clima e piani nazionali per l'energia e il clima volti a garantire il rispetto dei requisiti dell'acquis dell'UE. Si procederà inoltre a una valutazione dell'impatto socioeconomico della decarbonizzazione nella regione.

Gli operatori economici sono determinanti per la riuscita della transizione verde. L'agenda verde comporterà una dimensione relativa al settore privato volta a potenziare le imprese private attive nell'economia verde e circolare e a orientare tutti i settori dell'economia verso la sostenibilità, che si tratti di energia, mobilità o agricoltura. L'UE dovrebbe avviare un dialogo con la regione per promuovere modelli di produzione e sistemi alimentari sostenibili. La definizione e l'attuazione di piani d'azione per l'economia circolare e di strategie di prevenzione e riciclaggio dei rifiuti, nonché della cooperazione regionale volta a ridurre l'inquinamento da plastica, garantiranno l'avanzamento costante della regione verso un'economia verde e l'allineamento con l'acquis dell'UE.

La regione dovrebbe adottare tecnologie verdi e digitali innovative che creino nuovi modelli commerciali, consentano all'industria di essere più produttiva, forniscano ai lavoratori nuove competenze e sostengano la decarbonizzazione dell'economia. I sistemi di ricerca e innovazione richiederanno maggiori finanziamenti pubblici per poter svolgere un ruolo di primo piano in queste iniziative. La Commissione favorirà regimi di finanziamento per le imprese che operano nell'ambito dell'innovazione e delle tecnologie verdi per promuovere tale obiettivo.

La regione deve inoltre passare all'economia circolare, nel cui ambito il riciclaggio e il riutilizzo rappresentano la norma mentre l'impiego delle risorse naturali è notevolmente ridotto. L'Istituto europeo di innovazione e tecnologia svolgerà un ruolo importante al riguardo rafforzando la cooperazione con le sue comunità della conoscenza e dell'innovazione, in particolare quelle che si occupano di energia, materie prime, gestione dei prodotti alimentari e mobilità urbana. Ciò contribuirebbe a sviluppare ulteriormente gli ecosistemi tematici dell'innovazione nella regione e a sostenere la partecipazione dei partner dei Balcani occidentali alle catene del valore strategiche europee, anche prestando attenzione a modelli di produzione e sistemi alimentari sostenibili.

La produzione alimentare primaria e il settore della trasformazione, unitamente alla silvicoltura e alla pesca, continuano a rappresentare una percentuale elevata del PIL e della forza lavoro della regione (fino al 40 % dei lavoratori in Albania) e offrono un enorme potenziale di sviluppo economico sostenibile supplementare. Questo renderebbe le comunità più attraenti e ridurrebbe l'esodo dei giovani verso i centri urbani e l'UE. Pur disponendo di una ricca base di risorse naturali, la regione è caratterizzata tuttavia da aziende agricole di dimensioni ridotte, da una scarsa produttività del lavoro e da rese ridotte, da tecnologie scadenti e dal persistere di un'agricoltura di sussistenza. Si conferma la necessità di notevoli sforzi per garantire la sicurezza alimentare, il benessere degli animali e la transizione verso sistemi alimentari sostenibili, aspetto questo che riveste sempre maggiore importanza in vista del necessario allineamento con l'acquis dell'UE in materia di sicurezza alimentare e con la strategia "Dal produttore al consumatore" dell'UE. Lo strumento di assistenza preadesione per lo sviluppo rurale (IPARD) rafforzerà le economie rurali e darà impulso alla ristrutturazione dei settori agroalimentari e alla riduzione dei rifiuti. Contribuirà inoltre all'economia circolare e alla bioeconomia e trasformerà le zone rurali in aree più attraenti per la popolazione ma anche più resilienti a sfide quali i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità.

Occorre inoltre affrontare le questioni della tutela della biodiversità e del ripristino del capitale naturale, dell'efficienza dei sistemi di raccolta dei rifiuti e della prevenzione dell'inquinamento ambientale. Si potrebbe contribuire in tal modo a sfruttare l'enorme potenziale turistico offerto dall'ambiente naturale della regione, tenendo conto sia del mercato locale che di quello europeo, nonché della crescente domanda di turismo sostenibile.

Nel settore della gestione dei rifiuti, occorre prestare attenzione a una corretta raccolta dei rifiuti e alla separazione dei principali flussi di rifiuti. Bisogna adoperarsi maggiormente per ridurre l'inquinamento idrico e affrontare la questione della conservazione delle risorse idriche e della protezione dalle inondazioni. I rifiuti marini sono motivo di preoccupazione a livello mondiale e interessano tutti gli oceani del mondo; i fiumi che attraversano la regione dei Balcani occidentali riversano quantità sproporzionate di rifiuti nei mari e negli oceani.

VII.Investire in un futuro digitale

La digitalizzazione rappresenta un'opportunità per le economie e le società della regione: le soluzioni digitali contribuiscono infatti a un'economia sostenibile, climaticamente neutra ed efficiente sotto il profilo delle risorse, nonché a una migliore governance e all'offerta di migliori servizi pubblici ai cittadini 19 . I servizi digitali rappresentano una quota crescente delle esportazioni dei Balcani occidentali. Dal 2018 i Balcani occidentali stanno attuando un'agenda digitale per i Balcani occidentali con il sostegno dell'UE e del Consiglio di cooperazione regionale. I Balcani occidentali dovrebbero fare il punto dell'attuazione ad oggi, individuare i settori in cui occorre accelerare i lavori e ampliare la portata e il livello di ambizione della trasformazione digitale della regione. Il sostegno fornito, in particolare, allo sviluppo delle competenze digitali, all'e-government, agli appalti elettronici e ai servizi di sanità elettronica permetterebbe di rafforzare la trasparenza e la rendicontabilità delle autorità pubbliche, ridurre i costi e migliorare la prestazione di servizi ai cittadini e alle imprese, senza trascurare la dimensione sociale.

Le imprese digitali possono sfruttare appieno le opportunità offerte loro grazie al sostegno alle start-up e alle imprese in espansione (scale-up) digitali e allo sviluppo delle competenze digitali. Attraverso azioni quali il piano d'azione per l'istruzione digitale, l'UE sostiene lo sviluppo e la diffusione di competenze digitali nei Balcani occidentali per rendere la trasformazione digitale il più completa e inclusiva possibile. Una maggiore partecipazione a iniziative realizzate a livello dell'UE, quali SELFIE 20 , HEInnovate 21 , il Digital Education Hackathon, la settimana UE della programmazione e la rete di dati paneuropea per la comunità della ricerca e dell'istruzione (la rete GEANT), contribuirebbe a collegare più strettamente la regione ai settori di punta della ricerca e dell'innovazione in campo digitale. La regione dovrebbe inoltre elaborare e attuare le proprie strategie di istruzione digitale sostenendo nel contempo la formazione degli insegnanti nonché le iniziative in materia di apprendimento e contenuti didattici online.

L'agenda digitale si prefigge l'obiettivo di ridurre i costi di roaming all'interno della regione collaborando con le parti interessate per ridurre significativamente anche i costi di roaming da e verso l'UE. Tale operazione si svolge in modo aperto, inclusivo e trasparente. L'elaborazione di una tabella di marcia è una responsabilità condivisa tra governi, regolatori e operatori di telecomunicazioni, mentre il Consiglio di cooperazione regionale e l'UE possono fungere da facilitatori. La riduzione delle tariffe di roaming richiede l'intervento degli operatori attivi nella regione nell'ambito di mercati stabili, prevedibili e competitivi sotto la supervisione di autorità nazionali di regolamentazione indipendenti.

