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Document 52015SC0275

DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che accompagna il documento Proposte di direttive del Parlamento europeo e del Consiglio (1) relativa a determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuto digitale e (2) relativa a determinati aspetti dei contratti di vendita online e di altri tipi di vendita a distanza di beni

SWD/2015/0275 final - 2015/0287 (COD)

Bruxelles, 9.12.2015

SWD(2015) 275 final

DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO

che accompagna il documento

Proposte di direttive del Parlamento europeo e del Consiglio

(1) relativa a determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuto digitale

e

(2) relativa a determinati aspetti dei contratti di vendita online e di altri tipi di vendita a distanza di beni

{COM(2015) 634 final}
{SWD(2015) 274 final}


Scheda di sintesi

Valutazione d'impatto delle proposte di direttive relative alla fornitura di contenuto digitale e alla vendita online e altri tipi di vendita a distanza di beni

A. Necessità di agire

Per quale motivo? Qual è il problema affrontato?

La Strategia del mercato unico digitale è incentrata sulla fornitura di contenuto digitale e sulla vendita online di beni dato che la quota del commercio elettronico nel settore del commercio al dettaglio dell'UE cresce a un ritmo più rapido del commercio offline e affinché non vada sprecato il notevole potenziale di crescita del commercio elettronico che non è stato ancora valorizzato.

Secondo il 39% delle imprese che vendono online ma non oltre frontiera, uno dei principali ostacoli è rappresentato dalle differenze tra le norme nazionali in materia di diritto contrattuale, soprattutto per quanto riguarda i rimedi in caso di prodotto difettoso (come indicato dal 49% dei dettaglianti che vendono online e dal 67% di quanti stanno cercando di vendere online oltre frontiera o stanno valutando tale possibilità). La diversità delle norme nazionali di diritto contrattuale genera costi una tantum di circa 4 miliardi di euro per i dettaglianti che vendono ai privati, a carico principalmente delle micro- e delle piccole imprese.

I consumatori non si sentono al sicuro quando fanno acquisti online a livello transfrontaliero. Uno dei principali motivi è l'incertezza in merito ai diritti contrattuali essenziali. In tal modo perdono opportunità e dispongono di una gamma più limitata di beni a prezzi meno competitivi. I consumatori sono anche penalizzati dalla mancanza di diritti contrattuali chiari nel caso di contenuti digitali difettosi. Il valore combinato del danno finanziario derivante dai più recenti problemi incontrati con soli quattro tipi di contenuti digitali e del tempo trascorso nel tentativo di risolvere tali problemi nel corso degli ultimi 12 mesi è stimato a 9-11 miliardi di euro.

Qual è l'obiettivo di questa iniziativa?

Obiettivo generale è contribuire a una crescita più rapida del mercato unico digitale, a beneficio sia dei consumatori che delle imprese. L'iniziativa dovrebbe tradursi in un aumento costante del PIL annuale dell'UE di circa 4 miliardi di euro. L'eliminazione degli ostacoli legati al diritto dei contratti che impediscono gli scambi transfrontalieri online ridurrà i costi che le imprese sostengono per far fronte alle differenze in materia di diritto dei contratti e le incertezze che le imprese incontrano a causa della complessità del quadro giuridico. L'iniziativa intende aumentare la fiducia dei consumatori stabilendo norme uniformi che introducono diritti chiari per i consumatori.

Qual è il valore aggiunto dell'azione a livello dell'UE?

Agendo di propria iniziativa, gli Stati membri non sarebbero in grado di eliminare gli ostacoli derivanti dalle divergenze tra le legislazioni nazionali. Nessuno Stato membro sarebbe in grado, agendo individualmente, di garantire la coerenza globale della sua legislazione con quella degli altri Stati membri. Per le merci, la presente iniziativa fornirà ai consumatori diritti mirati e pienamente armonizzati in materia di diritto contrattuale quando acquistano online e a distanza. Ridurrà i costi per le imprese e conseguentemente i consumatori beneficeranno di una maggiore offerta a prezzi più competitivi. Per il contenuto digitale, assicurerà la certezza giuridica alle imprese che intendono vendere in altri Stati membri e contribuirà allo stesso tempo a garantire ai consumatori diritti coerenti e un elevato livello di tutela. Di conseguenza, i consumatori saranno in grado di acquistare, e le imprese saranno in grado di fornire più facilmente, contenuti digitali e beni online all'interno dell'intero mercato unico digitale. Ciò consentirà di evitare la frammentazione delle norme in materia di contenuto digitale proprio quando gli Stati membri cominciano a legiferare individualmente in questo settore.

