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Document 32018D1249

Decisione (PESC) 2018/1249 del Consiglio, del 18 settembre 2018, relativa a un'azione dell'Unione europea a sostegno del meccanismo di verifica e ispezione delle Nazioni Unite in Yemen

ST/11398/2018/INIT

OJ L 235, 19.9.2018, p. 14–20 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2018/1249/oj

19.9.2018   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 235/14


DECISIONE (PESC) 2018/1249 DEL CONSIGLIO

del 18 settembre 2018

relativa a un'azione dell'Unione europea a sostegno del meccanismo di verifica e ispezione delle Nazioni Unite in Yemen

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 28, paragrafo 1,

vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

Il 14 aprile 2015 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione (UNSCR) 2216 (2015), ha che imposto un embargo sulla fornitura, sulla vendita o sul trasferimento di armamenti e di materiale correlato di qualsiasi tipo nei confronti di Ali Abdullah Saleh, ex presidente dello Yemen, e di determinate altre persone, nonché nei confronti di altre persone ed entità designate dal pertinente Comitato per le sanzioni del Consiglio di sicurezza.

(2)

A seguito di una richiesta presentata dal governo dello Yemen il 6 agosto 2015, e in linea con l'UNSCR 2216 (2015), il segretario generale delle Nazioni Unite ha convenuto, con lettera dell'11 agosto 2015 indirizzata al governo dello Yemen, di istituire un meccanismo di verifica e ispezione delle Nazioni Unite (United Nations verification and inspection mechanism – «UNVIM») allo scopo di agevolare il libero flusso di prodotti commerciali verso lo Yemen e di rilanciare l'economia del paese.

(3)

L'UNVIM è diventato operativo il 5 maggio 2016. L'Ufficio delle Nazioni Unite di servizi ai progetti (United Nations Office for Project Services – UNOPS) rende operativo l'UNVIM e lo gestisce per conto dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (UN Office for Coordination of Humanitarian Affairs – UN OCHA), del governo dello Yemen e degli Stati membri delle Nazioni Unite interessati.

(4)

Il 3 aprile 2017 il Consiglio ha sottolineato l'importanza di garantire l'efficace e tempestivo svolgimento delle operazioni di navigazione mercantile verso lo Yemen e ha espresso pieno appoggio per il proseguimento dell'UNVIM e la piena e incontrastata esecuzione del suo mandato. Il Consiglio ha altresì chiesto la piena attuazione dell'embargo sulle armi mirato imposto dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e, al riguardo, ha ribadito l'applicazione rigorosa delle norme stabilite nella sua posizione comune 2008/944/PESC (1).

(5)

Il 27 dicembre 2017 l'UNVIM ha presentato una proposta tesa a rafforzare e ampliare le proprie attività per un ulteriore anno, ovvero fino a marzo 2019, e che prevede in particolare di velocizzare ulteriormente il processo di autorizzazione delle spedizioni commerciali e di aumentare la propria capacità di inviare personale e risorse supplementari nei porti interessati. Tale rafforzamento richiede sostegno per aumentare il personale dell'UNVIM e acquisire apparecchiature di ispezione supplementari. L'Unione dovrebbe contribuire finanziariamente a tale sostegno.

(6)

Il 25 giugno 2018 il Consiglio ha sottolineato l'importanza di garantire l'efficace e tempestivo svolgimento delle operazioni di navigazione mercantile nei porti interessati, anche riguardo al carburante, ha espresso totale appoggio per il proseguimento dell'UNVIM e la piena e incontrastata esecuzione del suo mandato e ha deciso di prendere in considerazione la possibilità di rafforzare l'UNVIM.

(7)

L'attuazione tecnica della presente decisione dovrebbe essere affidata all'UNOPS. Il contributo dell'Unione all'UNVIM sarà determinante per consentire all'UNVIM di continuare ad assolvere il compito di fornire servizi di monitoraggio e di ispezione tali da assicurare che i carichi commerciali che entrano nelle acque territoriali dello Yemen siano conformi all'UNSCR 2216 (2015). Se il mandato o le esigenze dell'UNVIM dovessero cambiare in modo tale da mettere in questione l'adeguatezza o la pertinenza del progetto relativamente al conseguimento dei suoi obiettivi, il contributo dell'Unione dovrà essere rivalutato di conseguenza.