Si continuerà a esaminare in quale modo i Balcani occidentali possano beneficiare dei vantaggi del mercato unico digitale dell'UE per migliorare l'accesso ai beni e ai servizi digitali, creare condizioni di parità e massimizzare il potenziale di crescita dell'economia digitale.

È importante che un'ampia gamma di settori possa beneficiare delle innovazioni digitali in modo aperto e trasparente, nel rispetto della vita privata. Si dovrebbe fornire sostegno allo sviluppo di capacità in materia di cibersicurezza nella regione, sulla base di una valutazione delle esigenze da effettuare nel 2021.

Si stima che nei prossimi cinque anni (fino al 2025) 22 occorreranno 3,7 miliardi di EUR di spese in conto capitale (pianificazione e costruzione) per garantire i necessari livelli di connettività digitale. Il settore privato svolgerà un ruolo importante nella transizione digitale dei Balcani occidentali, compreso il 5G, e le garanzie dell'UE possono costituire un importante fattore al riguardo. Il sostegno dell'UE agli investimenti nelle infrastrutture digitali dovrebbe essere notevolmente aumentato anche per diffondere la banda larga ultraveloce e sicura al fine di garantire l'accesso universale. 

I Balcani occidentali dovrebbero concentrarsi sulle seguenti priorità di riforma:

·accelerare l'allineamento con l'acquis dell'UE e la relativa attuazione per creare un contesto propizio agli investimenti (anche in materia di protezione dei dati) e completare l'attuazione dell'accordo di roaming regionale;

·privilegiare la digitalizzazione e integrarla nelle politiche nazionali, rivolgendo particolare attenzione alle imprese, all'istruzione, alla sanità, all'energia, alla ricerca e all'innovazione nonché alla crescita intelligente; favorire una trasformazione digitale innovativa incoraggiando la diffusione di piattaforme e politiche quali l'amministrazione, la sanità e il commercio elettronici, l'accesso digitale alla cultura e al patrimonio culturale, le competenze digitali nell'istruzione, il libero accesso ai dati e ai risultati della ricerca, gli investimenti nella banda larga e l'integrazione di tutte le economie nell'impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC);

·promuovere lo sviluppo di poli regionali dell'innovazione digitale e il loro collegamento con i parchi scientifici e tecnologici e con le comunità della conoscenza e dell'innovazione gestite dall'Istituto europeo di innovazione e tecnologia quali sportelli unici che aiutano le imprese a rafforzare la propria competitività utilizzando le tecnologie digitali, soprattutto per quanto riguarda la diffusione dell'intelligenza artificiale nel settore delle imprese (in particolare per le PMI), in linea con le iniziative e gli orientamenti dell'UE; promuovere lo sviluppo delle competenze digitali e l'apprendimento virtuale nella regione;

·potenziare le capacità in materia di cibersicurezza e la lotta contro la criminalità informatica, in particolare attuando il pacchetto di strumenti dell'UE riguardante i rischi di cibersicurezza delle reti 5G;

·garantire l'uso etico delle tecnologie, compresa l'intelligenza artificiale a fini di sorveglianza, in linea con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e in vista di un allineamento dinamico con la futura legislazione dell'UE nel settore;

·attuare la dichiarazione sull'amministrazione elettronica, approvata a Belgrado nel 2019, per accelerare ulteriormente i lavori conformemente al piano d'azione dell'UE per l'e-Government 23 , a sostegno della riforma della pubblica amministrazione.

VIII.Promuovere il settore privato

Dagli anni '90, le economie dei Balcani occidentali hanno registrato una notevole crescita e, nel contempo, una riduzione della povertà. Il tenore di vita è migliorato in tutta la regione, così come l'accesso ai servizi pubblici. Tuttavia, i Balcani occidentali devono ancora compiere notevoli sforzi per soddisfare i principali requisiti economici per l'adesione all'UE, ossia garantire l'esistenza di un'economia di mercato funzionante e dimostrare la capacità di far fronte alle pressioni concorrenziali e alle forze di mercato all'interno dell'Unione europea. A tal fine, occorrono una riforma dei loro sistemi di governance economica e l'attuazione di riforme economiche strutturali. Il processo dei programmi di riforma economica rimane il principale strumento che consente all'UE e ai Balcani occidentali di individuare di concerto le priorità di riforma. La Commissione fornisce un sostegno significativo a tal fine. Ai fini del presente piano, sarà posto l'accento sullo sviluppo di un settore privato più forte e sull'investimento nel capitale umano.

La costruzione di un solido settore privato è essenziale per lo sviluppo socioeconomico e l'integrazione regionale nonché per migliorare la competitività e la creazione di posti di lavoro nella regione. Il ruolo delle piccole e medie imprese (PMI) riveste particolare importanza se si considera che esse rappresentano il 99 % di tutte le imprese dei Balcani occidentali, generano il 65 % circa del valore aggiunto totale del settore delle imprese e rappresentano il 73 % dell'occupazione totale nel settore 24 . In tale contesto, particolare attenzione andrebbe rivolta al sostegno alle start-up e alle PMI in settori strategici, come il turismo e il digitale, individuati dai diversi paesi, settori in cui questi godono di un vantaggio comparativo o dispongono di un particolare potenziale grazie alle proprie circostanze storiche e alle proprie condizioni naturali. Questo spianerà la strada alla crescita economica attraverso l'innovazione e il rafforzamento della competitività.

Al fine di sbloccare il potenziale del settore privato, l'UE dovrebbe aumentare i finanziamenti a favore delle imprese destinando importi consistenti alle garanzie nell'ambito dello strumento di garanzia per i Balcani occidentali e raddoppiando le sovvenzioni erogate nel quadro dello strumento per lo sviluppo e l'innovazione delle imprese nei Balcani occidentali, la piattaforma gestita dall'UE che fa parte del quadro per gli investimenti nei Balcani occidentali. L' UE migliorerà l'accesso ai finanziamenti e al capitale di rischio per le micro, piccole e medie imprese, anche per aiutarle a superare le difficoltà causate dalla pandemia di COVID‑19.

