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Document 52018IP0247

Risoluzione del Parlamento europeo del 12 giugno 2018 sulla modernizzazione dell'istruzione nell'UE (2017/2224(INI))

OJ C 28, 27.1.2020, p. 8–25 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

27.1.2020   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 28/8


P8_TA(2018)0247

Modernizzazione dell'istruzione nell'UE

Risoluzione del Parlamento europeo del 12 giugno 2018 sulla modernizzazione dell'istruzione nell'UE (2017/2224(INI))

(2020/C 28/03)

Il Parlamento europeo,

vista la comunicazione della Commissione, del 20 settembre 2011, dal titolo "Sostenere la crescita e l'occupazione – Un progetto per la modernizzazione dei sistemi d'istruzione superiore in Europa"(COM(2011)0567),

visto il diritto all'istruzione sancito all'articolo 14 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea,

viste le conclusioni del Consiglio del 20 maggio 2014 su un'efficace formazione degli insegnanti (1),

visto l'articolo 2 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE),

viste le conclusioni del Consiglio del 20 maggio 2014 sulla garanzia della qualità a sostegno dell'istruzione e della formazione (2),

vista la raccomandazione del Consiglio, del 20 dicembre 2012, sulla convalida dell'apprendimento non formale e informale (3),

viste le conclusioni del Consiglio del 18 e 19 maggio 2015 sul ruolo dell'educazione della prima infanzia e dell'istruzione primaria nella promozione della creatività, dell'innovazione e della competenza digitale (4),

viste la comunicazione della Commissione del 10 giugno 2016 dal titolo "Una nuova agenda per le competenze per l'Europa – Lavorare insieme per promuovere il capitale umano, l'occupabilità e la competitività"(COM(2016)0381) e la risoluzione del Parlamento del 14 settembre 2017 su una nuova agenda per le competenze per l'Europa (5),

visto l'articolo 2 del Protocollo della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali del Consiglio d'Europa, relativo al diritto all'istruzione,

vista la risoluzione del Consiglio d'Europa n. 1904 (2012), sul diritto alla libertà di scelta educativa,

vista la relazione congiunta 2015 del Consiglio e della Commissione sull'attuazione del quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione (ET 2020) – "Nuove priorità per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione" (6),

visto il regolamento (UE) n. 1288/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, che istituisce "Erasmus+": il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga le decisioni n. 1719/2006/CE, n. 1720/2006/CE e n. 1298/2008/CE (7),

vista la dichiarazione di Parigi del 17 marzo 2015 sulla promozione della cittadinanza e dei valori comuni di libertà, tolleranza e non discriminazione attraverso l'istruzione,

vista la sua risoluzione del 28 aprile 2015 sul seguito dell'attuazione del Processo di Bologna (8),

visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 10 giugno 2016 su "Una nuova agenda per le competenze per l'Europa. Lavorare insieme per promuovere il capitale umano, l'occupabilità e la competitività"(SWD(2016)0195),

vista la sua risoluzione del 2 febbraio 2017 sull'attuazione del regolamento (UE) n. 1288/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, che istituisce "Erasmus+": il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga le decisioni n. 1719/2006/CE, n. 1720/2006/CE e n. 1298/2008/CE (9),

vista la raccomandazione del Consiglio, del 19 dicembre 2016, sui percorsi di miglioramento del livello delle competenze: nuove opportunità per gli adulti (10),

vista la comunicazione della Commissione del 7 dicembre 2016 dal titolo "Migliorare e modernizzare l'istruzione"(COM(2016)0941),

vista la comunicazione della Commissione del 30 maggio 2017 dal titolo "Sviluppo scolastico ed eccellenza nell'insegnamento per iniziare la vita nel modo giusto"(COM(2017)0248),

vista la comunicazione della Commissione del 30 maggio 2017 relativa ad una nuova agenda per l'istruzione superiore (COM(2017)0247),

vista la proposta di raccomandazione del Consiglio relativa al monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati, presentata dalla Commissione il 30 maggio 2017 (COM(2017)0249),

vista la proposta di raccomandazione del Consiglio, del 5 ottobre 2017, relativa a un quadro europeo per apprendistati efficaci e di qualità, presentata dalla Commissione (COM(2017)0563 – (SWD(2017)0322),

visto il parere del Comitato delle regioni, del 30 novembre 2017, sulla modernizzazione dell'istruzione scolastica e superiore,

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo, del 19 ottobre 2017, sulla nuova strategia dell'UE in materia di istruzione,

vista la proposta di raccomandazione del Consiglio sulla promozione di valori comuni, di un'istruzione inclusiva e della dimensione europea dell'insegnamento, presentata dalla Commissione il 17 gennaio 2018 (COM(2018)0023),

vista la proposta, presentata dalla Commissione il 17 gennaio 2018 (COM(2018)0024), di una raccomandazione del Consiglio relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente,

vista la raccomandazione del Consiglio del 20 dicembre 2012 sulla convalida dell'apprendimento non formale e informale (11),

vista la comunicazione della Commissione del 17 gennaio 2018 sul piano d'azione per l'istruzione digitale (COM(2018)0022),

vista la relazione conclusiva del vertice sociale per l'occupazione e la crescita eque, tenutosi a Göteborg (Svezia) il 17 novembre 2017 (12),

viste le conclusioni del Consiglio sull'educazione e la cura della prima infanzia: consentire a tutti i bambini di affacciarsi al mondo di domani nelle condizioni migliori, adottate alla 3090a riunione del Consiglio "Istruzione, gioventù, cultura e sport", tenutasi il 19 e 20 maggio 2011 (13),

vista la sua risoluzione del 14 marzo 1984 sulla libertà di istruzione nella Comunità europea (14)

viste le conclusioni del Consiglio dell'11 maggio 2010 sull'internazionalizzazione dell'istruzione superiore (15),

viste la comunicazione congiunta della Commissione e dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Parlamento europeo e al Consiglio, dell'8 giugno 2016, dal titolo "Verso una strategia dell'Unione europea per le relazioni culturali internazionali"(JOIN(2016)0029) e la risoluzione del Parlamento in materia del 5 luglio 2017 (16),

visto l'articolo 26 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo,

vista la Carta del Consiglio d'Europa sull'educazione alla cittadinanza democratica e ai diritti umani, adottata nel quadro della raccomandazione CM/Rec(2010)7,

visto l'articolo 10 della convenzione del 1979 sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna,

visto l'obiettivo strategico B della dichiarazione e della piattaforma d'azione di Pechino (1995),

visti gli articoli 28 e 29 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo,

visti l'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata nel settembre 2015 ed entrata in vigore il 1o gennaio 2016, e in particolare i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile 4 e 5,

visto l'articolo 52 del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per la cultura e l'istruzione e i pareri della commissione per l'occupazione e gli affari sociali e della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere (A8-0173/2018),

A.

considerando che, a norma dell'articolo 6, lettera e), TFUE la competenza in materia di istruzione e formazione spetta agli Stati membri ma l'Unione europea svolge un vitale ruolo di sostegno nella definizione di sfide e obiettivi nonché nella promozione e nello scambio delle migliori prassi;

B.

considerando che il diritto all'istruzione è un diritto umano fondamentale e che l'istruzione, in tutte le sue forme e a tutti i livelli, deve presentare le seguenti caratteristiche essenziali e correlate: a) disponibilità, b) accessibilità, c) accettabilità e d) adattabilità;

C.

considerando che la principale priorità del pilastro europeo dei diritti sociali consiste nel fornire un'istruzione, una formazione e un apprendimento permanente inclusivi e di qualità;

D.

considerando che il conseguimento delle pari opportunità è un'importante funzione dell'istruzione e che occorre quindi garantire un accesso non discriminatorio all'istruzione; che a tal fine è necessario compiere maggiori sforzi per assicurare che tutti, e specialmente i più vulnerabili, le persone con disabilità ed esigenze speciali nonché i gruppi svantaggiati, abbiano le stesse opportunità di accedere all'istruzione e alla formazione e di portarle a compimento, nonché di acquisire competenze a tutti i livelli;

E.

considerando che i sistemi europei di istruzione costituiscono un immenso patrimonio di diversità culturale, sociale e linguistica e che, al contempo, gli Stati membri condividono sfide e obiettivi simili in materia di istruzione, tra cui garantire a tutti la parità di accesso all'istruzione, che possono essere affrontati a livello europeo;

F.

considerando che la capacità dei sistemi di istruzione di rispondere alle esigenze sociali, economiche e personali dipende dalla loro qualità, accessibilità, diversità, efficienza ed equità, nonché dalla disponibilità di risorse umane, finanziarie e materiali adeguate;

G.

considerando che è importante ricordare che l'istruzione, ivi compresa la formazione degli insegnanti, ha risentito della crisi economica e finanziaria e che i finanziamenti pubblici rivestono un ruolo fondamentale nei sistemi di istruzione dell'UE; che è pertanto essenziale portare avanti e incrementare il sostegno finanziario pubblico destinato all'istruzione, ivi comprese la formazione degli insegnanti e le loro condizioni di lavoro, e alla ricerca, al fine di garantire un'istruzione pubblica gratuita, inclusiva e accessibile;

H.

considerando che l'istruzione e la formazione dovrebbero contribuire allo sviluppo e alla crescita personali dei giovani per farli diventare cittadini proattivi e responsabili, pronti a vivere e lavorare in un mondo tecnologicamente avanzato e globalizzato, e fornire loro le competenze fondamentali per l'apprendimento permanente, definito come combinazione di conoscenze, competenze e attitudini necessarie alla realizzazione e allo sviluppo personali, alla cittadinanza attiva e all'occupazione;

I.

considerando che la qualità dell'insegnamento è un fattore determinate dei risultati di alunni e studenti e che pertanto una delle priorità della cooperazione a livello dell'UE nel settore dell'istruzione e della formazione consiste nell'offrire un forte sostegno all'eccellenza dell'insegnamento e degli educatori;

J.

considerando che il diritto all'istruzione comprende la libertà di creare istituti di insegnamento sulla base del rispetto dei principi democratici e del diritto dei genitori di provvedere all'educazione e all'istruzione dei loro figli secondo le loro convinzioni religiose, filosofiche e pedagogiche;

