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Document 52017DC0160

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Terza relazione annuale sull'attuazione della parte IV dell'accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America centrale, dall'altra

COM/2017/0160 final

Bruxelles, 5.4.2017

COM(2017) 160 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Terza relazione annuale sull'attuazione della parte IV dell'accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America centrale, dall'altra


RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Terza relazione annuale sull'attuazione della parte IV dell'accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America centrale, dall'altra

1.Introduzione

Il 2016 è stato il terzo anno di attuazione del pilastro commerciale (parte IV) dell'accordo di associazione UE-America centrale, che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America centrale, dall'altra (di seguito "l'accordo") 1 . A norma dell'articolo 13 del regolamento (UE) n. 20/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2013, recante attuazione della clausola bilaterale di salvaguardia e del meccanismo di stabilizzazione per le banane previsti dall'accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America centrale, dall'altra 2 (di seguito "il regolamento"), la Commissione è tenuta a presentare al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione annuale. La presente relazione è intesa a soddisfare tale prescrizione.

2.VALUTAZIONE COMPLESSIVA: EVOLUZIONE DEGLI SCAMBI

2.1.    Metodologia

In linea con la metodologia cui si è fatto ricorso nelle precedenti relazioni sull'attuazione dell'accordo 3 , le importazioni dell'UE sono calcolate secondo i dati EUROSTAT dell'ottobre 2016, mentre le esportazioni dell'UE in America centrale sono basate sulle statistiche centroamericane. Poiché queste ultime sono espresse in dollari USA, sono state convertite in euro applicando il tasso di cambio annuale utilizzato da Eurostat 4 .

Ovviamente le cause della fluttuazione dei flussi commerciali sono riconducibili a molteplici fattori e non possono essere attribuite esclusivamente all'esistenza dell'accordo o allo stato di avanzamento della sua attuazione.

2.2.    Evoluzione dei flussi commerciali globali (merci) con l'America centrale

Sulla scorta delle statistiche presentate dal segretariato per l'integrazione economica centroamericana (SIECA), dal 2014 al 2015 i flussi commerciali tra i paesi centroamericani e il resto del mondo si sono ridotti del 6%; nello stesso periodo i flussi commerciali dell'UE con il resto del mondo sono aumentati del 3,6% (EUROSTAT). Nel quadro di tale ampio scenario, gli scambi bilaterali tra l'UE e l'America centrale si sono rivelati piuttosto stabili: i flussi commerciali totali tra le due regioni sono diminuiti solo moderatamente (dello 0,7%), attestandosi a 10,5 miliardi di EUR. La bilancia commerciale dell'UE con l'America centrale ha evidenziato un saldo positivo di 162 milioni di EUR nel 2015 (dopo aver registrato un disavanzo di 853 milioni di EUR nell'anno precedente).

Flusso commerciale tra l'UE e l'America centrale e crescita annuale

(in milioni di EUR - 2015)

Paese  

Esportazioni dell'UE(*)

Importazioni dell'UE(**)

Flusso totale

Costa Rica

1 312

23,1%

2 250

-40,4%

3 562

-35%

Guatemala

1 194

22,3%

865

25%

2 059

23,3%

Honduras

592

29,1%

1 015

20,5%

1 606

24%

Nicaragua

379

54,2%

326

14,5%

705

32%

Panama

1 278

8,2%

555

26,1%

1 833

13%

El Salvador

603

29,8%

195

5,5%

798

23%

TOTALE

5 358

22%

5 196

-16,8%

10 526

-0,7%

*Dati sulle esportazioni basati sulle statistiche comunicate da ciascun paese della regione

**Dati sulle importazioni basati su EUROSTAT

Fonte: EUROSTAT e SIECA

Secondo le statistiche regionali centroamericane, nel 2015 si è verificato un aumento generale (22%) delle esportazioni dell'UE in America centrale, mentre il valore delle importazioni dell'UE dall'America centrale è calato del 16,8%. Vanno tuttavia notate le tendenze positive globali dei flussi commerciali tra l'UE e i singoli paesi dell'America centrale, ad eccezione della Costa Rica, per la quale gli scambi sono diminuiti da 3,77 miliardi di EUR a 2,25 miliardi di EUR, a causa della scomparsa quasi totale delle esportazioni di attrezzature per ufficio e telecomunicazioni da parte di un'importante multinazionale del paese operante nel settore delle TIC.

Per il secondo anno consecutivo, la delocalizzazione in Asia sudorientale del suo principale esportatore di componenti informatici ha avuto un notevole impatto negativo sul valore complessivo delle esportazioni nell'UE. Nel 2015 le importazioni nell'UE dalla Costa Rica di attrezzature per ufficio e telecomunicazioni sono diminuite del 94% circa. Le esportazioni totali di attrezzature informatiche sono passate da 2 372 milioni di EUR nel 2013 a soli 147 milioni di EUR nel 2015.

