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Document 52015DC0078

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sull’attuazione dei lavori previsti nell’ambito del programma di assistenza alla disattivazione nucleare per la Bulgaria, la Lituania e la Slovacchia nel periodo 2010-2014

/* COM/2015/078 final */

52015DC0078

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sull’attuazione dei lavori previsti nell’ambito del programma di assistenza alla disattivazione nucleare per la Bulgaria, la Lituania e la Slovacchia nel periodo 2010-2014 /* COM/2015/078 final */


RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

sull’attuazione dei lavori previsti nell’ambito del programma di assistenza alla disattivazione nucleare per la Bulgaria, la Lituania e la Slovacchia nel periodo 2010-2014

Indice

1........... Introduzione. 3

2........... Gestione del programma. 4

3........... Relazioni per paese. 7

3.1........ Bulgaria – Centrale nucleare di Kozloduy. 7

3.2........ Lituania – Centrale nucleare di Ignalina. 8

3.3........ Slovacchia – Centrale nucleare V1 di Bohunice. 9

4........... Conclusioni 10

1.           Introduzione

La presente relazione illustra l’attuazione del programma di assistenza alla disattivazione nucleare dell’Unione europea per la Bulgaria, la Lituania e la Slovacchia nel periodo 2010-2014. Soddisfa i requisiti in materia di relazioni dei programmi di assistenza in corso8, 9 così come di quelli precedenti4, 5, 6.

Scopo e base giuridica

Al momento dell’adesione, Bulgaria, Lituania e Slovacchia si sono impegnate a chiudere anticipatamente otto vecchie centrali nucleari di progettazione sovietica. In cambio, l’Unione ha accettato di fornire un contributo finanziario ai tre Stati membri per la disattivazione degli impianti interessati:

centrale nucleare di Kozloduy, unità da 1 a 4, in Bulgaria;

centrale nucleare di Ignalina, unità 1 e 2, in Lituania e

centrale nucleare V1 di Bohunice, unità 1 e 2, in Slovacchia.

La tempistica per Lituania e Slovacchia (adesione nel 2004) differisce da quella per la Bulgaria (adesione nel 2007).

Il sostegno dell’UE è stato attuato in tre periodi specifici:

(1) periodo precedente l’adesione, nell’ambito del programma PHARE[1];

(2) periodo successivo all’adesione, nel quadro dei relativi atti di adesione[2], [3], [4];

(3) proroga sino al 2013, in applicazione dei pertinenti regolamenti del Consiglio[5], [6], [7].

Due regolamenti del Consiglio[8], [9] e le relative rettifiche hanno istituito una nuova base giuridica, che prevede un sostegno ulteriore ai programmi di disattivazione per il periodo 2014-2020.

La precedente relazione sull’attuazione[10] illustra l’adempimento dell’impegno iniziale assunto dai tre Stati membri e l’attuazione del programma di sostegno sino al 2009. La presente relazione descrive le attività e i risultati dal 2010 al 31 ottobre 2014, ad eccezione dei dati finanziari, che interessano il periodo sino al 30 settembre 2014.

Bilancio e ambito di applicazione

L’assistenza finanziaria dell’UE è stata istituita per sostenere gli Stati membri nella disattivazione in condizioni di sicurezza dei reattori per cui è prevista una chiusura anticipata (voce “Disattivazione”) e nell’attuazione di misure di mitigazione nel settore dell’energia, quali la capacità di sostituzione, il miglioramento sotto il profilo ambientale, l’ammodernamento e l’efficienza energetica (voce “Energia”). Il nuovo programma di sostegno si incentra sul processo irreversibile fino al raggiungimento dello stadio finale di decommissioning. Pertanto, nel nuovo periodo di finanziamento (2014-2020) non sarà previsto alcun ulteriore sostegno a favore di progetti della voce “Energia”. Tuttavia, i progetti esistenti precedentemente continueranno ad essere attuati ancora per diversi anni.

Il sostegno finanziario dell’UE non è inteso a coprire l’intero costo della disattivazione né a compensare tutte le conseguenze economiche della chiusura anticipata delle centrali, ma rappresenta piuttosto un atto di solidarietà tra l’UE e gli Stati membri.

Sostegno finanziario a favore dei programmi di disattivazione (in milioni di EUR)

|| Importi effettivamente impegnati a fine 2009 || Importi effettivamente impegnati nel 2010-2013 || 2014-2020 a prezzi correnti || Totale

Bulgaria (Kozloduy) || 566 || 300 || 293 || 1 159

Lituania (Ignalina) || 875 || 492 || 451 || 1 818

Slovacchia (Bohunice) || 364 || 248 || 225 || 837

Totale || 1 805 || 1 040 || 969 || 3 814

2.           Gestione del programma

2.1.        Modalità di attuazione

Sin dalla loro adesione, la Commissione (direzione generale dell’Energia) ha attuato il programma di sostegno finanziario dell’UE per i tre Stati membri mediante gestione indiretta. Il bilancio è eseguito tramite la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), che eroga contributi ai rispettivi fondi internazionali di sostegno alla disattivazione (IDSF) e, nel caso della Lituania, anche per mezzo di un’agenzia nazionale, l’Agenzia centrale per la gestione dei progetti.

