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Document 52007DC0281

Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio - Verso un partenariato strategico UE-Brasile

/* COM/2007/0281 def. */

52007DC0281

Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio - Verso un partenariato strategico UE-Brasile /* COM/2007/0281 def. */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 30.5.2007

COM(2007) 281 definitivo

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Verso un partenariato strategico UE-Brasile

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Verso un partenariato strategico UE-Brasile

1. Dar vita ad un partenariato UE-Brasile

Negli ultimi anni, il Brasile ha svolto un ruolo sempre più centrale sulla scena internazionale, affermandosi quale interlocutore chiave dell'Unione europea. Pur tuttavia, fino a poco fa il dialogo UE-Brasile, svoltosi soprattutto nell'ambito delle relazioni UE-Mercosur, è rimasto marginale. Il Brasile è l'ultimo dei BRICS[1] a partecipare ad un vertice con l'Unione. È oramai tempo che si riconosca la valenza del Brasile non solo come partner strategico ma anche come principale attore economico e leader regionale dell'America latina[2]. Il primo vertice UE-Brasile, convocato per luglio 2007 a Lisbona, è destinato a segnare una svolta nelle relazioni tra i due partner.

Di recente, l'intensificarsi delle relazioni bilaterali UE-Brasile ha fatto emergere la necessità di un quadro di riferimento mondiale, coerente e coordinato. Con l'affermarsi del suo ruolo politico e economico, il Brasile si è visto confrontato con nuove responsabilità quale leader mondiale. La presente proposta di partenariato strategico tra il Brasile e l'Unione è intesa a offrire sostegno al Brasile affinché possa esercitare la sua leadership mondiale e regionale in modo costruttivo ed intraprendere con l'Unione un dialogo internazionale strategico e aperto, basato sui contenuti, tanto a livello bilaterale e multilaterale che nei consessi regionali. La vasta portata delle relazioni tra l'Unione e il Brasile affonda le sue radici nei forti legami storici e culturali che uniscono i due partner. Nell'ambito dell'ONU e dell'OMC, il Brasile è andato recentemente affermandosi quale figura di spicco dei paesi in via di sviluppo. L'Unione condivide con il Brasile valori e interessi fondamentali, tra cui il rispetto dello Stato di diritto e dei diritti umani, le inquietudini per i cambiamenti climatici e la volontà di perseguire la crescita economica e la giustizia sociale tanto sul piano interno che internazionale. Il Brasile è un alleato fondamentale dell'UE nel porre queste ed altre sfide al centro dei consessi internazionali.

Per estensione demografica e sviluppo economico, il Brasile, che potrebbe considerarsi a ragione un quasi continente, è naturalmente votato ad un ruolo egemone e di primo piano in Sudamerica. Tale è il ruolo che il paese svolge attualmente nell'ambito del Mercosur e come testa di ponte dell'UNASUR ( Union de las Naciones del Sur )[3].

Il ruolo del Brasile è centrale per la riuscita dei negoziati UE-Mercosur, un obiettivo strategico prioritario per l'Unione rimasto disatteso per mancanza di progressi in ambito commerciale, il che ha fin qui impedito che prendesse forma un'associazione strategica di più ampio respiro tra l'UE e il Mercosur. Una leadership costruttiva del Brasile consentirebbe di ridare slancio ai negoziati. Rimane peraltro l'impegno dell'Unione inteso a consolidare relazioni socio-politiche stabili con il Mercosur nel suo insieme e a sviluppare relazioni bilaterali con gli altri paesi della regione, come nel caso dell'Argentina, altro interlocutore di peso dell'America latina con cui è stata intavolata di recente una serie di dialoghi politici.

Sul piano commerciale, il Brasile rappresenta una piazza importante per gli investimenti comunitari in America latina[4] e un mercato nazionale capace di notevoli aperture commerciali con l'UE, una volta che verranno condotte in porto le trattative nell'ambito dell'OMC sull'agenda di Doha per lo sviluppo e con il Mercosur per l'ulteriore riduzione delle barriere commerciali. Sebbene il tasso di crescita brasiliano non sia paragonabile a quello di Cina e India[5], il paese è ricco di risorse naturali e vanta un'eccellenza scientifica e accademica di fama internazionale, una grande diversità industriale e un vasto mercato interno.

Il Brasile è confrontato ad una serie di problemi: la profonda disparità dei redditi, vero e proprio handicap, costituisce non solo uno dei principali ambiti di intervento per il governo, in particolare tramite il programma Bolsa Familia , ma anche un settore chiave della cooperazione e del dialogo con l'UE. La disparità dei redditi si riflette inoltre nelle spaccature regionali tra il nord e il più industrializzato sud. Lo scambio di buone prassi in materia di coesione regionale è un ambito in cui l'Unione intende approfondire la cooperazione con il Brasile.

2. Definire un programma comune

Un partenariato strategico più stretto e più forte non può che giovare agli interessi dell'UE e del Brasile. Nel capitolo che segue, la Commissione individua una serie di ambiti su scala mondiale, regionale e bilaterale in cui ritiene che una più stretta cooperazione tra i partner possa andare a beneficio di entrambi e che possono costituire il nucleo di un futuro partenariato strategico.

Ove avallata, la presente comunicazione al Consiglio e al Parlamento potrebbe fungere da base per elaborare la proposta dell'Unione al Brasile in occasione del vertice di Lisbona. Il Brasile è invitato, partendo da questa base, a presentare la propria risposta strategica al pacchetto comunitario.

In tal senso, si auspica che il vertice di Lisbona costituisca il primo passo di un processo volto all'elaborazione di un programma comune UE-Brasile in vista di un partenariato strategico.

