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Document 52017IR3215

Parere del Comitato europeo delle regioni — Il futuro del programma COSME dopo il 2020: la prospettiva regionale e locale

OJ C 176, 23.5.2018, p. 10–14 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

23.5.2018   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 176/10


Parere del Comitato europeo delle regioni — Il futuro del programma COSME dopo il 2020: la prospettiva regionale e locale

(2018/C 176/04)

Relatore:

Robert Sorin Negoiţă (RO/PSE), presidente della circoscrizione 3 di Bucarest

RACCOMANDAZIONI POLITICHE

IL COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI

1.

invita la Commissione europea ad assicurare, per il periodo successivo al 2020, un quadro di sostegno stabile e prevedibile per le PMI creando un programma rinnovato e rafforzato che sostituisca il programma per la competitività delle imprese e le PMI (COSME) e tenga conto delle esigenze dei diversi tipi di PMI nei diversi territori dell’UE;

2.

sottolinea la mancanza di consapevolezza, sia tra le imprese che tra gli intermediari finanziari in molti territori dell’UE, riguardo agli strumenti finanziari disponibili nel quadro del programma COSME; propone pertanto di rafforzare le azioni informative e divulgative sugli strumenti disponibili, rivolte a tutte le realtà territoriali dell’UE;

3.

evidenzia la necessità di destinare risorse sufficienti per agevolare l’accesso ai finanziamenti da parte della gamma più ampia possibile di piccole imprese presenti in territori differenti; è del parere che la promozione di partenariati pubblico-privati tra gli intermediari finanziari e gli attori regionali e locali per l’attuazione congiunta di strumenti finanziari mirati, che completerebbero gli attuali strumenti di garanzia e finanziamento con capitale di rischio, potrebbe contribuire al conseguimento dell’obiettivo a lungo termine di generare una crescita e un’occupazione sostenibili;

4.

esprime compiacimento per l’iniziativa EEN (rete Enterprise Europe) e ne caldeggia con convinzione la prosecuzione, l’estensione e il potenziamento nel quadro del programma che sostituirà il COSME; sottolinea che la rete EEN manca di copertura e visibilità, soprattutto in certi paesi, in talune regioni rurali e remote, nonché nelle zone meno densamente popolate; propone pertanto che la rete dei punti di contatto EEN venga estesa per assicurare la più ampia copertura territoriale possibile;

5.

suggerisce di attribuire la priorità, nel quadro del programma che sostituirà il COSME, ad obiettivi quali la promozione dell’imprenditorialità in tutti i settori e in diversi tipi di territorio (comprese le regioni in ritardo di sviluppo, le regioni periferiche e le aree suburbane) e il rafforzamento degli ecosistemi imprenditoriali regionali attraverso il sostegno alla mappatura di tali ecosistemi e il collegamento tra le regioni più avanzate e quelle ancora in ritardo;

6.

ritiene che nel prossimo periodo di programmazione si dovranno migliorare la trasparenza e le sinergie tra i diversi strumenti dell’UE a sostegno delle PMI; invita pertanto la Commissione europea a definire con precisione la funzione e la portata di ogni strumento a sostegno delle PMI e degli imprenditori, allo scopo di evitare la creazione di strutture parallele, e ad assicurare che i beneficiari e gli intermediari finanziari possano accedere facilmente alle informazioni relative all’intera gamma di strumenti a disposizione;

7.

ritiene opportuno prendere in considerazione risorse supplementari per il programma COSME (1), considerando che la domanda stimata per lo strumento di garanzia dei prestiti (LGF) del programma è di proporzioni tali che anche l’aumento degli stanziamenti per questo strumento (previsto nel quadro del FEIS 2.0) potrebbe rivelarsi insufficiente;

8.

ritiene che la comunicazione della Commissione sull’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato concessi sotto forma di garanzie debba essere riveduta. L’attuale livello di tassazione minima stabilito dalla comunicazione è effettivamente abbastanza elevato a paragone degli attuali tassi d’interesse per i prestiti;

9.

propone che gli strumenti finanziari che offrono una protezione parziale contro il rischio di credito nell’ambito dell’LGF del programma COSME forniscano fino all’80 % di protezione. In mancanza di questa garanzia, le PMI non porterebbero avanti molti dei loro progetti, e si verrebbe a creare una situazione di investimento subottimale. Le garanzie sono concepite per fornire una soluzione che corrisponda ai modelli aziendali delle PMI, permettendo loro di realizzare una crescita sostenibile nel lungo termine;

10.

ritiene necessario chiarire che il finanziamento a titolo del programma COSME può essere combinato con altri fondi dell’UE;

11.

