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Document 52013PC0312

Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che istituisce il programma Copernicus e abroga il regolamento (UE) n. 911/2010

/* COM/2013/0312 final - 2013/0164 (COD) */

52013PC0312

Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che istituisce il programma Copernicus e abroga il regolamento (UE) n. 911/2010 /* COM/2013/0312 final - 2013/0164 (COD) */


RELAZIONE

1.           CONTESTO DELLA PROPOSTA

Copernicus è il nuovo nome del programma europeo di osservazione della Terra GMES (monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza). Copernicus o piuttosto il suo predecessore è stato istituito quale programma dell'UE con il regolamento (UE) n. 911/2010. Il programma riguarda tutte le attività che garantiscono un flusso ininterrotto di informazioni e dati accurati e attendibili, su aspetti ambientali e questioni relative alla sicurezza, agli utenti responsabili delle politiche e della loro esecuzione e monitoraggio a livello dell'Unione e degli Stati membri. Copernicus mira a fornire all'Europa un accesso costante, indipendente e affidabile ai dati e alle informazioni ottenuti dall'osservazione della Terra. L'investimento dell'UE è volto a colmare le carenze del sistema di osservazione, a dare l'accesso a strutture esistenti e a sviluppare i servizi operativi.

Il programma si articola in sei servizi: monitoraggio dei mari, dell'atmosfera, del territorio e dei cambiamenti climatici nonché supporto ai servizi di emergenza e di sicurezza. Copernicus utilizza i dati dei satelliti e dei sensori in situ quali boe, palloni o sensori aerei per fornire in modo tempestivo e affidabile informazioni e previsioni a sostegno, ad esempio, dell'agricoltura e della pesca, dell'utilizzo del suolo e della pianificazione urbana, della lotta agli incendi boschivi, della risposta alle catastrofi, del trasporto marittimo o del monitoraggio dell'inquinamento atmosferico.

Copernicus inoltre contribuisce alla stabilità e alla crescita economiche promuovendo le applicazioni commerciali (i cosiddetti servizi a valle) in molti settori mediante un accesso pieno e aperto ai dati e grazie ai prodotti informatici. Si tratta inoltre di uno dei programmi da realizzare nell'ambito della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e, dati i vantaggi che comporta per molte delle politiche dell'Unione, è stato incluso nell'iniziativa "politica industriale" della strategia Europa 2020.

La responsabilità per il finanziamento dello sfruttamento e del rinnovo dell'infrastruttura spaziale sviluppata con fondi UE e intergovernativi non può essere adeguatamente assunta dai singoli Stati membri a causa dei costi da sostenere. Nel settore delle osservazioni dallo spazio finalizzate alla meteorologia operativa gli Stati europei hanno riunito le loro risorse per sviluppare e sfruttare i satelliti meteorologici nel quadro dell'Organizzazione europea per lo sfruttamento dei satelliti meteorologici (Eumetsat). Inoltre gli Stati europei hanno sviluppato prototipi di satelliti ambientali mediante l'Agenzia spaziale europea (ESA) o mediante agenzie spaziali nazionali. Essi non hanno potuto, tuttavia, trovare un modo per cooperare in termini di finanziamento dei programmi operativi duraturi nel settore del monitoraggio ambientale. La necessità di proseguire tali osservazioni è divenuta cruciale, in considerazione sia della crescente pressione politica esercitata sulle autorità pubbliche affinché adottino decisioni informate nei settori dell'ambiente, della sicurezza e dei cambiamenti climatici sia della necessità di rispettare gli accordi internazionali.

Gli Stati membri non sono in grado di conseguire gli obiettivi delle azioni proposte nell'ambito dei servizi a copertura globale e paneuropea, poiché i contributi dei differenti Stati membri devono essere aggregati a livello europeo. La fornitura di altri servizi (ad esempio, la cartografia d'emergenza o la cartografia tematica di monitoraggio del territorio a portata geografica più limitata) può essere meglio realizzata a livello dell'UE per due motivi. In primo luogo, una gestione più coerente e centralizzata dei dati acquisiti dai sensori spaziali o in situ permetterà economie di scala.

In secondo luogo, la prestazione coordinata di servizi di monitoraggio terrestre a livello degli Stati membri permette di evitare duplicazioni e di rafforzare il controllo dell'applicazione della legislazione ambientale UE in base a criteri trasparenti e oggettivi. L'effettiva applicazione della legislazione ambientale, che in molti casi affronta problemi che trascendono le frontiere e sono perciò internazionali, potrà essere accertata solo in base a informazioni comparabili prodotte a livello di ogni Stato membro.

D'altro canto l'azione a livello europeo creerà economie di scala che condurranno a un utilizzo più efficace del denaro pubblico. L'azione a livello europeo sfocia pertanto in un valore aggiunto tangibile.

Il finanziamento complessivo stanziato dall'UE e dall'ESA per lo sviluppo di tale azione dal suo avvio ha raggiunto i 3,2 miliardi di EUR. Un'ampia quota del bilancio GMES è stata destinata allo sviluppo dei satelliti da osservazione, cosiddetti Sentinel. Ciò si è realizzato per mezzo di un contributo della Commissione di 738 milioni di EUR al programma dell'ESA relativo alla componente spaziale del GMES.

Il programma Copernicus è finanziato fino alla fine del 2013 dal tema "Spazio" del 7° Programma quadro, dal GMES e dal suo programma iniziale di operatività. Dal 2014 occorrerà un nuovo regolamento, dato che Copernicus sarà pronto per entrare nella fase operativa. In conformità degli obiettivi della comunicazione "Programma di semplificazione per il quadro finanziario pluriennale 2014-2020"[1], tale nuovo regolamento definirà meglio la governance del programma, in particolare il ruolo della Commissione, gli obiettivi del programma e gli indicatori che consentiranno di sorvegliare efficacemente la sua attuazione e di garantire una transizione agevole dalle attività attuali. La proposta di regolamento comprende anche disposizioni relative all'istituzione di procedure finanziarie proporzionate che disciplineranno in particolare l'ampia parte di programma da attuare indirettamente. Per quanto concerne la semplificazione e la "regolamentazione intelligente" va osservato che Copernicus mira a rafforzare la qualità della legislazione fornendo strumenti di monitoraggio basati su dati fattuali.

Nella comunicazione "Un bilancio per la strategia 2020" [COM(2011) 500 final del 29.6.2011] la Commissione, visti i limiti del bilancio UE, proponeva di escludere il finanziamento del GMES dal quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020. La proposta è stata respinta dal Parlamento con la risoluzione P7_TA(2012)0062 del 16 febbraio 2012. Nelle conclusioni del Consiglio europeo del 7-8 febbraio 2013 sul quadro finanziario pluriennale (QFP) si prevede di finanziare il programma a titolo della sottorubrica 1a con un livello massimo di impegni di 3 786 milioni di EUR (ai prezzi 2011) da stabilirsi nel regolamento QFP.

2.           ESITO DELLA CONSULTAZIONE DELLE PARTI INTERESSATE E DELLE VALUTAZIONI DELL'IMPATTO

Sin dalla costituzione del bureau GMES della Commissione europea nel 2006 si è svolto regolarmente un processo di consultazione delle parti interessate sul tema del GMES. Tale processo di consultazione, varato con la comunicazione "GMES: dal concetto alla realtà"[2] ha innanzitutto condotto all'adozione della comunicazione, del 2008, "GMES: per un pianeta più sicuro"[3]. È stata condotta un'altra consultazione per preparare la proposta di regolamento della Commissione relativo al programma europeo di osservazione della terra (GMES) e della sua fase iniziale di operatività (2011-2013)[4] e la comunicazione "Monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza (GMES): sfide e fasi successive per la componente spaziale"[5].

La consultazione degli Stati membri e degli utenti si è svolta sin dall'entrata in vigore del regolamento GMES nel 2010, mediante i nuovi organi di governance istituiti dal regolamento stesso: il comitato GMES e il forum degli utenti composto dai rappresentanti degli utenti del settore pubblico.

La consultazione ha confermato l'interesse per il programma Copernicus e la sua necessità e, ora che diviene effettivamente un programma UE, si focalizza sulle varie possibilità di configurazione in particolare per i servizi Copernicus. Le parti in causa hanno segnalato che la disponibilità ininterrotta e garantita delle informazioni fornite dai servizi Copernicus è la chiave del successo del programma oltre ad essere il mezzo per concretizzare a pieno i suoi vantaggi.

Nel 2011 è stata condotta una valutazione d'impatto le cui conclusioni principali sono state pubblicate nel documento SEC(2011) 867 final del 28.6.2011 che accompagnava la proposta della Commissione sul quadro finanziario pluriennale [COM (2011) 500]. La valutazione d'impatto è stata ora adottata e si è tenuto conto delle raccomandazioni del comitato per la valutazione d'impatto. Ciò che è mutato dal 2011 è la valutazione politica relativa all'utilità d'inserire nel QFP il finanziamento del programma Copernicus. La Commissione pertanto ritiene che sia giunto il momento di avanzare una proposta formale.

Occorre osservare, tuttavia, che la proposta deve essere riadeguata all'importo convenuto entro il limite del quadro finanziario pluriennale, che ha ridotto il finanziamento inizialmente proposto dalla Commissione di oltre 2 miliardi di EUR. Al fine di salvaguardare la prestazione del servizio, la Commissione ha dovuto ridurre i nuovi sviluppi della componente spaziale volti a rinnovare e modernizzare la capacità di osservazione. L'ESA si assumerà la responsabilità di sviluppare la prossima generazione di satelliti Sentinel.

La questione della proprietà del patrimonio della componente spaziale di Copernicus è importante e non può essere considerata separatamente dai diritti e dalle responsabilità che tale proprietà conferisce al titolare il quale detiene tutti i diritti possibili compresi i diritti d'uso, trasferimento e alienazione.

Nel decidere se accettare la proprietà del patrimonio della componente spaziale occorre distinguere due fasi: durante la prima fase, ossia nell'ambito dell'attuale quadro finanziario pluriennale, l'UE era solo un contributore al programma dell'ESA per una quota pari a circa il 30 % e mancava dei fondi per assumere un ruolo preminente nel delineare la componente spaziale di Copernicus. Inoltre i fondi UE rappresentavano in larga misura dotazioni del 7° Programma quadro e non erano concepiti per finanziare un programma operativo in modo permanente. L'UE in tale fase non è stata pertanto in grado di attribuirsi l'anzidetta proprietà. La seconda fase inizierà con il prossimo quadro finanziario pluriennale e porterà con sé un cambiamento fondamentale in quanto l'UE sarà in grado di finanziare al 100 % la maggior parte della componente spaziale di Copernicus, ivi incluso il segmento terrestre e il costo d'esercizio dei satelliti.

In tale nuovo contesto, come disposto all'articolo 19, occorrerà rivedere la questione relativa alla proprietà dei satelliti. Il regolamento prevede la possibilità per l'UE oppure per un organismo o un fondo espressamente designati di subentrare nella proprietà dell'ESA. Nell'ottica di un trasferimento di proprietà occorrerà valutare alcune opzioni considerando fattori rilevanti quali l'esercizio dei satelliti, la titolarità dei diritti sui dati, le condizioni di accesso ai dati e il valore patrimoniale degli attivi. Tali opzioni saranno considerate solo se gli svantaggi di una proprietà dell'UE appariranno maggiori dei vantaggi. Il trasferimento della proprietà dell'UE potrebbe avvenire solo mediante un atto delegato.

Potrebbe anche essere valutata la possibilità di un piano d'acquisto di dati.

3.           ELEMENTI GIURIDICI DELLA PROPOSTA

Visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 189, la proposta riguarda un nuovo regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il programma Copernicus. Gli aspetti principali sono i seguenti:

(1) modifica del nome in Copernicus;

(2) governance della fase operativa del GMES con la possibilità per la Commissione di delegare attività a determinati operatori;

(3) finanziamento per il periodo 2014-2020.

4.           INCIDENZA SUL BILANCIO

La scheda finanziaria che accompagna la proposta di regolamento definisce le dotazioni di bilancio indicative, compatibili con il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020, con un livello massimo d'impegni di 3 786 milioni di EUR, ai prezzi 2011, equivalenti a 4 291 milioni di EUR ai prezzi attuali.

5.           ELEMENTI FACOLTATIVI

La Commissione può adottare atti delegati al fine di conseguire determinati obiettivi definiti nella proposta.

2013/0164 (COD)

Proposta di

REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

che istituisce il programma Copernicus e abroga il regolamento (UE) n. 911/2010

(Testo rilevante ai fini del SEE)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 189, paragrafo 2,

vista la proposta della Commissione europea,

previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali,

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo[6],

visto il parere del Comitato delle regioni[7],

deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria,

considerando quanto segue:

(1)       Il monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza (GMES) era un’iniziativa nel settore del monitoraggio della Terra guidata dall’Unione e realizzata in collaborazione con gli Stati membri e con l’Agenzia spaziale europea (ESA). L'origine del GMES risale al maggio 1998, quando le istituzioni coinvolte nello sviluppo delle attività spaziali in Europa adottarono una dichiarazione congiunta nota come "Manifesto di Baveno". Il manifesto invitava ad un impegno di lungo periodo per lo sviluppo di servizi spaziali di monitoraggio ambientale, utilizzando e sviluppando ulteriormente le competenze e le tecnologie europee. Nel 2005 l'Unione ha operato la scelta strategica di sviluppare una capacità europea indipendente di osservazione della Terra per erogare servizi in ambito ambientale e della sicurezza[8], sfociata poi nel regolamento (UE) n. 911/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, relativo al programma europeo di monitoraggio della terra (GMES) e alla sua fase iniziale di operatività (2011-2013)[9].

(2)       È opportuno considerare Copernicus come un contributo europeo all’istituzione del Sistema di sistemi per l’osservazione globale della Terra (GEOSS), sviluppato nel quadro del gruppo d’osservazione della Terra (GEO).

(3)       In base ai risultati di tale iniziativa, il regolamento (UE) n. 911/2010 ha istituito il programma europeo di monitoraggio della Terra (GMES) e le norme di attuazione della fase iniziale di operatività.

(4)       Se da un lato è opportuno che il programma istituito dal regolamento (UE) n. 911/2010 prosegua con il nuovo quadro finanziario pluriennale, occorre dall'altro sostituire l’acronimo "GMES" con "Copernicus" al fine di agevolare la comunicazione con il grande pubblico. La Commissione ha registrato il marchio commerciale affinché le istituzioni dell'Unione possano utilizzarlo e possano concederne lo sfruttamento a terzi interessati, in particolare ai fornitori di servizi fondamentali.

(5)       Il programma Copernicus è volto a fornire informazioni precise e attendibili relativi all'ambiente e alla sicurezza, adeguate alle esigenze degli utenti e a sostegno di altre politiche dell'Unione, riguardanti in particolare il mercato interno, i trasporti, l'ambiente, l'energia, la protezione civile, la cooperazione con i paesi terzi e gli aiuti umanitari. Il programma si basa sulle capacità esistenti in Europa, integrate da nuove risorse sviluppate in comune.