2.1. Un multilateralismo potenziato

Il Brasile e l'Unione condividono una visione delle odierne problematiche mondiali secondo cui la soluzione va trovata in un ambito multilaterale caratterizzato dal ruolo forte dell'ONU. Entrambi i partner sono pertanto chiamati a dare costantemente prova del proprio impegno affinché il multilateralismo sia reso efficace nella pratica. Dal riassetto dell'ONU ai cambiamenti climatici, dal disarmo al commercio internazionale, il Brasile svolge un importante ruolo di ponte tra le spaccature che impediscono di compiere passi avanti sulle tematiche mondiali. Entrambi i partner hanno interesse a cercare la massima convergenza tra le posizioni reciproche su un'ampia gamma di questioni tramite una cooperazione e una consultazione più intense a tutti i livelli. L'Unione vedrebbe con favore un ruolo più deciso e proattivo del Brasile e una maggiore cooperazione del paese con l'UE e gli organismi ONU, come si addice al suo ruolo e al suo peso in ambito mondiale.

- Un primo passo importante consisterà nel rafforzare la cooperazione UE-Brasile in tutti i consessi internazionali, tramite la consultazione sistematica in vista di riunioni e altri incontri di rilievo in ambito ONU, lo scambio di vedute, l'espressione, ove possibile, di posizioni comuni, l'appoggio reciproco su questioni centrali e l'elaborazione di iniziative comuni.

Si pensi alla commissione delle Nazioni Unite per il Peacebuilding , senz'altro un ambito da cui l'Unione e il Brasile potrebbero partire per coordinare meglio le posizioni reciproche. Essi potrebbero far sì che venga riconosciuta la natura strategica della commissione, come era negli intenti, evitando che l'organo si trasformi in un ulteriore meccanismo di coordinamento dei donatori.

L'Unione esprime profondo apprezzamento per l'impegno profuso dal Brasile quale figura di spicco nelle operazioni di mantenimento della pace[6], in particolare ad Haiti dove il paese è al comando della missione di pace della MINUSTAH.

- Tenuto conto del profondo coinvolgimento comunitario ad Haiti [7] , vi è un ampio margine perché l'Unione e il Brasile cooperino e coordinino gli sforzi, non solo nel paese ma anche nel più vasto ambito delle operazioni di pace e di stabilizzazione.

Quanto alla non proliferazione, il Brasile mostra grande interesse per il regime internazionale di non proliferazione e potrebbe favorire lo sviluppo di relazioni più strette tra i paesi sviluppati e il G77.

- L'Unione e il Brasile potrebbero cooperare fianco a fianco per sostenere e sviluppare ulteriormente il regime internazionale di non proliferazione.

Negli ultimi anni, il Brasile ha assunto la leadership dei paesi in via di sviluppo nell'ambito dell'OMC, in particolare per quanto riguarda gli scambi agricoli e attraverso il gruppo G20. Il paese condivide con l'UE l'ambizione di perfezionare il sistema multilaterale degli scambi in modo che tutti i paesi, indipendentemente dal grado di sviluppo, possano trarre pieno beneficio dall'apertura mondiale dei mercati. Entrambi i partner sono pertanto investiti di una particolare responsabilità nel condurre in porto l'attuale ciclo di negoziati di Doha. Nel lungo periodo, sarà inoltre necessario un maggiore impegno per rispondere alle nuove sfide dell'economia mondiale, settore in cui le questioni regolamentari acquistano centralità a garanzia della concorrenza leale e dello sviluppo sostenibile.

- L'UE e il Brasile devono continuare ad impegnarsi a fondo affinché nel 2007 vengano condotti in porto i negoziati nell'ambito delle diverse piattaforme dell'OMC.

Al vertice dei ministri delle Finanze del G20, la collaborazione Brasile-UE potrebbe rivelarsi preziosa per mettere a punto posizioni comuni, in particolare nell'ambito delle discussioni sulla riforma dell'architettura finanziaria internazionale. Il Brasile sarà peraltro presidente di turno del G20 nel 2008.

2.2. Diritti umani, democrazia e buon governo

L'UE e il Brasile condividono da tempo un'ampia base di valori e interessi comuni per quanto riguarda la promozione dei diritti umani e il sostegno alla democrazia, allo Stato di diritto e al buon governo. Entrambi sono strenui sostenitori di un corpus esaustivo di regole mondiali accompagnato da una serie di strumenti di attuazione. Nell'ambito del Consiglio per i diritti umani e del Terzo comitato dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, esistono notevoli sinergie potenziali e un ampio margine di cooperazione a sostegno dei diritti umani. Entrambi i partner sono inoltre paladini della democrazia, dello Stato di diritto e del buon governo in tutti i paesi.

- In materia di diritti umani, l'UE è particolarmente interessata a collaborare fianco a fianco del Brasile per raggiungere un più ampio consenso sulle risoluzioni o per promuovere insieme iniziative in particolari paesi o su particolari questioni nell'ambito degli organi ONU preposti.

2.3. Obiettivi di sviluppo del millennio e sviluppo sociale e regionale

Un impegno internazionale congiunto nella lotta contro la povertà mondiale e la disuguaglianza: Al pari di altre potenze emergenti, il Brasile svolge un ruolo sempre più attivo nella cooperazione sud-sud, specie con i paesi confinanti e con l'Africa lusofona. Laddove l'impegno di buona parte dei ‘donatori emergenti’ è spesso inteso a conseguire risultati a breve termine, il programma di cooperazione del Brasile (relativamente su piccola scala) è fortemente orientato allo sviluppo sostenibile nel lungo termine. È noto il ruolo del Brasile quale paladino della piattaforma multilaterale e dello sviluppo di modelli innovativi di cooperazione multilaterale e trilaterale, quali l'iniziativa delle Nazioni Unite contro la fame e la povertà, varata nel 2004 dal presidente Lula, in collaborazione con Cile, Francia e ONU[8]. In materia di cooperazione allo sviluppo intesa come mezzo per promuovere la pace e la sicurezza, esiste una convergenza di vedute tra l'Unione e il Brasile.

La cooperazione bilaterale CE-Brasile nell'ambito dei programmi tematici si è rivelata molto proficua[9]. I progetti e i programmi adottati spaziano dalle riforme amministrative e economiche allo sviluppo sociale, passando per l'ambiente.

La Commissione è interessata ad esplorare forme di cooperazione trilaterale con il Brasile e la comunità dei paesi di lingua portoghese, la CPLP (ad esempio, in materia di energia), e a individuare un quadro per l'approfondimento delle relazioni con il Brasile e i paesi africani lusofoni.