 

2013

2014

2015

2013-15
variazione in %

Attrezzature per ufficio e telecomunicazioni

2 372

1 925

147

-93,8%

Ripartizione delle importazioni dell'UE dall'America centrale e loro evoluzione annuale

(in milioni di EUR)

Fonte: EUROSTAT e Direzione centrale del Commercio (DG Commercio)

Nel complesso, nel terzo anno di attuazione dell'accordo e tenuto conto della significativa diminuzione delle esportazioni di componenti informatici dalla Costa Rica, le esportazioni e le importazioni dell'UE da e verso i sei paesi della regione sono salite di oltre il 20% in 8 delle 12 combinazioni import/export possibili. Tale dato si riflette nei flussi commerciali totali, che sono aumentati di oltre il 20% per 4 dei 6 paesi (e di oltre il 10% per il quinto), mentre la Costa Rica nel 2016 ha continuato a rappresentare un'anomalia per cause endogene specifiche che difficilmente si ripresenteranno in futuro.

Le esportazioni centroamericane nell'UE continuano a concentrarsi su una serie di prodotti chiave sebbene, secondo il SIECA, 5 nel 2015 il numero di prodotti esportati nell'UE sia cresciuto del 5,3% rispetto all'anno precedente e abbia attualmente raggiunto 1 615 prodotti (linee tariffarie CA SA a 6 cifre).

I principali settori di importazione dall'America centrale (per sezione SA) per il 2015 sono stati i seguenti: prodotti del regno vegetale (51%); prodotti alimentari, bevande e tabacchi (11,1%); strumenti di ottica e per fotografa (8,1%). I principali settori di esportazione dell'UE nella regione sono stati i seguenti: macchine e apparecchi (23,8%), prodotti delle industrie chimiche o delle industrie connesse (22,6%), materiale da trasporto (14,3%).

Nel 2015 le principali destinazioni delle esportazioni dell'UE in America centrale sono state la Costa Rica (25%), seguita da Panama e dal Guatemala (rispettivamente 24% e 22%). I prodotti maggiormente esportati nel 2015 sono stati quelli farmaceutici (11% delle esportazioni dell'UE), seguiti dagli autoveicoli (7%) e dai lavori di acciaio (5%).

Nel contempo, nel 2015 si è registrata una crescita significativa delle esportazioni dell'America centrale per i seguenti prodotti 6 :

·le importazioni nell'UE di strumenti di ottica e per fotografia (SA 90) sono aumentate del 46%, passando da 284,8 milioni di EUR a 417 milioni di EUR;

·le importazioni dell'UE di dispositivi medici sono salite del 32% (da 194 milioni di EUR a 257 milioni di EUR);

·le importazioni di caffè sono aumentate del 33% (da 702 milioni di EUR a 935 milioni di EUR). La regione è stata in grado di superare le perdite causate dall'epidemia di ruggine del caffè che ha gravemente colpito la produzione e le esportazioni di caffè dell'America centrale nel 2014.

Il Guatemala ha incrementato le sue esportazioni nell'UE da 691 milioni di EUR nel 2014 a 865 milioni di EUR nel 2015. Alcune delle esportazioni di merci che hanno registrato un'importante crescita sono le seguenti: le esportazioni di frutta commestibile (SA 08) sono aumentate a 70 milioni di EUR (registrando una crescita superiore al 130%), quelle dei minerali (SA 26) hanno raggiunto i 69,2 milioni di EUR (+168%) e quelle di ortaggi o legumi commestibili (SA 07) sono arrivate a 50,3 milioni di EUR (+30%).

Il Nicaragua ha registrato la più alta crescita percentuale dei flussi commerciali (32% nel 2015). Tale dinamicità è caratterizzata da un forte impulso delle esportazioni dell'UE nel paese (+54%) nonché delle importazioni dell'UE, aumentate del 14,5% (da 285 milioni di EUR a 326,5 milioni di EUR). L'aumento delle esportazioni dell'UE in Nicaragua è stato particolarmente marcato nelle seguenti voci: 141% in macchine e apparecchi elettrici (SA 85), saliti a 87 milioni di EUR, 202% nei francobolli e nei prodotti dell'editoria (SA 49), a 11 milioni di EUR, e 63% nella gomma (SA 40). Analogamente sono stati significativi gli aumenti delle importazioni dal Nicaragua, in particolare nelle seguenti voci: le importazioni di frutta e frutta a guscio commestibili (SA 08) sono arrivate a 6,5 milioni di EUR, quelle del caffè a 94 milioni di EUR (+47%) e quelle dei semi oleosi (SA 12) sono passate da 25 milioni di EUR a 35 milioni di EUR (+29%)