(6)       È opportuno che il programma Copernicus sia attuato in modo compatibile con altre azioni e altri strumenti pertinenti dell’Unione: in particolare con azioni in tema di ambiente e di cambiamenti climatici, con strumenti propri di settori quali la sicurezza, la protezione dei dati personali, la competitività e l'innovazione, la coesione, la ricerca, i trasporti, la concorrenza e la cooperazione internazionale, nonché con i programmi europei del sistema globale di navigazione satellitare (GNSS). È opportuno inoltre che i dati Copernicus siano coerenti con i dati spaziali di riferimento degli Stati membri e sostengano lo sviluppo dell’infrastruttura per l’informazione spaziale nell’Unione istituita dalla direttiva 2007/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 2007, che istituisce un’Infrastruttura per l’informazione territoriale nella Comunità europea (Inspire)[10]. Occorre inoltre che il programma Copernicus integri il sistema comune di informazioni ambientali (SEIS) e le attività dell’Unione nel settore della risposta alle emergenze.

(7)       Copernicus è un programma da realizzare nell'ambito della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Il suo scopo è favorire un'ampia gamma di politiche dell'Unione e contribuire al conseguimento degli obiettivi di Europa 2020, in particolare mediante lo sviluppo di una politica spaziale efficace che fornisca gli strumenti per rispondere alle principali sfide mondiali e permetta di conseguire gli obiettivi nel campo dei cambiamenti climatici e della sostenibilità energetica.

(8)       Il programma Copernicus può trarre vantaggio dai risultati del programma Orizzonte 2020, il programma quadro dell'Unione per la ricerca e l'innovazione per il periodo 2014-2020, in particolare mediante le attività nell'ambito della ricerca e dell'innovazione riguardanti future tecnologie per l'osservazione della Terra e applicazioni che impiegano dati e sensori di telerilevamento, aerotrasportati e in situ per rispondere alle grandi sfide della società.

(9)       Per realizzare gli obiettivi del programma Copernicus occorre che esso possa poggiare sulla capacità dell’Unione di eseguire osservazioni spaziali e di fornire servizi operativi nei settori dell'ambiente, della protezione civile e della sicurezza in modo autonomo. Occorre inoltre che utilizzi i dati in situ forniti segnatamente dagli Stati membri. La prestazione di servizi operativi dipende dal buon funzionamento e dalla sicurezza della componente spaziale di Copernicus. Il crescente rischio di collisione con altri satelliti e rifiuti spaziali è il pericolo maggiore per tale componente. Occorre pertanto che il programma preveda azioni di sostegno che mirino a ridurre tali rischi, in particolare contribuendo al programma istituito dalla decisione [XXX] del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce un programma di sostegno al servizio di sorveglianza dello spazio e di localizzazione[11].

(10)     La dotazione finanziaria massima necessaria per le azioni Copernicus (2014-2020) ammonta a 3 786 milioni di euro a prezzi 2011, assegnati a un capitolo di bilancio separato nel quadro del titolo 2 della rubrica 1a del bilancio generale dell’Unione. È opportuno che le spese per il personale e amministrative sostenute dalla Commissione per il coordinamento del programma Copernicus siano finanziate dal bilancio dell'Unione.

(11)     Al fine di migliorare l'attuazione del programma Copernicus e la sua pianificazione a lungo termine è opportuno che la Commissione adotti il programma di lavoro annuale coerentemente con le priorità, gli obiettivi e le strategie di un piano pluriennale.

(12)     È opportuno inoltre che Copernicus sia espressamente rivolto agli utenti che andranno dunque coinvolti in modo costante ed efficace, in particolare per definire e convalidare le esigenze di servizio.

(13)     La dimensione internazionale di Copernicus è particolarmente importante per quanto riguarda lo scambio di dati e informazioni nonché l'accesso alle infrastrutture di osservazione. Tale sistema di scambio è molto più conveniente in termini di costi rispetto a regimi d'acquisto di dati e rafforza la dimensione globale del programma.

(14)     L’accordo sullo Spazio economico europeo e gli accordi quadro con i paesi candidati e i paesi candidati potenziali prevedono la partecipazione di tali paesi ai programmi dell’Unione. È opportuno consentire la partecipazione di altri paesi terzi e delle organizzazioni internazionali mediante la conclusione di appositi accordi internazionali.

(15)     È opportuno che gli Stati membri, i paesi terzi e le organizzazioni internazionali possano contribuire liberamente ai programmi in base a opportuni accordi.

(16)     Occorre attribuire alla Commissione la responsabilità generale del programma Copernicus e quindi che quest'ultima ne definisca le priorità e gli obiettivi e ne garantisca il coordinamento e la supervisione generale.

(17)     In considerazione della dimensione collaborativa di Copernicus e al fine di evitare sovrapposizioni di competenze tecniche, occorre delegare l’attuazione del programma a organismi dotati dell'opportuna capacità tecnica e professionale.

(18)     Per attuare il programma Copernicus la Commissione può affidarsi, eventualmente, alle agenzie competenti dell’Unione, per esempio l'Agenzia europea dell’ambiente (AEA), l'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea (Frontex), l'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) e il Centro satellitare dell’Unione europea (CSUE) o altri organismi interessati che potrebbero beneficiare di una delega a norma dell'articolo 58 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione[12].

(19)     In virtù dell'articolo 61, paragrafo 2, del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012, occorre che la scelta degli organismi (nel seguito gli "operatori") ai quali la Commissione può delegare compiti esecutivi segua una procedura trasparente giustificata da ragioni oggettive e non dia luogo a conflitti d'interessi. Data la natura particolare dei compiti in questione è stata scelta una procedura ad hoc basata su un invito a manifestare interesse per individuare gli operatori idonei ad ottenere la delega della gestione indiretta del programma Copernicus.

(20)     È opportuno che gli operatori del programma Copernicus siano soggetti alla supervisione della Commissione pur godendo dell'autonomia necessaria ad eseguire i compiti loro delegati. Occorre che presentino alla Commissione un programma di lavoro annuale e una relazione d'esecuzione annuale.

(21)     È importante che per ottemperare agli obblighi di cui all'articolo 317 del TFUE la Commissione disponga dei mezzi necessari per supervisionare gli atti degli organismi ai quali ha delegato i compiti esecutivi nell'ambito del programma Copernicus. Ciò comporta non solo i poteri che le sono già stati conferiti dal regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012, ma anche la possibilità di impartire istruzioni agli operatori e svolgere ispezioni. In particolare, in caso d'urgenza o di eventi imprevedibili, e in ogni situazione in cui l'operatore non sia in grado di svolgere i compiti anzidetti, occorre che la Commissione possa revocare la delega e agire in luogo dell'operatore. Occorre che l'esercizio di tale facoltà sia proporzionale agli obiettivi da raggiungere e pertanto è opportuno che l'accordo di delega sia sospeso per il periodo necessario a eseguire gli atti dovuti.

(22)     Per conseguire l'obiettivo di Copernicus in modo sostenibile occorre coordinare le attività dei diversi partner partecipanti, come pure sviluppare, istituire e gestire una capacità di osservazione e di fornitura di servizi che soddisfi la domanda degli utenti. In questo contesto, occorre che un comitato assista la Commissione nel garantire il coordinamento dei contributi dell’Unione, degli Stati membri e delle agenzie intergovernative al programma Copernicus, sfruttando al meglio le capacità esistenti e individuando le lacune da colmare a livello dell'Unione. È opportuno altresì che tale comitato aiuti la Commissione a controllare la coerenza dell'esecuzione di Copernicus.

(23)     Occorre inoltre che il lavoro degli operatori ai quali la Commissione ha delegato determinati compiti sia valutato in base a indicatori di rendimento che permettano di fornire al Parlamento europeo e al Consiglio un'indicazione dei progressi nell'esecuzione del programma Copernicus e della sua operatività.

(24)     Occorre che i dati e le informazioni ottenuti nel quadro del programma Copernicus siano messi a disposizione degli utenti in modo completo, aperto e gratuito al fine di promuoverne l'impiego e la condivisione e rafforzare i mercati connessi all'osservazione della Terra in Europa, in particolare il settore a valle, favorendo così la crescita e la creazione di posti di lavoro.

(25)     Laddove l'accesso o l'impiego di Copernicus ovvero di dati o informazioni di terzi possa minacciare la sicurezza dell'Unione e degli Stati membri o possa compromettere le loro relazioni esterne, occorre che la Commissione riduca la loro disponibilità o limiti le autorizzazioni concesse.

(26)     La questione della proprietà del patrimonio della componente spaziale di Copernicus è importante e non può essere considerata separatamente dai diritti e dalle responsabilità che essa conferisce al suo titolare. Al fine di disporre dei diritti d'uso, trasferimento e alienazione, occorre che l'Unione ne divenga proprietaria. Nel caso dei satelliti Sentinel la proprietà implica in particolare il diritto di decidere in merito alla politica relativa ai dati e di gestirne l'attuazione, di scegliere il modello di sfruttamento e l'operatore dei satelliti Sentinel e di stipulare accordi internazionali con paesi terzi riguardanti, tra l'altro, la condivisione dei dati satellitari.

(27)     Gli interessi finanziari dell'Unione europea vanno tutelati durante l'intero ciclo di spesa attraverso misure proporzionate, ivi comprese la prevenzione, l'individuazione e l'investigazione degli illeciti, il recupero dei fondi perduti, indebitamente versati o non correttamente utilizzati e, se del caso, le sanzioni amministrative e finanziarie a norma del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012.

(28)     Al fine di aumentare il valore di Copernicus per gli utenti occorre che la Commissione sia assistita da rappresentanti di utenti intermedi e finali, da esperti degli Stati membri, compresi gli appartenenti ad agenzie nazionali competenti o da esperti indipendenti.

(29)     Al fine di garantire condizioni uniformi di attuazione del presente regolamento per quanto riguarda l'adozione del programma di lavoro annuale, il piano pluriennale per il periodo 2014-2020 e le misure per promuovere la convergenza degli Stati membri nell'impiego dei dati e delle informazioni Copernicus e il loro accesso alla tecnologia e agli sviluppi nel campo dell'osservazione della Terra, occorre conferire alla Commissione competenze di esecuzione. È opportuno che tali competenze siano esercitate conformemente al regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell'esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione[13].

(30)     Per informare gli Stati membri e rispettare l’imparzialità nel processo decisionale è opportuno ricorrere alla procedura consultiva per l'adozione di misure volte a promuovere la convergenza tra gli Stati membri nell'impiego dei dati e delle informazioni Copernicus e il loro accesso alla tecnologia e agli sviluppi nel campo dell’osservazione della Terra. Occorre che tale procedura d'esame sia utilizzata per l'adozione del programma di lavoro annuale e per il piano pluriennale per il periodo 2014-2020 dato che tale atto si riferisce a un programma con implicazioni sostanziali.

(31)     In considerazione di eventuali rischi per la sicurezza, nonché della larghezza di banda e di altre limitazioni tecniche, dovrebbe essere delegato alla Commissione il potere di adottare atti conformemente all'articolo 290 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea riguardo ai requisiti relativi ai dati necessari ai servizi operativi, alle condizioni e alle procedure di accesso, registrazione e impiego dei dati e delle informazioni Copernicus, alle condizioni e alle procedure per la trasmissione e l'utilizzo dei dati trasmessi via satellite alle stazioni riceventi che non sono parte del programma Copernicus e per l’archiviazione dei dati e delle informazioni Copernicus, ai criteri tecnici specifici necessari a impedire l'interruzione del sistema informativo Copernicus e ai criteri per la limitazione della divulgazione dei dati e delle informazioni Copernicus in caso di conflitto di diritti o nell'interesse della sicurezza, nonché i criteri per eseguire la valutazione della sicurezza. È particolarmente importante che la Commissione svolga consultazioni adeguate durante i lavori preparatori, anche a livello di esperti. Nel contesto della preparazione e della stesura degli atti delegati, occorre che la Commissione garantisca contemporaneamente una trasmissione corretta e tempestiva dei documenti pertinenti al Parlamento europeo e al Consiglio.

(32)     È opportuno che le azioni finanziate a norma del presente regolamento siano monitorate e valutate allo scopo di apportare le modifiche necessarie e permettere nuovi sviluppi.

(33)     Poiché l’obiettivo del presente regolamento, ossia l’istituzione del programma Copernicus, non può essere realizzato in misura sufficiente dagli Stati membri, in quanto comprenderà anche una capacità paneuropea e dipenderà da una fornitura coordinata di servizi in tutti gli Stati membri che dovrà essere coordinata a livello dell’Unione, e può dunque, a causa dell’entità dell’azione, essere realizzato meglio a livello dell’Unione, quest'ultima può adottare misure in base al principio di sussidiarietà sancito all’articolo 5 del trattato sull’Unione europea. Il presente regolamento si limita a quanto necessario per conseguire tale obiettivo in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo.

(34)     È pertanto necessario abrogare il regolamento (UE) n. 911/2010 al fine di istituire un quadro giuridico appropriato alla governance e al finanziamento del programma Copernicus e per garantirne la piena operatività dal 2014 in poi.

HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1 Oggetto

Il presente regolamento istituisce il programma dell'Unione di osservazione della Terra denominato Copernicus e stabilisce le norme per la sua esecuzione.

Articolo 2 Obiettivi generali

1.           Il programma Copernicus contribuisce al conseguimento dei seguenti obiettivi generali:

(a) protezione dell'ambiente e sostegno alle attività nell'ambito della protezione civile e della sicurezza;

(b) sostegno alla strategia per la crescita "Europa 2020" mediante un contributo agli obiettivi di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva; in particolare, il programma contribuisce alla stabilità e alla crescita economiche promuovendo le applicazioni commerciali.

2.           I dati e le informazioni originali ottenuti da osservazioni spaziali e i dati disponibili in situ (nel seguito "dati e informazioni Copernicus") sono accurati e attendibili, sono forniti a lungo termine e in modo sostenibile e soddisfano le esigenze delle comunità di utenti Copernicus. L'accesso a tali dati è pieno, aperto e gratuito ed è soggetto a condizioni definite nel presente regolamento o definite in base ad esso.

3.           Ai fini del paragrafo 2, per comunità di utenti Copernicus s'intendono le comunità comprendenti gli organismi a livello europeo, nazionale, regionale o locale ai quali sono delegati la definizione, l'esecuzione, l'applicazione o il monitoraggio del servizio pubblico o della politica nei settori di cui all'articolo 4, paragrafo 1.

4.           La realizzazione degli obiettivi di cui al paragrafo 1 è misurata in base ai seguenti indicatori:

(a) dati e informazioni resi disponibili in conformità dei requisiti di fornitura del livello di servizio nei settori dell'ambiente, della protezione civile e della sicurezza;

(b) penetrazione nel mercato e competitività degli operatori europei dei settori a valle.