- La Commissione è pronta ad intensificare la cooperazione con il Brasile in materia di assistenza allo sviluppo, specie nell'ambito di interventi trilaterali con la CPLP relativamente ad attività di cooperazione allo sviluppo.

Il dialogo sui temi sociali, occupazionali e di politica regionale. Sebbene il Brasile sia, in America latina, il paese meno dipendente dagli aiuti esterni (gli APS rappresentano lo 0,05% dell'RNL), esso registra un alto tasso di povertà (27,9 %) con un coefficiente di Gini elevato (passato dal 58,2 nel 2003 al 56,7 nel 2005) e si confronta con crescenti problemi di disuguaglianze regionali in termini di sviluppo. Unitamente ad altri interventi incisivi, il programma Bolsa Familia ha consentito al Brasile di innalzare l'indice di sviluppo umano[10] e di dimezzare la povertà estrema in anticipo di 10 anni rispetto alla data prevista del 2012, anche se rimane molto da fare per una più equa distribuzione delle risorse. La struttura occupazionale del paese è in rapida evoluzione e molti aspetti della globalizzazione mettono a repentaglio le politiche regionali e sociali e la capacità dell'intervento pubblico di ridurre le disuguaglianze. Sotto molti aspetti, la strategia di Lisbona è intesa a risolvere questi problemi. La condivisione delle rispettive esperienze d'intervento potrebbe pertanto andare a beneficio di entrambi i partner. Sulla base del dialogo UE-Brasile sui temi sociali e occupazionali e sulla politica regionale, il Brasile potrebbe mettere a disposizione di altri paesi sudamericani l'esperienza acquisita nel trovare soluzioni innovative ai problemi della povertà, dell'ineguaglianza e dell'esclusione sociale.

- Il recente dialogo UE-Brasile sui temi sociali e occupazionali costituisce un luogo di scambio delle migliori prassi e un'arena di discussione delle politiche in materia di occupazione, protezione, inclusione e dialogo sociali.

- Analogamente, il dialogo sulla politica regionale permetterà al Brasile di condividere l’esperienza della Comunità nel ridurre le disparità regionali e nel raggiungere un miglior equilibrio territoriale, tramite lo scambio delle migliori prassi in materia di ideazione e attuazione delle politiche regionali, specie in ambiti quali il partenariato a più livelli (con il coinvolgimento di attori regionali e locali, settore privato e società civile), la programmazione strategica di medio termine, l'effetto leva sulle risorse nazionali (pubbliche e private), lo sviluppo della capacità amministrativa, il coordinamento interistituzionale, nonché la comunicazione, la diffusione di una cultura della valutazione e la cooperazione tra le regioni.

- Il Brasile potrebbe aiutare altri paesi sudamericani offrendo la sua esperienza nel trovare soluzioni innovative ai problemi della povertà, dell'ineguaglianza e dell'esclusione sociale, della riduzione dei divari regionali, della protezione sociale e di un lavoro dignitoso per tutti.

2.4. Tutela ambientale

Custode della più vasta area di foresta pluviale esistente al mondo, il Brasile è un partner essenziale dell'UE nella campagna a favore di interventi più incisivi della comunità internazionale nella lotta ai cambiamenti climatici e per arrestare il declino della biodiversità. La sigla di un accordo globale internazionale sul clima che limiti l'aumento delle temperature a 2°C rispetto ai livelli preindustriali necessita una volontà politica forte e costante. Nella comunicazione della Commissione del 10 gennaio 2007 dal titolo Limitare il surriscaldamento dovuto ai cambiamenti climatici a +2 gradi Celsius , sottoscritta dai capi di Stato e di governo al Consiglio di primavera dell'8-9 marzo 2007, l'Unione esplicita la sua posizione: tenuto conto dell'urgenza del problema, le trattative per un accordo globale internazionale all'indomani del 2012, incentrato sul principio di responsabilità comuni ma differenziate, devono essere avviate in occasione della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Bali nel prossimo dicembre e portate a termine entro il 2009. Il potenziamento e l'applicazione della convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica richiedono un impegno politico di alto profilo, peraltro necessario per conseguire l'obiettivo del 2010 in tema di biodiversità stabilito dal vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile. L'Unione e il Brasile prestano inoltre particolare attenzione ad altri temi ambientali, segnatamente la tutela delle foreste, la gestione delle risorse idriche, l'habitat marino, l’inquinamento da mercurio e i modelli di consumo e di produzione insostenibili.

Oltre a lavorare gomito a gomito in ambito internazionale, i due partner si consultano su base bilaterale in merito a numerose questioni ambientali. I temi ambientali e i cambiamenti climatici sono oggetto di regolari incontri di dialogo politico tra l'Unione e il Brasile. L'UE è interessata a condividere le esperienze in merito alla gestione delle risorse idriche e ai modelli di consumo e di produzione insostenibili.

- È opportuno sviluppare e approfondire il dialogo ambientale tra l'UE e il Brasile ampliandolo a temi quali i cambiamenti climatici, la gestione delle risorse idriche, la biodiversità e il disboscamento, con il coinvolgimento della popolazione indigena, onde garantire una maggiore comprensione delle rispettive posizioni e potenziare così l'influenza comune in questi settori.

- Occorre che l'UE e il Brasile collaborino in ambito internazionale per dare impulso alle discussioni sui cambiamenti climatici e il disboscamento nell'intento di concludere un accordo che definisca un quadro mondiale all'indomani del 2012.

- È inoltre necessaria una più stretta collaborazione per attuare la convenzione sulla diversità biologica e per conseguire l'obiettivo del 2010 in tema di biodiversità, così come altre tematiche chiave, quali l'inquinamento da mercurio.