(8)

La sorveglianza della corretta attuazione del contributo finanziario dell'Unione dovrebbe essere affidata alla Commissione,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

1.   L'Unione sostiene l'UNVIM con l'obiettivo generale di contribuire al ripristino del libero flusso di prodotti commerciali verso lo Yemen predisponendo un processo di autorizzazione trasparente ed efficace per le spedizioni commerciali destinate ai porti yemeniti che non sono sotto il controllo del governo dello Yemen.

2.   Gli obiettivi specifici del progetto sono i seguenti:

aumentare il flusso di carichi commerciali verso lo Yemen velocizzando ulteriormente il processo di autorizzazione delle spedizioni commerciali e ripristinando la fiducia delle società di navigazione in relazione all'accessibilità dei porti di Hodeida e Saleef;

aumentare la capacità dell'UNVIM di inviare personale e risorse supplementari in Gibuti, nel porto King Abdullah (Regno dell'Arabia Saudita) e nei porti di Salalah e Sohar (Oman) e di Dubai (Emirati arabi uniti), nonché la sua capacità di reagire qualora si attribuissero all'UNVIM responsabilità aggiuntive nel porto di Hodeida nel corso della durata del progetto.

3.   Con la presente decisione l'Unione contribuisce ai costi connessi al rafforzamento dell'UNVIM e aiuta in tal modo a rispondere alle esigenze della popolazione yemenita nel quadro di una più ampia strategia umanitaria.

Una descrizione particolareggiata delle attività del progetto figura nell'allegato.

Articolo 2

1.   L'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (AR) è responsabile dell'attuazione della presente decisione.

2.   L'esecuzione tecnica delle attività di cui all'articolo 1 è affidata all'UNOPS, che svolge tale compito sotto la responsabilità dell'AR. A tal fine l'AR stabilisce le necessarie modalità con l'UNOPS.

Articolo 3

1.   L'importo di riferimento finanziario per l'esecuzione del progetto di cui all'articolo 1, paragrafo 2, è pari a 4 915 504,24 EUR.

2.   L'importo destinato a coprire il periodo di sei mesi dopo la conclusione dell'accordo di finanziamento di cui al paragrafo 4 del presente articolo è pari a 2 748 472,96 EUR. Il rimanente importo, pari a 2 167 031,28 EUR, è utilizzato se il Consiglio decide in tal senso, a seguito del riesame di cui all'articolo 5, paragrafo 2.

3.   Le spese finanziate con l'importo di cui al paragrafo 1 sono gestite secondo le procedure e le regole applicabili al bilancio dell'Unione.

4.   La Commissione vigila sulla corretta gestione delle spese di cui al paragrafo 1. A tal fine essa conclude un accordo di finanziamento con l'UNOPS. L'accordo di finanziamento prevede che l'UNOPS assicuri la visibilità del contributo dell'Unione.

5.   La Commissione si adopera per concludere l'accordo di finanziamento di cui al paragrafo 4 il più presto possibile a decorrere dal 18 settembre 2018. Essa informa il Consiglio sulle eventuali difficoltà riscontrate e sulla data di conclusione dell'accordo di finanziamento.

Articolo 4

1.   L'AR riferisce al Consiglio in merito all'attuazione della presente decisione sulla scorta di relazioni periodiche stilate dall'UNVIM, anche riguardo alle riunioni mensili del comitato direttivo dell'UNVIM. Tali relazioni formano la base per la valutazione del Consiglio.

2.   La Commissione trasmette al Consiglio informazioni sugli aspetti finanziari dell'attuazione del progetto di cui all'articolo 1.

Articolo 5

1.   La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.

2.   Il Consiglio riesamina la presente decisione 5 mesi dopo la data della conclusione dell'accordo di finanziamento di cui all'articolo 3, paragrafo 4.

3.   La presente decisione cessa di produrre effetti 12 mesi dopo la data di conclusione dell'accordo di finanziamento tra la Commissione e l'UNOPS di cui all'articolo 3, paragrafo 4. Tuttavia, essa cessa di produrre effetti 6 mesi dopo l'entrata in vigore se nessun accordo di finanziamento è concluso entro tale termine.