Articolo 3 Obiettivi specifici

1.           Al fine di conseguire gli obiettivi di cui all'articolo 2 il programma Copernicus risponde alle esigenze degli utenti e fornisce i servizi operativi di cui all'articolo 4, paragrafo 1. Tali obiettivi sono valutati in base all'impiego dei dati e delle informazioni misurato mediante la progressione numerica degli utenti, il volume di dati e di informazioni a valore aggiunto consultati e l'ampiezza di diffusione negli Stati membri;

2.           Il programma Copernicus fornisce un accesso sostenibile e affidabile alle osservazioni spaziali partendo da una capacità autonoma dell'Unione di osservazione della Terra e basandosi su risorse e capacità esistenti integrandole ove necessario. Tale obiettivo è valutato in base al livello di realizzazione dell'infrastruttura spaziale in termini di satelliti dispiegati e dati prodotti.

Articolo 4 Ambito di applicazione dei servizi Copernicus

I servizi Copernicus di cui all'articolo 3, paragrafo 1 si compongono nel modo seguente:

1.           servizi operativi:

(a) i servizi di monitoraggio atmosferico forniscono informazioni sulla qualità dell'aria su scala europea e sulla composizione chimica dell'atmosfera su scala mondiale. Essi forniscono, in particolare, informazioni per i sistemi di monitoraggio della qualità dell’aria dal livello locale fino a quello nazionale e devono contribuire al monitoraggio delle variabili climatiche in rapporto con la chimica dell’atmosfera;

(b) il servizio di monitoraggio marino fornisce informazioni sullo stato e sulle dinamiche dell'ecosistema fisico dell'oceano e marino, sia a livello mondiale sia regionale europeo;

(c) Il servizio di monitoraggio del territorio fornisce informazioni a sostegno del monitoraggio ambientale, a tutti i livelli, da globale a locale, per quanto riguarda la biodiversità, il suolo, le acque, le foreste e le risorse naturali, nonché a sostegno dell'attuazione delle politiche ambientale, agricola, dello sviluppo, energetica, urbanistica, infrastrutturale e dei trasporti;

(d) il servizio di monitoraggio dei cambiamenti climatici fornisce informazioni per ampliare la base di conoscenze a sostegno delle politiche di adattamento e mitigazione. Il servizio contribuisce in particolare alla fornitura di variabili climatiche essenziali, ad analisi e proiezioni climatiche su scala spazio-temporale rilevanti ai fini delle strategie in materia di adattamento e mitigazione nei vari ambiti di interesse per l'Unione riguardanti benefici settoriali e sociali;

(e) il servizio di risposta alle emergenze fornisce informazioni per la risposta alle emergenze in relazione ai differenti tipi di catastrofe tra cui rischi meteorologici, rischi geofisici, catastrofi provocate accidentalmente e volontariamente dall'uomo e altre catastrofi umanitarie, nonché attività di prevenzione, preparazione, risposta e ripristino,

(f) i servizi relativi alla sicurezza forniscono informazioni per rispondere alle sfide poste dalla sicurezza in Europa migliorando le capacità di prevenzione delle crisi, di preparazione e di risposta in particolare per quanto riguarda la sorveglianza frontaliera e marittima, ma anche sostenendo l'azione esterna dell'Unione mediante il rilevamento e il monitoraggio di minacce alla sicurezza transregionale, la valutazione dei rischi e i sistemi di allarme precoce, di mappatura e monitoraggio delle zone frontaliere;

2.           attività di sviluppo che consistono nel miglioramento della qualità e del rendimento dei servizi operativi, ivi inclusi il loro adattamento e la loro evoluzione, ed evitano o mitigano i rischi operativi;

3.           attività di sostegno che consistono in misure per promuovere l'utilizzo dei servizi operativi da parte degli utenti e delle applicazioni a valle, come pure le attività di comunicazione e divulgazione.

Articolo 5 Componente spaziale

La componente spaziale di Copernicus fornisce osservazioni spaziali per raggiungere gli obiettivi di cui agli articoli 2 e 3, alimentando principalmente i servizi operativi di cui all'articolo 4, paragrafo 1. La componente spaziale di Copernicus comprende le seguenti attività:

(a) fornitura di osservazioni spaziali compresi:

– l'operatività dell'infrastruttura spaziale di Copernicus, che a sua volta prevede la possibilità di comandare temporaneamente i satelliti indicando loro le aree da osservare (tasking), il controllo e il monitoraggio dei satelliti, la ricezione, l'elaborazione, l'archiviazione e la divulgazione dei dati nonché la calibrazione e la convalida in via permanente,

– la fornitura di dati in situ per la calibrazione e la convalida delle osservazioni spaziali,

– la fornitura, l'archiviazione e la divulgazione di dati ottenuti da missioni spaziali di terzi ad integrazione dell'infrastruttura spaziale di Copernicus,

– la manutenzione dell'infrastruttura spaziale di Copernicus;

(b) le attività svolte per rispondere all'evolversi delle necessità degli utenti, ossia:

– l'individuazione di lacune nelle osservazioni e la specificazione di nuove missioni spaziali in base alle necessità degli utenti,

– gli sviluppi tesi a modernizzare e integrare la componente spaziale di Copernicus, compresi la progettazione e l'acquisizione di nuovi elementi per l'infrastruttura spaziale;

(c) il contributo alla protezione dei satelliti contro i rischi di collisione.

Articolo 6 Componente in situ

La componente in situ del programma Copernicus comprende le seguenti attività:

(a) coordinamento e armonizzazione della raccolta e della fornitura dei dati in situ, fornitura ai servizi operativi dei dati in situ compresi quelli di terzi a livello internazionale;

(b) assistenza tecnica alla Commissione riguardo alle esigenze di servizio relative ai dati delle osservazioni in situ;

(c) cooperazione con operatori in situ per favorire la coerenza delle attività di sviluppo relative all'infrastruttura e alle reti per le osservazioni in situ.

Articolo 7 Finanziamento

1.           L'importo massimo della dotazione finanziaria assegnata al programma Copernicus per il periodo 2014-2020 è pari a 3 786 milioni di EUR ai prezzi 2011.

2.           Gli stanziamenti sono autorizzati ogni anno dall’autorità di bilancio nei limiti stabiliti dal quadro finanziario pluriennale. Gli impegni di bilancio per le attività di durata superiore a un esercizio finanziario possono essere ripartiti in quote annuali nell'arco di un periodo pluriennale.

3.           La dotazione finanziaria del programma Copernicus può coprire anche le spese relative ad attività di preparazione, monitoraggio, controllo, audit e valutazione, direttamente necessarie per la gestione del programma e la realizzazione dei suoi obiettivi, in particolare studi, riunioni, azioni di informazione e comunicazione nonché tutte le spese connesse alle reti informatiche incentrate sull'elaborazione delle informazioni e lo scambio di dati. Le risorse assegnate alle azioni di comunicazione di cui al presente regolamento possono anche contribuire in misura proporzionale a coprire le attività di comunicazione istituzionale relativa alle priorità politiche dell'Unione.

4.           I compiti delegati ad altri organismi sono soggetti alla procedura di cui agli articoli 164 e 165 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012.

Articolo 8 Programma di lavoro della Commissione

La Commissione adotta un programma di lavoro a norma dell'articolo 84 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 per ogni anno di esecuzione del programma Copernicus. Tale atto di esecuzione è adottato secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 21, paragrafo 3, del presente regolamento.

Articolo 9 Cooperazione con gli Stati membri

1.           La Commissione coopera con gli Stati membri al fine di migliorare lo scambio di dati e di informazioni tra di essi e aumentare il volume di dati e informazioni a disposizione del programma Copernicus.

2.           La Commissione può adottare misure volte a promuovere la convergenza degli Stati membri nell'impiego dei dati e delle informazioni Copernicus e il loro accesso alla tecnologia e agli sviluppi nell'ambito dell'osservazione della Terra. Tali misure non comportano distorsioni della libera concorrenza. Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura consultiva di cui all'articolo 21, paragrafo 2.

Articolo 10 Cooperazione internazionale

1.           L'Unione, rappresentata dalla Commissione, può stipulare accordi con i seguenti paesi terzi:

(a) i paesi aderenti dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA) che sono parti contraenti dell’accordo SEE, secondo le condizioni stabilite nell'anzidetto accordo;

(b) i paesi candidati come pure i paesi candidati potenziali in conformità dei rispettivi accordi quadro o dei protocolli degli accordi di associazione che stabiliscono i principi generali e le condizioni della partecipazione di tali paesi ai programmi dell'Unione;

(c) la Svizzera, altri paesi terzi diversi da quelli di cui ai punti a) e b), e le organizzazioni internazionali, in conformità degli accordi conclusi dall'Unione con tali paesi terzi od organizzazioni internazionali, a norma dell’articolo 218 del TFUE, che definiscono le condizioni e le modalità dettagliate della loro partecipazione.

2.           I paesi terzi o le organizzazioni internazionali possono fornire al programma sostegno finanziario o contributi in natura. Il sostegno finanziario è considerato quale entrata a destinazione specifica esterna, a norma dell'articolo 21, paragrafo 2 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012. Il sostegno finanziario e i contributi in natura sono ammissibili in base ai termini e alle condizioni dell'accordo concluso con il rispettivo paese terzo o organizzazione internazionale.

Articolo 11 Ruolo della Commissione

1.           Alla Commissione è attribuita la responsabilità generale del programma. La Commissione definisce le priorità e gli obiettivi del programma e sovrintende all'esecuzione del medesimo in particolare per quanto riguarda i costi, il calendario e i rendimenti.

2.           A nome dell'Unione e nei settori di sua competenza, la Commissione gestisce le relazioni con i paesi terzi e con le organizzazioni internazionali assicurando il coordinamento del programma Copernicus con le attività a livello nazionale, internazionale e dell'Unione.

3.           La Commissione coordina i contributi degli Stati membri volti all'erogazione operativa dei servizi e alla disponibilità a lungo termine dei dati provenienti dalle infrastrutture di osservazione necessaria per svolgere i servizi.

4.           La Commissione assicura la complementarietà e la coerenza del programma Copernicus con politiche, strumenti, programmi e azioni pertinenti dell'Unione.

5.           La Commissione sostiene il coinvolgimento e la consultazione regolari e trasparenti degli utenti al fine di poter individuare le loro esigenze a livello nazionale e dell'Unione.

6.           La Commissione adotta atti delegati conformemente all'articolo 22 riguardo alla definizione dei requisiti dei dati necessari ai servizi operativi prevedendone la loro evoluzione.

7.           La Commissione mette a disposizione le risorse per il finanziamento del programma Copernicus.

Articolo 12 Operatori

1.           La Commissione può delegare ad organismi dell'Unione competenti la totalità o parte dei compiti esecutivi di cui all'articolo 4, ove ciò sia debitamente motivato dalla natura speciale dell'azione e dalla competenza specifica di tali organismi. Tra tali organismi figurano:

(a) l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA);

(b) l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea (Frontex);

(c) l'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA);

(d) il Centro satellitare dell'Unione europea (CSUE).

2.           La scelta di delegare tali compiti a un organismo dell'Unione tiene in debito conto l'efficienza in termini di costi come pure l'impatto sulla struttura di governance dell'organismo e sulle sue risorse umane e finanziarie.

3.           I compiti di esecuzione del bilancio delegati eccezionalmente a organismi competenti dell'Unione a norma del presente articolo sono inclusi nel programma di lavoro dell'organismo in questione a scopo informativo.

4.           La Commissione può delegare all'Agenzia europea spaziale (ESA) la totalità o parte dei compiti di sviluppo della componente spaziale di cui all'articolo 5, lettera b).

5.           La Commissione può delegare all'ESA e all'organizzazione europea per lo sfruttamento dei satelliti meteorologici (Eumetsat) la totalità o parte dei compiti operativi di cui all'articolo 5, lettera a).

6.           La Commissione può delegare agli operatori dei servizi di cui all'articolo 4 la totalità o parte delle attività della componente in situ, di cui all'articolo 6.

Articolo 13 Selezione degli operatori

1.           Ad eccezione degli operatori di cui all'articolo 12, la Commissione seleziona gli operatori ai quali delegare i compiti da eseguire, in conformità della procedura descritta ai paragrafi 2, 3 e 4 del presente articolo.

2.           La Commissione pubblica un invito a manifestare interesse rivolto ai potenziali operatori. L'invito specifica i criteri di selezione ed esclusione in conformità della procedura enunciata di seguito.

3.           La Commissione avvia un dialogo trasparente e obiettivo con gli organismi che soddisfano i criteri di selezione, evitando di dare luogo a conflitti di interessi. In seguito al dialogo la Commissione sottoscrive accordi di delega con gli organismi che hanno dimostrato la propria esperienza e la propria capacità operativa e finanziaria.

4.           Prima di sottoscrivere gli accordi di delega la Commissione può avviare negoziati diretti con gli organismi elencati all'articolo 12 ovvero in casi eccezionali debitamente motivati e adeguatamente documentati, in particolare ove:

(a) non sia stata presentata alcuna proposta idonea a seguito dell'invito a manifestare interesse rivolto ai potenziali operatori;

(b) i compiti da eseguire presentino caratteristiche precise che richiedono un operatore specifico per la particolare competenza tecnica, l'alto grado di specializzazione o i poteri amministrativi;

(c) per motivi d'estrema urgenza determinata da avvenimenti imprevedibili non imputabili all'Unione, il rispetto della procedura di cui ai paragrafi 2 e 3 pregiudichi indebitamente l'esecuzione dei compiti da svolgere.

Articolo 14 Supervisione degli operatori

1.           Gli operatori svolgono i compiti aggiuntivi non previsti negli accordi di delega solo previa autorizzazione della Commissione. L'operatore non può pretendere altro indennizzo o risarcimento per i compiti aggiuntivi o supplementari oltre al rimborso delle spese.

2.           La Commissione veglia affinché gli operatori consentano alla pubblicazione integrale della loro contabilità, di tutti i documenti e di tutte le informazioni pertinenti. La Commissione può svolgere, anche in loco, qualunque ispezione necessaria a verificare il rispetto del presente regolamento e degli accordi di delega pertinenti.

3.           Ogniqualvolta situazioni d'urgenza o eventi imprevedibili lo richiedano, oppure su richiesta motivata dell'operatore, la Commissione può agire in luogo dell'operatore e sospendere l'accordo di delega per il periodo e gli atti necessari ad eseguire gli atti richiesti.

4.           Le denunce relative all'aggiudicazione di contratti e alle concessioni accordate dagli operatori nell'esecuzione dell'accordo di delega o del programma di lavoro possono essere presentate alla Commissione. Tali denunce, tuttavia, possono riguardare solo illeciti deliberati, negligenza grave o frodi e possono essere presentati solo dopo aver esaurito tutti i mezzi di ricorso presso l'operatore.

Articolo 15 Politica relativa ai dati e alle informazioni Copernicus

1.           I dati e le informazioni Copernicus sono resi disponibili in modo integrale, aperto e gratuito, entro i limiti seguenti:

(a) condizioni di licenza connesse ai dati e alle informazioni di terzi;

(b) formati di divulgazione, caratteristiche e mezzi di distribuzione;

(c) interessi della sicurezza e delle relazioni esterne dell'Unione o degli Stati membri;

(d) rischio di interruzione, per motivi tecnici o di sicurezza, del sistema che produce i dati e le informazioni Copernicus.