La combinazione di sovvenzioni e garanzie dovrebbe rafforzare ecosistemi aperti, innovativi e favorevoli alle imprese nella regione sulla base di un approccio "a tripla elica". Ciò permetterà di individuare, sviluppare e promuovere idee imprenditoriali innovative e di aiutare le PMI a migliorare la propria capacità di adeguarsi all'evoluzione delle condizioni socioeconomiche e delle politiche per far fronte a molteplici sfide:

-migliorare gli standard di qualità delle imprese e la disponibilità di investimenti orientati all'esportazione affinché il settore privato della regione possa beneficiare di una maggiore integrazione dei mercati e degli scambi commerciali all'interno della regione e con l'UE;

-sbloccare finanziamenti e formazione diversificati e adeguati a favore dell'imprenditorialità (micro, piccole e medie imprese, imprese sociali) per consentire la creazione di imprese e il loro sviluppo;

-rafforzare la competitività delle PMI attraverso investimenti volti a sostenere le start‑up e l'espansione di imprese innovative, nonché programmi intesi a contribuire all'alfabetizzazione finanziaria e digitale e alla digitalizzazione di imprese, incubatori e imprese tecnofinanziarie;

-sostenere la crescita economica mediante strategie di specializzazione intelligente basate sui punti di forza e sul potenziale della regione, e rafforzare la ricerca, l'innovazione e il trasferimento di tecnologie;

-agevolare gli investimenti nella produzione agricola sostenibile e nella ricerca in tale settore per sostenere uno sviluppo rurale equilibrato e rafforzare la competitività e la redditività del settore agroalimentare;

-promuovere la crescita verde e l'economia circolare, incrementando gli investimenti nelle tecnologie verdi e riducendo i costi della loro diffusione nella regione. A tal fine l'UE si avvarrà, tra l'altro, di piattaforme esistenti quali il Fondo Green for Growth e il programma regionale per l'efficienza energetica.

I paesi della regione dovrebbero altresì continuare a beneficiare dell'accesso a programmi dell'UE quali Orizzonte Europa, COSME e CEI per sostenere l'innovazione e lo sviluppo economico nel periodo 2021-2027.

IX.Investire nel capitale umano

L'equità e l'inclusività sono importanti per garantire che i benefici della ripresa e della crescita siano condivisi da tutti e che nessuno sia lasciato indietro. Un mercato del lavoro ben funzionante e una forza lavoro adeguatamente formata e produttiva sono essenziali per un'economia resiliente. La Commissione rafforzerà il dialogo in particolare con i Balcani occidentali per promuovere l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali 25 nella regione. L'UE intende sostenere lo sviluppo del capitale umano aumentando i finanziamenti a titolo dell'IPA, in particolare per quanto riguarda le priorità di riforma individuate nell'ambito del processo dei programmi di riforma economica e degli orientamenti strategici comuni nei settori dell'istruzione e delle competenze, dell'occupazione, della protezione sociale e dell'inclusione. Verrà posto l'accento anche sui giovani, sulla salute, sulla cultura e sullo sport.

L'UE sosterrà un più ampio coinvolgimento della società civile e del settore privato incoraggiando soluzioni innovative e promuovendo l'imprenditorialità sociale per affrontare i problemi sociali. Saranno utilizzati strumenti finanziari per attirare fondi privati destinati a rispondere alle esigenze sociali (finanziamenti a impatto), in stretta collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali (IFI).

Nel settore dell'istruzione, l'UE continuerà a sostenere lo sviluppo di politiche e riforme basate su dati concreti per affrontare le principali sfide e priorità del sistema di istruzione in termini di governance, finanziamento, qualità, uguaglianza e pertinenza, ponendo l'accento sull'adeguamento dei sistemi di istruzione alla trasformazione digitale e alle economie basate sulla conoscenza. Particolare attenzione sarà rivolta alle riforme tese a promuovere un'adeguata offerta di conoscenze, capacità e competenze pertinenti per ovviare all'attuale squilibrio tra offerta e domanda di competenze sul mercato del lavoro, anche attraverso lo sviluppo dell'apprendimento basato sul lavoro nell'ambito dell'istruzione e della formazione professionali.

Si continuerà a fornire sostegno attraverso il programma Erasmus+, con maggiori opportunità di mobilità accademica e di sviluppo delle capacità, anche nel settore dell'istruzione e della formazione professionali. Attraverso l'aggiornamento dell'agenda per le competenze per l'Europa, il piano d'azione per l'istruzione digitale e lo spazio europeo dell'istruzione, l'UE accorderà priorità ai Balcani occidentali nella sua dimensione internazionale. L'UE intensificherà la cooperazione con i Balcani occidentali nell'attuazione del quadro d'azione europeo 2018 sul patrimonio culturale e promuoverà la partecipazione al programma Europa creativa. I partner della regione dovrebbero continuare a partecipare ad altri programmi dell'UE, quali Erasmus+ e il Corpo europeo di solidarietà, al fine di rafforzare gli scambi reciproci e la cooperazione in materia di volontariato, formazione e gioventù.

Il miglioramento della partecipazione al mercato del lavoro, specialmente di giovani e donne, gruppi svantaggiati e minoranze (soprattutto Rom 26 ), costituirà un obiettivo prioritario e potrà contribuire in larghissima misura alla crescita economica. Rispondere alle esigenze dei giovani costituisce una priorità specifica, anche in considerazione dell'elevato numero di giovani non impegnati in attività lavorative, scolastiche o di formazione (NEET). Interventi basati sull'esempio della garanzia dell'UE per i giovani risultano quanto mai necessari in tempi di crisi per offrire ai giovani un lavoro, una formazione continua, un apprendistato o un tirocinio, proponendo loro in tal modo anche soluzioni e prospettive e contribuendo a contrastare la fuga di cervelli. Sarà rivolta attenzione anche allo sviluppo delle capacità delle parti sociali e allo sviluppo del dialogo sociale e della contrattazione collettiva.

Tali investimenti devono inoltre essere realizzati in modo tale da includere quanti risentono di elevati tassi di povertà e scarse opportunità di lavoro, come ad esempio le persone con disabilità. Essi devono rispettare gli obblighi previsti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

Le riforme dei sistemi di protezione e inclusione sociali, compresi i servizi di assistenza sociale, costituiranno una priorità, tenuto conto del divario con l'UE in termini di sviluppo umano. Sarà sostenuta la messa a punto di strategie di inclusione attiva.

Verrà fornito sostegno alla riforma dei sistemi sanitari, al rafforzamento della copertura sanitaria e alla resilienza dei sistemi di salute pubblica, anche alla luce degli insegnamenti tratti dalla lotta contro la pandemia di COVID‑19. Occorre ridurre i costi e garantire a tutti i cittadini l'accesso a migliori cure. È necessario intensificare la cooperazione regionale per fronteggiare le minacce transfrontaliere alla sicurezza sanitaria. Sarà pertanto garantito un sostegno costante per rafforzare la preparazione e la resilienza dei sistemi sanitari pubblici dei Balcani occidentali.

Esiste la possibilità concreta di sfruttare le opportunità economiche offerte dal settore creativo e culturale e il suo contributo al potenziale della regione in termini di turismo sostenibile. L'UE intensificherà la cooperazione con i Balcani occidentali nell'attuazione del quadro d'azione europeo 2018 sul patrimonio culturale. La regione stessa dovrebbe intensificare la cooperazione in materia di conservazione e promozione del patrimonio culturale nell'ambito di strategie per il turismo sostenibile. Per sostenere tale settore, l'UE incoraggerà altresì l'integrazione delle industrie culturali e creative della regione nelle reti professionali e nelle catene del valore europee.

L'attuazione dell'agenda per l'innovazione a favore dei Balcani occidentali contribuirà a rafforzare la base di capitale umano nella regione.

X.Integrazione economica regionale e integrazione con l'UE

Il raggiungimento degli obiettivi del presente piano economico e di investimenti sarà notevolmente agevolato da una maggiore cooperazione regionale nei Balcani occidentali, ivi compresa l'intensificazione degli sforzi volti a conseguire una più stretta integrazione economica regionale.