K.

considerando che l'applicazione del metodo aperto di coordinamento all'istruzione consente agli Stati membri di creare e attuare una strategia comune in materia di istruzione e formazione, che include altresì la piattaforma online ET 2020 (Istruzione e formazione 2020); che i parametri di riferimento di tale strategia sono analizzati e valutati ogni anno nella relazione di monitoraggio del settore dell'istruzione e della formazione ("Education and Training Monitor") in relazione agli Stati membri e all'intera UE;

L.

considerando che nell'ultima relazione di monitoraggio del settore dell'istruzione e della formazione, pubblicata nel 2017, la Commissione riconosce che il numero di persone che abbandonano prematuramente l'istruzione e la formazione, pur diminuendo progressivamente, è tuttora molto elevato in tutta l'UE;

M.

considerando che, stando ai risultati dell'ultimo test PISA, il 20,6 % degli alunni europei incontra difficoltà nell'acquisizione delle competenze di base negli ambiti della lettura, della matematica e delle scienze, e un numero significativo di cittadini europei ha scarse competenze di alfabetizzazione; che ciò è motivo di profonda preoccupazione per quanto concerne l'ulteriore apprendimento, lo sviluppo personale e l'adeguata partecipazione alla vita pubblica e al mercato del lavoro;

N.

considerando che è fondamentale garantire a tutti i bambini l'accesso a servizi di qualità per l'educazione e la cura della prima infanzia, affinché possano intraprendere in modo positivo il percorso di vita e di istruzione;

O.

considerando che nei servizi di educazione e cura della prima infanzia la qualità del personale è un fattore determinante;

P.

considerando che la promozione della mobilità degli studenti e del personale è una parte importante dei sistemi europei di istruzione superiore, contribuisce allo sviluppo dei giovani e può stimolare il progresso economico e sociale; che è necessario un miglioramento qualitativo e un incremento del sostegno finanziario al fine di ampliare la mobilità degli studenti e del personale nel quadro di Erasmus +;

Q.

considerando che le innovazioni metodologiche e digitali sono potenziali strumenti per ampliare l'accesso ai contenuti e alle conoscenze, ma che non possono sostituire il contatto interpersonale e lo scambio tra gli studenti e tra studente e insegnante e non dovrebbero diventare la priorità dei sistemi di istruzione;

R.

considerando che l'uguaglianza di genere è un principio fondamentale dell'Unione europea, sancito dai trattati, e dovrebbe trovare riscontro in tutte le politiche dell'UE, comprese quelle in materia di istruzione e cultura;

S.

considerando che l'istruzione è un potente strumento per superare le diseguaglianze e le discriminazioni di genere, ma che spesso può anche perpetuare o aggravare le discriminazioni esistenti; che le disparità di genere nel settore dell'istruzione sono un ostacolo sia per lo sviluppo personale sia per l'occupazione, e si ripercuotono su numerosi ambiti socioculturali;

T.

considerando che, sebbene le donne rappresentino i tre quinti (57,6 %) di tutti i laureati e diplomati dell'insegnamento superiore, nel 2015 il divario occupazionale di genere era pari a 11,6 punti percentuali (17);

La conoscenza quale risorsa economica chiave e fonte di benessere per i cittadini

1.

afferma che un'istruzione universale di qualità è una componente essenziale dello sviluppo personale, culturale, sociale e professionale in una società basata sulla conoscenza;

2.

ritiene che la salvaguardia dei valori comuni europei e il conseguimento degli obiettivi economici e sociali dell'UE nonché della competitività e della crescita sostenibile siano connessi a un'educazione di qualità, che promuova i valori democratici, i diritti umani, la coesione sociale, l'integrazione e i successi individuali;

3.

sottolinea il ruolo cruciale dell'istruzione nel dare forma al futuro dell'Europa da un punto di vista sia economico che sociale, provvedendo nel contempo alle esigenze dei suoi cittadini e costruendo una comunità di cittadini che, nella loro diversità, sono uniti dai valori fondamentali comuni;

4.

sottolinea che i sistemi di istruzione e formazione di qualità promuovono la cittadinanza attiva e i valori comuni e, in tal modo, contribuiscono a realizzare una società aperta, inclusiva, pluralistica, democratica e tollerante;

5.

evidenzia il ruolo dell'istruzione nell'aiutare i discenti a sviluppare valori etici e civici e a divenire membri della società attivi, responsabili e mentalmente aperti, in grado di esercitare e difendere i loro diritti democratici e le loro responsabilità nella società, di apprezzare la diversità, di svolgere un ruolo attivo nella vita democratica e di assumersi responsabilità per se stessi e la loro comunità; sottolinea, in tal contesto, l'importanza dell'educazione alla cittadinanza, civica, etica e ambientale;

6.

sottolinea che affinché i giovani possano affrontare le sfide, diventare cittadini europei attivi e conseguire successi nella vita e nel mercato del lavoro, dando forma nel contempo al mondo del futuro, occorre un'istruzione di qualità e inclusiva che li doti delle necessarie conoscenze, competenze, abilità mediatiche e di pensiero critico e autonomo, nonché attitudini democratiche;

7.

sottolinea che garantire la parità di accesso a un'istruzione inclusiva di qualità è la chiave per realizzare una coesione sociale continua, combattendo la povertà, l'esclusione sociale delle persone provenienti da contesti svantaggiati e vulnerabili nonché gli stereotipi di genere, ed è quindi ancora il più grande aiuto alla mobilità sociale;

8.

osserva che un'istruzione di qualità può promuovere le attività di ricerca e innovazione che sono importanti per la società e le arrecano benefici;

9.

riconosce l'importanza dell'istruzione per sviluppare competenze culturali e incoraggiare lo sviluppo culturale; incoraggia maggiori sinergie tra i settori dell'istruzione e della cultura, da conseguire sostenendo un ruolo attivo della cultura e dell'arte nel contesto dell'istruzione formale, informale e non formale;

10.

prende atto del ruolo svolto dall'istruzione ai fini dello sviluppo di attitudini orientate all'apprendimento permanente, che aiutano ad adattarsi alle mutevoli esigenze del mondo moderno;

11.

ricorda che le scuole e gli istituti di istruzione svolgono un ruolo fondamentale nel generare e alimentare un atteggiamento positivo nei confronti dell'apprendimento, anche lungo tutto l'arco della vita;

Cambiamenti nell'istruzione e sfide connesse

12.

ritiene che per il processo di riforma dell'istruzione sia essenziale un approccio globale alla politica dell'istruzione, che goda di un forte sostegno politico e pubblico, e che per conseguire tali obiettivi sia fondamentale coinvolgere sia la società nel suo complesso sia tutti i soggetti pertinenti e interessati, tra cui i genitori;

13.

ritiene fondamentale garantire una governance efficace e finanziamenti adeguati per tutti i contesti d'istruzione, così come risorse didattiche e metodi di insegnamento di qualità e moderni, insegnanti motivati e competenti nonché l'apprendimento permanente, affinché si possano conseguire l'equità, la diversità e l'eccellenza nell'istruzione;

14.

evidenzia le potenzialità delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) e dell'innovazione, in quanto strumenti per offrire nuove opportunità di istruzione, rispondere più efficacemente alle necessità individuali dei discenti (tra cui i bisogni educativi speciali) e aumentare la flessibilità, la personalizzazione e la responsabilità nell'apprendimento e nell'insegnamento, nonché per promuovere forme interattive di cooperazione e comunicazione;

15.

evidenzia le opportunità offerte dalla digitalizzazione e dall'istituzione di piattaforme didattiche comuni per l'istruzione moderna, specialmente per quanto riguarda l'apprendimento a distanza, la formazione a distanza e l'apprendimento misto, che dovrebbero consentire una maggiore flessibilità nell'istruzione adattandola maggiormente alle situazioni di vita individuali dei discenti, a vantaggio quindi dell'apprendimento permanente, della qualità dell'istruzione, dell'accessibilità e dello sviluppo di competenze per il futuro; sottolinea la necessità di programmi di studio in materia di TIC e media adeguati all'età e rispettosi dello sviluppo e del benessere infantili e sottolinea l'importanza dell'utilizzo responsabile e del pensiero critico;

16.

osserva che, affinché l'apprendimento e l'insegnamento mediante le tecnologie digitali siano efficaci, sono necessari un accesso paritario, un livello elevato di competenze digitali, risorse didattiche di alta qualità, così come una formazione per adattare la tecnologia a fini pedagogici e la promozione degli atteggiamenti e della motivazione necessari per una significativa partecipazione digitale; ritiene che le competenze connesse all'alfabetizzazione mediatica e digitale dovrebbero essere un aspetto essenziale delle politiche di istruzione e riguardare, tra l'altro, le competenze civiche e il pensiero critico; sottolinea l'importanza di valutare in modo critico le fonti e la loro affidabilità nonché, a tale riguardo, dei progetti riguardanti l'alfabetizzazione mediatica;

17.

riconosce che in un mondo sempre più globalizzato e digitalizzato sono necessari metodi di apprendimento, insegnamento e valutazione innovativi e pertinenti, come pure infrastrutture adeguate che consentano il lavoro di gruppo e l'insegnamento in équipe e che stimolino il pensiero creativo e la capacità di risolvere problemi con altri metodi didattici innovatori; rammenta l'importanza di coinvolgere studenti, insegnanti e personale scolastico nel valutare se e come siano stati raggiunti gli obiettivi di apprendimento;

18.

constata che sono necessari sforzi per adeguare il paradigma dell'istruzione in modo da trovare un equilibrio tra un approccio incentrato sull'insegnante e sul contenuto, orientato in maniera individuale e specifica al discente e alle sue condizioni di vita, e un approccio incentrato sulla comprensione, con la combinazione di metodi didattici adattati ai modelli di apprendimento tradizionali e online, rafforzando così la personalizzazione del processo educativo e incrementando in tal modo i tassi di proseguimento e completamento degli studi;

19.

sottolinea che i sistemi di istruzione dovrebbero promuovere e sviluppare approcci interdisciplinari, cooperativi e creativi e il lavoro di squadra volti a trasmettere ad alunni e studenti conoscenze e abilità, nonché competenze professionali, trasversali, generali, sociali e civiche;