Articolo 16 Limitazioni e condizioni di accesso e impiego

1.           La Commissione può adottare atti delegati conformemente all'articolo 22 riguardo:

(a) le condizioni e le procedure relative all'accesso, alla registrazione e all'impiego dei dati e delle informazioni Copernicus, ivi inclusi i formati, le caratteristiche e i mezzi di divulgazione;

(b) le condizioni e le procedure per la trasmissione e l'impiego dei dati trasmessi via satellite alle stazioni riceventi che non sono parte del programma Copernicus;

(c) le condizioni e le procedure di archiviazione dei dati e delle informazioni Copernicus;

(d) i criteri tecnici specifici necessari a impedire l'interruzione del sistema informativo, ivi inclusa la priorità d'accesso;

(e) i criteri per limitare la divulgazione dei dati e delle informazioni Copernicus in caso di conflitto di diritti o nell'interesse della sicurezza;

(f) i criteri per eseguire la valutazione della sicurezza.

2.           La Commissione definisce le licenze pertinenti relative a Copernicus nonché ai dati e alle informazioni di terzi come pure per il download di dati satellitari da parte di stazioni riceventi che non sono parte del programma Copernicus in conformità del presente regolamento e degli atti delegati di cui al paragrafo 1.

Articolo 17 Protezione degli interessi della sicurezza

1.           La Commissione esegue in via preliminare una valutazione di sicurezza sui dati e sulle informazioni Copernicus allo scopo di individuare quelli cruciali per la tutela degli interessi dell'Unione o per la sicurezza nazionale.

2.           Gli Stati membri e i paesi terzi che partecipano al programma Copernicus in virtù dell'articolo 10 possono chiedere alla Commissione di eseguire una nuova valutazione della sicurezza qualora ciò sia giustificato da sviluppi nell'ambito della sicurezza medesima.

3.           Laddove la valutazione della sicurezza in via preliminare non sia possibile nel periodo dedicato alla produzione e alla raccolta dei dati e delle informazioni Copernicus, la Commissione può eseguire una valutazione della sicurezza in loco.

4.           La Commissione pubblica istruzioni sulle restrizioni riguardanti la divulgazione dei dati e delle informazioni Copernicus in singoli casi in base a criteri adottati a norma dell'articolo 16, paragrafo 1, lettera f). In caso d'urgenza la Commissione adotta le istruzioni con la rapidità necessaria affinché siano efficaci. La Commissione adotta le misure meno perturbanti rispetto agli obiettivi e alla politica del programma Copernicus relativa ai dati e alle informazioni. Le sue istruzioni sono proporzionate anche per quanto concerne la tempestività e la portata territoriale e calibrano la protezione degli interessi della sicurezza in gioco rispetto alla disponibilità dei dati e delle informazioni provenienti da altre fonti.        

Articolo 18 Tutela degli interessi finanziari dell’Unione

1.           La Commissione adotta provvedimenti opportuni volti a garantire che, nella realizzazione delle azioni finanziate a norma del presente programma, gli interessi finanziari dell’Unione siano tutelati mediante l’applicazione di misure preventive contro la frode, la corruzione e ogni altra attività illecita, mediante controlli efficaci e, ove fossero rilevate irregolarità, mediante il recupero delle somme indebitamente versate e, se del caso, tramite sanzioni amministrative e finanziarie efficaci, proporzionate e dissuasive.

2.           La Commissione o i suoi rappresentanti e la Corte dei conti hanno potere di revisione contabile, esercitabile sulla base di documenti e in loco, nei confronti di tutti i beneficiari di sovvenzioni, contraenti e subcontraenti che hanno ottenuto finanziamenti dell'Unione nell'ambito del presente programma.

3.           L’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) può svolgere indagini, inclusi controlli e ispezioni in loco, nel rispetto delle disposizioni e delle procedure previste dal regolamento (CE) n. 1073/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 maggio 1999, relativo alle indagini svolte dall’Ufficio per la lotta antifrode (OLAF) e dal regolamento (Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio, dell’11 novembre 1996, relativo ai controlli e alle verifiche sul posto effettuati dalla Commissione ai fini della tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee contro le frodi e altre irregolarità, al fine di stabilire se vi sia stata frode, corruzione o qualsiasi altra attività illecita lesiva degli interessi finanziari dell’Unione in relazione a convenzioni o decisioni di sovvenzione o contratti finanziati nel quadro del programma.

4.           Fatti salvi i paragrafi 1, 2 e 3, gli accordi di cooperazione con paesi terzi e con organismi internazionali, i contratti come pure le convenzioni e le decisioni di sovvenzione derivanti dall'esecuzione del presente programma contengono disposizioni che abilitano espressamente la Commissione, la Corte dei conti e l'OLAF a svolgere gli audit e le indagini anzidetti in base alle rispettive competenze.

Articolo 19 Proprietà

1.           L'Unione oppure l'organismo o il fondo espressamente designati sono i proprietari di tutti i beni tangibili e intangibili creati o sviluppati nel quadro del programma Copernicus subordinatamente agli accordi conclusi con terzi, ove del caso, riguardo ai diritti di proprietà esistenti.

2.           I termini e le condizioni relativi al trasferimento della proprietà all'Unione sono definiti negli accordi di cui al paragrafo 1.

3.           La Commissione adotta atti delegati conformemente all'articolo 22 al fine di definire i termini e le condizioni di un eventuale successivo trasferimento di proprietà dell'Unione. L'atto delegato indica l'organismo o il fondo subentranti sulla base di motivi trasparenti e oggettivi che non diano luogo a conflitti d'interesse.

Articolo 20 Assistenza alla Commissione

1.           La Commissione può essere assistita da rappresentanti degli utenti finali, da esperti indipendenti, in particolare rispetto a questioni relative alla sicurezza e da rappresentanti delle agenzie nazionali competenti, in particolare le agenzie spaziali nazionali, per ottenere sia le necessarie competenze tecnico-scientifiche sia le osservazioni degli utenti.

Articolo 21 Procedura di comitato

1.           La Commissione è assistita da un comitato (nel seguito "il comitato Copernicus"). Tale comitato è un comitato ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011.

2.           Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l'articolo 4 del regolamento (UE) n. 182/2011.

3.           Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l'articolo 5 del regolamento (UE) n. 182/2011.

Articolo 22 Esercizio della delega

1.           Il potere di adottare atti delegati è conferito alla Commissione alle condizioni stabilite nel presente articolo.

2.           La delega di potere di cui all'articolo 16, paragrafo 1 e articolo 19, paragrafo 3, è conferita alla Commissione per un periodo indeterminato a decorrere dall'1 gennaio 2014.

3.           La delega di potere può essere revocata in qualsiasi momento dal Parlamento europeo o dal Consiglio. La decisione di revoca pone fine alla delega di potere ivi specificata. Gli effetti della revoca decorrono dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea o da una data successiva ivi specificata. Essa non pregiudica la validità degli atti delegati già in vigore.

4.           Non appena adotta un atto delegato, la Commissione ne dà contestualmente notifica al Parlamento europeo e al Consiglio.

5.           L'atto delegato adottato ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 1 e dell'articolo 19 paragrafo 3, entra in vigore solo se né il Parlamento europeo né il Consiglio hanno sollevato obiezioni entro il termine di due mesi dalla data in cui esso è stato loro notificato o se, prima della scadenza di tale termine, sia il Parlamento europeo che il Consiglio hanno informato la Commissione che non intendono sollevare obiezioni. Tale termine è prorogato di due mesi su iniziativa del Parlamento europeo o del Consiglio.

Articolo 23 Valutazione

1.           Al massimo entro il 30 giugno 2018 la Commissione stila una relazione di valutazione relativa al conseguimento degli obiettivi di tutti i compiti finanziati dal programma Copernicus per quanto concerne i loro risultati e il loro impatto, il loro valore aggiunto su scala europea e l'efficienza in termini d'impiego delle risorse. In particolare la valutazione specifica se gli obiettivi e il contributo delle misure agli obiettivi di cui agli articoli 2 e 3 continuano ad essere pertinenti.

2.           La Commissione esegue la valutazione di cui al paragrafo 1 in stretta cooperazione con gli operatori; le comunità di utenti del programma Copernicus esaminano l'efficacia e l'efficienza del programma Copernicus e il suo contributo agli obiettivi di cui agli articoli 2 e 3. La Commissione comunica le conclusioni di tali valutazioni al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni.

3.           La Commissione, assistita ove necessario da organismi indipendenti, può procedere a una valutazione delle modalità di realizzazione dei progetti nonché dell'impatto della loro attuazione, al fine di stabilire se gli obiettivi previsti, compresi quelli relativi alla tutela dell'ambiente, siano stati raggiunti.

4.           La Commissione può chiedere ad uno Stato membro di presentare una valutazione specifica delle azioni e dei progetti connessi, finanziati in virtù del presente regolamento oppure, eventualmente, di fornirle le informazioni e l'assistenza necessarie per procedere alla valutazione di tali progetti.

Articolo 24 Abrogazione

Il regolamento (UE) n. 911/2010 è abrogato.

I riferimenti al regolamento abrogato si intendono fatti al presente regolamento.

Articolo 25 Entrata in vigore

Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Essa si applica a decorrere dall'1 gennaio 2014.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il

Per il Parlamento Europeo                           Per il Consiglio

Il presidente                                                   Il presidente

SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA

1.           CONTESTO DELLA PROPOSTA

              1.1.    Titolo della proposta

              1.2.    Settore interessato nella struttura ABM/ABB

              1.3.    Natura della proposta

              1.4.    Obiettivi

              1.5.    Motivazione della proposta

              1.6.    Durata e incidenza finanziaria

              1.7.    Modalità di gestione previste

2.           MISURE DI GESTIONE

              2.1.    Disposizioni in materia di monitoraggio e di relazioni

              2.2.    Sistema di gestione e di controllo

              2.3.    Misure di prevenzione delle frodi e delle irregolarità

3.           INCIDENZA FINANZIARIA PREVISTA DELLA PROPOSTA/INIZIATIVA

              3.1.    Rubrica/rubriche del quadro finanziario pluriennale e linea/linee di bilancio di spesa interessate

              3.2.    Incidenza prevista sulle spese

              3.2.1. Sintesi dell’incidenza prevista sulle spese

              3.2.2. Incidenza prevista sugli stanziamenti operativi

              3.2.3. Incidenza prevista sugli stanziamenti di natura amministrativa

              3.2.4. Compatibilità con il quadro finanziario pluriennale attuale

              3.2.5. Partecipazione di terzi al finanziamento

              3.3.    Incidenza prevista sulle entrate

SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA

1.           CONTESTO DELLA PROPOSTA

1.1.        Titolo della proposta

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma europeo di osservazione della Terra (Copernicus)

1.2.        Settore interessato nella struttura ABM/ABB[14]

Titolo 02: Impresa

Capitolo 02 06: Copernicus

1.3.        Natura della proposta

¨ La proposta/iniziativa riguarda una nuova azione

¨ La proposta/iniziativa riguarda una nuova azione a seguito di un progetto pilota/un'azione preparatoria[15]

þ La proposta/iniziativa riguarda la proroga di un'azione esistente

¨ La proposta/iniziativa riguarda un'azione riorientata verso una nuova azione

1.4.        Obiettivi

Copernicus è il nuovo nome del programma europeo di osservazione della Terra, GMES (monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza). Il programma riguarda tutte le attività che forniscono un flusso ininterrotto di dati e informazioni accurati e attendibili su aspetti ambientali e relativi alla sicurezza agli utenti responsabili delle politiche, della loro esecuzione e del loro monitoraggio a livello dell'Unione e degli Stati membri. Copernicus mira a fornire all'Europa un accesso costante, indipendente e affidabile ai dati e alle informazioni ottenuti dall'osservazione della Terra.

Copernico è un programma da realizzarsi nell'ambito della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Il suo contributo alla stabilità e alla crescita economiche, ottenute promuovendo le applicazioni commerciali a valore aggiunto, lo rendono una componente dell'iniziativa faro sulla politica industriale in linea con la strategia Europa 2020[16].

Copernicus contribuisce al conseguimento dei seguenti obiettivi generali:

(a) protezione dell'ambiente e sostegno alle attività nell'ambito della protezione civile e della sicurezza;

(b) sostegno alla strategia per la crescita Europa 2020 contribuendo agli obiettivi di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. In particolare il programma contribuisce alla stabilità e alla crescita economiche promuovendo le applicazioni commerciali.

Le comunità di utenti Copernicus sono quelle comunità a cui partecipano gli organismi europei, nazionali, regionali o locali ai quali sono delegati la definizione, l'esecuzione, l'applicazione o il monitoraggio di un servizio pubblico o di politiche nei settori di cui all'articolo 4, paragrafo 1 del regolamento. I gruppi maggiormente interessati sono:

– le autorità pubbliche europee, nazionali, regionali e locali (in qualità di utenti e contributori), anche di paesi terzi (quali i paesi partecipanti e quelli che beneficiano, per esempio, del GMES e dell'iniziativa per l'Africa);

– il settore a valle, in particolare le PMI; e

– gli utenti finali (autorità locali e regionali, istituzioni pubbliche comprese le università, i centri di ricerca come pure i singoli cittadini utenti di servizi pubblici erogati grazie a Copernicus) e i clienti del settore a valle.

1.4.1.     Obiettivo strategico pluriennale della Commissione oggetto della proposta

Copernicus può contribuire agli obiettivi di Europa 2020 nei modi seguenti:

– "un'economia più efficiente nell'impiego delle risorse e più verde". Copernicus contribuisce in particolare alla conservazione e alla gestione delle risorse ambientali, degli ecosistemi e della biodiversità; al conseguimento di una maggiore efficienza grazie alla migliore applicazione delle politiche dell'UE quali la politica in materia di trasporti (ad esempio monitorando i ghiacci per rendere più agibili le rotte di navigazione); la politica agricola (ad esempio sostenendo l'agricoltura intelligente e riducendo il fabbisogno di input); la politica energetica (ad esempio misurando l'irraggiamento solare necessario a produrre energia fotovoltaica);

– "un'economia più competitiva". Copernicus quale iniziativa di punta delle politiche industriale e spaziale, sosterrà la competitività dell'industria dell'Unione e il suo vantaggio tecnologico nel settore spaziale e non solo; il programma mira specificamente a creare opportunità imprenditoriali per le PMI favorendo l'innovazione nel settore a valle grazie allo sviluppo di nuovi servizi che utilizzano le informazioni Copernicus;

– "un'economia basata sulla conoscenza". Copernicus contribuisce a una migliore comprensione delle sfide globali e sostiene lo sviluppo della ricerca e della scienza fornendo dati essenziali;

– "un'economia basata sull'innovazione". Copernicus permette l'emergere di servizi a valle altamente innovativi, crea partnership tra comunità scientifiche e imprenditoriali e può stabilire parametri di riferimento per il trasferimento all'impresa dei risultati delle attività di ricerca e sviluppo;

– "un'economia ad elevata occupazione". Copernicus crea potenzialità aggiuntive che stimolano la creazione di nuovi posti di lavoro favorendo una domanda supplementare di lavoratori altamente specializzati;

– "coesione economica, sociale e territoriale". Per esempio necessità di nuove infrastrutture terrestri in particolare nell'UE-12; creando nuove opportunità imprenditoriali per le PMI in tutti gli Stati membri dell'UE, Copernicus costituisce un volano per lo sviluppo dei paesi meno avanzati nei settori dei servizi territoriali e d'emergenza e contribuisce al conseguimento dell'obiettivo di una più elevata coesione tra gli Stati membri. I servizi Copernicus sono per definizione paneuropei e rispondono ad esigenze europee.