2.5. Maggiore cooperazione nel settore dell'energia

In materia di biocarburanti, il Brasile è stato tra i primi ad ottenere una produzione domestica su vasta scala dal notevole potenziale di sviluppo, assumendo un ruolo chiave nelle diverse fasi di produzione, distribuzione e consumo. L'Unione ha ribadito di recente l'uso più esteso delle energie rinnovabili quale priorità chiave della politica energetica comunitaria. Il piano d'azione del 2007 su una politica energetica per l'Europa, che ha ricevuto l'avallo politico dei leader dell'Unione, definisce ambiziosi obiettivi in materia di energie rinnovabili (20%) e biocarburanti (almeno il 10%) fino al 2020.

Tanto l'UE che il Brasile sono convinti che la cooperazione in questo settore possa andare a beneficio di entrambi: un partenariato è stato istituito nell'ambito del forum internazionale sui biocarburanti lanciato a marzo 2007 dal Brasile[11]. Il forum contribuisce all'elaborazione di norme comuni che consentano la crescita di un mercato internazionale, garantendo al tempo stesso una produzione sostenibile tale da ridurre le emissioni di gas a effetto serra e da conseguire altri obiettivi dello sviluppo sostenibile. Convocata dalla Commissione a Bruxelles per il 5-6 luglio 2007, la conferenza internazionale sui biocarburanti offrirà la possibilità di estendere in modo significativo questa cooperazione.

L'UE è inoltre interessata ad approfondire la cooperazione con il Brasile in materia di efficienza energetica, sia a livello bilaterale che nell'ambito di un futuro accordo quadro internazionale.

- Con il varo, nel 2007, del dialogo politico CE-Brasile sui temi energetici, la cooperazione UE-Brasile in questo settore potrebbe compiere notevoli passi avanti, sia sotto l'aspetto normativo che tecnico. Occorre trattare temi quali i biocarburanti sostenibili e altre fonti di energia rinnovabili, l'efficienza energetica e le tecnologie energetiche a basse emissioni di carbonio. Il dialogo dovrebbe inoltre agevolare legami più stretti e scambi sui principali sviluppi energetici e promuovere politiche rivolte ad una maggiore sicurezza e sostenibilità nel settore.

2.6. Maggiori stabilità e prosperità in America latina

Negli ultimi anni, il Brasile ha intensificato le relazioni regionali, specie con l'Argentina, stabilendo con i suoi vicini relazioni strategiche.

Sul piano politico, il Brasile è diventato il pilastro della stabilità del Sudamerica, dando prova di saper far fronte alle sfide cui si confrontano molti paesi della regione (quale la coesione sociale) nell'ambito del sistema politico-istituzionale.

Il Brasile ha svolto un ruolo di spicco nel processo di approfondimento dell'integrazione sudamericana, sia tramite il Mercosur che dando vita, a dicembre 2004, alla Comunità sudamericana delle nazioni da cui è nata l'UNASUR in occasione del vertice regionale di aprile 2007. Negli ultimi anni, i rapporti del paese con i suoi vicini sono stati all'insegna della moderazione, come dimostra la gestione di questioni che vedono il Brasile, il Venezuela e la Bolivia su posizioni divergenti.

Nei settori dell'energia, delle telecomunicazioni, delle risorse idriche e dei trasporti, l'interconnettività svolge un ruolo fondamentale ai fini della stabilità e della prosperità dell'America latina. La partecipazione del Brasile ai grandi programmi energetici regionali è un requisito essenziale per il suo contributo alle infrastrutture energetiche regionali. La realizzazione di corridoi bi-oceanici lungo gli assi pan-americani garantisce attualmente una migliore integrazione del Brasile nella rete di trasporto latinoamericana.

Il Brasile è destinato a svolgere un ruolo centrale nella cooperazione UE-America latina-Caraibi. La partecipazione attiva e il contributo del paese alle discussioni sulla coesione sociale, in particolare nell'ambito del prossimo forum UE-America latina-Caraibi (UE-ALC), sono tenuti in grande considerazione dall'UE.

- L'UE conferma il suo impegno a fianco del Brasile per l'attuazione delle raccomandazioni della conferenza UE-ALC sulla coesione sociale di marzo 2006 e per sviluppare ulteriormente questo programma. I preparativi in vista del futuro forum UE-ALC sulla coesione sociale offriranno buone possibilità di dialogo. I partner potrebbero inoltre adoperarsi congiuntamente per promuovere la coesione sociale nell'ambito delle organizzazioni internazionali e nella società civile.

- L'UE vedrebbe di buon occhio un impegno attivo del Brasile nei preparativi del prossimo vertice UE-ALC di Lima nel 2008.

2.7. Progressi in ambito Mercosur

L'importanza e l'influenza del Brasile e del suo vasto mercato nell'ambito del Mercosur sono indiscusse. Nel 2005, il PIL del Brasile rappresentava circa l'80% di tutto il Mercosur[12]. Il Brasile costituisce inoltre il motore economico del Sudamerica e l'orientamento delle sue politiche economiche è destinato ad influenzare la stabilità e l'integrazione economica dell'intera regione.

Tenuto conto del peso del Brasile nel Mercosur, il rafforzamento delle relazioni politiche tra l'UE e un paese che riveste una tale centralità va a vantaggio non solo dell'integrazione interna del Mercosur ma anche delle sue relazioni con l'Unione.

Mettendo a disposizione la sua conoscenza dell'Unione e l'esperienza acquisita nel negoziare con l'UE un programma comune, il Brasile può fornire sostegno agli sforzi del Mercosur per la creazione di un mercato comune e di un'unione politica, elemento di notevole importanza data la fase critica che attraversa il Mercosur. Il gruppo ha ancora molta strada da fare in diversi settori dell'integrazione economica, quali il completamento dell'unione doganale e del mercato comune dei servizi. In tutti i paesi in via di sviluppo del Mercosur, gli osservatori sono sempre più dell'idea che il Mercosur debba passare ad un livello di ambizione e di efficacia superiore, acquisendo maggiore risonanza politica e internazionale. Il governo brasiliano ha mostrato più volte interesse nell'esperienza comunitaria quale modello per l'integrazione del Mercosur, sebbene i governi del Mercosur si mostrino in genere molto cauti quando si tratta di trasferire prerogative ad istituzioni sopranazionali al fine dell'integrazione economica e politica. L'UE rimane il maggiore sostenitore e donatore del Mercosur.