B. Soluzioni

Quali opzioni strategiche, di carattere legislativo e di altro tipo, sono state prese in considerazione? È stata preferita un'opzione? Per quale motivo?

L'opzione preferita (opzione 1: norme mirate e pienamente armonizzate in materia di contenuti digitali e di beni) ridurrà i costi legati al diritto dei contratti delle operazioni commerciali transfrontaliere sostenuti dagli operatori economici. Una maggiore concorrenza si tradurrà in un incremento complessivo degli scambi. I consumatori beneficeranno di un'offerta più ampia a prezzi più competitivi. I consumatori potranno avvalersi di una chiara serie di diritti in tutta l'UE e avranno pertanto più fiducia nel mercato unico digitale. Le altre opzioni prese in considerazione erano le seguenti:

Opzione 2: norme mirate e pienamente armonizzate in materia di contenuto digitale — Applicazione del diritto del paese dell'operatore in combinazione con le attuali norme armonizzate in materia di beni.

Opzione 3: norme mirate e pienamente armonizzate in materia di contenuto digitale e nessun cambiamento di politica per i beni.

Opzione 4: norme minime armonizzate in materia di contenuto digitale e nessun cambiamento di politica per i beni.

Opzione 5: contratto tipo europeo a carattere facoltativo combinato con un marchio di fiducia dell'UE.

Quali sono i sostenitori delle varie opzioni? 

Per il contenuto digitale, la maggioranza degli operatori commerciali interessati riconosce la necessità di un'azione dell'UE sotto forma di una piena armonizzazione; i rappresentanti del settore delle tecnologie dell'informazione hanno opinioni più varie. Le organizzazioni dei consumatori riconoscono la necessità di agire e di sostenere la piena armonizzazione a condizione che sia garantito un livello elevato di protezione dei consumatori. La maggioranza di Stati membri accoglie con favore anche l'azione dell'UE in materia di contenuti digitali. Per i beni, le imprese sono a favore di un'azione a livello di UE. Mentre una maggioranza sostiene il principio della piena armonizzazione, altri preferirebbero l'applicazione del diritto del paese del venditore. Diversi Stati membri e associazioni di consumatori sono contrari alla modifica del regolamento Roma I. Le organizzazioni di consumatori sono disposte a sostenere la piena armonizzazione solo se il livello di protezione dei consumatori è elevato e i livelli nazionali esistenti di protezione non vengono ridotti. Gli Stati membri sono divisi sulla necessità di agire. Sia per i contenuti digitali che i beni, quasi tutti gli intervistati sono dell'avviso che la nuova iniziativa deve vertere unicamente sui contratti tra imprese e consumatori. La maggior parte dei portatori d'interesse mette in guardia contro la possibile frammentazione delle norme applicabili alle vendite online e offline di beni. Tuttavia, la Commissione prenderà i provvedimenti necessari per evitare tale frammentazione e i vantaggi di agire subito sono superiori a questo rischio di frammentazione giuridica.

C. Impatto dell'opzione preferita

Quali sono i vantaggi dell'opzione preferita? 

L'opzione preferita consentirà di eliminare gli ostacoli legati al diritto dei contratti che frenano il commercio transfrontaliero online, sia per i consumatori che per gli operatori economici. L'eliminazione di questi ostacoli costituirà un incentivo agli scambi transfrontalieri: Grazie all'eliminazione degli ostacoli connessi al diritto contrattuale, il numero di imprese che vendono online a livello transfrontaliero potrebbe aumentare di oltre 5 punti percentuali. Secondo una stima molto prudente, ciò significa che altre 122 000 imprese comincerebbero a vendere online a livello transfrontaliero. Le esportazioni verso paesi dell'UE aumenteranno dello 0,04%, il che corrisponde a circa 1 miliardo di euro.