1.4.2.     Obiettivi specifici e attività ABM/ABB interessate

Il programma Copernicus comprende gli obiettivi specifici seguenti:

Obiettivo specifico n. 1: Servizi Copernicus

Il servizio Copernicus di monitoraggio territoriale sarà imperniato sul servizio periodico di cartografia della copertura del suolo a livello europeo, regionale e nazionale come pure su attività dinamiche di monitoraggio territoriale.

Il servizio Copernicus di monitoraggio dell'ambiente marino fornirà informazioni sullo stato degli ecosistemi fisici dell'oceano e marini, sia a livello mondiale sia a livello regionale europeo. I settori di applicazione dei servizi marini Copernicus comprendono la sicurezza marittima, l’ambiente marino e le regioni costiere, le risorse marine, le previsioni meteorologiche stagionali e il monitoraggio del clima.

Il servizio Copernicus nel settore dell'ambiente atmosferico assicurerà il monitoraggio della qualità dell'aria su scala europea e della composizione chimica dell'atmosfera su scala mondiale. Fornirà, in particolare, informazioni per i sistemi di monitoraggio della qualità dell'aria su scala locale e nazionale e in linea di principio contribuirà alla sorveglianza delle variabili climatiche in rapporto con la chimica atmosferica.

Il servizio Copernicus di monitoraggio dei cambiamenti climatici favorirà l'adattamento e la mitigazione degli effetti di tali cambiamenti. In particolare contribuirà a fornire variabili climatiche essenziali (ECV), all'analisi del clima e a proiezioni su una scala attinente alla mitigazione e all'adattamento e per la fornitura dei servizi pertinenti.

Il servizio Copernicus di risposta alle emergenze offrirà una combinazione di carte geografiche e/o vari livelli di dati preelaborati prodotti per agevolare il compito dei responsabili delle risposte alle emergenze a livello internazionale, europeo, nazionale e regionale in caso di calamità quali tempeste, incendi, alluvioni, terremoti, eruzioni vulcaniche e catastrofi provocate accidentalmente o volontariamente dall'uomo o altre catastrofi umanitarie. Il servizio può essere utile durante tutto il ciclo di gestione: prevenzione, preparazione, risposta e attività di ripristino.

Il servizio Copernicus di sicurezza fornirà informazioni utili per rispondere alle sfide cui l'Europa è chiamata a far fronte nel settore della sicurezza, segnatamente il controllo delle frontiere, la sorveglianza marittima e l'appoggio alle azioni esterne dell'UE.

La componente Copernicus in situ garantirà le osservazioni mediante installazioni aeree, marine e terrestri per i diversi settori di servizio. L'accesso ai dati di riferimento, necessario allo svolgimento dei servizi, è principalmente sotto la responsabilità degli Stati membri, ma il programma può contribuire all'armonizzazione transfrontaliera dei dati raccolti in situ nell'UE e alla raccolta addizionale di dati in situ all'esterno dell'UE. Le attività saranno affidate ad organismi responsabili dei servizi.

Sono altresì previste le attività orizzontali, ossia il sostegno alla gestione generale dei fondi assegnati a norma del presente regolamento, la sorveglianza dell'attuazione di tutte le attività del programma, in particolare per quanto concerne i costi, il calendario e l'esecuzione, l'istituzione di strumenti adeguati e delle misure strutturali necessarie a identificare, controllare, mitigare e monitorare i rischi associati al programma; le relazioni con i paesi terzi e con gli organismi internazionali; le attività di rendicontazione agli Stati membri; il coordinamento con le attività svolte a livello nazionale, internazionale e dell'Unione, segnatamente GEOSS; il coordinamento dei contributi volontari degli Stati membri; la garanzia della complementarietà e della coerenza del programma rispetto ad altre politiche, azioni e strumenti pertinenti dell'Unione; la definizione delle esigenze degli utenti e il monitoraggio della risposta data.

Obiettivo specifico n. 2: Osservazione spaziale

La componente spaziale di Copernicus garantirà osservazioni spaziali sostenibili per i servizi Copernicus.

Esso include le operazioni dell'infrastruttura spaziale dedicata (i satelliti Sentinel); l'accesso alle missioni di terzi; la diffusione dei dati; l'assistenza tecnica alla Commissione per raggruppare le necessità dei servizi in materia di dati, identificare le lacune delle osservazioni e contribuire a delineare nuove missioni spaziali.

Tra le attività di sviluppo figurano la progettazione e l'acquisizione di nuovi elementi per l'infrastruttura spaziale; la fornitura di sostegno tecnico alla Commissione per trasporre le esigenze dei servizi in specifiche di nuove missioni spaziali con il sostegno degli operatori delle infrastrutture spaziali; il coordinamento dello sviluppo delle attività spaziali, incluse le attività di sviluppo volte a modernizzare e integrare la componente spaziale di Copernicus.

1.4.3.     Risultati e incidenza previsti

Si prevede lo sviluppo dei servizi per garantire la sostenibilità a lungo termine del sistema e per rispondere a nuove esigenze dell'utenza finora non espresse. Il vantaggio risiede nel fatto che Copernicus rimane in grado di rispondere in modo coerente e sostenibile alle esigenze dell'utenza, aumentando pertanto l'utilizzo da parte degli utenti e lo sviluppo del mercato a valle.

Ripercussioni economiche. Lo sviluppo di nuovi prodotti e di nuovi servizi stimolerà l'innovazione dei prodotti e dei processi e avrà quindi ripercussioni a lungo termine sull'industria europea. La piena continuità dei servizi Copernicus costituirà un miglior volano per la competitività dell'industria e favorirà l'emergere di imprese commercialmente sostenibili.

Ripercussioni ambientali. La disponibilità a lungo termine dei servizi Copernicus permette all'Europa di essere svolgere un ruolo di primo piano rispetto alle sfide poste dai cambiamenti climatici. Essa garantirà inoltre un autentico partenariato nel GEOSS.

Ripercussioni sociali. Saranno creati nuovi posti di lavoro, non solo nell'industria satellitare e nel settore R&S, ma anche nelle imprese connesse allo sviluppo di nuove tecniche per l'osservazione terrestre e ai settori e servizi derivati. Aspetto più importante, l'impegno sostenibile agevolerà lo sviluppo dei servizi a valle dove le ripercussioni in termini di occupazione potrebbero essere significative.

1.4.4.     Indicatori di risultato e di incidenza

Gli indicatori che permettono di misurare il conseguimento degli obiettivi sono i seguenti:

(a) dati e informazione a valore aggiunto messi a disposizione in conformità dei requisiti di erogazione del livello di servizio;

(b) impiego dei dati e delle informazioni misurato mediante la progressione numerica degli utenti, il volume di dati e di informazioni a valore aggiunto consultati e l'ampiezza di diffusione negli Stati membri;

(c) penetrazione nel mercato e competitività degli operatori europei dei settori a valle.

Saranno predisposti strumenti specifici per misurare regolarmente tali parametri, in particolare inserendo prescrizioni specifiche negli accordi di delega e/o nei contratti che saranno conclusi con gli operatori. A varie scadenze del programma si affideranno in appalto studi ad hoc per misurare il grado di soddisfazione degli utenti (potenziali), la penetrazione nel mercato e l'effetto di Copernicus sulla competitività del settore a valle.

Si prevede inoltre che un'ampia parte dell'esecuzione del programma sarà delegato a terzi. Gli accordi di delega conterranno obiettivi e indicatori per monitorare il rendimento degli operatori. Tali indicatori saranno utilizzati anche per il monitoraggio generale del programma. Tra essi figurano:

– l'istituzione a livello operativo di sei servizi che dovranno essere attivi entro il 2017;

– la messa a disposizione entro i limiti del bilancio e della programmazione di informazioni relative al servizio secondo quanto stabilito negli accordi di delega e/o nei contratti con gli operatori;

– il numero di utenti dei servizi e il loro grado di soddisfazione;

– lo sviluppo del settore a valle che impiega i dati e le informazioni Copernicus;

– il lancio e lo sfruttamento dei satelliti o degli strumenti previsti, inclusa la consegna tempestiva all'utenza designata dei dati dell'osservazione nel formato adeguato, secondo la pianificazione che dovrà essere concordata nel documento che descrive lo scenario a lungo termine relativo alla componente spaziale;

– la definizione e lo sviluppo entro i limiti del bilancio e della programmazione di nuovi satelliti e del rispettivo segmento terrestre, come definito nello scenario a lungo termine e nell'accordo di delega da stipularsi con l'ESA.

1.5.        Motivazione della proposta/iniziativa

1.5.1.     Necessità da coprire nel breve e lungo termine

Informazioni sullo stato della Terra scarsamente attendibili messe a disposizione di utenti pubblici.

Negli ultimi trent'anni l'UE, l'Agenzia spaziale europea (ESA) e i rispettivi Stati membri si sono particolarmente impegnati in termini di R&S nel settore dell'osservazione della Terra, allo scopo di sviluppare un'infrastruttura e servizi di osservazione della Terra preliminari all'operatività. Molti degli attuali servizi di osservazione della Terra in Europa, tuttavia, sono insufficienti a causa di lacune infrastrutturali e di mancanza di garanzie di disponibilità nel lungo periodo. I dati forniti mediante i servizi esistenti non coprono tutti i parametri necessari ai responsabili delle politiche pertinenti[17] oppure non li forniscono in modo costante e sostenibile, in particolare perché il servizio o l'infrastruttura di osservazione che ne è alla base hanno un ciclo di vita limitato a causa di vincoli di bilancio e/o tecnici. Questo problema se non viene risolto avrà notevoli ripercussioni sia a breve sia a lungo termine. A breve termine, per esempio, nel caso di una calamità naturale, la protezione civile non potrà disporre di carte geografiche mentre a lungo termine i responsabili politici non potranno disporre di dati di vitale importanza relativi ai cambiamenti climatici.

Messa a rischio degli investimenti nel settore a valle

Il programma Copernicus, in base al regolamento relativo alla fase di operatività iniziale, finanzia una serie di attività operative per il periodo 2011-2013. Grazie al programma in vigore che copre la fase di operatività iniziale, è stato compiuto un primo passo verso il sistema di osservazione della Terra. Esso, tuttavia, è ancora limitato nel tempo (2011-2013).

Il rischio di interruzione è motivo di grave preoccupazione per gli utenti finali, per esempio le autorità pubbliche, ma anche per i fornitori di servizi a valle in quanto oltre a non essere inclini ad investire in modo sostanziale in mercati non maturi e rischiosi, si confronteranno con ulteriori difficoltà nel reperire i capitali.

Messa a rischio delle potenzialità di innovazione

L'interruzione implica anche che gli investimenti in attività di R&S non sono tradotti in innovazione. La possibilità di innescare la capacità innovativa connessa a Copernicus, che si esplica principalmente nell'innovazione del servizio, non verrà perciò sfruttata. Si tratta di un'eventualità deprecabile in particolare se si considera che la politica innovativa dell'UE dovrebbe essere maggiormente centrata sul settore terziario, come dimostrano molti studi[18].

Ripercussioni sull’occupazione

Infine i sistemi per applicazioni satellitari sono la principale fonte di reddito per l'industria spaziale europea (3,1 miliardi di EUR) e il principale settore in termini di esportazioni (1,13 miliardi di EUR)[19]. L'osservazione della Terra rappresenta uno dei due segmenti più importanti in termini di reddito (per esempio i satelliti Sentinel). Attualmente i sistemi di osservazione della Terra rappresentano circa il 30 % delle entrate dell'industria spaziale europea. Oltre a queste ripercussioni dirette sulle vendite a livello settoriale, Copernicus incide in modo significativo sulla competitività e sulla redditività del segmento manifatturiero del settore spaziale europeo. Le esportazioni e il commercio dipendono ampiamente dalla posizione concorrenziale relativa del settore. Per queste ragioni l'impatto di Copernicus sull'occupazione in questo settore potrebbe essere notevole giacché si prevede la creazione di 35 000 posti di lavoro nel periodo 2015-2030.

1.5.2.     Valore aggiunto dell’intervento dell’Unione europea

L'articolo 189 del TFUE, che consente all'UE di realizzare un proprio programma spaziale, costituisce la base giuridica del programma di osservazione della Terra (Copernicus). Inoltre l'articolo 2 del regolamento 911/2010, relativo al programma europeo di monitoraggio della terra (GMES) e alla sua fase iniziale di operatività elenca già le attività incluse nel programma. La realizzazione di Copernicus è inoltre un obiettivo strategico di Europa 2020.

La responsabilità del finanziamento dello sfruttamento e del rinnovo dell'infrastruttura spaziale sviluppata con fondi UE e intergovernativi non può essere adeguatamente assunta dai singoli Stati membri a causa dei costi. Nel settore delle osservazioni spaziali finalizzate alla meteorologia operativa gli Stati europei hanno riunito le loro risorse per sviluppare e sfruttare i satelliti meteorologici nel quadro dell'organizzazione europea per lo sfruttamento dei satelliti meteorologici (Eumetsat). Inoltre hanno sviluppato prototipi di satelliti ambientali mediante l'ESA o mediante agenzie spaziali nazionali. Non hanno potuto, tuttavia, trovare un modo per cooperare in termini di finanziamento di programmi operativi duraturi nel settore del monitoraggio ambientale, analoghi a quelli in campo meteorologico. La necessità di proseguire tali osservazioni è divenuta cruciale, in considerazione sia della crescente pressione politica esercitata sulle autorità pubbliche affinché adottino decisioni informate nei settori dell'ambiente, della sicurezza e dei cambiamenti climatici sia della necessità di rispettare gli accordi internazionali.

Gli Stati membri non sono in grado di conseguire gli obiettivi delle azioni proposte nell'ambito dei servizi a copertura globale o paneuropea poiché i loro contributi devono essere aggregati a livello europeo. La fornitura di altri servizi (ad esempio, la cartografia d'emergenza o la cartografia tematica di monitoraggio del territorio di portata geografica più limitata) può essere meglio realizzata a livello dell'UE per due motivi. Primo, una gestione più coerente e centralizzata dei dati acquisiti dai sensori spaziali o in situ permetterà economie di scala. Secondo, la prestazione non coordinata di servizi di monitoraggio terrestre a livello degli Stati membri condurrebbe a duplicazioni e renderebbe difficile, se non impossibile, il controllo dell'applicazione della legislazione ambientale UE in base a criteri trasparenti e oggettivi. Se le informazioni prodotte a livello nazionale non saranno confrontabili, la Commissione non potrà accertare se la normativa ambientale è stata correttamente attuata in tutti gli Stati membri. Inoltre l'azione a livello europeo creerà economie di scala che producono un utilizzo più efficace del denaro pubblico. L'azione a livello europeo sfocia pertanto in un valore aggiunto tangibile.