Fondi internazionali di sostegno alla disattivazione

Nel 2000 è stato istituito un fondo speciale per ciascuno dei tre Stati membri. I fondi, finanziati da una pluralità di donatori, sono gestiti dalla BERS. Dal 2004 la Commissione europea è l’unico donatore e, dalla creazione dei fondi, ha fornito più del 95% dei contributi totali.

Nel 2013 la Commissione ha riesaminato e confermato il ruolo della BERS nella gestione dei fondi IDSF per il periodo 2014-2020.

Agenzie nazionali

Al momento solo la Lituania attua misure tramite un’agenzia nazionale, l’Agenzia centrale per la gestione dei progetti. Operativa dal 2007, l’agenzia è l’unico canale di attuazione per i nuovi progetti, mentre la BERS continua a occuparsi del completamento dei progetti in corso iniziati prima del 2014.

Nell’ottobre 2014 la Slovacchia ha dichiarato di voler mettere in atto il programma di assistenza alla disattivazione avvalendosi di un’agenzia nazionale, l’Agenzia slovacca per l’innovazione e l’energia, e a tal fine ha inviato alla Commissione una proposta formale. Quest’ultima ne esaminerà la conformità al regolamento finanziario e prenderà una decisione al riguardo nel 2015.

La Bulgaria ha invece deciso di non istituire un canale nazionale per il momento.

2.2.        Quadro procedurale e monitoraggio dei programmi nel periodo 2010-2013

L’attuazione per il 2010-2013 è proseguita nell’ambito del quadro attuale, riveduto nel 2010 per la proroga dell’assistenza alla Bulgaria[11].

Gli Stati membri hanno elaborato ogni anno un documento di programmazione, in cui hanno definito gli obiettivi generali per l’impiego del sostegno dell’UE nell’anno seguente. Tali documenti sono stati esaminati dalla DG ENER e trasmessi, per ottenerne un parere, al comitato dei rappresentati degli Stati membri[12]. La Commissione ha destinato fondi ai tre programmi adottando una decisione annuale di finanziamento, cui erano annessi i documenti di programmazione.

Nell’ambito del processo di approvazione, sono state presentate alla DG ENER singole proposte dettagliate di progetti, per sottoporle all’esame e al parere del comitato. I fondi sono stati assegnati soltanto a progetti singoli, previa approvazione.

La Commissione ha erogato i fondi alla BERS e all’Agenzia centrale di gestione dei progetti su richiesta, in funzione delle previsioni di pagamento e dello stato di avanzamento nell’attuazione dei progetti.

L’attuazione è stata seguita da un comitato di sorveglianza per ciascun canale di attuazione e per paese; ad esempio, nel caso dei fondi IDFS, dalla pertinente assemblea dei donatori o da un comitato specifico per l’Agenzia centrale di gestione dei progetti in Lituania. Benché i progetti possano essere finanziati fino al 100%, sono stati fissati dei massimali di cofinanziamento specifici per i progetti fondamentali, prevedendo così che la somma eccedente sia a carico del destinatario.

Il programma di sostegno è stato sottoposto a periodici audit e valutazioni. La Corte dei conti europea ha effettuato un audit, cui hanno seguito raccomandazioni sia per il programma in corso sia per le proroghe future[13]. La Commissione europea ha commissionato audit finanziari esterni per il BIDSF, l’IIDSF e il KIDSF, come previsto nei rispettivi regolamenti del Consiglio, le cui raccomandazioni sono in corso di attuazione.

2.3.        Nuove procedure di attuazione e condizionalità ex-ante

Basandosi sugli insegnamenti tratti dai dieci precedenti anni di attuazione e tenendo conto delle raccomandazioni degli scorsi audit, la Commissione ha adottato nell’agosto 2014, prima di quanto previsto dai regolamenti[14], procedure di attuazione rivedute.

Le nuove procedure definiscono, per ciascun programma di disattivazione, gli obiettivi, i risultati previsti, le tappe fondamentali, le scadenze, nonché i relativi indicatori di prestazione, e includono piani di disattivazione dettagliati, che riguardano gli interi programmi di disattivazione15, 16.