20.

ricorda che l'offerta di un insegnamento e di un apprendimento di qualità costituisce un processo continuo che include il dialogo, il senso di condivisione e la riflessione critica, e dovrebbe essere prioritario nell'ambito dell'ammodernamento dell'istruzione;

21.

evidenzia che è essenziale facilitare un accesso paritario a un'istruzione inclusiva di qualità ai fini dell'indipendenza dei discenti con disabilità e della loro integrazione nella società; invita gli Stati membri a facilitare l'accesso a un'istruzione ordinaria inclusiva e di qualità che tenga conto delle esigenze di tutti gli studenti con ogni tipo di disabilità, il che vuol dire, ad esempio, fornire un'istruzione bilingue inclusiva ai bambini non udenti in considerazione delle loro specifiche esigenze linguistiche; invita le scuole a offrire servizi differenziati sia formali che informali nonché un sostegno aggiuntivo, anche sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie, in modo da provvedere alle necessità individuali di tutti i discenti; invita la Commissione a monitorare le scuole in relazione alla loro politica di non rifiuto e a stabilire indicatori specifici per la disabilità nella strategia Europa 2020;

22.

sottolinea che l'istruzione europea deve porsi come obiettivo fondamentale lo sviluppo del ragionamento, della riflessione e della curiosità scientifica, e deve essere in grado di approfondire gli elementi fondamentali di una cultura umanistica, artistica, scientifica e tecnica; ribadisce che essa deve formare, a partire dalla realtà concreta della vita locale, regionale, nazionale ed europea, per risolvere i problemi nazionali ed europei, nonché sensibilizzare sui problemi della comunità internazionale;

23.

prende atto della realtà delle differenze individuali nelle abilità cognitive e nei tratti della personalità che interagiscono con i fattori sociali e ambientali nell'influenzare gli esiti nell'ambito dell'istruzione; sottolinea, in tale contesto, che l'istruzione è più efficiente, egualitaria ed equa allorché si tiene conto di tali differenze;

24.

riconosce che, in un mondo competitivo, è essenziale identificare e promuovere quanto prima il talento europeo;

25.

sottolinea che il miglioramento dei risultati nell'ambito dell'istruzione è compatibile, in media, con la promozione dell'eccellenza tra gli studenti di talento; rileva, in tale contesto, l'importanza di elaborare opportuni programmi di intervento per rafforzare i tratti psicologici pertinenti ai fini dell'ottimizzazione del potenziale delle persone;

26.

sottolinea la necessità di attribuire importanza all'alfabetizzazione visiva quale nuova competenza per la vita, riconoscendo che nell'epoca attuale le persone comunicano molto di più attraverso le immagini che attraverso i mezzi tradizionali;

27.

prende atto della proposta di creare uno spazio europeo dell'istruzione, avanzata in occasione del vertice sociale per l'occupazione e la crescita eque tenutosi a Göteborg nel 2017; ricorda che tale iniziativa dovrebbe promuovere la cooperazione, il riconoscimento reciproco dei diplomi e delle qualifiche e una maggiore mobilità e crescita;

28.

appoggia le conclusioni del Consiglio del 14 dicembre 2017, che chiedono di promuovere la mobilità e la partecipazione degli studenti alle attività educative e culturali, anche attraverso una "carta europea dello studente", che dovrebbe agevolare il riconoscimento dei crediti universitari maturati in altri Stati membri;

29.

ritiene che Erasmus+ sia il programma faro dell'UE nel settore dell'istruzione e che il suo impatto e la sua popolarità siano stati pienamente dimostrati nel corso degli anni; chiede pertanto un aumento sostanziale dei fondi destinati a questo programma nel quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2021-2027, al fine di renderlo più accessibile e inclusivo e di consentirgli di raggiungere un maggior numero di studenti e di insegnanti;

30.

sottolinea che la disoccupazione giovanile è un fenomeno che interessa tutta l'Unione e che si aggirerebbe intorno al doppio del tasso medio di disoccupazione globale; esprime preoccupazione per i tassi allarmanti registrati negli Stati membri mediterranei, con punte in Spagna (44,4 %), Italia (37,8 %) e Grecia (47,3 % per la disoccupazione giovanile e 30,5 % per i giovani che non lavorano, non studiano né seguono una formazione (NEET)), secondo Eurostat;

31.

sottolinea che, nonostante i 2 milioni di posti di lavoro vacanti nell'UE, oltre il 30 % dei giovani qualificati in possesso di un diploma svolgono mansioni che non corrispondono alle loro competenze o aspirazioni, mentre il 40 % dei datori di lavoro europei ha difficoltà a trovare le persone con le competenze richieste (18);

32.

afferma la necessità che i sistemi educativi a tutti i livelli mantengano una prospettiva di genere che tenga conto delle esigenze delle persone che subiscono molteplici forme di discriminazione, comprese le persone con disabilità, le persone che si identificano come LGBTI e le persone appartenenti a comunità emarginate;

Educazione e cura della prima infanzia (ECEC)

33.

sottolinea che la qualità e l'accessibilità dell'ECEC creano le basi per sistemi di istruzione più equi ed efficaci, oltre a garantire lo sviluppo personale individuale, il benessere e l'efficacia dell'apprendimento successivo;

34.

sottolinea i grandi vantaggi che comporta per tutti i bambini, in particolare per quelli appartenenti a gruppi svantaggiati, beneficiare dell'ECEC e sottolinea in tale contesto l'importanza di garantire che ogni bambino possa accedere all'ECEC; osserva con preoccupazione, a questo proposito, che in diversi Stati membri la domanda di posti per beneficiare dell'ECEC supera l'offerta, soprattutto per i bambini più piccoli;

35.

sottolinea l'importanza di monitorare la qualità dell'ECEC in modo da consentire ai bambini di sviluppare le loro capacità cognitive e determinare se sia rispettato l'interesse superiore del bambino;

Istruzione scolastica

36.

vede tutte le scuole come centri autonomi per lo sviluppo del pensiero critico e creativo e per la promozione dei valori democratici e della cittadinanza attiva; ritiene che le scuole debbano concentrarsi sull'acquisizione da parte dei giovani delle competenze necessarie per comprendere e utilizzare le informazioni disponibili, nonché per sviluppare la loro autonomia di apprendimento e le loro competenze linguistiche;

37.

rileva che le esigenze specifiche di tutti gli studenti dovrebbero essere al centro di un efficace funzionamento della scuola, il che richiede la definizione di obiettivi comuni e di un programma chiaro per la loro attuazione, nonché la stretta collaborazione dell'intera comunità scolastica e dei soggetti interessati, ove opportuno;

38.

ritiene che i programmi di studio moderni dovrebbero basarsi sulle competenze, potenziare le capacità personali e la capacità di gestire la propria vita in maniera orientata al futuro e con consapevolezza della propria salute, nonché concentrarsi sulla valutazione formativa e sul benessere fisico ed emotivo; ritiene che ogni studente dovrebbe avere la possibilità di realizzare le proprie potenzialità intellettuali; sottolinea che lo sviluppo e il rafforzamento delle competenze è un processo continuo, che opera attraverso tutti i livelli di istruzione e sul mercato del lavoro, e che le capacità e le competenze dovrebbero essere prese in considerazione sia nel processo di istruzione che nel riconoscimento dei titoli di studio;

39.

sottolinea che la padronanza delle competenze di base di lettura, scrittura e calcolo è fondamentale per l'apprendimento successivo, lo sviluppo personale e l'acquisizione di competenze digitali degli alunni; sottolinea che il quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione (ET 2020) e la nuova agenda della Commissione per le competenze per l'Europa dovrebbero integrare le misure nazionali e sostenere gli Stati membri a tale riguardo; invita gli Stati membri e gli istituti di istruzione a rafforzare le competenze di base attraverso, tra l'altro, l'apprendimento basato sui progetti e sui problemi;

40.

ritiene che gli Stati membri dovrebbero garantire che nessuno ottenga il diploma senza competenze di base, comprese le competenze digitali di base; sottolinea il fatto che la maggior parte dei posti di lavoro richiede attualmente una maggiore alfabetizzazione, capacità di calcolo, alfabetizzazione digitale e altre competenze fondamentali e che i moderni sistemi di istruzione dovrebbero pertanto combinare tutte e otto le competenze chiave delineate nella proposta di raccomandazione del Consiglio, presentata dalla Commissione, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente, che comprendono anche conoscenze e attitudini; accoglie favorevolmente il fatto che la proposta in questione definisca altresì le competenze digitali quali competenze di base;

41.

ritiene che, nonostante l'impatto delle nuove tecnologie sull'istruzione, la scuola debba rimanere un ambiente di apprendimento fondamentale in cui si sviluppino le potenzialità e in cui ogni individuo possa trovare spazio e tempo per la propria crescita personale e sociale;

42.

richiama l'attenzione sul fatto che è dimostrato che conferire maggiore autonomia alle scuole per quanto concerne i programmi, la valutazione e le finanze si traduce in risultati migliori da parte degli alunni, a condizione che vi siano un'amministrazione scolastica efficiente e un meccanismo efficace di attribuzione delle responsabilità per l'apprendimento degli alunni all'interno della scuola;

43.

mette in risalto gli effetti positivi della diversità culturale e del multilinguismo nelle scuole sullo sviluppo linguistico e cognitivo degli alunni, nonché sulla promozione della consapevolezza interculturale, del rispetto e del pluralismo;

44.

sottolinea la necessità di potenziare l'apprendimento delle lingue con l'obiettivo di parlare due lingue oltre alla propria madrelingua e di promuovere, nell'istruzione secondaria, l'insegnamento di almeno due materie in una lingua diversa dalla lingua madre;

45.

sottolinea che gli scambi nelle scuole secondarie contribuiscono notevolmente a incoraggiare gli alunni ad acquisire le capacità, le competenze, le attitudini e i valori intrinseci di una cittadinanza europea dinamica, come pure a sviluppare un pensiero critico costruttivo;

46.

sottolinea la necessità di rendere le scuole più aperte per consentire il riconoscimento dell'apprendimento non formale e informale e transizioni più agevoli tra i diversi percorsi educativi (ad esempio tecnici e accademici);