1.5.3.     Insegnamenti tratti da esperienze analoghe

La presente proposta si basa sull'esperienza acquisita durante la fase di sviluppo di Copernicus quale iniziativa di ricerca svoltasi negli ultimi dodici anni e durante la fase di operatività iniziale nel 2011-2013. L'esperienza dimostra che, benché i finanziamenti per la ricerca siano ancora necessari per proseguire lo sviluppo di Copernicus, occorre ora sostenere la prestazione di alcuni servizi di osservazione della Terra e di esercizio dei satelliti in modo da raccogliere i frutti degli investimenti eseguiti finora e rispondere alle esigenze individuate precedentemente.

1.5.4.     Compatibilità ed eventuale sinergia con altri strumenti pertinenti

Nella fase di operatività Copernicus potrà fornire informazioni ai responsabili delle politiche, alle autorità pubbliche, alle imprese e ai cittadini europei. Ciò significa che Copernicus, come fonte informativa autonoma dell'UE, mira a sostenere tutte le politiche, gli strumenti e le azioni dell'Unione pertinenti, laddove la comprensione dei cambiamenti che investono il pianeta siano di cruciale importanza.

Tra gli esempi di contributi di Copernicus alle politiche europee si possono annoverare i seguenti:

· politiche di cooperazione internazionale: l'estensione dei servizi Copernicus all'Africa rappresenta un contributo concreto alle politiche di sviluppo dell'UE. L'osservazione della Terra via satellite, per esempio, consente di controllare le condizioni delle coltivazioni durante la stagione agricola e di sviluppare il sistema di allerta precoce relativo alla sicurezza alimentare per le regioni a rischio in tutto il mondo. Inoltre alcune applicazioni di Copernicus potrebbero fornire ai responsabili delle politiche informazioni sulle risorse naturali in Africa;

· politica dei trasporti: ottimizzando la navigazione il servizio marino Copernicus può ridurre il consumo di carburante e le emissioni;

· politiche ambientali: i servizi Copernicus forniscono informazioni sistematiche o periodiche a diversi livelli, necessarie per monitorare in modo costante lo stato dell'ambiente marino, atmosferico e territoriale. In tale contesto le immagini ambientali raccolte mediante Copernicus potrebbero fornire la base per monitorare gli obiettivi della nuova strategia europea sulla biodiversità, oppure come strumento per monitorare l'uso efficiente delle risorse quali legno, acqua, minerali, suolo, aria (qualità) e molti altri su scala europea e mondiale;

· aiuti umanitari: i servizi Copernicus rivestono un ruolo importante anche nell'ambito delle attività di risposta alle emergenze all'interno e all'esterno dell'Unione europea, fornendo informazioni aggiornate, essenziali per i decisori, per i coordinatori delle operazioni e per le squadre d'intervento sul posto;

· energia: Copernicus può rappresentare una fonte affidabile di informazioni per l'Europa in materia di energia solare e può contribuire a controllare la proliferazione nucleare o la dismissione delle centrali nucleari;

· politica regionale: il servizio Copernicus per il territorio fornisce dati statici e dinamici relativi all'occupazione del territorio a livello di Unione europea. Tali informazioni sono essenziali nell'ambito delle politica di utilizzo del suolo e della politica urbanistica;

· politica in materia di cambiamenti climatici: i servizi Copernicus che riguardano tematiche relative ai cambiamenti climatici sono vari, per esempio il monitoraggio delle foreste e le informazioni sul carbonio presente nel suolo, il monitoraggio del livello del mare e dei ghiacci, l'analisi dei gas a effetto serra e dei loro flussi;

· sicurezza: Copernicus può contribuire alla sorveglianza marittima e delle frontiere. In tale contesto la direzione generale per le Imprese e l’industria e la direzione generale degli Affari interni hanno stabilito una stretta cooperazione sin dal 2008;

· agricoltura: Copernicus potrebbe contribuire al miglioramento di un monitoraggio tempestivo e accurato dell'uso agricolo del suolo e dei suoi cambiamenti a livello europeo, nazionale e regionale, fornendo metodologie e indicatori comuni che riguardano vari livelli temporali, spaziali e tematici. La politica agricola comune potrebbe utilizzare Copernicus per monitorare la politica relativa alla "messa a riposo delle terre";

· politiche marittime: Copernicus permette di comprendere l'oceano, la sua dinamica e il suo impatto sui cambiamenti climatici. Tra le applicazioni in questo settore figurano: la sicurezza marittima, lo sversamento di petrolio, la gestione delle risorse marine, i cambiamenti climatici, le previsioni stagionali, le attività costiere, i rilevamenti dei ghiacci e la qualità dell'acqua.

1.6.        Durata e incidenza finanziaria

þ Proposta/iniziativa di durata limitata

– þ  Proposta/iniziativa in vigore a decorrere dal 2014 fino al 2020

– þ  Incidenza finanziaria dal 2014 al 2020.

¨ Proposta/iniziativa di durata illimitata

– Attuazione con un periodo di avviamento dal AAAA al AAAA,

– seguìto da un funzionamento a pieno ritmo.

1.7.        Modalità di gestione previste[20]

þ Gestione centralizzata diretta a opera della Commissione

þ Gestione centralizzata indiretta con delega delle funzioni di esecuzione a:

– ¨  agenzie esecutive

– þ  organismi istituiti dalle Comunità[21]

– þ  organismi pubblici nazionali/organismi investiti di attribuzioni di servizio pubblico

– ¨  persone incaricate di attuare azioni specifiche di cui al titolo V del trattato sull'Unione europea, che devono essere indicate nel pertinente atto di base ai sensi dell'articolo 49 del regolamento finanziario

¨ Gestione concorrente con gli Stati membri

¨ Gestione decentrata con paesi terzi

þ      Organizzazioni internazionali

Se è indicata più di una modalità, fornire ulteriori informazioni alla voce “Osservazioni”.

Osservazioni

Copernicus si basa sulle capacità esistenti in Europa e ciò permette di evitare inutili duplicazioni e di ricercare, invece, sinergie tra le capacità esistenti a livello nazionale o internazionale. Inoltre reputando che la Commissione non possieda né le risorse umane interne né le competenze per gestire da sola questo sistema di sistemi operativo altamente complesso, conformemente agli obiettivi di semplificazione e miglioramento del rendimento dei programmi di spesa dell'UE, si propone di realizzare ampie parti del programma indirettamente, ai sensi dell'articolo 58 del regolamento finanziario, delegando poteri esecutivi a un certo numero di organismi nel loro campo di competenza. La Commissione, stipulando accordi di delega, rimarrà responsabile del programma ma trasferirà le responsabilità relative all'esecuzione a un certo numero di operatori. Assistita da un comitato e da esperti indipendenti, la Commissione si concentrerà sulla definizione delle decisioni programmatiche da adottarsi ad alto livello e sul monitoraggio della loro attuazione. Agli operatori sarà richiesto di presentare programmi di lavoro annuali e relazioni annuali sull'attività unitamente a certificati di audit.

Fino al 2013 lo sviluppo della componente spaziale è stata cofinanziata dall'UE e dall'ESA mediante un contributo del tema Spazio del 7° Programma quadro e dalla fase di operatività iniziale del GMES, al programma dell'ESA relativo alla componente spaziale del GMES. La Commissione, per conto dell'UE, ha contribuito solo per un terzo al bilancio generale del programma relativo alla componente spaziale del GMES, pari a circa 780 milioni su 2,4 miliardi. A tal fine è stato stipulato un accordo di delega tra l'UE, rappresentata dalla Commissione, e l'ESA, nell'ambito di un accordo quadro tra l'UE e l'ESA. La Commissione, riconoscendo che l'ESA possiede competenze uniche in materia e che essa è la sola agenzia per le attività di ricerca e sviluppo nell'ambito di programmi spaziali a livello europeo, propone di continuare ad affidare a tale agenzia le attività di sviluppo di Copernicus, ossia la concezione, la costruzione e l'acquisizione di satelliti e del relativo segmento di terra. Si ritiene che l'ESA possa continuare a cofinanziare le attività di sviluppo in particolare quello di una nuova generazione di satelliti piuttosto che l'acquisizione di satelliti ricorrenti che replicano modelli già sviluppati.

Si propone altresì di affidare all'ESA e a Eumetsat l'esercizio delle infrastrutture sviluppate. L'ESA assumerà la responsabilità dell'esercizio dei Sentinel 1e 2 e dell'elaborazione dei dati territoriali di Sentinel 3. L'ESA si trova nella posizione migliore per gestire tali compiti poiché oltre ad aver progettato e coordinato la progettazione e l'acquisizione del segmento terrestre, ha accumulato un'indiscussa competenza nella conduzione di molte missioni scientifiche. Ad Eumetsat sarà affidato l'esercizio di satelliti e strumenti particolarmente importanti per le comunità che si occupano di monitoraggio atmosferico e marittimo e i cui settori di competenza sono molto simili, e spesso identici, a quelli dell'agenzia. Occorre rammentare inoltre che i Sentinel 4 e 5 sono strumenti ospitati a bordo di satelliti di Eumetsat. In più la ricezione, il trattamento e la distribuzione dei dati saranno effettuati per la maggior parte utilizzando capacità multimissione di Eumetsat. Le due organizzazioni saranno responsabili dell'accesso e della distribuzione delle osservazioni provenienti dalle missioni partecipanti nei loro rispettivi settori di competenza.

Uno dei risultati fondamentali del servizio per il territorio è la valutazione esaustiva e tempestiva dell'occupazione del territorio sia a livello statico che dinamico. Le raccolte di dati del progetto Corine Land Cover hanno fornito una serie temporale relativa alla copertura e all'utilizzo del suolo del continente europeo dal 1990. Tali raccolte permettono di monitorare i cambiamenti della superficie terrestre derivanti dall'interazione tra processi naturali e attività umane. Dal 1994 Corine è gestito dall'Agenzia europea per l'ambiente (AEA). L'AEA è un'agenzia dell'Unione europea che ha il compito di fornire informazioni indipendenti e attendibili sull'ambiente ai soggetti coinvolti nell'elaborazione, nell'adozione, nell'attuazione e nella valutazione della politica ambientale e al pubblico in generale. L'AEA è responsabile inoltre del coordinamento della rete europea di informazione e osservazione ambientale mediante la quale gli esperti nazionali contribuiscono alla raccolta e alla convalida di dati ambientali. Durante la fase di operatività del GMES (2011-2013) il coordinamento delle componenti paneuropea e locale del servizio per il territorio era affidato all'AEA mentre l'esecuzione era centralizzata per quanto riguarda l'aggiudicazione di appalti a prestatori di servizi in base a contratti quadro e di servizio, e decentralizzata mediante accordi di sovvenzione alle agenzie nazionali che erano parti interessate dirette dell'AEA. Va inoltre osservato che il servizio per il territorio dipende fortemente da misurazioni in situ e da dati di riferimento geografico. L'AEA detiene una posizione ottimale per organizzarne la fornitura da parte delle agenzie nazionali del settore ambientale e/o cartografico. Per questo motivo, riconoscendo le evidenti sinergie che possono esistere tra Copernicus e le responsabilità principali dell'AEA, come pure la posizione privilegiata dell'AEA, quale coordinatrice di Eionet, rispetto ai soggetti interessati di Copernicus, ossia le agenzie nazionali per l'ambiente, si propone di continuare a delegare l'esecuzione di queste due componenti del servizio per il territorio all'AEA.

Dal 2008 è stato svolto un intenso lavoro per istituire un sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (Eurosur) al fine di rafforzare il controllo delle frontiere esterne allo spazio Schengen, specialmente le frontiere marittime meridionali e quelle terrestri orientali. Eurosur fornirà agli Stati membri un quadro comune tecnico (infrastruttura) e operativo (flusso di lavoro) per migliorare la conoscenza situazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione e la capacità di reazione delle autorità nazionali preposte al controllo delle frontiere dell'UE. Uno degli obiettivi convenuti è l'istituzione di un'applicazione comune di strumenti di sorveglianza (satelliti, velivoli senza pilota, aerostati ecc.) con la mediazione di Frontex. Frontex è l'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea. Essa promuove, coordina e sviluppa la gestione delle frontiere europee. La cooperazione attiva di Frontex è decisiva per la componente del servizio per la sicurezza riguardante il controllo delle frontiere. Frontex ha partecipato sia a tutti i progetti del 7°PQ in preparazione di tale componente sia ad altri progetti del 7°PQ sul tema della sicurezza. Occorre inoltre osservare che nella proposta di regolamento che istituisce Eurosur[22] la Commissione ha riconosciuto che i dati GMES/Copernicus sono particolarmente utili a Frontex nello svolgimento delle anzidette attività. Si propone pertanto di delegare l'attuazione di questa componente a Frontex.

Per quanto concerne la componente della sorveglianza marittima, si propone di delegarne l'attuazione all'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA). Il mandato dell'EMSA prevede, infatti, alcune responsabilità nell'ambito della sicurezza marittima e l'obbligo di assistere la Commissione in attività connesse. L'EMSA possiede una competenza ampiamente riconosciuta nell'attuazione di CLEANSeaNET un programma operativo nell'ambito della sicurezza marittima che si basa su osservazioni della Terra. L'agenzia partecipa inoltre a varie progetti di R&S in preparazione del servizio Copernicus per la sicurezza.

2.           MISURE DI GESTIONE

2.1.        Disposizioni in materia di monitoraggio e di relazioni

Verrà attuato un sistema di controllo per garantire la massima qualità dei risultati e l'uso più efficiente possibile delle risorse. Tale monitoraggio avverrà per l'intera durata del programma e si baserà su relazioni regolari presentate dai partner esecutivi.

2.2.        Sistema di gestione e di controllo

2.2.1.     Rischi individuati

Tutti i rischi relativi al programma saranno inseriti centralmente in un apposito registro. Ad ogni rischio saranno attribuiti un grado di probabilità e un indice d'impatto. Il registro dei rischi comprenderà inoltre un elenco di azioni volte a ridurre la probabilità che tali rischi si concretizzino. I rischi sono classificati nel modo seguente:

· rischi tecnologici: ad esempio satelliti che impiegano una tecnologia di punta non ancora convalidata e le cui specifiche sono in costante evoluzione;

· rischi industriali: nella costituzione dell'infrastruttura intervengono numerosi attori industriali in diversi paesi e i loro interventi vanno coordinati efficacemente affinché ne derivino sistemi affidabili e perfettamente integrati, in particolare per quanto riguarda la sicurezza;

· rischio di mercato: occorre evitare che prestazioni tecniche inferiori a quelle annunciate abbiano un impatto negativo sugli utenti e che quindi l'infrastruttura rimanga inutilizzata;

· rischio di ritardi: i ritardi nell'esecuzione possono mettere a repentaglio le opportunità offerte;

· rischio di governance: la governance dei programmi impone a organismi diversi di lavorare insieme; è quindi opportuno garantire la stabilità e l'organizzazione adatte. Inoltre vanno considerate le differenze di opinione tra le varie parti in causa in merito a varie questioni importanti. In questo contesto è opportuno prevedere la condivisione di certi rischi, in particolare i rischi finanziari e di sicurezza, tra gli attori che si trovano nella miglior posizione per affrontarli.