Anche i flussi commerciali tra l'Honduras e l'UE hanno evidenziato un impulso significativo. Le esportazioni dell'UE hanno registrato un incremento principalmente nelle seguenti voci: 88% in macchine e apparecchi elettrici (SA 85), passati a 132 milioni di EUR, 154% nei prodotti farmaceutici (SA 30) e 98% nei prodotti delle industrie chimiche (SA 38). Le importazioni complessive nell'UE sono passate da 841 milioni di EUR nel 2014 a 1,01 miliardi di EUR nell'anno successivo. Tra i prodotti tradizionali che hanno evidenziato la crescita maggiore figurano i seguenti: caffè (SA 09), da 447,3 milioni di EUR a 607,5 milioni di EUR (+36%), tabacchi (SA 24) con un aumento del 56% ed ortaggi o legumi commestibili (SA 07), passati da 11,6 milioni di EUR a 19,3 milioni di EUR (+66%). 7

Le importazioni dell'UE da Panama sono aumentate del 27% grazie alla crescita registrata nelle seguenti voci: pneumatici (SA 4011) attestatisi a 62,4 milioni di EUR (+72%), alimenti per gli animali (SA 23) a 7,6 milioni di EUR (+123%), o a transazioni più consistenti nel settore del trasporto marittimo – la voce navigazione marittima o fluviale (SA 89) è più che raddoppiata, raggiungendo i 201 milioni di EUR. Anche le esportazioni di caffè (SA 09), che non rappresenta un prodotto tradizionalmente esportato da Panama nell'UE, sono aumentate del 66%.

Variazioni positive si sono verificate in misura significativa anche nelle esportazioni dell'UE nella Costa Rica (+23%) e in El Salvador (+30%). Nella Costa Rica, le seguenti voci hanno registrato un particolare sviluppo: 21% nei prodotti farmaceutici (SA 30), 79% nei veicoli (SA 87) e 38% nei prodotti delle industrie chimiche (SA 38). In El Salvador meritano una menzione speciale gli aumenti del 53% nelle macchine (SA 84), del 75% in macchine e apparecchi elettrici (SA 85) e del 60% nei dispositivi medici (SA 90).

2.3.    Uso delle preferenze tariffarie ai sensi dell'accordo

L'uso delle preferenze tariffarie concesse dall'accordo può essere stimato valutando la frazione del flusso commerciale che viene realizzata nel quadro dell'accordo. Per farlo occorre disporre di dati di sdoganamento dettagliati. L'America centrale ha informato l'UE che le banche dati gestite dalle rispettive autorità doganali non sono attualmente adatte ad uno scambio regolare di statistiche dettagliate da utilizzare per l'analisi della preferenza tariffaria, ad eccezione della Costa Rica che ha fornito tali dati all'UE.

Per il 2015 dalle statistiche costaricane emerge che il 16,6% delle esportazioni totali dell'UE nella Costa Rica sono state effettuate avvalendosi dei vantaggi offerti dall'accordo e che è stato inoltre pienamente liberalizzato il 13,2% delle linee tariffarie. Per quanto riguarda le importazioni dell'UE provenienti dall'America centrale, il 53% di tale flusso (in valore) è stato effettuato sotto l'egida dell'accordo.

2.4.    Utilizzo dei contingenti tariffari (CT)

L'accordo prevede contingenti tariffari (CT), che accordano alla controparte un trattamento tariffario preferenziale fino alla soglia quantitativa fissata dal contingente. Al di sopra di tale soglia le importazioni sono soggette alla tariffa applicabile della nazione più favorita (NPF).

L'accordo di associazione concede otto CT all'America centrale su prodotti che prima dell'entrata in vigore dell'accordo non avevano accesso preferenziale al mercato dell'UE. Nel 2015 l'America centrale ha fatto uso dei CT disponibili per i prodotti originari dell'America centrale solo in riferimento a due categorie (zucchero di canna e rum).

Origine

Prodotti

Unità di misura

Volume del CT

Importazioni UE

Tasso di utilizzo

America centrale

Aglio

tonnellate

550

0

0%

Riso

22 000

0

0%

Carne bovina

10 450

0

0%

Funghi

275

0

0%

Fecola di manioca

5 000

0

0%

Granturco dolce

1 680

0

0%

America centrale tranne Panama

Zucchero

159 000

158 993

100%

Rum in contenitore > 2 l

litro di alcole puro

7 600

2 187

28,8%

CT concessi dall'UE all'America centrale – Utilizzo nel 2015

Oltre ai CT, l'UE ha accordato all'America centrale anche una deroga alle regole di origine nell'ambito di contingenti specifici per 118 linee tariffarie. Nel secondo anno di applicazione (2015) le importazioni relative a tali contingenti sono rimaste molto limitate. Ecco alcune delle merci che hanno beneficiato del trattamento preferenziale: lombi di tonno (contingente dell'America centrale), con un tasso di utilizzo del 18%, slip e mutandine dalla Costa Rica con il 27%, reggiseni dalla Costa Rica con un tasso di utilizzo del 100%, e calzemaglie da El Salvador con il 14%.