47.

sottolinea che i discenti dovrebbero essere incoraggiati a utilizzare tecniche di autovalutazione per misurare i loro progressi nell'apprendimento; incoraggia gli istituti di istruzione a garantire che gli strumenti di feedback forniscano informazioni affidabili servendosi di una combinazione di diversi strumenti, quali questionari destinati agli studenti, gruppi di riflessione e cassette dei suggerimenti;

48.

sottolinea l'importanza di condurre una vita attiva attraverso lo sport; evidenzia, in tale contesto, la necessità di promuovere e attribuire un ruolo più ampio all'attività fisica e all'educazione fisica nei programmi di studio a tutti i livelli, con maggiori possibilità di sviluppare la cooperazione tra gli istituti di insegnamento e le organizzazioni sportive locali; incoraggia inoltre le iniziative educative e le attività extrascolastiche al fine di sostenere la realizzazione dei bisogni e degli interessi individuali degli studenti, creando al tempo stesso collegamenti con le comunità locali;

49.

sottolinea l'importanza della qualità dell'istruzione, della formazione professionale e delle attività socialmente utili, nonché del volontariato, per contribuire a migliorare l'attrattiva della formazione basata sul lavoro;

50.

osserva che nelle industrie legate alle energie rinnovabili si sta creando un numero considerevole di nuovi posti di lavoro e che nei programmi scolastici si dovrebbe pertanto prestare la giusta attenzione ai settori e alle professioni verdi;

51.

sottolinea che le capacità di gestione delle informazioni, il pensiero critico e la capacità di applicare le conoscenze acquisite sono obiettivi chiave dell'istruzione accademica;

52.

riconosce la necessità di rafforzare il triangolo della conoscenza e di migliorare i collegamenti tra ricerca e insegnamento assegnando risorse adeguate ai programmi pertinenti e garantendo che gli studenti che partecipano ai programmi di ricerca dispongano dei mezzi finanziari necessari per svolgere le loro ricerche;

53.

ritiene che i sistemi di istruzione superiore dovrebbero essere più flessibili e aperti e che dovrebbero essere promossi percorsi di formazione duali nelle università e negli istituti di istruzione superiore, in particolare incoraggiando l'apprendistato, consentendo il riconoscimento dell'apprendimento informale e non formale e garantendo transizioni più agevoli tra i diversi livelli di istruzione, compreso quello tra l'istruzione e la formazione professionale (IFP) e l'istruzione superiore, nonché varie forme di attuazione dei programmi; ricorda che tali sistemi dovrebbero basarsi su una migliore comprensione dei risultati dei diplomati e dei laureati;

Istruzione superiore

54.

sottolinea, nel contesto della creazione di uno spazio europeo dell'istruzione, l'importanza di sostenere la cooperazione e di sfruttare il potenziale di tutti gli istituti di istruzione superiore europei e degli studenti al fine di stimolare la creazione di reti, la cooperazione internazionale e la concorrenza;

55.

è del parere che un approccio globale all'internazionalizzazione, che preveda anche una maggiore mobilità di personale e studenti (anche attraverso tirocini e apprendistati) e una dimensione internazionale per i programmi di studio e per l'insegnamento, la ricerca, la cooperazione e attività supplementari, dovrebbe costituire un elemento importante degli istituti europei di istruzione superiore;

56.

reputa necessario rivolgere una maggiore attenzione ai programmi di studio interdisciplinari e incoraggia la promozione, in parallelo, delle discipline della scienza, della tecnologia, dell'ingegneria, dell'arte e della matematica (STEAM) nonché delle scienze umane e sociali; sottolinea la necessità di incoraggiare la partecipazione delle donne e di altri gruppi sottorappresentati nelle discipline STEAM e nelle professioni corrispondenti;

57.

è del parere che nell'ambito dell'istruzione superiore si debba intavolare un dialogo con la società in generale per promuovere la crescita innovativa e la protezione sociale; ritiene che la cooperazione tra gli istituti d'istruzione superiore (IIS) e i soggetti interessati esterni sia auspicabile, in quanto questi ultimi possono contribuire con conoscenze e competenze all'elaborazione e all'attuazione dei programmi d'istruzione superiore; sottolinea, tuttavia, che la responsabilità del processo decisionale deve sempre spettare agli studenti e agli esperti pedagogici;

58.

riconosce il ruolo centrale svolto dagli accademici e dagli studenti nella diffusione delle conoscenze, dei risultati e dei dati empirici al grande pubblico; incoraggia, a tale riguardo, una ricerca economicamente e politicamente indipendente che sia pertinente e vantaggiosa per la società;

59.

sottolinea il ruolo dell'istruzione basata sulla ricerca e della ricerca pedagogica come mezzo per stimolare l'apprendimento attivo, potenziare lo sviluppo delle competenze e migliorare la metodologia di insegnamento;

60.

sottolinea che i discenti dovrebbero essere incoraggiati a utilizzare tecniche di autovalutazione per misurare i loro progressi nell'apprendimento;

L'insegnante come garante di un insegnamento di qualità

61.

ritiene che gli insegnanti e le loro competenze, il loro impegno e la loro efficienza siano alla base dei sistemi di istruzione;

62.

sottolinea la necessità di attrarre verso la professione di insegnante un maggior numero di candidati motivati con una solida formazione accademica o professionale e competenze pedagogiche; chiede procedure di selezione adeguate e misure e iniziative specifiche per migliorare lo status degli insegnanti, la formazione, le opportunità professionali, le condizioni di lavoro – compresa la retribuzione – che devono essere tali da evitare forme instabili di occupazione, i diritti sociali, la sicurezza e la protezione, nonché per fornire agli insegnanti un sostegno che comprenda programmi di tutoraggio, l'apprendimento tra pari e la condivisione delle migliori pratiche; invita la Commissione a promuovere una maggiore parità di genere nella professione di insegnante;

63.

sottolinea l'importanza di riformulare e investire nella formazione degli insegnanti fin dalla fase iniziale e durante tutto il loro sviluppo professionale, al fine di dotarli di conoscenze, capacità e competenze solide e aggiornate, essenziali per un insegnamento di alto livello, che comprenda diversi metodi di insegnamento – quale ad esempio l'istruzione a distanza – resi possibili dalle tecnologie digitali di apprendimento; sottolinea l'importanza dello sviluppo professionale continuo degli insegnanti, compresa l'offerta di programmi di apprendimento permanente e di corsi di aggiornamento, nonché di possibilità di riqualificazione e di miglioramento delle competenze nel corso della carriera, che offrano soluzioni pratiche alle sfide che gli insegnanti incontrano nel loro lavoro in classe, con l'opportunità di partecipare a scambi internazionali di insegnanti, in modo da promuovere una cultura dell'apprendimento istituzionale;

64.

concorda sul fatto che la formazione pedagogica, psicologica e metodologica di alta qualità degli insegnanti e dei docenti dell'insegnamento scolastico e terziario è una condizione essenziale per il successo dell'istruzione delle generazioni future; sottolinea, a questo proposito, l'importanza di condividere le migliori pratiche e di sviluppare le capacità e le competenze attraverso la cooperazione internazionale, programmi di mobilità come Erasmus+ e tirocini retribuiti in altri Stati membri;

65.

pone in evidenza il ruolo chiave dell'insegnante nel fornire un ambiente di apprendimento inclusivo che richiede l'adozione di una serie di metodi e approcci per soddisfare le diverse esigenze, consentendo così a tutti gli alunni di partecipare alla progettazione, alla realizzazione e alla valutazione dei loro risultati di apprendimento; riconosce la funzione essenziale degli insegnanti quali guide e tutori proattivi che insegnano a valutare le informazioni, assumono un ruolo di sostegno di fronte alle sfide e preparano i discenti alla vita;

66.

ritiene che la partecipazione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici alla modernizzazione dei sistemi di istruzione sia fondamentale per processi di riforma efficaci e per motivare il personale docente a migliorare ulteriormente la politica scolastica;

67.

è del parere che una politica scolastica trasversale debba garantire un sostegno efficace agli insegnanti al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi educativi, un ambiente scolastico favorevole, un funzionamento e uno sviluppo scolastici efficienti e una governance collaborativa;

68.

riconosce l'importante ruolo degli educatori e della cooperazione tra genitori, insegnanti e autorità scolastiche nell'ambito dell'istruzione formale, non formale o informale a sostegno delle generazioni attuali e future; incoraggia, a questo proposito, una maggiore collaborazione tra tutti i soggetti interessati nel campo dell'apprendimento formale, non formale e informale;

69.

è del parere che una maggiore cooperazione tra insegnanti, ricercatori e accademici sia vantaggiosa per tutte le parti interessate e porti al miglioramento e all'aggiornamento dei contenuti didattici, delle pratiche di apprendimento e della pedagogia, nonché alla promozione dell'innovazione, della creatività e di nuove competenze;

Raccomandazioni

70.

ritiene che lo spazio europeo dell'istruzione debba concentrarsi sul conseguimento di obiettivi comuni, compresa la garanzia di un'istruzione di qualità per tutti, e debba essere istituito su una base di allineamento e di valutazione critica delle politiche esistenti e delle tendenze e dei dati in materia di istruzione, sia all'interno che all'esterno dell'UE, al fine di garantire coerenza e risultati raggiungibili, dando nel contempo nuovo impulso al loro sviluppo e rispettando i principi di conferimento, sussidiarietà, libertà, proporzionalità e autonomia istituzionale e formativa;

71.

ritiene che lo spazio europeo dell'istruzione non debba mettere a repentaglio o sostituire il processo di Bologna, il quale dovrebbe essere invece sviluppato e rafforzato; sottolinea l'importanza dei legami reciproci e della complementarità tra lo spazio europeo dell'istruzione e lo spazio europeo dell'istruzione superiore;

72.

invita gli Stati membri a sostenere la creazione di uno spazio europeo dell'istruzione e a rafforzare la cooperazione nell'elaborazione e nell'attuazione dei suoi obiettivi; invita, a questo proposito, la Commissione a garantire la condivisione di idee e di buone pratiche al fine di conseguire tali obiettivi;

73.