osserva che la soglia fissata a 150 000 EUR, che è l’ammontare di credito oltre il quale occorre verificare se l’impresa considerata sia ammissibile a un finanziamento a titolo del programma Orizzonte 2020, dovrebbe essere portata a 500 000 EUR. Allo stesso tempo, il termine minimo di un anno per la scadenza del credito andrebbe ridotto, mentre il termine massimo dovrebbe essere superiore a 10 anni;

12.

riconosce che, per quanto concerne gli imprenditori attivi in settori in crescita che sono alla ricerca di capitale di rischio, ma intendono mantenere il controllo della propria impresa, è stato evidenziato che gli investitori informali (i cosiddetti business angel) non possono rappresentare una soluzione;

13.

considera che il sostegno offerto dal COSME, per il tramite del Fondo europeo per gli investimenti (FEI), agli intermediari finanziari privati potrebbe essere integrato con il sostegno fornito dai fondi regionali di investimento finanziario che potrebbero essere gestiti da organismi territoriali, oppure dalle agenzie per lo sviluppo regionale. Varie regioni potrebbero unire le loro forze allo scopo di creare fondi d’investimento a finalità generale;

14.

è dell’avviso che, per sostenere l’ambiente imprenditoriale, sia necessario coordinare in modo efficiente i programmi locali, regionali, nazionali ed europei destinati alle imprese, nonché assicurare l’uniformità delle regolamentazioni sull’ambiente imprenditoriale applicate negli Stati membri;

15.

ritiene che vada riservata un’attenzione maggiore alle iniziative attuate dagli enti locali e regionali per stimolare l’imprenditorialità e la creazione di PMI, e che occorra adottare misure per rafforzare il ruolo svolto dagli enti locali e regionali nel sostenere il contesto imprenditoriale e nello sviluppare i partenariati tra il settore pubblico e quello privato.

Sostegno per le PMI e gli imprenditori dopo il 2020

16.

sottolinea che le PMI, le imprese in fase di avviamento (start-up) e quelle in espansione (scale-up) rappresentano i motori principali dell’Europa non solo per generare crescita e posti di lavoro, ma anche per creare un’occupazione stabile a livello locale, rafforzando in tal modo il tessuto sociale ed economico dei loro territori;

17.

sottolinea la necessità di rafforzare gli ecosistemi imprenditoriali europei attraverso l’offerta di sostegno mirato alle PMI e alle imprese in fase di avviamento o espansione, nel quadro di una politica europea a favore delle PMI che sia coerente, efficiente e pensata in funzione dei risultati;

18.

mette in risalto l’esigenza di completare questo quadro di sostegno con un meccanismo che assicuri l’integrazione dei principi della governance multilivello e multipartecipativa nella politica dell’UE a favore delle PMI; rinnova pertanto il proprio invito, formulato nel parere sul tema Regolamentazione intelligente per le PMI  (2), a prevedere la partecipazione ufficiale e sistematica di rappresentanti regionali e locali delle PMI all’apposita rete (SME Envoys network), che funge da principale strumento di governance della politica dell’UE a favore delle PMI.

Accesso ai finanziamenti

19.

mette in evidenza che la parte più consistente della dotazione di bilancio del programma COSME è destinata a facilitare l’accesso delle PMI ai finanziamenti; ritiene che il futuro programma a sostegno delle PMI debba continuare a perseguire l’obiettivo prioritario di colmare il deficit di finanziamento di queste imprese;

20.

chiede, tuttavia, di prestare particolare attenzione al fine di assicurare che il programma successivo al COSME possa far fronte al fabbisogno di finanziamenti da parte dell’intero ventaglio di PMI attive nei diversi territori dell’UE, comprese le PMI tradizionali, gli imprenditori individuali e le microimprese, nonché le imprese in fase di avviamento o espansione in rapida crescita;

21.

ritiene che il programma successivo al COSME debba tener conto dell’attuale contesto post-crisi, in cui la creazione di posti di lavoro va ancora a rilento rispetto alla ripresa del PIL, e debba badare in particolare a sostenere la creazione di occupazione nelle PMI e nelle microimprese;

22.

evidenzia la necessità di destinare risorse sufficienti ad agevolare l’accesso ai finanziamenti da parte della gamma più ampia possibile di imprese presenti in territori diversi (comprese le PMI tradizionali, le microimprese, le cooperative e le imprese dell’economia sociale) durante le diverse fasi di sviluppo imprenditoriale;

23.

sottolinea che molti imprenditori potenziali non dispongono delle necessarie informazioni e delle basilari competenze imprenditoriali che sono indispensabili per costituire una società; propone di aiutare questi imprenditori potenziali mediante offerte di sostegno in una fase precoce che forniscano una formazione mirata su misura prima dell’avvio della loro attività;