L'America centrale ha accordato all'UE CT su quattro prodotti specifici. Gli esportatori dell'UE si sono avvalsi delle opportunità offerte da tali CT nel 2015, sebbene continui ad esserci un margine di crescita, dato che gli attuali tassi di utilizzo rimangono, nel migliore dei casi, inferiori al 50%:

 Prodotti

Contingente (t)

Aumento annuo (%)

Volume (t)

Tasso di utilizzo

Prosciutto salato

990

45

260

26%

Latte in polvere

1 240

95

148

14% 8

Formaggi

2 345

150

1 155

44% 9

Carni suine trasformate

990

45

51

4,9%

CT concessi dall'America centrale all'UE – Utilizzo nel 2015

2.5.    Scambi di servizi

Al momento della stesura del presente documento, i dati relativi agli scambi di servizi per il 2015 non erano disponibili (il ritardo nella fornitura dei dati sulle merci è ben noto) e pertanto si esamineranno le cifre per il 2014, che ammontavano a 5,9 miliardi di EUR (corrispondenti a una diminuzione del 3% rispetto al 2013). Nel 2014 Panama ha continuato ad essere il maggiore partner commerciale per i servizi (53% del flusso commerciale totale dei servizi con la regione), seguito dalla Costa Rica (21%) e dal Guatemala (13%).

Paese

2013

2014

%

Credito

Debito

Totale

Credito

Debito

Totale

Totale

Costa Rica

631,3

499,3

1 130,6

678,1

563,2

1 241,3

10%

El Salvador

224,8

90,1

314,9

231,7

83,4

315,1

0%

Guatemala

874,9

202,5

1 077,4

535,2

225,8

761,0

-29%

Honduras

195,0

187,4

382,4

160,3

89,6

249,9

-35%

Nicaragua

204,7

48,7

253,4

153,7

91,1

244,8

-3%

Panama

1 456,4

1 580,1

3 036,5

1 525,4

1 644,4

3 169,8

4%

Totale

3 587,1

2 608,1

6 195,2

3 284,4

2 697,5

5 981,9

-3%

Scambi di servizi tra l'America centrale e l'UE nel 2014 (in milioni di euro)

Fonte: EUROSTAT

Honduras e Nicaragua (i cui flussi totali sono inferiori a 300 milioni di EUR ciascuno) hanno registrato fluttuazioni di notevole portata (in termini percentuali) delle loro cifre commerciali, dato che dal 2013 al 2014 si è verificato un forte calo degli importi registrati a debito (-52%) nel caso dell'Honduras, quasi raddoppiato (87%) nel caso del Nicaragua.

I mercati più ampi di Panama, Costa Rica e Guatemala hanno registrato variazioni di minore entità (generalmente inferiori al 10%); lo stesso vale per El Salvador.

3.ATTIVITÀ DEGLI ORGANI DI ATTUAZIONE

3.1.    Sottocomitato sugli ostacoli tecnici agli scambi

Il 2 giugno 2016 il sottocomitato sugli ostacoli tecnici agli scambi ha riesaminato le seguenti tematiche (in videoconferenza):

·l'UE ha sollevato questioni commerciali specifiche, relative alle onerose procedure di registrazione necessarie per commercializzare prodotti in America centrale e alla mancanza di progressi verso processi interni di armonizzazione tecnica;

·l'UE ha esposto una questione specifica di natura commerciale in merito all'introduzione di regolamentazioni tecniche (su gelati, succhi di frutta e bevande alcoliche) da parte di Panama;

·l'UE ha inoltre espresso la sua preoccupazione per quanto concerne i "certificati di libera vendita" richiesti in Guatemala.

Infine l'America centrale è stata invitata a realizzare ulteriori progressi nel campo dell'effettiva attuazione a livello regionale di una serie di regolamentazioni tecniche già pronte per essere adottate, al fine di garantire il rispetto dell'articolo 305 dell'accordo e di consentire l'ulteriore integrazione economica regionale.

3.2.    Commissione per il commercio e lo sviluppo sostenibile

Nei giorni 14-16 giugno 2016 l'UE e l'America centrale hanno presenziato alle riunioni degli organismi incaricati di controllare l'attuazione delle disposizioni in materia di commercio e sviluppo sostenibile contenute nell'accordo (cfr. la parte 4 di seguito).