Per stabilire una solida base prima di attuare il nuovo quadro procedurale per il 2014-2020, i regolamenti del Consiglio definiscono le condizionalità ex-ante, ossia i requisiti necessari per ciascuno Stato membro al fine di ricevere ulteriore sostegno[15], [16]. Ciascuno Stato membro ha trasmesso alla Commissione, nei termini previsti, le informazioni pertinenti per dimostrare di essersi conformati all’acquis dell’Unione in materia di sicurezza nucleare e di aver elaborato un piano di finanziamento per tutti i programmi di disattivazione nonché un preciso piano di disattivazione.

2.4.        Quadro procedurale e supervisione dei programmi nel 2014

Con l’adozione di una decisione di finanziamento[17], il 30 ottobre 2014 la Commissione ha autorizzato l’uso dei fondi per tre programmi.

I fondi stanziati per il 2014 saranno impegnati mediante accordi di delega con gli organismi responsabili dell’esecuzione, la BERS e l’Agenzia centrale di gestione dei progetti. Gli accordi sono in corso di elaborazione (situazione al 31 ottobre 2014) e dovrebbero essere conclusi in tempo per utilizzare le risorse del 2014.

La Commissione trasferirà i fondi alla BERS e all’Agenzia centrale di gestione dei progetti, in funzione delle previsioni di pagamento e dello stato di avanzamento nell’attuazione dei progetti.

Il nuovo quadro procedurale è stato progressivamente elaborato e messo in atto da tutti i soggetti coinvolti nel corso del 2014, cominciando dai nuovi progetti. Le nuove procedure di attuazione, con requisiti più precisi in materia di presentazione delle relazioni, sono applicabili anche ai progetti in corso avviati con il quadro procedurale precedente, a condizione che le nuove norme non siano in contrasto con gli accordi formali esistenti.

L’attuazione delle misure e del sostegno finanziario è seguita da un comitato di sorveglianza per ciascun paese e ciascun canale di attuazione.

3.           Relazioni per paese

Nonostante le difficoltà, i reattori sono rimasti chiusi, lo svuotamento di combustibile è proseguito e sono stati completamente svuotati tutti i reattori tranne uno. In tutti i programmi di disattivazione si sono osservati progressi significativi, in particolare laddove le attività di smantellamento delle sale turbine hanno prodotto, come previsto, notevoli quantità di materiali, principalmente destinati all’autorizzazione di clearance e successivamente al riciclo convenzionale o allo smaltimento di rifiuti radioattivi.

3.1.        Bulgaria – Centrale nucleare di Kozloduy

Impegno alla chiusura ed evoluzione del finanziamento

Dal 2008 le unità 1 e 2 sono gestite dall’Azienda statale per i rifiuti radioattivi (SERAW). Nel luglio 2012 le unità 3 e 4 sono state completamente svuotate di combustibile e, nel marzo 2013, sono state trasferite dall’operatore della centrale nucleare all’agenzia statale SERAW, divenuta responsabile di tutte le attività di disattivazione.

Uno dei maggiori benefici in relazione al sostegno dell’UE è stato il cambiamento della strategia di disattivazione nel 2006, passata da un approccio improntato al differimento a un altro che invece prevede lo smantellamento immediato degli impianti. È così possibile accorciare i tempi della disattivazione, impiegare in modo ottimale il personale disponibile e ridurre i costi complessivi. L’aggiornamento più recente (2011) ha fissato al 2030 la data per il completamento delle operazioni. Alcuni progetti hanno subito ritardi, che non hanno tuttavia inciso sul percorso critico della disattivazione e dunque il termine previsto può ancora essere rispettato.

Ad oggi, il sostegno fornito complessivamente dall’UE alla Bulgaria ammonta a 868 milioni di EUR. Informazioni più precise sull’attribuzione dei fondi alla Bulgaria sono presentate nella tabella 1 dell’allegato. Alla fine del periodo di riferimento, i pagamenti in sospeso dell’UE ammontavano a 238 milioni di EUR (868 milioni di impegni meno 630 milioni di euro effettivamente trasferiti).

Attuazione dei progetti

Le operazioni di smantellamento nelle sale turbine delle unità dalla 1 alla 4 stanno dando risultati soddisfacenti. La licenza di disattivazione per le unità 1 e 2 dovrebbe essere rilasciata a breve dall’autorità competente. La necessità di ripetere la valutazione di impatto ambientale (VIA) per l’impianto di smaltimento nazionale accresce il rischio di ritardare la data finale del programma. Le continue problematiche giuridiche sulla VIA, accanto all’impianto per la fusione del plasma e alla licenza di disattivazione, rappresentano un rischio costante di ritardi e spese supplementari a livello di programma.

Entro la fine del 2013 il programma relativo alla centrale di Kozloduy aveva destinato circa il 40% dei fondi impegnati al sostegno di progetti fondamentali nel settore dell’energia, come previsto nella strategia energetica della Bulgaria[18].

I progressi nei progetti principali sostenuti nel periodo di riferimento sono illustrati nella tabella 2 dell’allegato.