I Balcani occidentali dovrebbero sviluppare un mercato comune regionale che funga da trampolino di lancio per una maggiore integrazione della regione con il mercato unico dell'UE ancor prima dell'adesione all'Unione. Si tratta di un presupposto fondamentale per consentire alla regione di sfruttare le sue relazioni privilegiate con l'UE. Secondo uno studio della Banca mondiale 27 , un siffatto rafforzamento dell'integrazione dei mercati dei Balcani occidentali potrebbe comportare una crescita aggiuntiva del PIL pari al 6,7 % nella regione.

ØUn mercato comune regionale...

Come viene sottolineato nella comunicazione intitolata "Aiutare i Balcani occidentali ad affrontare la COVID‑19 e sostenerne la ripresa nel periodo post-pandemia" 28 , la pandemia di COVID‑19 ha posto in evidenza il livello elevato di integrazione dei mercati e l'interdipendenza tra le economie dell'UE e dei Balcani occidentali, nonché tra le economie della regione. Garantire un flusso ininterrotto di merci è stato un obiettivo fondamentale durante la crisi. A tal fine, i Balcani occidentali hanno istituito con rapidità ed efficienza corsie verdi ai valichi di frontiera cruciali. Le organizzazioni regionali inclusive (Consiglio di cooperazione regionale, Comunità dei trasporti e zona centroeuropea di libero scambio (CEFTA)) hanno svolto un ruolo decisivo al riguardo, coordinandosi efficacemente con tutti i partner dei Balcani occidentali, tra di loro e con l'UE. In tempi difficili, tale cooperazione regionale si è rivelata fondamentale.

Come indicato nella dichiarazione rilasciata al vertice di Zagabria (Dichiarazione di Zagabria, 6 maggio 2020) 29 , adottata dall'UE e alla quale hanno aderito i partner dei Balcani occidentali, "l'UE continuerà a sostenere tale cooperazione regionale inclusiva ed esorta i leader dei Balcani occidentali a sfruttare pienamente il potenziale della cooperazione regionale per facilitare la ripresa economica dopo la crisi. Ciò richiede un forte impegno da parte dell'intera regione a continuare ad approfondire l'integrazione economica regionale, basandosi sulle norme e sugli standard dell'UE e quindi avvicinando la regione e le sue imprese al mercato interno dell'UE. Lo sviluppo di questa dimensione, anche attraverso lo spazio economico regionale, può contribuire a rendere la regione più attraente per gli investimenti."

Per concretizzare questo impegno, i Balcani occidentali devono far proprio l'obiettivo di creare un mercato comune regionale basato sulle norme dell'UE. Un'impostazione di questo tipo garantisce l'integrazione sia all'interno della regione che con l'UE e rappresenta una tappa importante nella preparazione dell'adesione all'UE. Questo mercato comune regionale dovrebbe fare tesoro dei risultati ottenuti nell'ambito dello spazio economico regionale, un'iniziativa coronata di successo: approvazione di un programma regionale di riforma degli investimenti, maggiore mobilità nell'istruzione superiore grazie al riconoscimento delle qualifiche e riduzione delle tariffe di roaming nella regione. Esso ha inoltre portato all'adozione di accordi ambiziosi volti ad agevolare gli scambi di merci e a liberalizzare gli scambi di servizi. Il mercato comune regionale contribuirà a imporre la regione all'attenzione degli investitori mondiali che cercano di avvicinarsi ai mercati dell'UE e di diversificare i propri fornitori.

L'attuazione di accordi settoriali in questo quadro regionale sarà presa in considerazione nella valutazione del grado di preparazione dei partner dei Balcani occidentali ai fini della partecipazione al mercato unico dell'UE nel settore in questione: un'integrazione economica regionale riuscita contribuirà a spianare la strada a una maggiore integrazione economica con il mercato unico dell'UE.

L'UE invita i governi dei Balcani occidentali a elaborare una tabella di marcia ambiziosa e inclusiva per costruire questo mercato comune regionale. Tale tabella di marcia dovrebbe individuare in particolare i principali obiettivi da raggiungere per quanto riguarda le quattro libertà (beni, servizi, capitali e persone) nonché i settori economici di interesse comune adeguati alle esigenze future, per i quali la regione può presentare una proposta di valore allettante per il mercato mondiale. L'UE dovrebbe incoraggiare la regione a predisporre un quadro inclusivo funzionante che consenta una maggiore integrazione economica regionale.

Costruire un mercato comune regionale

Nell'ambito dei preparativi per approfondire lo spazio economico regionale, i Balcani occidentali dovrebbero concentrarsi su obiettivi fondamentali che apportino risultati concreti alle imprese e ai cittadini della regione, come quelli indicati di seguito.

nCollegare le economie

Far tesoro dell'iniziativa "corsie verdi" per garantire la piena capacità operativa 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana, ai principali valichi di frontiera;

creazione di uno strumento (Galileo) per il monitoraggio dei tempi di attesa ai confini presso tutti i valichi di frontiera situati lungo la rete di "corsie verdi";

firma e attuazione di accordi bilaterali sui valichi di frontiera nel settore del trasporto stradale e ferroviario.

nLibera circolazione delle merci

Riconoscimento reciproco dei certificati rilasciati per i prodotti ortofrutticoli e altri prodotti agricoli;

libera circolazione dei prodotti industriali sulla base della conformità ai requisiti essenziali dell'UE;

riconoscimento degli operatori economici autorizzati all'interno della regione.

nLibera circolazione dei servizi

Riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali;

riconoscimento reciproco delle licenze in un settore pilota (turismo);

pacchetto di misure di liberalizzazione degli scambi (estensione degli impegni in materia di accesso al mercato e trattamento nazionale, compreso il riconoscimento reciproco delle licenze in più settori quali l'edilizia, i servizi postali o i trasporti).

nLibera circolazione dei capitali

Riduzione dei costi legati ai pagamenti transfrontalieri regionali;

preparativi per l'adesione all'area unica dei pagamenti in euro (SEPA).

nSpazio di investimento regionale

Memorandum d'intesa tra agenzie per gli investimenti per trattare la questione del mantenimento degli investimenti / della promozione delle principali catene del valore regionali;

adozione di norme regionali per il meccanismo di controllo degli investimenti esteri diretti a livello nazionale;

richiamo di almeno 100 investitori in catene del valore regionali promettenti.

nSpazio di innovazione regionale

Varo di un'iniziativa per il trasferimento delle conoscenze della diaspora regionale per sfruttare il potenziale della diaspora della regione e incoraggiare la circolazione dei cervelli.

nPartecipazione dei Balcani occidentali al mercato digitale dello Spazio europeo della ricerca

Istituzione di un mercato regionale del commercio elettronico e dei contenuti digitali tramite l'adozione di regole di base armonizzate e del principio del mercato interno, facilitando lo sdoganamento dei pacchi ed eliminando i blocchi geografici;

adozione di un'impostazione coordinata a livello regionale, in linea con l'acquis dell'UE, per quanto riguarda la protezione dei dati personali, la tutela della vita privata, la cibersicurezza e altri diritti;

conclusione di un accordo regionale sul riconoscimento dei servizi fiduciari, compresa la firma elettronica;

coordinamento a livello regionale del processo di armonizzazione dello spettro delle bande pioniere europee per il 5G, approccio coordinato al processo di assegnazione delle frequenze radio 5G e progetti pilota regionali per il 5G, comprese le misure di salvaguardia contro i rischi emergenti basate sul pacchetto di strumenti dell'UE per la sicurezza del 5G.

nMobilità delle persone

Mobilità degli studenti;

mobilità individuale sulla base di documenti d'identità;

mobilità dei ricercatori e dei professori.

nCatene del valore europee

Turismo: sviluppo, e promozione congiunta, di un'offerta globale per la regione (sulla base di norme comuni, riconoscimento reciproco delle licenze, ecc.).