3.3.    Sottocomitato per la proprietà intellettuale

Il 15 giugno 2016 si è tenuta la terza riunione del sottocomitato per i diritti di proprietà intellettuale (DPI), che ha sottoposto a revisione in particolare le seguenti questioni:

·la tutela e l'applicazione dei DPI in America centrale, e specialmente delle indicazioni geografiche (IG), nonché l'esame di modalità atte a razionalizzare le procedure di registrazione;

·possibili azioni intese a promuovere un clima favorevole ad un eventuale trasferimento di tecnologia (essenzialmente di proprietà privata).

In merito alle IG, l'UE ha espresso timori per quanto riguarda il contenzioso in corso in Guatemala, concernente le indicazioni "Parmigiano Reggiano" e "Prosciutto di Parma" ed il marchio locale "Parma", e la pubblicazione da parte dell'Honduras di un elenco di presunti termini generici, alcuni dei quali hanno destato preoccupazioni circa il possibile conflitto con le IG dell'UE protette in virtù dell'accordo.

La riunione ha inoltre fornito l'opportunità per uno scambio di vedute sulle possibili modalità di lavoro atte ad agevolare l'aggiornamento dell'elenco di IG protette.

3.4.    Sottocomitato per le questioni sanitarie e fitosanitarie

Nel corso della terza riunione di tale sottocomitato, che ha avuto luogo nei giorni 14-15 giugno 2016, l'UE ha evidenziato quanto segue:

·l'importanza per l'America centrale di rispettare le procedure stabilite dall'accordo di associazione, al fine di garantire che le richieste di accesso al mercato siano gestite in modo tempestivo e trasparente; in tal senso risulta opportuna l'approvazione di elenchi di stabilimenti e di verifiche;

·l'importanza di conformarsi alle norme, agli orientamenti e alle raccomandazioni delle organizzazioni internazionali di normazione;

·l'esigenza di presentare informazioni scientifiche a sostegno di normative e requisiti all'importazione che differiscono dalle norme internazionali;

·la necessità per i paesi dell'America centrale di portare avanti il processo di attuazione delle disposizioni relative all'integrazione economica regionale, agevolando così le relazioni commerciali.

3.5.    Sottocomitato per le dogane, la facilitazione degli scambi e le regole di origine

Tra le questioni discusse il 13 e il 14 giugno 2016, in occasione della riunione di tale sottocomitato, figurano le seguenti:

·l'ottemperanza degli impegni di integrazione regionale assunti dall'America centrale in tale ambito; e

·la stesura di due note esplicative riguardanti le regole di origine al fine di risolvere i problemi pratici incontrati dall'America centrale.

Le parti si sono adoperate per giungere ad un accordo su un'interpretazione comune di determinati aspetti dell'allegato II mediante le note esplicative sulla compilazione dei certificati di circolazione EUR.1 e sulla gestione adeguata di errori o imprecisioni di minore entità.

Le parti hanno inoltre concordato di aggiornare il sistema di classificazione con l'entrata in vigore della versione più recente della nomenclatura del sistema armonizzato (SA 2012) dell'OMD. L'elenco finale verrà adottato dal Consiglio dell'associazione mediante procedura scritta.

Infine l'America centrale ha chiesto di estendere la possibilità di cumulare i tonni originari del Messico e del Cile. L'UE ha convenuto di esaminare la questione, sempre che venga posta in essere la necessaria collaborazione tra i paesi in questione.

3.6.    Sottocomitato sull'accesso al mercato per le merci

Il 13 giugno 2016, in occasione della riunione del sottocomitato, le parti hanno riesaminato gli impegni assunti nel corso delle riunioni precedenti e hanno discusso questioni di interesse dell'UE, segnatamente:

·l'impegno della Costa Rica di riesaminare il suo regime di accise per le birre;

·l'impegno assunto dalla Costa Rica di eliminare la discriminazione fiscale sugli alcolici a decorrere dal 1° ottobre 2017 (come stabilito nell'accordo);

·l'imposizione da parte del Nicaragua di diritti per la scansione di merci a ogni punto di controllo delle frontiere;

·il regime di licenze di importazione dell'Honduras per l'importazione di cipolle.

L'UE e l'America centrale hanno convenuto che, ai fini della politica commerciale, fosse essenziale avere accesso a statistiche affidabili, dettagliate e aggiornate, impegnandosi così a proseguire lo scambio di statistiche a livello regionale.