3.2.        Lituania – Centrale nucleare di Ignalina

Impegno alla chiusura ed evoluzione del finanziamento

Il difficile clima politico e le pressioni per il ripristino dell’unità 2 nel 2012 sono stati superati e la Lituania ha mantenuto gli impegni assunti per l’adesione. Entrambe le unità sono mantenute in sicurezza e le attività di disattivazione sono in corso, sebbene l’unità 2 sia stata svuotata soltanto parzialmente.

L’impresa statale INPP (centrale di Ignalina), che si occupava del funzionamento dei rettori, è oggi responsabile del mantenimento in sicurezza e della disattivazione delle due unità del reattore. Il processo di “gestione del cambiamento”, dalla produzione di energia elettrica all’organizzazione della disattivazione presentato nella relazione precedente, è stato proficuo e la Lituania e la centrale di Ignalina accettano la titolarità del processo di disattivazione. La direzione della centrale di Ignalina sta incoraggiando l’ulteriore ammodernamento dell’impresa.

Il sostegno fornito complessivamente dall’UE alla Lituania ammontava allora a 1 367 milioni di EUR. Informazioni più precise sull’assegnazione dei fondi alla Lituania sono presentate nella tabella 3 dell’allegato. Alla fine del periodo di riferimento, i pagamenti in sospeso dell’UE ammontavano a 282 milioni di EUR di (1 367 milioni di impegni meno 1 085 milioni di euro effettivamente trasferiti).

Attuazione dei progetti

Il sostegno dell’UE è stato destinato al mantenimento in sicurezza delle unità dei reattori, alla preparazione alla disattivazione (compresa la documentazione strategica) e alla costruzione di impianti per lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti. A partire dal 2009, i governi che si sono succeduti hanno aumentato notevolmente l’impegno e la titolarità del processo di disattivazione messo in atto dalla centrale di Ignalina e dal paese.

Due importanti progetti di investimento nelle infrastrutture, lo “stoccaggio temporaneo del combustibile esaurito” e le “strutture per il trattamento e lo stoccaggio dei rifiuti solidi” sono stati oggetto di divergenze tra la centrale di Ignalina e i rispettivi fornitori, per ragioni di natura sia tecnica che commerciale. Dal 2013 le controversie sono state affrontate con determinazione e progressivamente risolte, con l’adozione di un quadro concordato. Tuttavia, sono conseguiti gravi ritardi e un aumento delle spese: la conclusione del processo di disattivazione è ora prevista per il 2038 (inizialmente per il 2030) ed è stato concluso un accordo commerciale che ha comportato un aumento dei costi di 72,9 milioni di EUR.

Le attività svolte dal personale della centrale di Ignalina riguardano principalmente lo smantellamento della sala turbine, nel cui ambito si sono realizzati progressi rimarchevoli. Le strutture per la frammentazione e la decontaminazione in questo edificio sono ora pienamente operative. Per facilitare la gestione del materiale da trattare accumulatosi, gli impianti funzionano provvisoriamente su tre turni.

Entro la fine del 2013 il programma relativo alla centrale di Ignalina aveva destinato circa il 25% dei fondi impegnati per sostenere progetti chiave nel settore dell’energia individuati dalla strategia energetica nazionale della Lituania[19].

I progressi nei progetti principali sostenuti nel periodo di riferimento sono illustrati nella tabella 4 dell’allegato.

3.3.        Slovacchia – Centrale nucleare V1 di Bohunice

Impegno alla chiusura ed evoluzione del finanziamento

La centrale nucleare V1 si compone di due reattori VVER 440/230. L’impresa statale JAVYS è responsabile della supervisione successiva alla chiusura e della disattivazione della centrale nucleare V1. Le unità 1 e 2 sono state definitivamente chiuse rispettivamente a fine 2006 e a fine 2008.

Il sostegno fornito complessivamente dall’UE alla Slovacchia ammontava allora a 612 milioni di EUR. Informazioni più precise sull’assegnazione dei fondi alla Slovacchia sono presentate nella tabella 5 dell’allegato. Alla fine del periodo di riferimento, i pagamenti in sospeso dell’UE erano pari a 250 milioni di EUR (612 milioni impegnati, meno 362 milioni di euro effettivamente trasferiti).

Attuazione dei progetti

La licenza per la prima fase di disattivazione, che dà l’autorizzazione per le attività di smantellamento al di fuori delle aree controllate, è stata rilasciata nel 2011, come previsto. Le attività di smantellamento sono continuate nelle zone pertinenti, quali le sale turbine, e si sono realizzati notevoli progressi. I lavori preparatori per la disattivazione sono stati eseguiti. La strategia di disattivazione è stata aggiornata nel 2012.

I ritardi ai progetti principali non hanno avuto ripercussioni sul percorso critico della disattivazione. Il calendario generale è rispettato e tutte le attività dovrebbero essere completate per il 2025.