Settore automobilistico: miglioramento delle catene del valore per poter assecondare le nuove tendenze (auto elettriche, auto a guida autonoma, ecc.) sfruttando le risorse e le materie prime regionali.

Programma per l'economia verde e circolare: creazione di nuove catene del valore regionali per sfruttare il potenziale inutilizzato (uso circolare delle materie prime, raccolta e trattamento dei rifiuti elettronici, catene del valore delle energie rinnovabili, ecc.).

Ø... come trampolino di lancio verso una maggiore integrazione della regione con l'UE

LUE, primo partner commerciale di tutti i partner dei Balcani occidentali, ha rappresentato nel 2019 oltre il 69,4 % degli scambi commerciali totali della regione. In termini di investimenti esteri diretti (IED), le imprese dell'UE sono di gran lunga i principali investitori nella regione: nel 2018 esse hanno infatti rappresentato il 65,5 % circa del volume totale di IED.

Conformemente alla metodologia di allargamento riveduta 30 , l'attuazione da parte di un governo delle priorità di riforma concordate con l'UE dovrebbe determinare un'integrazione più stretta del paese con l'Unione europea, un'accelerazione dell'integrazione e l'inserimento progressivo nelle singole politiche, nel mercato e nei programmi dell'UE nel quadro del processo di adesione.

L'UE dovrebbe pertanto esaminare le possibilità di far progredire l'integrazione dei Balcani occidentali con l'UE nel periodo precedente l'adesione. In tal modo, essa invierà un importante segnale politico alla regione, ricordando che l'UE è il suo futuro, e darà un impulso significativo alle prestazioni economiche e agli investimenti. Tenuto conto della concreta possibilità di incrementare gli scambi commerciali tra l'UE e la regione, verrà prestata particolare attenzione all'analisi degli ostacoli non tariffari e alla loro rimozione, nonché all'eliminazione degli ostacoli tecnici agli scambi, garantendo nel contempo parità di condizioni.

Il rispetto delle norme e degli standard dell'UE è essenziale per poter esportare nell'Unione europea. Inoltre, i Balcani occidentali dovrebbero adottare le recenti misure dell'UE volte a tutelare la sicurezza e l'ordine pubblico al suo interno, come il meccanismo di controllo degli IED, o adeguarvisi.

Maggiore integrazione dei Balcani occidentali con l'UE

La Commissione collaborerà con i suoi partner dei Balcani occidentali per accelerare il processo di integrazione nell'UE prima dell'adesione secondo le seguenti modalità:

-    sostenere l'adozione delle norme dell'UE e il miglioramento delle infrastrutture di qualità 31 nei Balcani occidentali per consentire loro di attuare l'acquis dell'UE in materia di prodotti industriali e beni di consumo, il che agevolerebbe l'integrazione con il mercato unico dell'UE; nella misura del possibile, mettere a disposizione le soluzioni informatiche dell'UE per far sì che le autorità di vigilanza del mercato della regione possano comunicare tra loro e con i propri omologhi nell'UE;

-    agevolare gli scambi commerciali tra l'UE e i Balcani occidentali attraverso la cooperazione doganale per consentire, ove possibile, il rilascio e la trasmissione elettronici di documenti doganali quali le prove dell'origine; garantire il coordinamento nelle fasi di programmazione ed esecuzione degli investimenti dell'UE nelle strutture frontaliere della regione; 

-    agevolare il commercio elettronico, compresi l'acquisto online di beni e servizi, la riduzione dei costi delle consegne transfrontaliere di pacchi, la tutela dei diritti dei clienti online e la promozione dell'accesso transfrontaliero ai contenuti online dell'UE e dei Balcani occidentali; facilitare l'adozione delle norme comuni dell'UE in materia di protezione dei dati, cibersicurezza e servizi fiduciari;

-    favorire la disponibilità di indicatori chiave di prestazione digitali nei Balcani occidentali in linea con l'indice europeo di digitalizzazione dell'economia e della società (DESI), con il quadro degli indicatori digitali locali e regionali (LORDI) e con le schede tematiche sull'amministrazione elettronica (eGovernment);

-    sostenere l'attuazione dei programmi nazionali di operatore economico autorizzato e promuovere l'adesione degli operatori, continuare ad aiutare il CEFTA ad attuare il riconoscimento reciproco regionale; procedere verso il riconoscimento reciproco di tali programmi nazionali, se del caso; adottare una serie unica di norme di origine preferenziali (PEM+) e sostenere la partecipazione dell'intera regione alla convenzione sul regime comune di transito;

-    agevolare gli scambi di prodotti agricoli (compresi i prodotti agricoli trasformati) conformemente ai requisiti sanitari e fitosanitari dell'UE, attraverso il sistema informatico dell'UE per il trattamento delle informazioni per i controlli ufficiali; contribuire all'integrazione nei pertinenti sistemi dell'UE (TRACES, RASFF, Europhyt, AAC) e collaborare nell'ambito della lotta contro le malattie animali e la resistenza antimicrobica;

-    agevolare l'integrazione delle catene del valore industriali sostenibili tra i Balcani occidentali e l'UE, in particolare appoggiando la produzione e la trasformazione sostenibili di materie prime, comprese le materie prime critiche 32 , garantendo scambi e investimenti privi di distorsioni, in conformità delle norme sociali, ambientali e di trasparenza dell'UE;

-    associare pienamente i Balcani occidentali a Orizzonte Europa – l'ambizioso programma europeo di ricerca e innovazione dotato di 100 miliardi di euro;

-    incoraggiare i Balcani occidentali ad allinearsi alle recenti iniziative volte a tutelare la sicurezza e l'ordine pubblico dell'Europa, istituendo ad esempio meccanismi nazionali di controllo degli investimenti per gli investimenti dei paesi terzi, sulla base del meccanismo dell'UE;

-    agevolare i contatti con il Consiglio europeo per i pagamenti e sostenere la regione in vista della partecipazione all'area unica dei pagamenti in euro (SEPA);  33

-    aiutare le amministrazioni dei Balcani occidentali a fornire servizi pubblici digitali all'avanguardia alle imprese e ai cittadini; promuovere la loro partecipazione al programma ISA2 34 ; promuovere il ricorso agli standard aperti elaborati nell'ambito del programma relativo al meccanismo per collegare l'Europa 35 ;

-    fornire un sostegno specifico alle organizzazioni regionali per portare avanti l'agenda di integrazione economica regionale, compresa la creazione di una piattaforma tra la Commissione europea, il Consiglio di cooperazione regionale e il CEFTA, che ospiterà il dialogo sul mercato regionale e sulla sua compatibilità con le norme dell'UE.

***

(1)

  COM (2020) 315 final - Aiutare i Balcani occidentali ad affrontare la COVID‑19 e sostenerne la ripresa nel periodo post-pandemia.