Fatto a Bruxelles, il 18 settembre 2018

Per il Consiglio

Il presidente

G. BLÜMEL


(1)  Posizione comune 2008/944/PESC del Consiglio, dell'8 dicembre 2008, che definisce norme comuni per il controllo delle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari (GU L 335 del 13.12.2008, pag. 99).


ALLEGATO

1.   Contesto

a)

Il conflitto in corso in Yemen ha portato a una crisi umanitaria generalizzata e ha reso circa il 75 % della popolazione (22,2 milioni di persone) bisognoso di assistenza. Gli ostacoli alle importazioni commerciali in Yemen hanno determinato una grave carenza di generi di prima necessità, un incremento dei prezzi dei beni disponibili e un aumento del mercato nero e delle reti di contrabbando.

Per affrontare la drammatica situazione umanitaria in Yemen è fondamentale che i flussi regolari di carichi commerciali nel paese proseguano. La risoluzione 2216 (2015) del Consiglio di sicurezza dell'ONU impone agli Stati membri dell'ONU di adottare le misure necessarie per impedire la fornitura, la vendita o il trasferimento diretti o indiretti dal loro territorio o con transito nello stesso, oppure da parte dei rispettivi cittadini, ovvero mediante navi o aeromobili battenti bandiera degli Stati membri, di armamenti e di materiale correlato di qualsiasi tipo, compresi armi e munizioni, veicoli e attrezzature militari, attrezzature paramilitari, e relativi pezzi di ricambio, a talune persone ed entità designate dal comitato istituito conformemente a tale risoluzione. Allo scopo di agevolare il libero flusso di prodotti commerciali verso lo Yemen, il governo del paese ha chiesto all'ONU di fornire un servizio di monitoraggio e di ispezione tale da assicurare che i carichi commerciali che entrano nelle acque territoriali dello Yemen siano conformi all'UNSCR 2216 (2015).

Nel dicembre 2015 è stato chiesto all'Ufficio delle Nazioni Unite di servizi ai progetti (UNOPS) di rendere operativo un meccanismo volto a supervisionare i servizi di monitoraggio e di ispezione e di gestirlo per conto dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (UN OCHA), del governo dello Yemen e degli Stati membri dell'ONU interessati allo scopo di agevolare il libero flusso di prodotti commerciali verso zone dello Yemen che non sono sotto il controllo del governo del paese. L'UNVIM è diventato operativo il 5 maggio 2016.

Dopo che, nel novembre 2017, la coalizione ha imposto restrizioni alle operazioni di navigazione verso il nord dello Yemen, l'UNVIM ha condotto discussioni con i donatori e i partner esterni, come pure con la coalizione. La proposta di prorogare l'UNVIM dall'aprile 2018 al marzo 2019 rispecchia il contenuto di tali discussioni sul rafforzamento delle sue capacità, la mitigazione delle preoccupazioni concernenti il contrabbando di armi a bordo delle navi commerciali e la riduzione dei ritardi delle operazioni di navigazione mercantile.

Attualmente l'UNVIM opera in Gibuti con 4 controllori, 4 ispettori, 4 squadre con cani addestrati alla ricerca di esplosivi (explosive detection dogs – EDD), 13 membri del personale direttivo/tecnico e fino a 7 effettivi distaccati dal Regno Unito, nonché a Gedda (Regno dell'Arabia Saudita) con 2 controllori. Sono in corso discussioni per ampliare le attività di monitoraggio dell'UNVIM nel porto King Abdullah (Regno dell'Arabia Saudita) e nei porti di Salalah e Sohar (Oman) e di Dubai (Emirati arabi uniti).

b)

L'UE ha costantemente sottolineato l'importanza dell'efficace e tempestivo svolgimento delle operazioni di navigazione mercantile e appoggiato il proseguimento dell'UNVIM e l'incontrastata esecuzione del suo mandato. Qualsiasi forma di sostegno dell'UE al proseguimento dell'UNVIM dovrebbe quindi essere considerata nell'ottica del miglioramento dell'efficienza del meccanismo al fine di accrescere la capacità degli operatori e degli Stati di fornire prodotti commerciali alla popolazione yemenita. Come riconosciuto nelle conclusioni del Consiglio dell'aprile 2017, «[i]l pieno sostegno della coalizione e del governo dello Yemen è necessario affinché l'UNVIM possa operare in maniera efficace e a piena capacità». Inoltre, le attività dell'UE dovrebbero essere considerate anche nel quadro del più ampio impegno dell'Unione verso una soluzione politica al conflitto, con pieno sostegno agli sforzi dell'inviato speciale dell'ONU.