sostiene, quale base per una maggiore cooperazione tra gli istituti di istruzione superiore sia all'interno che all'esterno dell'UE, la creazione di una rete europea di università, basata su un approccio dal basso verso l'alto e sulle iniziative delle università stesse, che dovrebbe contribuire, tra l'altro, a rendere lo spazio europeo dell'istruzione uno spazio più innovativo, vitale e attraente per l'apprendimento e la ricerca;

74.

invita gli Stati membri a riconoscere l'istruzione come investimento nel capitale umano e a fornire maggiori finanziamenti pubblici di carattere trasparente per realizzare iniziative volte a migliorare la qualità, l'inclusione e l'equità nell'insegnamento e nell'apprendimento;

75.

sottolinea che maggiori investimenti nei sistemi di istruzione e formazione, unitamente alla modernizzazione e all'adeguamento di tali sistemi, costituiscono una condizione essenziale per il progresso sociale ed economico; sottolinea pertanto l'importanza di garantire che gli investimenti sociali, in particolare nell'istruzione e nella formazione per tutti, siano considerati prioritari nel prossimo periodo di programmazione del QFP 2020-2026;

76.

incoraggia, per quanto riguarda l'aumento dell'inclusione e la garanzia della libertà di scelta in materia di istruzione, la fornitura di un adeguato sostegno finanziario agli istituti scolastici di ogni ordine e grado, sia pubblici che privati non-profit, a condizione che il progetto educativo offerto si basi sui principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e sia conforme ai sistemi giuridici, alle norme e ai regolamenti vigenti nello Stato membro interessato in materia di qualità dell'istruzione e di utilizzo di tali fondi;

77.

ritiene che sia giunto il momento di effettuare gli investimenti necessari nelle infrastrutture educative delle regioni meno sviluppate, avendo sempre cura di adattare gli investimenti coordinati alle specificità della regione interessata; sottolinea che, in tale contesto, è particolarmente importante consentire un maggiore sostegno da parte della Banca europea per gli investimenti e dei fondi europei per le iniziative regionali volte a sviluppare l'istruzione;

78.

invita la Commissione e gli Stati membri a scambiare esperienze e migliori pratiche sui meccanismi e sui metodi di finanziamento pubblico, compresi i finanziamenti basati sui risultati e i finanziamenti della ricerca competitiva, al fine di conseguire una diversificazione sostenibile e trasparente dei finanziamenti;

79.

chiede una maggiore cooperazione tra gli Stati membri nella modernizzazione dell'istruzione; esorta gli Stati membri a iniziare ad attuare i principi del pilastro europeo dei diritti sociali, che offrono strumenti per ridurre le disuguaglianze in Europa attraverso l'istruzione, la formazione e l'apprendimento permanente;

80.

sottolinea il ruolo del semestre europeo nella promozione delle riforme nazionali, segnatamente nella formulazione di raccomandazioni specifiche per paese in materia di istruzione;

81.

si attende che il piano d'azione per l'istruzione digitale sostenga gli Stati membri e gli istituti di istruzione per un utilizzo delle tecnologie di punta in modo più frequente, più efficace e adeguato all'età e allo sviluppo, e per un apprendimento, un insegnamento e una valutazione che soddisfino gli standard di garanzia della qualità; ritiene che qualsiasi piano per l'istruzione digitale debba istituire e valutare regolarmente la relazione tra gli strumenti formativi digitali e i quadri delle qualifiche sulla base dei risultati dell'apprendimento;

82.

raccomanda agli Stati membri e agli istituti di istruzione di promuovere metodi di apprendimento individualizzati e incentrati sul discente, compresi corsi personalizzati che si basino sull'esperienza accademica e professionale del discente, associandole tra loro, e su metodi e interazioni innovativi tra insegnanti e studenti, in modo da sostenere l'istruzione continua e il conseguimento dei risultati di apprendimento desiderati con la partecipazione attiva degli studenti al proprio processo di apprendimento;

83.

invita gli Stati membri ad adottare un approccio olistico all'istruzione e a offrire ai discenti opportunità di apprendimento specifiche e flessibili che possano fornire loro le competenze di base necessarie per un proficuo ingresso nel mercato del lavoro;

84.

chiede una maggiore integrazione dell'apprendimento attivo, basato sull'indagine, sui progetti e sui problemi, nei programmi di istruzione a tutti i livelli, al fine di promuovere la cooperazione e il lavoro di squadra; raccomanda che i sistemi d'istruzione si adoperino per rafforzare le competenze trasversali, le competenze interculturali e quelle necessarie per la vita;

85.

ribadisce che il diritto all'istruzione deve essere garantito a tutte le persone con disabilità, dalla scuola dell'infanzia fino all'università, e sottolinea l'importanza di disporre di attrezzature didattiche e tecniche adeguate, di misure di valutazione e di personale qualificato per garantire che le persone con disabilità possano effettivamente godere di tale diritto;

86.

sostiene e incoraggia l'attuazione di azioni riguardanti lo sviluppo dell'alfabetizzazione mediatica e del pensiero critico attraverso l'istruzione e la formazione; ricorda l'impegno assunto in questo settore, come delineato nelle conclusioni del Consiglio del 30 maggio 2016; invita, in tale contesto, la Commissione a coordinare gli sviluppi politici a livello dell'UE nel settore dell'alfabetizzazione mediatica al fine di diffondere le conoscenze aggiornate e le migliori pratiche in questo campo; invita la Commissione e gli Stati membri a elaborare misure specifiche promuovere e sostenere i progetti di alfabetizzazione mediatica e digitale, come il progetto pilota sull'alfabetizzazione mediatica per tutti, e a sviluppare una politica globale in materia di alfabetizzazione mediatica e digitale, con particolare attenzione all'istruzione scolastica;

87.

incoraggia gli Stati membri a garantire opportunità di sviluppo di competenze chiave al fine di mantenere e acquisire capacità prestando particolare attenzione alle competenze di base, alle discipline STEAM, alle competenze linguistiche, alle capacità imprenditoriali, alle competenze digitali, alla creatività, al pensiero critico e al lavoro di squadra; incoraggia la Commissione e gli Stati membri a facilitare l'uso del quadro delle competenze chiave dell'UE in tutti i contesti educativi e a consentire la sua applicazione all'apprendimento formale, non formale e informale, massimizzandone così le potenzialità come strumento fondamentale per l'apprendimento permanente;

88.

incoraggia gli Stati membri a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'apprendimento permanente e ad integrare una prospettiva di genere nello sviluppo delle politiche e dei programmi pertinenti, con particolare attenzione alle donne con livelli di istruzione inferiori, sia nelle zone urbane che in quelle rurali, al fine di offrire loro opportunità di riqualificazione;

89.

sostiene la definizione di un parametro di riferimento dell'UE più elevato per la partecipazione alle attività di apprendimento permanente; invita, a tale proposito, la Commissione a proporre raccomandazioni sulle migliori pratiche al fine di raggiungere questo ambizioso obiettivo; incoraggia a porre maggiormente l'accento sull'apprendimento permanente a tutti i livelli di istruzione; sottolinea, in tale contesto, il ruolo degli IIS nella realizzazione di una strategia di apprendimento permanente, nell'istruzione delle persone professionalmente attive, nello sviluppo di competenze e nella formazione di una cultura dell'apprendimento per persone di tutte le età e provenienti da contesti diversi;

90.

incoraggia la Commissione a sostenere gli Stati membri nell'elaborazione, nella promozione e nel rafforzamento di programmi di formazione e istruzione che agevolino l'apprendimento degli adulti e la loro inclusione attiva nel sistema di istruzione; ricorda che l'apprendimento e l'istruzione degli adulti dovrebbero prevedere una varietà di percorsi e opportunità di apprendimento flessibili, compreso il sostegno alle persone nella gestione dei loro percorsi di apprendimento permanente, come pure programmi della "seconda opportunità"per chi non ha mai frequentato la scuola, chi l'ha abbandonata prematuramente e chi ha interrotto il proprio ciclo di studi; chiede alla Commissione di rispettare gli impegni assunti, come la garanzia per le competenze prevista dall'agenda dell'UE per le nuove competenze, e di agire per migliorare le opportunità di occupazione degli adulti scarsamente qualificati nell'UE;

91.

invita gli Stati membri a sviluppare progetti intergenerazionali per facilitare la comprensione delle sfide che gli anziani devono affrontare e per offrire loro l'opportunità di condividere le proprie competenze, conoscenze ed esperienze;

92.

incoraggia lo sviluppo di sinergie e collaborazioni tra istruzione formale, non formale e informale; si compiace dei progressi compiuti negli ultimi anni verso l'attuazione della raccomandazione del Consiglio sulla convalida dell'apprendimento non formale e informale entro il 2018; invita tuttavia gli Stati membri a continuare a impegnarsi anche dopo il 2018 per migliorare ulteriormente l'attuazione di tali raccomandazioni, istituire quadri giuridici pertinenti e creare strategie di convalida globali per consentire la convalida; sottolinea che il riconoscimento dell'apprendimento informale e non formale, anche attraverso corsi online gratuiti, è fondamentale per l'idea di dare accesso all'istruzione alle persone più svantaggiate;

93.

sottolinea il ruolo chiave dei genitori come parte del triangolo dell'istruzione nel sostenere l'apprendimento dei bambini; mette in evidenza i benefici della partecipazione dei genitori all'istruzione dei figli per migliorare il loro rendimento scolastico, il loro benessere e il loro sviluppo scolastico;

94.

invita la Commissione a sostenere le iniziative transfrontaliere nel campo dell'apprendimento aperto online;

95.

sottolinea che la qualità dell'istruzione dovrebbe essere misurata in base alla misura in cui un discente ha acquisito non solo conoscenze e competenze, ma anche la capacità di intraprendere e portare avanti iniziative in materia di apprendimento permanente e progetti creativi;

96.

sostiene la Commissione nella creazione di un quadro di valutazione per sostenere lo sviluppo delle competenze chiave nonché l'istruzione, l'apprendimento e la formazione basati sulle competenze;

97.