(2)

Banca mondiale, Western Balkans Regular Economic Reports, autunno 2019: "Se il CEFTA dovesse essere ulteriormente ampliato con disposizioni in materia di circolazione dei capitali, tutela dei consumatori, regolamentazione del mercato del lavoro e legislazione ambientale, si stima che la crescita del commercio e del PIL reale aumenterebbe del 2,5 %. La crescita potrebbe raggiungere il 6,7 % se i paesi si impegnassero allo stesso livello degli Stati membri dell'UE."

(3)

COM(2018) 465 final - Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce uno strumento di assistenza preadesione (IPA III).

(4)

Lo strumento di garanzia per i Balcani occidentali sarà istituito nell'ambito della garanzia per le azioni esterne dell'UE post 2020 e del Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile Plus. Comprenderà la fornitura di garanzie di bilancio dell'UE alla Banca europea per gli investimenti e ad altri partner esecutivi per consentire operazioni di finanziamento e programmi di investimento che attuano le politiche stabilite nell'ambito dell'IPAIII e il presente piano economico e di investimenti.

(5)

* Tale designazione non pregiudica le posizioni riguardo allo status ed è in linea con la risoluzione 1244 (1999) dell'UNSC e con il parere della CIG sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo.

(6)

COM(2019) 640 final.

(7)

Comunicazione "Plasmare il futuro digitale dell'Europa" (COM(2020) 67 final).

(8)

 Il piano contribuirà altresì all'attuazione della comunicazione della Commissione europea riguardante un "quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom" (COM(2020) 620), che fa parte dell'ambizioso programma dell'UE sulla parità e a favore di un'Unione più ambiziosa in materia di equità sociale e prosperità.

(9)

Per cogliere i vantaggi degli investimenti sostenuti nell'ambito dell'IPA III e realizzare una crescita economica sostenibile, i Balcani occidentali devono avviare e attuare le riforme convenute di comune accordo nel corso del dialogo economico e finanziario con l'UE nel quadro dei programmi di riforma economica e raccomandate nel pacchetto annuale sull'allargamento. Le priorità individuate in questo ambito in materia di politiche e di riforme strutturali confermano la necessità di rafforzare la capacità amministrativa per la pianificazione, la selezione e la gestione dei progetti di investimento, migliorando il contesto imprenditoriale e le politiche del mercato del lavoro. È indispensabile portare avanti le riforme della governance economica affinché il forte aumento degli investimenti previsto avvenga in modo tempestivo ed efficiente. Inoltre, il dialogo sui programmi di riforma economica dovrebbe fornire importanti orientamenti per le decisioni di investimento da adottare nell'ambito del piano economico e di investimenti onde garantire un'attenta pianificazione delle risorse e la definizione delle loro priorità.

(10)

COM(2020) 57 final “Rafforzare il processo di adesione - Una prospettiva europea credibile per i Balcani occidentali”.

(11)

COM(2020) 660/2.

(12)

A norma dell'articolo 104, paragrafo 4, del [regolamento EPPO].

(13)

A norma dell'articolo 99, paragrafo 3, e dell'articolo 104, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio, del 12 ottobre 2017, relativo all'attuazione di una cooperazione rafforzata sull'istituzione della Procura europea ("EPPO").

(14)

COM(2018) 465 final - Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce uno strumento di assistenza preadesione (IPA III).

(15)

Gli importi finanziari sono indicati a prezzi correnti. La proposta della Commissione per l'IPA III prevede un importo di 14,5 miliardi di EUR, che è stato ridotto tuttavia a 14,162 miliardi di EUR nelle conclusioni del Consiglio europeo del 17-21 luglio 2020, fatto salvo l'accordo del Parlamento europeo.

(16)

È per questo che, a partire dagli anni '90, l'UE ha destinato oltre 11 miliardi di EUR allo sviluppo delle infrastrutture dei trasporti e dell'energia nella regione, attraverso sovvenzioni e prestiti, mobilitando in tal modo quasi 22 miliardi di EUR di investimenti. Tale impegno è stato ulteriormente rafforzato mediante l'introduzione dell'agenda per la connettività nel 2015, con l'impegno di un altro miliardo di EUR entro il 2020, il cui obiettivo consiste nel mobilitare 4 miliardi di EUR di investimenti e creare oltre 45 000 posti di lavoro.

(17)

Comunicazione "Plasmare il futuro digitale dell'Europa" (COM(2020) 67 final).

(18)

SELFIE (autoriflessione su un apprendimento efficace mediante la promozione dell'uso di tecnologie didattiche innovative) è uno strumento gratuito e di facile utilizzo, personalizzabile per aiutare le scuole a valutare il proprio livello di competenze nel campo dell'apprendimento nell'era digitale.

(19)

HEInnovate è uno strumento di autovalutazione destinato agli istituti di istruzione superiore che desiderano esplorare il proprio potenziale innovativo.

(20)

COM(2016)0179 final - Piano d'azione dell'UE per l'eGovernment 2016-2020 - Accelerare la trasformazione digitale della pubblica amministrazione.

(21)

Fonte: OECD SME policy Index: Western Balkans and Turkey 2019  

(22)

Nella sua comunicazione intitolata "Un'Europa sociale forte per transizioni giuste", la Commissione europea ha ribadito la propria intenzione di intensificare il dialogo con i Balcani occidentali per promuovere l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali nella regione.

(23)

 Nel luglio 2019 i primi ministri dei Balcani occidentali hanno adottato una dichiarazione sull'integrazione dei Rom nel processo di allargamento dell'UE, impegnandosi a migliorare concretamente la situazione dei Rom, anche in termini di occupazione. L'UE continuerà a sostenere gli obiettivi della dichiarazione, anche attraverso l'attuazione del quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom.

(24)

  Regular economic report on the Western Balkans (Relazione economica periodica sui Balcani occidentali), Banca mondiale, autunno 2019.     

(25)

COM(2020) 315 final.

(26)

https://www.consilium.europa.eu/media/43784/zagreb-declaration-it-06052020.pdf

(27)

COM(2020) 57 final - Rafforzare il processo di adesione - Una prospettiva europea credibile per i Balcani occidentali.

(28)

Accreditamento, valutazione della conformità, vigilanza del mercato, metrologia legale, normazione.

(29)

 Conformemente al piano d'azione sulle materie prime critiche, COM(2020) 474 final.

(30)

 Conformemente alla strategia in materia di pagamenti al dettaglio per l'UE, COM(2020) 592 final.

(31)

Il programma dell'UE sulle soluzioni di interoperabilità per le pubbliche amministrazioni, le imprese e i cittadini.

(32)

Il programma ha finanziato una serie di infrastrutture di servizi digitali generiche e riutilizzabili, che offrono capacità di base e possono essere riutilizzate per facilitare l'erogazione di servizi pubblici digitali transfrontalieri e intersettoriali. Attualmente esistono otto elementi costitutivi ("building block"): infrastrutture per sperimentazioni con i grandi dati (big data); mediatore dei dati di contesto (context broker); archiviazione elettronica (eArchiving); emissione elettronica di documenti (eDelivery); identificazione elettronica (eID); fatturazione elettronica (eInvoicing); firma elettronica (eSignature) e traduzione elettronica (eTranslation).