24.

rinnova la propria proposta, formulata nel parere sul tema Regolamentazione intelligente per le PMI  (3), di creare un sistema europeo «Take one» per incoraggiare l’assunzione di un primo dipendente da parte di un’impresa individuale o di una microimpresa mediante incentivi finanziari e norme flessibili, che potrebbe essere finanziato attraverso il programma COSME;

25.

rileva che l’LGF è tuttora essenziale per aiutare le PMI ad accedere ai finanziamenti; chiede che lo strumento di garanzia nel quadro del programma successivo al COSME sia dotato di risorse adeguate per far fronte al fabbisogno di finanziamento delle PMI; ritiene che tale strumento non debba prevedere restrizioni, ma rimanere disponibile per diversi tipi di impresa; è dell’avviso che il rafforzamento degli istituti di garanzia e il loro inserimento nelle catene creditizie possa contribuire a facilitare l’accesso delle PMI ai finanziamenti; propone pertanto di associare gli istituti di garanzia alla concezione e attuazione di strumenti di garanzia nel quadro del programma che sostituirà il COSME;

26.

sottolinea che il ricorso al venture capital e ad altre forme di finanziamento con capitale di rischio è perlopiù diffuso nelle grandi aree urbane e metropolitane; evidenzia inoltre che il numero limitato di intermediari finanziari che operano attualmente nel quadro dello Strumento di capitale proprio per la crescita (EFG) del COSME e la loro ristretta focalizzazione settoriale possono costituire un ostacolo che impedisce alle imprese in fase di avviamento e crescita di accedere ai finanziamenti previsti nel quadro dell’EFG;

27.

propone pertanto di esaminare in che modo l’attuale approccio, modellato esclusivamente in funzione della domanda, potrebbe essere integrato con uno strumento di capitale di rischio, basato sulla gestione condivisa delle risorse, che eventualmente coinvolga gli enti regionali e locali, le agenzie di sviluppo e le banche nel quadro del programma che sostituirà il COSME, allo scopo di assicurare un maggiore equilibrio nella disponibilità di capitale di rischio in tutti i territori dell’UE;

28.

ritiene che le forme alternative di finanziamento — come il finanziamento e investimento collettivo (crowd-funding e crowd-investing) e il prestito tra pari (peer-lending) — possano rivelarsi strumenti utili per migliorare l’accesso al credito e sostenere le imprese innovative; raccomanda che il programma successivo al COSME crei un quadro di riferimento chiaro per l’applicazione degli strumenti finanziari tramite finanziamenti alternativi;

29.

propone la costituzione di un gruppo di esperti in materia di finanziamenti alternativi, tra cui gli addetti ai lavori del livello regionale e locale, che offra spunti e orientamenti per creare tale quadro di riferimento e per assicurare che vengano affrontate le diverse esigenze degli imprenditori e delle imprese in fase di avviamento o espansione che sono attive nei differenti ecosistemi imprenditoriali a livello regionale e locale.

Accesso ai mercati

30.

è dell’avviso che le azioni su scala UE a sostegno dell’internazionalizzazione delle PMI europee possano e debbano apportare un valore aggiunto reale alle PMI europee che desiderino espandersi a livello transfrontaliero; sottolinea che tali azioni devono essere complementari alle iniziative esistenti a livello locale, regionale e nazionale, per evitare sovrapposizioni e creare un corpus di misure organico e coerente;

31.

a tale riguardo esprime compiacimento per l’iniziativa EEN (rete Enterprise Europe), che è cofinanziata nel quadro del programma COSME e offre alle PMI europee servizi di consulenza non solo in vista di un’espansione sia all’interno dell’UE che al di là delle sue frontiere, ma anche in materia di sviluppo e agevolazione delle innovazioni, compreso l’accesso ai finanziamenti; ne caldeggia pertanto con convinzione la prosecuzione, l’estensione e il potenziamento nel quadro del programma che sostituirà l’attuale COSME, anche in previsione dell’uscita del Regno Unito dall’UE;

32.

mette in risalto la forte dimensione locale e regionale dei punti di contatto della rete EEN, che sono perlopiù costituiti da agenzie per lo sviluppo regionale, l’imprenditoria e l’innovazione, da camere di commercio e industria regionali, nonché da cluster e università, tutti profondamente radicati nella realtà locale e a stretto contatto con le PMI locali;

33.

sottolinea che gli enti locali e regionali hanno un importante ruolo da svolgere nell’aiutare le proprie PMI a far fronte alla concorrenza, ad accedere ai mercati esteri e a trovare nuovi partner d’affari sia all’interno dell’UE che in paesi terzi;

34.

evidenzia che il programma successivo al COSME dovrebbe assicurare che la rete EEN continui ad essere fortemente legata agli ecosistemi imprenditoriali locali e regionali, e che venga instaurata una stretta collaborazione con le parti interessate a livello territoriale, compresi gli enti locali e regionali.