2.   Processo di verifica e ispezione dell'UNVIM

Attualmente l'UNVIM si applica a tutte le navi superiori a 100 MT destinate ai porti yemeniti che non sono sotto il controllo del governo dello Yemen e 1) a tutte le navi che trasportano beni commerciali acquistati da entità commerciali o pubbliche con sede in Yemen e destinati alla vendita nel paese, e 2) all'assistenza bilaterale da parte degli Stati membri non prestata mediante agenzie, fondi o programmi dell'ONU (UN agencies, funds and programmes – UNAFP) o un'organizzazione internazionale umanitaria riconosciuta.

Il processo di verifica ha inizio quando una società di navigazione presenta una richiesta di autorizzazione online all'indirizzo www.vimye.org, carica i documenti necessari e trasmette all'UNVIM tutta la documentazione richiesta. Entro 48 ore l'UNVIM esamina la documentazione e invia una notifica ai partner esterni quali la cellula per le operazioni di evacuazione e umanitarie (Evacuation and Humanitarian Operations Cell – EHOC) delle forze della coalizione. L'UNVIM decide quindi se ispezionare o meno la nave sulla base del proprio processo, tenendo conto tra l'altro di discrepanze nella documentazione ricevuta, scali in porto non dichiarati, spostamenti sospetti della nave, spegnimento del sistema di identificazione automatica (Automatic Identification System – AIS) per più di quattro ore e riscontri ricevuti dai partner esterni. Le ispezioni delle navi sono effettuate in un porto, in acque territoriali, o in mare, in acque internazionali.

In seguito, il certificato di nulla osta è concesso o negato (annullato, respinto o revocato). Per quanto riguarda le navi autorizzate, l'UNVIM continua a monitorare i loro movimenti attraverso l'AIS, compreso il transito verso l'area di attesa della coalizione, dall'area di attesa alla zona di ancoraggio e dalla zona di ancoraggio alla banchina di scarico. Il monitoraggio da parte dell'UNVIM termina non appena le navi autorizzate lasciano i porti yemeniti del Mar Rosso dopo aver scaricato i rispettivi carichi ed escono dal porto. Durante l'intero processo l'UNVIM mantiene stretti contatti con le società di navigazione e con i comandanti delle navi e svolge un ruolo fondamentale nell'affrontare i problemi che le navi possono riscontrare in mare, anche intervenendo presso l'EHOC e la coalizione. Il fatto che l'UNVIM agevoli l'intero processo di autorizzazione e comunichi in modo coerente con le società di navigazione è essenziale per mantenere la fiducia delle compagnie internazionali di navigazione e, di conseguenza, per garantire che le importazioni commerciali destinate alla maggior parte della popolazione yemenita continuino nonostante il conflitto in corso.

L'UNVIM ha inoltre cercato di rassicurare la comunità marittima internazionale organizzando riunioni trimestrali con i loro rappresentanti, al fine di garantire che le rispettive difficoltà e sfide fossero comprese e affrontate correttamente.

3.   Obiettivi generali

Per garantire l'incontrastata esecuzione del mandato dell'UNVIM, l'obiettivo generale dell'azione consiste nel contribuire al ripristino del libero flusso di prodotti commerciali verso lo Yemen predisponendo un processo di autorizzazione trasparente ed efficace per le spedizioni commerciali destinate ai porti yemeniti che non sono sotto il controllo del governo dello Yemen.

Gli obiettivi specifici sono i seguenti:

aumentare il flusso di carichi commerciali verso lo Yemen velocizzando ulteriormente il processo di autorizzazione delle spedizioni commerciali e ripristinando la fiducia delle società di navigazione in relazione all'accessibilità dei porti di Hodeida e Saleef nonostante il conflitto in corso;

aumentare la capacità dell'UNVIM di inviare personale e risorse supplementari in Gibuti, nel porto King Abdullah (Regno dell'Arabia Saudita) e nei porti di Salalah e Sohar (Oman) e di Dubai (Emirati arabi uniti), nonché il suo margine di reattività qualora si attribuissero all'UNVIM responsabilità aggiuntive nel porto di Hodeida nel corso della durata del progetto.