3.7.    Riunione ad hoc sugli appalti pubblici

Le parti hanno convenuto di istituire un gruppo di lavoro tecnico ad hoc sugli appalti pubblici, operante a livello temporaneo, che si è riunito per la prima volta il 16 giugno 2016. Sebbene l'accordo non istituisca un sottocomitato responsabile per tale materia, è emersa chiaramente l'opportunità di affrontare la questione degli appalti pubblici nell'ambito dell'accordo. Le parti hanno scambiato informazioni relative alla legislazione in vigore nei vari paesi dell'America centrale e alla relativa conformità alle disposizioni dell'accordo. L'UE ha evidenziato, in particolare, le pratiche recentemente adottate dalle autorità panamensi che alla luce dell'accordo necessitano di revisione. Essendo le disposizioni di legge panamensi in materia di appalti pubblici attualmente in corso di revisione, l'UE ha invitato Panama a introdurre le necessarie modifiche alla sua legislazione.

3.8.    Comitato di associazione

Il 23 giugno 2016 si è svolta la terza riunione del comitato di associazione, nel corso della quale sono state esaminate le attività condotte dai vari sottocomitati e discusse altre questioni connesse al commercio.

L'UE ha illustrato l'importanza della piena protezione delle IG in America centrale, esprimendo preoccupazioni in merito alle recenti pratiche in atto in Guatemala e Honduras. L'UE ha inoltre ribadito gli impegni assunti dall'America centrale di adoperarsi ai fini dell'attuazione delle norme concordate a livello internazionale in relazione, tra l'altro, ai servizi finanziari, alla lotta contro il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e l'evasione fiscale, ed ha presentato le sue iniziative in merito alla tassazione delle società (elenco PAN-UE, BEPS), invitando l'America centrale a lavorare congiuntamente su tali questioni.

L'UE ha altresì esortato la Costa Rica a porre fine alla discriminazione fiscale attualmente applicata alla birra e, come convenuto nella dichiarazione congiunta, ha invitato Panama a conformarsi a quanto disposto dall'accordo al capitolo relativo agli appalti pubblici.

Per quanto riguarda l'integrazione economica regionale, l'America centrale ha spiegato che il rispetto degli impegni assunti nei confronti dell'UE è monitorato con molta attenzione dai ministri del Commercio dell'America centrale nelle riunioni COMIECO nel quadro del SIECA. L'UE ha ribadito l'importanza di attuare il prima possibile determinate regolamentazioni tecniche.

Per quanto riguarda le modifiche dell'accordo necessarie in seguito all'adesione della Croazia all'UE, le parti hanno riconosciuto che, malgrado alcuni progressi, permane un divario tra gli approcci alla metodologia di valutazione di eventuali compensazioni successive all'adesione della Croazia. L'UE ha esortato l'America centrale ad adottare un approccio costruttivo, in particolare dato che l'UE stessa ha già concluso le discussioni con tutti gli altri partner preferenziali dell'UE in America latina, conseguendo soluzioni soddisfacenti per entrambe le parti. È stato convenuto di proseguire il dialogo nell'intento di pervenire al più presto ad un accordo.

4.    ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI IN MATERIA DI COMMERCIO E SVILUPPO SOSTENIBILE

4.1    Aspetti istituzionali

Il comitato per il commercio e lo sviluppo sostenibile si è riunito per la terza volta in Honduras nei giorni 15-16 giugno 2016.

Il comitato ha scambiato informazioni relative al lavoro e a questioni ambientali, comprese tematiche quali il dialogo sociale, la non discriminazione, le catene di approvvigionamento responsabili, l'economia circolare e il commercio delle specie selvatiche. L'UE ha illustrato la comunicazione "Commercio per tutti", basata su una serie di valori di particolare rilevanza per il comitato per il commercio e lo sviluppo.

Il 17 giugno 2016 ha avuto luogo una riunione del forum di dialogo con la società civile, composto da rappresentanti della società civile dell'UE e dell'America centrale. Alla riunione hanno preso parte rappresentanti della società civile dell'UE e di tutti i paesi dell'America centrale, ad eccezione di Panama. Si sono inoltre tenuti un seminario sui regimi e sulle pratiche commerciali per lo sviluppo sostenibile e una riunione dei membri del gruppo consultivo di entrambe le regioni. I rappresentanti della società civile hanno sottoposto una dichiarazione congiunta all'attenzione del comitato, che si è impegnato a rispondere in proposito in una fase successiva. Per ulteriori informazioni consultare il sito: http://www.eesc.europa.eu/?i=portal.en.events-and-activities-3rd-eu-central-america .