L'approfondimento del dialogo consentirà inoltre ad entrambi i partner di conseguire la conclusione dell'accordo di associazione UE-Mercosur, il cui successo è strettamente connesso con i progressi dell'integrazione politica e economica all'interno del Mercosur, processo che richiama ad un ruolo centrale del Brasile.

- L'UE auspica pertanto un contributo costruttivo del Brasile alla conclusione di un accordo UE-Mercosur equilibrato e globale.

- È opportuno che l'UE e il Brasile esplorino insieme le possibilità di massimizzare la cooperazione e lo scambio di esperienze in materia di integrazione regionale.

2.8. Relazioni commerciali e economiche più salde

Sviluppo degli scambi e investimenti. Per l'UE, il Brasile è il più importante mercato latinoamericano: un terzo degli scambi comunitari totali della regione viene realizzato con il paese e, negli ultimi anni, il tasso di crescita annuo dei flussi commerciali bilaterali ha raggiunto le due cifre. L’Unione è inoltre il più importante partner commerciale del Brasile, che realizza con l’UE il 22% degli scambi totali. Tuttavia, gli scambi comunitari con il Brasile ammontano soltanto all’1,8% degli scambi totali dell’Unione e il Brasile si posiziona solo all’undicesimo posto tra i principali partner commerciali dell’UE (Eurostat 2005), a riprova del notevole potenziale del mercato brasiliano per la Comunità. Tra tutti i BRICS, il Brasile ha attratto la maggior parte degli investimenti esteri diretti dell’Unione[13], per un totale di 80,1 miliardi di euro; il paese è inoltre un notevole investitore nell’UE[14], specie nei settori commerciali, delle miniere e delle costruzioni.

Per quanto riguarda l’apertura dei mercati, l’obiettivo comunitario consiste nel potenziare ulteriormente le opportunità commerciali dell’Unione tramite l'agenda di Doha e i negoziati UE-Mercosur, tenuto conto dell’attuale livello di protezione relativamente elevato nei mercati dei beni e dei servizi brasiliani. L’Unione esorta pertanto il Brasile a ridurre le barriere di natura tariffaria e non, a spingere sul riordino economico e sul buon governo nel settore fiscale e a definire un contesto regolamentare stabile per gli operatori economici, compresi gli investitori stranieri. Un ambiente più propizio alla liberalizzazione degli scambi e agli investimenti in Brasile potrebbe rilanciare la competitività in tutti i settori e gettare le basi di una crescente prosperità.

- Il futuro partenariato UE-Brasile offre l’opportunità di affrontare questioni di particolare rilevanza bilaterale in aggiunta alle discussioni in ambito Mercosur, ad esempio tramite il dialogo sui temi della proprietà intellettuale, della politica industriale e della cooperazione regolamentare o la consultazione nei settori sanitari e fitosanitari, in modo da pervenire ad una maggiore comprensione reciproca di come le rispettive condizioni potrebbero ripercuotersi sugli scambi.

Aspetti economici e finanziari. Tenuto conto del ruolo di rilievo del Brasile nell’economia mondiale e nei principali consessi internazionali, quali il G20, l’OMC e il gruppo outreach del G8, è altresì opportuno che l’Unione approfondisca il dialogo con il Brasile sulle questioni finanziarie e macroeconomiche, tra cui le sfide macroeconomiche e fiscali, le strategie in vista di riforme strutturali a sostegno della crescita sostenibile o ancora le questioni connesse alla coesione sociale.

- Il partenariato strategico UE-Brasile dovrebbe prevedere un regolare dialogo macroeconomico.

I prestiti della Banca europea per gli investimenti (BEI) hanno svolto un ruolo fondamentale per potenziare i legami economici tra Brasile e Unione fornendo sostegno allo sviluppo del settore privato. Trai i paesi dell'America latina, il Brasile è e rimarrà il più grande beneficiario di prestiti BEI. I finanziamenti BEI al Brasile andranno a sostegno degli obiettivi UE intesi a dare priorità alla sostenibilità ambientale (tra cui l'attenuazione dei cambiamenti climatici), alla sicurezza energetica, agli investimenti esteri diretti e al trasferimento di tecnologia e di know how .

Società dell’informazione. Tanto per l'UE che per il Brasile le tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC) non solo svolgono un ruolo centrale per promuovere l'innovazione, la competitività e la crescita economica al fine di creare posti di lavoro e potenziare l'efficienza del settore pubblico ma hanno anche una dimensione sociale fondamentale nel favorire la coesione sociale, garantire una qualità di vita più elevata e ridurre la povertà.

- L'UE si pone come priorità di espandere ulteriormente il dialogo e la cooperazione bilaterali in materia di TIC trattando anche gli aspetti relativi a norme, politiche e attività di ricerca. Si intende così contribuire a garantire un quadro normativo settoriale solido e stabile, un uso ottimale delle TIC a sostegno delle politiche pubbliche e dello Stato sociale e un incremento degli scambi nei settori scientifici e tecnici interessati.

Trasporto aereo. Con circa quattro milioni di passeggeri annui sui voli di linea, il mercato del trasporto aereo Brasile-UE riveste un'importanza fondamentale nel garantire i collegamenti civili e commerciali tra i due partner. Lo sviluppo del settore necessita di un quadro normativo stabile che regoli i servizi aerei. A tal fine, occorre modificare gli accordi in materia di trasporto aereo tra il Brasile e gli Stati membri onde tener conto del mercato unico comunitario dell'aviazione. Una volta riconosciuta l'esistenza dell'UE negli accordi bilaterali sui servizi aerei, il Brasile potrà diventare un importante partner sotto diversi aspetti della politica in materia di trasporto aereo. Il progetto SESAR (ricerca sulla gestione del traffico aereo nel cielo unico europeo) costituisce un esempio calzante di gestione del traffico aereo: l'intento è una maggiore sicurezza, efficienza e sostenibilità ambientale nel settore tramite una cooperazione approfondita nel campo della sicurezza aerea, specie per quanto riguarda il riconoscimento dei risultati della ricerca in materia di certificazione di aeronavigabilità.