invita gli Stati membri a combattere gli stereotipi di genere nell'istruzione al fine di garantire che le donne abbiano le stesse opportunità e la stessa libertà di scelta in termini di carriera che intendono intraprendere; esprime preoccupazione, in tale contesto, per la persistenza di stereotipi nei materiali didattici di alcuni Stati membri e per le aspettative comportamentali diverse degli insegnanti nei confronti delle ragazze e dei ragazzi; sottolinea la necessità di integrare il principio della parità di genere nella formazione iniziale e continua degli insegnanti, nonché nelle pratiche didattiche, al fine di eliminare gli eventuali ostacoli che impediscono agli studenti di realizzare appieno le loro potenzialità, indipendentemente dal genere; invita gli Stati membri, nell'attuare la parità di genere nei programmi dei sistemi d'istruzione regionali, a prestare particolare attenzione alle regioni ultraperiferiche, tenendo conto degli elevati tassi di violenza contro le donne registrati in tali regioni; sottolinea che i sistemi d'istruzione a tutti i livelli devono includere una prospettiva di genere e tener conto delle esigenze delle persone che subiscono discriminazioni;

98.

incoraggia gli Stati membri a promuovere i principi di uguaglianza e non discriminazione negli istituti di istruzione, attraverso l'apprendimento sia formale che informale;

99.

raccomanda alla Commissione e/o agli Stati membri di istituire e promuovere un premio europeo/nazionale incentrato sulla questione dell'uguaglianza di genere negli istituti di istruzione, al fine di incoraggiare le migliori pratiche;

100.

sottolinea che l'istruzione è uno strumento chiave per l'inclusione sociale e per il miglioramento dei livelli di competenza e delle qualifiche dei migranti e dei rifugiati, sia minori che adulti; incoraggia, in tale contesto, lo scambio delle migliori pratiche in materia di integrazione attraverso l'istruzione e la trasmissione di valori comuni, migliorando e facilitando il riconoscimento dei diplomi e delle qualifiche, fornendo borse di studio e istituendo partenariati con le università dei paesi d'origine, nonché facendo tesoro della preziosa esperienza dei "corridoi educativi";

101.

sottolinea che dovrebbero essere compiuti maggiori sforzi per garantire l'accesso all'istruzione e alla formazione a tutti i livelli per gli alunni di minoranze autoctone e sostenere gli istituti di istruzione che offrono servizi nella lingua materna delle minoranze linguistiche o etniche autoctone; invita la Commissione a rafforzare la promozione di programmi incentrati sullo scambio di esperienze e migliori pratiche riguardanti l'istruzione nelle lingue regionali e minoritarie in Europa; incoraggia gli Stati membri ad agevolare lo sviluppo dell'insegnamento nella lingua madre degli alunni e degli studenti;

102.

incoraggia gli Stati membri ad aumentare il livello delle competenze linguistiche utilizzando le buone prassi, ad esempio prevedendo una certificazione ufficiale della conoscenza di una lingua straniera acquisita prima di una determinata età;

103.

invita gli Stati membri e la Commissione a istituire un sistema di borse di studio innovative e flessibili per coltivare il talento e le abilità artistiche e sportive nel campo dell'istruzione e della formazione; sostiene gli Stati membri che si adoperano per introdurre programmi di borse di studio per gli studenti con abilità comprovate negli studi e in ambito sportivo e artistico;

104.

accoglie favorevolmente, a tale riguardo, la comunicazione della Commissione relativa a una nuova agenda per le competenze per l'Europa (COM(2016)0381), che propone soluzioni per gli squilibri tra la domanda e l'offerta nonché le carenze di competenze, oltre a mezzi per la ricerca del giusto sistema di riconoscimento delle competenze; incoraggia gli Stati membri, in tale contesto, a istituire sistemi duali di qualità di istruzione (aventi il massimo valore in termini di crescita personale olistica e in grado di sviluppare le competenze necessarie per l'apprendimento permanente) e di formazione professionale in coordinamento con gli attori locali e regionali, e in linea con le specificità di ciascun sistema d'istruzione; rileva i vantaggi e il crescente interesse suscitato dal sistema di istruzione e formazione professionale ibrido, che combina in egual misura solidi percorsi scolastici e lavorativi;

105.

raccomanda il rafforzamento dell'orientamento scolastico quale strumento essenziale per attraversare in modo flessibile i diversi sistemi educativi arricchendo e aggiornando il proprio patrimonio di conoscenze e competenze;

106.

sostiene e incoraggia l'orientamento scolastico e professionale come imprescindibile compito dell'istruzione per lo sviluppo individuale e sociale delle giovani generazioni;

107.

ritiene che l'imprenditorialità sia un motore per la crescita e la creazione di posti di lavoro nonché un modo per rendere le economie più competitive e innovative, il che contribuisce all'emancipazione delle donne;

108.

evidenzia che l'imprenditoria sociale è un settore in crescita che può rilanciare l'economia e al contempo alleviare le situazioni di privazione ed esclusione sociale e altri problemi a livello sociale; ritiene pertanto che l'educazione all'imprenditorialità dovrebbe comprendere una dimensione sociale e occuparsi di temi quali il commercio equo, le imprese sociali, la responsabilità sociale delle imprese e i modelli di impresa alternativi, come le cooperative, al fine di realizzare un'economia più sociale, inclusiva e sostenibile;

109.

invita gli Stati membri a incentrare i loro sforzi in materia d'istruzione sull'educazione imprenditoriale e finanziaria, sul volontariato e sulla conoscenza delle lingue straniere, nonché a dare priorità a tali competenze nei programmi di istruzione e formazione professionale;

110.

invita la Commissione e gli Stati membri a promuovere le opportunità di lavoro concrete associate all'istruzione e formazione professionale nonché l'importanza di tale istruzione e formazione professionale nel mercato del lavoro;

111.

invita gli Stati membri a elaborare un orientamento professionale che agevoli l'individuazione delle abilità e delle predisposizioni degli alunni e degli studenti e che rafforzi il processo di insegnamento personalizzato;

112.

sottolinea le particolari circostanze educative di bambini e adolescenti i cui genitori viaggiano per lavoro in Europa e invita la Commissione a condurre uno studio volto a mettere in luce la loro situazione specifica in relazione alle sfide cui si trovano dinanzi in termini di istruzione prescolare e scolastica;

113.

raccomanda alla Commissione, ai sensi dell'articolo 349 TFUE, di rafforzare il sostegno agli Stati membri con regioni ultraperiferiche, in modo da migliorare i loro sistemi d'istruzione a tutti i livelli;

114.

incoraggia gli Stati membri e le autorità regionali a valutare periodicamente e monitorare la pertinenza dei programmi, delle strategie e delle politiche di istruzione, tenendo altresì conto del feedback degli insegnanti e dei discenti, per garantire che i sistemi di istruzione continuino a rispondere alle mutevoli esigenze e all'evoluzione della situazione socioeconomica del paese interessato; raccomanda il rafforzamento dei legami tra la politica dell'istruzione e le altre politiche per promuovere e valutare l'efficacia e i risultati delle riforme nel campo dell'istruzione;

115.

ribadisce l'importanza del monitoraggio delle prestazioni e delle valutazioni d'impatto dei programmi dell'Unione rivolti all'occupazione giovanile; sottolinea l'importanza di investimenti efficaci e sostenibili;

116.

si compiace delle attività della Commissione nell'ambito della modernizzazione dei sistemi di istruzione e, in tale contesto, invita gli Stati membri a essere maggiormente coinvolti e impegnati nell'attuazione dei miglioramenti proposti;

117.

incoraggia gli Stati membri, in collaborazione con la Commissione, a sostenere gli istituti di istruzione nel modernizzare i processi di riforma assegnando punti di contatto specializzati a livello nazionale e/o regionale per fornire informazioni, orientamento e assistenza pertinenti;

118.

ribadisce la necessità di creare un ambiente per l'apprendimento che tenga conto dei diritti e degli aspetti di genere affinché gli studenti conoscano e difendano i diritti umani, compresi i diritti delle donne e dei minori, i valori fondamentali e la partecipazione civica, i diritti e le responsabilità dei cittadini, la democrazia e lo Stato di diritto, essendo sicuri della loro identità, sapendo che le loro voci sono ascoltate e sentendosi apprezzati dalle proprie comunità;

Educazione e cura della prima infanzia (ECEC)

119.

invita gli Stati membri a garantire un accesso libero ed equo a un'ECEC di alta qualità e li incoraggia ad adottare le misure necessarie per garantire il rispetto delle condizioni materiali e finanziarie atte ad assicurare che ogni bambino possa accedere all'educazione della prima infanzia senza discriminazioni, nonché a fornire più asili nido e scuole materne per i bambini;

120.

invita la Commissione a valutare l'istituzione di un quadro comune europeo per l'ECEC, basandosi sui principi proposti nel quadro di qualità; è favorevole alla definizione di un parametro europeo per la qualità dell'ECEC da definire in collaborazione con insegnanti e professionisti del settore e conformemente agli indicatori di qualità nazionali o regionali;

121.

ritiene che gli Stati membri debbano compiere maggiori sforzi per fornire incentivi ai responsabili degli istituti preposti alla cura della prima infanzia per la ricerca di informazioni sulla possibilità di elaborare progetti a livello europeo; sottolinea che, in tal modo, i professionisti potranno seguire le innovazioni pedagogiche e rendere l'istruzione prescolare più significativa;

122.

sottolinea l'importanza di non escludere gli istituti per la prima infanzia dallo spazio europeo dell'istruzione; ritiene che i suddetti istituti debbano parimenti promuovere pratiche di scambio di conoscenze fra gli Stati membri, soprattutto per quanto riguarda la condivisione di informazioni nell'attuazione di progetti innovativi;

123.

raccomanda che la cooperazione tra il personale ECEC e gli insegnanti della scuola dell'infanzia sia rafforzata, al fine di migliorare la qualità dell'istruzione e il collegamento tra i livelli di istruzione, preparare i bambini in età prescolastica alla transizione alla scuola elementare e concentrarsi sullo sviluppo del bambino; sottolinea l'importanza delle relazioni tra gli erogatori dell'ECEC e i genitori e i tutori dei bambini, tra il personale scolastico e i bambini e tra i bambini stessi;

124.