L'esecuzione del bilancio del programma avverrà, in massima parte, in gestione indiretta, in base ad accordi di delega e, in parte marginale, in modo centralizzato mediante concessione di sovvenzioni e aggiudicazione di appalti pubblici da parte della Commissione. I rischi sono diversi per ciascun tipo di spesa. Gli audit effettuati dalla Corte dei conti europea e gli audit ex-post effettuati dalla Commissione hanno individuato i seguenti rischi principali che rimangono potenzialmente validi per questo programma.

Per gli accordi di delega: i rischi principali riguardano l'ammissibilità degli operatori (l'organismo con cui la Commissione conclude l'accordo di delega), la conformità contrattuale (trasposizione delle esigenze della Commissione nella documentazione contrattuale), la conformità del processo (mancata osservanza dei processi prescritti dalla Commissione) e il rendimento (mancato conseguimento degli obiettivi predefiniti).

Questi rischi saranno affrontati tenendo conto dei fattori seguenti:

· alcuni aspetti significativi del processo di gestione e di controllo sono eseguiti dagli operatori,

· la Commissione deve dipendere, in misura significativa, dai sistemi di gestione degli operatori,

· è importante garantire un livello appropriato di controlli lungo la catena di esecuzione e prevedere responsabilità chiare per tutti i partner coinvolti.

Per le sovvenzioni: le complesse norme di ammissibilità dei costi e l'esperienza relativamente limitata di alcuni beneficiari nella gestione finanziaria potrebbero costituire un rischio elevato in termini di errori nelle dichiarazioni di spesa (per esempio per quanto riguarda le spese generali e i costi delle apparecchiature).

La mancanza di una base dati completa contenente informazioni sui beneficiari, sui progetti e sui costi dichiarati potrebbe rendere difficile l'individuazione dei beneficiari a rischio, delle possibili duplicazioni dei costi o di altre irregolarità con l'effetto di rendere inefficace l'azione antifrode.

Per gli appalti pubblici: errori non individuati o imprecisioni non corrette nelle offerte o nel capitolato d'appalto potrebbero comportare un'esecuzione scorretta del contratto.

2.2.2.     Modalità di controllo previste

Sono previsti diversi metodi di controllo per affrontare i vari rischi identificati sopra.

2.2.2.1.  Accordi di delega

Informazione sulla configurazione del sistema di controllo interno

Occorre istituire un sistema di gestione e controllo basato sui seguenti interventi:

· valutazione ex-ante dell'operatore;

· monitoraggio dei rischi, anche in base a rendicontazione standardizzata;

· azioni preventive mediante l'elaborazione di prescrizioni adeguate in materia di ammissibilità, conformità contrattuale, conformità dei processi e rendimento;

· ricorsi contrattuali che consentono azioni correttive in caso di errori di esecuzione in materia di ammissibilità, conformità contrattuale, conformità dei processi e rendimento;

· controlli ex-ante sui pagamenti effettuati dalla direzione generale sul conto fiduciario dell'operatore;

· allineamento delle misure di interesse;

· partecipazione alla governance;

· diritti di accesso per audit riguardanti operatori, organismi collegati e beneficiari finali;

· un percorso d'audit completo lungo tutta la catena di esecuzione;

· audit relativi alla conformità e al rendimento da parte di agenti della Commissione;

· costituzione di una garanzia integrata che tenga conto del sistema di controlli e audit interni utilizzato dagli operatori e dagli organismi collegati riguardanti le prescrizioni in materia di ammissibilità, conformità contrattuale, conformità dei processi e rendimento;

· bilanci sottoposti ad audit di revisori esterni;

· dichiarazioni di affidabilità fornite dagli operatori annualmente.

La verifica del funzionamento dei processi nei modi previsti avverrà mediante diversi canali di informazione:

conoscenza da parte della dirigenza dello stato dei sistemi di controllo interno delle direzione generale, acquisita mediante il lavoro quotidiano e l'esperienza;

mezzi di supervisione formale, seguito dato e monitoraggio da parte della direzione generale;

· i risultati dalla revisione annuale in base agli standard di controllo interni (piena conformità alle prescrizioni di base);

· i risultati dell'esercizio di valutazione dei rischi;

· i controlli ex-ante ed ex-post, incluse le relazioni su eccezioni e/o punti deboli del controllo interno;

· i risultati dagli audit finanziari esterni della direzione generale;

· i servizi di audit e consulenza prestati dalla struttura di audit interna della direzione generale;

le valutazioni dei programmi eseguite da valutatori esterni.

Gli audit svolti dalle strutture di audit interne, dal servizio di audit interno o dalla Corte dei conti europea forniranno altre informazioni sull'adeguatezza del sistema di controllo.

Stima dei costi e dei benefici dei controlli che comporta il sistema di controllo

I controlli previsti sono stati considerati in senso lato in linea con la definizione del modello COSO di controllo interno come "un processo progettato per fornire un'assicurazione ragionevole per quanto riguarda la realizzazione di obiettivi di efficacia ed efficienza delle operazioni, affidabilità della rendicontazione finanziaria e conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili". I costi dei controlli sono stimati in modo completo considerando qualunque attività connessa direttamente o indirettamente alla verifica dei diritti degli operatori e della regolarità delle spese. Laddove sia possibile i costi sono indicati in dettaglio insieme alle varie fasi di gestione e in conformità della descrizione del sistema di controllo previsto.

Gli adeguamenti necessari per tenere in considerazione i cambiamenti previsti della nuova proposta includono i dati per l'allineamento delle misure d'interesse e altri ricorsi contrattuali che consentono azioni correttive nel caso di errori nell'applicazione delle prescrizioni.

Valutazione del livello previsto di rischio di non conformità alle norme applicabili

Nell'ambito del sistema di controllo previsto, il livello atteso di rischio di non conformità (definito come il rischio di errore di legittimità e regolarità atteso a livello delle transazioni) sarà mantenuto sotto il 2% su base pluriennale e comunque con un costo inferiore grazie alla riduzione della frequenza e dell'incidenza del rischio ottenuta mediante le misure supplementari introdotte.

Si prevede che il tasso di errore si riduca grazie al chiarimento delle regole applicabili, incluse le prescrizioni SMART, all'ulteriore rafforzamento dei ricorsi contrattuali e al maggiore allineamento degli interessi.

Si prevede che una piccola parte del bilancio del presente programma possa essere eseguita in regime di gestione diretta centralizzata (cfr. nel seguito) mediante sovvenzioni e aggiudicazione di appalti pubblici.

2.2.2.2.  Sovvenzioni

Informazioni sulla configurazione del sistema di controllo interno

L'attuale quadro di controllo interno si basa sull'applicazione delle norme di controllo interno della Commissione, sulle procedure che consentono di selezionare i progetti migliori e di trasformarli in strumenti giuridici, sulla gestione dei progetti e dei contratti lungo tutto il ciclo di vita dei progetti, sui controlli ex ante delle dichiarazioni di spesa, compreso l'ottenimento di certificati di audit, sulla certificazione ex ante dei metodi di calcolo dei costi, su audit e correzioni ex post e sulle valutazioni.

La documentazione degli inviti a presentare proposte contiene informazioni sulle norme di ammissibilità e, in particolare, sugli errori più frequenti in relazione ai costi del personale. I beneficiari sono invitati a specificare nel dettaglio, già al momento della presentazione della proposta, i costi previsti, consentendo quindi di verificare e individuare ex ante possibili errori o incomprensioni e, se del caso, per adeguare l'accordo di sovvenzione o modificarne l'applicazione. Questo aumenterà significativamente la certezza giuridica dei beneficiari e ridurrà il rischio di errore.

I controlli ex-post saranno eseguiti per determinare il tasso medio di errore che rimane nonostante la formazione, i controlli ex-ante e le correzioni. La strategia di audit ex-post per le spese nell'ambito del programma sarà basata sull'audit finanziario delle transazioni definite mediante campionamento in unità monetarie, integrato da un campione determinato in base al rischio. La strategia di audit ex-post riguardante la legittimità e la regolarità sarà integrata da una valutazione operativa rafforzata e dalla strategia antifrode.

Stima dei costi e dei benefici dei controlli che comporta il sistema di controllo

Si dovrà trovare un equilibrio tra la necessità, da un lato, di rendere il programma interessante riducendo l'onere dei controlli per i beneficiari (aumento della fiducia e dell'assunzione dei rischi grazie a un maggior ricorso a aliquote fisse, importi forfettari e tariffe unitarie) e la necessità, dall'altro, di garantire che il tasso di errori non corretti resti il più basso possibile.

La direzione generale per le Imprese e l'industria istituirà un sistema di controllo efficiente in termini di costi che offrirà una garanzia ragionevole che il rischio di errore, durante il periodo pluriennale di spesa sia, su base annua, tra il 2% e il 5% con l'obiettivo ultimo di realizzare un livello residuo di errore il più vicino possibile al 2% alla conclusione dei programmi pluriennali, dopo aver considerato l'incidenza finanziaria di tutti gli audit e di tutte le misure di correzione e recupero.

La strategia di audit è tesa a fornire una rappresentazione equa e affidabile del rischio di errore e ad esaminare in modo efficace ed efficiente gli indizi di frodi. I controlli ex-ante delle proposte prima della firma dell'accordo di sovvenzione e del chiarimento delle norme di ammissibilità non devono ritardare significativamente la conclusione del contratto. Gli ordinatori delegati redigono ogni anno una relazione sui costi e sui benefici dei controlli e, nel quadro della revisione intermedia, la Commissione riferisce all'autorità legislativa sulla probabilità di non conformità.

Valutazione del livello previsto di rischio di non conformità alle norme applicabili

A. Fonti attuali di errore

In base ai risultati ottenuti finora sono stati individuati errori nei seguenti ambiti:

· costi per il personale: addebito di costi medi o iscritti a bilancio (piuttosto che di costi effettivi), mancata tenuta dei di adeguati registri relativi al tempo dedicato al programma, addebiti per voci non ammissibili (spese del titolare/amministratore della PMI).

· altri costi diretti: un errore ricorrente è la concessione di subappalto senza previa autorizzazione o senza rispettare la regola del rapporto ragionevole costi/benefici ecc.;

· costi indiretti: in alcuni casi i costi indiretti sono una percentuale fissa dei costi diretti e quindi l'errore nei primi è proporzionale all'errore nei secondi.

B. Possibili semplificazioni proposte

Il programma trarrà vantaggio dalle misure di semplificazione incluse nella revisione triennale del regolamento finanziario. La Commissione in questo contesto coglierà l'opportunità di adottare misure di semplificazione, quali tariffe unitarie per i titolari/amministratori di PMI o l'uso di tariffe standard per il calcolo dei costi per il personale, in linea con i principi contabili consuetudinari dei beneficiari.

C. Contributo delle modifiche in materia di controllo alla riduzione del livello atteso di non conformità

Il punto di partenza è lo status quo, basato sugli audit delle sovvenzioni erogate nell'ambito del 7°PQ effettuati finora. Considerando che:

· i beneficiari di sovvenzioni erogate nell'ambito del futuro programma Copernicus sono simili a quelli che hanno partecipato al 7°PQ e che

· si valuta che un terzo delle fonti di errore corrisponda alle fonti di cui alla lettera A,

le misure di semplificazione incluse nel regolamento finanziario dovrebbero comportare una riduzione del tasso di errore. Un'altra riduzione degli errori è prevista grazie al chiarimento ex-ante delle norme di ammissibilità.

Conclusione: considerate tutte le misure di cui sopra nel loro complesso, lo scopo ultimo è raggiungere un livello residuo di errore il più vicino possibile al 2% alla fine del ciclo di vita del progetto.

Questo scenario si basa sull'ipotesi che le misure di semplificazione non siano oggetto di modifiche sostanziali durante il processo decisionale.

2.2.2.3.  Appalti pubblici

Il quadro di controllo interno, basato sull'applicazione delle norme di controllo interno della Commissione, sulle procedure di appalto pubblico per la selezione delle migliori proposte e la gestione del contratto per tutta la durata dal progetto/contratto e sui controlli ex-ante delle fatture e dei pagamenti, dovrà evitare che il tasso di errore residuo superi il 2%.

2.3.      Misure di prevenzione delle frodi e delle irregolarità

Precisare le misure di prevenzione e di tutela in vigore o previste.

Nel quadro della strategia antifrode della Commissione[23] avvalendosi dell'assistenza dell'OLAF mediante la consultazione e la partecipazione alla rete di prevenzione e individuazione delle frodi dell'OLAF (FPDNet), la direzione generale per le Imprese e l'industria ha sviluppato il proprio progetto di strategia antifrode che comprende misure per la prevenzione e l'individuazione di frodi e irregolarità sia all'interno che tra i beneficiari e i contraenti. La strategia antifrode sarà aggiornata annualmente.

Per quanto riguarda le sovvenzioni, in particolare, il piano d'azione antifrode della direzione generale per le Imprese e l'industria prevede l'istituzione di un registro centrale di tutti i beneficiari (coordinatori, partner, subappaltatori e altri attori) e di tutti i progetti (relazioni e dichiarazioni di spese). Questa base dati, in combinazione con l'acquisto pianificato di strumenti potenti di analisi dei dati per l'individuazione di indicatori di frodi o di "segnali d'allerta", migliorerà significativamente le funzioni di controllo e le capacità di audit.

Il piano d'azione antifrode della direzione generale per le Imprese e l'industria prevede formazioni specifiche e documenti d'orientamento per aumentare le conoscenze e le capacità che consentono di realizzare controlli preventivi ed efficaci. Inoltre sarà elaborata e applicata una strategia di controllo per la valutazione delle capacità tecniche e finanziarie dei beneficiari, come pure una classificazione dei beneficiari stessi per categoria di rischio determinata in base agli indici di frode, alla registrazione in strumenti informatici e al sistema di segnalazione per gli audit ex-ante ed ex-post.

Inoltre saranno elaborate procedure di audit e orientamenti per audit ex-post basati sui rischi e incentrati sulle eventualità di frode e di irregolarità. La strategia antifrode sarà quindi più coerente con le norme di controllo interno, in particolare con l'esercizio di valutazione dei rischi, e con la strategia antifrode di altre direzioni generali e di altri organismi subdelegati.

3.           INCIDENZA FINANZIARIA PREVISTA DELLA PROPOSTA/INIZIATIVA

3.1.        Rubrica/rubriche del quadro finanziario pluriennale e linea/linee di bilancio di spesa interessate

Linee di bilancio di spesa esistenti richieste

Secondo l'ordine delle rubriche del quadro finanziario pluriennale e delle linee di bilancio.