- La modifica tempestiva degli accordi sul trasporto aereo tra il Brasile e gli Stati membri costituisce una priorità per l'UE.

Trasporto e governance marittimi. Il Brasile e l'UE hanno entrambi un ruolo centrale nell'economia mondiale e il trasporto marittimo è determinante ai fini della crescita, degli scambi e dello sviluppo. Il recente dialogo politico UE-Brasile in materia di trasporto marittimo andrebbe approfondito al fine di garantire migliori condizioni per le società di navigazione, agevolare il trasporto marittimo in Brasile e nell'Unione, sviluppare una cooperazione approfondita tra le parti in tutti i settori di interesse reciproco, compresi i porti, il trasporto lungo le vie navigabili interne, le infrastrutture e la sicurezza marittima, definendo inoltre approcci convergenti nell'ambito delle organizzazioni internazionali.

- È inoltre opportuno prendere in considerazione una cooperazione intersettoriale in materia di governance marittima che copra un'ampia gamma di aspetti, dal trasporto alla pesca, dalla ricerca alla tutela dell'habitat marino, dallo sfruttamento sostenibile delle risorse naturali alla relativa pianificazione, governance e attuazione.

- Occorre sviluppare ulteriormente il recente dialogo politico UE-Brasile in materia di trasporto marittimo.

Scienza, tecnologia (S&T) e innovazione. Nell'ambito del settore, considerato prioritario dal governo brasiliano[15], la cooperazione bilaterale riveste un ruolo centrale, tenuto conto che, tra i paesi in via di sviluppo, il Brasile è il più eminente partecipante del sesto programma quadro di ricerca (2002-2006) che prevede attività congiunte a livello bilaterale e biregionale in tutti i principali settori tematici, quali ambiente, alimentazione e salute, energia, trasporti di superficie. Di recente, l'entrata in vigore dell'accordo di cooperazione S&T UE-Brasile e l'apertura alla partecipazione internazionale prevista dal settimo programma quadro comunitario di ricerca 2007-2013 offrono una base concreta per approfondire la cooperazione esistente.

- Occorre approfondire il dialogo in materia di S&T e la pianificazione congiunta nell'ambito di dialoghi tematici in campi di interesse comune al fine di concentrare gli sforzi e definire le priorità.

- L'Unione invita il Brasile, se e ove opportuno, a finanziare i propri partecipanti alle attività del settimo programma quadro di ricerca. Entrambi i partner dovrebbero facilitare la mobilità dei ricercatori, incentivata dall'UE tramite lo specifico programma "persone". Occorrerebbe dare più visibilità e consolidare la cooperazione UE-Brasile nel settore.

- Andrebbe preso in considerazione un accordo EURATOM-Brasile, sul modello degli accordi esistenti con altri paesi, nel campo specifico della fusione, ad esempio per promuovere l'adesione del Brasile al progetto sperimentale termonucleare internazionale (ITER), oppure in più vasti settori della ricerca nucleare.

Navigazione satellitare: GALILEO. La cooperazione nell'ambito del programma europeo di navigazione satellitare GALILEO andrebbe ulteriormente potenziata tramite un nuovo accordo di cooperazione (in base agli scambi iniziali di informazioni e altri contatti).

- La partecipazione del Brasile al programma GALILEO costituirebbe un'opportunità preziosa per approfondire la cooperazione UE-Brasile sulle tecnologie di punta industriali e scientifiche.

2.9. Giustizia, libertà e sicurezza

In vista della definizione di norme internazionali in materia di lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione, è auspicata la cooperazione UE-Brasile, anche nei consessi internazionali, tramite una maggiore cooperazione in materia penale e in particolare tramite la piena attuazione delle convenzioni e dei protocolli ONU sulla lotta contro la criminalità organizzata transnazionale e contro la corruzione. Andrebbe inoltre incentivata la cooperazione multidisciplinare a livello regionale fra le autorità di contrasto dei due partner. La cooperazione UE-Brasile nella lotta al traffico illecito di stupefacenti dovrebbe fondarsi sul principio della responsabilità condivisa, consentendo lo sviluppo di linee d'azione e programmi atti a potenziare la capacità del Brasile di far fronte al problema mondiale degli stupefacenti secondo un approccio integrato e equilibrato.

La Commissione è fiduciosa che, nei prossimi mesi, verrà negoziato e condotto in porto un accordo di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata tra la Comunità europea e il Brasile. Un tale accordo è inteso a porre fine alla disparità di trattamento, all'indomani dell'allargamento del 2004, da parte del Brasile nei confronti di alcuni cittadini comunitari e a garantire il reciproco pieno beneficio per i cittadini brasiliani e europei di soggiorni in esenzione dal visto. La Commissione dovrebbe adottare un progetto di mandato di negoziato entro fine giugno.

Occorre evidenziare che i negoziati per l'accordo affronteranno il problema della lotta contro l'immigrazione illegale al fine di una più stretta collaborazione UE-Brasile. In tema di migrazione, il problema delle rimesse dei cittadini brasiliani dall'Europa, accresciutesi notevolmente negli ultimi anni, riveste notevole centralità. Se ben gestite, le rimesse possono contribuire alla crescita e allo sviluppo economici. Le discussioni andrebbero estese ai modi di agevolare ulteriormente le rimesse, da affrontare anche nell'ambito del dialogo macroeconomico.

- L'UE e il Brasile dovrebbero incentivare la cooperazione multidisciplinare a livello regionale fra le autorità di contrasto.

2.10. Comunanza tra i popoli

Le relazioni UE-Brasile vanno ovviamente ben oltre gli interessi economici: legami storici, forti connessioni linguistiche e culturali, cooperazione accademica, affinità sportive, scambi turistici nei due sensi, relazioni commerciali, interessi condivisi in materia di salute e molto altro.