Nel programma di disattivazione si sono compiuti notevoli progressi: i progetti complessi (ad esempio, la decontaminazione dei circuiti primari) sono a uno stadio avanzato e la licenza per la seconda fase di disattivazione, tappa fondamentale, è prevista per la fine del 2014. Inoltre, sono in via di preparazione importanti gare d’appalto per lo smantellamento dei sistemi nell’area controllata e delle componenti di grandi dimensioni del sistema di raffreddamento del reattore.

Entro la fine del 2013, nell’ambito del programma relativo alla centrale di Bohunice, circa il 35% dei fondi impegnati era stato destinato al sostegno di progetti fondamentali nel settore dell’energia, come previsto nella strategia energetica della Repubblica slovacca per il 2030[20].

I progressi nei progetti principali sostenuti nel periodo di riferimento sono illustrati nella tabella 6 dell’allegato.

4.           Conclusioni

Le difficoltà politiche esposte nella relazione precedente sono state ampiamente superate e tutti gli impegni per la chiusura degli impianti sono stati onorati. Pertanto, l’attenzione è ora posta in modo irreversibile sulle attività di disattivazione. Ciò non sarebbe stato possibile senza il programma di assistenza alla disattivazione.

Lituania, Slovacchia e Bulgaria hanno proseguito, sulla base dei rispettivi impegni, le attività di disattivazione nei reattori chiusi. Nonostante alcuni ritardi, si sono realizzati notevoli progressi, non soltanto nei lavori preparatori e nelle modifiche all’organizzazione, ma anche nella rimozione effettiva di edifici e apparecchiature.

È stato definito il fabbisogno finanziario per completare i programmi di disattivazione. I piani di finanziamento individuano lo scarto tra il fabbisogno e i fondi già garantiti, di cui il programma di sostegno dell’UE rappresenta uno dei maggiori contributi. L’istituzione dei fondi supplementari necessari richiede un accurato follow-up.

Voce “Disattivazione”

Come precisato nei tre piani per la disattivazione, l’attenzione si sta progressivamente spostando dai lavori preparatori allo smantellamento e al trattamento dei relativi rifiuti. Attualmente gli impianti necessari per la disattivazione, il trattamento e lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito sono in costruzione, la documentazione per il rilascio delle licenze è pronta e sono cominciati i lavori di smantellamento. In Bulgaria e Slovacchia le licenze di disattivazione complete dovrebbero essere rilasciate a breve. Sebbene si siano verificati ritardi in alcuni progetti di disattivazione, la ricerca di soluzioni procede in modo attivo, al fine di ridurre al minimo le conseguenze sulla data di completamento della disattivazione, nonostante l’impossibilita di evitare ritardi nelle tempistiche generali in Lituania.

Voce “Energia”

Il settore dell’energia ha ottenuto benefici con progetti conformi alle politiche nazionali in materia di energia. Nel corso del periodo di riferimento l’attenzione si è spostata sulla disattivazione, benché in Bulgaria una parte significativa degli aiuti sia stata destinata al settore dell’energia. L’attuazione di progetti già avviati proseguirà per alcuni anni, ma non saranno sostenuti altri progetti nel settore dell’energia.

Prospettive

Il rilascio di licenze di disattivazione per la seconda fase in Bulgaria e in Slovacchia spiana la strada allo smantellamento dei sistemi centrali. Ciò dovrebbe portare, l’anno prossimo, a un aumento della quantità di materiale eliminato dall’impianto nucleare.

Gli obiettivi e gli indicatori specifici definiti nelle procedure di attuazione permetteranno di controllare accuratamente i progressi nei lavori con informazioni quantitative. In particolare, l’introduzione prevista nei tre programmi del metodo “Earned Value Management” (gestione del valore acquisito)[21] favorirà la gestione dei progetti a livello locale e migliorerà ulteriormente l’efficacia del monitoraggio e delle relazioni della Commissione. Dal 2015 la descrizione dell’attuazione delle attività svolte nell’ambito del programma di lavoro, con informazioni più precise e quantificate, sarà basata su indicatori affidabili, coerenti e comparabili.

I servizi della Commissione (DG ENER e la relativa direzione a risorse condivise) stanno preparando un audit dell’agenzia nazionale proposta in Slovacchia e sono in genere favorevoli all’evoluzione verso la piena titolarità della disattivazione a livello nazionale.

[1] Programma di aiuti a favore dei paesi dell’Europa centrale e orientale.

[2] GU L 236 del 23.9.2003, pag. 33 e pag. 944.

[3] GU L 236 del 23.9.2003, pag. 33 e pag. 954.

[4] GU L 157 del 21.06.2005, pag. 11 e pag. 38.

[5] GU L 411 del 30.12.2006, pag. 10.

[6] GU L 131 del 23.5.2007, pag. 1.