incoraggia gli Stati membri ad aumentare il finanziamento dell'ECEC, nonché le iniziative e gli aiuti economici (quali riduzioni fiscali, sovvenzioni o esenzioni) per genitori e tutori, in particolare quelli che provengono da contesti svantaggiati dal punto di vista socioeconomico, per consentire e incoraggiare l'uso da parte loro dei servizi ECEC;

125.

invita gli Stati membri a investire ulteriormente nel personale per attirare a questa carriera un maggior numero di persone in modo da garantire la disponibilità di personale altamente qualificato per l'ECEC;

126.

invita gli Stati membri a riformare e migliorare i loro sistemi nella direzione dell'obiettivo di Barcellona, secondo cui almeno il 33 % dei bambini sotto i 3 anni dovrebbe partecipare a programmi ECEC;

Istruzione scolastica

127.

raccomanda l'attuazione dell'approccio scolastico globale e integrato volto ad accrescere l'inclusione sociale, l'accessibilità, la governance democratica, la qualità e la diversità dell'istruzione, nonché ad affrontare il problema dell'abbandono scolastico e la questione dei giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione (NEET), pur mirando a porre i risultati di apprendimento, le esigenze dei discenti, il loro benessere e la loro partecipazione alla vita scolastica al centro di tutta l'attività; è favorevole alla promozione e al sostegno delle strutture scolastiche democratiche per studenti;

128.

sottolinea che l'elevato numero di NEET, quasi 6,3 milioni di giovani di età compresa tra 15 e 24 anni, potrebbe essere ridotto impedendo l'abbandono scolastico, nonché rendendo gli istituti scolastici più pratici e collegati al loro ambiente locale, sviluppando legami con le imprese e le autorità locali e con le istituzioni sociali e le ONG; è del parere che l'abbandono scolastico, che è una delle ragioni per cui i giovani diventano in seguito NEET, potrebbe essere contrastato affrontando la povertà e l'esclusione sociale; ritiene che sia altresì importante aiutare gli studenti a trovare ciascuno il proprio metodo di apprendimento, anche attraverso corsi online e l'apprendimento misto; plaude all'attuazione di programmi pertinenti e coinvolgenti e di sistemi di orientamento solidi e ben sviluppati con servizi di consulenza e di orientamento di qualità per tutti gli studenti;

129.

sottolinea la necessità di rafforzare le opportunità e le strutture per la collaborazione all'interno e all'esterno della scuola, come la cooperazione interdisciplinare, l'insegnamento di gruppo, i raggruppamenti di scuole e le interazioni con gli attori coinvolti nella definizione e nell'attuazione dei percorsi di apprendimento, tra cui i genitori; rileva l'importanza degli scambi internazionali e dei partenariati scolastici attraverso programmi come Erasmus+ ed eTwinning;

130.

sottolinea che l'istruzione scolastica dovrebbe essere resa più flessibile per poter rispondere meglio alle effettive condizioni di vita degli studenti, ad esempio tramite un maggiore utilizzo delle offerte online, in modo che, tra l'altro, sia anche possibile migliorare le opportunità di apprendimento misto (blended learning);

131.

ritiene che, prima le persone acquisiscono competenze STEAM, maggiori probabilità avranno di avere successo nei loro percorsi scolastici e professionali; incoraggia pertanto un numero maggiore di iniziative nelle discipline STEAM a livello scolastico e, in parallelo, la promozione delle scienze umane e sociali mediante, tra l'altro, il miglioramento e la differenziazione della cooperazione con istituti di istruzione superiore e di ricerca scientifica;

132.

incoraggia la Commissione a sostenere lo sviluppo tra giovani europei delle competenze linguistiche nei contesti di istruzione formale e non formale attraverso l'elaborazione di sistemi pedagogici innovativi multilingue, la condivisione delle migliori prassi pedagogiche multilingue e il rafforzamento delle competenze linguistiche degli insegnanti;

133.

incoraggia gli Stati membri e la Commissione a sostenere le iniziative esistenti e a elaborare e attuare politiche globali in materia di istruzione inclusiva e strategie intese a rispondere alle esigenze specifiche, a promuovere i diritti dei gruppi più vulnerabili, a creare un ambiente di apprendimento più inclusivo e promuovere l'apertura e l'impegno; invita la Commissione, unitamente all'Agenzia europea per i bisogni educativi speciali e l'istruzione inclusiva, a elaborare metodi innovativi e strumenti educativi per promuovere l'inclusione e rispondere alle esigenze dei singoli alunni;

134.

raccomanda agli Stati membri di integrare la conoscenza dell'UE nei programmi scolastici superiori per consentire agli studenti di apprendere il funzionamento dell'Unione, la sua storia e il valore della cittadinanza europea;

135.

pone in rilievo l'importanza di includere e promuovere nei programmi scolastici e nei contenuti didattici informazioni sulla storia dell'emancipazione delle donne, in particolare del suffragio femminile, anche in occasione di anniversari simbolici (ad esempio in occasione del centenario dell'ottenimento del diritto di voto da parte delle donne in Polonia e Germania, che ricorre nel 2018) al fine di sensibilizzare e promuovere i diritti delle donne nel contesto dell'istruzione;

136.

sottolinea l'importanza dell'educazione sanitaria e relazionale, che deve includere l'insegnamento a bambini e giovani di rapporti basati sulla parità, sul consenso, sul rispetto e sulla reciprocità, oltre all'insegnamento dei diritti delle donne e delle ragazze, compresa la salute riproduttiva e sessuale e i relativi diritti, quale strumento per combattere gli stereotipi, prevenire la violenza di genere e promuovere il benessere;

137.

incoraggia corsi di formazione della Croce Rossa nelle scuole per studenti, insegnanti e personale non docente per contribuire a far conoscere le competenze essenziali di primo intervento e poter agire in caso di emergenza;

138.

invita la Commissione e gli Stati membri a elaborare un piano pilota per sostenere gli scambi di studenti dell'istruzione secondaria affinché trascorrano almeno la metà di un anno accademico in un altro Stato membro;

139.

invita gli Stati membri a limitare al minimo necessario l'uso di prove standardizzate quali strumenti per valutare il livello di conoscenze e competenze acquisite;

140.

incoraggia gli Stati membri a considerare l'adozione di misure in grado di garantire il riconoscimento dei periodi di studio trascorsi all'estero durante i quali non si consegue un diploma o una qualifica; invita, a tale riguardo, la Commissione a proporre orientamenti per il riconoscimento dei periodi di studio trascorsi all'estero, tenendo conto delle migliori pratiche esistenti degli Stati membri, del principio della conoscenza reciproca tra diversi sistemi di istruzione, dell'approccio basato sulle competenze chiave, nonché delle specificità delle culture e dei sistemi nazionali di istruzione;

141.

invita la Commissione, gli Stati membri e le autorità regionali ad affrontare il problema del bullismo, del cyberbullismo, delle molestie, della dipendenza e della violenza, attraverso l'elaborazione, a livello scolastico e in cooperazione con i diretti beneficiari e tutte le parti interessate (in particolare insegnanti, associazioni di genitori, ONG specializzate), di programmi di prevenzione e campagne di sensibilizzazione a favore dell'inclusione;

142.

raccomanda agli Stati membri, ai loro istituti di istruzione e alla Commissione di promuovere più attivamente la pratica sportiva tra gli studenti;

Istruzione superiore

143.

chiede di creare uno spazio europeo dell'istruzione avvalendosi del potenziale dei quadri esistenti, ad esempio lo Spazio europeo della ricerca, l'Unione dell'innovazione, lo Spazio europeo dell'istruzione superiore, per favorirne il rafforzamento e il completamento reciproco;

144.

incoraggia gli Stati membri a investire almeno il 2 % del loro PIL nell'istruzione superiore e a conformarsi al parametro UE di investire il 3 % del PIL dell'Unione nella ricerca e nello sviluppo entro il 2020;

145.

invita gli Stati membri e le autorità regionali, nell'utilizzo delle risorse nazionali e regionali nonché nell'assegnazione dei fondi strutturali e di investimento europei, a dare priorità ai programmi di istruzione che favoriscano la cooperazione tra l'istruzione superiore, il mondo del lavoro, l'industria, le comunità di ricerca e la società nel suo insieme;

146.

invita gli Stati membri a promuovere una mobilità di studenti, tirocinanti, apprendisti insegnanti, ricercatori e personale amministrativo più inclusiva e accessibile, poiché essa contribuisce al loro sviluppo personale e professionale nonché alla maggiore qualità dell'apprendimento, dell'insegnamento, della ricerca e dell'amministrazione; è favorevole ad agevolare la mobilità per tutti, mediante, tra le altre misure, un facile riconoscimento di crediti, titoli di studio e qualifiche ottenuti all'estero, un'adeguata assistenza economica e personale, garanzie di diritti sociali e, se del caso, l'integrazione della mobilità educativa nei programmi di istruzione; prende atto, a tale riguardo, delle nuove iniziative della Commissione, tra cui l'eCard per agevolare la mobilità degli studenti a livello transfrontaliero;

147.

ritiene necessario aumentare i finanziamenti dedicati alla mobilità di docenti e ricercatori, prevedendo borse di studio/ricerca accanto ai rimborsi spese, allungare i periodi di permanenza all'estero, semplificare i procedimenti autorizzativi e valorizzare le forme di co-tutela del docente/ricercatore;

148.

invita la Commissione a incoraggiare gli Stati membri a rafforzare la mobilità per l'istruzione destinata agli adulti, già compresa nel programma Erasmus+;

149.

sottolinea l'importanza di garantire il riconoscimento transfrontaliero reciproco e la compatibilità delle qualifiche e dei titoli accademici, rafforzando il sistema di certificazione della qualità a livello di UE e in tutti i paesi che hanno aderito allo spazio europeo dell'istruzione superiore;

150.

sottolinea la necessità di elaborare strategie globali e strumenti adeguati per determinare la qualità di nuove modalità di insegnamento e apprendimento, per esempio l'apprendimento online (e-learning), corsi online aperti e di massa (MOOC) e risorse ad accesso aperto; riconosce, in questo contesto, il ruolo dell'Associazione europea per la garanzia della qualità nell'istruzione superiore (ENQA) e di altre reti europee pertinenti nel contribuire all'introduzione della garanzia della qualità;

151.