4.2 Attuazione delle convenzioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL)

Durante la riunione del comitato per il commercio e lo sviluppo sostenibile le parti hanno fornito dati sulla rispettiva attuazione delle convenzioni dell'OIL e sui recenti sviluppi legislativi. El Salvador e il Guatemala hanno risposto alle questioni sollevate dall'UE in merito alla convenzione dell'OIL sulla libertà di associazione, che sono state discusse, rispettivamente, come fattispecie grave e fattispecie estremamente grave e urgente la settimana precedente in occasione della Conferenza internazionale del lavoro.

Si è rilevato che El Salvador e il Guatemala sono stati oggetto di discussione nell'ambito dei meccanismi di controllo dell'OIL nel giugno 2016 in merito all'attuazione della convenzione 87 sulla libertà di associazione e sul diritto di organizzazione per quanto riguarda i casi di violenza e omicidio di rappresentanti dei lavoratori. L'UE continuerà a monitorare la situazione e a promuovere la collaborazione con l'OIL a tale proposito.

4.3. Attuazione di accordi ambientali multilaterali

Durante la riunione del comitato, le parti hanno anche scambiato opinioni su questioni ambientali e la Costa Rica ha descritto la propria strategia, incentrata su obiettivi energetici a basse emissioni di carbonio per stimolare l'innovazione in settori produttivi come il caffè e il bestiame. L'UE ha segnalato gli sviluppi in materia, compreso il pacchetto sull'economia circolare e il piano d'azione sul commercio di specie selvatiche.

Le parti centroamericane e l'UE hanno osservato di aver collaborato in una serie di questioni in seno alla conferenza delle parti della CITES, tenutasi nel settembre 2016, anche grazie al sostegno dell'UE ad una proposta del Guatemala e di altri tre membri CITES di regolamentare il commercio di tutte le specie di Dalbergia (palissandro).

4.4. Elaborazione di un programma d'azione positivo per il commercio e lo sviluppo sostenibile

Sono proseguite le discussioni sullo sviluppo di un programma d'azione positivo, con alcune opinioni divergenti in merito all'obiettivo precipuo delle attività previste. La proposta di organizzare all'inizio del 2017 un evento, avente come tema le catene globali di approvvigionamento responsabili, ha ricevuto il sostegno generale.

5.    ATTUAZIONE DELLA REGOLAMENTAZIONE (MECCANISMO DI STABILIZZAZIONE PER LE BANANE)

L'accordo prevede un dazio doganale preferenziale applicato alle banane per ciascun paese dell'America centrale a titolo della voce 0803.00.19 (banane fresche), dalla data di entrata in vigore dell'accordo fino al 2020 (indicato in una tabella di riduzione tariffaria e suddiviso per anno e per paese). Tale trattamento speciale si basa su una clausola di stabilizzazione, che fissa un volume limite annuale per le importazioni dai paesi dell'America centrale durante il periodo di transizione.

Qualora, a seguito della riduzione dei dazi doganali, il livello di importazioni di banane sia tale da recare, o minacciare di recare, un grave pregiudizio per il settore delle banane dell'UE, il regolamento stabilisce le procedure adeguate da adottare al fine di evitare di arrecare gravi danni a tale settore. La Commissione segue l'andamento delle importazioni di banane dai paesi dell'America centrale (articoli 3 e 13 del regolamento) al fine di valutare se sussistano le condizioni stabilite nel regolamento per avviare un'inchiesta di salvaguardia o per introdurre misure di vigilanza preventiva.

Sebbene le importazioni di banane dal Guatemala nel 2015 abbiano superato del 27% il livello limite, la Commissione non ha avviato né ha ricevuto domande intese ad avviare un'inchiesta di salvaguardia o ad introdurre misure di vigilanza preventiva. Non si riteneva che tali importazioni minacciassero il settore UE delle banane. Al contempo gli altri paesi dell'America centrale non si sono nemmeno avvicinati ai loro livelli limite nel quadro del meccanismo di stabilizzazione. In effetti, alla fine del 2015 il contingente tariffario complessivo che ha beneficiato del trattamento preferenziale in America centrale ammontava solo al 65% della soglia stabilita.

Paese

Volume utilizzato

Livello limite

%

GUATEMALA

79 068 834

62 500 000

127

HONDURAS

4 440 601

62 500 000

7

NICARAGUA

8 389 294

12 500 000

67

PANAMA

207 829 771

468 750 000

44

COSTA RICA

927 260 997

1 281 250 000

72

EL SALVADOR

0

2 500 000

0

TOTALE

1 226 989 497

1 890 000 000

65

Importazione di banane nel 2015 nel quadro del meccanismo di stabilizzazione (in kg)

6.    CONCLUSIONI

Dopo tre anni dalla sua entrata in vigore, il processo di attuazione sta avanzando costantemente e il quadro istituzionale nell'ambito dell'accordo sta funzionando bene.