[7] GU L 189 del 22.7.2010, pag. 9.

[8] GU L 346 del 20.12.2013, pag.1 e GU L 8 dell’11.1.2014, pag.31.

[9] GU L 346 del 20.12.2013, pag. 7 e GU L 8 dell’11.1.2014, pag. 30 e GU L 121 del 24.4.2014, pag. 59.

[10] Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull’uso, nel periodo 2004-2009, delle risorse finanziarie fornite a Lituania, Slovacchia e Bulgaria a sostegno della disattivazione di centrali nucleari chiuse anticipatamente come previsto dagli atti di adesione (COM(2011) 432 definitivo).

[11] Decisione della Commissione sulle procedure relative alla programmazione e al monitoraggio delle misure e dell’assistenza finanziaria ai sensi dei programmi Ignalina, Bohunice e Kozloduy per il periodo 2007-2013(C(2010) 6885).

[12] Comitato per il programma di assistenza alla disattivazione nucleare.

[13] Relazione speciale n. 16/2011 della Corte dei conti europea sull’assistenza finanziaria dell’UE alla disattivazione delle centrali nucleari in Bulgaria Lituania e Slovacchia.

[14] Decisione di esecuzione della Commissione, del 7 agosto 2014, sulle norme di attuazione per i programmi di assistenza alla disattivazione nucleare in Bulgaria, Lituania e Slovacchia per il periodo 2014-2020, C(2014) 5449 final.

[15] GU L 346 del 20.12.2013, pag.1 e GU L 8, dell’11.1.2014, pag.31.

[16] GU L 346 del 20.12.2013, pag. 7 e GU L 8, dell’11.1.2014, pag. 30 e GU L 121, del 24.4.2014, pag. 59.

[17] Decisione di esecuzione della Commissione, del 30 ottobre 2014, sull’adozione della decisione di finanziamento per i programmi di assistenza alla disattivazione nucleare per le centrali di Bohunice, Ignalina e Kozloduy nel 2014.

[18] Strategia energetica della Bulgaria sino al 2020, pubblicata nel documento SG n. 43 del 7 giugno 2011.

[19] Risoluzione sull’approvazione della strategia energetica nazionale, del 18 gennaio 2007, n. X-1046, Vilnius.

[20] Politica della Repubblica slovacca in materia di energia, approvata con la risoluzione del governo slovacco n. 29, dell’11 gennaio 2006.

[21] Si tratta di una tecnica di gestione dei progetti per la misurazione dei risultati e dei progressi di ciascun progetto.

Bulgaria

Tabella 1 – Riepilogo dei dati finanziari per la Bulgaria (in milioni di EUR)

|| Fino al 2009 || 2010-2013 || Gennaio – Settembre 2014 || Totale

Contributo dell’UE || 568 || 300 || 0 || 868

Contributo di altre fonti || 15 || 0 || 0 || 15

Interessi || 23 || 6 || 0 || 29

Totale degli stanziamenti || 606 || 306 || 0 || 911

|| || || ||

Trasferimenti dall’UE || 363 || 188 || 79 || 630

Trasferimenti da altre fonti || 14 || 0 || 0 || 14

Interessi || 23 || 6 || 0 || 29

Liquidità totali erogate || 400 || 194 || 80 || 673

|| || || ||

Stanziamenti a favore di progetti || 513 || 384 || -36* || 861

Contratti firmati || 328 || 229 || 51 || 608

Versamenti per contratti firmati || 173 || 255 || 37 || 465

Costi complessivi || 5 || 3 || 0 || 8

(*) Un progetto di disattivazione ha subito una notevole riduzione in termini di portata e un altro, relativo alla costruzione di una centrale di generazione di calore, è stato cancellato. Le relative convenzioni di sovvenzione, per un totale di 41 milioni di EUR, sono state chiuse e i rispettivi fondi disimpegnati.

Tabella 2 – Punti salienti dei principali progetti sostenuti in Bulgaria

Voce “Disattivazione” ||

Decontaminazione & smantellamento || Sono state smantellate sinora circa 4 000 tonnellate di materiale nelle sale turbine delle unità dalla 1 alla 4, in generale come previsto dall’obiettivo. La licenza per la disattivazione delle unità 1 e 2 della centrale nucleare di Kozloduy è stata rilasciata nel novembre 2014.

Caratterizzazione || È in corso l’inventario radiologico delle unità dalla 1 alla 4: i calcoli per l’attivazione e la contaminazione sono ultimati, mentre il campionamento per determinare i vettori di nuclidi è ancora in corso.