Rubrica del quadro finanziario pluriennale || Linea di bilancio || Natura della spesa || Partecipazione

Numero [Denominazione…...….] || Diss./Non diss. || di paesi EFTA || di paesi candidati || di paesi terzi || ai sensi dell'articolo 21, paragrafo 2, lettera b), del regolamento finanziario

[1] || 02010404 – Sostegno alla spesa per il programma di osservazione della Terra (Copernicus) || Non diss. || SÌ || NO || SÌ || NO

[1] || 020601 – Servizi operativi (Copernicus) || Diss. || SÌ || NO || SÌ || NO

[1] || 020602 – Osservazioni spaziali (Copernicus) || Diss. || SÌ || NO || SÌ || NO

3.2.        Incidenza prevista sulle spese

3.2.1.     Sintesi dell’incidenza prevista sulle spese

Mio EUR (al terzo decimale)

Rubrica del quadro finanziario pluriennale: || 1 || Crescita intelligente e inclusiva

DG Imprese || || || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || Anno 2019 || Anno 2020 || Anno 2021 || TOTALE

Ÿ Stanziamenti operativi || || || || || || || || ||

020601 || Impegni || (1) || 58,500 || 179,721 || 189,426 || 197,952 || 208,610 || 283,691 || 210,291 || || 1,328,191

Pagamenti || (2) || 29,215 || 195,417 || 188,779 || 197,673 || 207,871 || 266,906 || 231,030 || 11,300 || 1,328,191

020602 || Impegni || (1) || 301,933 || 373,949 || 394,141 || 411,880 || 434,051 || 590,279 || 437,566 || || 2,943,799

Pagamenti || (2) || 150,785 || 406,608 || 392,796 || 412,159 || 434,790 || 555,362 || 480,717 || 110,582 || 2,943,799

Stanziamenti di natura amministrativa finanziati dalla dotazione di programmi specifici[24] || || || || || || || || ||

02010404 || || (3) || 2,500 || 2,700 || 2,700 || 2,800 || 2,900 || 2,900 || 3,000 || || 19,500

Stanziamenti totali per la DG Imprese || Impegni || =1+1a +3 || 362,933 || 556,370 || 586,267 || 612,632 || 645,561 || 876,870 || 650,847 || || 4.291,480

Pagamenti || =2+2a+3 || 182,500 || 604,725 || 584,275 || 612,632 || 645,561 || 825,168 || 714,737 || 121,882 || 4.291,480

Rubrica del quadro finanziario pluriennale: || 5 || “Spese amministrative”

Mio EUR (al terzo decimale)

|| || || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || Anno 2019 || Anno 2020 || TOTALE

DG Imprese ||

Ÿ Risorse umane || 4,497 || 5,259 || 5,894 || 5,894 || 5,894 || 5,894 || 5,894 || 39,226

Ÿ Altre spese amministrative || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 2,401

TOTALE DG IMPRESE || Stanziamenti || 4,840 || 5,602 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 41,627

TOTALE degli stanziamenti per la RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || (Totale impegni = Totale pagamenti) || 4,840 || 5,602 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 41,627

Mio EUR (al terzo decimale)

|| || || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || Anno 2019 || Anno 2020 || Anno 2021 || TOTALE

TOTALE degli stanziamenti per la RUBRICHE da 1 a 5 del quadro finanziario pluriennale || Impegni || 367,773 || 561,972 || 592,504 || 618,869 || 651,798 || 883,107 || 657,084 || || 4.333,107

Pagamenti || 187,340 || 610,327 || 590,512 || 618,869 || 651,798 || 831,405 || 720,974 || 121,882 || 4.333,107

3.2.2.     Incidenza prevista sugli stanziamenti operativi

– ¨ La proposta/iniziativa non comporta l'utilizzazione di stanziamenti operativi

– þ La proposta/iniziativa comporta l'utilizzazione di stanziamenti operativi, come spiegato di seguito:

Stanziamenti di impegno in Mio EUR (al terzo decimale)

Obiettivi || ANNO 2014 || ANNO 2015 || ANNO 2016 || ANNO 2017 || ANNO 2018 || ANNO 2019 || ANNO 2020 || TOTALE

OBIETTIVO SPECIFICO 1 Servizi || 58,500 || 179,721 || 189,426 || 197,952 || 208,610 || 283,691 || 210,291 || 1,328,191

OBIETTIVO SPECIFICO 2 Spazio || 301,933 || 373,949 || 394,141 || 411,880 || 434,051 || 590,279 || 437,566 || 2,943,799

COSTO TOTALE || 360,433 || 553,670 || 583,567 || 609,832 || 642,661 || 873,970 || 647,857 || 4,271,990

               

3.2.3.     Incidenza prevista sugli stanziamenti di natura amministrativa

3.2.3.1.  Sintesi

¨ La proposta/iniziativa non comporta l'utilizzazione di stanziamenti amministrativi

þ La proposta/iniziativa comporta l'utilizzazione di stanziamenti amministrativi, come spiegato di seguito:

Mio EUR (al terzo decimale)

|| Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || Anno 2019 || Anno 2020 || TOTALE

RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || ||

Risorse umane || 4,497 || 5,259 || 5,894 || 5,894 || 5,894 || 5,894 || 5,894 || 39,226

Altre spese amministrative || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 0,343 || 2,401

RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || 4,840 || 5,602 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 6,237 || 41,627

|| || || || || || || ||

Esclusa la RUBRICA 5[25] del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || ||

Risorse umane || || || || || || || ||

Altre spese di natura amministrativa || 2,500 || 2,700 || 2,700 || 2,800 || 2,900 || 2,900 || 3,000 || 19,500

Totale parziale esclusa la RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || ||

|| || || || || || || ||

TOTALE || 7,340 || 8,302 || 8,937 || 9,037 || 9,137 || 9,137 || 9,237 || 61,127

3.2.3.2.  Fabbisogno previsto di risorse umane

– ¨ La proposta/iniziativa non comporta l'utilizzazione di risorse umane

– þ La proposta/iniziativa comporta l'utilizzazione di risorse umane, come spiegato di seguito:

Stima da esprimere in numeri interi (o, al massimo, con un decimale)

|| 2014 || 2015 || 2016 || 2017 || 2018 || 2019 || 2020

Ÿ Posti della tabella dell'organico (posti di funzionari e di agenti temporanei)

02 01 01 01 (in sede e negli uffici di rappresentanza della Commissione) || 28 || 34 || 39 || 39 || 39 || 39 || 39

02 01 01 02 (nelle delegazioni) || - || - || - || - || - || - || -

02 01 05 01 (ricerca indiretta) || - || - || - || - || - || - || -

10 01 05 01 (ricerca diretta) || || || || || || ||

Ÿ Personale esterno (in equivalenti a tempo pieno: FTE)[26]

02 01 02 01 (AC, END e INT della dotazione globale) || 14 || 14 || 14 || 14 || 14 || 14 || 14

02 01 02 02 (AC, AL, END, INT e JED nelle delegazioni) || - || - || - || - || - || - || -

02 01 04 yy [27] || - || - || - || - || - || - || - || 0

- || - || - || - || - || - || - || 0

02 01 05 02 (AC, END e INT – Ricerca indiretta) || - || - || - || - || - || - || -

10 01 05 02 (AC, END e INT – Ricerca diretta) || - || - || - || - || - || - || -

Altre linee di bilancio (specificare) || - || - || - || - || - || - || -

TOTALE || 42 || 48 || 53 || 53 || 53 || 53 || 53

Il fabbisogno di risorse umane è coperto dal personale della direzione generale già assegnato alla gestione dell'azione e/o riassegnato all'interno della stessa direzione generale, integrato dall'eventuale dotazione supplementare concessa alla direzione generale responsabile nell'ambito della procedura annuale di assegnazione, tenendo conto dei vincoli di bilancio.

Le risorse umane attuali nel 2013 sono 29 FTE (17 posti in organico e 12 persone esterne): l'aumento progressivo per raggiungere 53 FTE (+22 posti in organico e +2 persone esterne) va svolto nel modo seguente: dopo la revisione nel 2016 di tutti gli accordi di delega in essere, sarà necessario rivalutare tutte le risorse assegnate per assicurare che gli obiettivi possano essere conseguiti con il personale esistente. Le cifre reali per il periodo 2016-2019 sono indicative e potrebbero essere riviste.

– per quanto riguarda i 22 posti aggiuntivi in organico 8 dovrebbero essere coperti con una ridistribuzione all'interno della direzione G della direzione generale Imprese e industria (è prevista una riorganizzazione per fondere le attività nell'ambito della politica spaziale con quelle nell'ambito della R&S spaziale), altri 4 dovrebbero essere coperti con una ridistribuzione all'interno della direzione generale Imprese e industria. I restanti 10 posti aggiuntivi in organico devono essere coperti attingendo dalla riserva di riassegnazione della Commissione o con personale distaccato (mis à disposition) delle direzioni generali partecipanti al programma Copernicus come previsto dal 2006 nella decisione della Commissione relativa alla creazione di GMES (C(2006)673). Sarà presentata una proposta di modifica di tale decisione.

– Per il personale esterno: i 2 FTE in più per il 2014 saranno reperiti con una riassegnazione interna. Se necessario altre risorse potrebbero essere richieste dopo la revisione del 2016, che dovrebbero essere concesse alla direzione generale Imprese e industria con la procedura di assegnazione annuale

Descrizione dei compiti da svolgere:

Funzionari e agenti temporanei || - Preparare e monitorare l'esecuzione del programma compresa la definizione delle esigenze degli utenti; selezionare gli organismi delegati; negoziare gli accordi di delega (sestuplicato) - supervisionare gli accordi di delega (quadruplicato) - monitorare l'esecuzione del bilancio in regime indiretto - fornire un'analisi giuridica e regolamentare a sostegno del processo di decisione politica; - assicurare la conformità delle soluzioni proposte alle regole applicabili; - garantire una gestione finanziaria sana e portare a termine le transazioni finanziarie nell'ambito della gestione del contratto; - svolgere le attività previste per assicurare un controllo efficace dei costi; - dare seguito alla cooperazione internazionale e negoziare accordi internazionali; - sorvegliare gli aspetti in materia di sicurezza di Copernicus; - mantenere relazioni con gli Stati membri, in particolare per la componente in situ; - valutare i rischi e attenuarli (prodotti a causa dell'esposizione finanziaria di dotazioni rafforzate); - intrattenere le relazioni con il Parlamento europeo e il Consiglio come previsto agli articoli 58, 60 e 61 del regolamento finanziario; - prevenire frodi e irregolarità e intrattenere le relazioni con l'OLAF e la Corte dei conti - provvedere alla politica dei dati e alla sua applicazione da parte di tutte le parti in causa; - promuovere l'impiego del sistema negli Stati membri

Personale esterno || Assistere nell'esecuzione dei compiti descritti sopra

3.2.4.     Compatibilità con il quadro finanziario pluriennale attuale

– þ La proposta/iniziativa è compatibile con il quadro finanziario pluriennale attuale.

– ¨ La proposta/iniziativa implica una riprogrammazione della pertinente rubrica del quadro finanziario pluriennale.

– ¨ La proposta/iniziativa richiede l'attivazione dello strumento di flessibilità o la revisione del quadro finanziario pluriennale[28].

3.2.5.     Partecipazione di terzi al finanziamento

– ¨ La proposta/iniziativa non prevede il cofinanziamento da parte di terzi

– þ La proposta/iniziativa prevede il cofinanziamento indicato di seguito:

– ¨ il programma sarà aperto alla partecipazione di paesi terzi senza la necessità di concludere accordi formali.

Stanziamenti in Mio EUR (al terzo decimale)

|| 2014 || 2015 || 2016 || 2017 || 2018 || 2019 || 2020 || Totale

Specificare l'organismo di cofinanziamento || || || || || || || ||

TOTALE degli stanziamenti cofinanziati || || || || || || || ||

3.3.        Incidenza prevista sulle entrate

– þ La proposta/iniziativa non ha incidenza finanziaria sulle entrate.

– ¨ La proposta/iniziativa ha la seguente incidenza finanziaria:

– ¨         sulle risorse proprie

– ¨         sulle entrate varie

Mio EUR (al terzo decimale)

Linea di bilancio delle entrate: || Stanziamenti disponibili per l'esercizio in corso || Incidenza della proposta/iniziativa[29]

Anno N || Anno N+1 || Anno N+2 || Anno N+3 || Inserire gli anni necessari per evidenziare la durata dell'incidenza (cfr. punto 1.6)

Articolo…………. || || || || || || || ||

Per quanto riguarda le entrate varie con destinazione specifica, precisare la o le linee di spesa interessate.

.

Precisare il metodo di calcolo dell'incidenza sulle entrate.

[1]               COM(2012) 42 final dell'8.2.2012.

[2]               COM(2005) 565 final del 10.11.2005.

[3]               COM(2008) 748 final dell'11.12.2008.

[4]               COM(2009) 223 definitivo del 20.5.2009. Regolamento (UE) n. 911/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, relativo al programma europeo di monitoraggio della terra (GMES) e alla sua fase iniziale di operatività (2011-2013) (GU L 276 del 20.10.2010, pag. 1).

[5]               COM(2009) 589 definitivo del 28.10.2009.

[6]               GU C […] del […], pag. […].

[7]               GU C […] del […], pag. […].

[8]               COM(2005) 565 definitivo del 10.11.2005.

[9]               GU L 276 del 20.10.2010, pag. 1.

[10]             GU L 108 del 25.4.2007, pag. 1.

[11]             GU L […] del […], pag. […].

[12]             GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.

[13]             GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13.

[14]             ABM: Activity Based Management (gestione per attività) – ABB: Activity Based Budgeting (bilancio per attività).

[15]             A norma dell’articolo 49, paragrafo 6, lettera a) o b), del regolamento finanziario.

[16]             COM(2013) 108 final del 28.2.2013.

[17]             In particolare i responsabili delle politiche pertinenti attualmente non dispongono di informazioni aggregate a livello europeo o mondiale di qualità sufficiente.

[18]             Cfr. per esempio "Next generation innovation policy, the future of EU innovation policy to support

market growth" [La politica dell'innovazione di prossima generazione, il futuro della politica dell'innovazione dell'UE per sostenere la crescita del mercato], CEPS e Ernst & Young, 2011.

[19]             The European Space Industry in 2010 [L'industria spaziale europea nel 2010], ASD-Eurospace, 15a edizione, giugno 2011.

[20]             Le spiegazioni sulle modalità di gestione e i riferimenti al regolamento finanziario sono disponibili nel sito Internet dedicato al bilancio: http://www.cc.cec/budg/man/budgmanag/budgmanag_en.html

[21]             A norma dell’articolo 185 del regolamento finanziario.

[22]             COM(2011) 873 definitivo.

[23]             COM(2011) 376 del 24.6.2011.

[24]             Assistenza tecnica e/o amministrativa e spese di sostegno all’attuazione di programmi e/o azioni dell’UE (ex linee “BA”), ricerca indiretta, ricerca diretta.

[25]             Assistenza tecnica e/o amministrativa e spese di sostegno all’attuazione di programmi e/o azioni dell’UE (ex linee “BA”), ricerca indiretta, ricerca diretta.

[26]             AC= agente contrattuale; INT = personale interinale (intérimaire); JED = giovane esperto in delegazione (jeune expert en délégation); AL= agente locale; END= esperto nazionale distaccato.

[27]             Sottomassimale per il personale esterno previsto dagli stanziamenti operativi (ex linee “BA”).

[28]             Cfr. punti 19 e 24 dell’Accordo interistituzionale.

[29]             Per le risorse proprie tradizionali (dazi doganali, contributi zucchero), indicare gli importi netti, cioè gli importi lordi al netto del 25% per spese di riscossione.

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