Grazie alla maggiore concorrenza al dettaglio online, i prezzi al dettaglio caleranno in tutti gli Stati membri, con una media UE pari a - 0,25%. La riduzione dei prezzi e a la maggiore fiducia dei consumatori derivante dai diritti uniformi garantiti a livello UE faranno aumentare la domanda dei consumatori. Il consumo delle famiglie, che rispecchia il benessere dei consumatori, aumenterà in ogni Stato membro con una media UE pari a + 0,23%, corrispondente a circa 18 miliardi di euro. Il numero dei consumatori che effettuano acquisti online transfrontalieri potrebbe aumentare di quasi 7 punti percentuali. Ciò significa che tra 8 e 13 milioni di nuovi consumatori inizieranno a fare acquisti transfrontalieri online. L'importo medio speso ogni anno da ciascun acquirente transfrontaliero aumenterà di 40 euro. Questo aumento dell'offerta e della domanda avrà effetti diretti sulle principali variabili macroeconomiche di ciascuno Stato membro e dell'Unione nel suo complesso. Nel complesso, il PIL dell'UE dovrebbe crescere dello 0,03%, pari a un aumento permanente di circa 4 miliardi di euro nel PIL annuale dell'UE.

Quali sono i costi dell'opzione preferita?

Quanto ai costi di messa in conformità, le imprese dovranno sostenere costi una tantum per adattare i loro contratti alla nuova disciplina, stimabili a circa 7 000 euro per impresa. Tuttavia, tali costi saranno più che compensati dal fatto che gli operatori interessati ad esportare saranno in grado di vendere a consumatori in tutti gli Stati membri dell'UE, senza dover affrontare costi aggiuntivi legati al diritto dei contratti per adeguare il loro contratto alle norme obbligatorie in materia di diritto contrattuale di ciascuno Stato membro. Le imprese sosterranno inoltre costi legati alle conseguenze concrete dell'applicazione delle nuove norme ai loro contratti con i consumatori. Tuttavia, non è possibile valutare il livello di tali costi in quanto esso dipende, ad esempio, da fatto che l'impresa fornisca o no prodotti difettosi ed, eventualmente, in quale misura.

Quale sarà l'incidenza su aziende, PMI e microimprese?

Le imprese dovranno affrontare i costi per conformarsi alla nuova legge ma sarà molto maggiore il vantaggio, derivante da norme pienamente armonizzate, di esportare beni e contenuto digitale in tutta l'UE. Le microimprese non sono esentate dalla nuova legislazione, che si applica integralmente alle PMI, perché altrimenti la fiducia del consumatore nei loro confronti diminuirebbe. Non vi è alcuna ragione per cui i consumatori debbano essere meno tutelati se acquistano da una PMI anziché da un grande fornitore. Escludere le PMI pregiudicherebbe i vantaggi che tali imprese possono trarre da un unico complesso di norme applicabili in tutta l'UE. L'iniziativa sarà particolarmente vantaggiosa per le PMI, che sono maggiormente colpite dai costi per adattare i contratti alle norme obbligatorie di altri Stati membri e sono spesso limitate al loro mercato nazionale. Il commercio estero è un canale importante affinché possano beneficiare dei vantaggi delle economie di scala. Trovare clienti è difficile per le PMI, ma nel contesto online sarà più facile, poiché internet consente di vendere online a costi inferiori rispetto al commercio offline.

L'impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà significativo?

Fatta eccezione per l'obbligo di recepire le direttive nel diritto nazionale e la loro attuazione, non vi sono conseguenze pratiche per le pubbliche amministrazioni. Norme uniformi di diritto dei contratti per prodotti difettosi nell'UE agevoleranno il controllo, da parte degli Stati membri, della loro osservanza e in particolare il coordinamento delle misure, transfrontaliere e congiunte, di controllo dell'applicazione delle norme da parte delle autorità incaricate della cooperazione in materia di protezione dei consumatori.

Sono previsti altri impatti significativi?

L'iniziativa avrà un impatto positivo sui diritti fondamentali. Essa garantirà un livello uniforme ed elevato di tutela dei consumatori in tutta l'Unione (articolo 38 della Carta dei diritti fondamentali), sebbene per i beni ciò comporterà modifiche del livello di tutela in alcuni Stati membri. Essa contribuirà a una maggiore sensibilizzazione dei consumatori sul valore economico dei loro dati personali, conformemente agli articoli 7 e 8 della Carta e al diritto vigente e futuro dell'Unione. Le imprese potranno vendere più facilmente a livello nazionale e transnazionale (articolo 16). Norme uniformi agevoleranno l'esercizio del diritto a un ricorso effettivo dinanzi a un giudice (articolo 47).

D. Tappe successive

Quando saranno riesaminate le misure proposte?

La Commissione vigilerà sull'attuazione delle direttive e avvierà un esercizio di valutazione per determinare con quale grado di efficacia abbiano raggiunto gli obiettivi fissati 5 anni dopo la loro entrata in vigore.

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