Trattamento e condizionamento dei rifiuti || Per quanto concerne l’impianto per la fusione del plasma, tutti i documenti giustificativi sono stati trasmessi e il permesso di costruzione definitivo dovrebbe essere rilasciato nel 2014. I lavori di costruzione preliminari sono stati avviati. Il campionamento dei concentrati dell’evaporatore è stato completato. In attesa della finalizzazione dell’analisi dei campioni, la proposta finanziaria del contraente per la fase di trattamento è attualmente sottoposta a un esame indipendente. Il permesso di costruzione relativo a un laboratorio per la riduzione delle dimensioni e la decontaminazione dei rifiuti è stato rilasciato e i lavori di costruzione sono iniziati subito dopo.

Stoccaggio temporaneo e smaltimento dei rifiuti || L’effettiva entrata in funzione del magazzino per il combustibile esaurito si è conclusa con la ricezione di 6 contenitori riempiti. La richiesta della licenza di esercizio è all’ultimo stadio di preparazione. La necessità di ripetere la valutazione di impatto ambientale (VIA) per l’impianto di smaltimento nazionale ritarderà la costruzione. Al contempo, i lavori preparatori, come ad esempio il monitoraggio dei locali precedente lo smaltimento e la preparazione dell’infrastruttura, procedono come previsto.

Voce “Energia” ||

Risanamento della centrale termoelettrica di Maritza East 2 || L’istallazione dell’impianto di disidratazione del gesso è stata ultimata. Il risanamento della stazione di pompaggio per raffreddamento sarà completato nel primo trimestre del 2015.

Rinnovamento ed ampliamento della rete nazionale di distribuzione dell’energia elettrica || È terminato il risanamento delle sottostazioni di Tsaravetz, Bourgas, Metallurgichna, Zlatitza e Mayak, attualmente in funzione. Per la sottostazione di Kavarna è stato rilasciato un certificato di ultimazione dei lavori e il collaudo funzionale è previsto entro la fine di ottobre 2014.

Costruzione di gasdotti ad alta pressione e di stazioni di regolazione del gas || I lavori di costruzione sono quasi conclusi, ad eccezione di una piccola sezione di gasdotto nell’area protetta di Suhata Reka.

Misure per l’efficienza energetica degli edifici pubblici || È stato completato un vasto progetto – il risanamento dell’edificio principale dell’Università di Ruse. Al 5 ottobre 2014 erano state pienamente attuate misure per l’efficienza energetica in 120 edifici pubblici su un totale di 168. Nel 2013 le misure per l’efficienza energetica sono state completate in 49 edifici comunali a Burgas, Plovdiv e Stara Zagora.

Lituania

Tabella 3 – Riepilogo dei dati finanziari per la Lituania (in milioni di EUR)

|| Fino al 2009 || 2010-2013 || Gennaio – Settembre 2014 || Totale

Contributo dell’UE || 875 || 492 || 0 || 1 367

Contributo di altre fonti || 33 || 0 || 0 || 33

Interessi || 49 || 7 || 0 || 56

Totale degli stanziamenti || 957 || 499 || 0 || 1 456

|| || || ||

Trasferimenti dall’UE || 712 || 324 || 50 || 1 085

Trasferimenti da altre fonti || 33 || 0 || 0 || 33

Interessi || 49 || 7 || 0 || 56

Liquidità totali erogate || 794 || 331 || 50 || 1 174

|| || || ||

Stanziamenti a favore di progetti || 862 || 348 || -16 || 1 194

Contratti firmati || 772 || 356 || 9 || 1 137

Versamenti per contratti firmati || 422 || 449 || 94 || 965

Costi complessivi || 6 || 6 || 0 || 12

Tabella 4 – Punti salienti dei principali progetti sostenuti in Lituania

Voce “Disattivazione” ||

Decontaminazione & smantellamento || La decontaminazione del circuito primario è attualmente in sospeso, in seguito a un tentativo di decontaminazione non riuscito. Sono in corso azioni legali nei confronti del contraente. L’operatore della centrale continua a sviluppare una strategia per il ripristino del progetto. Dal 2010 a oggi sono state smantellate oltre 8 000 tonnellate di materiale nella sala turbine.

Trattamento e condizionamento dei rifiuti || Centro per la gestione e lo stoccaggio dei rifiuti solidi: i lavori di costruzione e di installazione procedono senza grossi ritardi. Le attività di ingegneria e quelle relative al rilascio delle licenze in preparazione per le prove a freddo procedono come previsto nel programma modificato.

Stoccaggio temporaneo e smaltimento dei rifiuti || Installazioni per lo stoccaggio temporaneo del combustibile esaurito: i lavori di edilizia civile sono ultimati e sono in corso le prove a freddo degli impianti istallati. I lavori d’ingegneria e la produzione di contenitori avanzano secondo i tempi previsti. Il potenziamento delle gru della sala della piscina del combustibile esaurito procede, nonostante le continue controversie commerciali tra il contraente e la centrale di Ignalina. Il progetto si trova nella fase critica delle operazioni di svuotamento del combustibile nell’unità 2 della centrale nucleare di Ignalina. Il progetto relativo ai depositi in prossimità della superficie dovrebbe raggiungere una tappa fondamentale con la presentazione da parte del contraente del documento di progettazione tecnica prima della fine del 2014. Il progetto di impianto per lo smaltimento in discarica ha subito ritardi ed è ancora in fase di appalto.