Il processo di potenziamento e approfondimento delle relazioni tra i due partner richiama a interventi di sensibilizzazione affinché la cultura e la società della controparte possano essere meglio comprese dall'opinione pubblica. Occorrono iniziative direttamente rivolte a tastare il polso all'opinione pubblica per sapere come viene percepita l'Unione in Brasile e vice versa, nonché ad elaborare e attuare strategie per una maggiore visibilità, sensibilizzazione e comprensione e per sfatare i pregiudizi.

Istruzione superiore

Notevole è l'interesse e la portata della cooperazione UE-Brasile in materia di istruzione superiore, volta a potenziare le conoscenze accademiche e a ravvicinare le future elite intellettuali. Il Brasile prende attivamente parte ai programmi comunitari per l'istruzione superiore ALβAN[16] e Erasmus Mundus[17] e ai programmi bilaterali di scambio degli Stati membri. Si riscontra inoltre una forte partecipazione del paese al programma comunitario ALFA [18] per la cooperazione interuniversitaria EU-America latina. È significativo che si pensi di intavolare un dialogo politico in materia di istruzione finalizzato allo scambio delle migliori prassi.

- L'UE propone di incentivare ulteriormente lo scambio e il dialogo tra le rispettive culture intensificando gli scambi accademici nel prossimo futuro grazie ai finanziamenti nell'ambito del documento comunitario di strategia nazionale 2007-2013: sono previsti 30,5 milioni di euro per ulteriori borse Erasmus Mundus a beneficio degli studenti brasiliani.

Cultura. Il capitolo cultura vede i due partner accomunati da vedute e obiettivi convergenti, specie per quanto riguarda la diversità culturale e il dialogo interculturale. Nell'ambito di un dialogo settoriale di recente istituzione sarà possibile elaborare un quadro per promuovere la diversità e l'industria culturale. Il dialogo, incentrato in particolare sulla convenzione dell'UNESCO per la protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, sarà inteso a potenziare la cooperazione in ambito internazionale per garantirne l'effettiva attuazione. Nel settore delle lingue, l'UE vanta un'esperienza in base alla quale trasmettere le migliori prassi per la tutela della diversità linguistica.

Società civile. I contatti tra cittadini brasiliani e comunitari andrebbero altresì promossi tramite la società civile: è notevole l'interesse condiviso dai partner non solo in merito a questioni quali i cambiamenti climatici, l'ambiente, la riduzione della povertà, lo sviluppo sociale e l'urbanizzazione, ma anche in ambiti più tecnici ed economici quali la S&T e il trasporto marittimo.

- Occorre approfondire i contatti nell'ambito della società civile in svariati settori.

- Il programma "Gioventù in azione" dovrebbe facilitare gli scambi e la cooperazione tra giovani al di fuori del circuito ufficiale dell'istruzione.

Settore imprenditoriale. Le potenzialità della cooperazione imprenditoriale, come mostra la portata degli investimenti realizzati da entrambi i partner, rimangono molto poco sfruttate. Occorre agevolare e sostenere ulteriormente i contatti tra le imprese tramite l'organizzazione di una tavola rotonda UE-Brasile.

- La prima tavola rotonda imprenditoriale UE-Brasile si terrà parallelamente al vertice politico di Lisbona.

3. LA STRADA DA PERCORRERE

Attualmente le relazioni UE-Brasile, in rapida evoluzione, si inscrivono nell'accordo quadro di cooperazione del 1992 e nell'accordo quadro di cooperazione UE-Mercosur del 1995, il che limita inevitabilmente la portata e l'intensità del dialogo tra i due partner.

Nel maggio 2006, la visita ufficiale del presidente Barroso in Brasile ha rilanciato le relazioni bilaterali, riconoscendo i benefici potenziali della cooperazione in una vasta gamma di settori individuati dal comitato congiunto riunitosi ad aprile 2005[19]. A maggio 2007, si è tenuto a Brasilia il primo round delle consultazioni politiche con il Brasile a livello di troika.

Gli ultimi sviluppi hanno dato prova del crescente entusiasmo dei partner ad estendere e rafforzare la cooperazione in molti settori. Il Brasile ha mostrato un profondo interesse tanto per il processo che per la messa a punto di un partenariato strategico con l'Unione.

Il vertice di luglio offre all'UE la possibilità di far ripartire le relazioni con il Brasile da una nuova e più solida base. Costruire un partenariato strategico con il Brasile, amico e alleato di lunga data in una regione di grande importanza per l'Unione, vuol dire far crescere il consenso e individuare una comunità di intenti nell'ambito di una cooperazione politica di ampio respiro volta a promuovere la pace e la stabilità nei due continenti e oltre, consentendo ai due partner di coordinare gli sforzi per far fronte ai problemi mondiali cui sono confrontati. Vuol dire gestire le relazioni economiche e commerciali in un'ottica di cooperazione conseguendo progressi nei settori a tal fine individuati. Vuol dire infine un impegno sostanziale ai fini dell'integrazione regionale, potenziando la cooperazione con il Mercosur e cercando di condurre in porto l'accordo di associazione UE-Mercosur. In altri termini, un partenariato strategico UE-Brasile farebbe compiere un decisivo passo avanti all'UE, al Brasile e all'intera regione.

Sulla base di queste considerazioni, la Commissione ritiene che, in occasione del vertice di Lisbona del prossimo luglio, l'UE abbia la possibilità di compiere il primo, fondamentale passo verso il Brasile proponendo di stringere un partenariato strategico.

Pertanto, la Commissione:

- alla luce delle priorità individuate dalla presente comunicazione e, in particolare, degli elementi sostanziali di cui al capitolo 2

- e al fine di intensificare i legami tra l'Unione europea e il Brasile tramite un dialogo politico esteso alle questioni di interesse comune e di rilevanza mondiale, una più stretta cooperazione bilaterale e un contributo alla conclusione di un accordo di associazione UE-Mercosur,

ritiene che l'UE debba:

- impegnarsi con il Brasile a dar vita ad un partenariato strategico in occasione del vertice UE-Brasile di Lisbona;

- invitare il Brasile a rendere nota la sua posizione sulla portata di tale partenariato.