Nonostante le tendenze negative a livello di contesto commerciale nell'America centrale, i flussi del commercio dell'UE con l'America centrale si sono rivelati piuttosto dinamici. La delocalizzazione di un importante esportatore a livello regionale (componenti informatici) in America centrale ha continuato ad avere un forte impatto negativo, come nel 2014, sebbene le rimanenti esportazioni dall'America centrale nell'UE siano cresciute in media del 13,8% nel 2015, grazie al contributo significativo della ripresa delle esportazioni dell'industria del caffè, cresciute del 34% rispetto all'anno precedente. Le esportazioni dell'UE in America centrale hanno mantenuto il passo con tale livello di crescita, aumentando di un buon 22% nel 2015.

Nonostante la crescita solida, l'utilizzo delle preferenze esistenti resta piuttosto basso per le esportazioni dell'UE in America centrale ma è notevolmente migliore per le importazioni nell'UE dall'America centrale. È possibile che siano necessari ulteriori sforzi comunicativi nell'UE per aumentare la conoscenza dei vantaggi che l'accordo offre agli esportatori dell'UE. La Commissione è tuttora impegnata in iniziative volte a sensibilizzare gli operatori economici per quanto riguarda le potenzialità derivanti dall'accordo. Anche un'azione a livello di Stati membri sarebbe pertinente.

Dato che i contingenti tariffari restano ampiamente sottoutilizzati, gli operatori economici dispongono di opportunità evidenti per sviluppare ulteriormente le relazioni commerciali.

Per quanto concerne il meccanismo di stabilizzazione per le banane, nel complesso le importazioni dall'America centrale sono rimaste stabili e ben al di sotto dei livelli limite cumulativi. Sebbene le importazioni di banane dal Guatemala abbiano superato il livello limite, non è stato ritenuto necessario procedere a una sospensione dei dazi doganali preferenziali, in quanto non considerati tali da destabilizzare il mercato dell'UE.

In termini di commercio di servizi, i flussi tra le due regioni sono lievemente diminuiti nel 2014, assestandosi su 5,9 miliardi di EUR. Panama, Costa Rica e Guatemala continuano ad essere i più importanti partner commerciali in questo settore economico. La serie commerciale è tuttavia ancora troppo limitata per poter valutare l'impatto dell'accordo sul flusso commerciale nei servizi.

Per l'UE sarà prioritario continuare a mantenere e a promuovere la collaborazione positiva stabilita con l'America centrale, nell'intento comune di arrivare ad un'attuazione corretta dell'accordo da parte di tutti i soggetti coinvolti. Operatori economici, consumatori e società civile in entrambe le regioni saranno allora in grado di beneficiare appieno delle opportunità offerte dall'accordo e in tal modo di consolidare ulteriormente relazioni reciprocamente vantaggiose.

Il corretto funzionamento degli organismi operanti nel quadro dell'accordo è fondamentale ai fini della sua attuazione. Essi mettono a disposizione un forum di discussione e ricerca di soluzioni accettabili per tutte le parti su questioni che spaziano dalla conformità agli impegni assunti nell'ambito dei vari titoli dell'accordo (ad es. commercio e sviluppo sostenibile, appalti pubblici ed altri) all'accesso al mercato e di norma contribuiscono ad affrontare le problematiche connesse all'attuazione dell'accordo in modo strutturato e mutualmente concordato.

A tale proposito, più recentemente ci si è adoperati ai fini della collaborazione su questioni relative al lavoro e alle norme ambientali, con una visione più ampia in termini di partecipazione della società civile, di dialogo sociale, di economia circolare e di catene del valore, pur restando in sintonia con l'attuale politica commerciale dell'UE. 10

La Commissione continuerà a collaborare con l'America centrale per far avanzare il processo di attuazione dell'accordo e a discutere le eventuali problematiche ivi connesse, sollevate da aziende, cittadini o altre parti interessate. La Commissione invita sia gli Stati membri dell'UE sia il Parlamento europeo a continuare ad apportare il proprio attivo contributo nell'ambito di tale processo.

(1)      GU L 346 del 15.12.2012, pag. 3.
(2)      GU L 17 del 19.1.2013, pag. 13.
(3)      COM(2016) 73 final.
(4)      Il tasso di cambio medio EUR/USD era di 1,3281 nel 2013, di 1,3285 nel 2014 e di 1,1095 nel 2015.
(5)  Sistema de Integración Económica de Centroamérica.
(6) Fonte: Eurostat/ DG Commercio.
(7) Fonte: Eurostat
(8) Percentuale media basata sui dati disponibili per ciascun paese centroamericano.
(9) Cfr. il documento programmatico "Commercio per tutti (http://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2016/january/tradoc_154136.pdf).
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