Voce “Energia” ||

Impianto a turbina a gas a ciclo combinato || Dal 15 ottobre 2012 è in funzione un nuovo impianto di turbina a gas a ciclo combinato da 455 MW, come previsto dal programma di domande dell’operatore lituano del sistema di trasmissione, LITGRID AB.

Sistema di teleriscaldamento di Visaginas || Le due caldaie a gas per il teleriscaldamento sono state sostituite e metà degli edifici è stata potenziata con nuovi scambiatori di calore.

Miglioramento dell’efficienza energetica di condomini residenziali ed edifici pubblici || Si sono ottenuti buoni risultati a Ignalina, dove sono stati migliorati 33 edifici sui 67 inclusi nel contratto. Si sono riscontrate difficoltà nello sviluppo dei progetti di Zarasai e Visaginas.

Interconnessione elettrica tra la Lituania e la Polonia || Continuano i lavori di costruzione del progetto “LitPol Link”, che registra buoni progressi con il cofinanziamento della Commissione europea. Il completamento della prima parte del progetto (500 MW) è previsto per fine dicembre 2015.

Slovacchia

Tabella 5 – Riepilogo dei dati finanziari per la Slovacchia (in milioni di EUR)

|| Fino al 2009 || 2010-2013 || Gennaio – Settembre 2014 || Totale

Contributo dell’UE || 364 || 248 || 0 || 612

Contributo di altre fonti || 11 || 0 || 0 || 11

Interessi || 11 || 3 || 1 || 15

Totale degli stanziamenti || 386 || 251 || 1 || 638

|| || || ||

Trasferimenti dall’UE || 168 || 158 || 36 || 362

Trasferimenti da altre fonti || 11 || 0 || 0 || 11

Interessi || 11 || 3 || 1 || 15

Liquidità totali erogate || 190 || 161 || 36 || 388

|| || || ||

Stanziamenti a favore di progetti || 272 || 275 || 76 || 623

Contratti firmati || 87 || 193 || 19 || 299

Versamenti per contratti firmati || 65 || 144 || 28 || 237

Costi complessivi || 5 || 3 || 0 || 8

Tabella 6 – Punti salienti dei principali progetti sostenuti in Slovacchia

Voce “Disattivazione” ||

Decontaminazione & smantellamento || Sono stati conseguiti risultati concreti, in particolare per quanto concerne lo svuotamento della sala turbine dall’attrezzatura metallica (completato al 97%) e dalle strutture di cemento. L’attrezzatura per la decontaminazione del circuito primario è stata consegnata e installata e le prime prove sono state correttamente eseguite. La decontaminazione dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2015. La prima fase della licenza di disattivazione si concluderà nel 2014 e la seconda, relativa all’autorizzazione per lo smantellamento delle aree contaminate, dovrebbe cominciare a gennaio 2015.

Trattamento e condizionamento dei rifiuti || Il progetto per il trattamento di fanghi e sorbenti, modificato per tenere conto di volumi e attività superiori alle stime iniziali, avanza correttamente e nei tempi previsti.

Stoccaggio temporaneo e smaltimento dei rifiuti || Procedono nei tempi previsti i progetti per la progettazione di un deposito per residui con livelli di attività molto bassi e per l’ampliamento del deposito esistente per rifiuti a vita breve con livelli di attività bassi e medi.

Voce “Energia” ||

Rinnovo del sistema di trasmissione || Stazione di trasformazione di Bošáca - Trasformatore T402. Il periodo per la segnalazione dei difetti si è concluso il 3 agosto 2014. Trasformazione a 400/110 kV nella stazione di trasformazione di Medzibrod. Il periodo per la segnalazione dei difetti è ancora in corso e si concluderà il 29 settembre 2015. Sinora non è stato comunicato alcun difetto. Linee di trasmissione da 400 kV per la sottostazione elettrica di Medzibrod. Il periodo per la segnalazione dei difetti, ancora in corso, si concluderà il 29 settembre 2015. Tutti i difetti principali noti al momento sono stati corretti. I lavori di riforestazione e rivitalizzazione dei terreni forestali interessati dal progetto sono stati completati il 30 settembre 2014.

Meccanismo di finanziamento per l’energia sostenibile || Secondo i calcoli effettuati, gli investimenti nel settore residenziale e nell’industria hanno comportato risparmi energetici rispettivamente del 33% e del 17% in media.

Progetti in materia di efficienza energetica negli edifici pubblici || Sono stati completati tutti i progetti.

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