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Bruxelles, 6.10.2020

COM(2020) 641 final

ALLEGATO

della

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

Un piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali










{SWD(2020) 223 final}


ALLEGATO

Nell'ambito della duplice transizione verde e digitale, la Commissione esaminerà i costi, i benefici e l'incidenza delle seguenti iniziative faro prioritarie in materia di investimenti e delle relative proposte di progetto al fine di portarle avanti attivamente e rapidamente.

Nel settore dei trasporti, la Commissione prevede che le seguenti iniziative faro in materia di investimenti siano completate o siano portate avanti entro la fine del proprio mandato.

INIZIATIVA FARO 1 - COLLEGARE L'EST ALL'OVEST

I principali collegamenti est-ovest saranno completati o portati avanti entro il 2024:

-l'"autostrada della pace" in Kosovo* (che collega Pristina a Niš in Serbia) sarà completata, con progressi sostanziali nel tratto serbo;

-(la rete centrale del) il corridoio stradale (corridoio X) sud-est, che attraversa la regione collegando l'Ungheria alla Bulgaria, alla Grecia e ad altri paesi, è stato praticamente completato, anche mediante il sostegno dell'UE, mentre il corridoio ferroviario parallelo sarà completamente ammodernato. In particolare, il bypass ferroviario di Niš in Serbia sarà ultimato in tale periodo. Il progetto del Corridoio X per il miglioramento del collegamento ferroviario tra Serbia e Croazia, che rappresenta un collegamento essenziale in termini di trasporto ferroviario di merci, registrerà un notevole avanzamento, così come il progetto volto a potenziare il collegamento ferroviario con la Macedonia del Nord;

-il corridoio ferroviario VIII tra Skopje e la frontiera bulgara sarà portato notevolmente avanti per collegare Skopje e Sofia;

-lo sminamento del fiume Sava e l'eliminazione delle strozzature sul Danubio saranno completati o portati avanti per migliorare il modo di trasporto sostenibile di queste importanti vie navigabili nell'ambito della rete TEN-T e per continuare a favorire lo sviluppo degli scambi intermodali.

INIZIATIVA FARO 2 - COLLEGARE IL NORD AL SUD

I principali collegamenti nord-sud saranno completati o portati avanti entro il 2024:

-il 75 % del principale corridoio stradale nord-sud che collega capitali dell'Europa centrale al porto di Ploče sulla costa adriatica, passando per Sarajevo in Bosnia-Erzegovina (corridoio Vc) sarà completato conformemente agli standard autostradali. Verrà ammodernato anche il collegamento ferroviario lungo il medesimo corridoio;

-la linea ferroviaria 4 che collega Belgrado al porto montenegrino di Bar passando per Podgorica sarà completamente ripristinata dalla forntiera serba al mare. I lavori relativi al corridoio stradale parallelo avanzeranno ulteriormente, in particolare la tangenziale di Podgorica;

-sarà potenziato il collegamento fra capitali tra Sarajevo e Podgorica, garantendo in tal modo un ulteriore collegamento alle reti esistenti e previste in Bosnia-Erzegovina e collegamenti più diretti tra i vicini;

-la linea ferroviaria che collega Belgrado a Pristina sarà ulteriormente ammodernata mediante lavori di costruzione in Kosovo e la preparazione della documentazione tecnica necessaria per i lavori di ripristino in Serbia.

INIZIATIVA FARO 3: COLLEGARE LE REGIONI COSTIERE

Entro il 2024 saranno completati o portati avanti i lavori seguenti:

-la linea ferroviaria 2 che collega le capitali Tirana e Podgorica, estesa al porto di Durazzo, è un progetto fondamentale per la regione e sarà potenziata attraverso il ripristino di 120 km di linea ferroviaria in Albania verso la frontiera con il Montenegro;

-saranno adottate importanti misure per completare l'"autostrada blu" lungo la costa dalla Croazia fino alla Grecia: la tangenziale di Tirana sarà completata e i lavori su altri due tratti in Albania, oltre alla tangenziale di Budva in Montenegro, registreranno un notevole avanzamento.

Nel settore dell'energia, la Commissione propone le seguenti iniziative faro in materia di investimenti.

INIZIATIVA FARO 4 - ENERGIA RINNOVABILE

Sarà sostenuto un maggiore ricorso alle fonti di energia rinnovabili, in linea con il potenziale della regione e le preferenze nazionali.

Si potrebbero sostenere i seguenti progetti concreti:

- sarà ultimato il ripristino della centrale idroelettrica di Fierza in Albania e sarà portata avanti la costruzione della centrale idroelettrica di Skavica al fine di aumentare il potenziale del paese e, in definitiva, della regione, nell'ottica di un aumento delle esportazioni di energia elettrica proveniente da energia pulita;

- il sistema idroelettrico di Piva in Montenegro sarà ampliato con l'avvio della costruzione della centrale idroelettrica di Komarnica;

- saranno accelerati i preparativi in vista della seconda fase della costruzione del sistema idroelettrico Ibër-Lepenc in Kosovo;

- si registrerà un notevole avanzamento per quanto riguarda gli investimenti nei parchi eolici e nelle centrali solari in Macedonia del Nord, i quali serviranno da esempio per la realizzazione di investimenti adeguati alle esigenze future che permettano di sfruttare il potenziale di energia rinnovabile della regione.

INIZIATIVA FARO 5 - ABBANDONO DEL CARBONE

L'abbandono del carbone altamente inquinante a favore di fonti di produzione energetica più sostenibili e verdi sarà determinante per consentire alla regione di rispettare gli impegni assunti nel quadro dell'accordo di Parigi. Gasdotti adeguati alle esigenze future e idonei alla transizione verso basse emissioni di carbonio e al transito di gas decarbonizzato e dell'idrogeno, così come linee elettriche efficienti e reti intelligenti, svolgeranno un ruolo fondamentale ai fini di un maggiore utilizzo delle fonti di energia rinnovabili in linea con il potenziale della regione.

Si potrebbero sostenere i seguenti progetti concreti:

-nell'ambito del gasdotto transadriatico, sarà completata la costruzione del gasdotto Fier-Vlora in Albania e sarà accordata priorità al gasdotto ionico-adriatico lungo la costa, favorendo una netta diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas della regione dei Balcani occidentali e al di là di questa;

-sarà completato l'interconnettore del gas Bosnia-Erzegovina - Croazia, che integra le suddette fonti diversificate e accresce il potenziale e la diversificazione dell'attuale sistema di distribuzione del gas nel paese;

-saranno avviati i lavori di costruzione dell'interconnessione gasiera Macedonia del Nord - Kosovo e verranno estesi gli investimenti già in corso per l'interconnettore Macedonia del Nord - Grecia;

-saranno condotti i preparativi per la costruzione dell'interconnessione gasiera Macedonia del Nord - Serbia;

-sarà completato il corridoio elettrico transbalcanico in Serbia, che fa parte dell'interconnessione tra Serbia, Montenegro e Bosnia-Erzegovina e che costituirà la colonna portante della distribuzione di energia elettrica nell'intera regione e nell'UE.

INIZIATIVA FARO 6 - ONDATA DI RISTRUTTURAZIONI

La Commissione propone di estendere ai Balcani occidentali l'"ondata di ristrutturazioni dell'UE".