Incoraggiamento dell’imprenditorialità

35.

esprime compiacimento per la concezione e i risultati del programma Erasmus per giovani imprenditori, finanziato nel quadro dell’attuale programma COSME, e ne raccomanda la prosecuzione nel quadro del programma successivo;

36.

propone di affiancare ai consulenti per le imprese in espansione, previsti dall’Iniziativa Start-up e scale-up nel quadro dei servizi di consulenza forniti dalla EEN, una rete di promotori regionali e locali per questo tipo di imprese, che potrebbe anche costituire il punto di partenza per partenariati interregionali tra imprese in espansione che offrano servizi di incontro tra imprese e favoriscano la cooperazione interregionale e gli investimenti transfrontalieri;

37.

invita a rafforzare l’offerta di servizi di consulenza e di informazioni da parte della rete EEN per quel che concerne l’accesso agli appalti pubblici transfrontalieri e le opportunità di trasferimento transfrontaliero delle imprese;

38.

sottolinea la necessità di garantire un sostegno sufficiente alle PMI nel prossimo quadro finanziario pluriennale dopo il 2020, rafforzando la complementarità ed evitando le sovrapposizioni tra i diversi strumenti di finanziamento per le PMI che sono messi a disposizione dalla Commissione e dal gruppo BEI.

Il programma COSME nel contesto degli altri programmi dell’UE

39.

sottolinea che le risorse finanziarie attualmente assegnate al programma COSME, pari a meno dello 0,3 % del bilancio dell’UE, non tengono conto del ruolo fondamentale svolto dalle PMI e dagli imprenditori nel generare crescita e occupazione; riconosce tuttavia che anche altri programmi dell’UE dispongono di linee di finanziamento per sostenere l’accesso delle PMI al credito;

40.

vista la consistente dotazione finanziaria assegnata per sostenere le PMI nel quadro dell’attuale obiettivo tematico 3 dei fondi SIE (Competitività delle PMI), afferma che è essenziale un coordinamento tra il programma successivo al COSME e tali fondi. Nell’interesse di un migliore coordinamento tra questi strumenti, raccomanda pertanto di costituire un gruppo direttivo per le PMI che coinvolga i pertinenti servizi della Commissione e il CdR nella sua veste di rappresentante istituzionale degli enti locali e regionali a livello europeo;

41.

propone di introdurre sportelli unici che forniscano informazioni e permettano l’accesso a tutti i pertinenti strumenti dell’UE che sono disponibili nel quadro dei vari fondi e programmi rivolti alle PMI e agli imprenditori; ritiene che la rete EEN, se estesa e potenziata, possa assolvere questa funzione sul campo;

42.

invita la Commissione sia a semplificare l’accesso agli strumenti finanziari offerti dai singoli programmi che a combinare il sostegno fornito dal COSME, o dal programma che lo sostituirà, con le risorse provenienti da altri fondi e programmi; ribadisce la propria preoccupazione, già espressa nel parere sul tema Regolamentazione intelligente per le PMI  (4), per le strozzature dovute a requisiti incoerenti e a definizioni contraddittorie nelle diverse politiche settoriali dell’UE.

Bruxelles, 31 gennaio 2018

Il presidente del Comitato europeo delle regioni

Karl-Heinz LAMBERTZ


(1)  Cfr., per esempio, Ewa Chomicz: EU budget post-Brexit — Confronting reality, exploring viable solutions (Il bilancio dell’UE dopo l’uscita del Regno Unito dall’UE — Confrontarsi con la realtà: esplorare le soluzioni praticabili), Bruxelles, Centro di politica europea, marzo 2017, pagg. 5-6 e 25-26 (versione online); Jörg Haas ed Eulalia Rubio, Brexit and the EU Budget: Threat or Opportunity? (La Brexit e il bilancio dell’UE: rischio od opportunità?), Berlino, Istituto Delors, gennaio 2017, pagg. 8-18.

(2)  Parere del CdR (ECON-VI/020) sul tema Regolamentazione intelligente per le PMI (relatore: Christian Buchmann, AT/PPE), punto 8.

(3)  Parere del CdR (ECON-VI/020) sul tema Regolamentazione intelligente per le PMI (relatore: Christian Buchmann, AT/PPE), punto 48.

(4)  Parere del CdR (ECON-VI/020) sul tema Regolamentazione intelligente per le PMI (relatore: Christian Buchmann, AT/PPE), punto 14.


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