Se il mandato o le esigenze dell'UNVIM dovessero cambiare in modo tale da mettere in questione l'adeguatezza o la pertinenza del progetto relativamente al conseguimento degli obiettivi summenzionati, il contributo dell'UE sarà rivalutato di conseguenza.

4.   Descrizione delle attività

L'UNOPS sarà responsabile dell'attuazione tecnica del progetto.

Attività 1: aumentare il numero di controllori dell'UNVIM. Per il Gibuti, il porto King Abdullah e Gedda (Regno dell'Arabia Saudita), i porti di Salalah e Sohar (Oman) e di Dubai (Emirati arabi uniti) o per qualsiasi altro luogo, inclusa provvisoriamente Hodeida, saranno assunti fino a cinque (05) controllori supplementari e fino a due (02) ispettori dei carichi supplementari. Questo aumento delle capacità permetterà all'UNVIM di adeguarsi rapidamente a eventuali sviluppi e accrescerà la portata operativa dell'UNVIM in relazione allo svolgimento di ispezioni delle navi, garantendo nel contempo la continuità operativa del meccanismo. L'UNVIM assumerà inoltre un ulteriore responsabile con sede in Gibuti, che si occuperà tra l'altro dei rapporti con l'UE e, in particolare, con le delegazioni dell'UE nella regione del Mar Rosso.

Le attività previste sono le seguenti:

l'UNOPS assumerà i nuovi controllori e ispettori e il nuovo responsabile in conformità delle sue norme e procedure di assunzione;

l'UNOPS informerà anticipatamente il SEAE in merito all'apertura di posizioni lavorative.

Durata: per l'intera durata del progetto.

Attività 2: locazione di una parte del porto di Gibuti. In seguito alla firma dell'accordo di cooperazione sui progetti con le autorità gibutiane, avvenuta il 1o maggio 2018, l'UNVIM affitta banchine e attracchi nel porto di Gibuti per assicurare l'esistenza di un luogo permanente in cui effettuare le ispezioni. Una nuova struttura è attualmente in fase di ristrutturazione all'interno del porto al fine di agevolare il lavoro dei controllori, degli ispettori e degli EDD. Ciò contribuirà inoltre a velocizzare il processo di ispezione.

Durata: per l'intera durata del progetto.

Attività 3: aumentare da quattro a sei il numero di EDD in Gibuti. L'UNVIM aumenterà da quattro a sei il numero di EDD e conduttori cinofili. Poiché gli EDD hanno bisogno di riposo durante le ispezioni, e tenuto conto delle condizioni climatiche in Gibuti, l'aumento del numero di ispezioni richiede una capacità supplementare per garantire il benessere e la continuità operativa degli EDD.

Attività previste:

conformemente alle procedure di aggiudicazione degli appalti dell'ONU, l'UNOPS pubblicherà un nuovo bando di gara per gli EDD e i loro conduttori ai fini dell'aggiudicazione di un appalto o modificherà il contratto esistente con l'attuale fornitore del servizio all'UNVIM (TDI - The Development Initiative);

i nuovi EDD dovranno essere integrati nella squadra esistente composta di 4 EDD e conduttori cinofili.

Durata: per l'intera durata del progetto.

Attività 4: acquisto di apparecchiature di ispezione supplementari. Per assistere la squadra dell'UNVIM in Gibuti nella scansione dei container e dei carichi, l'UNVIM acquisterà due (02) scanner mobili. Tali apparecchiature supplementari agevoleranno la tempestiva ispezione di navi nel porto di Gibuti e in acque internazionali.

Le attività previste sono le seguenti:

sviluppo di specifiche tecniche attualmente in corso;

conformemente alle procedure di aggiudicazione degli appalti dell'UNOPS, pubblicazione di un bando di gara internazionale di forniture e aggiudicazione dell'appalto;

consegna delle apparecchiature e formazione del personale pertinente.

Durata: primi quattro mesi del progetto.

Al termine del progetto, la cessione delle attività sarà effettuata conformemente al contratto firmato con la Commissione europea.