Il Brasile in sintesi

Dati geo-politici |

Denominazione ufficiale: | Repubblica federale del Brasile |

Attuale presidente della repubblica: | Luiz Inácio Lula da Silva (dal gennaio 2003, rieletto ad ottobre 2006) |

Superficie: | 8.512 milioni km2 |

Confini: | totale: 14.691 km Paesi confinanti: Argentina 1.224 km, Bolivia 3.400 km, Colombia 1.643 km, Guiana francese 673 km, Guiana 1.119 km, Paraguay 1.290 km, Perù 1.560 km, Suriname 597 km, Uruguay 985 km, Venezuela 2.200 km |

Popolazione: | 189 milioni (2007) |

Tasso di crescita della popolazione: | 1,3% annuo |

Tasso di urbanizzazione: | 84% (2005) |

Principali città: | São Paolo (10,8m), Rio de Janeiro (6m), Salvador (2,6m), Belo Horizonte (2,3m), Fortaleza (2,3m) |

Indicatori economici |

PIL: PIL pro capite: | 710 miliardi EUR (2006, Eurostat) 3,820 miliardi EUR (2006, Eurostat) |

Crescita del PIL: | 0,5%(2003), 4,9% (2004), 3,3% (2005), 3,5% (2006) |

Inflazione: | 14,8%(2003), 6,6% (2004), 6,8% (2005), 4,6% (2006) |

Saldo delle partite correnti: | 0,8% (2003), 1,9% (2004), 1,7% (2005), 0,7% (2006) |

Esportazioni verso l'UE: | 26,2 miliardi EUR (2006) = 22% esportazioni totali 1,9% importazioni UE |

Importazioni dall'UE: | 17,7 miliardi EUR (2004) = 22% importazioni totali 1,5% esportazioni UE |

Totale investimenti UE in Brasile: | 59,2 miliardi EUR (2002), 76,3 miliardi EUR (2005) |

Selezione di indicatori sociali |

Analfabetismo: | 11,5% |

Aspettativa di vita alla nascita: | 71 anni (2005) |

Tasso netto di scolarizzazione della classe d'età 7-24: | Elementare (7-14): 96 % (2005) Secondaria (15-17): 46% (2005) Superiore (18-24): 22% (2003) |

Povertà: | 36,3% (2005); (indigenza: 10,6%) |

Tasso di mortalità infantile: | 20 ogni 1000 nati vivi (2005) |

Coefficiente di Gini: | 0,61 = elevato (0 equivale all'uguaglianza assoluta e 1 alla disuguaglianza assoluta) |

Fonti: Eurostat, Banco do Brasil , Banca mondiale, IBGE, FMI, UN-ECLAC

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[1] Acronimo per Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica coniato (2003) da Goldman Sachs per designare le economie emergenti di questi paesi.

[2] La comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo dal titolo Un partenariato rafforzato tra l’Unione europea e l’America latina [COM(2005) 636] getta le basi per un partenariato più stretto con la regione latino-americana.

[3] L’unione delle nazioni sudamericane costituitasi in occasione di un vertice nell'aprile del 2007 in Venezuela.

[4] Alla fine del 2004, il 38% degli investimenti di capitale comunitari in America latina erano localizzati in Brasile (annuario Eurostat 2006).

[5] Nel 2006, il Brasile ha registrato un tasso di crescita al di sotto del 3,7 %.

[6] I Brasile è attualmente impegnato in operazioni per il mantenimento della pace in Sudan, Costa d'Avorio, Liberia, Etiopia e Eritrea, Haiti, Timor orientale e Cipro.

[7] Per il periodo 2002-2007 (9° FES), il contributo comunitario a favore di Haiti ammonta a circa 300 milioni di euro mentre per il 2008-2013 sono stati stanziati circa 233 milioni di euro.

[8] La dichiarazione ONU del 2004, che fa appello a nuovi meccanismi di finanziamento per raggiungere gli obiettivi del millennio, è stata sottoscritta da oltre 100 paesi.. L'iniziativa ha portato alla creazione nel 2006 dell'UNITAID impegnata nella lotta contro le tre malattie più mortali: tubercolosi, AIDS e malaria. Tra i finanziatori: Regno Unito, Francia, Italia, Spagna, Svezia.

[9] L'importo di tutti i progetti/programmi di cooperazione, ad esclusione delle azioni RST, ammonta a oltre 165 milioni di euro.

[10] 69 su 177 nel 2004 (fonte: Rapporto sullo sviluppo umano del PNUS del 2006).

[11] Vi partecipano Cina, India, USA e Sudafrica.

[12] Fonte: Banca mondiale.

[13] Flussi di capitali in uscita verso la Russia, China e India durante il periodo 2003-2005 sono stati superior a quelli verso il Brasile. Il volume totale di capitali dell’UE in Brasile sono superiori a quelli negli altri paesi BRIC messi insieme: 2005. Brazil 80,1 milliardi € ; Russia 31,3 milliardi €; China 31,3 milliardi €; India 13,7 milliardi €.

[14] €5.2 milliardi di capitale brasiliano sono stati investiti nell’UE nel 2005 (fonte: Banco Central do Brasil).

[15] L'attuale tasso di investimento nella ricerca, pari all'1%, dovrebbe essere raddoppiato entro la fine del secondo mandato del presidente Lula.

[16] Dal 2003, circa 2 500 studenti brasiliani hanno partecipato al programma comunitario ALBAN a favore dell'America latina, ovvero il 30% dei partecipanti della regione.

[17] Il Brasile è il paese latinoamericano che partecipa con maggior successo al programma Erasmus Mundus: nel periodo 2004-2006, le borse del programma per studiare o lavorare in Europa sono state concesse a 89 studenti e 28 studiosi delle istituzioni brasiliane. I master Erasmus Mundus sono in partenariato con sette università del paese.

[18] ALFA II ( América Latina Formação Académica ); circa 70 istituti di istruzione superiore brasiliani hanno dato vita a 136 progetti, di cui 82 hanno reso possibili circa 1 300 semestri di mobilità America latina-UE.

[19] Energia, ambiente, scienza e tecnologia, trasporto marittimo, politica sociale e regionale.

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