invita la Commissione e gli Stati membri a promuovere la nuova agenda dell'UE per l'istruzione superiore presso gli IIS, gli enti regionali e locali e i datori di lavoro, nell'ottica di rispondere alle esigenze e alle sfide degli IIS e degli studenti, creare legami con gli attori locali e regionali, raggiungere le comunità locali, promuovere lo sviluppo e l'innovazione locali e regionali, creare sistemi di istruzione superiore inclusivi e connessi, rafforzare la collaborazione con il mondo del lavoro e soddisfare le esigenze regionali in termini di competenze; incoraggia inoltre gli IIS a partecipare maggiormente allo sviluppo locale e regionale impegnandosi in progetti comunitari di cooperazione, tra le altre azioni;

152.

chiede di onorare l'impegno della nuova agenda per le competenze che consiste, tra l'altro, nel sostenere gli sforzi degli Stati membri volti a migliorare le informazioni sull'andamento dei laureati nel mercato del lavoro; accoglie con favore, in tale contesto, la proposta di istituzione entro il 2020 di un sistema europeo di monitoraggio dei loro percorsi di carriera; ritiene che le informazioni sui percorsi successivi alla laurea e la raccolta di dati precisi e pertinenti (non solo a livello nazionale ma anche a livello di Unione) siano essenziali al fine di garantire la qualità e sviluppare un'istruzione di qualità;

153.

incoraggia la Commissione ad aumentare i propri sforzi per ridurre il divario in termini di ricerca e innovazione tra gli Stati membri e le regioni proponendo nuove iniziative nell'ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie (MSCA) nonché per sostenere la combinazione delle attività di ricerca e insegnamento per i beneficiari delle azioni MSCA che si preparano a una carriera accademica;

154.

suggerisce che la coalizione UE STE(A)M debba comprendere un'ampia gamma di discipline per preparare gli studenti a vivere e lavorare in una realtà in dinamico cambiamento;

155.

sostiene l'assegnazione dei crediti agli studenti, nell'ambito del Sistema europeo di trasferimento e accumulo dei crediti (ECTS), per le attività di volontariato comunitarie quale mezzo per contribuire allo sviluppo professionale e personale degli studenti;

156.

sottolinea che i programmi di cooperazione internazionale, la diplomazia culturale e il dialogo politico con paesi terzi nel settore dell'istruzione superiore non solo consentono una più libera diffusione delle conoscenze, ma contribuiscono altresì ad accrescere la qualità e il prestigio internazionale dell'istruzione superiore europea, potenziando nel contempo la ricerca e l'innovazione, promuovendo la mobilità e il dialogo interculturale e incentivando lo sviluppo internazionale conformemente agli obiettivi dell'UE in materia di azione esterna;

157.

è del parere che sistemi di istruzione lungimiranti debbano comprendere l'apprendimento per la sostenibilità e il consolidamento della pace e fare parte di una riflessione più ampia sull'alfabetizzazione professionale nel contesto della crescente digitalizzazione e robotizzazione delle società europee, concentrandosi non solo sulla crescita economica ma anche sullo sviluppo personale, sul miglioramento della salute e sul benessere degli studenti;

158.

invita gli Stati membri a promuovere la cooperazione tra istituti di istruzione e mondo del lavoro per preparare meglio i discenti all'ingresso nel mercato del lavoro, nonché ad adottare misure sulla necessità di affrontare lo squilibrio di competenze e le carenze di competenze; incoraggia, a tale riguardo, l'inclusione di tirocini di elevata qualità e pertinenti, riconosciuti mediante i crediti ECTS, nell'ambito dei programmi di istruzione superiore e formazione professionale, la cooperazione tra gli istituti di istruzione superiore, il mondo del lavoro, il settore della ricerca e gli attori economici locali e regionali nella creazione di sistemi duali di istruzione e formazione professionale, l'orientamento professionale, gli apprendistati, i tirocini, la formazione basata sulla realtà, che dovrebbero far parte dei programmi di formazione professionale e di istruzione superiore; chiede inoltre agli Stati membri di garantire il diritto di tutti i giovani dell'UE a ricevere un'offerta di lavoro, di apprendistato, di ulteriore formazione o di lavoro e formazione associati;

159.

ritiene che per garantire la fornitura di apprendistati o tirocini di qualità sia essenziale l'esistenza di contratti che stabiliscano i ruoli e le responsabilità di tutte le parti e specifichino la durata, gli obiettivi di apprendimento e i compiti corrispondenti a competenze ben definite da sviluppare, lo status occupazionale, un compenso/una remunerazione adeguati anche per gli straordinari, la protezione sociale e i sistemi di sicurezza sociali previsti dalla legge nazionale vigente, dai contratti collettivi o da entrambi;

160.

sottolinea la necessità di offrire contenuti di apprendimento e formazione idonei nonché condizioni di lavoro dignitose per i tirocini e gli apprendistati, al fine di garantire il loro ruolo essenziale nella transizione dall'istruzione alla vita professionale; sottolinea che i tirocini e gli apprendistati non dovrebbero mai essere utilizzati in sostituzione dei posti di lavoro, né si dovrebbe mai ricorrere a tirocinanti e apprendisti come manodopera a basso costo o addirittura gratuita;

161.

suggerisce che le università e i centri di formazione garantiscano una formazione iniziale e continua degli insegnanti preposti all'istruzione professionale, con il contributo di specialisti dei settori di lavoro corrispondenti alle specializzazioni dei corsi professionali;

L'insegnante come garante di un insegnamento di qualità

162.

invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere gli insegnanti nell'inserimento dell'innovazione e della tecnologia nell'ambito dell'insegnamento mediante il miglioramento delle competenze digitali degli insegnanti nonché la garanzia di risorse e sostegno pertinenti, ad esempio mediante una maggiore offerta di corsi di aggiornamento e lo sviluppo di comunità online, risorse didattiche aperte e corsi;

163.

sostiene la creazione dell'accademia dell'insegnamento e dell'apprendimento, come opportunità complementare offerta agli insegnanti per la formazione e lo scambio delle migliori pratiche a livello europeo e quale centro per lo scambio online, la condivisione di esperienze e l'apprendimento reciproco nonché luogo di riunioni periodiche sotto forma di laboratori, seminari e conferenze per promuovere la collaborazione degli insegnanti, migliorare la qualità dell'insegnamento e incentivare lo sviluppo professionale degli insegnanti; invita la Commissione a proporre un progetto per la creazione di tale accademia, basata anche sul know-how dell'accademia europea Schoolnet;

164.

ricorda l'importanza della formazione pedagogica per il corpo docente negli IIS e di considerare le competenze pedagogiche almeno tanto importanti quanto le competenze di ricerca nella procedura di assunzione; mette in risalto il ruolo dell'istruzione basata sulla ricerca e della ricerca pedagogica quali strumenti atti a stimolare un approccio incentrato sullo studente nei confronti dell'apprendimento e dell'insegnamento, incoraggiare l'apprendimento attivo, potenziare lo sviluppo delle competenze e migliorare la metodologia didattica;

165.

invita gli Stati membri a introdurre incentivi per invogliare e motivare i giovani e gli insegnanti qualificati a entrare e lavorare nel sistema d'istruzione;

166.

evidenzia la necessità di riconoscere lo status professionale del personale ECEC;

167.

chiede un sostegno a favore degli insegnanti che tengono corsi multilingue, poiché rappresentano un fattore importante nell'internazionalizzazione dell'istruzione;

168.

evidenzia il ruolo dell'apprendimento interculturale nell'ambito dell'istruzione degli insegnanti onde potenziare le competenze interculturali di questi ultimi, al fine di promuovere la cultura europea e i valori comuni nonché la dimensione europea dell’insegnamento; osserva che le competenze interculturali sono essenziali per lavorare in società sempre più diverse e per promuovere l'internazionalizzazione delle scuole;

169.

ritiene che sia necessario creare sinergie tra la conoscenza degli insegnanti e il potenziale tecnologico degli alunni per ottimizzare i risultati di apprendimento;

170.

è favorevole all'inserimento di tirocini, guidati da tutori formati, nell'intero corso di studi degli insegnanti;

171.

incoraggia gli insegnanti e i dirigenti scolastici a promuovere e assumere un ruolo di guida nell'attuazione dell'innovazione nell'ambiente scolastico e nella promozione del relativo sviluppo;

172.

incoraggia gli IIS a privilegiare, sostenere e ricompensare il miglioramento e l'aggiornamento della conoscenza pedagogica dei ricercatori e dei docenti degli istituti di istruzione superiore, ivi comprese possibilità educative offerte dalla tecnologia moderna quale mezzo per rafforzare i risultati scolastici dello studente e l'efficacia dell'insegnamento;

173.

sostiene lo sviluppo di tecniche di insegnamento e norme nel campo dell'istruzione nuove, innovative e ambiziose per rispondere meglio alle esigenze degli studenti e degli IIS, nonché alle sfide di un mondo in rapido cambiamento;

o

o o

174.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

(1)  GU C 183 del 14.6.2014, pag. 22.

(2)  GU C 183 del 14.6.2014, pag. 30.

(3)  GU C 398 del 22.12.2012, pag. 1.

(4)  GU C 172 del 27.5.2015, pag. 17.

(5)  Testi approvati, P8_TA(2017)0360.

(6)  GU C 417 del 15.12.2015, pag. 25.

(7)  GU L 347 del 20.12.2013, pag. 50.

(8)  GU C 346 del 21.9.2016, pag. 2.

(9)  Testi approvati, P8_TA(2017)0018.

(10)  GU C 484 del 24.12.2016, pag. 1.

(11)  GU C 398 del 22.12.2012, pag. 1.

(12)  http://www.socialsummit17.se/wp-content/uploads/2017/11/Concluding-report-Gothenburg-summit.pdf

(13)  https://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/educ/122123.pdf

(14)  GU C 104 del 16.4.1984, pag. 69.

(15)  GU C 135 del 26.5.2010, pag. 12.

(16)  Testi approvati, P8_TA(2017)0303.

(17)  http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Gender_statistics

(18)  http://www.cedefop.europa.eu/en/publications-and-resources/publications/3072, https://www.eurofound.europa.eu/sites/default/files/ef_publication/field_ef_document/ef1502en_0.pdf


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