Attività 5: attuazione del progetto

L'UNOPS assicurerà il monitoraggio della gestione del programma, che comprenderà l'elaborazione di obiettivi intermedi, revisioni interne, il monitoraggio degli accordi contrattuali e la gestione finanziaria. Le attività previste comprendono:

l'acquisizione di servizi esterni o un accordo speciale di servizio per l'assistenza tecnica alla realizzazione del progetto;

la gestione finanziaria e contrattuale dei servizi che l'UNOPS subappalta a terzi.

Durata: per l'intera durata del progetto.

5.   Risultati attesi

Con il rafforzamento delle attività operative dell'UNVIM, i risultati attesi del progetto sono i seguenti:

impedire l'ingresso del flusso di prodotti vietati nei porti yemeniti del Mar Rosso;

agevolare il libero flusso di beni commerciali verso i porti yemeniti del Mar Rosso;

instaurare un clima di fiducia nella comunità marittima internazionale elaborando un processo trasparente ed efficiente per l'ingresso di beni commerciali nei porti yemeniti del Mar Rosso, nonostante il conflitto in corso;

sostenere il governo dello Yemen nel rispondere alle esigenze della popolazione relative ai prodotti di base che non sono pienamente soddisfatte dall'assistenza umanitaria e dalle fonti locali.

6.   Durata prevista

La durata prevista del progetto è di 12 mesi, divisi in due periodi di 6 mesi (6 + 6). Il primo periodo si concluderà a marzo 2019 e il secondo periodo avrà inizio ad aprile 2019. Poiché gli attuali accordi di finanziamento tra l'UNVIM e i donatori si applicano soltanto fino a marzo 2019, la decisione del Consiglio prevede un accordo specifico per il periodo successivo a marzo 2019.

Tale accordo consiste in una clausola di riesame che stabilisce che il contributo dell'Unione deve essere rivalutato ai fini di un parere favorevole degli Stati membri in merito alla proroga senza interruzioni del contributo dell'Unione per un ulteriore periodo di 6 mesi.

Di conseguenza, l'accordo di delega tra la Commissione e l'UNOPS sarà firmato per un periodo iniziale di 6 mesi, prorogabile esclusivamente per un ulteriore periodo di 6 mesi sulla base del parere positivo degli Stati membri.

7.   Visibilità dell'Unione

Il fatto che l'UNOPS sarà responsabile dell'attuazione tecnica del progetto garantirà un'adeguata visibilità del sostegno finanziario dell'Unione, ad esempio nell'ambito di relazioni, eventi o riunioni. Una bandiera dell'Unione sarà apposta su tutta la documentazione UNVIM.

L'UNVIM/UNOPS conferirà l'opportuna visibilità a tutte le apparecchiature riutilizzabili acquistate con fondi dell'Unione, tra l'altro con l'apposizione del logo dell'Unione. Qualora tale indicazione possa compromettere i privilegi e le immunità dell'UNOPS o la sicurezza del suo personale o dei beneficiari finali, saranno adottate disposizioni alternative adeguate.

8.   Partecipazione dell'Unione al comitato direttivo dell'UNVIM

Il comitato direttivo dell'UNVIM comprende il Regno dell'Arabia Saudita (l'EHOC e il ministero della difesa), gli Emirati arabi uniti, il governo dello Yemen (un funzionario di collegamento dell'UNVIM con sede in Gibuti e un rappresentante del ministero dei trasporti), l'UNOPS e l'OCHA. Analogamente agli Stati Uniti, ai Paesi Bassi e al Regno Unito, che vi partecipano con lo «status di osservatore» in qualità di donatori dell'UNVIM, l'Unione parteciperà alle riunioni mensili del comitato direttivo dell'UNVIM.

9.   Presentazione di relazioni

L'UNVIM/UNOPS trasmetterà al SEAE una relazione mensile per valutare i progressi compiuti verso il conseguimento dei risultati del progetto. Tali relazioni saranno condivise con il competente organo del Consiglio.

Il SEAE riferirà al competente organo del Consiglio in merito alle riunioni mensili del comitato direttivo dell'UNVIM.

L'UNVIM/UNOPS riferirà direttamente, su base trimestrale, al competente organo del Consiglio a Bruxelles.

L'UNVIM/UNOPS trasmetterà una relazione descrittiva e finanziaria finale entro 6 mesi dalla fine del periodo di attuazione.


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