Il settore edile rappresenta oltre il 40 % del consumo energetico totale 1 dei Balcani occidentali. La ristrutturazione di edifici pubblici e privati per soddisfare livelli minimi di prestazione energetica può contribuire enormemente alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, nonché al miglioramento del tenore di vita e della salute dei cittadini. Un'ondata di ristrutturazioni immobiliari realizzate con l'aiuto della Comunità dell'energia aiuterà i Balcani occidentali a decarbonizzare il parco immobiliare pubblico e privato, ponendo un forte accento sulla digitalizzazione e tenendo conto della povertà energetica. L'UE, in collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali, sosterrà gli sforzi compiuti dai partner dei Balcani occidentali per triplicare l'attuale tasso di ristrutturazione e il risparmio energetico negli edifici esistenti e conseguire livelli di emissioni e di consumo energetico prossimi allo zero nei nuovi edifici.

Nel settore dell'ambiente, la Commissione prevede la seguente iniziativa faro in materia di investimenti.

INIZIATIVA FARO 7 – GESTIONE DEI RIFIUTI e TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE

Modalità sostenibili e affidabili di gestione dell'approvvigionamento idrico, del trattamento delle acque reflue e dello smaltimento dei rifiuti sono fondamentali per la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini e possono avere ricadute positive sul turismo nella regione. Si tratta di un elemento essenziale per le prospettive verdi della regione e per la salvaguardia della salute e del benessere dei suoi cittadini.

Si dovrebbero sostenere i seguenti progetti concreti:

- completamento della costruzione di impianti di trattamento delle acque reflue a Skopje e Pristina. Tali progetti hanno un elevato impatto transfrontaliero e migliorano le condizioni di vita della popolazione;

- avvio dell'attuazione di un programma di investimenti per l'ambiente in Serbia, che comprende progetti di ammodernamento degli impianti di trattamento delle acque reflue destinati a città di grandi e medie dimensioni;

- creazione di sistemi regionali integrati di gestione dei rifiuti in Albania, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia, parallelamente alla chiusura delle discariche non conformi. Si dovrebbero altresì sostenere in futuro investimenti analoghi in altre parti della regione, anche ai fini di una migliore gestione dei rifiuti nelle zone transfrontaliere;

- sostegno alla creazione di adeguati sistemi di controllo dell'aria e dell'acqua e all'adozione di misure di prevenzione dell'inquinamento.

Nel settore digitale, la Commissione prevede la seguente iniziativa faro in materia di investimenti.

INIZIATIVA FARO 8 - INFRASTRUTTURE DIGITALI

Si dovrebbero sostenere i seguenti progetti concreti:

-proseguimento dello sviluppo e della diffusione delle infrastrutture nazionali per la banda larga nei sei partner dei Balcani occidentali, con il completamento dei progetti di investimento più avanzati nella regione entro il 2024. Verrà accelerata la preparazione di nuovi investimenti in altre aree, con particolare attenzione alla connessione delle zone rurali;

-istituzione di centri dati e infrastrutture edge e cloud sicuri, efficienti sotto il profilo energetico e affidabili, garantendo nel contempo l'allineamento alle norme e ai valori fondamentali dell'UE, anche in materia di protezione dei dati, e stabilendo collegamenti con le iniziative dell'UE riguardanti i computer ad alte prestazioni, gli incubatori digitali e i poli di innovazione;

-sulla base di iniziative in corso quali l'autostrada digitale dei Balcani, è opportuno esaminare a fondo le sinergie con altri settori della connettività, come i trasporti e l'energia, nell'ambito della condivisione delle infrastrutture. Inoltre, l'uso mirato delle tecnologie e dei dati ai fini dell'adozione di migliori decisioni può notevolmente migliorare la qualità di vita dei cittadini della regione. Sarà inoltre fornito sostegno per consentire alla regione di adeguarsi al rapido sviluppo della tecnologia trasformativa e rimanere prospera e competitiva. L'UE promuoverà la cooperazione nel settore dell'istruzione digitale a livello mondiale attraverso il piano d'azione aggiornato per l'istruzione digitale e favorirà la parità di accesso, in particolare per i gruppi svantaggiati, compresi i Rom.

Per sostenere il settore privato, la Commissione propone la seguente iniziativa faro.

INIZIATIVA FARO 9 — INVESTIRE NELLA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE PRIVATO

Lo sviluppo di un settore privato solido, innovativo e competitivo è essenziale per lo sviluppo socioeconomico dei Balcani occidentali e per la loro integrazione regionale. Ciò richiede, in particolare, maggiori investimenti nelle PMI e la capacità di queste di innovare, espandersi e crescere. Per sbloccare il potenziale del settore privato, l'UE dovrebbe:

- prevedere di aumentare l'importo delle sovvenzioni a sostegno del settore privato nell'ambito del quadro per gli investimenti nei Balcani occidentali. Il 50 % dei finanziamenti dell'UE a favore del settore privato dovrebbe essere destinato all'innovazione e alla crescita verde;

- prevedere di aumentare la capacità di garanzia a sostegno degli investimenti, principalmente per rafforzare la competitività delle PMI e promuovere la creazione di posti di lavoro, soprattutto per i giovani, attraverso lo strumento di garanzia per i Balcani occidentali; 

- mobilitare assistenza a favore della trasformazione sostenibile dei sistemi agroalimentari e dello sviluppo rurale nella regione.

Per sostenere l'occupazione e offrire ai giovani soluzioni e prospettive a livello locale, la Commissione propone la seguente iniziativa faro.

INIZIATIVA FARO 10 - GARANZIA PER I GIOVANI

La garanzia per i giovani è un meccanismo di attivazione volto a garantire che i giovani ricevano un'offerta qualitativamente valida di lavoro, formazione continua, apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o dalla fine degli studi.

L'iniziativa faro "Garanzia per i giovani" dovrebbe essere attuata dai governi dei Balcani occidentali in linea con la garanzia per i giovani dell'UE. Si propone un'attuazione in quattro fasi, che potrebbero potenzialmente beneficiare del sostegno dell'UE.

- Fase 1 – Piano di attuazione: individuazione delle misure previste e del relativo calendario, bilancio, modifiche necessarie del quadro giuridico, definizione di un organismo centrale di coordinamento e del ruolo delle autorità pubbliche competenti (ministeri competenti e loro agenzie, compresi i servizi per l'impiego e i centri per il lavoro sociale, gli istituti di istruzione e formazione, compresi gli istituti di istruzione e formazione professionali, ecc.) e delle parti interessate (datori di lavoro e sindacati, camere di commercio, organizzazioni giovanili, ONG, ecc.).

- Fase 2 – Lavori preparatori: rafforzamento dell'impegno a livello politico; rafforzamento dell'impegno e della capacità delle autorità pubbliche e delle parti interessate, sviluppo dell'organico e delle infrastrutture; modifiche del quadro giuridico, preparazione dei quadri di controllo e valutazione.

- Fase 3 – Fase pilota: attuazione in un numero limitato di località/regioni, controllo e valutazione.

- Fase 4 – Diffusione progressiva/generale: attuazione in un maggior numero di regioni/a livello nazionale, controllo e valutazione.

(1)

Fonte: Segretariato della Comunità dell'energia - WB6 Energy Transition Tracker, luglio 2020: https://www.energy-community.org/dam/jcr:2077a2ba-805a-4ca2-afcb-91c90ecc0878/EnC_WB6_072020.pdf

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